strozziplanet2010

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GIORNALINO SCOLASTICO DELLA SECONDARIA INFERIORE DI PRIMO GRADO “B.STROZZI”

APRILE 2010

ANNO IV NUMERO PRIMO

STROZZI PLANET

ARTICOLI

INTERVISTE IMMAGINARIE

INTERVISTE E MOLTO ALTRO!!!!


S TROZZI P LANET

SCUOLE IN BOLLETTA LA REDAZIONE Lorenzo Murru(direttore), Filippo Airoldi(condirettore), Davide Canevello, Natalia Del Prete, Camilla Grillo, Lucia G u a s c o, E m i l y Ha r t l , Tommaso Pinazzi, Ludovico Rinaldi. Collaboratori:, Matteo Airoldi, Margherita Cucca,Filippo De Nicolò Matteo Moretto e le classi I B e II B Ideazione e coordinamento

Il laboratorio pomeridiano di g i o rn a l i s m o della nostra scuola, sotto la guida del p ro f . Braggion, ha realizzato questo numero del giornalino, legato da ormai quattro anni al progetto Giornale in classe del Secolo XIX, al quale hanno collaborato alcuni alunni delle classi I B e II B . Quest’anno l’azienda scelta è stata la Iplom di Busalla. Il prossimo numero sarà dedicato al cinema, ospitando i lavori del progetto “Viaggio nel Cinema”, centrato su tre bellissimi film di Francois Truffaut: “I quattrocento colpi””Il ragazzo selvaggio” e “Gli anni in tasca. Augurandovi buona lettura, vi diamo appuntamento al p rossi mo “St rozzi Planet”

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Colpisce una notizia pubblicata recentemente sul Secolo XIX . Mi riferisco al tentativo di alcuni prof, bidelli, tecnici e segretari dell’ istituto professionale “Odero” di Sestri Ponente, di rimpinguare le prosciugate casse della scuola con un "colpaccio" al “Gratta e vinci”. Versano un euro ciascuno e, finite le lezioni, iniziano a "grattare" tentando la fortuna. La prima “grattata” , ahimé, ha fatto vincere alla scuola appena 1 euro(ne erano stati spesi 16 e ne sono stati vinti 17),che sono stati usati per comperare altri ticket. Mi viene da riflettere su tutto ciò. Trovo incredibile che i "poveri" prof.(e i bidelli, tecnici e segretari), che, se continua così, rischiano di trovarsi senza stipendio( già ora a Genova non sanno se verranno pagati o meno per le ore di supplenza che hanno fatto o faranno) debbano alleggerire il portafoglio per comprare le usatissime schedine del "Gratta e vinci", perché le casseforti della loro scuola piangono. La scuola pubblica è troppo importante, non può affidarsi alla sorte per sopravvivere! Lorenzo Murru

ADDIO ALLO STUDIO Un ragazzo trentino, di Rovereto è stato costretto mesi fa a lasciare gli studi a 17 anni, a un passo dal diploma, per trovare un lavoro, in modo da aiutare economicamente la famiglia dopo che il padre era stato licenziato. Si è venuti a conoscenza del fatto dopo che ne ha parlato Flavia Andreatta, la Preside dell'istituto tecnico che l'ex studente frequentava, con ottimo profitto. Per la cronaca, il ragazzo ha trovato sino ad ora solo qualche lavoretto temporaneo,tramite agenzie interinali. I genitori avrebbero fatto sacrifici pur di continuare a vederlo studiare. Però il ragazzo ha preferito a tutti i costi contribuire al bilancio familiare. Pare che del caso si sia i n t er e s s a t a i l m i n i s t r o d el l' is t r u zi o n e, M a r ia s t el la Gelmini, che avrebbe contattato il ragazzo e i familiari per vedere di aiutarlo a proseguire gli studi. Spero proprio che ciò accada e che l'ammirevole protagonista di questa vicenda possa diplomarsi. Camilla Grillo


ADOLESCENTI E MODE

Sono una semplice ragazza di città che, quando cammina per la strada, anche se magari non sembra, è attenta ai ragazzi e alle ragazze che le passano attorno. I miei coetanei sono tutti fissati con la moda:le scarpe devono essere l'ultimo modello dell' Airmax, i pantaloni i Frankey's garage e via discorrendo. Niente di male, tutto ciò può essere accettabile. D'altronde, come a tutti i ragazzi della mia città, anche a me piace la moda, ma non amo seguirla in modo esagerato, come ormai fanno i ragazzi di oggi. La moda per alcuni ragazzi è anche altro. Fanno moda il pearcing, il fumo, l'alcool, certi strambi tagli ai capelli, come la cresta. Altri giovani, senza neanche sapere di cosa stanno parlando, si dicono "fascisti". Ciò li fa ritenere importanti .Atteggiandosi a "duri" cercano di far paura, vogliono essere temuti. Di solito ci riescono, anche perché prendono di mira ragazzi più piccoli e deboli di loro. Gli adulti spesso infastiditi dai comportamenti dei ragazzi e perché no dei loro figli, devono cercare, secondo me, di capire le motivazioni dei ragazzi, relativamente a certi comportamenti da condannare. Capire cos'è che li tormenta sempre più (bisogno d'affetto e altro) Quel qualcosa che li porta a seguire modi fare e di essere sbagliati, che non fa loro pensare alle conseguenze dei loro gesti. Mi riferisco ad esempio al marinare la scuola o al seguire una persona sbagliata, un leader negativo, che magari li spinge a compiere gesti, a volte gravi, che sicuramente non avrebbero compiuto. Quando questi ragazzi si accorgono della gravità delle loro azioni, magari se ne pentono, ma ormai è tardi. Natalia Del Prete

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TECNOFOLLIA Al giorno d'oggi la maggior parte delle persone utilizza c a l c o l a t r i c i, t e l e fo n i n i o computer per risolvere semplici calcoli o problemi o per superare qualsiasi difficoltà, anche banale, in matematica. Questo, secondo noi, non è positivo. Anzi è un dato su cui riflettere con preoccupazione. Qualche anno fa Il 50% della popolazione utilizzava mente,carta e penna mentre ora si superano le difficoltà con la tecnologia. La prof. assegna delle espressioni? Non c'è problema. Si usa la calcolatrice. Devi risolvere un problema? Si usa la calcolatrice. Quanto fa 3 alla quinta?C'è la calcolatrice. Molti studenti di ogni scuola, in alternativa alla calcolatrice, ed è ancor peggio, usano il cellulare, finendo in questo caso dritti dal Preside. Va detto, comunque, che più che per risolvere calcoli, il cellulare viene utilizzato, a scuola, per gli sms. —————————————————Cercando di riparare il cellulare con una colla a presa rapida, un camionista australiano è rimasto con l'orecchio incollato all'apparecchio! L'uomo aveva deciso di aggiustare con un metodo fai-da-te il suo telefonino. Ma, alla prima telefonata dopo una riparazione molto approssimativa, ecco il danno: l'orecchio è rimasto appiccicato al cellulare. "Si era rotto e l'avevo appena riparato con la colla quando è arrivata la chiamata del mio capo. Siamo rimasti al telefono per cinque minuti circa. Quando ho provato a mettere giù, ho capito che i guai stavano appena iniziando", ha raccontato Gye Gardner a un quotidiano parlando della sua brutta avventura. Il 43enne camionista alla fine è riuscito a staccare il telefono con l'aiuto di un cucchiaio, perdendo però uno strato di pelle. "Mi ha fatto malissimo, certamente, ma la ferita più profonda è stata quella al mio orgoglio", ha ammesso l'uomo. Insomma, in questa occasione l'intraprendenza dell'uomo, che ha preferito arrangiarsi da solo piuttosto che chiedere l'aiuto di un professionista, non è stata affatto premiata, anzi, ha procurato al poveretto una ferita non solamente fisica, ma anche morale, visto il suo commento alla fine della vicenda. Tommaso Pinazzi Filippo De Nicolò


CONFERENZA SUL CLIMA

LE MILLE BOLLE BLU Ho letto sul giornale un interessante articolo su "The Cloud", una gigantesca nuvola artificiale, progettata da un gruppo di architetti internazionali guidato

Si è conclusa di recente e con risultati non molto positivi la Conferenza di Copenaghen sui Cambiamenti Climatici. Sui giornali e in televisione si è parlato molto allora e in seguito di r i s c a l d a m e n t o g l o b a l e . Si sperava, ma le speranze sono state deluse, che a Copenaghen si arrivasse a un accordo importante sul risparmio energetico, firmato da Paesi come gli Stati Uniti e la Cina che sono i maggiori respo nsabili dell'inquina ment o globale. Di recente ho letto un interessante articolo proprio sul tema del surriscaldamento globale, un problema grave e importante, che non va, secondo me, assolutamente sottovalutato, come è invece avvenuto per anni. La domanda che mi pongo, e con me penso milioni di persone nel mondo, è una e una sola:"Come si può fare per salvare la Terra?". Sicuramente, al di là di ciò che hanno deciso i grandi della Terra a Copenaghen, è necessario che ciascuno di noi dia il suo piccolo contributo, seguendo alcune semplici regole. Ad esempio si dovrebbe usare meno l'auto e maggiormente i mezzi pubblici, fare la lavatrice a non elevate emperature, acquistare elettrodomestici a basso consumo, rendere la propria casa più efficiente, migliorando l’isolamento di soffitti, muri, soffitte, montare pannelli fotovoltaici sui tetti ecc. Un invito a chi mi sta leggendo. Fai anche tu qualcosa per l'ambiente!

