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Prima edizione: Nathalie Quintane, Remarques, Cheyne éditeur, coll. Grands fonds, 1997 Benway Series, 8 Progetto grafico e impaginazione: Michele Zaffarano Traduzione: Michele Zaffarano © Cheyne éditeur, tous droits réservés © Michele Zaffarano (per la traduzione) ISBN 978-88-98222-23-0 Stampa digitale: Tipografia La Colornese S.a.s. Pubblicato da: Tielleci Editrice via San Rocco, 98 Colorno (PR) www.benwayseries.wordpress.com benwayseries@gmail.com
Nathalie Quintane
osservazioni Traduzione di
Michele Zaffarano
Benway Series
Indice
p. 9
Osservazioni i: In macchina
17
Osservazioni ii: Casa
31
Osservazioni iii
osservazioni
osservazioni i In macchina
Più tiro su il finestrino, più il motore copre il rumore del vento.
Scalo la marcia, la macchina fa un piccolo salto e io salto un po’ assieme a lei: c’era un dosso.
Nell’istante in cui sorpasso la sua macchina, una ragazzina sta premendo la faccia contro il vetro del finestrino: al posto del naso c’è un cerchio bianco.
Dietro il parabrezza, nello spazio sopra lo scomparto portaoggetti, un po’ di cioccolato si è sciolto su una penna a sfera e su alcuni biglietti dell’autostrada.
11
Schiaccio spesso il bottoncino sulla punta del freno a mano per verificare se sia tirato o meno. In questo modo, mentre faccio la strada, produco dei piccoli clic.
Mi precede un autobus. Di fronte a me, su un quadrato giallo con il bordo nero c’è una sagoma nera con la gonna che tiene per mano un’altra sagoma più piccola. Più in alto, tre bambini stanno facendo dei segni e delle smorfie.
Quando il cofano si apre, si porta dietro anche la mia mano.
Per strada, seguo con lo sguardo un nastro matrimoniale che si agita in cima a un’antenna.
Passo a sessanta all’ora davanti a un monumento. Sono riuscita a leggere mi glorieu.
12
Stanno rifacendo la strada. Sulla carrozzeria, il ghiaietto fa il rumore della grandine.
Ritorno dal supermercato spingendo un carrello di quelli con la moneta da dieci franchi: passo molto tempo a cercare la mia Peugeot 205 bianca, che l’anno scorso è stata venduta parecchio.
Quando passo accanto ad alcune macchine parcheggiate, assieme a me avanzano anche i riflessi del sole.
I pantaloni neri mi scottano la parte alta delle cosce: in macchina fa molto caldo.
Freno. Dentro la macchina che mi precede, una luce rossa supplementare si accende.
13
A volte, quando entro in una macchina, ho un attimo di esitazione: quale parte devo far passare per prima, la gamba o la testa?
Tutt’attorno al parabrezza rettangolare di quel camion lampeggiano delle lucine di Natale.
Al passaggio a livello, smetto di pensare per guardare il treno che passa.
Quando sto per attraversare una galleria, guardo dentro la galleria.
Quando mi avvicino a un ponte, guardo quello che passa sul ponte.
Ogni giorno, quando le sorpasso o mi sorpassano loro, di parecchie persone vedo soltanto il profilo.
14
Senza tubo di scappamento, pensare mentre si guida è molto più difficile.
A volte, un dosso che non ci aspettavamo taglia una frase a metà.
Tirando fuori un braccio dallo sportello, faccio la freccia.
Quando, in successione, ho visto il parafango destro di una macchina, la sua fiancata destra e la sua parte posteriore, è perché mi ha superato.
Quando le cifre e le lettere di una targa automobilistica diventano più piccole, è perché una macchina si sta allontanando.
Sullo specchietto retrovisore vedo il quarto superiore destro della mia faccia senza muovermi.
15
Un insetto è venuto a schiantarsi sul parabrezza facendo un piccolo plic.
Quando regolo lo specchietto esterno, ci vedo il palmo della mia mano.
A volte, quando ho in testa una canzone che ha un ritmo particolarmente trascinante, accelero.
Quando passo vicino a un campo che stanno innaffiando, il mio parabrezza riceve uno scroscio d’acqua anche se non piove.
16
osservazioni ii Casa
Anche se gli spigoli non fossero ad angolo retto, le pareti non crollerebbero.
Certe frange che pendono dalle lampade dei salotti hanno una durata di vita pressochĂŠ illimitata.
Con le finestre chiuse, non sembra giorno, ma non sembra neanche notte.
Oltre un certo numero di cose piuttosto piccole, hanno inventato le scatole.
Da quasi cent’anni a questa parte, si vedono meno brocche. 19