01 | 2017
Il Magazine dei BikeHotels Südtirol
w w w.bike
hotels.it
In BICI attraverso le
STAGIONI
I luoghi e i momenti più belli per pedalare in Alto Adige
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Tecnica di guida: le basi in 5 punti
“Le eBikes si affermeranno sul mercato”
Herrnsteig The Legend
I professionisti sotto esame
In mountainbike, una solida tecnica di guida è tutto
A colloquio col direttore della rivista EMTB Magazine
Perché farlo almeno una volta è d‘obbligo
Dietro le quinte dei BikeHotels Südtirol, i professionisti della bicicletta in Alto Adige
Markus Greber
Caro Ospite, dal 2010 i BikeHotels Südtirol sono sinonimo di vacanze da sogno in una delle regioni più belle di tutta Europa. Mantenere vivo questo impegno è un compito faticoso, ma è anche ciò che ci motiva a dare sempre del nostro meglio. Tutto questo continuerà a valere anche nel 2017: possiamo garantirti che anche quest‘anno potrai fare completo affidamento sui BikeHotels Südtirol per le tue vacanze. Faremo del nostro meglio per garantirti il servizio impeccabile di sempre, senza farti mancare alcune piacevoli sorprese
Sommario
Pagina 04 Tecnica di guida: le basi in 5 punti Pagina 06 Normativa sui sentieri spiegata in modo semplice Pagina 07 IN COPERTINA In bici attraverso le stagioni in Alto Adige Pagina 10 Bici da corsa: itinerari per ogni esigenza
che renderanno indimenticabili le tue vacanze in bici.
Ines und Michaela
Ines & Michaela
per i BikeHotels Südtirol
Pagina 11 Intervista: Markus Greber: le eBike si affermeranno sul mercato Pagina 13 Let‘s eBike! Cosa bisogna sapere Pagina 14 Herrnsteig – Freeride a Plan de Corones Pagina 15 Controllo qualità: i BikeHotels Südtirol sotto esame Pagina 17 La parola agli albergatori il cuore dei BikeHotels Pagina 18 Gli eventi dell‘estate 2017
Impressum: BikeHotels Südtirol | Redazione: Michaela Zingerle, Ines Schneider | Fotografi Andreas Kern, Colin Steward, Daniel Geiger, Fotoclub Bruneck, Harald Wisthaler, Kirsten Sörries, Markus Greber, Nathan Hughes
Pagina 19 I segreti della vacanza perfetta
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04 Smontare dalla bici
Tecnica di guida: le basi in
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nei tratti ripidi in discesa è una delle tecniche più importanti quando si parla di sentieri in ambiente alpino. Che ci si creda o meno, infatti, è proprio smontando dalla bici in passaggi molto ripidi in discesa che avviene la maggior parte delle cadute, spesso con conseguenti brutte ferite. Saper smontare in caso di emergenza può quindi salvarci, perché anche i più coraggiosi devono confrontarsi prima o poi con i propri limiti. Come si fa? Cominciamo ricordando di ridurre la velocità con moderazione, per evitare di ribaltarsi in avanti se si frena troppo bruscamente. Portiamo il peso dietro la sella allungando contemporaneamente le braccia. Portiamo poi verso il basso il pedale che punta verso valle e freniamo fino a fermarci. A questo punto il piede a monte può essere sganciato o sollevato dal pedale, sempre mantenendo i freni tirati. Attenzione: su passaggi ripidi è molto importante smontare da dietro, è l’unico modo per essere sicuri di non ribaltarsi.
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05 Partenze in salite ripide Non sono una cosa facile come potrebbe sembrare. E a chi non è mai capitato di sprecare, solo per mettersi in marcia, tutte le energie necessarie alla salita? Posizioniamo la bici a lato del sentiero e leggermente in diagonale. Scegliamo un rapporto che ci permetta di darci un po’ di spinta fin dall’inizio e non quindi il più corto di tutti. Un reggisella telescopico è di aiuto anche in queste situazioni: rende possibile tenere
In mountainbike, una buona tecnica di guida è tutto. Il posizionamento corretto della ruota posteriore nei tornantini, la capacità di superare in sicurezza gradini alti, la giusta tecnica di frenata in tratti ripidi o l‘equilibrio su fondi poco compatti sono tutte tecniche che chi gira in ambienti alpini deve saper padroneggiare bene. Ma, dato che come ben sappiamo nessuno nasce esperto, cominciamo dall’inizio. Quali sono allora le tecniche che è più importante conoscere bene per potersi divertire al massimo, e il più possibile in sicurezza, pedalando in montagna? Per capirlo, abbiamo chiesto aiuto a un professionista: Klaus Nischler della scuola di MTB Ötzi Bikeacademy.
01 L‘equilibrio
02 La coordinazione
03 La posizione in discesa
L’equilibrio è il prerequisito fondamentale di qualsiasi tecnica. Migliore è l’equilibrio del biker, maggiore sarà la sua sicurezza sul sentiero. Questo è vero ancor di più in ambiente alpino, dove capita spesso di doversi confrontare con fondi molto tecnici, curve strette o tornantini che senza un ottimo equilibrio non possono, in molti casi, venire affrontati. L’equilibrio può essere migliorato allenandosi con alcuni esercizi specifici: vediamone uno. Cominciamo appoggiandoci con la ruota anteriore, leggermente inclinata, ad un ostacolo (un tronco, una panchina, un muro...) e cerchiamo di spingere la ruota verso di esso, premendo sui pedali. Dobbiamo cercare di stare in equilibrio più a lungo possibile, mantenendo sulla bici una posizione centrale.
