X LAM porftolio progetti

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X-lam portfolio progetti

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Questa dispensa vuole essere un aiuto per i progettisti che desiderano approfondire il tema dei pannelli di legno massiccio a strati incrociati X-Lam. Il nostro studio si è spesso interessato a questo recente sistema costruttivo (il primo certificato in Austria nel 1998) per i motivi riassunti ai punti seguenti: - è un degno sostituto del laterizio, - ha un alto grado di prefabbricazione e quindi rapidi tempi di costruzione, - ha resistenza statica e sismica, - permette ampia flessibilità compositiva. Ed è per questo che abbiamo costituito e reso disponibile una case history in cui sono riportati alcuni dei progetti più interessanti realizzati negli ultimi anni, in Italia e all’Estero. Le schede sono scaricabili dal nostro sito www.studiobizzotto.eu e consultabili sul nostro profilo facebook .bizzotto ingegneria architettura.

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Indice

ITALIA 1.Ghaus 2.Ampliamento di edificio in via Padgola 3.Banca Popolare Etica 4.Nuova casa dello studente all’Acquila 5.Milano edificio a 9 piani AUSTRIA 6.Minibox 7.Ristrutturazione di un attico a Innsbruck 8.Campeggio modulare SVIZZERA 9.Cappella temporanea di St. Loup GB

10.Murray Grove Tower

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Ghaus Arbau

La Ghaus, situata in un’area agricola alle porte di Treviso, è una casa prefabbricata costruita con tecnica “X-Lam”, struttura portante a pannelli in legno. Il legno caratterizza sia lo spazio interno, dove i pannelli sono stati lasciati a vista, che i prospetti, disegnati dalle doghe in larice del rivestimento. Una casa a costo contenuto e a basso consumo energetico, che non maschera la tecnica costruttiva e sfrutta la potenzialità espressiva del legno. L’edificio riprende l’orientamento nordsud delle abitazioni rurali, che garantisce l’esposizione ottimale rispetto alle variazioni climatiche del territorio. I due prospetti principali sono differenti in considerazione dell’esposizione: quello nord è più chiuso e caratterizzato da piccole aperture, mentre in quello sud le grandi aperture combinate al sistema frangisole consentono di aprire la facciata a seconda delle condizioni di luce. La copertura in lamiera a due falde,

sporge in modi differenti rispetto al filo esterno del volume: sul lato nord ha uno sporto minimo mentre a sud assume progressivamente una sporgenza tale da proteggere l’abitazione dall’esposizione del sole. Il colmo inclinato del tetto da’ luogo ad un’articolazione volumetrica e spaziale, soprattutto al piano primo. La casa è immersa nel paesaggio: luce, nebbia, pioggia, entrano nello spazio domestico, uno spazio esteso verso l’esterno che di notte illumina la campagna. Una moderna casa rurale che recupera il rigore formale rintracciabile nelle forme tipologiche e nella tradizione costruttiva.

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Pospetto sud - aperture chiuse ed aperte

Sezione

Fasi del cantiere

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Ampliamento edificio in via Padgora Giorgio Volpe

L’edificio di nuova costruzione occupa il centro di un isolato chiuso sul perimetro, collegato funzionalmente e impiantisticamente al condominio adiacente già oggetto di ristrutturazione. Al piano terra sono collocati gli spazi condominiali e di collegamento con uso di materiali come cemento e acciaio in deciso contrasto con il resto del fabbricato. La porzione abitativa dell’edificio è spostata al primo e secondo piano, volume finito a intonaco compatto e ben identificabile. La partitura di facciata, il ritmo delle aperture e le finestre d’angolo alleggeriscono la mole e l’impatto del volume parallelepipedo nel contesto della corte. Il fabbricato è costruito su platea di fondazione, pareti portanti e solaio in C.A a sorreggere il blocco in struttura lignea sovrastante (primo e secondo piano), sollevato da una fitta trama di pilasti in ferro (ø 160) sul perimetro. La struttura lignea è costituita da pannelli X-lam a 5 strati, trave di bordo

in legno lamellare e struttura in elevazione in pannelli prefabbricati a telaio (travetti 16×6/62,5cm) in duolam di abete con la controventatura di pannelli OSB interni e tavolato in diagonale esterno. L’isolamento è integralmente realizzato con fibra di legno di diversa densità, interposta nelle cavità della struttura di elevazione ed esternamente ai pannelli di solaio. La finitura esterna è realizzata ad intonaco bioedile a base calce tinteggiato ai silicati, steso su pannelli di legno mineralizzato. La finitura interna è una controparete, atta all’alloggiamento degli impianti, rivestita da due lastre di cartongesso. Il pacchetto di solaio è costituito da un primo massetto a secco portaimpianti di graniglia di marmo, pannelli ripartitori in fibrogesso e tappetino in fibra di legno anticalpestio sul quale è posata la serpentina di riscaldamento/raffrescamento anegata nella caldana autolivellante. 5

ITALIA

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... L’edificio sfrutta l’impianto del fabbricato adiacente costituito da 15 sonde geotermiche e pompa di calore, in rete ad un sistema di controllo demotico che gestisce riscaldamento, raffrescamento e ricambi d’aria monitorando temperatura, umidità e CO2 interne agli apparatamenti. Pannelli solari termici soddisfano il 66% del fabbisogno di acqua calda sanitaria L’efficienza energetica complessiva del fabbricato è di 33,27 Kwh/mq anno, con zero emissioni di CO2 in atmosfera.

