Bisceglie 15 Giorni n. 261 del 15 gennaio 2010

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Periodico d'Informazione - Anno XII N. 261 (01) 15 - 01- 2010 www.bisceglie15giorni.com

VIA GUARINI: DUE MESI PER RISTRUTTURARE LA SCUOLA DELL’INFANZIA (PAG. 3)

“IL BISCEGLIESE”: LE TRENTACINQUE PRIMAVERE DEL MENSILE PIU’ LONGEVO (PAG. 9)

I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE DELLA PROVINCIA B.A.T. (COMPRESO IL BISCEGLIESE EVANGELISTA) PROTESTANO PER I 5 MILIONI DI EURO AL CASELLO DI BISCEGLIE. VINCENZO VALENTE LOTTA PER LA FERMATA DELL’EUROSTAR A BARLETTA... STRANA SOLIDARIETA’ TERRITORIALE! Sedi: Padova - Bisceglie -Trani - Barletta Via Berarducci Vives, 2 - 70052 Bisceglie NUMERO VERDE 800.022.323

DA NOI QUALITA' E CONVENIENZA SONO REGOLE D'ORO DAL 1982


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I N C I T TA’

AVVIATA LA RIQUALIFICAZIONE D E L L’ I M P I A N T O D I P U B B L I C A ILLUMINAZIONE G

iovedì 14 gennaio in via G. Monterisi, angolo Corso Umberto, il Comune di Bisceglie ha presentato i lavori di ampliamento e riqualificazione degli impianti di pubblica Una delle vie illuminazione affidati al RTI Alfano spa. - Citelium S.A. dotate del nuovo Erano presenti i responsabili del RTI Alfano spa impianto di Citelium S.A., il sindaco avv. Francesco Spina che illuminazione nell’occasione ha inaugurato i nuovi impianti di illuminazione in via Monterisi e nelle vie adiacenti, nonchè numerosi rappresentanti della civica amministrazione. I lavori, avviati a fine ottobre 2009, saranno completati entro il 2012 il RTI garantirà, inoltre, il servizio integrato Il sindaco Spina inerente la gestione, l’esercizio e la manutenzione degli con due impianti e della rete. Si tratta di un importante risultato raggiunto rappresentanti del RTI Alfanodall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco avv. Citelium Francesco Spina con l’obiettivo di razionalizzare e ottimizzare gli interventi sulla rete di illuminazione pubblica esistente, nell’ambito di uno sviluppo organico ed integrato degli impianti dell’area comunale. Il servizio, in ottemperanza alle vigenti normative regionali si propone, inoltre, di contenere l’inquinamento luminoso, garantendo i requisiti illuminotecnici necessari allo svolgimento delle attività cittadine, in considerazione anomalie sugli impianti, con la possibilità di intervenire e delle caratteristiche topografiche e di urbanizzazione del risolvere i guasti in poche ore. Con tale intervento l’Amministrazione comunale intende Comune. Sono previsti interventi di sostituzione di circa 1000 nuovi anche adeguare l’impianto alla normativa regionale punti luce ed interventi volti a verificare lo stato dei sostegni sull’inquinamento luminoso; garantire il rispetto delle norme e la sostituzione degli stessi, il ricablaggio delle armature su del codice della strada; ottimizzare i costi di esercizio e di circa 5900 punti luce, la sostituzione di tutto il parco lampade, manutenzione dell’impianto, garantendo al tempo stesso la l’adeguamento e la revisione delle linee elettriche di massima efficienza sull’inera rete di pubblica illuminazione. Si ricorda altresì che è già attivo un servizio per la alimentazione, in particolar modo delle linee aeree. E’ prevista, inoltre, la sostituzione dei quadri con quelli dotati di segnalazione di lampade spentee di pronto intervento al regolatore di flusso e sistema di telecontrollo capace di rilevare numero 800 502222.

L’UNIVERSITA’ DI BARI INTITOLATA AD ALDO MORO, PRESENTE IL CAPO DELLO STATO U

n p a r t e r r e d ’e c c e z i o n e h a s a l u t a t o l’intitolazione dell’Università di Bari al Aldo Moro, ad 85 anni dalla fondazione, presso il Teatro Petruzzelli nella mattinata di venerdì 15 gennaio. Alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, del Presidente della Regione Nichi Vendola, del Ministro Raffaele Fitto, del Sindaco di Bari Michele Emiliano, del Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli e di numerose autorità civili, militari e religiose, ha reso gli onori di casa il Magnifico Rettore Corrado Petrocelli. Hanno onorato l’evento con la loro presenza i presidi delle 15 facoltà ed i rettori ed i rappresentanti di numerose Università d’Italia, di Polonia e di Albania. E’ seguita la testimonianza di Agnese Moro che, insieme al fratello Giovanni, hanno presenziato alla cerimonia rievocando la figura paterna quale esempio di dedizione all’istituto universitario barese ed esemplare riferimento umano e politico. Alla cerimonia erano presenti, in rappresentanza della Città di Bisceglie il sindaco, Francesco Spina ed il Sen. Francesco Amoruso. Il discorso del Presidente Napolitano, incentrato sulla figura di Aldo Moro e sull’importante ruolo dell’Ateneo barese nell’Italia Meridionale, ha rievocato i tempi

dell’Assemblea Costituente, definita dal Capo dello Stato quale «Splendida Stagione per il nostro Paese», animata da «Una generazione giovane, ricca di interessi culturali e di idealità», animata da quello che fu definito «Il quartetto dei Professorini democristiani: Fanfani, La Pira, Dossetti e Moro». «Confido perciò - ha concluso il Presidente Napolitano - con senso di viva partecipazione, che da questa cerimonia possa partire, nel nome di Aldo Moro, il segnale di un risoluto rilancio dell’Ateneo barese. E’ di questi segnali che ha bisogno il Paese».


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IN CITT A’ TA

CONSEGNATA LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI VIA GUARINI DOPO IL RESTAURO Bambini, docenti e personale ausiliario tornano a lezione in un ambiente a dimensione umana. Portati a compimento i lavori straordinari di restauro degli ambienti e del lastrico solare. Espressa soddisfazione dal Dirigente Dott. Antonio Bombini, che ha incontrato il sindaco, Francesco Spina e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Vittorio Fata, nella mattinata di lunedì 11 gennaio.

A destra: l’assessore Vittorio Fata, il dirigente Antonio Bombini ed il Sindaco Francesco Spina. In alto e a sinistra la scuola tornata a nuovo dopo il restauro

S

ono stati sufficienti quaranta giorni di lavori per restituire alla fruizione della piccola popolazione scolastica di Via Guarini la loro scuola materna. Ripristinati i lastrici solari, rimosso il degrado che per anni aveva intaccato le travi di sostegno dei solai, tinteggiate le pareti interne ed esterne degli ambienti comuni, dotata di pavimento antiscivolo la pensilina di accesso, ripristinate le norme di sicurezza degli impianti elettrici ed igienici. Nella mattinata di lunedì 11 gennaio, il sindaco Francesco Spina, accompagnato dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Vittorio Fata, hanno visitato gli ambienti incontrando il dirigente scolastico, Dott. Antonio Bombini, che li ha accompagnati nel corso della visita, constatando come i lavori sin qui eseguiti abbiano consentito il ritorno agevole della piccola popolazione scolastica in ambienti degni di accoglierli. I rappresentanti istituzionali hanno potuto, quindi, verificare di persona la soddisfazione espressa anche dai genitori presenti nel plesso, intitolato di recente alla figura di Don Pierino Arcieri, per il quale è prevista a breve la costruzione di nuove aule nel giardino attiguo. Gli interventi straordinari sul plesso di Via Guarini si inseriscono nella politica di interventi pianificata dall’Amministrazione Comunale, che intende ridare dignità alla funzione didattica e sociale delle scuole biscegliesi, incrementandone la presenza in termini quantitativi e qualitativi, come nel caso delle nuove aule in costruzione su Via Di Vittorio e nell’incremento di un nuovo istituto di scuola superiore concesso di recente alla nostra Città dalla Regione Puglia. Un provvedimento tempestivo, ma che non riesce a soddisfare appieno le esigenze delle famiglie del quartiere, triplicato a 22 anni dalla costruzione della scuola. Un’esigenza ormai insopprimibile quella di poter accogliere altri bambini, come nei desideri del dirigente scolastico, poichè l’attuale struttura non riesce a rispondere adeguatamente ai canoni didattici: «Non possiamo pensare alla Scuola dell’infanzia come ad un parcheggio per i nostri fanciulli» ha dichiarato il prof. Bombini, pur apprezzando l’intervento dell’amministrazione comunale.

Registrato al Tribunale di Trani n. 350 del 21.05.1999

DODICESIMO

ANNO

Direttore Responsabile S a l v a t o r e Va l e n t i n o

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“ B I S C E G L I E H O S T & C O M M U N I C AT I O N S ” Redazione - Stampa - Amministrazione Via del Commercio, 41 70052 - Bisceglie (Bari) E-Mail: redazione@bisceglie15giorni.com

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SOCIALE

A . V. O . E D I L R E C I TA L D E I “PASQUALINI” Emozionante e seguitissimo il recital natalizio organizzato dall’A.V.O. Bisceglie, dai Giovanissimi di Azione Cattolica di Sant’Agostino ed animato dal complesso “I Brothers”.

L

a simpatica iniziativa socio-culturale “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”, presentata sotto forma di recital di canti natalizi, organizzata sotto l’egida dell’Associazione Volontari Ospedalieri di Bisceglie, in collaborazione con i Giovanissimi di Azione Cattolica della Parrocchia di Sant’Agostino, è riuscita ad attrarre l’attenzione di un vasto pubblico sull’opera di socializzazione in favore degli ospiti della Casa della Divina Provvidenza. L’impegno dell’A.V.O. a Bisceglie si traduce in una costante presenza nei reparti ospedalieri sotto forma di assistenza tesa all’ascolto del paziente, colmando quei vuoti di socialità che spesso le strutture, pur all’avanguardia, non riescono a colmare. Sorta per impulso del Dott. Giuseppe La Mura, attuale presidente, ed avvalendosi della capacità organizzativa della Prof.ssa Patrizia Bollino e di circa trenta volontari, l’A.V.O. rappresnta un rifugio sicuro per il paziente, al quale si offrono molteplici opportunità di coinvolgimento, utili a farlo sentire una persona “normale”. Grazie ad una costante attività di coinvolgimento delle scuole, alle gite in campagna o su percorsi più lunghi, circa un centinaio di pazienti dell’Opera Don Uva riescono a raggiungere un certo grado di autonomia. L’opera di socializzazione si completa con il loro coinvoglimento in attività culturali e ludiche che hanno condotto una quindicina di essi a costituire il complesso detto dei “Pasqualini”, in onore del fondatore dell’Opera, Don Pasquale Uva. E proprio i “Pasqualini”, sotto la paziente e competente guida della Prof.ssa Emanuela Minichiello, sono riusciti a formare un coro la cui esibizione ha veramente commosso il numeroso pubblico accorso ad assistere al re-

cital del 12 gennaio scorso presso la Chiesa Parrocchiale di Sant’Agostino. Oltre ai passi del Vangelo recitati dai ragazzi della Parrocchia, sono stati eseguiti vari canti della tradizione natalizia: dai più famosi e noti, a quelli della locale tradizione della Santa Allegrezza. Circa due ore di rappresentazione, durante le quali i frutti del lavoro dei volontari dell’A.V.O. si sono tradotti in palpabile entisiasmo dei protagonisti, che con impegno hanno portato a termine il loro recital, sotto la materna vigilanza di Suor Lorenzina Palomba. Senza dubbio, questo recital ha portato all’attenzione del grande pubblico la funzione sociale dell’A.V.O., alla quale occorrono nuove forze per poter sostenere il difficile compito di assistere quotidianamente gli ospiti della Divina Provvidenza. A tale scopo i responsabili hanno già organizzato dei corsi formativi con l’assistenza di medici, che si snoderanno in nove lezioni per due settimane, a partire da gennaio. I potenziali volontari potranno chiedere informazioni sui corsi e sull’attività dell’A.V.O. contattando Andrea al numero 347/ 6005674.

CORSO DI FORMAZIONE IN NATUROPATIA PSICOSOMATICA E RELAZIONE D’AIUTO. AI CAPPUCCINI DAL 23 GENNAIO

P

arte il 23 Gennaio 2010 presso la sede dell’Associazione “Cappuccini” di Bisceglie il Corso di Formazione in Naturopatia Psicosomatica e Relazione d’aiuto organizzato dalla Forprogest Bari, dalla Universitè Europeenne “Jean Monnet” di Bruxelles (Belgio) e dall’Associazione Cappuccini di Bisceglie. Il corso, unico nel settore a rilasciare il titolo in Naturopatia Psicosomatica e in Relazione d’aiuto, è condotto da docenti di alto spessore professionale e specialisti nel settore delle discipline Olistiche, Naturopatiche e Psicologiche. La durata del corso è di quattro anni e l’obiettivo del corso è quello di formare operatori nel campo olistico e

delle relazioni d’aiuto. Durante i 4 anni si approfondiranno argomenti che riguardano 4 settori: naturopatico Classico (Iridologia, Oligoterapia, Cromoterapia e Cromopuntura, ecc), manipolativo e dei trattamenti (Rifllessologia Plantare, Massaggio Psicosomatico, ecc), psicologico e delle relazioni d’aiuto (PNL Umanistica, Bioenergetica, Dinamiche Globali del benessere e della Salute, ecc), energetico (Anatomia Energetica, Metodiche olistiche integrate, Bioenergetica, ecc), tutti ben articolati ed integrati tra di loro come tradizione Olistica richiede. Ulteriori informazioni potranno essere fornite chiamando il numero 3331015986.