Ciò che ai bambini viene naturale, per un adulto può rappresentare un grosso problema. Come se non fosse sufficientemente complicato concentrarsi su un singolo elemento della tecnica di guida, quando ci si trova su un sentiero capita di doverne mettere assieme di diversi, il che rende tutto ancora più difficile. Esistono diversi “giochi” che è possibile fare per allenare la coordinazione: raccogliere e appoggiare degli oggetti mentre si pedala, fermarsi di fronte ad un ostacolo per poi muoversi all’indietro e proseguire nuovamente, andare con le mani incrociate…
Una posizione corretta in discesa è fondamentale per affrontare i tratti ripidi in sicurezza e quindi divertendosi. Solo così è possibile mantenere il controllo in (quasi) tutte le situazioni. La sella va abbassata più possibile per massimizzare la libertà di movimento e in questo un reggisella telescopico è di grande aiuto. Troviamo la giusta posizione alzandoci sui pedali e tenendo le pedivelle in orizzontale e le ginocchia leggermente piegate. La posizione deve essere sempre centrale sulla bici. Cerchiamo di stare sciolti e rilassati, con i gomiti leggermente piegati verso l’esterno. I freni vanno usati in maniera uniforme evitando di bloccare le ruote. Più è ripida la discesa, più si rende necessario arretrare il peso. Attenzione però a non spostarsi troppo inietro, o finiremmo col perdere il controllo sulla bici.
Non ci sono limiti ai giochi ed agli esercizi che si possono inventare. Cerchiamo di farli, almeno inizialmente, su un fondo liscio. Buona fortuna!
la sella ad un’altezza che ci permetta di tenere un piede a terra prima di partire. Portiamo il piede a valle sul pedale, posizionato a ore due, il punto che ci dà la massima potenza per partire. A questo punto cerchiamo di sederci in sella prima possibile, per dare tenuta alla ruota posteriore. Il piede a monte si solleva e con una vigorosa spinta del pedale a valle si guadagna velocità sufficiente per proseguire la salita, con una piccola curva. Per proseguire, possiamo poi scegliere un rapporto più leggero.
PRO TIP: Le nozioni e gli esercizi svolti autonomamente sono importanti, ma ancora più efficaci sono un corso in una delle scuole di MTB altoatesine o la partecipazione ad una settimana dedicata alla tecnica di guida in uno dei BikeHotels Südtirol. Così facendo si ha l’occasione non solo di girare sui sentieri più belli in compagnia di guide locali, ma anche di perfezionare la propria tecnica esercitandosi sul campo.
Il nostro esperto Klaus Nischler Ötzi Bike Academy Naturno – val Venosta http://www.oetzi-bike-academy.com
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Diritto sul trail La normativa dei sentieri in Alto Adige A differenza di alcune zone confinanti, l‘Alto Adige è una zona felice per i biker, dato che percorrere in MTB sentieri e strade forestali non è, in principio, vietato. Ma la questione non è sempre così semplice. Il sole, l’estate, le montagne e infine noi, in sella su stretti sentieri e belle strade sterrate. Ma a chi appartengono di fatto sentieri e strade forestali in Alto Adige? L’Alto Adige è un territorio molto frammentato: due km di sentiero possono attraversare i terreni di 20 proprietari diversi, che possono essere contadini, comuni o frazioni. Lo stesso vale sopra il limite della vegetazione: malghe e prati appartengono spesso a privati o comunità. Le competenze sono spartite tra le amministrazioni dei parchi naturali, la guardia forestale ed il CAI/Alpenverein. Nella maggior parte dei casi i proprietari dei terreni, le autorità o il CAI non hanno niente in contrario al passaggio di mountainbiker su sentieri di montagna, a meno che non sia vietato esplicitamente e per motivi specifici. A questo punto possono sorgere due domande: 1) a chi va fatto riferimento per questioni riguardanti i sentieri? 2) Chi si occupa della loro conservazione e manutenzione?
Facciamo chiarezza La risposta ad entrambe le domande è data nel cosiddetto accordo per l’utilizzo di terreni. È un accordo stipulato tra l’organizzatore/ il promotore di un tour ed il proprietario del terreno in questione. L’organizzatore è nella maggior parte dei casi un ufficio/ associazione turistica, ma può anche essere la società che gestisce gli impianti di risalita locali. La firma dell’accordo prevede non solo che un sentiero o strada forestale possa essere segnalato e pubblicizzato ufficialmente per la MTB, ma implica anche l’obbligo a mantenerlo in buono stato ed a un’assicurazione che copra la necessità di eventuali risarcimenti. A titolo di esempio, prendiamo il caso di Laces in val Venosta. L’ufficio turistico locale si è impegnato nel 2010 perché fosse stipulato un accordo tra tutti gli attori interessati nella questione sentieri e MTB. Il lavoro dell’ufficio turistico ha avuto successo, grazie anche all’intervento di autorità come l’area funzionale “Turismo” o l’Associazione provinciale delle organizzazioni turistiche dell’Alto Adige (LTS) e da allora, Laces può ufficialmente promuovere i suoi sentieri, che sono diventati una meta nota e molto ambita dai biker. Nel corso degli anni, il resto della provincia
ha guardato con interesse alla situazione di Laces. Diverse zone o uffici turistici hanno seguito o stanno correntemente seguendo l’esempio della val Venosta. Si stanno muovendo attivamente per cercare un dialogo con i proprietari del terreno ed altri partner, per gettare le fondamenta di una collaborazione che porti a sentieri contrassegnati e pubblicizzabili.
Mountainbikers welcome I BikeHotels Südtirol sono entusiasti di come si stia sviluppando la situazione: “finalmente la cultura dell’accoglienza ai biker è abbracciata non solo da albergatori e guide, ma si sta espandendo in veste anche ufficiale”. Oggi, nella banca dati della LTS, sono raccolti 1700 km di itinerari per MTB ufficialmente riconosciuti, dal passo Resia a Parcines passando per Malles, Silandro e Naturno, ma anche in val Gardena / Alpe di Siusi, Valdaora, San Vigilio e nella zona del Monte Corno.
È inutile dire che dovunque ci troviamo è importante mettere in primo posto la buona educazione, perché si continui con successo su questa strada.
