E D I Z I O N E T E L E M AT I C A
Periodico d'Informazione - Anno XIV N. 310 (2) 31 - 01 - 2012 www.bisceglie15giorni.com Registrato al Tribunale di Trani - n. 350 del 21.05.1999 Direttore Responsabile - Salvatore Valentino E-Mail: redazione@bisceglie15giorni.com E d i t r i c e : A s s o c i a z i o n e “ B I S C E G L I E H O S T & C O M M U N I C AATT I O N S ” - R e d a z i o n e e A m m i n i s t r a z i o n e - TTe e l - F a x : 0 8 0 . 3 9 5 2 3 2 8 - V i a d e l C o m m e r c i o , 4411 - 7 6 0 1 1 B i s c e g l i e ( B t )
QUANTO COSTA FARE POLITICA? P
ochi giorni ci separano dall’ennesimo episodio di violenza che ha colpito un altro rappresentante delle Istituzioni cittadine. Nella notte di Venerdì 20 gennaio scorso è stata data alle fiamme l’autovettura del Vice Sindaco, Gianni Casella. Un episodio che ha immediatamente suscitato un moto di disapprovazione, seguito dalle espressioni di solidarietà, giunte al giovane politico biscegliese dai massimi rappresentanti della politica locale. Nelle ore che hanno seguito il d e p l o r e vo l e g e s t o h o c o n t at t at o telefonicamente Gianni, per esprimergli la mia personale solidarietà, ma anche per capire qualcosa in più di un gesto che ha dell’incomprensibile. Ho apprezzato il desiderio del Vice Sindaco di tenere bassi i toni dell’accaduto, attribuendolo più alla casualità di un comune atto vandalico, come ne accadono tanti (purtroppo) ai danni del patrimonio cittadino, pubblico e privato. Sicuramente un gesto di grande maturità. Nessun nesso, quindi, con l’attività politica ed amministrativa: anche se sappiamo bene che le tensioni sociali continuano ad essere attizzate ad arte da elementi che ostinano ad agitarsi in campo politico, ma che con la politica non hanno alcuna affinità. Soggetti adusi a rimestare nel torbido, insistendo nel ferire a morte questa Città attizzando il sottobosco dell’emarginazione.
Salvatore Valentino
Palazzo Fiori, cresce il desiderio di tutela dei beni architettonici
Eugenio Monopoli. Il ricordo del “Cantore dell’anima Popolare”
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D a ve n e r d ì 3 a domenica 5 febbraio interessate tutte le Città dell’Arcidiocesi
I
n occasione della 34a Giornata Nazionale per la vita, che sarà celebrata in tutta Italia domenica 5 febbraio 2012 sul tema “Giovani aperti alla vita”, in tutti i centri dell’Arcidiocesi di TraniBarletta-Bisceglie, si terranno le iniziative secondo il programma di cui di seguito. Si porge anche il Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente della CEI per detta giornata VENERDI 3 FEBBRAIO 2012 • Barletta, Concattedrale Santa Maria Maggiore, ore 20.30, Veglia di preghiera SABATO 4 FEBBRAIO 2012 • Trani, Parrocchia San Giuseppe, ore 19.45, Veglia di preghiera • Bisceglie, Piazza Margherita: ore 20.00, Par tenza Fiaccolata – Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 34a Giornata Nazionale per la vita (5 febbraio 2012)
“Giovani aperti alla vita”
La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri. Del resto, nel Vangelo, Cristo stesso si presenta come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia dell’Antico Testamento. Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo. Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso. In questi anni non solo gli indici demog rafici ma anche ripetute drammatiche notizie sul rifiuto di vivere da parte di tanti ragazzi hanno angustiato l’animo di quanti provano rispetto e ammirazione per il dono dell’esistenza. Sono molte le situazioni e i problemi
34 a GIORNATA PER LA
VITA: LE INIZIATIVE IN DIOCESI Concattedrale San Pietro, ore 20.30, Veglia di preghiera • Corato, Chiesa Matrice Santa Maria maggiore, ore 19.30, Veglia di preghiera • San Ferdinando di Puglia, Parrocchia Sacro Cuore, ore 20.00, Veglia di preghiera • Trinitapoli, ore 19.30, Fiaccolata dalle varie parrocchie verso l’ “Agorà” in viale Vittorio Veneto – ore 19.00, Veglia di preghiera DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012 • Margherita di Savoia, Parrocchia Beata Vergine Maria, ore 19.30, partenza Fiaccolata e Veglia itinerante. sociali a causa dei quali questo dono è vilipeso, avvilito, caricato di fardelli spesso duri da sopportare. Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo. Per educare i giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso. I giovani di oggi sono spesso in balia di strumenti – creati e manovrati da adulti e fonte di lauti guadagni – che tendono a soffocare l’impegno nella realtà e la dedizione all’esistenza. Eppure quegli stessi strumenti possono essere usati proficuamente per testimoniare una cultura della vita. Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare l’affascinante avventura della vita. È una chiamata che la Chiesa sente da sempre e da cui oggi si lascia con forza interpellare e guidare. Per questo, la rilancia a tutti – adulti, istituzioni e corpi sociali –, perché chi ama la vita avverta la propria responsabilità verso il futuro. Molte e ammirevoli sono le iniziative in difesa della vita, promosse da singoli, associazioni e movimenti. È un servizio spesso silenzioso e discreto, che però può ottenere risultati prodigiosi. È un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare
La Cattedrale di Trani
chiunque versa in difficoltà. Gli anni recenti, segnati dalla crisi economica, hanno evidenziato come sia illusoria e fragile l’idea di un progresso illimitato e a basso costo, specialmente nei campi in cui entra più in gioco il valore della persona. Ci sono curve della storia che incutono in tutti, ma soprattutto nei più giovani, un senso di inquietudine e di smarrimento. Chi ama la vita non nega le difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire che cosa rende più aperti al manifestarsi del suo senso, a quella trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni. Nasce così un atteggiamento di servizio e di dedizione alla vita degli altri che non può non commuovere e stimolare anche gli adulti. La vera giovinezza si misura nella accoglienza al dono della vita, in qualunque modo essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio. Roma, 4 novembre 2011 Memoria di San Carlo Borromeo IL CONSIGLIO PERMANENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
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di Pasquale Losapio
Domenica 5 febbraio, in occasione della Giornata per la Vita, il Coordinamento Caritas della comunità parrocchiale di S.M. Madre della Misericordia organizza un appuntamento classico: il Pranzo della Vita.
L’Istituto Superiore “Sergio Cosmai” apre le porte alla Città T
utto è pronto per le iniziative di Domenica 5 febbraio 2012, dalle ore 10,30 alle ore 13,00 e Giovedì 9 Febbraio dalle ore 17,30 alle ore 20,00, all’Istituto Superiore IISS “S. Cosmai” di Bisceglie. Dopo la grande affluenza di Domenica scorsa, ancora una volta, tutto il personale, coordinato dal Dirigente Donato Musci, riceverà ed accoglierà genitori e ragazzi presso le due sedi di via Gandhi e via Villa Frisari. Sarà possibile visitare aule, laboratori e ottenere risposte a tutte le curiosità. Ricordiamo gli indirizzi, già presenti: Servizi commerciali; Manutenzione e assistenza tecnica; Socio-sanitario; quest’ultimo indirizzo, attivato lo scorso anno presso la nostra città, nelle due diverse sedi, consentirà ampi sbocchi lavorativi come: • Educatore di Asilo Nido; • Educatore di comunità; • Supporto ai diversamente abili (area autonomia); • Supporto alle attività educative (area adolescenza); • Supporto alle attività rieducative (area anziani); • Supporto alle attività di mediazione
Alla Misericordia la Caritas impegnata per il “Pranzo per la Vita” I
l Miracolo della condivisione. “La mia tentazione è di non chiamarlo miracolo della moltiplicazione, ma miracolo della distribuzione. Credo sia più facile moltiplicare il pane che non distribuirlo. C’è tanto di quel pane sulla terra che a condividerlo basterebbe per tutti” (David Maria Turoldo). Domenica 5 febbraio, in occasione della Giornata per la Vita, il Coordinamento Caritas della comunità parrocchiale di S.M. Madre della Misericordia organizza un appuntamento classico: il Pranzo della Vita. Come ormai da parecchi anni, la condivisione fraterna e lo spezzare il pane della convivialità rappresentano un momento di grazia per la comunità. Infatti operatori caritas, parrocchiani ed assistiti si accomodano intorno allo stesso tavolo per vivere una domenica all’insegna del gusto e dello stare insieme. «Ogni anno – commenta Grazia Quercia, coordinatrice Caritas – l’organizzazione del pranzo rappresenta una tappa fissa nel nostro cammino comunitario. Nonostante le difficoltà riusciamo sempre ad accogliere tutte le richieste di aiuto, grazie alla disponibilità dei parrocchiani e di tutte quelle attività c o m m e r c i a l i c h e c i s o s t e n g o n o. Quest’anno saremo 190 commensali, di cui la metà sono assistiti del Centro Ascolto Parrocchiale. Il bello di questo momento sta nel vedere come, nel nome del Dio in cui si crede, musulmani ortodossi e cristiani trovino il punto comune nella preghiera di ringraziamento per i doni ricevuti. Penso che questo sia un messaggio molto forte in un contesto
storico dove cerchiamo di allontanare “il diverso». La realizzazione del pranzo sarà possibile grazie anche alla disponibilità di: BAR GHIOTTONERIE di Giuseppe Povia (Provvede alla preparazione del Pranzo); BAR SWEET LIFE di Pinuccio Catino e Onofrio Bombini (provvede alla preparazione del Pranzo); MACELLERIA VERDI PASCOLI di Mauro Todisco; PANIFICIO DOLCE TENEREZZA di Di Reda Ventura; Famiglia PATRUNO Giacomo - MACELLERIA di Piarulli Andrea; BAR 2 M; BAR MIRO’; BAR RONDO'; SALUMERIA di Todisco Graziano; BOUTIQUE DEL DETERSIVO di Licia Colangelo e Tommaso Presente; PRODOTTI ITTICI di Caggianelli & C. s.n.c.; COMAS di Colangelo Francesco; DI PIERRO COMMERCIALE s.a.s. di Domenico Di Pierro & C.; PASTICCERIA San Pietro; PRODOTTI PUGLIESE; S U RG E L AT I M A RT E L LO T TA ; CASEIFICIO EUROPA – Andria; F/LLI BUONOMO - Andria; ZIMINUNNO; PANIFICIO GAROFOLI; FRUTTA e VERDURA GISONDI; SUPER MAGIK. L’appuntamento è fissato per domenica 05 febbraio, presso l’Auditorium don Piero Arcieri, per vivere il “Miracolo della condivisione”.
