ANNO 4 N. 24 - Prezzo di cop. 1,00 € - Pt. Ita. Sped. in Abb. Post. 70% - Aut.ne DCB prov. BO tutti i diritti sono riservati - © 2009
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GRATIS - FREE ANNO 4 n. 24 MAGGIO09
nazionale roma
n°
24
maggio 2009 who & where
penso che Tante cover diverse!
Ultimo numero dell’anno scolastico per BLOGmag e cover speciale creata, solo in parte, dall’inglese Jon Burgerman per nnnoi! Solo in parte vuol dire che, proprio come nella foto di questa pagina, il compito di colorarla sta a voi, ovviamente soltanto nelle ore buche o a casa quando non avete nulla da fare (ossia: nelle ore più pallose e quando i prof interrogano gli altri…!). Approfittiamo di questo spazio per ringraziarvi di questo magnifico anno passato insieme e della vostra fedeltà: come al solito ricambiamo col gioco (lo trovate a pagina 65). BLOGmag (l’unica e originale
free press distribuita nelle scuole superiori!) vi aspetta il prossimo anno scolastico! Intanto, ovviamente, buone vacanze e buon esame a chi deve farlo! La redazione P.S. Insieme a BLOGmag, per tutti i maturandi, è arrivato BLOGesami, con un sacco di consigli e informazioni utili sull’esame di Stato… Cercatelo nella vostra scuola!
Gioca con BLOGmag! Anche questo mese, vai a pagina 65 e vinci (se ne sei capace…) un iPod nano nel gioco dell’anno… fondatore Marco Mazzoni responsabile contenuti Marco Cantelli direttore responsabile Chiara Caliceti responsabile redazione Bologna Michele Maisto responsabili redazione Milano Giovanni de Girolamo responsabili redazione Roma Flaminia Festuccia, Gianfranco Manco logistica Dario Oddenino in redazione Salvatore Zeola, Paolo Sansone, Lorenzo Bovini, Federico De Felice, Giacomo Dondi, Nico Scagliarini, Giuseppe Cirasino, Vittoria Barresi.
hanno collaborato Roberto Pisano, Nima Benati, Giusy Cristiano, Filippo Zordan, Federica Aggio, Marta Mangiarotti, Carlotta Marchioni, Eleonora Schinella, Edoardo Baldaro, Andrea Garreffa, Martina Masi, Erica Scigliuolo, Luka Fontò, Andrea T Mendoza, Claudia Mastroroberto, Gabriele Gazzano, Lorenzo Ferraioli, Pier Paolo Vecchi, Simone Bernardoni, Giulio Gotti, Davide Vaccaro, Federica Cappa Colella, Tommaso Tani, Antonella Capalbi, Massimo Abbatino, Valentino Campisi, Emanuele Felice, Claudio Cannistrà. per le edizioni locali Alice Angelini, Silvio Rizzo, Giovanni Bonelli, Claudia Cantori, Valerio Gironi, Andrea Caprifogli, Marco Carrelli, Nico Ricci, Ksenia Yaroslavtseva, Debora Masetti, Valentina Gasperini, Manuela Grossi, Alice Minissale, Sara Peluso, Matteo Primavera, Filippo Festuccia, Alessandra Moroni, Giulia Maccari, Laura Massironi, Andrea Basso, Luka Fontò, Domenico D’Alessandro
illustrazione di copertina Jon Burgerman – Mondopop1 progetto grafico Nouvelle Questo numero è stato distribuito nelle province di: Agrigento, Avellino, Benevento, Brindisi, Bologna, Cagliari, Ferrara, Firenze, Foggia, ForlìCesena, Genova, Latina, L’Aquila, Macerata, Matera, Milano, Modena, Napoli, Parma, Padova, Pistoia, Rimini, Roma, Vicenza. BLOGmag è stato stampato c/o Grafica Editoriale Printing – via E. Mattei 106 – Bologna – interamente su carta riciclata ecologica con certificazione europea ECOlabel. Aut.ne Tribunale di BO n. 7623 – 19/01/2006. Questo numero è stato creato grazie all’indispensabile supporto della Consulta Studentesca Provinciale. www.blogmag.it
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maggio 2009
in questo numero pag. 7 pag. 14 pag. 16
e e m o m h o h a l a l t e t e e r e t r s t s e l e ll d el de s ts a rt ar www.culturastreet.it
pag. 18 pag. 22 pag. 26 pag. 28 pag. 30 pag. 32 pag. 37 pag. 44 pag. 46 pag. 50
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pag. 54
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pag. 56 pag. 58 pag. 64
non siamo tutti uguali private e lusso news dalle cps terremoto in abruzzo thailandia europe cinguettio twitter chart fake news edimburgo printbox ciara musicbox la bocca della verità terminator salvation dvd e serie tv hollywood teens gamebox e oroscopo BLOGmag 5
76,7%
La percentuale di teenager italiani (1517 anni) che usa abitualmente internet.
73%
La percentuale di teenager italiani che ha usato, almeno una volta, programmi di instant messaging.
-24%
Le vittime degli incidenti stradali nel 2009 rispetto all’anno precedente, fonte Ministero dell’Interno.
31,3%
Percentuale di ragazzi turchi con meno di 15 anni che fuma.
non siamo tutti uguali Il ritratto dei teenager fatto dai media sembra sempre essere impietoso, ma siamo davvero tutti così? Basta alle generalizzazioni sugli studenti! autore > paolo sansone luogo > milano
NON DEVI ARRAMPICARTI P E R S A LVA R E I L P I A N E TA . D E V O LV I I L 5 X1 0 0 0 A GREENPEACE.
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categoria > copertina
“
tags > tg, studenti, realtà, teenager, droga, violenza, divertirsi, ospiti
Si fumano spinelli nella tua scuola?” “Io no, ma so che qualcuno fuma in bagno”. Dopo l’ennesimo caso, che si tratti di bullismo, droga nelle scuole o xenofobia tra ragazzi, l’ennesimo telegiornale a caccia di capri espiatori intervista il teenager di turno, riprendendolo dalle Converse fino alle spalle. E poi servizi e articoli sull’aumento dell’uso di alcol tra i minorenni, sulle stragi del sabato sera, su ragazzi che trascorrono le serate a stordirsi in discoteca. Tristi realtà, ma pur
sempre marginali. Gli studenti o sono tutti di sinistra, o sono fattoni, o riottosi oppure sono a caccia di pretesti per non andare a scuola. Talmente tanti stereotipi che alcuni cozzano tremendamente tra di loro.
Ognuno si diverte come vuole C’è chi ha i tubolari bianchi, chi porta i calzini di caldo cotone blu scuro e chi ama quelli tutti colorati a righe orizzontali. C’è chi muore per il calcio, chi per il basket, chi per il rugby. Alcuni si accontentano della birra con gli amici nel familiare pub
del paese o della piccola città, chi segue la filosofia del go clubbin’, chi vuole ascoltare a tutti i costi musica live, chi non può fare a meno di prendere la macchina o di scroccare un passaggio per raggiungere la grande discoteca fuori città. Sembra quasi che i mezzi di informazione siano, volutamente o senza colpa, il primo veicolo di quella conformazione e di quegli standard visti come sbagliati. Trasmissioni a target under 20 che mettono in vetrina la bella vita dei vip, il divertimento a base di droga, locali notturni ed esperienze estreme, come se tutti i ragazzi fossero popolo della notte.
Non si generalizza sulle altre età Sarebbe come dire che tutti gli over 30 hanno un lavoro a tempo indeterminato, un mutuo, una famiglia, vanno allo stadio la domenica, in vacanza ad Agosto, odiano la propria suocera, votano
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frequentata, amici conosciuti, esperienze vissute. Perciò i giovani sono di sinistra quanto di destra, come pure possono non avere interessi politici, ascoltano rock o house o hip hop, giocano a calcio, fanno skate, suonano il pianoforte impettiti in camicia o sudano le proprie t-shirt in una sala prove, bevono o sono astemi, hanno fatto uso di droga oppure no. Nel caso dei giovani, più che per gli adulti, più del singolo conta il gruppo. Quindi è ammissibile che, pur mantenendo le proprie singolarità di individui, ci siano delle forme di conformazione in chiave di coesione all’interno dei vari gruppi. Ma esistono talmente tante variabili sociali e culturali che è molto più logico pensare a nuclei diversi e volendo in contrapposizione, piuttosto che ad una massa uniforme e informe di famigerati “né carne né pesce”. Quindi: viva la diversità! n
Gli italiani che consumano bevande alcoliche (non solo teenager, quindi!).
65%
La percentuale di teenager italiani che guarda abitualmente la televisione.
12%
La percentuale di teenager che fa almeno un’ora di attività fisica ogni giorno.
Daniele >> centrodestra, non leggono né
giornali né libri e hanno come unica preoccupazione il futuro dei propri figli. Ovviamente le cose non stanno così, come nel 90% dei casi è erroneo soffermarsi al livello stereotipi e luoghi comuni per dare un giudizio su un ragazzo. Come per molte altre situazioni, molti programmi qualunquisti, sia di informazione, sia di approfondimento, ma anche talk show con gli ospiti più improbabili e assolutamente senza fondamenti di attendibilità, cavalcano a periodi una singola notizia, un singolo caso, andando a cercare radici culturali e documentando tutti i casi vagamente analoghi. È stato così per esempio per alcuni casi di bullismo saltati particolarmente all’attenzione dei media. Il bullismo come espressione di violenza fisica, ma anche psicologica, sembrava essere la bestia nera della scuola italiana, il primo problema da risolvere, più importante di riforme e tagli BLOGmag 8
sui bilanci. Se si accende ora la tv, l’argomento non viene più toccato. È scomparso il bullismo? Sono stati applicati provvedimenti così efficaci? In passato esisteva o erano solo ragazzi che facevano a botte? E seduto a tavola con i tuoi genitori, mentre la televisione trasmette questo genere di notizie, senti tuo padre affermare: “Quante ne combinavo quando avevo la tua età, facevo sempre disperare tua nonna”.
A ciascuno il suo background
È pur vero che i tempi sono cambiati e che le differenze rispetto al passato sono abissali; è pur vero che alcune realtà che i media dipingono sono quanto mai reali e, se vogliamo, allarmanti. Ma come sempre è sbagliato e strumentale fare di ogni erba un fascio. Come è ovvio che sia, ci sono tantissimi fattori in grado di influire sulla crescita dell’individuo, sulla formazione del suo background culturale: luogo di nascita, status sociale della propria famiglia, scuola
19 anni Liceo Pansini Napoli Come credi che i media trattino l’argomento “studenti”? Credo che l’argomento venga trattato in maniera molto approssimativa, non c’è un vero e proprio approfondimento al riguardo. Come dovrebbero farlo? In modo più costante, interessandosi davvero delle problematiche giovanili e facendo emergere anche le cose positive, non solo il peggio di noi. Credi ci sia un accanimento esagerato verso i ragazzi o che il comportamento dei media sia giustificato? Il comportamento dei media è giustificato in parte... ma comunque non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio. Come ti senti quando vieni accostato a brutti modelli? Mi sento molto deluso perché i media dovrebbero divulgare le notizie per cercare di risolvere il problema e spesso invece lo gonfiano additando tutti gli studenti.
Marco Mazzoni
24 anni Fondatore BLOGmag www.marcomazzoni.eu
Le pecore nere
Avete presente Habbo? Quel giochino on-line? Beh, un annetto fa gli sviluppatori hanno deciso che sapevano tutti i gusti degli studenti italiani, e hanno iniziato a raccontare in giro
che a tutti piacciono le stesse cose, che fanno tutti le stesse cose, e che è la stessa cosa in tutto il mondo... A tutti piace la Nokia, i Tokio Hotel, l’idolo è Zac Efron; insomma, un branco di pecore in cerca dell’Habbo pastore. Ma questo non è che l’ennesimo esempio di pseudo-sondaggi fatti con lo scopo di dare in pasto alla stampa non le notizie vere, ma quelle che i giornali stessi sono abituati a pubblicare da anni. Chi non è vecchio dentro sa che la verità è proprio l’opposto; ma questo è meglio non raccontarlo in giro, qualcuno potrebbe preoccuparsi. P.S. Avete visto che la copertina di questo numero è da colorare? Mi fate vedere le vostre opere d’arte? (io@ marcomazzoni.eu)
Delia
17 anni Liceo classico Pansini Napoli Come credi che i media trattino l’argomento “studenti”? Secondo me trattano questo argomento principalmente mettendo in primo piano l’aspetto negativo che caratterizza noi studenti. Come dovrebbero farlo? Dovrebbero soffermarsi anche sulle belle iniziative, sia creative che scolastiche di noi ragazzi, non prediligendo sempre l’aspetto negativo che essendo di maggiore impatto ovviamente fa più scalpore. Credi ci sia un accanimento esagerato verso i ragazzi o che il comportamento dei media sia giustificato? No, è sicuramente molto accentuata la visione negativa a causa dei ricorrenti fenomeni di bullismo. Come ti senti quando vieni accostato a brutti modelli? Mi sento molto lontana da questi esempi perché non è un mondo che mi appartiene e sono anche amareggiata in quanto troppo spesso si generalizza.
Andrea
18 anni Ist. Aldini-Valeriani Bologna Come credi che i media trattino l’argomento “studenti”? Non troppo seriamente. Veniamo classificati (senza possibilità d’appello) secondo etichette già prefissate nella mente degli “adulti”: emo, punk (abbbestia), figlio di papà o bamboccione (il truzzo di oggi) o, peggio ancora, adolescente problematico. Credi ci sia un accanimento esagerato verso i ragazzi o che il comportamento dei media sia giustificato? Credo di sì, perché a mio avviso, i media tendono ad esasperare il nostro comportamento. Come ti senti quando vieni accostato a brutti modelli? Deluso, perché ho sempre odiato quei modelli e non ho mai voluto essere accomunato a quegli individui.
Giulia
17 anni Istituto d’Arte Bologna Come credi che i media trattino l’argomento “studenti”? Non lo trattano e se lo fanno affrontano l’argomento in modo superficiale. Come dovrebbero farlo? Dovrebbero cercare di comunicare di più cercando di capire realmente la profondità dei problemi riguardanti i più giovani. Credi ci sia un accanimento esagerato verso i ragazzi? Non credo ci sia accanimento ma più che altro indifferenza e noncuranza. Come ti senti quando vieni accostato a brutti modelli? Non mi meraviglia perchè siamo circondati da ignoranza e l’unica cosa che si può fare è cercare di differenziarsi in maniera costruttiva. BLOGmag 9
>> teen è una fascia d’età che spende e fa
informazione in tv? tv fredda con i teen Un giornalista della Rai ci dice la sua sul disinteresse della televisione per il mondo dei 13-19enni autore > giovanni de girolamo luogo > milano categoria > copertina
T
tags >errori, giornalismo, tv, televisione, rai, mediaset, mtv, la7, web 2.0
rascorsa ormai da molto l’era dei cartoon, spesso facendo zapping tra i canali ci rendiamo conto che la tv non è proprio come la desideriamo; anzi, la fascia d’età tra i 13 e i 19, non si è ancora capito per quale oscuro motivo, non è ben rappresentata, informata e coccolata dalle tv. Se forse sulla carta stampata o, ancora di più, sul web il teen è in grado di destreggiarsi, di informarsi, di comunicare, di rappresentarsi e di essere rappresentato, questo non succede con uno dei mass-media
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più seguiti in Italia: la televisione. Perché? Una risposta ai nostri quesiti ce la fornisce Luciano Ghelfi, stimato scrittore e noto giornalista Rai. Quali sono gli errori attribuibili al mondo del giornalismo per quanto riguarda il trattamento dei più giovani? Complessivamente il mondo dell’informazione e della comunicazione vede i più giovani quasi esclusivamente come consumatori. La pubblicità è molto attenta ai teenager, perché quella del >>
d a e r re! mo
ista terv n i ’ l i u Legg pleta s ! m co ag.it m G BLO
Luciano Ghelfi si è diplomato al liceo Classico Virgilio di Mantova e si è laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica. Inizia la carriera giornalistica nella Gazzetta di Mantova, occupandosi di cronaca, politica locale, ambiente e scuola. Nel 1988 assume l’incarico di corrispondente Rai per la provincia di Mantova, per poi passare alla redazione politica del Tg2, dove acquisisce grande esperienza nella comunicazione istituzionale. Attualmente è un giornalista parlamentare affermato, corrispondente del Tg2.
spendere soldi; al contrario, il mondo del giornalismo sostanzialmente li ignora del tutto. Questo si riscontra nei palinsesti, in particolare in quello Rai, dove non sono presenti particolari programmi dedicati: o sono per ragazzi più piccoli, o per adulti. Avete mai pensato di dedicare uno spazio all’interno del vostro palinsesto, che abbia come target e come punto di riferimento il mondo dei teen? Non mi risulta in preparazione niente di simile, almeno non in Rai. Crede ci sia superficialità da parte delle tv, soprattutto di quella di Stato, nel trattare e nell’affrontare le problematiche giovanili? Certamente, gli indici di ascolto ne sono una conseguenza evidente. Le indagini Auditel dimostrano che la Rai ha un pubblico sicuramente più vecchio sia di Mediaset che di La7 ed Mtv. È un segnale forte, rilevatore del fatto che i ragazzi non guardano la Rai perché non trovano nel suo palinsesto nulla di interessante. È giusto far coincidere questo disinteresse per la tv con l’avvento del web 2.0? Internet è un media sicuramente molto più “vicino” ai teenager rispetto alla tv. L’interattività è il grande vantaggio del web 2.0 sugli altri media cartacei e digitali. La libera interazione sul web permette non solo di informarsi, ma anche di interagire con gli altri e di ampliare le proprie relazioni sociali. La tv da questo punto di vista è uno strumento totalmente passivo. Quanto e in che modo i ragazzi di oggi sono protagonisti del loro tempo, di questo tempo? Quella dei teen è una fascia d’età poco toccata dai media in generale, non solo dalla tv. In tv e sui giornali si discute molto riguardo tematiche universitarie, ma pochissimo delle scuole secondarie. O non se ne parla o si affronta l’argomento in maniera molto superficiale. Io ancora non ho visto un’inchiesta sull’elevazione dell’obbligo scolastico innalzato ai 16 anni (D.M. 139/2007) che arrivasse al cuore della questione: è un tema che sui giornali italiani non vedo e difficilmente vedrò! Qual è il più bel ricordo della sua gioventù? L’aver fatto politica nelle assemblee
del liceo. Ricordo che quello delle assemblee era un momento di contrapposizione politica (seppur nel suo piccolo) davvero forte. Fare politica in quei momenti significava confrontarsi e scontrarsi a livello ideologico con altri ragazzi con cui, in seguito, sono nati sinceri rapporti di amicizia al di là delle differenze di idee. Politica nel mondo studentesco: rispetto alla sua generazione è cambiato qualcosa? Non solo in questa generazione è cambiato qualcosa, anche la mia generazione partecipava meno di quella degli anni ‘70: credo sia stata una china discendente verso il disinteresse per queste forme di partecipazione studentesca. Purtroppo le persone che partecipano alle assemblee d’istituto sono sempre di meno. È un peccato, perché sono momenti di cultura, di confronto, di scambio di idee politiche e non, di crescita e riflessione. n
Dictionary Auditel: società che si occupa della rilevazione dei dati di ascolto televisivo. D.M. 139/2007: decreto ministeriale che modifica e rinnova l’obbligo di istruzione e innalza l’età minima per l’impiego a 16 anni. Palinsesto: insieme delle trasmissioni programmate da una emittente per un certo periodo (un giorno, una settimana, un mese...). Rai: Radiotelevisione Italiana. È la televisione di Stato italiana. Web 2.0: insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione tra sito, utente e utenti (blog, forum, chat, Wikipedia, YouTube, Facebook, MySpace, etc.). BLOGmag 11
© Francesca Guadagnini
Dati e curiosità
rseon!o o m ci 0-41 lo rAepaagd ina 4 belle del ù to pi le fo
studay09 Gli studenti si organizzano per realizzare la giornata dell’arte e della creatività!