Il Caffè Caffè,, questo sconosciuto

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CAFFE' E TUMORI - Le presunte ipotesi di correlazione tra il consumo di caffè e l'insorgenza di ben otto tipi di cancro (stomaco, pancreas, reni, vescica, mammella, colon, ovaie, prostata) sono stati via via eliminate grazie a studi metodologicamente più approfonditi e corretti. Per quanto riguarda il cancro allo stomaco, per esempio, esperimenti su animali provano gli effetti anticancerogeni. Inoltre, questo tipo di tumore è proprio quello maggiormente in diminuzione nei paesi occidentali in cui è particolarmente diffuso il consumo di caffè. L'ipotesi di correlazione tra consumo di caffè il tumore del pancreas è un classico errore nell'ambito delle ricerche biomediche. Si trattava, infatti, di soggetti già portatori di seri disturbi dell'apparato gastrointestinale. Lo stesso genere di errore fu compiuto anche per quanto riguarda l'errata ipotesi di relazione tra consumo di caffè e tumore della mammella (Milton and Coworkers, Ohio State University).

Tel.-Fax: 080.3968134 - 338.7512494


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ECONOMIA

E RG O N E T I C O N , O LT R E I L GRUPPO SOLIDALE DI ACQUISTO Apre a Bisceglie il secondo punto vendita del progetto “Ergoneticon”: si parte dal biologico, ma la filosofia di marketing è avvicinare i produttori ai consumatori. In Via Panunzio, 24, aperto il martedì ed il sabato dalle 16 alle 21.

L’

associazione di promozione sociale ERGONETICON con sede in Altamura (Bari) vara il progetto markETICAndo. Il progetto che si va profilando e realizzando intende, da una parte dare alle piccole aziende agricole Pugliesi e Lucane gli strumenti e le attrezzature il cui uso sarà comune e condiviso, affinché possa essere agevolato il contatto ed il miglioramento con il mercato del consumo diretto Dall’alta parte, incentivare il consumo critico, etico e legato alle origini del territorio, coinvolgere i consumatori e i piccoli produttori agricoli attraverso la realizzazione di momenti di informazione e formazione durante i quali si apriranno tavoli di confronto e realizzazioni di attività che agevolino una maggior presenza e disponibilità di cibo sano e nutriente, necessario al miglioramento della salute delle persone e consentano il riconoscimento di un prezzo più equo per i produttori affinché possano tornare a vedere un futuro per la loro attività agricola. Le azioni già attivate hanno per oggetto: Informare e formare i consumatori e gli agricoltori circa i valori assoluti per la salute umana e per l’ambiente dei metodi agricoli Naturali (biologico, biodinamico, permacultura, sinergico) attraverso una serie di convegni corsi e seminari. Le attività programmate dall’associazione prevedono inoltre visite nelle aziende agricole associate e giornate tematiche laboratori di auto-produzione di conserve casalinghe etc. Attivare un sistema di accorciamento di filiera per consentire l’acquisizione dei prodotti ai consumatori direttamente e con maggiore disponibilità e continuità a prezzi più equi sia per gli agricoltori che per i consumatori. Sono stati attivati due centri di distribuzione ad Altamura, a Bisceglie e in provincia di Bari dove è possibile per i consumatori associarsi al gruppo di acquisto gestito da ERGONETICON e due volte a settimana ritirare i prodotti ordinati direttamente dai produttori locali in questi punti e possibile visionare i prodotti in campionature e aderire alle iniziative dell’associazione. L’intersezione di azioni di questo genere moltiplicano gli effetti positivi sulla comunità generando circoli virtuosi con ricadute su diversi ambiti e aspetti della vita sociale. Salute pubblica, economia, salvaguardia dell’ambiente, coesione sociale, lavoro e cultura ottengono vantaggi nella loro propagazione nel tessuto sociale locale. Intravedendo un valore assoluto in tutto questo è necessario per il suo conseguimento l’avviamento di attività economiche che possano finanziare tali progetti in tal senso ERGONETICON organizzerà attività direttamente interessate da quanto sopra esposto traendone le risorse per il proseguio dei progetti e creando nuovi modelli di micro impresa contribuendo, in questo modo, a produrre nuova occupazione. L’associazione ha in oltre convenuto che per raggiungere più velocemente la massa critica necessaria a dare impulso all’avviamento di tutto ciò, l’associazione ad ERGONETICON non prevederà costi. Gli indirizzi: Altamura Via Cicerone,7 lunedì/ venerdì 9:00-13:00 16:00-21:00 Bisceglie Via Panunzio,24 martedì/sabato 16:00-21:00 I Contatti: info@ergoneticon.net, Tel 320 7295848 Segretario Generale: Giuseppe Clemente Vuoi mangiare cibi privi di elementi chimici coltivati secondo metodi rispettosi dell’ ambiente che tutelino e accrescano il valore della tua salute? Vuoi mangiare cibi prodotti in modo etico e vuoi sostenere gli agricoltori della tua terra che producono applicando metodi Biologici, Biodinamici e Naturali? Vuoi informarti e formarti circa i metodi agricoli rispettosi dell’ambiente e della salute umana? Anche noi vogliamo tutto ciò, associati ad

“ERGONETICON associazione di promozione sociale”, parteciperai insieme a consumatori e a produttori agricoli al progetto MARKETICANDO teso a sviluppare sistemi di accorciamento della filiera alimentare, sosterrai la cultura agricola locale, darai il tuo contributo alla tutela dell’ambiente sarai coinvolto in diverse attività quali visite in aziende agricole, giornate tematiche e molto altro ancora.

LA SEZIONE ARBITRI DI MOLFETTA COMPIE 75 ANNI Pasquale D’Addato (a destra) riceve il riconoscimento per il suo ruolo dirigenziale nell’A.I.A. dal Presidente Nicchi

U

n prestigioso appuntamento per la Sezione “Paolo Poli” di Molfetta che lo scorso 21 dicembre ha tagliato ufficialmente il traguardo dei 75 anni di vita. Una tappa importante per una sezione che da sempre fornisce al calcio italiano arbitri, assistenti, osservatori e dirigenti capaci di prestare la loro opera in tutti i tornei e campionati disputati in Italia e non solo. Nel Teatro Odeon di Molfetta si è svolta la cerimonia ufficiale per celebrare la ricorrenza. A fare gli onori di casa il presidente della Sezione, Angelo de Leo che, accompagnato da tutti i membri del consiglio direttivo e dagli associati della “Paolo Poli”, ha accolto gli innumerevoli ospiti invitati. Alla cerimonia hanno preso parte il presidente nazionale Marcello Nicchi, il suo vice Narciso Pisacreta, Maurizio Giallusi, componente del Comitato Nazionale, Stefano Farina responsabile della CAN D accompagnato da Luigi Stella e Giovanni Nicola Ayroldi. Ed ancora, Franco Natilla, componente della CAI, il presidente del CRA Puglia, Raffaele Giove, i presidenti di tutte le altre sezioni arbitrali pugliesi e gli arbitri ed assistenti arbitrali pugliesi abitualmente impegnati nei campionati di Serie A e B. Assegnati riconoscimenti anche agli associati che ricoprono ruoli dirigenziali nell'Aia. Premiati fra gli altri Giovanni Nicola Ayroldi componente CAN D, Francesco Natilla componente CAI, Pasquale d'Addato e Rosario Carlucci del Settore Tecnico. I vice presidenti sezionali Corrado de Gennaro e Tommaso Regina. Ed ancora il componente CRA Damiano Belgiovine e gli osservatori Corrado Cifarelli, Pantaleo de Trizio e Pellegrino de Pietro.


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TRADIZIONI

RES TAURA TA L ’EDIC OL A REST URAT L’EDIC ’EDICOL OLA VOTIV A DEI SS. MAR TIRI TIVA MARTIRI

Opera del Maestro Pietro Simone, basso baritono presso il maggio Fiorentino, l’opera è stata voluta da Ignazio Simone, padre del Maestro, ed ospitata nell’antica nicchia dell’edificio di proprietà della famiglia Dell’Olio-Messina, prospicente la Marina Piccola.

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receduta da una Celebrazione Eucaristica nella cinquecentesca chiesa di San Domenico officiata da Don Giovanni Di Benedetto, nella mattinata del 6 gennaio scorso è stata riposta nel rinnovato edificio l’antica edicola votiva riproducente l’immagine dei Tre Santi Martiri, protettori della Città di Bisceglie. L’iniziativa di restauro, ideata da Ignazio Simone, coaudiuvato da Mauro Ingravalle, è stata accolta con favore dai proprietari dell’immobile prospicente la Marina Piccola del porto di Bisceglie, la famiglia Dell’Olio-Messina, e promossa dal genero Natale Belsito che ha commissionato il restauro al Maestro Pietro Simone, basso baritono celebre per le sue performances al Maggio Musicale Fiorentino, appassionato anche di pittura. Lo stesso Pietro Simone che, insieme al M.o Nicola Marchesini, ha eseguito arie natalizie e canti liturgici nel corso della Santa Messa, accompagnati dal M.o Antonio Magarelli. Dopo la benedizione dell’edicola e la consegna all’artista Pietro Simone di una targa ricordo ad opera della famiglia Dell’Olio-Messina, sono stati accesi piccoli scherzi pirotecnici che hanno attratto l’attenzione dei passsanti che affollavano via La Spiaggia all’ora di pranzo. La tavola riproducente l’immagine dei tre Santi Martiri, è stata realizzata su legno, come le antiche icone, sostituisce le precedenti pitture dello Storelli e del Simone del 1986. L’edicola, dal latino aedes, onde aedicula. piccola casa, molto attestata nella nostra città e nell’agro (Cfr. L. Palmiotti e L. De Ceglia, Le edicole votive di Bisceglie, ediz. Nuovo Centro Stampa, Molfetta 2004), rappresenta un anello di congiunzione tra i fedeli e il Soprannaturale. Il devoto sente la necessità di invocare i santi, per chiedere una grazia in favore di ammalati, per intercedere per le anime dei defunti, per la necessità spirituale di conservare la fede. Nasce così un linguaggio con l’edicola, rafforzato dalle preghiere e dal bisogno di mantenerla in auge, portando fiori e ceri. L’edicola sorse da un’iniziativa di Padre Rocco, domenicano, che servì ad illuminare, in gran parte, le vie di Napoli vecchia, nel sec. XVIII, periodo borbonico. Bisceglie sta prendendo coscienza di questo immenso patrimonio devozionale, rimasto a torto dimenticato nei vicoli, sottoposto al vandalismo di profanatori e all’oblio che cancella gli affreschi, deturpa i colori. Dobbiamo ricordare la consacrazione di due altre edicole in Via Card. Dell’Olio e un’altra in Via Perotti. L’edicola di Via La Spiaggia è un connubio di due raffigurazioni: la Madonna del Soccorso e i tre Santi Martiri, protettori di Bisceglie, ripetizione iconografica di modelli sette-ottocenteschi (Cfr. L’edicola di Largo Tre Archi). Al giovane Pietro Simone la nostra sincera gratitudine, anche a nome di tutta la cittadinanza, per aver dipinto un nuovo quadro. L’EDICOLA DELLA MARINA PICCOLA Un nuovo dipinto dei tre Santi a protezione dei pescatori nel vecchio e suggestivo sobborgo della gente di mare. L’epifania del 2010, ci ha fatto trascorre un giorno di grande spiritualità, per la consacrazione di un dipinto, realizzato a mò di icona, raffigurante i tre Santi Protettori di Bisceglie, che segue le iconografie del sette-ottocento e la Madonna del Soccorso, che si venera in Sant’Adoeno, protettrice delle gestanti. Nella chiesa di San Domenico, grande attesa, per la celebrazione eucaristica, officiata dal parroco Don Giovanni, con la partecipazione di grande concorso di fedeli, del pittore-

artista Pietro Simone, autore del nuovo dipinto di Via La Spiaggia. Il nostro giovane concittadino, diplomato al Conservatorio di Bari, vive a Firenze, fa parte della Compagnia Musicale Operistica “Maggio fiorentino” e canta come “basso-baritono”, con una voce così accorata, accompagnata dai suoi colleghi, ospiti a Bisceglie, per la cerimonia sacra. Don Giovanni così si è espresso: «La nuova edicola votiva dei Tre Santi torna a vigilare l’immensità del mare, a proteggere i pescatori, dalle tempeste, dalle avversità quotidiane. Da oggi - continua il parroco - tutti si fermeranno a rivolgere una preghiera ai nostri protettori. Ci affideremo a loro con fede e grande devozione. Infatti l’edicola è in affidamenti ai marinai, che lasceranno qualche fiore e luce votiva». Alla funzione erano presenti il priore della Confraternita dei Tre Santi, Angelo Misino, il vice Sergio Di Clemente, il confratello Tonino Vecchio ed altri. La Provincia era rappresentata dal consigliere provinciale Vincenzo Valente. Alla fine della santa messa, tutti i presenti si sono riversati verso Via La Spiaggia. Don Giovanni ha fatto scorrere la bandiera della marina italiana, mostrando a tutti il quadro devozionale, impartendo la solenne benedizione. Il Sindaco Avv. Francesco Spina ha aggiunto: «Bisceglie sta riscoprendo le radici della fede, con la valorizzazione delle edicole, ingiustamente dichiarate un patrimonio minore. Questi piccoli tabernacoli sono ricordi della religiosità popolare che dobbiamo trasmettere alle future generazioni». L’artista Maestro Piero Simone ha commentato che nel suo quadro, il piccolo Gesù, sorretto dalla Madonna del Soccorso, stringe nella mano una palma che simboleggia il martirio subito sul calvario per la nostra redenzione e sia motivo di pace per tutta l’umanità e chiesa universale. L’opera di salvaguardia dei beni culturali non è un impegno che spetta solo alla Soprintendenza, ma è affidata anche al decoro di tutti i cittadini. L’edicola votiva è un “bene culturale”. (Nunzia Palmiotti)


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VOL ONT ARIA TO OLONT ONTARIA ARIAT

A .V .I.S. CC OL TA .V.I.S. .I.S.,, A BISCEGLIE RA RACC CCOL OLT OVIN CIALE SOPRA L A MEDIA PR LA PRO VINCIALE Estratti i nomi dei trenta vincitori della lotteria “Vinci con AVIS”. Il prossimo 30 Gennaio inaugurazione dell’autoemoteca acquistata dalle sezioni AVIS della provincia di Bari.

