TAKE # 2 Südtirol · alto adige
Magazine for Film Professionals 2012
La BLS Film Fund & Commission dell’Alto Adige · Uno sguardo al 2011 · Location cinematografiche in Alto Adige · Produzioni girate e finanziate nel 2011 · Facts & Figures del finanziamento cinematografico · Dossier: Comunicazione sul cinema e programma MEDIA · Il cinema digitale in Italia, Austria e Germania. / Die Südtiroler Filmförderung · Jahresrückblick 2011 · Filmlocations in Südtirol · Abgedrehte und geförderte Produktionen 2011 · Facts & Figures zur Filmförderung · Dossier: EU-Kinomitteilung und MEDIA · Digitales Kino in Italien, Österreich und Deutschland. / Film Funding in South Tyrol · Annual Survey 2011 · Film Locations in South Tyrol · Shootings Completed and Funded in 2011 · Facts & Figures BLS Film Fund & Commission · Dossier: EU Cinema Communication and MEDIA · Digital Cinema in Italy, Austria and Germany.
Foreword
Cari film maker,
Liebe Filmschaffende,
è con immenso piacere che guardiamo indietro a un anno di grande successodel Fondo per le produzioni dell’Alto Adige. Nei passati dodici mesi abbiamo potuto sostenere circa 30 progetti, fra i molti che hanno fatto richiesta di finanziamento, con circa 5 milioni di euro provenienti dal Fondo economico della Provincia autonoma di Bolzano. Ciò conferma che l’Alto Adige, come location cinematografica, sta riuscendo a trasmettere ai produttori quell’attrattiva che noi ben conosciamo. Tutte le produzioni sostenute hanno l’obbligo di investire in provincia il 150% dell’ammontare del contributo. Si punta direttamente all’obiettivo di un finanziamento duraturo e attento sia alla cultura che all’economia. Per fare fronte alla crescente richiesta di infrastrutture cinematografiche in Alto Adige, è importante, nel corso del secondo anno di vita del Fondo per le produzioni, occuparsi attivamente dell’aspetto dell’allestimento tecnico del territorio. Due cose devono andare di pari passo: da un lato sostenere l’insediamento e la nascita di aziende con un’offerta specifica, accompagnati dal necessario servizio di consulenza; dall’altro stimolare interventi mirati nel settore della formazione e dell’aggiornamento professionale, capaci di qualificare il personale necessario. Noi, grazie ad adeguati provvedimenti e strumenti e con il necessario dinamismo, ci siamo già assunti entrambi i compiti. Nel corso dell’anno appena concluso, gli altoatesini hanno mostrato un grande entusiasmo per il cinema, che dovrebbe confermarsi anche nell’anno in corso. Siamo particolarmente soddisfatti per alcune carriere "nate sul set", che mostrano come, oltre all’entusiasmo, sia disponibile anche un notevole know-how. Le prime aziende si sono già insediate e si sono costituiti alcuni cluster composti da robuste reti di locali prestatori di servizi per il cinema. Tutto ciò conferma il coinvolgimento con il quale la politica, l’economia, la cultura e la pubblica amministrazione dell’Alto Adige sostengono il Fondo per le produzioni cinematografiche. La Giunta provinciale è convinta del successo durevole delle iniziative nel settore cinematografico. Siamo sulla strada giusta ed intendiamo proseguirla.
mit Freude blicken wir auf ein Jahr erfolgreicher Filmförderung in Südtirol zurück. In den vergangenen zwölf Monaten konnten wir über 30 Projekte mit insgesamt 5 Millionen Euro unterstützen, weit mehr Anträge wurden eingereicht. Dies bestätigt, dass der Standort Südtirol für Produzenten die Attraktivität ausstrahlt, die wir ihm zugeschrieben haben.
Thomas Widmann Assessore provinciale all’economia / Wirtschaftslandesrat
Martha Gärber Presidente BLS / Präsidentin des Verwaltungsrates BLS
Alle geförderten Produktionen haben die Auflage, rund 150 % der geförderten Summe im Land einzusetzen, und bringen uns damit unserem Ziel, nachhaltige gesamt- und kulturwirtschaftliche Effekte zu schaffen, ein Stück näher. Um der steigenden Nachfrage nach Filminfrastruktur in Südtirol gerecht zu werden, ist es im zweiten Jahr der Filmförderung daher umso wichtiger, dass jetzt das Thema Standortförderung aktiv angegangen wird. Zwei Dinge müssen nach unserer Überzeugung dafür Hand in Hand gehen: Zum einen müssen wir die Ansiedlung und Gründung von Unternehmen durch spezialisierte Angebote und Beratung unterstützen; zum anderen setzen wir auf gezielte Aus- und Weiterbildungsmaßnahmen, die das benötigte Fachpersonal qualifizieren. Beide Aufgaben hat BLS mit entsprechenden Maßnahmen und Werkzeugen bereits erfolgreich in Angriff genommen. Die Menschen in Südtirol haben im vergangenen Jahr ihre Begeisterung für den Film bewiesen und werden diesen Enthusiasmus sicher auch in den kommenden Jahren behalten. Wir freuen uns insbesondere über einige Karrieren am Set, die zeigen, dass neben der Begeisterung auch Know-how vorhanden ist. Erste Unternehmen haben sich angesiedelt, einige Cluster belastbarer Netzwerke aus Südtiroler Filmdienstleistern haben sich gebildet. All dies bestätigt das Engagement, mit dem die Südtiroler Politik, Wirtschaft, Verwaltung und Kultur die Filmförderung unterstützt. Die Südtiroler Landesregierung ist vom nachhaltigen Erfolg der Initiativen im Bereich Film überzeugt. Wir sind auf dem richtigen Weg und wollen ihn weitergehen.
Take # 2 3
Editorial
FILM CATERING Lieber Leser,
il primo anno di impegno della BLS nel settore dei film è già alle nostre spalle! Sono stati mesi emozionanti e ricchi di cambiamenti, pieni di entusiasmo e di lavoro, in cui è stato finalmente possibile vedere i primi risultati di una lunga fase preparatoria. Già nello stesso anno dell’istituzione della Film Commission dell’Alto Adige e del suo fondo per le produzioni, la grande richiesta di finanziamenti pervenuta ha largamente superato l’importo disponibile. Sono stati oltre trenta i progetti sostenuti con un budget complessivo di cinque milioni di euro. Alcune produzioni sono già state realizzate in Alto Adige, fatto che ha permesso a BLS di muovere i primi passi sulla strada che porta ad essere un partner affidabile delle case di produzione. Numerosi sono anche i progetti aggiuntivi cui abbiamo dato vita noi stessi: l’evento dedicato alla coproduzione INCONTRI, il programma di sostegno agli autori RACCONTI, il tour delle location PLACES e il percorso di formazione “MOV(i)E IT” che, insieme alla scuola di cinema ZeLIG, organizzeremo quest’anno per la prima volta. Al di fuori dell’Alto Adige abbiamo presenziato ai maggiori eventi del settore – in occasione dei quali abbiamo presentato al mercato il nostro periodico Take #1 e il nostro Production Manual. Per quanto riguarda il mondo virtuale, abbiamo dato vita al nostro sito web che, grazie alla banca dati delle location e dei professionisti del settore, alle esaurienti informazioni sul finanziamento per le produzioni – compreso il procedimento per presentare la propria domanda online – nonché a una newsroom ben aggiornata, è ora in grado di offrire un concreto sostegno al mondo reale del finanziamento delle produzioni e della realizzazione degli audiovisivi in Alto Adige. Il nostro sguardo è però già rivolto al futuro: ora arriva il momento di consolidare quanto fatto finora e, ove necessario, di ottimizzarlo. A questo compito, nel corso dell’anno, sarà dedicata una grande parte della nostra attenzione. Quello che ci aspetta si preannuncia come un anno davvero esaltante. Già adesso attendiamo con piacere le molte entusiasmanti personalità che incontreremo lungo il nostro cammino. Prima di tutto, però, vi auguriamo una buona lettura di TAKE #2.
das erste Jahr des Engagements der BLS im Bereich Film liegt hinter uns! Es waren aufregende und abwechslungsreiche Monate, spannend und arbeitsreich zugleich. Vor allen Dingen aber wurden die ersten Ergebnisse einer längeren Vorbereitungsphase sichtbar. Schon im Gründungsjahr der Südtiroler Filmförderung hat die große Nachfrage die Höhe der zur Verfügung stehenden Fördermittel bei weitem übertroffen. Insgesamt wurden mit einem Budget von fünf Millionen Euro über 30 Projekte gefördert. Einige Produktionen wurden bereits in Südtirol realisiert, so dass sich die BLS auch erste Sporen als verlässlicher Partner der Produktionsfirmen verdienen konnte. Viele zusätzliche Projekte haben wir selbst ins Leben gerufen: das Koproduktionstreffen INCONTRI, das Autorenförderprogramm RACCONTI, die Location Tour PLACES und das Ausbildungsprogramm MOV(i)E IT, das wir gemeinsam mit der Filmschule ZeLIG in diesem Jahr erstmals durchführen werden. Außerhalb Südtirols waren wir auf den wichtigsten Branchenevents vertreten – und haben dort unter anderem unsere eigenen Publikationen TAKE #1 sowie unser Production Manual im wahrsten Sinne des Wortes auf den Markt gebracht. In der virtuellen Welt ist unsere Website lebendig geworden und bietet nun dank des Motiv- und Branchenverzeichnisses, der ausführlichen Informationen zur Filmförderung inklusive Online-Antragsverfahren sowie eines gut vernetzten Newsrooms auch sehr konkrete Leistungen für die reale Welt der Filmfinanzierung und des Filmemachens in Südtirol. Wenn wir also kurz Resümee ziehen, dürfen wir uns freuen und sind auch ein bisschen stolz darauf, etwas Nachhaltiges geschaffen zu haben. Das Ihnen vorliegende Magazin TAKE #2 gibt davon ein greifbares Zeugnis. Unser Blick ist aber nach vorne gerichtet: Es gilt nun, das Geschaffene zu konsolidieren und wo nötig zu optimieren. Dem möchten wir im kommenden Jahr einen Großteil unserer Aufmerksamkeit widmen. Ein spannendes zweites Jahr liegt also vor uns. Wir freuen uns schon jetzt auf die vielen Persönlichkeiten und Projekte, die uns auf unserem Weg begegnen werden. Zunächst einmal wünschen wir aber viel Vergnügen bei der Lektüre von TAKE #2.
Ulrich Stofner Director BLS
Christiana Wertz Head of Film Fund & Commission BLS
Bei einer Filmproduktion ist es wichtig sich auf einen guten, zuverlässigen und schnellen Cateringservice verlassen zu können. Egal ob Frühstück, Mittagessen, Abendessen oder den “kleinen Hunger zwischendurch“ – wir verwöhnen Ihre Crew mit unseren kulinarischen Köstlichkeiten! SIE WERDEN DEN UNTERSCHIED SCHMECKEN!
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During a film production it‘s important to be able to count on a quickly, reliable and high quality catering service. Whether it is for breakfast, lunch, dinner or even a small snack in between, it’s always a pleasure for us to serve your staff during your production. YOU WILL TASTE THE DIFFERENCE!
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4 Take # 2
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Cari lettori,
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Panorama Content
Panorama 99
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115 English Version
3 Foreword 4 Editorial 111 Dates 138 Imprint
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Service
News
Panorama
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39 Finanziamenti cinematografici
84 Cinema politico
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Una panoramica generale sul Fondo per le produzioni dell’Alto Adige: struttura, basi e richieste. Uno sguardo indietro al 2011.
Con nuove storie da raccontare e riferimenti all’attualità, il cinema politico festeggia un grande ritorno. Questi soggetti rappresentano la nuova formula del successo?
Rückschau BLS-Branchenevents 2011.
Uno sguardo agli eventi passati della BLS. 11 Incontri #1 Il primo incontro in Alto Adige sulla coproduzione raccontato dalle prospettive di una giornalista italiana e una tedesca.
48 Produzioni finanziate nel 2011 90 Verso nuovi orizzonti Uno sguardo sulle produzioni sostenute e sul finanziamento concesso.
14 I 24 anni della scuola ZeLIG
Gli alpinisten non si limitano a scalare: è nata a Bolzano una nuova affidabile attività di servizi.
Schön, Sie zu sehen!
11 Incontri #1 Das erste Koproduktionstreffen in Südtirol aus Perspektive zweier Journalistinnen aus Deutschland und Italien.
Service
News
39 Facts & Figures Filmförderung
84 Politisches Kino
Die Südtiroler Filmförderung im Überblick: Struktur, Aufbau und Antragsverfahren. Jahresrückblick 2011.
Mit neuen Geschichten und aktuellen Bezügen feiert das politische Kino ein Comeback. Sind explosive Stoffe ein Erfolgsrezept?
48 Geförderte Produktionen 2011
90 Auf zu neuen Gipfeln
Übersicht über sämtliche geförderte Produktionen und Kurz-Auswertung Gesamtetat.
Die alpinisten sind mitnichten Kletterer. Eine nachhaltige Serviceproduktion geht in Bozen an den Start.
14 24 Jahre ZeLIG 51 Abgedreht in Südtirol
51 Riprese in Alto Adige Heidi Gronauer spiega il successo della Scuola e dei suoi diplomati.
94 Racconti #1
Le produzioni in corso in e dell’Alto Adige.
94 Racconti #1
Direktorin Heidi Gronauer erklärt den Erfolg der Filmschule und ihrer Absolventen.
Aktuelle Produktionen in und aus Südtirol.
22 Location Tour Places #1
58 Gut ankommen in Südtirol
Il nuovo programma di sostegno agli autori. 22 Location Tour Places #1 Professionisti del cinema sulla strada che porta al Medioevo. 25 One Shot! Le location in Alto Adige Cinque film celebri, cinque luoghi sconosciuti. Lasciatevi ispirare. 36 Elikodynamik Professionisti delle riprese aeree nelle Dolomiti.
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Panorama Piacere di incontrarvi!
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58 Benvenuti in Alto Adige
Das neue Autorenförderprogramm der BLS
96 Talents L'Assessore provinciale all’economia Thomas Widmann sul tema dello sviluppo territoriale. Cosa viene offerto a chi desidera stabilirsi in Alto Adige. 60 Dossier MEDIA e Comunicazione sul cinema al banco di prova. Le strutture di finanziamento nei diversi paesi. La digitalizzazione dei cinema. I successi del cinema italiano.
96 Talents Filmschaffende auf dem Weg ins Mittelalter.
Sei volti nuovi, due nazioni. 25 One Shot! Locations in Südtirol
Wirtschaftslandesrat Thomas Widmann zum Thema Standortentwicklung – was Gründern in Südtirol geboten wird.
99 Appuntamenti Quattro volti del cinema in Alto Adige.
Sechs neue Gesichter aus zwei Ländern. 99 Ortstermine
Fünf bekannte Filme, fünf unbekannte Orte. Lassen Sie sich inspirieren.
110 Final Calling
36 Elikodynamik
I professionisti altoatesini del cinema all’estero: effetti regionali e competenze.
Aerial-Shot-Profis in den Dolomiten und darüber hinaus. Interview mit Gabriel Kostner.
60 Dossier Vier Gesichter des Films in Südtirol . MEDIA und Kinomitteilung auf dem Prüfstand. Finanzierungsstrukturen im Ländervergleich. Digitales Kino und digitale Aufnahmeverfahren. Der Erfolg des italienischen Kinos an der Kasse und auf Festivals.
110 Final Calling Südtiroler Filmprofessionals im Ausland: Regionaleffekt und Expertise.
Take # 2 7
Panorama
Panorama
Piacere di incontrarvi!
Schön, Sie zu sehen!
Nel primo anno di vita della Film Commission dell’Alto Adige c’è stato molto da spiegare e molto di cui parlare. Per questo motivo, durante l’anno, BLS si è presentata in occasione di alcuni dei maggiori eventi del settore in Europa. Manifestazioni informative, tavole rotonde, incontri creativi ed eventi serali hanno dato vita, in ogni luogo, a volti sorridenti, colloqui interessanti e scambi professionali.
Im ersten Jahr der neuen Südtiroler Filmförderung gab es viel zu erklären und zu besprechen. Zu diesem Zwecke präsentierte sich die BLS über das Jahr verteilt auf einigen der wichtigsten europäischen Branchenvents. Infoveranstaltungen, Panels, Kreativtreffen und Abendevents sorgten allerorten für strahlende Gesichter, konzentrierte Gespräche und fachlichen Austausch. Wir freuen uns über
Ci rallegriamo soprattutto delle molte persone straordinarie che abbiamo potuto incontrare l’anno scorso. Qui abbiamo realizzato per voi una piccola selezione dei momenti migliori. I nostri ringraziamenti vanno agli amici, ai partner e ai colleghi per le molte manifestazioni di successo e per il feedback positivo registrato ovunque. A un anno 2012 ricco di successi per il cinema!
die vielen spannenden Menschen, die wir im vergangenen Jahr treffen durften. Eine kleine Auswahl der schönsten Momente haben wir hier für Sie zusammengestellt. Wir bedanken uns bei Freunden, Partnern und Kollegen für eine Vielzahl gelungener Veranstaltungen und das positive Feedback, das uns zuteil wurde. Auf ein erfolgreiches Filmjahr 2012!
Febbraio / Februar 2011 Berlinale
Maggio / Mai 2011 Cannes
Nell’ambito della Berlinale 2011 BLS ha festeggiato il suo esordio ufficiale: al mattino con un info-panel e la sera con un evento a Palazzo Voss, non lontano da Potsdamer Platz. / Im Rahmen der Berlinale 2011 feierte die BLS ihren offiziellen Launch: mit einem Info-Panel am Vormittag und einem Abendevent im Voss-Palais, unweit des Potsdamer Platzes. Alice Rohrwacher, Karl Baumgartner
Markus Aicher, Margret Köhler, Christiana Wertz, Andreas Ströhl
Lena Ehlers, Isabelle Horn
Margherita Chiti, Roberto Cicutto, Luigi Musini, Olivia Musini
Marzo / März 2011 DIAGONALE
Luglio / Juli 2011 München
A marzo Graz é stata la capitale cinematografica austriaca. Dopo una breve conferenza circa l’attività di BLS, la Film Commission dell'Alto Adige ha invitato i partecipanti a colloqui personali in occasione di una merenda tipica altoatesina. / Im März ist Graz die Filmhauptstadt Österreichs. Nach einem Kurzvortrag zu den Aktivitäten von BLS lud die Filmförderung im Rahmen einer Südtiroler Jause zu persönlichen Gesprächen ein.
Nell’ambito della 29a edizione delle Settimane del cinema di Monaco di Baviera, BLS ha invitato a un pranzo creativo circa 60 ospiti dei settori produzione, redazione e finanziamento. / Anlässlich der 29. Internationalen Münchner Filmwoche lud BLS rund 60 Branchengäste aus den Bereichen Produktion, Redaktion und Förderung zu einem Kreativ-Lunch ein.
8 Take # 2
In occasione del 64° Festival del cinema di Cannes, BLS è stata presente al Marché du Film. Nel corso di un entusiasmante pomeriggio in spiaggia, 200 ospiti provenienti da Italia, Austria e Germania si sono intrattenuti parlando dei propri progetti, e scoprendo anche molte cose sull’Alto Adige come terra del cinema. / Auf dem 64. Filmfestival in Cannes war BLS auf dem Marché du Film vertreten. 200 Gäste tauschten sich bei einem entspannten Nachmittag am Strand über Projekte aus und erfuhren alles Wissenswerte über das Filmland Südtirol.
Klaus Schaefer, Uschi Reich
Take # 2 9
Panorama
Panorama
Settembre / Sept. 2011 Venedig Le manifestazioni della BLS al Festival del cinema di Venezia si sono svolte all’insegna di Creatività e Territorio. In collaborazione con Le Giornate degli Autori – Venice Days è stato riproposto un classico di Trenker e presentato il progetto della BLS per il sostegno agli autori RACCONTI #1. / Im Kontext zu Kreativität und Territorium standen die Veranstaltungen auf dem Filmfestival in Venedig. In Kooperation mit den Venice Days wurde ein Trenker-Klassiker wiederaufgeführt sowie das BLS-Autorenförderprogramm RACCONTI #1 vorgestellt. Roberto Barzanti, Martha Gärber, Luigi Petrucci
Giorgio Gosetti, Achim von Borries
Circa 30 tra produttori, finanziatori e rappresentanti delle emittenti di Italia, Austria e Germania si sono dati appuntamento in Alto Adige per discutere delle condizioni generali, delle opportunità e dei rischi delle coproduzioni internazionali. Due giornaliste, una italiana e una tedesca, ci raccontano le loro rispettive impressioni. / Rund 30 Produzenten, Förderer und Sendervertreter aus Italien, Österreich und Deutschland kamen nach Südtirol, um sich über Rahmenbedingungen, Chancen und Risiken länderübergreifender Koproduktionen auszutauschen. Zwei Journalistinnen aus Italien und Deutschland beschreiben ihre Eindrücke jeweils aus der eigenen Perspektive.
Karl Baumgartner, Ulrich Stofner, Martha Capello, Thomas Widmann, Martha Gärber, Pappi Corsicato
Ottobre / Oktober 2011 Rom
Text: Emanuela Genovese / Margret Köhler
Alla Business Street del Festival Internazionale del Film di Roma la BLS si è presentata di fronte a circa 100 rappresentanti del settore. Anche l’evento serale che ha chiuso la serata si è rivelato un successo. / Auf dem Filmfestival in Rom präsentierte BLS en détail das Südtiroler Filmförderprogramm. Rund 100 Branchenvertreter profitieren von Informationen aus erster Hand. Die Abendveranstaltung im Anschluss war ebenso ein voller Erfolg. Thomas Woschitz, Anne Laurent, Gabriele Kranzelbinder, Martin Prinz
Paolo Tenna, Camilla Ravila, Daniele Segre
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Incontri # 1 / Incontri # 1
Mario Mazzarotto, Flavia Parnasi
BLS, la forza del network
Ein notwendiges Treffen
Il futuro del cinema: vere coproduzioni e veri network. Lo ha ben capito BLS, Business Location Südtirol-Alto Adige, organizzando a Lana presso l’hotel Vigilius Mountain Resort Incontri #1, ovvero un coproduction Meeting per oltre trenta produttori provenienti da Italia, Germania e Austria. Incontri nati per comprendere i meccanismi di base del fondo di 5 milioni di euro messo a disposizione dalla BLS a favore di tutte le produzioni cinematografiche e televisive che vogliano investire nella Provincia di Bolzano. Durante gli Incontri sono stati organizzati diversi panel per mettere a fuoco la situazione produttiva nei tre Paesi. Gli interventi si sono focalizzati su case history di coproduzioni sia per la televisione(come la coproduzione italo tedesca Sotto il cielo di Roma presentata da Luca Bernabei, direttore Attività produttive di Luxvide, e Martin Choroba, produttore per la Tellux) che per il cinema (come la coproduzione La solitudine dei numeri primi presentata da Mario Gianani, presidente di Wildside, e Philipp Kreuzer, Managing Director della Bavaria Media Italia). Durante i panel si è dibattuto dal punto di vista tecnico sul funzionamento dei fondi di sostegno regionali e statali, grazie alla presenza di produttori (per l’Italia Roberto Cicutto, presidente di Cinecittà Luce, Valeria Licurgo della Fandango, Tilde Corsi di R&C Produzioni, Luigi Musini di Cinema Undici) e dei presidenti dei principali fondi (per l’Italia è
Die Keynotes von Lamberto Mancini (Generalsekretär des italienischen Produzentenverbands ANICA), Veit Heiduschka (Wega Film und Obmann von Film Austria) sowie Bavaria-Chef Matthias Esche (Deutsche Produzentenallianz) machten es deutlich: Es gibt zwar Gemeinsamkeiten, aber auch große länderspezifische Unterschiede in den Bereichen staatlicher Förderung und privater Investitionen, im Gesamtvolumen der jeweils vorhandenen Förderungssummen, den geförderten Projekten und der Anzahl regionaler Förderinstitutionen. Die Regularien und Steuererleichterungsmaßnahmen sind nicht immer kompatibel, was die Nutzung von Finanzierungsquellen manchmal erschwert. Der Wille zu Koproduktionen wird oft durch die damit einhergehende Verteuerung ausgebremst. Da jedes Land möchte, dass die Fördermittel im eigenen Land ausgegeben werden, fehlt es an den sogenannten „freien“ Mitteln, die Kosten steigen oft durch Reisen und doppelten Zeitaufwand. Die Teilnehmer waren sich darüber einig, dass gerade bei der Beteiligung mehrerer Regionalfonds die Probleme kumulieren, da jede Förderung darauf achtet, dass die Gelder möglichst vor Ort ausgegeben werden. So verlangen beispielsweise der FilmFernsehFonds Bayern (FFF) wie auch die BLS Südtirol Alto Adige, dass mindestens das 1,5-Fache der gewährten Fördersumme in ihrem Territorium ausge-
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Christiana Wertz e Ulrich Stofner salutano i partecipanti di INCONTRI #1 presso il Vigilius Mountain Resort. Nei tre giorni di incontro, con i partecipanti provenienti dalle tre nazioni, sono stati esaminati attentamente dei Case Studies, tenute delle conferenze, allacciati contatti ed ideati progetti. / Christiana Wertz und Ulrich Stofner begrüßen die Teilnehmer von INCONTRI #1 im Vigilius Mountain Resort. In den folgenden Tagen wurden auf dem Dreiländertreffen unterschiedliche Case Studies diskutiert, Vorträge gehalten, Kontakte geknüpft und Pläne geschmiedet. 1 Mario Gianani (Offside/Wildside), Roberto Cicutto (Cinecittà Luce) 2 from left to right Luca Bernabei (Lux Vide), Donatella Mugnano (Studio Legale Miccichè-Patriarca), Martin Choroba (Tellux), 3 Lamberto Mancini (Anica), 4 Veit Heiduschka (Wega Film), 5 I partecipanti di Incontri #1 sulla via per la sala riunioni / Die Teilnehmer von Incontri #1 auf dem Weg zum Seminarraum 6 Roland Teichmann (Österreichisches Filminstitut), Christine Berg (Deutscher Filmförderfonds), 7 Philipp Kreuzer (Bavaria Pictures/Bavaria Media Italia), 8 Roberto Cicutto (Cinecittà Luce), 9 from left to right Klaus Schaefer (FilmFernsehFonds Bayern), Matthias Esche (Bavaria Film), Jörg Bundschuh (Kick Film).
intervenuto Nicola Borrelli – dg Cinema del MiBac). Al centro degli interventi le caratteristiche vigenti dei finanziamenti, le opportunità e le problematicità, come la continua diminuzione delle coproduzioni e l’eccessiva burocratizzazione e rigidità di alcuni meccanismi di erogazione. “Sono note – ha spiegato Cecilia Valmarana, Responsabile Produzioni per Rai Cinema- le criticità delle coproduzioni. Ad esempio l’obbligo della distribuzione in sala nei singoli Paesi coproduttivi: un limite che stride con l’aumentare della fruizione delle piattaforme di distribuzione del film. Evidenziare queste problematiche e studiare possibilità è una strada vincente per trovare soluzioni concrete. Incontri come questi, dove lavorano e intervengono rappresentanti dei principali Fondi dei tre Paesi invitati, produttori interessati a vere coproduzioni e rappresentanti delle televisioni pubbliche, costruiscono il vero futuro per la produzione”. Nei due giorni è stata anche organizzata una mattina di pitching, dove i produttori hanno potuto presentare progetti in via di sviluppo: “Partecipare come produttore italiano – spiega Mario Gianani al termine di Incontri – al Coproduction Meeting è stato davvero una concreta occasione di rete internazionale. Mettere insieme su uno stesso tavolo di lavoro le esperienze dei principali successi produttivi, comprendere i meccanismi dei fondi nazionali e conoscere le persone chiave che gestiscono i fondi italiani, austriaci e tedeschi è un’opportunità che manifesta come la BLS stia puntando all’eccellenza”.
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geben wird, der tatsächliche sogenannte „Ländereffekt“ liegt zumeist höher. „Koproduktionen bedeuten Geduld“, brachte es Matthias Esche auf den Punkt, der vom „magischen Dreieck Österreich, Deutschland und Italien“ sprach und geschmackliche Ähnlichkeiten vor allem bei Kinderfilmen und Krimis konstatierte. Weniger kompliziert als internationale Koproduktionen und deshalb beliebter sind Kofinanzierungen. Auf großes Interesse stießen die drei vorgestellten Case Studies mit ihren praktischen Implikationen. Philipp Kreuzer (Bavaria Pictures) und Mario Gianani (Offside/Wildside) präsentierten das Projekt Die Einsamkeit der Primzahlen, Luca Barnabei (Lux Vide) und Martin Choroba (Tellux) Pius XII. und Josef Aichholzer (Aichholzer Film), Andreas Bareiss (TV 60 Film) und Klaus Lintschinger vom ORF das Projekt Die Wanderhure. Bei letzterem gab es eine 100%ig harmonische Zusammenarbeit, vielleicht auch wegen der gemeinsamen Sprache. Unisono betonten die Produzenten, dass die Inhalte sorgsam ausgewählt sein und in beiden Märkten funktionieren müssen, wichtig seien auch die frühe Einbindung der Verwertungspartner und gegenseitiges Vertrauen. Die Teilnehmer schätzten Incontri #1 als positive Erfahrung ein und kamen zu der Erkenntnis, dass Koproduktionen nicht nur eine Sache der Geldbeschaffung seien, wie Veit Heiduschka es formulierte, sondern auch die Aufgabe haben, verschiedene Kulturen über die Ländergrenzen hinaus zu vereinen.
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Panorama
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Buon compleanno ZeLIG: la scuola di documentario, televisione e nuovi media compie 24 anni! / 24 Jahre Dokumentarfilmschule ZeLIG! Nella scuola di documentario, televisione e nuovi media ZeLIG gli studenti imparano secondo una filosofia particolare. Ne risulta un tasso di abbandoni assai limitato, diverse partecipazioni ai festival, premi per vari film di diploma e un’atmosfera davvero speciale. La direttrice Heidi Gronauer ci spiega il perché. / In der Dokumentarfilmschule ZeLIG lernen die Studenten nach einem besonderen Konzept. Eine sehr geringe Absprungrate, etliche Festivalteilnahmen und Awards von Diplomfilmen sowie eine ganz spezielle Atmosphäre kommen dabei heraus. Direktorin Heidi Gronauer erklärt warum. Text: Stephan Burkoff Photos: Jürgen Schabes
La scuola si trova in un anonimo edificio situato lungo una strada trafficata di Bolzano. Ma non si fa nemmeno in tempo a chiudersi la porta alle spalle che ci si rende immediatamente conto di trovarsi in un luogo pieno di vitalità, creatività e comunicazione. Mentre incontriamo la direttrice Heidi Gronauer, in una delle aule si sta svolgendo un seminario di John Watkinson, a cui gli studenti assistono eccitati. Heidi spiega che il professore inglese è solamente uno dei molti docenti d’eccezione della scuola, e sottolinea come professionisti del cinema, registi, autori, cameraman, montatori, tecnici del suono e della fotografia, produttori e consulenti, vengano volentieri in Alto Adige a tenere le proprie lezioni alla ZeLIG. Questi professionisti investono in qualità di filmmakerin-residence circa un anno del proprio tempo a Bolzano per condividere le proprie conoscenze con gli studenti.
Die Dokumentarfilmschule ZeLIG befindet sich in einem unscheinbaren Büro-Flachgebäude an einer Ausfahrtstraße am Rande Bozens. Aber kaum hat man die Eingangstür hinter sich gelassen, befindet man sich an einem lebendigen Ort, voller Kreativität und Kommunikation. Als wir die Direktorin Heidi Gronauer treffen, läuft in einem der Unterrichtsräume ein Seminar von John Watkinson – die Studenten lauschen gespannt. Heidi erklärt, dass dies nur einer der vielen hochkarätigen Dozenten der Schule ist, und betont, wie gern die Filmprofis, Regisseure, Autoren, Kameraleute, Cutter, Tonund Technik-Koryphäen, Produzenten und Berater nach Südtirol kommen, um an der ZeLIG zu unterrichten. Als „Filmmaker in Resi dence“ investieren sie teilweise ein Jahr ihrer Zeit, um ihr Wissen mit den Studenten in Bozen zu teilen.
Perché una scuola di cinema a Bolzano? Già negli anni ’80 esisteva in regione un effettivo fabbisogno di operatori cinematografici e montatori. Con l’introduzione delle nuove possibilità offerte dalla videotecnica, si è creato un aumento della domanda di personale qualificato in materia. Pertanto, su
Aber warum gibt es eigentlich eine Filmschule in Bozen? Bereits in den 80er Jahren existierte in der Region ein effektiver Bedarf an Kameraleuten und Cuttern. Mit Einführung der neuen Möglichkeiten der Videotechnik entstand dann eine zusätzliche Nachfrage nach entsprechend ausgebildetem Personal.
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Dal 1990 Heidi Gronauer è direttrice della scuola ZeLIG e membro del consiglio di amministrazione della cooperativa. Dopo la laurea in sociologia ha lavorato come giornalista e manager culturale per il cinema e il teatro a Berlino. È co-fondatrice dell’Associazione italiana dei documentaristi DOC/IT e ha fatto parte del suo direttivo dal 1999 al 2007. / Heidi Gronauer ist seit 1990 Leiterin der ZeLIG und Mitglied des Verwaltungsrats der Genossenschaft. Nach ihrem Soziologie-Diplom arbeitete sie als Journalistin und Kulturmanagerin für Film und Theater in Berlin. Sie ist Mitbegründerin des italienischen Dokumentarfilmverbandes DOC/IT und war dort von 1999 bis 2007 im Vorstand.
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Panorama
attuali DocentiPanorama
Da oltre 20 anni l’inglese John Watkinson opera in qualità di consulente indipendente e autore nel settore audiovisivo. Come fondatore e direttore di varie aziende di consulenza per il sonoro, la ripresa video e la tecnica digitale, é il caso di dire che appartiene all’elite della professione. Agli studenti della ZeLIG ha offerto uno sguardo nel mondo del sonoro. / Der Brite John Watkinson ist seit mehr als 20 Jahren unabhängiger Berater und Autor im audiovisuellen Bereich. Als Gründer und Direktor verschiedener Beraterfirmen für Ton, Videoaufnahme und Digitaltechnik gehört er zur Weltklasse. Den ZeLIG-Studenten gibt er Einblick in die Welt des Tons.
della scuola di documentario
iniziativa di diverse case di produzione, soprattutto la Prisma – un’azienda che oggi non esiste più –, ma anche di televisioni locali, del Filmclub di Bolzano, di giornalisti appassionati di cinema e altri entusiasti del settore, nel 1987 prese vita la cooperativa ZeLIG con l’obiettivo di riempire questo vuoto. Veniamo a sapere che il nome ZeLIG deriva dall’omonimo film di Woody Allen e che la scuola fu creata per essere multilingue, già a partire dalla sua fondazione. Italiano e tedesco sarebbero stati considerati alla pari. Nell’Alto Adige degli anni Ottanta non era certo una dichiarazione che potesse passare inosservata. Nel 1988 si tenne quindi il primo corso semestrale dedicato alla tecnica televisiva – mentre il Fondo Sociale Europeo, istituito nello stesso anno, finanziò il progetto. Principalmente mancava ancora la garanzia di un finanziamento costante; ciononostante l’obiettivo comune era quello di garantire una formazione seria e di valore. È più o meno in questo momento che Heidi Gronauer arrivò alla ZeLIG. La sociologa, originaria di Berlino, dove aveva lavorato come giornalista e manager culturale per il cinema e il teatro, si trasferì in Italia e iniziò a lavorare presso il Trento Film Festival e come autrice di diversi programmi di scambio culturale tra Italia e Germania. Nel 1990 diventò direttrice della ZeLIG ponendosi, tra gli altri, il compito di convincere l’Assessorato Provinciale alla Formazione Professionale della necessità di creare un programma di formazione più a lungo termine. Venne proposto con grande successo e finanziato un nuovo corso della durata di otto mesi. I finanziamenti, però, rimasero incerti fino al 1991, quando le autorità locali presero la storica decisione di autorizzare la creazione di un corso biennale per la formazione di tecnici cinetelevisivi. Nel 1995, finalmente, la scuola diede vita al corso di formazione triennale nei settori ripresa, montaggio e regia.
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Und auf Initiative verschiedener Videoproduktionsfirmen, allen voran Prisma – einer Firma, die heute nicht mehr existiert –, aber auch dem lokalen Fernsehen, dem Bozner Filmclub, filmbegeisterten Journalisten und anderen Film-Enthusiasten bildete sich dann 1987 die Kooperative ZeLIG, um diese Lücke zu schließen. Der Name ZeLIG leitet sich von dem gleichnamigen Film Woody Allens ab, erfahren wir. Und auch, dass schon zur Gründung der Initiative feststand, dass die Schule mehrsprachig sein würde. Italienisch und Deutsch sollten gleichwertig behandelt werden. Im Südtirol der 80er Jahre war das eine kleine Sensation. Im Jahr 1988 fand dann der erste sechsmonatige Kurs im Bereich Fernsehtechnik statt – der zeitgleich gegründete Europäische Sozialfonds übernahm die Finanzierung. Zunächst gab es jedoch keine Anschlussfinanzierung und außerdem war es das vereinbarte Ziel, eine vollwertige Ausbildung zu schaffen. Ungefähr zu diesem Zeitpunkt kam Heidi Gronauer zur ZeLIG. Die Soziologin war von Berlin, wo sie als Journalistin und Kulturmanagerin für Film und Theater arbeitete, nach Italien gezogen und hatte dort beim Filmfestival Trento Cinema und als Autorin verschiedener Programme des Kulturaustauschs zwischen Italien und Deutschland gearbeitet. 1990 wird sie Direktorin der ZeLIG und macht sich unter anderem zur Aufgabe, das Südtiroler Berufsassessorat von einem längerfristig angelegten Ausbildungsprogramm für den Bereich Film zu überzeugen. Ein neuer achtmonatiger Kurs wird finanziert und erfolgreich durchgeführt. Dennoch bleibt die Finanzierung ungewiss, bis 1991 die Grundsatzentscheidung bei den lokalen Behörden fällt und ein zweijähriges Training für Film- und Fernsehtechnik bewilligt wird. 1995 geht die Schule letztlich zur dreijährigen Ausbildung in den Bereichen Kamera, Schnitt und Regie über.
Come si è arrivati, partendo dai corsi orientati soprattutto alla tecnica, alla creazione di una vera scuola di documentario? Volevamo che la nostra formazione fosse riconosciuta a livello europeo. Per fare ciò avevamo bisogno di una specializzazione. L’Alto Adige offre molte storie, scenari e materiali. E noi eravamo dell’opinione che una scuola di cinema in Alto Adige avrebbe dovuto lasciare qualcosa dietro di sé, delle tracce visive. Per questo motivo, e anche perché la specializzazione nel documentario avrebbe costituito un caso unico in tutto il Nord Italia, ci siamo decisi per questo genere. Per dare vita ad una formazione professionale il più possibile orientata alle richieste del mercato, la scuola di cinema condusse una ricerca a livello europeo nel settore del cinema documentario. In collaborazione con l’EDN (European Documentary Network), l’associazione inglese dei filmmaker indipendenti PACT, l’associazione dei documentaristi italiani DOC/IT e il gruppo di lavoro tedesco Dokumentarfilm (AG Dok), la ZeLIG cercò di capire quali fossero i percorsi formativi maggiormente richiesti, quali contenuti fossero considerati indispensabili e come tale formazione avrebbe dovuto svolgersi. Sulla base dei risultati raccolti da questo sondaggio e del confronto qualitativo delle filosofie di altre scuole di cinema, vennero quindi sviluppati i principi formativi della ZeLIG.
Wie ist aus den technisch orientierten Kursen eine vollwertige Dokumentarfilmschule geworden? Wir wollten, dass unsere Ausbildung europaweit anerkannt wird, und brauchten deshalb eine Spezialisierung. Südtirol bietet viele Geschichten, Motive und Stoffe. Und wir waren der Meinung, dass eine Filmschule in Südtirol der Region etwas wiedergeben sollte, indem sie bleibende visuelle Spuren hinterlässt. Deshalb und weil die Spezialisierung Dokumentarfilm eine Alleinstellung in Nord-Italien darstellte, ist die Entscheidung auf das Genre gefallen. Um eine möglichst professionelle und an den Bedürfnissen des Marktes orientierte Ausbildung zu schaffen, führte die Filmschule eine paneuropäische Untersuchung im Dokumentarfilmbereich durch. In Zusammenarbeit mit dem EDN (European Documentary Network), dem Fachverband unabhängiger Filmemacher PACT aus Großbritannien, dem Verband italienischer Dokumentarfilmemacher DOC/IT und der Arbeitsgemeinschaft Dokumentarfilm (AG Dok) in Deutschland untersuchte ZeLIG, welche Formen der Ausbildung gewünscht waren, welche Bedürfnisse Dokumentarfilmer selber haben, welche Inhalte sie für wichtig halten und wie eine solche Ausbildung aus ihrer Sicht ablaufen sollte. Auf Basis der Ergebnisse dieser Untersuchungen und des qualitativen Vergleichs der Konzepte anderer Filmschulen wurde dann das Ausbildungskonzept der ZeLIG entwickelt.
Come si diventa studenti della ZeLIG? Naturalmente è necessario svolgere un esame di ammissione dove l’affluenza è sempre molto alta. Per noi non conta solamente la competenza professionale, ma cerchiamo di offrire ai futuri studenti la possibilità di gettare uno sguardo che sia il più reale possibile, comunicando loro anche cosa significhi vivere in una piccola città come Bolzano – e passare tre anni con le stesse persone. Nel corso della settimana dell’esame di ammissione, pertanto, oltre ad alcuni docenti e al team della scuola, i candidati conoscono anche gli attuali studenti della scuola e apprendono in prima persona cosa significhi studiare veramente alla ZeLIG. Ai nostri candidati, in definitiva, non diamo solo l’occasione di essere esaminati da noi, ma anche da loro stessi.
Wie kommt man als Student zur ZeLIG? Am Anfang steht natürlich eine Aufnahmeprüfung. Der Andrang ist groß. Aber für uns spielt nicht nur die fachliche Eignung eine Rolle. Wir versuchen zukünftigen Schülern möglichst viel praktischen Einblick zu gewähren und auch ein Bild davon zu vermitteln, was es bedeutet, in einer kleineren Stadt wie Bozen zu leben – und drei Jahre mit denselben Menschen zu verbringen. In der Aufnahmeprüfungswoche lernen die Bewerber deshalb neben einigen Dozenten und dem Team der Schule auch aktuelle Studenten der Filmschule kennen und erfahren aus erster Hand, wie es ist, an der ZeLIG zu studieren. Letztlich geben wir den Aspiranten so die Chance, neben unseren Prüfungen auch sich selbst zu prüfen.
Com’è strutturato il periodo di studio? Durante il primo anno gli studenti apprendono le conoscenze necessarie per
Wie ist das Studium aufgebaut? Im ersten Jahr der Ausbildung erhalten alle Studenten gewissermaßen eine Grundausbildung in allen drei Bereichen.
ZeLIG Aktuelle Dozenten der Dokumentarfilmschule ZeLIG DIRECTORS Helga Reidemeister Documentary filmmaker, Berlin, Germany Katerina Cizek Filmmaker-in-Residence, author, Documentary filmmaker, Toronto, Canada Gianfranco Pannone, Documentary filmmaker, Rome, Italy Avi Mograbi Documentary filmmaker, Jerusalem, Israel Frank Herz Director, Riga, Latvia / Jerusalem, Israel DIRECTORS OF PHOTOPRAPHY Tarek Ben Abdallah Director of photography, Tunis/ Rome, Italy Lars Barthel Director of photography Berlin, Germany Joao Ribiero Director of photography Lisbon, Portugal AUDIOVISUAL TECHNIQUES John Watkinson Technical consultant, publisher, London, UK MONTAGE / EDITING Gesa Marten Film Editor Cologne, Germany Marzia Mete Editor Rome, Italy PRODUCERS / COMMISSIONING EDITORS Iikka Vehkalahti Commissioning editor, Producer YLE, Helsinki, Finland Sabine Bubeck-Paaz Commissioning editor, ZDF/ Arte Themenabend, Mainz, Germany Mick Csaky Producer, director, AntelopeFilm, London, UK Tue Steen Müller Media consultant, Copenhagen, Denmark Stefano Tealdi Producer SteFilm international, Turin, Italy Sibylle Kurz Pitching and communication Skills Training, Erbach, Germany www.zelig.it
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Panorama
Panorama
Oltre alla sensibilità professionale verso le esigenze legate sia ai propri compiti che a quelli altrui, fin dall’inizio vengono incentivati soprattutto il lavoro di gruppo e la cooperazione, anche grazie a progetti complessi. / Neben der fachlichen Sensibilität für die Anforderungen der eigenen und jeweils anderen Aufgabe wird damit in vielfältigen Projekten vor allem von Anfang an Teamarbeit und Kommunikation gefördert. avere una formazione di base in tutti e tre i settori. Quelli interessati alla regia ricevono le nozioni basilari anche nei settori ripresa e montaggio – e viceversa. Dopo questo anno di orientamento è previsto un esame e la scelta definitiva di un settore. Ciò, in ogni caso, rappresenterà solo un punto di riferimento – da completarsi tramite una stretta collaborazione e progetti condivisi con gli studenti degli altri ambiti professionali.
Diejenigen, die sich für die Regie interessieren, erlernen auch in den Bereichen Kamera und Schnitt eine Grundlage – und andersherum. Nach diesem Orientierungsjahr erfolgen ein Examen und die Festlegung auf einen Bereich. Sie stellt aber auch dann immer nur einen Schwerpunkt dar – der stets durch die enge Zusammenarbeit und überschneidende Projekte mit den Studenten der anderen Fachbereiche ergänzt wird.
Quali sono gli obiettivi prefissati? Oltre alla sensibilità professionale verso le esigenze legate sia ai propri compiti che a quelli altrui, fin dall’inizio vengono incentivati soprattutto il lavoro di gruppo e la cooperazione, anche grazie a progetti complessi. In questa maniera l’operatore cinematografico impara a riconoscere quali inquadrature sono necessarie, il regista a lasciare il giusto tempo alla fase di ripresa e il montatore apprende come raggiungere l’obiettivo fissato dal regista. E tutti devono essere in grado di farlo in tre lingue, come imposto dall’internazionalizzazione del settore cinematografico. Un effetto collaterale positivo legato a questa filosofia formativa aperta è che uno studente della ZeLIG assume la confidenza necessaria per seguire il percorso della propria opera in totale autonomia, dalla ricerca sul soggetto alla scrittura, dallo sviluppo dello storyboard all’uso della cinepresa – inclusa la ripresa in 16mm – per finire con il montaggio. Nel corso dei tre anni del percorso formativo comune nasce un forte sentimento di affinità reciproca, come Heidi Gronauer – e chiunque sia mai entrato in contatto con la ZeLIG – può testimoniare. Ci si conosce e ci si aiuta a vicenda. Molti diplomati tornano spesso alla scuola anche dopo gli studi, magari per chiedere consiglio o noleggiare dell’equipaggiamento. Questa atmosfera familiare rappresenta di sicuro uno degli aspetti caratteristici e speciali della ZeLIG. Naturalmente a volte nascono anche contrapposizioni o conflitti sulla forma o sui contenuti, magari a causa della diversa provenienza o del metodo lavorativo dei docenti. Ma anche questo contribuisce al principio formativo. I docenti ospiti e i filmmaker-in-residence trasmettono infatti agli studenti, insieme alle nozioni professionali, anche il proprio punto di vista individuale sul processo di creazione di un’opera cinematografica. Gli studenti possono così confrontarsi con diverse visioni del mondo e imparare l’importanza di trovare la propria strada. Una volta superati questi ostacoli e concluso il programma di formazione triennale, arriva il momento del film di fine corso, che gli studenti devono sviluppare e realizzare in gruppo, e poi presentare al giudizio di una commissione internazionale, che lo valuta secondo i reali criteri del settore. Lungo tutta la lavorazione, dall’idea fino al trailer finito, gli studenti sono costantemente seguiti da un professionista,
Welches Ziel wird dabei verfolgt? Neben der fachlichen Sensibilität für die Anforderungen der eigenen und jeweils anderen Aufgabe wird damit in vielfältigen Projekten vor allem von Anfang an Teamarbeit und Kommunikation gefördert. So weiß der Kameramann, welche Anschlussbilder gebraucht werden, der Regisseur, dass er der Kamera Zeit lassen muss, und der Cutter, welches Ziel der Regisseur eigentlich verfolgt. Und alle können dies in drei Sprachen verständlich machen, was der Internationalisierung der Film-Branche Rechnung trägt. Ein positiver Nebeneffekt dieses offenen Ausbildungskonzeptes ist, dass man einem ZeLIG-Schüler durchaus zutrauen kann, für ein Thema zu recherchieren, zu schreiben, ein Storyboard zu entwickeln, die Kamera zu bedienen – inklusive Dreh mit der 16-mmKamera – und bis zum Schnitt komplett allein zu arbeiten. Über die drei Jahre gemeinsamer Ausbildungszeit entsteht ein sehr vertrautes Miteinander, wie Heidi – und so ziemlich jeder andere, der einmal mit der ZeLIG in Kontakt war – erzählt. Man kennt sich und hilft sich. Viele Absolventen kommen auch später noch oft vorbei, holen sich Rat oder leihen sich Equipment. Diese familiäre Stimmung macht sicherlich einen Teil des besonderen Charmes der ZeLIG aus. Manchmal gibt es natürlich auch Auseinandersetzungen oder inhaltliche und formale Konflikte, bedingt durch die unterschiedliche Herkunft und Arbeitsweise der Dozenten. Aber das gehört gewissermaßen zum Konzept. Die Gastdozenten und „Filmmakers in Residence“ vermitteln den Studenten über das Fachliche hinaus jeweils einen individuellen Einblick in die jeweilige Welt des professionellen Filmemachens. So werden die Studenten mit unterschiedlichen Weltsichten konfrontiert und erfahren, dass es notwendig ist, seinen eigenen Weg zu finden. Ist diese Hürde genommen und das dreijährige Ausbildungsprogramm absolviert, folgt ein Abschlussfilm. Diesen Diplomfilm müssen die Studenten in Gruppen entwickeln und umsetzen sowie unter realistischen Bedingungen vor einer international besetzten Kommission pitchen. Von der Idee bis zum fertigen Trailer werden die Studenten auf dem Weg dorthin permanent von einem Profi betreut, der Hinweise gibt und hilft, die Machbarkeit der Produktion
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Anche se oggi viene utilizzato raramente: al tavolo di montaggio gli studenti imparano l’arte cinematografica partendo da zero. Heidi Gronauer crede fermamente che, nonostante la ZeLIG disponga delle più moderne attrezzature, creare film non sia una questione di tecnica, ma di creatività e comprensione. / Auch wenn er heute nicht mehr oft zum Einsatz kommt: am Schnitttisch lernen die Studenten das Handwerk Film von der Pieke auf. Heidi Gronauer legt Wert darauf, dass die ZeLIG zwar über modernstes Equipment verfügt, das Filmemachen aber keine Frage der Technik, sondern der Kreativität und des Verständnisses ist.