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1. Parete esterna - intonaco - porta intonaco celenit 35mm - tavolato grezzo 23mm - isolazione termica fra i telai 160mm - OSB 15mm - intercapedine impianti 40 mm isolato con fibra in legno 4 cm - cartongesso 2×12.5mm 2. Pacchetto solaio su rampa - pavimento finito 17mm - caldana autolivellante 60mm - guaina polietilenica - pannello anticalpestio Pavapor 21/22mm - pannello da distribuzione Natura Isolant 12mm - massetto con ghiaia di marmo 86mm - panello X-lam - sottostruttura con listelli con materassino in fibra di legno 160 mm - guaina freno vapore USB Micro - materassino in fibra minerale 40/60 mm - panello fibrogesso 12.5mm 3. Parete interne non portante - cartongesso 2×12.5mm - struttura con profili di acciaio C75 mm - materassino in fibra di legno 40 mm - cartongesso 2×12.5mm 4. Parete interne portante - cartongesso 2×12.5mm - struttura telaio in legno 60×160mm - materassino in fibra di legno 60 mm - cartongesso 2×12.5mm 5. Pacchetto solaio interno - pavimento finito 17mm

... Sezione verticale della parete

- caldana autolivellante 60mm - guaina polietilenica - pannello anticalpestio Pavapor 21/22mm - pannello da distribuzione Natura Isolant 12mm - massetto con ghiaia di marmo 86mm - panello X-lam - sottostruttura con listelli 40mm con materassino in fibra di legno 40 mm - panello cartongesso 12.5mm 6. Pacchetto terrazzi - tavole zegrinate 27×150 con ca. 1 cm d`aria in mezzo - listellatura 25mm - guaina impermeabilizzante in PVC - pannello OSB 22mm - listellatura in pendenza coibentato con 100mm in fibra di legno flessibile - guaina freno vapore USB Micro - panello X-lam sottostruttura con listelli 40mm con materassino in fibra di legno 40 mm - panello cartongesso 12.5mm 7. Pacchetto di copertura - guaina impermeabilizzante in PVC - perline qualita C 25mm - listellatura in pendenza - guaina Stamisol Pack - pannello isolante Isolair 22mm - pannello isolante fibra di legno pesante 2×100mm - guaina freno vapore USB Micro - panello X-lam - sottostruttura con listelli 40mm con materassino in fibra di legno 40 mm - panello cartongesso 12.5mm

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Banca Popolare Etica TAM architettura

Un edificio si relaziona con un luogo, con la sua storia, con l’ambiente che lo circonda, e può influenzare profondamente il contesto in cui si colloca. Questo edificio è stato concepito su queste basi secondo un principio del costruire e dell’abitare che ha posto in primo piano l’uomo e l’equilibrio con quell’ambiente. La nuova costruzione è stata impostata sul più ampio utilizzo del legno sia per la struttura che per i tamponamenti, con integrazioni/collaborazioni in acciaio. La nuova costruzione è stata impostata sul più ampio utilizzo del legno sia per la struttura che per i tamponamenti, con integrazioni/collaborazioni in acciaio. Nell’esecuzione dei lavori per la realizzazione della nuova sede di Banca Popolare Etica si sono considerarte le seguenti prescrizioni generali sui materiali oltre a quelle specificate nel Capitolato d’Appalto: - in generale nella scelta di un fornitore

si è privilegiato il fornitore che garantiva una minor movimentazione del materiale, ovverosia minor incidenza di trasporto - i calcestruzzi (dove necessari) sono stati di tipo “cemento puro” esenti da elementi provenienti da lavorazioni d’alto forno e nell’impasto si è evitato l’utilizzo di additivi chimici. - il tondino da utilizzare come armatura del calcestruzzo ha bassa permeabilità magnetica per ridurre l’impatto sui campi magnetici naturali - la sabbia e la ghiaia provengono da cave autorizzate o il legname utilizzati nelle opere sono provenuti preferibilmente dal territorio nazionale. - i mattoni per la realizzazione delle strutture di tramezzatura (s = 8-12 cm) sono stati del tipo argilla microporizzata per impasto con farina di legno, senza additivi chimici - sistema di coibentazione in pannelli in 9

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fibrolegno - membrane di tipo traspirante e naturale - gli intonaci utilizzati sono a base di calce e privi di cemento ed additivi chimici - pitture e vernici utilizzati sono di tipo naturale e prive di sostanze nocive ed additivi chimici - le strutture in acciaio sono debitamente collegate con messa a terra.

