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Noi e voi
from L'ESPRESSO 34
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Certificato ADS n. 8855 del 05/05/2021 Codice ISSN online 2499-0833 N. 34 - ANNO LXVII - 28 AGOSTO 2022
L A C O S T R U Z I O N E D I G I O R G I A
RISPONDE STEFANIA ROSSINI [ STEFANIA.ROSSINI@ESPRESSOEDIT.IT ] Cara Rossini, Giorgia Meloni, attaccata per la fiamma tricolore impressa sul simbolo di Fratelli d’Italia, fa intendere a chi la contesta che quella fiamma la condurrà a governare l’Italia. Rinunciarci proprio ora che a Palazzo Chigi stanno per accoglierla a braccia alzate, ops, allargate, sarebbe da stupidi. Quella fiamma si è rivelata una lampada votiva portatrice di voti, chi se ne frega se molti nostalgici con simpatie fasciste vi riconoscono la loro ideologia mai sopita. Il fascismo non è mai morto anche grazie a quella fiamma che l’ha tenuto sempre in caldo. E Giorgia, madre, sorella e cuoca, ha saputo girare e rigirare la frittata aspettando il momento propizio che pare sia arrivato. Lei sente dire tutti i giorni dai sondaggisti, dai giornali, dalle voci di corridoio che stavolta la destra ce la farà e che lei sarà la prima donna premier. Perché non dovrebbe crederci? È vero che al conclave chi entra papa esce cardinale, ma perché non sfruttare questo clima a lei favorevole? Se Giorgia conquisterà Palazzo Chigi le cose cambieranno da così a così e tutte le critiche rivolte ai governi pregressi troveranno soluzioni in quattro e quattr’otto; il suo piglio nel contestare tutto e bacchettare tutti servirà a mettere ordine in un Paese dove tutti hanno fatto il loro comodo. Finalmente il «qui comando io!» del benemerito Benito («Mussolini è stato un buon politico, il migliore degli ultimi 50 anni», diceva la Meloni) si riverbererà nella ragazza con gli stivali, diventati parte integrante del suo abbigliamento. Su consiglio di qualcuno che si intende di donne-immagine, la grezza Giorgia ha infatti modificato il suo aspetto e i suoi modi, sembrando più bella, nonché meno aggressiva per convincere certi moderati il cui voto incrementerà la sua lista. Ma non ce n’era bisogno, la Meloni balla da sola mentre la sinistra litiga in compagnia. Mi sa che stavolta Giorgia Meloni ha trovato davanti a sé un’autostrada libera e bella che la porterà dritta dritta ad affacciarsi dalla loggia di Palazzo Chigi per imporre i suoi giochi romani. Salvatore Monaco
Ma forse no, forse Fratelli d’Italia non vincerà con i margini raccontati, anzi minacciati, in queste ultime settimane. Ogni tanto in questo nostro impareggiabile Paese scatta un’attenzione esagerata per qualche personaggio della politica che, grazie soprattutto alla tv dove si fiuta l’aria e ci si cautela in anticipo (in scala minore si pensi a Renata Polverini che fu inventata dal nulla nelle trasmissioni di Floris), diventa il protagonista politico del momento. E, come ci fa intendere con ironia il signor Monaco, che c’è di meglio di una giovane donna, determinata e infaticabile, che ultimamente, ben pettinata e più snella, ha fatto sparire l’aggressività grossolana per cercare di assumere l’aplomb di una statista? Certo, è fascista e se ne vanta o, meglio, se ne vantava fino a ieri, perché oggi sorvola sul passato e fa qualche omissione sul presente. Chi non la vuole, e siamo in molti, si troverà come spesso negli ultimi decenni, a optare per un voto contro, scegliendo tristemente il meno peggio.
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