A

nno di conferme quello messo alla spalle poche settimane fa per l’AVIS di Bisceglie. Il 2009 infatti ha portato numeri importanti alla sezione avisina, che nello scorso anno solare ha confermato in pieno i dati lusinghieri del recente passato. Per quel che concerne la raccolta sacche, nel 2009 l’AVIS Bisceglie ha rispettato in pieno la media generale della provincia di Bari. Risultati che se paragonati con quelli delle città facenti parte della neonata provincia BAT (Barletta, Andria, Trani) fa balzare l’associazione biscegliese ad un incredibile + 30%. «I risultati del 2009 – afferma il Presidente AVIS Bisceglie Patrizia Ventura – ci ripagano degli enormi sacrifici fatti durante tutto l’anno solare. Le manifestazioni per il cinquantennale della nostra sede, le varie collaborazioni con scuole, attività ed associazioni della città e le numerose iniziative partorite dall’AVIS Giovani hanno dato i loro frutti. Credo però che il segreto sia aspirare sempre a migliorarsi e noi puntiamo proprio a questo, anche perché con le nuove disposizioni sanitarie entrate in vigore per quel che riguarda le giornate di donazione, sia noi che i donatori ci siamo dovuti adattare a non pochi cambiamenti. In più dal prossimo anno potremo contare sul pieno appoggio del Centro Raccolte dell’Ospedale Civile di Bisceglie. In pochissimo tempo la struttura si è notevolmente potenziata e specializzata, con il conseguente arrivo di numerosi donatori. Ormai il Centro Raccolte biscegliese non ha nulla

da invidiare a quello delle città limitrofe e ritengo che nel 2010 le mie idee verranno supportate dai dati». Donazioni che dopo la giornata del 10 Gennaio avranno seguito con l’appuntamento del 31 Gennaio, proprio presso il Centro Raccolte del nosocomio cittadino. Sempre nella giornata di domenica 10 è avvenuta l’estrazione dei trenta fortunati vincitori inseriti nell’ambito della lotteria “Vinci con AVIS”. Tutti coloro che hanno donato sangue per l’AVIS di Bisceglie nel periodo tra il 1° Novembre ed il 31 Dicembre 2009 potranno informarsi sull’eventuale vincita recandosi presso la sede cittadina, sita in Via Lamarmora, 6 oppure telefonando al numero 080 395 37 60. L’agenda avisina segna eventi importanti anche per l’immediato futuro. Dovrebbe essere datata 30 Gennaio l’inaugurazione, in piazza Prefettura a Bari, della nuovissima autoemoteca comprata in compartecipazione dalla sedi AVIS della provincia. Un grosso sforzo compiuto non solo da tutte le associazioni della provincia barese, ma anche da tutti quei cittadini che tramite il 5x1000 hanno scelto di aiutare l’Associazione Volontari Italiana Sangue.

A.N.T., ANCORA GRAZIE ALLA C.I.S.L. F.P. COMUNALE È

con grande entusiasmo che vogliamo segnalare, qualora ce ne fosse bisogno, ancora una bella iniziativa messa in atto dai dipendenti comunali del sindacato FP-CISL del Comune di Bisceglie. Questi Signori, con una formale dichiarazione di solidarietà, hanno deciso di devolvere, a favore della nostra Associazione, parte di quanto avrebbero impegnato in occasione delle feste natalizie per regali e doni vari. Così facendo hanno rafforzato la nostra convinzione che da parte della Comunità Biscegliese è ormai acquisito “rispondere” ad ogni nostro richiamo di sostegno. Si ha la netta convinzione che, ogni qualvolta se ne

presenti la necessità e l’occasione, i nostri Concittadini, con la precisione e la frequenza di un metronomo, manifestano tangibilmente le loro nobili intenzioni, rivolgendo parte dei loro pensieri a quelle persone che, specie in occasione di ricorrenze festose, si trovano in reale difficoltà. Vorremmo stringere a tutti la mano, ma sappiano, questi Signori, che il nostro modo di riconoscere la bontà del loro gesto è dire GRAZIE. Augurando a tutti un felice anno nuovo, unitamente ai loro cari. (Nino Losciale)


8 - 15 GENNAIO 2010 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti O IX - N 1/20 10 BISCEGLIE - A N N NO N.. 0 01/20 1/201 www w.. c o n f c o m m e r c i o b i s c e g l i e . i t

Intervento del Presidente della Confcommercio della Provincia di Bari, Alessandro Ambrosi

IL PERCHE’ DEL “NO” AI NEGOZI APERTI DI DOMENICA Da tempo ormai mi occupo di commercio e ancora da più

tempo ne studio le regole e i comportamenti. E proprio per questo mi sono convinto sempre più che il settore debba godere della più ampia libertà d'azione. Eppure ho buone ragioni per continuare ad avanzare seri dubbi sulle aperture domenicali dei negozi, ancor più quando queste sfuggono, come qualcuno vorrebbe, a qualsiasi regola. Ho imparato, con l'analisi e per personali esperienze professionali, che ogni decisione di politica economica deve tener conto di un bilancio complessivo fatto di costi da una parte, benefici dall'altra. Naturalmente anche per le domeniche shopping c'è chi, favorevole, ne omette gli svantaggi, chi invece è contrario «glissa» sui eventuali vantaggi. La logica invece - ma soprattutto la necessità di tutelare una categoria la cui attività continua ad avere forti ripercussioni non solo sul tessuto economico di Bari, ma anche sociale e, perché no, culturale - impone ragionamenti obiettivi e razionali. E nel caso in questione il calcolo dei costi-benefici, viste le variabili in gioco, può risultare più complicato. Insomma se è certo che la democrazia e il liberismo portano ad organizzazioni spontanee e autonome della vita privata e pubblica, se le stesse vengono «calate dall’alto», imposte, alcuni le apprezzeranno, altri le subiranno e ne subiranno eventuali danni. LE DIFFICOLTÀ DI «PICCOLI» E «GRANDI» -Noi che viviamo dal «di dentro» le aziende, possiamo tranquillamente paragonarle ad «esseri» viventi che crescono (e nel caso si moltiplicano e sviluppano) in un ambiente ben codificato. Si può cambiare, certo, ma occorre grande attenzione, soprattutto pianificazione. «Alzare le saracinesche» di domenica impone cambiamenti dello stile di vita, impone cambiamenti del nostro ambiente, della nostra società. In particolare l’apertura domenicale giova certamente ai negozi di beni durevoli, per i quali l’acquisto, impegnativo da un punto di vista finanziario, richiede tempo, riflessioni, comparazioni, pianificazioni. E giova alle grandi superfici e con grandi assortimenti proprio per le capacità organizzative di tipo imprenditoriale. I «piccoli» possono subire ed essere addirittura danneggiati da scelte di questo tipo, per la impossibilità, la difficoltà, di programmare. Ma anche per i grandi è proprio e sempre così conveniente? Per indurre il consumatore a dedicare il tempo libero delle giornate festive agli acquisti, lo si deve fortemente incentivare. E l’allungamento della settimana, in mancanza di un sensibile aumento nelle vendite, provoca senza dubbio un calo della produttività per il personale dipendente! Di conseguenza le aperture domenicali provocano necessariamente una riduzione delle quote di mercato dei piccoli che non si adeguano o che, il più delle volte, non riescono ad adeguarsi. Né convince l'osservazione, «se tutti gli esercizi commerciali aderissero, nessuno sarebbe penalizzato…», a meno di non voler banalizzare una questione che banale non è. Aprire i nostri negozi, infatti, significa sopportare maggiori costi, tra salari, straordinari, sconti ecc., e in mancanza di risultati certi provocherebbe anche un proporzionale aumento dei prezzi. E non basta, perché per far fronte alla concorrenza sarà necessario usare più «lavoro precario», come del resto avviene in altri Paesi. E così si corre il rischio di «sconfinare» in un campo minato: le aperture domenicali hanno bisogno di una liberalizzazione ancora più radicale, quella del mercato del lavoro. Ancora, dal punto di vista sociale le domeniche shopping, cambieranno lo stile di vita degli «addetti ai lavori» e ancor

più dei cittadini: dovrebbero essere a t t i v i g l i ipermercati, rivitalizzati i centri storici, garantiti servizi come la sicurezza, l'apertura delle banche ecc. ecc. Ma allora non ci sarebbero quelle tanto auspicate «incentivazioni» rispetto agli altri giorni. NECESSARIA UN’ORGANIZZAZIONE COLLETTIVA Mi spiego: se i papà e le mamme lavorano, allora in casa occorreranno altri collaboratori regolarmente pagati. E i luoghi turistici di intrattenimento, se una parte della popolazione non potrà o non vorrà muoversi dalla città, che effetti subiranno? Per non parlare poi del traffico anche di domenica. Né si può sottacere, anzi è di rilevante importanza, il rispetto nei confronti di quanti dedicano proprio le domeniche alla pratica della propria fede religiosa. Certo al consumatore tutte queste considerazioni possono interessare poco. Ma per onestà intellettuale tutti noi non dobbiamo ignorare le problematiche che formano «l'altra faccia della medaglia»: le liberalizzazioni, se riguarderanno un solo settore produttivo, creeranno solo disagi. La questione è molto più complessa di quel che sembra e noi della Confcommercio porteremo sempre avanti l’idea, la battaglia che le aperture domenicali dei negozi devono rappresentare l'eccezione. Insomma devono essere poche nell'arco dell'anno e mirate: ovvero sempre strettamente legate ad eventi concertati con il più alto numero possibile di attori protagonisti. Un discorso «globale», se è vero che proprio in questi giorni la «questione delle domeniche» assilla municipalità quali Berlino e Londra. Se invece, come purtroppo spesso accade, si celano interessi personali/aziendali dietro annunci di principio senza minimamente considerare gli interessi collettivi, allora il nostro territorio continuerà in quella triste decadenza intrapresa ormai da un po’ di anni..

L’INFORMAZIONE ON LINE DI CONFCOMMERCIO BISCEGLIE O

ltre 200 news, rassegna stampa, giornale: tanta informazione on line Sono state oltre 200 le "news" di attualità pubblicate sul nostro sito internet nel corso del 2009. www.confcommerciobisceglie.it si conferma così punto di riferimento sempre più importante per i soci della principale organizzazione di categoria biscegliese del commercio, del turismo e dei servizi. L'informazione ha un ruolo essenziale: insieme alle news, www.confcommerciobisceglie.it consente infatti di scaricare ogni mese gratuitamente il pdf del periodico “Confcommercio Magazine” e di visualizzare la rassegna stampa quotidiana che riporta tutti gli articoli inerenti la Confcommercio provinciale, regionale e nazionale, oltre ai principali articoli dedicati al commercio che appaiono sulle testate locali e nazionali.


9 - 15 GENNAIO 2010

CUL TURA CULTURA

“IL BISCEGLIESE” T AGLIA IL TA TRA GU ARDO DEI 35 ANNI TRAGU GUARDO

Sulle pagine del più longevo periodico cittadino si ripercorre la storia di Bisceglie degli ultimi tre decenni. Un’avventura editoriale che continua a coinvolgere vecchi e nuovi protagonisti, che ha visto molti di noi muovere i primi passi nel prendere confidenza con la carta stampata. La festa del giornalismo biscegliese in un convegno a Santa Croce. Non può mancare, da queste colonne, l’augurio più sincero all’amico Pierino Rana ed ai suoi collaboratori di ieri, di oggi e di domani.

