BISCEGLIE 15 GIORNI N. 248 (12) DEL 30 GIUGNO 2009

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i i o d'Informazione 'In r ne - Anno A n XI N. 2 6 - 2009 0 w bi c i e 5 i Periodico 248 (12)) - 30 - 06 www.bisceglie15giorni.com

“CASO VIGILIAE”, IL TAR PUGLIA RESPINGE IL RICORSO DELL’EX SOCIO PRIVATO: FRANCESCO SPINA HA AGITO BENE.

BISCEGLIE CALCIO: MAURO DI MODUGNO NUOVO PRESIDENTE, MIMMO DI CORATO RICONFERMATO ALLENATORE Sedi: Padova - Bisceglie -Trani - Barletta Via Berarducci Vives, 2 70052 Bisceglie

DA NOI N DA L QUALITA' E NI NZ CONVENIENZA NO SONO REGOLE EGO ' RO D'ORO D AL 1 2 1982


u 20 0 2 - 30 Giugno 2009

AMBIENTE

IL GIARDINO BOTANICO COMUNALE

W.W.F.: RESTITUIAMO ALLA CITTA’ LO SCRIGNO BOTANICO C

e ne rendiamo conto: affermare che il Giardino Botanico "Carlo Veneziani Santonio" deve essere restituito alla fruizione pubblica secondo quanto previsto dall'atto di donazione può creare fastidi notevoli a tutti gli speculatori. Ma noi del WWF remiamo sempre contro: contro la cementificazione della Zona Pantano Ripalta, contro le ecomafie che inquinano le nostre campagne, contro chiunque a qualsiasi livello voglia offendere l'ambiente. Abbiamo donato alla città il primo censimento del verde pubblico e ora vi diciamo come la pensiamo sullo scrigno botanico di Bisceglie. Restituire alla città il Giardino Veneziani: è questa la motivazione che ci ha spinto ad accettare senza remore l’affidamento in concessione voluto dall’Amministrazione Comunale con Delibera di Giunta n. 128 del 04/05/2009. Nello spirito del volontariato che ha sempre contraddistinto il WWF, ci siamo rimboccati le maniche e, fino ad oggi, abbiamo risistemato otto aiuole in cinque appuntamenti ufficiali (il 2 giugno, 6 giugno, 13 giugno, 14 giugno e 20 giugno), estirpando 200 metri cubi di erbacce grazie all’opera gratuita di 25 persone (soci WWF e semplici cittadini) e alle donazioni di tre ditte, che ci hanno fornito i materiali tecnici. Tutte le operazioni sono state supervisionate da cultori botanici e agronomi e non hanno comportato costi per le casse pubbliche. LA SITUAZIONE Il Giardino fu donato al comune dalla famiglia Veneziani negli anni ’80. La donazione al Comune di Bisceglie aveva uno scopo ben preciso: conservare la raccolta di piante per utilità di studio e soddisfare la curiosità degli studenti di agraria e degli studiosi di botanica. Per tale motivo era stato espressamente previsto nell’atto di donazione che l’immobile dovesse essere interamente e in perpetuo destinato a Giardino Botanico sia per conservare il verde cittadino sia per fini scientifici. Inizialmente vantava una collezione di ficus (Moraceae), succulente (Cactaceae), aloe (Liliaceae), agavi (Agavaceae), Callistemon (mirtaceae) e specie varie tra cui Chorisia speciosa, Jacaranda, Brachychiton, Phoenix, ecc. Nel momento in cui abbiamo iniziato le manutenzioni straordinarie il Giardino languiva nel degrado a causa dell’incuria, di interventi ed impianti errati e dell’abbandono totale che aveva causato la scomparsa, negli anni, di alcune specie originali, rimpiazzate poi con altre di minor pregio. Il degrado è tuttora testimoniato dalla presenza di specie infestanti assai competitive per la loro rapidissima crescita, come l’Ailanto (Ailanthus altissima), l’Opuntia subulata, Achantus mollis ecc. che hanno colonizzato vari angoli del Giardino. Tale situazione, unitamente al deterioramento dei manufatti murari e all’assenza di cartellini che identifichino le piante, non rende fruibile il Giardino. IL PROGETTO La soluzione per recuperare il Giardino è, e non potrebbe essere altrimenti, estremamente complessa, fino ad assumere le caratteristiche di una sfida. Per prima cosa è bene definire degli obiettivi che qui di seguito si vanno, sinteticamente, ad analizzare. A nostro avviso il Giardino deve essere restituito alla sua originaria vocazione didattica – scientifica – turistica: esso deve tornare ad essere uno “scrigno botanico”. Per questo motivo potrà essere consentito solo un accesso controllato, mirato e misurato (scuole, iniziative ambientaliste, visite guidate, divulgazione scientifica, mostre e manifestazioni floro - vivaistiche). Alla luce delle attuali condizioni fitosanitarie, affinché il Giardino possa assolvere una pubblica utilità, è necessaria una riqualificazione botanica e l’elaborazione di un piano a lungo termine per una corretta gestione e manutenzione. Accanto a questo aspetto ci proponiamo l’introduzione di

nuovi elementi naturalistici che migliorerebbero la fruizione didattica e costituirebbero un’indubbia attrattiva. La nostra strategia di svilupperà dunque su quattro direttrici principali: 1) La manutenzione ordinaria e straordinaria del verde; 2) La riqualificazione botanica ; 3) L’integrazione di elementi naturalistici; 4) La fruizione pubblica. La gestione del Giardino perseguirà molteplici obiettivi tra cui la divulgazione botanica ed ecologica, l’educazione ambientale, il collezionismo e, ultimo ma non certo per importanza, il richiamo turistico. LE PROSPETTIVE E’ nostra intenzione organizzare in estate una grande festa ambientalista e diversi appuntamenti culturali sull’ambiente. Tuttavia l’assenza di contributi pubblici e le difficoltà tecniche degli interventi manutentivi non ci consentono di stabilire con precisione quando il Giardino potrà essere nuovamente fruibile. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci sostengono con il loro contributo e lanciamo un accorato appello a tutta la cittadinanza biscegliese e a tutte le forze sociali affinché ci aiutino concretamente a trasformare questa speranza in una certezza.

Registrato al Tribunale di Trani n. 350 del 21.05.1999

UN D I CE SI M O

A N NO

Direttore Responsabile S a l v a t o r e Va l e n t i n o

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“BISCEGLIE HOST & C O M M U N I C AT I O N S ”

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2 00 3 - 30 Giugno 2009

B ICIT ’ PUBBLICITA’


09 4 - 30 Giu Giugno 2009

PRO LOCO

P LO C P TA N L E T T B IS C G IE PRO LOCO PROTAGONISTA DELL’ESTATE BISCEGLIESE

ESTATE ES A E DI D PROMOZIONE, MOZI MO Z I NE, INFORMAZIONE E Città Aperte 2009, Bisceglie PROFESSIONALITA’ PROFESSIONALI P R O F E SSION ALI A in un click, Torna la bella stagione e si infittisce

l’agenda di appuntamenti che la Pro Loco offre a cittadini e turisti. Promosso anche il progetto 2009 di “Città Aperte – I tesori svelati di Bisceglie” ideato e redatto dalla Pro Loco, dal C.E.A. e dall’Amministrazione Comunale – Assessorato alle politiche turistiche di Bisceglie in collaborazione con Regione Puglia – Assessorato al Turismo e Industria Alberghiera e A.P.T. di Bari. Questo il calendario delle aperture straordinarie: 19 e 26 luglio e 2, 8 e 10 agosto dalle o r e 1 8 a l l e o r e 2 2 a p e r t u r a straordinaria e visita dei seguenti siti di rilevanza storicoartistica: Chiesa di Santa Margherita; Chiesa del Purgatorio; Chiesa di San Giovanni in Castro (e Castello); Chiesa del Santissimo Salvatore: punto di partenza visita guidata nel Centro Storico “Bisceglie by night”; Sportello d i I n f o r m a z i o n e e Accoglienza Turistica in via Giulio Frisari n. 5. Tali siti saranno fruibili al pubblico e, oltre ad essere protagonisti delle accurate visite guidate effettuate dalle guide turistiche della Pro Loco, saranno inoltre contenitori di spettacoli musicali, mostre d’arte di artisti locali e provenienti dalle città limitrofe e mostre fotografiche. Proprio l’arte fotografica inaugurerà la serie di iniziative estive dell’associazione: nei giorni 3, 4 e 5 luglio sarà possibile ammirare, presso l’ex sepolcreto di Santa Croce in via Giulio Frisari n. 3, gli 87 scatti (record delle cinque edizioni) in gara nella V edizione del Concorso Fotografico “Bisceglie in un click”, i quali possono essere votati on line fino al 4 luglio sul sito www.prolocobisceglie.it . La Cerimonia di

Premiazione si terrà domenica 5 luglio alle 19:30 presso l’ex sepolcreto. Anche la sede della Pro Loco giocherà un ruolo da protagonista durante quest’estate: oltre a essere l’ufficio in cui convoglieranno tutti i dati relativi all’affluenza turistico-ricettiva dei mesi di giugno-luglio-agosto, presso la sede sarà possibile ritirare materiale informativo relativo agli appuntamenti estivi, richiedere dettagli sugli eventi e essere parte attiva di una stagione ricca di iniziative promozionali. Durante le domeniche estive la Pro Loco garantirà, inoltre, l’apertura straordinaria dell’Info Point presso il chiostro di Santa Croce: le volontarie del SCN e i giovani soci, competenti e preparati, offriranno un servizio di informazione costante e aggiornato sull’estate e sulle iniziative culturali. L’11 luglio costituirà un’altra data importante dell’estate cittadina e vedrà una sinergica cooperazione con le Pro Loco di Corato e Ruvo di Puglia con “Alla scoperta dell’antichità”, un viaggio attraverso le peculiarità paesaggistiche, artistiche e enogastronomiche dei tre comuni che, proprio in tale data, farà tappa a Bisceglie. Nel programma dell’estate, nel mese di agosto, saranno inserite collettive di artisti e fotografi locali, inoltre, a fine stagione, per il mese di settembre, è prevista una mostra rievocativa sulla figura di Lucrezia Borgia. Pertanto per informazioni e dettagli relativi all’estate 2009 sarà attivo tutti i giorni l’infoline 080/3968084, il servizio Messenger msn@prolocobisceglie.it e il servizio Newsletter sul portale ufficiale. Soddisfatto il Presidente Vincenzo De Feudis: «Anche per questa estate,

aperture straordinarie, arte, musica, enogastronomia e storia le caratteristiche di un’estate all’insegna della promozione turistico-culturale della Città. La sede associativa come Info Point delle iniziative estive.

grazie a un consiglio direttivo attento e grazie ai nostri giovani soci, offriremo alla città un servizio all’altezza e mirato alla promozione turistica e culturale dell’intero territorio. L’invito che rivolgo a tutti i cittadini e ai turisti è quello di recarsi presso il nostro sportello per ricevere informazioni, aggiornamenti e materiale illustrativo».

(Francesco Brescia)

IL SITO INTERNET DI “BISCEGLIE 15 GIORNI” SI RIFA’ I L L O O K C r o Umberto I, 187 1 7 Corso Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954


u 09 5 - 30 G Giugno 2009

RELIGIONE

FR TERNITA N A’ “S A ” POLEMIC L SC OVI TEDESCHI SC FRA AN P PIO X”, A DE DEI VESC

SI VUOLE IMPEDIRE ALLA FRATERNITA’ DI CONTINUARE LA PROPRIA MISSIONE I

n seguito alle pressioni di alcuni episcopati europei, in particolare quello tedesco cui ha fatto eco la sala stampa vaticana il giorno 17 giugno u.s., il Direttore del Seminario di lingua tedesca della Fraternità, Padre Stefan Frey, ha rilasciato la dichiarazione qui di seguito riportata. L'accusa che viene rivolta alla Fraternità è quella di procedere ad ordinazioni sacerdotali prima di avere una situazione canonica definita. È evidente l'uso strumentale del Diritto Canonico semplicemente per impedire alla Fraternità di continuare la propria missione. È chiaro che se la Fraternità non ha uno status giuridico definito, si tratta d'una conseguenza della situazione gravissima in cui versa la Chiesa. Di tale crisi che coinvolge la Chiesa universale, l'atteggiamento degli Episcopati di lingua germanica ci sembra essere una delle più emblematiche espressioni. Il seminario Cuore di Gesù della fraternità “F.S.S.P. X” in merito alla prevista ordinazione sacerdotale del 27 giugno 2009 dichiara quanto segue: 1. Queste ordinazioni verranno impartite nell`intenzione di servire la Chiesa Cattolica. Impartiremo tale ordinazione sacerdotale perchè vogliamo esprimere così la nostra unità con Roma. Tale unità consiste nel medesimo Magistero, nei medesimi Sacramenti e nel Sacrificio della Messa di tutti i tempi. I nuovi sacerdoti ordinati come tutti i membri della fraternità riconoscono l`ufficio del Papa e l`autorità della Chiesa. I candidati all`ordinazione pregheranno in tutte le loro Sante Messe nominalmente per il Santo Padre in carica così come per il vescovo locale, espressione di unità che tutti i sacerdoti della fraternità praticano da oltre trent`anni. Non vogliamo fondare alcuna chiesa parallela, bensì intendiamo conservare nell´unica vera Chiesa cattolica l`inestimabile tesoro della Tradizione Cattolica.

rà anime e h c acere Estate Un Pi la Tua

2. Il Santo Padre aveva sicuramente in mente un provvedimento di vita, e non di morte, con la revoca della scomunica ai quattro vescovi del 21 gennaio 2009. Il magnanimo gesto è stato soprattutto un provvedimento per gli imminenti colloqui teologici con i rappresentanti della Santa Sede, pensati per chiarire le rimanenti difficoltà e che si suppone non saranno facili. 3. Una situazione di emergenza richiede adeguati provvedimenti di necessità. Esiste nella Chiesa di oggi una tale situazione di emergenza? A tale nostra dichiarazione in appendice alleghiamo una serie di dichiarazioni di Pontefici, Cardinali, vescovi e teologi che documentano una tale crisi. Papa paolo VI parla di "autodemolizione della Chiesa", Papa Giovanni Paolo II di "silenziosa apostasia". Due esempi numerici: nel 1950 13 milioni di cattolici frequentavano regolarmente la Santa Messa domenicale, oggi sono meno di due milioni, una riduzione di più dell`85%! Il numero delle ordinazioni sacerdotali nelle diocesi tedesche quest`anno non ha raggiunto nemmeno il numero di 100, e mai si era verificata una cifra così bassa. Si tratta dell`esistere o del non esistere del Cristianesimo in Europa. Si dovrebbe rimandare l`ordinazione sacerdotale di nuovi preti formati sul solido fondamento della Tradizione Cattolica e che per la continuità della Chiesa sono così necessari? Non si dovrebbe ringraziare invece con insistenza il Signore per la Grazia di tali vocazioni, oggi che le vocazioni autentiche sono così rare? Di un affronto all´unità della Chiesa non se ne parla nemmeno, e tantomeno di un rifiuto alla mano tesa dal Santo Padre, per il quale ogni giorno preghiamo. 4. Gli adirati vescovi si appellano sempre al diritto canonico. Allora un paragone: un prezioso edificio brucia con fiamme alte, un gruppo di giovani uomini coraggiosi si affretta sul luogo dell`incendio per spengerlo o almeno

a io ei Alle contestazioni dei ovi t edeschi es hi ves esco isp e il Direttore o e risponde a i o dii del seminario li g ma i lingua germanica e l Fraternità, r t r n à Padre d e della a Frey Stt efan circoscriverlo, per più tardi cominciare la ricostruzione. Ecco che però i tutori dell`ordine ostacolano tali uomini, dicendo loro che avrebbero infranto i limiti di velocità. Allora non è più valido l`ultimo canone del diritto canonico del 1983, in base al quale la suprema legge della Chiesa è la salvezza delle anime? 5. Poichè i problemi esistenti non sono di natura disciplinare, la discussione si deve portare allora su di un altro piano, quello della Fede. Se Papa Benedetto XVI nella sua lettera ai vescovi del 10 marzo 2009 ha dichiarato drammaticamente che la Fede in molte parti del mondo minaccia di estinguersi, non dovremmo allora tutti insieme fare il possibile per ricercare le cause di questa crisi della Fede ed eliminarle? In tal senso rinnoviamo la nostra disponibilità al dialogo con i vescovi tedeschi in un`atmosfera di pace e di onestà intellettuale, lungi da polemiche e sterili accuse.