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Panorama
Panorama La scuola di documentario ZeLIG / Die Dokumentarfilmschule ZeLIG
Gli studenti della ZeLIG lavorano ai propri progetti in piccoli gruppi. In questa maniera, fino al film di diploma, vengono realizzati diversi progetti cinematografici. Durante la nostra visita alla scuola erano in corso le riprese sulla storia di via Brennero a Bolzano, proprio la via dove ha sede la ZeLIG. / In Kleingruppen arbeiten die ZeLIG-Studenten an ihren Projekten. Bis zum Diplomfilm wird so eine Vielzahl von Filmprojekten realisiert. Als wir die Schule besuchten, liefen gerade Dreharbeiten zur Geschichte der Brennerstraße in Bozen, an der die ZeLIG liegt.
che elargisce loro consigli garantendo la fattibilità della produzione. I film vengono finanziati con i fondi produttivi della RAI, degli enti provinciali, delle fondazioni, di sponsor vari e della stessa ZeLIG. La presentazione del materiale grezzo per il via libera da parte dei rappresentanti dei finanziatori si avvicina molto a quanto avviene concretamente nella realtà. Può succedere che un film di diploma venga bocciato dai suoi finanziatori ma che, nonostante ciò, sia comunque un buon prodotto? Dagli studenti non ci aspettiamo che stravolgano la propria idea. Normalmente lo stanziamento per la produzione è calcolato in maniera tale che, nel peggiore dei casi, possa essere sostenuto anche dalla sola scuola di cinema. Chiediamo però agli studenti di analizzare le critiche e cercare di comprenderne il significato. Alla fine, comunque, sono loro stessi a decidere come portare a termine il proprio film. Molti film di diploma della ZeLIG hanno vinto premi e sono stati presentati con successo nell’ambito di festival internazionali. E il fatto che alcuni di questi non fossero stati considerati degni di nota all’interno della scuola sorprende anche noi stessi. Come casa di produzione, la ZeLIG partecipa anche alla realizzazione di progetti esteri. Premessa fondamentale è che nelle riprese vengano coinvolti anche studenti e diplomati della scuola di cinema. È accaduto, ad esempio, con la serie documentaria in quattro parti Geschichte des Todes di Michael Trabitzsch e Nina Mair. Un episodio della produzione ZDF è stato infatti realizzato in Alto Adige con la partecipazione di alcuni diplomati della scuola di cinema – dietro regolare compenso e con tutta l’esperienza che può offrire la partecipazione ad una "vera" produzione. In cambio Trabitzsch ha potuto servirsi gratuitamente dell’equipaggiamento della ZeLIG. “Una simile esperienza può rappresentare, per gli studenti, un vero e proprio trampolino di lancio nella vita professionale.”
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zu gewährleisten. Finanziert werden die Filme mit Produktionsgeldern der RAI, der Landesbildstelle, von Stiftungen, anderen Sponsoren und der ZeLIG selbst. Die Präsentation des Rohschnitts und dessen Freigabe durch Vertreter der Geldgeber runden den realitätsnah gestalteten Ablauf ab. Kann es passieren, dass ein Diplomfilm bei seinen Financiers durchfällt, aber eigentlich gut ist? Wir erwarten von den Studenten kein Verbiegen der eigenen Idee. Das Produktionsgeld wird in der Regel so bemessen, dass es im schlimmsten Fall auch von der Filmschule allein getragen werden kann. Aber wir fordern, dass sich die Studenten der Kritik stellen und versuchen zu verstehen, was das Gegenüber meint. Letztlich entscheiden sie aber selbst, wie sie ihren Film zu Ende bringen. Viele Diplomfilme von ZeLIG-Studenten haben internationale Preise gewonnen und sind erfolgreich auf Festivals gelaufen. Oft waren wir dabei selber überrascht, denn es gehören nicht immer nur die schulinternen Favoriten zu den Festival-Gewinnern. Als Produktionsfirma koproduziert ZeLIG auch auswärtige Projekte. Prämisse dabei ist, dass Studenten und Absolventen der Filmschule in die Dreharbeiten eingebunden werden. Zum Beispiel bei der vierteiligen Dokumentarfilmserie Geschichte des Todes von Michael Trabitzsch und Nina Mair. Eine Episode der ZDF-Produktion wurde in Südtirol mit Beteiligung von Absolventen der Filmschule realisiert – gegen übliches Honorar und mit allen Erfahrungen, die man auf einer "echten" Produktion sammeln kann. Im Gegenzug erhielt Trabitzsch kostenlos Equipment von ZeLIG. So eine Erfahrung kann für die Studenten ein Sprungbrett ins Berufsleben sein. Oft entdecken sie dabei auch noch eine neue Ausrichtung im Beruf.
Come reagisce la scuola ZeLIG ai nuovi stimoli del mercato e alla richiesta di personale generata dai nuovi incentivi al cinema? Il concetto formativo della scuola di cinema viene naturalmente sempre aggiornato in base alle nuove scoperte tecniche e alle nuove esigenze del settore. Anche se da noi non avviene un’esplicita formazione nella produzione, i nostri docenti ospiti attivi in quel settore sono sempre in grado di fornire una visione dei processi, dei compiti e dei profili professionali. In cooperazione con la BLS, Film Fund & Commission dell’Alto Adige, abbiamo recentemente dato vita al percorso formativo breve “MOV(i)E IT” per assistenti alla produzione e alla ripresa. Ciò dovrebbe rappresentare un grande aiuto, visto che il crescente numero di prodotti realizzati localmente richiede con urgenza la disponibilità di personale qualificato. La scuola di documentario ZeLIG è, allo stesso tempo, familiare e internazionale, visionaria e concreta, teorica e pratica. Qui gli studenti ricevono molto più di una formazione professionale in un territorio dalla bellezza mozzafiato. Apprendono l’idealismo, sperimentano il significato del lavoro di gruppo e imparano a sviluppare e realizzare film al di sopra dei confini culturali, linguistici e professionali. In media 27 studenti della ZeLIG su 30 concludono il percorso di studi con successo. Ogni tre anni, quindi, il mercato può contare su circa 30 nuovi professionisti adeguatamente formati: registi, operatori montatori che sono padroni del proprio mestiere. Quali prospettive hanno i diplomati in Alto Adige? Sorprendentemente molti di essi rimangono qui in regione! Altri, invece, sono attivi in tutto il mondo. Molte piccole, ma anche grandi case di produzione cinematografica sono nate da questo pool. Tra di esse alcune di grande successo, come ad esempio la Miramonte Film o la Helios srl. Tutte, qui, si servono dell’eccellente risorsa rappresentata dai diplomati ZeLIG. Anche nomi noti come Andreas Pichler e Marco Antoniazzi sono rimasti legati alla regione e realizzano qui i propri progetti. Un sondaggio ha evidenziato come oltre il 90% dei nostri diplomati riesca in seguito a trovare lavoro nel proprio settore. La fine del nostro incontro coincide con la pausa degli studenti del corso. Passeggiano, chiacchierano, prendono un caffè al distributore automatico. Sembra quasi che stiano già aspettando di essere chiamati sul set per poter dare il proprio contributo.
Wie reagiert ZeLIG auf die neuen Impulse im Markt und den Personalbedarf, der durch die neue Filmförderung entsteht? Das Ausbildungskonzept der Filmschule wird natürlich laufend an neue technische Entwicklungen und neue Anforderungen der Branche angepasst. Auch wenn bei uns weiterhin keine explizite Produktionsausbildung erfolgt, geben immer Gastdozenten aus dem Bereich Einsicht in die Prozesse, Aufgaben und Tätigkeitsprofile. In Kooperation mit der BLS haben wir erst kürzlich zusätzlich den Kurzlehrgang MOV(i)E IT für Produktionsassistenten und Kameraassistenten ins Leben gerufen. Dieser Grundkurs soll helfen, das aufgrund der zunehmenden Zahl von fiktionalen Produktionen vor Ort dringend benötigte Personal zu qualifizieren. Die Dokumentarfilmschule ZeLIG ist familiär und international, visionär und realistisch, Theorie und Praxis zugleich. Die Studenten erhalten hier mehr als nur eine fachliche Ausbildung in einer atemberaubend schönen Umgebung. Sie erleben Idealismus, erfahren, was Teamarbeit bedeutet, und lernen über kulturelle, sprachliche und fachliche Grenzen hinaus, Filme zu entwickeln und zu verwirklichen. Im Schnitt schließen 27 von 30 Studenten der ZeLIG das Studium erfolgreich ab. Alle drei Jahre kommen so knapp 30 gut ausgebildete Profis auf den Markt. Regisseure, Kameraleute und Cutter, die ihr Handwerk beherrschen. Welche Perspektiven haben die Absolventen in Südtirol? Überraschend viele bleiben hier in der Region! Andere arbeiten auf der ganzen Welt. Viele kleinere, aber auch größere Filmproduktionsfirmen sind aus diesem Pool bereits entstanden. Darunter sehr erfolgreiche, wie beispielsweise Miramonte Film oder die Helios. Alle bedienen sich hier am hervorragenden Netzwerk aus ZeLIG-Absolventen. Auch bekannte Namen wie Andreas Pichler und Marco Antoniazzi sind der Region verbunden geblieben und realisieren hier Projekte. Eine Erhebung hat ergeben, dass über 90 % unserer Absolventen später auch in ihrem Bereich arbeiten. Als wir das Gespräch beenden, haben die Studenten des aktuellen Jahrgangs Pause. Sie schlendern über den Flur, plaudern, ziehen sich einen Kaffee aus dem Automaten. Fast sieht es so aus, als warteten sie bereits am Set auf ihren Einsatz.
Network La scuola di documentario, televisione e nuovi media ZeLIG è membro attivo delle associazioni delle scuole di televisione europea e internazionale CILECT e GEECT, delle associazioni dei documentaristi tedesca e italiana AG DOK e DOC/IT e dell’European Documentary Network EDN. ZeLIG ist aktives Mitglied der europäischen und internationalen Film- und Fernsehschulverbände CILECT bzw. GEECT, der deutschen und italienischen Dokumentarfilmverbände AG DOK bzw. DOC/IT und des European Documentary Network EDN. Projects ESoDoc ESoDoc - European Social Documentary, un’offerta formativa del programma MEDIA Training dell’Unione europea, favorisce il contatto tra documentaristi e produttori indipendenti, attivi nel settore dei diritti civili, uguaglianza sociale e tutela dell’ambiente, con il fabbisogno comunicativo delle organizzazioni non governative. ESoDoc si concentra sulle nuove produzioni (ad esempio progetti Cross-Media) e sulle forme di distribuzione dei documentari. ESoDoc – European Social Documentary, ein Weiterbildungsangebot des MEDIA Training-Programms der Europäischen Union, bringt unabhängige Dokumentarfilmemacher und Produzenten, die im Bereich Menschenrechte, soziale Gerechtigkeit und Umweltschutz arbeiten, mit den Kommunikationsbedürfnissen von Nicht-Regierungs-Organisationen zusammen. ESoDoc konzentriert sich auf neue Produktions- (z.B. Cross-Media-Projekte) und Distributionsformen für Dokumentarfilme. www.esodoc.eu LINCT LINCT - Leveraging International Networks for Co-Productions and Training – è un progetto sostenuto dal MEDIA International Preparatory Action dell’Unione europea, ideato per stimolare il dialogo creativo e la cooperazione tra India ed Europa con l’obiettivo di dare vita a coproduzioni nell’ambito dei documentari. LINCT ha organizzato diverse conferenze online e un workshop sul posto. LINCT – Leveraging International Networks for CoProductions and Training – ist ein MEDIA International Preparatory Action Programm der Europäischen Union zum Aufbau eines kreativen Dialogs und zur Zusammenarbeit zwischen Indien und Europa mit dem Ziel, Dokumentarfilm-Koproduktionen ins Leben zu rufen. LINCT hat verschiedene Online-Konferenzen und einen Workshop vor Ort organisiert. www.docnetworld.org MOV(i)E IT Corso di formazione breve per la professione di assistente nelle produzioni cinematografiche MOV(i) E IT si rivolge a chi desidera intraprendere l’attività di assistente di produzione o assistente operatore. Il corso é articolato in sette moduli, che si svolgeranno tra marzo e giugno 2012. I relatori sono professionisti esperti provenienti dall’Italia e dall’estero. Der Kurzlehrgang für Assistenzberufe bei Filmproduktionen MOV(i)E IT richtet sich an Interessierte, die als Assistenten bei Filmproduktionen im Bereich Kamera oder Produktion tätig werden wollen. Der Kurs besteht aus insgesamt sieben Modulen, die zwischen März und Juni 2012 abgehalten werden. Als Referenten fungieren Experten aus dem In- und Ausland.
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Panorama
Felix von Poser, Paolo Maria Spina, Gianni Saragò, Matthias Lang
Panorama
La cittadina medioevale di Glorenza. / Das mittelalterliche Städtchen Glurns.
Andrea Stucovitz, Nikolas Wisiak, Bernd Heuhäuser, Simon Happ
Un patrimonio per il cinema / Schatzkammer für das Kino Places #1, il Location Tour della BLS tra i borghi medievali, i castelli e i complessi urbani dell’Alto Adige ha suscitato nei partecipanti il piacere dell’esplorazione e li ha ispirati nella scelta delle location. / Die herbstliche Location Tour Places #1 der BLS durch mittelalterliche Burgen, Schlösser und Stadtensembles in Südtirol sorgte bei den Teilnehmern für Entdecker-Stimmung und Inspiration bei der Location-Wahl. Text: Roland Keller
Nell’ambito del tour delle location Places #1, una ventina di partecipanti – tra produttori, registi, location scout e responsabili della produzione provenienti da Germania, Austria, Ungheria e Italia – ha potuto rendersi conto della varietà degli scenari incontaminati presenti in Alto Adige. Solo poche regioni sono in grado di offrire, in un territorio così limitato come l’area di transito alpina, una tale ricchezza di castelli medievali totalmente preservati, di edifici storici e di conglomerati urbani. Il viaggio di tre giorni tra Medioevo e Rinascimento ha preso il via dall’VIII° secolo presso la chiesa romanica di S. Benedetto, è proseguito attraverso il complesso cittadino medievale di Glorenza, ha offerto un incredibile spettacolo della Val Venosta dalla torre Fröhlich e ha presentato numerosi castelli e borghi ricchi di location perfettamente conservate. Chi fosse stato in cerca di una fortezza parzialmente distrutta come sfondo per una storia di cappa e spada, avrebbe trovato particolarmente entusiasmanti le numerose rovine disponibili, tra cui quella di Castel Boymont. Dall’esperienza vissuta durante le riprese di Bergblut, il produttore Florian Reimann ha potuto rendersi conto di quanto l’appoggio degli altoatesini e delle amministrazioni comunali locali abbia avuto effetti positivi sul bud-
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Im Rahmen der Location Tour Places #1 konnten sich 20 Produzenten, Regisseure, Location Scouts und Herstellungsleiter aus Deutschland, Österreich, Ungarn und Italien von der Vielfalt unverbrauchter Motive in Südtirol überzeugen. Nur wenige Regionen bieten auf so engem Raum solch einen Reichtum an erhaltenen mittelalterlichen Burganlagen, historischen Gebäuden und Stadt ensembles wie der alpenländische Transitraum. Die dreitägige Zeitreise vom Mittelalter in die Renaissance begann im 8. Jahrhundert bei der romanischen Kirche St. Benedikt, führte durch das mittelalterliche Stadt-Ensemble Glurns, bot vom Rundturm der Fröhlichsburg einen gigantischen Blick über den Vinschgau und präsentierte zahlreiche Schlösser und Burgen mit perfekt erhaltenen Locations. Wer für Mantel- und DegenSzenen teilzerstörte Festungen sucht, wird in Ruinen, wie der Burg Boymont, ebenfalls fündig. Aus seinen Erfahrungen bei dem Dreh von Bergblut konnte man von Produzent Florian Reimann erfahren, wie sich die vielfältige Unterstützung der Südtiroler und der Gemeinden positiv auf das Budget auswirkte. Hinzu kommt die Planungs- und hohe Ausfall-Sicherheit beim Wetter durch 300 Sonnentage im Jahr.
Marco Ballarin, Enzo Sisti, Gianni Saragò Azione compresa. Il conte Jakob Trapp, proprietario di Castel Coira, oltre ad essere orgoglioso della fortezza ancora intatta risalente all’anno 1250, può vantarsi dell’armeria, che oltre a raccogliere le armi, ospita anche la più grande collezione privata di attrezzature da torneo medievale del mondo. I giochi equestri e i tornei che si svolgono annualmente mantengono vivo il patrimonio esistente. / Action inklusive. Der Herr der Churburg, Jakob Graf Trapp, ist nicht nur stolz auf die erhaltene Festung aus dem Jahr 1250. Die Location umfasst neben der Waffensammlung auch die Rüstkammer mit der weltweit größten privaten Turnier-Ausstattung aus dem Mittelalter. Die alljährlichen Ritter- und Turnierspiele halten das Erbe lebendig.
Varietà. Nel XVI° secolo il castello di Coldrano venne ristrutturato, trasformando il rustico edificio medievale in un palazzo rinascimentale. / Vielfalt. Das Schloss Goldrain wurde im 16. Jahrhundert von einer rustikalen Mittelalterburg zum Renaissancepalast umgebaut.
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Panorama Panorama
La Vista dal Castel Tirolo sul Burgraviato. / Blick von Schloss Tirol aufs Burggrafenamt.
Uno sguardo oltre il muro convince i partecipanti del fatto che all’orizzonte li attendono nuove e migliori prospettive. / Mit einem Blick über die Mauer überzeugen sich die Teilnehmer davon, dass auch am Horizont manch schöner Anblick wartet.
Solo poche regioni sono in grado di offrire, in un territorio così limitato come l’area di transito alpina, una tale ricchezza di castelli medievali totalmente preservati, di edifici storici e di conglomerati urbani. / Nur wenige Regionen bieten auf so engem Raum solch einen Reichtum an erhaltenen mittelalterlichen Burganlagen, historischen Gebäuden und Stadtensembles wie der alpenländische Transitraum.
get. A ciò si aggiunge la possibilità di una quasi totale sicurezza nella pianificazione e nelle previsioni climatiche, grazie alle 300 giornate di sole l’anno. Chi è arrivato con progetti concreti, come i produttori tedeschi e austriaci di un documentario sulla vita di Carlo Magno, ha trovato una grande varietà di location utilizzabili per la propria pianificazione. Anche il produttore italiano de Il commissario Rex si è lasciato ispirare dal paesaggio e dai centri medievali per la realizzazione prossima di un episodio che verrà girato in Alto Adige. Altri hanno invece utilizzato questo viaggio attraverso il Medioevo per documentarsi in merito a possibili scenari per film storici o fiabeschi. Un effetto collaterale positivo del tour è stato inoltre quello di riunire professionisti del cinema provenienti dalle aree di lingua tedesca e italiana, incentivando la loro collaborazione. Hanno trovato quindi il giusto spazio anche tematiche riguardanti i contributi e le realtà produttive. Oltre alle informazioni sul Fondo per le produzioni gestito da parte di BLS, è stato anche chiarito come utilizzare al meglio i vantaggi forniti dal sistema del Tax Credit italiano e dai relativi principi di finanziamento. Places #1 avrà un seguito. L’Alto Adige vanta ancora molti scenari unici sul versante alpino meridionale: partendo dal paesaggio, passando per la moderna architettura, fino alla straordinaria luce, così diversa rispetto a quella del versante tedesco delle Alpi. Venite a scoprirlo voi stessi.
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Wer mit konkreten Vorstellungen angereist war, wie die deutschen und österreichischen Produzenten einer Dokumentation über das Leben Karls des Großen, fand für seine Planungen eine Vielfalt an nutzbaren Locations. Auch der italienische Produzent von Commissario Rex ließ sich von der Landschaft und den Mittelalterensembles für eine Folge inspirieren, die nun in Südtirol entstehen soll. Andere nutzten die Reise durch das Mittelalter, um Schauplätze für geplante Märchen- oder Historienfilme zu dokumentieren. Ein positiver Nebeneffekt der Tour war, Filmschaffende aus dem deutschen und dem italienischen Sprachraum zusammenzubringen und ihre Zusammenarbeit zu fördern. Zu kurz kamen auch nicht die Finanzierungsthemen und die Produktionsrealität. Neben Informationen zur umfangreichen Südtiroler Förderung und Unterstützung für in- und ausländische Produzenten wurde dargestellt, wie die Vorteile des italienischen Tax-CreditSystems und dessen Finanzierungsbausteine genutzt werden können. Places #1 wird eine Fortsetzung haben. Schließlich hat Südtirol noch viel mehr einmalige Schauplätze am südlichen Alpenrand zu bieten, angefangen von der Landschaft über moderne Architektur bis hin zum Licht, das so anders ist als in den deutschen Alpen. Am besten überzeugen Sie sich selbst.
One Shot! Location in Alto Adige / One Shot! Locations in Südtirol Aldilà di tutto il romanticismo tipico delle montagne, in Alto Adige i film maker possono trovare le location ideali per un’ampia gamma di generi. Nelle prossime pagine citeremo alcuni progetti che, con nostro rammarico, non sono stati girati in Alto Adige. Forse possono essere di ispirazione anche per voi! / Jenseits aller Bergromantik finden Filmschaffende in Südtirol die passenden Orte für Filme ganz unterschiedlichster Genres. Auf den folgenden Seiten zitieren wir einige Projekte, die zu unserem Bedauern nicht in Südtirol gedreht wurden. Vielleicht kommen Sie dabei ja auf Ideen!
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Panorama
Panorama
© Florian Mohn, www.cinealp.com
* The Interpreter, 2001, regia: Sydney Pollack, sceneggiatura: Martin Stellman, Brian Ward, Charles Randolph, Scott Frank, Steven Zaillian * Die Dolmetscherin, 2001, Regie: Sydney Pollack, Drehbuch: Martin Stellman, Brian Ward, Charles Randolph, Scott Frank, Steven Zaillian
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Visto come siamo popolari in questo periodo, l’ultima cosa che possiamo permetterci è che un capo di stato straniero venga assassinato nel nostro paese. So beliebt, wie wir gerade sind, können wir uns nicht leisten, dass auf unserem Boden ein ausländisches Staatsoberhaupt abgeknallt wird.
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© Florian Mohn, www.cinealp.com
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Vi darò un consiglio prezioso: se abbandonate un uomo credendolo morto, assicuratevi che sia morto davvero! Ich geb dir einen wohlgemeinten Rat: Wenn ihr einen Mann für tot haltet, vergewissert euch, dass er wirklich tot ist!
* So cosa hai fatto, 1997, regia: Jim Gillespie, sceneggiatura: Kevin Williamson, Lois Duncan (basato sul proprio romanzo) * Ich weiß, was du letzten Sommer getan hast, 1997, Regie: Jim Gillespie, Drehbuch: Kevin Williamson, Lois Duncan (auf Basis von deren Roman)
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“ Panorama
Panorama
… torna indietro al vestibolo, lascia l’aedificium alla tua sinistra, vai nel cortile alla tua destra e lì troverai il luogo che stai cercando.
© Florian Mohn, www.cinealp.com
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… geh zurück zum Vorhof, lass das Edificium zu deiner Linken, gehe in den Hof zu deiner Rechten, und dort wirst du den Ort finden, nach dem du verlangst.
* Il nome della rosa, 1986, regia: Jean-Jacques Annaud, sceneggiatura: Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin e Alain Godard basato sull' omonimo romanzo di Umberto Eco. * Der Name der Rose, 1986, Regie: Jean-Jacques Annaud, Drehbuch: Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin und Alain Godard auf Basis des Romans von Umberto Eco.
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Panorama
Panorama
“
Sembra che io abbia superato i tuoi limiti, John Little. O preferisci che ti chiami “Little John”? Anscheinend habe ich deine Grenze überschritten, John Little, oder soll ich dich lieber Little John nennen?
* Robin Hood, 2010, regia: Ridley Scott, sceneggiatura: Brian Helgeland * Robin Hood, 2010, Regie: Ridley Scott, Drehbuch: Brian Helgeland
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Take # 2 33
Panorama
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Panorama
Henry era cosí affettuoso con te ieri sera. – È sempre cosí affettuoso con le donne, questo lo rende una persona cosí piacevole.
© Park Hotel Laurin, Bozen. www.laurin.it
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Henry war ja gestern Abend so zärtlich zu dir. – Er ist immer zärtlich zu Frauen, das ist das Angenehme an ihm.
* La piscina, 1969, regia: Jacques Deray, sceneggiatura: Jean-Claude Carrière, Jean-Emmanuel Conil * Der Swimmingpool, 1969, Regie: Jacques Deray, Drehbuch: Jean-Claude Carrière, Jean-Emmanuel Conil
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Panorama
Elikodynamik
Recentemente Elikos ha realizzato le riprese aeree per lo spot pubblicitario del nuovo videogioco “Need for speed – Hot pursuit”. Assolutamente straordinario non solo per le auto, gli autisti e i piloti, ma anche per il panorama montano. Il velivolo di Elikos appare nello spot come elicottero della polizia. / Kürzlich hat Elikos Luftaufnahmen für den Werbespot für das neue Computerspiel Need for Speed – Hot Pursuit gedreht. Überragend nicht nur Autos, Fahrer und Piloten, sondern auch das Bergpanorama. Der Elikos-Helikopter taucht im Spot als Polizeihubschrauber auf.
È soprattutto in montagna, con la variegata topografia composta da aspre rocce e sinuosi tornanti, vegetazione rigogliosa e zone spoglie, che le riprese aeree donano il tocco finale a un soggetto emozionante. Un’intervista con Gabriel Kostner del team di elicotteristi Elikos. / Insbesondere in den Bergen mit ihrer vielseitigen Topografie aus rauen Felsen und verschlungenen Serpentinen, kräftiger Vegetation und karger Einöde geben Arial Shots spannenden Plots den letzten Schliff. Ein Interview mit Gabriel Kostner vom Hubschrauberteam Elikos. Interview: Stephan Burkoff
Fin da bambini, i fratelli Gabriel e Marco Kostner hanno costruito aquiloni a motore per conquistare i cieli. E quando, a metà degli anni ’80, a Bolzano è stato organizzato un corso per piloti di elicottero, loro erano naturalmente in prima fila. Entrambi sorvolano l’Alto Adige già da 22 anni con i velivoli della propria azienda, Elikos. Oltre al trasporto aereo di carichi, principale attività dei due piloti, le riprese cinematografiche sono diventate un secondo affidabile pilastro per l’impresa. Quando abbiamo intervistato Gabriel, era reperibile per il Soccorso Alpino. Per nostra fortuna però, ha avuto il tempo per una conversazione!
Die Brüder Gabriel und Marco Kostner haben schon als Kinder Motordrachen gebaut, um in die Luft zu kommen. Und als Mitte der 80er Jahre in Bozen ein Kurs für Hubschrauberpiloten angeboten wurde, waren sie natürlich dabei. Nun fliegen die beiden schon seit 22 Jahren mit ihrer Firma Elikos und eigenen Maschinen über Südtirol. Neben der Lastenfliegerei, dem Kerngeschäft der Piloten, sind Filmaufnahmen zu einem zweiten belastbaren Standbein der Firma geworden. Als wir Gabriel interviewen, hat er gerade Bereitschaft bei der Bergrettung. Glück für alle, dass er Zeit für ein Gespräch hat!
Come siete approdati al cinema? Beh, le Dolomiti sono semplicemente stupende, e ci sono sempre state molte riprese da effettuare. Abbiamo cominciato con i cineasti locali e le riprese paesaggistiche. Allora ci limitavamo semplicemente ad aprire il portellone, agganciare il cameraman e girare. Poi abbiamo costruito una speciale imbragatura con inserti di gomma per evitare di trasmettere alla macchina da presa tutte le vibrazioni dell’elicottero, al fine di realizzare immagini stabili anche in presenza di turbolenze. Oggi, naturalmente, è tutto cambiato. In cosa consiste oggi il vostro lavoro? Nel tempo abbiamo iniziato a lavorare con l’equipaggiamento professionale che raccoglievamo e che organizzavamo in base alle esigenze del committente. 16mm, 35mm, HD e ora 3D – con questa varietà di formati acquistare un nostro equipaggiamento non avrebbe senso. Possiamo però contare su partner che mettono a nostra disposizione la migliore tecnologia su misura per soddisfare le necessità
Wie seid ihr zum Film gekommen? Tja, die Dolomiten sind halt einfach schön, und es gab schon immer viele Filmaufnahmen zu machen. Begonnen haben wir mit einheimischen Filmemachern und Landschaftsaufnahmen. Wir haben damals einfach die Schiebetür aufgemacht, den Kameramann eingehängt und gefilmt. Später haben wir dann selbst eine Aufhängung mit Gummis gebaut, damit sich die Vibrationen der Maschine nicht so sehr auf die Kamera übertragen und auch bei Turbulenzen ein stabiles Bild entsteht. Heute ist das natürlich alles anders. Wie sieht eure Arbeit heute aus? Mittlerweile arbeiten wir mit professionellem Equipment, das wir individuell nach den Bedürfnissen des Auftraggebers zusammenstellen und organisieren. 16 mm, 35 mm, HD und jetzt 3-D – eigenes Equipment anzuschaffen, macht für uns keinen Sinn. Aber wir haben Partner, die uns stets beste, speziell auf die Bedürfnisse des Kunden zugeschnittene Technik zur Verfügung
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Panorama
Panorama Service
Gabriel Kostner Originariamente i fratelli Gabriel e Marco Kostner hanno fondato la Elikos per il trasporto di carichi e persone nelle Dolomiti. In seguito hanno cominciato a occuparsi seriamente anche di cinema. Le loro capacità aviatorie, combinate con la pluriennale esperienza cinematografica, fa di loro il partner ideale per qualsiasi tipo di ripresa aerea. Conoscono la regione, sono ben integrati nell’ambiente e possiedono anche il necessario know-how in ambito tecnico. / Ursprünglich haben die Brüder Gabriel und Marco Kostner die Firma Elikos für Lasten- und Personentransporte in den Dolomiten gegründet. Mittlerweile haben sie auch mit dem Film alle Hände voll zu tun. Ihre fliegerischen Fähigkeiten kombiniert mit vielen Jahren Filmerfahrung machen sie zum Partner der Wahl bei Luftaufnahmen aller Art. Sie kennen die Region, sind gut vernetzt und haben auch auf technischem Gebiet das entsprechende Know-how.
del cliente. Di norma l’equipaggiamento viene consegnato con flessibilità e in breve tempo – e ci occupiamo poi degli agganci adeguati ai macchinari . Per esempio, lavoriamo da molti anni con successo con la Cineflex e diversi altri noleggiatori. La nuova SpaceCam MK5 per le riprese in 3D, della quale esistono solo tre esemplari al mondo, ad esempio, ci viene data in esclusiva. Il fatto di conoscersi da molti anni rende possibili molte più cose. In quali settori offrite i vostri servizi? Lavoriamo molto nel settore della pubblicità, ma facciamo anche molte riprese paesaggistiche oltre ad aver realizzato alcuni progetti nell’ambito della fiction. Tra i diversi incarichi ottenuti, ci sono state anche alcune riprese per Quantum of solace, della serie di James Bond e per The italian Job con Mark Wahlberg. Con gli anni abbiamo raccolto molta esperienza e know-how nel settore delle produzioni. Oggi i produttori si affidano ai buoni risultati che possiamo garantire. Sempre più spesso si tratta di incarichi provenienti dall’estero. Per esempio abbiamo girato recentemente del materiale in Slovenia per la Porsche, uno dei nostri clienti di lunga data. Come si svolgono i progetti? A volte i registi vengono da noi e ci descrivono come si immaginano le scene. E, grazie alla nostra conoscenza del territorio, siamo spesso in grado di consigliare in breve tempo la location più adatta. Che si tratti di strade di montagna, pendii, picchi o valli, noi le conosciamo tutte, ed è una vera gioia vedere l’entusiasmo sui volti dei produttori quando le nostre proposte soddisfano le loro aspettative. Poi decidiamo il come, cioè con quale apparecchiatura, e il cosa deve essere girato, ovvero se conviene effettuare riprese da terra o aeree. Ci occupiamo dei permessi, ad esempio per quanto riguarda la chiusura di strade, dell’organizzazione, della tecnica e, infine, dello svolgimento delle riprese. Qual è, per voi, il fascino dell’industria cinematografica? Una sfida particolare è costituita sicuramente dalla flessibilità e velocità necessarie, in particolare per quanto riguarda le condizioni meteo e i tempi ristretti. Bisogna reagire in fretta e lavorare con precisione. Anche tecnicamente bisogna padroneggiare l’intera materia. In un certo senso, le caratteristiche che richiedono l’intervento dell’elicottero e che sono ulteriormente ampliate dalla natura del film, rendono il tutto molto eccitante. Per noi ciò significa avere una predisposizione al cambiamento, che affrontiamo sempre con passione – non da ultimo perché ci fa sempre piacere vedere le nostre stupende montagne al cinema!
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stellen. Das Equipment wird flexibel und kurzfristig angeliefert – für die adäquate und zugelassene Aufhängung sorgen dann wir. Wir arbeiten da beispielsweise seit vielen Jahren gut mit Cineflex und einigen Verleihern zusammen. Die neue SpaceCam MK5 für 3-D-Aufnahmen, von der es weltweit nur drei Stück gibt, erhalten wir exklusiv. Dass man sich seit vielen Jahren kennt, macht vieles möglich. In welchem Bereich bietet ihr eure Leistungen an? Wir arbeiten viel im Werbebereich, machen aber immer noch Landschaftsaufnahmen und haben auch schon einiges im fiktionalen Bereich realisiert. Darunter Aufnahmen für Ein Quantum Trost aus der James-Bond-Reihe oder The Italian Job mit George Clooney. Über die Jahre konnten wir bei den Produktionen viel Erfahrung und Wissen sammeln. Heute verlassen sich Produzenten auf die guten Ergebnisse, die wir liefern. Immer häufiger geht es dabei auch weit über die Grenzen Italiens hinaus. Kürzlich haben wir zum Beispiel auch für Porsche, einen unserer langjährigen Auftraggeber, in Koatien gedreht. Wie laufen die Projekte ab? Oft kommen Regisseure und beschreiben, was sie sich vorstellen. Und durch unsere Ortskenntnis können wir häufig recht schnell entsprechende Locations vorschlagen. Bergstraßen, Hänge, Gipfel, Täler. Wir kennen sie alle, und es freut uns, die glücklichen Gesichter der Produzenten zu sehen, wenn unsere Vorschläge ihre Vorstellungen übertreffen. Dann wird entschieden, wie, also mit welcher Technik, und was, also Boden- oder Luftaufnahmen, gefilmt werden soll. Wir kümmern uns um Genehmigungen, beispielsweise für Straßensperrungen, Organisation, Technik und letztlich die Durchführung der Aufnahmen. Was ist für euch der besondere Reiz am Filmgeschäft? Eine besondere Herausforderung ist sicherlich die Flexibilität und die Schnelligkeit, die gefordert sind. Insbesondere hinsichtlich der Wetterbedingungen und der engen Zeitpläne. Man muss schnell reagieren und auf den Punkt arbeiten. Auch technisch muss einfach alles sitzen. Gewissermaßen werden die Eigenschaften, die das Hubschrauberfliegen ohnehin erfordert, durch den Film weiter präzisiert, das macht es spannend. Es bedeutet für uns eine Abwechslung, auf die wir uns immer wieder gerne mit Leidenschaft einlassen – nicht zuletzt weil es auch uns immer wieder Freude macht, unsere schönen Berge im Film zu sehen!
Facts & Figures
BLS Film Fund & Commission Struttura, obiettivi, offerte e compiti / Struktur, Aufgaben und Ziele Dal 2010, con il reparto Film Fund & Commission, BLS è attiva come partner nel finanziamento e nei servizi per le produzioni cinematografiche. Obiettivo dichiarato è quello di incrementare la notorietà dell’Alto Adige come location cinetelevisiva e sostenere, grazie a un fondo per le produzioni, progetti cinematografici da realizzarsi del tutto o in parte in Alto Adige. Il fondo alle produzioni è destinato alla realizzazione di un effetto territoriale. Attraverso questo strumento, infatti, si tenta di attirare in provincia investimenti capaci di contribuire allo sviluppo e al rafforzamento delle infrastrutture cinematografiche. BLS non si occupa invece della promozione dell’Alto Adige quale destinazione turistica. In base alla posizione geografica della provincia e grazie al suo bilinguismo, BLS guarda oltre i confini locali, cercando di creare un punto di congiunzione tra i mercati cinematografici di Italia, Austria e Germania. Per questo motivo, una delle priorità di BLS è rappresentata dal finanziamento di coproduzioni tra questi paesi. Allo stesso tempo dovrebbe essere anche incoraggiato e rafforzato lo scambio professionale, nonché la conoscenza reciproca delle rispettive condizioni produttive e di finanziamento.
Seit 2010 ist BLS mit der Abteilung Film Fund & Commission als Finanzierungs- und Servicepartner für Filmproduktionen tätig. Erklärtes Ziel ist, Südtirol als Drehort bekannt zu machen und über Filmfördermittel Filmprojekte zu unterstützen, die ganz oder teilweise in Südtirol realisiert werden. Die Ausrichtung der Filmförderung ist dabei vor allen Dingen eine wirtschaftliche. Über das Instrument der Filmförderung sollen Investitionen im Land angeregt werden, die zu einer Entwicklung und Stärkung der Filminfrastruktur beitragen. BLS geht es nicht um die Vermarktung der Tourismusdestination Südtirol. Aufgrund der geografischen Lage des Landes und der damit verbundenen Zweisprachigkeit blickt BLS ganz selbstverständlich über die Grenzen hinweg und möchte eine Schnittstelle zwischen den drei Filmmärkten Italien, Österreich und Deutschland schaffen. So liegt ein besonderer Fokus von BLS auf der Förderung von Koproduktionen zwischen diesen Ländern. Auch sollen der professionelle Austausch sowie das gegenseitige Wissen über jeweils herrschende Produktions- und Finanzierungsbedingungen angeregt und verstärkt werden.
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Service
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Facts & Figures BLS Film fund & Commission
Gli obiettivi della BLS nel settore audiovisivo si articolano in quattro ambiti: Das Aufgabenprofil der BLS im Bereich Film gliedert sich in vier Bereiche:
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Promozione & Finanziamento / Filmförderung & Filmfinanzierung
Production & Location Services / Produktion & Location Services
Promozione territoriale / Standortvermarktung
Sviluppo territoriale / Standortentwicklung
Con i mezzi messi a disposizione dal fondo per le produzioni gestito dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige, è stato possibile sostenere numerosi progetti cinematografici e televisivi. Come già per l’anno 2011, anche per il 2012 è disponibile una somma totale di 5 milioni di euro, che può essere distribuita a prescindere dalla sede delle case di produzione che fanno richiesta. BLS accompagna e consiglia i produttori durante tutto il processo di richiesta e distribuzione: dalla prima consulenza, passando per il procedimento di presentazione della domanda, fino alla delibera dell’impegno di finanziamento, alla verifica degli avanzamenti del processo e al pagamento delle singole rate del finanziamento. Per la presentazione delle domande, BLS ha sviluppato un procedimento online standardizzato che nel 2011 arrivava fino al momento della delibera dell’impegno di finanziamento e che, nell’anno in corso, sarà ampliato fino alla chiusura formale dell’atto di finanziamento. BLS valuta i progetti presentati con l’ausilio di una commissione di esperti e propone infine le produzioni da finanziare alla Giunta provinciale dell’Alto Adige.
Con un qualificato team di collaboratori motivati, BLS è costantemente al fianco dei cineasti con suggerimenti e consigli in occasione della pianificazione e realizzazione delle produzioni in Alto Adige. Con passione, esperienza e flessibilità, BLS offre sostegno concreto nella ricerca individualizzata di location e personale e una prima consulenza sulle condizioni generali in ambito legale e fiscale cui è soggetta una produzione cinematografica in Italia. Inoltre offre un valido aiuto nella richiesta delle autorizzazioni alla ripresa e in molte altre questioni specifiche. Ai cineasti interessati, BLS mette a disposizione un’estesa banca dati di soggetti, organizza tour delle location e gestisce un albo settoriale online in cui sono elencati i professionisti del settore audiovisivo residenti in Alto Adige. Un’esauriente Production Guide risponde inoltre alle domande più urgenti e frequenti. Tutti i servizi di BLS sono offerti sia in italiano che in tedesco e, naturalmente, anche in inglese.
Per incrementare la notorietà dell’Alto Adige come location cinematografica, BLS partecipa ai principali eventi di settore dei mercati di riferimento in Italia, Austria e Germania. Tra di essi la Berlinale con l’European Film Market e il Festival Internazionale del Film di Roma con la Business Street. Di importanza strategica è inoltre la partecipazione al Marché du Film, il maggiore mercato cinematografico europeo, che ha luogo a Cannes nei giorni del Festival. Non meno importanti sono le presenze minori ai festival di Monaco di Baviera, Graz e Venezia. Queste partecipazioni ai mercati di settore consentono di organizzare colloqui personali di consulenza con possibili futuri richiedenti ed eventuali interessati, di curare e di estendere le collaborazioni internazionali, nochè di consolidare il posizionamento dell’Alto Adige come piattaforma per l’industria cinematografica di Italia, Austria e Germania. Un ruolo fondamentale nella promozione della localizzazione cinematografica è infine ricoperto, come è tipico di questo settore, anche dall’organizzazione di eventi, dalla pubblicazione di interventi sulla stampa e sui media, nonché dalla comunicazione online.
Un obiettivo a lungo termine della Film Fund & Commission dell’Alto Adige è quello di creare, in ambito provinciale, un’estesa infrastruttura del personale e dei servizi dedicati al settore degli audiovisivi. Ciò dovrebbe incrementare ulteriormente l’attrattiva dell’Alto Adige come location per le produzioni cinematografiche esterne, contribuendo, allo stesso tempo, al prodotto interno lordo complessivo della regione. Per raggiungere questo obiettivo di natura economica e per rendere disponibile il potenziale del settore audiovisivo altoatesino, BLS si impegna, per mezzo di provvedimenti mirati, affinché la politica e l’economia, la cultura, il mondo della formazione e dell’aggiornamento professionale e il settore finanziario collaborino in maniera attiva e coordinata. Tra questi provvedimenti, ad esempio, c’è la creazione e lo sviluppo di forme alternative di finanziamento per le produzioni cinematografiche che, attualmente, vengono fortemente incentivate dal modello statale del cosiddetto Tax Credit esterno. BLS inoltre sostiene attivamente la creazione di coproduzioni transnazionali capaci di far sedere a un tavolo comune i rispettivi produttori e registi. Infine porta avanti lo sviluppo di progetti rivolti alle nuove generazioni e finalizzati allo scambio di conoscenze.
Mit den Mitteln der Südtiroler Filmförderung können Kino- und TV-Projekte unterstützt werden. Wie im Jahr 2011 steht dafür auch 2012 ein Gesamtvolumen von 5 Millionen Euro zur Verfügung, das ungeachtet des Standorts der antragstellenden Produktionsfirmen vergeben werden kann. BLS betreut und berät die Produzenten während des gesamten Antrags- und Vergabeprozesses: von der Erstberatung über das Antragsverfahren bis hin zur Versendung der Förderzusagen, der Prüfung der Projektfortschritte und Auszahlung der einzelnen Förderraten. Für die Antragstellung und die Projektbegleitung hat BLS ein standardisiertes Online-Verfahren entwickelt, das 2011 bis zum Punkt der Förderzusage reichte und im laufenden Jahr bis zum formalen Abschluss des Förderaktes erweitert wird. Die BLS evaluiert die eingereichten Projekte mit Unterstützung einer Expertenkommission und schlägt die zu fördernden Produktionen anschließend der Südtiroler Landesregierung vor.
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BLS steht Filmschaffenden mit einem qualifizierten Team aus motivierten Mitarbeitern mit Rat und Tat bei der Planung und Durchführung von Produktionen in Südtirol zur Seite. Mit Leidenschaft, Erfahrung und Flexibilität bietet BLS konkrete Unterstützung bei der individuellen Location- und Personalsuche, Erstberatung zu rechtlichen und steuerlichen Rahmenbedingungen einer Filmproduktion in Italien sowie Hilfestellung bei der Beschaffung von Drehgenehmigungen und vielen weiteren Fragestellungen. Interessierten Filmschaffenden stellt BLS eine umfangreiche Motivdatenbank zur Verfügung, organisiert Location-Touren und führt ein OnlineBranchenverzeichnis für in Südtirol ansässige Dienstleister aus dem Filmbereich. Ein umfangreicher Production Guide beantwortet die dringendsten und gängigsten Fragen. Alle Serviceleistungen von BLS werden grundsätzlich sowohl in italienischer als auch in deutscher Sprache und selbstverständlich auch auf Englisch angeboten.
Um die Bekanntheit des Filmstandorts zu steigern, ist BLS auf den wichtigsten Branchenevents der Zielmärkte Italien, Österreich und Deutschland präsent. Darunter die Berlinale mit dem European Film Market sowie das Internationale Filmfestival in Rom. Von strategischer Bedeutung sind außerdem die Teilnahme am größten europäischen Filmmarkt Marché du Film, der zeitgleich zum Filmfestival in Cannes stattfindet, sowie kleinere Auftritte in München, Graz sowie Venedig. Diese Marktpräsenzen dienen dazu, persönliche Beratungsgespräche mit zukünftigen Antragstellern und sonstigen Interessierten zu führen, das internationale Netzwerk zu pflegen und weiterzuentwickeln sowie die Positionierung Südtirols als Plattform für die Filmindustrien Italiens, Österreichs und Deutschlands zu festigen. Veranstaltungen, Presse- und Medienarbeit sowie OnlineKommunikation spielen, branchentypisch, bei der Vermarktung des Filmstandorts eine herausragende Rolle.
Ein langfristig ausgerichtetes Ziel der Südtiroler Filmförderung ist, dass im Land eine leistungsstarke Personal- und Dienstleistungsinfrastruktur im audiovisuellen Sektor entsteht. Sie soll die Attraktivität des Standorts für externe Filmproduktionen weiter steigern und zur gesamtwirtschaftlichen Wertschöpfung in der Region beitragen. Um diese wirtschaftlichen Ziele zu erreichen und das Potential der Branche für den Standort Südtirol nutzbar zu machen, sorgt BLS mit geeigneten Maßnahmen dafür, dass Politik, Allgemeinwirtschaft, Kultursektor, Aus- und Weiterbildungssektor und der Finanzsektor zusammenarbeiten. Dazu gehört zum Beispiel die Etablierung und Weiterentwicklung alternativer Finanzierungsformen für Filmproduktionen, die zurzeit durch das staatliche Modell des sogenannten externen Tax Credits stark gefördert werden. BLS unterstützt zudem aktiv das Entstehen von länderübergreifenden Koproduktionen, indem entsprechende Produzenten und Filmschaffende an einen Tisch geholt werden, und treibt die Entwicklung von Nachwuchs- und Knowledge-Transfer-Projekten voran. Take # 2 41
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Facts & Figures BLS Film fund & Commission
Le tre colonne del finanziamento per le produzioni in Alto Adige / Die drei Säulen der Filmförderung in Südtirol
1 Finanziamento della produzione / Förderung der Produktion
2 Finanziamento separato della pre-produzione / Separate Förderung der Produktionsvorbereitung
Con il finanziamento alla produzione, BLS sostiene i produttori che realizzano del tutto o in parte un progetto cinematografico in Alto Adige, con un contributo massimo pari al 50% dei costi totali di realizzazione preventivati. In casi eccezionali il contributo può arrivare fino all’80 %. L’importo massimo del finanziamento è pari a 1,5 milioni di euro per ogni progetto. Naturalmente questi fondi possono essere cumulati con altre forme di contributo pubblico. Per essere accolta, una richiesta di finanziamento deve soddisfare le seguenti premesse: il produttore deve contribuire al finanziamento con un apporto adeguato di risorse finanziarie– anche sotto forma di contanti. La distribuzione del progetto deve già essere assicurata e particolari voci portanti del piano di finanziamento devono già essere confermate o, come minimo, essere state garantite da fonti degne di fiducia. Nel preventivo dettagliato secondo le modalità proprie del settore devono essere messe in evidenza le attività che saranno svolte in Alto Adige. Un coinvolgimento delle infrastrutture cinematografiche locali e del personale disponibile in Alto Adige, nonché la pianificazione di un impegno in materia di formazione, contribuiranno ad una positiva valutazione della domanda. Ogni progetto dovrà inoltre superare un “test culturale” tramite il quale sarà verificato il rispetto delle prescrizioni UE in materia di concessione di sovvenzioni statali e regionali. La richiesta deve in ogni caso essere inderogabilmente presentata prima del primo giorno di riprese della produzione.
Questa variante è dedicata al finanziamento delle attività preparatorie quali lo sviluppo del progetto e la pre-produzione in senso stretto; in casi eccezionali anche lo sviluppo di sceneggiature. In questa fase BLS sostiene i richiedenti fino al 50 % dei costi, con un massimo di 50.000 euro. Per mezzo del “Finanziamento separato della pre-produzione” vengono sostenuti esclusivamente progetti che hanno un diretto riferimento culturale con l’Alto Adige. Il riferimento culturale di un progetto può essere definito dal soggetto stesso, ma anche dallo staff coinvolto, in particolare dal produttore, dall’autore o dal regista. Il semplice fatto che, sulla base del luogo di ambientazione delle riprese, un soggetto sia adatto a una realizzazione in Alto Adige, non viene riconosciuto come riferimento culturale. Per ottenere questa forma di finanziamento, i richiedenti dovranno allegare insieme alla domanda anche una dettagliata descrizione delle attività di pre-produzione e un preventivo dei costi.
Im Rahmen der Produktionsförderung unterstützt BLS Produzenten, die ein Filmprojekt ganz oder teilweise in Südtirol produzieren, mit bis zu 50 % der Gesamtherstellungskosten, in Ausnahmefällen sogar mit bis zu 80 %. Die Höchstfördersumme beträgt 1,5 Mio. Euro pro Projekt. Selbstverständlich können diese Mittel mit anderen öffentlichen Förderungen kumuliert werden. Für einen erfolgreichen Antrag sollten insbesondere folgende Voraussetzungen erfüllt sein: Der Produzent sollte sich in angemessener Weise – auch in Form von Barmitteln – an der Herstellung der Produktion beteiligen, die Distribution des Projekts sollte gesichert sein und einzelne Finanzierungsbausteine im Finanzierungsplan sollten entweder schon bestätigt oder zumindest vertrauenswürdig in Aussicht gestellt sein. Aus einer detaillierten und branchenüblichen Kalkulation des Projekts muss klar hervorgehen, welche Ausgaben in Südtirol getätigt werden sollen. Ein Einbezug von Südtiroler Filminfrastruktur und Personal sowie ein geplantes Engagement in Sachen „Ausbildung“ tragen zu einer positiven Bewertung des Antrags bei. Zudem muss jedes Projekt einen „kulturellen Test“ bestehen, mit dem geprüft wird, ob die EU-Voraussetzungen für die Gewährung von Staatsbeihilfen eingehalten werden. Unbedingt muss der Antrag vor dem ersten Drehtag der Produktion gestellt werden.