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osa accomuna Roma, Bologna, Nuoro, Novara, Terni e Ferrara? Apparentemente poco, in realtà un grande progetto. La Consulta Provinciale Studentesca di queste città ha dato vita, il 7 maggio scorso, alla seconda edizione dello STUDAY. Lo stesso giorno, infatti, hanno celebrato insieme agli studenti delle scuole superiori dell’intera provincia la creatività e l’arte studentesca.
Le iniziative
Ogni consulta ha organizzato iniziative, concerti, eventi sportivi o esibizioni a cui gli studenti BLOGmag 12
hanno partecipato o assistito numerosi. Oltre a concerti di band studentesche locali che hanno avuto la possibilità di riunirsi sullo stesso palco per farsi ascoltare dai loro coetanei, alcune città hanno personalizzato questa giornata prendendo accordi con l’amministrazione comunale per permettere a tutti gli studenti di visitare gratuitamente i musei cittadini, è stata data la possibilità a giovani writer di trovare uno spazio per esprimere la loro arte a colpi di spray, cabarettisti in erba hanno intrattenuto il pubblico con le loro battute e sono stati proiettati cortometraggi realizzati dagli
! DAY U T S
studenti. Grazie anche alla splendida giornata di sole, gli studenti di tutte le scuole si sono ritrovati nelle piazze e nei parchi della loro città vivendo una giornata di scuola in maniera diversa. Innanzitutto perchè questa volta a decidere le materie da studiare sono stati proprio gli studenti che hanno organizzato tutte le iniziative e sono stati i protagonisti dei contenuti. E dopo aver speso tante energie per rendere possibile lo STUDAY versione 2009, è stata una bella soddisfazione vedere che gli studenti che hanno partecipato sono stati tanti e si sono divertiti traendo il massimo da questa giornata.
La solidarietà
Purtroppo l’edizione di quest’anno, a livello nazionale, è stata realizzata in un numero inferiore di città rispetto allo scorso anno per colpa di gravi eventi che hanno costretto gli organizzatori a rimandare o annullare la giornata. A L’Aquila,
Avezzano e Sulmona, a causa del grave terremoto che ha colpito la regione, non è stato possibile ma soprattutto opportuno ostacolare i soccorsi così come ad Alessandria, colpita da un’alluvione, per fortuna con conseguenze meno gravi di quelle dell’Abruzzo. Così, dopo aver dedicato l’edizione 2008 dello STUDAY al popolo tibetano colpito dalla repressione del governo della Repubblica Popolare Cinese, quest’anno la solidarietà degli studenti si è rivolta alle vittime del terremoto con raccolte fondi destinate alla ricostruzione.
STUDAY 2010
Una volta di più gli studenti hanno dimostrato di essere in grado di essere protagonisti con lodevoli iniziative e di trovare autonomamente gli spazi per esprimersi e realizzarsi con grande successo di pubblico e partecipazione. L’appuntamento è quindi per l’anno prossimo, sempre il 7 maggio, il giorno dello studente! n
Entriamo ora nel vivo delle iniziative realizzate nel corso di questo STUDAY nelle singole città. A Roma sono state fatte le cose davvero in grande con un palco di 80 mq su cui si sono esibiti dalla mattina alla sera band studentesche che hanno intrattenuto i circa 3000 studenti presenti ai giardini dell’Eur. Giovani writer hanno realizzato murales dedicati alle vittime del terremoto abruzzese come a Ferrara dove a disposizione degli artisti della cultura street c’erano 15 pannelli forniti dalla Cps. A Terni, in contemporanea all’esibizione sul palco dei gruppi partecipanti al concorso con in palio una registrazione pagata dalla Consulta locale (premio vinto dai Punto Interrogativo), si è svolta una vera e propria Fiera dello Studente con banchetti della Cps, delle scuole, dell’associazione Emergency e di corsi di musica per gli studenti. A Bologna, nel parco di Villa Serena, prima i writer poi le band hanno avuto la possibilità di esprimersi e di esibirsi. I più sportivi hanno anche giocato a pallavolo, calcetto e fresbee anche se per molti ragazzi è stato “solo” un momento prezioso di ritrovo. Anche a Novara la giornata è stata all’insegna dello sport con un torneo di calcio a 5 con un tema di fondo legato ai diritti umani: “Acqua, bisogno o diritto”. Bologna e Ferrara, poi, hanno fatto in modo che tutti gli studenti potessero visitare i musei della città gratuitamente ottenendo un buon risultato. Infine, l’evento più grosso è stata l’esibizione cabarettistico musicale, seguita a quella dei vicecampioni del mondo di yo-yo acrobatico, dei comici Lillo & Greg sul palco di Roma.
La redazione BLOGmag 13
120 milioni
Le sovvenzioni dello Stato alle scuole private in euro (10 milioni in meno dell’anno scorso).
884.000
Gli alunni nelle scuole private.
130.000
Gli studenti nelle scuole superiori private (il 10% di quelli della scuola pubblica).
2000
xtra Anno in cui lo Stato ha iniziato a sovvenzionare le scuole private.
una scuola... di lusso La Guardia di Finanza propone di considerare l’iscrizione agli istituti privati come un bene di lusso
autore > giusy cristiano luogo > avellino categoria > scuola
S
tags > private, paritarie, scuola, famiglie, lusso, economia, finanza
tudenti distratti e con poca voglia di studiare: così, il più delle volte, le famiglie sono costrette ad iscrivere i propri figli alle scuole private, pagando una retta non indifferente per vedere i propri figli studiare in un ambiente più completo e, magari, venendo seguiti di più dai professori. Questo è uno dei (tanti) motivi per cui il numero degli iscritti alle scuole paritarie, cresce ogni anno di più. Il ministero dell’Economia, ha valutato la situazione e ha pensato bene di tenere sotto controllo tutti i nuclei famigliari che iscrivono i propri pargoli alle scuole private: a breve infatti, la Guardia di Finanza BLOGmag 14
avrà libero accesso a tutti gli elenchi degli alunni frequentanti le scuole non statali. Infatti, da oggi, mandare un figlio ad una scuola privata viene considerato un lusso un po’ come avere una casa in Costa Smeralda o uno yacht privato! Se una famiglia può permettersi di tener fronte alle spese di una scuola paritaria significa, secondo la Finanza, che ha un reddito abbastanza alto per questo motivo frequentare una scuola privata diventa indice di ricchezza! “Va sviluppato un attento esame di elementi di spesa e di investimento indicativi di capacità contributiva. Si raccomanda, altresì, di tenere in debita considerazione la profonda trasformazione sociale e i
nuovi stili di vita che hanno ampliato lo scenario dei beni e dei servizi indicativi di elevata agiatezza”: questo è quanto espresso nella circolare sulle conseguenze che porterà quest’iniziativa. Subito dopo aver appreso la notizia, le scuole cattoliche (ma anche le scuole laiche, i Docenti, i presidi, i gestori e gli stessi studenti) sono scese in campo per protestare. “Siamo tutti contro l’evasione fiscale” dichiarano; ma non ritengono giusto eguagliare i piaceri del tempo libero ad una fonte di istruzione. In quest’occasione ci tengono inoltre a ribadire anche i diritti garantiti dalla nostra Costituzione quali la libertà di educazione e di scelta scolastica delle famiglie. Questa notizia, ovviamente, non rende felici i gestori delle scuole che temono “un effetto boomerang iscrizioni”; i cittadini potrebbero evitare le scuole paritarie pur di non avere ulteriori tassazioni; altri, invece, hanno interpretato questo comunicato quasi come una minaccia. Non ci resta che assistere ai prossimi sviluppi della faccenda con la speranza che questa iniziativa non sconvolga ulteriormente l’intero sistema scolastico. n
Notizie dalle CPS di tutt’Italia
Nucleare a Lecco, sport a Bergamo
La Consulta provinciale degli studenti di Lecco, oltre alle innumerevoli attività di routine (plenarie ordinarie e straordinarie, conferenze varie e giornata dell’arte), in data 9 maggio ha organizzato un’interessante dibattito tra giovani e rappresentanti delle istituzioni locali sul tema dell’energia nucleare… per andare al “nocciolo della questione”. Anche la vicina CPS di Bergamo ha mandato in porto numerosi progetti. Tra i più importanti ricordiamo il cineforum incentrato sulla giornata della memoria, un convegno di studi sulla Costituzione e la legalità, tornei sportivi tra le scuole della provincia, un concorso musicale e un’altro concorso a premi per la realizzazione del nuovo logo CPS.
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Un nuovo centro storico e coscienza civica
Legalità e giornalino
La Consulta Provinciale di Livorno sta continuando a focalizzare l’attenzione sul tema della legalità. Alcuni fortunati studenti, grazie ad un finanziamento della questura e ad un progetto di gemellaggio che va avanti da due anni, si sono recati ad Agrigento per affrontare e divulgare il tema in altre zone d’Italia. Allo stesso modo una delegazione di Agrigento formata, oltre che da ragazzi, anche da personaggi illustri della politica locale, è venuta a Livorno per una serie di conferenze incentrate sulla legalità. Sempre con la collaborazione della questura di Livorno è stato organizzato un giornalino della CPS, chiamato Diario di bordo, realizzato da studenti e giornalisti affermati sul territorio locale. Il 16 maggio, come di consueto, s’è celebrata la giornata dell’arte e della creatività provinciale.
TERNI
Su radioorvietoweb, una radio on line, la CPS ha dato vita ad un programma radiofonico per studenti che va in onda ogni primo venerdì del mese. In questo spazio si affrontano tematiche di interesse per il mondo scolastico, studentesco e giovanile in generale. Molto importante è stato un incontro tra gli studenti della provincia di Terni e l’On. Ministro Giorgia Meloni su un tema legato al mondo dei ragazzi a cui hanno partecipato tutti gli esponenti dei giovani in vario ambito (artistico, musicale, sportivo, etc.); mentre altre giornate di formazione sono state incentrate sul ruolo fondamentale che l’Europa svolge nel contesto internazionale, nonché sulle vicine elezioni europee. Anche la Consulta di Terni, come tante altre CPS d’Italia, sta organizzando una raccolta fondi per le popolazioni vittime del terremoto.
La CPS di Agrigento ha chiesto i fondi strutturali europei per la riqualificazione del centro storico, al fine di trasformare le case pericolanti in centri di aggregazione per i giovani. Ha organizzato diversi incontri di orientamento universitario; un progetto sulla sicurezza stradale; un progetto letterario in collaborazione con il ministero per “rilanciare” la cultura; un’importante meeting dal titolo “Dalla scuola alla vita, imparare a vivere la democrazia”; delle conferenze sulla shoah durante la giornata della memoria. Con il progetto “Fisco e scuola”, in collaborazione con l’USR, ha cercato di sensibilizzare gli studenti ad una coscienza civica; ha aperto il gruppo “CPS Agrigento” su Facebook; ha donato 1800€ all’ENEA per finanziare pannelli fotovoltaici delle scuole africane; ha scritto una lettera al governo per chiedere di riqualificare Lampedusa, al fine di rilanciare l’economia agrigentina; ha patrocinato un concorso di bellezza ed organizzato diversi tornei sportivi.
AGRIGENTO
La CPS di Milano quest’anno ha organizzato numerosi eventi ricreativi per i giovani della provincia. Primo tra tutti un torneo di calcetto, in collaborazione con il CSI, tra gli studenti delle più disparate scuole di Milano. Altre lodevoli iniziative sono state i concorsi fotografici e musicali. Il vincitore del concorso di fotografia potrà esibire la propria opera in una mostra, e avrà in regalo una fotocamera professionale; mentre il vincitore del concorso musicale, oltre ad esibirsi come special guest durante la giornata della creatività provinciale, avrà la possibilità di incidere un brano in uno studio di registrazione. Sul fronte umanitario la CPS di Milano si sta mobilizzando per una raccolta fondi destinata alle province abruzzesi colpite dal sisma.
La Consulta di Trento ha realizzato il manuale dello studente, una sorta di vademecum che spiega quali sono i diritti, ma anche i doveri degli studenti, nonché tutte le normative che regolano il mondo studentesco. Iniziativa innovativa è stata quella di organizzare delle sfilate di moda “studentesche” che si svolgeranno in concomitanza con l’ultimo giorno di scuola. Nella stessa data la giornata proseguirà con esibizioni dal vivo di band giovanili. Ha organizzato inoltre un concorso letterario dividendolo in due categorie: poesia e prosa. Per i primi tre classificati in ogni categoria, oltre alla fama e alla gloria, è stato offerto un cospicuo premio in denaro.
Programmi radio ed Europa
LIVORNO
Il riepilogo di un anno di iniziative
MILANO
LECCO e BERGAMO
a cura di Giovanni de Girolamo
Manuali, sfilati e live!
TRENTO
consulta news
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Le persone assistite, ogni giorno, dalla Protezione civile nelle zone terremotate.
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Le tende allestite per fornire un alloggio ai terremotati.
20.000
Gli aquilani che se ne sono andati via dalla città per raggiungere amici e parenti in grado di ospitarli in altri luoghi.
13.000
Le persone che riavranno una casa entro ottobre secondo Silvio Berlusconi.
© ttan
a r t x
da dove riparte l’aquila Un racconto in presa diretta da uno studente aquilano per capire ciò che è successo in Abruzzo nel primo mese di terremoto. E, soprattutto, che ne è stato dalla fascia più giovane della popolazione autore > tommaso tani luogo > l’aquila
categoria > attualità
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tags > terremoto, magnitudo, città, polvere, misure urgenti, capoluogo, scosse
li Abruzzesi sono forti e gentili. A forza di sentirlo dire, un mese dopo quello che è successo, iniziamo a crederlo anche noi: sì, siamo forti ed anche un po’ gentili, non più di tanto.
Forti a tal punto che Mauro prende la sua laurea triennale, dopo due settimane dal 6 Aprile, in una tenda, sotto la pioggia scrosciante, gli amici fuori sotto gli ombrelli e i professori con cappotto, sciarpa e guanti. E per festeggiare si va a pranzo in due campi: a Coppito dove ci sono i volontari della scuola di cucina BLOGmag 18
di Villa Santa Maria, rinomati per la loro bravura, e nel campo gestito dalla Protezione Civile del Veneto chiacchierati anche loro per la bontà dei pasti e la voglia di festeggiare quando si può.
Una città piccola
L’Aquila riparte delle lauree e dagli esami sostenuti seduti sulle aiuole per strada: per assurdo è proprio la fascia giovane della popolazione della città e dintorni ad essere stata più colpita ed è quella che deve farla tornare a volare. Quando si
vive una cittadina - paese di 70000 abitanti, assistere a oltre 300 morti vuol dire che almeno i due terzi di quei nomi li conoscevi, li avevi incontrato per i corridoi delle scuole e delle facoltà, che qualche amico te li aveva presentato. Spesso non sono tanto i nomi a dirti qualcosa quanto i volti che trovi ritratti in piccolo tra le pagine di un giornale, anche quelli nazionali ormai, che hanno scoperto improvvisamente dell’esistenza del capoluogo dell’Abruzzo, regione anonima come la sua prima città, prima del 6 Aprile.
Il terremoto come un’abitudine In quella città appunto la gente da gennaio non dormiva sonni tranquilli come una volta: certo, tutti sapevano di abitare in una delle zone più sismiche d’Italia dove ti ci devi abituare che la terra trema, altrimenti non vivi. Fino al 30 marzo il terremoto era un argomento da caffè - “Toh, ma l’hai sentito tu stanotte?” - o al più un’occasione utile per perdere un’ora di lezione a scuola con le esercitazioni di
evacuazione. Ma forse proprio perché abituati, forse perché vanamente rassicurati dalle autorità che oggettivamente nulla hanno potuto prima dell’evento, ormai neanche le prove di evacuazione si tenevano più, come se le procedure da seguire fossero già nel patrimonio genetico degli aquilani. Nessun ente o istituzione ha fatto delle esercitazioni, dalla Regione alla scuola – pare fossero previste per il 7 e l’8 Aprile. I più previdenti di noi avevano una borsa nella macchina parcheggiata in luoghi sicuri – fuori dai garage e lontane dai balconi – con scarpe, calzini, tute e coperte. Chi ha potuto ha fissato i mobili al muro, almeno quelli più pericolanti, ha fatto sistemazioni al mobilio, più per scrupolo che per prevenzione. I più “fifoni” (a ragione, possiamo dire ora...) hanno dormito in macchina la notte del 30 Marzo quando una scossa di magnitudo 4 ha scosso il primo pomeriggio aquilano, seguito da altre 9, tutte abbastanza forti. E come hanno fatto anche il 5 aprile sera, impauriti dalle due forti scosse della tarda sera, riempiendo i piazzali dei supermercati di auto, camper e roulotte – con fuochi, chitarre e alcol per i più giovani.
