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IL CARNEVALE DELLA CANAPA

Liza Binelli

ANimbin da 30 anni si svolge un festival della canapa denominato “Mardi Grass” il cui evento clou è una sfilata in costume per le vie della città come se fosse Carnevale. Solo che è maggio e non febbraio.

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Già, ma dov'è Nimbin? In Australia, nel Nuovo Galles del Sud. Un viaggio lungo, costoso e impegnativo, anche fisicamente. Un sogno per la maggior parte delle persone.

Dista 179 km da Brisbane (e ben 800 da Sydney) e accoglie ogni anno migliaia di partecipanti pronti a difendere a spada tratta la coltivazione della canapa senza più restrizioni. Ma perché proprio qui? Perché è una zona franca per la produzione e la vendita di cannabis.

Tutto è cominciato nel marzo del 1993, quando la polizia ha effettuato un'operazione contro gli spacciatori e subito dopo c'è stato un assedio alla stazione di polizia, con l'edificio che è stato colpito da uova e rotoli di carta igienica. Per questo si è deciso di tenere una manifestazione pubblica, per fornire alla gente l'opportunità di esprimere la propria opinione sulle leggi della droga in modo pacifico, festoso e non conflittuale.

Tempo due mesi e viene messa in piedi la prima edizione del “Mardi Grass”. L'anno successivo, oltre alla parata si tiene anche una conferenza chiamata "Beyond Prohibition" cui partecipa un'impressionante schiera di politici, accademici ed esperti nei diversi settori.

E così sono andati avanti di anno in anno con la grandiosa sfilata celebrativa e l'atmosfera è diventata talmente amichevole e responsabile, che le autorità hanno ceduto.

Il luogo è cambiato parecchio nei decenni, si pensi che nel 1972 era un villaggio rurale come tanti, colpito dai cambiamenti nelle sovvenzioni agricole. L'adesione della Gran Bretagna alla CEE aveva portato Nimbin in recessione con riduzione delle entrate e dei posti di lavoro, a un calo della popolazione e a uno spostamento verso le città. Non erano tempi facili.

Nimbin, però, stava per cambiare. Successe che Dio diede a Nimbin una compagine di giovani hippy.

Per la cultura alternativa qui, la cannabis era un sacramento. Una pianta rustica, semplice da coltivare, che ha aiutato una generazione di coltivatori sessantottini a studiare la canapicoltura per soddisfare i propri bisogni. Questa pianta versatile, generosa e semplice da lavorare serviva da conforto allo stile di vita comune. Non era impegnativo e c'era sempre la possibilità di riempire un po' il portafogli. Quella che è iniziata come una frangia fuorilegge di gente del posto, si è gradualmente trasformata in un'attrattiva per investitori stranieri e persone desiderose di una vita in mezzo alla natura.

Con una rete di supporto in crescita e una maggiore consapevolezza pubblica dei problemi, il villaggio di Nimbin è diventato un posto all'avanguardia del cambiamento contro il proibizionismo.

Per i commercianti locali la kermesse è un enorme vantaggio economico con alcuni negozianti che in passato hanno dovuto abbassare la saricinesca, non riuscendo a far fronte alla calca dei clienti nei loro negozi. Il Primo maggio è la data scelta per il festival che dura diversi giorni ed è ora uno dei classici eventi underground dell'Australia orientale che attira grandi folle, grazie all'ampia e completa copertura mediatica. “Da gennaio riceviamo continue richieste di informazioni e prenotazioni di alloggi da tutto il continente. Dicono gli organizzatori. È impossibile prevedere il numero dei visitatori, possiamo però affermare che le leggi proibizionistiche sono un fallimento miserabile e fuorviante. Celebreremo sempre la nostra cultura in un'atmosfera di pace, divertimento e armonia. Esperti di hemp da tutto il pianeta convergeranno su Nimbin per un rituale di condivisione delle conoscenze”.