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Förderfähig in dieser Förderart sind vorbereitende Maßnahmen wie die Projektentwicklung und die Produktionsvorbereitung im engeren Sinne, in Ausnahmefällen auch die Entwicklung von Drehbüchern. BLS unterstützt Antragsteller in dieser Phase mit bis zu 50 % der Kosten, maximal mit 50.000 Euro. Mit dem Förderinstrument „Separate Förderung der Produktionsvorbereitung“ werden ausschließlich Projekte gefördert, die einen direkten kulturellen Bezug zu Südtirol haben. Der kulturelle Bezug eines Projekts kann sich über den Stoff selbst, aber auch über beteiligte Filmschaffende, insbesondere den Produzenten, den Autor oder den Regisseur definieren. Die bloße Tatsache, dass sich ein Stoff aufgrund der Drehorte für eine Verwirklichung in Südtirol eignet, wird nicht als kultureller Bezug anerkannt. Antragsteller reichen für diese Förderart mit ihrem Antrag unter anderem eine detaillierte Beschreibung der geplanten Produktionsvorbereitungsmaßnahme inklusive deren Kostenkalkulation ein.
3 Finanziamento combinato della pre-produzione e produzione / Förderung der Produktionsvorbereitung und der Produktion La richiesta congiunta di finanziamento alla pre-produzione e alla produzione è prevista per progetti di particolare rilevanza per l’Alto Adige come location cinematografica. Particolare attenzione è rivolta ai progetti per i quali la società di produzione deve sostenere spese elevate per le attività di pre-produzione, in ragione del fatto che il luogo delle riprese deve essere spostato in Alto Adige, oppure perché il soggetto deve essere adattato alla location altoatesina.
In questi casi i produttori vengono sostenuti fino al 50 % dei costi preventivati. L’importo massimo per il finanziamento della pre-produzione ammonta a 50.000 euro. Prima viene sempre richiesto un finanziamento alla pre-produzione. Più dettagliatamente saranno indicati i costi della pre-produzione e forniti i dati sui costi complessivi e sull’effetto territoriale, più elevata sarà la possibilità di ottenere, oltre al finanziamento autorizzato per la pre-produzione, una lettera di intenti(LOI) per un potenziale futuro finanziamento alla produzione. Qualora la casa produttrice intendesse effettivamente prendere in considerazione un finanziamento alla produzione, sarà necessario presentare a tempo debito la specifica richiesta separata di finanziamento alla produzione. Premessa necessaria per ottenere un finanziamento combinato alla pre-produzione e alla produzione è che, al momento della presentazione della domanda, la sceneggiatura sia già ultimata. Dovrebbe essere inoltre già garantita una percentuale pari a minimo il 60% del finanziamento concesso in base ai costi complessivi. Sarà data preferenza alle coproduzioni internazionali, in particolare a quelle tra Italia, Germania e Austria. Der kombinierte Antrag auf Produktionsvorbereitungsförderung und Produktionsförderung ist für Projekte mit einem besonderen Interesse für den Filmstandort Südtirol vorgesehen. Der Fokus liegt dabei auf Projekten, bei denen die produktionsvorbereitenden Maßnahmen mit der Verlegung der Drehorte nach Südtirol oder mit der Adaption des Stoffes an den Drehort Südtirol einhergehen, wodurch in dieser Phase ein erhöhter Aufwand für die Produktionsfirma entsteht. Dabei werden Produzenten mit bis zu 50 % der kalkulierten Kosten unterstützt. Die maximale Fördersumme für Produktionsvorbereitungen beträgt 50.000 Euro. Beantragt wird zunächst immer eine Förderung der Produktionsvorbereitung. Je konkreter im Rahmen dieses Antrags über die Produktionsvorbereitungskosten hinaus Angaben zu Gesamtherstellungskosten und Territorialeffekt gemacht werden, desto konkreter kann gleichzeitig zu der genehmigten Förderung für die Produktionsvorbereitung in einem beiliegenden Letter of Intent (LOI) zu einer potentiellen Förderhöhe im Rahmen einer zukünftigen Produktionsförderung Auskunft erteilt werden. Möchte die Produktionsfirma diese Produktionsförderung tatsächlich in Anspruch nehmen, ist zu gegebener Zeit ein separater Antrag auf Produktionsförderung zu stellen. Für eine Förderung der Produktionsvorbereitung und der Produktion wird vorausgesetzt, dass das Drehbuch zum Zeitpunkt der Antragstellung bereits vorliegt. Eine zu mindestens 60 % geschlossene Finanzierung hinsichtlich der Gesamtherstellungskosten des Projekts sollte gesichert sein. Internationale Koproduktionen, insbesondere solche zwischen Italien, Deutschland und Österreich, werden bevorzugt behandelt.
Il modello di finanziamento proposto dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige è, nella sua struttura e nei termini della documentazione da presentare, accomunabile alle procedure adottate da altri sistemi di finanziamento europei. BLS valuta le domanda di finanziamento presentate tenendo conto dei criteri culturali, di contenuto ed economici. A questo proposito vengono tenute particolarmente in considerazione le spese preventivate sul territorio altoatesino. È infatti richiesto il raggiungimento di un effetto territoriale del 150% del contributo concesso; possono fare eccezione progetti che hanno un forte riferimento culturale con l’Alto Adige. / Das Südtiroler Fördermodell ist in seinem Aufbau und hinsichtlich der bei einer Beantragung einzureichenden Unterlagen an das Prozedere anderer europäischer Fördersysteme angelehnt. BLS evaluiert die eingereichten Förderanträge anhand kultureller, inhaltlicher und wirtschaftlicher Kriterien. Dabei werden insbesondere geplante Investitionen in Südtirol berücksichtigt. Ein zu erfüllender Territorialeffekt von 150 % der Fördersumme ist vorgesehen, Ausnahmen davon gelten für Projekte mit einem engen Bezug zu Südtirol.
Il finanziamento in breve / Short Cut Förderung • Somma totale del fondo per le produzioni: 5 milioni di euro per il 2012 • Contributo a fondo perduto • Cinema/Film per la TV/Serie/Documentari • Possibilità di finanziamento a prescindere dalla sede della casa di produzione. • Finanziamento alla produzione per un massimo di 1,5 milioni di euro per progetto • Finanziamento alla pre-produzione e allo sviluppo della sceneggiatura per un massimo di 50.000 euro per progetto • Finanziamento per lo sviluppo delle sceneggiature (per progetti legati all’Alto Adige). • Tre scadenze all’anno per la presentazione delle domande • Fördersumme 5 Millionen Euro für 2012 • nicht zurückzuzahlender Zuschuss • Kino- / Fernsehfilme / Serien / Dokumentarfilme • Beantragbar unabhängig vom Firmensitz einer Produktionsfirma • Produktionsförderung bis zu. 1,5 Millionen Euro (pro Projekt)
• Produktionsvorbereitungs- und Entwicklungsförderung bis zu 50.000 Euro pro Projekt • Drehbuchförderung (bei Projekten mit Bezug zu Südtirol) • Drei Einreichtermine (Calls) pro Jahr
Take # 2 43
Service
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Facts & Figures BLS Film fund & Commission
Dalla richiesta al pagamento in sei mosse / Von der Beantragung bis zur Auszahlung in sechs Schritten
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Valutazione del progetto da parte di BLS e di un collegio consultivo di esperti / Beurteilung des Projekts durch BLS und ein beratendes Expertengremium, Übermittlung der grundsätzlichen Förderzusage
Colloquio di consulenza obbligatorio e presentazione della domanda online / Obligatorisches Beratungsgespräch und Antragstellung online
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A chiusura budget: emissione di una dichiarazione di impegno unilaterale con definizione delle condizioni per l'erogazione del contributo / Mit Schließung der Finanzierung: Einseitige Verpfichtungserklärung mit definitiven Förderbedingungen
Anche nel 2012 le case produttrici italiane ed estere avranno la possibilità di presentare presso di noi le domande di finanziamento per progetti cinematografici e televisivi. Vi preghiamo di tenere conto del fatto che la presentazione della domanda può essere effettuata esclusivamente online. La richiesta può essere compilata in qualsiasi momento sul nostro sito web; le richieste inoltrate saranno esaminate di norma durante il successivo periodo di valutazione. Potrete accedere al portale online utilizzando una password che riceverete dopo aver effettuato un colloquio di consulenza con noi almeno dieci giorni prima della successiva scadenza per la presentazione delle domande. Il colloquio può avvenire telefonicamente ma, naturalmente, anche personalmente con uno dei nostri consulenti.
Alle Details zum Förderantrag finden Sie im Internet unter www.bls.info. Unter dieser Adresse finden Sie auch die Förderrichtlinien, Merkblätter, alle nötigen Formulare und den Zugang zum Online-Antrag.
44 Take # 2
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Auch 2012 haben Produktionsfirmen aus dem In- und Ausland die Möglichkeit, Anträge zur Unterstützung von Filmprojekten bei uns einzureichen. Bitte beachten Sie, dass die Antragstellung ausschließlich online erfolgen kann. Der Antrag kann jederzeit über unser Online-Portal erstellt werden. Wir berücksichtigen diesen dann grundsätzlich im Rahmen des nächsten Prüfungszeitfensters. Zugang zum Online-Portal erhalten Sie nur, wenn Sie mindestens zehn Tage vor Ende des Einreichtermins ein Beratungsgespräch mit uns geführt haben. Dieses kann entweder telefonisch oder natürlich auch persönlich mit uns geführt werden.
Dopo un esame positivo del progetto avviene il pagamento dell’ultima rata del finanziamento / Nach positiver Prüfung des Projekts erfolgt die Auszahlung der letzten Förderrate
Verifica dei costi e della relativa rendicontazione di spesa (con particolare attenzione al soddisfacimento dell’effetto territoriale) per mezzo di una società indipendente di revisione contabile / Prüfung des Verwendungsnachweises (insbesondere auf Erfüllung des Territorialeffekts) durch eine unabhängige Wirtschaftsprüfungsgesellschaft
Una domanda di finanziamento della produzione deve, tra l’altro, includere i seguenti materiali: / Ein Antrag auf Produktionsförderung muss unter anderem folgende Bestandteile beinhalten:
Richiesta online / Antragstellung online
Tutti i dettagli sulle domande di finanziamento sono disponibili su internet alla pagina www.bls.info. Allo stesso indirizzo troverete anche i criteri di applicazione, le schede informative, tutti i moduli necessari e l’accesso per la presentazione online della domanda.
In base allo stato di avanzamento del progetto, erogazione delle relative rate del finanziamento da parte di BLS / Je nach Projektfortschritt Abrufen der Förderraten bei BLS
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la sceneggiatura un breve riassunto dei contenuti un preventivo dettagliato del progetto e delle spese previste in Alto Adige un piano di finanziamento con le attestazioni dei contributi al finanziamento il certificato di acquisizione dei diritti di ripresa una lista che elenca lo staff e il cast previsto insieme alla previsione occupazionale Informazioni sulle forme di sfruttamento e di distribuzione dell’opera previste, insieme ai contratti di commercializza- zione già stipulati in precedenza e ancora attivi. Per finan- ziare una produzione cinematografica necessitiamo di un contratto valido con un distributore (Deal Memo). Lo stesso vale per un contratto di licenza nel caso richiesto venga richiesto un finanziamento per una produzione televisiva
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das Drehbuch eine kurze Zusammenfassung des Inhaltes eine detaillierte Kalkulation des Projekts und der geplanten Ausgaben in Südtirol einen Finanzierungsplan mit Finanzierungsnachweisen den Nachweis zum Erwerb der Verfilmungsrechte eine Liste mit dem geplanten Stab und der geplanten Besetzung Informationen zur geplanten Verwertung bzw. die schon vorhandenen Verwertungsverträge. Um eine Kinoproduktion fördern zu können, benötigen wir in der Regel einen gültigen Vertrag mit einem Verleiher (Deal Memo). Gleiches gilt für einen Lizenzvertrag, wenn Sie die Förderung einer Fernseh- produktion beantragen
„ Calls 2012
Call # 1 – 01.02.2012
Call # 2 – 02.05.2012
Call # 3 – 19.09.2012 Contatti per una prima consulenza / Kontakt für Erstberatung: Marco Dreysse Film Funding Consultant T +39 0471 066 627 F +39 0471 062 852 dreysse@bls.info Business Location Südtirol ∙ Alto Adige Dompassage 15 Passaggio Duomo, 15 39100 Bozen / Bolzano Italia / Italien T +39 0471 066 600 F +39 0471 062 852 service@bls.info www.bls.info www.bls.info/de/film-location/filmfoerderung facebook: blsfilmlocation
Take # 2 45
Service
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Facts & Figures BLS Film fund & Commission
BLS: Carpe diem! / Carpe noctem! Nel 2011, in brevissimo tempo, BLS ha predisposto un’esauriente offerta di finanziamento e di servizi per le produzioni cinematografiche. Sotto la guida di Christiana Wertz, il team della Film Fund & Commission dell’Alto Adige è riuscito a creare ciò già durante il primo anno, sostenendo una serie di progetti. È quindi arrivato il momento di fare un primo bilancio. / BLS hat 2011 aus dem Stand innerhalb kürzester Zeit ein umfassendes Förder- und Service-Angebot für Filmproduktionen geschaffen. Mit Christiana Wertz an der Spitze ist es dem Team der Südtiroler Filmförderung gelungen, diese Angebote schon im ersten Jahr mit Leben zu füllen und dabei eine Reihe von Projekten zu unterstützen. Zeit für ein Zwischenfazit.
Christiana Wertz nasce nel 1978 da madre italiana e padre tedesco. Dopo gli studi, lavora per il festival del cinema Berlin&Beyond a San Francisco, per la German Films Service + Marketing GmbH e successivamente, con diversi incarichi, per il FilmFernsehFonds Bayern. Oggi è Head of Film Fund & Commission di BLS e in tale veste ricopre anche il ruolo di responsabile dell’area finanziamenti. Christiana Wertz wird 1978 als Kind einer italienischen Mutter und eines deutschen Vaters in Köln geboren. Nach dem Studium arbeitet sie für das Filmfestival Berlin&Beyond in San Francisco, für die German Films Service + Marketing GmbH und später in verschiedenen Funktionen beim FilmFernsehFonds Bayern. Heute ist Frau Wertz Head of Film Fund & Commission und in dieser Funktion auch Ansprechpartnerin für Förderbelange.
Interview: Stephan Burkoff
Che poi Diaz, una produzione finanziata da BLS, sarà presentata nella sezione Panorama della Berlinale, è per noi la classica ciliegina sulla torta.
Come riassumerebbe le esperienze raccolte durante il primo anno di BLS? Carpe diem – carpe noctem! Con un team relativamente piccolo, nel corso degli ultimi dodici mesi siamo riusciti a realizzare davvero molto di ciò che ci eravamo prefissati, anche se a volte è stato necessario un enorme impegno. Siamo riusciti a realizzare l’intero programma iniziale secondo le nostre previsioni. Abbiamo strutturato l’intero processo per le domande di finanziamento , abbiamo sostenuto circa 30 entusiasmanti produzioni, accompagnato le riprese sul posto, costruito diverse banche dati di servizi, ideato e messo in opera variegati strumenti di comunicazione. Inoltre, abbiamo iniziato alcuni nostri progetti quali INCONTRI, RACCONTI, PLACES e MOV(i)E IT. A questo proposito vorrei ringraziare tutte le persone per lo straordinario impegno e coinvolgimento dimostrati. Il raggiungimento di quale obiettivo le ha dato particolare soddisfazione? Grazie alle nostre iniziative è stato possibile intensificare la comunicazione tra l’industria cinematografica italiana e quella tedesca. Abbiamo assistito alla nascita delle prime imprese sul territorio e portato avanti il coinvolgimento dei film maker locali nelle produzioni. Entrambe le cose fanno parte dei nostri obiettivi principali, ed è bello essere riusciti a muovere i primi passi in queste direzioni. Che poi Diaz, una produzione finanziata da BLS, sarà presentata nella sezione Panorama della Berlinale, è per noi la classica ciliegina sulla torta. Quali prospettive intravede per la localizzazione delle produzioni? Ciò che è chiaro è che la Film Fund & Commission dell’Alto Adige
46 Take # 2
Wie würden Sie die Erfahrungen des ersten Jahres der BLS zusammenfassen? Carpe diem – carpe noctem! Wir haben mit einem relativ kleinen Team in den vergangenen zwölf Monaten sehr viel von dem erreicht, was wir uns vorgenommen haben, auch wenn es dafür manchmal größeren Einsatzes bedurfte. Wir haben das ganze Auftaktprogramm wie geplant realisiert, das Antrags- und Förderverfahren zum stabilen Laufen gebracht, rund 30 spannende Produktionen gefördert, Drehs vor Ort begleitet, diverse ServiceDatenbanken aufgebaut, vielseitige Kommunikationsinstrumente gestaltet und in Gang gebracht sowie unsere eigenen Projekte INCONTRI, RACCONTI, PLACES und MOV(i)E IT initiiert. Ich möchte mich an dieser Stelle sehr für das Engagement aller Menschen bedanken, die daran mitgewirkt haben. Über welche Etappenziele haben Sie sich am meisten gefreut? Mit unseren Veranstaltungen ist es uns gelungen, die Kommunikation zwischen der italienischen und der deutschen Filmbranche zu intensivieren. Zudem können wir erste Firmengründungen vor Ort verzeichnen und die Einbindung lokaler Filmschaffender in Produktionen vor Ort bestätigen. Beides gehört mit zu unseren zentralen Zielen und es ist schön, dass wir hier die ersten Schritte machen konnten. Dass mit Diaz eine von BLS geförderte Produktion auf der Berlinale in der Sektion Panorama läuft, ist für uns das I-Tüpfelchen und freut uns natürlich sehr. Welche Perspektiven sehen Sie für den Produktionsstandort? Was fest steht, ist, dass die Südtiroler Filmförderung ein
Dass mit Diaz eine von BLS geförderte Produktion auf der Berlinale in der Sektion Panorama läuft, ist für uns das I-Tüpfelchen und freut uns natürlich sehr.
è un partner interessante per le produzioni di lingua tedesca, che possono trovare una fonte di finanziamento aggiuntiva per i propri progetti, e che il nostro finanziamento è altrettanto interessante per le produzioni italiane, perché possiamo concedere delle somme significative dal punto di vista del panorama nazionale. Naturalmente l’Alto Adige non è un territorio tanto vasto da poter comprendere l’intero ciclo produttivo. La forza della localizzazione va ricercata in una nicchia che, nell’anno in corso, intendiamo identificare con maggior chiarezza. Abbiamo l’intenzione di dare vita ad alcuni provvedimenti per creare in loco il personale e i servizi necessari a questo posizionamento. Sul medio termine questa strategia dovrebbe condurre con più decisione alla possibilità di reinvestire sul territorio le somme finanziate. Cosa avete in serbo per l’anno cinematografico 2012? Con i giusti impulsi vogliamo migliorare ulteriormente le condizioni generali per le produzioni cinematografiche in Alto Adige. Ciò vale soprattutto per la costruzione di servizi specifici per il cinema e la formazione di personale specializzato. Con la nostra funzione di collegamento tra le aree linguistiche italiana e tedesca vorremmo inoltre proseguire il lavoro di sostegno alle coproduzioni internazionali – assolvendo in questo modo anche un preciso compito culturale. Non da ultimo, ci impegneremo affinché le nostre offerte e i nostri servizi possano rispondere sempre meglio alle esigenze delle produzioni. Vogliamo quindi consolidare ulteriormente il processo amministrativo che si cela dietro il finanziamento delle produzioni, percorso che viene da noi seguito passo passo, dalla presentazione della domanda fino al pagamento dell’ultima rata del finanziamento.
interessanter Partner für deutschsprachige Produktionen ist, die nach zusätzlichen Finanzierungsbausteinen für ihre Produktionen suchen, und dass unsere Förderung für italienische Produktionen deswegen interessant ist, weil sie hier insbesondere aus nationaler Perspektive betrachtet signifikante Fördersummen beantragen können. Natürlich ist Südtirol keine Großstadtregion, in der einmal ein gesamter Produktionszyklus abgebildet sein wird. Die Kraft des Standortes wird sich eher in einer Nische entfalten, die wir im laufenden Jahr noch klarer identifizieren wollen. Wir werden verschiedene Maßnahmen in Kraft setzen, um entsprechend dieser Positionierung Personal und Dienstleister vor Ort zu etablieren. Mittelfristig soll diese Strategie verstärkt zu Möglichkeiten führen, die Fördergelder vor Ort zu reinvestieren. Was haben Sie sich für das Filmjahr 2012 vorgenommen? Wir wollen die Rahmenbedingungen für die Filmproduktion in Südtirol mit den richtigen Impulsen weiter verbessern. Das gilt insbesondere für den Ausbau filmspezifischer Dienstleistungen und die Ausbildung von spezialisiertem Personal. In unserer Brückenfunktion zwischen dem italienischen und dem deutschen Sprachraum möchten wir weiter daran arbeiten, länderübergreifende Koproduktionen zu fördern – und damit auch eine wichtige kulturelle Aufgabe erfüllen. Last but not least werden wir uns bemühen, mit unseren Angeboten und Services künftig noch besser auf die Bedürfnisse der Filmschaffenden eingehen zu können. Den Verwaltungsprozess, der hinter der Filmförderung steckt und vom Antrag bis zur Auszahlung der letzten Förderrate durch uns betreut wird, wollen wir weiter konsolidieren.
Take # 2 47
Service
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Facts & Figures BLS Film fund & Commission
Produzioni finanziate dalla BLS nel 2011 / BLS-geförderte Filme 2011 Finanziamento della produzione / Produktionsförderung Finanziamento separato della pre-produzione / Separate Förderung der Produktionsvorbereitung
Call #1 2011 D Das dunkle Schiff Theatrical Motion Picture Production: Ma.ja.de Filmproduktion GmbH Director: Andreas Pichler Script: Andreas Pichler
10 000,– €
I Die Rote Wand 15 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Geosfilm KG Director: n.n. Script: Hubert Schönegger, Peter Dollinger A Spielplatz der Helden Theatrical Motion Picture Production: KGP GmbH Director: n.n. Script: Martin Leidenfrost
D Schwestern 200 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Dreamtool Enterteinment GmbH & Co. KG Coproduction: Beta Film (D) Director: Anne Wild Script: Anne Wild Broadcaster: SWR, Arte I Il volto di un'altra 200 000,– € Theatrical Motion Picture Production: R&C Produzioni Srl Director: Pappi Corsicato Script: Pappi Corsicato, Giovanni Romoli, Monica Rametta Broadcaster: RAI
20 000,– €
Call #2 2011
D Porcelain Girl 40 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Pandora Film GmbH Director: Anna Wasch Script: Anna Wasch, Antonia Paolini
D Mission Sud-Kopflos 10 000,– € TV-Series Production: Neue Bioskop Television GmbH Director: Philipp J. Pamer Script: Kurt Lanthaler, PhilippJ. Pamer
I Nadia & Svetla 30 000,– € Documentary/Theatrical Production: Miramonte Film OHG Director: Maura Delpero Script: Maura Delpero
I Becoming Me 29 500,– € Documentary/Theatrical Production: Mediaart Production Coop Director: Martine De Biasi Script: Martine De Biasi
D Die Fugger 50 000,– € Documentary/TV Director: Werner Köhne Production: Florianfilm GmbH Script: Werner Köhne, André Schäfer Broadcaster: ZDF/Arte, WDR
D Martin Kaufmann 22 000,– € Documentary/TV Production: Edith Eisenstecken Filmproduktion e.K. Director: Evi Oberkofler Script: Evi Oberkofler Broadcaster: BR, RAI Sender Bozen
48 Take # 2
D Die Alpen Von Oben 30 000,– € Documentary/TV Production: Vidicom Media GmbH & Co. KG Director: Klaus Steindl Script: Peter Bardehle Broadcaster: SWR, Arte, DWTV, RAI Sender Bozen I Diaz 97 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Fandango Srl Coproduction: Le Pacte (Fr), Mandragora (Ro) Director: Daniele Vicari Script: Daniele Vicari, Laura Paolucci I Controra 185 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Interlinea Srl Coproduction: Ripple World Pictures (Irl) Director: Rossella De Venuto Script: Rossella De Venuto, Francesco Piccolo
A Monte Piano 550 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Sigma Filmproduktion GmbH Director: Ernst Gossner Script: Clemens Aufderklamm Broadcaster: ORF
Call #3 2011 D König Laurin 12 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Voilà Film - Felix von Poser Filmproduktion GbR Director: Matthias Lang Script: Matthias Lang I Woman Underground Documentary/TV Production: da Palmer Film Director: Valentina Pedicini Script: Valentina Pedicini
15 000,– €
D Die Einsiedler 20 500,– € Theatrical Motion Picture Production: Zischlermann Filmproduktion GmbH Director: Ronny Trocker Script: Rolando Grumt Suárez, Ronny Trocker, Kurt Lanthaler D Women in War 20 500,– € Documentary/TV Production: Edith Eisenstecken Filmproduktion e.K. Director: Evi Oberkofler, Daniela Agostini Script: Evi Oberkofler, Daniela Agostini A Erich Lessing 20 000,– € Documentary/Theatrical Production: Vento Film Productions GmbH Director: Tizza Covi Script: Tizza Covi I Lafnetscha 60 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Taenia P&C Director: Veronika Riz Script: Eduard Habsburg-Lothringen
I Il venditore di medicine 150 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Classic Srl Coproduction: Peacock Film (Ch) Director: Antonio Morabito Script: Michele Pellegrini, Antonio Morabito, Amadeo Pagani Broadcaster: RSI A Karl der Große 150 000,– € Documentary/TV Production: PreTV Gesellschaft für Videoproduktion mbH Nfg. & Co KG Coproduction: Taglicht media (D) Director: Gabriele Wenger Script: Robert Krause Broadcaster: WDR, Servus TV O To be King 200 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Kasander Film BV Director: Ben Sombogaart Script: Jean Claude Van Rijckeghem, Chris Craps
D Die schwarzen Brüder 344 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Enigma Film GmbH Coproduction: Starhaus Filmproduktion (D), Herold Productions (D), Dschoint Ventschr Film (Ch) Director: Xavier Koller Script: Klaus Richter, Fritjof Hohagen Broadcaster: ARD Degeto, BR, WDR, NDR, Arte, RSI D Stille 400 000,– € TV-Movie Production: Summerset GmbH Director: Xaver Schwarzenberger Script: Christian Jeltsch Broadcaster: NDR, ARD Degeto I Un passo dal cielo II 1 500 000,– € TV-Series Production: Lux Vide SpA Director: Carmine Elia Script: Francesco Arlanch, Carlo Mazzotta Broadcaster: RAI
I Rex - Hanno rubato il … 200 000,– € TV-Movie Production: Dog's Life Srl Coproduction: Beta Film (D) Director: Marco Serafini Script: Massimo Reale, Franca De Angelis, Giuseppe Badalucci Broadcaster: RAI C Lass springen, Baby! 220 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Motor Film GmbH Coproduction: Frischfilm (D) Director: Oliver Paulus und Stefan Hillebrand Script: Oliver Paulus und Stefan Hillebrand
Take # 2 49
Service
Service Produzioni in Alto Adige / Produktionen in Südtirol
Facts & Figures BLS Film fund & Commission
2011 – Un anno in cifre / 2011 – Ein Jahr in Zahlen
Quota della somma totale di finanziamento per nazione in % Anteil an der Gesamtfördersumme je Land in %
Others Austria
8,75
Italy
15,42 51,70 24,14 Germany
Numero di progetti finanziati per nazione Anzahl geförderte Projekte je Land
8
Documentary Feature Film (Theatrical/TV) Series
7
Set-Foto: Il volto di un’altra
6 5
Ciak … si gira! / Abgedreht
4 3
Text: Jana Pajonk
2 1 0
Italy 11
Rapporto tipo di finanziamento in base ai progetti Verhältnis der Förderart nach Projekten
19
Austria 4
Germany 12
Others 2
Rapporto tipo di finanziamento in base alla somma di contributo Verhältnis der Förderart nach Fördersumme in EUR
192 000,00 EUR
10 4 608 000,00 EUR
In giugno, in alta Val Pusteria e a Bolzano, ci si sarebbe potuti imbattere in due star della scena cinematografica italiana. Qui, infatti, per due settimane si è lavorato alle riprese de Il volto di un’altra. Laura Chiatti e Alessandro Preziosi sono i protagonisti della commedia di Pappi Corsicato. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso regista con Giovanni Romoli e Monica Rametta. L’affascinante Bella (Laura Chiatti) è la star di uno show televisivo nel corso del quale i partecipanti vengono aiutati con la chirurgia plastica ad ottenere l’aspetto dei propri sogni. Suo marito, il chirurgo estetico Bob (Alessandro Preziosi), esegue le operazioni in diretta e dirige inoltre l’esclusiva clinica di bellezza Belle Vie, situata tra le montagne dell’Alto Adige. Nonostante la sua notorietà televisiva e il successo sul lavoro, Bob è sommerso dai debiti. La soluzione potrebbe essere un grave incidente di Bella, che la coppia è ben decisa a sfruttare sia dal punto di vista mediatico che economico … L’incontaminata natura delle Dolomiti e delle località dell’Alto Adige, rimaste in gran parte intatte, ha un ruolo fondamentale
Im Juni konnte man im Hochpustertal und in Bozen zwei Stars der italienischen Filmszene über den Weg laufen. Zwei Wochen lang wurde hier der Film Il volto di un’altra gedreht. Laura Chiatti (Somewhere von Sofia Coppola) und Alessandro Preziosi (Männer al dente) spielen die Hauptrollen in der Komödie von Pappi Corsicato. Das Drehbuch schrieb der Regisseur gemeinsam mit Giovanni Romoli und Monica Rametta. Die schöne Bella (Laura Chiatti) ist der Star einer Fernsehshow, in der unglücklichen Menschen anhand plastischer Chirurgie zu neuem Aussehen nach eigenen Vorstellungen verholfen wird. Ihr Mann, Schönheitschirurg Bob (Alessandro Preziosi), führt die Operationen in der Sendung durch und leitet zudem die exklusive Schönheitsklinik Belle Vie inmitten der Südtiroler Berge. Trotz seiner medialen Bekanntheit und erfolgreicher Arbeit der Klinik ist Bob hoch verschuldet. Die Lösung dafür könnte ein schwerer Verkehrsunfall von Bella sein, den das Ehepaar medienwirksam und gewinnbringend für sich zu nutzen weiß … Die unberührte Natur der Dolomiten und die Ursprünglichkeit der Orte in Südtirol haben als Kulisse zentrale Bedeutung für die
Finanziamento separato alla pre-produzione / Separate Produktionsvorbereitungsförderung Finanziamento alla produzione / Produktionsförderung 50 Take # 2
Take # 2 51
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Service
La produzione Il volto di un’altra, della R&C Produzioni, ha effettuato 14 giorni di riprese in alta Val Pusteria e a Bolzano. Laura Chiatti e Alessandro Preziosi sono i protagonisti della commedia di Pappi Corsicato. / Die Produktion Il volto di un’altra von R&C Produzioni drehte 14 Tage im Hochpustertal und in Bozen. Laura Chiatti (Somewhere von Sofia Coppola) und Alessandro Preziosi (Männer al dente) spielen die Hauptrollen in der Komödie von Pappi Corsicato.
La produzione Schwestern di Dreamtool Entertainment e Beta Film in collaborazione con ARTE e SWR, é stata girata in parte a Merano. Maria Schrader, Ursula Werner e Jesper Christensen sono gli attori che hanno prestato i loro volti a questa insolita storia. / Die Produktion Schwestern von Dreamtool Entertainment und Beta Film in Zusammenarbeit mit ARTE und dem SWR drehte unter anderem in Meran. Maria Schrader, Ursula Werner und Jesper Christensen geben der ungewöhnlichen Geschichte ihr Gesicht.
nel messaggio del film. Si tratta della comprensione della realtà, dell’apparire e dell’essere nel mondo di oggi. La vera bellezza del paesaggio fa da contraltare all’ossessione per la bellezza vacua, che ha perso qualsiasi contatto con la naturalezza e la genuinità. “Più è artificiale e più è credibile”, così il regista Pappi Corsicato riassume il mondo nel quale vivono i protagonisti. Il film della casa di produzione romana R&C Produzioni approderà quest’anno nei cinema italiani.
Schrader (Aimee und Jaguar, Rosenstrasse) fa però precipitare la situazione. La donna, che vive a Londra, è ormai sulla quarantina ma non sa ancora bene che fare della propria vita. Stimolati dalle affermazioni di Saskia, tutti i membri della famiglia sono chiamati ad interrogarsi sui propri valori e sulle proprie scelte di vita. Il film indaga su quali sono i motivi che ci spingono all’azione nel corso della vita. Mostra la ricerca della felicità di persone moderne. Del cast fanno parte anche altri grandi nomi del cinema tedesco, come Ursula Werner (Wolke 9, Über Wasser gehen), nel ruolo della madre, o Jesper Christensen (Die Dolmetscherin, Ein Quantum Trost) nei panni dello zio. Anna Wild firma invece sia la regia che la sceneggiatura. Le ambientazioni altoatesine del film sono quelle di Piazza della Parrocchia a Merano e della chiesa parrocchiale di Termeno. Alcune riprese inoltre sono state effettuate anche nella cappella di S. Vito, sulla collina di Tarces in alta Val Venosta. La cappella, costruita nell’XI° secolo, è un luogo leggendario. “La nostra scelta è caduta su questi tre luoghi dell’Alto Adige perché corrispondono perfettamente alle location che ci eravamo immaginati per il film”, spiega il produttore Felix Zackor della Dreamtool Entertainment. “Qui, inoltre, abbiamo potuto contare su un finanziamento affidabile e sull’importante sostegno della BLS e dei partner locali”. Per le riprese a Merano è stata costruita una parete alta quattro metri, rendendo necessaria la temporanea chiusura di Piazza della Parrocchia. “I Comuni, in particolare quello di Merano, si sono mostrati estremamente disponibili nei nostri confronti in occasione delle riprese”, aggiunge Felix Zackor. “Anche grazie a ciò, le nostre condizioni generali di lavoro sono state davvero ottimali”.
Aussage des Films. Es geht um das Verständnis von Wirklichkeit, um Schein und Sein in der heutigen Welt. Die echte Schönheit der Landschaft steht einem Schönheitswahn gegenüber, der jeden Kontakt zur Natürlichkeit und zum Ursprung verloren hat. „Je künstlicher man ist, desto glaubhafter wirkt man“, fasst der Regisseur Pappi Corsicato die Scheinwelt, in der die Protagonisten leben, zusammen. In diesem Jahr wird der Film der römischen Produktionsfirma R&C Produzioni in den italienischen Kinos zu sehen sein.
L’incontaminata natura delle Dolomiti e delle località dell’Alto Adige, rimaste in gran parte intatte, ha un ruolo fondamentale nel messaggio del film. / Die unberührte Natur der Dolomiten und die Ursprünglichkeit der Orte in Südtirol haben als Kulisse zentrale Bedeutung für die Aussage des Films. A ottobre è arrivata in Alto Adige anche una produzione tedesca ricca di grandi nomi. Il team del film per il cinema Schwestern ha lavorato a Merano e dintorni. Produttrice è la Dreamtool Entertainment di Ludwigsburg in coproduzione con Beta Film e in collaborazione con SWR e ARTE. La tragicommedia racconta di una giovane donna di nome Kati che, con la sua decisione di entrare in un ordine religioso, stravolge completamente la vita della propria famiglia – in tutto e per tutto incline a una vita laica – che, venendolo a sapere, cade completamente dalle nuvole. Un pomeriggio d’estate tutta la famiglia si ritrova nel chiostro dell’ordine, per festeggiare l’ingresso di Kati nel monastero. Sua sorella maggiore Saskia, interpretata da Maria
52 Take # 2
Auch eine deutsche Produktion mit Starbesetzung zog es nach Südtirol. Im Herbst war die Crew des Kinofilms „Schwestern“ in Meran und Umgebung unterwegs. Produzent ist die Dreamtool Entertainment Ludwigsburg in Koproduktion mit Beta Film und in Zusammenarbeit mit SWR und ARTE. In der Tragikomödie geht es um eine junge Frau namens Kati, die das Leben der Familie auf den Kopf stellt, als sie sich entschließt, einem Orden beizutreten. Ihre Familie – durch und durch weltlich orientiert – fällt aus allen Wolken, als sie davon erfährt. An einem Sommernachmittag versammeln sich alle auf dem Klostergelände des Ordens, um Katis Aufnahme in das Kloster zu feiern. Ihre älteste Schwester Saskia, gespielt von Maria Schrader
(Aimee und Jaguar, Rosenstraße), lässt die Situation bei der feierlichen Einkleidung eskalieren. Sie lebt in London, ist Mitte 30 und weiß noch immer nicht so recht, wohin sie eigentlich will. Angestoßen durch Saskias Ausbruch werden alle Familienmitglieder nach und nach herausgefordert, ihre eigenen Werte und Lebensentwürfe zu hinterfragen. Der Film beschäftigt sich mit der Frage, wovon wir uns im Leben leiten lassen. Er zeigt moderne Menschen auf der Suche nach dem Glück. Weitere Größen des deutschen Kinos wie Ursula Werner (Wolke 9, Über Wasser gehen) in der Rolle der Mutter oder Jesper Christensen (Die Dolmetscherin, Ein Quantum Trost) als Onkel sind mit von der Partie. Anne Wild führt Regie und verfasste das Drehbuch. Südtiroler Schauplätze des Films sind der Meraner Pfarrplatz und die Pfarrkirche in Tramin. Auch in der St.-Veit-Kapelle auf dem Tartscher Bühel im oberen Vinschgau wurde gedreht. Die im 11. Jahrhundert erbaute Kapelle auf dem kahlen Hügel ist ein sagenumwobener Ort. „Unsere Wahl fiel auf diese drei Orte in Südtirol, weil sie unseren Vorstellungen von der Location für den Film am besten entsprachen“, erklärt Produzent Felix Zackor von Dreamtool Entertainment. „Zudem konnten wir hier auf eine zuverlässige Finanzierung bauen und auf die wichtige Unterstützung durch die BLS und Partner vor Ort zurückgreifen.“ Für die Dreharbeiten in Meran musste eine vier Meter hohe Wand errichtet werden und der Pfarrplatz wurde zeitweise gesperrt. „Die Gemeinden, allen voran Meran, sind uns bei den Dreharbeiten sehr entgegengekommen“, berichtet Felix Zackor. „Damit waren die Rahmenbedingungen für uns wirklich optimal.“
Take # 2 53
Service
Service
PRODUZIONi IN ALTO ADIGE / Produktionen in Südtirol
Di altezze e profonditá, ascese e cadute / Von Höhen, Tiefen, Aufstieg und Fall
Quadro generale sui film prodotti in Alto Adige (2011) / Übersicht der in Südtirol produzierten Filme (2011)
BLS-funded productions produced in South Tyrol Vacanze di Natale a Cortina A Dobbiaco, nei dintorni di Bolzano e in Val Senales, sono state realizzate, all’inizio di novembre 2011, alcune scene della classica pellicola natalizia italiana, nota anche come “Cinepanettone”. Nel film si intrecciano le storie di vari personaggi che stanno trascorrendo le vacanze di Natale a Cortina. Un ingegnere in crisi con parenti al seguito, un fornitore di gas russo, l’attraente vincitrice di un gioco televisivo, un infedele avvocato romano accompagnato da moglie, cane e figlia adolescente. È facile immaginare la serie di equivoci e situazioni paradossali che ne potranno scaturire. Aurelio e Luigi De Laurentiis sono i produttori di questa commedia cinematografica per la regia di Neri Parenti.
Die Fugger Gli albori del nostro sistema economico globalmente interconnesso risalgono al XV° secolo, quando un uomo chiamato Jakob Fugger trasformò l’azienda familiare con sede ad Augusta in un’impresa operante a livello europeo. André Schäfer (sceneggiatura) e Werner Köhne (regia e sceneggiatura) si tuffano, con il loro documentario in due parti, nell’affascinante storia della famiglia Fugger. La prima parte narra dell’ascesa di Jakob Fugger. La seconda racconta di come suo nipote Anton sia riuscito a estendere la propria rete di affari in tutto il mondo finendo poi per perderne il controllo. Un documentario storico per la TV, realizzato dalla Florianfilm di Colonia in collaborazione con WDR e ZDF.
Die Alpen von oben Una meraviglia della natura scoperta dal punto di vista di un volatile. A renderlo possibile è la più moderna telecamera per elicottero al mondo. Il documentario naturalistico di Klaus Steindl dona affascinanti sguardi dietro le quinte di un paesaggio culturale secolare, nel quale uomo e natura vivono in simbiosi. Riprese spettacolari mostrano la vita nelle Alpi come non era mai stata vista. Per mezzo del vivido ritratto dei suoi abitanti, si mostra il vero aspetto della regione. In collaborazione con numerose emittenti europee, la Vidicom Media di Amburgo (produttore Peter Bardehle) ha prodotto 10 episodi televisivi e un film per il cinema. L’episodio 9 è ambientato in Alto Adige.
Nadia & Svetla La casa di produzione altoatesina Miramonte Film si è impegnata anima e corpo in un documentario cinematografico dedicato all’avvicinamento tra Europa dell’Est e dell’Ovest. La regista Maura Delpero racconta la storia di due donne moldave giunte in Italia in cerca di fortuna. Entrambe lavorano come badanti domestiche. Nadia, alla fine dei propri cinquant’anni, vive in Italia già da alcuni anni, finanziando, con il proprio lavoro, gli studi dei figli. Svetlana, da poco trentenne, è stata costretta a lasciare a casa la propria figlia piccola. Le due buone amiche si sostengono a vicenda in un mondo a loro sconosciuto. Il film mostra le incertezze, ma anche la forza e il coraggio delle due donne.
Vacanze di Natale a Cortina In Toblach, der Umgebung von Bozen und im Schalstal entstanden Anfang November 2011 Szenen für den Weihnachtsfilm Italiens, bekannt als „Cinepanettone“. Die Lebenswege unterschiedlichster Menschen kreuzen sich in Cortina, wo alle ihre Weihnachtsferien verbringen. Ein Ingenieur in einer Krise samt Verwandtschaft, ein russischer Gaslieferant, die überdrehte Gewinnerin eines TV-Spiels, ein untreuer römischer Anwalt samt Frau, Hund und pubertierenden Töchtern. Allerlei Verwicklungen und Tumulte sind vorprogrammiert. Aurelio de Laurentiis und Luigi de Laurentiis produzierten den Kinospaß unter der Regie von Neri Parenti.
Die Fugger Die Anfänge unseres global vernetzten Wirtschaftssystems führen ins 15. Jahrhundert, als ein Mann namens Jakob Fugger den Augsburger Familienbetrieb zum europaweit operierenden Unternehmen ausbaut. Werner Köhne (Buch und Regie) und André Schäfer (Buch) tauchen mit ihrer zweiteiligen Dokumentation ein in diese faszinierende Geschichte der Familie Fugger. Teil 1 zeigt den Aufstieg Jakob Fuggers. Teil 2 erzählt, wie sein Neffe Anton die Netzwerke über den gesamten Erdball spannt und dann die Kontrolle verliert. Eine historische TV-Dokumentation, realisiert von Florianfilm in Zusammenarbeit mit WDR und ZDF.
Die Alpen von oben Ein Wunder der Natur aus der Vogelperspektive. Möglich macht das die modernste Helikopter-Kamera der Welt. Die Naturdokumentation von Klaus Steindl liefert faszinierende Einblicke in eine jahrtausendealte Kulturlandschaft, in der Mensch und Natur eng miteinander verbunden sind. Spektakuläre Luftaufnahmen zeigen das Leben in den Alpen, wie es nie zuvor zu sehen war. Mit lebensnahen Porträts der Bewohner entsteht ein aktuelles Bild der Region. Die Hamburger Firma Vidicom produziert zehn Episoden und eine Kinofassung in Zusammenarbeit mit zahlreichen europäischen Fernsehsendern. Episode 9 zeigt Südtirol.
Nadia & Svetla Die Südtiroler Produktionsfirma Miramonte Film widmet sich in einer Kino-Dokumentation der Annäherung West- und Osteuropas. Regisseurin Maura Delpero erzählt die Geschichte zweier Frauen aus Moldawien, die ihr Glück in Italien suchen. Sie verdingen sich als Haushaltshilfen. Nadia, Ende 50, ist bereits seit einigen Jahren in Italien und finanziert so die Ausbildung ihrer Kinder. Svetlana, Anfang 30, musste ihre kleine Tochter zu Hause zurücklassen. Die besten Freundinnen geben sich Halt in der fremden Welt. Der Film zeigt die Unsicherheit, aber auch die Stärke und den Mut der beiden Frauen.
54 Take # 2
I Diaz Theatrical Motion Picture Production: Fandango Srl Days of Shooting: 4
97 000,– €
Productions shot in South Tyrol without BLS funding
I Welcome to Bavaria Short Film Production: Matthias Kossmehl Days of Shooting: 2
D Die Alpen von oben - Südtirol 30 000,– € Documentary/TV Production: Vidicom Media GmbH & Co. KG Days of Shooting: 10 Postproduction in South Tyrol
A Grenzfälle Documentary/TV Production: Langbein & Partner Media GmbH & Co. KG Days of Shooting: 2
D Schwestern 200 000,– € Theatrical Motion Picture Production: Dreamtool Entertainment GmbH & Co. KG Days of Shooting: 10
D Notruf – Rettung aus der Luft Documentary/TV Production: Knacker Einfach Medienproduktion GmbH Days of Shooting: 21 Broadcaster: RTL II
I Il volto di un'altra Theatrical Motion Picture Production: R&C Produzioni Srl Days of Shooting: 14
200 000,– €
D Die Fugger Documentary/TV Production: Florianfilm GmbH Days of Shooting: 7 Postproduction South in Tyrol
50 000,– €
I Nadia & Svetla Documentary/Cinema Production: Miramonte Film OHG Days of Shooting: 0 Postproduction in South Tyrol
30 000,– €
I X-Factor TV-Show Production: Magnolia TV Days of Shooting: 1 Broadcaster: SKY I Vacanze di Natale a Cortina Theatrical Motion Picture Production: Filmauro Srl Days of Shooting: 4 D Galileo - Laaser Marmor Documentary/TV Days of Shooting: 3 Broadcaster: Pro 7
Take # 2 55
Service
Service *
Marion Wagner Film Funding Consultant
Carmen Cian Production & Location Services
Il team della BLS Film Fund & Commission dell'Alto Adige Ihre Ansprechpartner bei BLS Film Fund & Commission Per qualsiasi altra informazione siamo personalmente a vostra disposizione. Potete inoltrare le vostre richieste in italiano, tedesco e inglese. / Selbstverständlich stehen wir Ihnen für jedwede Informationen persönlich zur Verfügung. Ihre Anfragen und Anträge können Sie in deutscher, italienischer und englischer Sprache an uns richten.
CONTATTI / KONTAKT
BLS Südtirol · Alto Adige Dompassage 15 / Passaggio Duomo 15 I – 39100 Bozen / Bolzano T +39 0471 066 600 · F +39 0471 062 852 service@bls.info · www.bls.info
Marco Dreysse Film Funding Consulant
Alexia Demez Film Funding Consultant & Assistant to the Head of Department
Christiana Wertz Head of Film Fund & Commission
Sara Valduga Film Project Management
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Service
Benvenuti in Alto Adige / Gut ankommen in Südtirol Il crescente numero di produzioni cinematografiche nella Provincia di Bolzano, insieme alla necessità di reinvestire parte delle somme finanziate sul territorio, ha suscitato una concreta richiesta di servizi specifici. Servizi alla produzione, noleggio delle attrezzature, aziende che si occupano di postproduzione e servizi dedicati ai trasporti e alla logistica specializzata sono già oggi molto richiesti. / Die zunehmende Zahl von Filmproduktionen in Südtirol sowie die Notwendigkeit, einen Teil der Fördergelder wieder vor Ort zu investieren, wecken eine konkrete Nachfrage nach spezifischen Dienstleistungen. Service-Produktionen, Equipmentverleiher, Unternehmen aus allen Bereichen der Postproduktion und Dienstleister für spezialisierte Transport- und Logistikfragen sind heute schon gefragt.
“Per gli imprenditori del settore cinetelevisivo esiste in Alto Adige l’occasione di integrarsi tempestivamente in un’infrastruttura crescente e, sul lungo termine, di approfittare degli incentivi provenienti dal finanziamento alle produzioni”, osserva l’assessore provinciale all’economia Thomas Widmann, responsabile anche per il Fondo per l’audiovisivo dell’Alto Adige. Le imprese che desiderano stabilirsi in Alto Adige possono contare sulla consulenza del reparto Business Development della BLS, che risponde a tutte le domande in materia di fisco, diritto, incentivi, finanziamenti e autorizzazioni, aiutando anche nella ricerca delle superfici edificabili ideali, e mettendo efficacemente in contatto le imprese con enti, strutture di servizi e associazioni economiche. “Diamo il benvenuto alle imprese di tutta Europa. Abbiamo realizzato con BLS una struttura specializzata che renderà loro possibile inserirsi qui in maniera rapida e semplice”, sintetizza Thomas Widmann. Un compito particolarmente importante per BLS risiede nella coordinazione strategica di tutte le iniziative finalizzate a contribuire allo sviluppo dell’Alto Adige come location cinematografica. Uno studio che si protrarrà fino alla metà dell’anno, avrà lo scopo di rilevare quali sono le nicchie del settore audiovisivo insediate soprattutto nell’area italiana e alpina, che possono essere soddisfatte dalle risorse dell'Alto Adige. Per incentivare quindi queste nicchie, saranno sviluppati e messi in opera dei provvedimenti specifici. Oltre all’insediamento delle imprese, una delle maggiori priorità nel settore della promozione territoriale è anche la formazione del personale. In Alto Adige, sul medio-lungo termine, grazie a dei programmi di formazione e di aggiornamento professionale, saranno istruiti dei professionisti in grado di rispondere alle esigenze delle produzioni internazionali sulla base di conoscenze teoriche e pratiche. In cooperazione con la ZeLIG, scuola di documentario, televisione e nuovi media di Bolzano, BLS ha organizzato MOV(i)E IT!, un percorso di formazione breve che ha preso il via a febbraio per la professione di assistente nelle produzioni cinematografiche.
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„Für Dienstleister aus der Filmbranche besteht in Südtirol die Chance, sich frühzeitig in eine neu wachsende Infrastruktur zu integrieren und langfristig von den Impulsen der Filmförderung zu profitieren“, konstatiert der für die Südtiroler Filmförderung zuständige Wirtschaftslandesrat Thomas Widmann. Unternehmen, die sich in Südtirol ansiedeln wollen, berät BLS mit ihrer Abteilung Business Development: Sie beantwortet Fragen zu den Themen Steuern, Recht, Förderungen, Finanzierungen und Genehmigungen, hilft bei der Suche nach optimalen Gewerbeflächen und vernetzt effektiv mit Organisationen, Servicestrukturen und Wirtschaftsverbänden. „Wir heißen Unternehmen aus ganz Europa willkommen und haben mit der BLS eine spezialisierte Einrichtung geschaffen, die es ihnen ermöglicht, hier schnell und unkompliziert Fuß zu fassen“, fasst Thomas Widmann zusammen. Wichtig ist der BLS die strategische Ausrichtung aller Maßnahmen, die zur Entwicklung des Filmstandorts Südtirol beitragen sollen. Bis Mitte des Jahres wird in einer Studie ermittelt, welche Nischen im audiovisuellen Sektor insbesondere im italienischen und alpinen Raum von Südtirol sinnvoll besetzt werden könnten. Zur Förderung dieser Nischen werden dann spezifische Maßnahmen entwickelt und umgesetzt. Neben der Ansiedlung von Unternehmen ist auch die Qualifizierung entsprechenden Personals ein wichtiges Thema im Bereich der Standortentwicklung. Mittel- bis langfristig soll in Südtirol durch Aus- und Weiterbildungsprogramme Personal aufgebaut werden, das in der Lage ist, auf Basis fundierter Kenntnisse und praktischer Erfahrung den Anforderungen internationaler Produktionen zu entsprechen. In Kooperation mit der Bozner Filmschule ZeLIG hat BLS unter dem Namen MOV(i)E IT bereits einen Kurzzlehrgang für Assistenzberufe bei Filmproduktionen ins Leben gerufen, der im Februar 2012 startet.