La paura e l’assurdo
Ma a poco serve tutto questo quando a quelle maledette 3 e 32 il boato precede quelli che sono i 22 secondi più lunghi della nostra esistenza. 22 secondi di rumore assordante, di tremare, di non controllare più nulla, di pensieri che quella è la volta giusta, non come le altre, “qui sotto stavolta ci rimaniamo”. Quello che segue – polvere, macerie, gas che esce ovunque, scintille elettriche dell’alta tensione divelta, lacrime, sangue, rumori di palazzi che vengono giù, morte – è un ricordo indistinto. Non si può raccontare neanche a se stessi quello che si è provato, così come la sensazione di “fine vita”, come freddamente l’hanno battezzata ultimamente i nostri politici. Solo un susseguirsi di situazioni assurde, di gente che non sa cosa sta facendo: alle 6 c’era la fila agli autolavaggi automatici in città
per sciacquare le macchine. Chi sostiene che l’uomo è un animale razionale doveva essere a L’Aquila la mattina del 6 Aprile. Ora L’Aquila non è una città ma una zona militare, blindata. E’ una miniera di polvere. Un insieme di campi di sfollati che diventano carceri recintati dove nessuno può accedere se non è parte di una struttura esterna nazionale. Il nostro territorio non è più il nostro territorio. Hanno preso in gestione L’Aquila e ce la ridaranno quando avranno deciso cosa fare e dopo che l’avranno fatto. L’unica cosa in cui possiamo sperare è che il mondo non ci dimenticherà il prossimo anno, quando i media avranno scordato dove sono L’Aquila, Onna e Paganica e le misure urgenti previste dal Governo saranno arrivate al loro termine. n
© ttan
64.000
La Magnitudo
Il sisma che ha squassato la provincia aquilana è stata, a detta dei dati ultimamente pubblicati dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, di un’intensità pari a 6,3 Mw (Magnitudo momento, la scala attualmente più precisa). Si è parlato inizialmente di M 5,9, ma si tratta di una misura rapida e per questo non abbastanza precisa. I Comuni inseriti nella “lista dei colpiti” sono 49 e sono quelli che hanno riportato danni pari o superiori al sesto grado della scala Mercalli, quest’ultima invece calcolata in base ai danni osservati dopo il sisma, tenendo conto cioè di come hanno reagito terreno e costruzioni. BLOGmag 19
la pubblicità non è acqua Crisi dei pubblicitari o suicidio mediatico? Una nuova pubblicità prende forse troppo alla leggera (come l’acqua) un tema importante autore > nima benati luogo > bologna
categoria > attualità
C
tags > acqua, cristina chiabotto, pubblicità, anoressia, bulimia, vestiti, spot
he la televisione di oggi sia prevalentemente spazzatura ce ne eravamo accorti; ma ultimamente sembra quasi che ci mettano dell’impegno per riempirla di idiozie. Lasciamo perdere i reality: possono piacere o non piacere ma nessuno ti costringe a guardarli (sono ad un ora precisa che puoi benissimo evitare). Portando la nostra attenzione sulle pubblicità, invece, noteremo che quella di una nota acqua è cambiata. In effetti, all’inizio questa novità può scatenare applausi e urla, perché di una certa insopportabile suora (che faceva venire voglia di convertirsi all’ateismo) e dei suoi dannatissimi ricatti con le foto non se ne poteva proprio più. Ma dopo aver visto lo spot... Alla costante Chiabotto si sono aggiunte quattro streghe e una povera disgraziata. Le ragazze sono in un negozio e due di loro decidono di provare dell’intimo: la Chiabotto esce dal camerino in tutto il suo metro e ottanta per quaranta chili, domandando maliziosa: “Come sto?” alle 4 amiche che si sbracciano per lei, canticchiando il solito “pulita dentro, bella fuori”, euforiche e benevole come se fossero le sue damigelle d’onore. Poi dal camerino a fianco esce l’altra amica, la classica ragazza della porta accanto, mediterranea, più bassa e formosa ma con un viso molto carino, anch’essa in baby-doll, ponendo la stessa domanda della BLOGmag 20
stangona: non l’avesse mai fatto! Le quattro fatine Disney diventano delle arpie, cambiano atteggiamento e arcigne la guardano schifate intimandole “Ma va’ a depurarti va’” (con grande finesse per sottolineare il loro disgusto). A quel punto la Chiabotto abbassa letteralmente il capo per guardare negli occhi la poveretta e le rifila una smorfietta di superiorità. Senza girarci troppo intorno: si parla tanto della lotta all’anoressia e alla bulimia, si urla che la bellezza interiore è quella che conta, che
l’obiettivo nella vita non è essere magre come chiodi ed avere l’ultimo vestito di moda, che non è questo il modo per essere osannate da tutti. Va bene, non ci crede nessuno ma almeno fate finta di crederci voi che ce la raccontate! Certamente il 90% delle ragazze italiane si rispecchia nel camerino “grasso” che potrà annegarsi in questa dannatissima acqua ma non si alzerà di 50 cm, nè perderà 20 chili! E poi, diciamocelo, quante di voi si rivedono nella signorina Cristina? E allora perché un idiota è stato pagato fior di quattrini per dire che se non sei alta, magra, bionda fai schifo e ti meriti di essere trattata di conseguenza? Quello che costui non ha ancora capito, è che la ragazza che ha usato come “fenomeno da baraccone” è una ragazza normale, e a parer nostro anche molto carina. Sono le quattro pettegole e la Chiabotto stessa ad essere “anormali”, che se sono state così fortunate da nascere bellissime potrebbero almeno evitare di denigrare chi invece non lo è stato altrettanto. E allora, diciamo grazie a coloro che credono di avere a che fare con un branco di cerebrolesi che non riescono a cogliere messaggi subliminali di così basso livello. n
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thailandia Nel cuore dell’Asia, un paese strozzato dal continuo caos politico prova a rialzarsi. autore > nico scagliarini luogo > bologna categoria > mondo
S
tags > costituzioni, asia, militari, civili, governi, referendum, thaksin, vejjajiva, sundaravej
icuramente la Thailandia è un paese di cui si sa poco: tsunami, resort superlusso e turismo sessuale sono le prime cose che vengono in mente. Ma, per esempio, è stato anche l’unico paese del sud-est asiatico a mantenere la propria autonomia durante il periodo coloniale: l’Italia fu tentata di impadronirsene, ma Francia e Inghilterra, desiderose di mantenere uno stato-cuscinetto fra i loro domini asiatici, rinunciarono alla conquista del Regno del Siam in cambio dell’applicazione di riforme liberali di stampo europeo e di buona parte dei territori che erano sotto la sua influenza.
caos politico, spodestando il primo ministro, nonché magnate delle comunicazioni, Thaksin Shinawatra. Il suo principale oppositore era Sondhi Limthongkul, anche lui uomo forte delle comunicazioni ma danneggiato dalle politiche del presidente, e leader del People’s Alliance for Democracy. Per contrastare Shinawatra si alleò con un nutrito gruppo di scontenti: autorità religiosa, parte della
Comandano i militari
Nel 1932, dopo un golpe supportato anche dai civili, la Thailandia divenne una monarchia costituzionale, con il re a capo dello Stato e un primo ministro eletto a capo del governo. Il potere politico è rimasto a lungo sotto il controllo militare con risultati discutibili: dal 1932 ad oggi sono state promulgate ben 14 Costituzioni. La democrazia ha incominciato ad imporsi a partire dagli anni ’80, non senza difficoltà e interruzioni dovute a nuovi interventi dei militari. Nel 1997 finalmente venne promulgata la prima Costituzione che parlava esplicitamente di partecipazione e diritti umani, ed è considerata una pietra miliare nella processo di riforma democratica del paese.
Tutti contro Shinawatra
Nel 2006 un nuovo golpe ha catapultato nuovamente il paese nel BLOGmag 22
Indice di Sviluppo Umano
E’ un indicatore (Human Development Index), con valori compresi tra 0 e 1, usato dal UNDP (United Nations Develpment Programme) per misurare il livello di sviluppo delle nazioni. Rapporta speranza di vita alla nascita, reddito pro-capite, tasso di alfabetizzazione degli adulti e tassi di iscrizione ai vari livelli di istruzione. Quello della Thailandia è 0,786 (dato del 2006) e la piazza all’81° posto della classifica, tra Colombia e Ucraina.
worlds new
15.04.2009
Data in cui è stato revocato il passaporto di Thaksin Shinawatra perché “il suo ritorno in Thailandia potrebbe nuocere al Paese”.
50.000
I manifestanti che hanno protestato contro Thaksin l’11 febbriao 2006 in seguito alla sua implicazione per conflitto d’interessi.
120 milioni
La spesa di Thaksin, nel 2007, per l’acquisto della società calcistica inglese Man City, venduto poi a un gruppo arabo.
15.000
Il numero di passeggeri (di treni o aerei) che è stato coinvolto dalle proteste contro Samak Sundaravej, nel 2008.
a r t x
famiglia reale e dell’esercito ma anche varie associazioni di civili, e costrinse Shinawatra ad indire nuove elezioni in aprile, che lo videro nuovamente vincitore. Ma il PAD non si arrese, sostenendo che Shinawatra avesse vinto solo grazie a dei brogli: i disordini che ne seguirono e l’intervento del re spinsero la Corte Costituzionale ad invalidare le elezione e ad indirne di nuove per il mese di ottobre. Ma, appunto, il 19 settembre 2006, mentre Shinawatra si trovava a New York per una riunione dell’ONU, parte dell’esercito prese il potere con il benestare del re, arrestando il vice primo ministro e il ministro della difesa. La giunta militare instaurò
un governo civile ad interim, decisa ad affiancarlo fino alle successive elezioni. Nel frattempo, un’assemblea costituente nominata dalla giunta, scrisse una nuova Costituzione, che venne approvata tramite referendum popolare nell’agosto 2007.
Dal magnate ai democratici
Le nuove elezioni democratiche si sono tenute nel dicembre del 2007 e hanno visto come vincitore Samak Sundaravej, il leader del Power People Party, legato al partito di Shinawatra (Thai Rak Thai), che è in esilio dal momento del golpe. Proprio a causa di questi legami, sono rincominciate nel 2008 le proteste del PAD (occupazione degli aeroporti, dei palazzi governativi…) e le continue accuse di irregolarità delle elezioni hanno portato la Corte Costituzionale ad indagare, e poi a destituire il primo ministro. In seguito, la Corte ha anche dichiarato fuori legge i PPP, e il Partito Democratico, sotto la guida del nuovo primo ministro Abhisit Vejjajiva, ha instaurato un nuovo governo nel dicembre 2008. Secondo Vejjajiva, la necessità più urgente della Thailandia è quella di riavviare il processo di sviluppo politico arrestatosi con il golpe del 2006, partendo da una riforma della Costituzione voluta dai militari (decisamente poco liberale), per ritornare idealmente a quella del 1997. Ma è evidente, e la stessa Thailandia ne è un esempio lampante, che non è sufficiente una Costituzione liberale per garantire la stabilità e la democrazia. n
Una singolare campagna elettorale Non c’è accordo dopo le elezioni amministrative di ottobre nella città di Mostar, in Bosnia Erzegovina. Il consiglio comunale, composto da bosgnacchi, croati e serbi, in base alla composizione della popolazione, non riesce ad accordarsi sul nome del sindaco. Sono già passati 8 mesi dalle elezioni e molti cittadini, che cominciano a non gradire più la cosa, hanno appeso cartelli davvero singolari: “Kenjca za gradonačelnika”, Un asino per sindaco. L’asino è il simbolo dell’Erzegovina e dopo essere rimasto sotto forma di statua per 30 anni nella piazza del mercato di Mostar, ora c’è chi lo vuole in consiglio comunale.
Un nuovo corso internazionale Fin da quando decise di candidarsi, Barack Obama ha suscitato molte aspettative di cambiamento delle politiche statunitensi e i primi segnali sono tutti in questa direzione. In politica internazionale i primi passi distensivi sono stati nei confronti dell’Iran e del Venezuela arrivando anche a stringere la mano al suo presidente Hugo Chavez. Ora sono in molti ad attendere per vedere quale sarà l’atteggiamento della nuova amministrazione nei confronti di Cuba con cui recentemente sono stati organizzati momenti di dialogo. Forse a breve potrà essere revocato l’embargo? (Mi.Ma.)
BLOGmag 23
pirati somali Un Paese che ha bisogno d’aiuto e le sue acque infestate dai pirati più famosi degli ultimi tempi autore > dario oddenino luogo > bologna categoria > mondo
L
tags > somalia, povertà pirati, malattie, tecnologia, militari, armi, riscatti
a Somalia è uno dei paesi più poveri al mondo, flagellato da colera, malaria e siccità e caratterizzato da uno stile di vita ancora fortemente nomade. Dall’inizio degli anni Novanta, quando cadde il regime di Siad Barre, il paese è in guerra civile. L’assenza di un governo e della guardia costiera permise ai pescherecci dei paesi confinanti di operare illegalmente nelle acque somale. I pescatori cominciarono, così, a unirsi in gruppi per proteggere la loro fonte di sostentamento, ma scoprirono presto che assaltare i ricchi mercantili
BLOGmag 24
europei poteva essere una via molto più facile per ottenere denaro. La pirateria nel Golfo di Aden ha raggiunto in questi ultimi anni un picco. I pirati sono fortemente organizzati, equipaggiati con tecnologia militare e armi. Seguono le potenziali vittime a distanza con le navi madre e poi, a bordo di piccole lance, conducono l’assalto minacciando l’equipaggio con kalashnikov e lanciarazzi. Il primo che riesce a salire sul ponte ottiene in premio giovani mogli, auto e altre ricche ricompense. Tutto questo, però, a patto che durante l’arrembaggio non uccida nessuno. Forse è proprio lo scarso numero di vittime provocate dai pirati e le ottime condizioni in cui riconsegnano la merce la causa del grande successo che stanno ottenendo nel pagamento dei riscatti. Gli ostaggi sono trattati con cura, fino al punto di assumere servizi di catering per fornirgli il cibo più adatto ai loro gusti. La risposta militare a questi attacchi da parte della comunità internazionale non sta ottenendo gli effetti sperati. Molti paesi hanno inviato navi da guerra nel Golfo di Aden, ma l’intervento risulta problematico. Quando arriva la richiesta di soccorso, infatti, spesso è già troppo tardi per intervenire. Non è possibile neanche prevenire gli attacchi, dato che i pirati utilizzano pescherecci come navi madre, confondendosi con i numerosi pescatori che solcano quelle acque. Un intervento via terra, invece, risulta improponibile per via della guerra civile e della popolazione ostile alla
150.000.000
In dollari, le perdite nel 2008 causate dalla pirateria.
1990
Iniziano gli attacchi dei pirati.
5
Le gang di pirati composte da circa un migliaio di uomini (età media tra 20 e i 35 anni).
79
Gli attacchi nel 2009. 21 hanno avuto successo (in tutto il 2008 sono stati 111 dei quali 42 vincenti per i pirati).
15.000.000
In dollari il riscatto per la nave Sirius Star, il più alto mai pagato ai pirati.
240
I marinai italiani nel golfo di Aden.
25
I Paesi che hanno spedito navi nel Golfo Persico.
300.000.000
xtra I ricavi derivanti dalla pesca illegale praticata dai pirati.
presenza di forze straniere. I veri nemici dei pirati, però, sono le stesse comunità che sono prosperate grazie alle loro attività. In un paese fortemente musulmano come la Somalia, una vita fatta di alcool, droghe e risse non viene vista di buon occhio e i predoni del mare sono sempre più spesso emarginati e allontanati. Alcuni dei pirati si dicono disposti a interrompere le loro attività e suggeriscono che il vero modo per combatterli è risolvere i problemi della Somalia. Di sicuro la loro attività, come ammettono le stesse autorità somale, ha fatto tornare l’attenzione internazionale su una nazione che ha estremo bisogno di aiuto. n
notizie sparse dal vecchio continente a cura di Roberto Pisano
inghilterra Il manganello della polizia inglese e la cecità dei media Continuano le indagini sulla morte di Ian Tomlinson, giornalaio di 47 anni deceduto durante le proteste del G20 di Londra il 1 Aprile. Un terzo esame post-mortem verrà effettuato sulla salma: il primo esame, infatti, indicava come causa una pre-esistente condizione cardiaca, mentre il secondo citava un’emorragia interna nell’addome. Nel caso i nuovi risultati confermassero quest’ultima ipotesi, si aggraverebbero le accuse verso la Metropolitan Police per come è stato gestito il controllo delle proteste. Numerosi video, infatti, hanno mostrato episodi di apparente violenza gratuita di alcuni poliziotti verso i manifestanti. Mentre la tattica del kettling (ovvero una sorta di imbottigliamento della folla) era stata oggetto di critiche ma anche di complimenti – dopotutto, i danni a edifici ed opere pubbliche sono stati esigui – le immagini dei pestaggi
hanno subito fatto inorridire e preoccupare il popolo inglese. Le indagini dell’Independent Police Complaints Commission sono state avviate immediatamente. Un aspetto meno evidente ma altrettanto preoccupante di questo episodio è stato quello su cui la stessa famiglia di Tomlinson ha attirato l’attenzione: come i media abbiano parlato di operazione ben riuscita e ottima manovra della polizia fino a quasi una settimana dopo le proteste. Prima dell’arrivo dei video su YouTube, dei post indignati dei blogger, del passaparola su internet, i telegiornali e le testate nazionali non avevano messo in dubbio la prova fornita dalla Metropolitan Police. Ringraziamo allora le moderne tecnologie, il fatto che ormai quasi ogni cellulare abbia una foto o videocamera. La cecità dei media, però, rimane fonte di notevole turbamento.
Berlino è “la capitale atea europea”, con meno del 36% di abitanti che professano una religione. In questi giorni si è tenuto un referendum il cui argomento era se la religione dovesse diventare una materia obbligatoria ed affiancare così l’ora di “etica” obbligatoria. Questione all’apparenza puramente amministrativa, che però ha scatenato uno scontro di civiltà riportando a galla tutte le divisioni appena celate sotto la superficie apparentemente unita di questa città (notizia di questi giorni: un sondaggio ha rilevato che dalla caduta del muro i berlinesi dell’ovest sono rimasti a ovest e i berlinesi dell’est sono rimasti a est). A parte la classica opposizione cattolici-atei, a livello politico si sono scontrate la CDU cristianoconservatrice della Merkel e Die Linke, (letteralmente: La Sinistra), ma anche l’ovest borghese e cattolico
con l’est proletario dal passato sovietico che a quanto pare non è stato del tutto dimenticato. Per mesi cartelloni hanno invaso la città, qualcuno asserendo che la religione è facoltativa, qualcuno invece chiedendo la parificazione con l’etica. Noi italiani un po’ ci vergognavamo perché non ci era chiarissimo cosa stesse succedendo e quale fosse l’oggetto in discussione, poi ci siamo tranquillizzati quando abbiamo visto i banchetti in giro per strada con dei SI o NO giganti accanto, a seconda del soggetto politico: evidentemente neanche ai berlinesi era chiarissimo cosa scrivere una volta in cabina elettorale. Com’è andata a finire? Non è stato raggiunto il numero necessario di votanti per legittimare il referendum, era un weekend di sole e i berlinesi hanno preferito andarsene al lago. Carlotta Marchioni (Berlino)
Tradizioni spagnole: el botellon
Eleonora Schinella (Londra)
francia Poche novelle dal fronte francese. Tra una crisi suina che avanza, e che preoccupa anche i galletti, e una protesta studentesca che continua, senza più molta forza, non possiamo raccontarvi di fatti eclatanti che agitano l’opinione pubblica d’Oltralpe. Tuttavia, possiamo riferire d’un fatto che si può inserire tra le curiosità. Lunedì 27 Aprile infatti, è evaso dal nuovissimo carcere dell’isola della Réunion (dipartimento d’Oltremare, vedi simil-colonia, al largo del Madagascar) Juliano Verbard, meglio conosciuto come “Piccolo giglio d’amore”, capo di una setta, Il cuore doloroso e immacolato di Maria, che praticava lo sfruttamento e la violenza su minori. Il giglio pedofilo ha preso letteralmente il volo, grazie a due complici che, preso in ostaggio un elicottero e il suo pilota, sono atterrati tranquillamente nel cortile centrale BLOGmag 26
della prigione, sprovvista di difese antiaeree. Nessuna traccia di Juliano, al quale bisogna riconoscere una certa fantasia, unita alla capacità di sfruttare falle piuttosto clamorose dei sistemi di sicurezza francesi. Edoardo Baldaro (Bordeaux)
spagna
Poche notizie, ma fuga da film
germania
europe
I berlinesi, l’etica e la religione
Il botellon consiste nel raduno all’aria aperta di centinaia o migliaia di ragazzi. I luoghi prediletti sono generalmente piazzette, parchi e parcheggi. Nessuno organizza, tutti sanno “dove e a che ora”. L’idea è che ciascuno si porti da casa il suo sacchettino del supermercato con qualche birretta, in modo da unire il risparmio al piacere di stare in compagnia. I problemi sorgono quando al posto delle birrette i sacchetti cominciano a contenere bevande “leggermente” più fermentate, quali rum, vodka e quant’altro. I botellon si trasformano presto in bombe pronte a esplodere: orde di ubriachi si spargono per la città gridando e lasciando sporcizia ovunque, provocando l’inevitabile ira di chi vive nelle vicinanze. Dal 2006 è in vigore una legge “anti-botellon”, che è interpretata diversamente a seconda delle zone della Spagna: a Granada si è optato per la flessibilità, a Barcellona per il pugno di ferro. Nel mese di aprile il Comune di Valencia ha deciso di dichiarar guerra aperta al fenomeno e, visti gli scarsi raduni verificatisi nel corso del mese, sembra stia vincendo la sua battaglia. Andrea Garreffa (Valencia)
BLOGmag 27
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I caratteri di un tweet, ossia lo status personale su Twitter.