In BICI attraverso le
STAGIONI I luoghi e i momenti più belli per pedalare in Alto Adige Le pedalate primaverili fin da inizio Marzo, i rododendri e l’enrosadira che colorano le Dolomiti in estate, il Törggelen in autunno… L’Alto Adige è un sogno in tutte le stagioni. In primavera, qui, si può cominciare a pedalare prima che in molte altre zone delle Alpi: in alcuni posti si può cominciare a frequentare i primi trail fin da inizio Marzo e non smettere fino a Novembre. In alcune zone invece si può pedalare tutto l’anno, specialmente se l’inverno è particolarmente mite. Primavera, estate, autunno, inverno: in Alto Adige si vive veramente la bicicletta in tutte le stagioni!
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Primavera sui sentieri: subito in sella!
stupirsi se questa caratteristica dà il nome ad un intero fianco della valle, il Monte Sole.
In Estate tutte le porte sono aperte
Se in primavera gran parte dei sentieri è ancora coperta dalla neve, in val Venosta e nella zona di Merano e dintorni i mountainbiker possono cominciare a pedalare prima della fine dell’inverno. La neve scioglie presto aprendo la strada ai giri in MTB. Lo stesso vale intorno a Bolzano, dove coi primi raggi di sole si può nuovamente montare in sella.
Un piccolo paradiso terrestre per la mountainbike si trova nel paesino di Laces. Qui esiste una rete di sentieri, naturali o costruiti per la MTB, che è conosciuta e amata non solo dai biker locali, ma anche molto oltre i confini dell’Alto Adige. La zona di Merano e le regioni circostanti sono la località perfetta per chi cerca una grande varietà di ambienti. Nel fondovalle fioriscono i frutteti e abbondano giri semplici e rilassanti.
L’estate è la stagione in cui la MTB va al suo massimo e puntualmente l‘inizio della stagione più calda apre a tutte le grandi e piccole avventure in mountainbike. Da questo momento diventa possibile portarsi anche alle quote più alte, come sulle Dolomiti o nelle valli di Tures e Aurina. Le Dolomiti sono veramente tra le montagne più belle in assoluto dal punto di vista paesaggistico e con l‘apertura degli impianti di risalita, a metà Giugno, si può contare sull‘aiuto di moltissime risalite meccanizzate. Gli impianti sono in funzione per i biker fino a metà Settembre, quindi ci si può risparmiare metri di dislivello e conservare le forze per lunghe ed adrenaliniche discese. Giri impegnativi di una giornata intera come il Sellaronda, il giro del Latemar o della Plose sono resi alla portata di tutti dagli impianti a fune. A proposito di questo, un consiglio: il periodo perfetto per questi giri è il mese di Giugno, perché in Luglio e Agosto i sentieri si riempiono di escursionisti a piedi e su alcuni sentieri si comincia a stare stretti. Ciononostante esiste un‘infinità di meravigliosi trail sui quali si può pedalare, e sui quali però bisogna guadagnarsi la quota con le proprie gambe. Sicuramente ce ne sono a sazietà per tutti coloro che preferiscono pedalare per raggiungere l’inizio della discesa. Per chi cerca sentieri da percorrere senza la preoccupazione della presenza di persone a piedi, esistono posti come Plan de Corones in val Pusteria. Il trail Herrnsteig, con le sue infinite varianti, è contrassegnato come “Trail only for bikers”! Nel corso dello scorso anno, al sentiero più vecchio
Splendidi giri in mountainbike tra viti e frutteti si possono fare anche tra le colline intorno al lago di Caldaro fin dall’inizio della primavera. In questo periodo temperature intorno ai 20 gradi sono tutt’altro che rare. In val Venosta e nelle zone intorno a Merano e Bolzano è tutto pronto a partire da metà Marzo per una vacanza in bicicletta: già in questi giorni alcuni BikeHotels offrono i primi tour per ciclisti su strada e mountainbiker. Sono proprio la val Venosta e la zona di Merano e dintorni ad offrire la stagione ciclistica in assoluto più lunga della Alpi. Qui i biker hanno a disposizione sentieri più o meno asciutti e clima mite da Marzo a fine Novembre.
Il paese di Avelengo sopra Merano è noto, oltre che per i suoi biondi cavalli Avelignesi, anche e soprattutto per gli splendidi sentieri. Sentieri che però abbondano anche a Scena, in val d’Ultimo, a Naturno, Plaus o Rablà, dove le condizioni sono quelle ideali per dare il via alla stagione.
Da Maggio non ci sono più limiti
In bici in tutte le stagioni
A partire da Maggio il clima si fa mite a sufficienza da rendere possibile uscire in mountainbike anche in tutte le altre zone dell’Alto Adige. A partire da questo momento si può cominciare ad esplorare in bicicletta le valli che circondano Bressanone e la valle Isarco.
la val Venosta è non solo una delle regioni dell‘arco alpino con le minori precipitazioni, ma è anche tra le più soleggiate. Grazie al fatto che la valle principale si sviluppa da ovest verso est, il sole vi splende 300 giorni l’anno. Questa regione è, in tutto l’Alto Adige e non solo, una di quelle più baciate dal sole. Detto questo non c‘è proprio da
Da metà Maggio poi la neve lascia il posto ai rododendri e lo spettro degli itinerari possibili si espande ancor di più. Inoltre in questo periodo i sentieri sono ancora semideserti perché sono pochi gli escursionisti che hanno cominciato a percorrerli a piedi. È questo il periodo ideale per girare sui sentieri che altrimenti sono molto affollati.
e conosciuto dell’Alto Adige sono state aggiunte alcune varianti: divertimento assicurato. Della salita si occupa la cabinovia Kronplatz 2000, che porta comodamente dal fondovalle fino all‘inizio del Herrnsteig. Ma dalla stazione a monte della cabinovia si raggiungono facilmente anche il Piz de Plaies, il Furcia Trail e il Gassl Trail: ce n‘è veramente a sazietà! Tra i luoghi da visitare in estate non possiamo non citare le valli di Tures e Aurina. È un territorio ancora incontaminato, il più settentrionale dell’Alto Adige e si trova ad un passo da Plan de Corones. È una zona poco conosciuta ma ciclisti e mountainbiker, una volta che la visitano, fanno di tutto per tornarci appena possibile. Nelle valli di Tures e Aurina si trova un gran numero di itinerari per la MTB, bellissimi dal punto di vista paesaggistico e molto vari sul piano tecnico. Sono sentieri su cui anche i biker più forti trovano pane per i loro denti. Chi invece non ha un allenamento sufficiente a superare con facilità grandi dislivelli, può appoggiarsi agli impianti di risalita di Speikboden e Klausberg e scendere sui bellissimi sentieri nei paraggi.
