Periodico d'Informazione - Anno XIII N. 300 (16) 31 - 08 - 2011
MUSICA: S t agione positiv ae positiva ospe ttiv e buone pr prospe ospettiv ttive per il Concer t o Bandis tico Bandistico “Città di Bisceg lie” Bisceglie”
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IGIENE URB AN A: URBAN ANA Le lettere dei cittadini, fra indignazione e desiderio di chiarimenti
Sedi: Padova - Bisceglie -Trani - Barletta Via Berarducci Vives, 2 - 70052 Bisceglie NUMERO VERDE 800.022.323
2 - 31 AGOSTO 2011
ECON OMIA NO
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e qualcuno aveva ancora dubbi sul declino economico dell’Italia gli ultimi dati pubblicati da Confcommercio chiariscono definitivamente le idee e certificano la gravità della situazione: a fine 2011 ben 17 regioni su 20 rischiano di registrare un livello di consumi addirittura inferiore a quello del 2000. Il Paese è tornato indietro di oltre 11 anni e ancora una volta il prezzo più salato lo paga il Sud. Mariano Bella, direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, non ha dubbi che dalla crisi si esce solamente «se il Paese supera la fissazione di vedere le tasse come la soluzione del problema e non invece come la malattia». Bella, i dati pubblicati oggi tracciano un quadro desolante dell’economia italiana. Perché i consumi sono fermi? «Il motivo è semplice. L’Italia ormai non cresce più dal 2000 e la crisi del 2008-2009 ha ulteriormente aggravato la situazione. Se il Paese rimane fermo è inevitabile che i consumi restino bloccati. Dentro questo generale quadro di debolezza la situazione del Mezzogiorno è ancora più grave. Le regioni del Sud ormai vanno male da oltre 20 anni e negli anni 2000 è ripresa la dinamica migratoria verso il Nord che ha ridotto il peso demografico del Mezzogiorno al 34% dal 36,4% del 1995. Questa perdita di popolazione deprime ulteriormente, in termini assoluti, il livello dei consumi». Secondo alcuni i dati economici sono fuorvianti. L’Italia è una paese ancora ricco e la dimostrazione di questo sono le autostrade piene di vacanzieri e i ristoranti affollati. Concorda con queste affermazioni? «Questa è pura demagogia. Considerare il fare le vacanze o l’andare in ristorante segnali di ricchezza è una assurdità. Si tratta di consumi fondamentali ai
TREDICESIMO
ANNO
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In ben 17 Regioni i consumi restano fermi, se non addirittura inferiori al resto del Paese. Confcommercio contraria alla liberalizzazione degli orari dei negozi. Il prezzo più alto lo paga il Sud.
fini dell’inclusione sociale e una loro riduzione sarebbe un fatto grave per il benessere delle famiglie. La verità è che le famiglie italiane sono in forte sofferenza. Ormai più del 20% per soddisfare i bisogni basici è costretta ad intaccare i risparmi». Sulla debolezza dei consumi quanto incide il generale clima di sfiducia e di incertezza che si respira nel paese? «L’incertezza ha un ruolo rilevante perché è normale che una famiglia che non si sente sicura tende a ridurre le spese. A mio avviso però non pesa il clima negativo e pessimista generato dai media ma l’indecisione della politica sulle misure da adottare per uscire dalla crisi. Ogni giorno spuntano costi nuovi per le famiglie e questo ha un effetto destabilizzante». Lei è ottimista o pessimista sul futuro dell’Italia? «Io non sono né ottimista né pessimista. Mi limito a studiare i dati economici e le tendenze in atto e quello che vedo è preoccupante. Finché il Paese resterà fissato sull’idea che le tasse siano la soluzione del problema e non la malattia a mio avviso non ci sono molte speranze di invertire rotta». Cosa bisognerebbe fare per far ripartire la crescita? «B i s o g n e r e b b e t a g l i a r e g l i s p r e c h i d e l l a p u b b l i c a amministrazione, i costi della politica e combattere con decisione l’evasione fiscale che è una malattia che il Paese non può più permettersi. Bisogna poi smetterla di inseguire le grandi opere e fare le opere necessarie. Per esempio per rilanciare il turismo bisognerebbe salvare il mare costruendo depuratori, razionalizzare il sistema dei porti e costruire strade dove servono. Da queste cose si può ripartire». Per correggere la manovra è stata avanzata la proposta di un aumentando dell1% dell’Iva. E’ d’accordo con chi afferma che l’impatto sulla crescita sarebbe tutto sommato limitato? «Assolutamente no. L’aumento dell’Iva avrà un impatto recessivo importante perché riduce il potere di acquisto dei redditi e dei risparmi. Dalle nostra stime un aumento di un punto percentuale di tutte le aliquote senza una compensazione irpef ridurrà il Pil di oltre l’1%. Altri centri di ricerca hanno fatto stime meno pessimiste, tuttavia nessuno ha messo in dubbio l’impatto recessivo dell’aumento dell’Iva». Nelle ultime settimane si è parlato molto anche di liberalizzazioni come strada per far ripartire la crescita. Cosa ne pensa? «Penso che sia corretto e penso che la prima cosa da fare sia leggere quanto scritto dall’Antitrust nella relazione del 2010 e nella nota del 2011. Secondo l’Antitrust alcuni settori hanno urgente bisogno di liberalizzazioni. Questi settori sono: servizi pubblici locali, banche, assicurazioni ed energia. Partiamo da qui e smettiamola di invocare interventi su falsi problemi come la liberalizzazione totale dell’orario dei negozi».
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EDIT ORIALE EDITORIALE
Questione Rifiuti: dalle lettere dei cittadini sotto accusa senso civico ed organizzazione del di Salvatore Valentino servizio L
ontano dai clamori della campagna elettorale, che ha infervorato la privavera 2011 dei biscegliesi, affrontiamo volentieri il problema “RIFIUTI” che ciclicamente sembra attanagliare questa Città: un problema che d’estate assume contorni più preoccupanti in seguito al temporaneo incremento demografico, dovuto alla
interventi si incentra sull’annosa questione del “Senso Civico” dei cittadini. Si tratta di un argomento che ci coinvolgerebbe in mesi di discussioni, poichè atavico sembra l’atteggiamento autodistruttivo che moltissimi biscegliesi hanno nei confronti della loro stessa Città: dai rifiuti lasciati sulle spiagge in mezzo ai
presenza di numerosi ospiti. L’incremento dei consumi genera, inevitabilmente, l’incremento dei rifiuti, a fronte di un servizio programmato per un numero inferiore di residenti. Ma non è di scusanti che abbiamo bisogno, se vogliamo effettivamente affrontare la questione con la serietà dei “cittadini diligenti” e non dei “populisti da strapazzo”, dediti al “tanto peggio, tanto meglio”...per loro, s’intende.... Nella pagine che seguono ospitiamo le lettere di due cittadini: la signora Marisa Cioce, da poco tornata dal Nord a vivere stabilmente a Bisceglie; Pasquale Consiglio, nostro ospite fisso nella rubrica degli interventi. A tale proposito, ci consenta la Signora Cioce una breve digressione: non tutto il Sud è come Bisceglie: in realtà comunali anche a noi vicine, il rispetto per l’ambiente e per i luoghi di comune interesse è molto sentito e praticato. Esistono piccoli comuni, dalla Murgia all’Appennino centromeridionale che non hanno nulla da invidiare al Nord o alla sempre ricorrente Svizzera!! Leggendo attentamente i Loro contributi balza subito all’occhio che, espresse le legittime perplessità circa l’organizzazione tecnica del servizio di raccolta dei rifiuti, il nocciolo dei Loro
ciottoli, al mancato rispetto delle piste ciclabili, che sono diventate nuove aree di sosta gratis e che non mancano di ospitare anche cassonetti dell’immondizia..... Ma l’elenco delle violazioni perpetrate dai cittadini ai danni dell’ambiente è più lungo: non ci sfugge, infatti, che da ottobre 2009 fino all’autunno 2010 il Comune si è fatto carico, spendendo oltre 150 mila Euro, di eliminare le “mini discariche” abusive sparse nelle campagne, recuperando oltre undici tonnellate di amianto, oltre ad altri rifiuti classificati tossici e pericolosi. Ebbene, se ci si reca nei medesimi posti, oggi si assiste al perpetuarsi dell’abbandono abusivo di rifiuti: da residui di restauri di immobili operati da piccole imprese edili, all’abbandono di pneumatici ed altro genere di immondizia, come testimonia la foto qui sopra scattata oggi. A questo si aggiunga la malsana abitudine di molti cittadini di abbandonare i sacchetti di rifiuti non già negli appositi cassonetti, bensì ai loro piedi. Un fenomeno constatato di persona questa estate su Via Sant’Andrea, dove accanto a cassonetti vuoti erano depositati decine di sacchetti della spazzatura. Senza contare che nei contenitori della differenziata venivano conferiti indistintamente tutti i generi di rifiuti, in spregio alle più
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elementari norme sull’igiene pubblica e nonostante la presenza in loco di telecamere per la videosorveglianza! A fronte di una situazione che non esitiamo a definire, ormai, fuori controllo pensiamo sia legittimo, da parte dei cittadini evidenziare le carenze nei pubblici servizi ma, allo stesso tempo, siamo convinti che una generale assunzione di responsabilità da parte di tutti potrebbe aiutare questa Città a venir fuori da alcune situazioni di degrado, che vanificano gli sforzi di molti nel voler promuovere il decoro dei luoghi di utilità comune: in primo luogo per un senso di benessere personale e delle nostre famiglie, ed in secondo luogo (non meno importante) per favorire l’affermazione della vocazione turistica della Città. Ci rendiamo conto che, il solo mugugno o la protesta isolata, piuttosto che interventi di natura “culturale”, non bastano da soli a porre un freno ad una dilagante “irresponsabilità collettiva”. Nè possiamo pensare che il “senso civico” possa essere imposto con decreti, ordinanze o delibere amministrative, se poi a questi atti istituzionali non dovessero seguire le opportune azioni repressive. Abbiamo notato
tutti, ad esempio, come agli incroci dotati di T-Red gli automobilisti biscegliesi siano diventati di colpo “svizzeri”; mentre agli incroci non soggetti a videosorveglianza le infrazioni al Codice della Strada sono all’ordine del giorno. Legittimo, quindi, porci una fondamentale domanda: quale futuro può avere una Città in cui gli abitanti hanno bisogno di essere repressi per rispettare le regole della civile convivenza?