2006
Anno in cui è nato Twitter.
55.000.000 I visitatori ogni mese.
1382%
Il tasso di crescita di Twitter: secondo la Nielsen è il social network con il maggior incremento.
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Gli impiegati di Twitter (al 15 Febbraio 2009).
60%
La percentuale degli utenti che smette di usare Twitter dopo un mese circa.
cinguettare in diretta
Alla scoperta della piattaforma di microblogging più cool del momento, Twitter autore > marta mangiarotti luogo > genova categoria > hi-tech
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tags > informazione, twitter, iscrizioni, obama, oprah, rania, terremoto, facebook
incitore del Webby Awards 2009, l’antiFacebook meglio conosciuto come Twitter è un social network di microblogging che cresce da due anni a questa parte. 140 caratteri per raccontarsi istantaneamente: la vera innovazione di Twitter è la possibilità di seguire le persone tramite i loro status e di informare il mondo sulle proprie attività rispondendo alla semplice domanda “What are you doing?”, slogan del sito. BLOGmag 28
Vip e velocità
Twitter è una piattaforma assolutamente innovativa dal punto di vista mediatico: snella e interattiva, è aggiornabile da qualunque cellulare mediante un sms. La grafica Google-like, ovvero molto sottile e essenziale, rende Twitter molto più veloce ed immediato di Facebook o di qualunque social network con applicazioni. Persino Obama e la regina Rania di Giordania hanno ceduto al suo fascino, per la campagna elettorale
il primo e per informare del viaggio del Papa in Giordania la seconda. Anche Al Jazeera ha aperto un canale su Twitter per informare sulla guerra in Palestina: infatti questo social viene giudicato positivamente anche per le short news, grazie alla sua estrema velocità. Pare che la prima notizia del terremoto in Abruzzo sia stata data proprio su Twitter, mentre il sito del quotidiano la Repubblica ha seguito recentemente alcuni eventi proprio grazie a questo sistema.
Informazione da verificare
Il flusso di informazioni costante e non tuttavia confermabile innumerevoli i pettegolezzi e le false notizie arrivate sul web e fomentatesi a causa dei social network, Twitter compreso - è uno dei punti di forza e al contempo negativi di questo tipo di servizio, che se da una parte rende il mondo in diretta, dall’altra rischia di incendiare il vociare e rendere le notizie distorte (basti pensare all’ondata di terrore scaturitasi alla notizia della febbre suina, con notizie assolutamente non controllate sulla rete). D’altro canto – per restare
xtra
in tema di “Twitter” – la libertà di informazione è massima.
2 su 3 se ne vanno
Tutto questo non basta però a rendere questo social network forte sul mercato e punto di riferimento sul web: secondo un sondaggio della Nielsen Online, società specializzata nel controllo del traffico online, solo un utente su tre resta su Twitter dopo essersi iscritto. Dopo un mese è solo il 40% degli utenti a rimanere su Twitter e dopo un anno addirittura 7 su 10 lo lasciano. I “followers” abbandonano così il cinguettio della rete, liberandosi di questo servizio che aveva fatto innamorare persino Oprah Winfrey, la quale aveva dedicato tempo fa addirittura una puntata del suo popolarissimo talk show alla piattaforma. Il successo di Twitter non è però messo in discussione: sebbene molti marchi si spostino o diminuiscano le loro sponsorizzazioni sul sito, il
Guai per YouTube?
numero di visite giornaliere ed il costante aggiornamento rendono Twitter il sito di microblogging cool del 2009. Il tempo, poi, dirà se gli utenti si affezioneranno a questo tipo di social network, immediato e assolutamente meno invasivo di altri. n
In tanti, in tantissimi elogiano uno dei più affermati media di questo millennio: YouTube, celeberrima piattaforma di condivisione video di cui abbiamo parlato anche noi qualche tempo fa. Sembra però che la situazione del visitatissimo portale non sia tutta rose e fiori. Secondo alcune stime del Credit Suisse, Google (acquirente di YouTube nel 2006 ed attuale proprietaria) potrebbe perdere quest’anno ben 470 milioni di dollari proprio per colpa del tubo. Sembra la rivincita dei vecchi media, come i giornali: YouTube, infatti, ha gli stessi identici problemi, ossia costi di gestione enormi (per immagazzinare e distribuire i video) ma pochi introiti pubblicitari rispetto alle esigenze. Inoltre, la società ha bisogno di una connessione a banda larga costosissima per far girare tutti i dati e spende tantissimi soldi per inserire nel sito anche video professionali, oltre a quelli amatoriali che possiamo caricare tutti. Se tutto ciò fosse vero, anche solo parzialmente, sarebbero guai per il portale, che magari potrebbe ritrovarsi nella situazione di essere ridisegnato dal colosso di Mountain View. BLOGmag 29
6°
Missile sul Giappone La Corea del Nord stava testando dei missili balistici diretti verso il Giappone? Nein. Il razzo trasportava molto probabilmente un satellite che, al contrario di quello che dicono i coreani, neanche è entrato in orbita.
1° Abete nel polmone
In un villaggio della Russia un uomo viene operato per estrarre un tumore da uno dei suoi polmoni. Con grande sorpresa il chirurgo estrae... un abete di 5 centimetri! Il mondo scientifico si beve questa storia per diversi giorni.
keep it fake Siamo circondati tutti i giorni da notizie più o meno fasulle... Abbiamo stilato la classifica delle nostre dieci bufale preferite! autore > lorenzo bovini luogo > bologna categoria > hi-tech
D
tags > informazioni, errori, truffe, sbagliare, falsi, autore, bar, gossip
iffidate dai falsi! Se per le banconote è abbastanza facile accorgersi delle imitazioni (nel peggiore dei casi basta una semplice macchinetta!) per le notizie ci vuole molta più attenzione. Ogni giorno veniamo bombardati da informazioni di ogni tipo: dagli ultimi gossip sulla compagna di classe ai problemi dell’economia. Ci sono vari motivi per cui le notizie false esistono e vengono diffuse. La causa più semplice rimane sempre che siano state diffuse per sbaglio.
BLOGmag 30
Magari per un errore di trascrizione o a causa di discorsi ascoltati parzialmente o male. Un altro motivo è invece il più classico: lo scherzo. Se trovate una notizia su internet talmente incredibile da non sembrare vera, fate attenzione che la data di pubblicazione non sia il primo aprile. Fin qui i falsi non hanno fatto (più o meno) del male a nessuno e sono nati spesso spontaneamente o casualmente. Molto spesso però il falso è organizzato a regola d’arte da qualcuno che se ne serve per guadagnarci personalmente.
Nella maggioranza dei casi la notizia falsa è la classica “da bar” in cui il narratore parla delle leggendarie imprese che ha compiuto nel suo campo preferito che spazia dall’ars amatoria allo sport, o nel lavoro. Di solito questi aneddoti non fanno male a nessuno eccetto a chi li narra se vengono scoperti. I gossippari invece spesso fanno danni. Sparlando di qualcuno si mette spesso la pulce nell’orecchio ai suoi amici o famigliari, spesso senza nessuna base reale o magari solo per sentito dire. Che la verità si scopra o meno, di solito questi falsi qualche danno lo fanno sempre. Le peggiori notizie fake però finiscono in truffa, come le finte raccolte di beneficenza che riportano loghi di ignare aziende: queste invece finiscono con una visitina da parte della Guardia di Finanza. Quindi? È possibile avere uno scudo che riesca a filtrare solo la verità? Ovviamente no. Per avvicinarsi ad essa però c’è un solo metodo. Attenzione alle fonti e ragionate a freddo sul contenuto delle notizie. Detto questo... buona caccia al fake! n
4° Popcorn col cellulare
Un video su YouTube, pochi mesi fa, mostrava un gruppo di ragazzi che attraverso i campi magnetici dei propri cellulari riusciva a cuocere dei pop corn. Quanti di voi ci han provato?
8° Gmail risponde per te Il primo aprile di quest’anno Google annuncia che tramite un sistema euristico un software sarà in grado di rispondere in automatico alle vostre mail senza che voi dobbiate alzare un dito.
2° Pinguini volanti
La BBC, il primo aprile di qualche anno fa ha diffuso un video in cui si mostravano dei pinguini volanti. Risultato? La comunità scientifica in subbuglio per un po’ e un gruppo di inglesi che ha riso tantissimo.
5° Cartonio non è morto
Per un bel po’ di tempo è girata la voce sulla morte di Tonio Cartonio: la causa della sua scomparsa dalla Melevisione sembrava dovuta a un’overdose. L’attore Danilo Bertazzi sta invece benissimo.
9° Hotelicopter
Un multimilionario annuncia che modificherà presto un elicottero enorme per creare al suo interno un hotel esclusivissimo, ma si trattava solo di un concept senza nulla di concreto.
3° Andy e John di Msn
Una tra le catene via mail più longeve e false della storia: “Andy e John i creatori di Messenger vi comunicano che a breve Msn sarà a pagamento. Inviate questa mail a 15 contatti e per voi sarà gratis!”
7° Kakà al Man City
Il Milan per giorni ha detto che il Man City voleva sborsare 150 milioni per comprare Kakà. L’offerta era vera ma la cifra pare sia stata gonfiata tre volte per aumentare il prestigio del brasiliano.
10° Marco Pellegatti
Dopo il terremoto in Abruzzo un fantomatico giornalista Mediaset annuncia su Facebook una raccolta fondi a nome dell’azienda per le vittime del sisma. Si è trattato di una volgare truffa. BLOGmag 31
Edimburgo Spesso piove... ma d’estate la Scozia offre un grande spettacolo, a partire dalla sua capitale! autore > martina masi luogo > bologna
L
categoria > viaggi
tags > castello, royal mile, haggis, old town, pioggia
a capitale della Scozia è adagiata sulle colline e si affaccia, al tempo stesso, sul mare. La collina più famosa è certamente il vulcano spento su cui si erge l’imponente castello che domina Edimburgo. Arrivando nella città, infatti, non si può non notare il complesso che si sviluppa sull’altura: al maniero, databile intorno al 1100 d.C, infatti, giunge il Royal Mile. Il Royal Mile è la via dei negozi tipici e dei centri commerciali ma su di essa si affaccia anche la principale chiesa di Edinburgo (High Kirk of St. Giles) e la Parliament House, mentre all’estremità opposta a quella del castello si trova la nuova sede del Parlamento della Scozia da poco istituito. Questa larga strada deve la sua conformazione urbanistica ad un restauro di epoca riformista, restauro che però non ha toccato tutte le strette e tortuose strade medievali che attraversano tutta la Old Town, l’area della città in cui si trovano anche il Museo di Scozia e l’Università. Come tutti sanno la Gran Bretagna non è certo rinomata per il clima mite; ma non fatevi scoraggiare, l’importante è mettere in valigia abbigliamento adatto ad ogni situazione, senza scordare l’ombrello (elemento fondamentale per sopravvivere nella piovosa Scozia)! Il cibo inglese, si sa, non è dei migliori, tuttavia i dolci scozzesi sono degni d’essere provati (anche se i loro ottimi biscotti contengono un quantitativo allucinante di calorie!) mentre l’Haggis, lo stufato di interiora di pecora specialità del nord dell’isola, nessuno ha avuto il BLOGmag 32
coraggio di assaggiarlo... Edimburgo non è una città molto grande: in circa tre giorni la si riesce a visitare bene. Pertanto può essere un’ottima soluzione per un “weekend lungo”; oppure, se avete in mente di stare via più tempo, potete noleggiare un auto e fare un tour delle Highlands, la regione montuosa più a Nord: vedrete panorami davvero meravigliosi tra cui i magnifici loch, i tipici laghi scozzesi e avrete la possibilità di dormire in castelli (stile Harry Potter) che sono stati adibiti ad ostelli. Un tour davvero imperdibile! PS: non dite “Edinburgh” perché gli scozzesi chiamano la loro capitale “Edimbrah” con un finale piuttosto strascicato e una “r” un po’ masticata… per chi se ne intende di alfabeto fonetico si dovrebbe dire così: ɛdɪnb(ə)ɹə. n
da vedere
La città di Edimburgo offre il meglio di se stessa ad Agosto quando la città si trasforma grazie al festival delle arti, il più grande del mondo, a cui partecipano persone da ogni dove. La città si riempie e c’è sempre festa con tutti oltre che con i simpaticissimi scozzesi. In estate, poi, c’è luce fino alle 23 e il sole risorge alle 4 circa ed è quindi possibile godersi le lunghe giornate tipiche del nord Europa.
IT’S COOL TO HAVE A SOUL.
come arrivare
Il modo più veloce per raggiungere la Scozia è l’aereo e molti aeroporti italiani offrono collegamenti diretti o con scalo a Londra. Da tenere in considerazione un atterraggio a Glasgow che dista solo un’ora da Edimburgo e ha collegamenti veloci ed economici in autobus.
DA 14.900 EURO* La città cambia stile. È arrivata Soul, il primo urban crossover di Kia. Il design è sexy e innovativo, la tecnologia di ultima generazione, le prestazioni brillanti con motori 1.6 benzina e diesel da 126 e 128 cv o bi-fuel, benzina e GPL.
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Kia Motors Italia Spa. Una Società del Gruppo “Koelliker SpA.”
Jon Burgerman Dal Regno Unito, il creatore della cover di BLOGmag di questo mese! autore > marco cantelli luogo > bologna categoria > art
U
tags > uk, lavori, penna, blocco, computer, sorprendere, sorridere
ltimo artista della stagione copertiniana per BLOGmag, e chiudiamo con il botto! Abbiamo intervistato Jon Burgerman, uno dei più quotati artisti inglesi: ha esposto le sue opere in importanti musei inglesi, tedeschi e italiani (tra gli altri) ed ha curato progetti commerciali per
Nome: Jon Burgerman. Data di nascita: Agosto 1979. Peso: Non ho idea, ma probabilmente uguale a un piccolo ippopotamo. Definisci la tua arte con tre aggettivi: Colorata, curvosa, fica. La tua canzone preferita: Pork Eater di Ticklah. Il tuo film preferito: Provaci ancora, Sam di Woody Allen. L’ultimo libro letto: La fine del mondo e il paese delle meraviglie di Haruki Murakami. Le città in cui ti piacerebbe vivere: New York. Una cosa/persona che ti infastidisce: L’ufficio postale / i treni inglesi / troppe e-mail.
gruppi come Levis, BBC, Mtv, Coca Cola, Pepsi e Sony. Cominciamo! Presentati in breve. Il mio nome è Jon Burgerman e sono un artista inglese che fa un sacco di disegni e dipinti. In fondo, però, preferisco dormire e mangiare… niente è meglio di non fare niente! Sono veramente pigro:>> BLOGmag 35
printbox a cura di Erica Scigliuolo
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Blow Up PREZZO: 5,00 € DIRETTORE: Stefano I. Bianchi
Sfidare le mie capacità e stupire gli altri: questo è quello che mi fa andare avanti
>>
quando sembra che stia lavorando duramente, molto spesso non è poi così vero! Quando hai scoperto di essere un bravo illustratore? È sempre stato il tuo sogno quello di lavorare con i “disegni”? Sì, ho sempre voluto essere un artista, anche se non credevo che avrei lavorato per così tante cose diverse come libri, cd, videogiochi, giocattoli, magliette, poster… Non so se sono bravo o meno, ma sono molto felice di fare quello che faccio! Che tipo di strumenti usi per i tuoi lavori? Qual è il tuo preferito? Uso penna e blocco da schizzi. Cerco di tenere il tutto il più semplice possibile, la maggior parte dei
miei disegni vengono scansionati e poi colorati al computer… Invece quando creo delle opere per delle mostre dipingo e disegno su tela, legno e cartone. Da dove prendi l’ispirazione per le tue opere ed i tuoi personaggi? Guardo i miei amici e penso: “Questi ragazzi sono veramente strambi, sarebbero dei personaggi fantastici!” E parto da lì. Quali sono i tuoi lavori che consideri i più importanti? Hmm… non lo so! Credo che le cose che espongo nelle mostre siano in realtà quelle più importanti per il sottoscritto. Prediligo, tra i miei lavori, quelli dove creo qualcosa che mi sorprende o quelli in cui penso di
VOTO:
aver fatto qualcosa di nuovo per me! Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Continuare a sfidarmi e a stupire piacevolmente le persone con quello che produco. Voglio solo creare grandi, nuove opere. Questo è quello che mi fa andare avanti, sperare di diventare, un giorno, più bravo in quello che faccio. Un consiglio per i lettori di BLOGmag che vorrebbero intraprendere una carriera come la tua. Continuate a lavorare duro, divertitevi a mentre lo fate e… sorridete ogni tanto! Dove si possono ammirare le tue opere? Ho un sito che ne raccoglie parecchie: www.jonburgerman.com. n (Traduzione a cura di Dario Oddenino)
BLOGmag 36
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Blow Up è una rivista mensile nata nel 1995 come fanzine fotocopiata in trenta copie poi distribuita per abbonamento fino al 1997, quando raggiunse per la prima volta le edicole. Criticata da molti per la sua presunta arroganza, ha acquistato sempre maggiore visibilità. Blow Up ha mantenuto una grafica tipica delle fanzine richiamando alle sue radici e contiene al suoi interno articoli, interviste, monografie e numerosissime recensioni (spesso accusate di autoreferenzialità), usando un linguaggio ricco di aggettivi e metafore. Sul sito della rivista è possibile acquistare arretrati disponibili e libri pubblicati dalla “tuttle edizioni”, introvabili in edicola o libreria. Questo mensile offre una panoramica della scena musicale contemporanea non convenzionale: la musica viene osservata anche nella sua funzione mediatica e le parole diventano il mezzo per comunicare immagini ed idee forti.
Mia sorella è una foca monaca
Quando tutto diventò blu
AUTORE: Christian Frascella EDITORE: Fazi PAGINE: 291 PREZZO: 17.50 €
AUTORE: Alessandro Baronciani EDITORE: Black Velvet PAGINE: 115 PREZZO: 11 €
VOTO:
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Un adulto al suo esordio che scrive di un adolescente della periferia di Torino di fine anni ’80. In questo romanzo di formazione, Frascella conduce il lettore nel mondo di un ragazzo non ancora adulto che fa a pugni con una realtà ancora nemica che lo gonfia di lividi. Il libro è concentrato sul protagonista, sul suo rapporto con il padre, la fuga della madre e su Chiara perché è sempre l’incontro con una ragazza che riesce a mostrare qualcosa di nuovo. Frascella scrive in maniera scorrevole, divertente e malinconica: sicuramente qualcuno rivedrà se stesso nelle pagine di questo romanzo. Il suo eroe è simile a tanti altri già descritti, ognuno ha il proprio a cui affezionarsi e nel quale rivedere gli anni turbolenti dell’adolescenza.