dall'italiano Carlo Ratti, che si candida a simbolo delle Olimpiadi di Londra e che potrebbe "galleggiare" sui tetti londinesi dal 2012!. Si tratta di una struttura composta da torri di maglie metalliche su cui è sospesa una serie di bolle in plastica. Il nome scelto, "The Cloud", pare sia stato inventato dall'autore de "Il nome della rosa", Umberto Eco , che la scorsa estate l' avrebbe suggerito ai progettisti. La nuvola di bolle, che potrebbe costare dai 5 e ai 50 milioni di sterline, dipenderà dai finanziamenti raccolti, verrà alimentata da cellule fotovoltaiche, ma anche dallo sforzo fisico dei visitatori: gli ascensori, infatti, recupereranno e rimetteranno in circolo l’energia potenziale delle persone salite a piedi o in bicicletta sulla gigantesca nuvola. E' un'idea molto strana quella di The Cloud, ma, secondo me, affascinante !!!! Io vorrei che anche a Genova si facessero queste cose. L'Expo e il Bigo, progettati dal grande architetto Renzo Piano, sono belli,certamente, ma preferirei di gran lunga una ruota panoramica, come quella di Vienna, o le mille bolle di Londra. Emily Hartl

Lorenzo Murru

Ormai, purtroppo, stanno scomparendo i vecchi mestieri: artigiani, sarti ecc. non ce ne sono quasi più. Anche per professioni come quella del geometra non c'è più spazio, i geometri sono sostituiti dagli architetti, che sono sempre di più. La buona e vecchia manodopera è ormai sostituita dai computer e delle nuove tecnologie. Il presente e il futuro sono e saranno basati sulla tecnologia; un vero peccato per tanti mestieri che nonni e i bisnonni praticavano! T.P.

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INCONTRO CON IPLOM E IL SECOLO XIX

Per il progetto “Giornale in classe” il 26 aprile sono venuti a farci visita a scuola, nell'aula video, due rappresentanti della Iplom, nota raffineria con sede a Busalla:l'ingegner Gianfranco Peiretti, responsabile sicurezza, e il dott. Riccardo Parigi, responsabile delle relazioni esterne. Erano presenti, oltre alla nostra classe e alla I B, accompagnate dal prof. Braggion, la III E di via Vecchi, con la prof. Gasparini. A rappresentare il Secolo XIX c'erano il dott. Paolo Cavallo e la fotoreporter.Dopo una breve introduzione del prof. Braggion hanno iniziato il nostro intervento i nostri ospiti che ci hanno parlato di sicurezza( che Iplom mette sempre al primo posto) e di problemi ambientali. Iplom, ci è stato detto, si occupa oggi della raffinazione e commercializzazione di gasolio, combustibile e bitume. L'industria, fondata nel 1931 da Giovanbattista Profumo ha origini piemontesi, non a caso significa, come ci ha ricordato Peiretti Industria Piemontese lavorazione Oli minerali. Essa è oggi alimentata da un oleodotto che porta a Busalla il greggio dal Porto Petroli di Multedo, che, per la cronaca, abbiamo visitato sia quest'anno che lo scorso anno. La Iplom, come ci ha ricordato Parigi è molto attenta all'impatto ambientale, a non danneggiare l'ambiente in cui è inserita, Busalla e la Valle Scrivia. . Per questo e per ridurre i rischi ha eliminato,ad esempio, lo stoccaggio di benzina e GPL e ha realizzato un sistema per il monitoraggio delle emissioni, collegato alla sala controllo degli impianti. I nostri ospiti si sono soffermati sul recupero e riciclo dell'anidride carbonica, prodotta nei processi di lavorazione, che altrimenti risulterebbe dannosa per l’ambiente. Essa viene immagazzinata in enormi contenitori e poi rivenduta. Riguardo alla sicurezza, Peiretti ci ha detto che il personale che lavora all'interno dell'azienda deve fare corsi di aggiornamento

continui e svolgere numerose esercitazioni . Proprio la grande attenzione alla sicurezza e l'efficienza dei sistemi di monitoraggio ha fatto sìha detto ancora Peiretti, che i due incendi, avvenuti nel 2005 e nel 2008, non abbiano avuto gravi conseguenze e siano stati subito domati. Nel corso dell'incontro i due rappresentanti di Iplom hanno saputo coinvolgerci con la loro competenza e simpatia. Parlando della scuola, Parigi ci ha detto, che lui da ragazzino non era un alunno modello, ma è comunque riuscito a laurearsi. Ha aggiunto che la molla che l’ha spinto a migliorarsi in ambito lavorativo è sempre stata la grande curiosità..Le nostre domande sono state tantissime e riguardavano, oltre che la sicurezza e l'impatto ambientale, le energie rinnovabili, l'effetto serra e il surriscaldamento del Pianeta. A proposito dell'effetto serra , Parigi ci ha detto che esso non è sempre negativo, visto che grazie ad esso le temperature, che altrimenti sarebbero molto rigide, si attestano mediamente sui 14 gradi. Alla fine dell'incontro, che abbiamo apprezzato moltissimo, abbiamo salutato i nostri ospiti con un fragoroso applauso e con la speranza di poter visitare il prossimo anno la raffineria,Subito dopo, per noi della II B c' è stata la possibilità di trattenerci con Paolo Cavallo e Silvia Ambrosi, che sono stati, oltre che gentilissimi, molto bravi a stimolare la nostra curiosità e a rispondere al fuoco di fila delle nostre domande. Cavallo ci ha parlato della professione del giornalista, che lo appassiona ancora tantissimo, e del suo giornale, poi ha risposto con grande competenza a tutte le nostre domande. Gli abbiamo chiesto tra l'altro, come si fa a diventare giornalista , quali scuole sia meglio frequentare e quali articoli preferisce scrivere. Silvia Ambrosi,invece, dopo averci parlato della sua attività di fotoreporter, di come ha cominciato, della scuola che ha frequentato(quella di Oliviero Toscani), ci ha detto di inseguire i nostri sogni nella vita, facendo ciò per cui ci sentiamo portati.Nuovi applausi, questa volta indirizzati a Paolo Cavallo e Silvia Ambrosi, mettevano fine a una mattinata davvero interessante. Classe II B

La biblioteca internazionale De Amicis in cui si svolgerà l’ultimo incontro del progetto Giornale in classe di quest’anno, è un enorme spazio( ben 2000 metri quadri di superficie), all’interno dei Magazzini del Cotone. Raccoglie oltre 35 mila opere, inserite in tre grandi stanze di 690 metri quadri ciascuna, ospita però anche laboratori, sale di lettura, zone di gioco e di spettacolo. Il fondo conservazione è importante, vi sono tra l’altro le prime edizioni di Salgari, del Corriere dei Piccoli e dello Scolaro. Fondata nel 1971, ha avuto sede, in precedenza, a Villa Imperiale e in via Archimede.

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PROTGOD SAVE THE QUEEN” Principesse. Egli sostanzialmente aveva il compito di intrattenere le Principesse, mentre gli allora Sovrani del Regno Unito erano in visita al Collegio Navale di Dartmouth. Il militare e la principessa Elisabetta cominciarono a scriversi e nel 1946 Filippo decise a chiedere al Re la mano della figlia. Il loro fidanzamento venne ufficializzato il 19 luglio 1947, ventesimo compleanno della futura Sovrana di Inghilterra. Dopo il matrimonio i neo-sposi si trasferirono a Clarence House. Beh, diciamo che, dopo 62 anni di matrimonio e 82 di Il 20 novembre è l'anniversario di matrimonio di Sua vita, l'inno inglese (God save the queen, Dio salvi la Maestà Britannica la Regina Elisabetta II. Il marito, regina) si addice molto alla Sovrana del Regno Unito Principe Filippo, è nato dal Principe Andrea, figlio di Re Giorgio I di Grecia. Il Principe Filippo e la Regina si sono sposati nel 1947 nell'Abbazia di Westminster. . I Sovrani sono cugini di terzo grado, infatti sono entrambi discendenti della Regina Vittoria e diretti discendenti del Re di Danimarca. Il Tenente Filippo Mountbatten era stato assegnato alla scorta delle

LA NASCITA DELLA CHIESA ANGLICANA Nel 1531 Enrico VIII fece votare dal parlamento "l'atto di supremazia" con il quale si fece riconoscere Capo Supremo della Chiesa inglese. Nel 1533, sposò in segreto Anna Bolena che aspettava un figlio da lui, pur essendo ancora sposato con Caterina d'Aragona. Il matrimonio con quest'ultima, dopo il rifiuto del Papa, fu sciolto dall'arcivescovo di Canterbury Cranmer. Papa Clemente VII reagì scomunicando oltre al re, Anna Bolena e Thomas Cranmer. Per tutta risposta il sovrano fece chiudere i monasteri, i cui beni furono incamerati dalla corona inglese. Tutti gli uomini di chiesa inglesi dovettero giurare di rispettare l'atto di supremazia del re sulla chiesa di Roma. Tommaso Moro, che si oppose, fu decapitato. Cromwell, cinque anni dopo, per motivi

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diversi, ma sempre legati alla religione, fece la stessa fine. Enrico VIII è il fondatore della Chiesa Anglicana. Capo della Chiesa d'Inghilterra è il Re, ma in pratica lo è l'Arcivescovo del Canterbury, la seconda autorità della Chiesa Anglicana. L'Arcivescovo del Canterbuy deve però rispondere dei suoi atti al Sovrano stesso. L'attuale Arcivescovo è Rowan Williams, Arcivescovo Emerito dal febbraio 2003. Le due principali Arcidiocesi sono quella di Canterbury e quella di York. Si ringrazia Wikipedia l'enciclopedia libera, da cui abbiamo ricavato alcune informazioni. Pagina a cura di Filippo Airoldi


