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L’alimentazione del “pet” quando fa caldo
le passeggiate, sulla spiaggia e nei viaggi in macchina, treno o aereo, corti o lunghi che siano. A casa, il consiglio è cambiare spesso l’acqua della ciotola e posizionarla in un luogo fresco e all’ombra e in un posto facilmente accessibile. Per quanto riguarda il gatto assecondiamo la sua voglia di bere anche se a volte ci sembra un po’ capriccioso: il micio gradisce bere l’acqua corrente quindi sì a fontanelle o a sorseggiare dal rubinetto ogni volta che lo chiede.
In estate il cibo secco non è probabilmente l’opzione migliore per la salute del nostro animale, quindi è utile aggiungere cibo umido alla sua dieta in modo di aumentare indirettamente la quantità di liquidi assunti. Anche bagnare le crocchette con acqua o brodo può essere una buona soluzione. Sempre per quanto riguarda il cibo secco, optiamo per un alimento di buona qualità e facilmente digeribile, per esempio un monoproteico. Il primo componente che leggiamo nell’elenco degli ingredienti riportato sulle etichette delle confezioni è quello in quantità più abbondante: nel caso del cane e del gatto l’ideale sarebbe trovare carne fresca o pesce come prima voce.
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E se il pasto è preparato in casa? Le diete casalinghe e quelle crude contengono una quantità di liquido più elevata rispetto al cibo industriale secco, pertanto sono preferibili nel periodo caldo. Tuttavia dobbiamo avere qualche accorgimento in più per la loro conservazione. Gli alimenti cotti, ma anche quelli crudi freschi di buona qualità, si conservano in frigo a 4 ° C fino a tre giorni in appositi contenitori, fino a 7 giorni se sono confezionati sotto vuoto. Nel congelatore a -20 ° C la conservazione va da due a tre mesi. Dopo questo periodo l’alimento è sano ma le miscele dei vari componenti si possono separare e far diventare il pasto poco appetibile. Per evitare il rischio di sviluppo di batteri patogeni possiamo scongelare la razione nel frigo durante la notte, toglierla il giorno dopo e aspettare 25 minuti prima della somministrazione, così da raggiungere la temperatura ambiente. In questo periodo, la temperatura ambiente è quella ideale per somministrare il cibo, quindi né fredda né tantomeno congelata. Questi errori purtroppo vengono spesso fatti nel tentativo di rinfrescare il nostro animale, però sono assolutamente da evitare per non provocare problemi gastrointestinali.
Quando rendere disponibile il cibo?
Somministriamo il cibo nelle ore più fresche della giornata, preferibilmente mattina e sera, e a una certa distanza dalle passeggiate, dal gioco o attività varie: l’animale non deve essere accaldato. Ricordiamoci di non lasciare il pasto a disposizione del cane per più di cinque minuti e di somministrarlo due volte al giorno (quello che non viene mangiato va ritirato e la ciotola lavata). Al gatto possiamo proporre cibo umido tre o quattro volte durante la giornata e comunque lasciare delle crocchette a disposizione durante tutto il giorno e la notte visto che spesso si ciba proprio nelle ore notturne. Se andiamo in vacanza meglio portare le crocchette che compriamo solitamente, se cuciniamo noi procuriamoci gli stessi alimenti freschi direttamente nel luogo di villeggiatura o portiamo con noi le razioni monodose congelate. Lo stesso vale se dobbiamo lasciare in pensione il nostro “pet”. Seguire questi consigli è importante soprattutto quando Fido e Micio sono anziani oppure soffrono di patologie croniche o sono convalescenti da malattie o interventi chirurgici.
E se ha poca fame?
Non preoccupatevi se il vostro amico salta qualche pasto e si mostra più svogliato nell’alimentarsi: d’estate il consumo energetico è minore perché l’animale non ha bisogno delle calorie che servono per mantenere la temperatura corporea. Inoltre tende a ridurre l’attività fisica, facendo lunghi riposini proprio nei momenti più caldi della giornata.