Dettaglio tipo sezione e prospetto facciata A-A’

Foto del cantiere

Prospetto complessivo A-A’

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Nuova casa dello studente alla’Aquila Infrastrutture Lombarde Spa + Rossi Associati

Dopo il tragico terremoto all’Aquila il primo primo edificio pubblico riconsegnato alla comunità locale è stata la nuova casa dello studente. La residenza è un complesso formato da tre corpi di fabbrica, capace di ospitare fino a 122 studenti e dotato di mense, biblioteca, area studio, palestre. I corpi di fabbrica destinati alla residenza sono due, su due livelli, ciascuno con soggiorno/studio e cucina, con 58 camere doppie e 6 singole. Le principali funzioni culturali, ricreative e di supporto, tra cui la biblioteca, l’auditorium e la sala-fitness, sono collocate nel corpo trasversale, anch’esso di due piani, che si trova tra le due residenze e caratterizzato da un tetto-giardino. Alla ricerca di un rapporto armonico con il paesaggio, il progetto dispone i differenti corpi di fabbrica nel senso longitudinale, creando un andamento a gradoni che asseconda la pendenza naturale del terreno. L’esposizione otti-

male rispetto all’asse eliotermico rende l’edificio esemplare anche in termini di sostenibilità e risparmio energetico. Le coperture orientate a sud ed integrate da pannelli solari e il legno utilizzato come materiale per le strutture e i rivestimenti fanno della residenza universitaria un edificio ecocompatibile, nel rispetto dei dettami posto dalla bio-architettura per un edificio di Classe A-B, leggero e modulare. Analoga attenzione è stata posta nella previsione, all’interno del progetto, di tutte le caratteristiche volte al rispetto dell’antisismicità del complesso sia attraverso l’uso di isolatori sismici sia utilizzando forme regolari e modulari nei tre padiglioni, strutturalmente autonomi e giuntati. I lavori, iniziati nell’estate, si sono conclusi alla fine di ottobre. ITALIA

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... FASI DEL CANTIERE 1. SITO, LOGISTICA E STOCCAGGIO Il sito è facilmente raggiungibile, grazie alla prossimità del casello autostradale, della S.S. 17 Ovest e al collegamento viario diretto con il centro Coppito. L’area dell’intervento è un rettangolo di circa 45x190 m, con una pendenza del 5,5% in senso longitudinale. Il cantiere è stato gestito con una sola gru (collocata a sud dell’edificio) e con l’ausilio di autogrù per le lavorazioni specifiche. Le aree di stoccaggio sono state organizzate con estrema cura in relazione a diversi fattori specifici quali la pendenza del terreno, la velocità delle lavorazioni (consegna contemporanea del materiale il lunedì ed esaurimento a fine settimana) e il progressivo avanzamento delle sistemazioni esterne. 2. SCAVI E STRUTTURE IN C.A. Gli scavi sono stati differenziati per i tre corpi di fabbrica (fino a raggiungere una profondità massima di circa 3 m) con l’obiettivo di mantenere la quota d’ingresso della struttura comune a tutti i fabbricati. Per quanto concerne il blocco B, si è reso necessario, all’estremo ovest, un ulteriore scavo di sbancamento per avvalersi di un piano di posa delle fondazioni con caratteristiche geologiche e geotecniche uniformi al resto. Su tutta l’area di sedime dei volumi edilizi è stato approntato un magrone (sp. 10 cm). Il piano di fondazione è stato realizzato con una soluzione a platea in grado di ripartire al terreno tutti i carichi e le sollecitazioni agenti. 3. STRUTTURE IN LEGNO Tutti gli elementi utili al completamento della struttura primaria (al di sopra della piastra in c.a) sono costruiti in legno d’abete massiccio. Le due linee di pilastri dei corpi residenziali sono costituiti da elementi puntuali (dim. 20x20 cm), disposti secondo una maglia regolare, sormontati da travi (dim. 39x20 cm). Nel corpo centrale, gli ambienti ampi non partizionati hanno implicato un aumento delle sezioni dei profili strutturali (pilastri 26x26 cm e travi 60x26 cm). Tutte le componenti metalliche, necessarie per il collegamento degli elementi in legno e di questi alle strutture in c.a. (viti, bulloni, chiodi, scarpe e angolari), sono state realizzate in acciaio S 235 (Fe 360). 4. CHIUSURE VERTICALI OPACHE La soluzione statica dei corpi di fabbrica è costituita (oltre che dagli elementi lignei della struttura primaria) da pareti a traliccio placcate lateralmente. Tutte le parti in legno lamellare sono realizzate in legno d’abete secondo le norme UNI EN 14080 e DIN 1052, incollate con adesivi di tipo omologato ai sensi delle norme vigenti e impregnate con trattamento protettivo a base d’acqua. Nello spessore corrispondente agli elementi strutturali di parete sono stati disposti materiali isolanti a riempimento dell’intercapedine creata dai pannelli di chiusura. Tutte le giunzioni di angoli, fughe e raccordi sono realizzate su misura. 5. SERRAMENTI L’involucro edilizio è stato progettato e costruito per massimizzare le prestazioni sia in regime invernale che in quello estivo. Per limitare la richiesta di fabbisogno energetico, anche i serramenti sono stati scelti con le opportune caratteristiche fisico-tecniche. Le finestre si caratterizzano per un valore di trasmittanza Uw pari a 1,3 W/m2K (certificato per una finestra 1.230x1.480 mm). Il telaio è costituito da profili in legno lamellare di abete verniciato (sp. 68 mm), i cui spigoli sono stati arrotondati per ottenere una superficie che resista uniformemente agli agenti atmosferici. Sono stati utilizzati vetri del tipo 6-18AR-vn4 con gas argon per le finestre, mentre per le porte-finestre è stato installato un vetro antisfondamento vsg33.1-16AR-vsg33.1vn con gas argon. I serramenti sono dotati di doppio senso d’apertura, a battente e a vasistas. 6. ORIZZONTAMENTI E COPERTURE Eccezion fatta per il solaio del piano terra (realizzato con soluzione predalles), le partizioni orizzontali interne sono costituite da elementi leggeri, prettamente a sec15