Vento composto
AUTORE: Simonetta Agnello Hornby EDITORE: Feltrinelli PAGINE: 288 PREZZO: 19 € VOTO:
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Londra, una famiglia normale, borghese, genitori realizzati professionalmente e due figlie. E’ la piccola Lucy a sconvolgere gli equilibri di questo nucleo mostrando segni di irrequietudine, segnalati dall’insegnate ai servizi sociali. E’ qui che si apre uno scenario fatto di tribunali dei minori, di personaggi intrecciati e vicende così credibili da poter essere reali. Un libro sulle presunte verità e sul sospetto, un’accusa velata al sistema inglese sulla tutela in campo di minori e dell’odissea tragica di una famiglia qualunque.
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Alessandro Baronciani scrive un fumetto blu, nei colori e nelle sensazioni. L’immersione nelle profondità marine come quella dentro se stessi. Il cuore della protagonista batte ad un ritmo accelerato, respirare per lei diventa sempre più difficile, una costante paura di non riuscire più a farlo. Ogni emozione è scritta e disegnata con delicatezza, come se Baronciani avesse appena sfiorato la carta incidendola senza premere. “Quando tutto diventò blu” colora allo stesso modo anche chi lo legge, ti si appiccica addosso. Questo fumetto è l’esempio di come una storia semplice già vista, raccontata, vissuta può diventare nuova e continuare a coinvolgere: è il modo in cui sceglie di mostrare l’intimità che le permette di arrivare vicinissima e di toccarti.
Pappagalli verdi AUTORE: Gino Strada EDITORE: Feltrinelli PAGINE: 155 PREZZO: 6.50 € VOTO:
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Pappagalli Verdi è il nome che gli afghani danno alle mine giocattolo che hanno ali come piccoli uccelli. Mine antiuomo che uccidono e mutilano. Da qui il titolo del libro di Gino Strada, chirurgo di guerra e uno dei fondatori di Emergency, libro che per fortuna o purtroppo è diventato un classico. Racconta di episodi vissuti, tragici e commoventi lasciando anche un piccolo spazio per respirare e sorridere. Questo non è un romanzo, Gino Strada non è uno scrittore: leggiamo di una realtà che sembra non appartenerci ma che è la nostra. BLOGmag 37
di Emanuele Felice
i racconti delle nuvole Le nuvole L’uomo che cammina per il mondo guarda le nuvole passare. Si specchia nella loro inquietudine, in una stanchezza portata in giro dal vento. Ogni nuvola è un racconto. O una poesia, un verso, di un disegno spensierato e tremendo che ricama il cielo. Le nuvole cambiano in continuazione, percorrono il mondo mostrando le loro mille forme. Si trasformano come si trasforma la vita sulla terra, come si trasformano i sogni che aspirano al cielo. Ci sono nuvole chiare e luminose, nuvole scure. Soprattutto nuvole scure, in questa stagione, quando non ce la fanno più ricadono al suolo come pioggia. Quando è freddo, regalano alla terra una coperta di neve sotto cui riposare. Qualche nuvola è leggera, e se ne va in giro tutta sola, a giocare con il sole oppure con la luna. Ogni nuvola è un racconto, l’uomo che cammina per il mondo lascia che il vento abbozzi la sua storia nel cielo, in una lingua che nessuno capisce. Con parole che si perdono prima ancora di essere dette. Non c’è tempo di lasciare scritti i racconti, che a volte vengono dai sogni, e cambiano sempre proprio come le nuvole, ma non sono mai troppo diversi fra loro. E non c’è tempo neanche di aspettare la pioggia, che, lei sola, restituirà tutto alla terra. Che farà germogliare dei fiori in mezzo al temporale. L’uomo che cammina inizia a correre, corre da solo e disperatamente, vorrebbe avere ali sulle braccia e riuscire a volare. Vorrebbe raggiungere le nuvole e osservarne la trama, BLOGmag 38
vedere se trova un significato. Vorrebbe fuggire la terra, che a volte lo soffoca, e sembra che lo voglia inghiottire. Sa che quando si è addormentato all’aperto più di una volta le nuvole hanno rovinato il suo sonno, o il suo abbraccio d’amore. Che lo hanno svegliato nel cuore della notte, che facevano un rumore tremendo. Come grandi vascelli perduti, come continenti alla deriva, dinosauri senza più un posto dove andare. L’uomo sa che per questo ci sono persone che si sono costruite una casa, come una prigione sotterranea, con la porta sul soffitto. Sa che più le persone si proteggono fra quattro mura, più le nuvole che corrono il cielo diventano nere. E i racconti del vento si fanno scuri, e tristi, sembrano uno scherzo del diavolo. L’uomo che cammina per il mondo vede le nuvole che gli vengono addosso, sente di nuovo il vento gridare. E si mette a gridare anche lui, vuole che la sua voce si mischi a
L’uomo che cammina inizia a correre, corre da solo e disperatamente, vorrebbe avere ali su lle braccia e riuscire a vo lare. Vorrebbe raggiungere le nuvole e osservarne la trama...
quella del vento, vuole aggiungere un po’ della sua fantasia a quelle storie del caso. Per formare nuove nuvole che corrano il cielo, brandelli che si sfaldano e poi si ricompongono, che passano sopra la terra come un coro di anime. Anime in festa oppure in lutto, fa lo stesso, ogni nuvola è un racconto che il cielo racchiude e dimentica presto, e a cui le persone più in basso non danno importanza. L’uomo continua a gridare, sente le nuvole invadergli il corpo, non ne usciranno più. Ognuno descrive le sue storie come vuole, che tanto una voce nel vento non si sente nemmeno. Boston, 23 maggio 2005 Emanuele Felice è nato a Vasto ma ora vive a Bologna e lavora a Rimini come professore a contratto dell’Università di Bologna. Nel 2007 è stato segnalato nella categoria “Narrazione” del festival dei giovani artisti Iceberg 2007 che ha pubblicato due suoi racconti.
fotoblog studay Le foto più belle di Giovedì 7 Maggio 2009, la Giornata dell’Arte e della Creatività Studentesca!
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view more! Più foto dello STUDAY09 su
www.blogm ag.it
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Musica live per tutti: eventi musicali in luoghi privati. Niente costi o impedimenti: serve solo la voglia di far nuove conoscenze autore > paolo sansone luogo > brindisi categoria > q&a, musica
A
tags > concerti, segreti, marta sui tubi, giovanni gulino, interviste, iniziative
quanti è saltata in mente almeno una volta l’idea di far suonare qualcuno nella propria camera, o comunque nella propria casa? Magari non a molti, pensando che sia una cosa irrealizzabile. Invece da un po’ di tempo un gruppo di musicisti di casa nostra ha importato in Italia l’idea degli house concert, ovvero concerti organizzati in case private aperti a pochi fortunati. Ma si sa che noi italiani facciamo le cose a modo nostro, quindi l’idea si è evoluta nei secret concert. Pionieri dei secret concert in Italia sono stati i Marta sui tubi; perciò
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abbiamo contattato Giovanni Gulino, voce dei Marta, che per primo con il suo gruppo, ma da quest’anno anche con la sua agenzia, organizza secret concert in giro per lo stivale a cui partecipano nomi nuovi del panorama nostrano come i Lombroso, Basile e Moltheni (che sarà il protagonista delle prossime date, il 28 maggio a Miglianico (CH) e il 29 a Piumazzo, vicino Modena). Raccontaci un po’ di cosa si tratta… I secret concert sono dei concerti in unplugged organizzati in luoghi privati dove abitualmente non si suona, come case, appartamenti, ma
anche negozi, agriturismi e gallerie d’arte. Chi vuole ospitare un concerto deve solo mandare delle foto della location e, se adatta, ospiterà un concerto. Per quanto riguarda il pubblico, una volta resa nota la data e la località, ci si prenota su internet, tramite myspace o facebook. I primi a farlo riceveranno un sms il giorno prima del concerto con l’indirizzo preciso del luogo. Al pubblico è richiesto un contributo di 10€ come biglietto simbolico e un contributo eno-gastronomico per allestire un buffet, perché sia prima che dopo il live pubblico e musicisti stanno insieme e scambiano due chiacchere mangiando e bevendo qualcosa. Dove si è tenuto il primo secret concert e che approccio avete avuto? Il primo live del genere è stato a Milano con i Marta sui tubi. L’approccio devo dire che è stato >>
cui inrifzo ail a zo m evere
i ic : n ind per r C’è u scrivere ’iniziativa l l .it ò u si pu le info s ahoo y e @ t s t tu cert
n etco secr
Supereroi quotidiani/2.
Piccoli eroi del giorno d’oggi: bambini con superpoteri
persone rispetto ad un folla gigantesca? Io credo che in una situazione microscopica come quella di un secret concert si provi un’emozione più grande. Il pubblico è vicinissimo, è seduto davanti a te. Suonare su un grande palco non ha molte differenze rispetto a suonare su un palco piccolo. Ma quando ci sono 40-50 persone in una stanza, tutte molto raccolte, devi essere più te stesso e più tranquillo. Inoltre essendo in unplugged non c’è impatto sonoro, e quell’impatto lo devi fornire tu con la tua emozione. Non è per nulla facile ed è un’ottima palestra per chi vuole fare musica. n
Superintelligenza. Cominciamo con la prima di due bambini veramente speciali. Elise Tan Roberts, di due anni e quattro mesi e residente a Edmonton, ha la superintelligenza: secondo il Mensa, la celebre associazione di cervelloni, il suo quoziente intellettivo è infatti pari a 156. Non male se si considera che si dice che il quoziente intellettivo di Einstein fosse di circa 160… La bambina in questione, comunque, sa già contare fino a 20 in inglese e fino a 10 in spagnolo, recitare l’alfabeto, distinguere tre tipi diversi di triangoli e snocciolarvi i nomi di diverse capitali del mondo. Atterraggio d’emergenza. Il secondo fortunato eroe del mese ha cinque anni ed è tedesco, di un paese dell’ovest del paese chiamato Dietzenbach. La sua capacità è davvero speciale: sa volare. Infatti, il bambino è caduto dal balcone di casa sua mentre stava giocando con altri suoi coetanei, perdendo l’equilibrio e cadendo sul prato del cortile facendo un volo di ben cinque piani. Portato subito all’ospedale, il minieroe ha riportato solo qualche graffio.
purple kiaris
novità che rappresenta un’esperienza del genere, c’era tanto entusiasmo nel fare qualcosa di diverso. È stato come se suonassimo ad una festa. Quali sono i luoghi adatti ad ospitare un secret concert? Qualunque location che non ospiti abitualmente musica è potenzialmente adatta. Non sono necessari grandi spazi, abbiamo suonato anche in un appartamento in un condominio. L’importante è che siano luoghi carini quanto insoliti, perché il principio alla base è la conquista di nuovi spazi in cui suonare. Che tipo di pubblico si incontra ad un secret concert? Non c’è un pubblico peculiare, sono sempre i fan più affezionati, quelli a cui piace davvero la musica live, essendo per giunta in unplugged. Normalmente la media di età è sui 25, ma a volte si trova anche gente più adulta. Con i Marta sui tubi hai calcato il palco del primo maggio. Che differenza c’è a livello di emozione nel suonare davanti a poche
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© purple kiaris
secret concert
>> diretto e spontaneo. Al di là della
BLOGmag 43
MUSICA
Timberlake vs. Timbaland
C
hi è quella ragazza che sculetta vestita da zebra (che immagine trash) nel video di una canzone r’n’b in rotazione in questi giorni su tutte le principali reti musicali? Trattasi nientemeno di Ciara, e chi è appassionato del genere dovrebbe sicuramente ricordarsela. Texana, è divenuta famosa a 18 anni, nel 2004, grazie a un successo gigantesco, quanto inaspettato, dell’album Goodies. Il singolo omonimo, prodotto nientemeno che da Lil Jon e risposta femminile a Freek A Leek (brano truzzissimo del rapper reggae Petey Pablo, uno che sta al femminismo come la nutella sul filetto di merluzzo), è stata la punta di diamante di un album che ha venduto 3 milioni di copie negli Stati Uniti e oltre 5 in tutto il mondo. BLOGmag 44
ciara L’evoluzione
Senza poi contare il secondo singolo (di gran lunga il nostro preferito) uscito da quell’album: 1, 2 Step è stato un super pezzo dal ritmo funk che ha visto la collaborazione (nella stesura del testo e col featuring vocale) di un mito come Missy Elliott. Mito che coinvolge l’allieva anche nella superhit Lose Control, con Fat Man Scoop. Un successo assoluto anche questo, numero 3 nella classifica Usa. Alla fine del 2006 è stato invece il turno di Ciara: The Evolution. Un titolo che è il succo più che altro di un cambiamento estetico della cantante, che abbandona le felpone fucsia da hip-hoppettara e diventa più modaiola e stilosa. Per quanto il disco non sia andato malissimo (la critica è stata piuttosto indecisa per quanto riguarda il giudizio complessivo del
lavoro), tra le mura amiche ha riscosso un grandissimo successo, andando a superare nella classifica americana Gwen Stefani ed Eminem, anche grazie alle collaborazioni con gente come Lil Jon, 50 Cent, e Will.i.am.
Un disco pluri-rimandato
Il terzo disco, venendo all’attualità, si chiama Fantasy Ride, ed era annunciato per settembre 2008. Nel mentre viene fatto uscire un singolo: Go Girl, un featuring con T-Pain con uno stile un po’ più rihannoso che per niente è piaciuto al pubblico americano (ha raggiunto al massimo il 78esimo posto della classifica), nonostante la riconoscibilissima e piacevole voce di Ciara. L’album è stato così rimandato e prima dell’uscita abbiamo ascoltato anche una canzoncina pop abbastanza
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I film in cui Ciara ha avuto un ruolo: il film per la televisione All You’ve Got (2006) e Mama, I want to sing, che è prossimo all’uscita.
piagnona e noiosa (Never Ever). Allora, per presentare il disco cosa potrebbe esserci di meglio di una bella collaborazione con Justin Timberlake? Il singolo Love Sex Magic, oltre ad un video abbastanza hottt come dicevamo sopra, ha un fortissimo impatto funk e radiofonico. Se invece amate pezzi più aggressivi e da dancefloor buio e fumoso in stile Fast And Furious, c’è Work: un brano carichissimo che fa proseguire più che felicemente la collaborazione della 23enne con Missy Elliott. È una canzone che evidenzia appieno l’attitudine hip-hop di Ciara, così come la ritmata G is for girl e Pucker Up, brano un po’ in stile Pussycat Dolls ma senza dubbio qualitativamente superiore al pezzo medio del gruppo di Nicole Scherzinger. Chiudiamo col mistero della copertina: infatti sono state scelte due cover diverse per il disco, una
per gli States e l’altra per il mercato europeo. Consoliamoci perché la prima è veramente orrenda; la seconda, decisamente più aggressiva (forse il pubblico americano non apprezza?), fumettosa e milleriana, rappresenta invece quello che pensiamo del disco: quando Ciara comincia a crederci e lascia da parte i boccoli e lo chic, diventa un bel mostriciattolo r’n’b e hip-hop. n Marco Cantelli
autore: Ciara titolo: Fantasy Ride etichetta: Jive / RCA voto:
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I protagonisti del mondo r’n’b americano, Justin Timberlake e Timbaland, hanno principalmente una cosa in comune: tutti e due ci ricordano tantissimo il nome di un marchio di scarpe. Al di là di questa banalità, però, sono i due uomini che l’hanno fatta da padroni in questo mondo di femminucce. Uno 28 anni, infatti, e l’altro 38, hanno veramente salvato questo genere producendo dischi e restaurando artisti con lavori al limite della Mission Impossible. Partiamo da Timbaland. Cantante, rapper ma soprattutto produttore. E che produttore! Vogliamo parlare per esempio del restyling completo che ha fatto, tra il 2006 e il 2007, a Nelly Furtado? Dalla ragazzetta tutta secchioncella che voleva essere un uccello a ritmo di folk, alla lasciva cantante r’n’b vestita in pelle il passo non è poi così breve: eppure il successo è stato garantito e milioni le copie di Loose vendute. Potremmo poi parlare di dischi come Hard Candy di Madonna (ok, rendere credibile una cinquantenne svestita che si crede immortale è impossibile: ma crediamo che comunque sia stato fatto un buon lavoro), Doll Domination delle Pussycat Dolls e di artisti come Flo Rida, Missy Elliott, Sean Paul, Busta Ryhmes… ma ha lavorato anche (e parecchio) assieme a Björk. Altro personaggio del genere che dove passa lui tutto si trasforma in oro è il buon Justin Timberlake: che cosa fantastica è il duetto su 4 Minutes di Madonna (dove peraltro c’è anche Timbaland)? Non è tutto, poi: semplicemente perfetto, anche se si limita solo a fare due versetti con la bocca e due smorfie da figo con la faccia, ci ha deliziato lavorando con Ciara (appunto), Rihanna e Snoop Dogg.
01. Ciara To The Stage. 02. Love Sex Magic. 03. High Price. 04. Turntables. 05. Like A Surgeon. 06. Never Ever. 07. Lover’s Thing. 08. Work. 09. Pucker Up. 10. G Is For Girl. 11. Keep Dancin’ On Me. 12. Tell Me What Your Name Is. 13. I Don’t Remember. BLOGmag 45
Mexican Institute of Sound
musicbox
Il progetto tutto messicano che vi consigliamo per ballare quest’estate!
L
a cura di Marco Cantelli e Federico De Felice
Peter Bjorn and John Living Thing genere indie rock etichetta Wichita voto
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Ogni indie boy che si rispetti saprebbe riconoscere il fischiettio di Young Folks a miglia di distanza. Fatto sta che, a tre anni di distanza da Writer’s Block, il trio svedese prova a ripetersi, svelando l’anima elettronica che c’è in loro. Se nel disco precedente la sezione ritmica appariva più decisa e accompagnava in grande stile le sonorità giocose di voce, chitarre e compagnia, in Living Thing la si sente più piatta e monotona. It Don’t Move Me ha un beat tutto electro à-laAfrika Bambaataa che però non trova né capo né coda. La situazione torna a farsi migliore con Nothing To Worry About e Lay It Down: la prima sforna un ritornello con hand-clappin’ incorporato
DOOM Born Like This etichetta Lex Records voto
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MF DOOM, fantomatico rapper mascherato, torna sulla scena hip-hop dopo più di quattro anni con Born Like This ed un prefisso in meno. Non mancano i tipici ingredienti da film pulp o da Marvel comic: come in Batty Boyz, i beats ricalcano le colonne sonore delle pellicole seventies, mentre le rhymes sembrano essere vere e proprie battute di un copione. E quando DOOM appare in Angelz assieme a Tony Starks (pseudonimo marveliano di Ghostface del Wu-Tang Clan) sembra proprio di stare dentro la vignetta di qualche fumetto. BLOGmag 46
molto coinvolgente, mentre la seconda è scandita da una batteria dal groove singhiozzante. Nel cambiamento di rotta, verso un sound più ‘80s, Peter, Bjorn e l’amico John sono finiti per essere un po’ ripetitivi: tutto, infatti, sa di roba già sentita e manca quella ventata di novità che si aspettava. Non che sia un brutto disco, però si sarebbe potuto fare meglio: pensando, però, a quello che ogni anno arriva dalla fredda Scandinavia, non vediamo l’ora di concedergli una nuova chance.