INCONTRO CON ROBBIANO con sensori applicati al corpo degli attori, sono stati poi modificati in computer grafica.Oltre a varie domande su Truffaut e i suoi film, ha risposto ad una più personale sulle sue regie. Ci ha detto di aver diretto Figurine , 500!, un film girato in economia con due amici a cui è molto legato, A Deadly Compromise con Violante Placido, l'attrice più bella che ha diretto, Hermano, con Rade Serbedjiza, Ignazio Oliva, Paolo Villaggio ed Emir Kusturica, terminato nel 2000, ma uscito solo nel 2007. Uno scoop infine.Il suo nuovo film Ufficio oggetti smarriti sarà nelle sale a giugno.La sceneggiatura e le fasi di montaggio, a proposito Robbiano è sceneggiatore del telefilm Il commissario Rex, sono stati gli altri argomenti che ha approfondito. Alla fine, Un’immagine dell’incontro in palestra con Giovanni applauditissimo, ci ha promesso di tornare per esaminare Robbiano per il progetto “Viaggio nel cinema”, che prevede la con noi alcune sequenze dei film di Truffaut. visione di tre grandi film di Truffaut: “I Quattrocento colpi”, “Il ragazzo selvaggio” e “Anni in tasca” nelle foto Classi I B e II B

Il prof Maurizio Braggion, ideatore e coordinatore del Progetto Viaggio nel cinema, ha introdotto in una palestra affollata ed entusiasta Giovanni Robbiano regista,docente di cinema e sceneggiatore.Erano presenti le nostre classi,I B e II B,la I G,Ila I G e la III H, con i prof Braggion, Daniela Cavallin,Alfredina Gasparini, Cristina Delorenzi,Gabriella Demicheli.Vedremo le principali sequenze di tre film di François Truffaut:Il ragazzo selvaggio la storia vera di un ragazzino trovato allo stato selvaggio in una foresta dell'Aveyron,studiato, all'inizio del 1800, dal medico Itard, I 400 colpi, con protagonista Antoine Doinel un tredicenne parigino poco amato dai suoi, che trasgredirà le regole sino a finire in riformatorio, e Gli anni in tasca, centrato sul difficile rapporto con il mondo degli adulti di alcuni ragazzini, sulle loro fantasticherie e i primi amori. Seguiranno una discussione a classi aperte sui tre film, lezioni sul cinema e la sua storia, la visita al Museo del Cinema di Torino, un numero speciale di Strozzi Planet,con recensioni sui film e interviste immaginarie a Truffaut e ai suoi personaggi.A proposito di Truffaut, Robbiano parlando della sua vita e dei film, ci ha detto che l'infanzia del regista è stata difficile e dolorosa, al punto che, trascurato dai genitori, commise alcuni reati finendo come Antoine in riformatorio.Dopo aver ascoltato la bella intervista immaginaria di Margherita della II B al dottor Itard del Ragazzo selvaggio, Robbiano,ripresa la parola, ci ha detto che guardare i film di Truffaut ci farà appassionare ancora di più al cinema.E' iniziato subito dopo il fuoco di fila delle nostre domande alle quali ha risposto con simpatia e competenza, dicendoci subito che, per fare il regista, è necessaria soprattutto la passione. Ha parlato poi degli effetti speciali in Avatar, in cui Cameron ha usato la rivoluzionaria tecnica digitale del perform capture, e in Twinlight, dove i movimenti registrati in greenscreen, Pagina 7


NO ALLA STRAGE DEGLI ANIMALI Al Polo Nord reputano uno sport l'uccisione delle foche! Io penso che si debba mettere fine a questo orrore. L'anno scorso i canadesi ne hanno massacrate trecentomila! Per fortuna Greenpeace, un noto movimento di animalisti, sta lottando con tutte le sue forze per fermare la mattanza delle foche. Mi fa piacere ricordare che l'Italia vieta l'importazione delle pelli di questi poveri animali, uccisi a bastonate, per mantenerne la pelle integra. Il nostro Paese è anzi in prima linea contro il divieto di qualsiasi commercio di pelli di animali ,uccisi in modo barbaro! Penso ad esempio alle povere volpi che

vengono scuoiate vive in Cina. Parlando della fine crudele di alcuni animali, non posso dimenticare i poveri cani che, secondo quanto scritto su alcuni siti , nell'isola Reunion, francese, verrebbero presi all'amo per il muso, caricati su imbarcazioni e gettati vivi in mare per catturare gli squali. Io spero che prima o poi tutto questo orrore finisca, anche se non mi illudo. Forse, però, se ci impegneremo con tutta la nostra volontà, ad esempio denunciando come sto facendo io, quanto sta succedendo, ce la potremo fare !!!! Uno slogan, per concludere: "Basta, mettiamo fine per sempre a questi orrori! " Emily Hartl

VIOLENZA SULLE DONNE EMERGENZA PURE DA NOI

Il nostro presidente Giorgio Napolitano ha detto parole importanti per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne: l'ha definita «un´emergenza mondiale» che va contrastata con strumenti adatti . Come non essere d'accordo. In una risoluzione del parlamento europeo c´è scritto che la violenza è la prima causa di morte e di invalidità delle donne fra i 16 e i 44 anni. Sempre Napolitano ha aggiunto : "È triste dover ricordare che anche in Italia, nonostante la recente introduzione di norme più severe, i casi di violenza, i soprusi, le intimidazioni sono in aumento". Molto resta "da fare per sradicare una concezione della donna come oggetto di cui ci si può anche appropriare". Ho appena letto i dati dell'Istat:sono davvero preoccupanti . Tre milioni di donne italiane sono aggredite durante una relazione di coppia o dopo averla troncata e, sempre secondo

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l'Istat, il 96 % delle vittime subisce in silenzio. E' necessario punire i colpevoli, ma si deve anche diffondere - come dice Napolitano- una concezione diversa della donna, rispettosa della sua dignità di persona, differente da quella reclamizzata dalla televisione e dalla pubblicità. Oltre alla violenza, ci sono pure le molestie. Si parla tanto da qualche tempo del reato di stalking. Ho letto che ogni giorno vengono denunciate in media 17 persone e che dallo scorso febbraio ne sono state arrestate 4.124 .Speriamo che tutto ciò serva a ridurre o a eliminare questo triste fenomeno. Tornando alla Giornata contro la violenza sulle donne, oltre a Napolitano, sono intervenuti sull'argomento altri importanti rappresentanti delle istituzioni, ad esempio il presidente della Camera, Gianfranco Fini e il vicepresidente Rosy Bindi, che hanno chiesto proprio un rinnovato impegno delle istituzioni, anche perché, come ha denunciato Telefono Rosa, l´assistenza alle vittime è ancora inadeguata. Allargando il discorso non si può non pensare alle tante donne, nel mondo, che si trovano costrette come nel Cinquecento a sposarsi per soldi o perché costrette dai genitori e a fare tutto quello che vogliono i mariti, persino a fare figli, senza ringraziamento. Spero che qualcosa possa cambiare in futuro. Lucia Guasco


BERNARDO STROZZI GRANDE PITTORE DEL SEICENTO La nostra scuola è dedicata a Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino, nato nel 1581 e morto nel 1644, famoso pittore genovese de l Barocco italiano. Nel 1598, a diciassette anni, Strozzi entrò nell'Ordine dei monaci Cappuccini. Se ne andò nel 1608, dopo la morte del padre, che non aveva voluto che Bernardo facesse il pittore, allo scopo di mantenere la madre con il proprio lavoro di artista . Dal 1610 lavorò per alcune famiglie genovesi, come i Doria e i Centurione. Influenzato da Caravaggio, dipinse soprattutto soggetti di carattere religioso, in particolare biblici. Nel 1625, accusato di pratica illegale della pittura, finì in prigione. Uscito dal carcere e

morta la madre, sarebbe dovuto rientrare in convento. Per evitarlo e non rinunciare alla pittura, fuggì a Venezia, dove venne soprannominato il Prete genovese. Seppur influenzato da Rubens , Veronese e Caravaggio, a Venezia creò un suo stile personale, realizzando famosi ritratti come quelli al compositore Claudio Monteverdi, al cardinale Federico Correr e al doge veneziano Francesco Erizzo. Importanti opere di Strozzi si trovano a Genova(Palazzo Rosso) , in chiese e musei di Venezia, all''Ermitage di San Pietroburgo, all'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, al Kunsthistorisches Museum di Vienna e al Museo del Prado di Madrid-. Davide Canevello

BUTTAFUORI RUMENO UCCISO DA DUE UBRIACHI Cristian Birzu lonut, romeno di 32 anni,che di m e s t ie r e fa c e v a i l buttafuori, è stato ucciso lo scorso dicembre ad Avigliana, in provincia di Torino. Cristian, residente a Rivoli, sposato da poco, aveva una bambina di sette mesi. Era, dicono, una brava persona. E' stato ucciso con un colpo di pistola davanti alla discoteca Atlantic Club di Avigliana. L'uomo è morto mentre veniva trasportato dall'ospedale di Avigliana all'ospedale di Orbassano, a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni. Secondo alcune testimonianze raccolte dai carabinieri , Birzu lonut avrebbe impedito,dopo una lunga discussione,ad un gruppo di albanesi , probabilmente ubriachi,di entrare nella discoteca.Il gruppetto si sarebbe allontanato per poi tornare per

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una spedizione punitiva nei confronti dell'uomo. Due albanesi erano armati e da una semiautomatica è partito il colpo letale, l'altra pistola era invece a tamburo. D o po l'a g g r e s s io ne , g l i a m i c i d e l buttafuori,anch'essi romeni,hanno inseguito i due albanesi armati, riuscendo a raggiungerne solo uno e a trattenerlo fino all'arrivo dei carabinieri. L'albanese ferito è stato trasportato all'ospedale di Rivoli. Ne ha avuto per 30 giorni. . Secondo me se un buttafuori come Cristian non ha fatto entrare qualcuno nella discoteca in cui lavorava c'era un motivo. Arrivare ad ucciderlo per questo è stata una cosa orrenda,bestiale. Il povero Cristian stava solo facendo il suo lavoro. Camilla Grillo


RITORNO AL PASSATO Per il progetto “Viaggio nel cinema” al quale partecipa la mia classe ho “fantaintervistato”, condannandone i metodi, il dottor Itard, il medico che cercò di “civilizzare” il cosiddetto “ragazzo selvaggio.