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I N C I T T A’
Questione Rifiuti: i cittadini intervengono su “senso civico”, organizzazione e rispetto delle regole R i f i u t i a “ Vo c a z i o n e Turistica”
A
gosto 2011. Percorro in bicicletta le strade del centro, della periferia, la litoranea. Il traffico? Se riesci ad evitare gli automobilisti che, ignorando l’esistenza delle due ruote, ti spalancano la loro portiera quando sopraggiungi, è un problema che non esiste per noi ciclisti. Categoria a cui sono riservate piste ciclabili, manifestazioni promozionali e quant’altro. Peccato che le corsie riservate siano sempre occupate da auto in sosta o da cassonetti. Già, proprio da cassonetti. Da qualche giorno noto che hanno iniziato a liberare le “piste riciclate” dagli ingombranti contenitori: gli automobilisti ringraziano. In bicicletta, gli scorci di Bisceglie che meritano di essere ammirati, fotografati, ricordati, non sfuggono; si possono cogliere particolari che altrimenti si perderebbero. E, al mio occhio sensibile alle novità che la città offre, non potevano sfuggire i cassonetti a vocazione turistica. Proprio così. Ci sono cassonetti, in particolare quelli destinati alla raccolta differenziata, che da settimane rinviano il loro svuotamento. Probabilmente attendono di essere immortalati in qualche foto, ripresi da qualche telecamera di turisti giapponesi, sempre attirati dalle stranezze italiche. Il problema è proprio questo: ci stiamo abituando alla monnezza, ai marciapiedi invasi dalla plastica e dalla carta che non trovano spazio nei rispettivi contenitori, alla raccolta che è sempre più differenziata… nel tempo. Non lo troviamo più, strano, ma normale. Tranne vergognarci di essere biscegliesi e arrossire quando vengono a trovarci amici e conoscenti dal Nord Italia verso i quali ci proponiamo di fare da guida per far loro conoscere le…bellezze della nostra città. Notare un turista che immortala i rifiuti che si accumulano sui marciapiedi, dinanzi alle abitazioni; che sbalordisce di fronte alla gran quantità di mobili vecchi abbandonati nelle nuove zone residenziali di periferia, mi lascia senza parole. Se a questo aggiungiamo che ci sono ancora maleducati che si divertono a fare canestro (con i cassonetti chiusi!), lanciando dal finestrino dell’auto il loro sacchetto d’immondizia verso i cassonetti, il quadro della situazione igienica nella nostra città è completo. Non ho più argomenti per difendere la mia città, per sostenere che non siamo sporchi, o napoletani, come, generalizzando, ci definiscono nell’Altra Italia. Non conosco i termini del capitolato d’appalto tra il Comune e la Lombardi Ecologia. Mi fermo ai fatti, a ciò che vedo. E so, per esempio, che su via Imbriani,
nei pressi dell’Arca dell’Alleanza, i contenitori di plastica, vetro e carta sono stati svuotati il 19 Agosto, dopo circa tre settimane. So che la Carrara di San Francesco, ormai densamente urbanizzata fino a via Fragata, è diventata un’area di abbandono permanente di rifiuti d’ogni tipo. Altro che isola ecologica! A Bisceglie c’è un arcipelago di rifiuti. Non credo che il Comune abbia concordato una modalità di raccolta così carente. Con quale periodicità avviene la raccolta della plastica, del vetro, della carta, dei rifiuti ingombranti? Chi controlla il rispetto del capitolato d’appalto? Quali iniziative vengono prese in occasione di eventi straordinari o in periodi particolari in cui la popolazione aumenta? Ai biscegliesi occorre dare risposte chiare. Un operatore ecologico, incontrato casualmente mentre… operava (cambiano i termini, non altrettanto i risultati…) mi riferiva che la raccolta differenziata dovrebbe avvenire a giorni alterni e che, se non sempre è possibile, la causa è da ricercarsi negli automezzi spesso in riparazione. Risponde al vero? I biscegliesi attendono fiduciosi dai loro Amministratori una risposta chiara. Sulla gestione dei servizi essenziali, non può calare il silenzio tra elettori ed eletti. Questi ultimi devono dare prova della loro capacità di garantirli. E l’igiene urbana non è un optional ma è la cartina tornasole della buona o cattiva amministrazione. Anche perché ha un costo non indifferente che incide notevolmente sui bilanci delle famiglie. Un costo che non si riduce nei giorni in cui il servizio non funziona o quando gli automezzi sono in officina. E qui, non posso evitare di aprire un altro argomento: il costo della TARSU. Da anni sostengo che è una tassa iniqua, perché calcolata sulla superficie dell’immobile, anziché sul numero degli occupanti. E’ una tassa occulta sulla casa di abitazione. Non è l’immobile che produce rifiuti, ma sono gli individui che vi abitano. Quando i Comuni d’Italia si decideranno a calcolarla per singolo occupante e, per le seconde case dei non residenti, in proporzione ai mesi di abitazione? Perché il Sindaco Spina non si fa promotore di una proposta in tal senso presso l’ANCI? Mi rendo conto di aver fatto troppe domande. Nella certezza di non avere risposte da chi dovrebbe darle, non mi resta che chiudere l’argomento sperando almeno che qualche lettore manifesti la mia stessa indignazione per un disservizio intollerabile. (Pasquale Consiglio)
T.A.R.S.U. e senso civico, come or ientarsi?
Gentile redazione,
Vorrei tornare sul problema rifiuti con una constatazione e suggerimenti di approfondimento. Constatazione: da alcuni mesi ho accolto la proposta di "Naturalmente" di differenziare anche l’umido: presi gratuitamente contenitore e buste biodegradabili, mi sono resa conto di questo: plastica, alluminio, vetro e carta (esclusi quotidiani e riviste che trattengo per un mese), posso "buttarli" negli appositi bidoni ogni tre giorni e i rifiuti organici a giorni alterni. Il resto della raccolta indifferenziata posso conferirla ogni quattro giorni. Mi sembra un bel risparmio. Chissà che incremento si otterrebbe se ci fosse una raccolta porta a porta, soprattutto perché molti mi dicono che gli anziani non fanno la differenziata
perché i cassonetti rispettivi sono distanti!! A r r i v o a i p r o b l e m i: d a s a b a t o "Naturalmente" è chiuso per le meritate ferie: dove porto l'organico? Ecco la mia proposta: in attesa che ci siano bidoni per l'organico accanto agli altri, perché non permettere ai comuni cittadini di conferirli presso i fruttivendoli ed i fioristi che già operano tale raccolta? Seconda constatazione: la tassa rifiuti che paghiamo al Comune presenta una tariffa indifferenziata rispetto all'uso dei locali: così io pago lo stesso importo per la mia abitazione e per un locale adibito a deposito, ove i rifiuti riguardano solo... la polvere! La tariffa tiene conto solo dei metri quadri dei locali! Proposta: come intraprendere un'azione che modifichi tale disposizione: sicuramente in casa (tre adulti) i miei rifiuti sono di gran lunga più rilevanti che nel
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locale-deposito. Continuo nella mia “analisi” sul problema rifiuti, con il racconto di un episodio accadutomi stamattina 9 agosto e di una proposta. Sono sulla spiaggia dietro il molo, contigua alla Conchiglia adriatica, ma spiaggia pubblica. Spiaggia bellissima, con piccoli ciottoli che permettono un facile accesso al mare aperto, quindi anche adatto ai bimbi, ma soprattutto sempre calmo. Non ultima constatazione: facilmente accessibile con la bici, che può essere tenuta sott’occhio da breve distanza! Un piccolo di 4 o 5 anni ha appena finito di mangiare il suo pacchetto di cracker: prende l’involucro e lo seppellisce sotto alcuni ciottoli, non coprendolo completamente. Il nonno lì vicino, si alza dalla sua sedia, e completa l’opera di sepoltura della plastica. Naturalmente non sono riuscita a trattenermi: mi sono avvicinata al bimbo e gli ho proposto di fare un gioco: di scavare per trovare un tesoro, ritrovare la carta e buttarla nel cestino. Il bimbo è rimasto perplesso, ma subito il papà, che a ve va a s s i s t i t o a l l a s c e n a , m i h a rimbrottato che avrebbero buttato la carta quando sarebbero andati via. E per fortuna che la mamma ha continuato a prendere
il sole, senza intervenire. Finchè sono rimasta in spiaggia l’involucro è rimasto lì. Mi chiedo: quale messaggio è passato al piccolo? Certamente la possibilità che tutto si può lasciare sulle spiagge e, divenuto adolescente e giovane adulto, si recherà sulla spiaggia a cenare e butterà i rifiuti tra i massi (vedi foto), oppure con la morosa andrà ad assistere al sorgere del sole con colazione sulla spiaggia e ….. lascerà il bicchierino del caffè!!!!! (Vedi foto) Così come si potranno rompere le bottiglie e via dicendo…. E’ la cultura che va modificata: far rendere consapevoli che “pubblico” significa “bene comune” che va goduto da tutti, ma altrettanto va rispettato da
tutti!!!! Forse mi considererete un po’ fissata, ma il vedere Bisceglie così poco pulita mi fa vergognare, quando arrivano miei amici dal Nord (precisamente da Sondrio piccolissima città leghista, un capoluogo di provincia in odor di cancellazione se non fosse la patria di…. Tremonti, ma molto pulita forse non è il caso di specificarlo). Ancora una volta una considerazione ed una proposta. Ritorno sulla spiaggia sul porto, vicina alla Conchiglia adriatica e sulla banchina dove attraccano i pescherecci. Lì, come vedrete dalle foto, sono disseminati rifiuti a non finire (plastica, carte e via dicendo). Domanda: cosa accade di tali testimonianze umane con un vento di tramontana? Sicuramente sono riversati
con l’operatore ecologico manuale (che passa una volta alla settimana) e decide quali tratti di strada pulire e quali no! Da almeno due mesi, di tale macchina non ho più visto l’ombra: probabilmente il grande arrivo di turisti rende il lavoro in piazza più lungo!!!! Domanda: ma allora la pulizia delle strade è a discrezione degli operatori? Non esiste un piano di azione preciso? Proposta: e se fossero noti agli abitanti le ore ed i passaggi dei vari operatori (manuali e no) non potrebbero essere gli stessi abitanti/cittadini a vigilare sul loro corretto operato? Sì, ma poi? Mi sono rivolta direttamente in Comune per esporre questi problemi ed ho parlato con un “addetto ad hoc”. C’è stata una telefonata all’azienda, ma i risultati non sono cambiati. Tuttavia non demordo, anche se finora nessuno ha risposto alle mie proposte, non fosse altro che per ribadire che non sono attuabili. Grazie per la pazienza Marisa Cioce Una cittadina indignata, tornata a Bisceglie con grande amore per la sua Città
nello specchio di mare antistante con le conseguenze che tutti sappiamo. Ed allora la proposta: perché non inviare al mattino una macchina spazzatrice (non so come si chiamino) che in cinque minuti potrebbe rendere pulito quel piccolo tratto di spiaggia? E perché non inviare il “Nucleo Guardia Ambientale”, recentemente dotato di bici, almeno una sera a controllare chi lì si reca per la cena? Se si percorre la litoranea con un occhio attento alle “testimonianze indesiderate”, si nota come esse siano presenti in alcuni luoghi (ad esempio spiaggia vicino al manicomio) e non in altri ( ad esempio Salsello o anfiteatro: ci sono allora spiagge di serie A e spiagge di serie B? Altro capitolo riguarda il passaggio delle suddette macchine spazzatrici nelle vie: mi è capitato di vederle in azione nella strada in cui abito (via Curtatone ma preferisco che non sia citata) e l’addetto da me interpellato mi ha risposto che aveva terminato con anticipo la pulizia di Piazza Vittorio Emanuele ed era passato a pulire qualche strada vicina. Poi si era fermato un bel po’ di tempo a chiacchierare
Venticinquesimo Anniversario di Nozze
Antonella Di Pilato e Paolo Valente hanno festeggiato il 15 Agosto scorso loro venticinquesimo anniversario di nozze, circondati dall’affetto delle loro figlie Maria Alessandra e Flavia. Ai coniugi Di Pilato-Valente le più sincere felicitazioni anche dalla nostra Redazione.