Padre Stefan Frey, rettore del Seminario Herz Jesu (www.sanpiox.it)


09 6 - 30 Giu Giugno 2009

CULTURA

PREMIO “RE LUIGI D’ANGIO” GIUNTO ALLA IX EDIZIONE

SUCCESSO PER LA GIORNATA DELLA CULTURA PUGLIESE Prestigiosa la IX Giornata della Cultura Pugliese, “Premio Re Luigi D’Angiò”, promossa dalla locale Sezione Archeoclub d’Italia, con il patrocinio del Comune di Bisceglie. Dieci i premi assegnati dal Sindaco, avv. Francesco Spina, ad autorevoli personalità del mondo archeologico, ecclesiastico, della stampa, medico e letterario. La cerimonia si è svolta, sabato 27 giugno, nella stupenda e storica cornice del Museo Diocesano della nostra città, alla presenza di numerose autorità civilie militari. Il Premio D’Angiò 2009 vanta l’adesione culturale di numerose associazioni, della Regione Puglia e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha inviato l’attestazione di una medaglia, quale premio di rappresentanza.

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a Giornata della Cultura Pugliese è giunta alla IX Edizione, realizzata dalla locale Sezione dell’Archeoclub d’Italia e dal prof. Luigi Palmiotti, promotore del “Premio d’Angiò”, che è attribuito ad Alte Personalità che si sono distinte in campo archeologico, giuridico, ecclesiastico, letterario, imprenditoriale ed artigianale. La prestigiosa manifestazione, che si è svolta presso la sala convegni del Museo Diocesano, nella serata del 27 giugno, ha coinvolto numerose associazioni ed enti che hanno concesso l’adesione culturale: La Presidenza della Regione Puglia, presieduta da Nichi Vendola, il C.R.S.E.C. Regione Puglia, D i s t r e t t o B a / 4 - Tr a n i , c o n l a responsabile sig.ra Luigia Ficarella, Il Presidente del Consiglio Regionale, l’Accademia Pontificia Tiberina di Roma, Delegazione della Puglia e Basilicata, l’Unione della Legion d’Oro, il Museo Diocesano, il Museo Etnografico “F. Prelorenzo”, Bisceglie Host & Communications, Bisceglie 15 Giorni periodico d’informazione, Centro Studi Biscegliese, Centro Studi “Bisceglie città d’Europa”,

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In alto foto di gruppo dei premiati. (1) Michele Mazzola, (2) Antonio Pappalettera, (3) Don Mauro Camero, (4) Eugenio Monopoli, (5) Pierino Rana, (6) Cosimo D’Angela, (7) Pantaleo Dell’Olio, (8) Dott. Marmo Telesveva, (9) Pasquale D’Addato, (10) Giuseppe Savasta. Foto grande a pg. 7: la Redazione de “Il Biscegliese”, periodico cittadino che compie 35 anni di vita.

l’Associazione culturale “Mons. Pompeo Sarnelli”, presieduta dal Comm. Francesco Massimiliano. In segno di stima e di rappresentanza è pervenuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, una medaglia, con motu proprio del 20.4.2009, inviata al Presidente Palmiotti. «I tempi ormai sono maturi ha dichiarato il prof. Palmiotti - per raccogliere i successi per lunghi anni d’impegno e di volontariato, profuso nella valorizzazione del patrimonio artistico e della Chiesa locale, che annovera: il Museo Diocesano, l’Archivio Storico Diocesano, la Biblioteca del Seminario. I l P r e m i o D’Angiò è un riconoscimento verso uomini della nostra città e della terra di Puglia, onorata dalle opere, dal lavoro, dagli studi e dalla professionalità. Bisceglie - ha aggiunto Palmiotti - non sarà abbastanza riconoscente verso questi insigniti per l’onore che danno alla città di Bisceglie. Il Sindaco, avv. Francesco Spina ha sostenuto l’impegno dell’Amministrazione Comunale verso i beni culturali della nostra città. «Siamo alla ricerca delle nostre radici, della nostra storia, della nostra lingua: il dialetto. Con la pubblicazione del Vocabolario dialettale del Pastore, il Comune ha recuperato un patrimonio

linguistico, da anni rimasto nell’oblio. La città - ha proseguito il Sindaco ha bisogno dell’iniziativa dei privati per la tutela del patrimonio artistico e monumentale: Ben vengano altri imprenditori come i fratelli Angelo e Donato Tortora che hanno restituito alla collettività il casale di S. Nicola. L’ A m m i n i s t r a z i o n e s e g u e c o n entusiasmo i benemeriti cittadini e l’Archeoclub, presente dal 1982 sul territorio, con l’opera di promozione culturale, la tutela e la valorizzazione della città, con pubblicazioni storicoarcheologiche. Siamo ormai - ha concluso il Sindaco - al traguardo di una corsa, che punta alla riscoperta turistica della nostra Bisceglie». Dieci i premi D’Angiò i cui curricula sono stati presentati in ordine di assegnazione dalla Signora Rossella Tullio: in campo medico, premiato il dr. Michele Mazzola, dell’U.O. Malattie Infettive, Presidio Ospedaliero di Bisceglie. Dopo la laurea e la specializzazione presso l’Università di Bari, nel 1999, in malattie infettive, ha frequentato la Clinica di Malattie Infettive dell’Università Guadalajara (Messico). Il giovane medico Mazzola, dotato di alta professionalità ha frequentato il Laboratorio del Dipartimento di Microbiologia medica


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CULTURA

PREMIO “RE LUIGI D’ANGIO” GIUNTO ALLA IX EDIZIONE

SUCCESSO PER LA GIORNATA DELLA CULTURA PUGLIESE Nino Vinella, Presidente del Comitato “Pro Canne della Battaglia”.

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dell’Università di Edimburgo. Come Dirigente medico di 1° livello è impegnato nelle cure di pazienti, affetti da epatopatie croniche, terminali e da infezioni da HIV. Premio D’Angiò al dirigente medico Antonio Pappalettera, che si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bari, nell’anno 1983/84. E’ specializzato in Ecografia, epatopatie acute e croniche, in servizio presso l’U.O. Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero di Bisceglie. Premio D’Angiò, nel campo ecclesiastico a Don Mauro Camero, biscegliese verace. Ha frequentato il Seminario Pontificio Regionale. E’ stato ordinato sacerdote il 29.1.94 presso la Basilica di S. Giuseppe in Bisceglie da Sua Ecc. Mons. Cassati. Ha conseguito il titolo di Baccalaureato e la licenza in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta, inoltre il master in Bioetica presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum in Roma. E’ canonico e rettore della Basilica Concattedrale di Bisceglie. Si rilascia il premio per l’intenso apostolato , profuso nell’ambito della Basilica concattedrale, al servizio del Signore, dei fedeli, delle comunità religiose, delle confraternite, delle famiglie e della città di Bisceglie. Premio D’Angiò al pittore-artista prof. Eugenio Monopoli, in considerazione

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10 dell’alta professionalità nell’arte, come scenografo e attore teatrale. E’ stato Direttore della Compagnia teatrale Souvenir. Ha scritto e recitato nelle operette del maestro Lombardo, Cin Cin Là ed altre e con la soubrette Aurora Banfi. Premio D’Angiò al Periodico mensile Il Biscegliese, fondato il 1 novembre 1974 dal direttore sig. Pierino Rana, con la collaborazione del prof, Mario Cosmai, dr. Giovanni Galantino, prof, Giovanni Bruni, Giovanni Ferraro ed altri redattori che si sono avvicendati. Motivazione del premio: per l’intensa attività, svolta in 35 anni di pubblicazione e di informazione culturale. Premio D’Angiò al Prof. Cosimo D’Angela, Ordinario di Archeologia Cristiana presso l’Università di Bari. Insegna la stessa disciplina nella Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica e Medievale dell’Università di Bari e nel Corso di Laurea in Beni Culturali per il Turismo e l’Ambiente. Il prof. D’Angela è Presidente della Società di Storia Patria della Puglia. Premio D’Angiò al Capitano di Fregata dr. Pantaleo Dell’Olio, direttore della prestigiosa Stazione satellitare italiana di Bari, Cospas – Sarsat, unica in Italia. Partecipa ad importanti missioni nel mondo. E’ tornato da poco dal Circolo Polare Artico per una visita

alla stazione satellitare che vigila sul Mar del Nord. Il capitano Dell’Olio, figura prestigiosa, è in contatto costante con il Governo per gli aiuti di salvataggio nell’area del Mediterraneo. Premio D’Angiò all’Emittente Televisiva Telesveva, fondata dai fratelli Marmo nel 1985, con un bacino di utenza terminale che va dal Gargano al Salento. Il premio è stato concesso per l’informazione e la promozione culturale in Puglia. Premio D’Angiò al dr. Pasquale D’Addato. Ha svolto la sua attività lavorativa lontano da Bisceglie. Segue master, analizza aziende italiane ed estere con la logica del Benchmark. Nel 1976, e per undici anni successivi, è direttore della Coop Emilia, Coop Umbria, Alto Lazio, Coop Italia Sud, a cui dà notevole sviluppo, basandosi su un programma di formazione e di motivazione dei dipendenti. Dotato di alta professionalità nel campo manageriale e del lavoro, è rientrato a Bisceglie come City Manager. Malgrado i suoi notevoli impegni, non si dimentica di scendere in campo per arbitrare. E’ del settembre 2005 la sua nomina a Presidente della Commissione Regionale Arbitri. Il 2 giugno 2001 il Presidente Ciampi lo ha nominato Commendatore della Repubblica. Premio D’Angiò allo storico Prof. Giuseppe Savasta, per le continue ricerche archeologiche lungo i litorali di Ariscianne di Barletta, contribuendo con le sue scoperte agli studi sul Paleolitico pugliese, con l’archeologo Arturo Palma Di Cesnola dell’Università di Siena. Il prof. Savasta di Barletta è autore di numerose pubblicazioni, in ultima la “Spiaggia dei misteri”. E’ socio della Società di Storia Patria Per la Puglia - Sez. di Barletta, fondatore dell’Archeoclub Federico II. Il Prof. Savasta era accompagnato dal collega amico Nino Vinella, Presidente del Comitato “Pro Canne della Battaglia”, promotore dell’iniziativa “Il Treno storico dell’Archeologia”, che domenica 28 giugno ha effettuato il suo terzo viaggio da Barletta a Spinazzola alla riscoperta dei siti di interesse archeologico e storico, in occasione dei 115 anni di fondazione della tratta ferroviaria che collega l’Adriatico alle Murge. (Nunzia Palmiotti)


3 Giugno 2009 20 8 - 30

Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti BISCEGLIE ANN / 0 - www o f ciobisceg s eglie.it ciobisceglie.it AN O VIIII - N. 12 /2009 w .confcommer c

DOMENICA 5 LUGLIO, INIZIANO I SALDI ESTIVI Apertura straordinaria degli esercizi commerciali del

settore Non Alimentare Si ricorda che i saldi, possono essere effettuati dagli esercenti che commercializzano i seguenti prodotti: generi di vestiario e abbigliamento in genere; accessori per l’abbigliamento e la biancheria intima; calzature, pelletteria, articoli di valigeria e da viaggio; articoli sportivi; confezioni e prodotti tipici natalizi e pasquali al termine dei relativi periodi. I saldi dureranno per un periodo massimo fino al 15 settembre. E' necessario presentare apposita comunicazione al Comune. Le vendite di fine stagione o saldi devono essere presentate al pubblico con le sole diciture “vendite di fine stagione” o “saldi”. Sulla merce va indicato: Il prezzo originario; Lo sconto espresso in percentuale; Il prezzo finale di vendita. Le merci vendute a saldo debbono essere separate in modo chiaro ed inequivocabile da quelle che eventualmente siano poste in vendita alle condizioni ordinarie, in caso contrario tutte le merci esposte devono essere vendute alle condizioni più favorevoli. La Confcommercio comunica che domenica 5 luglio è una delle domeniche di apertura previste dalla disciplina degli orari dei negozi del Comune di Bisceglie per il 2009. Pertanto domenica 5 luglio, in concomitanza della prima domenica del periodo dei saldi estivi tutti gli esercizi commerciali della città del settore non alimentare hanno facoltà di stare aperti.

S N L : «APRIRE A P I RE U NA SANGALLI: UNA NU ASE PER PER L’ECONOMIA» ’EC OM NUOVA FASE Un’attenta analisi della crisi in corso nel mondo e in

Italia ha trovato ampio spazio nella relazione del presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, nella sua relazione all'assemblea annuale della confederazione del 24 giugno. Una recessione che per Sangalli è una “crisi di sistema” perché tanti sono stati i fallimenti, della finanze e del mercato, della globalizzazione. Una crisi “violenta” e con “effetti profondi” ma che “per fortuna, pur tra limiti e contraddizioni, è stata governata”. Sangalli, che ha sostanzialmente approvato le misure assunte dal governo per fare fronte alla crisi, auspica tuttavia “ulteriore vigore per preparare il Paese a quando sarà passato il peggio”. Una crisi che, secondo Sangalli, segna la conclusione di una fase storica e, soprattutto, richiede un’altra fase in cui si apra «la necessità di ricostruire crescita e sviluppo sotto il segno di una maggiore attenzione alle ragioni del lavoro e dell’economia reale; di costruire istituzioni e regole coerenti con la nuova geografia della crescita e dello sviluppo nell'economia globalizzata e con le sfide che da essa discendono». Allo stesso tempo, il presidente di Confcommercio ritiene più che mai “attuale la necessità di un rapporto tra banche ed imprese, soprattutto tra banche e piccole e medie imprese, che assuma le caratteristiche di una vera e propria partnership e che valorizzi, in particolare, il ruolo dei consorzi fidi. Insomma, meno Basilea 2 e più attenzione a quella relazione di prossimità tra banca ed impresa, che ha così profondamente e positivamente agito nella storia dei processi di sviluppo territoriale del nostro Paese”. L a r e l a z i o n e c o m p l e t a s u l s i t o w w w. c o n f c o m m e r c i o b i s c e g l i e . i t

E BANCHE B N CH H NO LE HANNO RESPONSABILITA’ NELLA CRISI C ON O ECONOMICA IN ATTO?

E’

diventato argomento di discussione anche nei bar, e non è la formazione della nazionale di calcio, ma quanto le banche abbiano avuto responsabilità nella crisi e soprattutto se hanno o no ristretto i rubinetti del credito. Si va dalle opinioni in libertà alle dichiarazioni d’ufficio dei soggetti interessati all’argomento ma una cosa è certa: come disse una volta Mark Twain “un banchiere è un tizio che ti presta il suo ombrello quando c’è il sole e lo rivuole appena comincia a piovere”. Ed è esattamente quanto sta avvenendo in questi mesi. Partiamo da due considerazioni. La prima, in un recente sondaggio fatto da Confcommercio sulle proprie imprese è emersa una diminuzione della percentuale dei fidi concessi e degli importi, sono aumentate invece le garanzie richieste dalle banche per la concessione del fido, e sono rimasti inalterati i costi. La seconda considerazione riguarda la comunicazione che molte banche hanno fatto alla propria clientela circa la proposta di modifica unilaterale del contratto in virtù della quale non saranno più applicate le commissioni di massimo scoperto e la penale per il passaggio a debito conti non affidati, sostituite, probabilmente, con altre, più onerose. Così come denunciato da più parti. Insomma, le banche avrebbero agito in questa direzione per aggirare le norme del decreto anticrisi che le vede sotto osservazione da parte dei prefetti. Questi due elementi sottolineano, quindi, e in maniera inequivocabile, quanto il sistema delle banche non abbia quel ruolo di sostegno al sistema delle imprese, soprattutto in una situazione di crisi così lunga e profonda come quella che stiamo vivendo, ma sia, di fatto, rimasto chiuso a difendere i propri privilegi riducendo al minimo i rischi. In altre parole, non sono bastate le sciagure che hanno prodotto nell’economia reale titoli “tossici”, derivati, subprime e via discorrendo, né l’intenzione e la volontà politica dei paesi del G8, di recente riunitosi a Lecce, per scoraggiare atteggiamenti e prassi poco trasparenti degli istituti di credito italiani nei confronti della propria clientela. Aveva, dunque ragione Mark Twain che le banche non sono certo di grande aiuto al mondo delle imprese e, forse, per nulla a quello delle piccole e piccolissime imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Ma il sistema delle Pmi, nonostante l’elevato numero di chiusure registrate nei soli primi tre mesi del 2009 e le grandi difficoltà che sta incontrando dal lato della domanda interna, ha nel suo Dna la forza e la flessibilità per resistere anche a questa crisi.

