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.bizzotto

ingegneria.architettura


LO STUDIO

Valentina Bizzotto laureata a Pavia in Ingneria Edile-Architettura nel 2007 con progetto di Tesi intitolato “Nuova Architettura per la città paesaggio”, durante il percorso universitario si rivolge alla progettazione architettonica, con particolare attenzione per l’estero, partecipando a workshop internazionali di architettura e frequentando per un semestre l’Universidade de Aveiro (Portogallo). La passione per l’architettura e per i viaggi permane, fonte di aggiornamento professionale continuo e piacere; terminati gli studi si concentra sull’attività di progettazione strutturale, collaborando dapprima con lo Studio Toso Riccio Ingegneria s.r.l. di Zero Branco e successivamente con la società DBA Progetti S.p.A., con cui tuttora collabora attivamente. La mission “ingegneristica” è la ricerca continua di tecnologie e materiali mirata all’innovazione e orientata alle esigenze contemporanee, creando una sinergia scientifica tra le diverse componenti del progetto. Quali attività che esulano dalla progettazione in senso stretto, dal 2009 è Consigliere Segretario dell’Ordine degli Ingegneri di Treviso, membro delle commissioni “Giovani” e “Strutture e Sismica”, Direttore Editoriale della neo-nata rivista Ingegneri a Treviso.

Roberta Pasqualetto laureata presso l’Università IUAV di Venezia nel 2010 con progetto di Tesi dal titolo “Riqualifica e ampliamento della stazione ferroviaria di Bolzano”. Durante gli studi collabora con vari studi di architettura e ingegneria, partecipa a diversi workshop promossi dallo IUAV e frequenta un anno accademico presso l’Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Valencia. Ha partecipato come collaboratrice didattica al workshop 2011 tenuto dal Prof. Cattaneo – Prof. Bugatti “Progetto per una rigenerazione urbana sostenibile a Selvazzano Dentro (Pd), area ex seminario minore di Tencarola” presso lo IUAV di Venezia. Attualmente è iscritta al corso di laurea in Ingegneria edile – architettura presso l’Università di Pavia.


PROGETTI

.ingegneria .architettura .schiera a Treviso .casa Antonaz .restauro casa colonica .maison Bartolini .app (E+N) .30 mq in Milan .concorsi .scuola primaria di Libano


.ingegneria .architettura


SCHIERA A TREVISO

Casa a schiera in muratura di inizio ‘900, appartenente allo storico quartiere Eden di Treviso. I vincoli del progetto erano il mantenimento del volume e dei prospetti esistenti. L’obiettivo del progetto è stato ricavare spazi di ampio respiro mutando la distribuzione interna (livelli dei solai e collegamento verticale). La tipologia costruttiva dei solai riprende quella originale, con travi in acciaio e la variante del tavolato ligneo al posto dei tavelloni in cotto. La componente risparmio energetico ha anch’essa caratterizzato il progetto, tramite una serie di dettagli (vespaio aerato, isolamento termico interno tramite controparete in cartongesso, isolamento termico massivo della copertura) e una scelta dei materiali specifica (serramenti a bassa trasmittanza termica, caldaia a condensazione, pannelli solari per la produzione di acqua calda).


CASA ANTONAZ

Il progetto prevede l’ampliamento di una casa singola degli anni ’60 a Lignano Sabbiadoro, sfruttando la volometria aggiuntiva prevista dal Piano Casa della Regione Friuli (L.R.19/2009) e ristrutturando la porzione di volume esistente per contenere i consumi energetici. Il nuovo volume, che “abbraccia” lungo i prospetti laterali l’esistente, è strutturalmente autonomo e si sviluppa parzialmente su due livelli; la copertura piana della porzione con un solo livello diventa una terrazza/solarium accessibile dal piano mansardato, che delinea il portico antistante la zona giorno. Si è data particolare attenzione all’illuminazione naturale della zona giorno, creando una struttura vetrata integrata nel solaio del terrazzo che, unitamente alla grande vetrata prevista a Est, permette alla luce di pervadere la zona giorno. L’elemento caratteristico della facciata è il parapetto in listelli di legno orizzontali a schermatura del solarium.






RESTAURO CASA COLONICA

Progetto delle strutture per il restauro di una casa colonica nella provincia veneziana, su progetto architettonico dell’Arch. Gianni Rigo; la struttura portante esistente è stata in parte mantenuta e consolidata, con interventi mirati soprattutto per gli archi in muratura della facciata principale: sono stati utilizzati compositi fibrorinforzati applicati all’intradosso degli archi per ottenere un aumento della capacità portante. I solai riprendono la tipologia costruttiva di quelli esistenti, adeguati però alla normativa antisismica (in legno bilama, tavolato e cappa collaborante con connettori melattici), così come le strutture verticali. La nuova fondazione a platea si connette con la fondazione esistente delle strutture murarie perimetrali.