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culturale (area integrazione). Vi aspettiamo presso le nostre sedi di Bisceglie site in via Villa Frisari, 22 e via Gandhi, 1 per farvi conoscere le ulteriori novità. Per info: www.iiss-cosmai.it
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Le marinerie di Barletta, Trani e Bisceglie, dopo settimane di stato di agitazione, hanno proclamato lo sciopero contro il “caro gasolio” e quelle norme che rischiano di uccidere la pesca
Crisi settore i t t i c o. L’Assessore provinciale Tonia Spina scrive all’Assessore Regionale Dario Stefano U
n tavolo di confronto istituzionale per individuare le misure più idonee in grado di supportare il settore ittico. E’ quanto ha richiesto l’Assessore alle Attività Produttive ed alle Risorse Marine della Provincia di Barletta – Andria – Trani, Antonia Spina, all’Assessore alle Risorse Agroalimentari (Agricoltura, Alimentazione, Riforma Fondiaria, Caccia e Pesca) della Regione Puglia, Dario Stefano, in seguito ad un incontro con gli operatori del comparto, tenutosi questa mattina in Provincia. «Lo stato di crisi che attanaglia la marineria locale – ha scritto l’Assessore Spina – merita attenzione e sostegno sinergico da parte di tutte le istituzioni, anche in considerazione della g ravità delle problematiche che da tempo gli addetti ai lavori e le Associazioni di categoria stanno evidenziando. In particolare, i problemi vanno dalla minore pescosità dei mari al forte aumento dei costi di produzione legati all’incremento del costo del gasolio e della manodopera, cui si aggiunge l’entrata in vigore, nel secondo semestre del 2010, del Regolamento n. 1967 del 2006 della Comunità Europea in merito alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo. A rendere ancor più critica la situazione – prosegue la nota a firma dell’Assessore provinciale alle Risorse Marine – è
In una lettera alle Istituzioni tutta la rabbia dei pescatori Ill.mo Ministero delle politiche agricole e forestali Prefetto di Barletta – Andria – Trani Questura di Bari e Andria Compartimento marittimo di Barletta Sindaco di Barletta Sciopero dei pescatori e armatori di Barletta – Trani – Bisceglie I pescatori e armatori della marineria di Barletta – Trani e Bisceglie, hanno deciso di aderire allo sciopero già iniziato e di concerto con le altre marinerie nazionali Pertanto con decorrenza immediata, si asterranno da ogni attività di pesca a tempo indeterminato per le seguenti motivazioni: 1 – CARO GASOLIO – a causa del suo elevato prezzo non riusciamo in alcun modo a sostenere e garantire anche un pur minimo salario a tutta la categoria. Si chiede una significativa diminuzione del prezzo come già esistente in altri paesi come Francia, Spagna e altri 2 – INTRODUZIONE DELLA LICENZA A PUNTI – Chiediamo di abolirla perché significherebbe di fatto impedirci di continuare a svolgere la
sopraggiunta la crisi economica che ha causato una forte caduta delle vendite e la presenza sul mercato globalizzato di specie provenienti da altri Paesi, vendibili a costi decisamente più bassi; inevitabile, dunque, che gli operatori, a fronte di un aumento dei costi della produzione, non hanno potuto innalzare il costo del proprio prodotto, che altrimenti non sarebbe mai stato acquistato. Ancora, la notevole crescita del costo del gasolio accade in una fase particolarmente delicata per il settore ittico – ha poi concluso l’Assessore Spina -, con conseguenze disastrose su numerose famiglie che, tramandandosi il mestiere di generazione in generazione, traggono da questo lavoro il proprio sostentamento. Per questo, ritengo necessario
nostra attività di pesca, a causa delle già numerose difficoltà amministrative e di altro genere già esistenti con vari balzelli burocratici 3 – ADESIONI ALLO SCIOPERO – Affinché lo sciopero in atto sortisca risultati positivi, chiediamo che durante il suo svolgimento il Mercato ittico rimanga chiuso. Chiediamo inoltre la fattiva collaborazione dei commercianti di pesce, affinchè non venga svolta alcuna attività in relazione alla pesca. Barletta, 31 gennaio 2012 Pescatori e armatori di Barletta – Trani - Bisceglie
un tavolo di confronto istituzionale per individuare le misure più opportune per supportare il settore».
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di Luca La Notte
Presso la Biblioteca “Mons. Michele Cafagna” è la volta delle creazioni di due artisti già affermati e noti a molti: Domenico Velletri e Giuseppe Colangelo.
La Biblioteca si fa bella; in esposizione le opere di Velletri e Colangelo
U
na biblioteca è il luogo del sapere, della cultura, del relax; se poi è anche esteticamente bella e i libri trovano il giusto connubio con l’arte, è ancora meglio. Già dallo scorso settembre la Biblioteca “don Michele Cafagna” mette a disposizione uno spazio espositivo al fine di ospitare opere di artisti e artigiani ma anche collezioni di particolare pregio di semplici appassionati. L’obiettivo non è solo quello di rendere esteticamente gradevole il salone della Biblioteca ma anche (e soprattutto) quello di promuovere e valorizzare la creatività e le manifestazioni artistiche locali. Si è partiti con il ricamo, con i manufatti sapientemente nati dal tombolo di Maria Carmela Todisco e dall’uncinetto di Carmela Sardone. Oggi è la volta delle creazioni di due artisti già affermati e noti a molti: Domenico Velletri e Giuseppe Colangelo. Domenico Velletri, talento della pittura e scultura biscegliese, per l’occasione ha scelto di esporre opere a carattere religioso che reinterpretano il
Le opere di Domenico Velletri Crocifisso, la Pietà e il volto del Cristo morente facendo sfoggio del suo estro ma anche della sua abilità nel destreggiarsi tra diversi materiali (l’argilla, il legno, il bronzo,…). Non mancano poi le opere che affrontano il tema della vita simboleggiata dall’uovo e dal fiore caro a Velletri, l’anthurium, rigorosamente rosso come il colore della passione e, quindi, della vita. Giuseppe Colangelo, altra espressione artistica di qualità del panorama locale, mostra, invece, oggettistica decorata con maestria, ispirandosi in alcuni casi a famosi dipinti (Caravaggio, Van Gogh,…). Completano la vetrina di Colangelo m a s c h e r e, d e l i z i o s i q u a d r e t t i s u
Cultura sul Web: La Gazzetta dell’Archeologia compie cinque anni M
ercoledi' 25 gennaio la nostra testata telematica compie i suoi primi cinque anni a servizio dell'informazione nella Cultura. Un piccolo ma importante traguardo per chi come noi ha scelto di coniugare l'impegno nell'associazionismo di Volontariato con la raccolta e la diffusione delle notizie attraverso la rete. Un impegno gior nalisticamente gravoso ma affrontato nell'umiltà e nella modestia dei mezzi disponibili, con la Redazione impegnata nella grande "cucina" dei comunicati-stampa, delle inchieste, delle interviste, degli speciali, degli approfondimenti, dei links di servizio ad un Pubblico che riceve ogni giorno le news di riferimento. In cinque anni, dal 25 gennaio 2007 gior no storico della partenza con l'iscrizione nel Registro della Stampa al Tribunale di Trani, Direttore
Responsabile Nino Vinella, abbiamo pubblicato oltre 8.000 notizie nella sezione NEWS (esattamente fino alla data di questo pezzo sono registrati 8349 records in 829 pagine), notizie che hanno spaziato dai Beni e dalle Attivita' Culturali all'Ambiente, dal Turismo allo Spettacolo, dal Costume all'Attualita' ed alla Storia del Territorio in Provincia di BarlettaAndria-Trani e Valle d'Ofanto. Noi ci battiamo per dare valore all'Archeologia come motore di sviluppo del nostro Territorio. Diamo voce a chi opera in questo settore, senza differenze, senza se e senza ma, denunciando il cattivo operato delle istituzioni preposte, informando l'opinione pubblica di cosa invece accade quando le cose vanno nel senso giusto. Ma lo sbilancio è troppo forte: eppure non molliamo nè molleremo mai. Perchè? l'informazione resta sempre
Le opere di Giuseppe Colangelo monumenti biscegliesi e piccole installazioni come la graziosissima edicola votiva che il maestro ricostruisce con particolare sensibilità e realismo. I visitatori possono ammirare le esposizioni dei due artisti durante gli orari di apertura della Biblioteca; lunedì, mercoledì e venerdì dalla 16 alla 19, martedì e giovedì dalle 20 alle 22 e sabato mattina dalle 9 alle 12. C’è ancora tempo fino a metà febbraio. Artigiani e artisti, emergenti e non, o semplici collezionisti interessati a esporre le proprie opere in Biblioteca, possono recarsi in sede o scrivere all’indirizzo email biblio@parrocchiasantacaterinabisceglie.it.
alla base di qualunque buona prassi. Ugualmente mantenute attive e documentate, piene cioè di contenuti sui quali ulteriormente spaziare ed approfondire le tematiche correlate, sono le undici altre sezioni sulle quali vive il portale nelle sua interezza per informare sulle diverse attivita' del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia come Organizzazione di Volontariato riconosciuta dalla Regione Puglia: Album di Famiglia, Biblioteca, Centro Studi Annibale, Chi siamo, Dall'Italia e dal Mondo, Economia dei Beni Culturali, La Ferrovia Barletta-Spinazzola, Il Servizio Civile, il Parco Archeologico di Canne della Battaglia, le Partnership, la Rassegna Stampa. Le sinergie si sono poi moltiplicate con l'utilizzo incrociato del social network: Facebook e' divenuta cosi' un'ulteriore ed ancor piu' formidabile "arma" che consente rapidita' ed immediatezza di comunicazione, aumentando nettamente lo "spread" a vantaggio della circolarita' delle notizia in internet.
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di Luca La Notte
Conclusa alla Biblioteca “Don Michele Cafagna”, fra numerosi apprezzamenti la mostra “Fra abisso e vertigini”.
Giovanni Leone, la bellezza dei volti e dei gesti in pochi tratti di matita
O
gnuno di noi ha il proprio modo di esprimere e sfogare stati d’animo come lo sconforto, la gioia, la rabbia. C’è chi in questi momenti si procura un foglio di carta, impugna una matita e lascia che la mano sia guidata dalla sensazione del momento; il risultato è un disegno che rimarrà a testimoniare ciò che l’ha ispirato e creato, a comunicarlo a chi lo osserverà e lo saprà cogliere. Stiamo parlando di Giovanni Leone, 21 anni, un ragazzo come tanti, studente universitario, impegnato in parrocchia e nel volontariato cittadino, ma con una passione che lo accompagna sin da piccolo, appunto, quella del disegno. Oltre 30 sue opere sono state protagoniste della mostra “Fra abisso e vertigini” allestita presso la Biblioteca “don Michele Cafagna” e aperta al pubblico dal 17 dicembre all’8 gennaio. Accolto dalla musica soffusa di Yann Tiersen (l’autore della colonna sonora de “Il favoloso mondo di Amelie”) il visitatore ha potuto ammirare i morbidi tratti di matita che delineavano le figure sparse tra i drappi color pastello che per l’occasione hanno abbellito l’ampio salone della Biblioteca. Un occhio attento e sensibile non può non aver colto la bravura di Giovanni nel rappresentare i volti; quello femminile presenta sempre qualche aspetto (gli occhi, le labbra,…) posto in evidenza dal colore o da un tratto deciso di matita ed è corredato da un accessorio che lo completa e lo eleva a simbolo di moda, bellezza ed eleganza. Quello
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La sala della Biblioteca “Don Michele Cafagna” che ha ospitato le opere di Giovanni Leone. A destra una delle opere esposte.
maschile è più semplice, con lineamenti marcati ma più fantastico e fumettistico. Per entrambi un elemento caratterizzante è sicuramente la chioma che Giovanni è particolarmente abile a riprodurre, a volte essenziale, a volte sofisticata. Talvolta può mancare un dettaglio tanto da far sembrare il disegno incompiuto, ma agli occhi di Giovanni non lo è, perché la sua mente l’ha concepito così, con un particolare volutamente non tracciato. Non mancano i disegni che enfatizzano un gesto; un abbraccio, un bacio, il dito medio alzato da una donna, una maschera allontanata dal viso, quest’ultimo il gesto più bello per Giovanni, segno di libertà, di positività. E poi ci sono i gesti e le immagini che si caricano di significato fino a rappresentare temi forti; ecco allora delle braccia conserte a manifestare irresponsabilità, un dito puntato a raffigurare il tradimento, una rosa che cresce su una terra arida a simboleggiare la sofferenza. Alcune opere sono completate da frasi di film, di canzoni o di libri a rafforzarne il significato oppure a firmarle quando sono nate proprio da quelle citazioni. Un vero talento Giovanni lo dimostra quando si cimenta nel mondo che più lo affascina, quello nipponico. È, infatti, letteralmente catturato dalla cultura del Sol Levante, «un Paese in cui
si sposano tradizione, cultura, modernità e tecnologia e nella quale si celebra ogni giorno il perfetto matrimonio tra Bellezza e Mistero». E per Giovanni l’emblema di questo intrigante connubio è la figura della geisha, una donna che riesce a ritrarre nella bellezza, il fascino e la grazia che la caratterizza, riproducendo con dovizia di particolari il decoratissimo kimono che l’avvolge, attento a non trascurare la complicata pettinatura. Conclusa la mostra, con buona affluenza di pubblico e numerosi apprezzamenti, è tempo di ringraziamenti. Grazie a Giovanni Leone per aver condiviso quello che ama definire il suo “abisso”, le opere nate spontaneamente dal suo vissuto e che per quasi un mese hanno stupito ed emozionato occhi esterni. Grazie alla “mentore” Florinda Di Ceglie che, accortasi della forza e la novità dei suoi disegni, ha incoraggiato e aiutato Giovanni, timido e inconsapevole del proprio talento, a organizzare la sua prima personale. Grazie alla Biblioteca “don Michele Cafagna” sensibile a qualsiasi manifestazione artistica (vedi la mostra di Giacinto Galantino dello scorso aprile, vedi le esposizioni in vetrina degli ultimi mesi), e coraggiosa nel far debuttare un giovane, lasciandogli tutto lo spazio e la libertà di esprimersi.