Testival e Törggelen in autunno L’autunno è per molti la stagione più bella per pedalare e non solo. In Alto Adige, questa stagione è ancora più speciale. I colori caldi, le giornate soleggiate e tiepide, l‘aria chiara che permette allo sguardo di perdersi all‘orizzonte, le notti cristalline… da Settembre, in Alto Adige, si può pedalare ancora a lungo e lasciare che la stagione si chiuda molto in là. Se a casa il clima comincia a farsi rigido, pochi giorni di ferie in Alto Adige, ad esempio un finesettimana, permettono sicuramente di vivere giornate speciali, grazie anche alla calma che regna tra le montagne autunno. Chi invece è sempre alla ricerca di azione, non può mancare al Mountainbike Testival di Bressanone. È un evento che ha luogo ogni anno e permette agli appassionati di provare sui trail della Plose, la montagna sopra Bressanone, i prodotti più nuovi sul mercato della mountainbike. Anche verso la fine della stagione, la valle Isarco continua ad attirare molti ciclisti. I giri in bici infatti si sposano perfettamente con la tradizione altoatesina del Törggelen: non c‘è niente di
meglio, dopo una giornata in sella tra la vegetazione dorata dell‘autunno, del sedersi per una cena a base di prodotti tipici, come le mezzelune di spinaci, salsicce fatte in casa, frittelle di patate e castagne arrosto.
Never-ending seaon Pedalare in inverno Anche quando l’inverno scende sulle Alpi, esistono regioni, in Alto Adige, in cui non si smette di pedalare. Intorno a Bolzano, grazie al clima favorevole, spesso esistono ancora tutte le premesse per dei bei giri in bicicletta. E se l’inverno è particolarmente mite, capita di poter pedalare anche su sentieri a metà Gennaio, sulle montagne che circondano la città.
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A colloquio col direttore della rivista EMTB Magazine
“Le eBike si affermeranno sul mercato” 15 anni fa era capo della sezione Test e Tecnica della rivista di MTB più grande d’Europa. Poi ha deciso di rendere il proprio hobby un mestiere e si è messo in proprio cominciando una carriera come fotografo nel campo della MTB, e con successo. Oggi, dopo dieci anni, Markus Greber è uno dei fotografi più richiesti nel suo campo. Ma al vulcanico biker non bastava ancora. Ora, come direttore della nuova rivista EMTB Magazine è per certi versi tornato alla sua attività iniziale, e in questo modo dà il suo contributo allo sviluppo delle eBike.
Su asfalto in Alto Adige Che siate ciclisti appassionati con ambizioni agonistiche, motivatissimi principianti o semplicemente amanti delle due ruote per divertimento, l’Alto Adige ha gli itinerari per voi, qualunque sia il vostro livello. Un paradiso per chi macina dislivello e chilometri Dai 500 ai 5000 m, non esistono confini alla scelta di dislivelli che i diversi itinerari offrono. Un esempio? Il tour intorno all’Ortles conta 272 km di sviluppo e 5790 m di dislivello. Tour consigliati: il grande giro di Bolzano, il giro dell’Ortler, la Stoneman Road di Sesto
Salite per polpacci a motore Fondovalli pianeggianti circondati da alte cime: in Alto Adige i sogni di ogni ciclista si avverano! Chi cerca strade che lo mettano veramente alla prova, ne trova una, ad esempio, nella vecchia strada di San Genesio. Tour consigliati: Castel Rafenstein, Soprabolzano, vecchia strada di San Genesio
La meraviglia dei panorami Se ciò che si cerca in una pedalata è lo sfondo di un panorama da sogno, le Dolomiti sono la zona da scegliere. E anche qui si trovano giri per tutti i livelli di allenamento.
Tour consigliati: Passo delle Erbe, Alpe di Siusi – Laghetti di Fié, Sellaronda. Per il piacere di pedalare I fondovalle pianeggianti dell’Alto Adige sono perfetti per un‘infinità di giri con la bici da corsa. Lungo la vasta rete di piste ciclabili, ci si può perdere in bei giri tra le viti ed i frutteti. Tour consigliati: ciclabile della val Pusteria, ciclabile della val d’Adige, ciclabile della val Venosta Su www.rennradler.it e su www. bikehotels.it si trovano descrizioni dettagliate degli itinerari e tracce GPS.
Photo: Alpsolut
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Ciao Markus. Sinceramente, pensi davvero che serva una rivista per gli eBiker? Sicuramente. Pochi altri attrezzi sportivi hanno lo stesso bisogno di chiarezza che hanno le eMTB. La rivista BIKE vive da 26 anni dello sviluppo tecnico delle mountainbike. A tutto questo si aggiungono motore e batteria e tutte le questioni tecniche connesse. Consigli su cosa acquistare, cura e manutenzione, questioni legali e non da ultimi i viaggi sono alcune delle innumerevoli questioni di cui discuteremo nei prossimi decenni.