MAISON BARTOLINI

PIANTA PIANO TERRA

TEMI DEL PROGETTO Il progetto sviluppa tre tematiche importanti dell’architettura: . L’addizione volumetrica su una pre esistenza . Il raumplan . Il patio L’insieme compositivo ideato rispetta le richieste iniziali del committente definendo un modo di abitare la casa funzionale ed essenziale sfruttando la volumetria concessa dalla L.R. 19/2009. L’ADDIZIONE L’edificio esistente costruito negli anni ‘60 presenta due piani fuori terra ed una pianta rettangolare di circa 4.5m x 9 m, il lato lungo risulta in aderenza con un altro fabbricato (denominato fabbricato A) con identica pianta ma ruotato di 90 ° rispetto al suddetto. Il lotto su cui giace l’edificio di progetto è rettangolare e confina a Sud con un fabbricato ad un piano denominato fabbricato B, a Ovest con una strada privata e Nord con una strada di urbana di quartiere.

SEZIONE A-A’


Dal punto di vista progettuale l’unica possibilità di ampliamento normativamente plausibile risulta essere a Nord, sopraelevando di un piano il fabbricato esistente.

PIANTA PIANO PRIMO

IL RAUMPLAN La necessità di una sopraelevazione, per ricreare uno spazio intimo in cui collocare la camera matrimoniale e un solarium per godere di una maggiore privacy, ci ha fatto ricorrere ad un espediente Loossiano: il raumplan. Il raumplan altro non è che l’aggregazione volumetrica su piani sfalsati per ottimizzare l’economia dello spazio e il rapporto tra le diverse funzioni. IL PATIO Nell’edificio esistente la frammistione tra privato e pubblico è notevole. La recinzione è parziale e le distanze con gli edifici attigui esigue tanto da indurre un voyerismo involontario e degli evidenti problemi di sicurezza. Si è ideata, perciò, una recinzione che schermi completamente l’esterno elevando il giardino di proprietà a luogo intimo compresso in una dimensione urbana: il patio. Tale elemento viene ripreso nel piano sopra la zona living per diffondere uniformemente la luce alla scala e al corridoio dilatando lo spazio e garantendo un interessante movimento in facciata.

PIANTA PIANO SECONDO



APP (E+N)

Il progetto riguarda la ristrutturazione di un appartamento in una zona residenziale nel comune di Venezia, a Mestre. Le esigenze della committenza erano quelle di collegare un appartamento da tempo di proprietà, con triplo affaccio sui lati Nord Sud - Ovest con quello attiguo, che affaccia a Nord, acquistato con lo specifioco intento di ampliare l’abitazione familiare. Sono state studiate diverse ipotesi di intervento, i proprietari hanno scelto di avere un ampio spazio soggiorno collegato, per mezzo di un corridoio, alla cucina, già collocato nell’appartamento in loro possesso. Si è perciò realizzata una parete curva in cartongesso che accompagna alla cucina, anch’essa delimitata da una parete curva parallela della precedente. Le finiture sono state attentamente studiate: per praticità d’uso, si è optato di pavimentare l’intera abitazione con parquet in rovere naturale, mentre il bagno è stato pavimentato con due tipologie differenti di piastrelle dalle tonalità tortora.



30 mq in MILAN

Un piccolo monolocale situato in una casa a ringhiera di fine ‘800 nel cuore di Milano, è stato dallo studio .bizzotto completamente ristrutturato studiando attentamente l’interior design e curando la scelta dei mobili e dell’illuminazione. L’appartamento si compone di un ingresso che collega tre locali: una cucina, un bagno ed una camera. La camera è stata divisa in due aree per mezzo di una pedana rialzata al di sopra della quale sono collocati un ampio letto matrimoniale ed un armadio. Una libreria in cartongesso divide la zona notte dalla zona giorno, a quota zero, dove si trovano un divano ed un tavolo da pranzo per quattro persone. La scelta delle finiture e dei cromatismi è stata attentamente studiata per rendere lo spazio più funzionale. I colori dominanti sono il bianco per la zona living e la cucina, ed il grigio per la zona notte. Il rosso è stato scelto per alcuni complementi d’arredo per dare un tocco di vivacità. Per ciò che concerne le pavimentazioni, sono state utilizzate delle piastrelle in gres porcellanato colore grigio per la cucina ed il bagno, mente il pavimento dell’ingresso e della camera è in laminato effetto rovere sabbia bisellato.





.concorsi


SCUOLA PRIMARIA DI LIBANO

ll concorso prevedeva la costruzione e l’ampliamento dell’esistente scuola primaria sita in località Libano; le esigenze funzionali della nuova struttura erano di accogliere quattro aule scolastiche collegate all’esistente per mezzo di un percorso coperto. La proposta d’intervento prevede la realizzazione di un volume completamente indipendente dall’edificio esistente vincolato, che non subisce alcuna rilevante modifica, eccetto che per consentire il collegamento tra i due corpi di fabbrica. La nuova volumetria, disposta su un unico livello, si colloca a valle dell’edificio esistente e ad una quota inferiore di circa 1,20m (derivante dall’andamento naturale del terreno in declivio), per consentire all’edificio esistente di godere della medesima illuminazione naturale pre-intervento. Il collegamento tra i due volumi è pensato come una linea sospesa che connette i differenti livelli tramite una rampa a lieve pendenza (7,5%), che si diparte dall’edificio esistente sfruttando l’apertura a tutta altezza dell’ufficio presente sul prospetto Ovest, distaccandosi dall’edificio per consentire l’accesso al locale caldaia esistente situato nell’interrato: l’unico accorgimento è stata l’inversione della scala di servizio esistente.



.bizzotto Galleria della Torre. 3 31100 Treviso www.studiobizzotto.eu info@studiobizzotto.eu


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