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hi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore». Così scriveva Indro Montanelli. Questo è stato e continuerà ad essere lo spirito della testata più longeva tra tutti i periodici locali: “Il Biscegliese”. Per i suoi 35 anni di costante ed impegnato operato d’informazione, la storica testata ha voluto organizzare, non un momento di mero auto elogio, bensì donare agli intervenuti una bellissima e forse irripetibile occasione di confronto grazie alla “tavola rotonda” attorno alla quale si sono seduti i direttori di tutte le altre testate locali, discutendo sul tema “Il ruolo dell’informazione locale”. Grazie ad una memoria storica di ferro come quella del Dott. Tommaso Fontana, moderatore dell’incontro, è stato possibile comprendere come il progetto che fu alla base del mensile sia nato dalla coesione e dalla passione di un gruppo di amici per un giornalismo che non si è mai piegato al potere politico. Proprio per questo motivo, aggiungiamo noi, ha avuto lunga vita! “Il Biscegliese”, discendente del primo “Il Palazzuolo”, ha dimostrato nel tempo, grazie alla caparbietà e alla professionalità del direttore Pietro Rana e di tutti i suoi redattori, come gli intenti dei suoi promotori erano ben saldi. Tanti i direttori intervenuti: da Alfredo Nolasco di “Solo Trani” e “Sesta Provincia” a Don Giuseppe Cavaliere direttore di “Agape”, giornale parrocchiale di Santa Maria di Passavia, Serena Ferrara de “la Diretta Nuova” e Gianluca Veneziani giovane direttore del giornale “Vita” del Comitato Progetto U o m o , S a l va t o r e Va l e n t i n o e M a r i o L a m a n u z z i rispettivamente con “Bisceglie15Giorni” e “Bisceglielive”, Vincenzo Storelli direttore de “Il Faro della Speranza”. L’amministrazione comunale è stata rappresentata prima

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dall’on. Sergio Silvestris e successivamente dal sindaco Francesco Spina, particolarmente entusiasta della “festa” che ha coinvolto tutto il giornalismo biscegliese, dalle testate più “mature” a quelle più giovani. Il giornalismo locale non è stato sempre e solo utile strumento di conoscenza dell’attività amministrativa ma anche “pungolo” per la stessa. Giornalismo locale significa impegno civico, attenzione per le problematiche della città e dei suoi cittadini, passione, contatto fisico con i lettori e perché no…anche portafogli vuoti. Il web e la tv ci stanno lentamente allontanando dalla carta stampata che è sempre disponibile, in ogni momento consultabile e soprattutto è memoria. Per cercare di ovviare al velo di nostalgia per la sempre meno diffusa abitudine di andare dal giornalaio sotto casa, “Il Biscegliese” ha regalato ai lettori, e non solo, una mostra antologica di alcune copie del periodico pubblicate dal 1974 al 2009 presso la sala dell’auditorium di Santa Croce aperta al pubblico dalle 18 alle 21. E’ un’emozione garantita scorrere 35 anni di copertine de “Il Biscegliese”…anche a distanza di decenni il giornale è capace di restituire il clima e il vissuto del tempo. (Luca La Notte - Angela Francesca Valentino)


10 - 15 GENNAIO 2010

TERRITORIO

BISCEGLIE TIF A PER TIFA L’EUR OS TAR A B ARLETT A ’EUROS OST BARLETT ARLETTA V i n c e n z o Va l e n t e h a p r o p o s t o u n O r d i n e d e l G i o r n o p e r i l prossimo Consiglio Provinciale con cui si chiede di ripristinare la fermata Eurostar Freccia Argento. Nella proposta del consigliere biscegliese anche la valorizzazione della tratta BarlettaSpinazzola, quale nuova direttrice per i collegamenti veloci con la Basilicata, l’Irpinia ed il versante tirrenico a Salerno.

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orta la data del 13 gennaio l’Ordine del giorno che ha per tema: “Cancellazione fermata a Barletta di treni “veloci” da parte di TRENITALIA S.p.A”, presentato dal consigliere provinciale Vincenzo Valente (Puglia Prima di Tutto) e da inserire fra gli argomenti in discussione nel prossimo Consiglio Provinciale. Partendo dal presupposto che «già da circa un anno, nell’ambito della nuova organizzazione dei trasporti su rotaie per l’entrata in vigore dell’alta velocità sul territorio nazionale, sono state soppresse da parte di TRENITALIA S.p.A. le fermate NELLA STAZIONE FERROVIARIA DI BARLETTA di due coppie di “treni veloci” della linea BARI – ROMA che ogni giorno collegano la Puglia a Roma provocando grande risentimento delle popolazioni (...). Che la stazione ferroviaria di BARLETTA (città di circa 100.000 abitanti) con un bacino di utenza di oltre 600.000 abitanti ed un traffico passeggeri annuo di circa 3 milioni di persone (dati di Rete Ferroviaria Italiana), si classifica per importanza al 3° posto in Puglia (dopo i nodi ferroviari di Bari e Foggia). Che il nodo ferroviario di BARLETTA è punto di convergenza delle seguenti linee di trasporto su rotaia e su gomma: 1) direttrice adriatica LECCE – BOLOGNA e LECCE – ROMA attraverso lo scalo di Foggia intersecandosi con la linea Foggia – Caserta / Napoli - ROMA; 2) direttrice BARLETTA - SPINAZZOLA e da qui verso le linee interne della Basilicata e dell’Irpinia; 3) direttrice BARI – BARLETTA delle Ferrovie Bari Nord che serve grandi e popolosi centri quali Andria, co-capoluogo della neonata nuova Provincia, Corato, Ruvo, Terlizzi, ecc.. Che sono 5 le coppie di Eurostar che collegano la Puglia con Roma di cui 2 coppie di Eurostar Fast veloci Frecciargento non prevedono fermata a Barletta che avrebbero consentito di coprire la distanza con la Capitale in sole 3 ore e 33 minuti, peraltro in orari di punta; ed invece i passeggeri del nostro territorio, ogni volta, devono sobbarcarsi a scomodi e fastidiosi trasbordi a Foggia con enormi disagi (...). Che, nell’ottica di sviluppo e di attuazione delle infrastrutture “dell’alta velocità per l’intero Paese Italia”, sarebbe opportuno che Trenitalia S.p.A. di concerto con il Governo Nazionale prevedesse una NUOVA direttrice che ponendo BARLETTA come snodo ferroviario collegasse direttamente la Puglia alla già esistente linea SALERNO – NAPOLI ROMA, attuando così una reale politica di sviluppo e crescita

In alto: il consigliere provinciale Vincenzo Valente. A sinistra: l’Eurostar, ormai un sogno per i passeggeri della B.A.T.

del SUD considerato che tale opera non solo di notevole vantaggio socio – economico favorirebbe il reale collegamento della Basilicata e dell’Irpinia (...) Esprime parere contrario al provvedimento adottato da Trenitalia S.p.A. cancellando la fermata a Barletta della linea innanzi descritta perché contraddice di fatto il percorso di realizzazione della neonata Provincia di Barletta – Andria – Trani (...). Impegna il Presidente della Provincia: 1. A farsi promotore, nei modi che riterrà e con urgenza, di ogni iniziativa utile perché venga ripristinata la fermata a BARLETTA del treno innanzi descritto; 2. A trasmettere, copia del presente deliberato alla Direzione Nazionale e Regionale di Trenitalia S.p.A. nonché ad ogni livello Istituzionale e Politico di Governo Nazionale e Regionale interessato che con il loro intervento possano contribuire a raggiungere l’ obbiettivo innanzi esposto e a voler considerare nella futura programmazione attuativa dell’alta velocità la direttrice BARLETTA – SALERNO – NAPOLI per le motivazioni brevemente innanzi esposte». Da troppo tempo le Ferrovie Italiane stanno consiederando questo territorio come marginale, mentre i dati dei volumi di traffico continuano ad essere sostenuti. Importantissimi appaiono, quindi, i collegamenti fra fascia costiera, Murgia ed Appennino Meridionale, la cui razionalizzazione favorirebbe l’incremento di scambi economici e la movimentazione del traffico turistico, attualmente penalizzati dalla inadeguatezza della rete infrastrutturale. Si pensi solo alla tratta Barletta-Spinazzola, vera “metropolitana” della nostra Provincia, attraverso la quale è possibile avviare un reale sviluppo degli scambi economici e turistici fra la costa e l’interno, ricchi entrambi di peculiarità sotto l’aspetto paesaggistico, storico, culturale ed imprenditoriale.

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TERRITORIO

11 - 15 GENNAIO 2010

L’AUT OS TRAD A UTOS OSTRAD TRADA DELL A DISC ORDIA DELLA DISCORDIA Il recente stanziamento di cinque milioni di Euro, nel bilancio della Provincia di BarlettaAndria-Trani, in favore di Bisceglie per la costruzione del Casello Autostradale suscita le proteste dei consiglieri di opposizione, compreso il biscegliese Sergio Evangelista. Il dinamismo dei consiglieri biscegliesi di maggioranza disturba il sonno dei “grandi” della B.A.T.

L

a Giunta Municipale di Bisceglie ha adottato all’inizio dell’anno un provvedimento di carattere “storico”, tanto atteso dalla Città sin dagli anni ‘70 dalla Città: l’apertura dello svincolo “Bisceglie” sull’Autostrada A/14 BolognaTaranto. Infatti la delibera n. 1 del 2010 ha come oggetto: “Autostrada A14 Bologna - Bari – Taranto. Nuovo svincolo e stazione di Bisceglie. Accettazione progetto preliminare.” Un altro tassello che si aggiunge all’iter che porterà all’apertura del casello autostradale di Bisceglie. In questa occasione è bene ricordare che il progetto approvato dalla Società Autostrade spa è stato recepito ed inserito nel PUMAV (piano urbano della mobilità di area vasta) il documento che definisce l’insieme degli interventi sul sistema della mobilità, funzionali a ottimizzare le modalità di governo dei flussi esistenti e previsti in funzione delle scelte adottate dal Piano Strategico “Vision 2020”. L’Amministrazione della Provincia Barletta-Andria-Trani ha in seguito adottato tale piano e ha previsto un finanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione dell’opera inserendola nel proprio Piano Triennale dei Lavori Pubblici. Quella del casello autostradale di Bisceglie è stata da sempre vissuta come una vicenda controversa: quando agli inizi degli anni ‘70 fu tracciato il percorso della BolognaBari-Taranto, meglio nota come “A/14”, la Società Autostrade del Gruppo I.R.I. avanzò formale richiesta al Comune di Bisceglie per l’apertura dello svincolo. Ma sembra che qualcuno, nonostante allora l’operazione non comportasse alcun onere per la Città, si affrettò a declinare la cortese offerta, privando Bisceglie di un’opera infrastrutturale di notevole importanza: in quegli anni era ancora fiorente l’esportazione di prodotti ortofrutticoli e le aziende tessili vivevano il loro periodo d’oro. In seguito al “cortese” rifiuto la Società Autostrade optò per l’apertura dello svincolo di Molfetta. Morale della favola: Bisceglie scomparve dagli itinerari commerciali e turistici, atteso che fino ad oggi quegli stessi itinerari si sono identificati proprio con la presenza degli svincoli autostradali. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo assistito all’apertura di numerosi svincoli autostradali lungo la direttrice adriatica, specie in Abruzzo, nelle Marche ed in Emilia Romagna: piccole e grandi località hanno fatto a gara per avere il “loro svincolo”, ricorrendo a forme svariate di finanziamento, perchè prima e meglio di noi hanno compreso l’estrema importanza ed efficacia della presenza del loro nome su un contesto infrastrutturale che ha registrato un incremento esponenziale del traffico veicolare, commerciale e da diporto, negli ultimi trent’anni. Si comprende, quindi, la portata storica di questo provvedimento amministrativo, per giungere al quale è stata messa in campo tutta la credibilità dell’Amministrazione Comunale nei rapporti con l’A.N.A.S. e con Autrostrade per l’Italia S.p.a., due enti che hanno accolto le istanze di sviluppo, rappresentate dal sindaco Francesco Spina e dal Sen. Francesco Amoruso, e che hanno portato nell’ottobre scorso alla firma del Protocollo d’Intesa che ha spianato la strada per l’ottenimento dello svincolo. La successiva dinamica attività istituzionale, che ha visto Bisceglie interloquire correttamente con Regione e Provincia, con il sostegno ed il paluso delle vicine città di Molfetta, Ruvo e Corato, ha indotto l’amministrazione della B.A.T. ad

inserire nel Piano Triennale delle Infrastrutture uno stanziamento di cinque milioni di Euro, utili a centrare l’obiettivo. Il nuovo svincolo si inserisce opportunamente nella costruenda direttrice Molfetta-Corato, che collegherà direttamente il nuovo porto commerciale alla zona industriale della cittadina murgiana e costituirà la “porta” di accesso diretto all’agro biscegliese, ricco di testimonianze storiche, archeologiche e paesaggistiche, finora rimaste sconosciute.

BILANCIO PROVINCIALE: L’OPPOSIZIONE PUNTA IL D I T O CONTRO C A N O S A E BISCEGLIE

In un comunicato congiunto emesso da PD, BUONA POLITICA, UDC, PARTITO SOCIALISTA e PDCI, il Museo Archeologico di Canosa rientrerebbe fra le «Scelte avventate e pericolose per la sopravvivenza stessa della Provincia». Mentre il Casello Autostradale di Bisceglie rappresenterebbe «...una follia...».