... co, con la medesima tecnologia costruttiva delle pareti perimetrali (struttura a graticcio, placcatura e riempimento). La composizione degli elementi di solaio interpiano è costituita da un layer di finitura con un pavimento in PVC o laminato (1,5-10 mm), una sottopavimentazione a secco (sp. 25 mm), un sistema di riscaldamento radiante (sp. 25 mm), una lastra XPS o EPS (sp. 30-40 mm), una lastra in lavato (sp. 40 mm), un foglio di protezione, uno strato di OSB (sp. 22 mm), una struttura portante in legno massiccio con lana di roccia (densità 28 kg/m3, sp. 240 mm) interposta tra le travi e la lastra di chiusura ancora in OSB (sp. 18-19 mm). Lo spessore totale di solaio interpiano risulta di circa 42 cm.

Nodo copertura - parete

7. PARTIZIONI E FINITURE INTERNE Anche le partizioni esterne sono stati preassemblate in officina, complete di impianto elettrico. La parete interna tipo è composta da sandwich con placcatura in lastre di cartongesso (sp. 12,5 mm) e di OSB (sp. 15 mm) su ambo i lati, strutturalmente sostenuto da un telaio in abete massiccio (interasse montanti pari a 62,5 cm) e isolato acusticamente con lana di roccia (densità 28 kg/m3, sp. 120 mm). Lo spessore totale della parete è pari a 175 mm. Le partizioni interne non hanno funzione portante, ma di controventamento orizzontale. 8. IMPIANTI MECCANICI La soluzione progettuale, indirizzata al contenimento dei consumi energetici, contempla un involucro edilizio altamente performante (sia in estate che in inverno) che richiede agli impianti punte di fabbisogno energetico di soli 7,13 kWh/m2 anno. I pannelli solari collocati sul corpo residenziale sopperiscono al fabbisogno di acqua calda sanitaria per il 50% con una superficie captante di circa 70 m2 e una capacità di accumulo di 5.000 l. L’impianto di riscaldamento è del tipo centralizzato, composto da un modulo termico a più elementi a condensazione del tipo ad acqua calda in circolazione forzata con una potenza termica nominale di 234 kW, con controllo automatico della temperatura di esercizio in funzione delle condizioni climatiche. Il riscaldamento nelle stanze è del tipo a pavimento con sistema a lastra isolante a secco. Il corretto valore della portata d’aria di rinnovo, nonché le sue caratteristiche igrometriche, sono garantiti da due gruppi di trattamento aria con recuperatore statico ad alta efficienza. 9. IMPIANTI SPECIALI Nell’ottica della prevenzione incendi, il complesso è stato attrezzato con un sistema attivo-passivo e con un sistema di accumulo di acqua per uso dedicato (composto da un gruppo di pompaggio con sistema di alimentazione idrica e annesso silos interrato di capacità 43 m3), con un punto di monitoraggio e controllo presidiato degli allarmi all’interno dell’edificio e con un punto sicurezza esterno di rimando degli allarmi e controllo per i vigili del fuoco. Tutta la struttura è dotata di una rete di naspi interni e di idranti esterni, nonché protetta con un impianto puntiforme di rilevazione incendi. È stato inoltre installato un sistema di building automation che permette di controllare il sistema di riscaldamento e di trattamento aria nelle zone comuni, di verificare la presenza o meno dell’utenza nel rispetto della privacy e di razionalizzare l’utilizzo delle risorse. La struttura stessa degli impianti, e in particolare l’utilizzo di protocolli aperti, permette un’implementazione di altre funzioni potenzialmente controllabili in remoto.