6 - 31 AGOSTO 2011
INTER VENTI INTERVENTI
Il Turismo secondo ASSET: la risposta di Rachele Barra, consigliere comunale delgato al Turismo E
gregio Direttore, Nel chiederLe ospitalità sul Suo periodico in merito all’intervento dell’Ing. Pantaleo Acquaviva, incentrato sull’amore per la “vocazione turistica” di Bisceglie e farcito di conclusioni “affrettate” circa le competenze professionali prima, ed amministrative poi della scrivente, non posso esimermi dal fare presente ai Suoi Gentili Lettori che: assolvere alla funzione manageriale in una struttura ricettiva non costituisce motivo di “conflitto” con l’incarico di consigliere comunale “delegato alle politiche turistiche”. Le due funzioni sono “complementari”, come testimoniano le esperienze maturate in ben più rinomate località di interesse turistico. Evidentemente sfugge, al mio qualificato interlocutore, l’impiego di risorse e di energie che le strutture ricettive e della ristorazione compiono quotidianamente, tutto l’anno, per promuovere non già solo il proprio esercizio (sforzo che non avrebbe molto senso praticoeconomico) ma tutto l’ambiente che lo ospita, dalla città di Bisceglie al territorio circostante. Va da sé che nel mettere a frutto le proprie capacità imprenditoriali anche in campo amministrativo, si abbia bisogno di poter contare su di una sinergia già avviata, fra soggetti che parlino la stessa lingua. Fondamentale, per la promozione turistica della Città, è il supporto organizzativo e di idee che le associazioni culturali, numerose a Bisceglie, possono offrire all’imprenditoria privata ed alla Civica Amministrazione. Il “Caso Conbitur”, come altri casi analoghi, evidenzia come sia ancora lontano da raggiungere l’obiettivo di una crescita organica di tutto il tessuto imprenditoriale cittadino e di come eventuali defaillances non si possano attribuire a singole persone. E qui mi permetto di fare appello al maturo senso di umiltà di tutti gli attori politico-economici. Fondare un’associazione di “Sviluppo Socio Economico del Territorio” (come l’Ing. Acquaviva qualifica ASSET, il sodalizio di cui fa parte) in periodo pre-elettorale, offrendo di sé soltanto qualche fugace proclama autoreferenziale, condito da coloratissime foto di gruppo, per poi irrompere in pieno agosto con critiche generalizzate, non supportate da dati tecnici bensì affidate allo spirito populistico espresso dal proverbio “l’erba del vicino è sempre più verde”, non assolve alla funzione di contributo di idee e progetti, utili alla crescita della nostra Comunità. Fare appello, poi, ad una strisciante dualità “Bisceglie-Trani” (e perché no “Bisceglie-Minervino”, o “Bisceglie-Corato”, ecc..) denota, a mio personale avviso, una sostanziale carenza nella visione globale di ciò che comporta l’oneroso impegno che produca l’ambita qualifica di “Turistica” per la Città di Bisceglie. Da un professionista mi sarei attesa non già un attacco dal sapore “politico”, ma una serie dettagliata di “soluzioni” strutturali: proprio quelle che sono mancate negli anni scorsi, nel corso dei quali si è voluto forzatamente seguire vie estranee alla cultura ed alle peculiarità del territorio, cancellando le caratteristiche culturali, tradizionali, culinarie e di accoglienza del nostro territorio e delle nostre genti. Esattamente il contrario di ciò che richiede una moderna concezione della promozione turistica, basata sulla valorizzazione di “ciò che ci appartiene e contraddistingue”, rendendoci “unici” e, quindi, appetibili sul mercato. Prima di proseguire sulla strada delle soluzioni “Strutturali” mi consentano, i Gentili Lettori ed il Cortese Ing. Acquaviva, una piccola digressione di non scarsa importanza: nel rispetto di un’etica amministrativa non comune, l’Amministrazione Comunale uscente, proprio perché al termine del proprio mandato, non ha inteso impegnare il Comune nell’organizzazione di eventi nei tempi giusti, scontando oggi inevitabili ritardi ed una apparente “disorganizzazione funzionale”. Il periodo elettorale, protrattosi fino ad estate inoltrata non è stato di aiuto: per i tempi e per le inevitabili “inconvenienze” economiche. Detto ciò, mi preme informare i Gentili Lettori che l’attuale
Nel numero scorso abbiamo ospitato una lettera dell’Ing. Pantaleo Acquaviva, membro del consiglio direttivo dell’associazione A.S.S.E.T., con la quale si contestavano le scelte in materia di politiche turistiche nella nostra città, chiamando in causa il consigliere delegato alle politiche turistiche, Rachele Barra. Riportiamo, qui di seguito, la risposta della Signora Barra.
Amministrazione, guidata dal Sindaco Francesco Spina, ha già avviato per tempo progetti di ampio respiro, la cui utilità sociale è stata riconosciuta dai livelli amministrativi superiori e ritenuta meritevole di ingenti finanziamenti: è di imminente avvio la ristrutturazione di tutta l’area portuale e della porzione di Centro Storico ad essa prospiciente. Si tratta di un progetto epocale che favorirà la rinascita di un luogo finora sottoutilizzato: resta evidente che, al lavoro dell’Amministrazione, debba seguire analogo impegno delle forze imprenditoriali e sociali cittadine, affinchè la riqualificazione del bacino portuale non si limiti alla sostituzione di vecchie chianche e ad una generalizzata imbiancatura di pareti. E qui attendiamo fiduciosi il corposo contributo di idee e di progetti di cui ASSET si dice portatrice. Di non secondaria importanza appare l’impegno profuso dall’Amministrazione Spina nel dare avvio alla costruzione della Diga di Levante. Senza trascurare (forse sarà sfuggito all’Ing. Acquaviva) i numerosi interventi sulla costa: dalle barriere frangiflutti al ripascimento delle spiagge di ciottoli che, dopo il riuscitissimo esperimento operato in zona “Torretta”, interesserà Salsello e, via via, altre spiagge storiche di Bisceglie. Termino, non volendo tediare oltre i Gentili Lettori, evidenziando l’ingente mole di finanziamenti ottenuti in questi cinque anni dalla nostra Amministrazione per la dotazione di fogna, impianti di illuminazione, strade ed altri interventi strutturali per oltre 130 milioni di Euro. Faccio appello infine, interpretando i sentimenti di tutta l’Amministrazione Comunale, al senso di maturità e di responsabilità che forze sane, come l’Ing. Acquaviva, tutti i professionisti membri di ASSET e di altre associazioni professionistiche e culturali cittadine, affinchè non perdano di vista dati consolidati e resi noti da importanti agenzie, che vedono incrementare a Bisceglie la presenza di turisti, nonostante le carenze da essi evidenziate. Auspico un confronto di idee scevro da sottili strumentalizzazioni di carattere politico o di momentanea convenienza, che ci porti tutti sulla strada della concertazione e del lavoro sinergico, fatto di concreto impegno sul terreno, favorendo il progressivo abbandono di un deleterio individualismo, ormai antistorico ed anti economico, che ha costituito la vera “zavorra” per la crescita di Bisceglie. Solo con l’esempio concreto di tutti noi potremo, infine, chiedere al cittadino di intraprendere la strada di un corretto “senso civico”, infondendo in ognuno l’amore per la propria Città. Amore che produce benessere e lavoro per tutti, cancellando per quanto possibile infruttuose velleità presenzialiste che hanno avuto finora solo lo scopo di portare in auge “vasi vuoti” che fanno solo rumore… Purtroppo, se continueremo a praticare uno sterile rimpallo di accuse di inefficienza, favoriremo soltanto una progressiva deresponsabilizzazione del cittadino, che continuerà a pensare di poter vivere nel Far West. Rachele Barra Consigliere Comunale delegata al Turismo
7 - 31 AGOSTO 2011
I N C I T T A’
Parcheggi a pagamento: tariffe e fasce orarie, i cittadini insorgono Giungono sempre più numerose le segnalazioni dei cittadini che, per periodi di tempo inferiori o pari ad un’ora, si vedono richiedere un pagamento superiore a quello stabilito per le varie zone. Si va da 1 Euro ed 80 centesimi per il centro, fino a 4 Euro per la litoranea. Ed in molti si chiedono perchè non si ricorra ai parkimetri...
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archeggiare a Bisceglie, oltre che un’impresa, diventa sempre più oneroso. Lo segnalano diversi cittadini e, nel periodo estivo, anche numerosissimi fra gli ospiti che hanno affollato la nostra litoranea. Nelle zone centrali la tariffa oraria è di 0,60 centesimi se si espone il grattino. Ma se l’utente trova sul parabrezza l’avviso di pagamento, posto a cura del personale di vigilanza, all’atto del pagamento si vede richiedere 1 Euro ed 80 centesimi, indipendentemente dal tempo impiegato dalla sosta. Se poi si parcheggia sulla litoranea e vie adiacenti le tariffe aumentano considerevolmente. I cartelli da noi fotografati riportano la tariffa di 1 Euro per ora, ma un cartello esplicativo avverte, poi, che sul mare ci sono delle fasce orarie: abbiamo constatato due fasce per Via Luigi Di Molfetta; tre fasce per la Litoranea Paternostro (da Salsello a Viale Ponte Lama) per un importo di 2 Euro. Ma la sorpesa per l’utente arriva quando si reca al botteghino per assolvere al pagamento: sulla litoranea vengono pretesi 4 Euro, indipendentemente dal tempo trascorso per la sosta. Spesso i cittadini ci hanno segnalato l’assenza degli operatori addetti al servizio, poichè costretti ad operare su lunghi tratti di strada. Da qui la difficoltà di reperire i grattini, o soltanto di ottenere informazioni certe sulle regole di sosta dei veicoli. La domanda ricorrente dell’utenza: perchè anche per una sola ora di sosta devo pagare per tutto il periodo della fascia oraria ed anche oltre? Perchè a Bisceglie non si riescono ad installare i parkimetri, in modo che ognuno sappia con certezza quanto gli verrà a costare la sosta del proprio veicolo, così come accade in altre città? Certamente, rendere oltremodo onerosa la sosta dei veicoli non aiuta il turismo, e si scoraggia l’ospite a venire nella nostra Città. Accogliendo le rimostranze di quanti ci hanno scritto, interessandoci della questione, giriamo le domande ai resposabili del servizio di parcheggio a pagamento, affinchè possano offrire all’utenza tutte le informazioni necessarie. E chiediamo anche noi, inoltre, come mai a Bisceglie non si installano i parkimetri? Sempre nella vicenda “parcheggi a pagamento”, si inserisce una nota giunta dal Comitato “Strisce Blu”, con cui si sottolinea come «una sentenza della Terza Sezione della Corte di Cassazione (n. 683 del 19 gennaio 2010) - affermi che - in caso di danneggiamento o furto, è sempre il gestore che ne risponde.
Secondo la Corte, non importa se all’ingresso dell’area predisposta alla sosta ci sia l’insegna “incustodito”: la scritta limita solo la responsabilità che configura, in base alle norme, una "clausola vessatoria" a danno del consumatore. Per avere validità, questa clausola deve esser stipulata separatamente fra contraente e consumatore, cosa che non accade in nessun parcheggio a pagamento d’Italia, poiché essi hanno il solo scopo di batter cassa. Dunque, con il pagamento, infatti, si istaura un accordo tra automobilista e gestore che impegna il secondo ad esser responsabile in toto del mezzo. La responsabilità ricade, sul gestore.
Chiunque si dovesse trovare nella situazione di danno al veicolo, deve rivolgersi immediatamente, previo denuncia ed allegati fotografici, alla propria compagnia assicuratrice ed alla Polizia Municipale, che in virtù della sentenza succitata ha la piena facoltà di richiedere subito il risarcimento danni al gestore». Un’altra nota ci sembra doverosa: nel percorrere la litoranea Paternostro, soprattutto nei pressi dell’anfiteatro, abbiamo notato moltissime vetture parcheggiate fuori dagli spazi consentiti (gratuiti e a pagamento), mentre i parcheggi restavano vuoti. Ci chiediamo come mai la Polizia Urbana non scoraggia la sosta selvaggia, che è spesso causa di insopportabili ingorghi?
8 - 31 AGOSTO 2011
I N C I T T A’
Randagismo: l’intervento di Natale Parisi, consigliere delegato alla Sanità Tirato in ballo da una recente polemica, innescata dal segretario del Partito Democratico, Nicola Amoroso, il consigliere comunale Natale Parisi, delegato alla Sanità, snocciola cifre e dati che affrontano il problema del randagismo.
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l segretario del PD di Bisceglie ha recentemente esternato, all'interno di un polpettone di cifre riguardanti le spese comunali, alcune dichiarazioni sulla gestione del randagismo a Bisceglie. Ovviamente il segretario del PD, nella foga di dare un alone di obiettività alla sua trattazione, l’ha infarcita di cifre purtroppo per lui sbagliate e che quindi svelano il chiaro intento mistificatorio e di sterile polemica estiva. Pertanto al fine di chiarire e ristabilire la verità dei fatti si precisa quanto segue: • il costo giornaliero per ogni cane effettivamente ricoverato (quando il servizio era gestito da altro canile c'era lo stesso controllo sui numeri?) è di euro 2,10 al lordo di IVA e che tale condizione economica risale ad un contratto stipulato nel 2005 dall'Amministrazione dell'epoca della cui maggioranza facevano parte assessori e consiglieri del partito del segretario del PD. Tali tariffe nel corso di questi anni non sono mai state aumentate; • il costo totale annuo ammonta a circa 350 mila euro e non ai 514 mila calcolati dal neo segretario comunale del PD.
• Ogni animale ricoverato viene dotato di microchip che consente di monitorarlo, sino al 2004 ciò non avveniva; • rispetto al totale immobilismo del passato su questo problema fortemente sentito dai cittadini biscegliesi, (si vedano le denunce e le segnalazioni giunte alle varie istituzioni preposte e agli organi di stampa) dal 2006 l'amministrazione Spina ha posto in essere un programma di sterilizzazione che ha interessato circa 600 cani a fronte di nessun (zero) intervento previsto da quella precedente. Pertanto quando il poco attento segretario del PD locale grida allo scandalo per le mancate sterilizzazioni dei cani evidentemente dovrebbe riferirsi alle pratiche della vecchia Amministrazione gestita dalla sua parte politica. Al segretario del PD di Bisceglie che si è avventurato nel difficile compito della polemica ragionieristica, vogliamo ricordare un dato preciso che lo riguarda: 4,81%, si tratta della percentuale di voti raccolti dal suo partito nelle ultime consultazioni comunali, se intende far continuare a scendere tale percentuale continui su questa linea di opposizione politica priva di qualsiasi traccia di proposte e incentrata su una sterile ripetitiva polemica su temi spesso trattati in maniera superficiale o dolosamente falsa. Ben altro futuro auguriamo al PD di Bisceglie». Natale Parisi Consigliere Comunale con delega alla Sanità
Randagismo: nella polemica si inserisce una lettera dell’associazione “Essere Animali” NEANCHE UN CANE...