Viva l’originalità Si potrebbe quasi aprire una rubrica intitolata: “Chi sostiene, oggi, che i Coldplay abbiano copiato Viva la vida da una loro canzone?”, una sorta di rubricone sul plagio in stile programma-noioso-che-si-occupa-diSanremo nel periodo del Festival. Prima è stato il turno del pezzo Violet Hill, il quale sembra molto simile a un pezzo dei Creaky Boards, uno sconosciuto gruppetto indie di Brooklyn. Ma è proprio su Viva la vida che tutti si sono sbizzarriti: sottolineate circa un anno fa le analogie di questo pezzo con un brano di Joe Satriani (l’unica accusa a detta nostra davvero plausibile), è stato poi il turno di una canzoncina pop della francese Alizée (i cui fan accusano i Coldplay di aver copiato l’inizio del brano) e recentemente è giunta l’ora di Cat Stevens. Secondo quest’ultimo Viva la vida sembra proprio la sua Foreigner Suite.
M. Astatke & The Heliocentrics Morgan Inspiration Information 3 Italian Songbook Vol. 1 etichetta Strut Records voto
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Inspiration Information 3 è il terzo appuntamento del progetto di casa Strut Records: dopo Horace Andy, Amp Fiddler e Sly & Robbie, in questo disco vediamo la collaborazione tra Mulatu Astatke, fondatore dell’ethio-jazz e The Heliocentrics, collettivo inglese dalle sonorità electrofunk. Di brano in brano ci si addentra in una giungla di suoni sconosciuti passando dalla drum’n’bass di Addis Black Widow all’ambient di Blue Nile. Ma è la tribale Anglo Ethio Suite che ascrive questo album nell’olimpo della Musica.
etichetta Sony Columbia voto
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“Con queste due stelline, caro Morgan, voglio un po’ invitarti a non adagiarti sugli allori. Devi reagire, perché se è vero che sei un ottimo uomo di spettacolo, con questi raccoltoni pieni di bellecover-fatte-bene non riesci a dimostrare cosa puoi e potresti essere come autore. I tuoi fan allora, tra cui il sottoscritto, ti seguiranno e continueranno a farlo, gli altri diranno che sei un talento e tutti ti faranno i complimenti. Ma noi ti preferiamo per lo scoppiato che sei, anche nella musica!”
i seguiamo da tantissimo tempo, e sono una delle cose che ci piacciono più di tutte. Perché sono mooolto latin; ma anche perché suonano musica elettronica molto divertente tutta da ballare, nonché hip-hop e r’n’b e… anche un filo di rocchenroll. Da qui capite subito il perché sia il caso di ascoltarli, piuttosto che perdersi in inutili descrizioni sempre incomplete. Ci permettiamo solo di dirvi che Yo digo Baila, se iniziamo ad ascoltarlo tutti come si deve e a fare il passaparola, sarà il pezzo dell’estate. Poi è il turno dell’intervista del mese: Camilo Lara, leader nonché unico membro reale dei MIS, nonché megaboss di EMI Music Mexico. È il caso di mettere subito una cosa in chiaro sul nome del progetto: Mexican Institute of Sound oppure Instituto Mexicano del Sonido? Credo sia come con i sistemi PAL e NTSC… tutti e due sono ok ma forniscono energia in modo differente. Per questo credo che il nome in inglese sia e suoni meglio: Mexican-Institute-of Sound! Ci sono differenze tra il nuovo disco Soy Sauce ed il precedente Piñata? Potrebbe essere il fatto che è più pop rispetto al resto della vostra produzione (per esempio il brano White Stripes)? Credo sia corretto! Volevo mettermi alla prova con suoni ed idee diverse, e quindi in un certo senso è stato fatto un lavoro diverso rispetto al precedente disco. Mi piace muovermi da una sponda della
Hjaltalìn Sleepdrunk Seasons etichetta Kimi Records voto
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Dall’Islanda, pop sensibile e raffinato che gli urletti di Bjork non ci fanno né caldo né freddo, con tutto il rispetto. I pezzi più vivaci, tra cui il capolavoro assoluto Goodbye July/Margt Að Ugga che procede deciso e a passi pesanti come un’allegra locomotiva, sono le cose che vorremmo ascoltare durante un concerto sul prato, vicino a un boschetto, con un piccolo palco, erba verdissima, un timido sole e tantissimi palloncini colorati. Quei classici momenti da polaroid, insomma.
musica all’altra, quindi non escludo che il mio prossimo disco possa essere tutto strumentale… o punk… o solo parlato… o tutto! Rispondere non sarà facile, conoscendoti: quali artisti o generi musicali hai ascoltato prima di creare un lavoro così complesso come Soy Sauce? Ultimamente mi ispira molto il libro di Julio Cortazar (Hopscotch). Amo la confusione e l’idea di random di cui è fatta questa storia. Per la musica invece ho provato a comprimere un sacco di suoni: dalle musiche balcaniche al garage e al punk rock. Poi mariachi, hip-hop e, naturalmente, cumbia! Il grande pubblico conosce i MIS grazie ad alcune apparizioni dei pezzi del precedente album in serie tv come Ugly Betty e Californication e in videogiochi come FIFA08. Sono esperienze positive e ripetibili? C’è qualcosa di perfetto come El Microfono anche in Soy Sauce? Rispondendo subito all’ultima domanda, direi proprio di sì: provate Alocatel e Hiedra Venenosa, poi saprete dirmi che ne pensate! Per quanto riguarda il resto, non penso a niente quando faccio dischi se non al far musica, ma ovviamente sono strafelice del fatto che la mia musica possa viaggiare in modi meno convenzionali. In che Paesi avete ottenuto più risultati finora? Credo Messico, Stati Uniti e Spagna. Verrete in Italia, prima o poi? Mmm, dunno! Lo spero, amo l’Italia… i
miei genitori vivevano lì! Come ti è venuto in mente di fare la cover latin di Bittersweet Symphony? Il minimo da aspettarsi ora son le critiche dei rockers più integralisti! Le aspetto con ansia! Ho fatto quella cover mentre ero completamente ubriaco… (era facilmente immaginabile, n.d.r.) Sono andato a letto ed il giorno dopo, sveglio e sobrio, l’ho ascoltata e mi sono detto… cazzo! Non registrerò mai più niente di simile! Quindi ho chiesto subito il permesso per pubblicarla ed eccola qui! Questo è il prodotto di trooooppa tequila… (m.c.)
Billie the Vision and the Dancers I used to wander these streets
last.fm charts
etichetta Teakettle Rec. voto
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Tutti lo pensano ma nessuno lo dice: l’indie pop ultimamente è una cosa pallosissima (per non parlare del pop più “canonico”). Invece, i Billie the Vision and the Dancers sono vivaci, allegri ma anche deliziosamente dolci. Tutte le undici canzoni ce le porteremo assieme a noi ovunque per tutta la prossima estate: è uno di quegli album di cui non ti stanchi davvero mai. Le nostre preferite: Lily From the Middleway Street e Groovy. E per quest’anno, è l’ultimo disco scandinavo di cui vi parliamo.
I cinque brani ed i cinque artisti più ascoltati (per numero di ascoltatori) nella piattaforma di social music più grande al mondo.
brani 1. Poker Face – Lady GaGa (34,831) 2. Kids – MGMT (30,837) 3. Sex On Fire – Kings Of Leon (30,460) 4. Viva La Vida – Coldplay (27,762) 5. Time to Pretend – MGMT (26,155) artisti 1. Radiohead (120,696) 2. Coldplay (114,602) 3. The Beatles (102,870) 4. The Killers (90,340) 5. Muse (89,387) (Classifica aggiornata al 5 Maggio) BLOGmag 47
CLUBBING
La playlist di Andrea T Mendoza! 1. Deeper Love – White 2. Andrea T Mendoza vs. Max
the Voice – Incredible 3. Sabrina Salerno – Call me (Andrea T Mendoza vs. Tibet mix) 4. Gambafreaks – Natural Woman (remix 2009) 5. A-inc – Eyes (Dachshund & Landberg rmx)
Sandy Brown Parcker Creatività nella house italiana, di un artista che risplende fuori confine
P
er l’ultimo numero è il turno di Sandy Brown Parcker, dj e producer italiano conosciuto soprattutto all’estero, dove due anni fa ha letteralmente spopolato nelle classifiche dance con il singolo For your love e per il remix per Dave Armstrong di Out of touch. Ciao Sandro, parlaci in breve di te! Sandy Brown Parcker, nato a Padova il 16/07/1972: cantante, dj produttore… e cos’altro!? Attore nel programma Neurovisione 2 con Bianchi e Pulci e nella serie di FX Sexy camera all’italiana. Come mai Sandy Brown Parcker? Sandy è la traduzione di Sandro (ovviamente), Brown e Parcker sono stati i miei produttori durante la mia esperienza negli Stati Uniti, all’epoca ero Dj Ottomani. Mi chiamavano “Sonny” e da lì, essendo il loro “figliolo”, ho deciso di prendere i
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loro nomi! Dove nasce la passione per musica? Sin da bambino cantavo e seguivo le lezioni di pianoforte di mia sorella più grande, ma i miei non potevano pagarle per entrambi, per cui mi limitavo a guardarle e ad ascoltarle... da quel giorno (avevo poco più di 4 anni), la musica ha accompagnato tutta la mia vita. Quali artisti hanno dato più stimolo alla tua vena creativa? Principalmente gli artisti Motown, in particolare Stevie Wonder, ma anche Lionel Richie. Dopo che ho cominciato a fare il dj, circa a 14 anni, musica dance: su tutti Frankie Knuckles. Le produzioni per molti dj sono una naturale conseguenza del loro lavoro nei locali; come è avvenuto, nel tuo caso, questo passaggio? Sinceramente all’inizio ho dovuto lottare per affermarmi come dj, tutti mi riconoscevano per la mia voce
e per un lungo periodo ho quasi solo cantato. L’esperienza in un coro Gospel, poi, mi ha fatto conoscere principalmente per i miei live “set and sing”, per cui ho cominciato a farmi delle dub da suonare per cantarci sopra. Poi ho notato che alcuni brani mi venivano richiesti e, grazie a Mark Loren e Mistericky prima e a Ottomix dopo, ho appreso come far rendere al meglio le mie produzioni. Ora è un po’ il mio “marchio di fabbrica”. Il mio clou lo ho avuto quando sono stato resident dj del Deep di NY, lì mi hanno notato questi due produttori che hanno creduto in me... ed eccomi qui! Attualmente su cosa stai lavorando? Oltre a collaborare con Andrea T Mendoza e con Steven Tibet, lavoro con diversi altri dj come Dimo, Mistericky & Daniele Danieli (sono la voce e il frontman del loro progetto più importante M@D). Un’ultima domanda quasi di rito; prossime produzioni? Oltre ai miei singoli per l’estate, sto cercando una distribuzione per un album totalmente diverso dalle mie “normali” produzioni: si intitola “360 degrees” e sarà il debutto per un giovane rapper canadese (AJ Robinson - www.myspace.com/ ajrrobinson), che tra l’altro dà la voce a diverse delle ultime mie nuove produzioni house. (a cura di Andrea T Mendoza)
scappatelle estive
FUN Cara Bocca della Verità...
Il più conteso
Un classico dell’estate: vi spieghiamo perchè non approfittarne (o approfittarne, se proprio insistete) rubrica > la bocca della verità
S
arà per l’aumento vertiginoso delle temperature, sarà per lo spasmodico desiderio di spogliarsi al sole, sarà per gli impeti della sete; fatto sta che è scientificamente provato che l’estate è la stagione dei tradimenti.
Alla luce del sole
Smascherare un partner fedifrago non è mai stato difficile perché per la regola che non esiste un omicidio perfetto è altrettanto vero che chi commette adulterio, o prima o dopo, viene beccato. I segugi più acuti sono in grado di capirlo da uno sguardo, da una tonalità strana della voce, da un aumento incontrollato della sudorazione o dalla cura di alcuni dettagli. Se invece di un mastino napoletano siete però un chihuahua, nessuna paura; il destino è sempre avverso ai traditori: sms, coincidenze, sviste… insomma a meno che non rientrate nella riluttante categoria del non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, riuscirete non solo a scoprire l’entità e la grandezza delle
vostra corna ma anche a carpirne la radice.
Ok l’amore, però…
L’argomento di questo mese però non è elencarvi le migliaia di torture cinesi a vostra disposizione per un’eventuale vendetta. Il punto è un altro: siccome nessuno di noi è immune alla regola dell’attrazione, come vi comportereste se i Giuda Iscariota della situazione foste voi? Sì proprio voi, piccoli e innocenti creature innamorate, voi che passeggiate con la foto del vostro fidanzato/a nel portafoglio, che avete inserito Trottolino amoroso come tono di chiamata e che non avete amato mai così tanto? Il vero tradimento è quello consumato dalla persona da cui meno te lo aspetti. L’amore ci annebbia lo sguardo, ci riempie lo stomaco di farfalle, bla bla bla; però è innegabile: nessuno di noi è totalmente immune alle tentazioni. Chiudervi in camera autocostringendovi a guardare foto del vostro amore non serve a niente. Non vale. La fedeltà non
si misura con l’autocensura delle proprie possibilità sessuali, anzi si dimostra nelle situazioni ad alto tasso di pericolo dove cadere in tentazione è facile come per Michael Jackson adescare un bambino nel suo parco giochi di Neverland. Perché è semplice resistere quando le avance sono fatte dal secchione della classe o dalla cozza della spiaggia… la vera prova inizia quando la mercanzia è altamente competitiva.
Occhio non vede, cuore non duole
Ipotesi di reato: si sa che l’occasione arriva all’improvviso. Magari mentre siete in spiaggia coi vostri amici, proprio la settimana in cui il vostro partner è via con i genitori a trovare la nonna malata nell’ospizio in montagna. La vostra vicina/o di ombrellone è guarda caso uno di quegli esemplari umani che alla nascita sembra aver vinto la lotteria genetica, una sorta di ottava meraviglia del mondo. Vi sorride. E’ sexy come un’anguria, fresca come un’albicocca, allettante
Scrivi una lettera senza peli sulla lingua a: bocca@blogmag.it Riceverai la risposta della Bocca della Verità, in un pullulare generale di generosità. BLOGmag 50
come una ciliegia e guarda caso, sotto il solleone, quello di cui avete immediatamente bisogno è proprio un concentrato dissetante di frutta e vitamine. La vostra mente sta viaggiando. Il vostro emisfero cerebrale sinistro comincia ad avanzare qualche proposta. Potrebbe essere un’occasione ghiotta. Una toccata e fuga (che lo sanno tutti, nella scala dei valori è un po’ più grave di un pensiero fedifrago ma sempre meno di un tradimento). Nessuno lo verrebbe a sapere (si sa occhio non vede, cuore non duole – persino i proverbi delle nonne vi vengono in aiuto e si sa che le nonne hanno sempre ragione). E poi chi ve lo dice che la vostra metà, là nell’ospizio in montagna dove è andata per trovare sua nonna non trovi l’amore? Insomma: appellarvi al vostro senso di responsabilità e un po’ come chiedere a Amy Winehouse un consiglio per smettere di fumare. Mentre la tentazione è lì a due passi che vi sorride (un’altra volta) ecco che entra in gioco l’altro emisfero (che per chi se lo fosse dimenticato è quello destro). Improvvisamente pensate alla vostra storia d’amore, alla sera in cui avevate preso un’insufficienza e la vostra metà era lì ad ascoltarvi, alla volta che ha rinunciato alle sue vacanze per vegliare su di voi che vi eravate ingessati il braccio, alla prima gita, al primo bacio… non potete sprecare tutto questo per un voglino estivo. Al terzo sorriso del diavolo tentatore la vostra mente è in tilt. A chi dare retta? All’emisfero sinistro che suggerisce un veloce e innocuo flirt estivo o all’emisfero destro che condanna quel gesto tanto vile? Il
consiglio è non seguire nessuno dei due… non fraintendete! Non dovete spegnere il cervello e seguire sensi a pochi km a sud che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Il punto è un altro.
Perché essere fedeli
La fedeltà, quella vera, non va misurata né sul grado di bellezza della tentazione in questione né sul lato compassionevole della vostra attuale relazione. La fedeltà va misurata su di voi. Quando decidete di essere fedeli a una persona state decidendo di essere fedeli a voi stessi. Non esiste quindi un tradimento giustificato e un tradimento sbagliato, né una rinuncia più o meno giusta. Se tradite vuol dire che il rapporto che state vivendo non è autentico e che forse, anche se prima non lo avevate mai considerato, ha qualche tassello che non va. Se rimanete fedeli non lo state certo facendo per fare un favore all’altra persona o per non danneggiarla. Significa che non ve la sentite di tradire i sentimenti, la fiducia e il tempo che voi avete investito in quel rapporto. Per questi tradimenti estivi quindi, smettiamo di dare la colpa ad una storia troppo debole o a una tentazione troppo forte e assumiamoci le nostre responsabilità indipendentemente da quello che sta facendo il nostro partner a 1000 km di distanza. Detto questo la vostra pungente Bocca della Verità promettendovi di tornare un po’ meno acida del solito, vi augura un’estate ricca di amori e sano divertimento indipendentemente dal fatto che a settembre arriviate cervi a primavera o conigli in cattività. n
Cara Bocca della Verità, sono Cinzia da Milano. Ti scrivo perché da poche settimane ho finalmente coronato il mio sogno: Luca, l’unico ragazzo figo della mia classe mi ha baciata! L’unico inconveniente però è che essendo lui l’unico bello della classe piace praticamente a tutte le mie compagne. Non solo: consapevole di questo lui non perde occasione per stare a turno con qualcuna di noi. Non sappiamo come comportarci perché nonostante io e le mie amiche conosciamo a memoria il copione non riusciamo a dirgli di no! Siamo troppo innamorate! Help. Cara Cinzia, la vostra è la tipica sindrome da Grecia Colmenares, donna argentina protagonista delle più struggenti e sfortunate telenovelas latine, innamorata sempre dell’uomo sbagliato nel momento sbagliato. Mi piacerebbe dirti che Luca è una testa di %#!° e uno di quei classici uomini che invece di usare i neuroni ragiona con gli spermatozoi; ma mi sa che in tutto questo casino è l’unico che sta usando il cervello e che ha capito tutto. Ora ascoltami bene: sarà pure l’unico ragazzo carino della classe, ma non sarà mica l’unico uomo presente a scuola no? Diamine vivi a Milano mica sull’Aspromonte dove le contadinelle della montagna devono aspettare che arrivi la stagione dei pascoli per accaparrarsi l’unico mandriano presente nella zona che le risollevi dalla condanna sociale dello zitellaggio! Tu sei nella città della moda! Prova ad autoimporti una sorta di sciopero della fame per quanto difficile sia (c’è riuscito Gandhi potete farcela anche voi)! Smettetela di correre dietro a questo Luca e in breve tempo vedrai che non solo ti accorgerai che esistono attorno a te tanti ragazzi più interessanti, ma alla fine le sue avance non avranno più nemmeno lo stesso effetto. Il suo fascino aumenta perché tutte voi sperate segretamente di averlo. Tra un po’ di tempo, se seguirai questo elementare consiglio, ti riguarderai allo specchio e pensando a questa storia ti sorprenderai di quanto eri cretina a perdere tempo dietro a Luca. La tua Bocca della Verità BLOGmag 51
P
TEST
2. IL MEZZO. Conquistare consensi non è sempre facile ma è indispensabile se si vuole arrivare alla corona. Qual è il modo più veloce per accaparrarsi più voti possibili? a) Lui: iscriversi nella squadra di football della scuola. Lei: promettere un bacio a tutta la squadra di football della scuola in caso di vittoria. b) Lui: farsi promotore per uno sconto del 10% su tutte le merendine distribuite a ricreazione. Lei: farsi promotrice di uno sconto del 10% solo sulle merendine ipocaloriche distribuite a ricreazione. c) Lui: promettere in caso di vittoria di devolvere il premio ai terremotati. Lei: promettere in caso di vittoria di devolvere il premio ai terremotati e agli studenti fuori sede. 3. L’ABITO. La scelta del costume non solo è fondamentale per agguantare lo scettro ma rappresenta anche il mezzo per mettere in ombra gli altri candidati alla corona. Per quale travestimento opti? a) Cartoon style: Barbie e Ken. b) Twilight style: Dracula e la sua devota dama. c) Movie style: Rossella O’Hara e Rhett di Via col Vento. BLOGmag 52
re (o reginetta) della scuola 4. IL PARTNER. Tassello fondamentale per completare il mosaico è la scelta del partner. Divincolarsi tra l’annuario scolastico non è sempre facile. Sulla base di quale caratteristica scegli il tuo/a partner? a) La media scolastica. b) La bellezza. c) La reputazione. 5. LA COLONNA SONORA. Ogni magic moment che si rispetti non è tale senza un’indimenticabile colonna sonora. Quale canzone scegli come sottofondo alla tua incoronazione?
a) Dancing Queen – Abba. b) I will always love you – Whitney Houston. c) We are the Champions – Queen. 6. L’IMPREVISTO. Si sa, non c’è serata mondana senza l’immancabile imprevisto. Tra questi, qual è la cosa peggiore che potrebbe capitarti la sera della tua proclamazione? a) Sei in ballottaggio con la tua migliore amica/o. b) L’altra coppia di candidati ha il vostro stesso abito. c) La corona non è confezionata con materiali di riciclo biodegradabili.