Sezione B-B’

Foto di cantiere_ posa copertura e pareti in X-lam

10. SISTEMAZIONI ESTERNE L’area a verde di pertinenza della struttura è articolata in due aree distinte: una parte più naturalistica, che mantiene l’andamento esistente di circa 2.200 m², e una parte regolarizzata a gradoni, con dei riporti di terra provenienti dagli scavi dell’edificio di 1.500 m², per un totale di 3.700 m². Nella parte alta dell’area è stato realizzato anche un vasto parcheggio di servizio, anche questo armonicamente integrato nel contesto ambientale. Le sistemazioni esterne principali hanno riguardato la realizzazione di riporti di terreno, di piantumazione o di semine a prato, di pavimenti in autobloccanti per le aree parcheggio, di asfalti per le zone di transito carraio, di ringhiere esterne in legno o acciaio e di sottoservizi. 16


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... Sezione schematica del sistema costruttivo

Milano edificio a 9 piani Tekne s.p.a. + RossiProdi Associati s.r.l.

La costruzione di 4 edifici di 9 piani collegati da edifici di 2 piani per un totale di 124 appartamenti che saranno realizzati in soli 14 mesi: questo risultato sarà reso possibile grazie all’impiego di strutture portanti in legno. il progetto, unico in europa per dimensioni e quantità come complesso residenziale realizzato con strutture in xlam, intende offrire un appartamento a prezzo contenuto a coloro che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato e diffondere la cultura dell’abitare sostenibile e della solidarietà. L’intervento è realizzato da Polaris Investment Italia SGR Spa in collaborazione con Fondazione Housing Sociale, nell’ambito del Fondo Federale di Lombardia. Destinatazioni d’uso. L’intervento di via Cenni si colloca a Ovest della città di Milano e ha destinazione principalmente residenziale rivolta ad a un’utenza giovane: nuovi nuclei familiari e single in uscita dal nucleo familiare d’origine.

Partecipazione. I servizi che verranno inseriti saranno frutto di una progettazione concertata che vedrà coinvolti i futuri residenti, che qui potranno realizzare cineforum, hobby room, sala gioco bimbi, attività aperte al quartiere e alla città, che rappresenteranno il centro di aggregazione della comunità. Risparmio energetico. Gli edifici sono progettati in classe energetica A: grazie alle caratteristiche costruttive delle pareti in legno massiccio ed alle dotazioni impiantistiche all’avanguardia adottate è possibile stimare un consumo medio annuo per un appartamento di 100 mq inferiore a 300 € contro i 1000 - 1500 € spesi mediamente per riscaldare gli edifici in Italia. La struttura in legno. La scelta del sistema costruttivo e strutturale formato da pannelli massicci di legno incollato a strati incrociati - XLAM - rappresenta l’applicazione dello stato dell’arte e della tecnica della costruzione in legno 17

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multipiano. Pareti e solette in XLAM formano una struttura scatolare di notevole rigidezza e robustezza strutturale, permettendo di rinunciare all’impiego di pilastri ed evitando quindi la concentrazione delle forze agenti sulla struttura e sulle fondamenta. Ne risulta una struttura più robusta e meno sensibile in caso di sollecitazioni sismiche. I circa 6100 metri cubi di pannelli proverranno tutti dalle foreste certificate dell’Austria in cui è praticata una attenta gestione forestale che permette una costante crescita del patrimonio boschivo Comfort e benessere. Le pareti tipo XLAM, oltre a svolgere la funzione strutturale, costituiscono una parte essenziale dell’involucro edilizio, abbattendo sensibilmente le dispersioni di calore d’inverno e proteggendo dal calore estivo. Le caratteristiche del legno assicurano il controllo igrometrico, essenziale per garantire il comfort ambientale. Infine i collanti impiegati nei pannelli CLT StoraEnso sono completamente privi di formaldeide. Sicurezza e durabilità. Il cantiere di via Cenni sarà l’occasione di sfatare molti miti sul legno.Sulla sicurezza: basti pensare che è dimostrato che una struttura in legno massiccio resiste meglio di altre agli incendi perché ha una combustione lenta laddove altre strutture collassano velocemente ad alte temperature. Le strutture in legno sono correntemente adottate in paesi ad elevato rischio sismico come in Giappone perché molto elastiche: si muovono ma non collassano. Sulla durabilità: basti pensare che i centri storici di molte città italiane sono disseminate di portici e coperture che hanno cinquecento anni.


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Minibox HolzBox zt GmbH

Un edificio si relaziona con un luogo, con la sua storia, con l’ambiente che lo circonda, e può influenzare profondamente il contesto in cui si colloca. Questo edificio è stato concepito su queste basi secondo un principio del costruire e dell’abitare che ha posto in primo piano l’uomo e l’equilibrio con quell’ambiente. La nuova costruzione è stata impostata sul più ampio utilizzo del legno sia per la struttura che per i tamponamenti, con integrazioni/collaborazioni in acciaio. La nuova costruzione è stata impostata sul più ampio utilizzo del legno sia per la struttura che per i tamponamenti, con integrazioni/collaborazioni in acciaio. Nell’esecuzione dei lavori per la realizzazione della nuova sede di Banca Popolare Etica si sono considerarte le seguenti prescrizioni generali sui materiali oltre a quelle specificate nel Capitolato d’Appalto: - in generale nella scelta di un fornitore

si è privilegiato il fornitore che garantiva una minor movimentazione del materiale, ovverosia minor incidenza di trasporto - i calcestruzzi (dove necessari) sono stati di tipo “cemento puro” esenti da elementi provenienti da lavorazioni d’alto forno e nell’impasto si è evitato l’utilizzo di additivi chimici. - il tondino da utilizzare come armatura del calcestruzzo ha bassa permeabilità magnetica per ridurre l’impatto sui campi magnetici naturali - la sabbia e la ghiaia provengono da cave autorizzate o il legname utilizzati nelle opere sono provenuti preferibilmente dal territorio nazionale. - i mattoni per la realizzazione delle strutture di tramezzatura (s = 8-12 cm) sono stati del tipo argilla microporizzata per impasto con farina di legno, senza additivi chimici - sistema di coibentazione in pannelli in 21