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er chi non ci conoscesse mi ripresento ancora: Essere… Animali Organizzazione di volontariato animalista regolarmente registrata presso l’’Agenzie delle Entrate di Bari. Dal primogiorno della sua costituzione: 23 gennaio 2011, ESSERE… ANIMALI, ha diffuso, promulgato urlato, tappezzato la città di volantini con la richiesta dell’attuazione della legge Regionale 26/2006, che facendo riferimento alle direttive del Ministero della sanità indica come primo argine al fenomeno del randagismo la sterilizzazione, con consequenziale monitoraggio assicurazione e re-immissione sul territorio degli animali. Essere Animali ha scritto sui giornali locali, ha diffuso su emittenti locali la differenza di costi della linea predetta e il ricovero degli animali e… che succede? Il sig. Natale Parisi si vanta, e non si vergogna, del fatto che il comune di Bisceglie spende 370.000 • annui per il ricovero di 380 cani, con una convenzione di ricovero animali dove la 281/ 91 viene bellamente ignorata: non si citano vaccinazioni né cure veterinarie, e.. ignora l’abbattimento di costi che abbiamo più volte prospettato dimenticando che ce ne sono circa 1500 sul territorio assolutamente incontrollati e in stato di grave disagio. Nel mentre Napoletano, centro sinistra, e qualsiasi altra sigla che fanno?? Urlano conto la politica attuata dall’amministrazione in corso dimenticando che han battuto la stessa strada ignorando una strada alternativa: Legge 26/2006 non degnandosi di chiedersi chi sono i “PAZZI” di ESSERE… ANIMALI che percorrendo le strade del Mnistero della Sanità, dell’ ASL di Barletta (che più volte ha proposto al Comune di Bisceglie il suo progetto pilota, e che hanno portato ad esempio i programmi di
sterilizzazione delle città di Andria,Barletta; Ruvo, Molfetta, etc.. (ex pilota è in atto dal 2005 precorrendo le direttive dellla 26/ 2006). Parisi parla di 600 sterilizzazioni nel 2010. Bugia: 600 dal 2006 al 2010. Barletta ha effettuato circa 1200 sterilizzazioni annue per avere un riscontro che ha quasi eliminato i ricoveri e la necessità di sterilizzazione dei randagi, per passare ad altre tematiche previste dalla legge 281/91. e poi noi chiediamo le sterilizzazioni vengono effettuate in prospettiva di ANIMALI LIBERI in quanto innocui., questo a Bisceglie non si è mai pensato, perché, dunque le sterilizzazioni effettuate? Per “Essere Animali” - Thea Logoluso (presidente) Mariangela Spina Segretario)
Venticinquesimo Anniversar io di Nozze
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omenica 21 agosto don Mauro Camero, rettore della Cattedrale, con la celebrazione eucaristica ha, ha consacrato l’unione matrimoniale dei coniugi Dino Abascià e Mariella Baldini, per il traguardo di 25 anni di vita coniugale, coronati dall’affetto dei figli Marco e Loredana. Tra l’altro la sig.ra Baldini è consorella della Confraternita dei Tre Santi. Auguri dalla redazione di “Bisceglie 15 Giorni”. (Nunzia Palmiotti)
9 - 31 AGOSTO 2011
MUSICA
Banda di Bisceglie: stagione positiva e buone prospettive per il Concer to Bandistico “Città di Bisceglie”
Oggi, in vista della celebrazione del 180° anniversario della sua costituzione, la Banda di Bisceglie riscopre un’energia in fondo mai persa.
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n alcuni precedenti numeri del nostro periodico abbiamo riservato alcuni spazi alla crescita della Banda di Bisceglie, il Gran Concerto Bandistico “Biagio Abbate” – Città di Bisceglie. Dopo i tanti impegnativi appuntamenti estivi, dal concerto di musica leggera tenutosi lo scorso 5 agosto presso l’Anfiteatro Mediterraneo alla Festa Patronale in onore dei Santi protettori della nostra città, è ora di bilanci. Così come ribadito dal Direttore Artistico Benedetto Grillo e dal Vice Presidente, avv. Antonio Belsito, questo ultimo periodo di vita della Banda appare sostanzialmente positivo. Questo soprattutto grazie agli sforzi e all’apertura dell’Amministrazione Comunale. Per cercare di comprendere meglio l’itinerario, non sempre lineare e tranquillo, percorso dalla “Biagio Abbate”, ci piace rispolverare un po’ di storia onde ricordare sempre che si sta parlando di una vera e propria istituzione per la Città di Bisceglie. «Il “certificato di nascita” della banda musicale di Bisceglie risale al 1832. La banda di Bisceglie era la settima sulle ventisei esistenti nella provincia di Bari. Il successo salì sempre più dal 1853 al 1859 quando ad istruire la banda di Bisceglie di 33 elementi, che indossavano “l’uniforme di panno bleu, con collaretto e paramani color scarlatto, ornati di galloni d’argento e con lira ricamata in argento nella estremità delle falde”, vi fu il maestro napoletano Emmanuele Gotus. Nel 1863 alla direzione del Corpo musicale, formato da 31 elementi, giunse il maestro Raffaele Annoscia di Bari, proveniente da una famiglia di insigni musicisti. Seguì un periodo di scollamento, fin quando fu nominato dal consiglio comunale a dirigere la banda il maestro Roberto Curci di Barletta, figlio dell’illustre musicista Giuseppe, che istituì una scuola di musica. Sei anni dopo gli subentrò la bacchetta di Biagio Abbate di Bitonto, padre dei maestri Gennaro ed Ernesto, che segnerà un’epoca d’oro per la banda biscegliese.
Le guerre aumentarono le difficoltà finanziarie della banda e dopo il secondo conflitto mondiale la banda risorse su interessamento di Domenico Belsito, presidente dell’associazione e scuola di musica “Santa Cecilia” a Bisceglie. Il grande concerto bandistico “Città di Bisceglie” si rimise in moto nel 1963 con la direzione del musicista e compositore Cataldo Gigante di Molfetta (primo maestro del grande Riccardo Muti) che vi rimase fino al 1971. Con il maestro Raffaelle Miglietta di Taranto, dal 1989 al 1994 la banda si è resa protagonista di grandi stagioni concertistiche apprezzate su tutto il territorio nazionale». (da “La banda e la memoria. Storia e maestri dell’antica istituzione musicale di Bisceglie” di Luca de Ceglia). Oggi, in vista della celebrazione del 180° anniversario della sua costituzione, la Banda di Bisceglie riscopre un’energia in fondo mai persa. Una linfa nuova donata dall’entusiasmo di un gruppo di giovani ragazzi che hanno innalzato la musica a ragione di vita, lontano da ogni qualsivoglia mercimonio indiscriminato ed egoistico. La Banda si propone oggi in una nuova veste, più dinamica. Una nuova sede, ragazzi entusiasti, un’associazione che cresce e vuole a tutti i costi continuare a farlo, l’ambizione e la voglia di migliorarsi sempre e costantemente. Proprio in occasione del 180° compleanno della “Biagio Abbate”, appare auspicabile un grande lavoro sinergico tra l’associazione e l’Amministrazione Comunale al fine di celebrare questa importante tappa, ovvero tenere sempre viva questa grossa realtà, con concerti e attività storico-culturali e socio-didattiche, dimostrando quanto forte sia il legame tra il nostro concerto bandistico e la cittadinanza intera come è avvenuto sino alla stagione concertistica ’98-’99. Visto il fitto calendario di appuntamenti della banda che ha caratterizzato gli ultimi anni di attività sino ad oggi, ci si augura che la stessa continui ad essere un punto di riferimento culturale attivo per la nostra comunità e possa continuare a proporsi in tutta Italia come il fiore all’occhiello della nostra Bisceglie onde portarne alto il nome in qualsivoglia appuntamento musicale entro ma anche oltre i confini nazionali. Concludiamo ricordando agli appassionati e ai sostenitori, gli appuntamenti più importanti di settembre: il giorno 3 settembre a Bisceglie in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Pozzo, il 7 a Molfetta in occasione della visita di S.E. Card. Angelo Amato nonché prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi per l’apertura della festa patronale, il giorno 8 in cassa armonica sempre nella città di Molfetta, i giorni 14 e 15 per i festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata, compatrona della città di Bisceglie. (Angela Francesca Valentino)
10 - 31 AGOSTO 2011
I N C I T T A’
Misericordia d’Italia: benedetta la nuova Ambulanza Del costo totale di 65 mila Euro, di cui duemila donati dal Comune dal Sindaco Francesco Spina, la nuova unità di soccorso è subito disponibile per le emergenze sanitarie.
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omenica 21 agosto in piazza Vittorio Emanuele a Bisceglie è stata celebrata la benedizione della nuova ambulanza che va ad arricchire il parco mezzi dell’associazione di volontariato Misericordia di Bisceglie. Si tratta di un mezzo dotato dei più moderni accessori e macchinari per interventi di soccorso e trasporto sanitario del valore di circa 65 mila euro. Ad officiare la cerimonia mons. Franco Lorusso, vicario episcopale e Padre Correttore dell’Associazione. Alla cerimonia hanno partecipato le delegazioni delle Misericordie delle città vicine e il sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, che ha ringraziato il Governatore dell’Associazione e i volontari presenti per la loro preziosa opera al servizio della comunità in situazioni di emergenza e al servizio degli ammalati, nonché per la loro
costante attività di formazione in tema di primo soccorso. Lo stesso Sindaco ha inteso c o m u n i c a r e c h e l’Amministrazione Comunale concederà un contributo di 2 mila euro a favore dell’associazione Misericordia di Bisceglie a sostegno delle loro attività. La nuova ambulanza si inserisce opportunamente nella ricorrenza del 15esimo anniversario della fondazione, avvenuta lo scorso 2 agosto. «Viviamo questo avvenimento con orgoglio e soddisfazione – afferma il Governatore Domenico Dell’Olio -. La nuova ambulanza è all’avanguardia nel campo sanitario, costerà circa 65 mila euro di cui pochi versati e provenienti dalle oblazioni degli ammalati che quotidianamente trasportiamo. Il resto
sarà pagato in rate da 1.300 euro mensili». «Questa ambulanza – aggiunge – ci permetterà di partecipare ai nuovi bandi di selezione per l’affido di postazioni 118 e poter assumere personale con qualifica di autista/soccorritore. A tal proposito ricordo che il 26 settembre partirà il nuovo corso per soccorritore con attestazione Asl e che sono ancora disponibili alcuni posti. Inoltre vogliamo realizzare un ponte radio che ci permetterà di collegare radiofonicamente i nostri mezzi e i nostri volontari della Protezione civile con la nostra sala operativa». «Ci servono oltre 10 mila euro – conclude – cercheremo di coinvolgere tutti con una raccolta fondi. C’è bisogno che la cittadinanza e maggiormente le istituzioni sostengano questa iniziativa».
Maria SS. del Pozzo: Francesco Spina rinsalda i legami con la città di Capurso I
l Sindaco Francesco Spina ha rinnovato, nella mattinata di domenica 28 agosto, la profonda amicizia tra il Comune di Bisceglie ed il Comune di Capurso partecipando alla processione in onore di Maria SS. Del Pozzo. Il primo cittadino di Bisceglie ha assistito accanto al Sindaco di Capurso, Francesco Crudele, e all’onorevole Sergio Silvestris, ai riti che hanno anticipato la sfilata della statua della Vergine per le strade della città in provincia di Bari. Numerosi, come ogni anno, i biscegliesi che hanno preso parte alla Solenne Processione, segno di antica e profonda devozione verso la Madonna, culminata col traino del carro proprio nei pressi della Chiesa.