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di Angela Francesca Valentino
Il gruppo di ricerca nasce grazie al finanziamento ottenuto dal progetto regionale denominato “Tra Sacro e Profano”. Il Progetto L.I.A.C.E. è stato presentato dalla Prof.ssa Ida Mari Catalano e salutato dall’Arch. Salvatore Buonuomo.
S
i è svolta lo scorso 19 gennaio presso il Museo Diocesano di Bisceglie, diretto dall’Avv. Giacinto La Notte, la conferenza di presentazione del laboratorio L.I.A.C.E (laser innovation in artworks conservation and education), curato dal direttore scientifico Prof.ssa Ida Mari Catalano. Alla presenza del direttore Avv. Giacinto La Notte, di Mons. Savino Giannotti e con il saluto iniziale e l’encomio dell’Arch. Salvatore Buonuomo, Sovrintendente Beni Architettonici e Paesaggistici della Regione Puglia, il progetto è stato esaustivamente illustrato dalla stessa prof.ssa Catalano. Il gruppo di ricerca nasce grazie al finanziamento ottenuto dal progetto regionale denominato “Tra Sacro e Profano”. Dalle 150 domande di ammissione inizialmente pervenute, solo dieci corsisti, tutte donne, hanno potuto partecipare a questo grande progetto di ricerca che ha riscosso le lodi del massimo rappresentante regionale del settore.
Il Comune di Bisceglie tra i migliori d’Italia Il Comune di Bisceglie diventa oggetto
di studio dell’Università di Bari per l’efficienza dell’attività della struttura comunale Il gruppo di ricerca afferente alla cattedra di Economia delle Aziende Pubbliche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” sta svolgendo uno studio su L’introduzione del ciclo della perfomance nell’esperienza di alcune municipalità italiane” che verrà presentato al workshop nazionale della rivista “Azienda Pubblica” che si terrà a Sassari il 7 e 8 giugno 2012. La ricerca in oggetto costituisce la prosecuzione di una precedente realizzata su tutti i 504 comuni tra i 20.000 e i 250.000 abitanti tesa a verificare l’adozione del Piano della Performance 2011-2013 e la sua
Tecnologie laser per i Beni Culturali
Da sinistra: la prof.ssa Ida Mari Catalano, l’Arch. Buonuomo, l’avv. La Notte e Mons. Savino Giannotti. L’alto livello delle attività svolte è t e s t i m o n i at o d a l l a s t r u t t u r a d e l laboratorio, dagli obiettivi che esso si prefigge nonché dai molteplici vantaggi apportati dalla pulitur a mediante irraggiamento laser. L’attività del laboratorio si smembra in due sezioni: la sezione laser funzionale alla pulitura di manufatti artistici a composizione materica differente e alla ricostruzione da frammentazione e la se zione diagnostica, ovvero un laboratorio di microscopia, spettroscopia e metallografia. Tra gli obiettivi del progetto in primis ritroviamo la promozione della cultura del restauro attraverso la tecnologia laser, l’impulso all’attività di ricerca, corsi di formazione e attività in situ. Tra le attività già svolte dal gruppo di allieve, ricordiamo la pulitura del Dolmen della Chianca, interventi di restauro sulla Cattedrale San Nicola Pellegrino di Trani e su Palazzo de Mattis di Corato, nonché interventi di pulitura di reperti ceramici e manufatti lignei presso gli scavi del sito di Santa Barbara a Putignano, per finire con il
restauro del fonte battesimale della chiesa di Sant’Adoeno, promosso dal Rotary Club di Bisceglie. Molteplici risultano essere i vantaggi derivanti dalla tecnica di pulitura laser, tra cui sicuramente l’elevata precisione, l’assenza di contatto, la minima invasività poiché non vengono utilizzati abrasivi o sostanze chimiche ed infine un maggiore controllo del processo di ablazione ovvero di rimozione dalla superficie di un’opera d’arte dello sporco mediante irraggiamento laser. Di grande prestigio anche le partnership che il laboratorio può vantare alle sue spalle, dalla Regione Puglia al Politecnico di Bari, all’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, nonché con due importanti imprese di settore, la Edil Portale e la Garibaldi Costruzioni e Restauri. Al termine della conferenza illustrativa del laboratorio e del relativo progetto, ognuna delle corsiste ha potuto illustrare agli intervenuti un proprio intervento realizzato offrendo all’uditorio una chiara idea degli step che solitamente caratterizzano l’attività di pulitura e restauro mediante laser.
conformità ai principi sanciti dal decreto 150/2009, dalle delibere CiVIT e dalle linee guida ANCI. Da quest’ultima ricerca è emerso che il piano elaborato dal Comune di Bisceglie è da ritenersi una assoluta best practice, alla pari di quello di pochissimi altri enti. I ricercatori dell’Università di Bari intendono ora approfondire quali siano state le condizioni di partenza (culturali, manageriali, di contesto) e il processo di introduzione del performance measurament (misurazione delle prestazioni) e management (gestione) che ha condotto a un risultato tanto apprezzabile. «A se guito di tale prestigioso riconoscimento – ha dichiarato il sindaco Francesco Spina – sugli ottimi risultati raggiunti in tema di introduzione del ciclo di gestione della performance di cui al
decreto Brunetta, il Comune di Bisceglie diventa caso di studio nazionale e ciò ripaga gli sforzi dell’Amministrazione Comunale per migliorare l’efficienza della struttura comunale. Intendo ringraziare tutto il personale che è protagonista insieme a noi del raggiungimento di questi risultati. Ritengo sia il caso di ricordare che in nostro Comune partecipa a due progetti sperimentali del programma QUALITA’ PA promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, attinenti alla valutazione delle performances organizzative e alla introduzione della rilevazione della customer satisfaction (gradimento degli utenti) nei servizi comunali. Sono segnali che confermano la tensione al cambiamento e all’innovazione della macchina comunale della nostra Amministrazione».
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Il rispetto del Patto di Stabilità rappresenta un parametro oggettivo di valutazione dello stato di salute positivo del Comune di Bisceglie
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l Patto di Stabilità Interno (PSI) nasce dall'esigenza di convergenza delle economie degli Stati membri della UE verso specifici parametri, comuni a tutti, e condivisi a livello europeo in seno al Patto di Stabilità e Crescita e specificamente nel trattato di Maastricht. Quindi, l'indebitamento netto della Pubblica Amministr azione (P.A.) costituisce il parametro principale da controllare, ai fini del rispetto dei criteri di convergenza e la causa di formazione dello stock di debito. Un obiettivo primario delle regole
Il Comune di Bisceglie rispetta il patto di stabilità anche nel 2011 fiscali che costituiscono il Patto di stabilità interno è il controllo dell'indebitamento netto degli enti territoriali (regioni e enti locali). Il Patto di Stabilità e Crescita ha fissato dunque i confini in termini di programmazione, risultati e azioni di risanamento all'interno dei quali i Paesi membri possono muoversi autonomamente. Nel corso degli anni, ciascuno dei Paesi membri della UE ha implementato internamente il Patto di Stabilità e Crescita seguendo criteri e regole proprie, in accordo con la normativa interna inerente la gestione delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo. Dal 1999 ad oggi l'Italia ha formulato il proprio Patto di stabilità interno esprimendo gli obiettivi programmatici per gli enti territoriali ed i corrispondenti risultati ogni anno in modi differenti, alter nando principalmente diverse configurazioni di saldi finanziari a misure sulla spesa per poi tornare agli stessi saldi. La definizione delle regole del patto di stabilità interno avviene durante la predisposizione ed approvazione della manovra di finanza pubblica; momento in cui si analizzano le previsioni sull'andamento della finanza pubblica e si decide l'entità delle misure correttive da porre in atto per l'anno successivo e la tipologia delle stesse. Pertanto, seppure nelle difficoltà oggettive derivanti dall’attuale situazione di crisi economica, anche il Comune di Bisceglie ha dovuto adottare misure e comportamenti virtuosi tali da rispettare i parametri stabiliti a livello nazionale. In quest’ottica, rappresenta motivo di
soddisfazione per l’intero Ente l’aver rispettato anche per l’anno 2011 il patto di stabilità interno e consequenzialmente aver evitato le pesanti sanzioni previste dall’articolo 7 del D.Lgs. n. 149 del 06/ 09/2011, attivando al contr ario i meccanismi premiali previsti dagli articoli 8 e 9 del predetto decreto, come confermato dal prospetto del monitoraggio dei dati relativi all’esercizio 2011, giusta nota del 27/1/2012 del Dirigente della Ripartizione Economico-Finanziaria. Il Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina ha preso atto con evidente soddisfazione della precitata nota poiché il rispetto del Patto di Stabilità rappresenta un parametro oggettivo di valutazione dello stato di salute positivo del Comune di Bisceglie e assume un valore ancor più grande in un periodo di pesante crisi complessiva e di grandi difficoltà nella gestione degli enti locali. La certificazione che i conti del Comune sono in perfetto ordine, rinforza il prestigioso riconoscimento recentemente ricevuto a seguito di uno approfondito studio universitario sugli ottimi risultati raggiunti in tema di introduzione del ciclo di gestione della performance e spiega perché il Comune di Bisceglie sia stato inserito in due progetti sperimentali del programma QUALITA’ PA (Pubblica Amministrazione) promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, attinenti alla valutazione delle performances organizzative e alla introduzione della rilevazione della customer satisfaction (gradimento degli utenti) nei servizi comunali.
Insediata la Commissione Comunale Pari Opportunità S i è insediata il 23 gennaio la c o m p i t o c u i d o v r à a s s o l v e r e l a nella parte in questione, dando termine
Commissione comunale Pari Opportunità nominata dal Consiglio Comunale di Bisceglie. Ne fanno parte le signore: Mariarosaria Basile, Giovanna Cioce, Paola Francesca Falco, Luciana Ferrante, Giuseppina Leone, Lucia Losciale, Angela Pedone, Silvia Storelli e Tonia Valente. Componenti di diritto anche la neo assessora Mariarita Gentile e le consigliere comunali Rachele Barra e Assunta Russo (quest’ultima assente alla riunione di insediamento). Nel suo messaggio di saluto il sindaco Francesco Spina ha sottolineato che l’Amministrazione Comunale ripone grandi aspettative nell’attività della Commissione per l’elaborazione di proposte e azioni positive a favore della attuazione delle pari opportunità e della valorizzazione nella vita pubblica dei talenti femminili. Il primo
Commissione Pari opportunità sarà quello di elaborare le proposte di adeguamento dello statuto comunale, alla luce della recente sentenza del TAR Puglia che ne ha evidenziato le carenze in materia di regolamentazione della presenza femminile n e g l i o r ga n i s m i c o m u n a l i c o n i l conseguente avvicendamento in giunta di un assessore donna. Il Sindaco soffermandosi sulla sentenza ha confermato che le decisioni della magistratura vanno rispettate e che non intende rispondere alle discutibili strumentalizzazioni politiche montate ad arte nei giorni scorsi da parte di alcuni componenti delle opposizioni, finalizzate ad un malcelato tentativo di destabilizzare il quadro amministrativo locale. Sul piano tecnico l’avv. Spina avrebbe ritenuto più opportuna da parte del TAR la scelta di annullare lo statuto comunale
all’Amministr azione Comunale di introdurre la nuova norma statutaria e al Sindaco di adeguarsi conseguentemente al nuovo statuto. Sarebbe stato il percorso più adeguato per introdurre il nuovo principio di precettività dell’articolo 51 della Costituzione ( mai applicato in tal modo dalla giustizia amministrativa sin dal 1948), coniugandolo con il principio di autonomia amministrativa e regolamentare dei Comuni italiani in ossequio alle varie teorie di federalismo municipale. Il Sindaco ha auspicato anche una modifica della legge elettorale per riservare una rappresentanza alle donne in Consiglio Comunale e ha chiesto alle componenti della Commissione Pari Opportunità di approfondire ipotesi di riforma per assicurare non solo in giunta ma anche negli altri organismi comunali, ad esempio nel collegio dei revisori dei conti, presenze femminili.