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fibrolegno - membrane di tipo traspirante e naturale - gli intonaci utilizzati sono a base di calce e privi di cemento ed additivi chimici - pitture e vernici utilizzati sono di tipo naturale e prive di sostanze nocive ed additivi chimici - le strutture in acciaio sono debitamente collegate con messa a terra.

Sezione pianta

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1. 9 mm formwork sheeting 2. 50 mm rigid-foam thermal insulation 3. supporting structure: - 22 mm three-ply laminated softwood sheeting - 19 mm three-ply laminated larch sheeting 4. 44/20 mm larch fascia 5. insulating double glazing 6. Ă˜ 4 mm steel eye bolt 7.fold-up bench: 18 mm formwork sheet 8.sheet-steel trough 9.welded steel angle: 40/10 mm flats

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Ristrutturazione attico a Innsbruck Daniel Fügenschuh

La realizzazione interessa la realizzazione di un attico all’ultimo piano di un edificio residenziale in muratura e rappresenta un significativo esempio di trasformazione del costruito. L’idea particolarmente interessante è stata quella di concepire un attico costituito da spazi chiusi, ma allo stesso tempo permeabili e percepibili come un unicum, appare in tutta la sua semplicità, definita dall’impiego di pochi materiali ed elementi valorizzati per la loro essenza. La realizzazione è stata resa possibile dall’impiego di una struttura innovativa (sebbene esista ormai da una decina d’anni) interamente di legno, che ha consentito di introdurre i due parallelepipedi senza necessità di appoggi intermedi, l’ X-lam. Il volume viene percepito nella sua complessità e totalità attraverso dei box appesi, come pure la copertura articolata da superfici piene e vetrate; i solai esterni che consentono di traguardare gli

spazi sottostanti attraverso le doghe di pavimentazione della terrazza, creando uno spazio all’aperto a doppia altezza. La struttura portante dell’intervento è interamente realizzata con un sistema prefabbricato di pannelli di legno a strati incrociati conosciuto con il nome di X-Lam. Si tratta di un sistema, comparso per la prima volta 30 anni fa nella letteratura specializzata, ma solo 20 anni dopo omologato in Germania e Austria per l’uso strutturale portante. Esso è costituito da lastre multistrato ottenute mediante l’incrocio di tavole di legno di conifera incollate le une sulle altre e unite nella direzione longitudinale tramite giunti a pettine. Mediante l’incollaggio incrociato, il sistema acquisisce una capacità strutturale di piastra e può essere utilizzato come solaio, parete e copertura, realizzando così sistemi scatolari portanti anche di notevoli dimensioni, con luci libere fino 25

AUSTRIA

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... a 24 metri. Vantaggi importanti sono la stabilitĂ dimensionale e il notevole grado di prefabbricazione: i pannelli possono arrivare in cantiere con giĂ predisposte tutte le aperture per i serramenti o le forometrie necessarie per gli impianti, ottenuti mediante sistemi di taglio controllati da computer.

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Sezione verticale in corrispondenza della terrazza

1. copertura inclinata: - pannelli solari termici - protezione di rame - intercapedine per ventilazione - guaina impermeabilizzante - assito di legno - isolante termico di fibra di legno - barriera al vapore pannello di legno massiccio X-Lam 2. copertura verde 3. serramento con telaio di alluminio e vetrocamera 4. copertura piana 5. parapetto di doghe di larice 6. solaio giardino: - manto erboso

- terra di coltura - strato drenante - guaina impermeabilizzante - isolante termico di fibra di legno - barriera al vapore - pannello di legno massiccio X-Lam 7. chiusura verticale opaca: - doghe di larice - intercapedine per ventilazione e sistema di ancoraggio - pannello di legno massiccio X-Lam - guaina impermeabilizzante 8. solaio esterno di doghe di larice

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Campeggio modulare HolzBox zt GmbH

Questa costruzione modulare fa parte di una produzione seriale su progetto dello studio HolzBox, il quale si aggiudicò nel 2003 il concorso indetto dalla giunta regionale della Stiria per un modulo da campeggio multifunzionale per giovani e famiglie. L’edificio è composto da tre moduli container della stessa lunghezza, combinabili a piacere, in pannelli di legno massiccio. Sebbene il progetto prevedesse un sistema costruttivo a telai di legno, si optò in seguito per l’utilizzo dei pannelli di legno massiccio a strati incrociati XLam, perchè più adatti all’architettura. Sono stati realizzati dei moduli campione: - Neudau an der Lafnitz, - il campeggio giovanile Passail, - la struttura ad appartamenti Planneralm, - il campeggio Wildalpen, - gli appartamenti panoramici