«I

l primo bilancio dell’Amministrazione Ventola compie scelte avventate e pericolose per la sopravvivenza stessa della Provincia. La fase costituente, proclamata in campagna elettorale, non è mai stata attivata, sembra ora essere definitivamente archiviata per responsabilità dello stesso Presidente. Non c’è nessuna scelta improntata al buon senso ed alla compartecipazione, non c'è traccia di policentrismo e di condivisione di risorse fra tutte le comunità amministrate. Si tenta, con la pietosa scusa del “bilancio tecnico”, di sfuggire alla responsabilità delle scelte compiute con la manovra di bilancio. Avevamo chiesto una pausa di riflessione ed una discussione approfondita e puntuale per favorire conoscenza, partecipazione e condivisione. Quello che in Consiglio ci è apparso un inopinato rifiuto, oggi si trasforma in un colpo di mano nei confronti della Comunità Provinciale e della stessa maggioranza di governo distratta dalle festività. Il bilancio approvato è un colpaccio ai danni di 9 Comuni su 10 che non può lasciarci silenti, specie se lo paragoniamo al frastuono suscitato dalle attribuzioni finanziarie dell’Area Vasta Vision 2020 che ha coinvolto i medesimi 10 Comuni. (...) Se la destinazione per il Comune di Trinitapoli recepisce scelte già adottate dall’Amministrazione Provinciale di Foggia, il piano triennale delle opere pubbliche drena oltre il 50% delle risorse disponibili in favore della realizzazione del Museo Archeologico Provinciale localizzato nel Comune di Canosa di Puglia con una presunzione di spesa per l’anno 2010 di ben 22 milioni di euro. (...) Anche in materia di viabilità la situazione previsionale non appare affatto migliore. Permane "un'impronta canosacentrica”, anche se abbiamo notato un maggior pudore. La previsione di spesa di 24 milioni di euro per il potenziamento dell’Andria-Canosa ( Sp 231 ) è stata spostata agli anni 2011 e 2012, anche se per quest'anno sono previsti interventi per 4,1 milioni di euro su un totale di 15,6 milioni previsti per il 2010, ovvero il 27% degli investimenti disponibili in viabilità. Spicca anche in questo caso una follia: l'intervento per la realizzazione a carico del bilancio provinciale dell'accesso autostradale per il Comune di Bisceglie, su una strada che non è di proprietà della provincia e che non manifesta nessuna emergenza rispetto ad altri interventi su strade provinciali segnate da incidenti e morti».


12 - 15 GENNAIO 2010

IL POPOLO DEI SOCIAL NET WORK S SIAMO N OI...! NETW ORKS NOI...! Ipocrisia di sorta? Desideri reconditi? Mah...!

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ualcuno, dopo quello che dirò, o meglio, che scriverò, potrà chiedersi: «Ma impegnare il proprio tempo in qualcosa di più produttivo no, eh?» e invece io, mosso a morbosa curiosità mi sono improvvisato un, eh, mò come si chiamano?, internauta esperto di social network e ho visto che aria tira: il risultato è esilarante e imprevedibile! Non sapevo nemmeno che esistesse poi mi sono iscritto (con nickname rigorosamente improvvisato e mendace ma neutro inserendo anche una foto rigorosamente non mia ma di qualcuno di più presentabile, anzi, di più golosamente attraente) sul social network più, posso dirlo?, vabbé lo dico, “prostituente” che ci sia (forse!). Si chiama ‘badoo.com’… mi sono iscritto e ho atteso. Ma, nell’attesa, ho cercato amiche e amici del mio territorio, più o meno vicini alla mia città. E cosa ti becco? Amiche e amici della mia città! Diciamocela tutta: più o meno ci si conosce quasi tutti a Bisceglie, soprattutto noi giovani che giriamo, frequentiamo, girovaghiamo, incontriamo e così via e, devo ammetterlo, le scoperte si sono fatte realmente ineffabili. Cosa è successo? Mi hanno contattato soprattutto ragazzi della mia città, che al 90% conosco di vista o che ho incontrato tra parrocchie, associazioni, redazioni e così via. Succede che, data la lentezza nella ricezione dei messaggi sulla chat di badoo ci si sposta inevitabilmente su messenger, strumento di comunicazione immediata. Anche lì, mi sono creato il mio bel msn top secret e ho continuato nella ricerca, anzi, nella conoscenza… . Lettrici e lettori, io, lo ammetto, sono (anche se ho ‘solo’ 26 anni) all’antica, forse un ingenuone che crede ancora nella trasparenza e nella schiettezza di chi ci circonda… . In questa navigazione intrigante e, lo ribadisco, esilarante ho scoperto amici, colleghi, e ragazzi fidanzati ‘regolarmente’ con una ragazza in cerca di travolgenti momenti di trasgressione. Devo ammettere che quando ho scoperto un amico, assiduo frequentatore di parrocchia e impegnato nel campo

DIB ATTIT O DIBA TTITO Mi sono addentrato sotto mentite spoglie su un social network dei più famosi e le scoperte effettuate sono state molto interessanti…

del giornalismo locale, assumere ‘atteggiamenti on line’ osé e ‘vogliosi’ un po’ sono rimasto spiazzato, così come quando ho ricevuto avances spinte, ma parecchio spinte, da un ragazzo biscegliese studente di una importante università italiana, ‘eterosessuale’ (a suo dire) e fidanzato con una ragazza. Come faccio a sapere chi sono? Semplice: su messenger ci si mostra tramite foto o in cam (che non ho per cui io proseguivo col mostrare foto non mie) per come davvero si è… molto spesso come si è nella propria e personale interezza, ora non fatemi entrare in raccapriccianti particolari (raccapriccianti per me, s’intenda, de gustibus…). Ma potrei fare altri esempi… poi sono uscito dal tunnel! Sia chiaro: non sono scandalizzato dall’omosessualità celata o dalla bisessualità recondita di alcuni né da desideri sessuali oltremodo spinti di qualcuno o dalla voglia di trasgredire di altri. Pur essendo all’antica tutto ciò non mi scandalizza. A lasciarmi spiazzato è l’ipocrisia dietro la quale spesso ci nascondiamo, anzi ci mal celiamo pur di apparire, per dirla alla Checco Zalone, ‘normali’, io direi ‘ordinari’. Sia chiara un’altra cosa: questi miei ‘conoscenti’, ‘colleghi’, ‘amici’ stiano tranquilli, non rivelerò mai le loro identità che rispetto in maniera assoluta, per me è stata una minuta indagine giornalistica che mi ha aperto un mondo scaraventando per aria la mia ingenuità ma mi chiedo… perché celarsi, perché rintanarsi dietro questa atroce ipocrisia telematica? Penso che si possa diventare abbastanza maturi da palesarsi per come sessualmente si è, senza alcuna remora. Ecco qual è, in buona parte, il popolo di questi social network (intendo badoo. Facebook forse è tutt’altra cosa. Twitter non lo conosco): ragazze e ragazzi come noi (molto spesso siamo proprio noi!) in cerca. Di cosa? Di tutto, ve lo assicuro, sforzatevi di credermi… di tutto ma proprio di tutto. (Francesco Brescia)

L’I.T.C. “DELL’OLIO” P E R L’A B R U Z Z O L’

Istituto Tecnico Commerciale “G. Dell’Olio” si è attivato per dare un sostanziale contributo in favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto dell’aprile 2009. Infatti, già all’indomani dell’evento sismico, la scuola aveva contribuito a raccogliere indumenti ed altro materiale di prima necessità che, con il coordinamento della protezione civile di Bisceglie, furono inviati in Abruzzo. Inoltre, a dicembre è stata organizzata una simpatica manifestazione dal titolo “La merenda della solidarietà”: in tale occasione, alunni e docenti hanno preparato diverse prelibatezze dolciarie che sono state offerte in cambio di un’offerta in denaro. I proventi raccolti sono stati destinati al Club di volo libero di parapendio e deltaplano “Correnti ascensionali” di L’Aquila che ha realizzato una curiosa e simpatica manifestazione denominata “La Befana vien dal cielo …. ed atterra a Roio”. Il 6 gennaio una delegazione dell’I.T.C., formata dal dirigente scolastico prof. Francesco Sciacqua ed i docenti Luigi Nigri, Porzia Cirillo e Rosa Di Terlizzi, si è recata a L’Aquila per partecipare alla simpatica manifestazione e consegnare il contributo in denaro al Club di volo libero di parapendio i cui piloti, travestiti da befana, si sono lanciati dalla montagna San Lorenzo di Roio Piano, una frazione di L’Aquila divenuta

famosa per essere stata l’epicentro del terribile sisma, ed in atterraggio hanno consegnato ai bambini abruzzesi presenti doni e calze colme di dolci acquistati con il contributo economico raccolto dall’I.T.C. Dell’Olio. Preziosa collaborazione alla riuscita dell’iniziativa è stata fornita dall’imprenditore Giuseppe Uva che ha raccolto e portato a L’Aquila giocattoli offerti da commercianti biscegliesi, e dal maresciallo dei carabinieri di Roio Antonello Cattivera (sposato con una cittadina biscegliese).


13 - 15 GENNAIO 2010

I NUMERI DEL P .U .G. P.U .U.G.

DIB ATTIT O DIBA TTITO

(3a par partte)

C HI P AGHERA ANIZZAZIONI SEC OND ARIE? PA GHERA’’ LE URB URBANIZZAZIONI SECOND ONDARIE? dell’ Ar ch Bar ro dell’Ar Arc Barttolo Di Pier Pierr

C

hi e come pagherà nei prossimi 20 anni per la realizzazione di 58 ettari di scuole, giardini, parchi, parcheggi, ospedali centri sociali ecc.ecc (urbanizzazioni secondarie) necessari a colmare le deficienze provenienti dal passato ( 40 ettari) e a supportare la futura crescita della nostra città ipotizzata in ulteriori 10.000 abitanti (un milione di metricubi)? Con questa domanda e queste ipotesi, dal numero del 15 novembre, stiamo provando a dare delle risposte 4° ipotesi: Project financing I termini inglesi elevano muri tra chi deve capire e chi no. Abbattiamoli spiegando cosa si intende per “project financing” traducibile grossolanamente in “progetto (e quindi opere) finanziato (e quindi pagato) da privati” . Lo Stato o i suoi enti locali (Comuni, Regioni, Province, Comunità montane ecc.) solitamente al verde, cioè privi delle risorse finanziarie necessarie, pur di realizzare quelle opere pubbliche di cui il territorio ha bisogno si rivolgono (con un bando di gara) agli imprenditori privati affinchè questi ultimi le realizzino a loro spese. In cambio concedono loro, per un certo numero di anni, la conduzione di quelle stesse opere in modo da consentire a costoro di recuperare, con gli utili di gestione, l’investimento iniziale. Questa procedura comporta che per poter utilizzare le opere “pubbliche” realizzate in project financing il cittadino debba pagare al gestore privato, per un “certo numero di anni”, un costo, sia esso nella forma di biglietto di ingresso, di consumazione, di abbonamento ecc. Ricorrere alla strategia del project financing per realizzare le urbanizzazioni secondarie di cui la nostra città ha bisogno ha almeno 4 effetti di cui lascio a voi valutarne la positività o la negatività. 1) Il costo delle opere “pubbliche” (recuperato con i biglietti di ingresso) ricadrebbe su ciascun membro della comunità in base all’ uso che ciascuno ne fa: se non usi l’opera non la paghi; 2) Gli evasori fiscali, essendo costretti a pagare il biglietto di ingresso, non potrebbero furbescamente sfuggire alla contribuzione per la realizzazione delle urbanizzazioni secondarie che usano; 3) Il project financing segna la morte del principio dello “Stato sociale e solidale”

perché chi non ha la disponibilità economica (cioè non ha i soldi per poter pagare il biglietto di ingresso) viene escluso dalla disponibilità all’uso delle urbanizzazione secondarie della città. 4) Il project financing ha successo se il privato ha una convenienza ad investire ovvero se l’opera pubblica ha dei ritorni economici nella sua gestione tali che gli consentano di recuperare l’investimento iniziale. Questa condizione essenziale comporta che la strategia del project financing tenda a privilegiare la realizzazione di opere pubbliche che hanno una produttività economica (es. parcheggi, scuole, cliniche, ostelli ecc.) . Molte strutture pubbliche di cui una comunità ha bisogno, invece, piuttosto che produrre redditi, producono quelli che potremmo definire “valori sociali” cioè producono cultura, memoria, identità comunitaria, qualità della vita ecc.; penso ai musei, alle biblioteche, ai centri sociali, ai giardini ai monumenti ecc. Per queste opere gli investitori privati non hanno alcun interesse. (continua sul prossimo numero)

CINECLUB CANUDO PROMUOVE BISCEGLIE 18|23 GENNAIO 2010 WORKSHOP DI CINEMA Museo Diocesano – Largo S. Donato, 5 (nei pressi della Cattedrale), le iscrizioni erano SPERIMENTALE aperte fino al 14 gennaio L

aboratorio di cinema digitale finalizzato alla produzione di un cortometraggio video. Prerogativa fondamentale del corso è che tutto il lavoro - dall’ideazione, alle riprese, al montaggio - sarà svolto nell’ambito del workshop, che sarà quindi tutto orientato alla produzione. Anche la teoria sarà funzionale al raggiungimento di questo obiettivo, per cui le lezioni privilegeranno il ricorso all’esperienza sul campo. Per le riprese saranno utilizzate telecamere digitali HDV, mentre per il montaggio computer e software di ultima generazione (Adobe Premiere, After Effects). Il video prodotto sarà presentato in anteprima nell’ambito della VIII edizione della Mostra Internazionale del Video d’Autore “Avvistamenti” ( www.avvistamenti.it ), che si terrà nel 2010 e sarà organizzata dal Cineclub Canudo. Per visionare alcuni cortometraggi e per ulteriori informazioni sull’autore è possibile visitare il sito www.davidepepe.com Il workshop si svolgerà da lunedì 18 a sabato 23 gennaio 2010 ed avrà una durata totale di 42 ore. Le lezioni si terranno ogni giorno dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Il numero massimo di partecipanti è 25. È preferibile allegare alla richiesta di iscrizione un breve curriculum vitae. Si prega di prenotarsi entro il 14 gennaio, fino ad esaurimento posti, contattando il Cineclub Canudo, anche per agevolazioni di soggiorno e informazioni logistiche.