Salve a tutti, sono Margherita insegnante di cinema alla Sorbona di Parigi, dove vivo. I miei genitori, anni fa, conobbero Francois Truffaut, il famoso regista dei “Quattrocento colpi “”Il ragazzo selvaggio””Gli anni in tasca” e di moltissimi altri film importanti che hanno scritto pagine importanti nella storia del cinema. Ma non è di lui che voglio parlare, piuttosto di quanto accadutomi un giorno di tre anni fa, La storia è decisamente straordinaria, lo ammetto, non siete quindi tenuti a credermi. Incomincio dall'inizio. Stavo riguardando alla televisione il dvd in lingua originale del “Ragazzo selvaggio” per preparare una lezione universitaria, ma lo stesso ad un certo punto si bloccò, senza motivo, come a volte accade. Visto che dovevo assolutamente vedere la pellicola, decisi di andarne a comprare un'altra copia. Ma le sorprese non erano finite. Anzi il bello doveva ancora incominciare. Appena rietrata a casa, misi il film nell'apparecchio. Tutto normale. Apparvero i titoli di testa. Un istante dopo, però, accadde l'imprevedibile. Da seduta, mi ritrovai in piedi, ma non ero sola come sino a un istante prima, davanti a me c'era un ragazzino che assomigliava terribilmente a Victor, il ragazzo “selvaggio” del film di Truffaut, ma ancor più all'incisione che rappresentava il viso dell'enfant sauvage che avevo visto sul diario di Itard alla Biblioteca Nazionale. Chiesi dove mi trovavo. Il ragazzo non mi rispose, ma mi prese per mano e mi portò proprio da Itard, che stava scrivendo dietro il suo scrittoio. Che si trattava del famoso medico lo seppi poco dopo da lui. Chiesi permesso. E lui rispose :”Avanti”.. Mi chiese chi ero. Raccontai che ero un'insegnante di cinema. Itard rise. Mi chiese cos'era il cinema. Provai a spiegarglielo, ma senza molto successo. Gli parlai a lungo di me e lui fece altrettanto, curioso di un'apparizione venuta dal futuro, che lo stupiva in quanto uomo di scienza. A un certo punto notai che era un po' stanco. Non mi ero sbagliata. Dopo un po' mi chiese di assentarsi per andare a riposare. Mi avrebbe intrattenuto la governante. Approfittai di quel lasso di tempo per fare conoscenza con madame Guerin e per conoscere meglio Victor. La governante mi chiese subito chi fossi. Mi disse che la incuriosiva il mio strano abbigliamento. Le raccontai la mia storia. La donna dopo un po' mi disse che ero simpatica e che era stata felice di avermi incontrato. Io dissi altrettanto di lei. Dopo circa due ore, Itard si risvegliò e tornò nel salone. Benché non avesse capito cos'era il cinema, saputo che ero un'insegnante e che ero interessata ai suoi studi, mi chiese subito cosa volessi domandargli. Dopo qualche istante di riflessione, gli dissi: “Cosa ne pensa di

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Victor?” “Que pensez vous de Victor?””Penso che sia un ragazzo molto intelligente, ma, avendo vissuto così tanto nella natura, lontano dagli uomini non sarà mai come tutti gli altri” rispose il medico con un tono di voce deciso. Proseguii chiedendogli: “Come avete saputo di Victor?” E lui: “A Parigi e altrove non si parlava d’altro che di lui. Dopo essere stato catturato nella foresta dell’Aveyron, era stato portato a Parigi in un istituto per sordomuti, dove era deriso e trattato come un animale dello zoo.Sono riuscito a convincere il direttore a portarmelo a casa.” -Qual è stata la prima cosa che ha pensato quando ha visto il ragazzo per la prima volta? Itard rispose” Lì all’istituto, esaminandolo, capii che il bambino forse non era sordo” E io “A quel punto lo portò a casa sua in campagna…” ”Sì e dopo averlo fatto lavare e vestire decentemente, dissi a Madame Guerin che gli tagliasse i capelli. -Da quanti anni si sta occupando di lui? Chiesi. E Itard “Non tanti, da quattro anni” Mi venne da sorridere al pensiero che per me che venivo dal futuro ne erano passati oltre duecento! Itard mi parlò poi dei metodi usati per educare Victor, quei metodi sbagliati che ben conoscevo avendo letto il suo libro e visto il film di Truffaut. “Gli faccio fare degli esercizi per stimolare la mente e il corpo-disse- è molto attivo, ma a volte si ribella” Quell’affermazione mi diede l’occasione per chiedergli quello che avevo voglia di domandargli fin dall’inizio: “Dottor Itard è davvero convinto di aver fatto la cosa giusta educando così il ragazzo?” Lui rispose”Credo di sì. I miei superiori sono contenti” Continuai domandandogli :“Ha fatto amicizia con Victor?” E Itard “Non proprio, ma provo affetto per lui”Continuammo a parlare, sinché a un certo punto gli ripetei la domanda di prima: “Ma lei crede davvero di avere fatto la cosa giusta?” Itard, adirato, sbottò: “ Le ho detto di sì…Victor grazie a me avrà un futuro nella società umana” E io, sottovoce” Sì, come suo servitore non pagato(questo sarebbe diventato il ragazzo qualche anno dopo). E Itard”Cosa ha detto?””Qu’est ce que vous avez dit?”Mi disse . E io. “No, niente” L’incontro si era concluso. Salutai il dottor Itard, r ingr aziandolo. Mi salutò a sua volt a. Victor, prima che me ne andassi, mi fermò e mi diede un bacino sulla guancia. Salutai anche madame Guerin. Arrivederci. Au revoir. Un istante dopo mi ritrovai nel divano di casa mia, il film di Truffaut era finalmente iniziato. Quella giornata fu davvero indimenticabile per me e per la mia vita, anche lavorativa. Per la cronaca, lo scorso anno ho pubblicato un libro sul cinema di Truffaut che è stato pubblicato da Gallimard. Margherita Cucca


IL DRAMMA DI MARIA Una ragazzina tredicenne ecuadoriana, si è uccisa a Genova, lanciandosi dalla finestra della sua abitazione all'ultimo piano di un palazzo di via San Bartolomeo del Fossato a Sampierdarena. Maria viveva lì con la madre, il compagno di lei e il fratello di 16 anni. La ragazzina, che frequentava la terza media, andava bene a scuola, era solare e generosa, tanto da aiutare nei compiti il fratello e un bambino. Ci si chiede cosa possa averla spinta a togliersi la vita. La polizia non ha trovato nessun biglietto. Neanche la madre e il fratello hanno potuto contribuire a far luce sul terribile episodio. Si spera che possano essere d'aiuto il cellulare e il

computer. Le ultime ore di vita di Maria sono state le ore di qualsiasi altra ragazzina della sua età. Maria era tornata dal corso per conseguire il patentino per il motorino e un vicino che l'aveva incrociata sulle scale, l'aveva trovata allegra come al solito. Erano le cinque di un pomeriggio qualsiasi dello scorso autunno. Maria se n’è andata senza una parola,

senza un perché.

Camilla Grillo

SOGNI E MEMORIA A LUNGO TERMINE A noi giovani piace sognare! Come tutti o quasi sanno, Sigmund Freud, nella foto, il “padre” della psicanalisi, si occupò per primo dell' interpretazione dei sogni. Secondo Freud, il sogno sarebbe la realizzazione inconscia dei nostri desideri. Eugen Tarnow, sostituendo l'inconscio di Freud con la memoria a lungo termine, disse che i sogni rappresentano nel corso dell'intera nostra vita una forma di stimolazione continua della memoria a lungo termine. La loro stranezza è dovuta, secondo lui, proprio alla configurazione della nostra memoria a lungo termine. Proprio per questo le stimolazioni elettriche della corteccia celebrale darebbero origine ad esperienze sensoriali del tutto simili ai sogni. Lucia Guasco

MANGIA LA ZUPPA O CHIAMO LA POLIZIA La polizia di Kerryville, in Texas, ha ricevuto una chiamata al

numero di emergenza (che negli USA è il 911) da parte di una donna, la cui identità non è stata resa pubblica, che lamentava il fatto che il marito non voleva mangiare la sua zuppa, e chiedeva l’intervento di una pattuglia per convincerlo, perché secondo lei è un obbligo di un marito mangiare quanto cucinato dalla moglie. La donna rischia una denuncia per utilizzo improprio dei servizi di emergenza, soprattutto perché non sarebbe nuova a questo genere di chiamate, ma avrebbe telefonato al 911 circa 30 volte negli ultimi sei mesi, sempre senza motivazioni importanti. Tommaso Pinazzi

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I LASER ULTIMA FOLLIA DA STADIO Nel corso di questo campionato di calcio di Serie A, alcuni tifosi scorretti hanno colpito con il raggio di potentissimi laser il volto di taluni giocatori. Tra questi ricordiamo il portiere napoletano De Sanctis contro il Cagliari, lo juventino Diego contro il Bari( stava per calciare un rigore, che, a causa dei laser, ha sbagliato) e, ultimo caso, il portiere genoano Amelia in trasferta la Napoli. Pare che in questa città i laser siano stati venduti da venditori ambulanti a prezzi stracciati nei pressi dello stadio. Dalle Forze dell'Ordine sono

stati confiscati in una sola domenica migliaia di laser, la maggior parte a Napoli e Bari . Il problema dei laser, oltre che a interessare il mondo calcistico, riguarda anche la vita di tutti i giorni, perche essi emanano una luce talmente potente da danneggiare gli occhi, con il rischio addirittura da accecarli. Bisogna assolutamente provvedere a confiscare i laser rimanenti, ma soprattutto convincere i tifosi e i giovani a non usarli più.