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Tanti gli amici riuniti per Eugenio Monopoli
di Nunzia Palmiotti
Il Circolo Unione ha ricordato la figura di Eugenio Monopoli, “cantore dell’anima popolare”
Italiani di Crimea, una tragedia attuale
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on sembra vera la dipartita del caro prof. Eugenio Monopoli, strappato dall’affetto dei suoi cari e degli amici. Il Circolo Unione, sabato 28 gennaio scorso, ha degnamente rievocato la sua illustre personalità, con l’adesione dei soci, di tante associazioni e ospiti. Matteo Dell’Olio, inseparabile amico, con grande commozione, ha tratteggiato i momenti più belli della sua brillante carriera di artista teatrale, di pittore, scenografo, di amante della città di Bisceglie. Il Circolo era gremito, non mancavano tutti i cari compagni che lo hanno seguito nella sua carriera. Donato De Cillis ha ricordato, con la proiezione di filmati e fotografie, le diverse rappresentazioni teatr ali con l’accompagnamento musicale di Bruno Belsito e del maestro Ippolito Ventura: da “Bisceglie Story”(anno 1978), “C’era una volta l’operetta”. Eugenio è stato il fondatore e animatore della “Compagnia Souvenir”, con la realizzazione di numerose operette del maestro Lombardo: “Il Paese dei Campanelli”, “Cin Cin Là” ed altre. Giusy Gargiulo ed Enzo Galantino, ancora una volta hanno esordito, come
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l Sindaco di Bisceglie ha partecipato presso la Provincia di Milano al convegno "Italiani di Crimea: una tragedia attuale", tenutosi per commemorare i 70 anni della deportazione degli italiani di Crimea e, in particolare, dei tanti pugliesi emigrati nell'Ottocento dalla Terra di Bari, Bisceglie, Molfetta e Trani. Il convegno è stato organizzato dalla stessa Provincia di Milano e dall'Associazione regionale "Pugliesi nel mondo" presieduta dal cav. Dino Abbascià, che da tempo si sta adoperando per far ottenere ai nostri connazionali residenti in Ucraina lo status di deportati. Tra gli intervenuti, oltre al Presidente Abbascià, anche il prof. Giulio Vignoli, docente di diritto Internazionale presso l'Università di Genova; Tito Manlio Altomare, giornalista RAI; Paolo Rausa, giornalista locale; ed il vicepresidente della Provincia di Milano, Maerna. Anche il Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, è intervenuto durante l'incontro, esprimendo «vicinanza e solidarietà della comunità biscegliese ai tanti cittadini di Bisceglie e della Puglia di Crimea». Spina ha auspicato «che tutte le istituzioni del territorio pugliese possano dare il loro contributo per risolvere il problema legato alla richiesta dello status di deportati», e si è impegnato a coinvolgere i parlamentari della Città di Bisceglie e del territorio per sensibilizzare le autorità italiane competenti, e quelle ucraine, affinchè
sempre, in onore di Eugenio. Eugenio, pittore di talento, amava la nostra città. Ancora oggi il suo spirito creativo si aggira nei vicoli di Bisceglie vecchia, per ritrarre anziani, vecchi portoni, archi suggestivi, che ha sempre immortalato in tante opere. E’ stato “il cantore dell’anima popolare”! Era affascinato dalla bellezza del mare, degli scogli, del volo dei gabbiani, dei vecchi lupi di mare, seduti sul molo, della torretta della Dogana, delle terrazze con i panni al vento, delle mura aragonesi, delle paranze, della pesca. Amante - pittore degli scorci della campagna, dei casali, delle torri, degli ulivi secolari, dei muretti a s e c c o. I n q u e s t i i t i n e r a r i e r a accompagnato dall’amico di sempre dr. Cesare Muscatella. Brillante, anche come poeta in vernacolo, recitava sovente le poesie di Riccardo Monterisi (“La Tregghie e u Cheggiaune” , “Preivet e Sagrestein ò Pandeine”, “U Mustr du Pandeine”). Così lo ha ricordato Matteo Dell’Olio: «Caro Eugenio tu continuerai a vivere in noi , con questi ricordi, con la tua arte, la tua poesia, il tuo amore cittadino. Tu non sei morto, ma vivi nel mio cuore sofferente!».
Gli appuntamenti di Febbraio alla “Roma Intangibile”
siano riconosciuti i diritti della comunità italiana fondati sulla fede e sulla cultura. Inoltre, il Sindaco ha ricordato come «con i biscegliesi di Crimea si è allacciato un proficuo rapporto di collaborazione e amicizia per rinsaldare, nel contesto dell'ormai tradizionale "Festa del Ritorno", organizzata dal Centro Studi del dottor Fontana, il concetto di comunità basato su storia e radici del popolo biscegliese». «In un momento di grande crisi socioeconomica le comunità possono guardare con ottimismo ad un sereno futuro soltanto affermando il valore della coesione e della solidarietà all'insegna della riscoperta storica e culturale delle proprie radici più profonde», ha sottolineato Spina. Nel corso della cerimonia, il cav. Abbascià ha scoperto la copia della stele bilingue dedicata agli italiani in Crimea dello scultore Antonio Sodo, che verrà, in originale, scoperta a Kerc (Crimea - Ucraina) il 29 gennaio prossimo.
Sabato 11: Ore 19,00 - Ns. Sede – Serata culturale e musicale con il Prof. Giovanni Cassanelli. Tema della serata: “Le opere patriottiche di Giuseppe Verdi”. E’ gradita la presenza di familiari e ospiti. Giovedì 16: Ore 20,00 - Hotel Salsello - “Pentolaccia carnevalesca”. Serata danzante e conviviale riservata a soci e rispettivi coniugi. Sabato 18: Ore 19,00 - Ns. Sede – Serata culturale: Presentazione del 4° quaderno “Gli antichi sapori della cucina biscegliese: tradizioni, ricordi e testimonianze” della collana “I soci raccontano” di Nicolantonio Logoluso. Relatori: Chia.mo Prof. A. Luisi (socio onorario) e Dott.ssa Margherita Pasquale (Direttore-Storico dell’Arte). E’ gradita la presenza di familiari e ospiti.
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Il programma è ideato da Alfredo Nolasco, ex disc j o c ke y d e gl i a n n i ruggenti. Tra le altre protagoniste al femminile, Annaluna e Valeria Valente.
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made in Puglia il nuovo talent show per le TV locali e satellitari italiane: s’intitola “Colpa d’Alfredo” ed è ambientato presso il disco-theatre “Divinae Follie” di Bisceglie, la discoteca da più di 21 anni capofila della vita notturna del sud Italia. Il programma è ideato da Alfredo Nolasco, ex disc jockey degli anni ruggenti, oggi talent scout attento a valorizzare i numerosissimi talenti che non trovano adeguato spazio sulle reti nazionali, con un occhio di riguardo al fenomeno delle cover band, scrupolosamente selezionate per bravura ed originalità. A “Colpa d’Alfredo” non mancheranno comunque i big: madrina d’eccezione della prima serie di trasmissioni è Haiducii, già regina delle hit parade con “Dragostea din tei”. Tra le altre protagoniste al femminile, Annaluna e Valeria Valente, reduce dai successi di Amici e X-Factor.
Al via la prima serie di “Colpa d’Alfredo”, il nuovo talent show per le TV locali Tra le cover band, da non perdere le performances dei Poohlover, tribute band ufficiale dei Pooh, e dei Tambora, band tributo di uno dei gruppi icona del “jazzypop” degli anni '80 '90: gli Swing Out Sister. Tra le band emergenti, i S8suono. Tra le sorprese, Rino Argeri, che vestirà i panni di uno “speciale” Renato Zero, mentre la drag queen Shintilla darà vita ad una galleria di first ladies dello spettacolo che va dalla Carrà alla Goggi. Tutt’altro che virtuale, invece, la lady che affiancherà Alfredo Nolasco nella conduzione: l’affascinante Valeria Todisco. Il programma, con la regia di Mimmo Mastandrea, andrà in onda, tra l’altro, in Puglia, Basilicata, Molise e Calabria, sulle seguenti TV: Telesveva (Bari, Foggia e Bat), Canale 7, Studio 100 - Salento Channel, Puglia TV (Brindisi), TeleOnda (Salento), TRM (Matera), Blu TV (Basilicata), TLT Molise (Molise e Foggia
Valeria Todisco ed Alfredo Nolasco
nord), RTC Calabria Channel e La Nuova TV, sul canale 840 di Sky. Tra i partner del programma, Love Fm e Pubblimed Team Eventi, promotori del “Colpa d’Alfredo Tour” che da maggio e per tutta l’estate 2012 farà tappa in numerose località delle suddette regioni, con al seguito le telecamere della Mi.Ra Produzioni di Bari. Info: 333 6023855
Guardia Costiera, in prima linea a tutela delle attività marinare e diportistiche La drammatica vicenda legata al nau-
fragio della nave Costa Concordia con i suoi numerosi risvolti, ha portato alla ribalta delle cronache giornalistiche il delicato lavoro che quotidianamente il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera è chiamato a svolgere, non solo per la sicurezza in mare ma anche per altri aspetti che attengono la vita e l’uso del mare per fini civili. Complessivamente sono 11 mila gli uomini e le donne che prestano servizio in questo Corpo della Marina Militare, in strutture ed ambiti di vario tipo connessi in particolar modo alla navigazione commerciale e da diporto. Di questi ambiti, riferiti in particolar modo alla realtà locale, in questo caso del porto di Trani ne abbiamo discusso con Mario Gadaleta, molfettese, Capo di 1^ classe, nocchiero di porto, che attualmente ha l’incarico di Comandante dell’Ufficio locale Marittimo di Trani. Con il suo territorio marino e costiero da sorvegliare, grosso modo da Ponte Lama verso Bisceglie a la “spiaggia verde” verso Barletta, l’ULM di Trani, sovrintende alla marineria impegnata sia sui pescherecci sia di quella di tipo diportistico.
Dipendente attualmente dal Compartimento Marittimo di Molfetta, diretto dal Capitano di Fregata Alessandro Ducci, l’ULM di Trani, nel corso del 2012 sarà investito dalla modifica riguardante l’istituzione a Barletta di una apposita Capitaneria di Porto – che sarà competente per la sesta provincia pugliese e che sovrintenderà al tratto costiero e marino di Bisceglie, Trani, Barletta fino ad arrivare a Margherita di Savoia interessando così la foce del fiume Ofanto. Ma nel frattempo Trani, in stretta collaborazione con le strutture territoriali deputate, in primis Molfetta e poi Barletta, svolge attività di supporto di ricerca e soccorso in mare (SAR), h.24, - solo due settimane fa un pescatore tranese venne tratto in salvo proprio dai marinai della Capitaneria di Porto -, sopraggiunti tempestivamente sul posto, dopo che questi era caduto in mare dalla sua imbarcazione. Vi è poi l’aspetto riguardante la sicurezza della navigazione, con controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, attività di Port State Control; quella della protezione dell’ambiente marino, di vigilanza sulla pesca marittima (con
specifici controlli sull’intera filiera di pesca); l’amministrazione periferica delle funzioni statali in materia di formazione del personale marittimo, di iscrizione del naviglio mercantile e da pesca, di diporto nautico, di contenzioso per i reati marittimi depenalizzati. Non da ultimo di Polizia marittima (cioè polizia tecnico amministrativa marittima), comprendente la disciplina della navigazione marittima e la regolamentazione di eventi che si svolgono negli spazi marittimi soggetti alla sovranità nazionale, il controllo del traffico marittimo, la manovra delle navi e la sicurezza nei porti, le inchieste sui sinistri marittimi, il controllo del demanio marittimo, i collaudi e le ispezioni periodiche di depositi costieri e di altri impianti pericolosi. Un’attività quindi molto complessa e nevralgica, compiuta quotidianamente pur a fronte di comprensibili ristrettezze di bilancio e di conseguenti sacrifici, una situazione questa comune del resto ad altre similari istituzioni pubbliche, ma che non fanno certamente deflettere l’operato di questi uomini e donne, abituati a misurarsi con l’ambiente marino, che conoscendolo approfonditamente lo sanno ben rispettare. Vincenzo Cassano
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di Anna Maria Consiglio
L’Unitre si arricchisce di un nuovo corso di “Taglio e Cucito”
U
n laboratorio prettamente rosa è stato inaugurato, alla presenza del presidente prof. Vincenzo Papagni e del suo direttivo, il 10 gennaio nella sede dell’Unitre di via Monte San Michele. La signora Lucia Capurso guiderà il corso di “Taglio e cucito” il cui scopo è insegnare a confezionare abiti. Sollecitato dalle iscritte, il corso ha potuto prendere il via grazie alla presenza tra le stesse di un’esperta stilista che non ha avuto alcuna incertezza a mettere a disposizione delle altre le proprie conoscenze. Non solo. La sorte ha voluto che gli eredi di Porzia Sgherza, frequentatrice, in vita, del corso di ricamo, donassero all’Associazione una “gloriosa” macchina per cucire. Così gli elementi fondamentali per avviare il corso c’erano tutti … le iscritte l’avevano addirittura preceduto.