Il programma completo ed ulteriori informazioni su come iscriversi e costo del workshop potranno essere richiesti ai recapiti indicati di seguito: tel/fax 080 9648652 / 080 9648653 - mob 340 2215793 / 340 6131760 - email: info@cineclubcanudo.it - web: www.cineclubcanudo.it Garanzia di qualità: questo workshop non è un corso di formazione "a pioggia" e non è finanziato da alcun ente pubblico.


14 - 15 GENNAIO 2010

E U RO PA

QUI BRUXELLES, A VOI BISCEGLIE... L’Europa è in città - I cittadini dialogano con gli eurodeputati

di Leonardo Ricchiuti Consulente Politiche Comunitarie leonardoricchiuti@virgilio.it

L’Europa è in città è un’iniziativa promossa dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dal Governo italiano per avvicinare i cittadini ai loro rappresentanti in Europa. Grazie a questa iniziativa, in cinque città italiane i cittadini avranno la possibilità di incontrare i loro eurodeputati per dialogare e porre domande su una serie di temi di grande attualità europea e che possono influenzare la loro vita quotidiana. Si parlerà di cambiamento climatico, energia, piani europei di ripresa economica, lavoro, tutela dei consumatori, tutela dei diritti e immigrazione, politiche agricole e,

naturalmente, del futuro dell’Europa. Dopo l’appuntamento di Roma, posticipato dall’11 al 18 dicembre, i luoghi e le date dei prossimi incontri sono i seguenti: Bologna, 11 gennaio 2010 - Milano, 25 gennaio 2010 - Bari, 12 febbraio 2010 - Palermo, 26 febbraio 2010. Gli incontri sono aperti a tutta la cittadinanza, ma per partecipare è necessario accreditarsi tramite il sito web dedicato all’iniziativa: http://www.europaincitta.it/ Per quanto ci riguarda avremo l’opportunità concreta di partecipare a tale evento dato che uno degli incontri si terrà proprio a Bari. Speriamo che i biscegliesi, e non solo, vorranno approfittare di questa occasione.

L’ U.N.P.I.M.C. a Bisceglie, un valido aiuto per anziani e invalidi L’

ormai annoso problema della giusta tutela per le categorie più deboli in Italia è cosa riconosciuta in maniera unilaterale. Anziani ed invalidi spesso per vedersi riconoscere un deficit o problematiche di altro tipo, che limitano la possibilità di vivere in maniera autonoma, devono ricorrere a lungaggini burocratiche che spesso scoraggiano i più. A tal proposito un valido punto di riferimento nella città di Bisceglie è costituito dalla nascita dell’ U. N. P. I. M. C. (Unione Nazionale Profughi, Invalidi e Mutilati Civili). L’ U. N. P. I. M. C. di cui il ruvese Francesco Lobascio è il neoeletto pres. Nazionale, è un ente morale di diritto pubblico, si occupa in modo particolare di invalidità civile, curando la pratica dall’inizio alla fine e quindi dalla fase amministrativa (presentazione della domanda) alla fase giudiziale (preparando ricorsi qualora necessario, per es. in caso di domanda respinta ovvero in caso di percentuale riconosciuta non sufficiente per ottenere i benefici economici previsti dalla legge). L’ente non è a scopo di lucro ed ha fatto il suo ingresso in città grazie al Dott. Matteo Di Pierro, che nel Settembre 2009 ha inaugurato la sede in Via Ruvo, 118 (nei pressi del PalaDolmen). Biscegliese DOC e laureato in legge il Dott. Di Pierro si occupa principalmente di presentare le domande per il riconoscimento d’invalidità civile e di tutti i benefici previsti dalla legge 104/92, quali: Pensione per ciechi civili assoluti o parziali, invalidi civili totali e sordomuti Assegni mensili di assistenza per invalidi civili parziali Indennità mensile di frequenza (per minori) - Indennità di accompagnamento ciechi civili assoluti ed invalidi civili totali - Indennità comunicazione sordomuti - Indennità speciale

Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954

Da fine Settembre l’Ente è sbarcato a Bisceglie grazie al Dott. Matteo Di Pierro ed alla consulenza dell’Avv. Carlo Casalone. L’UNPIMC si occupa della tutela e salvaguardia dei diritti dei più deboli come gli invalidi ed altre categorie.

ciechi parziali ventesimisti - Indennità a favore dei lavoratori affetti da talassemia, morbo di cooley e drepanocitosi - Richiesta di protesi acustiche e di ogni genere. La sede cui fa riferimento l’ente morale è aperta per ricevimento il giovedì dalle 17,00 alle 20,00 mentre il sabato dalle 10,00 alle 12,00 ci si può avvalere di una assistenza legale gratuita grazie alla presenza dell’Avv. Carlo Casalone (segretario generale UNPIMC). L’arrivo a Bisceglie della neonata sede UNPIMC rappresenta una vera e propria ancora di salvataggio per tutti coloro che sono costretti a convivere con il disagio non solo fisico ma anche burocratico, «Spesso – afferma il Dott. Di Pierro – la gente che intende fare domanda per richiedere un aiuto strutturale o economico si spaventa di fronte all’iter burocratico da seguire. Noi vogliamo aiutare proprio queste persone seguendo passo per passo il nostro assistito nella procedura tradizionale. Nel caso poi la domanda fosse rigettata o la percentuale d’invalidità riconosciuta non idonea offriamo successivamente un supporto legale gratuito affinchè si arrivi a riconoscere il giusto sussidio al richiedente». Oltre ai riconoscimenti già citati in precedenza è possibili usufruire di ulteriori servizi quali: assegno di maternità, pensione di anzianità e sociale, disoccupazione agricola ed assegni familiari. Per contattare la sede zonale di Via Ruvo 118 e possibile chiamare il numero 328 92 66 958 o inviare una mail all’indirizzo matteodipierro@gmail.com


INTER VENTI INTERVENTI PERCHE’ LA GUERRIGLIA A ROSARNO IN CALABRIA? del Prof. Sabino Delle Noci 15 - 15 GENNAIO 2010

I

perché sono tanti e li illustro ponendomi una domanda: chi sono stati i protagonisti della guerriglia? Certamente non si compie uno sforzo ad individuarli e precisamente i proprietari degli aranceti e la manodopera utilizzata dagli stessi per la coltivazione, che il 28 u.s. si sono scontrati in modo scellerato da creare gravi tensioni in città così da indurre il nostro governo tramite il Ministro degli Interni Maroni ad inviare sul posto corpi di polizia per costringere i promotori della discordia a fermarsi per evitare pericolose situazioni, i quali incuranti e minacciosi preferirono continuare imperterriti costringendo le forze dell’ordine ad intervenire severamente per fermarli. Così si esprime il ministro Maroni che, ospite di Belpietro su Canale 5, ha puntato il dito sulla eccessiva tolleranza con cui in questi anni, è stata accettata senza reagire e (contro popolarismo) sull’immigrazione clandestina che ha alimentato la criminalità e ha generato una situazione di vasto degrado. Chiediamoci ancora, quale il motivo fondamentale dello scontro? La manodopera utilizzata dai proprietari è rappresentata da immigrati clandestini da tempo preferiti alla manodopera locale per un fattore esclusivamente

economico infatti la paga ad essi conferita di appena • 20.00 per giornata risulta eccessivamente modesta non solo, ma anche esente da doverosi contributi pensionistici, evasione quindi che i proprietari non potevano eludere con la manodopera locale e che nel tempo ha ferito notevolmente l’orgoglio degli immigrati costretti a chinare la testa ed accettare pazientemente la intollerabile ingiustizia condivisa anche da tutta la popolazione che mal vede la presenza dei clandestini. Per cui il 28 dicembre, Rosarno visse indescrivibili episodi di violenza e devastazione causata dallo scontro fisico tra loro e i proprietari scatenandovi una vera e propria caccia dell’immigrato con un severo avvertimento: “gli immigrati devono andarsene ed in ogni caso non saranno più tollerate loro incursioni violente in Paese!”. A questo punto nasce spontanea un’altra domanda: servono gli immigrati che raccolgono agrumi e pomodori, mele e olive nelle nostre terre? Perché, se servono, converrà che siano messi in condizioni di vivere dignitosamente; non farlo, significa dimostrare arretratezza sociale!

LA “CULTURA” DELLA SICUREZZA del dott. Pierluigi Ruggieri * Security Manager c/o Sicurallarm s.n.c. - sicurallarm@libero.it

R

iprendiamo, dopo una lunga pausa dovuta a vari e gravosi impegni, il nostro percorso per informare, conoscere e perché no, acculturarsi, sul concetto non proprio astratto di “Sicurezza” con cui quotidianamente conviviamo. Prima di ricominciare a districarsi tra gli innumerevoli sistemi di difesa e protezione, desidero nuovamente soffermarmi sui cosiddetti “canali” sia di acquisto e sia di installazione delle apparecchiature che sono regolarmente utilizzate in questo delicatissimo e peculiare settore. Diffidare, diffidare sempre degli “elettricioni”, degli “improvvisati”, dei “doppiolavoristi”, che da autentici cialtroni propinano pseudo-impianti sia d’antintrusione e sia di videosorveglianza senza averne non solo le opportune qualifiche professionali, ma la benché minima conoscenza tecnica e giuridica. Questi improvvisati installatori che devono le loro fortune esclusivamente all’antica formula del passaparola economico (...chiama quello che ti fa risparmiare..), e che da bravi “TUTTOLOGI”, si intendono anche di climatizzazione, impianti fotovoltaici, impianti citofonici, impianti di ricezione satellitare, ecc. e a volte anche di giardinaggio (sic!), e che si barcamenano tra colorati fili elettrici di cui certamente

n o n n e c o n o s c o n o l ’e s a t t a f u n z i o n e , p u r t r o p p o quotidianamente inquinano con la loro ignoranza e presunzione un settore altamente specifico come quello della Sicurezza in cui vi sono seri operatori che adoperano tecnologie molto avanzate, e che necessitano di costanti e continui aggiornamenti tecnici per poter poi offrire idonei sistemi professionali di Security & Safety. (1. continua)


16 - 15 GENNAIO 2010

LETTERE

LA DEMOCRAZIA INCOMPIUTA A

nni fa sognavo, per l’Italia, una democrazia di tipo anglosassone, ove la vita politica si semplificava, cadevano gli opposti estremismi e dove due grandi raggruppamenti, laburisti e conservatori o democratici e repubblicani, si sarebbero contesi il governo del Paese, probabilmente alternandosi in relazione all’azione svolta al governo o all’opposizione. Mi sbagliavo. L’Italia non è matura, e forse non lo sarà mai, per una democrazia compiuta. L’Italia, nel suo DNA è centrista, è democristiana; per essere più chiaro, gli italiani vogliono stare tutti e sempre al governo (e, a volte, contemporaneamente al governo e all’opposizione). La vecchia DC, la Balena bianca, questo lo aveva capito da tempo e per questo al suo interno accoglieva ex fascisti e cattocomunisti. Pur di stare al governo, cosa che le riuscì per oltre quarant’anni, accettò l’esistenza di correnti all’interno del suo partito e non favorì mai scissioni che l’avrebbero soltanto indebolita. Formò governi con l’appoggio o con l’astensione benevola della destra (governi Scelba-1954 e Tambroni-1960) e, con la strategia dell’attenzione, prodromica al compromesso storico (ispirato da Moro), si conquistò la non sfiducia del Partito Comunista (governo Andreotti 1978). Che cosa non si inventò la vecchia DC pur di rimanere al governo: una strizzatina d’occhio alla mafia (per tenersela buona), l’accettazione della pesante ingerenza della Chiesa nella vita politica italiana (all’esterno dei confessionali negli anni ‘50 e ‘60 vi era un cartello con il quale la Chiesa avvisava che i comunisti dovevano considerarsi scomunicati ed erano negati loro i sacramenti della confessione e della comunione); come pure pesano sulla DC forti sospetti su tollerate deviazioni dei Servizi Segreti da cui, probabilmente, ebbero origine la strategia della tensione ed alcune stragi di Stato. Ma questo appartiene al passato. Il presente doveva scrollarsi questo modo arcaico di garantire la democrazia (apparente) nel Paese. Doveva raggiungere la democrazia compiuta e accettare l’alternanza nella guida del Paese. Pare, invece, che sia proprio impossibile. E’ più forte di noi. Siamo incapaci di accettare le contrapposizioni ideologiche; è per questo che lentamente sta tornando di moda il centrismo, che è un non schieramento: una posizione di comodo che consente di accettare ideologicamente tutti, di non escludere nessuno dalla guida del Paese. Non a caso il partito più corteggiato negli ultimi tempi è l’UDC di Casini e non a caso Fini, cui non manca il fiuto del politico realista, ha tentato (ma è rimasto incompreso) di immaginare un PDL erede della vecchia DC, dando l’avvio, senza successo, ad una corrente alternativa alla “monarchia” del Cavaliere. Proviamo a fare un esame di coscienza Ultimamente l’aggressione a Berlusconi ha spinto più d’uno a parlare di clima d’odio verso il premier e, ovviamente, si è speculato sull’accaduto per trarne vantaggi in termini politici, dimenticando che nulla avviene per caso e che, in una democrazia compiuta, la maggioranza al governo non può pretendere di essere portatrice della verità ma deve imparare anche ad ascoltare i dissenzienti (perché ci sono anche loro!) e le proposte dell’opposizione. Ed invece, si è perduta un’altra occasione per fare un esame di coscienza. Ancora una volta... i cattivi sono sempre gli altri, sono sempre gli altri che devono cambiare, che devono smettere di odiare, che devono abbassare i toni. Ma se ognuno di noi ha questa convinzione, la “democrazia” in Italia non farà mai il salto di qualità. Lo stesso atteggiamento lo assumiamo di fronte ai problemi che di volta si vogliono affrontare e risolvere. La reazione di chi vuole solo distruggere o difendere il suo orticello è sempre la stessa: sono ben altri i problemi a cui occorre porre rimedio. Incolpare “gli altri” e il “benaltrismo” sono il male endemico della nostra Italia. Proviamo allora ad assumere un nuovo atteggiamento verso le situazioni, verso i problemi. Sbaglia chi demonizza l’avversario politico, istigando inconsciamente alla sua eliminazione fisica, ma sbaglia altrettanto chi definisce “coglioni” quelli che non votano per il suo partito, suscitando reazioni imprevedibili. Neppure ai tempi del cosiddetto “arco costituzionale” ci si rivolgeva con simili espressioni verso gli ex fascisti o gli extraparlamentari di sinistra. Ricordo alcune “Tribune