CORSI OBBLIGATORI IN MATERIA DI SICUREZZA Confcommercio Bisceglie organizza i seguenti corsi obbligatori previsti dalle norme in materia di sicurezza Sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi: Corso di Formazione per i Rappresentanti dei lavoratori - Corso di Formazione per i RSPP - Datore di lavoro - Corso di Formazione per Addetto alle emergenze a basso rischio. I corsi si svolgeranno il 6 e 7 luglio 2009 dalle ore 19,00 alle ore 20,00. Per informazioni e iscrizioni inviare una e-mail o telefonare agli Uffici della Confcommercio (Rag. Alba Misino).

LO S C P RO D 8 E 9 LU LUGLIO SCIOPERO DEII DIST IB T I DI CARBURANTE CAR U ANT E DISTRIBUTORI L' 8 e 9 luglio 2009 è stato indetto uno sciopero nazionale

della categoria dei gestori degli impianti di carburanti Si comunica che in data 8 e 9 luglio 2009 è stato indetto uno sciopero nazionale dell’intera categoria dei gestori di carburante organizzata in maniera comunitaria dalle 3 sigle sindacali FAIB – Confesercenti, FEGICA- Cisl, ANISA – Confcommercio.


u n 2009 09 9 - 30 Gi Giugno

STORIA

20 GIUGNO, RADUNO DEI MOVIMENTI MERIDIONALISTI A NAPOLI

A LARGO DI PALAZZO RIALZA LA TESTA LA NAZIONE DEL SUD Per chi non avesse contezza del fenomeno basti pensare

che nel giro di pochi anni, dalla Campania alla Basilicata, dalla Calabria al Basso Lazio, fino alla nostra Puglia si sono moltiplicati i movimenti di ispirazione Meridionalista. Un arcipelago molto frammentato, a dire il vero, ma accomunato da un filo conduttore: la ritrovata consapevolezza di essere parte integrante di quella che per circa settecento anni è stata una grande Nazione: il Sud Italia, meglio rappresentata fino al 1861 come Regno delle Due Sicilie. Una storia che affonda le radici nella preistoria degli orgogliosi popoli italici, mescolatisi nei secoli con le etnie del bacino del Mediterraneo, dando vita al glorioso e fecondo periodo della Magna Grecia che, con Taranto, tenne testa alla preponderante civiltà Romana. Un territorio rimasto sostanzialmente immutato sin dai tempi di Ruggiero II d’Altavilla, definito “Il Reame per eccellenza”: a nord, il confine partiva da Civitella del Tronto sotto Ascoli ed arrivava a Gaeta passando per Leonessa, L’Aquila, sopra Pontecorvo e quindi giù fino al Mar Tirreno; a sud, il confine era il mare stesso, compresa la Sicilia. Dopo la caduta dell’Impero Romano, i territori del futuro Regno furono in parte sotto il dominio bizantino (Bassa Puglia, Calabria, Sicilia e Ducato di Napoli), in parte sotto il dominio longobardo (il Ducato di Benevento); nel IX secolo la Sicilia cadde in mano musulmana. Nei secoli successivi, specie nell’XI, la situazione geopolitica del Meridione precipitò in una tristissima frammentazione di piccoli potentati locali, mentre gli antichi domini bizantini e longobardi andavano via via sempre più perdendo il controllo della situazione. Si arrivò progressivamente in una sorta di “guerra di tutti contro tutti”, aggravata dalle continue incursioni saracene. In tale stato naturalmente il Meridione si impoverì e indebolì; chi ne seppe approfittare furono i normanni, guidati dalla audace famiglia degli Altavilla (Hauteville). Questa ritrovata consapevolezza trae vigore dalla rilettura della storia recente, principalmente inquadrata nei decenni che precedono l’Unità d’Italia. Con Carlo III di Borbone il Regno delle Due Sicilie fu attraversato da fermenti culturali ed economici che lo portarono a divenire, dopo il periodo di occupazione francese ed il conseguente Congresso di Vienna, la terza potenza economica d’Europa, con Napoli capitale che primeggiava con Parigi. Innumerevoli sono i primati conseguiti dal Regno sotto la guida dei Borbone; guida illuminata e progressista, al contrario di quanto affermato dalla propaganda dei colonizzatori piemontesi cui fece da apripista il mercenario Giuseppe Garibaldi, che col suo “compagno di merende” Nino Bixio si rese autore di eccidi di massa, dalla Siclia sino ai confini settentrionali del Regno, consegnando a Vittorio Emanuele II un territorio per nulla rassegnato alla colonizzazione ed al sopruso. Si apre, quindi, uno squarcio di luce anche sul periodo definito “del Brigantaggio”, durante il quale per domare la forte resistenza partigiana l’esercito piemontese, guidato da Enrico Cialdini, non esitò

Prove tecniche di un’azione unitaria fra i movimenti meridionalisti. Sabato 20 giugno i principali responsabili dei Comitati per le Due Sicilie, i rappresentanti del Movimento Insorgenza, i Neo Borbonici, seguiti da numerosi simpatizzanti, si sono dati appuntamento innanzi a Palazzo Reale nella piazza intitolata al “falso Plebiscito”. Sempre più gente sta prendendo coscienza che per 150 anni il Meridione d’Italia è stato colonizzato dalle truppe piemontesi.

ad inviare ben 120.000 uomini a bruciare villaggi, uccidere donne e bambini pur di sofforcare la resistenza dei “Briganti”: i nostri veri, primi Partigiani. Il 1861 segnò per la nostra Nazione una data infausta: fummo depredati dei nostri cantieri navali; fu depauperata la nostra agricoltura di qualità, i cui prodotti erano presenti ed apprezzati sui mercati internazionali; rapinate lo flotte mercantili e militari che solcavano indisturbate il bacino del Mediterraneo; rapinate le casse del Regno, confiscati il Banco di Napoli ed il Banco di Sicilia, i cui tesori inestimabili servirono a rimettere in sesto l’asfittica economia del Piemonte e ad avviare l’infrastrutturazione del Lombardo Veneto, sottratto al dominio dell’Austria. Alle nostre genti restò la via dell’emigrazione verso le Americhe e l’Europa, accompagnati dal marchio d’infamia di “mafiosi” e “pezzenti”. Un destino triste ed inglorioso per un popolo sacrificato sull’altare di interessi internazionali: dalla, allora, imminente costruzione del Canale di Suez, per finire alla politica colonizzatrice dei paesi del Nord Africa ad opera di Francia ed Inghilterra, estromesse dal quadrante Nord Americano. Il raduno di Napoli ha costituito uno dei primi, sostanziali, tentativi di incidere sull’opinione pubblica attarverso una presenza fisica e culturale di uomini e donne del Sud che hanno suonato la “sveglia” per il popolo meridionale. (Salvatore Valentino)

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0 - 30 Giugno Gi u n 2009 00 10

IN CITTA’

LA CHIESA DI SAN MICHELE NECESSITA DI RESTAURI

SUI CAPPUCCINI PIOVONO CALCINACCI DAL CIELO A

lla chiesa dei Cappuccini sono rimasti tutti di stucco. Nel senso che, non più di un mese fa, dal soffitto della chiesa sono caduti alcuni stucchi risalenti al Seicento.. Rendendo necessaria la chiusura temporanea della chiesa. Già dieci anni fa la struttura era stata oggetto di un intervento di restauro. «Il tetto – ci dice don Salvino Porcelli – era stato protetto con un doppio strato catramato. Si trattava di un intervento efficace ma temporaneo. Infatti solo dieci anni dopo è bastata un’infiltrazione d’acqua per causare il rigonfiamento e la successiva caduta degli stucchi». Alla base c’è un problema antico di finanziamenti. Quelli richiesti già tempo fa al Ministero dei Beni Culturali, per restaurare la chiesa, senza però mai ottenere risposte concrete. Ora è bastata la caduta degli stucchi ad accelerare i tempi di finanziamento. Per la serie, non tutte le disgrazie vengono per nuocere. «Si tratta – continua don Salvino – di fondi consistenti, che non posso ancora quantificare. Comunque serviranno per un intervento strutturale, che non riguarderà solo il soffitto della chiesa, ma anche il rifacimento della facciata esterna del convento e l’installazione di pannelli fotovoltaici». Così dal Ministero i soldi finiranno al Monastero. I tempi di finanziamento e di restauro dovrebbero essere piuttosto rapidi. «Entro il prossimo dicembre – evidenzia don Salvino – dovremmo ottenere i fondi richiesti. Per il restauro della chiesa occorreranno un paio di mesi, per il convento non più di sei mesi». La speranza è dunque di vedere ultimati i lavori già per il giugno del prossimo anno. Intanto don Salvino, con una relazione dettagliata, ha già fatto richiesta di un intervento di urgenza attraverso l’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali. Ai Cappuccini arriveranno circa 50.000 euro, almeno per rimediare immediatamente al danno subito. Il resto verrà presto. Due motivi interessanti vengono fuori dal colloquio con don Salvino. Innanzitutto la necessità di un restauro immediato e completo, visto l’alto valore storico sia della chiesa che del convento. «La chiesa – ci dice don Salvino – risale al Seicento, ed è l’unico esempio biscegliese di

IL CONSULENTE A PORTATA DI MANO

C S I CONSIGLI SII L LII DI A NE LLO O DE E CANDIA A ANTONELLO CA IIA

Sopra: gli stucchi sulla volta della chiesa di San Michele. A sinistra: il giardino interno del convento. costruzione barocca ancora intatta. Dispone infatti di alcuni altari nelle nicchie, e di un altare principale in legno e in argento (fatto unico nel territorio). Presenta inoltre la caratteristica di essere “colorata” a tinte pastello, secondo un modello tipicamente barocco. Entrandoci si ha l’impressione di una luminosità vitale, ridente; di grande valore storico è anche il convento, risalente al Sei-Settecento e abitato dai frati fino al 1860, prima di essere destinato ad alloggio popolare». L’altro fatto interessante riguarda il perché di una così lunga trascuratezza nei confronti di questi “gioielli” artistici. La ragione sta in primo luogo nel mancato riconoscimento della chiesa come parrocchia. No parrocchia, no restauri. Quasi che ci fossero chiese di serie A e di serie B. In attesa dei restauri don Salvino sta celebrando messa nella sagrestia della chiesa, precisamente al di sopra dell’antica chiesetta di S. Clemente. E anche qui emerge un altro fatto storico interessante. La chiesa di S. Clemente attesterebbe la presenza, anche nel Meridione, di una devozione nei confronti di papa Clemente. E quindi anche il radicamento nel sud dell’ordine dei Templari, come sappiamo soppressi proprio da papa Clemente V. Un intreccio di vicende storiche si mescola così all’attività primaria di recupero artistico. Perché le pietre si portano dietro le stratificazioni del tempo e a volte parlano del passato molto meglio dei libri di storia. Anche per questo Dio salvi don Salvino.

(Gianluca Veneziani)

migliorare i miei affari per migliorare anche i propri. Il venditore è una risorsa preziosa! OK! Adesso con tutti questi motivi unisci le forze necessarie, stimola la tua mente e esci fuori a vendere! E ricorda se non sei ricco è solo per colpa tua!

(Antonello De Candia)

VUOI ESSERE UN GRANDE VENDITORE?

Strategie di negoziazione e vendita Ricorda: alla gente non piace farsi vendere qualcosa, ma adora comprare! Le aziende spendono tante ore e tanti soldi per insegnare ai dipendenti”come vendere” e non investono né tempo, né denaro sul “perchè la gente” compra. Tutti quanti credono di saperlo, ma nessuno lo capisce e ora te ve lo dimostro: ti fanno problemi sul prezzo; devi continuamente richiamare i clienti per fargli offerte; ti dicono che sono soddisfatti del fornitore attuale; nessuno ti richiama; ti lamenti continuamente. In realtà ci sono diversi motivi per cui la gente adora comprare: 1 gli piace il venditore; 2 capisce cosa sta comprando; 3 avverte qualcosa in più nella persona e nell'azienda da cui compra; 4 percepisce il valore del prodotto che sta acquistando; 5 crede al venditore; 6 ha fiducia del venditore; 7 si trova bene con il venditore; 8 sente che i suoi prodotti/servizi corrispondono alle sue esigenze; 9 il prezzo sembra buono ma non necessariamente il più basso; 10 h a l'impressione che ciò che sta c o m p r a n d o a u m e n t e r à l a s u a produttività; 11 ha l ' i m p r e s s i o n e che ciò che sta comprando aumenterà i suoi guadagni; 12 ha l ' i m p r e s s i o n e c h e i l venditore cerchi di aiutarmi a

I GIORNI DA FAVOLA DI BISCEGLIE VIVA

T

ornano ad animare le Vie dello Shopping le iniziative ludiche ideate dal Comitato Commercianti “Bisceglie Viva” e dedicate ai più piccini. Dopo l’entusiasmante accoglienza dello scorso anno, torna la Ludoteca di Strada il 9 luglio in Via Aldo Moro, dalle 18 alle 21,30; il 16 luglio sarà la volta della Lettura Animata in Piazza Margherita dalle 18 alle 21,30; il 23 luglio Stradaless, graffiti in strada in Via XXIV Maggio; si chide il ciclo di appuntamenti il 30 luglio, sempre in Via XXIV Maggio con il Ludobus Giocante, sempre alla stessa ora.