Diamo il benvenuto a nuove imprese in Alto Adige / Wir begrüSSen Neue Player in Südtirol
Thomas Widmann Assessore provinciale all’economia / Wirtschaftslandesrat
Gli imprenditori cinematografici Karl Baumgartner, Andreas Pichler, Georg Tschurtschenthaler e Philipp Moravetz hanno unito le rispettive competenze e fondato, all’inizio dell’anno, la propria casa di produzione e azienda di servizi a Bolzano. Come fornitori di servizi alla produzione, vogliono facilitare il più possibile le operazioni di ripresa in loco alle produzioni straniere. Tra gli obiettivi dei fondatori ci sono però anche lo sviluppo del materiale e la realizzazione di progetti propri. / Die Film-Unternehmer Karl Baumgartner, Andreas Pichler, Georg Tschurtschenthaler und Philipp Morawetz werfen ihre Expertise zusammen und gründeten zum Jahresanfang eine Produktionsund Dienstleistungsfirma in Bozen. Als Serviceproduktion wollen sie auswärtigen Produktionen den Dreh vor Ort so einfach wie möglich machen. Aber auch Stoffentwicklung und Verwirklichung eigener Projekte gehören zu den Zielen der Gründer. Il Gruppo Alcuni, fondato nel 1973 da Francesco e Sergio Manfio, è una delle case di produzione di film di animazione di maggiore successo in Italia. Le produzioni del Gruppo Alcuni sono distribuite in 50 paesi. Da dicembre 2011 il Gruppo Alcuni viene sostenuto dall’Incubatore di imprese del TIS di Bolzano. / Gruppo Alcuni, gegründet von Francesco und Sergio Manfio 1973, ist eine der erfolgreichsten und innovativsten Animationsfilmproduktionen in Italien. Produktionen der Gruppo Alcuni werden in 50 Länder verkauft. Seit Dezember 2011 wird die Gründung einer Niederlassung vom TIS Gründerzentrum in Bozen unterstützt. Peter Trenkwalder e il suo team di T&P Filmpool sono dei veri professionisti. Come artigiani, guide alpine, piloti, allestitori e ingegneri edili offrono alle produzioni soluzioni su misura. Tra i progetti a cui hanno collaborato di recente ci sono Un Passo dal Cielo e DIAZ, per i quali hanno posto in sicurezza le location e costruito supporti per le riprese ad altezze da capogiro. / Peter Trenkwalder und sein Team vom T&P Filmpool sind gestandene Profis. Als Handwerker, Bergführer, Piloten, Ausstatter und Statiker stehen sie Produktionen vor Ort mit Rat und Tat zur Seite. Zu den Projekten die sie in der letzten Zeit begleitet haben zählen Un Passo del Ciele und DIAZ für die sie unter anderem Locations sicherten und Kamerabühnen in schwindelerregender Höhe anfertigten. Alpinisten é lo spin-off dell'impresa Helios di Bolzano. Questi specialisti del documentario mettono a disposizione un servizio a 360°, dalla preparazione per le riprese al project management, dalla postproduzione alla grafica. Maggiori informazioni sugli Alpinisten le potete trovare alla pagina 90 di questa rivista. / Alpinisten heißt das Spin-Off aus dem Bozener Unternehmen Helios. Die Dokumentarfilmspezialisten bieten auswärtigen Produktionen einen Rundumservice an, von der Drehvorbereitung, über Projektmanagement bis hin zur Postproduction und Grafik. Mehr über die Alpinisten und ihre Pläne erfahren Sie auf Seite 90 in diesem Heft.
Dal 2003 Thomas Widmann è Assessore alla mobilità, personale, artigianato, industria e commercio della Provincia Autonoma di Bolzano. Dagli albori del suo incarico politico, si è sempre impegnato per avere dei finanziamenti cinematografici in Alto Adige. Nel 2011 sono stati presentati 74 progetti da finanziare: “questo è un segnale che ci conferma il successo del Fondo per le produzioni dell’Alto Adige”, riferisce l'Assessore Thomas Widmann. “L’effetto positivo crescente generato dalle produzioni cinematografiche sull'economia politica dell’Alto Adige, in particolare sull’economia cinematografica e creativa, ha avviato un processo positivo. Il nostro obiettivo è di mantenerlo attivo e di sfruttarlo in maniera effettiva. Thomas Widmann ist seit 2003 Landesrat für Mobilität, Personal, Handwerk, Industrie und Handel in Südtirol. In seiner politischen Funktion hat er das Engagement um eine Filmförderung in Südtirol von Beginn an unterstützt. In 2011 wurden 74 Projekte zur Förderung eingereicht, „für uns ein Zeichen, dass die Einrichtung des Südtiroler Filmförderfonds den gewünschten Erfolg hat“, so Landesrat Thomas Widmann. „Die mit den Filmproduktionen einhergehende positive Auswirkung auf die Südtiroler Volkswirtschaft, im Besonderen aber die Film- und Kreativwirtschaft, setzt einen positiven Prozess in Gang. Diesen wollen wir jetzt aktiv gestalten und effektiv nutzen.“
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Dossier
La forza del cinema digitale / Die Macht des digitalen Kinos Con la digitalizzazione si è aperta per il cinema una nuova epoca, nella quale i consueti modelli di business non sono più applicabili, e nuovi meccanismi hanno fatto la loro comparsa sul mercato. Così come per l’agricoltura, dove sono le grandi aziende a dettare le condizioni, a incassare i ricavati dalle licenze e, di conseguenza, a portare alla rovina le piccole imprese, anche l’industria cinematografica sta fronteggiando l’irruzione di una nuova struttura più complessa. / Mit der Digitalisierung ist für die Kinos ein neues Zeitalter angebrochen, in dem gängige Geschäftsmodelle keinen Bestand mehr haben und ganz neue Marktmechanismen greifen. Ähnlich wie in der Landwirtschaft, in der große Konzerne die Konditionen diktieren, hohe Lizenzgebühren kassieren und damit kleine Unternehmen in den Ruin treiben, steht auch die Kinofilmwirtschaft vor einem komplexen strukturellen Umbruch. Text: Birgit Heidsiek
I gestori di cinema e i noleggiatori temono che, con la conversione digitale, finiranno per perdere la propria indipendenza. L’introduzione di costose apparecchiature per la proiezione digitale, i cui costi possono essere quantificati tra i 60.000 e i 90.000 EUR per sala cinematografica, li ha messi di fronte a nuove regole. La normativa DCI, imposta a livello mondiale dai rappresentanti dei grandi studios di Hollywood riuniti sotto l’egida della Digital Cinema Initiative, comporta inoltre ben più del semplice aumento del prezzo di acquisto degli impianti di proiezione. L’uso dei proiettori digitali 2K e 4K, infatti, causa un’impennata dei consumi di energia elettrica e, di conseguenza, dei costi. Recenti rilevazioni dell’associazione per la promozione del cinema europeo MEDIA Salles, indicano che attualmente la metà dei cinema in Europa dispone di proiettori digitali. Tra il 1° gennaio e ottobre 2011, a detenere il più alto tasso di crescita della digitalizzazione cinematografica è stata la Germania con il 61,4%, dove il numero delle sale cinematografiche digitali è cresciuto da 1.239 a 2.000. In questa statistica il fanalino di coda è rappresentato invece dall’Italia, dove la digitalizzazione dei cinema, con un tasso di crescita del 18,4%, si è dimostrata ancora troppo lenta. In tutto il paese, all’inizio del 2011, le sale dotate di proiettori digitali erano 912; a metà dello stesso anno il numero degli schermi digitali era cresciuto fino a quota 1.080. A fronte di questo dato, sono ancora più di 2.000 le sale che, ancora oggi, dispongono solo della tecnica di proiezione analogica. In seguito al boom del 3D, nell’anno precedente si era assistito invece a una fulminea crescita del 110% del numero delle sale digitali, con il numero degli schermi convertiti al digitale saliti da 434 a 912. “Il successo dei film in 3D negli ultimi anni è stato il motore della digitalizzazione cinematografica”, conferma Paolo Protti, presidente dell’associazione italiana dei cinema ANEC (Associazione Italiana Esercenti di Cinema). “Oggi la situazione è cambiata. I numeri del
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Die Kinobetreiber und Verleiher fürchten im Zuge der digitalen Konvertierung um ihre Unabhängigkeit. Der Einzug der teuren digitalen Projektionsanlagen, deren Kosten pro Kinosaal zwischen 60.000 und 90.000 Euro beziffert werden, beschert ihnen ganz neue Spielregeln. Mit dem DCI-Standard, den die in der Digital Cinema Initiative zusammengeschlossenen Vertreter der Majors-Studios in Hollywood weltweit gesetzt haben, ist weit mehr als nur ein hoher Anschaffungspreis der digitalen Projektionssysteme verbunden. Die digitalen 2K- und 4K-Projektoren lassen den Stromverbrauch und damit die Nebenkosten in ungeahnte Höhen schnellen. Doch der Vormarsch des digitalen Kinos ist nicht mehr aufzuhalten. Vor allem der 3-D-Boom hat 2010 weltweit für eine verstärkte Nachfrage nach digitalen Projektionsanlagen gesorgt. Nach Angaben des Chip-Herstellers Texas Instrument sind mittlerweile über 50.000 Kinosäle mit DCI-kompatiblen Projektoren ausgestattet. 81 % aller umgerüsteten Kinos besitzen 3-D-fähige Projektionsanlagen. Den aktuellen Erhebungen der europäischen Filmtheaterorganisation MEDIA Salles zufolge verfügt inzwischen die Hälfte aller Kinos in Europa über digitale Projektionsanlagen. Zwischen dem 1. Januar und Oktober 2011 verzeichnete Deutschland mit 61,4 % die höchste Zuwachsrate bei der Kinodigitalisierung. Die Anzahl der digitalen Kinosäle hat sich von 1.239 auf 2.000 erhöht. Das statistische Schlusslicht bildet Italien, wo die Digitalisierung der Kinos mit einem Zuwachs von 18,4 % nur noch schleppend erfolgt. Anfang 2011 gab es dort 912 Säle mit digitalen Projektionsanlagen, Mitte 2011 stieg die Anzahl der digitalen Leinwände auf 1.080. Demgegenüber stehen mehr als 2.000 Kinosäle, die bisher nur über eine analoge Vorführtechnik verfügen. Aufgrund des 3-D-Booms war im Jahr zuvor noch ein rasantes Wachstum um 110 % erfolgt und die Anzahl der digital konvertierten Leinwände von 434 auf 912 geklettert. „Der Erfolg der 3-D-Filme in den letzten Jahren war der Motor für die
2011 indicano una diminuzione del numero di spettatori dei film in 3D, riconducibile al maggiore costo dei biglietti d’ ingresso e alla crisi economica. Nemmeno la conversione di film dal 2D al 3D é riuscita a conquistare il pubblico”. Una barriera per la digitalizzazione è anche costituita dal fatto che i finanziamenti statali in Italia sono stati introdotti solamente nel 2009. Fino ad allora la ristrutturazione dei cinema era stata sostenuta con il 30% dei costi degli investimenti. Questa misura di incentivazione è stata sostituita dal Tax Credit, del quale approfittano soprattutto i multisala. I cinema medio-piccoli, invece, non possono permettersi i grandi investimenti necessari per beneficiare di questa agevolazione fiscale. “Il roll-out digitale in Italia – afferma Nicola Borrelli, direttore generale per il cinema presso il Ministero per le attività culturali – è in pratica giunto a un punto morto”. Se non si farà rapidamente fronte a questa situazione, si teme che molti cinema tradizionali saranno costretti a chiudere i battenti. Questo drastico cambiamento del mercato interessa soprattutto la produzione cinematografica locale, dato che i film italiani vengono proiettati quasi esclusivamente nelle sale tradizionali. “Non possiamo permetterci – avverte Borrelli – di perdere i cinema classici che, spesso, si fanno garanti del fatto che i film italiani ed europei di qualità vengano ancora proiettati”. Per questo motivo sarebbe interesse dell’intera industria cinematografica far sì che i piccoli e medi cinema vengano sostenuti a livello finanziario nel processo di adattamento al digitale. Oltre ad una modifica delle condizioni del Tax Credit, Luigi Grispello, vicepresidente dell’associazione italiana dei cinema ANEC, auspica anche un accordo tra gestori di cinema e noleggiatori, per rivedere il pagamento di una Virtual Print Fee (VPF). Con questa imposta di registro applicata sui ricavi di una copia digitale al cinema, i noleggiatori dovrebbero partecipare ai costi per la riconversione digitale delle sale. I cinema di piccole e medie dimensioni, però, rimangono spesso a bocca asciutta, perché le majors hollywoodiane versano la VPF solo alle grandi catene di cinema che, a causa della quantità delle loro sale, possono disporre di una corrispondente forza di mercato. In molti paesi europei, le grandi catene di cinema hanno stipulato dei contratti con i cosiddetti Third Parties come Arts Alliance Media, XDC, Ymagis o Sony, i quali attrezzano le sale con sistemi di proiezione digitale e assumono anche in toto i finanziamenti provvisori. Il rimborso dei crediti concessi avviene con l’aiuto della VPF, che i noleggiatori devono sborsare in base agli incassi dei propri film. Mentre i grandi studi di Hollywood riescono a ottenere contratti quadro a condizioni più vantaggiose, che favoriscono le aperture di massa con un maggior numero di copie, i noleggiatori indipendenti vengono spremuti a livello finanziario dai Third Parties sugli incassi dei propri film. Ciò è stato portato drasticamente all’attenzione di tutti in occasione del convegno annuale di Europa Cinemas, la rete europea dei gestori di cinema d’essai, per mezzo di una statistica dedicata proprio alla VPF. Mentre le majors, in occasione della rivalorizzazione in chiave digitale di un blockbuster come Harry Potter, risparmiano somme che raggiungono le sei cifre, la diffusione di un film d’essai da parte dei distributori indipendenti comporta, a causa della VPF, il versamento aggiuntivo di somme a cinque cifre. Considerando da vicino questo modello, si ripropone l’analogia con l’agricoltura, dove le grandi concentrazioni industriali consolidano la propria forza di mercato attraverso i brevetti sulle sementi. Gli agricoltori
VPF (Virtual Print Fee). Modelli e sostegni statali alla digitalizzazione dei cinema VPF - (Virtual Print Fee) - Modelle und staatliche Kinodigitalisierungsförderung I talia / Italien Austria / Österreich Germania / Deutschland
Modelli VPF VPF-Modelle Beneficiari delle VPF / Empfänger der VPF Multiplexe / Multiplexe Multiplexe / Multiplexe Multiplexe / Multiplexe
Aktive Third Parties Arts Alliance Media XDC / XDC XDC, Sony, Ymagis, Arts Alliance Media / XDC, Sony, Ymagis, Arts Alliance Media
Modelli VPF alternativi Alternative VPF-Modelle BENEFICIARI DELLE VPF / Empfänger der VPF In trattativa / in Verhandlung Cinema d’essai e circuiti indipendenti / Independent- und Programmkinos Cinema d’essai e circuiti indipendenti / Independent- und Programmkinos
Modell0 / Modell In trattativa / in Verhandlung Pagamenti VPF ai cinema d'essai e ai cinema piccoli / VPF-Zahlung an Programmkinos, Klein- und Regionalkinos 1) Modello per il cinema secondo i criteria dell'FFA / Modell für Kriterienkinos; in Kooperation mit FFA 2) Modello per il cinema attraverso il VPF Hub / Modell für Marktkinos; über VPF Hub
Ammontare del / Höhe der VPF In trattativa / in Verhandlung Legato al numero di spettatori: l’importo massimo è di 550 € (compresi 50 € per le spese amministrative) / an Anzahl der Zuschauer gekoppelt; Höchstbetrag: 550 € (inkl. 50 € Verwaltung) 1) 500 € per tre settimane dall’uscita nelle sale / 500 € für drei Wochen ab Kinostart 2) Fino a 500 € per tre settimane dall’uscita nelle sale / bis zu 500 € für drei Wochen ab Kinostart
Sostegno statale alla Digitalizzazione dei cinema / staatliche Kinodigitalisierungsförderung Finanziamento statale / staatliche Förderung Tax Credits / Tax Credits Ministero dei beni culturali, Ministero dell’economia, finanziamenti regionali / Kulturministerium, Wirtschaftsministerium, regionale Förderungen FFA, BKM, finanziamenti regionali / FFA, BKM, regionale Förderungen
Take # 2 61
Dossier Paolo Protti Presidente dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti di Cinema). / Vorsitzender des italienischen Kinoverbandes ANEC (Associazione Nazionale Esercenti di Cinema) .
La digitalizzazione dei cinema procede a passo irrefrenabile. I sostegni ed i modelli di finanziamento variabili hanno lo scopo di dare le stesse opportunità a tutti gli operatori sul mercato. / Die Digitalisierung des Kinos schreitet unaufhaltsam voran. Förderungen und variable Finanzierungsmodelle sollen dafür sorgen, dass alle Marktteilnehmer gleiche Chancen haben.
devono pagare costose licenze, il che getta sul lastrico soprattutto i piccoli contadini nei paesi in via di sviluppo. Un analogo destino minaccia anche i piccoli distributori indipendenti che, con i propri film, garantiscono la varietà dell’offerta cinematografica. “Il modello Third Party prevede un preciso numero di copie di partenza”, riferisce Christian Bräuer, presidente dell’Associazione dei cinema d’essai tedeschi AG Kino. “Quindi i cinema devono programmare i film dei distributori che hanno stipulato un contratto con i Third Parties per un certo periodo di tempo in determinati spettacoli”. La varietà della programmazione che si era aperta con l’avvento del digitale, viene controbilanciata dalle pratiche affaristiche dominate dal DCI. “Sull’incasso di contenuti alternativi quali l’opera e il calcio, ma anche i film indipendenti, bisogna pagare un extra”. Dato che ciò rappresenta un’intromissione nella programmazione, i gestori di cinema d’essai spingono per la neutralità tecnica. “Nessun gestore indipendente di cinema vuole avere il DCI, perché ciò vorrebbe dire non essere più padrone a casa propria”, assicura Jürgen Lütz, gestore di un cinema d’essai a Colonia. Per ottenere la chiave adatta con la quale aprire il DCP (Digital Cinema Package), il gestore del cinema deve stabilire in anticipo quando e quanto spesso un film dovrà essere proiettato in quale sala. Ciò significa la morte della flessibilità. “Anche se non c’è pubblico, il film deve comunque essere proiettato nelle sale più grandi”. Anche i gestori dei cinema d’arte in Austria rifiutano di adeguarsi a questo modello di integrazione monopolistica. Mentre la digitalizzazione nel settore dei multiplex è avvenuta in maniera ormai pressoché completa, i cinema d’essai e i piccoli cinema regionali continuano a proiettare i film in 35mm. Per portare i 140 schermi superstiti nel mondo del digitale, i gestori associati alla IG cinema d’essai hanno concepito un proprio modello. “Il primo pilastro consiste in un finanziamento base del Ministero della cultura, un premio d’investimento del Ministero dell’economia e dei finanziamenti regionali dagli importi variabili”, afferma Michael Stejskal, viennese, gestore di un cinema d’essai indipendente e distributore
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Kinodigitalisierung“, bestätigt Paolo Protti, Vorsitzender des italienischen Kinoverbandes ANEC (Associazione Nazionale Esercenti di Cinema), „doch das ist heute nicht mehr der Fall. Die Zahlen von 2011 zeigen einen Besucherrückgang bei 3-D-Filmen, der auf die höheren Eintrittspreise und die Wirtschaftskrise zurückzuführen ist. Auch die 2-D-Filme, die nachträglich in 3-D konvertiert worden sind, hat das Publikum nicht angenommen.“ Ein Hemmnis für die Digitalisierung ist, dass die staatliche Kino förderung in Italien 2009 eingestellt worden ist. Bis dahin wurde die Umrüstung der Kinos mit 30 % der Investitionskosten unterstützt. Diese Fördermaßnahme ist durch das Tax-Credit-System abgelöst worden, von dem vor allem die Multiplexe profitieren. Die kleineren und mittleren Filmtheater können sich hingegen keine größeren Investitionen leisten, um in den Genuss dieser Steuererstattung zu kommen. „Der digitale Rollout ist in Italien praktisch zum Stillstand gekommen“, konstatiert Nicola Borrelli, der Generaldirektor für Kino im Ministerium für kulturelle Angelegenheiten. Wenn dieser Situation nicht schnell begegnet werde, sei zu befürchten, dass viele herkömmliche Kinos schließen müssten. Diese drastische Marktveränderung würde vor allem die heimische Filmproduktion treffen, da die italienischen Filme vor allem in den traditionellen Filmtheatern laufen. „Wir können es uns nicht leisten, die klassischen Kinos zu verlieren“, warnt Borrelli, „denn sie sind ein Garant dafür, dass italienische und europäische Qualitätsfilme gezeigt werden.“ Daher sei es im Interesse der gesamten Filmindustrie, die kleineren und mittleren Kinos bei der digitalen Umrüstung finanziell zu unterstützen. Neben einer Modifizierung der Konditionen für die Tax Credits plädiert Luigi Grispello, stellvertretender Vorsitzender des italienischen Kinoverbandes ANEC (Associazione Nazionale Esercenti di Cinema), dafür, die Vereinbarung zwischen Kinobetreibern und Verleihern über die Zahlung einer Virtual Print Fee (VPF) zu überarbeiten. Mit dieser Buchungsgebühr, die für den Einsatz einer digitalen Kopie im Kino erhoben wird, sollen sich die Verleiher an den Kosten für die digitale Umrüstung der Kinos beteiligen. Doch die kleineren und mittelgroßen Filmtheater gehen dabei oftmals leer aus, weil
Oggi la situazione è cambiata. I numeri del 2011 indicano una diminuzione del numero di spettatori dei film in 3D, riconducibile al maggiore costo dei biglietti d’ ingresso e alla crisi economica. Nemmeno la conversione di film dal 2D al 3D ha conquistato il pubblico. / Die Zahlen von 2011 zeigen einen Besucherrückgang bei 3D-Filmen, der auf die höheren Eintrittspreise und die Wirtschaftskrise zurückzuführen ist. Auch die 2D-Filme, die nachträglich in 3D konvertiert worden sind, hat das Publikum nicht angenommen.
di film d’arte. “Per i cinema d’essai esiste anche un finanziamento speciale del Ministero della cultura. Gli altri due pilastri – come è prassi internazionale – saranno formati da una VPF del distributore e dal contributo proprio del cinema”. Nel 2011, il Ministero della cultura ha finanziato i cinema d’essai con 500.000 EUR e, nel 2012, lo farà nuovamente con 500.000 EUR per i cinema piccoli e regionali. In Austria, pertanto, è ora presente un modello di VPF al quale tutti i distributori devono attenersi obbligatoriamente. “La VPF viene abbinata al numero degli spettatori e ammonta a un euro per ognuno di essi. Non può superare la quota massima di 550 EUR per incasso di film”. Di questi, 500 vanno al cinema e 50 sono trattenuti per le spese amministrative. “La vita di questo modello di finanziamento è stata stabilita per un massimo di
die Hollywoodmajors die VPF nur an große Kinoketten entrichten, die aufgrund ihrer Vielzahl von Kinosälen über eine entsprechende Marktmacht verfügen. In vielen europäischen Ländern haben die großen Kinoketten Verträge mit sogenannten Third Parties wie Arts Alliance Media, XDC, Ymagis oder Sony abgeschlossen, welche die Kinos mit digitalen Projektionssystemen ausstatten und auch die komplette Zwischenfinanzierung übernehmen. Die Tilgung der Kredite erfolgt mit Hilfe der VPFs, welche die Verleiher für den Kinoeinsatz ihrer Filme abführen müssen. Während die großen Hollywoodstudios Rahmenverträge zu günstigen Konditionen schließen, die Massenstarts mit hoher Kopienanzahl begünstigen, werden die unabhängigen Verleiher bei ihren Filmeinsätzen kräftig von den Third Parties zur Kasse gebeten.
Non possiamo permetterci di perdere i cinema classici che, spesso, si fanno garanti del fatto che i film italiani ed europei di qualità vengano ancora proiettati. / Wir können es uns nicht leisten, die klassischen Kinos zu verlieren, denn sie sind ein Garant dafür, dass italienische und europäische Qualitätsfilme gezeigt werden. sette anni, in modo tale che ogni cinema che possa contare su di un piccolo finanziamento iniziale, abbia l’opportunità di rifinanziare il proprio investimento”. Nel caso dei cinema d’essai, l’ammortamento avviene in un tempo stimabile di circa quattro anni. “Cinema con maggiori finanziamenti e molte prime visioni sono rifinanziati relativamente in fretta”, conferma Stejskal, “e i distributori hanno la trasparenza e la tracciabilità ideali di dove vada a finire il proprio denaro. Perché non esiste alcuna ricaduta collettiva come negli integratori. Ogni cinema viene contabilizzato separatamente”. Analogamente ai multiplex austriaci, anche le grandi catene tedesche come CinemaxX o CineStar si sono appoggiate ai Third Parties in occasione del passaggio al digitale. Per i cinema d’essai,
Drastisch vor Augen geführt wurde dies auf der Jahrestagung von Europa Cinemas, dem Netzwerk der europäischen ArthouseKinobetreiber, anhand einer VPF-Statistik. Während die Majors bei der digitalen Auswertung eines Blockbusters wie Harry Potter bis zu sechsstellige Pfundbeträge einsparen, müssen die Independents bei der Herausbringung eines Arthouse-Films aufgrund der VPF fünfstellige Summen zusätzlich entrichten. Bei der Betrachtung dieses Geschäftsmodells drängt sich die Analogie zur Landwirtschaft auf, wo die Großkonzerne durch Patente auf das Saatgut ihre Marktmacht zementieren. Die Landwirte müssen hohe Lizenzgebühren zahlen, wodurch vor allem Kleinbauern in den Entwicklungsländern in die Pleite getrieben werden. Ein ähnliches Schicksal droht auch
Take # 2 63
Dossier
Panorama
In futuro, i film distribuiti su bobina nei cinema saranno sempre più rari. Questi verranno rimpiazzati da supporti di memorizzazione che renderanno tutto molto più semplice. Viene inoltre da domandarsi se oltre alla celluloide, possa anche scomparire una parte della magia del cinema. / Immer seltener werden Filme in Zukunft noch auf Rolle an die Kinos geliefert. Speichermedien übernehmen ihren Platz und machen vieles einfacher. Bleibt die Frage, ob mit dem Celluloid nicht auch ein Stück vom Zauber des Kinos mitverschwindet.
dopo anni di tira e molla all’interno del settore, è stata trovata una soluzione di compromesso. Per rendere possibile la digitalizzazione dei cinema più piccoli, circa 1.500 dei cosiddetti “Cinema di criterio”, verranno sostenuti con un pacchetto di finanziamenti del Ministero federale della cultura, degli stati federali e dell’Ente per il finanziamento al cinema (FFA - Filmförderungsanstalt). Di ciò possono approfittare i cinema che possiedono fino a sei sale e che possano contare su almeno 8.000 visitatori per sala. La sovvenzione massima per la conversione alla tecnica di proiezione digitale è di 10.000 EUR per sala cinematografica da parte dell’FFA, 21.000 EUR dal Ministero della cultura e 13.000 EUR dai distributori di film che hanno partecipato alla digitalizzazione dei cinema con una cifra complessiva di 20 milioni di euro sotto forma di VPF. Per ogni prenotazione regolare dello schermo da parte di un titolo in un cinema di criterio nelle prime tre settimane, i distributori pagano circa 500 EUR ciascuno. Per ogni ulteriore proiezione l’incasso è esente. “Gli indipendenti, nonché alcuni distributori di media grandezza, hanno già sottoscritto l’accordo”, sottolinea Eva Matlok, coordinatrice del progetto per il cinema digitale presso l’FFA. “Con i più grandi ci sono già i primi segnali”. Per i circa 1.500 schermi rimasti sul mercato del cinema in Germania, dall’inizio del 2012 la nuova azienda VPF Hub offre un modello di cofinanziamento per la digitalizzazione cinematografica. “Non ci facciamo carico di alcun pre-finanziamento; con noi il cofinanziamento viene elaborato pezzo per pezzo con ogni copia iniziale”, spiega Sven Andersen, amministratore delegato di VPF Hub. Con ciò, nelle prime tre settimane, il distributore versa una VPF sull’incasso del film dell’ammontare massimo di 500 EUR. Se un distributore dovesse rinunciare al pagamento della VPF, sta al gestore del cinema decidere se accettare comunque il film in questione. “A differenza dei Third Parties, VPF Hub non proibisce al distributore di non approdare sugli schermi in mancanza di un contratto”, sintetizza Andersen. “Il nostro approccio prevede la creazione di un modello pragmatico che non sia basato su limitazioni e condizionamenti , ma piuttosto che ricordi da vicino un principio di solidarietà nel quale tutti danno il proprio contributo”. 64 Take # 2
den unabhängigen Kleinverleihern, die mit ihren Filmen für eine Angebotsvielfalt im Kino sorgen. „Die Third-Party-Modelle sehen eine bestimmte Anzahl von Startkopien vor“, berichtet Christian Bräuer, Vorstand des deutschen Programmkinoverbandes AG Kino. „Deshalb müssen die Kinos die Filme der Verleiher, welche einen Vertrag mit den Third Parties geschlossen haben, über einen gewissen Zeitraum in bestimmten Vorstellungen einsetzen.“ Die Programmvielfalt, die sich prinzipiell durch die Digitalisierung eröffnet, werde durch die DCI-dominierten Geschäftspraktiken konterkariert. „Für den Einsatz von alternativem Content wie Oper und Fußball, aber auch für unabhängige Filme muss extra gezahlt werden.“ Da dies einen Eingriff in die Programmgestaltung darstellt, fordern die Arthouse-Kinobetreiber Technikneutralität. „Kein unabhängiger Kinobetreiber will DCI haben, weil er dann nicht mehr der Herr im eigenen Haus ist“, versichert der Kölner Filmkunstkino-Betreiber Jürgen Lütz. Um den passenden Schlüssel zu bekommen, mit dem er das DCP (Digital Cinema Package) öffnen kann, muss der Kinobetreiber vorab genau festlegen, wann und wie oft ein Film in welchem Saal vorgeführt werden soll. Dies bedeute das Ende der Flexibilität: „Selbst wenn keine Besucher kommen, muss der Film im großen Saal gespielt werden.“ Auch die Programmkinobetreiber in Österreich lehnen es ab, sich dem monopolistischen Integrator-Modell anzuschließen. Während die Kinodigitalisierung im Multiplex-Sektor dort flächendeckend abgeschlossen ist, führen die Programmkinos und die kleinen regionalen Kinos die Filme immer noch auf 35 mm vor. Um alle verbleibenden 140 Leinwände in die digitale Welt mitzunehmen, haben die in der IG Programmkino zusammengeschlossenen Kinobetreiber ein eigenes Modell konzipiert. „Die erste Säule besteht aus einer Basisförderung des Kulturministeriums, einer Investitionsprämie des Wirtschaftsministeriums sowie regionalen Förderungen in unterschiedlicher Höhe“, erläutert der unabhängige Wiener Programmkinobetreiber und Arthouse-Verleiher Michael Stejskal. „Für Programmkinos gibt es darüber hinaus eine Sonderförderung
des Kulturministeriums. Die beiden anderen Säulen werden – wie international üblich – aus einer VPF der Verleiher sowie den Eigenleistungen der Kinos gebildet.“ Das Kulturministerium fördert im Jahr 2011 mit 500.000 Euro die Programmkinos und 2012 dann mit nochmals 500.000 Euro die Klein- und Regionalkinos. Damit ist in Österreich nun ein VPF-Modell zum Greifen nahe, an dem sich alle Verleiher verbindlich beteiligen. „Die VPF wird an die Zuschauerzahlen gekoppelt und mit einem Euro pro Zuschauer berechnet. Sie soll pro Filmeinsatz nicht mehr als maximal 550 Euro betragen.“ Davon gehen 500 Euro an das jeweilige Kino und 50 Euro werden für den Verwaltungsaufwand einbehalten. „Die Laufzeit dieses Finanzierungsmodells ist auf maximal sieben Jahre angelegt, damit auch jene Kinos eine Chance haben, ihre Investitionen zu refinanzieren, die nur geringe Förderbeträge lukrieren konnten.“ Bei den Programmkinos erfolgt die Amortisierung schätzungsweise in knapp vier Jahren. „Kinos mit hohen Förderungen und vielen Erstaufführungen sind vergleichsweise schnell refinanziert“, bestätigt Stejskal, „wobei die Verleiher optimale Transparenz und Nachvollziehbarkeit haben, was mit ihrem Geld geschieht. Denn es gibt keine Pool-Lösung wie bei den Integratoren. Jedes Kino wird separat abgerechnet.“ Ähnlich wie die österreichischen Multiplexe setzen auch die großen Kinoketten wie CinemaxX oder CineStar in Deutschland bei der Digitalisierung auf die Third Parties. Für die Programmkinos ist nach jahrelangem Tauziehen in der Branche eine Teillösung gefunden worden. Um den kleineren Kinobetrieben die digitale Umrüstung zu ermöglichen, werden rund 1.500 sogenannte Kriterien-Kinos mit einem Förderpaket vom BKM, den Ländern und der Filmförderungsanstalt (FFA) unterstützt. Davon profitieren können Häuser mit bis zu sechs Sälen, die mindestens 8.000 Besucher pro Saal zu verzeichnen hatten. Die maximalen Zuschüsse für die digitale Projektionstechnik belaufen sich pro Kinosaal auf 10.000 Euro von der FFA, 21.000 Euro vom BKM sowie 13.000 Euro von den Filmverleihern, die sich mit insgesamt 20 Mio. Euro in Form von VPFs an der Kinodigitalisierung beteiligen. Die Verleiher zahlen für jede reguläre Leinwandbuchung für einen Titel, die in den ersten drei Wochen in einem Kriterienkino erfolgt, jeweils 500 Euro. Für alle weiteren Vorstellungen ist der Einsatz frei. „Die Independents sowie einige mittelständische Verleiher haben bereits unterschrieben“, bestätigt Eva Matlok, Projektleiterin für digitales Kino bei der FFA. „Mit den ganz Großen gibt es erste Anfänge.“ Für die rund 1.500 verbleibenden Leinwände der Marktkinos in Deutschland bietet das neue Unternehmen VPF Hub seit Anfang 2012 ein Kofinanzierungsmodell zur Kinodigitalisierung an. „Wir übernehmen keine Vorfinanzierung, sondern bei uns wird die Kofinanzierung Stück für Stück mit jeder Startkopie erarbeitet“, erläutert Sven Andresen, Geschäftsführer von VPF Hub. Dabei entrichten die Verleiher für den Filmeinsatz in den ersten drei Wochen eine VPF in Höhe von bis zu 500 Euro. Verzichtet ein Verleih auf die VPF-Zahlungen, liegt es im Ermessen des Kinobetreibers, seine Filme trotzdem einzusetzen. „VPF Hub wird es den Verleihern nicht wie die Third Parties verbieten, auf den Leinwänden zu laufen, sofern sie keine Vereinbarung geschlossen haben“, resümiert Andresen. „Unser Ansatz sieht vor, ein einfaches pragmatisches Modell zu schaffen, das nicht von Einschränkungen, Auflagen und Restriktionen getragen wird, sondern entfernt an ein Solidarprinzip erinnert, bei dem alle einen Beitrag leisten.“
DATI SUL mercato cinematografico* Kino-Markt Basics* Italy Austria Germany Sale digitalizzate nel 2011 / Digitale Kinosäle 2011 Sale digitalizzate nel 2010 / Digitale Kinosäle 2010 Cifra complessiva delle sale cinematografiche / Anzahl der Kinosäle gesamt Grado di digitalizzazione nel 2011 / Grad der Digitalisierung 2011 * Media Salles, Europa Cinemas, ANICA, ProCinema, Wirtschaftskammer Österreich
71 % 33,5 %
543 299
388
3.217
1.080 912
4.699
42,5 % 2.000
1.239
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Dossier
Lavoro di gruppo digitale / Digitale Teamarbeit
+++ Projektierung, Planung und Ausführung von Spezialbauten +++ Location-Management +++
Il continuo e rapidissimo sviluppo tecnologico ha profondamente cambiato il mondo della produzione cinematografica. Sfruttare le opportunità e le possibilità offerte dalla tecnologia digitale in maniera logica e mirata, necessita però di know-how e di esperienza: con ARRI le produzioni possono trovare entrambe. / Rasante technologische Entwicklungen haben die Welt des Filmemachens grundlegend verändert. Die Chancen und Möglichkeiten der digitalen Technologie konsequent und zielführend zu nutzen, erfordert Know-how und Erfahrung: Beides finden Produktionen bei ARRI.
Set-Organisation +++ Heli-Logistik +++
Text: Andrea Watzlek
Le tecniche di ripresa in digitale stanno conquistando il panorama produttivo. Se in passato la resa della macchina da presa dipendeva soprattutto dalle caratteristiche e dalle potenzialità tecniche, oggigiorno sono le possibilità creative offerte, già in fase di pianificazione, da uno specifico equipaggiamento a rivelarsi decisive. E’con la scelta di una precisa tecnica di ripresa che si gettano le basi per il successivo percorso di post-produzione. Se le nuove opportunità tecnologiche offrono ampi spazi alla creatività, il loro utilizzo è però infinitamente più complesso rispetto all’uso del negativo su pellicola che, per molti decenni, ha rappresentato il supporto di ripresa per le produzioni cinematografiche e televisive. Le vecchie abitudini non valgono più, e si dimostra necessario testare e valutare di continuo i nuovi sviluppi del settore per riuscire a mantenere uno sguardo aggiornato sullo stato dell’arte in materia di tecnologia. Sono poche le case di produzione che dispongono di un personale che segue costantemente questi sviluppi, ricavandone spunti utili ai fini della produzione. Sono però molti a voler approfittare dei vantaggi qualitativi così come del risparmio di tempo, della flessibilità e delle possibilità creative offerte dalle nuove tecnologie. Nell’industria cinematografica, già di per sé rischiosa, questa gamma di possibilità può però anche portare ulteriori difficoltà. “Emergono numerosi problemi di interfaccia che, in questa proporzione, non erano ancora noti e molte case di produzione ne sono consapevoli”, spiega Michael Hackl, TV Post-production supervisor della ARRI Film & TV di Monaco di Baviera. I suoi reparti di rental e produzione reagiscono a questa situazione con un nuovo concetto di “accompagnamento costante delle riprese”. Con la denominazione Digital Services, l’azienda riunisce il suo expertise digitale, dalla tecnica di ripresa alla post-produzione, che garantisce degli innegabili benefici alle produzioni cinematografiche. Come partner affidabile nella preparazione, sul set e nella postproduzione, la Digital Services di ARRI si preoccupa affinché tutto proceda nel migliore dei modi e i rischi siano minimizzati. “Il nostro obiettivo – sottolinea Hackl – è che i nostri clienti possano sfruttare i vantaggi offerti dalla tecnica di ripresa digitale, potendo contare su un processo produttivo realmente affidabile”. Tra le offerte sono comprese anche la raccolta e la messa in sicurezza professionale dei dati, oltre al personale adeguato, che la stessa ARRI aggiorna professionalmente. I prestatori di servizi del gruppo ARRI rendono l’avventura digitale un lavoro di gruppo dal lieto fine assicurato.
Digitale Aufnahmeverfahren erobern die Produktionslandschaft. Kam es früher beim Kameratest vor allem auf die technische Funktionstüchtigkeit an, führen heute die kreativen Spielmöglichkeiten, die ein bestimmtes Equipment bereits in der Planungsphase bietet, zur Entscheidung. Schon durch die Auswahl eines bestimmten Kamerasystems werden die Weichen für den späteren Postproduktionsweg gestellt. Die neuen technologischen Möglichkeiten schaffen Raum für Kreativität, sind aber auch ungleich komplexer als der Negativ-Film, der in vielen Jahrzehnten als Aufnahmemedium für Film- und Fernsehproduktionen gedient hat. Alte Routinen gelten nicht mehr, und laufend müssen neue Entwicklungen bewertet und getestet werden, um einen Überblick über die State-Of-TheArt-Technologie zu behalten. Wenige Produktionsfirmen verfügen über das Personal, das diese Themen kontinuierlich bearbeiten und produktionsrelevante Schlüsse daraus ziehen kann. Von den Qualitäts- und Zeitvorteilen, der Flexibilität und den kreativen Möglichkeiten der neuen Technologien profitieren wollen indes viele. In dem ohnehin riskanten Filmgeschäft kann diese Vielfalt der Möglichkeiten auch zu Schwierigkeiten führen. „Es tauchen vermehrt Schnittstellenprobleme auf, die in diesem Ausmaß nicht bekannt waren und vielen Produktionen nicht bewusst sind“, erklärt Michael Hackl, Production Supervisor TV Post bei ARRI Film & TV in München. Die ARRI Rental- und Produktionsbereiche reagieren auf diese Situation mit einem neuen Konzept der durchgängigen Drehbegleitung. Unter dem Arbeitstitel Digital Services bündelt das Unternehmen seine digitale Expertise von der Kameratechnik bis zur Postproduktion zum Nutzen der Filmproduktionen. Als verlässlicher Partner in der Vorbereitung, am Set und in der Postproduktion sorgt ARRI Digital Services dafür, dass alles Hand in Hand geht und Risiken minimiert werden. „Wir wollen, dass unsere Kunden die Vorteile realisieren können, die die digitale Aufnahmetechnik bietet, indem sie wirklich verlässliche Produktionsprozesse zur Verfügung haben“, hebt Hackl hervor. Dazu gehören natürlich auch die professionelle Daten erfassung und -sicherung sowie entsprechendes Fachpersonal, das ARRI anbietet und ausbildet. Die Dienstleister der ARRI Gruppe machen das digitale Abenteuer zum Teamerlebnis mit Happy End.
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Dossier
Sei prese di posizione sulla nuova Comunicazione sul cinema / Sechs Positionspapiere zur neuen Kinomitteilung
Il sistema dei finanziamenti europei al banco di prova / Europäische Filmförderung auf dem Prüfstand Con la Comunicazione sul cinema, dieci anni fa la Commissione Europea ha stipulato le normative generali per il sistema dei finanziamenti europei. Questo documento espone sia i criteri su cui si basa il programma di sostegno MEDIA della UE, sia le regolamentazioni su cui si basano i progetti di finanziamento al cinema regionali e nazionali. Dal momento che la Comunicazione sul cinema, dopo tre proroghe, scadrá il 31 dicembre 2012, tutte le associazioni e istitutzioni cinematografiche europee sono invitate a prendere posizione in vista di un ulteriore prolungamento. / Mit der Kinomitteilung hat die Europäische Kommission vor zehn Jahren die rechtlichen Rahmenbedingungen für die Filmförderung in Europa definiert. Die darin aufgestellten Kriterien bestimmen die Regeln sowohl für das MEDIA-Programm der EU als auch für die nationalen und regionalen Filmförderungsprogramme. Da diese Mitteilung zur Filmwirtschaft nach dreimaliger Verlängerung zum 31. Dezember 2012 ausläuft, sind alle filmwirtschaftlichen Verbände und Institutionen in Europa aufgerufen worden, zur Novellierung Stellung zu beziehen. Text: Birgit Heidsiek
Visti i nuovi sviluppi che nel corso degli ultimi dieci anni hanno influenzato in maniera decisiva l’industria degli audiovisivi in Europa, la Commissione europea considera necessaria una rielaborazione più dettagliata delle normative. Nell’ambito di una consultazione pubblica, verranno quindi valutati i criteri da adottare per regolamentare l’osservanza delle prescrizioni europee sulle sovvenzioni destinate alla promozione e alla vendita di film negli stati membri. Gli stati appartenenti alla UE stanziano annualmente circa 2,3 miliardi di euro per la promozione cinematografica, di cui 1,3 miliardi vanno in contributi e prestiti agevolati e un miliardo di euro in sgravi fiscali. L’80 % di questi mezzi, la cui maggior parte proviene da Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna, va a finire nella produzione di film. Secondo la recente Comunicazione sull’industria cinematografica, a fronte dell’ottemperanza a determinati criteri, le sovvenzioni possono rientrare nel parametro dell’eccezione culturale. Detti criteri comportano che l’ammontare del finanziamento debba essere limitato al 50% del budget totale della produzione. Le eccezioni sono costituite da film particolarmente difficili e da produzioni a basso costo. Il produttore deve investire almeno il 20 % del budget del film in altri stati membri, senza che ciò comporti una decurtazione del finanziamento concesso. Inoltre, la sovvenzione deve andare a beneficio di un prodotto culturale e può essere quindi concessa solo a produzioni che presentino un contenuto culturale in base a dei criteri nazionali verificabili. Secondo il principio di sussidiarietà, le sovvenzioni pubbliche sono concesse unicamente nel caso in cui chi opera sul mercato abbia la possibilità di realizzare progetti di evidente interesse pubblico che, senza tali sovvenzioni, non potrebbero altrimenti essere realizzati.
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Angesichts der neuen Entwicklungen, die in den letzten zehn Jahren die audiovisuelle Industrie in Europa entscheidend geprägt haben, hält die Europäische Kommission eine genauere Ausarbeitung der Kriterien für erforderlich. Im Rahmen einer öffentlichen Konsultation wird daher geprüft, welche Kriterien aufgestellt werden müssen, um die Einhaltung der EU-Beihilfevorschriften für die Förderung von Filmproduktion und -vertrieb in den Mitgliedstaaten zu regeln. Die EU-Mitgliedstaaten stellen jedes Jahr rund 2,3 Mrd. Euro für die Filmförderung bereit, wobei 1,3 Mrd. Euro auf Zuschüsse und zinsvergünstigte Kredite entfallen und 1 Mrd. Euro auf Steuererleichterungen. 80 % dieser Mittel fließen in die Filmproduktion. Der Großteil stammt aus Frankreich, Großbritannien, Deutschland, Italien und Spanien. Nach der aktuellen Mitteilung zur Filmwirtschaft können die Beihilfen unter die Kulturausnahmeregelung fallen, sofern bestimmte Kriterien erfüllt sind. Dazu gehört, dass die Höhe der Förderung auf 50 % des Produktionsbudgets beschränkt sein muss. Als Ausnahmen gelten schwierige Filme und Low-Budget-Produktionen. Der Produzent muss mindestens 20 % des Filmbudgets in anderen Mitgliedstaaten ausgeben dürfen, ohne dass dies zu einer Kürzung der ihm gewährten Beihilfe führt. Zudem muss die Beihilfe einem kulturellen Produkt zugutekommen und darf nur für Produktionen gewährt werden, die nach überprüfbaren nationalen Kriterien einen kulturellen Inhalt haben. Gemäß dem Subsidiaritätsprinzip sind öffentliche Beihilfen nur in den Fällen zugelassen, in denen Marktteilnehmer mit Hilfe dieser Subventionen in erheblichem öffentlichem Interesse liegende Projekte umsetzen können, die ohne die Subventionen nicht realisiert werden könnten.
• La nuova Comunicazione sul cinema dovrebbe essere basata su principi culturali e tenere conto delle specificità culturali e regionali. • Dei finanziamenti dovrebbero poter approfittare tutti i progetti audiovisivi. • Deve essere stabilito chiaramente come i modelli di finanziamento per le produzioni 3D, per la postproduzione digitale o per il cinema digitale saranno integrati nel nuovo ordinamento. • Gli effetti economici dovrebbero essere confermati. Né lo studio UE in materia di territorializzazione né le indicazioni della Commissione lasciano supporre che l’effetto territoriale conduca ad alterazioni della concorrenza. • L’attuale quota di finanziamento del 50 % del budget della produzione nonché i maggiori finanziamenti previsti per le produzioni difficili e a basso costo dovrebbero essere mantenuti.
• I finanziamenti statali dovrebbero sostenere soprattutto i partecipanti più deboli sul mercato. Ciò dovrebbe avvenire per mezzo di test culturali. • La concorrenzialità dei finanziamenti tra gli stati della UE dovrebbe essere risolta per mezzo di test culturali uniformi e prerogative adeguate, come previsto dalla Comunicazione sul cinema. • Il passaggio alla proiezione digitale dovrebbe essere incluso negli obiettivi che si pone il fondo di finanziamento nazionale riservato al cinema. • La quota di finanziamento del 50% non dovrebbe essere fissata per tutti i passaggi della catena produttiva, perché i cinque diversi gradi della produzione cinematografica vanno considerati in base a criteri diversi. • ANICA invita a sostenere in ogni modo la “rivoluzione digitale”. Tuttavia, i finanziamenti dovrebbero concentrarsi in particolare sulle produzioni europee.
• Die neue Kinomitteilung soll auf kulturellen Ausnahmen basieren und ausdrücklich auf die kulturelle und regionale Vielfalt verweisen. • Von der Förderung sollten sämtliche audiovisuellen Projekte profitieren. • Es muss klar dargelegt werden, wie sich die Förderung neuer Geschäftsmodelle für die 3-D-Produktion, die digitale Postproduktion oder das digitale Kino in die neuen Regelungen integrieren lässt. • Die wirtschaftlichen Effekte sollten bestehen bleiben. Es gibt weder in der EU-Territorialisierungs-Studie noch in der Kommission Anzeichen dafür, dass Standorteffekte zu einer Wettbewerbsverzerrung führen. • Die derzeitige Förderintensität von 50 % des Produktionsbudgets sowie höhere Förderanteile für schwierige Filme und Low-Budget-Produktionen sollten beibehalten werden.
• Die staatliche Förderung sollte vor allem die schwächsten Marktteilnehmer unterstützen. Dies sollen kulturelle Tests sicherstellen. • Der Förderwettbewerb zwischen den EU-Mitgliedstaaten sollte durch einheitliche kulturelle Tests und angemessene Anforderungen gelöst werden, wie sie in der Kinomitteilung vorgesehen sind. Die Umrüstung auf digitale Projektion sollte in die Zielsetzungen der staatlichen Förderung im Kinobereich integriert werden. • Die Förderintensität von 50 % sollte nicht für alle Glieder der Produktionskette festgeschrieben werden, weil die fünf verschiedenen Stufen der Filmproduktion differenzierter zu betrachten sind. • ANICA plädiert dafür, die Digitale Revolution zu unterstützen. Allerdings sollte die Förderung sich dabei auf europäische Produktionen konzentrieren.
