TROPPI DUE INCENERITORI SOTTO IL NASO Uno, disgraziatamente, c’è già, il CEMENTIFICIO: un altoforno che brucia anche rifiuti. I proprietari, che fanno i controlli ambientali, dicono che non inquina. Certo è che l’aria che si respira nella valle e nei monti Picentini, secondo uno studio della Università di Salerno commissionato dal Comune di Giffoni Sei Casali, è la stessa che si respira nel centro congestionato della città capoluogo. I risultati di un altro studio universitario, chiesto invece a suo tempo dal Commissario De Luca, sempre nell’area dell’inceneritore-cementificio, scelta da lui per il secondo inceneritore, non si possono conoscere, l’argomento è top secret. In questo contesto ambientale, davvero rassicurante,i nostri Onorevoli, da Roma, ci impongono un secondo inceneritore, per bruciare giorno e notte rifiuti solidi urbani e non ben specificati rifiuti “”assimilabili”, e gli sta bene la bieca scelta di De Luca, a Cupa Siglia al fianco di quello esistente. Da Sapri a Positano da Angri al Vallo di Diano 400-500mila tonnellate di rifiuti all’anno viaggeranno per essere ridotte in ceneri altamente inquinanti, da depositare in discariche per rifiuti speciali. Vero è che, grazie all’Ecomafia, gran parte delle cave Picentine sono diventate discariche di rifiuti speciali che però attendono bonifiche, non altri rifiuti speciali. Andrebbe considerata anche la vocazione agricola delle nostre valli i cui prodotti si fregiano di marchi di qualità DOP, IGP, BIO. Giusto per dire, nei paesi civili, come gli USA, da dieci anni inceneritori non se ne fanno più. A valle della raccolta differenziata ci sono infatti metodi più sani e sicuri, però, purtroppo, molto, molto più economici dei 500 milioni di euro che costerà il megaforno. C’è poi il rischio camorra che controlla in Campania anche il traffico dei rifiuti tossici, i quali, grazie all’inceneritore, potrebbero essere avviati alla …… termo…valorizzazione. Meglio che metterli a marcire nelle cave dove pure dopo molti anni potrebbero essere scoperti. Gli affaristi che stanno dietro agli inceneritori, i favorevoli, dicono che nel camino del forno, perché di un forno per rifiuti si tratta, ci sono i filtri a proteggere la nostra salute. Anche nelle sigarette ci sono i filtri a proteggere la salute, ma col tempo si è scoperto che non bastano e chi respira il fumo può morire di cancro. Se, come per i fumatori, della salute vostra e dei vostri figli non vi importa, occhio al portafoglio. I prezzi delle case e dei terreni nei Picentini stanno già scendendo e scenderanno sempre di più. Tu compreresti casa, per crescere i tuoi figli, dove stanno per costruire un forno che brucia giorno e notte rifiuti, in una Regione dominata dalla camorra? Magari si, ma a metà prezzo. Da mille a 20mila metri disterà il camino, un cono alto 120 metri, dalle piazze dei Picentini, della Piana del Sele e della stessa città di Salerno. Con i venti che risalgono la valle, per i paesi Picentini sarà come averlo sotto il naso!
DIFENDIAMO INSIEME IL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO: LUGLIO ALLE ORE 18 A APPUNTAMENTO MERCOLEDÌ CAMPIGLIANO, PARTENZA ALLE ORE 19, SOSTA INTERMEDIA A MALCHE E ARRIVO A GIFFONI VALLE PIANA.
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NO INCENERITORE NEI PICENTINI
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