Matteo Airoldi

AL SORRISO FRANCESCANO VINCE LA SOLIDARIETA’ Lo scorso dicembre sul campo del Sorriso Francescano in Albaro (Genova) si è svolto il torneo di calcio “Giochiamo Insieme” a cui hanno partecipato la scuola media Strozzi , la media Pascoli e l'Istituto Sorriso Francescano di Genova. Il calcio d'inizio è stato dato dai ragazzini delle classi prime e seconde e, in seguito, dai ragazzi delle classi terze e da quelli del Sorriso, di età più avanzata. A questo evento ha partecipato una vecchia gloria del calcio italiano: Mario Bortolazzi, ex giocatore di Milan e Genoa e vice allenatore della nazionale ai tempi di Donadoni, che ha allenato i ragazzi della

Strozzi. Per la cronaca, la vittoria nella finale è andata ai ragazzi del Sorriso Francescano che si sono imposti per 3 a 1, sconfiggendo la nostra scuola, che era passata in vantaggio con un goal su punizione da centrocampo. Al termine delle partite c'è stata la premiazione. Il sig. Bortolazzi ha premiato con una oppa ai ragazzi del Sorriso Francescano, mentre ha consegnato a noi della Strozzi un pallone ufficiale del Genoa. Per terminare in amicizia la giornata, i piccoli atleti hanno mangiato e bevuto insieme, per poi salutarsi. Tommaso Pinazzi

CORI CONTRO BALOTELLI TRA RAZZISMO E IMBECILLITA’ Nel pre-partita di Bordeaux-Juventus, partita di Champions, si sono sentiti provenire dal settore ospiti cori razzisti diretti contro Balotelli. Non era la prima volta che questo accadeva. Solo un anno fa per lo stesso motivo la Juventus aveva subito una squalifica e aveva dovuto giocare una partita a porte chiuse. Più volte Platini, presidente dell' Uefa ha detto, conTommaso ragione,Pinazzi di voler eliminare il razzismo dagli stadi. Secondo me, comunque, nel caso in questione, non si tratta tanto di razzismo, quanto di ignoranza. Quelli che urlavano, secondo me, non sono neppure tifosi. Il termine più appropriato per definirli è proprio quello di ignoranti, perché gli insulti a un giocatore, che si trova in quel momento a migliaia di km da Bordeaux, sono solo frutto di ignoranza! Fatto sta che eventi del genere si sono ripetuti troppe volte e non c’è solo il caso Balotelli. Basti ricordare i cori contro Konan (Lecce) in Lazio-Lecce o quelli contro altri atleti di colore. Quanto agli juventini non è la prima volta che agiscono così nel corso di gare internazionali, qualcosa del genere era successo infatti anche in Juventus-Chelsea dello scorso marzo. Spero che fatti del genere che nulla hanno a che vedere con il calcio non si ripetano più. Tommaso Pinazzi

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INCREDIBILE IN CINA Mi ha colpito moltissimo una notizia letta oggi sul giornale e proveniente dalla lontana Cina. Mi riferisco alla vicenda del bimbo(vedi foto) legato dal padre ad un lampione, con una catena, di fronte ad un centro commerciale di Pechino.

questo sia il solo modo per evitare che i propri figli siano rapiti da gente senza scrupoli, per poi essere venduti, come tra l'altro è successo recentemente alla sorellina, di quattro anni, del bimbo incatenato. Il padre vive con la sua famiglia in una stanza di neanche 3 metri per 2 e mezzo. L'uomo, per guadagnare l'equivalente di cinque euro, lavora tutto il giorno come guidatore abusivo di risciò, mentre la moglie, disabile, raccoglie rifiuti e non può occuparsi del bambino, di nome Laolu.

Lascia sconvolti la giustificazione del genitore, un guidatore abusivo di risciò "L'ho legato alla catena per paura di perderlo". Sì perché pare che per molti cinesi senza uno stipendio fisso e costretti a sbarcare il lunario facendo i lavori più umili e mal pagati ,

Emily Hartl

EDUCAZIONE SESSUALE STUDENTI BOCCIATI Che cosa si intende per controllo delle nascite? Le risposte di un campione di studenti di terza media delle scuole genovesi hanno evidenziato idee a dir poco confuse: per un terzo dei ragazzi significa “controllare i bambini mentre nascono” e per un terzo “contare i bambini che nascono”. Solo un terzo conosce la risposta giusta. Le lacune sono emerse in un questionario somministrato nell'ambito di un progetto promosso dalla Regione Liguria e dall'Ufficio scolastico regionale, chiamato "Il cinema entra in classe "dedicato ai temi delle dipendenze da alcol e droghe, dei disturbi alimentari, dell'elaborazione del lutto e delle malattie

sessualmente trasmissibili. Dopo avere visto i film e avere discusso in aula, a 214 ragazzi di terza media è stato chiesto di rispondere al questionario. I curatori del progetto hanno detto che il campione non è statisticamente significativo , ma le risposte indicano che c'è molto ignoranza nel campo dell'educazione sessuale, Lo dimostra anche la risposte alla domanda sull'uso della pillola contraccettiva, che per un quarto degli studenti serve anche ad evitare la trasmissione di malattie. Tommaso Pinazzi

BREUNING 113 ANNI DI SAGGEZZA L’uomo più vecchio del mondo è un americano di Great Falls, nel Montana. Si chiama Walter Breuning ed ha 113 anni. Davanti ai giornalisti e agli amici che festeggiavano con lui il compleanno ha detto: "Ricordatevi che la vita non si misura in ore e minuti, ma per le cose che abbiamo fatto e per come abbiamo scelto di spendere i nostri giorni!". Mi sembra doveroso fare i complimenti a Mr Breuning , oltre che per la veneranda età, per la sua saggezza, dimostrata da questa riflessione T. P.

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UN BEL NABUCCO AL CARLO FELICE Il 26 febbraio 2010, al scenografia. L'opera è durata tre ore (inizio alle h.

Teatro Carlo Felice, ha a vuto lu ogo la rappresentazione del Nabucco di Giuseppe Verdi. Ha diretto l'orchestra con cura e bravura l'acclamato maestro Daniel Oren. Il gruppo della nostra scuola era piuttosto nutrito. Eravamo in circa cinquanta, accompagnati dalla prof. Olcese e da altre cinque insegnanti. E' stata una rappresentazione molto riuscita, con bei costumi ed una discreta

20:30 e fine alle h. 23.30). Il cast era molto valido, tra i più bravi, voglio ricordare il basso Zaccaria, Gran Pontefice di Israele. A causa di alcuni malesseri degli attori, erano stati rimpiazzati Abigaille e Nabucco stesso. Sicuramente il pezzo più emozionante è stato il Va Pensiero , diretto egregiamente dal Maestro Oren, che, secondo vari critici musicali, è tra i più bravi del mondo a eseguire quest’aria. L'orchestra, che ha suonato con addirittura due arpe, è stata davvero eccellente. Filippo Airoldi

SANREMO OPINIONI IN LIBERTA’ Il 60° Festival dellla Canzone Italiana di Sanremo ha fatto molto discutere su tanti argomenti. A cominciare dalla presentatrice Antonella Clerici, da molti osannata. Premesso che, secondo me, la scelta della medesima era sbagliata già in partenza (una persona che nemmeno un anno fa conduceva La Prova del Cuoco non può, l'anno dopo, andare a presentare il Festival della Canzone Italiana), la conduzione della Clerici è stata banale, con battute e commenti abbastanza fuori luogo. Devo comunque ammettere che negli ultimi due giorni, si è ripresa leggermente, ha preso più in mano la trasmissione, l'ha gestita meglio. Quanto alle canzoni del Festival, devo dire che sono state abbastanze interessanti anche se, a mio avviso, inferiori a quelle dell'anno scorso e di due anni fa. Paradossalmente, a parer mio, le più brutte sono anzi le tre prime classificate: la vincitrice Per tutte le volte che cantata da Valerio Scanu era faziosa e molla dal punto di vista dell'intonazione, soprattutto perchè a cantarla era un diciannovenne come il sardo e non un veterano come Toto Cutugno, che sarebbe stato più adatto per il pezzo in questione. Questa canzone, come è noto, era stata eliminata e poi ripescata. Il fortunato ripescaggio di Scanu si lega all'aver cantato due volte la canzone con Alessandra Amoroso, sua ex compagna al talent show Amici, che ha rivitalizzato il brano con la sua grinta. Le altre due erano Credimi ancora di Marco Mengoni, piazzatasi terza, lagnosa e noiosa, e Italia Amore Mio di Emanuele Filiberto, Pupo e il tenore Luca Canonici, arrivata seconda. Quest'ultima è secondo me la canzone più brutta di tutto il Festival (fischiata giustamente), un nauseante esempio di