Dato che sussiste il sospetto che questa premessa non venga sempre rispettata, la Commissione, nell’ambito del proprio processo di consultazione, ha posto diversi punti sul banco di prova. In cima all’agenda figura la corsa alle sovvenzioni che si verifica tra alcuni stati membri a favore degli investimenti stranieri ad opera di grandi case di produzione, soprattutto statunitensi. Le critiche si indirizzano particolarmente a istituzioni sovvenzionatrici quali, ad esempio, il Deutscher Filmförderfonds (DFFF) attraverso il quale, grazie alla prospettiva di ottenere delle sovvenzioni, anche grandi produzioni hollywoodiane come “Inglourious Basterds”, “Operazione Valchiria” o “Anonymous” – il cui finanziamento non dipende dagli incentivi statali – vengono attirate verso la Germania quale location per la produzione. Per gli stessi motivi è sotto esame della Commissione anche il sistema di Tax Credit italiano. Vengono inoltre valutati gli effetti territoriali regionali, che rappresentano una condizione fondamentale per la concessione di precise fonti di finanziamento al cinema. Gli effetti economici territoriali devono essere in linea con i principi del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Al fine di ottenere informazioni circa il conseguente effetto economico e culturale, già nel 2008 la Commissione ha dovuto realizzare uno studio su quali fossero gli obblighi, relativi alla localizzazione delle spese, previsti da alcuni regolamenti sulle sovvenzioni ai film. In questo studio sulla territorializzazione sono finiti sotto la lente di ingrandimento le normative in materia di sovvenzioni al cinema di 25 paesi membri, soprattutto dal punto di vista delle
Da der Verdacht besteht, dass diese Maßgaben nicht immer eingehalten werden, stellt die Kommission im Rahmen ihres Konsultationsverfahrens verschiedene Punkte auf den Prüfstand. Ganz oben auf der Agenda steht dabei der Subventionswettlauf zwischen bestimmten Mitgliedstaaten um die Auslandsinvestitionen großer, überwiegend US-amerikanischer Filmproduktionsgesellschaften. Die Kritik richtet sich an Förderinstitutionen wie den Deutschen Filmförderfonds (DFFF), durch den auch große Hollywood-Produktionen wie „Inglourious Basterds“, „Operation Walküre“ oder „Anonymous“ mit Hilfe von Subventionen an den Produktionsstandort Deutschland gelockt werden, deren Finanzierung jedoch nicht von staatlichen Beihilfen abhängig ist. Aus denselben Gründen steht auch das italienische Tax-Credit-System unter Beobachtung der Kommission. Darüber hinaus werden die regional zu erbringenden Standorteffekte geprüft, die in bestimmten Filmförderrichtlinien zu den Auflagen gehören. Die regionalen Wirtschaftseffekte müssen generell mit den Grundsätzen des Vertrags über die Arbeitsweise der Europäischen Union (AEUV) vereinbar sein. Die Kommission hatte bereits 2008 eine Studie über die in einigen Filmförderregelungen enthaltenen Verpflichtungen zur Territorialisierung der Ausgaben erstellen lassen, um Aufschluss über die daraus resultierenden wirtschaftlichen und kulturellen Auswirkungen zu erhalten. In dieser Territorialisierungs-Studie sind die Filmförderungseinrichtungen in 25 EU-Mitgliedstaaten hinsichtlich ihrer wirtschaftlichen und standortpolitischen Auflagen unter die Lupe genommen worden. Danach unterliegen rund 20 % der Förderbudgets in Europa bestimmten Territorialisierungs-Vorschriften. Die Produzenten
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Governo dell'Austria Regierung Österreich
• L’area di azione della Comunicazione sul cinema dovrebbe essere estesa ai settori del finanziamento al cinema e al sempre più importante settore dei canali di distribuzione online (piattaforme VOD etc.). • Per evitare che all’attrazione delle produzioni USA sia connessa una conquista americana dei mezzi di finanziamento europei, dovrebbero essere adottati dettagliati criteri culturali. • L’area di applicazione della Comunicazione sul cinema non dovrebbe essere estesa ai giochi e ai cross media. • L’attuale quota di finanziamento del 50% del budget della produzione con le maggiorazioni previste per le produzioni difficili o a basso costo è già stata preservata in passato e non dovrebbe pertanto essere corretta, soprattutto se al ribasso. • Der Geltungsbereich der Kinomitteilung sollte auf die Bereiche der Kinoförderung und den ständig wichtiger werdenden Bereich der OnlineVertriebswege (VOD-Plattformen etc.) ausgedehnt werden. • Um zu vermeiden, dass mit der Anlockung von US-Filmproduktionen ein US-Zugriff auf europäische Filmfördermittel verbunden ist, müssen detaillierte kulturelle Kriterien aufgestellt werden. • Der Anwendungsbereich der Kinomitteilung sollte nicht auf Games und Cross Media ausgeweitet werden. • Die derzeitige Gesamtbeihilfehöchstintensität von 50 % des Produktionsbudgets mit erhöhten Sätzen für schwierige oder mit knappen Mitteln erstellte Produktionen hat sich in der Vergangenheit bewährt und sollte nicht, keinesfalls jedoch nach unten, korrigiert werden.
disposizioni economiche e della politica territoriale. In seguito a ciò è stato rilevato che circa il 20 % del budget delle sovvenzioni in Europa è sottoposto a precise prescrizioni in materia di effetto territoriale. A questo proposito, ai produttori e ai rappresentanti di enti finanziatori nazionali e regionali è stato chiesto di valutare fino a che punto gli effetti economici previsti dai criteri di finanziamento ostacolino le coproduzioni in Europa. Si pensava che le coproduzioni e le clausole territoriali si completassero a vicenda. Le coproduzioni sarebbero state adattate in maniera tale da poter accedere ai finanziamenti messi a disposizione dagli altri stati, disponibili solo a fronte di un preciso grado di territorializzazione. Paesi come Francia, Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna, che prescrivevano esplicitamente l’effetto territoriale, risultarono coinvolte, durante il periodo di riferimento, nel 77 % di tutte le coproduzioni europee. Ad essere inclini alle coproduzioni, tuttavia, risultavano soprattutto piccoli stati, come ad esempio la Danimarca, che rinunciavano alle prescrizioni in materia di effetto territoriale. Nell’ambito delle coproduzioni, un ruolo importante è spesso giocato dalla vicinanza geografica. Una delle domande principali era se lo specifico ordinamento in materia di sostegno al settore degli audiovisivi avrebbe potuto adattarsi alle nuove tecnologie, ai nuovi concetti creativi e ad un più mutevole comportamento dei consumatori. Le associazioni e le organizzazioni dell’industria cinematografica hanno avuto tempo fino al 30 settembre 2011 per sottoporre le proprie opinioni e posizioni concernenti le vigenti leggi sulla promozione del settore. “Prima di 70 Take # 2
• Le emittenti pubbliche tedesche ARD e ZDF sono dell’opinione che il punto centrale dei finanziamenti al cinema dovrebbe rimanere la produzione di opere cinematografiche. • Un’assimilazione degli obiettivi che gli stati membri devono perseguire con il finanziamento dei film europei non appare, dal punto di vista di ARD e ZDF, auspicabile. I finanziamenti degli stati membri non hanno solo scopi economici, ma anche culturali. • Le emittenti non sono contrarie all’inserimento di attività non strettamente connesse alla produzione nell’area di azione della Comunicazione sul cinema. Trattamenti preparatori come lo sviluppo del materiale e della sceneggiatura nonché copie, costi di distribuzione, pubblicità, ecc., sebbene non facciano parte della produzione, sono comunque parte integrante del processo di realizzazione complessivo. • Die öffentlich-rechtlichen deutschen Sender ARD und ZDF sind der Auffassung, dass der Schwerpunkt der Filmförderung auf der Produktion von Filmwerken liegen sollte. • Eine EU-weite Vereinheitlichung der Ziele, die die Mitgliedstaaten mit der Förderung des europäischen Films zu verfolgen haben, erscheint aus Sicht von ARD und ZDF nicht angebracht. Die Filmförderung der Mitgliedstaaten dient nicht nur wirtschaftlichen, sondern gerade auch kulturellen Zwecken. • Die Rundfunkanstalten verschließen sich nicht der Aufnahme produktionsfremder Tätigkeiten in den Anwendungsbereich der Kinomitteilung. Vorbereitungshandlungen sowie Handlungen zur Verbreitung des hergestellten Films gehören nicht zur Produktion, sind jedoch Teil des Gesamtherstellungsprozesses.
und Vertreter nationaler sowie regionaler Filmfördereinrichtungen wurden dazu befragt, inwieweit die in den Förderrichtlinien geforderten wirtschaftlichen Effekte Koproduktionen in Europa behindern. Dabei herrschte die Meinung vor, dass sich Koproduktionen und Territorialisierungs-Klauseln gegenseitig ergänzten. Koproduktionen würden arrangiert, um Zugang zu den Fördermitteln zu bekommen, die in anderen Mitgliedstaaten zur Verfügung stehen, und diese Mittel würden ohne ein bestimmtes Ausmaß von Territorialisierung nicht zur Verfügung stehen. Länder wie Frankreich, Deutschland, Italien, Spanien und Großbritannien, die regionale Standorteffekte vorschreiben, waren während des Referenzzeitraums an 77 % aller europäischen Koproduktionen beteiligt. Allerdings neigten vor allem kleine Länder wie z.B. Dänemark, die auf Territorialisierungs-Vorschriften verzichten, verstärkt zu Koproduktionen. Eine wichtige Rolle bei Koproduktionen spiele oftmals die geografische Nähe. Im Rahmen des aktuellen Konsultationsverfahrens wird auch die Förderung von Tätigkeiten geprüft, bei denen es sich nicht um Filmund Fernsehproduktion handelt, sondern um andere Bereiche wie den Filmvertrieb und die digitale Projektion. Eine zentrale Frage ist zudem, ob die spezifischen Beihilferegelungen im audiovisuellen Sektor an neue Technologien, neue kreative Konzepte und ein sich wandelndes Verbraucherverhalten angepasst werden können. Die filmwirtschaftlichen Verbände und Organisationen waren bis zum 30. September 2011 gefordert, ihre Stellungnahmen zur Weiterentwicklung der bestehenden
• Il network di 110 distributori cinematografici indipendenti di 26 paesi indica che (…) le coproduzioni e l’acquisto di film europei siano finanziati tanto quanto i costi per le copie e il marketing. • La Comunicazione sul cinema dovrebbe sostenere la distribuzione cinematografica e la commercializzazione complessiva di formati come DVD o VOD. Il finanziamento del cinema europeo nell’epoca del digitale è particolarmente importante. Se infatti, durante la fase di passaggio i distributori sostengono costi maggiorati per la commercializzazione dei film, perché partecipano, sotto forma di VPF (Virtual Print Fee), al passaggio alla tecnologia digitale, d’altra parte devono ancora continuare a fornire copie in 35mm per i cinema non digitalizzati. • La distribuzione cinematografica è naturalmente una questione nazionale, poiché la commercializzazione paneuropea non riflette la realtà dell’odierno mercato cinematografico. • Das Netzwerk aus 110 unabhängigen Filmverleihern aus 26 Ländern weist darauf hin, dass Koproduktionen und der Einkauf von europäischen Filmen genauso gefördert werden wie die Kosten für Kopien und Marketing. • Die Kinomitteilung sollte den Kinoverleih und die generelle Auswertung von Formaten wie DVD oder VOD unterstützen. • Die Förderung des europäischen Kinos im digitalen Zeitalter ist besonders wichtig. Während der Übergangsphase haben die Verleiher höhere Kosten bei der Filmauswertung, da sie sich einerseits in Form von VPFs (Virtual Print Fee) an der digitalen Kinoumrüstung beteiligen, zum anderen aber weiterhin 35-mm-Kopien für die noch nicht digitalisierten Kinos liefern müssen. • Der Kinoverleih ist naturgemäß eine nationale Angelegenheit, denn die paneuropäische Auswertung spiegelt nicht die Realität des heutigen Kinomarktes wider.
apprestarci a elaborare un futuro ordinamento riguardo al sostegno di questo importante settore, i miei colleghi e io intendiamo farci un quadro delle diverse opinioni sull’obiettivo comune europeo che tali incentivi dovrebbero raggiungere”, spiega Joaquìn Almunia, vicepresidente della Commissione e competente in materia di concorrenza. “Una corsa ai finanziamenti per attirare le grandi produzioni statunitensi pregiudica l’efficacia del sostegno nei confronti dei piccoli film europei? L’area di applicazione del nostro ordinamento giuridico deve essere ampliata oltre il settore della mera produzione di film? I registi dovrebbero essere incoraggiati a esplorare le possibilità connesse alla rivoluzione digitale? Solo nel momento in cui ci saremo fatti un quadro chiaro di questi aspetti sarà possibile dare il via al processo di elaborazione di una più adatta regolamentazione degli incentivi”, prosegue Almunia. Nell’ambito del processo di consultazione, 30 istituzioni pubbliche, circa 60 organizzazioni europee e associazioni nazionali di categoria, nonché un ristretto numero di privati da tutta Europa hanno dichiarato alla Commissione le rispettive posizioni. Sulla base di queste opinioni provenienti da associazioni di produttori e di cinema regionali, nazionali ed europee, gruppi di noleggiatori di film, società di fondi per il finanziamento, festival e aziende di telecomunicazione, è stata redatta una proposta della nuova Comunicazione sul cinema, attualmente in fase di discussione. Le diverse reazioni ad essa dovrebbero essere rese pubbliche in aprile e, intorno alla metà del 2012, inserite nella nuova Comunicazione sul cinema.
• L’industria cinematografica europea beneficia sia a livello finanziario che artistico delle produzioni straniere. Soprattutto nei paesi con minore capacità produttiva, le produzioni straniere, servendosi dei mezzi produttivi e tecnici locali, contribuiscono allo sviluppo delle infrastrutture territoriali. Gli incentivi fiscali contribuiscono a consolidare la posizione dell’Europa quale base creativa nell’ambito di un mercato dei media globalmente competitivo. Ciò dovrebbe essere mantenuto. • I finanziamenti statali possono essere un importante fattore per mantenere il livello della programmazione dei cinema locali. La nuova Comunicazione sul cinema dovrebbe creare la necessaria flessibilità affinché gli stati membri siano in grado di abbreviare la fase di transizione verso una completa digitalizzazione dei propri cinema. • Die europäische Filmindustrie profitiert sowohl in finanzieller als auch in künstlerischer Hinsicht von ausländischen Produktionen. Vor allem in Ländern mit niedrigen Produktionskapazitäten sorgen ausländische Produktionen für den Fortbestand der heimischen Infrastruktur, indem sie dort Produktionsmittel und Equipment in Anspruch nehmen. • Steueranreize tragen dazu bei, die Position Europas als kreative Basis in einem global im Wettbewerb stehenden Medienmarkt zu sichern. Diese sollen erhalten bleiben. • Staatliche Förderung kann ein wichtiger Faktor sein, um die Programmhoheit der heimischen Kinos zu erhalten. Die neue Kinomitteilung sollte für die nötige Flexibilität sorgen, damit die Mitgliedstaaten die Übergangsphase verkürzen und ihre Kinos komplett digital umrüsten können.
Beihilferegelungen abzugeben. „Bevor wir uns daran machen, künftige Beihilferegelungen für diese wichtige Branche zu erarbeiten, möchten meine Kollegen und ich uns ein Meinungsbild darüber verschaffen, worin das gemeinsame europäische Ziel einer solcher Förderung bestehen sollte“, erklärt Joaquín Almunia, der für Wettbewerbspolitik zuständige Vizepräsident der Kommission. „Beeinträchtigt ein Subventionswettlauf zur Anlockung großer USamerikanischer Produktionen die Wirksamkeit der Unterstützung für kleinere europäische Filme? Muss der Anwendungsbereich unserer Regelungen über den Bereich der reinen Filmproduktion hinaus erweitert werden? Sollten Filmemacher ermuntert werden, die Möglichkeiten der digitalen Revolution auszuloten? Erst wenn wir ein klareres Bild von Aspekten wie diesen gewonnen haben, können wir mit der Ausarbeitung geeigneter Beihilferegelungen beginnen“, so Almunia weiter. Im Rahmen des Konsultationsprozesses haben 30 öffentliche Institutionen, knapp 60 europäische Organisationen und nationale Interessenverbände sowie eine Handvoll Privatpersonen aus ganz Europa der Kommission ihre Positionspapiere unterbreitet. Auf der Basis dieser Stellungnahmen von regionalen, nationalen und europäischen Produzenten- und Kinoverbänden, Zusammenschlüssen von Filmverleihern, Filmfördereinrichtungen, Festivals und Telekommunikationsunternehmen ist ein Entwurf der neuen Kinomitteilung erstellt worden, über den derzeit öffentlich beraten wird. Die verschiedenen Reaktionen darauf sollen im April veröffentlicht und im Halbjahr 2012 in die neue Kinomitteilung eingearbeitet werden. Take # 2 71
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MEDIA: un programma di successo / MEDIA: 20 Jahre Erfolg mit PROGRAMM Anche se l’Unione Europea attraversa una fase di instabilità e la crisi dell’euro e delle banche ha coinvolto un po’ tutti, a Bruxelles possono dirsi orgogliosi del programma MEDIA. A partire dalla sua creazione nel 1991, il suo è stato un percorso di successo e oggi rappresenta ben più di un semplice marchio di qualità. / Auch wenn es in der Europäischen Union knirscht und eine Euround Bankenkrise die andere jagt – in Brüssel darf man stolz sein auf das MEDIA-Programm. Seit seinem Start im Jahr 1991 ist es eine Erfolgsgeschichte und heute mehr als nur ein Qualitätslabel.
Con l'ausilio di MEDIA, è stato già possibile realizzare una infinità di film di grande valore e successo e delle produzioni mediatiche. In questo processo, chi è alle prime armi ha le stesse opportunità delle grandi stelle. Gomorra, di Matteo Garrone, è solamente uno degli innumerevoli esempi. / Mit Hilfe von MEDIA ist bereits eine Unzahl wertvoller und erfolgreicher Filme und Medienproduktionen realisiert worden. Und dabei haben Newcomer genauso ihren Platz wie große Stars. Gomorra von Matteo Garrone ist nur eines von unzähligen Beispielen.
Text: Margret Köhler
Grazie al sostegno del programma MEDIA non solo sono nati film premiati in tutto il mondo, ma si è sviluppato anche un settore audiovisivo complessivamente più forte. L’Europa audiovisiva, cresciuta fino a comprendere 32 paesi, nonostante tutte le specificità e particolarità nazionali, può contare su un punto in comune: il desiderio di preservare la cultura europea, di rafforzarla e mantenerla vitale. È un segno della grande varietà e modernità culturale del “vecchio” continente. Il programma MEDIA è caratterizzato da una natura flessibile e cerca di individuare per tempo le necessità del settore. Tra i registi delle migliaia di film sostenuti non ci sono solo grandi maestri quali Lars von Trier, Nanni Moretti, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Pedro Almodovàr o Michael Haneke, ma anche registi all’inizio della loro carriera. L’investimento di 1,78 miliardi di euro nel corso degli ultimi 20 anni ha sicuramente dato buoni frutti. “Abbiamo bisogno di MEDIA?” A questa domanda possiamo senza ombra di dubbio rispondere sì. Tuttavia, anche i sostenitori del programma non risparmiano alcune critiche. Ad esempio, il portare i film oltre i propri confini nazionali ottiene raramente adeguata risonanza. Nonostante l’incremento del numero di film realizzati, la loro distribuzione rimane limitata. Il lungo e complicato processo per fare domanda è un punto critico, come anche il modello di garanzia proposto. Inoltre, sarebbero necessari una migliore dotazione per gli incentivi nel campo dello sviluppo di progetti e un rafforzamento della promozione alla vendita, una maggiore attenzione ai programmi disponibili, la distribuzione e la creazione di reti, oltre a uno snellimento del processo di richiesta e una riduzione dei tempi necessari al suo completamento. In primo piano rimane l’obiettivo di far superare ai film i propri confini nazionali (già oggi il 50 % del budget viene impiegato in noleggio e vendita), seguito dall’intento
72 Take # 2
Mit Unterstützung des MEDIA-Programms entstanden nicht nur weltweit prämierte Filme, sondern insgesamt ein starker audiovisueller Sektor. Das auf 32 Länder angewachsene audiovisuelle Europa kann trotz allen nationalen Eigenheiten und Unterschiedlichkeiten eine große Gemeinsamkeit aufweisen: den Willen, die europäische Kultur zu wahren, zu stärken und lebendig zu erhalten. Das MEDIA-Programm ist keine unbewegliche Größe, sondern versucht, frühzeitig Notwendigkeiten aufzuspüren. Zu den Regisseuren von tausenden von geförderten Filmen gehören nicht nur Altmeister wie Lars von Trier, Nanni Moretti, Jean-Pierre und Luc Dardenne, Pedro Almodóvar oder Michael Haneke, sondern auch Regisseure am Anfang ihrer Karriere. Die Investition von 1,78 Mrd. Euro über die letzten 20 Jahre hat sich gelohnt. „Brauchen wir MEDIA?“ Diese Frage kann mit Ja beantwortet werden. Allerdings formulieren selbst Befürworter des Programms Kritik. So stoßen Filme jenseits der nationalen Grenzen oft kaum auf Resonanz. Trotz Steigerung des Gesamtvolumens der Filme bleibt die Verbreitung überschaubar. Das lange und komplizierte Antragsverfahren ist ein Knackpunkt wie auch das geplante Bürgschaftsmodell. Gefordert werden eine bessere Ausstattung der Projektentwicklungsförderung im Dokumentarfilmbereich und eine Stärkung der Vertriebsförderung, eine Konzentration auf die vorhandenen Programme, Distribution und Vernetzung sowie eine Verschlankung und zeitliche Raffung der Antragsverfahren. Ganz vorne steht das Ziel, dass die Filme ihre nationalen Territorien verlassen (schon heute gehen über 50 % des Budgets in Verleih und Vertrieb), gefolgt von dem Anliegen, Filme auf allen Plattformen zu verbreiten. Auf der Wunschliste für den Zeitraum von 2014 bis 2020 finden sich finanzierungsorientierte Punkte wie eine stärkere
di diffondere i film su tutte le piattaforme. Sulla “lista dei desideri” per il periodo che va dal 2014 al 2020 si trovano punti orientati al finanziamento, un legame più stretto con le banche ed un loro più ampio coinvolgimento nell’industria cinematografica, più prestiti e garanzie, un maggiore utilizzo di capitali privati. Per raggiungere un pubblico più vasto, bisognerebbe inoltre incentivare con più vigore eventi come i festival, intensificare l’educazione al cinema, realizzare una maggiore cooperazione tra produzione e marketing, nonché sostenere l’integrazione dei settori giochi, televisione e serie TV (a causa del loro potenziale dal punto di vista dell’export). Con la nuova denominazione “Creative Europe” e con un budget di 1,8 miliardi di euro, l’intero programma europeo per il sostegno dell’economia degli audiovisivi culturali dovrebbe in futuro reggersi su tre pilastri – programma culturale, programma MEDIA e programma innovativo trasversale. Nell’area di competenza di quest’ultimo dovrebbe ricadere una più stretta collaborazione tra festival e noleggio, vendita e produzione, nonché un marketing più tempestivo. I Media Desk, che offrono consulenza sugli incentivi MEDIA e sulla loro non sempre facile richiesta, dovrebbero trasformarsi in Creative Europe Desk. In Germania, oltre al MEDIA Desk di Amburgo, si occupano di queste problematiche le Antenne MEDIA regionali di Berlino-Brandeburgo, Düsseldorf e Monaco di Baviera, in Italia il MEDIA Desk di Roma e l’Antenna MEDIA di Torino, in Austria il MEDIA Desk di Vienna. Anche se è lecito prevedere che la somma richiesta di 900 milioni di euro per il solo programma MEDIA per l’arco di sette anni non sarà concessa per intero (al riguardo devono ancora esprimersi il Parlamento europeo e il Consiglio dei Ministri UE), si potrà comunque contare su uno stanziamento superiore agli attuali 755 milioni di cui gode.
Einbeziehung der Banken und die damit verbundene Hoffnung auf ein größeres Engagement in der Filmwirtschaft, mehr Darlehen, Bürgschaften und mehr Einsatz von privatem Kapital. Außerdem sollen verstärkt Events wie Festivals gefördert werden, um ein größeres Publikum zu erreichen, die Filmerziehung intensiviert, eine stärkere Vernetzung zwischen Produktion und Marketing hergestellt sowie die Integration der Bereiche Games, Fernsehen und Fernsehserien (wegen ihres Exportpotentials) unterstützt werden. Unter dem neuen Titel „Creative Europe“ und mit einem Budget von 1,80 Mrd. Euro soll das gesamte europäische Programm zur Unterstützung der Kultur- und Kreativwirtschaft zukünftig auf drei Säulen stehen – Kulturprogramm, MEDIA-Programm und transversales innovatives Programm. Unter letzteren Begriff würde eine engere Kooperation zwischen Festivals und Verleih, Verleih und Produzenten sowie frühzeitiges Marketing fallen. Aus den Media Desks, die bei Fragen zur MEDIA-Förderung beraten und bei den nicht immer ganz einfachen Anträgen zur Seite stehen, sollen Creative Europe Desks werden. In Deutschland kümmern sich neben dem MEDIA-Desk in Hamburg die regionalen MEDIA-Antennen Berlin-Brandenburg, Düsseldorf und München um die Belange, in Italien das MEDIA-Desk in Rom und die MEDIA-Antenne in Turin, in Österreich das MEDIA-Desk in Wien. Zwar ist davon auszugehen, dass es die geforderte Summe von 900 Mio. Euro für die oben erwähnte Säule "MEDIA-Programm" über die siebenjährige Laufzeit von "Creative Europe" nicht geben wird – das Europäische Parlament und der EU-Ministerrat beraten noch. Als sicher gilt jedoch, dass die Summe höher sein wird als die im Rahmen des aktuellen MEDIA-Programms zur Verfügung stehenden 755 Mio. Euro.
Take # 2 73
Il programma MEDIA in breve:
Das MEDIA-Programm im Überblick:
Sostegno per i produttori Il sostegno per i produttori parte dalla fase di promozione dello sviluppo/ development. Vengono sostenuti l’animazione, i documentari creativi e i film per il cinema, così come anche la messa in onda televisiva di produzioni per la TV che prevedano la partecipazione di almeno tre emittenti europee. A questo si aggiunge il sostegno alle opere interattive online e offline e l’iniziativa “i2i Audivisual”, che favorisce le possibilità di finanziamento esterno. Il programma MEDIA ha sostenuto, tra gli altri, l’eccezionale film drammatico di Matteo Garrone “Gomorra”, premiato con sette David di Donatello, la coproduzione franco-tedesca-austriaca “Lourdes” di Jessica Hausner, nonché la coproduzione italo-franco-tedesca-austriaca “Il nastro bianco” di Michael Haneke.
Unterstützung für Produzenten Die Förderung für Produzenten beginnt schon im Stadium von Entwicklungsförderung /Development. Unterstützt werden die Bereiche Animation und Trickfilm, kreativer Dokumentarfilm und Spielfilm, dazu noch die TV-Ausstrahlung für eine Fernsehproduktion mit mindestens drei europäischen Senderbeteiligungen. Hinzugekommen sind der Sektor interaktiver On- und Offline-Werke und die Initiative i2i Audiovisual zur Vereinfachung der externen Finanzierungsmöglichkeiten. MEDIA-gefördert waren u.a Matteo Garrones Drama Gomorra, die österreichisch-deutsch-französische Koproduktion Lourdes von Jessica Hausner sowie Michael Hanekes deutschösterreichisch-französisch-italienische Koproduktion Das weiße Band.
Sostegno per il noleggio e la vendita La distribuzione è, infatti, una questione spinosa per la diffusione dei film europei. Per abbattere le barriere, un incentivo davvero particolare è indirizzato ai noleggiatori, alle organizzazioni di vendita mondiale, ai produttori e ai gestori di sale cinematografiche: un’iniziativa per l’incremento della competitività dell’industria cinematografica europea. La gamma dei sostegni comprende la vendita e il noleggio a livello europeo, sale cinematografiche e reti di cinema, doppiaggio e sottotitolazione, proiezione cinematografica digitale e collaborazioni con le emittenti televisive. In questo modo viene sostenuta “Europa Cinema”, la rete di cinema nata nel 1992 e che oggi conta la partecipazione di 1105 sale, con 2778 schermi, la cui programmazione è composta al 59% da prodotti europei. Training Nel settore della formazione e dell’aggiornamento professionale esistono incentivi per il cofinanziamento di workshop e seminari, forum di alto livello, training per le persone incaricate di responsabilità decisionali e luoghi per il networking. Un occhio di riguardo è rivolto ai giovani, grazie a istituzioni quali l’European Audiovisual Entrepreneurs (EAVE), la MEDIA Business School, il Documentary Campus, l’Istituto Erich Pommer ed Eurodoc, la piattaforma che agevola i primi passi verso la coproduzione. MEDIA Mundus Il nuovo programma, entrato ufficialmente in vigore all’inizio del 2011, apre alla collaborazione tra produzioni cinematografiche dei paesi UE e non UE, mettendosi al passo con la crescente globalizzazione. Questo programma non è rivolto al sostegno diretto di coproduzioni internazionali, ma favorisce la creazione delle basi indispensabili per la loro nascita. L’attenzione è dedicata in particolare alla formazione e alla creazione di un accesso al mercato extraeuropeo. Gli incentivi sono diretti a progetti nei quali siano coinvolti almeno tre partner, dei quali uno europeo. Ulteriori misure di incentivazione Senza una promozione adeguata, anche il migliore dei film risulta sprecato. Una consapevolezza che il programma MEDIA ha incluso fin da subito nelle proprie linee guida, per assicurare l’accesso al mercato europeo e internazionale. Altre colonne portanti sono gli incentivi per le iniziative promozionali, nonché il sostegno per i festival cinematografici. In questa modo, MEDIA partecipa al finanziamento di oltre 90 festival ogni anno, tra i quali il Trieste Film Festival e il Bergamo Film Meeting in Italia, il Crossing Europe Filmfestival in Austria, lo Stuttgarter Filmwinter – Festival for Expanded Media a Stoccarda. Al vertice degli eventi promozionali c’è l’European Film Promotion (EFP) con l’organizzazione di “Shooting Stars” (nel 2012 partecipano Anna Maria Mühe per la Germania e Isabella Ragonese per l’Italia) e “Producers on the Move”. In occasione della dodicesima edizione dell’incontro dei giovani produttori europei a Cannes nel 2011, partecipanti provenienti da 25 paesi si sono incontrati per intensificare il lavoro in rete e discutere in merito al finanziamento, alla pianificazione di progetti e alle possibilità di cooperazione. Presenti erano anche Marta Donzelli di Vivo Film e Gianpiero Ringel di Neue Road Movies. 74 Take # 2
www.typeklang.com / Foto: © Kuadrat – Harald Kienzl
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Unterstützung für Verleih und Vertrieb Nur wenige Werke reisen, die Distribution gilt als Problem bei der Verbreitung des europäischen Films. Um Barrieren abzubauen, richtet sich eine ganz spezielle Förderung an Verleiher (selektive und automatische Förderung), Weltvertriebe, Produzenten und Kinobetreiber: eine Initiative zur Steigerung der Wettbewerbsfähigkeit von Europas Filmindustrie. Das Spektrum umfasst den europaweiten Vertrieb und Verleih, Kinos und Kinonetzwerke, Synchronisierung und Untertitelung, digitale Kinovorführung und die Zusammenarbeit mit TV-Anstalten. So fördert das 1992 geschaffene Europa Cinema ein Netzwerk von 1.105 Kinos mit 2.778 Leinwänden, deren Programme zu 59 % europäisch geprägt sind. Diese Kinos können auch mit einer Hilfe bei der Digitalisierung rechnen.
KURZLEHRGANG FÜR ASSISTENZBERUFE BEI FILMPRODUKTIONEN / CORSO PROFESSIONALE BREVE PER ASSISTENTI ALLE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE
Training Im Sektor Ausbildung und Fortbildung gibt es Unterstützung für Kofinanzierung von Workshops und Seminaren, gut angenommene Foren für die internationale Aus- und Fortbildung, Trainingskurse für Entscheidungsträger und Orte zum Networken. Ein Fokus liegt auf dem Nachwuchs mit Institutionen wie den European Audiovisual Entrepeneurs (EAVE), der MEDIA Business School, dem Documentary Campus, dem Erich-Pommer-Institut und Eurodoc, Plattform für die ersten Schritte zur Koproduktion. MEDIA Mundus Das seit Anfang 2011 offiziell neueste in Kraft getretene Programm eröffnet die Zusammenarbeit von Filmschaffenden aus EU- und Nicht-EULändern und trägt so der fortschreitenden Globalisierung Rechnung. Es geht zwar nicht um die direkte Unterstützung von internationalen Koproduktionen, aber darum, den Boden dafür zu bereiten. Der Schwerpunkt liegt auf Trainings und dem Schaffen internationaler Marktzugänge über Europa hinaus. Fördermittel fließen in Projekte, an denen mindestens drei Partner beteiligt sind, von denen mindestens einer aus Europa kommt. Weitere FördermaSSnahmen Ohne funktionierende Promotion ist auch der beste Film verschenkt. Eine Erkenntnis, die das MEDIA-Programm schon früh in Maßnahmen umsetzte, die den Zugang zu europäischen und internationalen Märkten sichern (dazu zählt auch die Entwicklung und Verknüpfung von Online-Tools und Datenbanken). Weitere Standbeine sind die Förderung von Promotionsveranstaltungen sowie die Unterstützung für Filmfestivals. So kofinanziert MEDIA jährlich über 90 Festivals, darunter u.a. in Italien das Trieste Film Festival und das Bergamo Film Meeting, in Österreich das Crossing Europe Filmfestival oder in Deutschland den Stuttgarter Filmwinter – Festival for Expanded Media. An der Spitze der Promotionsaktionen steht die European Film Promotion (EFP) mit der Organisation von Shooting Stars (2012 treten Anna Marie Mühe für Deutschland und Isabella Ragonese für Italien an) und Producers on the Move. Beim zwölften Treffen junger europäischer Produzenten in Cannes trafen sich 2011 Teilnehmer aus 25 Ländern zum intensiven Networken und Diskutieren über Finanzierung und Planung von Projekten sowie über Möglichkeiten zur Koproduktion. Mit dabei Marta Donzelli von Vivo Film und Gian-Piero Ringel von Neue Road Movies.
AB / DAL 31.03.2012
7 WEEKENDS + PRAKTIKUM / TIROCINIO
BEWERBUNGSFRIST / TERMINE ISCRIZIONE
22.02.2012
www.movie-it.com Ein Projekt von / Un progetto di
Take # 2 75
Dossier
I confini del finanziamento / Die Grenzen der Finanzierung Non solo in Italia i produttori hanno serie difficoltá nella realizzazione dei loro progetti. Come ultima ancora di salvezza ci sono, talvolta, i finanziamenti regionali. Il requisito fondamentale per accedervi é un progetto cinematografico convincente. / Nicht nur in Italien gestaltet es sich für die Produzenten oftmals schwierig, ihre Filmprojekte zu realisieren. Als letzte Rettung fungiert dabei mitunter die regionale Förderung. Die Voraussetzung ist jedoch immer ein Filmprojekt, das überzeugen muss. Text: Birgit Heidsiek
Domenico Procacci, uno dei produttori italiani di maggiore successo, a cui si devono sia la trasposizione cinematografica del bestseller Gomorra che la recente commedia di Nanni Moretti Habemus Papam, non è stato in grado, a causa della politica nazionale dei media imposta da Berlusconi, di reperire finanziatori per lo scottante film-documentario di Daniele Vicari Diaz –Non pulite questo sangue, dedicato al G8 di Genova del 2001. Gran parte del budget Procacci l’ha procurato tramite la sua casa di produzione e distribuzione Fandango, quindi con mezzi propri. Solo dopo che la BLS, Film Commission dell’Alto Adige, ha sostenuto questo ambizioso progetto con uno stanziamento finanziario, anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) ha dato il via libera a ulteriori fonti di sostegno. “La somma di questi finanziamenti corrisponde circa a solo il sei per cento del nostro budget, ma è stata comunque molto importante, perché ha rappresentato una sorta di via libera”, racconta lo stesso Domenico Procacci. “Ciò significa che qualcuno, senza avere paura, può ancora prendere liberamente la decisione di autorizzare la realizzazione di un film che si oppone alle autorità, alla polizia e al sistema. Il denaro del MIBAC è un prestito che va a favore della produzione. Non si è trattato di un grosso contributo, ma è stato comunque un buon segnale”. Le scene finali di questo contributo italiano alla Berlinale sono state girate in Alto Adige, nell’area di Vipiteno. La grande maggioranza delle riprese sono state effettuate a Bucarest e in Italia. Il film, costato 6,5 milioni di euro, è stato realizzato grazie alla coproduzione internazionale con Bobby Paunescu della Mandragora Movies in Romania e con Jean Labadie che in Francia dirige il distributore mondiale Le Pacte. A dover essere spostata dall’Italia a un altro luogo di ripresa è stata anche la maggior parte della lavorazione della coproduzione cilena-tedesca-italiana-spagnola Il Futuro (El Futuro), diretta dalla regista cilena Alicia Scherson (Turistas, Play) e interpretata da Rutger Hauer e dalle star italiane Manuela Martelli e Nicolas Vaporidis. In origine, la trasposizione cinematografica del bestseller Un romanzetto canaglia (Una novelita lumpen) del defunto scrittore cileno Roberto Bolaño,
76 Take # 2
Der italienische Erfolgsproduzent Domenico Procacci, auf dessen Konto die Bestseller-Verfilmung Gomorra sowie Nanni Morettis jüngste Komödie Habemus Papam – Ein Papst büxt aus gehen, konnte für den brisanten dokumentarischen Spielfilm Diaz – Don‘t clean up this blood von Daniele Vicari über den Polizeieinsatz beim G8Gipfel 2001 in Genua aufgrund der restriktiven Medienpolitik von Berlusconi keine Geldgeber in seiner Heimat finden. Einen Großteil des Budgets brachte er mit seiner Produktions- und Verleihfirma Fandango deshalb aus Eigenmitteln auf. Erst nachdem die BLS Südtirol Alto Adige dieses ambitionierte Projekt mit einer kleinen Finanzspritze unterstützt hatte, gab auch MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), die Filmabteilung des italienischen Kulturministeriums, grünes Licht für eine Unterstützung. „Die Gelder von diesen beiden Förderungen machen nur insgesamt etwa 6 % unseres Budgets aus, doch sie waren sehr wichtig, weil damit ein Zeichen gesetzt worden ist“, betont Domenico Procacci. „Das bedeutet, dass jemand eine Entscheidung treffen kann, ohne Angst zu haben, dass ein Film gedreht wird, der sich gegen die Autoritäten, die Polizei oder das System richtet. Das Geld von MIBAC ist ein Darlehen, das der Produktion zugutekommt. Es war kein großer Betrag, aber ein gutes Signal.“ Die Schlusssequenzen des italienischen Berlinale-Beitrags Diaz – Don‘t clean up this blood wurden in Südtirol im Raum Sterzing aufgenommen. Der überwiegende Teil der Dreharbeiten erfolgte in Bukarest und Italien. Realisiert wurde der 6,5 Mio. Euro teure Kinofilm in internationaler Koproduktion mit Bobby Paunescu von Mandragora Movies in Rumänien sowie Jean Labadie, der in Frankreich den Weltvertrieb Le Pacte betreibt. Von Italien an einen anderen Drehort verlagert werden mussten auch große Teile der chilenisch-deutsch-italienisch-spanischen Koproduktion El Futuro, welche die chilenische Filmemacherin Alicia Scherson (Turistas, Play) prominent mit Rutger Hauer sowie den italienischen Stars Manuela Martelli und Nicolas Vaporidis in den Hauptrollen besetzt hat. Ursprünglich sollte die Bestsellerverfilmung, die auf dem Buch Der Lumpenroman (Una novelita lumpen)
Domenico Procacci. Il proprietario della casa di produzione e di distribuzione Fandango era così convinto del progetto Diaz, che ha deciso di finanziare gran parte della produzione con mezzi propri. / Der Inhaber der Produktions- und Verleihfirma Fandango war von der Produktion Diaz so überzeugt, dass er einen großen Teil selber finanzierte.
“La somma di questi finanziamenti (BLS/MIBAC) corrisponde circa a solo il sei per cento del nostro budget, ma è stata comunque molto importante, perché ha rappresentato una sorta di via libera”, racconta lo stesso Domenico Procacci. / „Die Gelder (BLS/MIBAC) machen zwar nur insgesamt etwa sechs Prozent unseres Budgets aus, doch sie waren sehr wichtig, weil damit ein Zeichen gesetzt worden ist“, betont Domenico Procacci.
avrebbe dovuto essere girata interamente a Roma. Ma gli unici fondi che il produttore italiano Mario Mazzarotto è stato in grado di ottenere sono stati 60.000 euro provenienti dal finanziamento per lo sviluppo del progetto di MEDIA. Di conseguenza, in Italia sono state realizzate solo le riprese in esterno del film. “Ho finanziato due settimane di riprese a Roma con la mia Movimento Film quasi esclusivamente di tasca mia”, racconta Mazzarotto. “Ho fatto volentieri questa eccezione, perché credo in questo film”. Per i costi sostenuti in Italia al produttore è stato rimborsato il 15 per cento della spesa, grazie al Tax Credit System. Ad altre fonti di finanziamento non ha avuto accesso. Nel Lazio dovrebbe essere allestito un fondo di finanziamento regionale con un budget annuo di 15 milioni di euro, del quale, però, il produttore de Il Futuro non ha potuto ancora approfittare. “Se ci fosse stato questo sostegno, sarebbe stato sicuramente possibile girare più scene in Italia”. Invece, gli interni del film, che narra della coppia fratello-sorella costretti a cavarsela da soli dopo l’incidente mortale nel quale perdono entrambi i genitori, sono stati girati in un sobborgo di Colonia. Grazie al sostegno finanziario della fondazione cinematografica NRW (Film- und Medienstiftung NRW) e del Fondo tedesco per il finanziamento alle produzioni (DFFF-Deutscher Filmförderfonds) i produttori tedeschi Christoph Friedel e Claudia Steffen della Pandora Film hanno accolto il progetto a Colonia per due settimane durante l’estate del 2011. “Volevamo assolutamente produrre il primo adattamento per il cinema di Bolaño”, spiega Friedel. “Fortunatamente la sceneggiatura contiene molte scene nell’appartamento dei genitori e la collaborazione tra la troupe di Colonia e il team italiano ha funzionato egregiamente”. Il terzo blocco delle riprese, ambientato nella villa di un anziano attore cieco (Rutger Hauer), è stato realizzato a gennaio in Cile. Qui risiede il produttore Bruno Bettati che, come produttore esecutivo de Il Futuro, si è fatto carico dei lavori con la sua casa di produzione cilena Jirafa. Girato quasi esclusivamente nei posti originariamente previsti è stato invece l’adattamento cinematografico del bestseller La misura del mondo (Die Vermessung der Welt), per il quale il regista tedesco Detlev
von dem verstorbenen chilenischen Schriftsteller Roberto Bolaño basiert, komplett in Rom gedreht werden. Doch die einzige Unterstützung, die der italienische Produzent Mario Mazzarotto dafür erhielt, waren 60.000 Euro Developmentförderung von MEDIA. Tatsächlich in Italien aufgenommen wurden nur die Außenaufnahmen des Films. „Ich habe die zweiwöchigen Dreharbeiten in Rom mit meiner Firma Movimento Film ausschließlich aus Eigenmitteln finanziert“, berichtet Mazzarotto. „Ich habe diese Ausnahme gerne gemacht, weil ich an diesen Film glaube.“ Für die in Italien angefallenen Kosten werden dem italienischen Produzenten im Rahmen des Tax-Credit-Systems nachträglich 15 % zurückerstattet. Von weiteren Fördertöpfen konnte er nicht profitieren. In Lazio soll eine Regionalförderung mit einem jährlichen Budget von 15 Mio. Euro aufgelegt werden, die für den Produzenten bei El Futuro jedoch noch nicht zur Verfügung stand. „Wenn es diese Unterstützung gegeben hätte, wäre es sicherlich möglich gewesen, mehr Szenen in Italien zu drehen.“ Stattdessen wurden die Innenaufnahmen mit dem italienischen Geschwisterpaar, das sich nach einem tödlichen Unfall der Eltern allein durchschlagen muss, in einem Kölner Vorort aufgenommen. Dank der finanziellen Unterstützung der Film- und Medienstiftung NRW und des DFFF holten die deutschen Produzenten Christoph Friedel und Claudia Steffen von Pandora Film das Projekt im Sommer 2011 für zwei Wochen nach Köln. „Wir wollten diese erste Bolaño-Verfilmung unbedingt produzieren“, erklärt Friedel. „Das Drehbuch enthält glücklicherweise sehr viele Szenen in der elterlichen Wohnung und die Zusammenarbeit zwischen dem Kölner und dem ausländischen Team hat hervorragend funktioniert.“ Der dritte Block der Dreharbeiten, der in einer Villa eines gealterten, blinden Schauspielers (Rutger Hauer) spielt, erfolgte Anfang Januar in Chile. Dort ansässig ist der Produzent Bruno Bettati, der mit seiner chilenischen Firma Jirafa als Hauptproduzent für El Futuro verantwortlich zeichnet. Nahezu ausschließlich an Originalschauplätzen aufgenommen worden ist die Bestseller-Verfilmung Die Vermessung der Welt, für
Take # 2 77
Dossier
SPESE DI FINANZIAMENTO DEI FONDI NAZIONALI / Förderausgaben nationaler Fonds 2005 – 2009 FONDS Italy
MiBac - DG Cinema
Austria Österreichisches Filminstitut bmu:kk
Germany
2005
2006
2007
2008
2009
% 2009 / 2008
155 547
115 344
105 673
129 036
116 053
-10 %
9 689
9 251
12 554
15 847
15 762
-1 %
4 669
4 762
5 713
6 978
5 801
-17 %
Fernsehfonds Austria (RTR)
7 447
7 214
6 954
7 190
11 495
+60 %
ORF Film / Fernsehfonds Abkommen
6 203
6 093
6 856
6 657
6 478
-3 %
83 059
66 418
66 369
63 098
63 294
0%
—
—
59 400
59 400
57 605
-3 %
25 690
27 736
27 336
27 949
27 929
0%
FFA Deutscher Filmförderfonds (DFFF) BKM German Films Kuratorium junger deutscher Film
3 659
4 361
3 835
3 993
3 481
-13 %
674
704
886
650
624
-4 %
Il sistema del tax credit italiano, in vigore dal 2009, come anche il sistema di finanziamento austriaco FISA (Filmstandort Österreich), in vigore dal 2010, non vengono calcolati. Tabella: valori di riferimento espressi in migliaia di euro. Fonte: Centro informativo audiovisivo europeo. / Das seit 2009 existierende italienische Tax-Credit-System sowie das 2010 in Kraft getretene österreichische Förderprogramm FISA (Filmstandort Österreich) sind nicht berücksichtigt. Tabelle: Angaben in Tausend EUR, Quelle: Europäische Audiovisuelle Informationsstelle
Buck ha trovato le location adatte in Germania, Austria ed Ecuador. Come partner per questo film in 3D dal costo di circa 11 milioni di euro è stato possibile convincere il produttore tedesco Claus Boje e l’austriaca Lotus Film, con la quale aveva già realizzato in precedenza altri due progetti. “Questo film è una coproduzione naturale”, sottolinea Boje, “perché l’Austria, per noi, rappresenta non solo l’ideale location per le riprese, ma offre anche ottimi attori quali Karl Markovics o Michael Mertens. Pertanto questa coproduzione ha anche un rilevante aspetto artistico”. Come produttore di riferimento, Boje ha dovuto finanziare l’80 % del budget in Germania. Ha ricevuto finanziamenti dal Medienboard di Berlino-Brandeburgo, dall’Ente per il finanziamento alle produzioni (FFA-Filmförderungsanstalt), dal BKM (Beauftragter der Bundesregierung für Kultur und Medien), dal Finanziamento ai media della Germania centrale (MDM-Mitteldeutsche Medienförderung ), dal Fondo cinetelevisivo bavarese (FFF-FilmFernsehFonds Bayern), dal Fondo tedesco per il finanziamento alle produzioni (DFFF-Deutscher Filmförderfonds), nonché attraverso la partecipazione delle emittenti. A suo favore è andato il fatto che questo progetto possiede un notevole potenziale commerciale. “Le possibilità di finanziamento in Germania sono limitate; in Francia avremmo potuto girare un film simile con il doppio del budget ”, dice il produttore. “In Germania abbiamo ottenuto il massimo di fondi possibili”. Ulteriori 2,2 milioni di euro sono quindi stati reperiti dal partner della coproduzione Lotus Film grazie al sostegno dell’Istituto cinematografico austriaco, dal Fondo cinematografico di Vienna e dall’ORF. “Se stiamo girando un film che parla di ricercatori ed esploratori e, parallelamente, si sta inventando anche un nuovo linguaggio cinematografico, è naturale che si abbia voglia di adottarlo”, spiega Boje. Per realizzare questo ambizioso progetto cinematografico, per il quale il produttore ha ingaggiato esperti di 3D come il cameraman polacco Slawomir Idziak e lo stereografo Andrzej Waluk, sono passati, dall’acquisizione dei diritti sul libro fino all’inizio delle riprese nell’ottobre 2011, circa sei anni.
78 Take # 2
die der deutsche Regisseur Detlev Buck in Deutschland, Österreich sowie in Ecuador passende Drehorte gefunden hat. Als Partner für diesen rund elf Mio. Euro teuren 3-D-Kinofilm konnte der deutsche Produzent Claus Boje die österreichische Firma Lotus Film gewinnen, mit der er bereits zuvor zwei Projekte realisiert hat. „Dieser Film ist eine natürliche Koproduktion“, betont Boje, „denn Österreich bietet für uns nicht nur ideale Drehorte, sondern besitzt auch hervorragende Schauspieler wie Karl Markovics oder Michael Mertens. Insofern hat diese Koproduktion auch künstlerisch Sinn gemacht.“ Als federführender Produzent war Boje gefordert, 80 % des Budgets in Deutschland zu finanzieren. Unterstützung erhielt er dabei von der Medienboard Berlin-Brandenburg, der Filmförderungsanstalt (FFA), dem BKM, der Mitteldeutschen Medienförderung (MDM), dem FilmFernsehFonds Bayern (FFF), dem Deutschen Filmförderfonds (DFFF) sowie in Form einer Senderbeteiligung. Zugute kam ihm dabei, dass dieses Projekt ein kommerzielles Potential besitzt. „Die Finanzierungsmöglichkeiten in Deutschland sind begrenzt, in Frankreich könnten wir einen solchen Film mit dem doppelten Budget drehen“, sagt der Produzent. „Wir haben in Deutschland die Mittel ausgeschöpft, die maximal möglich waren.“ Hinzu kamen weitere 2,2 Mio. Euro, die der Koproduktionspartner Lotus Film dank der Unterstützung des Österreichischen Filminstituts, des Filmfonds Wien sowie des ORF eingebracht hat. Durch die Entscheidung, Die Vermessung der Welt im 3-D-Format zu drehen, die sich im Laufe der Projektentwicklung ergeben hat, musste der Produktionsetat entsprechend kalkuliert werden. „Wenn wir einen Film über Forscher und Entdecker drehen und es wird parallel dazu gerade eine neue kinematografische Sprache erfunden, möchten wir diese natürlich auch benutzen“, erklärt Boje. Um dieses ambitionierte Filmvorhaben auf die Beine zu stellen, für das der Produzent 3-D-erfahrene Experten wie den polnischen Kameramann Slawomir Idziak sowie den Stereografen Andrzej Waluk engagiert hat, sind vom Erwerb der Option bis zum Drehstart im Oktober 2011 rund sechs Jahre verstrichen.