Buon Compleanno Nicola 60 ma non li dimostra! Una meta importante nella vita di NICOLA LOGOLUSO, dipendente comunale che ha festeggiato, con l’adorata consorte Grazia Margutti, le figlie Emilia, Lucia e Margherita, generi,
con una schiera di piccoli nipoti ed amici, il suo sessantesimo compleanno. Tutti stimano Nicola per la sua bontà, sincerità d’animo, attaccamento al lavoro, alla famiglia e agli amici. Au g u r i N i c o l a , a n c h e d a l l a redazione di “Bisceglie 15 Giorni”. Ad maiora e lunga Vita! Nunzia Palmiotti
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L’Associazione “Puglia Scoperta” lancia l’allarme per evitare l’abbattimento dell’edificio storico di Via XXIV Maggio
Dopo Palazzo Fiori cresce la sensibilità per la difesa dei beni architettonici
Giuramento d’Ippocrate per l’architettura L'Associazione Puglia Scoperta esprime il più totale dissenso per l'intervento di sostituzione edilizia che si sta prospettando a danno dell'edificio storico risalente agli anni ’20 del Novecento, ubicato in Via XXIV Maggio, adiacente a Villa Fiori. Si tratterebbe della demolizione di un edificio in tardo stile liberty - un documento storico - per sostituirlo con un palazzone di circa sette piani da costruire a ridosso dell'atrio antistante villa Fiori, nonché della fiancata della villa stessa. Si andrebbe a demolire così un altro edificio storico che se invece si trovasse nella vicina città di Trani - ci spiace dirlo - non verrebbe mai abbattuto (vi invitiamo a contare il numero di edifici storici intatti presenti nel centro di Trani e paragonarli con quelli rimasti a Bisceglie: capiremo in un attimo la lungimiranza che, su questo tema, ha dimostrato la vicina città). Cosa bisogna fare per non distruggere ancora Bisceglie? Dovremmo forse invitare la città di Trani ad "adottare" i nostri edifici storici? O chiederle, magari,di far diventare Bisceglie una sua "colonia", con tanto di Ambasciata e Consolato, sperando in questo modo di metterci al sicuro dalle ruspe? L'associazione Puglia Scoperta da più di tre mesi sta raccogliendo firme (sinora quasi 2000) per chiedere al Sindaco di far abbattere il muro/box che da quasi un secolo oscura la facciata scenografica di Villa Fiori. L'iniziativa ha ben 13 partner (tra cui il Liceo Scientifico e l'Istituto Tecnico Commerciale di Bisceglie, oltre ad altre associazioni) e 8 testimonial (tra cui l'On. Bruni). Ricordiamo che l’atrio antistante a Villa Fiori (e ovviamente, la villa stessa) è protetto da un vincolo ministeriale che vieta "interventi edificatori che possano incidere sulla luce, la prospettiva ed il decoro del monumento (...)" E come si concilierebbe questa "idea di tutela" del Ministero con l'edificazione di un palazzone in cemento armato di sette piani e 24 metri di altezza, posto a filo dell'atrio nonché incollato a villa Fiori?...E la luce? E la prospettiva? E il decoro? Inoltre
ci risulta che l’atrio sia soggetto a limitazioni all'ingresso di auto per non creare problemi di stabilità al monumento. E, invece, scavare proprio sulla linea di confine con l’atrio due piani sotterranei per realizzare - come pare essere nelle intenzioni del progetto - un parcheggio non creerebbe un "filino" di instabilità al monumento? Ci permettiamo di dire al tecnico che si occuperà di questa demolizione/ edificazione che sarà moralmente e materialmente responsabile di un "omicidio" a carico di una bene culturale di Bisceglie (in riferimento all'edificio in Via XXIV Maggio) nonché di una ulteriore ferita a carico di Villa Fiori. A quel tecnico suggeriamo, estendendo l'invito a TUTTI i tecnici della città, di rispondere con "l'OBIEZIONE DI COSCIENZA". Ogni architetto o ingegnere, infatti, a parere dell'Associazione, che fosse messo di fronte alla richiesta di demolizione di un edificio storico dovrebbe rispondere di "NO!", potendo egli concepire il suo nobile operato (limitatamente all'edilizia storica) esclusivamente legato alla valorizzazione dell’edificio stesso. Insomma, l'architettura è talmente
importante nella società dell'uomo che anch’essa meriterebbe una sorta di "Giuramento di Ippocrate", e se non dovesse esistere forse è arrivato il tempo di dotarsene. Ma siccome non si può chiedere un tale sacrificio a questa categoria professionale senza pretendere che sia coadiuvata da un contesto amministrativo adeguato - pena l'essere consider ati mor alisti o semplicemente ingiusti verso questa professione - l'Associazione chiede al mondo della politica di non rimanere sordo a questi temi ed aprire un dibattito forte in città. Chiede che essa si ritagli il RUOLO che le spetta in queste vicende. Chiede, in sostanza, che strappi dal petto dei costruttori la fascia del tricolore per riappropriarsene (e ci riferiamo alle amministrazioni di ogni epoca). Chiediamo alla politica coraggio. Per Puglia Scoperta bisogna giungere all’unica soluzione possibile: tutto ciò che non sia in cemento armato, a Bisceglie, non va più distrutto. No al muro/box che soffoca Villa Fiori! No alla sostituzione edilizia in Via XXIV Maggio! No alla distruzione di tutto ciò che non sia in cemento armato! Associazione Puglia Scoperta
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“SCOPRI LO SCORCIO”, ecco i vincitori della III edizione di Francesco Brescia
Francesca Bufi, Leonardo Troilo e Giuseppe Di Leo si aggiudicano la terza edizione di “Scopri lo Scorcio”. Partito il 7 novembre il contest ha visto la partecipazione di 127 concorrenti da tutta Italia.
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opo 30 dettagli in gara in sessanta giorni di competizione è giunta al termine la terza edizione del concorso on line “Scopri lo Scorcio” ideato e organizzato dall'Associazione Pro Loco UNPLI di Bisceglie presieduta da Vincenzo De Feudis. Partito il 7 novembre il contest ha visto la partecipazione di 127 partecipanti da tutta Italia. Ogni 48 ore i partecipanti dovevano indovinare a quale sito di rilevanza storica, artistica, culturale della città il dettaglio appartenesse. Quattro i livelli di difficoltà: basso (3 unti), medio (5 punti), alto (7 punti) e gold (10 punti). Podio tutto biscegliese: ad aggiudicarsi l'edizione 2011/2012 è stata Francesca Bufi (con l'username “dore16”) con 145 punti sui 165 totali e 27 risposte esatte su 30 complessive (9 livello basso, 7 livello medio, 9 livello alto e 2 “gold”) . Secondo piazzamento per Leonardo Troilo (“GURU”) con 136 punti e 25 risposte esatte su 30 (9 livello basso, 6 livello medio, 7 livello alto e 3 “gold”). Gradino più basso del podio per Giuseppe Di Leo il quale ha accumulato 128 punti tramite le 25 risposte esatte su 30 (9 livello basso, 7 livello medio, 8 livello alto e 1 “gold”). I premi sono stati così elargiti: 1° posto: Siemens Gigaset C470 IP (Sud Computer), SmartBox "Gocce di Bellezza" (Agenzia "A proposito di Viaggi"), due ingressi discoteca Divinae Follie e un buono di • 15,00 spendibile presso Art Fashion Graphic in Via Ottavio Tupputi n. 41; 2° posto: Cena per due persone al Gran Galà di San Valentino - febbraio 2012 (Ricevimenti Mastrogiacomo), una tracolla "tintaunita PoolOver" (Cartolibreria "Il Mappamondo"), un buono di • 15,00 spendibile presso Art Fashion Graphic in Via Ottavio Tupputi n. 41;
3° posto: Cena per due persone al Ristorante "Puglia, Amore e Fantasia", buono per stampa di cento foto digitali formato 13x18 (Studio Fotografico "Di Gregorio” - Via Giovanni Bovio n. 13), buono sconto del 30% sull'acquisto di zaini scolastici (Libreria Marconi). Ai tre vincitori sono state consegnate anche la tessera 2012 Biblioteca "don Michele Cafagna", l'UNPLI Card 2012/ Tessera Socio Pro Loco UNPLI Bisceglie 2012 e una copia del Calendario 2012 Pro Loco-Città di Bisceglie. La cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso ha avuto luogo sabato 21 gennaio alle ore 19:15 presso l'ex sepolcreto di santa Croce (Via Giulio Frisari n. 3): è stata anche l'occasione per visitare la mostra celebrativa dei 50 anni di attività dell'associazione (dal 15 al 22 gennaio, dalle 18:30 alle 20:00). Lunedì 8 gennaio sono stati estratti presso lo Sportello Pro Loco Bisceglie, i sette utenti che hanno attribuito un minimo di 20 risposte sulle 30 totali (video e audio dell'estrazione su www.prolocobisceglie.it). Sui 50 utenti con minimo 20 risposte i 7 estratti sono: • Stella Losito di Trani – BT – (STELLINA80): set di oli (Frantoio "Galantino"); • Pa o l a G r a z i a S i l ve s t r i s di
Bisceglie (paolasi): set di vini locali ("Divino" in Via Prof. Vincenzo Caputi n. 20); • Armando Dente di Barletta – BT – (anatroccolo): bottiglia di prosecco (Bar "Ventimetriquadri"); • Antonella Masiello di San Ferdinando di Puglia – BT – (antomas): pizza gigante (Pizzeria "Dolmen"); • Giuseppe Pellegrini di Bisceglie (philgreen): un chilo di biscotti al burro (Bar "Crema & Caffé"); • Roberto Casanelli di Bisceglie (aldrin): album fotog rafico (Studio Fotografico “Enzo Todisco”); • Patrizia Esu di San Gavino Monreale – VS – (pupisceddu): (Studio Fotografico “Enzo Todisco”). Un doveroso e sentito ringraziamento al mediapartner dell'evento Radio Centro Stereo Bisceglie – 93.100 FM. Classifica completa su http:// scopri.prolocobisceglie.it
Il Sindaco ha incontrato i due giovani biscegliesi scampati al naufragio della Costa Concordia Nel corso di un incontro privato
tenutosi presso il Palazzo di Città, il Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina e i consiglieri Giovanni Caprioli, Enzo Di Pierro e Vittorio Fata, hanno salutato i due giovani sposi biscegliesi scampati al pericolo corso nel naufragio della nave da crociera Costa Concordia. Nicola Lopopolo e Daniela Tusi hanno raccontato al sindaco il dramma vissuto in quei momenti ma anche gli eroici gesti di quanti si sono prodigati per portare in salvo migliaia di persone, i due giovani hanno sottolineato la grande disponibilità e del sindaco dell'Isola del Giglio, Sergio Ortelli che ha messo a disposizione strutture e personale per i primi soccorsi agli ospiti della nave semi affondata e del vicesindaco che è addirittura salito a bordo della Concordia per prestare soccorso. Il giovane Nicola ha ricordato:: «L'altro giorno siamo andati in pizzeria, ma appena ci siamo seduti e abbiamo sentito il rumore dei piatti, siamo andati via di corsa»
rievocando i momenti in cui la nave iniziava a inclinarsi e le prime suppellettili cadevano. Il Sindaco Spina ha assicurato ai due giovani il sostegno per gli adempimenti di carattere burocratico e di ogni altra natura da parte dell’Amministrazione Comunale e ha preannunciato l’invio di un messaggio di appre zzamento e ringraziamento al collega sindaco dell’Isola del Giglio per la grande opera di soccorso e accoglienza di cui i giovani Nicola e Daniela sono stati diretti testimoni.