01.02.2017 10:10:04
Credi che la pedalata assistita avrà successo, oppure le eMTB sono solo un passeggero fenomeno di marketing? Io non ho dubbi che le eBike si affermeranno sul mercato. La eMTB ha un sacco di grossi vantaggi e la pedalata assistita elettrica si inserisce perfettamente nel nostro tempo. Alcuni marchi di MTB producono già adesso più eBike che mountainbike classiche. E questo solo nel settore spor-
tivo della mountainbike, beninteso. L‘unica cosa che potrebbe ostacolare l‘ulteriore sviluppo di questo fenomeno sarebbero limitazioni di natura legale come avviene negli USA. Per questo rivolgo un appello agli ebiker: guidate con prudenza, attenetevi alle regole ed evitate assolutamente operazioni di tuning illegali sulle vostre bici! Cosa ti affascina di più delle eMountainbike? In tutti i giri che faccio, mi diverto un mondo in salita: più la salita è tecnica, meglio è. Con la eMTB è possibile percorrere in salita sentieri sui quali prima bisognava smontare. Anche in discesa la eMTB è un mezzo perfettamente adatto, con gomme larghe e sospensioni ben studiate, inoltre il baricentro basso dà sicurezza. Con la eMTB faccio il triplo dei trail rispetto a prima. Quando ero agli inizi, come fotografo, le eMTB non esistevano ancora e dovevo trasportare tutto l‘equipaggiamento con la forza delle mie gambe. Sono stato sicuramente uno dei primi fotografi a girare con le eBike. Al tempo era una bici freeride Canyon Torque modificata con un Kit Ego. Per il mio mestiere è stata una rivoluzione. eMTB e MTB sulla stessa montagna e nello stesso gruppo: è una cosa che ha senso? Decisamente. È solo grazie alla eMTB che biker con diversi livelli di allenamento possono divertirsi assieme. L’esempio migliore ne sono le coppie che grazie alle eBike possono finalmente pedalare assieme, senza che uno dei due debba sempre aspettare l‘altro. Chiaramente anche qui esiste la possibilità di attriti: alcuni dei biker che usano bici tradizionali non sopportano di essere superati. Che sia con l‘aiuto di un motore o meno.
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Let’s eBike! Quanto ti prepari per un giro in eBike Per i tuoi fotoshooting sei spesso sui sentieri dell‘Alto Adige. Cosa ne pensi, esiste anche qui potenziale per le mountainbike a pedalata assistita? Credo che le Dolomiti siano l’habitat perfetto per le eMTB. Ci sono un sacco di sentieri che per le bici tradizionali sono troppo ripidi. Tipicamente sono sentieri che cominciano proprio dove arrivano gli impianti di risalita. In questo modo l‘infrastruttura della montagna e la eMTB assieme permettono di fare in un giorno quello che altrimenti richiederebbe una settimana. Come vedi il futuro della eMTB? Cosa deve ancora arrivare? Integrazione e autonomia: sono queste le parole chiave attorno a cui l‘industria della eMTB ruoterà nel prossimo anno. Si tratta di nascondere sempre più nel telaio le batterie, che avranno capacità sempre crescente. Al momento, con una batteria non si superano i 1500 m di dislivello, ma fra due o tre anni questa autonomia raddoppierà di sicuro. E al tempo stesso le eMTB somiglieranno sempre più a MTB classiche. Torniamo a eMTB Magazine. Ci racconti un po’ dei contenuti? Come per BIKE-Magazine, riserviamo grande attenzione a determinati punti. I test e la parte tecnica giocano sicuramente un ruolo importante anche per le eMTB, al momento siamo anche gli unici a fare test seriamente. La casa editrice ha investito molto in banchi prova e strumentazione per i test in laboratorio. Chi cerca test oggettivi e fondati, sicuramente non sarà deluso da eMTB. Ma scriviamo anche storie, da cui i lettori speriamo traggano spunto per organizzare le proprie avventure in sella alle eMTB. Abbiamo poi reportage di viaggi e approfondimenti sull’equipaggiamento e attrezzi come i portabici per auto. E ovviamente, un sacco di splendide fotografie per far sognare! Grazie mille!
La eMTB non è solo un trend, ma si sta sviluppando in un vero movimento. I BikeHotels Südtirol seguono da vicino la questione e chi non è mai salito in sella ad una eBike può trovare nei nostri esperti dei maestri affidabili e competenti. Abbiamo raccolto qui alcuni consigli per gli eBiker alle prime armi. Ricorda che i giri in eBike vanno organizzati diversamente da quelli convenzionali e considera che per giri molto lunghi la carica della batteria potrebbe non bastare!
Da non dimenticare: • Porta con te un caricabatterie se credi di poter caricare le batterie in rifugio o ad un ristorante. Basta un’ora per caricare la pila al 50%. • Per giri molto lunghi potresti anche portarti una batteria di ricambio. Pesano 2,5 kg e trovano spazio nello zaino. • Non dimenticare la chiave per la batteria! Tecnica di guida e Uphill Flow • Con una eBike si va più veloce rispetto agli altri ciclisti. Una velocità più elevata richiede una migliore padronanza della bici e prontezza di riflessi in curva ed in frenata. • Grazie al baricentro molto basso, si può mantenere una posizione in sella più naturale anche su pendenze piuttosto elevate: questo vale sia in salita che in discesa. • Ai biker più ambiziosi consigliamo un corso di tecnica di guida specifico per eBike. Grazie ad esso imparerai a sfruttare al massimo la bici e le tue stesse capacità.
