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LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE UMBRIA
Lettera Aperta
ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE UMBRIA F r a n c o M .
R i c c i
Presidente carissima, ci siamo conosciuti tanti anni fa per il vino e subito ci siamo voluti bene. Tanto. La magia del tuo Sagrantino di Montefalco mi ha rapito. Quando mi hai detto di parlarne, per me è stata una gioia insieme a te, donna forte e smaniosa di gridare alla gente che un vino così difficile da comunicare era per te logica di cultura forte, forte della tua Umbria. Oggi posso dirti, perché sei di tutti gli umbri, oggi posso dirti che amo certamente Marco Caprai ma sento la grandezza dell’Umbria nell’amare profondamente Renzo Cotarella, Luisa Todini e Massimo D’Alema, Filippo Antonelli e Chiara Lungarotti e tanti altri. Oggi sento e ammiro la tua ecumenicità di un’Umbria che sta nel cuore e nella mente della gente del mondo: parlo di vino, Donatella, parlo di una cultura immensa nella quale il destino ti ha dato la fortuna di starne dentro. Proprio in Umbria, ad Assisi, c’è una piccola ma immensa Enoteca che, a fatica, ma anche con orgoglio l’abbiamo, l’abbiamo tutti annoverata tra i più grandi Centri di Cultura del Vino del mondo! Piano piano, dolcemente, Nila Halun ha inventato BIBENDA ASSISI e lì, da tutto il mondo, vanno donne e uomini a sentirla parlare di vino in italiano e in altre quattro lingue. Vanno a sentirla parlare della magia del vino dell’Umbria, dell’Italia e del resto del pianeta vino. Attraente, la sua parola, perché esprime con orgoglio quell’amplissima arte appresa sui banchi di scuola di Sommelier e resa ancora più ampia dalla sua voglia matta di crescere. Cosa che ha fatto in maniera eccellente. Colta, raffinata, fino all’incredibile: la sua profonda conoscenza del vino l’ha resa unica e nota in tanti Paesi del mondo. Io, Nila, l’ho conosciuta a Montefalco con il Sagrantino, con te Sindaco e con il tuo orgoglio di esserlo di una città del Vino che faceva festa con Enologica, ricorrenza di lusso a Montefalco. Nila “ha fatto” Francesco, un vino umbro che, anziché andare in tipografia a farsi fare il biglietto da visita, presenta come un pezzo di Assisi che rappresenta il suo lavoro. 4