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Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti BISCEGLIE ANNO XI - N.02/2012 www.confcommerciobisceglie.it
L
a manovra “Cresci Italia” promuove le aperture dei negozi e dei centri commerciali sette giorni su sette, inclusa quindi la domenica. Una misura che dovrebbe essere finalizzata a favorire la crescita. In alcune parti d’Italia, come in Veneto, è però già scattato lo sciopero delle commesse che hanno deciso di passare al contrattacco. A Bari non sono ancora iniziate forme di protesta di questo tipo, ma sia i sindacati sia Confcommercio si dicono fer mamente contrari alla liberalizzazione degli orari. Titolari e dipendenti per una volta salgono insieme sulle barricate uniti dal no all’estensione del lavoro domenicale. Come sottolinea Leo Carriera, direttore di Confcommercio Bari, «il pacchetto del governo mette a rischio la sopravvivenza dei negozi al dettaglio, che rischiano di scomparire perché schiacciati dai grandi centri commerciali, gli unici in g r ado di rimanere aperti tutte le domeniche. Il decreto di Monti finirà quindi per creare un grave danno proprio alla concorrenza, quel principio cioè che il premier Monti afferma di voler sostenere». Carriera, che cosa ne pensa dello sciopero delle commesse in alcune regioni d’ Italia contro lo shopping di domenica? «La liberalizzazione degli orari domenicali consentirà a tutte le attività commerciali di poter restare aperte sette giorni su sette. Evidentemente i lavoratori di questo settore ritengono che in questo modo sarà compromesso il loro riposo domenicale. La loro protesta nasce quindi da queste considerazioni. Si tratta di una scelta che compiono alcune persone e che è
SISTRI: operativita' rinviata al 2 aprile 2012 Il Decreto Legge n. 216 del 29 dicembre 2011(Decreto Milleproroghe), pubblicato sulla G.U. n. 302 del 29 dicembre 2011, ha disposto lo slittamento dell'avvio dell'operatività del SISTRI al 02 aprile 2012. Entro questa data l'utilizzo del SISTRI diverrà obbligatorio per i trasportatori e per i gestori di rifiuti, nonché per i produttori di rifiuti con più di 10 dipendenti. Si ricorda che per i produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti, la data di entrata in vigore, che comunque non potrà essere anteriore al 01 giugno 2012, sarà fissata tramite un ulteriore Decreto. Il Decreto ha inoltre prorogato al 02 luglio 2012 l'esclusione dall'obbligo d'iscrizione al SISTRI (già previsto fino al 31 dicembre 2011) per le piccole imprese agricole che producono e trasportano modesti quantitativi di rifiuti.
Liberalizzazione orari negozi. Carriera: «senza regole sarà Far West tutelata dal diritto sindacale allo sciopero. Io ovviamente non sono un sindacalista, in quanto mi occupo dei datori di lavoro e non invece dei lavoratori. I sindacati confederali però si sono già espressi negativamente rispetto all’estensione delle aperture domenicali». Qual è, invece, la posizione di Confcommercio? «La nostra posizione è moderatamente contraria. Noi riteniamo che non ci fosse bisogno di arrivare a delle aperture così prolungate e per così tanti giorni, perché quello italiano è un sistema commerciale aperto e pluralista, con diverse modalità di distribuzione come il piccolo dettaglio e i negozi di medie dimensioni. Queste realtà convivevano con delle regole collegate solo ad alcuni vincoli di orario e di giornate festive, mentre ora le liberalizzazioni fanno saltare tutto. Confcommercio sostiene che la riforma introdotta dal governo metterà in difficoltà i piccoli esercizi, e quindi rischia di danneggiare questa pluralità di offerta di servizio che rappresenta una ricchezza, che produce concorrenza, cioè proprio quel valore che si vorrebbe favorire aprendo indiscriminatamente. La nostra associazione di categoria dunque non è contenta della scelta compiuta dall’esecutivo e ne paventa i gravi rischi che potrà arrecare all’intero settore». Il governo Monti non obbliga però i piccoli commercianti a restare aperti la domenica, se essi non desiderano farlo… «Indubbiamente no. Ma il commercio al dettaglio non ha il numero di dipendenti necessari per sostenere orari prolungati di apertura per 15-18 ore al giorno. Le liberalizzazioni del governo Monti portano quindi i piccoli negozi a subire la concorrenza agguerrita della grande distribuzione, che al contrario può coprire una fascia oraria più ampia. Questo rappresenta un danno per il dettaglio tradizionale, che soprattutto nelle vicinanze di questi centri rischia di non reggere il ritmo dell’or ario di aper tur a. Le liberalizzazioni comportano inoltre l’estensione delle aperture domenicali, e quindi non c’è più né il riposo settimanale né la mezza giornata del lunedì e del giovedì». Quali saranno le conseguenze dell’abolizione della domenica festiva? «Con la riforma del governo è a rischio la pluralità distributiva. Dal momento che nessuno è in grado di reggere 24 ore di apertura, per 365 giorni l’anno, ogni
operatore sceglierà una propria fascia oraria a seconda di quello che ritiene più opportuno per lui, tagliando le fasce orarie meno redditizie. Questo è un impoverimento anche per il consumatore, che oggi per esempio ha la certezza di trovare i negozi aperti dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, mentre un domani non potrà più saperlo in anticipo. Rischiando così di recarsi a fare compere in una via, e di trovare aperto un negozio sì e uno no. Insomma, le liberalizzazioni di Monti creano una condizione di incertezza». Il governo Monti sta cercando di rilanciare il commercio. Dal momento che non condividete le sue misure, voi che cosa proponete? «Non credo proprio, il governo Monti non si sta ponendo l’obiettivo di fare ripartire il commercio al dettaglio. Se il suo intento fosse questo, tutto ciò che dovrebbe fare sarebbe mettere più salario nella busta paga dei lavoratori e sgravare di tasse le aziende. Occorre quindi una minore opposizione fiscale per i dipendenti e per le aziende». Quindi l’opposto di quello che sta facendo Monti? «Proprio così, tanto è vero che questa è una manovra recessiva che in quanto tale non ha nulla a che fare con lo sviluppo. Il commercio infatti è depresso perché è diminuita la capacità di spesa delle famiglie e delle persone, perché la situazione economica è quella che sappiamo. Se non c’è ritorno a una capacità di spesa delle persone, non c’è sviluppo del commercio». Il governo Monti ha anche introdotto l’aumento dell’Iva del 2%. Quali effetti sulle vendite ha prodotto questa misura? «L’effetto è stato quello di provocare una diminuzione delle vendite. Lo dimostra il fatto che la stagione dei saldi di questo inverno è in calo del 4/5% rispetto alla stagione scorsa. Anche se non si può sapere con precisione se ciò dipenda dall’aumento dell’Iva, dalla crisi generale o dalle aziende che chiudono». In questa situazione, che cosa può fare il Comune di Bisceglie? «Il Comune di Bisceglie può intervenire per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza sociale, due valori che hanno ricadute positive per lo stesso commercio.
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Sguardo d’insieme
L’ALBERO ED IL RUSCELL O di Mons.. Marino Albrizio
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el deserto assolato si leva un albero verdeggiante e carico di frutti. Ciò è impossibile in un terreno in cui al massimo sopravvivono i cespugli ed i rovi. “Deserto” è una parola latina “de-sertum”, participio passato del verbo “de-serere”, abbandonare, composto da de- che dà il senso del contrario e –serere, connettere, annodare, quasi dica di non avere alcun punto di connessione, cioè vuot di ogni cosa. Nella Bibbia è deserto non solo quello di sabbia ma per lo più la steppa, parola di origine russa che indica una vasta pianura incolta, non del tutto priva di vegetazione, coperta da cespugli qua e là, utile per il pascolo delle capre. Essa è la residenza delle persone emarginate e perseguitate. Il giudaismo ha lottato per la libertà di poter vivere secondo la legge di Dio e le proprie tradizioni e questa libertà coincideva tra il sentimento religioso e nazionale che ha prodotto tanto eroismo. Nel 175 a. C. dopo la morte di Alessandro Magno, Antioco IV Epifane si fece riconoscere re dai Romani e voleva imporre il paganesimo ellenista anche con la persecuzione violente. Mattatia, capo ed animatore della lotta contro Antioco, conseguì molte vittorie contro l’esercito ellenista, fu chiamato Maccabeo, come se fosse il “martello designato” da Javè. Molti giudei per sfuggire alla carneficina “per la giustizia e per il diritto discesero nel deserto e vi si stabilirono con i loro figli, le loro mogli ed il loro bestiame, poiché i mali si erano moltiplicati su di loro”. Il deserto è il soggiorno degli spiriti cattivi (Matt. 12,43). Quando uno spirito immondo esce dall’uomo, erra per luoghi deserti in cerca di riposo e non ne trova. Il messaggio del Regno di Dio inizia dal deserto (Matt. 3,1) “ in quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea” ed anche Gesù dopo il battesimo (Matt. 4,4) “allora Gesù fu condotto dallo spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo”. Un’amica di mia sorella in crociera si recò in Egitto e naturalmente la guida la condusse con le altre partecipanti nel deserto, e qui vi comprò le piante che crescono nel deserto chiamate “rose di Gerico”. Si tratta di una pianta con una lunga radice e la chioma chiusa come un carciofo. È una pianta secca ma se la si pone in un vaso pieno d’acqua, a poco a poco apre la sua corolla, ne spuntano diversi steli e foglioline verdi, tra le quali si notano i fiorellini gialli o turchini. Una
volta tolta dal vaso di acqua, torna al primitivo stato. È da tre anni che ce l’abbiamo e la rosa di Gerico sembra immortale e misteriosa come il deserto di sabbia da dove è stata raccolta. Il deserto ci trasporta ai ricordi eroici a tristi della seconda guerra mondiale combattuta in Libia dai soldati italiani, comandati dal generale Graziani e dai tedeschi col generale Rommel, un’epopea di vittorie ma anche di pesanti sconfitte. Il comandante inglese Montgomery dal Sudan con la massa di soldati inglesi e indiani e mezzi ultra moderni, carri armati, attraversò il deserto libico e nonostante l’eroica resistenza e con la carenza degli approvvigionamenti partiti dall’Italia, a causa dell’affondamento delle navi, non giungevano ai porti libici. Il generale Messe riuscì a condurre in salvo, un ristretto numero di soldati in Tunisia. Ad El Alamein c’è il sacrario dei caduti italiani morti nelle epiche battaglie combattute in Libia. Proprio in questi ultimi tempi nelle stesse località c’è stato un massacro di persone che si sono ribellate alla dittatura di Gheddafi, al sicuro come Hitler nel bunker, nonostante i quotidiani notturni bombardamenti aerei e del massacro della povera gente, irrisolutivo perché i ribelli libici asserragliati a Misurata e Bengasi non riescono con le armi in loro possesso ad arrestare la carneficina operata dai soldati di Gheddafi, la cui maggior parte sono mercenari giunti chissà da dove e sicuramente ben pagati. Nel seminario Vescovile di Bisceglie, quando ero seminarista, al teatrino si recitavano operette. Una di queste recitava “Ma chi è? L’avevo fatto, professore, bum, ma non lo è, ma chi è? Bum, chi lo sa? Alla fine se ci sarà, la si vedrà!”. Quando la TV ha dato la notizia dell’incontro del G8, cioè degli otto grandi paesi con Obama, si parlava di misure severe da adottare contro Gheddafi per le sue dimissioni e contro un altro Rais dello Yemen, che spara sulla gente che vuole riforme e tre stati, Russia, Cina, Iran, avevano dato dissenso come per proteggere il dittatore. Il profeta Geremia, colui che è l’ispirato da Dio, nel cap. 17, 7-8 dice “Benedetto l’uomo che confida nel Signore ed è il Signore la sua speranza. Egli sarà come un albero piantato presso l’acqua, verso il ruscello spinge le sue radici, non se ne accorge quando giunge il calore e le sue foglie rimangono verdi, perfino nell’anno di siccità, non si preoccupa e non cessa di produrre il suo frutto”. Non può esserci apprensione né timore che la pianta non produca i suoi frutti perché più in là in un avvallamento laterale scorre un sottile ma perenne corso d’acqua: le radici si sono tese e raggiungono la sorgente di acqua per cui la pianta orgogliosa si erge con la sua chioma. Agli occhi del profeta Geremia, il drammatico testimone del VI sec. a. C. del crollo del regno di Giuda e la rovina di Gerusalemme, si trasforma in simbolo:
benedetto è l’uomo che confida nel signore, è lui la sua fiducia. All’inizio del libro dei Salmi, un salmista (Ps, 1,3) riprenderà le righe del profeta: l’uomo giusto è come un albero piantato presso un canale, dà frutto, le sue fronde non appassiscono, tutte le sue opere hanno successo. L’uomo malvagio (Ps, 1,4) è simile a pula che disperde. Una realtà secca, leggera, inconsistente da farla volare e arderla nel mucchio della paglia. Solo la fedeltà a Dio ed alla sua legge è principio di vita, di fecondità e di freschezza interiore. Due sono i vantaggi che la pioggia porta: la fertilità dei campi e lo svantaggio come la pioggia alluvionale che distrugge coltivazioni e città. Il fango termina quest’opera disastrosa, invadendo le abitazioni civili, mettendo fuori uso le auto nei garage ed ogni specie di macchinario. Molte persone perdono la vita. La siccità è l’altra calamità che caratterizza alcune regioni. Essa è ugualmente distruttiva, i fiumi si impoveriscono di acqua riducendosi a pozzanghere che attirano le zanzare . il profeta Geremia dedica un intero capitolo (Ger, 14) alla siccità. Egli è sensibile alla natura, alla sua bellezza che ci parla con i suoi segni. Al rigoglioso e fresco quadretto preposto all’inizio, oppone un’altra pagina intensa ed emozionante: la tragedia di una siccità prolungata, sotto la morsa di una calura implacabile, con la vegetazione av v i z z i t a , l e fo n t i i n a r i d i t e e l a disperazione sia degli abitanti che degli animali che aspirano l’aria come sciacalli con gli occhi languidi perché non ci sono più pascoli. Cosa che avveniva in Bisceglie quando la siccità distruggeva ogni cosa, prosciugando quel po’ d’acqua presente in città ed in campagna. Noi eravamo come i giovani di Geremia (14,3) “i loro nobili mandano a cercare acqua, essi vanno alle cisterne ma non ne trovano e ritornano coi loro recipienti vuoti, si vergognano e si coprono delusi il capo”. È certo che il signore colpisce un popolo senza cibo ed egli si è fatto assente “un forestiero sulla terra come un viandante che si è fermato una sola notte” (Ger. 14,8). I biscegliesi lo vogliono invocare perché desista dal castigarli e ricorrono al pellegrinaggio delle due vergini , quella di Zappino e quella di Giano. Due processioni che venendo dalle campagne si uniscono presso il Calvario. Il capitolo della Catterdale guiderà l’unica processione in Cattedrale, dove sacerdoti e popolo inizieranno a supplicare le Vergini ad intercedere presso il Signore della pioggia. Oggi è da moltissimi anni che non si fanno queste processioni, e ci si limita alle due domeniche dopo Pasqua ad andare a Zappino e Giano per celebrare “la fère de Zappine” con l’intervento delle confraternite del Santissimo, dei Santi Martiri, della Misericordia e di S. Maria di Costantinopoli e la “fere de Santa Mar de Scianne”, zona rurale di Trani, per cui interviene anche il clero di Trani, sebbene sia il parroco di
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TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO, IL PERICOLO NON E’ ANCORA SCONGIURATO
ecentemente 40 europarlamentari hanno presentato un’interrogazione alla Commissione Europea con cui chiedono di “Riesaminare urgentemente gli aspetti legislativi connessi alle prospezioni e all’estrazione di petrolio per vietare ricerche offshore nelle zone turistiche e a forte vocazione peschereccia”. Primo firmatario dell’interrogazione, sottoscritta da rappresentanti di tutte le aree politiche, è il biscegliese Sergio Silvestris.