Oase a Bad Aussee - l’Hotel per il pellegrinaggio e vacanza HolzBox Niederalpl. - Il campeggio Furstenfeld (in fase di progetto) Per i prototipi a Neudau e per i 14 moduli della struttura multipiano Planneralm, i singoli box vennero prefabbricati in stabilimento, secondo il progetto originario, e sistemati con una gru mobile su di un basamento formante il vano tecnico e pilastri di cemento, oppure impilati seguendo il profilo del terreno. Negli altri campeggi gli elementi prefabbricati delle pareti vennero montati in loco. Le imprese edili ebbero infatti problemi non solo logistici per trasportare i moduli, pesanti fino a 16 tonnellate, lungo le strade strette: il vero rischio, manipolando i pannelli, era quello di scardinare le giunzioni dei diversi elementi. Nei box di legno 29

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montati su pali di Wildalpen, i carichi provocati dagli elementi a sbalzo sono stati ripresi da elementi “parete” di pannelli di legno massiccio a strati incrociati X-Lam. Nella struttura a terrazze a Bad Aussee ciò non e stato possibile, a causa degli elementi di un altro produttore, più corti e quindi più “rappezzati” sul lato lungo. Qui – come a Niederalpl – una piastra di calcestruzzo costituisce perciò la base del modulo. Per tutti e tre i modelli base – spazio accompagnatore (ca. 19m2), spazio giovanile (ca. 29m2) e unita di abitazione (ca. 39m2) – HolzBox ha sviluppato piante particolarmente economiche, modificabili in caso di necessita, come ad esempio il modello per portatori di handicap, di ca. 55m2, a Bad Aussee.

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Sezione orizzontale

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Cappella temporanea di St. Loup Localarchitecture

L’idea di progetto è nata nel 2007, durante i lavori di restauro della chiesa protestante a servizio dell’istituto delle suore di SaintLoup a Pompaples, un piccolo paese di circa 700 abitanti nel cantone Svizzero di Vaud. I lavori di restauro, di cui si occupava lo studio Localarchitecture in collaborazione con l’architetto Danilo Mondada, includevano anche un edificio storico nei pressi dell’antica chiesa parrocchiale. Il cantiere sarebbe durato a lungo e la necessità di celebrare i culti comunitari per le suore durante i 18 mesi dei lavori ha suggerito ai progettisti di proporre la costruzione di un edificio temporaneo nel prato vicino alla chiesa, che potesse essere smontato e rimontato in un altro sito una volta terminata la sua funzione. Lo studio Localarchitecture ha sempre avuto un interesse particolare per le costruzioni di legno e in questo progetto ha subito visto la

possibilità di sperimentare nuove tecniche sia sotto l’aspetto tecnico- strutturale che per la forma architettonica. Per studiare la migliore soluzione, i progettisti hanno deciso di collaborare con Yves Weinhard e Hani Buri, docenti del laboratorio IBOIS al Politecnico Federale di Losanna, le cui ricerche sull’uso di strutture piegate sembravano particolarmente appropriate per mettere in pratica la loro idea di progetto. In particolare, l’uso di pannelli di legno piegati avrebbe permesso di coprire grandi luci con sezioni molto snelle. «Non avevamo idea di quello su cui stessero lavorando, ma ci siamo resi conto che poteva essere un’ottima opportunità per fare qualcosa di totalmente nuovo. Noi volevamo creare qualcosa di religioso, che creasse un’atmosfera sacra e questa era una buona occasione». Le parole di Antoine Robert-Grandpierre riassumono chiaramente il processo 33

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L’idea di progetto è nata nel 2007, durante i lavori di restauro della chiesa protestante a servizio dell’istituto delle suore di Saint-Loup a Pompaples, un piccolo paese di circa 700 abitanti nel cantone Svizzero di Vaud. I lavori di restauro, di cui si occupava lo studio Localarchitecture in collaborazionecon l’architetto Danilo Mondada, includevano anche un edificio storico nei pressi dell’antica chiesa parrocchiale. Il cantiere sarebbe durato a lungo e la necessità di celebrare i culti comunitari per le suore durante i 18 mesi dei lavori ha suggerito ai progettisti di proporre la costruzione di un edificio temporaneo nel prato vicino alla chiesa, che potesse essere smontato e rimontato in un altro sito una volta terminata la sua funzione.L’idea di progetto è nata nel 2007, durante i lavori di restauro della chiesa protestante a servizio dell’istituto delle suore di Saint-Loup a Pompaples, un piccolo paese di circa 700 abitanti nel

1. copertura: - pannello di legno multistrato di pino, 19 mm - travetto di legno di abete, 27x60 mm - doppio strato di guaina bituminosa - pannello di legno multistrato di pino, 60 mm

