Lo sguardo e l'ascolto

Page 1

Lo sguardo e l’ascolto

Carlo Galimberti Eleonora Brivio Beatrice Galimberti


Š 2015 Carlo Galimberti, Eleonora Brivio, Beatrice Galimberti. Tutti i diritti riservati


?

Lo sviluppo di una sensibilità psicosociale è utile per architetti e designer nella gestione del progetto e nel rapporto con la committenza?



Alcune opposizioni cruciali caratteristiche della gestione del progetto e del rapporto con la committenza:


Eccesso di sicurezza da parte di ogni sapere tecnico

VS

Tolleranza dell’incertezza legata a un sapere incompleto


Posizione monologica caratterizzata dall’ indifferenza al mondo esterno, esclude l’ascolto dei soggetti coinvolti

VS

Posizione dialogica attenta alla <<domanda sociale>> di cui i soggetti coinvolti sono portatori


Un sistema chiuso per la gestione del progetto, seguendo rigidamente l’assioma secondo cui <<la tecnica basta a se stessa>>

VS

Un sistema aperto per la gestione del progetto, per trattare la complessità dell’intreccio tra dimensione tecnica e umana dei problemi


Il superamento dei confini disciplinari

è dato una volta per tutte restituendo una visione statica del rapporto dialettico tra saperi

Il superamento dei confini disciplinari

VS

è il risultato di un processo promuovendo il confronto tra saperi e la collaborazione con altri tecnici



?

Come declinare tutto ciò nel rapporto con il committente ? per rispondere guardiamo allo sviluppo di tale rapporto nel tempo e proponiamo una definizione dei passi per costruire un contesto cooperativo



100 anni

Un’adeguata collocazione prospettica per cogliere le origini della formulazione del rapporto tra architetto e committente nella contemporaneitĂ



La prima fase del Movimento Moderno

Tra le due guerre

Secondo dopoguerra

1

L’architettura

• domina le

altre discipline, sue <<ancelle>>

Il committente

•è

idealtipico

1919

Anni ‘60 anni ‘70 anni ‘80

L’architetto

L’architetto

• ha una

percezione storica di se stesso

La seconda fase del Movimento Moderno

2

L’architettura

• è al pari delle

altre discipline con cui cerca un dialogo

Il committente

• è un uomo concreto

Oggi (futuribile)

• ha una

3

percezione di sè come mediatore L’architettura

• è un sistema aperto che scambia con le altre scienze umane

Il committente

•è

partecipante

L’architettura Open Source

Oggi (futuro)

• <<corale>> è

4

uno stratega che definisce sistemi aperti Il sapere dell’

• architettura e

di ogni altra disciplina è recuperabile in modo open source

Il committente

• conclude

sistemi aperti

L’architettura nell’età dell’ informazione

L’architetto

L’architetto

L’architetto

• ha una

percezione etica di se stesso

L’architettura della Partecipazione

• ritiene impos-

5

sibile un’unica soluzione per tutte le richieste

L’architettura

• è al pari delle

altre discipline con cui cerca un approccio metadisciplinare

Il committente

• è coinvolto in ogni fase del progetto

2015



1

La prima fase del Movimento Moderno L’architetto ha una percezione storica di se stesso

L’architettura domina le altre discipline, sue <<ancelle>>

Il committente è idealtipico Bauhaus, manifesto



2

La seconda fase del Movimento Moderno L’architetto ha una percezione etica di se stesso

L’architettura è al pari delle altre discipline, con cui cerca di stabilire un dialogo

Il committente è un uomo concreto Ernesto Nathan Rogers



3

L’architettura della Partecipazione L’architetto ha una percezione di sè come mediatore

L’architettura è un sistema aperto che scambia con le altre scienze umane

Il committente è partecipante G. De Carlo, architettura partecipata per il villaggio Matteotti



4

L’architettura Open Source L’architetto <<corale>> è uno stratega che definisce sistemi aperti

Il sapere dell’ architettura e di ogni altra disciplina è recuperabile in modo open source Il committente conclude sistemi aperti Ritratto collettivo degli autori di Open Source Architecture



5

L’architettura nell’età dell’informazione L’architetto comprende l’ impossibilità di formulare un’ unica soluzione capace di rispondere ad ogni richiesta specifica L’architettura è al pari delle altre discipline, la gestione dei progetti mira a un approccio metadisciplinare

Michele De Lucchi, La passeggiata

Il committente è coinvolto in ogni fase del progetto



La sensibilitĂ psicosociale deve agire in un contesto cooperativo di natura intersoggettiva


Dall’osservazione della prospettiva storica emerge il bisogno di pensare la progettazione partecipata come <<un’impresa collaborativa orientata alla definizione e alla gestione del progetto>> che si articola su 3 piani: conoscenze

tollerare la mancanza di certezza; integrare razionalitĂ computante e argomentativa; contestualizzare le conoscenze; superare i confini disciplinari

dinamiche comunicative

passare da una posizione monologica a una posizione dialogica

gestione del progetto

da intendere come un sistema aperto


Dall’osservazione della prospettiva storica emerge il bisogno di pensare la progettazione partecipata come <<un’impresa collaborativa orientata alla definizione e alla gestione del progetto>> che impiega attività di tipo: comunicativo

cognitivo

tecnico

strategico-organizzativo


Questo significa uno spostamento dell’ accento dalla gestione della complessità all’intersoggettività di progetto


Š 2015 Carlo Galimberti, Eleonora Brivio, Beatrice Galimberti. Tutti i diritti riservati


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.