Il calendario è fitto di appuntamenti che variano di edizione in edizione: spettacoli di danza africana, sfilate di moda, cabaret, il leggendario ballo del “Nimbin Marijuana Harvest Festival”, che presenta le migliori band locali. Fabbricazione di lanterne, danza del ventre, i seminari e feste del pensiero, sfilata delle lanterne al tramonto e la suggestiva cerimonia del fuoco. Tutti cooperano come una grande famiglia per la riuscita della manifestazione. La domenica si apre con il canto all'alba e la guarigione dello spirito, ed è il giorno della parata. Non mancano le bancarelle prese d'assalto dai turisti.

I flash delle macchine fotografiche e degli smartphone sono tutti puntati sul fascino delle “fate della ganja”, donne di ogni età che insegnano a ballare per strada già una settimana prima dell'evento clou, sono vestite di verde da capo a piedi nelle sue più sgargianti sfumature, mescolano tessuti diversi a stili diversi. Calze a righe verdi e nere, grandi copricapi a forma di fogliolina, gonne in stile can can, ombrellini con pizzi finemente ricamati, trucco esagerato e tatuaggi in bella vista.

“Mardi Grass” è un festival dello spirito, una celebrazione della vita e un colpo contro l'assurdità delle norme infondate. “Affermare la verità sul proibizionismo, è un modo non conflittuale per diventare parte della soluzione. Se Nimbin fosse in un'altra parte del mondo saremmo considerati un centro spirituale come le grandi e pacifiche feste religiose indiane. Il Martedì Grasso è un'opportunità per affermare con forza ciò che siamo. Ci dà la possibilità di aprirci al mondo”. Dichiarano gli organizzatori.

Ma cosa dice la legge australiana a proposito di droghe leggere?

La cannabis è vietata secondo la legge del Nuovo Galles del Sud. Qualsiasi attività che la coinvolga è illegale: possesso, uso, fornitura o coltivazione. Tutti i reati legati alla marihuana vengono trattati in tribunale, tranne, se si qualifica per una "cautela della cannabis". Le cautele sono discrezionali. Lo Stato non prevede multe senza condanna penale.

La polizia ha il potere di testare casualmente le persone mediante tamponi salivari, se il test risulta positivo, verrà somministrato un secondo tampone, se risulterà positivo, il campio- ne verrà inviato a un laboratorio di Sydney per l'analisi. Non c'è arresto, ma non si può guidare per 24 ore. Se il laboratorio conferma la presenza della sostanza, viene inviato un avviso di comparsa in tribunale. La sanzione massima per la guida in caso di positivià è una multa di 1.100 dollari (poco più di mille euro) e 6 mesi di sospensione della patente.

Se si viene trovati in possesso di 300 grammi o più di cannabis bisogna dimostrare che il possesso non era destinato allo spaccio, bensì per uso personale.

Nel febbraio 2016, il Parlamento federale australiano ha approvato nuove leggi per l'uso della cannabis medicinale da parte di persone con malattie dolorose e croniche. Il disegno di legge stabilisce schemi di licenza e autorizzazione per la coltivazione e la produzione di cannabis per scopi medicinali e scientifici. Un'agenzia governativa statale è stata autorizzata a produrre medicinali a base di cannabinoidi. Secondo il nuovo schema federale, i pazienti con una prescrizione valida possono possedere e utilizzare medicine a base di cannabis preparate a partire da canapa coltivata legalmente in Australia.

In definitiva dicono gli abitanti: “I giardini di permacultura, i sistemi di energia alternativa, le opere di riciclaggio della comunità, le scuole, le reti sanitarie, il museo, le imprese locali e le foreste pluviali patrimonio dell'umanità, accanto alle quali viviamo: tutto ciò esiste, perché amiamo la nostra città e siamo orgogliosi di essere parte di questo luogo e di questa terra. Ci piacerebbe che i visitatori, che vengono qui in cerca di “erba”, la acquistino in modo sicuro, responsabile ed economico senza essere intimiditi o costretti a sostenere l'economia della droga pesante”. Concludono i promotori.

Per celebrare il suo 30° anniversario nel 2022 è stato realizzato un film disponibile su https://cannabisbroadcasting.com.au/ mardigrass/

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