Il primo cittadino ricambierà l’ospitalità ricevuta in occasione della festa della Madonna del Pozzo che si terrà a Bisceglie sabato 3 e domenica 4 settembre. In particolare, sabato verrà portato
dinanzi al Teatro Garibaldi il quadro raffigurante la Vergine, mentre domenica si svolgerà la processione che partirà dalla Cattedrale e si snoderà per le strade della città.
Silvia Baraldini: la “Giovane Italia” chiede al Sindaco di revocarle la cittadinanza onoraria All’ Ill. Sindaco di Bisceglie - Via Trento - Bisceglie Caro Sig. Sindaco, noi ragazzi della Giovane Italia Bisceglie, da sempre attenti a tematiche quali, sicurezza, legalità, lotta alle mafie, rispetto delle istituzioni, avremmo una richiesta da farLe. Il 10 settembre prossimo ci sarà la partecipazione alla manifestazione “Libri nel Borgo Antico” di Alberto Torreggiani, figlio del Gioielliere Pierluigi, ucciso da Cesare Battisti e anch’egli ferito
in quell’attentato, rimanendo paraplegico. Le chiediamo, in concomitanza con quell’occasione, di rimuovere con un gesto forte la cittadinanza onoraria a Silvia Baraldini, nota terrorista, che macchia l’onorabilità di Bisceglie. Questa richiesta è stata da noi già inoltrata in diverse occasioni e siamo certi che questo gesto possa essere un ottimo esempio di legalità e senso del dovere per le nuove generazioni. Nel caso occorra una ulteriore raccolta di firme da parte dei cittadini, saremo ben
lieti di farlo, già immaginando il positivo interesse da parte dell’intera cittadinanza, da sempre vicina a queste tematiche. Fiduciosi di una sua risposta, le porgiamo i nostri saluti e buon lavoro. Pietro Dell’Olio - Presidente G. Italia Bisceglie
11 - 31 AGOSTO 2011
AZIENDE
“Pugliese & Co.” ha partecipato a VeDrò nel caos 2011
L’azienda biscegliese, leader nella produzione di a g ro a l i m e n t a r e d i qu a l i t à , presente in Trentino nell’ambito di una serie di workshop socioeconomici “Inventare per il futuro”.
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ome ogni anno, a fine agosto, sotto la presidenza di Benedetta Rizzo, si è svolto il “tink net” presso la centrale idroelettrica dismessa di Fies, a Dro non lontano da Riva del Garda, ha visto quest’anno oltre 800 partecipanti. Un evento caratterizzato dalla trasversalità politica, religiosa e culturale che ha utilizzato la chiave prospettica e scenarista come metodo di analisi dei fenomeni e, attraverso l’informalità degli stessi protagonisti, ha sviluppato l’intero incontro articolandolo su tre piani:
• incontri in plenaria, per dare spazio a scenari e immaginazione del prossimo futuro; • fasi di lavoro in working group, per mettere a fuoco i temi i temi cruciali per lo sviluppo del Paese e working group sperimentali per esplorare nuovi territori della conoscenza (Social Dreaming, Public speaking, Scrittura creativa, veDrò per ragazzi fino a 12 anni); • momenti conviviali per presentare libri, concerti di grandi cantautori italiani, proiezioni di filmati, cene- degustazioni e pomeriggio sportivo.
A “Inventare per il futuro” hanno dato il loro contributo persone solide nel pieno della propria attività che un paese metterebbe nel proprio motore. Così Enrico Letta, vicesegretario del Partito Democratico, ha tracciato il 31 agosto il bilancio del suo pensatoio, nel chiudere la settima edizione in Trentino. Un bilancio positivo per la quantità di partecipanti dove hanno offerto il loro contributo politici di Parti opposte, esponenti dell’imprenditoria e della finanza, di magistrati e giornalisti in modo trasversale. Da Nunzia De Girolamo, per il
Popolo della Libertà, al magistrato Raffaele Cantone e al docente universitario Giulio Napoletano, figlio del Presidente della Repubblica. Qualche ricetta per il futuro l’ha portata anche l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ipotizzando che la crisi può costituire una bella opportunità per cambiare il paese. Un contributo è stato offerto anche dai biscegliesi Francesco Boccia e Bartolo Cozzoli. Il Deputato del Pd, Francesco Boccia ha raccolto e rilanciato «la necessità di seguire la strada di Germania e Gran Bretagna sul concordato fiscale con la Svizzera».
Nel libero “pensatoio-laboratorio del futuro”, si sono avvicendate numerose altre personalità del mondo politico, giudiziario e giornalistico. Dal Sindaco di Bari, Michele Emiliano a Giulia Bongiorno, socia fondatrice del VeDrò insieme da Enrico Letta, l’onorevole Dario Ginefra, l’assessore barese Annabella De Gennaro, il consigliere regionale Antonio De caro, il Segretario di Angelino Alfano.
Apprezzati anche gli interventi della parlamentare Paola De Micheli, che ha sviluppato temi del settore agricolo e a g r o a l i m e n t a r e , d e l l ’a t t i v i s s i m o Antonello Piroso, giornalista del TgLa7 e del giovane brillante Luca Scandale.
Una vera chicca, la presenza di Fedele Confalonieri, che ha suonato il piano a Dro e si è detto pronto a pagare il contributo di solidarietà. Eppoi, ha consigliato Luca di Montezemolo a rimanere alla larga dalla politica. A colorare la scena è intervenuta la “Pugliese & Co. Srl” di Bisceglie, azienda leader nel settore agroalimentare, che ha messo a disposizione tutta la sua variegata gamma di prodotti sottoli durante le varie pause di lavoro. Prelibatezze che Giovanni Pugliese e la famiglia Mastrototaro attraverso processi produttivi di filiera corta arricchiscono le buone tavole e le riunioni conviviali. La “Pugliese” ha rappresentato, così, un sigillo con la numerosa e fragorosa compagine biscegliese che ha calorosamente partecipato alla manifestazione.
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12 - 31 AGOSTO 2011
AVIS: posticipata al 25 la donazione del 18 settembre C
on il mese di settembre torna a pieno regime il lavoro per la sezione cittadina dell’AVIS. Domenica 4 settembre prima donazione, dopo la sosta agostana, che verrà effettuata presso il centro raccolta sangue dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie. Il centro, a partire dalla seconda settimana del mese, tornerà ad ospitare i donatori biscegliesi nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato dalle ore 8.30 alle ore 10.30. Slitta di una settimana il secondo appuntamento del mese di settembre con la donazione prevista per il 18 e posticipata a domenica 25, in Via Marconi. AVIS Bisceglie che sarà presente con i suoi due delegati regionali all’appuntamento umbro con la Consulta Nazionale AVIS. La città di Passignano sul Trasimeno (Perugia) ospiterà dal 2-4 settembre l’evento formativo Giovani Avis a scuola di…solidarietà. Spazio inoltre per la Consulta Nazionale AVIS Giovani che chiuderà il ciclo di incontri. Giovani avisini biscegliesi che stanno avendo un ottimo riscontro tramite la pagina facebook in riferimento all’iniziativa “La tua AVIS la fai tu”. Obiettivo comune è creare il nuovo logo di AVIS Bisceglie che verrà utilizzato dal gruppo su tutti gli organi istituzionali dell’associazione volontari italiana sangue. Nei prossimi giorni spazio alle riunioni interne per definire il calendario delle donazioni del 2012 e i dettagli riguardanti la cerimonia delle benemerenze e l’eventuale assegnazione del progetto per il Servizio Civile. (Gianluca Valente)
UNITRE: nominato il nuovo Consiglio Direttivo. Presidente Vincenzo Papagni
AV I S
Due delegati biscegliesi presenti in Umbria per la Consulta Nazionale. Prossima donazione in Ospedale il 4 settembre
LIBRI: “Zagare e Sangue” di Vincenzo Arena a “Libri nel Borgo Antico”
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n data 3 agosto 2011 il consiglio direttivo, presieduto dal vice presidente in carica, prof. Vincenzo Papagni ha deliberato all’unanimità le seguenti cariche: Presidente Prof. Papagni Vincenzo Vice Pres. vicario Prof.ssa Valente Antonia Vice Pres. Prof. D’Andrea Giuseppe Direttore dei corsi Prof. D’Andrea Giuseppe Vice Diret. dei corsi Sig.ra Pignatelli Annamaria Segretaria Ins. Gentile Angela Tesoriere Cav. Noviello Gennaro Consigliere Dott. Ferrucci Giovanni Consigliere Ins. Patruno Giovanna Rappresentante dei corsisti Prof.ssa Cioce Marisa
Cinquantesimo Anniversar io di Nozze
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l 29 luglio 2011 hanno celebrato il loro cinquantesimo anniversario di nozze i coniugi Maria Preziosa e Giuseppe Diego Dell’Olio, circondati dall’affetto dei figli Angelo e Marianna, della nuora Luciana Simone, del genero Beppe Minutillo e dai nipoti Giuseppe Diego, Ivana, Francesca e Miriam. Esempio di vita coniugale intensamente dedita al bene della famiglia, prodighi di sacrifici e simbolo di rettitudine morale, ai coniugi Dell’Olio-Preziosa le più sincere felicitazioni.
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ercoledì 7 settembre, alle ore 19.30 in Largo San Matteo, la rassegna "Libri nel Borgo Antico" ospita la presentazione del saggio di Vincenzo Arena "Zagare e sangue. L'informazione è Cosa Nostra" (Albatros, dicembre 2010). Il giovane giornalista biscegliese sarà accompagnato dal prefatore del libro ed editorialista del TG1 Marco Frittella. Un'occasione per approfondire il tema della libertà d'informazione in Italia e quello del rapporto fra criminalità organizzata e informazione in terre difficili come la Sicilia. Quale il ruolo degli editori e della politica in queste dinamiche? Cosa significa per i cronisti locali - sottopagati e sfruttati - raccontare i propri territori con il rischio di essere minacciati, intimiditi, eliminati fisicamente? Vincenzo Arena tenta nel suo saggio di rispondere a tutte queste domande e lo fa anche raccontando le storie di otto giornalisti ammazzati da Cosa Nostra fra i Sessanta e i Novanta - Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Peppino Impastato, Giovanni Spampinato, Pippo Fava, Mauro Rostagno, Mario Francese, Beppe Alfano - e intervistando i loro parenti. Arena intervista anche il giornalista di Partinico Pino Maniaci, piccola tv locale che da anni denuncia le vessazioni mafiose fra Trapani e Palermo. Per ulteriori informazioni: www.librinelborgoantico.it e www.zagaresangue.wordpress.com.
13 - 31 AGOSTO 2011
EVENTI
Capelli in Festa: trionfa la professionalità dei coiffeurs biscegliesi S
i è rinnovato l’incontro-spettacolo che i coiffeur dell’Associazione Acconciatori Biscegliesi hanno organizzato domenica 31 luglio presso il Teatro Mediterraneo, e si può ben parlare di vero trionfo di pubblico che si rinnova ogni anno. Su spalti e scalinate dell’Anfiteatro si sono accalcati migliaia di spettatori, per assistere, tra curiosità e partecipazione, alla kermesse. “Capelli in Festa” ha accolto ancora più numerosi acconciatori modelli che sono scesi sul palco per confrontarsi e stupire, a colpi di pettine e phon, tutti i presenti. Ciascuna delle performance (acconciature per bambini, casual e da cerimonia) è stata intervallata da momenti in passerella, a cura di boutiques di abbigliamento locale. A sfilare, uno dopo l’altro tra gli applausi e i tanti flash, sono stati gli stessi modelli “acconciati” dalle abili mani degli “stilisti delle chiome”. «Questo evento – hanno spiegato gli stessi parrucchieri – è per noi non solo una vetrina, ma anche un’occasione di crescita. Incontrarsi, mettersi a confronto con altri professionisti, per di più stando alle esigenze dello spettacolo, è uno stimolo a fare sempre meglio, con passione e creatività».
Ma a caratterizzare questo evento, a cura dell’Associazione Acconciatori Biscegliese per il coordinamento della Cosmopolitan Events di Vito Di Ceglie, e presentato da Maria Rita Minoia da Radio Selene, non sono stati solo moda, musica e spettacolo. La festa delle “chiome in piega” è stata anche un’occasione per diffondere la cultura della solidarietà. L’Associazione Acconciatori Bicegliesi ha voluto farsi portavoce di un messaggio sociale, attraverso una lotteria di beneficenza, il cui ricavato è stato interamente devoluto all’ANT di Bisceglie, la sezione locale dell’Associazione Nazionale per la lotta contro i Tumori.