1 - 30 Giugno Gi u n 2009 09 11

POLITICA

UN PARLAMENTARE BISCEGLIESE IN EUROPA

SERGIO SILVESTRIS, PRIMO BISCEGLIESE A STRASBURGO D

alle consultazioni elettorali del 6 e 7 giugno scorsi è emerso per Bisceglie un d a t o c h e non è eufemismo d e f i n i r e “ s t o r i c o ” . La elezione al Parlamento Europeo di Sergio Silvestris nella lista del Popolo per le Libertà, suffragato da ben 102.736 preferenze, rappresenta un viatico di tutto rispetto per una “matricola” delle Europee, che si giocavano sul vastissimo territorio della Circoscrizione Meridionale. Bisceglie, quindi, conquista un posto di rilievo nel panorama europeo con questo seggio al Parlamento di Strasburgo, tanto più che Sergio farà parte della grande famiglia del Partito Popolare Europeo, il più consistente gruppo parlamentare. Approfondire il curriculum di Sergio ci sembra doveroso, al di là delle opinioni e degli orientamenti personali. Anzi, ritengo possa essere di valido esempio per tutti quei giovanotti che, privi di un solido substrato culturale, si avvicinano alla politica come se fosse un “gioco”. Il suo impegno in politica è universalmente riconosciuto sin dall’adolescenza, sin da quei primi anni ’90 durante i quali ci incuriosiva la prorompente vitalità di questo “ragazzo”, le cui esternazioni suscitavano, già da allora, reazioni contrastanti. Partiamo proprio da quegli anni e ripercorriamo insieme a lui il lungo cammino che, da giovane attivista del Movimento Sociale Italiano, lo ha portato attraverso l’esperienza di Alleanza Nazionale prima, e del Popolo per le Libertà poi, ad occupare significativi ruoli istituzionali, dal Consiglio Comunale di Bisceglie, al Consiglio Regionale della Puglia per due legislature, fino al prestigioso ruolo di parlamentare europeo. Sergio scende in campo, come si usa dire adesso, ufficialmente nel 1990 a sedici anni, quando nel Liceo di Bisceglie erano quasi assenti movimenti studenteschi di sinistra, e s’imbarca nella protesta che vuole liberare Piazza San Francesco, allora reclusa da transenne, inaccessibile per lavori. Da allora l’attivismo è andato in cre-

scendo: gli incontri ed i confronti con amici sparsi per la provincia di Bari, fino al fatidico 1994, quando grazie alla intuizione tatarelliana il MSI si trasforma in Alleanza Nazionale, ed è lì che Sergio approda al Congresso Fondativo di Fiuggi. Una svolta che regala alla Destra biscegliese un parlamentare, Francesco Amoruso e che apre le porte alla elezione di Sergio al Consiglio Regionale nel 2000. Frutto di quello che egli stesso definisce “il voto alternativo”, il suo ruolo si snoda attraverso l’opposizione prima al “Festival del Mediterraneo”, poi alle opere pubbliche che non riuscivano a ripartire. Una funzione ed una presenza politica che gli valgono la nomina a Presidente della Commissione Regionale alla Sanità, «fardello pesante - come egli stesso ammette - che mi vedrà in quegli anni affrontare e risolvere la questione della Divina Provvidenza, unico ente sanitario privato in cui non ci sono stati licenziamenti, un salvataggio che si è fermato con l’avvento di Vendola; della Dialisi alla Santa Caterina e della Principessa Jolanda». Sono quelli gli anni dell’ottimo rapporto con Raffaele Fitto e delle dinamiche politiche che porteranno Sergio Silvestris a porporre alla Regione la “Legge sui Servizi Sociali e la Famiglia”, consegnata a Papa Giovanni Paolo II durante un toccante incontro. Si deve riconoscere a questo giovane politico il desiderio di uscire dall’anonimato, unito alla volontà di non sedersi sugli allori: «se il centro destra biscegliese è giunto tardi al governo della Città - spiega Sergio - è perchè ha perso la sintonia con la gente. Una volta compresi quegli errori, siamo tornati a rappresentare il 60% dell’elettorato». Un dato politico che conferma come Bisceglie abbia ripreso il cammino della concordia e della buona amministrazione: «due dati che assicurano la stabilità dell’Amministrazione Comunale, caratterizzata da una unità d’intenti che c’è sempre stata - tiene a rassicurare il neo parlamentare europeo - e che ha prodotto il risultato delle provinciali».

Purtroppo l’Europa continua ad essere un’entità misconosciuta al grande pubblico degli elettori, percepita come lontana, impalpabile, quindi, non in grado di suscitare passioni in positivo. La realtà è ben diversa: è proprio a Strasburgo ed a Bruxelles che si decidono gran parte delle sorti degli Stati Nazionali, i cui ordinamenti legislativi sono direttamente influenzati dalle famose “direttive comunitarie”. «Nel Parlamento Europeo farò quello che ho sempre fatto - incalza Sergio -, non mi limiterò a schiacciare bottoni o a vivere di privilegi, ma sarò impegnato a far consocere le dinamiche produttive del nostro territorio, con un occhio particolare all’agricoltura ed alle provvidenze di cui potrebbe non godere più. Agiamo in un sistema economico in cui la Cina crea squilibri, non mi dispiacerebbe condividere l’introduzione di dazi. Dobiamo, in sostanza, pilotare la graduale uscita delle nostre regioni dall’Obiettivo1 e cercare di utilizzare al meglio le risorse per le opere pubbliche. Questa elezione mi responabilizza ancora di più e mi impegna ad essere vicino alla nostra gente attraverso una comunicazione efficace e continua. Di certo non lascio Bisceglie e la Puglia». (Salvatore Valentino)

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Francesco Visioli, membro della NFI e ordinario di Fisiopatologia presso l'Università Pierre et Marie Curie di Parigi, spiega che erroneamente si associa il caffè unicamente alle proprietà eccitanti della caffeina, si trascura quindi il fatto che esso sia la principale fonte di polifenoli assunti attraverso la dieta. In conclusione gli esperti tengono ad evidenziare che il caffè, anche decaffeinato, grazie soprattutto al contenuto naturale di acidi clorogenici, è tra le fonti dietetiche più abbondanti di antiossidanti. Grazie a questa bevanda se ne possono quindi assumere in quantità significative con favorevoli implicazioni sulla nostra salute.

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2 - 30 Giugno Gi u n 2009 00 12

CITTADINI

LETTERE DAI LETTORI

METTERE AL CENTRO LA PERIFERIA L

a lettera di una lettrice di B15G e una cittadina della zona S. Andrea mi chiede di porre attenzione al problema delle periferie. Personalmente ho molto a cuore la periferia: perché ci abito e perché il mio primo articolo su questo giornale riguardava proprio il vecchio cavalcavia della stazione che un tempo faceva da frontiera tra la città e i quartieri periferici. Una sorta di confine tra la civiltà e le sue propaggini. Da attenta lettrice, del giornale ma anche della città, la signora M. C. mi propone alcuni possibili interventi con cui riqualificare il ruolo della periferia. Nel mio piccolo posso fare poco, ma posso esprimere le mie opinioni in merito e offrire magari qualche suggerimento per gli amministratori. Credo che le periferie, anche quella biscegliese, debbano vincere il complesso di marginalità. Una marginalità non solo geografica, ma anche sociale. Vengono viste come emarginate, proprio perché marginali, lontane dal centro. La soluzione deve dunque essere opposta al male. Fare della periferia un centro, creare un “centro” in periferia. Penso ad una città policentrica, in cui il cuore pulsante non debba essere uno soltanto, ma molteplici, dislocati nel territorio urbano (D’altronde, di centri ce ne sono già due a Bisceglie, quello storico e quello commerciale-abitativo). La periferia diventa così a sua volta una micro-struttura urbana, sostanzialmente autosufficiente, come capita nelle grandi città. Il problema radicale è però che la periferia continua ad essere vista come un luogo di evasione e insieme di invasione. Evasione nel senso che è il posto dal quale si vorrebbe fuggire, per convergere in città o spostarsi definitivamente in campagna. La periferia è una cerniera, una zona grigia tra la città e la campagna, una via di mezzo, che molti vorrebbero togliere di mezzo. Ma allo stesso tempo la periferia è un territorio di invasione, spesso barbarica. Nel senso che qui imperversano le mire edilizie degli speculatori, nascono costruzioni popolari di deprecabile effetto non solo ambientale ma anche estetico. La periferia diventa il regno del Brutto. E la bruttura degli edifici spesso fa da corrispettivo al degrado di chi ci abita. La soluzione è quindi quella di pensare alle periferie come ad una risorsa, un’opportunità. Le nostre periferie biscegliesi sono abitate prevalentemente da giovani coppie e ragazzi. Rappresentano dunque, almeno a livello anagrafico, il futuro della città e della società. In questo senso andrebbero ripensate come luoghi di formazione dei giovani, di ricreazione ma anche di libera espressione, spazi di “ozio creativo”, tanto per usare un’espressione cara al sociologo De Masi. Per questo colgo al volo la proposta della lettrice. Cioè quella di realizzare centri ricreativo-culturali, dove i giovani possano divertirsi ma insieme socializzare e confrontarsi; botteghe dove i ragazzi possano imparare il

“mestiere”, anche quelli più antichi e desueti (dal sarto al calzolaio, dall’arrotino alla ricamatrice); e infine locali dove gli adolescenti possano fare musica dal vivo, ballare, recitare, in una parola esprimersi. Mi sembrano soluzioni interessanti, e non utopiche. Le periferie sono ad oggi infarcite di pub, mini club, luoghi di intrattenimento, di svago, ma non di espressione. Insomma, si consuma ma non si crea. Qualcosa si è fatto ultimamente per coinvolgere maggiormente le periferie: si sono portati i concerti nei vari quartieri, si è fatta campagna elettorale casa per casa, strada per strada. Sono segnali importanti, che attestano un coinvolgimento non solo ludico ma anche civico di tutto lo spazio urbano. Secondo me bisognerebbe ripartire da qui, cara lettrice. Ricordando sempre però che la bellezza della periferia sta nel suo disporre di spazi aperti impensabili in città. Cortili, piazzette, campi dove si può giocare liberamente, senza le ristrettezze e gli impedimenti del centro città. Se dare maggiore centralità alle periferie significasse perdere questi spazi, sarebbe un vero peccato. Lo aveva già capito Celentano, quando rimpiangeva con nostalgia la sua periferia, ormai invasa da case e cemento. Là dove c’era l’erba, ora c’è una cittàààà… (Gianluca Veneziani)

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3 - 30 Giugno Gi u n 2009 09 13

IN CITTA’

IGIENE URBANA, LA STORIA INFINITA DEL CONSORZIO “VIGILIAE”

IL T.A.R. PUGLIA RESPINGE I RICORSI DI JACOROSSI: «COMPORTAMENTO LEGITTIMO DEL COMUNE» T

orniamo ad occuparci del “caso Vigiliae” a distanza di poco più di un anno, periodo in cui il ricorso presentato dalla Jacorossi Spa e dalla stessa “Vigiliae” venne respinto in appello dalla Quarta Sezione del Consiglio di Stato, con sentenza 1677 del 28 marzo 2008. Per la verità la vicenda ci ha visti presenti sin dal luglio 2007, periodo nel quale il Sindaco Francesco Spina annunciava la ferma volontà di rescindere il rapporto col socio privato e con la società mista a capitale pubblicoprivato “Vigiliae Società Consortile per Azioni”. A tale volontà fu dato seguito con la determinazione dirigenziale n. 42471 del 19 novembre 2007, che dichiarava decaduta la convenzione rinnovata il 30 gennaio 2002 in forma diretta e senza l’indizione di gara ad evidenza pubblica: il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani fu affidato, in prima istanza in forma diretta, alla Lombardi Ecologia Srl e, successivamente, aggiudicato in via definitiva l’11 marzo 2008 a seguito di gara. Chiare ed inequivocabili le motivazioni espresse dall’Organo Giurisdizionale Amministrativo, corroborate da un precedente parere della Seconda Sezione del Consiglio di Stato, il n. 456 del 2007, col quale il supremo organo consultivo assumeva “...una posizione intermedia tra l’orientamento restrittivo che richiedeva la gara oltre che per la scelta del socio, anche per l’affidamento del servizio (Consiglio di Giustizia Regione Siciliana n. 589 del 2006) e l’interpretazione secondo cui la società mista può sempre essere affidataria diretta dei servizi a condizione che la scelta a monte del partner privato sia avvenuta mediante procedura selettiva...”(gara, nda). Lunga ed articolata appare la sentenza del Tar Puglia, nella quale si ripercorrono tutti gli atti messi in campo dal Comune e dalle parti ricorrenti negli ultimi due anni. Dalla costituzione della Società consortile Vigiliae, nel giugno 1990; alla scadenza della convenzione, dopo nove anni, ed al suo rinnovo, 30 gennaio 2002, per l’ulteriore affidamento novennale, con diritto di esercizio in esclusiva dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Purtroppo per Vigiliae quella convenzione doveva dichiararsi decaduta alla data del 31 dicembre 2006, in virtù del D.Lgs. n. 163 del 2006, come evidenziato nella relazione dell’incaricato dell’Ispettorato Generale di Finanza, nella quale si dichiarava illegittima la proroga della convenzione del 2002, perchè non in linea con i principi della libera concorrenza, e chiedeva al comune di Bisceglie l’annullamento in autotutela. Inequivocabile l’orientamento del Tar Puglia che, in conseguenza dei principi normativi e giurisprudenziali, conferma che la scelta del socio privato debba avvenire con procedura ad evidenza pubblica. Si avvia così a conclusione una vicenda controversa, che presenta ancora dei lati oscuri, come la vendita dell’immobile di Via Ruvo al Consorzio per un importo pari alle perdite dichiarate dallo stesso fino al 2004. In buona sostanza, sembra che il rapporto fra Comune di Bisceglie e Consorzio Vigiliae non abbia prodotto negli anni scorsi un sostanziale beneficio per la Città, per il Bilancio del Comune e per le tasche dei cittadini, i quali hanno visto progressivamente crescere la Tassa Rifiuti Solidi Urbani a fronte di un servizio che presentava molte lacune, a cominciare dalla reale estensione territoriale del servizio stesso che non prevedeva, neanche nel 2002, la pulizia di tutti i quartieri cittadini, interessati da uno sviluppo urbanistico di notevole portata. Una situazione insostenibile, i cui effetti negativi si avvertono ancora oggi, alla quale Francesco Spina volle cominciare a porre rimedio già nel luglio 2007, allorquando

La vicenda che vede contrapposti il Comune di Bisceglie ed il Consorzio “Vigiliae”, per l’appalto relativo allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, sembra avviata verso la fine. La Prima Sezione del TAR Puglia, con la sentenza n. 1525 del 12 maggio 2009, ha sostanzialmente respinto i ricorsi presentati dalla Jacorossi Spa nel 2008, dichiarandoli “infondati” ed “inammissibili”. Il rinnovo della convenzione, operato il 30 gennaio 2002, è stato dichiarato “illegittimo”, mentre nessuna censura si registra a carico del Comune, che ha agito in piena legittimità e sintonia con le normative nazionali e comunitarie rescindendo la convenzione con Vigiliae nel 2007. Tale sentenza, lo ricordiamo, è stata preceduta dall’Ordinanza della Quarta Sezione del Consiglio di Stato, n. 1677/2008, con la quale già lo scorso anno veniva respinto l’appello presentato da Vigiliae. in sede di approvazione del bilancio del Consorzio espresse voto di astensione, contro il solo voto favorevole del socio privato. A tale decisione, successivamente, andò in soccorso la relazione dell’Ispettore delle Finanze, dando così avvio al lungo contenzioso che si trascina fino ai giorni nostri. Questa sentenza del Tar Puglia pone una seria ipoteca sulle future mosse del Consorzio Vigiliae, ma quello che più ci lascia perplessi è l’attegiamento delle forze politiche di opposizione, che sostanzialmente sono state protagoniste negli anni scorsi anche di episodi di forte contrasto con il gestore del servizio di igiene urbana. Al di là di generiche prese di posizione in consiglio comunale e di esternazioni motivate dal momento elettorale, nulla di chiaro sembra venire dalla passata amministrazione a beneficio di un chiarimento che i cittadini attendono ormai da circa sei anni; periodo durante il quale il Comune ha sanato le perdite di Vigiliae attraverso risorse proprie, senza mai pretendere chiarimenti in merito ad una situazione deficitaria e ad un servizio reso in maniera sostanzialmente inefficiente. L’auspicio che esprimiamo da queste colonne è che, in conseguenza di questa sentenza del Tar Puglia, anche il dibattito politico possa esprimere una fase di chiarimento che, al di là di posizioni pregiudiziali, se non addirittura in presenza di tacite comparse, porti la città ad incamminarsi, almeno per quanto riguarda l’igiene urbana, sulla strada del risanamento dei conti pubblici, unito ad una maggior eefficienza dello stesso servizio. I giorni che seguiranno ci diranno se le forze politiche presenti in Consiglio Comunale vorranno lavorare seriamente nell’interesse della Città. (Salvatore Valentino)