• Tieni sempre d’occhio il livello di carica della batteria. Se la batteria si scarica, anche le tue energie finiranno poco dopo. Usa un livello di assistenza basso in pianura ed usa l‘assistenza massima solo quando serve veramente. In questo modo risparmierai energia preziosa. • Percorsi tecnicamente impegnativi non vengono resi più facili da una eBike Cura e sicurezza • Non lavare mai la bici con l‘idropulitrice, potrebbe danneggiare motore e batteria! Uno straccio ed un getto d‘acqua leggero sono sufficienti. • Anche sulla eBike la catena va curata: pulizia e lubrificazione regolari sono obbligatori. • Il baricentro di una eBike si trova un po‘ più in basso che su una mountainbike convenzionale. Consigliamo di seguire un corso specifico di tecnica di guida, per imparare il drop o a sollevare la ruota anteriore e quindi gestire in sicurezza gli ostacoli sul sentiero. • La tua eMTB, coi suoi 20-23kg, pesa più di una bici normale. Ricorda che una massa maggiore è più difficile da fermare. Ne segue che i freni sono maggiormente sollecitati: mantienili in buone condizioni, sono la tua assicurazione sulla vita! • Non eseguire assolutamente alcun tuning sul sistema di assistenza alla pedalata. Una eBike elaborata e troppo veloce non è solo più pericolosa per te e per gli altri, ma fa decadere assicurazioni e garanzia. Go out and eBike! Le eBike e le eMTB ci aprono delle nuove possibilità: non solo con l‘assistenza del
motore andiamo più veloce e più lontano, ma grazie a tecniche di guida particolari ci permettono di andare in bici in un modo completamente nuovo! Ride Fair! Anche per gli eBiker valgono le 10 regole di comportamento del Club Arc Alpin, ma ce ne sono alcune altre: • Nei bikepark, è vietato percorrere i sentieri in salita! • È irrispettoso infastidire i ciclisti su bici convenzionali o gli escursionisti a piedi mettendo loro fretta. • Anche se adesso disponi di tutta l’energia che ti serve, non uscire mai da strade e sentieri e rispetta eventuali divieti.
La nostra pagina dedicata alle eBike www.bikehotels.it/ebike-emtb
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The Legend Herrnsteig: un trail che chiunque dovrebbe fare almeno una volta
È il primo tracciato disegnato specificamente per la DH in Alto Adige ed è presto diventato un‘istituzione. L’Herrnsteig parte da Plan de Corones, la montagna sopra Brunico, e scende fino dentro la val Pusteria. Secondo il trailbuilder Markus Irschara tutti dovrebbero percorrerlo, noi gli abbiamo chiesto perché.
Il fascino di una discesa lunga Herrnsteig è il sogno di ogni biker: una discesa di circa 10 km con un dislivello di 1200 metri. Sembra una meraviglia vero? Lo è. Ma un tracciato così lungo sarà in gran parte strada forestale? Niente paura: ci sono solo un paio di corti tratti intermedi di sterrata da cui presto si rientra nel sentiero. Ce n’è di trail, ce n‘è eccome! Ad ogni modo, per l‘Herrnsteig è necessaria una buona dose di resistenza: il biker medio ci mette tipicamente 40 minuti prima di raggiungere la fine del sentiero.
molto flow se ne alternano altre tecniche e impegnative. Le varianti “Franz” e “Hans”, aperte nel 2016, sono state ricavate da zero nel bosco. Il trailbuilder Markus Irschara e lo stesso Franz che dà il nome al sentiero hanno lavorato per oltre sei settimane con zappa e badile per costruire questi due percorsi. E se dovessi finire per sentirti sazio dell’Herrnsteig, sappi che non è il solo trail della zona: a Plan de Corones ci sono altri sentieri come il Furcia-Trail, il Piz de Plaies ed il Glassl Trail.
Discesa, risalita, nuove varianti! Una discesa, tante varianti Anche se l’Herrnsteig non è un bikepark in senso convenzionale, ha 4 varianti tra cui scegliere, dal nome Telle, Franz, Hans e Sigi. Dalle sezioni più naturali, ricche di radici e tipicamente downhill fino a tratti di sentiero artificiale con piccoli salti: su questo sentiero ce n‘è per tutti i gusti e non ci si annoia mai. Il livello di difficoltà dell’Herrnsteig varia tra S2 e S3: a sezioni
A Plan de Corones non si perde tempo in lunghe risalite: la priorità va all‘adrenalina! La cabinovia di Kronplatz 2000 riporta in 12 minuti da Riscone, a fondovalle, fino ai 2275 metri di quota della vetta: con i 40 minuti della discesa ed i 12 della risalita si può fare un giro all‘ora, e continuare così tutte le volte che si vuole. Così potrai sfruttare al massimo la giornata e provare e riprovare tutte le varianti dell’Herrnsteig.
Montagne russe su prato È la variante Sigi a dare le maggiori emozioni: compressioni, accelerazioni, curve strette. È un sentiero ricco di features costruite a mano: enormi Up&Downs e veloci curve in appoggio. Credi di riuscire a superare questa parte finale dell’Herrnsteig, o hai le vertigini al solo pensiero?
Per chi non teme la pioggia Sull’Herrnsteig, il brutto tempo non è un motivo per lasciare la bici ferma in cantina, tutt’altro! Una delle caratteristiche dell‘Herrnsteig è proprio il poter essere percorso anche quando piove. Il fondo del tracciato ha un grip eccezionale, il drenaggio dell‘acqua dal sentiero è studiato nei dettagli e la pioggia non rovina il divertimento. Anzi, il costruttore Markus del sentiero garantisce che è proprio con una leggera pioggia che Herrnsteig dà il meglio di sé.
I professionisti sotto esame
Dietro le quinte dei BikeHotels Südtirol Il turismo in bici da corsa e MTB sta esplodendo, e non solo adesso che sul mercato si sono aggiunte le eBike. I BikeHotels Südtirol operano attivamente da sei anni nel settore dell‘offerta turistica legata alla bicicletta. Col supporto dei consulenti aziendali di Kohl & Partner, il gruppo ha aperto nel 2016 un nuovo capitolo per quanto riguarda lo sviluppo della qualità del servizio.
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17 Il mercato della bicicletta cresce e si sviluppa a velocità impressionante. Ogni anno ci si confronta con prodotti e concetti nuovi. Dal punto di vista del turismo, queste novità si traducono in sfide: è necessario riconoscere in anticipo i nuovi trend, stimare la rilevanza che avranno per l’Alto Adige e la sua offerta turistica e prepararsi ad accogliere adeguatamente le nuove richieste che ne scaturiranno.
di fronte alla struttura, un punto dove lavare la bici. Inoltre sono a sua disposizione un servizio di lavaggio ed asciugatura per l‘abbigliamento tecnico ed il cibo da portare con sé nei giri in bici.