politiche” degli anni ‘60, moderate da Ugo Zatterin. Quando interveniva Giorgio Almirante (Segretario M.S.I.), nonostante il suo credo politico fosse considerato al di fuori della Costituzione, gli avversari lo ascoltavano con rispetto, con attenzione e, quando arrivava il loro turno, lo contestavano con educazione e con quel rispetto che, se non può aversi per le idee politiche altrui, deve sempre e comunque esserci verso il genere umano. Assistiamo invece, oggi, alle baruffe televisive, ove gli esempi comportamentali che ci arrivano dall’alto, dagli “onorevoli”, si concretizzano in insulti, in sovrapposizioni di voci e di interventi che confondono il senso dei discorsi e infastidiscono il telespettatore, dove l’espressione più gentile rivolta ad una parlamentare non proprio attraente è “Lei è più bella che intelligente”, dove la maleducazione è sempre il filo conduttore delle trasmissioni che dovrebbero, invece, educare gli elettori a conoscere i problemi del Paese e a partecipare alla loro soluzione. Da queste semine cosa possiamo aspettarci? Siamo proprio sicuri che si tratti di gesti inconsulti di psicolabili? O sono un segnale che in una vera democrazia l’avversario non si offende ma si ascolta? Il primo passo per un clima più sereno, nel confronto delle idee, deve essere il rispetto dell’avversario accompagnato dall’uso di un linguaggio più consono all’autorevolezza di chi si onora di occupare posti di rilievo nelle istituzioni. Non è sdoganando le parolacce in tivvù (di cui si compiacciono gli autori e, a volte, purtroppo anche alcuni telespettatori) che si costruisce il rispetto reciproco. Il turpiloquio che, come il male, si diffonde con rapidità impressionante (il bene fa sempre più fatica ad imporsi), ha sempre preceduto le vie di fatto, a cui si ricorre quando non si hanno più argomenti per controbattere l’avversario o per convincere gli altri a pensarla come noi. E questo atteggiamento è proprio l’opposto della democrazia. (Pasquale Consiglio - pasqualeconsiglio@virgilio.it)

SANTA BARBARA 2009 I

n una cornice festosa di eleganza e sobrietà, anche quest’anno il nostro G r u p p o h a festeggiato in onore di S. Barbara la “XX FESTA AZZURRA”. La manifestazione ha avuto inizio nella mattinata di domenica 13 dicembre con l’alza bandiera, deposizione di corone al Monumento ai Marinai d’Italia ed alla lapide dell’Amm. Luigi Durand De La Penne e la S. Messa officiata da Mons. Marino Albrizio nella Chiesa del Santissimo.La Marina Militare è stata rappresentata dal S.T.V. Luca Provenzano, della Capitaneria di Porto di Molfetta e dal Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Bisceglie, 1° Mar. Np. Pasquale Brescia. Tra le Autorità presenti il Sindaco, avv. Francesco Spina, il Sen. Francesco Amoruso, il consigliere Provinciale Vincenzo Valente, il Delegato Regionale ANMI Puglia settentrionale e Basilicata, Amm.Isp. Giuseppe Ciulli, il Tenente Antonino in rappresentanza della Polizia Municipale, il Comandante della Tenenza Carabinieri, Ten. Carlo Santarpia, rappresentanze delle locali Associazioni d’Arma e Combattentistiche: Carabinieri in Congedo, Finanzieri e UNUCI; la Sig.ra Giulia Di Luzio ed il Dr. Vincenzo Arena in rappresentanza dell’AVIS, nonchè un foltissimoi numero di Soci, simpatizzanti e loro familiari. E’ stata promossa una gara di solidarietà il cui ricavato sarà destinato all’Istituto Andrea Doria e consegnati attestati di Benemerenza ai Soci: Cav. Antonio Lopopolo, Giacomo Losciale e Mauro Gisondi. Nel corso del pranzo sociale hanno portato il loro saluto il Sindaco ed il Comadnante di Locamare Bisceglie. (Il Presidente Geom. Vincenzo Di Bitonto)


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LETTERE

BERLUSCONI, INSUFFICIENTE IN MATEMATICA O RACCONTA di Nicola Papagni FANDONIE? L

e reiterate affermazioni di Berlusconi che va asserendo di essere stato eletto dal popolo, a mio modesto avviso è una fandonia. È una deduzione derivante da constatazioni matematiche, anzi aritmetiche. Analizzando si ha che alle ultime elezioni politiche (scorso anno) votò l’80% degli aventi diritto. Il Pdl ricevette il consenso di meno del 37% dei voti. A conti fatti, quindi, Berlusconi fu eletto con il 29,5% dei partecipanti al voto. Presidente Berlusconi, può smentire questi conti? No! Perché l’aritmetica non è un’opinione! E con meno di un terzo delle espressioni popolari, non può sostenere, per giunta con quell’alterigia che gli è propria, di essere l’espressione popolare e democratica del nostro paese. Se non cambia solfa lo vedremo darsi da fare per diventare Re d’Italia e tutti noi suoi sudditi. E la strada l’aveva preparata; vedasi il lodo Alfano che sarebbe servito solo a lui perché il Presidente della Repubblica può presentare il certificato di

PENSIERI SPARSI.... P untuale alle ore 20.30 è stato l’accesso al Teatro

Garibaldi: il fior fiore dei cittadini biscegliesi era in attesa al suo ingresso. Ho avuto modo di incontrare gli anziani, i colleghi della scuola Ferraris e gli amici di sempre con i ricordi della verde età. Sono i migliori incontri questi, specie quando si partecipa alle manifestazioni musicali con attori di giovanile freschezza e di maestri direttori Michele Lorusso e Giovanni Castro. Il solito vociare, i convenevoli saluti che poi alle ore 21 diminuiscono la luminosità del teatro, solo il palcoscenico è illuminato a giorno: tanti leggii, tante sedie, ma i suonatori di violini, viole, violoncelli, contrabbassi, flauti, clarinetti, clarinetto basso, oboe, fagotto, trombe, tromboni, tastiere ed i maestri direttori sono tra le scene e a un tratto (arcano silenzio, attesa emozionante di applaudire i musicanti), come se uscissero dal porto le barche a vela sull’infinità del mare, entrano in scena i sorridenti violinisti con l’archetto teso verso l’alto, come se fossero alberi maestri dei velieri di un tempo, e gli altri componenti dell’orchestra: giovani, donzelle sorridenti come le ballerine della danza delle ore, sorridenti e timide, e la platea applaude al loro ingresso. Per me inizia il momento magico, surreale della sinfonia di Schumann “La Visione” che mi trasporta a leggere l’avvenimento in chiave contemplativa e di infinita tenerezza. È l’associazione di Bisceglie “Medium Dies” col M° Michele Lorusso presente ad Andria il 20/12/2004 per lì orchestra della nuova provincia BAT, un trapezio di città ricche di storici avvenimenti: Canosa e Canne della battaglia, Annibale che sconfigge i Romani, la cantina della Disfida di Barletta, la solitaria cattedrale di Trani, faro e sentinella dell’Adriatico ed il Castel del Monte, misterioso maniero federiciano, la Bisceglie dei dolmen ed il suo pino secolare. È l’orchestra Pelagus, mare e oceano di suoni e di celestiali armonie che ben gli si addice l’altro nome “Mauro Giuliani”, il chitarrista biscegliese di tanti anni fa, battezzato nella chiesa di Sant’Adoeno. Sul podio si presentano alcuni giovani, parlano dell’orchestra e dei suoi direttori e poi Antonio Citro dell’AC, un giovane seminarista ed un ragazzo del’ACR di Bisceglie, oriundi da una missione in Albania che illustrano la situazione della popolazione di alcune zone di essa dove vige la vendetta che non si limita a colpire il reo di omicidio ma colpisce i suoi figli con la morte: i “bambini sotto vendetta”, per costoro non c’è spazio per i giochi, né possibilità di andare a scuola, chiusi in casa come sepolti vivi. Il ricavato della vendita dei biglietti d’ingresso sarà devoluto al FSHAP-Albania per il progetto di educazione

irreprensibilità, anche Fini non ha bisogno, tant’è che ha pubblicamente rinunciato ed egualmente avrebbe fatto il presidente del Senato Schifani che non ha rinunciato solo per non indispettire Berlusconi. Perché anche l’onestà e la correttezza di Schifani sono fuori discussione. Berlusconi non può essere considerato altrettanto, preso atto che, grazie a validi e furbi avvocati, è riuscito a farsi assolvere in alcuni processi, in altri quegli stessi avvocati l’hanno portato tanto alla lunga con artati stratagemmi, fino a raggiungere l’agognata prescrizione. In tutti gli altri paesi civili e democratici le espressioni istituzionali si dimettono dagli incarichi quando la Magistratura apre un’indagine nei loro confronti. Berlusconi no! Continua imperterrito il suo mandato. E menomale, perché al momento, col caos vigente nel PD ed in tutta la sinistra, non si vede che risoluzione positiva ci potrebbe essere.

d i Mons. Marino Albrizio domiciliare “bambini sotto vendetta”. Una nota di accordo ed ecco apparire il direttore d’orchestra Michele Lorusso ed il primo violino Giovanni Castro. Uno sguardo semplice ai diversi orchestrali meditando con la sua bacchetta, dà il via all’esecuzione del “Largo” di Handel: un ondeggiare del mare che lambisce la costa, si frantuma in essa coprendola di infinite gocce d’acqua che, col sole alto, brillano come stelle. Il magico silenzio della platea aiuta la contemplazione dell’ascoltatore e il suo spirito si libra in volo come un gabbiano nel cielo gustando le celestiali armonie; scroscianti applausi salutano la fine dell’esecuzione ed il gigante maestro ringrazia con un inchino la platea e partecipa il merito accennando con un timido gesto ai suoi orchestrali. Ed ecco la seconda esecuzione, è in scena il grande Beethoven. Non c’è podio, ma il direttore d’orchestra è un tutt’uno con i suoi suonatori, sembra il custode di un nido, o di uno sciame di cinguettanti passeri che all’alba partono dall’albero di pino verso il cielo incontro al sole. Inizia con un tam tam ed un crescendo meraviglioso, un dialogo del primo violino con gli altri, sarà il canto di una tortora? Non so rispondere, le emozioni sono tante… Terminata l’esecuzione il M° Giovanni Castro illustra la variazione di programma in seguito all’immane tragedia del maremoto e citando il Papa Giovanni Paolo II che invita alla preghiera, dice “noi non abbiamo parole per pregare, é la musica la nostra preghiera”. Uno scrosciante applauso. La violoncello solista Valeria Sirangelo invita al silenzio per le vittime e suona le note del preludio di Bach. Quindi sul podio Giovanni Castro c’è Tchaikovskj, variazioni Rococò, sa molto del valzer di Strauss. Termina il concerto, al posto della marcia di Radetzkj, il Cantico di fratello Sole e sorella Luna. Un concerto così meraviglioso non poteva terminare se non francescanamente di un pace e bene illuminato dal sole dell’Amore di dio ed il chiarore della luna che dirada l’oscurità di tanto male nel mondo con l’augurio che domani sarà un altro giorno pieno di bene e solidarietà. È mezzanotte, la platea si svuota e meditabondi si torna a casa. Nel cuore restano i sentimenti, impossibile descriverli, sono celestiali armonie.

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18 - 15 GENNAIO 2010

Bisceg lie C-5 va il Bisceglie C-5.. Rodolpho sal salv Bisceg lie. 5 a 5 col P escar a Bisceglie. Pescar escara Grande primo tempo dei neroazzurri che chiudono il parziale sul 4-2. Nella ripresa qualche sbavatura di troppo e gli abruzzesi rimontano. Nel finale un calcio di punizione di Rodolpho evita il peggio.