9 14 - 30 Giugno 2009

ASSOCIAZI ASSOCIAZIONI

LA BIBLIOTECA DI SANTA CATERINA COMPIE DUE ANNI

BIBLIOTECA “DON MICHELE CAFAGNA”, UN ALTRO ANNO DI SUCCESSI Statistiche e bilancio dell’anno appena trascorso 17 Maggio 2009: la biblioteca “Don Michele Cafagna” compie 2 anni! Il traguardo raggiunto offre lo spunto per presentare alcune statistiche e fare un bilancio dell’anno appena trascorso. Primo dato: il patrimonio librario, in continua crescita, è costituito da quasi 9000 libri che interessano praticamente tutti i generi letterari e, in particolare, si segnala una vasta scelta tra i romanzi, la narrativa per bambini/ragazzi, i libri di storia locale e i testi a carattere religioso. Nell’ultimo anno sono stati 90 i nuovi tesserati, a cui si deve aggiungere un congruo numero di rinnovi dei tesserini dell’anno precedente. Riguardo ai nuovi tesserati, si riscontrano due curiosità: c’è una leggera prevalenza maschile (57%) e oltre il 70% ha un’età inferiore a 30 anni a dimostrazione dell’interesse che suscita nei giovani la biblioteca. La denominazione di biblioteca parrocchiale sembra ormai essere riduttiva per una realtà che si sta affermando sempre più a livello cittadino. Lo dimostra la provenienza dei nuovi tesserati: “solo” il 35% proviene dal quartiere Cittadella, mentre ben il 60% abita nel resto della città e addirittura il 5% risiede in altre città. Rispetto al primo anno di apertura è decisamente aumentato il numero di studenti che sfruttano la biblioteca come sala studio e il numero di utenti (ben 60!) che hanno attivato abbonamenti mensili per la navigazione Internet. Significativi i dati relativi al prestito di libri (oltre 300) e all’uso delle postazioni internet (circa 450): se consideriamo i giorni effettivi di apertura, si calcola una media di oltre un

prestito e di due utenti internet al giorno, un risultato notevole visto la giovane età della biblioteca. Tanti gli eventi ospitati nell’ultimo anno: in particolare, è importante citare la partecipazione alla Settimana della Cultura 2009 con ben tre appuntamenti, la proficua collaborazione con la Pro Loco che ha permesso di ospitare la premiazione del concorso natalizio “Poesie sotto l’albero” e il corso di formazione per il Servizio Civile UNPLI, le presentazioni dei libri “Vento Scomposto” di Simonetta Agnello Hornby e “Beati perché amati” a cura del prof. Luigi De Pinto e la recentissima partecipazione alla manifestazione “Rosso Ciliegia 2009”. Insomma un anno proficuo da tutti i punti di vista, reso possibile grazie alla passione e all’impegno di un affiatato gruppo di giovani, alla dedizione del parroco Don Michele Barbaro e al prezioso aiuto dei volontari della cooperativa sociale “Uno tra noi”. L’obiettivo di essere un punto di riferimento culturale per la città è ormai diventato realtà! (Luca La Notte)

FESTA DEL SACRO CUORE DI GESU’

IL SACRO E LA SAGRA E’

una festa sospesa tra il sacro e la sagra. Anche quest’anno la liturgia del Sacro Cuore di Gesù torna ad animare le vie del centro storico, particolarmente sensibili verso questa devozione. Proprio nella città vecchi ha infatti sede l’omonima confraternita (del Sacro Cuore di Gesù), e proprio qui ha visto le prima espressioni il culto del Cuore di Gesù, riconosciuto alla città di Bisceglie nel 1767 da Papa Clemente XIII. Una storia che ha ormai circa 250 anni e che però fatica ancora ad essere riconosciuta ufficialmente. La festa quest’anno si è svolta in tre fasi. La prima, quella liturgica, è stata inaugurata dalla messa del vescovo Giovanbattista Pichierri mercoledì 17 giugno, e conclusa dal rientro nella chiesa di S. Matteo dell’icona del Sacro Cuore, fino ad allora presente in Cattedrale. Il rientro è avvenuto dopo un corteo per le strade del centro storico, che ci piace chiamare processione, anche se qualcuno potrebbe aversene a male. La seconda fase riguarda il coinvolgimento dei bambini nella festa. Per loro è stato organizzato lunedì 22 giugno in Piazza Duomo un “Party d’estate” con giochi e animazione (e anche la presenza di alcune maschere di Walt Disney). E infine la terza fase, quella che riscuote maggiore successo e vede una massiccia partecipazione di gente. Ossia la “Sagra della bruschetta” giunta ormai alla sua settima edizione. E posticipata a giovedì 25 giugno per ragioni di tempo (nel senso del meteo). La serata è stata presentata dall’immancabile Uccio Landriscina, vera voce del centro storico. All’evento hanno collaborato anche la Caritas parrocchiale e l’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Malattie. Lo spettacolo è stato ravvivato dalla

presenza sempre molto coinvolgente della scuola di ballo “Lady Mary Evergreen”, per grandi e piccini; e dalla verve ironica ed istrionica del comico Giuseppe Guida, direttamente dalla squadra di Mudù; non è mancata neppure la musica grazie alle note e al ritmo del gruppo “The black birds”. E soprattutto l’ha fatta da padrone l’aspetto gastronomico, grazie alle bruschette fornite dai panifici S. Luigi e S. Adoeno. Perché è vero, non di solo pane vive l’uomo. Ma una cialda col pomodoro non guasta mai. Al di là dell’aspetto mondano, la serata ha avuto anche un importante risvolto solidaristico. Sono stati infatti raccolti fondi per le vittime del terremoto in Abruzzo. Quando la devozione per Cristo, si mette anche al servizio dell’uomo. Sebastiano Marchese, membro della confraternita del Sacro Cuore, ci dice che anche quest’anno – intemperanze meteorologiche a parte – la festa ha rispettato il calendario liturgico. E’ stata cioè celebrata il primo venerdì dopo la solennità del “Corpus Domini”. «Ha anche ricevuto – ci dice – una sorta di consacrazione ufficiale, grazie all’intervento del vescovo in Cattedrale mercoledì 17 giugno». Resta dunque misterioso perché si continuino a tenere due feste diverse del Sacro Cuore a Bisceglie, di cui una spostata a fine giugno. Un contenzioso ormai storico tra la chiesa di S. Matteo e quella della Madonna di Passavia, che si spera venga al più presto risolto. Anche perché la presenza del Cuore di Gesù nel borgo antico ha una forte valenza simbolica. Permette uno straordinario coinvolgimento di tutto il tessuto sociale, e dà vita e linfa ad una zona della città, vecchia talmente vecchia da risultare a volte morente. Col Cuore di Gesù torna invece a pulsare anche il Cuore indomabile del centro storico. (Gianluca Veneziani)


5 - 30 Giugno Gi u n 2009 09 15

ASSOCI ZI ASSOCIAZIONI

AVIS BISCEGLIE, CINQUANTENNIO FITTO DI AVVENIMENTI Domenica 28 Giugno inaugurato il monumento dedicato ai donatori avisini. Si chiude domenica 5 Luglio con il concerto della Jazz Studio Orchestra

T

ante e dal coinvolgimento pressoché assicurato sono le iniziative e manifestazioni che stanno caratterizzando i festeggiamenti per il cinquantenario della sezione AVIS di Bisceglie. Dopo la conferenza stampa dell’11 Giugno le iniziative hanno preso piede a partire dalla domenica successiva con la biciclettata avisina. L’iniziativa, che ha visto coinvolti oltre un centinaio di ciclisti amatori, ha preso il via alle ore 9,00 dal Parco della Misericordia per articolarsi successivamente in tutti i quartieri della città, litoranea compresa. Un giro piacevole, che nei dodici chilometri del percorso ha permesso a grandi e piccini di trascorrere una tranquilla domenica in bici. Se lo è aggiudicato la sezione AVIS di Barletta invece il torneo di calcio a 5 del “Cinquantenario AVIS Bisceglie”. Alla manifestazione hanno partecipato anche le associazioni di Mola di Bari e Trani oltre a quella di Bisceglie. Ad aggiudicarsi le due semifinali sono state Trani vincitrice su Bisceglie per 7-4 e Barletta che l’ha spuntata su Mola 4-2. Nonostante il tempo inclemente, che ha caratterizzato la giornata di domenica 21 Giugno, la finale ha preso lo stesso il via con gli avisini barlettani che l’hanno spuntata per un soffio prevalendo sull’AVIS Trani per 7-6. Quello di Bisceglie è solo il primo avvenimento sportivo di questa estate, che nel mese di Luglio vedrà prendere il via un torneo di calcio a 7 in quel di Mola, mentre il 25 Luglio sarà il turno dello Streetball Città di Bisceglie, evento ormai tradizionale dell’estate biscegliese. Scorrendo in rigoroso ordine cronologico gli avvenimenti, di sicuro quello di domenica 28 Giugno ha suscitato maggiore emozione per l’intera cittadinanza. In quella data infatti è stata finalmente resa pubblica l’opera dedicata ai donatori avisini e benedetta da Don Franco Di Liddo. Collocata in Piazza S.Agostino, gremita per l’occazione, l’opera creata dall’artigiano locale Giuseppe Di Benedetto (foto piccola a destra) ha riscosso grandi consensi tra autorità e rappresentanti istituzionali avisine. Un monumento che segna in maniera indelebile questo cinquantenario e che lascia ai posteri un ricordo di quanto fatto in queste giornate. Le iniziative però non sono ancora terminate a partire dal 30 Giugno, data in cui vi sarà presso l’anfiteatro di Bisceglie

uno spettacolo di cabaret al quale prenderanno parte artisti come Vitantonio Mazzilli, Antonello Ricci, Jorge Neves con il Cintia Moreiro Group ed il cantante Michele Bavaro. Venerdì 3 Luglio sarà il momento dell’anguriata di beneficenza presso il Parco della Misericordia, allietata dalla presenza musicale dei “Bianchi e Blues”. Un gran finale è previsto invece con il concerto della Jazz Studio Orchestra che domenica 5 Luglio, in Piazza Vittorio Emanuele chiuderà questo periodo di festeggiamenti. L’orchestra diretta dal Maestro Paolo Lepore, artista di valore internazionale, e composta da ben quindi elementi chiuderà in bellezza questo cinquantenario, contraddistintosi per la positività e la gioia di festeggiare una associazione che ha scritto pagine importanti nella storia della città di Bisceglie. (Gianluca Valente)

UNITRE CHIUDE CON GIOIA, E RINGRAZIA LA PRESIDENTE F

estosa conclusione dell’anno accademico 2008/09 dell’Università delle tre età biscegliese presso il Circolo Unione di Trani nella serata del 19 Giugno. Quasi un paio di centinaia di persone affollavano l’ampia area antistante lo scalone che porta alle belle sale della villa, sede del Circolo Unione tranese. Tredici grandi tavoli apparecchiati per la cena incorniciavano lo spazio dominato da una console che, sotto la guida di un abile dj, profondeva ora musica di sottofondo, ora ballabili: liscio, latinoamericani, o i classici e datati evergreen “balli della mattonella”che hanno consentito ai soci dell’Unitre, ed anche a qualche docente, di esibirsi disinvoltamente. Se per il saggio di ballo di fine anno i ballerini erano tesi e preoccupati per la prova, ora, liberati dagli sguardi critici del pubblico e dalla direzione della docente, si sono lasciati guidare in allegria dalla sola musica. Il momento gioioso era stato preceduto da una summa riepilogativa, documentata da foto, delle attività svolte nel corso dell’anno, ovviamente c’era di tutto: incontri con esperti, interclub, visite culturali, saggi ed esposizioni di manufatti prodotti nei vari laboratori.

Se tutto questo è stato possibile lo si deve alla mano ferma, tenace, creativa della presidente Pasqua Di Pierro che non appena realizza qualcosa è già tesa a cantierizzare qualcos’altro da concretizzare. A lei e a tutto il direttivo, in particolare Maria Sallustio, Angela Gentile, Gino Noviello, va il grazie dei corsisti, a nome dei quali, io sono una di loro, sento di dovermi esprimere. (Anna Consiglio)


6 - 30 Giugno Gi u n 2009 0 0 16 Giu 00

E S T A T E

PRESENTATO SABATO 27 GIUGNO IL CARTELLONE DELL’ESTATE BISCEGLIESE

CULTURA, MUSICA, MUSICA, SPORT, ARTE A T CULTURA, E AMBIENTE A B NTE 009 NTE PER PE L’ESTATE STA 2009 0 09 Pino Daniele concerto clou della stagione. Il Sindaco, Francesco Spina, ha definito “ottima e proficua” la sinergia operativa consolidatasi negli anni tra Amministrazione Comunale e associazioni cittadine. Per Sergio Silvestris «sarà un’estate all’insegna del controllo degli sprechi: solo 70 mila Euro per due mesi».

«U

n’estate di solidarietà, sport, musica e ritorno alle tradizioni culturali ed enogastronomiche», con queste parole il consigliere delegato all’organizzazione degli appuntamenti estivi on. Sergio Silvestris ha presentato la programmazione dell’Estate mediterranea 2009. La collaborazione con le realtà associative culturali, ambientali, sportive e turistiche, le compagnie teatrali locali, i gruppi di bande emergenti e un grande concerto di rilevante spessore sono gli ingredienti principali della stagione estiva biscegliese realizzata con un budget di solo settantamila euro ma che offre ampi ventagli di scelta per cittadini e turisti di tutte le età. Tre le sagre di carattere promozionale del nostro territorio: il 19 luglio avrà luogo la sagra della focaccia in via sant’Andrea, il 22 agosto quella dei frutti

di mare in largo Salsello e la consueta sagra delle grotte di santa croce dal 20 al 23 agosto a cura del gruppo Scout. Agosto sarà anche il mese dedicato al teatro con tre appuntamenti: “Pinocchia” il 4 agosto, “don Pancrazio e l’arte de cambò” l’11 e “Gran Varietà” il 23. L’appuntamento clou dell’estate si terrà il 30 luglio presso l’Arena del Mare con la tappa biscegliese dell’”Electric Tour Jam 2009” di Pino Daniele. Spazio alla cultura e alla riscoperta delle peculiarità artistiche e storiche con “Città Aperte 2009” organizzato dalla Pro Loco con visite guidate gratuite e aperture straordinarie di chiese e musei oltre che dello Sportello in via Giulio Frisari n. 5. Immancabili le “Melodie d’estate al Palazzuolo” nei week end di luglio e agosto in Piazza Vittorio Emanuele. L’arte sarà protagonista nella settimana dal 22 al 26 agosto con la terza edizione della collettiva di artisti denominata “MediterrArte” ideata dall’Associazione di Promozione Culturale “Bisceglie Host & Communications” in stretta sinergia con il comitato dei commercianti “Bisceglie Viva”. Grande spazio, in questa estate 2009, sarà attribuito al moto, al dinamismo, alla forma fisica: con il programma “il lungomare del wellness”, ideato e presentato dall’assessore allo Spor, Vittorio Fata, in collaborazione con palestre e associazioni sportive

Filo diretto con l'Unione Europea

cittadine, che renderà la litoranea biscegliese un centro benessere en plein air dal 1° luglio al 31 agosto. Il comitato “Bisceglie Viva”, come in ogni estate, pensa ai più piccoli con l’organizzazione di tre date dedicate proprio a loro e alle loro famiglie: il 9, il 23 e il 30 luglio imperdibile la “Festa dei Bimbi” rispettivamente in via Aldo Moro (la prima data) e in via XXIV maggio (le altre due). Atteso appuntamento col X raduno delle mitiche Fiat 500 domenica 19 luglio. Sarà la Festa di Pantano-Ripalta, presentata dall’assessore all’ambiente, Enzo Di Pierro, a chiudere la programmazione domenica 30 agosto. Nei prossimi giorni sarà possibile visionare l’intero programma d e t t a g l i a t o s u l s i t o www.estatebiscegliese.it o chiedere informazioni al numero verde 800063332. Soddisfatto per il calendario degli eventi stilato il primo cittadino Francesco Spina, il quale ha definito “ottima e proficua” la sinergia operativa consolidatasi negli anni tra Amministrazione C o m u n a l e e associazioni cittadine. (Francesco Brescia)

del dott. Leonardo Ricchiuti

QUI BRUXELLES, A VOI BISCEGLIE...

