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Un vaccino per il bene dell’Africa

/Sociale AMREF

Un vaccino per il bene dell’Africa. Per il bene di tutti.

A cura della Redazione Foto © Leonardo Mangia

In occasione della Settimana delle Vaccinazioni, compresa tra il 24 e il 30 aprile, Amref ha lanciato una nuova Campagna: “Un vaccino per il bene dell’Africa. Per il bene di tutti”. La campagna rappresenta l’appello per una salute globale ed un accesso equo ai vaccini, ed è volta a promuovere e finanziare interventi indispensabili allo sviluppo di un programma di vaccinazione di massa trasversale in otto Paesi dell’Africa sub-sahariana. Le attività della campagna, a cui hanno aderito Fiorella Mannoia, Giovanni Soldini, PIF, Giobbe Covatta, Simone Cristicchi, Caterina Murino, Mauro Biani, Luca Lucini, Paolo Briguglia, Dario Vergassola, Giulio Manfredonia, Francesco Gambella, Hervé Barmasse, Bianca Nappi, Salvatore Marino, Gerry Scotti, includono azioni di advocacy e sensibilizzazione, la formazione del personale sanitario, l’approvvigionamento e la consegna dei vaccini, e molto altro.

Nel mondo, in generale, si stima che i vaccini potrebbero prevenire tra i due e i tre milioni di morti, ogni anno. In quanto alla lotta al COVID-19, ai ritmi attuali, si stima che l’Africa impiegherebbe tre anni per vaccinare almeno il 60% della popolazione, ovvero 816 milioni di persone, e riuscire così a fermare la circolazione del virus. Ai primi di maggio, il continente africano ha ricevuto oltre 36 milioni di dosi di vaccino COVID-19, ma per raggiungere l’immunità di gregge il continente dovrebbe riceverne 1,6 miliardi (a doppia dose) che, secondo le stime attuali, potrebbero costare tra gli 8 miliardi e i 16 miliardi di

dollari, con costi aggiuntivi del 20-30%, per il programma di distribuzione vaccinazione.

“Oggi Amref è in prima linea nella sfida sanitaria più impegnativa degli ultimi decenni”, ha dichiarato Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Health Africa-Italia. “E nell’Africa sub-sahariana, il COVID19 trova nella povertà un grande alleato: le carenze infrastrutturali esistenti, le competenze limitate e le grandi distanze rendono complicata la pianificazione della campagna vaccinale. Mai come in questo momento, prendersi cura della salute dell’Africa significa prendersi cura della salute del mondo: non solo come dovere morale, ma anche come necessità sanitaria. Non farlo impedirebbe l’eradicazione della pandemia, favorendo la possibile nascita di varianti e di successive ondate. Il nostro è un appello di giustizia, equità e salute che è già stato accolto da molti amici, che ringrazio. Un appello che speriamo possa trovare nella società civile una forte presa di posizione e sostegno”.

Nella prima fase della lotta al COVID-19, Amref Health Africa ha raggiunto oltre 1,3 milioni di persone, formato circa 110.000 medici, infermieri e operatori sanitari in Africa, attrezzato cinque laboratori in Kenya per effettuare i test. Con questa campagna congiunta, di tutte le Amref, si mira a formare migliaia di operatori sanitari sulla corretta somministrazione del vaccino, allestire centri di vaccinazione, arrivare nelle aree più remote con cliniche mobili e presidiare la catena del freddo. Il lavoro di Amref si concentrerà in Etiopia, Kenya, Malawi, Senegal, Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Zambia, con l’obiettivo di raggiungere oltre 9 milioni di beneficiari.

Amref Health Africa è la più grande organizzazione sanitaria africana, senza fini di lucro, che opera nel continente dal 1957. Da sempre, per Amref, la salute nasce all’interno delle comunità, protagonista nella promozione della propria salute. Amref lavora per il rafforzamento del personale sanitario competente all’interno di sistemi sanitari equi. Da 60 anni Amref promuove progetti di salute nelle aree più isolate dell’Africa, attualmente opera in 35

Paesi con 160 progetti sanitari attivi, raggiungendo ogni anno circa 10 milioni di beneficiari.

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