03 La consulenza sugli itinerari è personalizzata. In albergo si trovano informazioni e raccolte di itinerari. Nel programma della settimana sono proposti giri guidati. Per chi pedala da solo, sono disponibili GPS. Esiste un angolo informazioni per tutto quanto riguarda la bici.
L‘ospite in primo piano “Dalla nostra nascita nel 2010 è stato fatto molto. Al momento abbiamo tra i membri 36 hotel e 9 bikeschools. È chiaro a tutti che il turista in bicicletta non arrivi da solo: va attivamente attirato e l‘offerta va adeguatamente promossa. È quindi necessario riconoscere e soddisfare completamente le aspettative degli ospiti”, così il presidente dell‘associazione Kurt Resch. “Noi puntiamo particolarmente su un solido know-how, sulla nostra competenza e su servizi specifici per biker e ciclisti di diversa estrazione. Inoltre, ci affermiamo sempre più come esperti in diverse questioni riguardanti eBike ed eMTB.”
Un‘istantanea All’inizio del 2016, il gruppo ha deciso, con il supporto dei consulenti di Kohl & Partner, di verificare lo stato di salute dei BikeHotels,
04 L’hotel collabora con una scuola e/o negozio di bici. Se non è così, tutti i servizi riguardanti la bicicletta vengono forniti direttamente in casa, compreso un noleggio. Non sono ammessi imprevisti o inconvenienti per l‘ospite. studiando parametri come la soddisfazione degli hotel membri. Dai diversi colloqui con i gestori degli alberghi, sono scaturite molte idee valide per lo sviluppo futuro del gruppo di hotel, oltre a diversi spunti su quanto invece vada migliorato. L’indagine sulla qualità ha compreso anche un sondaggio tra gli ospiti. Ne sono emersi cinque concetti che attualmente sono le colonne su cui ogni BikeHotel si regge.
Le 5 colonne dei BikeHotels Südtirol 01 L’albergatore è Bikeguide e vive lui stesso la passione per la bici in prima persona. È responsabile di tutto quanto riguarda la bici e dell‘atmosfera nell‘albergo. Per i giri guidati, mette a disposizione esclusivamente guide con formazione specifica. A disposizione dell‘ospite c‘è un garage con una piccola officina, un cavalletto e,
05 Nella comunicazione degli alberghi membri, il marchio dei BikeHotels acquisisce significato e notorietà. Il mantenimento degli impegni dei BikeHotels è la premessa per la corretta gestione e la crescita del gruppo. In continuo miglioramento “Questo processo di crescita e miglioramento non finisce qui. Anzi, è solo l‘inizio. I nostri membri sono tutti estremamente entusiasti e motivati, e con queste premesse il turismo in bicicletta in Alto Adige non può che migliorare sempre”, conclude l’amministratrice Michaela Zingerle.
Questi sono i nostri ospiti il 51
% di loro era già stato ospite di un BikeHotel Südtirol
il 70 il 17 il 13
% è mountainbiker % va in bici da corsa e % in bici da trekking.
il 97
% ha preso parte a giri guidati o ha chiesto consigli sugli itinerari e si è dichiarato molto soddisfatto.
Le regioni dell’Alto Adige più amate 1° posto: 43% Dolomiti 2° posto: 19% val Venosta 3° posto: 18% Merano e dintorni 4° posto: 9% Bolzano e dintorni 5° posto: 7% valle Isarco e Bressanone 6° posto: 4% valli di Tures e Aurina (Fonte: Google Analytics: 18.03.2015 - 01.01.2017)
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La parola agli
albergatori Il cuore dei BikeHotels
Non tutte le vacanze in bici sono uguali. Ed i biker lo sanno bene, soprattutto se gli è capitato di accorgersene tardi, ad esempio quando in un sedicente “hotel specializzato per ciclisti” le loro domande sugli itinerari sono rimaste senza risposta o quando hanno trovato che il magazzino per le biciclette non era altro che un ripostiglio.
I giri guidati da professionisti sono fondamentali per un BikeHotel. Quali sono gli elementi chiave? Kurt: Gli aspetti più rilevanti sono la formazione delle guide, la loro esperienza ed il carattere. Solo una guida che si sa adeguare alle capacità e ai desideri degli ospiti viene apprezzata. Non c‘è dubbio però che debba sempre essere la guida il capo del gruppo: ne ha la responsabilità.
Cosa distingue secondo voi un vero BikeHotel da un altro hotel per ciclisti? Günther, BikeHotel Linder: Sicuramente il fatto che noi stessi siamo prima di tutto appassionati di ciclismo e MTB, e solo in secondo luogo albergatori. Ciò che ha a che fare con la bici non è un mestiere per noi, ma una gioia. Kurt, Hotel Steineggerhof: Un vero BikeHotel è attrezzato per ospiti che vanno in bici e rispetta tutti i criteri richiesti dai BikeHotels, criteri che sono nati per chi va in vacanza in bicicletta e offrono tutto ciò che un appassionato desideri, dai giri guidati al magazzino per le bici.
Correttezza sui sentieri - quanto è importante la sensibilizzazione a riguardo? Günther: Pedaliamo molto spesso in ambiente alpino dove il posto è chiaramente limitato. Chi non si sa comportare correttamente in bicicletta causerà facilmente litigi o conflitti che finiscono col danneggiare anche la nostra immagine. Pedalando in modo “fair” questo si evita e si tutela il buono stato dei sentieri.
Quali sono i servizi che i vostri clienti ciclisti sfruttano più di tutti e perché?
Gli ospiti non vanno solo in bicicletta. Quanto è importante l’area wellness e quali servizi sono sfruttati di più?
Martin, Dolce Vita Hotel Jagdhof: I consigli sugli itinerari! I nostri biker fanno forte affidamento sulla nostra competenza e sulla passione con cui descriviamo itinerari e sentieri.