C n l t Politiche t c * Consulente Com unit arie lleonardoricchiuti@virgilio.it o ri ti .t

AIUTI DI STATO ALLE IMPRESE Con un Decreto del Presidente del Consiglio, pubblicato sulla G.U. (Gazzetta Ufficiale) del 9 giugno 2009, vengono dettate le modalità di applicazione della Comunicazione della Commissione europea 2009/C 83/01 relativa agli aiuti di Stato consentiti nell’attuale fase di crisi economica. La Comunicazione, nel quadro degli obiettivi posti dal Piano europeo di ripresa economica del 26 novembre 2008, ha permesso agli Stati membri di adottare misure di aiuti temporanei “anticrisi” per facilitare l’accesso al credito alle imprese. Accedere ai finanziamenti in misura sufficiente e a costi accettabili è una condizione indispensabile per l’investimento, la crescita e la creazione di posti di lavoro nel settore privato: questa la premessa da cui parte la Comunicazione, affermando

giustamente poi che, benché gli aiuti di Stato non siano una cura miracolosa contro le attuali difficoltà, un sostegno pubblico ben mirato alle imprese potrebbe rappresentare un utile elemento di uno sforzo globale volto tanto a sbloccare i prestiti alle imprese quanto ad incoraggiare il mantenimento degli investimenti in un futuro a medio-lungo periodo. Il documento detta delle misure supplementari temporanee, in deroga alla normativa sugli aiuti di Stato, applicabili fino al 31 dicembre 2010, a favore delle imprese che dimostrino uno stato di difficoltà conseguente alla crisi e successivo al 1° luglio 2008. Il D P C M ( D e c r e t o P r e s i d e n t e Consiglio dei Ministri)costituisce il provvedimento notificato a Bruxelles per la necessaria previa autorizzazione della UE; le decisioni approvate dalla Commissione riguardano:

• aiuti “di importo limitato” • aiuti sotto forma di garanzie • aiuti sotto forma di prestito agevolato • aiuti di Stato a favore degli investimenti in capitale di rischio di piccole e medie imprese Restano, per il momento, sospesi, perchè soggetti a più approfondite valutazioni da parte della Commissione, le misure dirette al sostegno per la produzione di prodotti c.d. "verdi". Nelle Linee guida per l’applicazione del DPCM, diramato dal Dipartimento delle politiche comunitarie si possono trovare tutti i necessari chiarimenti sulla materia. Per questa ragione invitiamo tutti i lettori interessati a consultare il seguente link: http:// www.governo.it/GovernoInforma/ Dossier/aiuti_stato/DPCM.pdf


7 - 30 Giugno Gi u n 2009 0 9 17 Giu 09

DIBATTITO

LA “LEGGE SULLA CASA” CHE VORREI dell'Arch. Bartolo Di Pierro

C’

era nella 1° versione della legge sulla casa del governo Berlusconi, quella annunciata e poi rinnegata, l’affermazione di un germe di principio che a me piaceva molto: assegnare dei diritti edificatori alle famiglie. In questo paese di sedicenti riformisti, ma che nei concreti comportamenti si dimostrano invece difensori dei privilegi, una vera riforma dell’ edilizia che ci vorrebbe è quella che trasformi i diritti edificatori da diritti dei suoli a diritti delle persone. Se dalle diverse parti della politica si sente proclamare: che occorre garantire il diritto alla casa (sinistra), che occorre tutelare le famiglie (centro), che occorre favorire l’acquisto di una casa a quel 18% della popolazione italiana che ancora non ne possiede una (destra); se nella pianificazione urbanistica si dimensionano le quantità volumetriche delle espansioni edilizie sul numero dei futuri abitanti: allora perché le volumetrie edilizie sono di dominio dei proprietari dei suoli e non delle famiglie o dei cittadini che sono ancora privi di una propria abitazione? Fino a qualche anno fa l’urbanistica riteneva indissolubile il legame fra suolo e potenzialità edificatoria perché si riteneva, per logica, che non ci può essere edificazione senza un suolo su cui fondare la costruzione e quindi si riconosceva al suolo la titolarità assoluta dello ius edificandi. Questa concezione ha generato per decenni fenomeni di sperequazione, elargendo immense fortune (sovente pilotate) a quei proprietari di suoli agricoli a cui un nuovo piano regolatore regalava la fortuna di vedere trasformati i loro terreni in nuove zone di espansione residenziale. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando, il legame pertinenziale suolo-volumetria sta perdendo rigidezza tanto è vero che i diritti edificatori possono essere spostati dal suolo originario a suoli anche molto distanti, tanto è vero che la perequazione ha imposto il riequilibrio dei diritti edificatori anche a vantaggio dei suoli destinati a standard urbanistici, tanto è vero che sempre più norme locali assegnano premi volumetrici a chi garantisce standard qualitativi (bioedilizia, isolamento termico ecc), insomma la volumetria, seppure astratta nella sua consistenza, sta assumendo sempre più le caratteristiche di merce autonoma. Accanto a questa evoluzione della legislazione urbanistica si constata nella società, a causa degli elevati costi

delle abitazioni, una crescente domanda di edilizia sociale in cooperativa. La combinazione di questi due fenomeni (autonoma consistenza economica del diritto edificatorio e domanda di riduzione del costo della casa) dovrebbe portarci a pensare che intanto si edifica perché c’è un “uomo” che ha bisogno di una casa per abitarci ed è pertanto a quest’”uomo” che occorre riconoscere la titolarità dello ius edificandi. Il suolo, partizione privata del territorio, nel processo edificatorio non esprime bisogni è solo materiale da trasformare come lo sono il cemento armato o la calce e come tale deve essere classificato. La comune maturazione di queste convinzioni porterà, prima o poi, ad una riforma che trasformerà gli “indici di edificabilità fondiaria” in “indici di fabbricabilità familiare dei senza casa”, riforma che, privando i suoli di ogni potere edificatorio a vantaggio dei cittadini non possidenti, riporterà il valore di tutti terreni al loro naturale valore di suolo agricolo. Se si attuerà una riforma di tale stampo la pianificazione si potrà finalmente liberare dalla influenza della politica nelle scelte sulle future aree edificabili perché queste scelte non porteranno più fortune ma, al contrario, preordineranno i suoli edificabili all’esproprio, a favore dei cittadini senza casa, a prezzo di valore agricolo. La pianificazione, privata delle interferenze degli interessi privati passivi, potrebbe con più facilità perseguire l’obiettivo di razionalizzare l’organizzazione urbana e di imporne qualità nella forma. Chi può ostare una riforma di questo tipo? Non credo gli imprenditori edili per i quali potrebbe essere indifferente

L U T T O La Signora Elisabetta Stregapede, mamma dei cari Amici Leo e Franco Carriera, si è spenta il 13 giugno scorso. Alle Famiglie Carriera e Stregapede rinnoviamo le più sentite condoglianze a nome di tutti i collaboratori di “Bisceglie 15 Giorni”.

acquistare diritti edificatori dalle famiglie piuttosto che dai proprietari di suoli. Inoltre per l’edilizia libera si potrebbe immaginare che il Comune bandisca periodicamente aste pubbliche in cui metta in vendita, a seconda delle necessità, quantità di volumetrie. Avversari sicuri potremmo individuarli in tutti coloro che investono passivamente i loro capitali in suoli inedificati per sfruttarne la futura trasformazione, anche se credo che il vero principale nemico di questa riforma sia proprio il Bilancio dello Stato che, con l’attuale regime dei suoli, mette in attivo fior di somme per la tassazione delle aree edificabili. Quanto il bilancio dello Stato benefici dal vigente regime normativo urbanistico me lo spiegò molto bene un mio caro amico, “impiegato notarile”, che oggi non c’è più e che voglio ricordare. Mi disse una volta con realistico sarcasmo: «Vedi Bartolo, i comunisti in Unione Sovietica furono dei fessi perché con l’abolizione della proprietà privata lo Stato divenne sì proprietario di tutti suoli e del relativo valore ma, una volta fatto l’esproprio, allo Stato per il resto della sua vita finirono le entrate e restarono per sempre i costi di gestione di quei suoli. In Italia, invece, lo Stato ti lascia la libertà della proprietà privata ma fra tasse per rendite fondiarie, ICI, Irpef, imposte sulla compravendita ecc. nell’arco di 100 anni lo Stato è come se quel suolo privato te lo abbia espropriato due o tre volte senza aver mai speso un euro per la sua manutenzione».


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SCUOLA

FERVE L’ATTIVITA’ ALLA SCUOLA MEDIA “MONTERISI”

LA “MONTERISI” PER L’ABRUZZO L

a riforma delle scuole superiori sarà stata accolta con grande entusiasmo dalla scuola media “R. Monterisi”. Viene infatti introdotto il Liceo Musicale e Coreutico, che darà la possibilità ai ragazzi appassionati di musica di dare un seguito alla propria passione anche alle superiori. In un percorso progressivo dalla scuola media, al liceo fino al Conservatorio. In questa scala di formazione musicale, la scuola “R. Monterisi” ha il merito di porre subito salde fondamenta. Come dimostrato ampiamente nella serata di mercoledì 10 giugno in cui i ragazzi delle classi 2° e 3°, sezioni G ed F, si sono esibiti in un ampio e complesso repertorio, che oscillava da Morricone alle musiche di West Side Story, dalle colonne sonore felliniane di Nino Rota ai classici di Beethoven. Un vero e proprio concerto per orchestra, eseguito con maestria e coordinazione. Tanto più sorprendente se si pensa che ai fiati e agli archi, al piano e alle percussioni c’erano ragazzi adolescenti, alle prime esperienze con gli strumenti. Eppure capaci di suonare come veterani. L’impressione era che dietro ci fosse

un lavoro enorme, svolto con costanza e dedizione quotidiana. E reso impossibile, senza l’entusiasmo e la bravura dei professori Vincenzo Mastropirro, Salvatore Barile e Domenico Bruno, per l’occasione nelle vesti anche di direttori d’orchestra. E senza il coinvolgimento e la disponibilità all’apprendimento dei ragazzi, vere spugne capace di assorbire musica e di trasmetterla al pubblico. Ragazzi che, per una volta, non prendono note di demerito; ma apprendono note musicali. La battaglia al bullismo e il problema educativo dei ragazzi traggono da qui importanti spunti e incoraggiamenti. La Monterisi non è solo musica, ma anche impegno civile. Così l’intero ricavato della serata sarà devoluto all’acquisto di strumenti musicali, da donare ad una scuola dell’Aquila colpita dal terremoto, la scuola ad indirizzo musicale “Dante Alighieri”. Una bella dimostrazione di come la musica possa servire anche a fare solidarietà e ad alleviare le sofferenze. Un progetto nobile, che si pone in scia con altre iniziative su più larga scala,

COME TI STUDIO L’INGLESE ALLA MEDIA “MONTERISI”

I CAN DO IT!

Chiusa giovedì, 4 giugno 2009 presso l’Aula Magna della scuola Media Monterisi la manifestazione conclusiva del percorso del modulo “I can do it!” I can do it! So farlo! E i 41 alunni selezionati tra le classi terze della scuola Secondaria di Primo Grado “Riccardo Monterisi” hanno dimostrato di saperlo fare: hanno tutti superato brillantemente la certificazione di Lingua Inglese Trinity College London che si è svolta nella sessione di maggio nei giorni 28 e 29 condotta dall’esaminatore madrelingua, Mr. Terence Dorrity. Gli alunni, divisi in due gruppi, hanno affrontato la prova a conclusione di un modulo di 50 ore di Lingua Inglese realizzati con i Fondi Strutturali Europei nell’ambito del Programma Operativo Nazionale, Azione C1 FSE2008-784. I due moduli “I can do it!” sono stati pensati al fine di contribuire all’innalzamento del livello di competenza nell’uso pratico e comunicativo della lingua inglese degli studenti. Per questo motivo la scelta dell’Ente Certificatore Esterno da parte della Scuola è caduta sull’Ente Britannico Trinity College. Gli alunni si sono candidati per il 4° ed il 5° grade GESE (Graded Examinations in Spoken English-12 livelli da pre A1 a C2) corrispondenti rispettivamente al livello A2 e B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento che è il risultato di oltre 10 anni di ricerche condotte da un gruppo di linguisti applicati e pedagogisti del

Consiglio d’Europa. L’Ente Certficatore Trinity è un organismo specificatamente preposto all’elaborazione degli esami, alla verifica e alla valutazione delle prove, ed al rilascio dei certificati. L’Ente Certificatore è completamente separato dalle istituzioni di insegnamento ed è quindi in grado di garantire una valutazione esterna. I benefici conseguiti dagli alunni che hanno seguito il percorso di 50 ore con la certificazione finale sono notevoli: per l’e s a m e h a n n o p o t u t o u t i l i z z a r e materiale scelto da loro secondo i propri interessi, la possibilità di scegliere esami graduati in base alle loro competenze ha rafforzato la motivazione, hanno ottenuto un certificato internazionale, e l’aspetto fondamentale è quello della valutazione delle loro abilità reali utili in contesti scolastici e lavorativi. Il successo della certificazione raggiunto dai ragazzi con il loro impegno ed entusiasmo è stato conseguito anche grazie al lavoro condotto con grande professionalità dai d u e e s p e r t i madrelingua Bethany Hampson e Oliver John Beaumont e dalle instancabili tutor, le prof.sse Rossana P. Detoni. e Francesca Landriscina.

come la canzone “Domani”, in cui i più grandi artisti italiani si sono esibiti a favore dell’Abruzzo. Piace anche la “specializzazione dei fondi”: non si tratta cioè di contributi economici destinati a casaccio, ma mirati, focalizzati su un obiettivo: in questo caso la dotazione di strumenti per una scuola. A conferma di questo impegno per la solidarietà, la Monterisi ha appena vinto anche il concorso grafico come “Superdifensore dei diritti umani”, indetto dal VIS (Volontariato internazionale per lo sviluppo). La musica e il disegno al servizio della vita umana. Anche così ci si risolleva dopo le macerie. Se, come diceva Bakunin, una risata vi seppellirà, uno spartito musicale potrà servire a risorgere. (Gianluca Veneziani)

“PERLE NERE SONO I TUOI OCCHI” Dopo venticinque anni dal primo testo pubblicato con il prof. Ambrogio Santambrogio dal titolo "Negli occhi si ferma il mio battito", Carlo Nicola Rocco, dirigente del Comune di Bisceglie, si accinge a pubblicare un nuovo testo di poesie Il nuovo libro avrà il titolo "Perle nere sono i tuoi occhi" con la prefazione di Loredana Pietrafesa, una valente poetessa di Molfetta di origini lucane, e sarà edito da La Vallisa di Bari. Sono 101 pezzi che ripercorrono delle tracce lasciate in questi anni e riviste con gli occhi di oggi. Il libro sarà presentato il giorno 11 luglio 2009 alle ore 19,30 nella sala "don Pierino Arcieri" presso l'Epass in Pzza gen. Dalla Chiesa, 12 in Bisceglie. L' intervento critico sarà curato dal prof. Daniele Giancane con le voci recitanti di Zaccaria Gallo e Loredana Pietrafesa. La poesia e la musica si incontreranno con i suoni del sax di Vittorio Gallo e della chitarra di altri artisti.