... Sezione verticale della parete di ingresso

2. lamiera d’assemblaggio di acciaio fissata con viti, 3 mm 3. trave di legno di abete, 60x100 mm 4. pannello di tessuto inchiodato su telaio di legno 5. pannello di policarbonato nervato, 10 mm 6. traverso di legno di abete 7. solaio controterra: - pannello multistrato di legno di pino, 40 mm - trave di legno di abete, 100x130 mm - blocco di fondazione di c.a., 180x130x400 mm - getto di calcestruzzo armatosu sottofondo di ghiaia rullata

Sezione orizzontale del montante sulla parete vetrata

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Murray Grove Towers Waugh Thistleton

La torre residenziale, alta 29,75 m, è organizzata su una pianta quadrata di 17,5 m di lato ed è costituita da otto piani in legno massiccio poggianti su uno zoccolo in calcestruzzo armato. Gli elementi delle pareti e delle solette formano la struttura portante, di cui sono parte integrante anche le pareti longitudinali e trasversali all’interno dei singoli piani. Gli elementi delle solette, con il loro spessore di 14,60 cm, vengono collegati fra loro sul battente perimetrale, formando così, grazie ai giunti con viti inclinate, dei pannelli continui che garantiscono l’irrigidimento orizzontale della struttura. Secondo le norme costruttive britanniche, nel caso di edifici multipiano si deve evitare che, nel caso di collasso di singoli elementi strutturali, più del 10 % del soffitto di un piano crolli. I certificati statici richiesti sono stati stilati sotto forma di calcoli singoli per tutti gli elementi portanti. Ne risulta

una serie di dettagli costruttivi, come ad esempio gli angoli d’acciaio che fissano le pareti alla parte inferiore delle solette e, contemporaneamente, le appendono verso l’alto. Un’ulteriore sfida è data dai vani per gli ascensori, che sono posizionati in maniera libera all’interno della struttura portante della costruzione. Questi elementi di legno massiccio XLAM, alti fino a 11,50 m, creano una struttura autoportante. I giunti delle pareti verticali di questi elementi sono sfasati rispetto alla posizione delle solette, in modo da aumentare la stabilità globale della struttura. Per separare acusticamente l’ascensore ed ammortizzarne le vibrazioni, le pareti sono state realizzate con pannelli di XLAM doppi, separati da un pannello di cartongesso. Pareti e pianerottoli dei vani scala sono a loro volta realizzati con pannelli XLAM. Le rampe delle scale, invece, sono state realizzare con elementi di accia37

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... io cavi che, dopo essere stati montati, sono stati riempiti di calcestruzzo. È chiaro che con questo progetto metropolitano è stato scoperto un grande potenziale per edifici multipiano di pannelli di legno massiccio XLAM. Infatti il montaggio a secco, i tempi brevi di edificazione, e non da ultimo la sostenibilità ambientale, sono tutte caratteristiche a favore del legno. Inoltre, il costo complessivo di 3.75 milioni di Euro è nettamente inferiore rispetto ad un edificio dello stesso tipo in calcestruzzo armato. Complessivamente, sono stati forniti 950 m3 di legno in pannelli massicci a strati incrociati XLAM preassemblati in Austria e solo giuntati fra loro in cantiere. Questo si è reso necessario perché gli allestimenti dei cantieri a Londra sono molto cari. Il montaggio in questo caso è durato solo nove settimane, permettendo al costruttore di risparmiare quasi sei mesi di tempi di costruzione rispetto ai cantieri normali. Il più grande edificio d’Europa in pannelli di legno massiccio XLAM è stato realizzato in soli 18 mesi, dalla fase progettuale alla consegna delle chiavi. Questo ha permesso, nonostante il trasporto, di far risparmiare all’atmosfera ca. 125 tonnellate di CO2 rispetto ad un edificio tradizionale. Grazie alle sue caratteristiche ecologiche e ai costi contenuti, non c’è da meravigliarsi che gli appartamenti dei piani superiori (raggiungibili mediante un ascensore privato) sono stati messi in vendita a prezzi accessibili, e sono stati venduti nel giro di 1 ora e mezza dall’apertura delle contrattazioni. Dal primo al terzo piano l’edificio è invece destinato ai cosiddetti “Key workers”, come previsto dal programma abitativo della città di Londra, permettendo a lavoratori quali infermieri, autisti di mezzi pubblici e poliziotti, di tornare a vivere in città dopo averla lasciata a causa degli affitti altrimenti troppo elevati.

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... Pareti Lastre in fibrocemento Aerazione posteriore 50 mm Isolamento termico 70 mm XLAM 128 mm Lastre di cartongesso a due strati

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Solette Pavimentazione 15 mm Caldana/Pavimento galleggiante 55 mm Isolamento anticalpestio 25 mm Rivestimento in gomma XLAM/pannelli stratificati 146 mm

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Controsoffitti Cavità 75 mm Lana di roccia 50 mm Lastra in cartongesso Sezione

Pianta A-A’

Pianta B-B’ 39

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