patriottismo reso ancora più stomachevole dalla presenza del principe Emanuele Filiberto (uno che chiese con la sua famiglia 260 milioni di euro all'Italia per i danni subiti, azione che dimostra il suo sconfinato amore per il suo paese). Le altre canzoni finaliste erano La Cometa di Halley di Irene Grandi, divertente e grintosa, Per tutta la vita di Noemi, carina ma poco orecchiabile per partecipare a Sanremo, La verità di Povia, ascoltabile ma non all'altezza di altre sue canzoni come Quando i bambini fanno oh o Luca era gay , Malamorenò di Arisa, un pò troppo filastrocca, Il Mondo piange di Irene Fornaciari e i Nomadi, orecchiabile ma tutta uguale, Meno male di Simone Cristicchi, scatenata e coinvolgente (Cristicchi ha fatto molto discutere per aver nominato più volte Carla Bruni e Nicolas Sarkozy)e Ricomincio da qui di Malika Ayane, una delle più belle. Malika ha una gran voce e la canzone è calma e sublime (all'eliminazione di questo brano l'orchestra ha stracciato gli spartiti che ha successivamente gettato sul palco). Le canzoni eliminate subito sono state Aeroplani di Toto Cutugno (che stona come una iena col mal di gola), Jammo jà di Nino d'Angelo (non si capisce una parola perche la canzone è in dialetto napoletano), Non è una Canzone di Fabrizio Moro (tutti d'accordo sul titolo), La Notte delle Fate di Enrico Ruggeri (le parole sono belle ma il ritmo non è un granchè) e Baby dei Sonhora (bruttina come le loro canzoni precedenti). L'orchestra di Sanremo è stata, come sempre, eccezionale. Gli invitati pure; i migliori sono Rania di Giordania (bella, fine e intelligente) e Jennifer Lopez (simpatica e scattante: ha quaranta anni ma sembra averne venticinque). Matteo Airoldi

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VIAGGIO ALL’INFERNO Abbiamo assistito al teatro Garage all'anteprima di uno spettacolo di Lor enzo Costa d e d i c a t o all'’Inferno dantesco. Inutile dire che le storie, i personaggi, i diavoli e l’atmosfera infuocata della città di Dite si prestano bene alla rappresentazione teatrale e forse anche cinematografica. E' stato fatto rivivere al pubblico con questo lavoro il viaggio infernale di Dante, accompagnato dal suo “maestro” Virgilio. Dopo un breve racconto iniziale, il regista si è soffermato su alcuni degli episodi più famosi della prima cantica: a cominciare dalla discesa all’inferno, per

proseguire il viaggio nei vari gironi popolati di anime dannate, mostri e diavoli, gironi nei quali Dante e Virgilio avrebbero incontrato Paolo e Francesca, Ciacco, Farinata degli Uberti, Il Conte Ugolino e Ulisse. Il racconto è stato alternato alla lettura dei versi originali di Dante. Sul fondo del palcoscenico venivano mostrate le immagini di personaggi e creature infernali . Alla recitazione degli attori si sono unite la danza (bravo il Diabasis Ballet di Maria Grazia Sulpizi. nel ruolo delle anime dannate e dei diavoli )e la musica, spaziando dall' Heavy Metal, al Blues, al Soul di Alberto de Benedetti , moderno Diavolo DJ. In sintesi un buono spettacolo, da vedere, purtroppo programmato per pochissimi giorrni . Natalia Del Prete

LADY GAGA NASCITA DI UNA STAR Lady GaGa, idolo di molti giovani, affascinati forse più dal personaggio che dalle sue canzoni, è una cantautrice americana di origine italiana(il padre è siciliano). Il suo vero nome è Stefani Joanne Angelina Germanotta e ha 24 anni. Ha pubblicato il primo album, "The fame", che le ha dato un successo mondiale, nel 2008. I pezzi principali, diventati

anche singoli da hit sono Just Dance, Bad Romance, primo nelle classifiche di Itune. Dell'ultimo album colpiscono in particolare Speechless , dedicata al padre, e Teeth, nella quale alterna il parlato (ripete numerose volte "My religion is you") alle parti cantate. Ludovico Rinaldi

TWINLIGHT SUCCESSO INFINITO Il film Twinlight tratto dalla saga di Stephenie Meyer racconta l'amore impossibile tra la studentessa Bella e il misterioso vampiro Edward, interpretato al cinema da Edward Anthony Masen Cullen. Il secondo capitolo della saga, ‘New moon' ha avuto un grande successo in tutto il mondo. L'entusiasmo è stato tale che alcune ragazze desiderando emulare i loro beniamini, si sono recate ddirittura dal dentista! E' il caso di una ragazza romana di 22 anni che si è fatta allungare di 1 millimetro e mezzo i canini, per assomigliare al suo eroe preferito! La trama di "New moon" è nota, comunque la riporto. Il giorno del diciottesimo compleanno di Bella un piccolo incidente domestico riesce a compromettere la tranquillità della sua vita con Edward e della famiglia di lui. Le ripercussioni sono tali da convincere la famiglia ad abbandonare la cittadina nella quale vivono, e Edward a lasciare Bella. La ragazza, disperatal viene consolata dal suo amico Jacob, la cui vera natura sarà svelata proprio per proteggere Bella. Emily Hartl Pagina 15


ORRORE A GENOVA UCCISO BIMBO Un fatto atroce che ci ha colpito moltissimo è accaduto a Genova. Alessandro, un bimbo di soli otto mesi è stato ucciso in un redidence di Nervi. Il bimbo è morto per lo sfondamento del cranio. La madre, nella foto, Katerina Mathas, una ventiseienne di origine greca e il suo compagno si accusano l'un l'altro del delitto. In particolare, il giovane sostiene di aver visto, la notte del delitto, la madre, una ventiseienne di oigine greca, sbattere ripetutamente il corpo del povero Alessandro, malgrado i suoi inviti a smetterla di fargli del male. La coppia ha comunque ammesso di aver fatto uso di cocaina prima di quel

terribile avvenimento. Al risveglio avrebbero trovato il bimbo ferito e tentato di soccorrerlo, portandolo al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Tutto è però stato inutile giacché il piccolo è giunto morto in ospedale. I medici, insospettitisi immediatamente per le lesioni riportate dal bambino e per aver notato segni di sevizie, hanno immediatamente avvisato gli agenti di polizia all'interno dell'ospedale. I due giovani sono isono stati portati in questura dagli sezione della sezione omicidi della Mobile genovese dove sono stati interrogati per ricostruire le ultime ore di vita del bambino. Nella notte, sono stati fermati. L'accusa è quella di infanticidio volontario in concorso tra loro. La salma del povero Alessandro è stata trasferita all'istituto di medicina legale dell'ospedale San Martino di Genova dove sarà svolta l'autopsia. Denise Berlingheri,Natalia Del Prete

IL CASO DI ADELAIDE Adelaide, una bambina di dieci anni sarebbe affetta da sindrome del “Lobo Medio”, una malattia polmonare. I genitori, in televisione, hanno fatto appello alla solidarietà della gente per poter curare la bambina. Ho usato il condizionale all'inizio perché la procura di Genova ha iscritto la madre nel registro degli indagati per aver simulato, insieme ad altre persone, la malattia della figlia, che non sarebbe affetta da quella sindrome, per la quale tra l'altro in Italia si viene curati gratuitamente. Recentemente sarebbe dovuto andare in onda un servizio sul caso di Adelaide alle Iene; è stato annullato perché Adelaide, secondo le parole della madre, minacciava di fare gesti inconsulti se quella che la donna definisce una bugia fosse andata in onda in tivù. Camilla Grillo

FUMO TRA I GIOVANI DRAMMA MONDIALE Fa impressione leggere che nel mondo fuma il 14% dei ragazzi tra 13 e 15 anni e che un quarto dei ragazzi che fumano ha iniziato a 10 anni. I dati provengono da una ricerca americana, sponsorizzata dal National Cancer Institute, Pare che a una ragazza adolescente bastino in media tre settimane di fumo occasionale per diventare dipendente dal fumo, mentre in media la metà dei maschi diventa fumatore incallito sei mesi dopo la prima boccata. I bambini, in particolare, diventano dipendenti dalla nicotina, anche con solo due sigarette a settimana. Ci sono comunque differenze tra Paese a Paese. Negli Stati Uniti, Pagina 16

fuma il 17,7% dei ragazzi, la maggioranza dei quali vorrebbe però smettere. Quattro su dieci dicono di vivere in case dove c'è qualcuno che fuma, mentre sette su dieci sono esposti solitamente al fumo passivo in luoghi pubblici. Pare che i giovani si avvicinino prima alle sigarette soprattutto nei Paesi con maggiori problemi economici. Più di un terzo degli studenti cileni e ucraini dice di fumare abitualmente, in Russia fuma il 35%, in India il 36%. Sono dati davvero preoccupanti. Lucia Guasco