Asta Night: Rubbiani e Benecchi concedonol il “bis” N
el cielo limpido di Piazza Vittorio Emanuele brilla luminosa più che mai la stella di Matteo Rubbiani. Il 33enne aviere emiliano è stato l’incontrastato dominatore della decima edizione dell’Asta Night, la spettacolare gara di salto con l’asta svoltasi sabato 20 agosto con l’impeccabile organizzazione della Pedone Riccardi Atletica presieduta da Gianni Graziani. All’interno di un’appassionante kermesse che ha visto misurarsi i prospetti azzurri più talentuosi della specialità, in ambito sia maschile e sia femminile, a spuntarla è stata la classe e l’esperienza di uno straordinario Rubbiani, capace di valicare al terzo tentativo l’asticella posta a 5,55 mt. per l’entusiasmo di un pubblico attento e assai numeroso. Già vincitore della passata edizione, l’alfiere dell’Aeronautica Militare – tre volte Campione Italiano Assoluto e bronzo ai Campionati Nazionali Indoor 2011 – ha dunque concesso il bis conseguendo la sua miglior prestazione di sempre in una competizione di salto con l’asta in piazza. Dopo aver agevolmente superato la prova inaugurale a 4,80 mt., Rubbiani ha continuato la sua brillante performance evidenziando la determinazione e la grinta delle serate migliori, qualità grazie alle quali si è inerpicato fino alla misura di 5,40 mt., oltrepassata al primo tentativo. A questo punto Rubbiani ha chiesto agli ufficiali di gara, coordinati dall’esperto giudice biscegliese Gianni Misino, di portare l’asticella a 5,55 mt., un paio di centimetri oltre la misura conseguita una settimana fa nel meeting di Silandro (BZ). Dopo le prime due prove andate a vuoto, Rubbiani ha “estratto dal cilindro” un salto formidabile che ha mandato in visibilio i tanti appassionati rimasti fino all’ultimo con il naso rivolto all’insù. La piazza d’onore dell’Asta Night è stata ottenuta dal 27enne veneto Marco Boni, anch’egli alfiere dell’Aeronautica, fermatosi alla misura di 5 metri, mentre sul terzo gradino si è classificato il 20enne foggiano Marcello Palazzo (4,80 mt.), in forza alle Fiamme Oro Padova. Ai piedi del podio una nutrita schiera di promesse dell’asta tricolore, a cominciare da David Buldini (4,80) e Simone Fusiani (4,80), quest’ultimo detentore del titolo italiano indoor Juniores. Coinvolgenti e densa di spunti tecnici apprezzabili è stata anche la prova femminile: alla stessa stregua degli uomini si è verificato un gradito “bis”, quello della 22enne parmense Giorgia Benecchi, beniamina degli sportivi biscegliesi e brava a superare la misura di 4,30 metri con annesso nuovo “primato rosa” della competizione. La Benecchi ha prevalso sulla reatina Roberta
Bruni, detentrice della seconda prestazione mondiale Allieve nel 2011, e sulla giovanissima tarantina Francesca Semeraro, che salendo a 3,45 metri si è assicurata la miglior prestazione stagionale italiana nella categoria Cadette. Al termine dell’Asta Night, tornata quest’anno nella storica e quanto mai azzeccata location di Piazza Vittorio Emanuele (lato bar Orchidea), si è svolta una ricca premiazione alla presenza di molte autorità politiche e sportive del territorio. A Matteo Rubbiani è stato assegnato il “2° Memorial Sergio Dente”, mentre a Giorgia Benecchi è andato il “1° Trofeo Eredi Di Liddo”. (M.D’O.)
Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954
14 - 31 AGOSTO 2011
C U LT U R A
L’olio del Frantoio Galantino all’insegna della cucina internazionale
Il 18 agosto si è svolta la “sagra dell’olio”, promossa dal frantoio Michele Galantino. Oltre 2000 i visitatori intervenuti per gustare le leccornie, intinte di olio pregiato, prodotto con tecniche antiche, dai primi del ‘900. L’Olio vanta innumerevoli riconoscimenti di mercati europei ed americani. La Cultura, le tradizioni, gli antichi mestieri, le mostre d’arte, le rappresentazioni teatrali si associano e si sposano meravigliosamente con la sagra dell’olio, ormai un appuntamento estivo per i buongustai.
I
l frantoio di Michele Galantino ha aperto i battenti fino a tarda sera, per la consueta “Sagra dell’olio”. Anche quest’anno c’è stato un grande concorso di visitatori e clienti, quasi duemila, intervenuti per gustare tutte le leccornie (il classico risotto, la frittura di calamaretti, le bruschette, i gelati alle essenze di basilico, ai frutti di bosco, al limoncello ), intinte con il prezioso oro biondo. Ormai il frantoio Galantino si è affermato su una fitta rete di mercati europei ed americani. Compare nei più importanti alberghi di Dubai. L’olio, di origina controllata proviene dalle ampie tenute della “Fenice” e da contrade biscegliesi. Molto curate le confezioni regalo, che mettono in bella mostra “affioranti” di diversi gusti e sapori; non mancano i vasetti di patè di olive, di carote, di olive in salamoia, il tutto all’insegna della buona cucina locale. Bisceglie ha sempre vantato antiche tradizioni per l’olio: una conferma, gli statuti del sec. XIV dell’Università, studiati e pubblicati dal Rogadeo. La sagra è stata allietata da musica e da tanti mestieri d’altri
tempi: il fiscolaio, che realizzava i fiscoli, che erano fatti di giunco. Per l’occasione l’artigiano sig. Marino Aruanno ha utilizzato attrezzature (donaz. Liseno) del Museo Etnografico di Bisceglie “ F. Prelorenzo” ; il vasaio Vallarelli è il maggiore produttore di ceramiche e orci del frantoio Galantino. Presente anche l’artista pittore “Mba Frengh”, con le sue opere dedicate a Bisceglie; il sig. Giacinto Galantino per le sue creazioni miniaturistiche in pietra e in tufo; la maestra di tombolo sig.ra Maria Carmela Todisco. Un buon abbinamento della cultura con l’olio. Nell’ambito della serata, nel giardino del frantoio , si è svolta la commedia “Le allegre commare di Puglia”, a cura della compagnia teatrale, diretta dal dr. Zaccaria Gallo. La rappresentazione ha esaltato la buona cucina locale dei fantasiosi personaggi “mastro Felice e donna Sabina”, locandieri della città, nel sec. XVIII, all’arrivo dei viaggiatori stranieri del “Gran Tour”. Straordinario il ruolo del cuoco-istrione, dr. Enzo Ciani. Il dr. Michele Galantino è maestro olivario per DNA paterno, creatore dell’attività , nei primi del ‘900, concretizzando il frantoio in un vecchio mulino. I frantoi biscegliesi Erano tutti realizzati in ipogei, per garantire una buona conservazione dell’olio. Il frantoio era diretto dal nachiro e dal “sottonachiro”. La memoria storica ricorda i frantoi – ipogei del capitano De Silva nelle grotte in località “Villa Giulia”; il frantoio alle “Pagliarole”, nella tenuta dei Frisari (Via Piave); il frantoio Berarducci o comunemente noto di “Cosmai”, risalente al sec. XVIII, ubicato in via Villa Frisari ed altri. Le olive erano depositate in luoghi detti “camèn”, in attesa della lavorazione. La pasta delle olive veniva pressata sotto i torchi in legno o “mammarelle”, che formavano l’antico torchio “alla genovese”. Ogni frantoio era dotato di un settore cucina e di “Chenzèir”; trovavano posto la nevaia e il deposito della sansa. L’olio subiva l’ultima spremitura con il “palacchione” e veniva conservato in piscine sotterranee. I muli che giravano le pesanti macine, poste
nel vascone erano bendati con bardature, dette “occhiudd”. La raccolta delle olive avviene manualmente e non per caduta su teli, come in uso nell’area salentina. La tecnica usata nella murgia costiera barese ed ofantina consente di avere un olio, non ricco di acidità. L’olio ha proprietà organolettiche: ottimo riattivante della circolazione sanguigna e consumato al naturale, nelle quantità adeguate, diminuisce i valori del colesterolo. In tempi antichi curava le ferite e le dermatiti. La potatura dell’ulivo consente una maggiore e qualificata produzione. A Bisceglie l’ulivo si pota, mantenendo “chioma alta”; i molfettesi tendono a portare la pianta, mantenendo i rami bassi. Nella Magna Grecia, gli atleti (V e IV sec. a.C.) si spargevano il corpo di olio, con lo strigile. L’ulivo era la pianta sacra a Minerva o Atena Ilias. Le piante secolari d’ulivo si ritrovano soprattutto nell’agro di Monopoli, Ostuni e nel Salento e sono sottoposte a vincolo paesaggistico - ambientale. (Nunzia Palmiotti)
15 - 31 AGOSTO 2011
INTER VENTI INTERVENTI
Sguardo d’insieme: il Tempo di Mons. Marino Albrizio che fu... U
n vecchio detto biscegliese dice: è andata via l’Epifania e tutte le feste sono andate via; risponde sant’Antonio Abate (17 gennaio): “ci sono io con suoni e balli!”. Dal 17 gennaio iniziava il periodo di carnevale. Infatti, all’alba di quel giorno, essendo domiciliato in Via Perotti, da Vico Vives nel centro storico, usciva una donna anziana coi suoi vestiti tradizionali: un lungo vestito cinto da un grande grembiule ed un mantello di lana sulle spalle da lei confezionato ai ferri ed il capo coperto da un bianco fazzoletto annodato sulla fronte, danzando e suonando il tamburello. Nel silenzio misterioso delle vie del centro storico illuminate dagli scarsi lampioni, echeggiava un suono di gioia, di una vita giovanile da rivivere; ma io quella donna la vedevo poetizzata dal Leopardi nel “Sabato del Villaggio”. Chiesi a dei vicini di casa chi fosse quella donna e loro reticenti mi risposero che lavorava al magazzino delle esportazioni ed era la “caporale”, nubile e senza prole. Un proverbio latino affermava che è lecito impazzire qualche giorno e credo che esso abbia avuto origine da una festa che si celebrava a Roma giorni prima che l’imperatore salisse sul colle del Vaticano per sacrificare al Dio Sole; una festa cui il popolo partecipava in massa, neofiti cristiani compresi, e da celebrare nel giorno noto come “dies natalis soli”. In quel giorno, il 25 dicembre, si celebrava il “dies natalis” del Signore Gesù che affermava: “Io sono la Luce del Mondo”. Nella seconda metà del mese di dicembre, Roma celebrava anche io Dio Saturno. In questo periodo ognuno godeva di piena libertà e persino gli schiavi sedevano al tavolo dei padroni. A Roma venivano chiuse anche le botteghe e lo stesso Senato, sospesi gli affari, tutti si abbandonavano all’allegria e si facevano reciproci doni, scuole e tribunali restavano chiusi. Il carnevale è una festa diffusa presso tutti, molto antica, tanto da non potersi definire la sua data di origine; la sua memoria si perde nell’infinito della storia umana. Il nostro carnevale è lo spazio di tempo che va dal giorno successivo al Natale, il 26 dicembre, giorno in cui inizia a Putignano il celebre carnevale conosciuto in tutta Italia. Il termine “carnevale” è composto da “carne” e “levare”, poiché il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo c’è digiuno e astinenza dalle carni. In questi giorni di Quaresima, soprattutto nelle case dei contadini, il pranzo consisteva nelle solite minestre di verdura o legumi e la domenica la pasta fresca fatta in casa condita con la salsa e il formaggio o la mollica di pane soffritta. Le bevande erano acqua e vino di produzione propria e spesso erano allo “spunte” cioè acetiscenti. Il nostro poeta Monterisi ha composto una poesia dialettale immortalando l’uso antico di collocare due fantocci di stoffa vicino ai camini delle terrazze, il maschio con in testa un cappellaccio ed in bocca una pipa, la femmina con il fuso intenta ad arrotolare la lana. Monterisi continua descrivendo gli ultimi giorni di carnevale. Giunto l’ultimo giorno si formava un corteo funebre per le strade del rione, portando il fantoccio
adagiato in una cassa da morto, urlando e piangendo. Infine si dava l’annuncio della morte del carnevale come fanno i banditori locali. La curia diocesana cercava di impedire la farsa del funerale del carnevale poiché veniva scimmiottato il vero e proprio rito delle esequie con una croce, una maschera vestita da prete e recintante le preghiere di suffragio, i becchini che portavano a spalla la cassa funebre scoperta affinchè si vedesse il fantoccio vestito alla maniera di un vero e proprio cadavere con una papalina sul capo e una corona di rosario fra le mani ed un crocifisso. Il feretro era seguito da ragazze schiamazzanti vestite a lutto, coperte da veli bianchi così come si usava nei funerali delle povere ragazze morte nel fiore degli anni. Al funerale di carnevale non mancava certo la banda. Mi è rimasto i m p r e s s o u n f u n e r a l e c a r n e va l e s c o organizzato dal sig. Nazzareno detto “u frischette” il quale abitava in una traversa di Pendio Campanile, un vico senza uscita. L’ultimo giorno di carnevale con una ciurma di ragazzi col capo coperto dalle federe dei cuscini quasi fossero francescani, ed una candela in mano, seguivano la croce portata da un uomo mascherato come se fosse un sagrestano e la bara scoperta di carnevale illuminata da bicchieri colorati, come il Cristo Morto di San Matteo, seguiti dal suono di un fischietto, piatti, tamburi e tamburelli ed una massa di donne vestite a lutto e piangenti. Molte furono le proteste ecclesiastiche, gli interventi del vigili… ma chi poteva fermare questi funerali? Prudenza volle che nessuno interrompesse questa sceneggiata, altrimenti si sarebbe verificata una vera e propria sommossa di popolo che avrebbe causato ingenti danni! Le cerimonie funebri carnevalesche erano di due tipi: il popolo vestiva abiti vecchi, si e no qualche maschera di cartapesta o di panno, rumori di trombette, lanci di coriandoli o stelle filanti. Alcune comitive in maschera erano solite fare visita a parenti ed amici. Ricordo che a casa mia in Via Don Minzoni erano soliti venire giovani che lavoravano con mio padre che trovavano mia madre indaffarata a mettere sul tavolo taralli, pane fresco ed olive o a scaldare due spaghetti e servirli “alla giovannina”, con pomodorini freschi saltati nell’immancabile peperoncino…e ovviamente del vino! Per il ceto benestante c’erano invece i veglioni presso il teatro Garibaldi o il Politeama dove si esibivano cantanti ed artisti rinomati. Ciascun partecipante si vestiva con il cosiddetto “domino”, lungo abito multicolore e maschere di panno prese in fitto da qualche sala da barba di Via Marconi. È rimasto alla storia il veglione delle mimose poiché furono assegnati premi alle migliori coppie partecipanti per eleganza e bravura nel vestire e nel ballare.