Gastronomia d'Autore

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0 Giugno 2 009 19 - 30

INTERVENTI

QUALI RIMEDI CONTRO I RUMORI CHE LENTAMENTE CI ANNIENTANO del Prof. Sabino Delle Noci P

rima di elencarli, ritengo opportuno s o f f e r m a r m i brevemente sul concetto di rumore. Non è altro che una oscillazione elastica irregolare dell’aria che non presenta né frequenza né intensità costante, come l’effetto psichico che ne deriva attraverso la sensazione dell’orecchio, in altri termini ogni sollecitazione acustica sgradevole che disturbi la quiete, la calma, la tranquillità, il riposo del mondo animale e vegetale! Sono molteplici, il mio compito è di in d i v i d u a r e q u e l l i c h e p r o d o t t i dall’uomo costantemente e selvaggiamente sono la fonte di gravi disturbi, anche se alcuni, rassegnamoci, non possono essere esclusi, ma tollerati. Comunque, è utile tener presente come questa intollerante situazione è dovuta necessariamente all’evoluzione sociale con la introduzione della motorizzazione nel campo agricolo ed industriale, allo scopo di ottenere risultati ottimali non soltanto sul piano operativo ma anche sui costi di produzione, basti pensare che la potatura alle colture arboree trenta/ quarant’anni or sono era eseguita da manodopera specializzata anche se rumorosa; oggi è praticata con idonei motorini in modo silenzioso. Quanto premesso è un semplice esempio che non tocca nel suo complesso il problema inquietante dei rumori che senza inutili

circonlocuzioni va circoscritta non soltanto di qualità ma soprattutto di operatori qui di seguito elencati a cominciare da coloro i quali praticano la motorizzazione stradale soprattutto nelle città. Si pensi ai furgoni e motocarri di trasporto merci che con i loro clacsons notevolmente sonori segnalano la loro presenza specialmente se sottoposti a lungo incolonnamento, a quelli delle motociclette con diversa cilindrata preferite spesso da possessori amanti delle imponenti esplosioni di gas emesse dalle loro marmitte per farsi notare, le motocarrozzelle, e non ultime le auto di ogni classe che con il rumore si a c c o m p a g n a l ’ i n q u i n a m e n t o atmosferico tanto da negare spesso alla popolazione una salutare passeggiata. A questo tipo di rumori, non sono esclusi ad esempio quelli condominiali, un conoscente mi faceva notare come nel proprio condominio alcuni condomini dei piani superiori muovono spesso suppellettili o altro accompagnati da continui rumori tanto da disturbare il quotidiano riposo familiare, non solo ma anche cani che intorno all’abitato abbaiano impunemente senza che i proprietari provvedano a farli tacere, né vanno taciuti i notturni schiamazzi di compagnie di giovani che preferiscono fare le ore piccole incuranti della preoccupazione dei genitori.

Quali i rimedi? Personalmente escludo addebiti di noncuranza da parte delle forze dell’ordine a cui dobbiamo sempre gratitudine per il loro operato. Fatte le debite eccezioni, ritengo che ciò che conta è il comportamento poco sensibile ed esemplare della nostra popolazione quanto mai chiassosa, incurante dei giudizi di chi preferisce non il silenzio, ma la quiete, la calma, ta tranquillità, il riposo non per apparire ma per essere un popolo più dignitoso non soltanto per se stessi quanto per la nostra presenza nella Comunità Europea. Alcuni presi da sconforto preferirebbero la riammissione da parte dello Stato della pena di morte, personalmente la escludo perché non educa il popolo ma lo inasprisce. Accanto ai rumori, gravi problemi incombono non soltanto sul nostro Paese, quali traffico di droga e stupefacenti, attentati dolosi, stupri, estorsioni, omicidi, suicidi, guerre fratricide, insomma una galleria infuocata, per cui il mio vuol essere un appello affettuoso nel senso che cadere nel fossato è semplice, risalire è doloroso, per cui l’Unione Europea, le Nazioni Unite in termini democratici, con calma e dialogo si siedano intorno ad un tavolo per dare pacifiche soluzioni affinché il pianeta abbia un volto pulito, sereno e un percorso degno di essere vissuto.

LA CONFERENZA: SAN PIETRO, QUARTIERE E DEVIANZA L’

opera di sensibilizzazione di Don Vito Sardaro contro gli atti di inciviltà nel quartiere di San Pietro non si ferma. Anzi, esce rafforzata dall’incontro promosso dalla redazione di Kefas del 15 giugno scorso. Ospiti della comunità parrocchiale sono stati due esponenti del mondo della legalità: il dott. Giuseppe Mastropasqua, magistrato, e la dott.ssa Valeria Pirè, direttrice del carcere di Trani. Un vero e proprio dialogo a due voci dal titolo: “Quartiere e devianza: il recupero tra il carcere e impegno della comunità sul territorio”, con la finalità di far comprendere alla comunità la situazione concreta in cui versa il quartiere S. Pietro, sensibilizzandola nel contempo ad agire. Il dott. Mastropasqua è partito dalle definizioni di quartiere e di devianza. Il quartiere è definito una zona circoscritta della città avente particolari caratteristiche storiche, topografiche ed urbanistiche. Tuttavia non lo si deve concepire dal punto di vista meramente materiale. Esso è prima di tutto una comunità di persone in relazione tra loro, un luogo di relazione, di incontro. Più articolata è la definizione di devianza. Essa rappresenta uno stile comportamentale non conforme al rispetto delle regole riconosciute da tutti i consociati che

testimonia la presenza di un deficit relazionale o la presenza di relazioni fortemente alterate, frantumate. Si pensi alla povertà economica, al bullismo specie negli ambienti scolastici, agli atti vandalici, all’uso sempre più diffuso tra gli adolescenti di sostanze alcoliche o stupefacenti, all’occulto fenomeno dell’usura, al deficit educativo nella relazione genitori- figli, al cattivo andamento scolastico. La prima vera finalità del sistema penale italiano è la rieducazione del condannato, un principio sancito in primis all’interno della nostra Carta Costituzionale. L’idea del recupero del reo è propria di una società sana, civile; la vicinanza e la collaborazione delle famiglie e della comunità di cui il carcerato fa parte sono indispensabili. Alla dott.ssa Pirè è toccata una descrizione dettagliata dei primi momenti vissuti all’interno del carcere, la necessità di condividere notte e giorno poco spazio con persone che non hai mai visto prima, il passaggio dall’ufficio matricole alla cella. Si pensi c h e l ’e t à m e d i a d e i c a r c e r a t i è abbastanza bassa e va dai 20 ai 35 anni. Il lavoro più consistente di recupero deve essere interno alla struttura detentiva e necessita di tendere ad un migliore approccio con la realtà sociale

esterna. Il tratto d’unione tra l’intero e l’esterno del carcere è uno solo: il v o l o n t a r i a t o . L’ i m p e g n o d i u n a comunità risulta distinto in due elementi: la prevenzione della devianza e l’intervento successivo allo sconto della pena. Interventi di prevenzione possono essere attuati da quelle che vengono solitamente definite “agenzie educative”: scuola, associazioni, parrocchie, oratori, centri sportivi. Luoghi, insomma, in cui si possano instaurare relazioni valide, sane, autentiche. Il metodo è unico e costituito da tre fasi essenziali: la fase del vedere, dell’osservare, quella del valutare e quella dell’agire. Per quest’ultima tappa appaiono indispensabili sia una maggiore attenzione alla gestione dei servizi pubblici sia l’azione del singolo tramite il volontariato in carcere e quello sul territorio al fianco delle famiglie dei detenuti che non vanno dimenticate ed emarginate. L’auspicio finale è che il carcere non sia perennemente visto come luogo di perdizione. Gli sforzi di tutta la comunità devono essere dedicati a renderlo un luogo di recupero, rieducazione, reinserimento nonché di redenzione. (Angela Francesca Valentino)


0 - 30 Giugno Gi u n 2009 00 20

INTERVENTI

L’INDIGNAZIONE, QUESTA SCONOSCIUTA A volte penso che questo paese chiuda troppo spesso “un

occhio” dinanzi a episodi, situazioni, vicende che dovrebbero invece suscitare profonda e ributtante indignazione. Alla fine penso però, facendo dei calcoli approssimativi, che, chiudine uno oggi, chiudine un altro domani (il discorso vale per esseri bioculari, altri casi risulterebbero alquanto avulsi dal contesto terrestre), si finisca per non accorgersi più di quanto stiamo perdendo la capacità di stupirci, sgomentarci e, per l’appunto, indignarci. L’indignazione, a mio avviso, è quel “sentire” che, qualora avvertito, ci dà o meno l’idea di essere cittadini ancora attaccati emotivamente e affettivamente al territorio di appartenenza (o a quello di adozione, quello in cui si vive o si lavora insomma). Una volta non più avvertito abbiamo il chiaro indice di non esserne più affezionati, di non curarcene più di tanto, di non interessarci delle sue vicende. L’indignazione oggi è un sentimento riservato a una stretta élite di gente che, mossa da una qualche dinamica emozionale, culturale direi, si occupa e si preoccupa del proprio territorio nell’ambito, sia chiaro, di quella che viene comunemente definita “società civile” e non in quello dei meandri (talvolta avvilenti, sigh!) della politica locale. Vari sono gli esempi di prova che potremmo effettuare, per testare il nostro grado di indignazione. Come reagiamo se dinanzi a noi, che ne so?, su Corso Umberto, su via Aldo Moro, su via Piave, in via Camere del Capitolo, in via Fragata, su via Mauro Giuliani, troviamo seconde file a destra o sinistra della strada, tutte autovetture regolarmente con quattro frecce lampeggianti, che ci obbligano a fare lo slalom sperando di non uscirne (se se ne esce) ammaccati o incidentati? Come reagiamo se nell’auto davanti alla nostra il conducente o il passeggero apre il finestrino e lancia il suo fazzoletto comprensivo di suoi ricordi organici o delle sue gomme da masticare o un pacchetto di patatine? Come reagiamo assistendo all’episodio del tipo che fa comodamente fare al suo cagnolino, spesso esile ma, come dire, dalle capacità intestinali senza eguali, i suoi bisogni sul marciapiede? Come reagiamo se troviamo un teppistello che sputa in terra, graffita pareti di chiese e palazzi, prende a calci la segnaletica o i lampioni? Bene, tre reazioni sono contemplate in questa verifica: 1) Interrompo di fare ciò che stavo facendo, vado verso il protagonista dello sconfortante episodio (che può essere anche un vigile urbano che non compie a dovere il suo lavoro di garante dell’ordine pubblico!) e gliene dico quattro per fargli capire che è un irriverente e che sta offendendo la città e chi la vive… . (Sfido chiunque a dire: “Rientro in questa categoria!”…). 2) Mi avvilisco un pò e penso che ne parlerò con qualche addetto ai lavori, non so, passerò dal Comune, ne parlerò con qualche assessore, qualcosa ai giornali la riferirò, però ora fammi scappare ché ho fretta…! (E già penso che in questa cerchia siamo in tanti…!).

di Francesco Brescia e t per scoprire p Test la capacità no ca a tà deii nostri n o conci ttadi ni di indi gnarsi , e e mobilitarsi b l t si e intervenire a i t e inciviltà n v l dinanzi a episodi di triste e d i sconfortante ignoranz a.

3) Perché? È successo qualcosa? E vabbé, qualcuno passerà a ripulire (nel caso dei cani e del fazzoletto)! Oppure: e vabbé, un po’ di manovre e ci passo (nel caso delle seconde file)! Ecco, chi sente di rientrare in quest’ultima categoria non conosce affatto nemmeno il significato della parola indignazione. Chi rientra nella seconda categoria ne conosce il significato ma ne avverte poco il senso emotivo del termine. Chi rientra nella prima categoria, vabbé, che centra? Quelli sono utopisti e, forse, nemmeno biscegliesi. Io, per esempio, se può interessare, rientro in una quarta categoria: quelli che avvertono così elevato il senso di indignazione da restarne impotenti, scorati, avviliti all’ennesima potenza, coscienti del fatto che non sarà un’indignazione a salvare questo paese e nemmeno un insieme di indignazioni ma, probabilmente, un fiabesco attivismo, un rimboccarsi le maniche e mettersi a cambiare le cose, un insistere autonomamente senza bussare ad alcuna porta che resterà inevitabilmente chiusa (tranne se si è in campagna elettorale). Ma, a volte poi uno giustamente pensa: ma perché? Riesco a indignarmi, vorrei cambiare le cose in meglio, vorrei svegliare le menti morte (e come direbbe quel comico barese “Ston, ston, nge ne ston assé!”), potrei mobilitarmi per migliorare qualche situazione… poi, quando si sta lì lì per attivarsi, ci piomba in mente un’altra domanda: ma poi, questo paese, la mia indignazione, la merita davvero?

L’A.N.M.I. IN ABRUZZO E MARCHE LUTTO PER L’AMICO NICOLA PAPAGNI DA TRIESTE E’

D

al 21 al 24 maggio 2009 questo Gruppo ha effettuato un soggiorno in Abruzzo con circa 50 soci e familiari. Si sono effettuate visite guidate dei centri storici di Urbino col famoso Palazzo Ducale, di Fano, della Rocca e Borgo di Gradara e di Pesaro dove è stata anche visata la casa di Gioacchino Rossini.

deceduta in Trieste la Signora Laura Esperti, adorata consorte del nostro caro amico e collaboratore, Nicola Papagni. Ne hanno dato il triste annuncio, a tumulazione avvenuta per volere dell’estinta, il marito, i figli Demetrio con Fabrizia ed il piccolo Matteo, Marcantoni Contina ed Annagrazia. A Nicola ed alla Sua famiglia vadano le espressioni di più vivo cordoglio da parte del Direttore, Salvatore Valentino, della propria famiglia e della intera Redazione di Bisceglie 15 Giorni.


1 - 30 Giugno Gi u n 2009 09 21

CAL IO ECCELLENZA C CELL N A: BISCEGLIE, ISC G IE, CALCIO E MAURO M RO D O U NO E’ DII M MODUGNO NU V PRE ID N E IL NUOVO PRESIDENTE I

l Bisceglie cambia padrone. Nel corso di un’affollata conferenza stampa svoltasi martedì 23 giugno presso l’Hotel Salsello, il sindaco Francesco Spina – a cui la dirigenza dimissionaria aveva riconsegnato simbolicamente il titolo dopo il colloquio del 15 giugno – ha presentato il nuovo presidente nerazzurro. Si tratta del 41enne imprenditore Mauro Di Modugno, che torna per la terza volta a legare il proprio nome alle sorti del Bisceglie: la prima esperienza – in qualità di presidente – risale alle annate 1999 e 2000; l’altra appena due stagioni addietro, nelle vesti di dirigente. Il calcio stellato si appresta dunque ad avviare un ciclo pieno di speranze e di ambizioni, provando a svincolarsi da p a v e n t a t e strumentalizzazioni e dal clima di incertezza che ne aveva scandito le ultime settimane. «E’ doveroso ringraziare chi ha gestito la società nell’ultimo triennio, partendo dal presidente Ennio Padalino e dalla famiglia Pedone – ha esordito Francesco Spina –. Preso atto del loro disimpegno ho assunto, in qualità di primo cittadino e di appassionato dei colori nerazzurri, l’impegno affinché la scomparsa del Bisceglie fosse scongiurata. In tal senso rivolgo un enorme plauso all’amico Di Modugno che ha subito recepito la mia sollecitazione. Sono ottimista circa la nascita ed il consolidamento di questo progetto ed ai tifosi sottolineo l’importanza di viaggiare in un’unica direzione incoraggiando, con la loro passione, la squadra e gli imprenditori biscegliesi a partecipare attivamente alle sorti del Bisceglie, senza lasciarsi strumentalizzare da fattori esterni allo Sport». Sebbene il passaggio di proprietà non sia stato ancora formalizzato («non ci sarà ostruzionismo da parte di nessuno, è soltanto questione di ore», ha assicurato Spina), Di Modugno è già al lavoro per l’allestimento della rosa che parteciperà al campionato di Eccellenza per la sesta stagione consecutiva. «Chi mi conosce sa che non mi accontenterò di una tranquilla salvezza», è stato il suo telegrafico quanto efficace concetto espresso ai tifosi in occasione della conferenza. Già

Il Presidente Mauro Di Modugno (a sinistra) e Mimmo Di Corato, allenatore che torna sulla panchina nerezzurra 13 mesi dopo aver sfiorato il ”colpaccio” in Serie D. Nella foto a sinistra, al centro, il Sindaco Francesco Spina ed a destra Pinuccio Rossi. Foto in basso a sinistra: il folto gruppo di tifosi che ha affollato la conferenza stampa.

