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liquid memory collages
Lavori con editori, aziende e agenzie, hai ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, quando hai capito che i collage erano la tua arte?
La tecnica del collage è arrivata nella mia vita per caso, pensa che durante un corso al college non ero riuscita a scattare delle foto e quindi decisi di creare qualcosa utilizzando elementi già esistenti. Non mi sono mai interessata a questa
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tecnica, non conoscevo né autori, ne avevo nessun mentore. I miei primi due lavori furono il risultato della mia apertura a qualcosa di nuovo, quasi come una ricerca in me stessa, per me fu un’autentica attività creativa. Ma appena le altre persone hanno iniziato ad apprezzare quello che facevo giunse il momento di riconoscere me stessa come un’artista e da allora lo considero la mia arte.
Qual è il tuo processo creativo, come nascono le tue fantastiche immagini?
Semplicemente i miei lavori sono il risultato di ciò che mi sta accadendo nella vita di ogni giorno, sia dentro che fuori. Mi faccio plasmare dalle piccole cose, la cosa più importante è l’essere in grado di vedere che puoi trarne qualcosa di interessante, invece spesso si passa tempo su Pinterest in cerca di ispirazione. Ricerca prima di tutto, raccolgo materiale,
sfoglio gli archivi delle biblioteche di tutto il mondo che hanno già digitalizzato le loro collezioni, lavoro con fotografi che mi forniscono le loro fotografie per creare diverse grafiche. Il mio collage termina quando ritengo che un punto o una linea aggiuntivi sarebbero superflui e che sottraendo anche l’elemento più piccolo perderebbe fascino.
Come usi i social network, di più per trovare collaborazioni o followers?
Sono molto presente su Instagram @liquidmemorycollages In questi anni ho raccolto intorno a me una bella comunità, amanti d’arte e di oggetti particolari, rappresentanti di gruppi professionali come grafici, architetti, illustratori, ma anche persone completamente estranee a questo mondo, semplicemente a cui piacciono le mie opere e vogliono essere aggiornate quotidianamente. Suppongo di voler creare “contenuti” per creare un luogo,
Internet, dove farne parte attiva. Mostro molto del “dietro le quinte” del mio lavoro, perché voglio farmi conoscere, mostro il mio linguaggio non solo attraverso i collage ma anche attraverso il mio stile di vita. Sono le cose che vengono apprezzate perché sono autentiche.
Hai mai avuto momenti di crisi e, in tal caso, cosa ti ha spinto a continuare?
Una volta ogni tanto, mi capitano momenti
di incertezza su quello che faccio e mi manca l’ispirazione. Ma nulla accade senza motivo, mi faccio aiutare da parole come tenerezza e perdono. Creare ogni giorno diventa molto faticoso; è emozionante, coinvolgente, ma a volte pensi…basta. Detto ciò, il mio bisogno di creare è più forte dei momenti di crisi, poi arriva sempre il momento in cui non vedo l’ora di realizzare qualcosa di nuovo.
Hai piani per il futuro?
Buffo, il piano per il prossimo anno è: rallentare, condurre una vita artistica in armonia con me stessa seguendo la mia intuizione. Vorrei in ogni caso sviluppare il mio personale brand, sogno i miei collage in una bella collezione di carta con anche delle tappezzerie. Non voglio limitare la mia immaginazione, attendo quello che il futuro mi vorrà portare così da poter sperimentare a mente aperta la vita.
{ Text and Photos Aleksandra Morawiak }