Brigitte, Vitalpina Hotel Pfösl: i nostri ospiti amano la combinazione di bici, escursioni a piedi, wellness e soprattutto il buon cibo. Anche identità locale e sostenibilità sono temi per noi molto importanti.
Boris, Designhotel Tyrol: Da noi, senza dubbio l’aiuto nella scelta degli itinerari. Ci sono mille siti internet che descrivono tanti, tanti itinerari. Nessuno dice, però, quale sia quello da scegliere volta per volta. E se non si conosce il territorio, è difficile trovare il giro più adatto a sé stessi. Per una giornata in bici veramente bella, il consiglio di un appassionato è indispensabile.
Boris: Un bel massaggio a cielo aperto dopo un lungo giro in bici è naturalmente un lusso, ma di fatto, la maggior parte dei nostri ospiti dopo un giro ama rilassarsi nel grande parco con sauna e le diverse piscine, prima di una ottima cena e un paio di drink.
Quanto è importante che il proprietario in prima persona sia competente in fatto di bici e guidi i giri in gruppo?
Da non perdere!
Boris e Kurt: Sono i fondamenti del successo e della credibilità di un BikeHotel. Facciamo un esempio: se il proprietario dell‘attività non è in prima persona appassionato di eBike non riuscirà mai a convincere gli ospiti di quanto le bici a pedalata assistita siano divertenti.
Gli eventi più importanti dell’estate 2017
Alcuni di voi sono BikeHotels già da molti anni. Cosa è cambiato negli ultimi anni? Brigitte: Non esiste più il prototipo di “ospite in bici” che prenota per l‘offerta fissa di giri guidati. Oggi ne esistono diversi tipi: quelli per cui la bici è sempre al primo posto, gli amanti delle vacanze attive con un misto di bici e gite a piedi e quelli che non disdegnano di passeggiare a Bolzano per un po’ di shopping. In vacanza è più che mai richiesta la varietà nell‘offerta. Martin: La concorrenza è sempre più forte e bisogna lavorare sempre di più per diventare veri professionisti della bici e venire riconosciuti come tali.
Esiste l’ospite tipico in mountainbike/ bici da corsa/bici da trekking? E se sì, come può essere descritto in breve? Günther: Sono convinto che i cliché presto o tardi crollino tutti. Molti dei nostri ospiti pedalano volentieri sia con la bici da corsa che con la mountainbike. Hanno una cosa in comune però: una grande passione per tutto quello che ha due ruote!
Hai già prenotato il tuo posto? Qui abbiamo raccolto i più importanti eventi legati alla bicicletta per la stagione 2017 in Alto Adige.
Maggio
Luglio
Woman‘s Camp Latsch 2017 04.05 - 07.05.2017
Maratona dles Dolomites 2017 02.07.2017
Shimano eMTB Experience 25.05. - 28.05.2017
Dolomiti Superbike 2016 08.07.2017
Giugno Trailtrophy Latsch 02.06 - 04.06.2017 Ortler Bike Marathon 03.06.2017 Rosadire Dolomiti Bike Festival 15.06. - 18.06.2017 Augustour 2017 16.06. - 18.06.2017
KronplatzKING - MTB Marathon 23.07.2017 Giro delle Dolomiti 30.07 - 05.08.2017
Settembre Stelvio Bike 02.09.2017 Trailtrophy Kronplatz 15.09 - 17.09.2017
Sellaronda Hero MTB-Marathon 2017 17.06.2017
MountainBIKE Testival 2017 21.09 - 24.09.2017
Sellaronda Bike Day 25.06.2017
Ottobre
RoadBIKE Women’s Camp in Brixen 22.06 - 25.06.2017
eBike Testival in Latsch 12.10 - 15.10.2017
Börz-Plose Bike Day 26.06.2016 Trovate informazioni su tutti gli eventi al sito
www.bikehotels.it/bike-events
LO SAPEVI? Per riconoscere un BikeHotel Südtirol, cerca il logo all‘ingresso dell‘albergo, sulla sua homepage o tra la brochure. Inoltre trovi la lista completa di tutti i BikeHotels Südtirol alla nostra homepage www.bikehotels.it
Regalare una vacanza in bici Un buono personalizzato in pochi click.
Last but not least ...
Fare un regalo può essere così semplice! Sorprendi una persona cara regalandogli un buono per una vacanza in bici in Alto Adige Sul nostro sito internet puoi cercare il tema fotografico per il tuo buono regalo e pagarlo semplicemente tramite carta di credito o bonifico. www.bikehotels.it/it/hotelpacchetti-vacanza/buono-regalo
BikeHotels Specials Vacanze in bici su misura Di cosa ha bisogno veramente chi va in vacanza in bicicletta? Un buon BikeHotel, ottimo cibo, giri guidati e consulenza affidabile. I BikeHotels Specials offrono tutto questo a prezzi ragionevoli in un‘offerta su misura per te. www.bikehotels.it/specials
Itinerari in Alto Adige ...consigliati dai local L’Alto Adige offre una enorme varietà di itinerari per giri in mountainbike o in bici da corsa ed una vasta rete di piste ciclabile. Giri facili o difficili, piste ciclabili, passi, strade forestali o sentieri: il Sudtirolo è davvero imbattibile quando si parla di ciclabili varietà e panorami. Guarda tu stesso su maps.bikehotels.it
Cooking&Biking: Si può unire l‘amore per la bici a quello per la cucina? Nelle Dolomiti altoatesine, Cooking&Biking unisce l‘esperienza della mountainbike con quella della cucina e dei sapori tipici Appuntamenti 2017: • Con Krauti on tour: una giornata di Cooking&Biking prenotabile dal 20.05.2017 al 15.10.2017 • Giri del Latemar Gourmet Freeride, due volte a settimana dal 26.06.2017 al 10.09.2017 • 4 amiche e un Krauti Summer Special 17.06.2017 - 01.07.2017 • “Grande Trail Finale Dolomites” con Johannes Fischbach e Krauti 19.10.2017 – 22.10.2017 Ulteriori informazioni: www.cookingandbiking.com