NOI SOPRA E SOTTO IL MARE La nostra classe, la II B , accompagnata dalle prof. Demicheli e Pacini, si è recata presso la Società Sportiva di Quarto "Cala dei Montani"per il progetto “Noi…sopra e sotto il mare”. Siamo partiti da scuola alle ore otto circa e siamo arrivati a destinazione verso le otto e trenta. Ci hanno accolto due signori: Mario Rossi, che in seguito ci avrebbe parlato delle diverse attrezzature e tipologie di pesca,e Mario Boero, che ci avrebbe insegnato a fare i nodi marinari.Inizialmente ci è stato spiegato che le attrezzature da pesca variano in base al mare ed alle dimensioni dei pesci che si vogliono pescare. Anche le imbarcazioni sono diverse, a seconda delle nazioni. I Giapponesi sono considerati i pescatori migliori; non a caso il Giappone è uno dei maggiori produttori di pesce al mondo. Ci è stato ricordato che in Europa è illegale pescare balene, invece in alcuni paesi asiatici , come il Giappone, questa tradizione è ancora in uso. La pesca alle balene viene effettuata da enormi pescherecci (le navi “baleniere”) che uccidono le prede sparando grossi arpioni dalla prua. Nella pesca commerciale, i pescherecci catturano il pesce destinato al mercato. Le tecniche di pesca e le reti hanno nomi diversi a seconda delle regioni e del pesce da catturare: ci sono le reti a strascico e quelle a circuizione. L’uso delle reti a strascico è vietato in alcune siti, perché è dannoso per l’habitat marino: la rete, infatti, viene trascinata sul fondo del mare strappando tutto ciò che incontra sul suo cammino. La rete a circuizione, invece, è una trappola che non lascia via di scampo al pesce; è una rete immersa verticalmente che viene chiusa a sacchetto e sollevata, portando in superficie tutto ciò che è al suo interno. Ci è stato poi detto che vi sono anche le tonnare volanti, reti che i pescherecci lanciano in mare per la cattura dei tonni; un tonno adulto può arrivare a pesare 700 Kg. Un esempio di tonnara si trova vicino al promontorio di Portofino. Il pescatore, sapendo che il tonno fa sempre lo stesso percorso, posiziona le trappole in cui di solito passa per catturarlo. Fino a non molto tempo fa, per pescare il pesce spada, si usava un’imbarcazione dotata di Pagina 17

una torretta alta fino a 25 metri. Una volta avvistato il pesce, i pescatori si posizionavano su una passerella a prua della barca da cui il pesce veniva arpionato ed ucciso. Attualmente il pesce spada viene pescato con i “palamiti”, lunghe file di ami immersi o galleggianti. I pescatori dilettanti utilizzano palamiti aventi 100 ami, i professionisti ne hanno alcuni lunghi chilometri per la pesca nell’oceano. La nostra insegnante di Arte, abile pescatrice, è intervenuta per spiegarci cos’è l’armia, ovvero l’insieme dei migliori punti di pesca, trovati nel corso dell’esperienza, la cui posizione è individuabile mediante riferimenti precisi. Va detto a riguardo che è difficile che un pescatore decida di rivelare il punto in cui ha fatto buona pesca! Attualmente vengono usati strumenti moderni, come l’ecoscandaglio, che segnala ai pescherecci la presenza dei pesci ma anche di cale ed anfratti. Venendo ai tipi di pesca, possiamo distinguerne diversi. Da un’imbarcazione è meglio usare canne con mulinelli, mentre quella fissa viene usata nei laghi e nei canali. Le misure dei rocchetti di lenza sono varie. Dai 10 ai 100 metri e quella da 100 è la più comune. A questo punto ci siamo riposati un po’: abbiamo fatto merenda e scattato molte foto, poi sono riprese le spiegazioni. Il signor Rossi ci ha detto che nella pesca leggera, in condizioni di mare calmo, si usa solitamente da riva una canna (da “lancio”), la cui punta terminale è detta “vettino”, . Abbiamo anche visto un bolentino, che serve per pescare pesci di piccola dimensione. Esso è costituito da un pezzo di sughero, filo di nylon ed un piombo a fare da peso sulla parte terminale. Nella seconda parte della lezione è intervenuto in modo particolare il signor Mario Boero, che ci ha descritto i nodi marinari. Ci siamo divertiti molto; anche le professoresse erano in difficoltà: non riuscivano a fare i nodi! E’ stato un bello spettacolo! Ma anche noi eravamo impacciati: non ce ne veniva uno! Abbiamo provato a fare il classico nodo piano, il nodo bandiera, il nodo cappuccino ed infine quello margherita. E’ stata una giornata interessante ed abbiamo imparato molte cose sulla pesca che non conoscevamo. Speriamo che questo “diario di bordo” sia piaciuto a tutti. Alla prossima avventura! Classe II B


IL GIALLO DEI CAPELLI DEL CAVALIERE Nel 2004 l'allora primo ministro britannico Blair, suo ospite in Sardegna, implorava ch e n on l o fotografassero vicino a lui con la bandana, che portava essendosi fatto appena trapiantare i capelli. Adesso Berlusconi è al centro di un interessantissimo caso, con al centro ancora una volta ...i capelli. Il 23 gennaio, al matrimonio del ministro Gelmini, era apparso il classico Berlusconi delle occasioni ufficiali, , viso molto tirato e capelli piuttosto folti. Il 25 gennaio, invece, fotografato mentre si presentava per un controllo post-aggressione

all'ospedale San Raffaele, è apparso pallido e pieno di rughe. Ma veniamo ai capelli. L’attaccatura appariva decisamente molto alta sulla testa. Al contrario, due giorni dopo, il 27 gennaio, a Montecitorio, è apparso senza rughe, con il consueto colorito e con i capelli che gli arrivavano quasi sulla fronte. Tra il serio e il faceto il giornalista del Secolo XIX Claudio Paglieri ha ipotizzato che ci possa essere un sosia del presidente. In tal caso molte cose si spiegherebbero. Possiamo immaginare la reazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Letta: “ Una ignobile macchinazione per spodestare Sua Eccellenza il Cavaliere ”, oppure quella di Di Pietro o ancora di Sgarbi: “Grrrrr, Arghhhhhhhhh, Sgrrunttt”. Filippo Airoldi

ADDIO AL PRINCIPE DI SEBORGA Il mini-stato aveva una propria moneta (il Luigino), i propri inni (“Speranza” e “Ti amo mio Seborga”), propri francobolli e consolati in Belgio,Francia,Germania,Indonesia,Italia,Lussemb urgo, Moldavia, Paesi Bassi,Spagna e Ucraina. In Francia si è parlato molto di questo curioso principato e molti giornali importanti, come Le Monde e Le Progrés hanno dedicato articoli su di essoPer la cronaca Giorgio Carbone aveva 73 anni. Più volte aveva abdicato e poi aveva ripreso il potere(si fa per dire, a Seborga chi comandava e Recentemente ci ha lasciato Giorgio I, ucciso dalla comanda davvero è il sindaco) su domanda dei Sclerosi Laterale Amiotrofica (comunemente suoi "sudditi". chiamata SLA), la malattia che ha colpito famosi ex calciatori. Si trattava di un curioso personaggio, Sulla carta Seborgaè un principato elettivo (come diventato anni fa principe del Principato gli Emirati Arabi Uniti e il Vaticano), i cittadini "immaginario" di Seborga. hanno eletto Giorgio Carbone nel 1993. All’anagrafe era conosciuto come Giorgio Il Sindaco di Seborga ha chiesto per l'illustre Carbone e faceva il floricoltore. personaggio le esequie ufficiali statali ( In molti paesi, come il Regno Unito, Seborga era Ovviamente false, perché Seborga non è uno conosciuto come il più antico principato di tutti i Stato) tempi, ancora più antico del Principato di Monaco. Più volte i Savoia avevano chiesto di poter F.A. annettere il piccolo borgo ligure, ma senza successo.

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TERREMOTO DI HAITI AIUTIAMOLI!” .Arrivato a casa ho saputo che nei Caraibi precisamente ad Haiti una delle isole più povere del mondo c'è stato il terremoto. Gli abitanti del posto stanno vivendo ore terribili, sono al buio e la polvere dei palazzi e delle case crollate domina come nebbia. Per ora gli haitiani non hanno ricevuto alcun aiuto, cercano di farsi forza gli uni con gli altri. Gli sciacalli, persone che non hanno alcun scrupolo cercano di rubare qualsiasi cosa... Gente

che urla, gente ferita. Perchè la natura si ribella con gli esseri umani? Un giornalista del posto urla la sua disperazione . Basti pensare al terremoto dell'Abruzzo per renderci conto di quello che stanno passando. Alla televisione dicono che gli aiuti umanitari si stanno attrezzando per andare sul posto. La comunità europea ha stanziato tre miliardi di euro. Aiutiamoli anche noi...cerchiamo di essere vicini a persone che non avevano nulla ed ora hanno meno che niente. Matteo Moretto

TRAGICA ALLUVIONE A MADEIRA Mi ha molto colpito il dramma che ha interessato l'isola portoghese di Madeira, di cui ci ha parlato ieri in classe il nostro professore.. Madeira è stata devastata sabato 20 febbraio da frane, pioggia e tempeste. Le zone più colpite sono state la capitale Funchal e altre località sulla costa sud dell'isola. I morti accertati sono 42, numero che, purtroppo, rischia di salire ancora (il dato provvisorio è stato confermato da Franscisco Ramos, segretario regionale per gli Affari sociali) visto che molti corpi non sono ancora stati ritrovati. I feriti sono 120 e le persone che hanno perso la casa, distrutta dall'alluvione, 200. Allagamenti e smottamenti hanno abbattuto alberi, spazzato via ponti e case, bloccato strade con detriti e fango. Questa è stata sicuramente la

piu grande catastrofe avvenuta in Portogallo nell'ultimo secolo.Sono stati proclamati tre giorni di lutto. Il sindaco di Funchal Miguel Albuquerque ha invitato gli abitanti delle città colpite di non uscire da casa ,per evitare di venire travolti dall'acqua o per non ostacolare i lavori della protezione civile. Sono ovviamente stati chiusi gli aeroporti e tutti gli altri collegamenti verso l'esterno del paese, eseguiti scavi con i bulldozer e, in alcuni casi estremi, a mani nude. Il fuoriclasse del Real Madrid Cristiano Ronaldo, nato dell'isola, ha dichiarato di essere sconvolto e ha promesso che anche da parte sua arriveranno aiuti. Lorenzo Murru