individuato il nuovo allenatore. Anche qui si tratta di un ritorno che risponde al nome di Mimmo Di Corato, il 49enne mister di Orta Nova a caccia di riscatto dopo il beffardo epilogo di tredici mesi fa (eliminazione ai rigori ad opera del Trapani nei playoff nazionali per la promozione in D) proprio sulla panchina nerazzurra. In merito agli altri imprenditori biscegliesi che comporranno la cordata diretta da Di Modugno, invece, vige ancora il massimo riserbo ad eccezione dell’ingresso di Pinuccio Rossi, papabile vice-presidente. Fra i problemi di impellente risoluzione, intanto, spicca il rifacimento del manto erboso del “Ventura” e la ristrutturazione di diverse aree dell’impianto stesso, a partire dagli spogliatoi. «Da alcuni giorni sono stati avviati i lavori per restituire alla piena funzionalità il terreno di gioco attraverso un intervento mirato, entro un mese c i hanno garantito che i risultati saranno ben visibili – conclude Spina – anche per il resto dello stadio si procederà agli interventi opportuni». Infine, oltre al termine di scadenza per l’iscrizione alla prossima stagione fissato per martedì 14 luglio, il Comitato Regionale della Figc ha divulgato le date di partenza del campionato di Eccellenza (6 settembre) e della Coppa Italia (30 agosto). (Mino Dell’Orco)

Il 41enne imprenditore, già in passato numero uno del club nerazzurro, è stato presentato dal sindaco Spina nel corso di un’affollata conferenza stampa. Scritta la parola fine, dunque, alla crisi aperta dalle dimissioni annunciate il 25 maggio della famiglia Pedone. Mimmo Di Corato sarà l’allenatore. Avviato il rifacimento delmanto erboso al “Ventura”

10° RADUNO “FIAT 500” Fervono i preparativi per il “10° Raduno Nazionale Fiat 500 e derivate“ Patrocinato dal Comune di Bisceglie e Regione Puglia, con la collaborazione della Confcommercio, Pro Loco Bisceglie, l’Ant, Polizia Municipale e Bisceglie15Giorni. Appuntamento a domenica 19 luglio presso il lungomare Panoramica U. Paternostro ad opera del “ Coordinamento di Bisceglie“ del FIAT 500 CLUB ITALIA un gruppo storico guidato dal Fiduciario di Zona Antonio Belsito, secondo tesserato storico in Puglia del Club Nazionale. Un Raduno che torna sul lungomare Biscegliese dopo 7 anni per “l’Estate Biscegliese 09“ con lo scopo di far conoscere la bellezza di questa costiera tra le più belle della Puglia e a far degustare al pubblico partecipante le delizie della nostra terra. Nell’occasione dell’anniversario, il Raduno è aperto sia ad Auto & Moto d’Epoca fino al 1989, che a mezzi che anche se non ancora storici sono classificati di interesse collezionistico. Non dimentichiamo il “7° TROFEO BRAC 2009“, un premio sulla sicurezza stradale che offriamo al socio. In serata, con la partecipazione della Cosmopolitan di Vito Di Ceglie si terrà la sfilata di alta moda con musica e spettacolo.


2 - 30 Giugno Gi u n 2009 00 22

CALCIO “A”: CA LCIO A 5 SERIE SERIE “A” “A ”: IL I BISCEGLIE BIS 5N NE CONFERMA NFF R A T TRE! BIS E LIE IE C5 EC N I

n attesa che dal 30 Giugno parta ufficialmente la campagna acquisti e trasferimenti, il Bisceglie C5 ha puntellato il proprio roster confermando gran parte della sua rosa che tanto bene ha fatto nella scorsa stagione. Ben tre i rinnovi operati dal patron Alfonso Russo, che in collaborazione con il tecnico Leopoldo Capurso, ha deciso di ripartire innanzitutto dal rinnovo per un’altra stagione con il capitano Leandro Planas. Per il talento argentino si tratta della terza stagione con la casacca neroazzurra dopo l’esperienza della scorsa annata e quella durata cinque mesi nella stagione 2006/07, la prima del Bisceglie C5 in serie A. Al rinnovo di Planas si è aggiunto quello di Rodolpho e Dao. Due giocatori dal grande carattere e dalla professionalità cristallina, determinanti in seno alla società di Via Monte San Michele per optare verso una loro riconferma. Sia per il difensore nativo di Florianopolis, che per il possente pivot di Blumenau si tratterà della terza stagione

consecutiva in riva all’Adriatico. Tre conferme che unite ai rinnovi, giunti durante la stagione, di Pedotti e del bomber Lastrucci mettono il Bisceglie C5 in una posizione di sicurezza. Nebulosa invece appare la situazione del forte portiere italo brasiliano Marco “Xuxa” Zaranello. Al momento appare difficile un rinnovo del rapporto tra la società biscegliese e l’estremo difensore di San Paolo. Nel caso non si dovesse arrivare ad un accordo arriverebbe il momento del secondo Laion de Freitas, lo scorso anno tra gli artefici della vittoria della coppa Italia under 21 con la compagine guidata da Francesco Ventura. Formazioni giovanili che saranno ancora protagoniste scendendo in campo sabato 4 e domenica 5 Luglio in occasione dell’ormai tradizionale Memorial Carlo De Trizio. Alla manifestazione, che a n c h e q u e s t ’a n n o a v r à c o m e palcoscenico il sintetico presente all’interno dello Sporting Club di Bisceglie, vedrà presenti oltre ai piccoli neroazzurri le compagini del

Leandro Planas, Rodolpho Schlickmann e Leite “Dao” rinnovano con i neroazzurri. Ancora da decidere il futuro di Zaramello, ma il Bisceglie C5 si guarda intorno.

Alfonso Russo, Presidente onorario del Bisceglie Calcio a 5. Giovinazzo C5, dello Sport Five Putignano e della Five Roma, compagine dal florido settore giovanile. Le gare di semifinale e di finale avranno luogo nel pomeriggio con orari previsti alle 17:00 e 18:15 per entrambe le giornate. (Gianluca Valente)

TENNIS: SPETTACOLO E SOLIDARIETA’ PER IL XXIV “MEMORIAL COSMAI” Dal 12 al 19 luglio i campi in terra rossa dello Sporting Club ospiteranno il tradizionale torneo del Circuito Nazionale Open dotato di un montepremi di 10mila euro. Promossa una raccolta fondi per la lotta alla leucemia.

S

port, spettacolo, solidarietà. Sono le tre “esse” su cui sarà imperniata la 24esima edizione del “Memorial Sergio Cosmai” di tennis, in programma dal 13 (ma le qualificazioni partiranno due giorni prima) al 19 luglio nella consueta cornice dei campi in terra rossa dello Sporting Club. Fiore all’occhiello della programmazione sportiva dell’estate biscegliese, il torneo di singolare maschile dedicato al Direttore del Carcere di Cosenza ucciso nel 1985 da sicari della ‘ndrangheta – biscegliese verace e socio del circolo di Via del Ca r r o – è pr o n t o a regalare una settimana di grande tennis grazie alla presenza dei migliori interpreti del Circuito Nazionale Open.

Dotato di un montepremi di 10mila euro, il “Memorial Cosmai” si distingue da anni per la puntuale organizzazione coniugata all’accoglienza e alla qualità dei campi. Sotto il profilo logistico, inoltre, il direttore del torneo Renato Monterisi assicura ulteriori ritocchi finalizzati ad equiparare l’evento ad una competizione di respiro internazionale. “Con ogni probabilità l’edizione 2009 chiuderà la brillante esperienza nel Circuito Open, ormai ci sono tutti i requisiti per puntare all’ingresso nel giro dei Futures e dei Challengers – dice – anche quest’anno, intanto, ci siamo garantiti un livello tecnico molto elevato in virtù di nomi celebri come Cobolli (vincitore 2008 al termine di una memorabile finale contro Pedrini), Santopadre, Luddi, Charpentier e lo stesso Pedrini. Inoltre puntiamo su alcune “new entry” del torneo c o me Vanni e Colangelo , ambedue tuttora impegnati in un’intensa attività nel circuito Atp, e confidiamo nel ritorno del top 300 Alberto Brizzi”.

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«Per tutti gli appassionati della racchetta, soci e non, si tratta di un appuntamento davvero imperdibile – aggiunge il presidente dello Sporting Club, Maurizio Bruni – è doveroso un ringraziamento per il patrocinio all’Amministrazione Comunale e rivolgo fin d’ora un grande “in bocca al lupo” all’intero staff organizzativo, nella certezza che il duro lavoro sarà puntualmente ripagato da ottimi riscontri sotto tutti i punti di vista». Unitamente all’evento agonistico, il torneo sarà arricchito quest’anno da una serie di iniziative sociali in stretta sinergia con l’Associazione “FEDE LUX – Insieme per Federico Luzzi”, intitolata alla memoria del tennista azzurro di Coppa Davis scomparso a 28 anni, nell’ottobre scorso, a causa di una leucemia fulminante. Attraverso la vendita di magliette e di abbigliamento tennistico presso un apposito stand sarà, infatti, promossa la raccolta di fondi da devolvere all’AIL per la ricerca contro le leucemie. (Mino Dell’Orco)


3 - 30 Giugno Gi u n 2009 09 23

B A K ET : AMBROSIA, AM B OS A D O BASKET DOPO L ’ ENT I S O AL A L LAVORO L A OR L’ENTUSIASMO P LA N UOV STAGIONE S T AG I ON E PER LA NUOVA S

opitisi gli entusiasmi per la trionfale stagione culminata con l’esaltante promozione in B dilettanti, la dirigenza dell’Ambrosia Bisceglie è già al lavoro per allestire il roster che l’anno prossimo dovrà battersi con il verosimile obiettivo di mantenere la categoria senza troppi patemi. Il diesse Sergio Di Nardo ha già piazzato i primi due colpi di mercato che saranno a disposizione del confermato coach Lillino Ciracì. Si tratta di Lorenzo Torboli, guardia di 25 anni, e di Andrea Storchi, 30enne ala-pivot. Il primo è un esterno versatile, eccellente tiratore sia dal perimetro che dalla media distanza, reduce dall’esperienza con la canotta della Coopsette Castelnovo (RE) nel girone B di B Dilettanti e con all’attivo due vittorie della B2 tra le file del Fossombrone (2006-’07) e dell’Ostuni (2007-’08, compagno di squadra di Novati). Il secondo è invece un “4-5” in grado di coniugare qualità e sostanza sia negli automatismi difensivi che in fase realizzativa. Il fisico imponente (è alto due metri) gli permette di dettar legge sotto i tabelloni: profondo conoscitore

della categoria, è reduce dalla gratificante avventura con il Cus Bari, dove è risultato uno dei perni fondamentali per la permanenza in B Dilettanti degli universitari con una media punti-partita di 12 e 33’ giocati. E parallelamente agli acquisti, la dirigenza biscegliese ha riconfermato Ruben Polselli (pivot, classe 1974), Giampaolo Nardin (guardia, classe ’85) e Lorenzo Novati (play, classe ’85). Non vestiranno più la casacca nerazzurra invece Diego Onetto, Ernani Comignani, Dusan Stijepovic e il capitano Emiliano Gramajo. Pesante la perdita soprattutto di quest’ultimo, il trentunenne cestista originario di Cordoba, leader indiscusso dell’Ambrosia in virtù delle sue qualità carismatiche e di esperienza sia all’interno che fuori il parquet. Il bilancio stagionale del giocatore argentino attesta una media di 20 punti a partita (quarto miglior realizzatore in regular season e vice-capocannoniere nei playoff ), impreziosita dalla sua presenza tra i “top 10” del girone nelle speciali graduatorie relative agli assist ed alla valutazione.

(Nicola Mastrototaro)

Lillino Ciracì, riconfermato coach per la nuova stagione in “B”.

g Di Di Nardo a d ha Il diesse Sergio già piazzato i primi due colpi di mercato che saranno a disposizione del confermato no Ciracì. r cì Si tratta coach Lillino or n o Torboli, bo guardia di Lorenzo d ea di 25 anni, e di Andrea t r , 30enne ala-pivot. Storchi,

CALCIO A 5 UNDER 20: “TROFEO BISCEGLIE 15 GIORNI”, AL VIA LA SETTIMA EDIZIONE

EQUITAZIONE: NELLO SPORT VINCE SEMPRE IL CAVALIERE...MINERVINI I t’s raining men, cantava Gery categoria “Open”, classificandosi al 2°

Halliwell, per dire che c’era una grande quantità di uomini. It’s reining horses, si potrebbe dire, facendo il verso a questa disciplina dell’equitazione, il reining appunto. In cui non solo c’è una grande quantità di cavalli. Ma anche una grande quantità di vittorie. Ne sa qualcosa la famiglia Minervini, o meglio la scuola Minervini, che da qualche anno fa regolarmente incetta di premi e medaglie in questo sport. Si tratta di un’eccellenza del nostro territorio, di atleti capaci e competenti, e di uno sport valido, ma poco valorizzato. Parlarne è un modo non solo per dare giusto merito a chi – con impegno e allenamenti quotidiani – ottiene i risultati sperati; ma anche per porre attenzione su una disciplina fuori dal comune, uno sport faticoso e bello da vedere, un’abitudine nobile, in tutti i sensi. Da che mondo è mondo, chi pratica questo stile di vita viene infatti detto “un cavaliere”. Anche domenica 24 maggio i cavalieri del centro ippico “La Macchia degli Esperti” hanno affermato la loro eccellenza presso il Centro Ippico “Country Life” situato a Bari. Si trattava della seconda tappa del campionato regionale di equitazione, specialità reining. L’allenatore, capo squadra e guida morale del team Gregorio Minervini ha partecipato nella categoria “Novice Horse”, classificandosi al 1° posto, e nella

posto in sella ad Ot Taris High, e al 3° posto con Rs Pine Nuts. Ha insomma occupato da solo i tre posti del podio. Visti i successi, da oggi lo chiameremo “Il primo cavaliere”, come Lancillotto, nel famoso film con Richard Gere. Ha fatto una bella doppietta anche l’imbattibile Caterina Minervini che, nella categoria “Intermediate Non Pro e Non Pro”, ha guadagnato il gradino più alto del podio con Rs Pine N Nuts, e il 2° posto con Ot Taris High. Ora che è universitaria, speriamo di chiamarla presto “La dottoressa”, versione femminile del “dottore” Valentino Rossi. Anche il terzo cavaliere del gruppo e allievo di Gregorio, Nicola Loiacono, ha ottenuto le sue belle soddisfazioni, classificandosi al 2° posto nella categoria Novice Horse Non Pro. Dietro questi successi, c’è ovviamente il lavoro di una squadra molto più grande, che lavora dietro le quinte o, se volete, a bordo recinzione. Innanzitutto l’osteopata Angelo Savino, quindi il maniscalco Nicola Fallacara, il veterinario Vito Ricci e ancora lo sponsor, l’azienda “Moda Filati” situata a Bisceglie in via della Comunità Europea. Il prossimo appuntamento è previsto per il 14 giugno. No, non parliamo di ballottaggi o di tornate elettorali, ma della terza tappa del campionato regionale di reining. Anche se, pure qui, vince sempre un “Cavaliere”… (Gianluca Veneziani)

P

unto di riferimento per i giovani appassionati di calcio a 5 torna puntuale, come ogni estate, l’appuntamento con il classico torneo under 20 “Trofeo Bisceglie 15 giorni”, giunto ormai alla settima edizione. Come ogni anno il torneo, occasione per una sana competizione sportiva all’insegna del fair play, si prefigge un obiettivo principale: il divertimento, la crescita e la socializzazione dei ragazzi. Dopo l’ottima riuscita delle precedenti edizioni, che hanno registrato nell’ultima stagione la partecipazione di 15 squadre, gli organizzatori sperano di ripetere e superare questi successi. Il torneo inizierà Mercoledì 1 Luglio 2009. Tutte le gare si svolgeranno presso gli impianti sportivi “Green Sport”O l i m p i a d i . Ta n t i s s i m i p r e m i e , considerate le buone riuscite delle precedenti edizioni e il copioso seguito dei ragazzi e degli spettatori (150 per la finale dell’anno scorso), c’è da scommetterci che anche quest’anno sarà un successo. Per info: Vito 329 2973664 Francesco 3400573763 e-mail: francesco_dellolio@hotmail.it


24 - 30 Giugno 2009

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Direttore: Savino Sguera * Canale 56 * e-mail: redazione@amica9.it info: 0883.953622


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