SPESE DI FINANZIAMENTO DEI FONDI SUB-NAZIONALI * / Förderausgaben Subnationaler Fonds * Grafico: spese in migliaia di Euro dei fondi sub-nazionali * Non sono stati analizzati tutti i fondi sub-nazionali, % 2009 / 2008 Grafik: Ausgaben subnationaler Fonds in Tausend EUR * Nicht alle subnationalen Fonds ausgewertet, % 2009 / 2008
115 503
144 975
Austria*
18 319
143 835
+4 % +30 %
118 366 20 828
Germany*
150 125
18 522
14 000
20 003
25 956 29 600
+10 %
27 000 17 000
5 000
Italy* 2005
2006
Molto più rapidamente è invece avvenuto il finanziamento del pluripremiato film austriaco Atmen, con il quale l’attore Karl Markovics ha debuttato dietro la macchina da presa. “Il budget era già pronto ancora prima che avessi finito di scrivere la sceneggiatura”, afferma Markovics. Per il neo regista è andato tutto troppo veloce perché si sentisse davvero sotto pressione. “È stato davvero sorprendente come il finanziamento di questo progetto sia filato liscio”, conferma il produttore Dieter Pochlatko, che, a Vienna e Graz, dirige la casa di produzione televisiva Epo-film. “Abbiamo dovuto fare i conti con una piccola riduzione del finanziamento richiesto al Fondo cinematografico di Vienna, e solo perché si trattava del lavoro di un debuttante. Altrimenti abbiamo sempre ricevuto il massimo sostegno possibile”. Ciò comprende anche un finanziamento allo sviluppo del progetto e alla produzione dell’Istituto cinematografico austriaco nonché una partecipazione dell’ORF. Inoltre si sono aggiunti i fondi regionali delle provincie della Bassa Austria e Cineart per la Stiria. Grazie all’iniziativa di finanziamento FISA (Filmstandort Austria), nata nel 2010, che riprende il modello del DFFF tedesco, è stato possibile finanziare il film, dal costo di 1,9 milioni di euro, completamente con mezzi provenienti dalla stessa Austria. FISA sostiene le produzioni cinematografiche in Austria con il 25 % del budget e, come il modello tedesco, prevede un numero ridotto di copie per la distribuzione iniziale. “In Austria non è possibile raccogliere più di 2,2 milioni di euro. Spesso, in Austria, si rivela più intelligente la decisione di realizzare un film più piccolo ma meglio girato, piuttosto che dedicarsi a un’intensiva ricerca delle fonti di finanziamento possibili”, assicura il produttore. Tra i suoi prossimi progetti c’è un film evento su Luis Trenker, da realizzarsi in occasione del 120° compleanno del pioniere del cinema di montagna, grazie alla coproduzione con la Roxy Film di Monaco di Baviera (Wer früher stirbt ist länger tot, Almanya) e con Tobias Moretti come protagonista. Le riprese, dirette dal regista Julian Pölsler, dovrebbero svolgersi nell’estate e nel tardo autunno del 2012 principalmente in Alto Adige. “È da accogliere con grande favore il fatto che ora sia possibile contare anche sulla zona di lingua tedesca in Italia”, sintetizza il produttore, “perché ci permette di servire al meglio l’intero bacino linguistico”.
2007
2008
2009
Wesentlich schneller erfolgte die Finanzierung bei dem preisgekrönten österreichischen Spielfilm Atmen, mit dem der Schauspieler Karl Markovics sein Regiedebüt gegeben hat. „Das Budget stand schon, bevor ich das Drehbuch fertig geschrieben hatte“, sagt Markovics. Dem Newcomer-Regisseur ging das fast zu schnell, weil er sich zeitlich dadurch unter Druck gesetzt fühlte. „Es war überraschend, wie glatt die Finanzierungszusagen bei diesem Projekt durchgegangen sind“, bestätigt der Produzent Dieter Pochlatko, der in Wien und Graz die Film- und Fernsehproduktionsfirma Epofilm betreibt. „Wir haben lediglich beim Filmfonds Wien eine kleine Reduktion der angesuchten Fördermittel gehabt, weil es sich bei diesem Film um ein Erstlingswerk handelt. Ansonsten wurde alles im vollen Umfang gefördert.“ Dazu gehörten eine Projektentwicklungs- und eine Produktionsförderung vom Österreichischen Filminstitut sowie eine Beteiligung des ORF. Hinzu kamen regionale Förderungen vom Land Niederösterreich sowie Cineart in der Steiermark. Dank der 2010 gestarteten Förderinitiative FISA (Filmstandort Austria), die dem Modell des deutschen DFFF nachempfunden ist, konnte der 1,9 Mio. Euro teure Spielfilm komplett aus Österreich heraus finanziert werden. FISA unterstützt Filmproduktionen in Österreich mit 25 % des Budgets und schreibt eine niedrigere Anzahl an Startkopien vor als das deutsche Vorbild.„Es ist in Österreich nicht möglich, mehr als 2,2 Mio. Euro aufzustellen. Es ist oft klüger, mit zwei Millionen einen kleinen, aber feinen Film in Österreich zu realisieren, als den massiven Fördertourismus in Kauf zu nehmen“, unterstreicht der Produzent. Zu seinen nächsten Projekten gehört ein Event-Movie über Luis Trenker, das er anlässlich des 120. Geburtstages des Bergfilmpioniers in Koproduktion mit der Münchner Roxy Film (Wer früher stirbt ist länger tot, Almanya) mit Tobias Moretti in der Hauptrolle realisieren will. Die Dreharbeiten sollen im Sommer und Spätherbst 2012 unter der Regie von Julian Pölsler überwiegend in Südtirol erfolgen. „Es ist sehr zu begrüßen, dass jetzt das deutschsprachige Italien angedockt hat“, resümiert der Produzent, „weil wir dadurch den gesamten Sprachraum besser bedienen können.“
Take # 2 79
Dossier
Il successo del cinema italiano ai Festival e al Box Office / Der Erfolg des italienischen Kinos auf Festivals und an der Kasse Il cinema italiano ha superato la sua crisi. Chi sono questi nuovi registi, autori e produttori che festeggiano un successo dopo l'altro, spaziando tra tutti i generi e i soggetti possibili? Come hanno fatto a superare i gravi tagli ai finanziamenti statali e a tenere testa ai profondi cambiamenti del mercato? Un resoconto di Antonio Autieri. / Das italienische Kino hat seine Krise überstanden. Wer sind die neuen Regisseure, Autoren und Produzenten, die auf der gesamten Klaviatur der Genres und Themen Erfolge feiern und wie haben sie die gravierenden Einschnitte in staatliche Förderungen und Umwälzungen des Marktes überwunden? Ein Zwischenbericht von Antonio Auteri. Text: Antonio Autieri
Il cinema italiano vive una fase di crescita costante e – salvo brevi parentesi – ininterrotta da circa un decennio. Uscita dalla lunga crisi, degli anni ‘80 e in parte ‘90, creativa e poi di risultati, la produzione italiana, colpita anche dalla dissoluzione dell’impero cinematografico Cecchi Gori che era il massimo produttore nazionale, all’inizio del nuovo ciclo si è giovata di due fattori strutturali importanti. Da una parte la creazione della casa di produzione Rai Cinema da parte della Tv di Stato Rai, e poi della sua controllata 01 Distribution in parallelo, dall’altra la crescita di Medusa Film, controllata dal network TV privato Mediaset, che ereditava molti dei nomi della scuderia Cecchi Gori e lanciava nuovi talenti come Gabriele Muccino e Ferzan Ozpetek, che nel 2001 con i loro successi L’ultimo bacio e Le fate ignoranti venivano definitivamente consacrati. In questo decennio si è assistito a una serie di fasi molto positive: autori capaci di dialogare con il pubblico, storie più “ampie” e meno autoreferenziali e buoni successi commerciali. Stiamo parlando, oltre che di Nanni Moretti da sempre con un suo forte pubblico, di registi come Marco Tullio Giordana, Paolo Virzì, Daniele Luchetti, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, Silvio Soldini e perfino autori che sembravano ai margini come Marco Bellocchio ed Ermanno Olmi. A questi si sono aggiunti di recente altri nomi come Paolo Sorrentino, Matteo Garrone o Emanuele Crialese che, dopo anni di digiuno, hanno riportato premi nei grandi festival internazionali di Cannes e Venezia, con film come Il divo, Gomorra, Nuovomondo e Terraferma;
80 Take # 2
Nach Überwindung der langen Krise der 80er und teilweise 90er Jahre befindet sich das italienische Kino seit zehn Jahren in einer Phase des Aufschwungs. Die italienische Produktionslandschaft, die auch von der Auflösung des Filmimperiums von Cecchi Gori, dem damals größten Filmproduzenten, betroffen war, machte sich zu Beginn des neuen Jahrhunderts dazu zwei wichtige strukturelle Faktoren zunutze: einerseits die Gründung der Produktionsgesellschaft Rai Cinema durch das staatliche Fernsehen Rai und ihrer Tochtergesellschaft 01 Distribution, andererseits das Wachstum von Medusa Film, Tochtergesellschaft des privaten Fernsehunternehmens Mediaset. Eine Reihe weiterer sehr positiver Faktoren waren zusätzlich zu verzeichnen: Regisseure, die mehr den Dialog mit dem Publikum suchten, weiter gefasste, weniger selbstbezogene Handlungen und daraus resultierende kommerzielle Erfolge gehörten dazu. Außer Nanni Moretti, der immer schon sein Publikum hatte, können in diesem Zusammenhang Namen von Regisseuren wie Marco Tullio Giordana, Paolo Virzì, Daniele Luchetti, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, Silvio Soldini genannt werden. Daneben aber auch Autoren, die eher Außenseiter waren, wie Marco Bellocchio und Ermanno Olmi. Zu ihnen gesellten sich in letzter Zeit weitere Namen wie Paolo Sorrentino, Matteo Garrone oder Emanuele Crialese, die, nach Jahren, in denen Italien leer ausgegangen war, mit Filmen wie Il Divo (Der Göttliche), Gomorra, Nuovomondo (Golden Door) und Terraferma Erfolge bei den großen internationalen Festivals von Cannes und Venedig feierten. Nicht zu vergessen La nostra vita von Luchetti, der ebenfalls in
Nuovomondo è uno dei primi film vincitori del festival. Il film racconta la vita molto povera vissuta, all’inizio del XX secolo, dai contadini nell’Italia meridionale. Il vedovo Salvatore, affascinato dai favolosi racconti degli emigranti, vende le sue proprietà e si avventura verso il nuovo mondo con i figli, Angelo e Pietro, e la madre, Donna Fortunata. Regia: Emanuele Crialese, 2006. / Nuovomondo ("Golden Door") ist einer der Festivalgewinner der frühen Stunde. Das Leben der Bauern in Süditalien zu Beginn des 20. Jahrhunderts ist karg. Der Witwer Salvatore, dem die sagenhaften Berichte der Auswanderer imponieren, verkauft seinen Besitz und wagt mit seinen Söhnen Angelo und Pietro und seiner Mutter Donna Fortunata die Überfahrt in die Neue Welt. Regie: Emanuele Crialese, 2006.
premi ai quali si aggiunge La nostra vita di Luchetti, premiato a Cannes per il miglior attore (Elio Germano) e L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, vincitori di premi nazionali prestigiosi come David di Donatello e Nastri d’argento. In seguito, a partire dal 2007 il boom, durato poche stagioni, dei film per giovani e teenager, come Ho voglia di te o Notte prima degli esami, che hanno ottenuto successi molto forti al box office. Negli ultimi due anni l’Italia ha assistito all’esplosione di una nuova commedia che, prendendo le mosse dalla tradizione nel cinema comico, allarga il genere a storie più riconoscibili e accettabili per un pubblico più ampio. Il punto di connessione con il filone precedente è il regista Fausto Brizzi che, dopo Notte prima degli esami e il suo sequel, ha realizzato commedie per un target più trasversale come Ex – Amici come prima! e il dittico Maschi contro femmine e Femmine contro maschi. Dietro di lui, si sono imposti nuovi registi e nuove pellicole: a cominciare da Che bella giornata (con l’esplosione del comico Checco Zalone), diretto da Gennaro Nunziante, che ha battuto tutti i record fermandosi a 43 milioni di euro (solo dietro ad Avatar), Benvenuti al Sud di Luca Miniero (oltre i 30 milioni di euro) e poi il film di satira politica Qualunquemente di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese, il corale Immaturi di Paolo Genovese e Nessuno mi può giudicare dell’esordiente Massimiliano Bruno. Da sottolineare anche il consolidamento della coppia comica Ficarra & Picone che punta anch’essa su una commedia divertente e garbata piuttosto che sulla comicità usa e
Cannes für den besten Schauspieler (Elio Germano) ausgezeichnet wurde und L’uomo che verrà (The Man Who Will Come) von Giorgio Diritti. Ab 2007 folgte dann ein Boom der Jugendfilme, der nur kurze Zeit andauerte, aber große Kassenerfolge wie Ho voglia di te (Ich steh auf Dich) und La notte prima degli esami (Night Before Exams) hervorbrachte. In den letzten zwei Jahren schaffte ein neues Komödiengenre in Italien den Durchbruch, das zwar seinen Ursprung in der traditionellen Filmkomödie hat, aber mit universelleren Themen ein breiteres Publikum anspricht. Das Bindeglied zu dieser Stilrichtung stellt der Regisseur Fausto Brizzi her. Nach Notte prima degli esami und seiner Fortsetzung schuf er populäre Komödien wie Ex – Amici come prima! sowie das Diptychon Maschi contro femmine (Männer Gegen Frauen) und Femmine contro maschi (Kusswechsel – Kein Vorspiel ohne Nachspiel). Nach Brizzi setzten sich neue Regisseure und neue Filme durch: angefangen bei Che bella giornata (What a Beautiful Day) von Gennaro Nunziante mit einem neuen Einspielrekord von 43 Mio. Euro (der den Comedian Checco Zalone schlagartig zum Star machte), über Benvenuti Al Sud (Willkommen im Süden) von Luca Miniero (mehr als 30 Mio. Euro), die Politsatire Qualunquemente (Whatsoeverly) von Giulio Manfredonia mit Antonio Albanese, dem unterhaltsamen Titel Immaturi (Zurück auf Los!) von Paolo Genovese bis hin zu Nessuno mi può giudicare des Debütanten Massimiliano Bruno. Hervorzuheben ist auch der Erfolg des Komikerduos Ficarra & Picone, die ebenfalls eher auf intelligenten Witz statt auf kurzlebige Komik setzen. Dies scheint das Schlüsselelement dieses erfolgreichen Genres zu sein. Ganz wie
Take # 2 81
Dossier Posti in piedi in Paradiso
Director: Carlo Verdone Script: Pasquale Plastino, Carlo Verdone Actors: Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Carlo Verdone Il nuovo film del regista Carlo Verdone si concentra sul dramma che viene vissuto dai padri separati. Un tema di grande attualità ed emozionalità mostrato con la giusta dose di umorismo.
Che bella giornata di Gennaro Nunziante ha registrato degli incassi record con 43 milioni di Euro, piazzandosi al secondo posto al botteghino, subito dopo Avatar. Questa commedia ha fatto conoscere repentinamente al grande pubblico il protagonista principale Checco Zalone. / Che bella giornata (Regie: Gennaro Nunziante) spielte die Rekordsumme von 43 Mio. Euro ein und liegt damit auf Platz zwei nach Avatar. Die Komödie um einen Wachmann machte Hauptdarsteller Checco Zalone schlagartig bekannt.
Il regista Carlo Verdone / Regisseur Carlo Verdone
getta. Sembra questa, con esiti diversi, la cifra di questo filone di successo. Senza tra l’altro dimenticare, nell’ambito della comicità che diventa commedia di costume, Carlo Verdone, autore nel 2009 di un grande risultato con Io, loro e Lara e presto sugli schermi con Posti in piedi in Paradiso (sul dramma, riletto in chiave brillante, degli uomini separati). È un filone più solido dei film “per giovani”, perché si rivolge a tutto il pubblico e perché, pur senza troppe pretese sociologiche, ha avuto il merito di partire sempre da un’osservazione della realtà, puntando su temi interessanti (l’integrazione degli stranieri e il rischio del terrorismo, le differenze nord/sud tra razzismo e simpatia inconfessata, la corruzione politica, l’immaturità dei quarantenni di oggi …). Ora il rischio che corre il cinema italiano è nella ripetizione: sia per la produzione a tamburo battente di alcuni sequel (sono in uscita Benvenuti al Nord e Immaturi – Il viaggio) che per la riproposizione in trame fotocopia di schemi e soggetti che hanno funzionato al box office. Peraltro, a chi teme che la ventata della nuova commedia metta in crisi il cinema d’autore, ha risposto Sorrentino con This Must be the Place, sceneggiatura interessante che ha conquistato un divo come Sean Penn e ottimo risultato nelle sale (con 6 milioni di euro è il record per un autore certo non facile). È grazie anche a un cinema italiano molto forte che si è tornati nel 2010 a cifre di spettatori complessivi (oltre i 120 milioni) che in Italia non si facevano registrare dalla metà degli anni ‘80. Nel 2011 c’è stata una lieve flessione, ma la “colpa” per una volta è stata del cinema americano meno forte del solito; gli italiani, il loro dovere lo hanno fatto in pieno. Tanto da avvicinarsi
all’incredibile quota di mercato del 40 %, che solo dieci anni fa era poco più della metà. Il merito del successo del cinema italiano sta anche nel rinnovamento del parco sale, con i multiplex nati 5 anni fa e ora diffusi fino a coprire il 50% del mercato. Non mancano i problemi per la produzione, a cominciare dai tagli statali al Fondo Unico per lo Spettacolo che da oltre vent’anni aiutava i produttori a realizzare film (spesso con regole opache e assistenzialistiche, poi riformate di recente). Ai tagli hanno sopperito in parte in questi anni i forti investimenti di Rai Cinema e Medusa e, negli ultimi anni, gli incentivi fiscali (Tax Credit) per produttori e anche per investitori esterni al settore. Incentivi che hanno aiutato a produrre film più costosi e dalle maggiori potenzialità, e quindi a generare incassi maggiori. Altro fenomeno rilevante per la produzione è la crescita dei fondi regionali, gestiti da Film Commission o da strutture dedicate volute dagli enti locali. Anche queste risorse, fondamentali, hanno contribuito a rendere meno dolorosa la stagione dei tagli governativi.
82 Take # 2
bei Carlo Verdone und seinen humoristischen Sittengemälden. Er hatte 2009 mit Io, loro e Lara (Me, Them and Lara ) einen großen Publikumserfolg und sein neues Werk Posti in piedi in Paradiso wird bald im Kino zu sehen sein. Der Film handelt vom Drama getrennt lebender Väter. In seinem Film geht Carlo Verdone von der Wirklichkeit aus – wenn auch ohne hohen soziologischen Anspruch – und setzt damit auf Themen, die viele betreffen: die Integrationsproblematik, die Gefahren des Terrorismus, das italienische Nord-Süd-Gefälle, Rassismus, politische Korruption, die Unreife der heutigen Vierzigjährigen … Anders als bei Jugendfilmen richtet sich diese Art von Komödien an ein breiteres Publikum – ein Trend der sich auszahlt und Folgen hat. Von den guten Ergebnissen beflügelt läuft das italienische Kino Gefahr, sich zu wiederholen: Schlag auf Schlag werden Fortsetzungen gedreht (derzeit wird schon an Benvenuti al Nord und Immaturi – Il viaggio gearbeitet) oder es werden Handlungen und Stoffe, die ein Kinoerfolg waren, identisch nachgedreht. Allen jedoch, die befürchteten, diese aktuelle Welle an Komödien könnte das Autorenkino hinwegspülen, hat Sorrentino mit This Must be the Place geantwortet. Das Drehbuch begeisterte den Filmstar Sean Penn für die Hauptrolle, eroberte sein Publikum im Sturm und spielte ein hervorragendes Ergebnis von 6 Mio. Euro ein, ein Rekord für einen nicht ganz einfachen Regisseur wie Sorrentino. Den italienischen Produktionen der vergangenen Jahre fehlte es nicht an Widrigkeiten, wie zum Beispiel die staatlichen Kürzungen am Kulturetat („Fondo Unico per lo Spettacolo“), mit dem seit mehr als 20 Jahren Filmproduzenten gefördert wurden. Diese Kürzungen wurden, wie Eingangs erwähnt, zum Teil durch das Engagement von Rai Cinema und Medusa und in der letzten Zeit
durch die steuerlichen Anreize (Tax Credit) aufgefangen. Diese Anreize machten es möglich, dass kostspieligere Filme mit mehr Potential gedreht werden konnten, was sich auch an den Einspielergebnissen niederschlug. Ein weiteres bedeutendes Phänomen für die Produktion ist das Wachstum der regionalen Fördereinrichtungen. Auch diese Mittel von grundlegender Bedeutung haben dazu beigetragen, dass sich die Kürzungen der Regierung weniger schmerzhaft ausgewirkt haben. Dank des starken italienischen Films wurden 2010 in den hiesigen Kinos mehr als 120 Mio. Besucher gezählt – Zahlen von denen seit Mitte der 80er Jahre niemand zu träumen wagte. Eine zusätzliche Rolle spielt hier sicher auch die Erneuerung des Kinobestandes – die neuen Multiplexe machen inzwischen 50 % des Marktes aus. 2011 war zwar ein leichter BesucherRückgang zu verzeichnen. Die Ursache dafür lag aber bei den amerikanischen Filmen, die nicht so erfolgreich waren wie üblich. Die Italiener hingegen haben voll und ganz ihre Schuldigkeit getan. So sehr, dass sie sich dem unglaublichen Marktanteil von 40 % genähert haben. Vor zehn Jahren wurde nicht mal die Hälfte davon erreicht.
È prossima l'uscita nelle sale di Posti in Piedi in Paradiso. La nuova tragicommedia targata Carlo Verdone tratta in chiave ironica della condizione dei padri divorziati. Stavolta Verdone si mette alla prova con un cinema piú maturo e meno adolescenziale, rivolgendosi a un pubblico che comprende tutte le fasce d'etá. Nonostante non si possa parlare di una particolare ambizione sociologica, il film ha il merito di sviluppare un racconto per immagini che parte dall'osservazione della realtá circostante, dando il giusto risalto a problematiche nazionali importanti (l' integrazione razziale, il pericolo del terrorismo, le differenze tra Nord e Sud tra razzismo e profonda simpatia, la corruzione politica, l'immaturitá dei quarantenni di oggi …). Der neue Film von Regisseur Carlo Verdone handelt vom Drama getrennt lebender Väter. Ein Thema großer Aktualität und voller Emotionalität – und mit dem passenden Witz verpackt. Posti in piedi in Paradiso wird bald im italienischen Kino zu sehen sein. Der Film handelt vom Drama getrennt lebender Väter. In seinem seinem Film geht Carlo Verdone von der Wirklichkeit aus – wenn auch ohne hohen soziologischen Anspruch – und setzt damit auf Themen, die viele betreffen: die Integrationsproblematik, die Gefahren des Terrorismus, das italienische Nord-Süd-Gefälle, Rassismus, politische Korruption, die Unreife der heutigen Vierzigjährigen ... Anders als bei den kürzlich in Italien populären Jugendfilmen richtet sich diese Art von Komödien an ein breiteres Publikum – ein Trend der sich auszahlt.
Take # 2 83
News
Genova, 21 luglio 2001, intorno a mezzanotte. È l’ultimo giorno del vertice G8. 300 poliziotti irrompono con violenza nell’edificio della scuola Diaz, dove alloggiano circa 100 manifestanti e danno vita a un bagno di sangue. Diaz – Non pulite questo sangue è prodotto dalla rinomata casa di produzione Fandango. Coproduttori sono Le Pacte (Fr) e Mandragora Pictures (Ro). Genua am 21. Juli 2001 gegen Mitternacht. Es ist der letzte Tag des G8-Gipfels. 300 Polizisten dringen mit Gewalt in das Gebäude der Diaz-Schule ein, in der sich gerade etwa 100 Demonstranten aufhalten, und richten dort ein Blutbad an. Diaz – Don‘t clean up this blood wird vom renommierten römischen Produktionshaus Fandango produziert. Koproduzenten sind Le Pacte (Fr) und Mandragora Pictures (Ro).
Cinema politico / Politisches Kino Il cinema politico rivive in Italia una nuova stagione. Il materiale, come anche in precedenza, ha provenienza nazionale, ma cresce costantemente il coinvolgimento di questioni internazionali. Questi temi sono un modello di successo a livello europeo? / Das politische Kino lebt auf in Italien. Die Stoffe sind nach wie vor nationalen Ursprungs, betreffen aber zunehmend internationale Themen. Sind explosive Stoffe ein europäisches Erfolgsmodell? Text: ANTONIO AUTIERI
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84 Take # 2
Nell’ambito dei film drammatici e d’autore, in Italia si torna a realizzare film di taglio politico di ambizioni importanti, anche commercialmente. Questo genere, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra agli anni ‘70, per un certo periodo è stato visto come poco remunerativo dai produttori. Sopravviveva a livello di nicchia, ma raramente con esiti interessanti, artisticamente e al botteghino. Negli ultimi anni però si sta delineando nel cinema italiano un genere politico più moderno, che guarda alla lezione americana e si contamina con altri generi (poliziesco, action). Un capostipite può essere considerato Romanzo criminale sulla banda della Magliana che insanguinò Roma e sulle sue ramificazioni con la politica. Prodotto nel 2004 da Cattleya con Warner Bros e diretto da Michele Placido, il film guarda al cinema hollywoodiano grazie a un eccellente ritmo, echi tragici, un eccelltente cast (Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca e altri ancora); il riscontro al box office italiano fu buono con circa 5 milioni di euro (ma al di sotto delle aspettative), cui si aggiunse un’ottima accoglienza internazionale al Festival di Berlino e soprattutto del pubblico in Francia, riaprendo un dialogo interrotto da tempo tra il nostro cinema e il mercato francese. Il film ha dato vita anche a una serie tv di successo. Ma è dal 2008 che la convinzione dei produttori è cresciuta, dopo i successi in Italia e all’estero di Gomorra di Matteo Garrone (tratto dal libro di Roberto
In Italien werden wieder mit großem Ehrgeiz politische Autorenfilme gedreht, die auch kommerziell erfolgreich sind. Zuvor wurde das Genre, obwohl es das italienische Kino nach dem Krieg bis in die 70er Jahre geprägt hatte, eine Zeit lang von den Produzenten als wenig einträglich angesehen. Es überlebte zwar als Nischenprodukt, jedoch waren die Produktionen, sowohl künstlerisch als auch von den Einnahmen her, selten überzeugend. In den letzten Jahren zeichnet sich jedoch im italienischen Kino ein moderneres politisches Genre ab, das sich am amerikanischen Vorbild orientiert und sich mit anderen Gattungen vermischt (Kriminalfilm, Action). Als ein Vorreiter kann Romanzo criminale (OT) angesehen werden. Er beschreibt die politischen Verstrickungen und das kriminelle Treiben einer Verbrecherorganisation in Rom. Der Film, produziert 2004 von Cattleya mit Warner Bros. unter der Regie von Michele Placido, orientiert sich klar am Hollywood-Kino. Mit einem ausgezeichneten Rhythmus, einem tragischen Widerhall, einer glanzvollen Besetzung (Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca, um nur einige Namen zu nennen) und mit Einnahmen von ca. 5 Mio. Euro war Romanzo criminale zwar ein Kinoerfolg in Italien, blieb aber unter den Erwartungen. Der Film erregte jedoch internationale Aufmerksamkeit auf der Berlinale und vor allem beim Publikum in Frankreich. Der seit längerem unterbrochene Dialog zwischen dem italienischen und dem französischen Markt konnte so wieder belebt werden. Nach den Erfolgen von Gomorra von Matteo Garrone
Take # 2 85
News
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Romanzo Criminale è un film sui rapporti con la politica della Banda della Magliana. Prodotto nel 2004 dalla Cattleya con la Warner Bros per la regia di Michele Placido, il film ha fatto probabilmente da apripista per questo genere ritrovato. / Der Kinofilm Romanzo criminale (OT) wurde zur Vorlage einer erfolgreichen TV-Serie. 2004 von Cattleya mit Warner Bros. unter der Regie von Michele Placido produziert, war der Film vielleicht der Wegbereiter für das wiederentdeckte Genre.
Il Divo, del regista Paolo Sorrentino, è la pluripremiata biografia cinematografica di produzione italo-francese dell’ex Presidente del Consiglio italiano Giulio Andreotti uscita nelle sale nel 2008. / Il Divo (Der Göttliche) von Regisseur Paolo Sorrentino ist eine preisgekrönte italienisch-französische Filmbiografie über den ehemaligen italienischen Ministerpräsidenten Giulio Andreotti aus dem Jahr 2008.
Ma i temi della criminalità organizzata o del fascino ambiguo del Potere sono universali, e quindi se ben inseriti in film di alto livello artistico (…) diventano carte forti da giocare all'estero. / Bandenkriminalität und die zweideutige Faszination der Macht sind allgemein gültige, internationale Sujets; wenn sie gut in einen künstlerisch anspruchsvollen Film eingebunden werden. Saviano) che raccontava la piaga della Camorra in Campania, e Il divo di Paolo Sorrentino, ritratto non autorizzato del politico e statista Giulio Andreotti. Sono temi e personaggi "locali", non del tutto comprensibili per un pubblico internazionale; ma i temi della criminalità organizzata o del fascino ambiguo del Potere sono universali, e quindi se ben inseriti in film di alto livello artistico (Garrone e Sorrentino hanno grandi capacità registiche e uno stile riconoscibile) diventano carte forti da giocare all’estero. Infatti i due film vinsero importanti premi a Cannes. Su quella scia si sono prodotti altri film "difficili", sulla politica, sul terrorismo o sulla criminalità intrecciata alla storia politica d’Italia, quasi sempre con coproduttori internazionali. La prima linea di Renato De Maria, sul terrorista Sergio Segio e la sua banda, ha attirato polemiche prima ancora dell’inizio delle riprese per il timore che ne emergesse un ritratto romantico del gruppo. Il film non è stato un successo al box office, ma ha però un interessante impianto produttivo dal momento che alla Lucky Red di Andrea Occhipinti si è unita la società belga dei fratelli Dardenne. Per Vallanzasca di Michele Placido, ritratto del criminale milanese degli anni 70 che si fece notare per il carisma e il fascino sulle donne, oltre che per la sua spietatezza, la produzione era addirittura di una major americana, la Fox. Il gioiellino di Andrea Molaioli racconta lo scandalo finanziario della Parmalat con ramificazioni nella politica nazionale. È imminente l’uscita di A.C.A.B. di
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(Basierend auf dem Roman von Roberto Saviano), der vom Übel der Camorra in Kampanien handelt, und Il divo (Der Göttliche) von Paolo Sorrentino, einem nicht autorisierten Porträt des Politikers und Staatsmanns Giulio Andreotti, wurden ab 2008 die Produzenten zuversichtlicher. Es sind zwar „lokale“ Themen und Personen, die einem internationalen Publikum nicht unbedingt vertraut sind. Bandenkriminalität und die zweideutige Faszination der Macht sind jedoch gleichzeitig allgemein gültige Sujets. Wenn sie in einen künstlerisch anspruchsvollen Film eingebunden werden, haben sie gute Karten, auch im Ausland gespielt zu werden. Sowohl Gomorra als auch Il divo gewannen Preise in Cannes. Nach ihren Vorbildern entstanden weitere „schwierige“ Filme, über Politik, Terrorismus oder die mit der politischen Geschichte Italiens verstrickte Kriminalität – fast immer mit internationalen Koproduzenten. La prima linea (The Front Line), von Renato De Maria, über den Terroristen Sergio Segio und seine Bande, sorgte noch vor Beginn der Dreharbeiten für Kontroversen, weil befürchtet wurde, dass das Bild des Terrorimus von dem Film romantisch verzerrt würde. Die Produktion war kein Publikumserfolg, hatte aber in der Finanzierung eine interessante Konstellation, da sich Lucky Red von Andrea Occhipinti mit der belgischen Firma der Brüder Dardenne zusammenschloss. Vallanzasca (Die Engel des Bösen) von Michele Placido, ein Porträt des gleichnamigen Mailänder Kriminellen der 70er Jahre, wurde sogar von einem amerikanischen Major, der Fox, produziert. Weitere Beispiele schließen hier an:
In Diaz - Non pulite questo sangue Daniele Vicari racconta degli avvenimenti accaduti nel 2001 durante il G8 di Genova quando, la sera del 21 luglio, la polizia fece irruzione nella scuola Diaz dove stavano dormendo un centinaio di manifestanti, ferendone gravemente alcuni. Alti ufficiali di polizia nei mesi seguenti cercarono di nascondere intenzionalmente le prove. / Daniele Vicari zeichnet in seinem Drama DIAZ ein Bild der Geschehnisse während einer Razzia der Polizei gegen Globalisierungsgegner auf dem G8-Gipfel 2001 in Genua. Bei diesem Vorfall wurden zahlreiche Aktivisten schwer verletzt. Dutzende hochrangige Polizeioffiziere sind damals nicht nur extrem brutal vorgegangen, sondern haben die Aktion auch bewusst vertuscht.
Sergio Sollima, che descrive gli eccessi di un reparto di polizia, come pure Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana che rievoca l’attentato di Piazza Fontana del 1969 in cui a Milano morirono 17 persone e la stagione del terrorismo fascista. Soprattutto c’è grande attesa per Diaz – Non pulire questo sangue” di Daniele Vicari, sulle operazioni di polizia contro i manifestanti al G8 di Genova nel 2001. Fortemente voluto da Domenico Procacci di Fandango, che non è riuscito a convogliare l’interesse degli abituali partner Medusa e Rai forse spaventati dal soggetto, il film ha visto entrare nel progetto i francesi di Le Pacte e i romeni di Mandragora. Un tempo un film scomodo e costoso come questo, senza la partecipazione di una delle maggiori reti tv, non si sarebbe potuto produrre. In questo caso, come anche per Il caimano di Nanni Moretti (che lo produsse con la francese Bac, senza la Rai) e Il divo (che non aveva a monte i diritti tv preacquistati, per anni rimasti invenduti), si può tentare di produrre con partner privati o stranieri, forse attirati dalle inevitabili polemiche che garantiscono la popolarità necessaria al buon esito del film al box office. Senza contare che, per il loro taglio moderno e visivamente efficace, questi film, rispetto ai titoli simili ma "minimalisti" dei decenni scorsi, possono rivolgersi a un pubblico più ampio ed essere più appetibili per i grandi festival e i territori internazionali, con potenzialità di premi e incassi importanti in vari paesi.
A.C.A.B. (All Cops Are Bastards) von Sergio Sollima, der demnächst im Kino anläuft, beschreibt die Übergriffe eines Polizeikommandos und Romanzo di una strage (OT) von Marco Tullio Giordana, ruft die Zeit des faschistischen Terrors und das Attentat von 1969 auf der Piazza Fontana in Mailand in Erinnerung. Vor allem aber wird Diaz – Non pulire questo sangue (DIAZ – Don´t clean up this blood) von Daniele Vicari mit großer Spannung erwartet. Dieser Film lag Domenico Procacci von Fandango sehr am Herzen; jedoch konnte er das Interesse der Partner Medusa und Rai nicht wecken, denen der Stoff vielleicht zu explosiv war. Dafür beteiligten sich die Franzosen von Le Pacte und Mandragora aus Rumänien an diesem Projekt. Vor Jahren noch wäre ein kostspieliger, unbequemer Film wie dieser ohne die Beteiligung einer der beiden großen Fernsehsender nicht zustande gekommen. In diesen Fällen wird heute versucht, mit privaten oder ausländischen Partnern zu produzieren. Letztere werden unter Umständen sogar von den Kontroversen angezogen, die von politischen Themen ausgehen, da diese in der Vermarktung ein guter Wegbereiter für den Erfolg eines Filmes sein können. Ganz zu schweigen von der Tatsache, dass sich die neuen Filme mit ihrem modernen und visuell ansprechenden Zuschnitt, anders als manche der „minimalistischen“ Titel der vergangenen Jahrzehnte, allein schon von ihrem formalen Stil her an ein breiteres Publikum wenden. Das macht sie interessant für die großen Festivals und den ausländischen Markt – wo Preise und zusätzliche Einspielerfolge winken.
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News
Panorama
Intervista con Daniele Vicari, regista di Diaz – Non pulite questo sangue / Interview mit Daniele Vicari, Regisseur von Diaz – Don’t clean up this blood Interview: Sara Valduga
Daniele Vicari Lo sceneggiatore e regista Daniele Vicari, nato il 26 febbraio 1967, ha già realizzato diversi documentari e lungometraggi. Nel 2002 è stato invitato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il suo film Velocità massima, l’anno successivo ha vinto il David di Donatello per il suo debutto alla regia e nel 2007 ha vinto il suo secondo David di Donatello per il documentario Il mio paese. Nell’intervista realizzata da Sara Valduga, Daniele ci svela le sue passioni per il mondo del cinema. Der Drehbuchautor und Regisseur Daniele Vicari, geboren am 26. Februar 1967, hat bereits verschiedene Dokumentationen und Spielfilme realisiert. Mit seinem Film Velocità massima wurde er 2002 zum Wettbewerb der Filmfestspiele in Venedig eingeladen, im Jahr darauf gewann er einen David di Donatello, den wichtigsten italienischen Filmpreis, für sein Regie-Debüt, im Jahr 2007 den zweiten für seinen Dokumentarfilm Il mio paese. Im Interview mit Sara Valduga verrät Daniele, was seine Leidenschaft für den Film ausmacht.
Come è nata la tua passione per il cinema? Per caso, studiando letteratura all’Università la Sapienza di Roma. Lì ho cominciato a seguire dei corsi di cinema tenuti dal Prof. Guido Aristarco, un grande critico cinematografico, e mi sono appassionato dell’argomento. Quale tipo di esperienze ti hanno portato ad essere il regista impegnato che sei oggi? Mi sono sempre interessato di questioni ambientali e politiche. Naturalmente una persona porta le proprie esperienze e le proprie attitudini dentro al lavoro che fa, soprattutto se si tratta di un lavoro creativo. Io però non ho mai fatto un film politico in senso stretto. Diaz non è un film politico? Più che un film politico, è un film horror. Nella sceneggiatura di Diaz, non pulire questo sangue vengono descritte scene che fanno rabbrividire. Per me era importante raccontare le cose che sono accadute quel giorno, perché credo che tutti quanti dobbiamo guardare in faccia anche questo aspetto poco conosciuto nel nostro Paese. Noi amiamo raccontarci come italiani brava gente, ma questo non aiuta. Se un popolo intero accetta certe derive, diciamo estreme, senza rifletterci sopra non potremo andare da nessuna parte. Credi che il cinema sia un buon mezzo di riflessione pubblica? Si. Potrebbe essere un buon mezzo per riflettere su ciò che accade nel mondo. Anche perché gli altri media vanno molto veloci, non hanno il tempo di fermarsi a riflettere. Quando si fa un film si costruisce una scena nel dettaglio, ci vuole un giorno intero per realizzare un minuto di pellicola. Quindi c’è anche il tempo per la riflessione, che va oltre lo spettacolo e oltre la pura e semplice spettacolarizzazione delle cose. Il cinema può essere un mezzo
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Woher stammt deine Leidenschaft für das Kino? Ich bin während meines Literaturstudiums in Rom durch Zufall an das Thema gekommen. Ich habe dort einige Vorlesungen des bekannten Filmkritikers Prof. Guide Aristarco besucht. Er hat mich für den Film begeistert. Gibt es bestimmte persönliche Erfahrungen, die deine Arbeit als Regisseur besonders geprägt haben? Ich habe mich schon immer für politische und ökologische Themen interessiert. Natürlich wird man immer von eigenen Erfahrungen und Sichtweisen beeinflusst, vor allem wenn es sich um kreative Arbeit handelt. Bis jetzt habe ich allerdings noch nie einen politischen Film im engeren Sinne realisiert. Diaz ist also gar kein politischer Film? Mehr als ein politischer, er ist eher ein Horrorfilm. Im Drehbuch werden schauderhafte Szenen beschrieben. Für mich war es wichtig, das zu erzählen, was an diesem Tag vorgefallen ist. Ich glaube, dass wir alle uns den Tatsachen stellen müssen. Wir lieben es, uns als gute Menschen darzustellen, aber das ist wenig hilfreich. Wenn ein gesamtes Volk gewisse Ereignisse derart extremer Natur akzeptiert, ohne darüber nachzudenken, werden wir uns nicht weiterentwickeln. Glaubst du, dass das Kino ein Mittel zur kollektiven Reflexion sein könnte? Ja. Es könnte ein gutes Mittel dafür sein, über das nachzudenken, was in der Welt vor sich geht. Auch weil die anderen Medien sehr schnelllebig sind und keine Zeit dafür lassen, anzuhalten und nachzudenken. Beim Schaffen eines Films baut man die Szenen im Detail auf, es ist ein ganzer Tag nötig, um eine Minute Film-Material zu realisieren. Deshalb gibt es auch Zeit zum Reflektieren, die über das
per analizzare i significati della nostra vita, del nostro vivere sociale, di elementi che altrimenti non avremmo mai messo a fuoco. Definiresti il tuo film come un film di denuncia? Sarà anche un film di denuncia, non c’è dubbio. Più che altro però è un film radicalmente legato agli avvenimenti. Avvenimenti che mi hanno colpito profondamente, perché io, sinceramente, non avrei mai voluto esserci li dentro. Mi sono sempre chiesto: “e se io fossi stato li, se mia figlia fosse stata li?”.
Schauspiel und über das reine spektakuläre In-Szene-Setzen hinausgeht. Kino kann ein Mittel sein, um die Bedeutung unseres Lebens zu analysieren, gesellschaftliche Beziehungen, Elemente, die wir ansonsten nie in den Fokus gestellt hätten. Definierst du dein Projekt als ein Film, der anklagt? Es wird auch ein Film, der anklagt, ohne Zweifel. Aber mehr als alles ist es ein Film, der strikt an die Vorkommnisse gebunden ist. Ereignisse, die mich sehr getroffen haben, weil ich, ehrlich gesagt, niemals
Se un popolo intero accetta certe derive, diciamo estreme, senza rifletterci sopra, non potremo andare da nessuna parte. / Wenn ein gesamtes Volk gewisse Ereignisse derart extremer Natur akzeptiert, ohne darüber nachzudenken, werden wir uns nicht weiterentwickeln. Come stanno andando i lavori di ripresa in Alto Adige? Stiamo facendo delle cose difficili, però grazie alla buona organizzazione che avete riusciamo a farlo bene. Cosa pensi dei fondi regionali? Li trovi importanti per il cinema di oggi? Certo. La cultura non può essere lasciata semplicemente al libero mercato, perche esso ha altre aspettative, altre caratteristiche. La cosa che si fa fatica a comprendere, sul piano politico ma anche su quello sociale, è che l’investimento in alcuni settori della cultura aiuta lo sviluppo, sia dell’economia stessa che del territorio. Prossimi progetti in mente? Non riesco a pensare ad altri progetti. Questo film mi ha travolto. Spero di riuscire a finirlo come si deve.
vor Ort hätte sein wollen. Ich habe mich immer gefragt: „Und wenn ich dort gewesen wäre, wenn meine Tochter dort gewesen wäre?“ Wie liefen die Dreharbeiten in Südtirol? Wir hatten uns einige schwierige Szenen vorgenommen, aber dank der guten Organisation vor Ort konnten wir diese gut realisieren. Was hältst du von den Regionalförderungen? Findest du sie wichtig für das Kino von heute? Sicher. Die Kultur kann nicht einfach dem freien Markt überlassen werden, denn sie hat andere Eigenschaften, andere Erwartungen. Für Politik und Gesellschaft ist es leider schwierig zu verstehen, dass ein Investment in bestimmte Kulturbereiche die Wirtschaft an sich und speziell auch die Wirtschaft des entsprechenden Territoriums stärkt.
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News
Verso nuovi orizzonti / Auf zu neuen Gipfeln Una visita a Patrick Kofler, Mauro Podini e Martin Rattini. Da oltre dieci anni, insieme al partner Günther Innerebner, al momento non presente, gestiscono una “azienda orientata ai valori”. Il più alto di questi – oltre alla passione per i film – è la sostenibilità. Ora, con una nuova offerta, vorrebbero compiere una buona azione e, allo stesso tempo, portare la loro passione per la sostenibilità nell’industria del cinema. / Ein Besuch bei Patrick Kofler, Mauro Podini und Martin Rattini. Die drei betreiben gemeinsam mit ihrem gerade nicht anwesenden Partner Günther Innerebner seit über zehn Jahren ein wertorientiertes Unternehmen. Dessen höchster Wert ist – neben der Liebe zum Film – die Nachhaltigkeit. Jetzt wollen sie mit einem neuen Angebot Gutes tun, indem sie ihre Liebe nachhaltig in die Filmwirtschaft einbringen. Text: Stephan Burkoff Photo: Jürgen Schabes
I tre imprenditori Martin Rattini, Patrick Kofler e Mauro Podini sul balcone del loro quartier generale a Bolzano. Dietro la facciata ben conservata dell’edificio, si sviluppano concetti moderni, nuove idee e prestazioni di servizio affidabili. / Mit ihrem Büro residieren die vier Unternehmer in einem schönen Gründerzeitaltbau im Zentrum Bozens. Hinter der klassischen Fassade herrscht eine konzentrierte und kreative Atmosphäre.
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Quanto sia importante la sostenibilità lo si capisce soprattutto quando si ha a che fare con la sua assenza, il che è successo anche a Patrick Kofler e Martin Rattini, quando in Ecuador hanno visto con i propri occhi quanto l’industria petrolifera avesse distrutto il paesaggio della foresta pluviale, fino ad allora intatta, scacciando le popolazioni indigene dalle terre nelle quali avevano sempre vissuto. In ogni caso, questa esperienza e il documentario che ne è risultato, è all’origine della loro missione: portare il tema della sostenibilità al centro della società. Con la loro agenzia di comunicazione e di produzione cinematografica lo fanno già da dieci anni, riscuotendo successi concreti. Tra i loro committenti figurano, tra gli altri, la città di Monaco di Baviera, per la quale hanno sviluppato e realizzato il concetto di marketing per la Capitale su due ruote. Come è stato possibile trasformare l’ideale della sostenibilità in un tema di massa? A questa domanda risponde Patrick Kofler: “La nostra strada è quella di promuovere idee, prodotti e progetti che riflettano la nostra missione per mezzo di una comunicazione professionale,
Wie wichtig Nachhaltigkeit ist, erkennt man häufig erst dann, wenn man dem Gegenteil gegenübersteht. So ist es vielleicht auch Patrick Kofler und Martin Rattini ergangen, als sie gemeinsam in Ecuador gesehen haben, wie die Ölindustrie die bis dahin unberührte Landschaft des Regenwaldes zerstörte und den Ureinwohnern ihre Lebensgrundlage entzog. Jedenfalls sind dieses Erlebnis und ein daraus resultierender Dokumentarfilm der Ursprung ihrer Mission: das Thema Nachhaltigkeit ins Zentrum der Gesellschaft zu bringen. Mit ihrer Kommunikationsagentur und Filmproduktionsfirma machen sie das nun schon seit zehn Jahren mit Erfolg. Zu ihren Auftraggebern gehört unter anderem die Stadt München, für die sie ein Marketingkonzept für die Radlhauptstadt entwickelt und umgesetzt haben. Wie gelingt es, das Thema Nachhaltigkeit zum Massenthema zu machen? „Unser Weg ist, Ideen, Produkte und Projekte, die unserer Mission entsprechen, durch professionelle Kommunikation, emotionales Marketing und packende Filme zu fördern“, antwortet Patrick
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marketing emozionale e immagini avvincenti. In particolare – prosegue Kofler – è con i documentari che, negli anni scorsi, siamo riusciti ad attirare l’attenzione sugli aspetti problematici del nostro mondo”. Per Kofler, Rattini e Podini, le esperienze e il know-how nel settore del documentario si stanno rivelando ora partner preziosi nella realizzazione di una produzione cinematografica in Alto Adige. alpinisten, questo il nome del loro spin-off, è il marchio con il quale, da breve tempo, si propongono nel settore della service-production. Il primo progetto da loro curato è stata la produzione del documentario tedesco Die Fugger, della Florian Film di Colonia, per il quale in Alto Adige è stata eseguita la rievocazione storica nonché la post-produzione. “Collaborando con noi – spiega convinto Martin Rattini – i nostri clienti e partner possono anche approfittare della nostra pluriennale esperienza in project management e del nostro know-how nel settore del marketing”. Per questo, nella gamma delle competenze di alpinisten sarà compreso anche il tema del marketing cinematografico, un settore che, nonostante sia spesso sottovalutato dai cineasti, secondo le previsioni dei tre imprenditori vedrà aumentare la propria importanza in maniera esponenziale. Nonostante la denominazione alpinisten, a Kofler, Rattini e Podini non interessa esclusivamente la realizzazione di film di montagna. Il nome sta infatti a simboleggiare un preciso valore e un concreto metodo di lavoro che, sottolineano gli appassionati scalatori, vale sia per un’escursione in alta quota che per la realizzazione di un film: “Ci si pone un obiettivo, ci si prefigura la strada migliore per raggiungerlo. Cosa devo portare con me? Quale attrezzatura mi serve? Ci si impegna, si suda, si maledice la propria ambizione, ci si chiede perché si sia scelto di infliggersi tutto ciò, tutto questo stress… Poi, alla fine, si raggiunge l’obiettivo, si arriva in vetta, il film è finito. Sono necessari un paio di minuti, quindi si guarda con un certo distacco a quanto si è raggiunto e si pensa orgogliosi: wow, sono davvero felice di essere
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Una favola invernale ladina / Ein ladinisches Wintermärchen
I Fugger / Die Fugger
Nel documentario del produttore Patrick Kofler un narratore di storie viene mandato nel desolato paese di montagna La Pli, per sviluppare assieme ai bambini di una scuola elementare la loro prima fiaba sul tema della paura degli stranieri. I bambini hanno due settimane di tempo. Quello che inizia con entusiasmo e divertimento, si trasforma ben presto in un processo che implica alti e bassi, e che aiuterà i bambini ad imparare che non c’è divertimento senza serietà e libertà senza limiti. / In der Dokumentarfilmproduktion ein Ladinisches Wintermärchen (Produzent Patrick Kofler) wird ein Geschichtenerzähler in das entlegene Bergdorf La Pli entsandt, um mit einer Gruppe von Grundschulkindern ihr erstes eigenes Märchen zu dem Thema „Angst vor dem Fremden“ zu erarbeiten. Sie haben zwei Wochen Zeit. Was mit Euphorie und kindlichem Spiel beginnt, entwickelt sich bald zu einem Prozess voller Höhen und Tiefen, bei dem die Kinder lernen müssen, dass in jedem Spaß auch Ernst und in jeder Freiheit auch Grenzen stecken.