T

ermina in parità il primo match esterno del 2010 per il Bisceglie C5. La compagine allenata da Leopoldo Capurso si rende protagonista di uno spettacolare 5-5, che lascia non pochi rimpianti ai pugliesi. Bisceglie che recupera in extremis Rodolpho. Pescara con il solo Pelentir fermo ai box per infortunio. In una gara resa monca dall’impossibilità di avere come riferimento il tabellone del PalaRigopiano, in attesa di essere sistemato, è il Bisceglie a passare per primo in vantaggio al 4’con un missile di Nicolodi, che si insacca sotto la traversa. Passano pochi minuti e capitan Planas al 6’ insacca tra le gambe di Redivo un assist di Laion. Sullo 0-2 la gara sembra in discesa, ma per i biscegliesi il palasport pescarese è sempre luogo di rimonte inaspettate. Nell’arco di pochi secondi Menini si rende protagonista del momentaneo 1-2 partito da un calcio d’angolo battuto in maniera irregolare. Il pari arriva al 7’ con lo stesso numero undici abruzzese che beffa Planas e Laion in un sol colpo. Tutto da rifare per i neroazzurri, ma all’8’ un preciso

Rodolpho, la sua punizione ha salvato il Bisceglie C5

diagonale di Pereira riporta i suoi avanti per 2-3. Il quintetto di Marzuoli non riesce ad imbastire manovre degne di nota ed il Bisceglie spreca più volte da posizione ravvicinata. Al 17’ Pedotti serve con un assist geniale Nicolodi, che al limite dell’area di rigore dribbla Redivo ed insacca il 2-4. Lo stesso folletto di Mormaço spreca un azione clamorosa qualche istante dopo sparando addosso al numero uno di casa. La ripresa parte con i pescaresi a mille. Correia accorcia al 2’ con un azione da corner finalizzata dal numero cinque di casa, con Laion non proprio impeccabile. Passano due minuti ed al 4’ lo stesso Correia insacca il 4-4 tra le gambe di Laion, ma l’azione è viziata da un evidente fallo non sanzionato a Dao rimasto contuso al naso e costretto a lasciare il gommato pescarese. Sul nuovo punteggio di parità il Bisceglie C5 accusa il colpo ma le fasi di gioco non brillano di precisione. Laion prova con sortite offensive ma Redivo salva almeno tre volte in maniera fortunosa. Tutto sembra girare storto al Bisceglie che al 14’ subisce la rete del sorpasso ad opera dell’ex laziale Battistoni, che da corta distanza

Basket, Ambrosia “v endica” ve lo smacco di Corato Sotto molteplici aspetti, un successo sirena per il definitivo 72-65. “Ogni fondamentale. Per il prestigio e l’orgoglio, riabilitati dal tremendo stop incassato all’andata. Per la classifica, tornata a sorridere con l’aggancio al secondo posto sia pure in affollata compagnia. Per i propri tifosi, ripagati nell’unica maniera possibile dopo aver incitato i colori nerazzurri fino all’ultimo refolo di gara. L’Ambrosia si aggiudica con merito il derby casalingo della seconda di ritorno a spese di Corato: le condizioni tutt’altro che ottimali degli influenzati Storchi, Gallerini e capitan Polselli, illustre ex rivelatosi decisivo sotto i tabelloni, non hanno impedito al cast di Ciracì di ottenere la decima perla stagionale confermando il percorso netto (8 vittorie su 8 incontri) al PalaDolmen. Nessuna perplessità nell’assegnazione della palma di migliore in campo al play Lorenzo Novati, autore di prova sontuosa certificata da 15 punti, 7 assist, 8 rimbalzi e 32 di valutazione. Non è affatto un caso che ci sia la griffe del 24enne con i calzettoni a pois nel concitato finale, quando Corato (risalito fino al -2 a 40” dall’epilogo) deve definitivamente arrendersi al suo incredibile canestro in penetrazione, seguito dalla tripla a fil di

giocatore si augura sempre di poter essere decisivo all’interno di una vittoria di squadra e stavolta è toccato a me – esordisce Novati -. L’esito è quello che tutto l’ambiente si aspettava, avevamo un desiderio immenso di riscatto e per non perdere ulteriore terreno nei giochi al vertice ci restava un solo risultato. E’ stato un derby incerto e nervoso. In avvio gli avversari ci hanno un po’ sorpreso, ma già a metà del primo periodo siamo andati in vantaggio costruendo un parziale di 15-0 e poi abbiamo costantemente comandato il risultato, pur senza riuscire a chiudere in anticipo la contesa”. Il vittorioso match su Corato precede l’appuntamento – sempre tra le mura amiche – di domenica 17 gennaio al cospetto della capolista Siracusa. “Ora la bagarre in testa alla classifica entra davvero nel vivo, con sei formazioni racchiuse in appena due punti – conclude Novati -. Noi non dobbiamo sentirci appagati e lavoreremo con estrema umiltà in settimana per ottenere un altro risultato importante che andrebbe ad azzerare ogni gerarchia”. (Mino Dell’Orco)

devia in rete un calcio di punizione battuto da centrocampo. Nei minuti finali è forcing Bisceglie, ma la rete del definitivo 5-5 giunge su calcio di punizione grazie una invenzione di Rodolpho, che insacca sotto la traversa con un tiro forte e precisio. Ancora un gol importante per il difensore di Florianopolis dopo la marcatura valsa la vittoria con la Luparense. Bisceglie che ottiene quindi il settimo pareggio stagionale allungando a tre la serie di risultati utili consecutivi. Quarta piazza mantenuta anche se in coabitazione con l’Augusta. Per i neroazzurri adesso parte un periodo di riposo di una settimana e da lunedì 18 Gennaio si riprenderà con un richiamo atletico visto che il campionato osserverà tre settimane di stop con la Nazionale italiana impegnata dal 19 al 30 Gennaio in Ungheria per gli Europei. (Gianluca Valente) Classifica Serie A dopo 16 Giornate: Marca Futsal 41 - TSC Lazio 18 Montesilvano 37 - Kaos Bologna 17 Luparense 35 - Pescara 16 - Bisceglie 25 Napoli Barrese 16 -Augusta 25 - Cagliari 14 - Atiesse C5 19 - Arzignano 11 - Napoli Vesevo 19 - Napoli 9.

I ragazzi di coach Ciracì piegano la quotata squadra neroverde nel derby del PalaDolmen, “vendicano” la batosta dell’andata e ritornano al secondo posto. Intanto cresce l’attesa per la sfida casalinga contro la capolista del 17 gennaio.

Lo Sport su Radio Centro

A partire da Settembre, con l’inizio della stagione agonistica 2009/ 2010, la storica e sempre dinamica emittente biscegliese (93.1 Mhz) ha in serbo per i suoi radioascoltatori d u e nuovi appuntamenti con l’informazione sportiva. Tutti i Lunedì alle ore 19.30, con replica il Martedì alle 14.45, ci ritroviamo a “Centro Campo”: trasmissione di commento, interviste ed approfondimento sul weekend sportivo Biscegliese, con ospiti in studio e collegamenti telefonici. La conduzione è affidata a Pino Di Bitetto e Mino Dell’Orco, con la collaborazione tecnica di Mimmo Losapio. Nel corso di “Centro Campo” gli ascoltatori potranno esprimere la loro opinione attraverso la linea SMS al numero 327/126.77.55, oppure inviando una mail all’indirizzo centrocampo@rcsbisceglie.it


19 - 15 GENNAIO 2010

Bisceglie Bisceglie,, due pari smorzano le ambizioni Pla y Of Play Offf Il trittico ravvicinato d’inizio anno propone una squadra viva e battagliera, ma i due colpacci mancati a Corato e a Lucera allontanano capitan Malerba e compagni dal quinto posto.

U na

vittoria casalinga e due pareggi esterni di fila accompagnati da legittimi rimpianti. E’ iniziato così il nuovo anno solare dei nerazzurri, che all’indomani della quarta tappa del girone di ritorno occupano l’ottava posizione con un ritardo di sei lunghezze dalla zona playoff ed un vantaggio rimarchevole da amministrare sulle squadre “pericolanti”. Di misura sul Taurisano. Il Bisceglie inaugura il 2010 regalandosi tre punti a spese di un indomito Taurisano. L’undici di mister Di Corato la spunta per 2-1 al termine di una prova generosa, caratterizzata dal doppio vantaggio a cavallo tra il 22’ ed il 31’ del primo tempo firmato Di Bitetto - Di Pinto. Nella ripresa gli ospiti accorciano inutilmente il divario con Brigante ed il Bisceglie può incamerare il primo successo sotto la gestione del nuovo

presidente Galantino. Pari nel derby di Corato. Solo un penalty concesso con magnanimità a 10’ dallo scadere nega al Bisceglie la vittoria nella trasferta dell’Epifania a Corato. I nerazzurri spezzano l’equilibrio con un’incornata di Leonardo Di Bitetto al 33’, poi nella ripresa il fischietto brindisino Guarini assegna la massima punizione per un veniale atterramento su Di Domenico, che lo stesso centravanti coratino trasforma per il definitivo 1-1. Altro “ics” sul sintetico di Lucera. In terra foggiana i nerazzurri collezionano il terzo risultato utile che, tuttavia, lascia l’amaro in bocca per il modo in cui è maturato. La formazione stellata passa in vantaggio al 34’ grazie ad una magistrale stoccata dai 25 metri di Nicola Ancona (seconda presenza e prima rete con la maglia del Bisceglie

Gaetano Malerba, capitano del Bisceglie Calcio

per il laterale di centrocampo fasanese), ma al 24’ della ripresa il Lucera riequilibra la sfida con una punizione di Salinno. Prossimi impegni. Domenica 17 gennaio il Bisceglie ospiterà il fanalino di coda Real Altamura con il chiaro obiettivo di centrare la quinta affermazione di fila al “Ventura”. A seguire la difficile trasferta di giovedì 21 contro la capolista Nardò, l’incontro casalingo di fronte al Maglie (domenica 24) e l’appuntamento esterno con il Cerignola dei tanti ex (domenica 31). Classifica del campionato di Eccellenza dopo la 21esima giornata: N a r d ò 4 5 , M o l f e t t a 4 3 , Tr a n i 4 0 , Copertino e Terlizzi 37, Lucera e Castellana 33, Bisceglie 31, Manduria 30, Sogliano 29, Corato 28, Cerignola 21, Taurisano 19, Tricase 18, Massafra 17, Maglie e Locorotondo 15, Altamura 12. (Mino Dell’Orco)

Caleidoscopio pr esa SPOR TILIA a la capolis Caleidoscopio,, Im Impr presa SPORTILIA TILIA,, battut battuta capolistta CICLOCROSS. L’Idroscalo di Milano ha ospitato nello scorso weekend l’edizione 2010 dei Campionati Italiani di ciclocross. Alla kermesse tricolore ha preso parte anche una folta e qualificata pattuglia di corridori della Pol. Gaetano Cavallaro: il miglior r i s u l t a t o individuale è arrivato da Lucrezia Di Benedetto, nona classificata nella prova femminile Esordienti 2° anno. Buone performance anche dei suoi compagni di società Mauro Piccolo, Marta Emanuela Bufi, Teresa Colangelo, Mimì Lopopolo, Gianvito Di Niso e Sabino Piccolo. OLIMPIADI (calcio a 5, serie B). Si è interrotta dopo ben 8 risultati utili (7 vittorie ed un pareggio) la lusinghiera striscia positiva dei biancazzurri. Nel primo appuntamento del 2010, infatti, il quintetto di mister Nico Ventura ha rimediato lo stop in casa del Deportivo Matera (7-4). In classifica Olimpiadi scende al quinto posto con un solo punto di ritardo dal podio. Sabato 16

gennaio è in programma il match casalingo di fronte al pericolante Giovinazzo, sette giorni più tardi Comas e compagni sosterranno in trasferta lo scontro diretto con il Loreto Aprutino. SPORTILIA (pallavolo, serie C). Impresa del sestetto biscegliese nella sfida della terzultima d’andata giocata sabato scorso al PalaDolmen. Le ragazze di coach Nuzzi hanno infatti spezzato l’imbattibilità stagionale della capolista Noci, piegata al tiebreak grazie ad una strepitosa rimonta (22/25, 25/27, 25/23, 25/13, 15/ 12). In classifica Sportilia conserva la settima posizione con un distacco di appena quattro lunghezze dal terzo posto e sabato 16 affronterà la trasferta piuttosto abbordabile sul r e t t a n g o l o d e l l ’ Av i s F o g g i a , terzultimo. STELLA ROSSA (calcio, Seconda Categoria). E’ iniziato con due brucianti kappaò casalinghi

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consecutivi il nuovo anno della squadra allenata da Tonio Musci. Con il medesimo punteggio (0-1) sia Bitetto e sia Norba Conversano hanno espugnato il “Di Liddo” facendo scivolare i rossocelesti al quinto posto, ai margini della zona playoff. Intanto domenica prossima la Stella Rossa sarà impegnata nel delicato derby esterno sul campo del Milan Club Molfetta, formazione tra cui le fila militano numerosi biscegliesi. SPORTING CLUB (calcio, Terza Categoria). Il capitombolo interno (01) per mano del Fc Giovinazzo costa ai biancoverdi di mister Veneziano la leadership in classifica, conquistata proprio nel turno pre-natalizio. Lo Sporting Club rimane così a quota 15 retrocedendo in terza posizione alle spalle della nuova capolista M a r g h e r i t a Te r m e ( 1 7 ) e d e l Giovinazzo (16). Domenica prossima è in programma la trasferta contro il Kaleidos Molfetta. (Mino Dell’Orco)


20 - 15 GENNAIO 2010

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Info: 328.4176947 E-mail: todisco.mariacarmela@libero.it Internet: www.tombolodibisceglie.ning.com


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