7. IL DISCORSO. Ogni vincitore viene sempre ricordato per due cose: la foto e il discorso alla scuola! Come inizieresti i tuoi ringraziamenti? a) Ringrazio il mio ragazzo/a, mia madre per avermi fatto così, tutti quelli che mi hanno votato e il mio manager. b) Ringrazio me stesso/a per essere riuscito/a a surclassare quelle vipere della mia classe che dal primo all’ultimo momento hanno fatto di tutto per portarmi sfiga! Tiè! c) Ringrazio tutti voi, Dio, i bambini dell’Africa e gli animali in via d’estinzione. Salvatore Zeola
PUNTEGGI: 1) A = 3; B = 1, C = 2) A = 3; B = 2, C = 1. 3) A = 2; B = 3; C = 1. 4) A = 1; B = 2; C = 3. 5) A = 3; B = 1; C = 2. 6) A = 2; B = 3; C = 1. 7) A = 3; B =2; C = 1.
1. L’OBIETTIVO. Che cosa rappresenta per te la corona di re/reginetta di fine anno? a) La conclusione più ovvia di un anno di conquiste e traguardi che ti hanno visto/a protagonista durante tutti i giorni scolastici e tutte le sere in discoteca. b) L’umiliazione più grande dopo la fascia di miss liceo e il primo posto al Matematico d’Oro. c) Un modo come un altro di divertirsi e passare una piacevole serata.
PROFILI: DA 17 A 21 PUNTI: RE – REGINA Non c’è dubbio. Nelle tue vene scorre il sangue snob e high profile che ha contraddistinto nei decenni ogni Re e Reginetta di fine anno. E’ una questione di DNA e tu hai proprio vinto la lotteria genetica. E pazienza se metà della scuola ti venera solo per il tuo aspetto e l’altra metà ti odia. Loro non possono capire come sia difficile al giorno d’oggi conquistarsi una corona. E poi lo sanno tutti: il consenso universale non è più di moda. Lo snobbismo invece è come un vestito di Chanel: sempre in voga. DA 12 A 16 PUNTI: DAMIGELLA – CAVALIERE Quest’anno dovrai accontentarti del secondo posto: quello di Cavaliere o Damigella. Il tuo pedigree non ha convinto a pieno i giurati ma la cosa non sembra preoccuparti più di tanto. Vivi le sfide come un gioco e sai accettare allo stesso modo vittorie e sconfitte. Che aplomb! Ma ricordati che la vittoria ha tante facce. Pazienza per il titolo di Damigella, ma, come ci insegna un ben noto Cavaliere della Repubblica, per comandare a volte, un riporto vale più di mille corone. DA 7 A 11 PUNTI: TAPPEZZERIA Okay. Anche quest’anno gli annali scolastici ti annoverano sotto la dicitura più infangante e anonima della scuola: la tappezzeria. Poco male. A te sembra importare più di tanto. Anzi, ti piace questo ruolo di osservatore speciale. Ma tranquillo. I concorsi scolastici sono come l’acne giovanile: inevitabile finchè si è al liceo; ma una volta usciti tutto passa.
untuali come l’allergia primaverile e i tifoni equatoriali arrivano come ogni stagione le feste di fine anno con l’immancabile incoronazione di Re e Reginetta della scuola. Rispondi al test e scopri se hai i numeri giusti per vincere la corona.
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terminator salvation Ecco uno dei superfilm dell’estate: non pretendete grosse trame o risvolti particolari ma godetevi lo spettacolo!
L
a stagione dei blockbuster è già iniziata, e prossimo in coda a stupirci con effetti speciali e rimuginamenti sulla nostra autodistruttiva natura umana è il primo capitolo di una nuova probabile trilogia della saga di Terminator. Dopo i primi due di Cameron, entrambi a modo loro pietre miliari nella storia del cinema sia come film d’azione che di fantascienza, è seguito un terzo diretto da Jonathan Mostow che di memorabile ha ben poco: sicuramente ciò è dovuto a dialoghi poco ispirati, una trama in conflitto con gli altri due film, un’antagonista poco in linea con i predecessori e, diciamolo, la non più rosea forma di Schwarzy. Ma passati quei sei anni necessari al pubblico di massa per dimenticare la fase calante, ecco un tentativo di portare avanti il franchise con un approccio tutto nuovo. Lo stesso James Cameron, ideatore, sceneggiatore e regista dei primi due è stato concorde con il nuovo team creativo che si nasconde dietro a questo nuovo film sul fatto che l’intero focus della saga debba essere spostato: per chi non lo sapesse, i primi film erano incentrati sul prevenire una catastrofica guerra nucleare causata da un network di computer autocoscienti noto come Skynet la cui conoscenza tecnica ha permesso di sviluppare una serie di androidi noti come Terminator utilizzati nello sterminio degli umani. Nel futuro dove questa guerra è combattuta, un uomo di nome John Connor si rivela un personaggio chiave nella ribellione di quei pochi umani contro le macchine, e Skynet decide di inviare indietro nel tempo dei Terminator con sembianze umane per uccidere
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recensione Titolo: Terminator Salvation Regista: McG Cast: Christian Bale, Sam Worthington, Bryce Dallas Howard Genere: Fantascienza VOTO:
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Arrivato il famoso giorno del giudizio, John Connor si rende conto che è l’unica persona con le conoscenze necessarie per sopravvivere allo sterminio causato delle macchine e organizza una rappezzata resistenza umana con quei pochi superstiti e sua moglie Kate, per altro incinta. Tutto sembra filare liscio (per quanto il concetto di “liscio” possa sussistere in una situazione come questa) quando un personaggio di nome Marcus Wright fa la sua apparizione portando con se una verità capace
Connor quand’egli era ancora giovane. Fin qui, ci siamo? Bene, perché questo nuovo film tratta le conseguenze di quell’olocausto atomico che in tre film non sono riusciti ad evitare (e questo era uno spoiler). Non preoccupatevi se dettagli come i viaggi nel
Transformers: La vendetta del caduto
cine news di sconvolgere il già fragile equilibrio del conflitto tra le macchine e gli uomini. E come se non bastasse, Skynet pare catturare uomini vivi per poterli studiare con scopi apparentemente ignoti. Questi ed altri elementi costituiscono il filo del rasoio sul quale si muovono i nostri protagonisti in questo film che dovrebbe alzare la barra di qualità dei film d’azione nonché dare nuova vita ad un franchise molto amato e di enorme successo. Possiamo inoltre vedere la solida interpretazione di Christian Bale, già dimostratosi un validissimo Batman, e la sua co-star Sam Worthington osannato dai registi con cui ha lavorato (ricordiamo che sarà il protagonista dell’attesissimo Avatar) come la più promettente action star del momento. Da tutto ciò nasce un ottimo blockbuster da godersi al cinema.
tempo o robot rivestiti di carne vi confondono; in questo tipico, tonante blockbuster l’importante ormai è godersi lo spettacolo e se ci ricavate qualche osservazione sui pericoli del progresso, è solo merito vostro. n GD00
Regia: Michael Bay Genere: Azione VOTO:
VOTO:
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Freddy è tornato!
Il serial killer onirico più amato da tutti tornerà in un prossimo remake! A nightmare on Elm.st è l’ultimo tra le varie rivisitazioni delle icone horror anni Ottanta. L’attore prescelto è Jackie Earle Haley, che ha visto la sua fama decollare grazie alla sua interpretazione di Rorschach nel recente Watchmen.
Death note sarà film
I diritti dell’amatissimo manga che racconta di come un teenager venga in possesso di un libro in grado di uccidere le persone il cui nome venga scritto su di esso sono stati acquistati dalla Warner in vista di un adattamento sul grande schermo. E’ presto per gioire o per sbuffare, ma è sicuramente un segno positivo!
Coraline
Regia: Henry Selick Genere: Animazione
I robottoni sono tornati, più grandi e chiassoni che mai. L’imperatore indiscusso del cinema d’azione frenetico ci offre un sequel pregno di tutti gli elementi che hanno reso grande il primo film ed elevati alla potenza. Un successo assicurato, film come questo sono il motivo per cui il cinema ha un maxi schermo. E poi, più transformers, più esplosioni, più storia. Che volete di più? Ah già, ovviamente: c’è anche più Megan Fox.
CINE
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Se amate il bizzarro e lo stravagante non potete perdere questo film in stop motion, realizzato dal regista di “The Nightmare before Christmas” e “James e la pesca gigante”. Un viaggio in un misterioso mondo speculare porterà la piccola Coraline a scegliere tra la sicurezza della sua normale e monotona famiglia con gli orrori dell’altra più accattivante copia. Le tecnologie possono evolversi, ma il fascino quasi addirittura ingenuo di film come questi non cessa mai di stupire. E in più, è anche in 3d.
Altro Langdon in arrivo
Dan Brown ha recentemente ultimato il terzo libro con protagonista Robert Langdon, dal titolo “Il simbolo perduto”. Inutile dire che dato il clamore sollevato dai primi due film tratti dalle sue opere, possiamo tranquillamente speculare che i diritti di questo film verranno considerati al più presto per l’acquisto e per la relativa trasposizione sullo schermo. Dobbiamo solo domandarci a chi Robert Langdon pesterà i piedi questa volta... BLOGmag 55
TV-DVD
La vita segreta di una teenager americana
mai dire… no
Titolo: Yes Man Regista: Peyton Reed
Si sa, i gloriosi Stati Uniti sono pieni di invasati che non aspettano altro che radunarsi per esaltarsi nella propria follia. Ed è proprio uno di questi pseudo-santoni (sempre circondato da una sorta di aura di sacralità) a convincere lo scontroso Carl (Jim Carrey) a dire “sì” alla vita. Solo che lui la prende un po’ troppo alla lettera e incomincia ad accettare ogni proposta: si compra una moglie iraniana, va a feste in maschera a tema ultra-nerd (Harry Potter e 300) e si accoppia con le
The Wave – L’onda REGISTA: Dennis Gansel GENERE: Drammatico VOTO:
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Cosa succede quando un professore tedesco rimasto agli anni ’80 decide di fare un esperimento sociale sull’autocrazia con i suoi studenti? Esattamente quello che vi immaginate: neonazismo e “Bowling a Colombine” in un colpo solo. Un angosciante ritratto dei teen di oggi e della facilità con cui molti si fanno manipolare, non male anche se dopo 10 minuti si capisce il finale. E per ricordarci che in realtà TUTTI i tedeschi sono rimasti agli anni ’80, non mancano surreali anarchici con le facce da metadone. BLOGmag 56
Genere: Commedia Durata: 102 min VOTO:
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decrepite dirimpettaie. E non pago si convince che la sfiga si accanirà contro di lui se tornerà ad essere un “No Man”. Trama tra le più classiche, farcita di love stories stravaganti e delle immancabili smorfie, con personaggi un po’ stereotipati ma che funzionano, come il superiorecompagnone perché non ha amici, l’ex moglie un po’ vacca, la fidanzata creativa e l’amicoscansafatiche da college movie. Nico Scagliarini
Viaggio al centro della Terra 3d
Regista: Eric Brevig Genere: Fantastico VOTO:
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Per quanto possa essere innocentemente divertente, è il tipico film che travia i bambini convincendoli che i libri di Jules Verne e le assurde teorie della terra cava (andatevi a ripescare Focus di agosto) abbiano un qualche fondamento scientifico. E fa anche credere loro che in Islanda ci siano guide di montagna in stile Lara Croft, però bionde e ventenni. Brendan Fraser si riconferma paladino-piacione delle ricerche inverosimili, e sicuramente questo è meglio dell’ultima “Mummia” (Jet Li a parte).
DOVE: Mtv GENERE: Teen Drama VOTO:
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Sulla scia di “Juno” continua l’interesse popolare per le liceali incinte; da qui il nuovo telefilm di Mtv: “La vita segreta di una teenager americana”. In realtà abbassa abbastanza il solito standard di Mtv con una protagonista più rincoglionita di Joey Potter che capisce di aver fatto sesso solo dopo aver scoperto di aspettare un bambino. Gli altri non sono da meno: le due amiche pettegole e bugiardelle, il ragazzo patetico e assillante che si dichiara ogni due scene e il batterista fascinoso in missione per la deflorazione della scuola. Naturalmente non mancano i personaggi tipo dei teen drama made in U.S.A. come la facilotta della scuola e, direttamente da “Settimo cielo”, la bigotta nella sua battaglia per difendere la verginità. La trama è lo snodarsi dei pettegolezzi su questi personaggi in bilico tra genitori ossessionati dall’idea che i figli abbiano rapporti sessuali mentre loro ne fanno di tutti i colori e i compagni di scuola che si divertono ad insultarli a gratis. Unica nota positiva: gli attori sembrano avere realmente l’età dei personaggi diversamente dai soliti telefilm sugli adolescenti. Claudia Mastroroberto
[ coming soon ]
la vita segreta di un teen idol
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Non sempre è così facile essere l’idolo di mandrie di adolescenti!
2
Le stagioni della serie Summerland.
6
I premi vinti da Efron in tutta la sua carriera, su un totale di 8 nomination.
L
a notorietà va e viene con la stessa velocità con cui il seno di Pamela Anderson si gonfia e si sgonfia. È così anche per i Teen Idol, che nel giro di una stagione vedono il proprio poster scomparire dalle camerette adolescenziali per lasciare il posto a quello dei Lost o di qualche altra band di passaggio. Alcuni di loro riescono però a restare nel firmamento hollywoodiano. Questo mese BLOGmag vi porta a
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conoscere i Teen Idol più quotati del momento. Tenete a portata di mano lo scotch perchè, forse, la loro effige potrebbe rimanere incollata alla vostra parete ancora per molto tempo.
Zac Efron e Vanessa Hudgens Zac Efron e Vanessa Hudgens devono il loro successo ad una saga tanto cheap quanto fortunata: High School Musical. Ma prima ancora di indossare le divise scolastiche già
muovevano i primi passi nello show biz. Zac era ancora un adolescente di primo pelo quando era l’idolo delle recite scolastiche della sua scuola. Ma imbonirsi la critica cinematografica non è così semplice come ricevere i complimenti dalle bidelle e da ragazzine in attesa del primo limone della loro vita. Il salto di qualità arriva quando Zac ottiene una parte nella serie tv Summerland. È vero, stiamo parlando di un telefilm ambientato a Playa Linda che ha come protagonista Jesse McCartney, ma nel mondo dei neo-adolescenti post denti da latte i parametri per calcolare la popolarità sono leggermente alterati. Zac interpreta Cameron Bale che nella stagione successiva diventa uno dei protagonisti principali. I giornali iniziano così a ipotizzare una presunta rivalità tra Zac e Jesse McCartney. Riviste dai titoli inequivocabili come TopBitch e Siccome ci montano copertine su copertine e improvvisamente nelle classi delle scuole elementari e medie di tutto il mondo cominciano a crearsi due fazioni contrapposte di ragazzine: le Efroniane e le Jessine. L’avvenimento potrebbe sembrare del tutto privo di nota, e lo è, ma se catapultati in una scuola media della provincia più dura e feroce allora è paragonabile a una sorta di Guerra fredda tra Russia e USA. Tornando a Zac, il successo, quello vero, arriva nel 2006 col film Disney High School Musical. Al suo fianco la casa cinematografica vuole una ragazzina acqua e sapone che faccia dimenticare i recenti scandali delle due ex pupille Lindsay Lohan e Hilary Duff. Il nuovo idolo delle famiglie catto-disneyane orfane di Cenerentola e Settimo Cielo si chiama Vanessa Hudgens, giovane ragazzina di origine filippina. Il successo di High School Musical è
tale da spingere la Disney a produrre altri 2 seguiti: High School Musical 2 e High School Musical 3: Senior Years. Contemporaneamente al cachet cresce anche la notorietà dei giovani protagonisti. Rolling Stone proclama Zac Efron come “ragazzo più tappezzato nelle camere delle adolescenti” e un sondaggio lo include nei 10 vip più cliccati su Google. L’attenzione mediatica è tale che Zac viene contattato anche per importanti produzioni. E’ nel cast di Hairspray, il ramake di Grasso è Bello assieme a John Travolta e nel 2009 è il protagonista di 17 Again. Anche Vanessa non resta a guardare. Ma con la notorietà arrivano anche i primi scandali: un sito pubblica alcune foto erotiche di Vanessa in atteggiamenti saffici e porno soft. La Disney è furibonda e per evitare la recessione del contratto
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Gli album pubblicati da Miley dall’inizio della sua carriera: Hannah Montana, Hannah Montana 2, Meet Miley Cyrus, Breakout.
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La posizione che ricopre nella classifica di Forbes delle 20 teen star più ricche del pianeta.
3.500.000
In dollari, il suo compenso annuo.
la Hudgens è costretta alle scuse pubbliche. Anche Zac non sfugge al mirino del gossip. La sua storia con Vanessa non convince i paparazzi che cominciano a mettere in dubbio la sua virilità. Non solo, alla prima dell’ultimo capitolo di High School Musical le orecchie di Efron sono così sporche da spingere, la volta successiva, i fan a sommergerlo di Cotton Fioc durante il red carpet. In attesa dell’ennesimo capitolo della saga non ci resta che attendere e vedere se sarà più facile ripulire un paio d’orecchie o la propria immagine.