Il film Die Fugger narra dell’ascesa e della caduta di una famiglia di imprenditori asburgica, che ebbe un grande potere decisionale sulla storia europea per oltre duecento anni. A questa produzione hanno partecipato gli alpinisten, organizzando e collaborando alle riprese e al sound editing. Per la postproduzione hanno anche eseguito il montaggio, il color grading, le musiche, il sound mix, le voci e il design. Il film sarà mandato in onda da ZDF/Arte e WDR. / Der Film Die Fugger (Produktion Florianfilm) erzählt vom Aufstieg und Niedergang einer Augsburger Unternehmer-Dynastie, die über zwei Jahrhunderte hinweg die europäische Geschichte entscheidend mitbestimmte. Bei der Produktion der Fugger haben die alpinisten Organisationsaufgaben bei den Dreharbeiten sowie den Ton übernommen. In der Postproduktion gehörten Schnitt, Color Grading, Musikkomposition, Soundmix, Sprachaufnahmen und Design zu ihren Aufgaben. Der Film wird in ZDF/Arte und WDR ausgestrahlt.
Kofler auf diese Frage. „Insbesondere mit Dokumentarfilmen ist es uns in den vergangenen Jahren immer wieder gelungen, auf Problempunkte unserer Welt aufmerksam zu machen“, so Kofler weiter. Die Erfahrungen und das Know-how im Bereich Dokumentarfilm sind es jetzt, die Kofler, Rattini und Podini zu wertvollen Partnern bei Filmproduktionen in Südtirol machen. alpinisten heißt ihr Spin-off, unter dessen Label sie seit kurzer Zeit Leistungen als Service-Produktion anbieten. Das erste betreute Projekt war die deutsche Dokumentarfilmproduktion Die Fugger der Florianfilm in Köln, für die aufwendige Reenactments sowie die Postproduktion in Südtirol durchgeführt wurden. „Unsere Kunden und Partner werden in der Zusammenarbeit mit uns auch von unserem jahrelang erprobten Projektmanagement sowie von unserem Know-how im Marketing-Sektor profitieren“, ist Martin Rattini überzeugt. Konsequenterweise soll aus diesem Grund auch das Thema Film-Marketing zum Aufgabenspektrum der alpinisten gehören, ein nach Ansicht der drei Unternehmer immer wichtiger werdender Bereich, der von Filmproduzenten häufig unterbewertet werde. Trotz der Bezeichnung alpinisten geht es Kofler, Rattini und Podini mitnichten nur um die Betreuung von Bergfilmen. Der Name steht eher für bestimmte Werte und bestimmte Arbeitsweisen, die, so erklären es die passionierten Bergfexe, gleichermaßen für das Bergsteigertum und das Filmemachen gelten und wichtig sind: „Man hat ein Ziel, man überlegt, wie komme ich da am besten hin? Wen nehm’ ich mit? Welche Ausrüstung brauche ich … man keucht, man schwitzt, man schnauft, man flucht, fragt sich, warum tue ich mir das an, diesen Stress? Und dann erreicht man das Ziel, ist auf dem Gipfel, der Film ist fertig. Man braucht ein paar Minuten, schaut dann mit etwas Abstand auf das Erreichte und denkt stolz: Wow, bin ich glücklich, dass wir es hierher geschafft
riuscito a realizzare tutto questo”. Così Patrick illustra entusiasta la parabola tutta in salita del team di ripresa alpina, che non potrebbe funzionare senza lavoro di squadra e fiducia reciproca. A fianco dell’assolvimento delle questioni amministrative e fiscali, del rilascio delle autorizzazioni alle riprese e alla consulenza legale, gli Alpinisti possono offrire il loro sostegno ai propri committenti nella fase di pre-produzione con ricerche di varia natura, la scelta dei soggetti e le necessarie operazioni di casting. Ma viene offerto anche un servizio a 360° alla produzione stessa: pianificazione dei viaggi, organizzazione degli alloggi per il team, gestione organizzativa sul set,equipaggiamento e oggettistica di scena. alpinisten può fungere da vero e proprio punto di riferimento per la casa di produzione riguardo a tutte le necessità in Alto Adige garantendo, nelle vesti di partner locale, un avanzamento della produzione il più regolare possibile. “Grazie alle nostre esperienze come registi – sottolinea Podini – possiamo sostenere le case di produzione anche nella fase di sviluppo del soggetto e della sceneggiatura”. Kofler completa quindi il concetto ricordando che, nel caso di Die Fugger, una gran parte dei servizi di post-produzione sono stati eseguiti proprio in Alto Adige grazie al lavoro di alpinisten. “Tramite il nostro ampio network – spiega – ci è stato possibile mettere insieme un ottimo gruppo di lavoro, in grado di occuparsi di ogni fase della lavorazione, dal montaggio fino alla colonna sonora”. Le ambizioni di alpinisten sono elevate: “Con il nostro potenziale e insieme alla nostra rete di prestatori di servizi professionali– affermano i tre imprenditori all’unisono – vogliamo diventare leader nel settore dell’offerta di servizi per la realizzazione e la promozione di film in Alto Adige”. Il punto focale dell’attività resta comunque quello dei documentari, genere nel quale l’azienda possiede grande esperienza e savoir-faire. La scalata alla prossima vetta, la produzione di un lungometraggio, è già in programma – e sarà, come sempre accade prima di una salita particolarmente impegnativa, preparata estremamente bene.
haben“, illustriert Patrick begeistert die Parabel der kletternden Filmcrew, die ohne Teamarbeit und gegenseitiges Vertrauen nicht funktioniert. Neben der Klärung verwaltungsrechtlicher und Steuerfragen, dem Einholen von Drehgenehmigungen und juristischem Rat können die alpinisten für Auftraggeber in der Vorproduktion bei der Recherche, Motivsuche und den notwendigen Castings behilflich sein. Aber auch für die Produktion selbst bieten sie einen Rundum-Service: Von der Reiseplanung und Organisation der Unterkünfte für das Team über die Betreuung und Organisation am Set bis zum Equipment und der Requisite kümmern sich die alpinisten als Brückenkopf der Produktionsfirma um alle Notwendigkeiten in Südtirol und sorgen so als lokaler Partner für einen reibungslosen Ablauf der Produktion. „Durch unsere eigenen Erfahrungen als Filmemacher können wir Produktionsfirmen zum Beispiel aber auch bei der Stoffentwicklung und der Dramaturgie unterstützen“, unterstreicht Podini. Und Kofler ergänzt, dass für Die Fugger ein Großteil der Postproduktionsleistungen über die alpinisten in Südtirol abgewickelt wurde: „Durch unser großes Netzwerk konnten wir ein tolles Team zusammenstellen, das sich vom Schnitt über die Filmmusik bis zum Colour Grading um alles gekümmert hat“, so Kofler. Der Anspruch der alpinisten ist hoch: „Mit unserem Potential und gemeinsam mit unserem Netzwerk an professionellen Dienstleistern und Filmemachern wollen wir führender Anbieter für die Realisierung und Kommunikation von Filmen in Südtirol werden“, so die drei Unternehmer unisono. Schwerpunkt soll dabei zunächst das Dokumentarfilmgenre sein, in dem man den größten Erfahrungsschatz und sehr viel Sicherheit besitzt. Die Besteigung des nächsten Gipfels, des der Spielfilmproduktion, ist aber schon in Planung – und wird, wie beim Bergsteigen üblich, extrem gut vorbereitet sein.
Take # 2 93
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Programma di sostegno agli autori RacConti #1 / Autorenförder programm Racconti #1 Nella selezione per poter partecipare a RACCONTI #1, numerosi autori internazionali sono stati invitati a presentare nuove idee per film che avessero un legame sostanziale con l’Alto Adige. Una volta selezionate le idee più promettenti, scopo dell’iniziativa è quello di svilupparle ulteriormente nell’ambito di due Script Lab grazie all‘ausilio di una guida professionale – con l’obiettivo finale di collocare questo materiale sul mercato per mezzo del network della BLS. / Geschichten zu entwickeln, ist wie einen Spross zu züchten. Er braucht einen gesunden Samen und den richtigen Boden, Aufmerksamkeit und Pflege, damit eine kräftige Pflanze entstehen kann. Im Rahmen des Autorenförderprogramms RACCONTI #1 hat BLS die erste Saat ausgebracht.
Nella selezione per poter partecipare a RACCONTI #1, numerosi autori internazionali sono stati invitati a presentare nuove idee per film che avessero un legame sostanziale con l’Alto Adige. Una volta selezionate le idee più promettenti, queste vengono ulteriormente sviluppate nell’ambito di due Script Lab grazie all‘ausilio di una guida professionale – con l’obiettivo finale di collocare questo materiale sul mercato per mezzo del network della BLS. Tenuto conto di ciò, le richieste della giuria - chiamata a valutare con estrema attenzione le 156 opere inviate - si sono rivelate piuttosto alte. Nella scelta, oltre al riferimento diretto all’Alto Adige, hanno ricoperto un ruolo importante anche il potenziale dell’autore, il potenziale commerciale del materiale, nonché la sua idoneità dal punto di vista di un eventuale finanziamento della produzione ad opera di BLS. Molti dei materiali presentati hanno soddisfatto a pieno le richieste. La qualità dei soggetti cinematografici migliori era così alta che si è deciso di dividere il primo premio del concorso, un soggiorno di ricerca in Alto Adige della durata di sei settimane e una borsa di studio di 2000 EUR tra due autori. Michael Kofler, altoatesino, ha ricevuto la borsa di studio, mentre il berlinese Claas Junge nel corso dell’anno potrà soggiornare sei settimane in Alto Adige. L’appoggio del birrificio Forst ha sovvenzionato il primo premio di RACCONTI #1. Insieme a Michael Kofler e Claas Junge, altri dodici autori provenienti da Alto Adige, Italia, Germania, Norvegia e Irlanda hanno potuto beneficiare del workshop di scrittura della durata di tre giorni che Si è tenuto a fine gennaio in Alto Adige. Gli argomenti dei loro racconti spaziano da Ötzi alla Associazione volontariato in montagna dell’Alto Adige. Sotto la guida di esperti sceneggiatori internazionali, che per l’occasione hanno vestito i panni di tutors, nel corso del primo Script Lab i partecipanti hanno approfondito e sviluppato drammaturgicamente i rispettivi soggetti cinematografici. Ora, sia online che tramite un successivo laboratorio, gli autori saranno ulteriormente sostenuti dai docenti nell’elaborazione di un trattamento finale.
94 Take # 2
Im Wettbewerb um die Teilnahme an RACCONTI #1 wurden internationale Autoren aufgerufen, Filmideen einzureichen, die einen direkten inhaltlichen Bezug zu Südtirol haben. Die zwölf meistversprechenden von ihnen werden im Rahmen eines sogenannten Script Labs unter fachlicher Anleitung weiterentwickelt – mit dem Ziel, die Stoffe über das BLS-Netzwerk letztendlich am Markt zu platzieren. Dementsprechend hoch war der Anspruch der Jury, als sie die 156 Einreichungen auf Herz und Nieren prüfte. Neben einem direkten Südtirol-Bezug spielten bei der Auswahl der Beiträge das Potential des Autors, das Marktpotential des Stoffes sowie dessen perspektivische Eignung für eine Produktionsförderung durch die BLS eine Rolle. Viele der eingereichten Ansätze erfüllten diese Anforderungen. Die Qualität der besten eingereichten Filmideen war sogar so hoch, dass man sich dazu entschloss, den Hauptpreis des Wettbewerbs, einen sechswöchigen Rechercheaufenthalt in Südtirol sowie ein Stipendium in Höhe von 2000 Euro, unter zwei Autoren aufzuteilen. Michael Kofler aus Südtirol erhielt für seinen Stoff das Stipendium, während der Berliner Claas Junge die sechswöchige Station in Südtirol absolviert. Ermöglicht wurde der Hauptpreis von RACCONTI #1 durch die Unterstützung der Brauerei Forst. Mit Michael Kofler und Claas Junge freuten sich zwölf weitere Autoren aus Südtirol, Italien, Deutschland und Irland zudem auf eine dreitägige Schreibwerkstatt, die Ende Januar in Südtirol stattfand. Ihre Themen reichen von Ötzi bis zum Verein Freiwillige Arbeitseinsätze in Südtirol. Unter Anleitung von internationalen Drehbuch-Tutoren konnten sie ihre Filmideen im Script Lab verdichten und dramaturgisch weiterentwickeln. Im Anschluss werden die Autoren von den Dozenten online sowie im Rahmen eines weiteren Labs dabei unterstützt, fertige Treatments auszuarbeiten.
Idee selezionate: quali prospettive / AUsgewählte Filmideen: Ausblick BLS pubblicherà tutte le idee cinematografiche prescelte in una brochure che sarà distribuita in maniera mirata ai produttori. Saranno inoltre selezionati alcuni autori che presenteranno il proprio materiale ai produttori di Germania, Austria e Italia nell’ambito di INCONTRI #2, il meeting dedicato alle coproduzioni organizzato dalla BLS che si terrà ad Aprile 2012. Non appena un produttore dovesse decidere di realizzare uno di questi progetti, la casa produttrice potrà fare richiesta di un contributo alla pre-produzione alla BLS per un ulteriore sviluppo del progetto. Potete trovare ulteriori informazioni sui risultati di RACCONTI #1, sugli autori e sullo sviluppo delle loro storie all’indirizzo internet www.bls.info/it/racconti, su Facebook e nella prossima edizione di TAKE.
Docenti / Dozenten Tom Schlesinger Noto per la propria partecipazione alle sceneggiature di Nowhere in Africa e Jenseits der Stille, Schlesinger lavora come sceneggiatore, drammaturgo e consulente sia in Germania che negli USA. Tra i suoi committenti ci sono Marc Sotking, Robert Watts, gli Zoetrope Studios di Francis Ford Coppola, la Miramax, gli Universal Studios, la Columbia Pictures, Constantin Film e TV 60. / Bekannt für seine Mitarbeit an den Drehbüchern zu Nirgendwo in Afrika und Jenseits der Stille. Schlesinger arbeitet als Drehbuchautor, Dramaturg und Berater in Deutschland und in den USA. Zu seinen Auftraggebern gehören Marc Sotkin, Robert Watts, Francis Coppola’s Zoetrope Studios, Miramax, Universal Studios, Columbia Pictures, Constantin Film und TV 60. Daniel Speck Tra i suoi progetti recenti si annoverano Fischer fischt Frau, Zimtstern und Halbmond e Indovina chi sposa mia figlia. Lavora come drammaturgo e docente di sceneggiatura presso varie istituzioni, tra le quali la HFF di Monaco di Baviera, la ifs di Colonia, la DFFB di Berlino e la Master Class Ludwigsburg-Parigi. Attualmente collabora, tra l’altro, con Yellow Bird Pictures, Bavaria Film e ZDF. / Zu seinen letzten Projekten gehören Fischer fischt Frau, Zimtstern und Halbmond und Maria, ihm schmeckt's nicht! Er arbeitet als Dramaturg und Drehbuchdozent unter anderem für die HFF München, die ifs Köln, die DFFB Berlin und die Master Class LudwigsburgParis. Aktuell arbeitet er unter anderem für Yellow Bird Pictures, Bavaria Film und das ZDF. Giacomo Durzi Come sceneggiatore e consulente per lo sviluppo di sceneggiature e materiali cinematografici ha collaborato con le più importanti case di produzione ed emittenti italiane. Il suo ultimo progetto è stato l’adattamento italiano del primo episodio della serie In treatment (Wildside). Come regista ha realizzato una serie di documentari per RAI, History Channel, NBC, Channel 4 e MTV. / Als Drehbuchautor und Berater für Drehbuch und Stoffentwicklung hat er mit den wichtigsten italienischen Produktionsfirmen und TV-Sendern zusammengearbeitet. Sein letztes Projekt war die italienische Adaption der ersten Folgen der Serie In Treatment (Wildside). Als Regisseur verwirklichte er eine Reihe von Dokumentarfilmen für RAI, History Channel, NBC, Channel 4 und MTV.
BLS veröffentlicht alle ausgewählten Filmideen als Pitch in einer Broschüre, die gezielt an Produzenten verteilt wird. Außerdem werden einige Autoren ausgewählt, ihren Stoff auf dem im April 2012 von BLS organisierten Koproduktionsmeeting INCONTRI #2 vor Produzenten aus Deutschland, Österreich und Italien zu präsentieren. Sobald ein Produzent für ein Projekt gewonnen ist, kann die Produktionsfirma für die Weiterentwicklung des Projekts die sogenannte Produktionsvorbereitungsförderung bei BLS beantragen. Mehr über die Ergebnisse von RACCONTI #1, die Autoren und die Entwicklung ihrer Geschichten erfahren Sie online unter www.bls.info/de/racconti, bei Facebook und in der nächsten Ausgabe von TAKE.
Partecipanti Scriptlab RACCONTI #1 / Teilnehmer Scriptlab RACCONTI #1 • ZWEITLAND Michael Kofler (IT/ST) • CROSSING THE GREEN LINE Claas Junge (DE) • 1240 METER ÜBER DEM MEER Ane H. Lykka & Alexandra Kaufmann (IT/ST) • ESCAPE TO THE MOUNTAINS Christoph Busche (DE) • PEAK REFLECTION Cristina Gadotti & Erica Gianesini (IT) • SMALL FISH Enrica Gatto (IT) • THE DIARY Pascal Yorks (DE) & Matthias Lintner (IT/ST) • ÖTZI & ICH Anke Klaaßen (DE) • FRÄULEIN Caterina Carone (IT) • ICE MAN Brendan Foley (IR/UK) • ROMEO & JULIAN Gabi Arnold (DE/SW)
Premio RACCONTI #1 / Erster Preis RACCONTI #1 Zweitland di Michael Kofler racconta la storia universale, politica e senza tempo di due fratelli dietro le quinte della cosiddetta Notte dei fuochi nell’Alto Adige degli anni ’60. Oltre alla possibilità di partecipare allo Script Lab, Kofler riceverà una borsa di studio dell’ammontare di 2000 Euro. Crossing the Green Line è un western altoatesino ambientato nel 1928 in Val Casies, al confine con l’Austria. Claas Junge è riuscito a dare vita ad una storia dal fortissimo impatto visivo. Oltre alla partecipazione allo Script Lab, a Junge è stato offerto un soggiorno di ricerca in Alto Adige nella veste di Writer in residence della durata di sei settimane. Zweitland von Michael Kofler erzählt eine zeitlose, universelle und politische Geschichte von zwei Brüdern vor dem Hintergrund der sogenannten Feuernacht im Südtirol der 60er Jahre. Ergänzend zur Teilnahme am Script Lab erhält Kofler ein Stipendium in Höhe von 2000 Euro. Crossing the Green Line ist ein Südtiroler Western, der im Jahr 1928 im Gsiesertal an der Grenze zu Österreich spielt. Claas Junge gelingt es, eine Geschichte mit ausgeprägter visueller Kraft entstehen zu lassen. Junge wird neben der Teilnahme am Script Lab ein sechswöchiger Rechercheaufenthalt als Writer in Residence in Südtirol ermöglicht.
Take # 2 95
News
Talents
Talents
Text: Emanuela Genovese & Birgit Heidsiek
Lucia Mascino Attrice / Schauspielerin Versatile e originale, Lucia Mascino è un volto noto al pubblico del cinema d’autore e del teatro, dove è diventata la musa di Filippo Timi, regista teatrale e apprezzato attore (protagonista per registi come Bellocchio, Salvatores e Costanzo). Sia per il teatro che per il cinema, Lucia Mascino ha interpretato tanti personaggi, dimostrando una notevole capacità di sperimentazione e una buona dose di umiltà. Selezionando, ma senza pretendere ruoli da protagonista, ha lavorato con tanti autori come Moretti per Habemus Papam, De Maria per La prima linea, Tummolini per Un altro pianeta (selezionato al Festival di Venezia e al Sundance) lanciandosi anche in commedie come Diverso da chi? di Contarello. Nel 2010 ha vinto il premio Vittorio Mezzogiorno. Nel 2012 la vedremo in ben tre film, Il rosso e il blu di Piccioni, La scoperta dell’alba della Nicchiarelli e Good as You di Lamberti. E.G.
Luca Marinelli Attore / Schauspieler Il talento dell’immedesimazione. Luca Marinelli è una scommessa vinta per il cinema italiano. Due anni fa il suo primo esordio cinematografico. Aveva solo 25 anni e si era appena diplomato presso la prestigiosa Accademia di arte drammatica Silvio D'Amico. Saverio Costanzo cercava il suo protagonista per La solitudine dei numeri primi. Con la sua performance Marinelli ha convinto tutti: un ruolo difficile per il quale doveva cambiare anche fisicamente, ingrassando e dimagrendo durante le riprese. Il film fu selezionato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Due anni dopo Marinelli gira il suo secondo film, L’ultimo terrestre di Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi. E di nuovo Marinelli cambia il suo fisico al servizio del personaggio, diventando un trans, al fianco del protagonista. Anche questo in gara per il Leone d’oro. Ora è sul set di Roundtrip di Elisa Fuksas e presto sarà il protagonista del nuovo lavoro di Paolo Virzì. E.G.
96 Take # 2
Fabio Mollo Regista / Regisseur Lucia Mascino ist eine vielseitige und originelle Darstellerin – und keine Unbekannte für Theaterfreunde und Fans des Autorenkinos. Sie ist die Muse von Filippo Timi, Theaterregisseur und geschätzter Schauspieler. Sowohl im Theater als auch im Film hat Lucia Mascino eine große Experimentierfreudigkeit bewiesen. Und auch eine gute Dosis Bescheidenheit. Sie hat nicht nur Hauptrollen angestrebt, sondern eine Auswahl an feinen Projekten getroffen und mit Autoren wie Moretti für Habemus Papam, De Maria für La prima linea, Tummolini für Un altro pianeta (ausgewählt zum Festival von Venedig und Sundance) gearbeitet und sich auch in Komödien wie Mal was anderes? von Contarello versucht. 2010 hat sie den Preis Vittorio Mezzogiorno gewonnen. 2012 werden wir sie sogar in drei Filmen sehen, in Il rosso e il blu von Piccioni, La scoperta dell’alba von Nicchiarelli und Good as You von Lamberti. E.G.
Prestigio e tenacia. Con molti premi e cortometraggi. Tutto ebbe inizio nel 2007, quando Fabio Mollo, dopo aver ottenuto il BA Honour Bachelor of Arts in Visual presso la University of East London, si diplomò al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il suo corto Giganti, fresco ritratto di una generazione di adolescenti che fa fatica a volare alto in una città del Sud Italia, ha girato in tutto il mondo conquistando premi. Come il premio per il miglior cortometraggio al 25° Torino Film Festival, una menzione per la regia ai Nastri d'argento 2008, passando per la selezione ufficiale della 58° edizione della Berlinale Shorts, fino al tanto atteso esordio. Nel 2012 il trentunenne Fabio Mollo dirigerà Il Sud è niente, progetto selezionato all’Atelier della Cinéfondation del Festival di Cannes 2011. Protagonisti scelti per questo film, che sarà una coproduzione tra l’Italia e la Francia, Valentina Lodovini e Guido Caprino. E.G.
Prestige und Hartnäckigkeit – mit vielen Preisen: Es begann 2007, als Fabio Mollo, nachdem er den BA Honour Bachelor of Arts in Visual an der University of East London erhalten hatte, sein Filmstudium am Centro Sperimentale di Cinematografia in Rom abschloss. Sein Kurzfilm Giganten, ein rührendes Porträt einer Generation von Jugendlichen, die Mühe haben, sich in einer Stadt Süditaliens zu etablieren, wurde auf der ganzen Welt gezeigt und hat verschiedene Preise gewonnen: den Preis für den besten Kurzfilm beim 25. Turiner Film-Festival, eine lobende Erwähnung für die Regie beim Nastro d’Argento 2008 sowie die Aufnahme in den offiziellen Wettbewerb der 58. Berlinale Shorts. 2012 wird der 31-jährige bei The South Is Nothing Regie führen, einem Projekt, das für das Atelier der Cinéfondation des Festivals von Cannes 2011 ausgewählt wurde. Die Hauptdarsteller dieses Films, einer italienisch-französischen Koproduktion, werden Valentina Lodovini und Guido Caprino sein. E.G.
Anna Maria Mühe Attrice / Schauspielerin Luca Marinelli ist ein Glücksfall für das italienische Kino. Vor zwei Jahren stand er zum ersten Mal vor der Kamera. Er war 25 und hatte soeben seine Schauspielausbildung an der namhaften Accademia di arte drammatica Silvio d’Amico abgeschlossen. Saverio Costanzo suchte seinen Hauptdarsteller für Die Einsamkeit der Primzahlen. Mit seiner Leistung hat Marinelli alle überzeugt: eine Rolle, bei der er auch seinen Körper verändern musste, indem er während der Dreharbeiten zu- und wieder abnahm. Der Film wurde in das Wettbewerbsprogramm des internationalen Filmfestivals von Venedig aufgenommen. Zwei Jahre später dreht Marinelli seinen zweiten Film, L’ultimo terrestre von Gian Alfonso Pacinotti, Künstlername Gipi. Und erneut verändert er seinen Körper: Er wird zum Trans an der Seite des Hauptdarstellers. Auch dieser Film landet im Wettbewerb um den Goldenen Löwen. Derzeit dreht Marinelli Roundtrip von Elisa Fuksas und demnächst wird er der Hauptdarsteller des neuen Films von Paolo Virzì sein. E.G.
Con la sua straordinaria potenza espressiva e la sua capacità di cogliere istintivamente il tono giusto, Anna Maria Mühe ha impressionato tutti con November Child (Novemberkind), il dramma di Christian Schwochow incentrato sulla divisione tra est e ovest. Molti i riconoscimenti ricevuti per il doppio ruolo interpretato in questo road movie, tra cui una nomination come migliore attrice al Deutscher Filmpreis. La figlia della defunta coppia di attori Jenny Gröllmann e Ulrich Mühe è stata scoperta all’età di quindici anni in occasione dello street casting tenuto dalla regista svedese Maria von Heland, che la volle con sé nel film Big Girls don’t cry (Große Mädchen weinen nicht) del 2002. Da allora la giovane promessa del cinema è stata protagonista di numerosi film quali Love in toughts (Was nützt die Liebe in Gedanken), Schwesterherz, nonché del dramma Cracks in the shell (Die Unsichtbare). La European Film Promotion (EFP) ha incoronato la promettente attrice ventiseienne con lo Shooting Star Award europeo 2012. B.H.
Mit ihrer ungewöhnlichen Ausdrucksstärke und der Fähigkeit, instinktiv den richtigen Ton zu treffen, begeisterte Anna Maria Mühe in dem Ost-West-Drama Novemberkind von Christian Schwochow. Für ihre Doppelrolle in diesem tragischen Roadmovie erhielt sie zahlreiche Auszeichnungen, darunter eine Nominierung als beste Hauptdarstellerin für den Deutschen Filmpreis. Entdeckt worden ist die Tochter des verstorbenen Schauspielerehepaars Jenny Gröllmann und Ulrich Mühe als 15-Jährige beim Street Casting von der schwedischen Regisseurin Maria von Heland, die sie 2002 in dem Spielfilm Große Mädchen weinen nicht besetzte. Seitdem stand das Nachwuchstalent in zahlreichen Kinofilmen wie Was nützt die Liebe in Gedanken, Schwesterherz sowie in dem Schauspieldrama Die Unsichtbare vor der Kamera. Die European Film Promotion (EFP) hat die 26-jährige Nachwuchsschauspielerin zum Europäischen Shooting Star 2012 gekürt. B.H.
Take # 2 97
News
Panorama News
Talents Florian Cossen Sceneggiatore / Drehbuchautor Grazie al suo toccante debutto, Das Lied in mir, il giovane attore e regista tedesco ha fatto incetta di premi della critica e del pubblico in occasione dei festival internazionali di Montreal, Zurigo, Hof e Biberach. Nel suo dramma familiare, girato a Buenos Aires e realizzato come film di diploma dell’Accademia del cinema del Baden-Württemberg di Ludwigsburg, affronta una tematica politica. Ancora oggi, le Madri della piazza della Rivoluzione di maggio manifestano ogni giovedì di fronte al palazzo presidenziale argentino per tenere viva la memoria dei propri figli scomparsi durante la dittatura militare. Con questa regia, sorprendentemente matura, Cossen, che ha vissuto a Buenos Aires nel 2006 come studente ospite, porta con grande forza emotiva la vita interiore della protagonista di fronte allo spettatore. Prima degli studi cinematografici, il tedesco Cossen aveva già lavorato come assistente alla regia in produzioni cinetelevisive e pubblicitarie, firmando anche la regia di diversi cortometraggi. B.H.
Mit seinem bewegenden Spielfilmdebüt Das Lied in mir hat der deutsche Autor und Nachwuchsregisseur auf internationalen Filmfestivals in Montreal, Zürich, Hof und Biberach diverse Publikums- und Kritikerpreise abgeräumt. In seinem in Buenos Aires gedrehten Familiendrama, das als Abschlussfilm an der Filmakademie Baden-Württemberg in Ludwigsburg entstanden ist, thematisiert er ein Politikum. Noch heute beklagen die Madres de la Plaza de Mayo (Mütter des Platzes der Mairevolution) jeden Donnerstag vor dem Präsidentenpalast ihre während der Militärdiktatur verschwundenen Kinder. In dieser erstaunlich reifen Regiearbeit führt Cossen, der 2006 als Gaststudent in Buenos Aires gelebt hat, dem Publikum das Gefühls- und Innenleben der Protagonistin unmittelbar vor Augen. Vor seinem Filmstudium hat der deutsche Diplomatensohn als Regieassistent bei Kino-, TV- und Werbeproduktionen gearbeitet und verschiedene Kurzfilme gedreht. B.H.
Jochen Laube Produttore / Produzent Con i pluripremiati film November Child e Das Lied in mir, il giovane produttore tedesco ha messo a segno due notevoli successi cinematografici. L’affermazione sul grande schermo gli era però già riuscita con il suo film di diploma Urlaub vom Leben per il quale, nel 2006, ricevette il premio dello Studio Hamburg come miglior debuttante nella categoria Miglior lungometraggio. Durante i suoi studi all’Accademia del cinema del Baden-Württemberg di Ludwigsburg, Jochen Laube è stato inoltre assistente alla produzione per Le valigie di Tulse Luper di Peter Greenaway. Con la sua casa di produzione, la Sommerhaus, ha prodotto il lungometraggio Blindflug, che ha inaugurato la sezione Perspektive Deutsches Kino alla Berlinale 2007. Nel suo curriculum risalta anche il documentario Das Leben ist kein Heimspiel, vincitore di vari premi. Dal 2008 dirige come produttore l’ufficio della teamWorx TV & Film srl a Ludwigsburg. Tra le sue produzioni più recenti anche il dramma Cracks in the shell, uscito nei cinema in tempo per la Berlinale 2012. B.H.
98 Take # 2
Mit den Spielfilmen Novemberkind und Das Lied in mir hat der deutsche Jungproduzent zwei beachtliche Kinoerfolge erzielt. Der Sprung auf die große Leinwand gelang ihm bereits mit seinem Diplomfilm Urlaub vom Leben, für den er 2006 den Studio Hamburg Nachwuchspreis in der Kategorie Bester Spielfilm erhielt. Während seines Studiums an der Filmakademie Baden-Württemberg sammelte Jochen Laube als Produktionsassistent Erfahrungen bei Peter Greenaways The Tulse Luper Suitcase. Mit seiner eigenen Produktionsfirma Sommerhaus produzierte er den Spielfilm Blindflug, der 2007 die Berlinale-Reihe Perspektive Deutsches Kino eröffnete. Auf sein Konto geht ebenso der preisgekrönte Dokumentarfilm Das Leben ist kein Heimspiel. Seit 2008 leitet er als Produzent bei der teamWorx TV & Film GmbH das Büro in Ludwigsburg. Zu seinen jüngsten Produktionen gehört das Schauspieldrama Die Unsichtbare, das zur Berlinale 2012 im Kino gestartet ist. B.H.
Appuntamenti / Ortstermin Abbiamo incontrato quattro altoatesini, a cui i film piacciono e ai quali lavorano. Li abbiamo incontrati in luoghi che per loro hanno un significato particolare. Ciascuno dei quali contribuisce a creare e conservare momenti speciali. E ciascuno a modo suo. Uno sguardo dietro le facciate, nel vero senso della parola. / Wir haben vier Südtiroler getroffen, die den Film lieben – und für ihn arbeiten. Und zwar an Orten, die für sie eine besondere Bedeutung haben. Jeder von ihnen trägt dazu bei, dass besondere Augenblicke entstehen und konserviert werden können. Und jeder von ihnen tut dies auf seine eigene Weise. Ein Blick hinter die Fassaden im sprichwörtlichen Sinne. Text: Stephan Burkoff Photos: Jürgen Schabes
Take # 2 99
Panorama News
Panorama
Monopolista di cose straordinarie e di soluzioni tecniche a prova di errore / Ich bin Monopolist für seltsame Dinge und reibungslose technische Abläufe Daniel Mahlknecht è nato in Alto Adige e, tranne che per un breve soggiorno a Roma, ha sempre vissuto qui. Diplomato alla scuola di cinema ZeLIG, vive tuttora in un appartamento condiviso nato nel 1996, situato nella stessa strada della scuola e, da allora, sempre abitato da studenti di cinema. Da dieci anni Daniel gestisce la piccola casa di produzione De Palmer Film e si descrive come un “monopolista di cose straordinarie”. Grande sostenitore delle riprese digitali, oltre che lavorare sui suoi progetti, Mahlknecht opera nel settore dei documentari e il suo impegno professionale come cameraman, montatore e, soprattutto, come tecnico specialista di tutto quello che concerne il settore cinematografico, gli ha consentito di ritagliarsi un posto davvero speciale nel panorama regionale. Se qualcuno, in Alto Adige, ha bisogno di qualcosa in particolare, con Daniel trova sempre la persona giusta, sia che si tratti di materiale cinematografico, manutenzione o riparazione di attrezzature, sia che si tratti di bricolage, assemblaggio o ideazione di strumenti speciali. Daniel, solo per fare un esempio, è in grado di sciare con quasi qualsiasi tipo di equipaggiamento caricato sulle spalle. Anche questo, per lui, è solo un’altra questione di tecnologia.
100 Take # 2
Daniel Mahlknecht ist in Südtirol geboren und hat bis auf einen kurzen Aufenthalt in Rom immer hier gelebt. Als Absolvent der Filmschule ZeLIG wohnt er noch heute in einer 1996 gegründeten WG, die in derselben Straße wie die Schule liegt und seit jeher von Filmschülern bewohnt wird. Daniel betreibt seit zehn Jahren die kleine Produktionsfirma De Palmer Film und bezeichnet sich selbst als „Monopolisten für seltsame Dinge“. Der Analogfilm-Fan arbeitet nämlich neben seinen eigenen Projekten im DokumentarfilmBereich und seinen professionellen Engagements als Kameramann, Techniker oder Cutter vor allem als Spezialist für alles Technische im Filmbereich und hat damit eine Sonderstellung in der Region. Wenn irgendjemand in Südtirol irgendetwas Spezielles braucht, dann ist er bei Daniel gut aufgehoben. Ganz gleich, ob es um Filmmaterial, Instandhaltung und Reparatur von Equipment oder das Basteln, Tüfteln und Erfinden von Sonderanfertigungen geht. Seine Herkunft bringt für ihn einige Vorteile mit sich: Beispielsweise kann hier fast jeder mit Equipment auf dem Rücken Ski fahren. Auch das ist für ihn nur eine Frage der Technik.
Take # 2 101
Panorama News
Panorama
Vivere in Alto Adige è come lavorare sul set / In Südtirol zu leben, ist fast wie die Arbeit am Set Partendo da una formazione scolastica di tipo scientifico, Valeria Errighi ha dato alla sua vita una svolta decisiva verso il mondo della creatività e delle arti figurative. Dopo la laurea triennale in Musica, Spettacolo e Cinema a Padova, che ha completato con una laurea specialistica, sono subito seguiti i primi impegni nelle vesti di location manager per una produzione di Interlinea e di assistente alla produzione per una produzione Fandango – che, dopo quattro giorni di riprese in Alto Adige, l’avrebbe volentieri portata con sé a Roma. Oltre al suo impegno come libera professionista nel settore della logistica e dell’organizzazione nell’ambito di produzioni professionali nazionali ed estere, Valeria dirige un laboratorio cinematografico per giovani nel quale emerge chiaramente la sua speciale predisposizione ai rapporti con le persone. “Vivere in Alto Adige è quasi come lavorare sul set – così tante culture che si incontrano”, spiega. Valeria ama il cinema. La sua passione per i film è nata nelle sale di proiezione, poi si è approfondita grazie al suo lavoro come bigliettaia ed è oggi lo sfondo ideale per il suo lavoro quotidiano, durante il quale vive il film come un’esperienza quasi mistica.
102 Take # 2
Auf Basis einer wissenschaftlich orientierten Schulbildung hat Valeria Errighi eine schnelle Wende in die Welt der Kreativität und der Darstellenden Künste genommen. Nach ihrem Studium in den Fächern Musik, Kunst und Film in Padua, das sie zunächst mit einem Bachelor und dann mit einem Master abgeschlossen hat, folgten schnell erste Engagements als Location Managerin für eine Produktion der Interlinea und als Produktionsassistentin bei einer FandangoProduktion – die sie nach den vier Drehtagen in Südtirol am liebsten gleich mit nach Rom genommen hätte. Neben ihren freiberuflichen Engagements im Bereich Logistik und Organisation bei professionellen Produktionen aus dem In- und Ausland leitet Valeria eine Filmwerkstatt für Jugendliche, wodurch ihre besondere Begabung im Umgang mit Menschen deutlich wird. „In Südtirol zu leben, ist fast wie die Arbeit am Set – so viele Kulturen treffen aufeinander“, sagt sie. Valeria liebt das Kino. Im Kinosaal hat ihre Leidenschaft für den Film begonnen, als Kartenabreißerin hat sie diese vertieft und heute ist die Leinwand der Sehnsuchtsort ihrer täglichen Arbeit, der Film eine fast mystische Erfahrung.
Take # 2 103
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Panorama
Voglio lasciare qualcosa dietro di me e mostrare alla gente la mia patria culturale / Ich möchte etwas hinterlassen und den Menschen meine kulturelle Heimat zeigen La carriera cinematografica di Philipp Morawetz ha preso il via con filmati dedicati a sci e snowboard. Da allora, però, sono successe moltissime cose. Dopo uno stage alla Bavaria di Monaco, sono seguiti quattro anni al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, un master nel settore della produzione cinematografica alla UCLA e una collaborazione con il suo idolo Dino De Laurentiis, in occasione della quale ha potuto imparare moltissimo, soprattutto nel settore dello story development. Dopo il suo ritorno in Alto Adige lo scorso anno, Philipp ha fondato la sua personale azienda di servizi alla produzione “Giafatto”, realizzando ben presto i primi progetti. Giafatto, sintesi dell’espressione “già fatto”, spiega chiaramente come Philipp pensa e lavora. Il punto d’incontro da lui stesso proposto, il “Knottenkino”, il grande cinema della natura, mostra bene cosa significhi per lui l’Alto Adige – un territorio nel quale il paesaggio montano si fonde alla magia del cinema. Al momento Philipp fa il pendolare tra Monaco e Bolzano, ma l’Alto Adige continua a rappresentare per lui i ricordi, gli amici, la famiglia e il futuro. “Voglio lasciare qualcosa dietro di me e mostrare alla gente la mia patria culturale”, spiega esprimendo il desiderio di riuscire, un giorno, a tradurre in immagini una delle più belle leggende altoatesine.
104 Take # 2
Philipp Morawetz’ Karriere im Film hat mit Ski- und Snowboardfilmen angefangen. Seitdem ist allerdings einiges passiert. Nach einem Praktikum bei der Bavaria in München folgten vier Jahre an der Filmhochschule in Rom, ein Master im Bereich Filmproduktion an der UCLA und eine Zusammenarbeit mit seinem Idol Dino de Laurentiis, bei dem er vor allem viel im Bereich Story Development lernen konnte. Nach seiner Rückkehr nach Südtirol im vergangenen Jahr hat Philipp seine eigene Service-Produktion Giafatto gegründet und schnell erste Projekte verwirklicht. Giafatto bedeutet „schon erledigt“ und bringt auf den Punkt, wie er denkt und arbeitet. Der von ihm vorgeschlagene Treffpunkt, das Knottenkino, stellt genau das dar, was Südtirol für ihn bedeutet – ein Ort, an dem sich die Berglandschaft mit dem Zauber des Kinos vereint. Heute pendelt Philipp zwischen München und Bozen, wobei Südtirol für ihn vor allem für Erinnerungen, Freunde, Familie und Zukunft steht. „Ich möchte etwas hinterlassen und den Menschen meine kulturelle Heimat zeigen“, sagt er und wünscht sich, einmal eine der schönen Südtiroler Sagen zu verfilmen.
Take # 2 105
Panorama News
Panorama
In un film storico la biancheria può anche pizzicare un pochino / Unterwäsche darf in einem Historienfilm auch mal etwas zwicken Nastassja Kinspergher è nata a Bolzano, ha studiato fashion design a Milano, dove si è laureata nel 2007, ed era appena arrivata a Berlino in cerca di fortuna quando il telefono ha squillato per proporle il primo lavoro come costumista nella serie “Un passo dal cielo”, riportandola così in patria. Questa produzione, per lei, ha rappresentato un’esperienza tanto emozionante da indicarle la strada da seguire. Al termine dei sei mesi di produzione, la decisione di rimanere nel mondo del cinema era ormai stata presa. Per Nastassja il lavoro sul set è questione di riflessione. “La giusta biancheria, anche se non si vede, contribuisce a creare l’immagine perfetta sullo schermo”, spiega. “Alla fine si tratta di cercare la perfezione. I vestiti giusti facilitano l’attore nel processo di immedesimazione nel ruolo e pertanto, almeno secondo la mia opinione, in un film storico la biancheria dovrebbe anche pizzicare un pochino”. Sono molti i vestiti che cuce lei stessa, ma allo stesso tempo esegue anche il classico lavoro di approvvigionamento, servendosi dai guardaroba dei teatri locali. “L’Alto Adige, per me, è un sogno diventato realtà. A renderlo particolarmente eccitante è il grande numero di contrasti che vengono a incontrarsi proprio qui”.
106 Take # 2
Nastassja Kinspergher ist in Bozen geboren, hat Modedesign in Mailand studiert, dort 2007 ihren Abschluss gemacht und war gerade in Berlin angekommen, um dort ihr Glück zu versuchen, als ihr Telefon klingelte und der erste Job als Kostümbildnerin für die Serie Un passo del Cielo sie wieder zurück in die Heimat zog. Diese Produktion war für sie eine aufregende und richtungsweisende Erfahrung. Nach den sechs Monaten Produktion stand ihre Entscheidung fest, beim Film zu bleiben. Für Nastassja ist ihre Arbeit am Set eine Frage der Reflexion. „Die richtige Unterhose trägt, auch wenn man sie nicht sieht, zum perfekten Bild auf der Leinwand bei“, sagt sie. „Im Grunde geht es um Perfektion. Die richtigen Kleider machen es dem Schauspieler leichter, sich in die Rolle einzufinden, und deshalb darf Unterwäsche in einem Historienfilm meiner Meinung nach auch mal etwas zwicken.“ Viele Kleider näht sie selbst, macht aber auch klassische Ausstattungsarbeit und bedient sich im Fundus des Theaters vor Ort. „Südtirol ist meine Traumrealität. Hier treffen so viele Gegensätze aufeinander, das macht es spannend.“
Take # 2 107
… to be continued … Lo scorso anno molti progetti erano appena nati e alcuni erano ancora in fase di preparazione. Abbiamo incontrato nuovamente i protagonisti di TAKE #1 per apprendere direttamente da loro cosa gli ha riservato il 2011 dal punto di vista cinematografico. / Im letzten Jahr war vieles noch frisch und manches in Entstehung. Wir haben die Protagonisten aus TAKE #1 noch einmal getroffen, um von ihnen zu erfahren, was sie 2011 in puncto Film erlebt haben. Lidia Cerbaro, location manager e talento a 360° / Locationmanagerin und AllroundTalent Lidia Cerbaro
Martin Thaler, attore e sceneggiatore / Schauspieler und Drehbuchautor Martin Thaler
Deborah Scaperotta, documentarista / Deborah Scaperotta, Dokumentarfilmerin
Non c’è nemmeno una, tra le grandi produzioni presenti nei mesi scorsi in Alto Adige, a cui Lidia Cerbaro non abbia partecipato in un modo o nell’altro. È stata responsabile per la produzione di Welcome to Bavaria di Matthias Kossmehl e per Die Fugger della Florianfilm, ha lavorato come location scout per Schwestern della Dreamtool Entertainment e per Die schwarzen Brüder della Enigma Film. Lidia è una costante per le case di produzione e per l’Alto Adige. Ama il cambiamento che, grazie al suo lavoro, non manca mai.
Martin Thaler ha alle spalle un anno davvero intenso. Per un proprio progetto, già nel 2010 aveva ricevuto un finanziamento alla sceneggiatura da parte della provincia di Bolzano. Ora sta già lavorando a una nuova storia caratterizzata da un rapporto molto intimo con l’Alto Adige e da diversi riferimenti autobiografici. Ha recitato in teatro e girato alcuni episodi di una serie per la TV. Ha nuovamente la possibilità di trascorrere più tempo in patria ed è assolutamente soddisfatto della sua agenda così fitta di impegni.
Negli ultimi dodici mesi Deborah ha scoperto dentro di sé tanti nuovi talenti. Ha lavorato come assistente alla produzione e location manager per la R&C Produzioni in occasione del progetto Il volto di un’altra e per la Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis per il classico natalizio Vacanze di Natale a Cortina. Da novembre Deborah è in contatto con la produzione di The best offer, il prossimo film di Giuseppe Tornatore. Di questi sviluppi professionali Deborah non può ovviamente che essere felice.
Kaum eine der größeren Produktionen in den vergangenen Monaten in Südtirol, bei der Lidia Cerbaro nicht auf die eine oder andere Art mitgewirkt hätte. Sie verantwortete die Produktionsleitung für Welcome to Bavaria von Matthias Kossmehl und für Die Fugger von Florianfilm, arbeitete als Location Scout für Schwestern von Dreamtool Entertainment und Die schwarzen Brüder von Enigma Film. Lydia ist eine Konstante für Produktionsfirmen und stammt aus Südtirol. Sie liebt die Abwechslung und bekommt sie auch.
108 Take # 2
Martin Thaler hat ein arbeitsames Jahr hinter sich. Für ein eigenes Projekt erhielt er bereits 2010 eine Drehbuchförderung vom Land Südtirol. Inzwischen ist er allerdings schon an einer neuen Geschichte dran, die eine sehr intime Beziehung zu Südtirol hat und zudem autobiografische Züge trägt. Er hat Theater gespielt und einige Folgen für TV-Serien abgedreht. Er verbringt wieder mehr Zeit in seiner Heimat und freut sich über einen vollen Terminkalender.
Deborah hat an sich neue Talente entdeckt und in den letzten zwölf Monaten als Produktionsassistentin und Location Managerin für R&C Produzioni bei dem Projekt Il volto di un’altra und für Filmauro von Aurelio und Luigi de Laurentiis bei dem Weihnachtsklassiker Vacanze di Natale mitgearbeitet. Seit November ist Deborah in Kontakt mit der Produktion von The best offer, dem nächsten Film von Giuseppe Tornatore. Deborah ist mit diesen Entwicklungen sehr zufrieden.
WE ACCOMPANY THE FILM INDUSTRY – FROM FINANCE TO RED CARPET MEDIA/FILM FINANCE · SUBSIDES/PROMOTION · EVENT MANAGEMENT
Since 1988 HVB is partner of the movie industry. Our service includes media finance, consulting and event management (promotions and premiere events). We are proud to be initiator of Förderpreis Deutscher Film and have already suppor ted a lot of young professionals from talent to important key proms of this industry. contact: UniCredit Bank AG · Team Media · Kardinal-Faulhaber-Str. 14 · 80333 München finance: josef.brandmaier@unicreditgroup.de · events: harald.schmitt@unicreditgroup.de
Panorama Berlin / Germany Silvia Chiogna · Scriptwriter/Director Michael Fissneider · Set Design Marion Foradordi · Set Design Lissy Pernthaler · Actress Lukas Zanotto · Animation/Art Direction Georg Pold · Audio Engineer
London / Great Britain Michael Kofler · Scriptwriter/Director
Cologne / Germany Hannes Lang · Director Verena Plangger · Actress
Final Calling prestatori di servizi in Alto Adige FilmschafFende & Dienstleister aus Südtirol L’Alto Adige non è la California e Bolzano non è Los Angeles. Tuttavia anche qui esiste da sempre un profondo legame tra le persone e il cinema. La provincia più a nord d’Italia è la patria di tantissimi autori, registi e compositori. Tra loro anche personalità celebri come Luis Trenker e Giorgio Moroder, che partirono presto alla scoperta del mondo. Oggi quasi in tutte le città famose per il cinema vive qualcuno che proviene dall’Alto Adige. Questi professionisti e prestatori di servizi sono calcolabili, per una richiesta d finanziamento alla BLS, come "effetto territoriale" grazie alla loro provenienza e ciascuno di loro tornerebbe volentieri, come ci hanno assicurato loro stessi, per un progetto in patria. Potete trovare i contatti di ulteriori professionisti e prestatori di servizi nel nostro database online. http://www.bls.info/it/film-location/directory Südtirol ist nicht Kalifornien und Bozen ist nicht L.A. Aber es gab auch hier seit jeher eine Verbindung der Menschen zum Film. Unzählige Autoren, Filmemacher und Komponisten haben ihre Heimat in der nördlichsten Provinz Italiens. Darunter bekannte Persönlichkeiten wie Luis Trenker und Giorgio Moroder, die es schon bald in die weite Welt zog. Und auch in der heutigen Zeit gibt es fast an jedem Ort in der Welt des Films jemanden, der aus Südtirol kommt. Diese Filmschaffenden und Dienstleister sind aufgrund ihrer Herkunft "regionaleffektfähig" und kommen, da haben wir uns versichert, alle gern für ein Projekt in ihre Heimat zurück. Weitere Dienstleister und Kontaktdaten finden Sie in unserem Online-Branchenverzeichnis. info/de/film-location/branchenverzeichnis
Frankfurt / Germany Alexander Feichter/Schall & Rauch · Postproduktion
Munich / Germany Verena Buratti · Actress Anton Algrang · Actor Matthias Lang · Regie Evi Oberkofler · Cutter Kurt Moser · Camera Philipp J. Pamer · Scriptwriter/Director Vienna / Austria Marco Antoniazzi · Director Cinzia Cioffi · Costumes Tizza Covi · Director Evi Romen · Cutter Maja Wieser · Production Management Inglese Lynn · Postproduction Selma Mahlknecht · Scriptwriter/Director STephanus Domanig · Director
Milano / Italy Elmar Burchia Biei · Assistant Producer
Rome / Italy Gustav Hofer · Director Alessandro Bandinelli · Scriptwriter/Director Daniela Scarlatti · Actress
Film Location South Tyrol. Picture Perfect. 5 million euros in funding, top-flight services, and multifaceted locations: many productions have benefitted over the past year from all that South Tyrol has to offer. In 2012, we’ll be setting things in motion once again and supporting your projects with our usual dedication. If you want to find out more, visit us at the European Film Market: we’ll be at Berlin’s Martin Gropius Bau exhibition hall from 9 to 17 February. Or visit our website www.bls.info. We look forward to meeting you.