16 - 31 AGOSTO 2011
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17 - 31 AGOSTO 2011 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti BISCEGLIE - A N N O X - N . 1 6/ 2 0 1 1
Torna “MediterrArte”, sulle Vie dello Shopping MediterrArte è una rassegna d’arte figurativa sorta nel 2007 per impulso del giornalista Salvatore Valentino, direttore del periodico quindicinale “Bisceglie 15 Giorni”. Sino a quell’anno la Città di Bisceglie, pur ospitando diverse rassegne “personali” e “collettive”, non disponeva di un appuntamento annuale che promuovesse artisti, noti ed emergenti. Sin dalla prima edizione, MediterrArte” ha inteso portare all’attenzione del grande pubblico le numerose espressioni artistiche biscegliesi, facendole incontrare con nomi noti del panorama pittorico nazionale. Da Oronzo De Matteis a Giancarlo Montuschi; da Francesco Ferlisi alla ricca scuola barese, cresciuta attorno all’artista conversanese Donato Pace, la rassegna d’arte biscegliese è andata crescendo negli scorsi quattro anni, ar ticolandosi in edizioni stagionali come “MediterrArte
“M
editerrArte” compie cinque anni e si rinnova, proponendo una selezione di talenti emergenti, scelti da P i e r o D i Te r l i z z i , D i r e t t o r e dell’Accademia di Belle Arti di Foggia. La collaudata sinergia fra l’Associazione Bisceglie Host & Communications, ideatrice del marchio “MediterrArte”, ed il Comitato C o m m e r c i a n t i B i s c e g l i e Vi v a Confcommercio propone una versione rinnovata della tradizionale mostra itinerante che nelle precedenti quattro edizioni ha portato alla ribalta artisti biscegliesi e provenienti da tutta Italia, conferendo alla manifestazione un’importanza nazionale, tappa ambita, a giudicare dalle numerosissime richieste di adesione che continuano a pervenire all’organizzazione.
www.confcommerciobisceglie.it
Winter” e “MediterrArte Spring” contribuendo a far assurgere la Città di Bisceglie nel novero delle località nazionali promotrici di cultura. Con l’affidamento della quinta edizione alla direzione artistica del prof. Piero Di Terlizzi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, “MediterrArte” ha inteso allacciare più strette sinergie col mondo della scuola, allo scopo di far emergere giovani talenti che stanno dando il meglio di sé nel campo della pittura e della fotografia su tela. Nel 2008 ha inizio la stretta collaborazione con il Comitato Commercianti “Bisceglie Viva”Confcommercio, grazie soprattutto all’abnegazione del Presidente, Nicola Papagni e del Vice Preisdente Piero Acquaviva, l’arte esce dagli spazi usuali e si propone
ad un pubblico vastissimo attraverso l’esposizione nelle vetrine degli esercizi commerciali del centro cittadino. L’intuizione si è rivelata felice ed ha riscosso negli anni lusinghieri consensi di critica e di pubblico, scatenando vani tentativi di imitazione. Nonostante ciò, al suo quinto anno di vita, “MediterrArte” resta un punto fermo nel panorama culturale di Bisceglie ed appuntamento imperdibile dell’estate nella città dei Dolmen.
Ventidue le opere che saranno esposte, frutto dell’estro di: Adriana Antonucci, Adriana Di Leo, Angela Vocale, Angelo Pantaleo, Antonella Tolve, Antonino Foti, Enzo Abascià, Fabio Schiavone, Floriana Mucci, Francesco Porcelli, Giuseppe Colangelo, Giuseppe Fioriello, Giuseppe Paolillo, Laura Scaringi, Leo Ragno, Luigi La Notte, Mario Gambatesa, Monica Casalino, Mosè La Cava, Paolo Lops, Pio Siliberti, Vincenzo Astuto. L’edizione 2011 di MediterrArte abdica alla “gara” fra artisti e si propone quale mera “vetrina” di talenti emergenti e di altri nomi già noti al grande pubblico, occasione per proporre opere d’arte ad un pubblico più vasto, facendole uscire dalle tradizionali gallerie e studi d’arte. Le ventidue opere e gli artisti sono stati presentati nella serata inaugurale di
Mercoledì 24 agosto, alle ore 21 presso il Frantoio Oleario Galantino, in Via Vecchia Corato, 2, location ideale per numerose manifestazioni culturali, alla presenza dei r e s p o n s a b i l i d i B i s c e g l i e Vi va Confcommercio, Nicola Papagni e Leo Carriera, per l’Amministrazione Comunale era presente il Sindaco Francesco Spina, di Bisceglie Host & Communications e dei titolari degli esercizi commerciali ospitanti le opere. La vernissage è stata animata dal quartetto composto da Zaccaria Gallo, Francesca Cangelli, Natale Buonnarota e RosaMaria Murolo che hanno declamato poesie edite ed inedite con l'accompagnamento di Vittorio Gallo al sax. Da Domenica 28 agosto è possibile ammirare le opere nelle vetrine degli esercizi commerciali aderenti a BISCEGLIE VIVA. L’esposizione si protrarrà fino al 10 settembre.
Confcommercio Bisceglie: "saldi in linea con i Più attenzione nella scelta e acquisti livelli del 2010" legati, nella stragrande maggioranza Più attenzione nella scelta, trend in
linea, generalmente, con quello dello scorso anno, acquisti legati, nella stragrande maggioranza dei casi, ad effettive necessità di spesa più che ad un "obbligo dello shopping" dettato dalla convenienza dei listini. Questo quanto emerge da un monitoraggio effettuato dalla Confcommercio di Bisceglie che ha coinvolto nel sondaggio una campionatura significativa di imprese di diversi settori, ubicazione e superficie, per tentare di tracciare un primo bilancio per quanto riguarda l'andamento dei saldi
estivi 2011. I segmenti dell'offerta commerciale presi in considerazioni sono stati quelli verso i quali si indirizzano, tradizionalmente, le attenzioni dei consumatori ovvero l'abbigliamento, la pelletterie, le calzature, i capi tecnicosportivi, l'intimo e la biancheria per la casa. Secondo quanto evidenziato dagli interpellati, sia pure con qualche distinguo, la clientela ha guardato soprattutto ai prodotti di fascia media, trascurando generalmente quelli più impegnativi, segno dunque di una capacità di spesa limitata che è stata
dei casi, ad effettive necessità di spesa più che ad un "obbligo dello shopping" dettato dalla convenienza dei listini.
ovviamente diversa in base al capo o all'oggetto prescelto. A detta di un terzo dei negozianti coinvolti nel monitoraggio, circa la tempistica degli acquisti, dopo una buona partenza, nell'ultima decade di luglio si è assistito ad uno dinamismo poco accentuato, che ha ripreso tuttavia un certo vigore nelle due settimane successive.
18 - 31 AGOSTO 2011
Calcio a 5 Ser ie “A”: Bisceglie C5, comincia la ricostruzione H
a preso ufficialmente il via la nuova stagione del Bisceglie Calcio a 5, la sesta consecutiva nella massima serie nazionale del futsal, che lunedì 29 agosto, alle ore 19.00 ha visto radunarsi il roster, per poi scendere subito in campo e seguire le direttive del preparatore atletico Ninì Trentadue. Ad accogliere la squadra un lungo striscione di incitamento posto dai “Fans 2005” tra le due panchine del PalaDolmen. Spazio prima alle parole del patron Alfonso Russo e poi subito a correre e mettere in pratica i dettami di mister Leopoldo Capurso e del suo fido vice Roberto Chiereghin. La rivoluzione d’estate ha cambiato molti dei volti abituati a vedere nel palasport biscegliese, ma i nuovi hanno subito attirato l’attenzione degli appassionati. Due su tutti, Kaka e Clayton osservati speciali su cui si ripongono le nuove speranze neroazzurre. Unico assente il portiere Laion che in giornata si aggregherà al gruppo per cominciare il lavoro. Giovedì 1 settembre la prima uscita ufficiale per Jeffe e compagni che accenderanno i motori con il test previsto contro la Fuente Foggia di mister Grassi ed i padroni di casa del Manfredonia. Il 3 amichevole con il Barletta. Poi il 10 partenza per Putignano e prender parte al Memorial Sbiroli. (Gianluca Valente)
Lunedì 29 agosto ha preso il via, con il raduno pre campionato, la stagione dei neroazzurri. Volti nuovi e tanto lavoro da fare per Leopoldo Capurso
Basket : Ambrosia punta decisamente sul “Giovanile” L
a valorizzazione del settore giovanile e la promozione del minibasket rappresenta uno dei punti cardine del lungimirante progetto tecnico griffato Ambrosia Bisceglie. Fin dalle prime riunioni del rinnovato corso societario, la dirigenza nerazzurra ha puntato l’attenzione su tale aspetto in termini concreti e senza lesinare sforzi economici finalizzati all’allestimento di un vivaio florido e duraturo. «Intendiamo improntare i programmi futuri sulla crescita dei giovani, fattore indispensabile per una società sportiva sana ed ambiziosa – chiarisce il direttore sportivo Sergio Di Nardo (nella foto a destra) - . A coronamento di un’attenta e scrupolosa selezione effettuata nelle scorse settimane grazie alla puntuale supervisione di coach Parrillo, attraverso molti stage e allenamenti, abbiamo costruito un gruppo di atleti promettenti, dalla classe 1993 in giù, pronti a cimentarsi in diverse esperienze agonistiche quali la serie D, l’Under 19 d’Elite e l’Under 17 d’Elite. L’obiettivo dell’Ambrosia è favorirne la maturazione tecnica e personale allo scopo di poter successivamente riscattare i diritti sportivi dei ragazzi stessi». Sono ben cinque i tecnici coinvolti nello sviluppo della “linea verde”, tutti in stretta correlazione con Adolfo Parrillo. Il responsabile tecnico Felice Fracchiolla si occuperà di guidare la giovanissima squadra iscritta alla serie D, mentre la new entry Marco Lattanzio sarà al timone dell’Under 19 d’Elite. A Niki Ceci toccherà invece allenare l’Under 17 d’Elite e l’Under 14. Sara Pasquale avrà il compito di dirigere l’attività del minibasket (riservata a ragazzi/e dai 5 ai 12 anni) coadiuvata da Giuseppe Conto, che a sua volta allenerà la formazione Under 13. Per le iscrizioni ai corsi di minibasket è possibile rivolgersi a Felice Fracchiolla presso il PalaDolmen, tutti i pomeriggi dal martedì al venerdì. Scorgendo il roster dell’Under 19 d’Elite si rimarcano le conferme di Mirko Fracchiolla (play, classe 1993), Gaetano Rosa (guardia, ’94), Andrea Chiriatti (ala, ’93), Raffaele Mazzilli (pivot, ’94) e Giambattista Mastrapasqua (pivot, ’93), ai quali si aggiungono altri sette promettenti cestisti “pescati” in tutto lo Stivale. Si tratta di Abassi Fehmi (play, classe ’94, originario di Cisterna di Latina), Andrea Dri (guardia, ’93, da Udine), Christian Dell’Ermo (pivot, ’95, da Benevento), Vincenzo Lombardi (ala, ’95, da Moiano), Walter Rianna (ala, ’96, da Airola), Antonio Barbera (guardia, ’94, Fortitudo Trani) e Riccardo Germinario (ala, ’95, Fortitudo Trani).