UN MONDO DI TERREMOTI L'Aquila, Haiti e infine il Sudamerica (con epicentro in Cile). Colpisce la notizia del terribile terremoto di 8.8 della Scala Richter che ha appena colpito il Cile. Sono attesi enormi tsunami, nelle Hawaii le onde potranno essere alte 3 metri,Paura anche nell'Isola di Pasqua. Le isole Fernandez sono già state danneggiate dallo tsunami, per fortuna non ci sono stati gravi danni. I morti sono al momento 180,ma saranno molti di più. Purtroppo, al momento, non sono stati resi noti altri particolari alla stampa internazionale. Filippo Airoldi

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INCONTRO CON ACHILLE Io e i miei abbiamo programmato una visita alla città turca di Troia, Truva nella lingua locale, che si trova non distante da Canakkale sullo stretto dei Da r da nelli. Ar r iva ti a destinazione, entriamo nel cuore di Troia superando bastioni formati da imponenti blocchi di pietra ben squadrati e sovrapposti. Resta solo quello delle sue mura ritenute inespugnabili. Pietre sparse qua e là ricordano il tempio dorico di Atena. All’interno degli scavi vi è un enorme cavallo di legno che cattura la nostra attenzione. Trovo le rovine affascinanti. Sono costituite da sette strati, segno che la città è stata distrutta e ricostruita per ben sette volte. Noto un grosso masso, mi ci siedo sopra e...un lampo di luce. Non vedo più i miei familiari e gli altri turisti. Al loro posto vedo, non visto, un uomo e una donna. L'uomo tiene in braccio un bambino, la donna guarda il neonato con tenerezza. L'uomo, si rivolge a lei, chiamandola Teti, la donna risponde chiamando lui Peleo. Tutto mi è chiaro. Lui è Peleo e lei Teti, ninfa del mare. Siamo dunque in Grecia. Il piccolo, penso, potrebbe essere Achille, uno dei loro sette figli. Non mi sbagliavo. La madre lo ha appena chiamato così. I due parlano certamente in greco antico, ma io non so come li odo parlare nella mia lingua. L'argomento del loro discorso è il nome da dare al bambino. La scelta cade su Ligirone, “piangente”.Nuovo lampo di luce. Sono in una specie di grotta in cui vedo bagliori rossastri. Devono essere passati pochi giorni dalla vicenda precedente, a vedere l'età del bambinello. Al centro della grotta c'è un fiume lugubre. Deduco sia lo Stige, fiume infernale. Teti tiene Ligirone per il tallone e lo immerge nelle acque. Dimentica però di immergervi, in seguito, il tallone stesso. Altro lampo di luce. Vedo un centauro, essere mitologico per metà uomo e per metà cavallo. Il suo nome, ce ne ha parlato di recente il professore in classe, è Chirone. Odo il centauro dire: “Da questo momento Ligirone si chiamerà Achille!”- Lampo di luce. Achille ha circa sei anni e sta portando nella tana di Chirone un cinghiale. Nuovo lampo di luce. Achille avrà una decina d'anni e sta saltellando con un ragazzo un po' più grande di lui. I due ridono divertiti. Achille lo chiama, il ragazzo è Patroclo. Dopo il consueto lampo, vedo i due bambini trasformarsi in due ventenni, saranno passati una quindicina d'anni. Capisco di essere di nuovo a Troia, dove si sta combattendo la guerra. Patroclo sta indossando un'armatura che Achille, seduto comodamente, gli sta porgendo. Seguo Patroclo, ben sapendo quale sarà la sua sorte. Il giovane acheo dopo aver abilmente sconfitto e ucciso molti Troiani si scontra con Ettore. Il combattimento è equilibrato, ma, alla fine, il troiano ha la meglio sull'acheo e lo spoglia della sua gloriosa armatura. Torno presso Achille che è furioso Pagina 20

per la morte del cugino e suo migliore amico e vuole vendicarlo. Il Pelide decide di tornare in battaglia, dalla quale si era ritirato, adiratosi con Agamennone, capo della spedizione achea, che gli aveva portato via la schiava Briseide. Achille fa subito strage di nemici. Nuovo lampo di luce. Assisto al duello finale dell’Iliade tra lui, aiutato dal Fato, ed Ettore. Il combattimento è certamente più equilibrato di quello tra Patroclo ed Ettore, ma alla fine il troiano viene ucciso. Achille, trionfatore, fa scempio del corpo del rivale. La scena è straziante. Condanno tra me e me il suo comportamento. Il giorno dopo, in un momento di tregua, Achille è di nuovo nella sua tenda. E' più contento che mai, perché è riuscito a vendicare la morte di Patroclo. Fino ad ora sono risultato invisibile a tutti. Ma non so come, di colpo, non è più così. Un acheo mi vede e, prendendomi per un troiano vestito in modo bizzarro, mi porta nella tenda di Achille. Il Pelide mi guarda perplesso, poi mi chiede chi sono. Stranamente non appare tanto sorpreso del mio arrivo. Forse, chissà, gli è stato predetto da Atena. E' quasi più interessato ai miei, per lui, strani abiti, che a me. Gli dico che vengo dal futuro e che vorrei approfittare di quest'occasione offertami dal destino, pur non sapendo se sarei potuto tornare nel mio Paese, per fargli qualche domanda. Lui accetta e mi fa accomodare per terra. Gli pongo subito una domanda che mi sta molto a cuore. “Come mai- chiedo- ha scelto una vita breve ma gloriosa, piuttosto che una lunga ma senza gloria?” Achille mi risponde semplicemente che la gloria è ciò che più desidera. Della vita breve non gliene importa molto. Decido poi di fare ad Achille una domanda un po' rischiosa. “Non crede di avere un po' esagerato ad abbandonare la battaglia, solo perché le era stata presa la schiava.?”Achille mi guarda male, temo mi voglia colpire, infine sbotta così: “Quella faccia di cane di Agamennone avrebbe dovuto trovare la nuova schiava da un altro guerriero. Non certo prenderla a me, il suo combattente più forte e valoroso.” Faccio poi ad Achille qualche domanda sulla sua infanzia. Il Pelide si dilunga nelle risposte. Mi parla tra l’altro del cibo con cui lo nutriva Chirone e dell’amicizia che nutriva per Patroclo.Dopo un po’ il Pelide chiama la guardia e dice di lasciarmi libero. Ringrazio Achille ed esco. Ennesimo lampo di luce. Ormai ci sono abituato, la paura iniziale è svanita. Vedo un uomo, è certamente Paride che scaglia una freccia contro il tallone di Achille, che frana a terra. Il Pelide muore. Non c'è ancora stato l'assedio finale di Troia. Ultimo lampo di luce. Mi trovo nuovamente sul grande masso dal quale sono partito per la mia splendida avventura nel tempo, che pare non sia passato, salvo che per me. Aveva ragione Eintein a dire che tutto è relativo!. I miei familiari mi dicono”Che fai lì impalato, Matteo?Alzati! Io mi alzo, senza protestare ancora intontito. Matteo Airoldi


UN LIBRO DA LEGGERE Un amore,un’estate (Olive’s

desiderio, quello di diventare scrittrici. Le vacanze dalla nonna, anziché attenuare quei pensieri li accentuano. A complicare le cose ci Editore.Piemme collana Il sono i fratelli Manning, amici del fratello, in battello a vapore. particolare Jim, che non perde occasione per stare Pagine 197 Euro 8 accanto a lei. Un altro ragazzo pure lui innamorato di Martha, si dichiara, inviandole, Kevin Henson scrittore tramite la madre, un barattolo con una goccia di americano per ragazzi e Oceano. Ma le vacanze finiscono. Marta dovrà illustratore famoso è l’autore pensare alla scuola e realizzare il suo sogno di di “Un amore,un’estate”.La diventare scrittrice. Consiglio il romanzo alle protagonista è Marta, una ragazze cui piacciono le storie d’amore. ragazzina che perde tragicamente in un incidente Natalia Del Prete stradale la più cara amica, Olivia, sua coetanea. Marta continua a pensare a lei e al loro comune Ocean) di kevin Henkes

GENOVA INSULTI RAZZISTI A STUDENTI AMERICANI dal Sud a Genova per lavorare negli anni Sessanta Settanta. I dieci ragazzi sono stati insultati mentre tentavano di raggiungere il centro della manifestazione . <<Abbiamo scelto il vostro Paese perchè è un luogo dove il problema dell'integrazione è molto caldo>>,ha detto una studentessa latino americana , che, mentre risaliva la testa della manifestazione,tra via Bianco e via Napoli,si è sentita insultare pesantemente .<< Ci sono rimasta molto male-ha aggiunto la ragazza-Negli Stati Uniti non mi è mai successo nulla di simile>>. Un'amica ha detto :<<Quando ci siamo voltate una signora ha detto ":Tornatevene a casa vostra , non vogliamo musulmani. Sono allibita, non siamo nemmeno musulmane. Il clima qui da voi è davvero rovente>>. Un altro ragazzo, Ismael, ha detto giustamente <<E' importante che i diritti di tuti vengano rispettati>>.

Ismael, Susi , come pure gli altri otto ragazzi americani della scuola di giornalismo del John J. College di New York, che erano presenti, per motivi di studio, a una manifestazione contro la costruzione della prima Moschea di Genova, mai, probabilmente, avrebbero immaginato di diventare bersaglio degli insulti di un gruppo di manifestanti. I dieci studenti, nel loro paese, gli Insomma, un brutto, bruttissimo episodio, che non Stati Uniti, tornerano presto. Difficile che lo fa onore alla nostra città e al nostro Paese possano fare con un bel ricordo della nostra città e dell'Italia. Tutto è successo in via Bari, quartiere del Legaccio, dove vivono soprattutto famiglie venute

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Camilla Grillo



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