Questo è quanto riportano in sintesi le agenzie di stampa che, tra l’altro, collegano l’iniziativa dell’On. Sivestris all’esigenza di tutelare la marineria di Monopoli (!) e il suo territorio ove è sviluppata una fiorente economia turistica. Caro Sergio, apprezzo la tua sensibilità, la tua iniziativa ma… e la tua Bisceglie? e il resto del mare Adriatico? La necessità di salvaguardare l’intero mare Adriatico dal pericolo non solo delle prospezioni
Il WWF ha partecipato alla manifestazione No Oil di Monopoli
FERMARE LA CORSA SENZA FRENI ALL’ORO NERO REGOLE CERTE E CONTROLLI PER EVITARE DANNI AMBIENTALI
Chi tutela il patrimonio naturale e sceglie le energie pulite e rinnovabili, contribuisce alla ricchezza e al futuro del Paese. Così il WWF interpreta lo slogan più verde, meno nero che anima la manifestazione di Monopoli in Puglia, frutto della comune sensibilità degli enti e delle comunità locali alla tutela delle risorse ambientali, contro l’economia rapinosa dell’industria dell’estrazione di idrocarburi e il predominio dei combustibili fossili. Come denunciato nel dossier lanciato dal WWF l’Italia “Milioni di regali - Italia: Far West delle trivelle” su 136 concessioni di coltivazione in terra di idrocarburi liquidi e gassosi attive in Italia nel 2010, solo 21 hanno pagato le royalty alle amministrazioni pubbliche italiane, su 70 coltivazioni a mare, solo 28 le hanno pagate. Su 59 società che nel 2010 operano in Italia solo 5 pagano le royalty (ENI, Shell, Edison, Gas Plus Italiana ed ENI/Mediterranea idrocarburi). Purtroppo la corsa all’oro nero non si ferma: se pensiamo che al 2011 sono 82 le istanze di permesso di ricerca e i permessi di ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi in mare (74 dei quali nelle regioni del CentroSud, 39 nella sola Sicilia) presentati al Ministero dello Sviluppo economico. Sono invece 204 le istanze di ricerca e i permessi di ricerca in terra (89 al Nord pari al 44%,
61 al Sud, pari al 30% e 54 nel Centro Italia, pari al 26%; tra cui spiccano nelle diverse aree geografiche: le 52 tra istanze e permessi presentati in Emilia Romagna che vanta il primato del Nord, i 22 in Abruzzo, prima nel Centro, e i 27 nella già colonizzata Basilicata, che ha il primato del Mezzogiorno, seguita dalla Sicilia, con 16). “Tra il 2010 e 2011 in Puglia, sono arrivati 9 nuovi progetti, tra istanze e permessi di ricerca, di cui 2 della Spectrum Geo che coprono un tratto di mare ai fini della prospezione, di ben 30.580 Kmq. Un cambiamento radicale per le coste pugliesi e non solo. Con il nostro ricorso al TAR Lazio su una istanza della Petroceltic a ridosso delle Tremiti abbiamo ottenuto, in attesa del pronunciamento nel merito del 22 marzo, la sospensione di queste attività e posto l’accento sulla regolarità di procedure di valutazione di impatto ambientale su singole istanze che pur fanno parte dichiaratamente di progetti di ricerca unitari. che tra l’altro usano indiscriminatamente la tecnica invasiva e dannosa per gli organismi marini dell’Air Gun”, commentano il Presidente del WWF Puglia, Antonio de Feo e Mauro Sasso, consigliere regionale del WWF Puglia referente per la biodiversità.
petrolifere ma di eventuali trivellazioni ed estrazioni di petrolio è riportata in altra parte dell’interrogazione o ti basta che queste manovre siano vietate soltanto nelle zone turistiche e a forte vocazione peschereccia? Se l’essenza dell’interrogazione è nel periodo riportato, c’è di che stare seriamente preoccupati. Non dimentichiamo che l’intero mare Mediterraneo è praticamente un bacino chiuso e che un danno ambientale come quello verificatosi nel Golfo del Messico nell’Aprile 2010 determinerebbe un disastro ecologico con conseguenze inimmaginabili. Alla natura occorrerebbero secoli per riacquistare il suo equilibrio compromesso e l’economia, il turismo, i traffici dei Paesi interessati subirebbero un tracollo di proporzioni talmente gravi da annientare anche le economie più solide. Perciò, cari europarlamentari, allargate l’orizzonte delle vostre iniziative; oltrepassate l’orticello da coltivare (in questo caso, il porticciolo), soprattutto quando oggetto delle vostre attenzioni è il territorio. La natura non presenta compartimenti stagni e il mare di Monopoli è lo stesso da Trieste a S. Maria di Leuca e poi continua ancora, anche se cambia nome, e le correnti trasportano persone, cose e inquinamento per migliaia di chilometri, senza riguardo per le località turistiche e senza discernere se l’area può sopportare un rischio ambientale o meno. Queste distinzioni le fanno gli uomini. La Natura segue un ordine che faremmo bene ad assecondare, perché non potrà mai avvenire il contrario, che la Natura assecondi le logiche perverse degli uomini, dettate esclusivamente dal profitto immediato e senza lungimiranza sulle conseguenze future delle sue azioni. Non prendiamoci in giro. Sappiamo bene che un divieto limitato solo ad alcuni tratti della nostra costa è inutile e ridicolo. Perciò sulla questione assumiamo iniziative più radicali in ambito europeo e…facciamoci rispettare. Pasquale Consiglio
L’ALBERO E D I L RUSCELL O San Domenico ad organizzare la festa. Certamente oggi ci sono i pozzi artesiani, ma fino a quando queste acque, di cui si ignorano le sorgenti, continueranno a defluire col pericolo di diventare salmastre? Nell’ultimo anno dei pellegrinaggi, i cieli rimasero chiusi e la pioggia non ci fu, ed i signori biscegliesi, delusi, lasciarono le due icone sull’altare maggiore come se le avessero dimenticate! Quando un canonico sollecitò l’Arcidiacono di condurre a Zappino la sua icona, essendo di competenza
il rettore della chiesa di Zappino, egli tergiversava e finalmente un priore della confraternita prese l’icona e ce la portò. Fece in tempo ad arrivarci che scoppiò un nubifragio con lampi e tuoni, e si forò la “mene”, l’alluvione con lo schianto di ulivi, mandorli e viti e giacchè la bur rasca scoppiò improvvisa alle ore del mattino, non so se l’Arcidiacono potè subito tornare a casa. Mentre il canonico Don Leonardo Quercia, Rettore della
chiesa di San Domenico e delegato della chiesetta di Santa Maria di Giano, con alcuni confratelli del Rosario, sul suo calesse ospitò l’icona della Madonna e col cielo terso e soleggiato e il vento di primavera, la condusse a Giano, dove alcuni contadini l’attesero per pregare. Quando la pioggia primaverile tarda a venire, se piove nei primi giorni di Aprile, si suole dire: “è caduta l p i o gg i a d e i T R E B R I L L A N T E ”, propizia per le verdure in crescita.
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di Gianluca Valente
Dopo la settimana di vacanza concessa, Capurso ritrova i suoi per lavorare al meglio. Pareggio per l’under 21 in casa del Barletta
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opo una settimana di sosta riprende il lavoro in casa Bisceglie. Il gruppo allenato da Leopoldo Capurso ha ripreso a sudare sulle tavole del paladolmen ieri sera con l’intento di giungere pronti fisicamente e mentalmente in vista del prossimo 18 febbraio, data in cui capitan Mocellin e compagni riprenderanno il discorso campionato affrontando in casa il Kaos Bologna. Spazio quindi al lavoro di fondo sotto l’occhio attento del preparatore atletico Trentadue. Da verificare ci sono le condizioni dei vari Mocellin, Antonelli e Kaka, reduci da infortuni di varia natura. Se i primi due hanno già ripreso a lavorare per rivedere in campo il capocannoniere della serie A bisognerà aspettare la prossima settimana.
BISCEGLIE CALCIO a 5 SERIE “A”. SI TORNA A LAVORARE! A i c a m p i o n a t i I neroazzurri del patron Alfonso Russo continueranno a lavorare con la settimana tipo sino al prossimo venerdì, affrontando poi sabato 4 febbraio in amichevole la Me.Co. Potenza, compagine militante nel girone B di serie A2. Pareggio esterno invece per la compagine under 21 neroazzurra, che domenica scorsa ha impattato per 1-1 al PalaBorgia contro i pari età del Barletta. Gara vibrante con emozioni da ambo le parti, risultato finale che però divide la posta in palio a scapito della classifica. In virtù del colpo esterno della Fuente Foggia in casa di Olimpiadi Bisceglie, i neroazzurri allenati da Giuseppe Di Chiano scendono al quinto posto in graduatoria, ma con la terza posizione distante un solo punto. Neroazzurri che domenica 5 febbraio osserveranno un turno di riposo per poi tornare in campo il 12 febbraio ospitando al PalaDolmen il fanalino di coda Sporting Modugno..