Presentato uno dei punti cardine del nuovo progetto della società biscegliese. Con la supervisione di coach Parrillo, un nutrito e qualificato staff di 5 tecnici è pronto a sviluppare la linea verde. Ufficializzato il roster dell’Under 19 d’Elite.
Intanto prosegue la preparazione della prima squadra in vista dell’esordio casalingo in campionato del 25 settembre contro il Giugliano al PalaDolmen. In tema di amichevoli, sabato 3 e domenica 4 settembre il PalaDolmen sarà teatro del tradizionale torneo “Self Storage Autonoleggi Giulio Valente” con la partecipazione, oltre all’Ambrosia, di San Severo (DNA), Cus Bari (DNA) e Corato (DNB). Nello specifico, il programma del torneo include le semifinali Cus Bari – Corato (ore 18.30) e San Severo – Bisceglie (20.30), mentre domenica si giocheranno le finali per il terzo posto (18.30) e per l’assegnazione del torneo (20.30). Il fitto calendario dei test di rodaggio proseguirà sabato 10 settembre con la gara casalinga di fronte al Liberty Taranto (DNC) e mercoledì 14 settembre in casa del Matera. (Mino Dell’Orco)
19 - 31 AGOSTO 2011
Calcio Eccellenza: Bisceglie, esordio casalingo in Eccellenza con il Terlizzi M ancano ormai pochi giorni all’atteso esordio in
campionato per il Bisceglie del nuovo corso targato Nicola Canonico. Domenica 4 settembre i nerazzurri inizieranno il loro cammino ospitando sul prato del “Ventura” il rinnovato Terlizzi, tra le cui fila militano due volti del recente passato nerazzurro come il portiere De Blasio ed il difensore La Salandra, senza trascurare calciatori del calibro di Alfredo Tenzone, Rubini, De Gennaro e Ciaramitaro. «Per molti può apparire un luogo comune, ma partire col piede giusto in un campionato così impegnativo è davvero un aspetto fondamentale – sottolinea il direttore sportivo Emanuele Belviso - . Molti addetti ai lavori ci accreditano dei favori del pronostico per il successo finale, noi facciamo i debiti scongiuri con la consapevolezza di dover affrontare ogni avversaria con la mentalità vincente. Concentrazione e cattiveria agonistica andranno evidenziati sia di fronte alle big del girone e sia contro le cosiddette “piccole”. Inizieremo il nostro cammino contro un Terlizzi da non sottovalutare affatto. A seguire ci recheremo in casa del Locorotondo (domenica 11 settembre), squadra notoriamente arcigna, mentre alla terza giornata sfideremo il neopromosso Maglie. In fin dei conti non ha senso parlare di calendario benevolo o negativo perché occorrerà far risultato dappertutto. Senza toni polemici, tuttavia, non posso esimermi
Domenica 4 settembre la squadra allenata da De Trizio inaugura il campionato ospitando i rossoblù al “Ventura”. Battesimo positivo in Coppa: sconfitto di misura il Cerignola malgrado una prestazione in chiaroscuro.
dal rimarcare il calendario favorevole del Monopoli, che potrà disputare in casa tutte le partite cruciali nel girone di ritorno». Oltre al Bisceglie ed ai biancoverdi, quali altre squadre sono da includere nel novero delle pretendenti al salto di categoria? «Non trascurerei il Cerignola, poi c’è il sempre ambizioso Racale e l’altra salentina Tricase», conclude Belviso. Battesimo vincente in Coppa. La squadra guidata da Giorgio De Trizio apre la sua avventura in Coppa Italia di Eccellenza superando di misura tra le mura amiche un arcigno Cerignola grazie alla rete nel cuore della ripresa dell’italo-argentino Nicolas Di Rito, lesto ad approfittare di un assist del baby Di Bari e della successiva distrazione difensiva degli ofantini. Tra luci ed ombre la prestazione di Moscelli e soci, apparsi ancora in fase di rodaggio e meno brillanti rispetto alle amichevoli di lusso sostenute contro il Bari e l’Andria. Il match di ritorno dei 16esimi di Coppa con il Cerignola si disputerà giovedì 22 settembre al “Monterisi”. (Mino Dell’Orco)
A Mauro Spina il C i c l i s m o : C ava l l a r o alla Carriera festeggia il ventennale riconoscimento Il presidente del Bisceglie Calcio Nicola Canonico, prima dell’amichevole con l’Andria di domenica 21 agosto, ha voluto tr ionfando nel p r e m i a r e Mauro Spina, Regionale autentica Il sodalizio biscegliese detta legge nella prova di San Nicandro Garganico e balza in ve tta alla competizione pugliese riservata ai Giovanissimi. Ora incombe il Meeting Nazionale di Società a Isola della Scala (VR)
L
a Polisportiva Gaetano Cavallaro festeggia degnamente il ventennale dalla fondazione aggiudicandosi il “II Trofeo Estate a San Nicandro” e balzando in vetta alla graduatoria del Campionato Regionale individuale e di società Giovanissimi. Un centinaio di corridori dai 6 ai 12 anni hanno preso parte alla competizione di gimkana svoltasi nella suggestiva località garganica e valida quale quinta prova del Campionato Regionale. Slalom, sottopassi, strettoie, ponti e borracce con canestro disseminate lungo il percorso hanno esaltato le qualità dei portacolori biscegliesi, capaci di sfoderare una prestazione collettiva di grande spessore. Non sono mancate inoltre alcune performance individualità di spicco testimoniate dai successi di Rebecca Angiulo, Adelaide Preziosa, Girolamo Todisco, Francesco Binetti, Marina Di Benedetto e Marika Galantino, unitamente ai piazzamenti sul podio di Sergio Angarano, Mauro Preziosa, Teresa De Vincenzo e Barbara Rubini. «Sono soddisfatta del lavoro e dell’impegno mostrato dai miei ragazzi – commenta la direttrice sportiva Speranza Di Reda - . Ogni gara rappresenta anzitutto una sfida con sé stessi e poi con gli
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bandiera del sodalizio nerazzurro stellato con cui ha disputato circa 500 partite (record assoluto di presenze) e che, all’indomani della chiusura della carriera agonistica, svolse per anni il ruolo di allenatore portando il Bisceglie alla conquista del campionato italiano allievi. Un gesto simbolico teso ad annodare i fili della storia del Bisceglie Calcio degli anni in cui disputò molti campionati professionistici con la nuova compagine che si presenta ai nastri di partenza del prossimo campionato di eccellenza con grandi ambizioni.
altri, alla base c’è sempre il gioco e l’amicizia. E’ questo il segreto della Polisportiva Cavallaro e siamo felici di raggiungere in modo smagliante l’importante traguardo dei primi venti anni di attività». Gli impegni della squadra biscegliese proseguono ora con la prestigiosa partecipazione al 25° Meeting Nazionale di Società Giovanissimi – “Memorial Adriano Morelli”, in calendario dal 1° al 4 settembre nella località veronese di Isola della Scala. (Mino Dell’Orco)
20 - 31 AGOSTO 2011
C U LT U R A
Alle stampe l’opera prima di Gianluca Veneziani “Confraternite e Riti della Settimana Santa a Bisceglie” Prende corpo e sarà presentato sabato 10 settembre nell’ambito della manifestazione “LIBRI NEL BORGO ANTICO”, il volume di Gianluca Veneziani sulla storia delle Confraternite e sui Riti della Settimana Santa. Un’idea che ha visto il suo embrione nella nostra Redazione qualche anno fa, e che con orgoglio proponiamo ai nostri lettori quale pietra miliare nella Cultura della nostra Città.
P
resentare l’opera prima di Gianluca Veneziani è come assistere al parto di un figlio. L’idea di compiere uno studio approfondito sulle tradizioni religiose di ispirazione popolare, partendo dal fenomeno delle Confraternite, equivale a far conoscere in maniera approfondita aspetti sociologici della nostra Città, finora inesplorati. Non un semplice reportage su date, nomi od immagini, ma un vero e proprio “scavo archeologico”, corroborato da approfondite indagini storiografiche e con lo scopo, non ultimo, di affermare l’unicità del fenomeno religioso, vissuto dalla parte dei “laici”, pur in un contesto più ampio di tendenze epocali. Ma ci piace dare voce a Gianluca che, nella prefazione del suo “Confraternite e Riti della Settimana Santa a Bisceglie”, ci spiega le motivazioni che l’hanno spinto ad affrontare questa avventura letteraria: «Perché, dopo tanto tempo di distanza dalla loro nascita, continuare a scrivere di confraternite, di tradizioni religiose e di processioni sacre? Forse la prima risposta sta nella loro durata e continuità nel tempo. Queste manifestazioni di rito collettivo e spontaneo esistono da diversi secoli e ancora oggi destano la stessa partecipazione, non perdendo la loro dimensione di Evento corale e ciclico. Nonostante temporanei disconoscimenti e scomparse, e nonostante la veneranda età, le confraternite godono tuttora di buona salute... La seconda ragione è di carattere “funzionale”. Il volume nasce dalla pretesa modesta di pubblicizzare queste manifestazioni, di renderle note e farne un
marchio caratteristico del nostro territorio . Il turismo non si inventa realizzando strutture posticce, o scimmiottando tradizioni allogene. Ma si può sviluppare a partire dal culto della memoria e dalla memoria del culto, avvalendosi cioè di quei riti e miti, di quei processi e processioni, che fanno la storia di una comunità. Il turismo si costruisce non solo con un viaggio nello spazio, ma anche con un viaggio nel tempo, andando a ritroso, facendo un’escursione nel passato, dove la destinazione coincide con l’inizio... La terza ragione che spiega questo libro è la volontà di rendere omaggio ai semplici che affollano le processioni della Settimana Santa, agli abitanti del centro storico, ai devoti, ai credenti, ai senza nome. A tutti coloro che appartengono alla microstoria, che non sono protagonisti, ma semplici comparse; e a quelli che abitano la preistoria, cioè un mondo remoto fatto di credenze e di tradizioni, di consuetudini e di superstizioni. Questi uomini sono nostri conterranei, ma non sono nostri contemporanei, perché hanno uno sguardo strabico, rivolto con un occhio alla conservazione delle cose che furono, e con l’altro alla preparazione di quelle che verranno. Tradizione e Fede, appunto.... La quarta e ultima ragione che mi ha spinto a scrivere di confraternite è la necessità di comprendere perché, nonostante la secolarizzazione e l’ateismo dilaganti, tante persone continuino ad affollare i riti della Settimana Santa, a partecipare alle processioni, a riempire le piazze in occasione degli appuntamenti religiosi.