SHOW
Miley Cyrus
Miley Cyrus è l’ultima star, in ordine di tempo, sfornata in casa Disney. La sua vocazione artistica (siamo buoni) è una dote di famiglia. Suo padre è un cantante country e suo
fratello è chitarrista del gruppo pop Metro Station. Per Miley entrare nel firmamento hollywoodiano è stata un pro forma. C’era però ancora un dettaglio che non la convinceva: il suo nome di battesimo era infatti Destiny Hope ed era più adatto a cantare all’oratorio parrocchiale del Tennessee che agli MTV Music Awards. Decide così di sostituirlo con Miley, abbreviazione di Smiley, letteralmente: sorridente. Subito dopo il benestare dell’anagrafe la Cyrus è pronta a bussare alle porte della Hollywood che conta. E’ lei la designataria del ruolo di Hannah Montana. Il telefilm diventa così popolare da convincere, ahimè, la Disney a non risparmiarci nemmeno quest’ultimo scempio cinematografico. Nel 2009 esce nelle sale di tutto il mondo Hannah Montana the Movie. Evidentemente, però, alla Disney devono possedere un particolare appeal per le giovani ragazzine in piena crisi ormonale o con un’evidente propensione per una futura candidatura alle politiche europee. Anche Miley ha infatti i suoi scheletri nell’armadio ed è pronta a spogliarsi (letteralmente) davanti alla stampa costringendo la Disney all’ennesimo, imbarazzante scandalo. La casa di produzione che in un secolo è passata dalla produzione di Biancaneve a quella di giovani spogliarelliste in erba minaccia di licenziare Miley e di rispedirla nelle fattorie del Tennessee da dove l’aveva pescata anni >> BLOGmag 59
>> addietro. Lei, terrorizzata dall’idea
di passare il resto della sua vita a cantare col padre nei pub e nelle rassegne country del Paese decide di rimettersi i vestiti seppur contro voglia. Alla presentazione del suo ultimo disco afferma infatti di “avere voglia di aprire le ali e farsi conoscere per quella che è veramente”.
Robert Pattinson
E’ inutile negarlo. In questo momento non esiste teen idol più
sexy, affascinante e magnetico di Edward Cullen al secolo Robert Pattinson. Nonostante adesso, la giovane star, abbia le porte dello show biz praticamente spalancate (per molti è l’erede di Johnny Depp, per altri il nuovo Heath Ledger) i suoi inizi non sono stati così facili. Snobbato dal cinema nel 2004 ottiene una particina nel film La Fiera delle Vanità, ma le scene in cui recita vengono cancellate nel montaggio finale della pellicola.
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Gli anni che Edward Cullen ha dal 1918.
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Le canzoni scritte da Robert Pattinson e contenute nella colonna sonora di Twilight. Pattinson è componente del gruppo musicale Bad Girls.
20.11.2009 È la data attesa da milioni di fan: nelle sale di tutto il mondo arriva New Moon il secondo capitolo della saga.
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E’ poi la volta di un piccolo ruolo in Harry Potter e il calice di Fuoco ma il suo personaggio non arriva al capitolo successivo. Robert non si rassegna a perire in ruoli di secondo piano e cerca la sua grande occasione che non tarda ad arrivare. Catherine Hardwicke sta infatti cercando un protagonista maschile per la trasposizione cinematografica della saga best seller Twilight. Il film racconta l’amore adolescenziale tra una giovane ragazzina e un aitante vampiro pronti a sfidare le convezioni (e la vita) in nome della loro storia. Stephenie Meyer, l’autrice della saga, vorrebbe che a interpretare l’affascinante Edward Cullen fossero Orlando Bloom o il giovane Hayden Christensen. Il provino di Robert è così convincente che la Meyer afferma: “Ci sono pochi attori che come Robert riescono ad avere uno sguardo pericoloso e affascinante al tempo stesso. E’ perfetto”. Così il vampiro Robert Pattinson diventa il ragazzo immaginario di ogni ragazzina adolescente in fase pre menarca che assieme al sogno di diventare Velina inizia a condividere anche quello di essere morsa sul collo. La sete di sangue porta anche sete di successo. Robert è acclamato anche dalla critica (cosa molto rara per una teen star) e sorprende tutti quando decide, tra tutte le proposte cinematografiche a sua disposizione, di interpretare un ruolo gay in un’ambiziosa pellicola indipendente. Sarà infatti il giovane Salvador Dalì, amante del poeta spagnolo Federico Garcia Lorca, nel film Little Ashes. Nel frattempo tornerà a lavoro per il seguito della saga di Twilight: New Moon. Per la cronaca: sembra che le riprese a fine maggio si terranno in Italia, in Toscana. Le fan dei Cullen sono avvisate. n Salvatore Zeola
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What’s Hot... Or Not? I tatuaggi finti 2.0
Piccolo spazio tra l’utile e l’inutile a cura di Lorenzo Bovini
EA gioca pesante! Le press box sono confezioni distribuite alla stampa con l’oggetto da recensire più un po’ di gadget legate ad esso… L’Electronic Arts si è distinta in questo campo; non tanto per la bellezza della scatola in sé ma per un piccolo dettaglio che è stato trascurato. Per presentare il videogame “Il Padrino II” la softwarehouse californiana ha inserito nella scatola un tirapugni in ottone a grandezza naturale. Tutto bene finché un dirigente non si è accorto che il tirapugni è illegale nella maggioranza degli stati USA. E allora? Ritiriamo
tutto con mille scuse. In ogni caso, si tratta di pubblicità collaterale che fa parlare del gioco tratto dall’unico sequel che ha vinto un Oscar. Molti giornalisti sperano che l’EA non cambi modo di vedere le cose per ricevere un’auto da corsa con l’uscita imminente del prossimo Need For Speed!
Pannello LED in auto La mano fuori dal vetro per comunicare quello che pensate agli altri automobilisti è un mezzo definitivamente superato. Ora si può mandare un messaggio direttamente tramite questo pannello LED collegato a un telecomando che vi permette di scriverci. Far sapere esattamente cosa pensate della madre di quello che vi sta cercando di superare da mezz’ora vi costerà solo 59£. (da http://www.emergencyequipmentshop.co.uk)
Si ok: quelli che si facevano da bambini con l’acqua erano fighi ma andavano via dopo due giorni e rimaneva un obrobrio che non sarebbe stato bene manco su Freddy Kruger. Oggi si può andare oltre grazie a questa maglietta con dei tatuaggi finti disegnati sulle maniche. Vostra per soli 4€! (da www.gadgets.dk)
Il mini-spillatore
Ad una festa poter spillare le bibite come al bar potrebbe essere davvero comodo, specialmente se si hanno le enormi (e soprattutto pesanti) bottiglie da due litri. Questo gadget è una specie di rubinetto che attaccato ad una bottiglia di plastica vi permetterà di spillare la bibita come se foste al bar (senza sgassarla). Meno sbattimenti alle vostre feste per soli 12.98$. (da www.shopgetorganized.com)
Il frigo USB Si avvicina l’estate e, si sa, vicino al pc c’è sempre caldo e la distanza sedia-frigo si dilata in modi che non si possono minimamente immaginare in condizioni normali. Ovviamente avremo cose importantissime da fare su Facebook e ci verrà tantissima sete… e quindi come possiamo fare? Con soli 30$ il frigo usb si attacca direttamente al pc! (da http://www.usbgeek.com) BLOGmag 61
confederation cup Un’estate senza calcio non è possibile: si sfidano le nazionali più forti
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i svolgerà in Sudafrica l’edizione 2009 della Confederation Cup (ossia una Coppa Intercontinentale per nazionali) e sarà un’ottima vetrina per valutare l’organizzazione dello stato africano in vista dei mondiali del 2010 che si svolgeranno nel giugno del prossimo anno proprio nel paese di Nelson Mandela.
l’Iraq, vincitore della Coppa d’Asia 2007; l’Egitto, vincitore della Coppa d’Africa 2008; la Spagna, vincitrice del Europeo 2008; la Nuova Zelanda, vincitrice della Coppa delle Nazioni Oceaniche 2008. Le 8 compagini saranno suddivise in 2 gironi: Girone A: Nuova Zelanda, Sudafrica, Spagna, Iraq. Girone B: Italia, Brasile, Egitto, Stati Uniti.
Le partecipanti
Come funziona
Saranno 8 le nazionali che parteciperanno alla manifestazione: il Sudafrica, paese organizzatore; l’Italia, vincitrice del Mondiale 2006; gli Stati Uniti, vincitori della Gold Cup 2007 (la più importante competizione calcistica riservata a Nord e Centro America); il Brasile, vincitrice della Coppa America 2007;
Al termine dei gironi le prime due classificate di ogni girone accederanno alle semifinali incontrando la squadra dell’altro girone piazzata nella posizione inversa alla sua (1° A contro 2° B – 1° B contro 2° A); le due vincenti accederanno direttamente alla finale per il 1°-2° posto mentre le
due perdenti disputeranno, il giorno prima della finalissima, la finalina per il 3°-4° posto.
La storia
La Confederation Cup nasce nel 1992, e si disputa in Arabia Saudita con il nome di “King Fahd Cup” in onore
Albo d’oro
Le prime tre edizioni della Confederation Cup si sono disputate in Arabia Saudita (1992, 1995, 1997) e sono state vinte da Argentina, Danimarca e Brasile. Dal 1999 al 2003 la competizione si è disputata ogni due anni: due volte ha vinto la Francia ed una il Messico. Nel 2005 il Brasile ha vinto la sua seconda Confederation Cup in Germania nell’anno prima del mondiale. Questa è l’ottava edizione; la prossima, la nona, sarà nel 2013 in Brasile, prima dei mondiali verde-oro.
del re e primo ministro saudita che ne è stato l’ideatore e primo organizzatore; nel 1997 assume l’attuale nome e da allora verrà organizzata direttamente dalla Fifa. Dall’edizione 2005 (che si è svolta in Germania) la Fifa ha deciso di dargli cadenza quadriennale e organizzarla nello stesso stato che ospiterà i Mondiali l’anno successivo, così da fare una sorta di prova generale della competizione iridata. L’albo d’oro vede Brasile e Francia con 2 vittorie a testa, Messico, Danimarca e Argentina (prima vincitrice assoluta) con 1. Per l’Italia sarà la prima partecipazione alla Confederation Cup (vi accede come Campione del Mondo 2006) e sarà anche una sorta di prova per la nazionale guidata da Marcello Lippi, che ha già dichiarato
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sport s new
SPORT
La nuova Ferrari
che porterà una rosa che avrà vecchie guardie (già con lui nella vincente avventura tedesca) ma che presenterà anche nomi giovani per poter iniziare il cambio generazionale che consentirà un futuro di primo livello alla squadra azzurra. A contendersi il trofeo saranno, oltre la nostra nazionale che non parte comunque come diretta favorita, i consueti brasiliani e la giovanissima e vincente Spagna. n
A partire da Montmelò la Ferrari F60 cambia radicalmente nella parte posteriore; infatti è stato sostituito il diffusore con uno più simile a quello delle Formula 1 che conducono il mondiale. Questo sistema era stato adottato da alcune case prima dell’inizio della stagione ma non da altre (tra cui la casa di Maranello) perché sembrava fosse vietato dai regolamenti. La sentenza del consiglio della FIA che ha dato l’ok alle vetture con questo sistema aerodinamico ha fatto sì, che anche le altre case, si dotassero di sistemi simili.
A cura di Gabriele Gazzano
Play-off di basket
La fase finale del campionato di serie A di Basket prende il via con gara-1 dei playoff. Gli accoppiamenti dati dalla classifica finale della prima fase sono: Bancatercas TeramoArmani Jeans Milano; Lottomatica Roma-Angelico Biella; Montepaschi Siena-Scavolini Spar Pesaro; Benetton Treviso-La Fortezza Bologna. La favorita è ovviamente Siena, che in regular season ha perso una sola partita (contro la Fortitudo BO).
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gamebox
Per i giochi si ringraziano:
Parole Crociate
Il gioco dell’anno/3. Ancora una volta prima dell’estate, BLOGmag sfida tutti i suoi lettori: grazie a questo mini-cruciverba
horoscope
potreste vincere un iPod Nano rosso da 8 Gb! Partecipare è molto semplice: innanzitutto completate le prime definizioni che trovate qui sotto. Le risposte sono tutte all’interno di questo numero di BLOGmag, basta cercare bene tra le pagine… Come vi accorgerete, però, mancano alcune definizioni: le troverete su www.blogmag.it a partire dalle 19 dell’27 maggio. Una volta risolto il gioco, segnatevi il codice che potete leggere dall’alto in basso alla quarta colonna (quella evidenziata in giallo) e speditelo via mail a: giocone@ blogmag.it. Il primo che invierà la risposta corretta vincerà l’iPod Nano rosso griffato BLOGmag! Attenzione: non è una parola di senso compiuto! Il mese scorso ha vinto Lucia del Liceo Minghetti di Bologna.
1. Recita in Terminator Salvation. 2. E’ stato criticato perché dicono non si lavi le orecchie. 3. Si dice avesse il QI di circa 160. 4. Il nome di battesimo del Tonio Cartonio della tv. 6. E’ il simbolo dell’Erzegovina. 7. Una delle mete dello shopping scozzese. 8. La voce dei Marta sui Tubi.
a cura di Claudio Cannistrà
Le indicazioni fanno riferimento unicamente alla posizione del Sole, che identifica solo il segno zodiacale di appartenenza. Per ricevere informazioni più dettagliate è necessario stendere una carta individuale, che tenga conto delle posizioni di tutti i pianeti. Per studiare astrologia esiste in Italia la Scuola Nazionale CIDA, che ha sede a Bologna, in via della Grada, 4 e che è strutturata secondo il modello universitario (18 esami in tre anni con circa quindici docenti, alcuni provenienti anche dall’estero). Alla fine del percorso si entra nell’Albo Professionale del Cida. Per ricevere informazioni su questi temi, ci si può rivolgere a Claudio Cannistrà – Via Vizzani, 74 – 40138 Bologna. Tel: 051-342445. ariete È alla fine il transito di Marte nel vostro cielo! Dal 1 giugno potrete tirare il fiato, insieme con un sospiro di sollievo. Giove appoggia con particolare affetto la terza decade. ORIZZONTALI 1. Il noto Laurel. 4. Un genere… da ballare. 13. Mezzo cittadino. 17. Fine di corsie. 18. Uggioso, tedioso. 20. Sono sempre in pena. 21. Non hanno stringhe. 24. Ordine di arrestarsi. 26. “Filtro” umano. 27. Rogo senza pari. 29. Un massiccio svizzero. 30. Il McEwan scrittore. 31. Aeroporto milanese. 33. Centouno romani. 34. Nativo di una provincia molisana. 36. Ci seguono... in velocità. 38. Un piccolo frutto. 39. Oscuro, misterioso. 41. Partita a tennis. 42. Privi di arti. 44. Assurdo e irragionevole. 45. Il pittore Brindisi. 46. Piccolo uomo. 47. L’ordine di insetti comprendente le farfalle. 48. Un punto celeste. 49. Una mezza... mosca. 50. Un tutore dell’ordine. 51. La Pavone cantante. 52. La “e” telegrafica. 53. Adopera anche limette. 54. Membro di dinastia. 55. E’ sede di un famoso BLOGmag 64
autodromo francese. 57. Un voto per passare. 59. Li assegna la giuria. 60. Vocali in breve. 61. Nicolas, noto attore. 62. Animale che starnazza. 64. Spinge a far domande. 67. Iniziali di Casals. 68. La Heather soubrette. 70. Cuore... di coniglio. 71. Lago asiatico che era ricco di salmoni. 72. La scienza che... guarda in alto. 73. Saluto amichevole. VERTICALI 1. Esprime concessione. 2. Leggendario Guglielmo. 3. Indicano l’anonimo. 4. Si segue per dimagrire. 5. Il successore di Xuto. 6. E’ opposto a NNO. 7. Simbolo chimico del cobalto. 8. La nota attrice Ryan. 9. Articolo... generico. 10. La provincia ligure con Ventimiglia (sigla). 11. Un verbo che denota costrizione. 12. Albero resinoso. 13. Sigla di Trieste. 14. Canaletti di Venezia. 15. Scomuniche solenni. 16. Lavora in gallerie sotterranee. 19. Tabelle in stazione. 22.
Echeggiano di guaiti. 23. Rientranza costiera. 25. Dirige la barca. 27. Ripetere per conferma. 28. Essere al mondo. 32. Riunione... di capi. 33. Renna del Canada. 34. Schiavi dell’antica Sparta. 35. L’infinito... di sei. 37. La serva di... Dante. 39. La dimostra il competente. 40. Fu amato da Venere. 41. Un ortaggio aromatico. 43. Sconfisse la rabbia. 44. I consulenti del tribunale. 45. Porzione di pagamento. 47. Ricoperto di vello. 48. Città della Francia meridionale. 50. Conduttore elettrico. 51. Può curarla anche Gianni Amelio. 55. Proteggevano la casa. 56. L’orma... della nave. 58. Uno tra i peccati capitali. 60. Voce di ritorno. 61. Il figlio maledetto da Noè. 63. Chi lo cerca in un pagliaio, si accinge ad un’impresa disperata. 65. Infilato... in mezzo. 66. Ti... precedono in castigo. 67. Le prime in prova. 68. Passa per Torino. 69. Inter City.
toro Non strapazzate troppo il fisico, sarebbe un errore. Meglio controllare il nervosismo ed incanalare in maniera positiva le energie in eccesso.
migliori. Se non vi impegnate, rischiate di vanificare sforzi di mesi. Lune favorevoli: 28, 29 maggio, 16 giugno. vergine La seconda decade è sempre sotto pressione, ma a differenza del passato in giugno può contare sull’aiuto di Venere e di Marte. Di questi tempi, non è poco!
gemelli Dal 13 giugno potete contare su Mercurio nel segno, che porta vivacità mentale ed idee brillanti. I nati dal 4 al 10 giugno devono lottare senza perdersi d’animo.
bilancia Per i nati dal 17 al 20 ottobre la situazione è molto promettente. Tutti gli altri devono lottare, se desiderano conseguire i risultati sperati. Lune favorevoli: 2, 3, 17, 18 e 25 giugno.
cancro Ripresa di forze e di sprint, con possibilità di portare avanti i progetti scolastici, che vi stanno a cuore. Solo i nati dal 21 al 26 giugno devono muoversi con molta attenzione.
scorpione Non tutto va secondo i vostri piani, ma dovete mantenere la calma e tirare fuori la grinta abituale senza drammatizzare. Con pazienza e determinazione ce la potete fare.
leone State facendo troppe cose insieme e l’umiltà non è una delle vostre qualità
sagittario I nati dal 6 all’11 dicembre sono impegnati in un tour de force difficile
da sbrogliare. Limitatevi all’essenziale. Luna positiva 12, 13, 25 e 26 giugno. capricorno La nuova posizione che Marte assume dall’inizio di giugno è sicuramente beneaugurante. Siete decisi, motivati e in più… protetti dalla “Dea Bendata”! acquario L’aggressività marziana non vi consente di rilassarvi. Gestite con pazienza le energie a disposizione senza strafare. Siate diplomatici. La Luna vi protegge 2, 3, 11 e 12 giugno. pesci Marte e Venere garantiscono competitività ed intraprendenza, in barba alle contrarietà. Non pensate all’amore, ma curate lo studio per evitare brutte sorprese! BLOGmag 65
fotoblog invia le tue fotografie via mail a fotoblog@blogmag.it Nelle edizioni locali di Bologna, Milano e Roma altre foto alla pagina centrale.
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