Basket. Ambrosia ok con Rieti, stop con rimpianti a Roseto I nerazzurri invertono la rotta con l’arrivo in panchina di Ciracì e, dopo la bella affermazione in rimonta sul Rieti, sfiorano il blitz sul parquet dei quotati abruzzesi.
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uccesso al fotofinish. Con uno strepitoso rush finale l’Ambrosia si aggiudica la sfida del PalaDolmen sul Rieti regalando al tecnico Lillino Ciracì il secondo acuto consecutivo della sua gestione. Bisceglie comanda il punteggio nel primo tempo, poi subisce il sorpasso dei laziali, ma sull’orlo del baratro si produce in una clamorosa rimonta (parziale di 15-2) negli ultimi 3’. Una tripla di Carrichiello a griffare il massimo divario dell’incontro (33-22 al 16’), poi la squadra ospite reagisce e conquista il +2 al 30’. E’ il preludio ad una quarta frazione di rara intensità. Sul 51-52, Rieti infila un parziale di 0-7 e sembra ipotecare il colpaccio (5159 al 37’). L’Ambrosia non si scompone e, dopo il time out, replica con la tripla di Nardin seguita dal gioco da 3 di Desiato e da 2 tiri liberi di Ambruoso per la parità a quota 59, a 100 secondi dalla sirena. Nel finale sale in cattedra Carrichiello, che firma il sorpasso in penetrazione e blinda il successo con esemplare freddezza dalla lunetta. Roseto amara. La consapevolezza di aver dato parecchio filo da torcere alla terza forza del torneo, per giunta sul prop-
rio parquet, mista alla delusione per un colpaccio evaporato quasi sui titoli di coda. Sono i sentimenti che s’intrecciano nel clan Ambrosia all’indomani dello stop rimediato a Roseto nel terzo atto del girone di ritorno. I nerazzurri s’inchinano per 68-64 in fondo ad una prova caparbia ed interpretata a lungo con buona personalità, macchiata però dall’assenza della necessaria scaltrezza nei momenti topici della sfida. “I miglioramenti sul piano caratteriale sono ben visibili, anche se non sono mancati i cronici black-out che hanno caratterizzato finora il nostro percorso – rimarca il dirigente biscegliese Gaetano Sciascia - . In vantaggio di 4 lunghezze, a 5’ dall’epilogo, avremmo dovuto gestire la situazione con più esperienza ed incisività, viceversa ci siamo bloccati permettendo agli avversari di tornare presto in scia e di superarci daccapo. Nel finale di gara abbiamo pagato a caro prezzo l’uscita per 5 falli di Storchi oltre ad un paio di possessi persi ingenuamente, mentre Roseto ha mostrato maggiore cinismo punendoci dalla lunetta”. A seguito della prima sconfitta sotto la gestione di coach Ciracì, l’Ambrosia si ritrova ora all’undicesimo posto a braccetto con Scauri a quota 16. Il cammino dei nerazzurri ripartirà domenica 12 febbraio con l’ostica trasferta in quel di Reggio Calabria.
regionali IRIS si conferma grande Ottima prova della squadra presieduta da Rodolfo De Sario. Prossima prova il 12 febbraio a Lecce
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ontinua anche nel 2012 la stagione ricca di soddisfazioni per l’ASD Iris, che domenica scorsa ha raccolto risultati di spessore in occasione della prima prova del campionato regionale di categoria della federazione ginnastica italiana, riservato alle ginnaste agoniste. Il palazzetto dello sport di Via De Ceglia a Giovinazzo è stato teatro delle prove individuali, allieve prima e seconda fascia e junior prima fascia. Le allieve di prima fascia hanno eseguito tre esercizi a testa, corpo libero, fune e palla. Ottima la prova di Angela Spadavecchia, la ginnasta allenata da Stefania Lobasso è giunta seconda per soli 25 centesimi di punto alle spalle di Corinda Caputo. Terzo posto per l’altra ginnasta Iris Annapaola Cantatore. La prova successiva ha visto protagoniste le allieve di seconda fascia che hanno eseguito quattro esercizi: corpo libero, cerchio, nastro e clavette. Vittoria schiacciante della ginnasta Iris, Alexandra Nappini che ha dominato la prova sbaragliando le avversarie. La manifestazione ha visto come prova finale quella in cui erano impegnate le ginnaste della categoria junior in cui non ci sono attrezzi imposti ma ogni ginnasta può scegliere due attrezzi. La ginnaste allenate da Marisa Stufano ed Ania Plotkina si sono confermate ai primissimi posti; gradino più alto del podio alla fune per Erika Lavacca, cosi come per Simona Bufi alle clavette. Doppietta invece per Gaia De Sario che ottiene il primo posto alla palla ed al nastro in ex aequo con la compagna di squadra Annalisa Battista. Un buon bottino per la compagine del presidente Rodolfo De Sario che ci si augura di poter ripetere il prossimo 12 febbraio, in occasione della seconda prova che si terrà in quel di Lecce. Tappa importante quella salentina che consentirà l’eventuale passaggio alla fase interregionale che si svolgerà il 24 e 25 marzo ad Andria ed organizzato dall’Iris. (G.V.)
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di Mino Dell’Orco
Le inopinate sconfitte per mano di San Paolo Bari e Copertino azzerano le chance di aggancio alla vetta per i nerazzurri, scivolati ora al terzo posto. La dirigenza ordina il silenzio stampa.
E’
notte fonda in casa Bisceglie. Sull’erba del “Vantaggiato” di Copertino i nerazzurri incassano la seconda battuta d’arresto consecutiva (2-0 il punteggio finale) dopo il kappaò con il San Paolo Bari e azzerano in sostanza le chance di aggancio alla battistrada Monopoli, schizzata a +12. Malgrado la rosa al completo e l’obbligo manifestato alla vigilia di vincere a tutti i costi per allontanare gli spettri della crisi, la squadra allenata da Nicola Ragno incappa in un’altra prestazione mediocre. Svagato negli automatismi difensivi, disordinato nella zona nevralgica e sterile in fase offensiva, il Bisceglie crolla nella ripresa: i rossoverdi spezzano l’equilibrio al 7’ con
CALCIO ECCELLENZA. IL BISCEGLIE SPROFONDA NELLA CRISI l’inzuccata del giovanissimo Rizzo (classe ’95) su cross di Greco, poi allo scoccare della mezz’ora è lo stesso Greco a t r a f i g g e r e p e r l a s e c o n d a vo l t a l’incolpevole Loiodice con una conclusione mancina dal limite. Tranne un tentativo di Moscelli, l’undici stellato non si rende mai pericoloso dalle parti di Laguardia, anzi nel finale è il Coper tino ad accarezzare il tris. Delusi da un gruppo che sembra aver smarrito energie e smalto dopo l’eccellente segmento conclusivo del 2011, i circa trenta supporters al seguito hanno contestato i calciatori al triplice fischio intonando cori ironici. Intanto la dirigenza ribadisce il silenzio stampa. Contattato telefonicamente, il numero uno del club stellato, Nicola Canonico, ha preferito trincerarsi dietro il più laconico dei “no c o m m e n t ” l a s c i a n d o ov v i a m e n t e trasparire rabbia e amarezza per la piega assunta dal campionato dei suoi ragazzi. Domenica prossima, 5 febbraio, il Bisceglie tornerà fra le mura amiche per incrociare il Tricase nella sesta di ritorno. Ultima chiamata per non rompere
Il rammarico di Moscelli
definitivamente il giocattolo. A seguire, domenica 12, Moscelli e compagni saranno alle prese con il delicato appuntamento esterno al Comunale di Noicattaro contro un avversario in piena bagarre per inserirsi nella zona playoff. Classifica del torneo di Eccellenza dopo la quinta giornata di ritorno: Monopoli 53, Cerignola 43, Bisceglie 41, Manfredonia e Racale 31, Corato 29, Noicattaro 28, Copertino 27, Fasano, Terlizzi e Francavilla 20, Tricase, Maglie, Vieste e Locorotondo 18, San Paolo 13.
Pagina 20 - Anno XIV N. 310 (2) 31 - 01 - 2012
di Mino Dell’Orco Calcio a 5, Olimpiadi piegata dal Monopoli al PalaDolmen. Brusco stop per Olimpiadi sul cammino che conduce alla permanenza. Opposta al Monopoli nel match della quinta di ritorno, la squadra allenata da Sciacqua si arrende per 1-4 interrompendo a 4 gare la striscia positiva al PalaDolmen. Eppure l’avvio di gara arride ai colori biscegliesi grazie al vantaggio dopo appena 70” di Acquaviva. Il Monopoli replica impattando al 5’30” con una stoccata di Campanelli. Il sorpasso monopolitano giunge nelle prime battute della ripresa, allorché Corona infila di precisione D’Addato. Olimpiadi prova ad impattare cogliendo tre legni (due con Magurean, l’altro con Acquaviva), poi nel finale paga lo sforzo e viene castigato due volte nell’arco di 15” dalle segnature di Caradonna e Campanelli. In graduatoria Olimpiadi resta al decimo posto e sabato 4 febbraio renderà visita alla matricola Bagheria, quinta forza del girone. Calcio a 5 donne, al giro di boa la stagione di Arcadia e Team Bisceglie Girl. Risultati contrapposti hanno scandito l’ultima d’andata del campionato regionale di futsal per le portacolori biscegliesi. Alla soddisfazione di aver centrato il quarto successo stagionale da parte del Team Bisceglie Girl, infatti, fa da contraltare il passo falso rimediato dall’Arcadia. Sul
CALEIDOSCOPIO: LA BISCEGLIESE AGGREDITA A BITONTO sintetico di casa le calcettiste coordinate da Giuseppe Franco si sono aggiudicate con pieno merito il match di fronte all’Adelfia, penultimo della classe. Il punteggio di 5-2 testimonia la superiorità delle nerazzurre, tra le cui fila si sono distinte Mazzilli e Losciale, artefici rispettivamente di una tripletta e di una doppietta. In graduatoria il Team Bisceglie Girl sale a quota 12 con un solo punto di ritardo dalle concittadine dell’Arcadia, viceversa scivolate all’ottavo posto per effetto della sconfitta per 4-3 nella trasferta con la Fovea Foggia. Intanto domenica 5 febbraio, nel primo turno di ritorno, il Team Bisceglie Girl ospita il Salinis, mentre l’Arcadia rende visita all’Adelfia. Calcio 2a categoria, La Biscegliese aggredita a Bitonto. «Un’aggressione in piena regola, vile e premeditata». Dirigenti e calciatori de La Biscegliese definiscono così l’increscioso episodio di cui sono stati vittime il 29 gennaio scorso nei minuti che avrebbero dovuto precedere la trasferta sul campo dell’Us Bitonto, valida per la terza di ritorno del campionato di 2a Categoria. All’arrivo presso lo stadio “Città degli Ulivi”, intorno alle 13.30, numerosi
giocatori de La Biscegliese sono stati “accolti” da atleti della squadra bitontina che, unitamente a minacce verbali, hanno colpito i malcapitati con ripetuti schiaffi, calci e lanci di scarpette chiodate. Al fine di evitare ulteriori rischi per la loro incolumità, considerata altresì l’assenza di forze dell’ordine, calciatori e componenti della società biscegliese hanno abbandonato l’impianto di gioco comunicando tale decisione all’arbitro, quest’ultimo non ancora presente al momento dell’aggressione e quindi impossibilitato a scrivere sul referto l’accaduto. Recatisi presso il pronto soccorso dell’ospedale di Bisceglie, a 7 giocatori sono state riscontrate ferite giudicate guaribili con prognosi dai 3 ai 4 giorni. Il presidente Rigante, accompagnato dal legale della società, si è recato il giorno successivo presso la locale Caserma dei Carabinieri per denunciare l’episodio di violenza. «Invochiamo che la responsabilità di quanto accaduto venga accertata sia dalla giustizia ordinaria che da quella sportiva – spiega Rigante - . Non chiederemo la vittoria a tavolino, ma almeno che la gara possa disputarsi su campo neutro ed in condizioni di massima sicurezza».