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Dates
Panorama
Italy / Austria / Germany / International / 2012 Filmfestival Max Ophüls Preis 16.01.2012 – 22.01.2012 www.max-ophuels-preis.de
Österreichischer Fernsehpreis 21.04.2012 http://kurier.at/romy/umleitung/
Ischia Filmfestival 30.06.2012 – 07.07.2012 www.ischiafilmfestival.it
Filmfestival Münster September 2013 www.filmfestival.muenster.de
Trieste Film Festival 19.01.2012 – 25.01.2012 www.triestefilmfestival.it
Trento Film Festival 26.04.2012 – 06.05.2012 www.trentofestival.it
Giffoni Film Festival 12.07.2012 – 21.11.2012 www.giffoniff.it
Viennale – Vienna International Film Festival 12.10.2012 – 07.11.2012 www.viennale.at
Berlinale 09.02.2012 – 19.02.2012 www.berlinale.de
Bambi TBA www.bambi-awards.com
Locarno 01.08.2012 – 11.08.2012 www.pardo.ch
Academy Awards® 26.02.2012 www.oscars.org
DOK.fest – Internationales Dokumentarfilmfestival 02.05.2012 – 09.05.2012 www.dokfest-muenchen.de
Montreal Film Festival 23.08.2012 – 03.09.2012 www.ffm-montreal.org
Bergamo Film Meeting 10.03.2012 – 18.03.2012 www.bergamofilmmeeting.it Diagonale 20.03.2012 – 25.03.2012 www.diagonale.at
Bayerischer Fernsehpreis 04.05.2012
Venice International Film Festival 29.08.2012 – 08.09.2012 www.labiennale.org/it/cinema
DOK Leipzig – International Festival 29.10.2012 – 04.11.2012 www.dok-leipzig.de International Rome Film Festival TBA www.romacinemafest.it Kasseler Dokumentarfilmund Videofest 13.11.2012 – 18.11.2012 www.filmladen.de/dokfest
Premi David di Donatello May www.daviddidonatello.it
Milano Filmfestival 09.09.2012 – 18.09.2012 www.milanofilmfestival.it
Festival de Cannes 16.05.2012 – 27.05.2012 www.festival-cannes.org
Toronto Film Festival 06-09.2012- 16.09.2012 www.tiff.net/thefestival
dokumentART Europäisches Dokumentarfilmfestival 16.11.2012 – 20.11.2012 www.dokumentart.org
Bari International Film & TV Festival 24.03.2012 – 31.03.2012 www.bifest.it
Napoli Film Festival TBA www.napolifilmfestival.com
Emmy Awards 23.09.2012 www.emmys.tv
Noemart Film Festival tba www.noemart.com
Deutscher Filmpreis 27.04.2012 www.deutscher-filmpreis.de
Bolzano ShortFilmFestival TBA www.operenuove.it
Filmfest Hamburg 27.09.2012 – 06.10.2012 www. filmfesthamburg.de
exground Filmfest 16.11.2012 – 25.11.2012 www.exground.com
Crossing Europe 24.04.2012 – 29.04.2012 www.crossingeurope.at
IIFFI – 20th. International Film Festival Innsbruck 05.06.2012-11.06.2012 www.iffi.at
Cologne Conference 30.09.2012 – 05.10.2012 www.cologne-conference.de
FILMZ – Festival des deutschen Kinos TBA www.filmz-mainz.de
Grimme Preis 23.03.2012 www.grimme-institut.de
Festival del cinema europeo 17.04.2012 – 21.04.2012 www. festivaldelcinemaeuropeo.it
Filmfest München 24.06.2012 – 02.07.2012 www.filmfest-muenchen.de
Bozner Filmtage – Bolzano Cinema 18.04.2012 – 22.04.2012 www.filmtage.it
Pesaro Film Festival 25.06.2012 – 02.07.2012 info@ www.pesarofilmfest.it
Achtung Berlin Festival 18.04.2012 – 25.04.2012 www.achtungberlin.de
Euganea Film Festival 29.06.2012 – 07.07.2012 www.euganeamoviemovement.it
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Roma Fiction Fest 30.09.2012 – 05.10.2012 www.romafictionfest.it Festival dei Popoli November 2012 www.festivaldeipopoli.org Sedicicorto International Film Festival Forli 01.10.2012 – 07.10.2012 www.sedicicorto.it
TFF – Torino Film Festival 25.11.2012 – 03.12.2012 www.torinofilmfest.org European Film Awards 01.12.2012 www.europeanfilmacademy.org Sundance Festival January 2013 www.sundance.org
Take # 2 113
Panorama
English
04 Foreword
04 Editorial
Dear Filmmakers, It is with joy that we look back on a year of successful film production in South Tyrol. In the past twelve months, we have funded over 30 projects with the approximately 5 million euros earmarked from the Economic Fund of the Autonomous Province of Bolzano. Many more applications were filed. This confirms that South Tyrol does indeed have the appeal to producers as a film location that we grant it. All productions funded have the obligation to put 150% of the total funding back into the region and steer straight towards the goal of sustainable overall cultural-economic and timely funding. In order to effectively meet the rising demand for film infrastructure in South Tyrol, it is important to actively address the issue of providing local facilities for the film industry in this, the second year of our film-funding programme. Two things go hand in hand here: Firstly, support for the settling and creation of companies through specialised services and advice; secondly, backing targeted education and training that will qualify the necessary production staff. We tackle both of these tasks with the appropriate measures and tools – and with a “can do” spirit. The people of South Tyrol have demonstrated their enthusiasm for film over the course of the past year. We expect that this enthusiasm will continue in the coming years. We are particularly pleased about those who are making their careers on the set: this shows that there is not only enthusiasm, but also know-how available. The first companies have settled here, and a few clusters of strong networks offering production services in South Tyrol have formed. All of this confirms the commitment with which South Tyrol’s political bodies, economy, culture, and administration all support film promotion. The local government is convinced of the long-term success of our initiatives in the film industry. We are on the right track, and will continue to move forward.
Dear Filmmakers, At BLS, our first year of involvement in the film industry is behind us. These months have been stimulating and varied – a very exciting yet busy time. First and foremost, though: initial results were finally visible after a long phase of preparation. Already in its first year, a huge demand for film funding from South Tyrol by far exceeded the amount of money available. The BLS Film Fund supported more than thirty projects with its total budget of five million euros. Some of the productions have already been realised in South Tyrol so BLS has been able to begin establishing a reputation as a reliable partner for production companies. We have also launched a number of additional projects: the INCONTRI meetings for co-productions, the RACCONTI script lab for screenwriters, the PLACES location tour, and the Mov(i)e It training programme, which will take place for the first time this year, in partnership with ZeLIG Film School. Outside of South Tyrol, we have exhibited at the major industry events and have, through our publication TAKE #1 and our Production Manual among others, “brought” the programme “to market”, in the truest sense of the phrase. In the virtual world, our website is alive and well: it now provides some very concrete, real-world services for film financing and filmmaking in South Tyrol, thanks to a service directory specifically for the industry, detailed information about the film funding we offer, an online application process, and a well-connected newsroom. We can now allow ourselves to celebrate as we look back at our accomplishments to date and even take a little pride in having created something permanent-tangible proof of which can be found in the current issue of our magazine, TAKE #2. We look forward to the many interesting personalities and exciting projects we will encounter along the way. For the time being, we hope that you enjoy reading TAKE #2. We look forward to meeting you!
Thomas Widmann State Minister for Economic Affairs
114 Take # 2
Martha Gaerber President BLS
Ulrich Stofner Director BLS
Christiana Wertz Head of Film Fund & Commission BLS
Take # 2 115
English
08 Nice to meet you
English
11 Incontri #1
BLS: the Power of the Network The future of the film industry is based on real co-productions and real networks. Business Location Südtirol − Alto Adige (BLS) understands this, and thus organised co-produced meetings for over thirty producers from Italy, Germany and Austria at an event called INCONTRI #1, which was held at the Vigilius Mountain Resort Hotel in Lana. BLS set up these meetings to help producers understand the basic mechanisms of the Province of Bolzano’s new film-funding programme, which is endowed with five million euros that BLS distributes in support of film and television productions. INCONTRI featured various panel discussions that focused on the current production situation in the three relevant countries. The presentations focused on case histories of co-productions: television productions discussed included the Italian-German co-production Sotto il cielo di Roma, presented by Luca Bernabei, director of production at Luxvide, and Martin Choroba, producer for Tellux while film productions discussed included the co-production La solitudine dei numeri primi (The Solitude of Prime Numbers), presented by Mario Gianani, president of Wildside, and Philipp Kreuzer, managing director of Bavaria Media Italia. The panels debated the technical aspects of how regional and state funds operate, thanks to the presence of producers Roberto Cicutto, president of Cinecittà Luce, Valeria Licurgo from Fandango, Tilde Corsi from R&C Produzioni and Luigi Musini of Cinema Undici for Italy, and the presidents of the main funding bodies (Nicola Borrelli, managing director for cinema at MiBac represented Italy). The discussions centred on the real nature of financing and the opportunities and problems encountered, such as the steady decline in the number of co-productions and the excessively bureaucratic nature and rigidity of some of the mechanisms for awarding funds. As Cecilia Valmarana, head of production for RAI Cinema pointed out, “We know all about the problems with co-productions. For example, the obligation to distribute them in cinemas in the individual co-production countries: a limitation that is out of line with the increased use of film distribution platforms. Pointing out these problems and looking at other possibilities is a sure way to finding definite solutions. Meetings such as these, at which representatives from the main funding bodies of the three countries invited work together towards solutions alongside producers interested in genuine co-productions and representatives of public television, are what can build a real future for production.” Over the course of the two days there was also a pitching morning, at which producers had the opportunity to present projects currently in development. “For me, as an Italian producer,” explained Mario Gianani at the close of INCONTRI, “taking part in this meeting for co-productions was truly a tangible opportunity for international networking. Bringing the experience of the main production successes to the same table, understanding the mechanisms behind national funding, and getting to know the key figures who manage Italian, Austrian and German funds amounted to an opportunity that clearly shows how BLS is truly aiming for excellence.”
About 30 producers, funders and broadcasting representatives from Italy, Austria and Germany came to South Tyrol to discuss general conditions, opportunities and risks associated with transnational co-productions. Two journalists were also present. They describe their impressions, each from their own perspective.
An important Meeting Around 30 producers, backers, and broadcast representatives from Italy, Austria and Germany accepted our invitation to come to South Tyrol for the first INCONTRI meeting in order to compare notes about the general conditions, opportunities and problems
There was much to explain and discuss in the first year of South Tyrol’s new film-funding programme. With this purpose in mind, BLS introduced itself at some major European industry events throughout the course of the year. The information sessions, panel discussions, creative meetings and evening events at various venues yielded many things including smiling faces, intense dialogue and an exchange of expertise. We are thrilled about the many fascinating people we’ve had the opportunity to meet this past year. We’ve compiled a small selection of some of the highlights here for you. We’d like to thank our friends, partners and colleagues for a wide array of successful events and for the positive feedback that we have received. On to another year of successful film-making in 2012! February 2011 Berlinale BLS celebrated its official launch at the 2011 Berlinale: there was an information panel in the morning and an evening event at the Voss Palais building near Potsdamer Platz. March 2011 DIAGONALE In March, Graz was the film capital of Austria. Following a short presentation about BLS’s activities, we invited individuals to participate in one-on-one discussions about the film-funding programme and enjoy some South Tyrolean snacks. May 2011 Cannes BLS exhibited on the Marché du Film at the 64th Cannes Film Festival. It was a relaxing afternoon at the beach for our 200 visitors from Italy, Austria and Germany: they talked about their various projects and got a chance to learn more about South Tyrol as a film location. July 2011 Munich On the occasion of the 29th international Munich film festival, BLS invited around 60 industry guests working in production, editing and funding to a creative lunch. September 2011 Venice At the Venice Film Festival, BLS presented a workshop entitled Creativity and Territory. In cooperation with Venice Days, BLS screened among other things a classic Trenker film and unveiled its programme in support of screenwriters, RACCONTI #1. October 2011 Rome At the film festival in Rome, BLS presented details about South Tyrol’s film-funding programme. Around 100 industry representatives will no doubt make good use of this first-hand information. The evening event that followed was also a resounding success.
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of transnational co-productions. This was a necessary gathering because there are still few concrete projects in spite of an explicit desire for greater cooperation between the countries. The keynote speakers, Lamberto Mancini (secretary general of ANICA, the Italian producers’ association), Veit Heiduschka (Wega Film and chairman of Film Austria), and head of Bavaria Film, Matthias Esche (German Producers’ Alliance), made it clear: While there are similarities between the countries, there are also significant differences: governmental support and private investment, the respective total volume of funding available, the projects funded, and the number of regional funding institutions. The regulations and tax relief measures are not always compatible, which sometimes complicates the use of funding sources. The inclination to participate in co-productions is often thwarted by a concomitant rise in price. Every country wants the monies to be spent in their own country, there is a lack of “free” resources, and costs often soar because of the travel involved and doubled time exposure. The participants all agreed that the problems just accumulate when several regional funds are involved, since the funding sources require that as much money as possible is spent locally. For example, the Bavaria Film and Television Fund (FFF) and BLS Südtirol Alto Adige both require that at least 1.5 times the allocated funding is spent in their territory and the actual financial impact on the country is usually higher. Matthias Esche put it succinctly: “Co-productions mean patience.” He spoke of the “magic triangle of Austria, Germany and Italy,” and noted similarities in taste, especially for children’s films and thrillers. Co-financing is less complicated and thus more popular than international co-productions. The practical implications of the three case studies presented generated a great deal of interest: Philipp Kreutzer (Bavaria Pictures) and Mario Gianani (Offside/Wildside) presented the project La solitudine dei numeri primi (The Solitude of Prime Numbers); Luca Barnabei (Lux Vide) and Martin Choroba (Tellux) presented Pius XII; and Josef Aichholzer (Aicholzer Film), Andreas Bareiss (TV 60 film) and Klaus Lintschinger from ORF discussed Die Wanderhure (The Whore). The working relationship was 100% harmonious in Die Wanderhure, perhaps because of the common language. The producers stressed unanimously that the content must be carefully selected and must function in both markets, and emphasised the importance of mutual trust and the involvement of utilisation partners early in the production process. Participants recognised that Incontri #1 was a very positive experience, and came to the conclusion that co-productions are not only a matter of raising money, as Veit Heiduschka put it, but also bear a responsibility to unite different cultures across national boundaries.
14 24 Years of ZeLIG School for Documentary Film At the ZeLIG School for Documentary Film, students learn according to a very specific concept. It works: the dropout rate is very low, a number of students have seen their graduate thesis films go on to be shown at festivals and win awards, and the atmosphere is decidedly special. Heidi Gronauer, the school’s director, explains why. ZeLIG is located in a nondescript office building along an arterial road in the outskirts of Bolzano. Not long after crossing the
threshold into the school, though, you find yourself in a vibrant place brimming with creativity and communication. John Watkinson was conducting a seminar in one of the classrooms during our meeting with Heidi, and the students were listening with rapt attention. Heidi explains that John is just one of ZeLIG’s many high-calibre teachers, stressing how willingly professional filmmakers, directors, writers, cinematographers, editors, experts in sound and technology, producers and consultants come to South Tyrol to teach at the school. As Filmmakers-in-Residence, they invest part of a year sharing their knowledge with students in Bolzano. Why is there a film school in Bolzano, actually? There was already a real need for camera operators and editors back in the ’80s. The introduction of new video technology created additional demand for personnel with specialised qualifications. ZeLIG was formed as a cooperative in 1987 at the initiative of various video production companies – especially one called Prisma, which no longer exists today – together with local television stations, the Bolzano Film Club, film buff journalists and other cinema enthusiasts. The name ZeLIG derives from the eponymous Woody Allen film, we learn. Heidi also tells us that it was clear, even from the outset, that the school would be multilingual: Italian and German should be treated equally. In the South Tyrol of the eighties, this caused a minor sensation. In 1988, ZeLIG offered its first class: a six-month course in television technology. The European Social Fund, which was founded at the same time, financed the project. At first, there was no follow-up financing for the course, but it had also been the agreed-upon goal that the training programme would be comprehensive. Heidi Gronauer came to ZeLIG at about this time. The sociologist had moved from Berlin, where she had worked as a journalist and cultural manager for film and theatre. Once in Italy, she worked at the Trento Film Festival and created several Italian/German cultural exchange programmes. In 1990, she became ZeLIG’s director: she resolved, among other things, to convince the Bolzano Regional Ministry of Labour to back a longer-term training programme in film. She secured financing for a new eight-month course, and successfully implemented it. Funding remained uncertain until 1991, when local authorities made the watershed decision to approve a two-year training course in film and television technique. By 1995, the school could finally offer a three-year programme that encompassed the fields of cinematography, editing and directing. How did those early courses, which were initially technically oriented, morph into a full-fledged documentary film school? We wanted our training programme to be recognised throughout Europe, so we needed to specialise. South Tyrol has many stories, motifs and materials. In addition, we felt that a film school in the region of South Tyrol should give back something that leaves a lasting, visual legacy. It was for these reasons, and because a specialisation in documentary film was a unique selling point in northern Italy, that we made the decision about the genre.
Take # 2 117
English
The film school performed a pan-European analysis of the documentary film industry in order to implement training that was as professional as possible and that was oriented to the needs of the market. In cooperation with the EDN (European Documentary Network), a British trade association of independent filmmakers called PACT, the Doc/it Association of Italian Documentary Filmmakers and the German Documentary Association (AG DOK), ZeLIG examined what forms of training were required, the needs that documentary filmmakers have, and what content is important and how such training should take place, from the point of view of the students themselves. ZeLIG developed its training concept based on the results of these studies and a qualitative comparison of the approaches taken by other film schools. How does one become a student at ZeLIG? There is, of course, a qualifying examination at the outset. It’s competitive to get in. For us, though, professional competence is not the only important factor. We try to give prospective students as practical a view as possible and also to convey an idea of what it really means to live in a small place like Bolzano – and to spend three years with the same people. During the week of the entrance exams, applicants have a chance not only to meet teachers and other staff members but also current students: this gives them an opportunity to learn first hand what it’s like to study at ZeLIG. The bottom line is that we not only examine the applicant, but give them a chance to examine whether the fit is right for them as well. What does the programme of study involve? All students receive, to some extent, a basic education in all three disciplines during their first year of training. Those interested in directing learn the fundamentals about the fields of cinematography and editing, and vice versa. There is an examination after this orientation year, and the area of study is set. Although there is always only one focus, it is rounded out by close collaboration with students focusing on other disciplines working on other projects, which tend to overlap. What is the goal of this structure? One goal is to ingrain professional sensitivity to the demands of the work of others in addition to their own; another important goal is to promote teamwork and communication right from the outset in a wide array of projects. In this way, the cameraman knows which wiring diagrams are needed; the director, in turn, knows that he or she must allow the cinematographer a certain amount of time; and the editor truly gets where the director is heading. On top of that, we take the internationalisation of the film industry into account, so everyone can do everything in three languages. A positive side effect of this open educational concept is that you can trust a ZeLIG student to do research and write about a topic, to develop a storyboard, to operate the camera, including shooting with a 16mm camera: in short, to work independently right through to the cut. Heidi attests to the fact that students become very close over the course of three years of training together, as does pretty much everyone else who has ever been in contact with ZeLIG. The students know each other well and help one another. Many graduates drop by later to seek advice or borrow equipment. This family atmosphere is certainly part of ZeLIG’s very special charm.
118 Take # 2
English
Sometimes, of course, there are disputes or conflicts over content and form, often due to the different backgrounds and ways of working of the instructors. But this is, in a way, part of the concept. Above and beyond technical know-how, guest lecturers and the Filmmakers-in-Residence convey to the students a very personal insight into a very personal world of professional filmmaking. As a result, students are confronted with different world views and learn that it is necessary for them to find their own approach. When this hurdle has been cleared and the three-year training programme is complete, all students are required to make a graduation film. Students must develop and implement this thesis film in groups, and pitch it before an international panel under real-world conditions. A professional guides students throughout the process, from idea to completed trailer, giving advice and helping to ensure the feasibility of production. RAI, the Autonomous Province of Bolzano’s Audiovisual Centre, foundations, other sponsors, and ZeLIG itself all contribute financially to the production of these thesis films. The final step of the process, which is designed to be realistic, is the presentation of the rough cut and its approval by representatives of the financiers. Can it happen that a thesis film is a flop with its financiers – but is actually good? We expect from our students that they stand by their own ideas. Production money is generally calculated so that, in the worst-case scenario, the school can defray costs alone. But we demand that our students accept criticism and try to understand the naysayer’s points. Ultimately, the filmmaker decides how to finish his or her film. Many of the thesis films made by ZeLIG students have gone on to win international awards and achieve success at festivals. We were often surprised ourselves: it is not always the school favourites that become festival winners. ZeLIG also functions as a production company, and has coproduced external projects. The premise is that students and graduates of the film school be involved in the shooting. “A good example is the four-part documentary series Geschichte des Todes (The History of Death) by Michael Trabitzsch and Nina Mair. One episode of the ZDF production was shot in South Tyrol with the participation of film school graduates, who were paid the normal fee and gained all of the experience you would on a ‘real’ production. In return, Michael Trabitzsch borrowed the equipment from ZeLIG free of charge”, says Heidi. “An experience like this can be a springboard to work for the students. They can even find a new direction for their careers in this way.” How has ZeLIG responded to the new impetus in the market and to the personnel needs that are resulting from South Tyrol’s new film-funding programme? We continually adapt the film school’s curriculum to new technical developments and to the new demands of the industry. Even if we have not instituted explicit production training, visiting lecturers from the industry always give students insight into processes, functions, and job profiles. We have, in conjunction with BLS, developed a short training course for production assistants and camera assistants called Mov(i)e it! This basic course will help train the much-needed personnel that an increasing number of narrative films shot locally will require. The ZeLIG School for Documentary
Film is intimate yet international, visionary yet realistic, theoretical yet practice-oriented. The students here get more than mere technical training in a stunningly beautiful setting: they experience idealism; they come to understand what teamwork means; they learn about cultural, linguistic and professional boundaries; and they learn to develop a film and bring it to fruition. On average, 27 of the 30 students studying at ZeLIG at a given time graduate successfully. So 30 highly trained professionals come on the market every three years. These are directors, cinematographers and editors who really know their craft. What prospects does a ZeLIG graduate have in South Tyrol? A surprising number of graduates stay here in the region. Others work all over the world. Many small production companies have already emerged from this pool – as well as some larger ones. Some are already quite successful, such as Miramonte Film and Helios. Everyone here in South Tyrol draws on ZeLIG’s outstanding network of alumni. Well-known names such as Andreas Pichler and Marco Antoniazzi are still connected to the region, and realise projects here. A survey has shown that more than 90 % of our graduates are still working in their field when contacted later. When we finish our conversation, the current students are taking a break. They stroll down the hall, chat, or get a cup of coffee from the vending machine. It seems almost as if they are waiting on set for their cue. Info Box: Network ZeLIG is an active member of the European and international film and television school associations (CILECT and GEECT, respectively), the German and Italian documentary associations (AG DOK and Doc/it, respectively) and the European Documentary Network (EDN). Projects/Offering European Social Documentary (ESoDoc) is a continuing education initiative offered by the European Union’s MEDIA Training Programme. ESoDoc brings independent documentary filmmakers and producers working in the fields of human rights, social justice and environmental protection together with the communication needs of non-governmental organisations (NGOs). The focus is on new productions (e.g., cross-media projects) and forms of distribution for documentary films. www.esodoc.eu LincT Leveraging International Networks for Co-Productions and Training (LINCT) is a project supported by the European Union’s MEDIA International Preparatory Action programme. LINCT was set up to establish creative dialogue and cooperation between India and Europe, with the objective of promoting documentary co-productions. The project has organised several online conferences and an on-site workshop. www.docnetworld.org Mov(i)e it! Short course for assistants on film productions Mov(i)e it! is targeted at those interested in working on film productions as camera assistants or production assistants. The course consists of a total of 7 modules that will be held between March and June 2012. Experts from South Tyrol and abroad will serve as speakers.
22 Treasure Trove for the Cinema BLS’s autumn location tour, Places #1, guided participants through South Tyrol’s medieval castles, palaces and cityscapes. The tour was designed to help those in search of atmosphere and inspiration with their choice of filming venues. The Places #1 location tour certainly won over the twenty producers, directors, location scouts, and production managers from Germany, Austria, Hungary and Italy who participated: they were quite enthusiastic about the diversity and freshness of South Tyrol’s film settings. Few regions offer such a wealth of preserved medieval castles, historical buildings, and cityscapes within such a small space as South Tyrol, which has historically been an Alpine transit area. The three-day journey through time spanning the Middle Ages to the Renaissance began in the eighth century, at the Romanesque Church of St. Benedict, led through the medieval cityscape of Glurns, offered sweeping views of Venosta (Vinschgau) Valley from Fröhlich Tower, and presented a wide array of castles and palaces with perfectly preserved shooting locations. If you are looking for a partly dilapidated fortress for a cloak-and-dagger scene, for example, you’ll find ruins like those of Boymont Castle ideal. Producer Florian Reimann’s experience on Bergblut (Mountain Blood) is a good example of the variety of ways in which the South Tyrol’s people and municipalities can have a positive impact on a film budget. Another major advantage to the region is that 300 sunny days a year mean that you can plan reliably and don’t have to worry about interruptions to filming. Those participants who already had concrete ideas, such as the German and Austrian producers planning a documentary on the life of Charlemagne, found a wide range of usable locations. The Italian producer of Inspector Rex was inspired by the landscape and medieval settings for a series, which is now being produced in South Tyrol. Others used the journey through the Middle Ages to note locations for upcoming fairy tale or historical films. A positive side effect of the tour was to bring filmmakers from the German and Italian speaking countries together, and to encourage collaboration. Information about funding issues and production conditions was also a major talking point on the tour. BLS provided in-depth information about its funding programme and the support available to local and foreign producers alike. In addition, the benefits of the Italian tax credit system and the utilisation of its financing components were outlined. There will definitely be a sequel to Places #1. South Tyrol has many more unique locations on the southern edge of the Alps to offer: the range spans countryside to modern architecture. The light in the region, too, is absolutely unique, and very different from that of the German Alps. The best thing is to just come and see for yourself.
25 one shot Locations in South Tyrol Going beyond omnipresent mountain romanticism, filmmakers will find suitable locations for movies of very different genres in South Tyrol. On the following pages, we cite some projects that, regrettably, were not filmed in South Tyrol. We hope this will help you come up with some new ideas.
Take # 2 119
English
"As popular as we are, we cannot afford to have a foreign head of state shot down on our soil.", The Interpreter, 2005; director: Sydney Pollack; screenplay: Martin Stellman, Brian Ward, Charles Randolph, Scott Frank, and Steven Zaillian "I'll give you some well-meant advice: If you think a man is dead, make sure that he really is dead!", I Know What You Did Last Summer, 1997; directed by Jim Gillespie, screenplay: Kevin Williamson and Lois Duncan (based on the novel) "... go back to the atrium, keeping the Aedificum to your left, enter the courtyard to your right, and there you will find the place you are seeking.",The Name of the Rose, 1986; director: JeanJacques Annaud; screenplay: Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin und Alain Godard, based on the novel by Umberto Eco "Apparently I have exceeded your limits, Little John, or should I rather call you Little John?", Robin Hood, 2010, Regie: Ridley Scott, Drehbuch: Brian Helgeland "Last night Henry was so gentle to you. - He is always gentle with women, that's the nice thing about him.", Swimmingpool, 2002, Regie François Ozon, Drehbuch François Ozon, Emmanuèle Bernheim
36 Elikos Dynamic Aerial shots put the final touch on exciting plotsespecially in the mountains, where diverse topography means rugged cliffs and winding switchbacks, robust vegetation and barren wasteland. An interview with Gabriel Kostner from the Elikos helicopter team. Even as children, brothers Gabriel and Marco Kostner built a motorised kite in order to get up into the air. They were there when a course for helicopter pilots was offered in Bolzano in the mid 80s. Now the two have been flying above South Tyrol for 22 years with their company Elikos, and with their own machines. On top of freight transport, which is the pilots’ core business, film shots have become a strong second mainstay of the company. When we interviewed Gabriel, he was doing standby for mountain rescue. Fortunately, he still has time to talk. How did you get started in film? Well, the Dolomites are just plain beautiful, so there have always been a lot of film shots to do. We started out working with local filmmakers and in landscape photography. Back then, we simply opened the door, hooked the cameraman on(this is fine), and filmed. Later, we built a suspension device with rubber ourselves: this ensured that the vibrations of the machine wouldn’t be transmitted to the camera and allowed for a stable picture when there was turbulence. Today, of course, everything is different.
120 Take # 2
English
What does your work look like today? Now, of course, we work with professional equipment that we put together and organise according to the individual needs of the client. Between 16mm, 35mm, HD, and now 3D, purchasing our own equipment just makes no sense. But we have partners that always provide us with the best technology, custom-tailored to the needs of the client. They deliver the equipment flexibly and at short notice; we ensure that it is mounted appropriately and in a qualified way. For example, for many years we have worked wellwith Cineflex and some companies that rent equipment. We can take shots exclusively in 3D, for instance, with the new MK5 SpaceCamof which there are just three worldwide. Knowing people for many years makes many things possible. In which areas do you offer services? We work a lot in advertising. We also still do a lot of landscape photography and have already done some theatrical films, including shots for Quantum of Solace from the James Bond series and The Italian Job with George Clooney. We have gained a lot of experience and knowledge over the years from various productions. Today, producers rely on the good results we deliver. Increasingly this goes beyond Italy’s borders. Recently, for example, we did some work in Slovenia for Porsche, which is one of our longstanding clients. Exactly how do you execute the projects? Often the directors come to us and describe what they imagine. Because we know the area, we can often suggest suitable locations right away: mountain roads, hillsides, peaks and valleys. We know them all. Seeing the happy faces of the producers if our suggestions exceed their expectations is a really great feeling. Then we decide what to film, how it is to be filmed, and which technology to use for ground and aerial photography alike. We take care of permitsfor something like a road closure, for exampleand of the organisation, technology, and ultimately the filming itself. What is the special attraction that the film industry holds for you? The flexibility and speed that is required certainly represents a particular challenge, particularly with regard to weather conditions and the tight schedules. You must respond quickly, working efficiently and with precision. Everything must go well from a technical point of view as well. In a way, the same things required for flying helicopters, which film further clarifies, make it exciting. It represents a change for us, in which we always engage with passion, not least because it is always a pleasure for us to see our beautiful mountains in the movies. Info Box: Gabriel Kostner Brothers Gabriel and Marco Kostner originally formed their company Elikos for freight and passenger transport in the Dolomites. At this point, they have their hands full working in film as well. Their flying skills, combined with many years of film experience, make them the partner of choice for all different types of aerial photography: they know the region, are well connected, and have the necessary technical know-how as well.
39 Facts & Figures The Structure, Goals, Offering, and Mission of South Tyrol’s Film Funding Programme The Film Fund & Commission department of BLS has served as a financial backer and service partner for film productions since 2010. The stated goal is to raise South Tyrol’s profile as a film location and to support funding for film projects that are realised wholly or partly in South Tyrol. The focus of the film funding is mainly economic. The instrument of film funding is designed to encourage investments in the province that contribute to the development and strengthening of the film infrastructure. BLS is not involved in marketing South Tyrol as a tourist destination. Due to the geographical location of the province and the attendant bilingualism, BLS looks beyond borders as a matter of course and seeks to create an interface between the three film markets of Italy, Austria and Germany. BLS thus places special focus on promoting co-productions between these countries. In addition, BLS tries to encourage and strengthen professional exchange and mutual understanding of prevailing production and financing conditions.
The mandate of BLS’s film division is divided into four areas 1. Film Promotion & Financing Resources offered by the South Tyrol Film Fund support film and television projects. There is a total of 5 million euros available in 2012, as there was in 2011. Production companies that apply have the potential to receive these monies regardless of their geographical location. BLS coaches and advises the producers during the entire application and grant process: from the initial consultation about the application process to the conveyance of the committed monies, and from review of the project’s process to payment of the grant instalments. BLS has developed a standardised online procedure for monitoring the application and project. By 2011, this process went up to the point of funding approval; this year, it will be expanded to the formal closing of the funding act. BLS evaluates the submitted projects with support from a committee of experts and then recommends to the South Tyrol Province Government that specific productions be funded. 2. Production & Location Services With a qualified team of motivated employees, BLS provides filmmakers with advice and assistance during the planning and realisation of productions in South Tyrol. Combining passion, experience and flexibility, BLS offers practical support for individual location scouting and recruitment, initial advice about the general legal and tax conditions for a film production in Italy, and assistance in obtaining filming permits and many other matters. BLS also provides interested filmmakers with a comprehensive location database, organises and leads location tours, and has an online business directory of service providers for the film industry based in South Tyrol. A comprehensive production guide answers the most urgent and frequently asked questions. All of BLS’s services are generally offered in both the Italian and German languages; they are, of course, also available in English.
3. Location Marketing To increase South Tyrol’s profile as a film location, BLS presents the region at key industry events for the target markets of Italy, Austria and Germany, including the Berlinale and its European Film Market and the Rome International Film Festival. Participation in the largest European film market, the Marché de Film, is of strategic importance and takes place concurrently with the Cannes Film Festival and smaller events in Munich, Graz and Venice. These market presences are used for personal consultations with prospective applicants and other interested parties, to maintain and further develop the international network, and to strengthen South Tyrol’s position as a platform for the film industries of Italy, Austria and Germany. Events, PR, media relations, and online communications all play a prominent role in marketing the film location, as is typical in the film industry. 4. Location Development A long-term goal of South Tyrol’s Film Fund is to create an efficient personnel and services infrastructure in the province’s audiovisual sector. It also aims to further increase the attractiveness of the province as a location for external film productions and contribute to the overall economic value in the region. In order to achieve these economic goals and to maximise the potential of the sector for South Tyrol as a film location, BLS provides the appropriate measures to ensure that policy, the overall economy, the culture sector, the education and continuing education sector, and the financial sector all work together. These measures include, for example, the establishment and development of alternative forms of financing for film productions, which are currently well funded through the national model of external tax credits. BLS also actively supports the formation of transnational co-productions by bringing respective producers and filmmakers to the table, and promotes the development of nascent projects and projects that transfer knowledge.
Three types of financial support are offered 1. Production Funding BLS’s Production Funding subsidises producers who realise a film project, at least partially, in South Tyrol. In this funding category, up to 50% of the total estimated production costs may be covered, and in some cases, even up to 80%. The maximum grant amount is € 1.5 million per project. Of course, these funds can be combined with other public grants. A successful application will meet the following requirements: The producer should make a reasonable investment, at least part of which is in the form of cash, into production; distribution of the project should be secured; and the individual financing components of the financing plan should either be confirmed or at least be reliably expected. A detailed cost estimate, which complies with industry standards, must be supplied and must outline clearly which expenditures are to be made in South Tyrol. An integration of South Tyrol’s film infrastructure, local production staff, and planned involvement in training will contribute to a positive assessment of the application. In addition, each project is subject to a “culture test”: this analysis checks whether the project meets EU requirements for the granting of state aid. The application must be made before actual shooting commences.
Take # 2 121
English
2. Separate Pre-Production Funding This type of grant is available in support of preparatory measures such as project development, pre-production in the narrower sense and, in exceptional circumstances, the development of scripts. BLS supports applicants in this phase with up to 50% of costs, to a maximum of € 50,000. The Separate Pre-Production Funding grant supports only projects that have a direct cultural reference to South Tyrol. The cultural references of a project can be defined by the content of the film itself or by participating filmmakers, especially the producer, the screenwriter or director. The mere fact that the project is slated to be shot on location in South Tyrol does not qualify as a cultural reference. Applicants must submit, among other things, a detailed description of their proposed pre-production work, including pre-production cost estimates, for this type of grant request. 3. Combined Pre-Production and Production Funding The combined application for pre-production support and production support is earmarked for projects in which South Tyrol has a special interest as a film region. The focus of this type of grant is on projects in which pre-production activity has shifted to South Tyrol or the script has been adapted to take place in South Tyrol, causing the production company an increase in expenses for this phase. This grant offers support of up to 50% of estimated costs. The maximum grant for the pre-production component is €50,000. Pre-production funding is always the first step. The more concretely a specification is made about total production costs and regional effects, within the framework of this application for pre-production costs, the more concretely information can be given about the potential amount of the subsidy, within the frame of a future production subsidy and at the same time, about approved pre-production funding, in an enclosed Letter of Intent (LOI). If the production company wants to actually use this production funding, it must make a timely separate application. For Combined Pre-Production and Production Funding, it is assumed that the script is already available when the application is made. At least 60% of the private financing with regards to total production costs should already have been secured. International co-productions, especially those between Italy, Germany and Austria will be given preference. Info Box: South Tyrol’s subsidy model is similar to other European funding systems both in structure and in terms of the documents required to apply. BLS evaluates the grant applications it receives based on three criteria: culture, content and profitability. The extent of financial investment a given project will be making in South Tyrol weighs heavily in the funding decision. An economic regional effect of up to 150% of the funding amount is stipulated; exceptions are granted for projects closely tied to South Tyrol. Funding in brief · Funding earmarked for 2012 totals € 5 million · Monies need not be repaid · Cinema films / TV movies / Series / Documentaries · Any production company may apply, regardless of where its head office is located · Production Funding: € 1.5 million per project
122 Take # 2
English
· Pre-production and developmental funding of up to € 50,000 per project · Three application deadlines every year
valid contract with a lender (Deal Memo). The same applies for a licence agreement, if you apply for funding of a television production. In very exceptional cases, we can also accept LOIs.
1 Mandatory consultation and online application
Info Box: The 2012 deadlines are: 1 February 2012 (Decision on 16 April 2012) 2 May 2012 (Decision on 25 June 2012) 19 September 2012 (Decision on 12 November 2012)
2 Evaluation of the project by BLS and its advisory panel of experts Basic funding approval by BLS (after six to seven weeks)
BLS: Carpe diem! / Carpe noctem!
The process from application to payment is generally as follows
3 After the closing of financing: formalising of the funding approval in what is called a Unilateral Declaration of Commitment (EVE), in which the definitive conditions for funding the project are stated. 4 Depending on the progress of the project, request of a funding instalment from BLS 5 Checking of invoices and documentation of payments (especially regarding fulfilment of regional effects) by an independent auditing firm 6 The last funding instalment will be paid out only after the project has been given a positive assessment
The Grant Application In 2012, production companies from South Tyrol and abroad will have further opportunity to apply to us for financial support of their film projects. Please note that applications may only be made online. You can fill out an application at any time via our online portal. We generally evaluate submitted applications during the subsequent review period. You can obtain access to the online portal only if you have had a consultation interview with us at least ten days before the given submission deadline. This can be done over the telephone, but you are welcome to meet with us in person if you prefer, of course. Detailed information about grant proposals is available online at www.bls.info. You will also find funding guidelines, fact sheets, all necessary forms, and access to the online application at this web address. Info Box: A request for production funding must include, at least, the following elements: · Screenplay · A brief summary of the project’s subject matter · A detailed cost estimate of the project and the planned expenditure in South Tyrol · A financing plan, with proof of funding · Proof that you own the film rights · A list of the proposed production staff and casting plans · Information about planned utilisation and/or existing utilisation agreements · In order to fund a theatrical release film, we usually need a
Within an extremely short period of time, BLS has created a comprehensive support and service resource for film productions in 2011 – from the ground up. Under the leadership of Christiana Wertz, the South Tyrol Film Fund team has managed to bring the programme to life in its first year, while simultaneously funding a number of projects. It seems like this is a good time to get a status update from Christiana. 1. How would you summarise the experiences of BLS in its first year? Carpe Diem − Carpe Noctem! We have achieved a great deal of what we set out to do in the past twelve months – even with a relatively small team and even though it sometimes required a great deal of perseverance. We have implemented the initial part of the programme as planned, brought the application and funding process to a point where it is running smoothly, funded 29 exciting productions, helped out with location shoots, built various service databases, designed versatile communication tools, and set our own projects into motion including the INCONTRI, RACCONTI, PLACES and Mov(i)e It initiatives. At this point, I would like to thank everyone involved for their commitment and hard work. 2. Which milestones did you find most gratifying? We have been able to increase communication between the Italian and the German film industry through our events. In addition, we have witnessed the creation of the first local start-ups and can confirm the involvement of local filmmakers in local productions. Both of these are important goals for us, so it's nice that we were able to take those first steps. The fact that one of the productions BLS funded, Diaz, is being shown at the Berlinale in the Panorama section, is the cherry on the cake for us: we are, of course, extremely pleased about that. What prospects do you see for South Tyrol as a film location? We are certain that the South Tyrol Film Fund is an attractive partner for German-language productions looking for additional financing components for their production. We also know for certain that our funding programme is interesting for Italian productions because they can apply for significant amounts of funding here, especially in relation to the rest of the country. Of course, South Tyrol is not a metropolitan area in which an entire production cycle can be realized at once. The strength of the
region as a location will evolve more and more into a niche that we would like to identify more clearly in the coming year. We will put various measures into place in order to establish local personnel and service providers here in accordance with this positioning. In the medium term, this strategy should lead to more opportunities to reinvest money locally. 5. What are your plans for 2012 in terms of film? We want to further improve the conditions for film production in South Tyrol by providing the right impetus. This goes especially for expanding film-specific services and training specialised personnel. In our role as a bridge between the Italian and German-speaking world, we want to continue working to promote transnational co-production, and to fulfil an important cultural role by doing so. Last but not least, we will strive to respond better to the needs of filmmakers through what we offer and through the services we provide. We would like to further consolidate the administrative process behind the film funding, which we manage ourselves from the point of application to the point at which the last instalment is made.
53 THAT’S A WRAP: 2011 The word about South Tyrol’s exceptional shooting locations and backdrops, as well as about its relevant funding opportunities, has spread throughout the film world. In 2011, there were 17 film crews that arrived to shoot in Italy’s northernmost province. They all benefited from the strong support provided by BLS. The number of productions in South Tyrol has thus more than doubled in comparison with the previous year. In June, you might easily run into two stars of the Italian film scene in Alta Pusteria (Hochpustertal) Valley or in Bolzano since the film Il volto di un'altra was shooting here for two weeks. Laura Chiatti (Sofia Coppola’s Somewhere) and Alessandro Preziosi (Mine Vaganti by Ferzan Ozpetek and i Vicerè by Roberto Faenza) play the lead roles in the Pappi Corsicato comedy. The director also wrote the script, together with Giovanni Romoli and Monica Rametta. The gorgeous Bella (Laura Chiatti) is the star of a television show, in which those less fortunate – in the beauty department, that is – obtain the new look they have always wanted using plastic surgery. Her husband, a plastic surgeon named Bob (Alessandro Preziosi), is in charge of the television programme and also directs the exclusive beauty clinic Belle Vie in the mountains of South Tyrol. Despite his media fame and the successful work of the clinic, Bob is in debt. The solution to this problem could be a serious car accident for Bella: the couple knows how to effectively and profitably use the media for their own purposes… The pristine nature of the Dolomites and the originality of the locations in South Tyrol play a central role as a backdrop for the film's message. The film is about grasping reality: seeming and being in today's world. The real beauty of the landscape is juxtaposed against an obsession with beauty that has lost all contact
Take # 2 123
English
with nature and with its origin. “The more artificial one is, the more credible one seems,” says director Pappi Corsicato of the illusory world his protagonists inhabit together. The Rome-based production company, R & C Produzioni, will release the film in Italy this year. South Tyrol also attracted a German production with a star cast. The crew of the feature film Schwestern was shooting in and around Merano this fall. Dreamtool Entertainment, based in Ludwigsburg, produced the film in co-production with Beta Film and in cooperation with SWR and ARTE. The tragicomedy is about a young woman named Kati who turns her family’s life upside down when she decides to join a religious order. Her family, secular through and through, are flabbergasted when they find out. Everyone gathers on the grounds of the order’s convent on a summer afternoon to celebrate Kati taking the veil at the convent. Kati’s oldest sister, Saskia, played by Maria Schrader (Aimee and Jaguar, Rosenstrasse), escalates the situation at the formal ceremony. She lives in London, is in her mid-thirties, and still doesn’t quite know what she really wants. As a result of Saskia's outburst, each of the family members will be gradually challenged to question their own values and ways of life. The film deals with the question of what guides us in life. It portrays modern people looking for happiness. Other giants of German cinema join the cast: Ursula Werner, from Wolke 9 (Cloud Nine) and Über Wasser gehen, plays the mother while Jesper Christensen, familiar from his roles in The Interpreter and Quantum of Solace, plays the uncle. Director Anne Wild also wrote the screenplay. South Tyrolean settings for the film include Merano’s main church square and the parish church in Termeno (Tramin). The chapel called St.Veit-Kapelle auf dem Tartscher Bühel in Upper Venosta (Vinschgau) Valley was another location. The eleventhcentury chapel perched atop a barren hill is a legendary place. “We chose these three places in South Tyrol because they struck us as ideal locations for the film”, says producer Felix Zackor of Dreamtool Entertainment. “We were also able to set up reliable funding here and could rely upon the critical support provided by BLS and local partners.” For the shoot in Merano, the crew built a four-metre high wall and the town’s main church square was temporarily closed. The communities, Merano in particular, were very accommodating about the shoot,” says Felix Zackor, “so the conditions couldn’t have been better for us.”
56 Productions in South Tyrol Vacanze di Natale In early November 2011, Dobbiaco (Toblach), near Bolzano, and Val Senales (Schalstal) set the scene for the Italian Christmas film affectionately known as Cine-panettone (panettone being a cake Italians eat at Christmas). The lives of various people intersect in Cortina, where all spend their Christmas holidays: an engineer in crisis together with his relatives, a Russian gas supplier, the stressed-out winner of a TV game show, and an unfaithful Roman lawyer together with his wife, dog and teenage daughters. All kinds of entanglements and turmoil are, of course, inevitable. Aurelio and Luigi De Laurentiis are responsible for the movie fun, which was directed by Neri Parenti.
124 Take # 2
English
Die Fugger The beginnings of our globally connected economic system can be traced back to the fifteenth century, when a man named Jacob Fugger expanded the Augsburg family business into a company that operated throughout Europe. In their two-part documentary, André Schäfer (script) and Werner Köhne (director) dive into the fascinating history of the Fugger family. Part One shows the rise of Jacob Fugger. Part Two recounts how his nephew Anton built networks across the globe – then lost control. Florianfilm in Cologne (André Schäfer, producer) realised this historical TV documentary in cooperation with WDR and ZDF/Arte. Die Alpen von oben (The Alps From Above) A birds-eye view of a natural wonder made possible by the most modern helicopter camera in the world: this nature documentary by Klaus Steindl provides a fascinating insight into a millennia-old cultivated landscape in which humans and nature are inextricably linked. Spectacular aerial shots show life in the Alps as never seen before. True-to-life portraits of the region’s inhabitants build a picture of the region today. The Hamburg-based company Vidicom Media (producer: Peter Bardehle) produced 10 episodes and a theatrical version in collaboration with several European TV stations. Episode 9 presents South Tyrol. Nadia & Sveta The South Tyrolean production company Miramonte Film has been working on a film documentary about Western and Eastern Europe coming together. Director Maura Delpero tells the story of two women from Moldova who seek their fortunes in Italy. They hire themselves out as domestic helpers. Nadia is in her late fifties, has already been in Italy for several years, and financed the education of her children doing this work. Svetlana is in her early thirties and had to leave her young daughter back at home. The women develop a close friendship, and provide each other with much-needed support in a foreign world. The film portrays the two women’s uncertainty – as well as their strength and courage.
60 Off on the Right Foot in South Tyrol The increasing number of film productions in South Tyrol and the necessity that a portion of the funds be reinvested locally elicits a concrete demand for certain services. Production services, equipment rental companies, companies working in all areas of post-production, and service providers for specialised transportation and logistics solutions are already in demand. “The chance exists in South Tyrol for service providers in the film industry to integrate into a nascent infrastructure and reap the long-term benefits from the momentum of the film promotion,” says Minister for Economic Affairs Thomas Widmann, who is responsible for South Tyrol’s Film Fund. The Location Services department at BLS advises companies that want to settle in South Tyrol: they answer questions about taxes, legal matters, funding, financing and permits. BLS also helps companies search for optimal commercial space and build effective networks with organisations, service structures, and business associations.
Thomas Widmann puts it succinctly: “We welcome enterprises from all over Europe. In BLS, we have created a specialised entity that enables them to gain a foothold here quickly and easily”. At BLS, it is important that the strategic direction of all activities contribute to the development of South Tyrol as a film location. For the first half of the year, a study is conducted that determines which niches in the audiovisual sector, especially in the Italian, Alpine region of Alto Adige, can be reasonably filled. Specific measures to foster these niches are then developed and implemented. In addition to the settling of new businesses here, the qualification of relevant personnel is important for the development of the location. Through training and continuing education, a workforce needs to be built up in South Tyrol that is able to meet the intermediate and long-term needs of international productions based on sound knowledge and practical experience. In cooperation with the ZeLIG Film School in Bolzano, BLS will inaugurate a short training course for film production assistants, which will be called Mov(i)e it!, beginning in February 2012. Info Box: Since 2003 Thomas Widmann has held the position of Local Minister for Mobility, Personnel, Skilled Labour, Industry and Trade in South Tyrol. In his capacity as a politician he has supported involvement in promoting films in South Tyrol from the very beginning. 74 projects were put forward for funding in 2011. This, says Local Minister Thomas Widmann, constitutes “a sign for us that the establishment of the South Tyrolean Film Funding body has had the success we hoped for.” He continues: “The positive effect which these film productions have had on the South Tyrolean local economy, and especially on the film and arts industry, is setting a positive process in motion. Now we want to actively shape this process and use it effectively.” Gruppo Alcuni, founded by Francesco and Sergio Manfio in 1973, is one of Italy’s most successful and innovative producers of animated film. Gruppo Alcuni productions are sold in 50 countries. The TIS business incubator in Bolzano has been supporting Gruppo Alcuni since December 2011. Film entrepreneurs Karl Baumgartner, Andreas Pichler, Georg Tschurtschenthaler and Philipp Morawetz are consolidating their expertise and established a production company in Bolzano at the beginning of the year. One goal is to make shooting on location in South Tyrol as easy as possible for foreign productions; in addition, the founders plan to develop and film their own
62 The Power of Digital Cinema Digitalisation has meant the dawning of a new age for cinemas: inventory no longer exists in the integrated business model and completely new market mechanisms have taken effect. Just as in agriculture, where large corporations dictate the terms, huge licence fees are being collected, though, and are subsequently driving small businesses into bankruptcy. The film industry is at the threshold of a complete structural upheaval. Cinema owners and distributors fear for their independence in the wake of the conversion to a digital format. The advent of expensive
digital projection equipment, the cost of which is estimated to be € 60,000 to € 90,000 per cinema, has completely changed the rules. The standards set up by Digital Cinema Initiatives (DCI), which representatives of the major Hollywood studios have joined forces to institute worldwide, carry with them much more than just the high price tag of digital projection systems. The 2K and 4K digital projectors, for example, will allow current electrical consumption to skyrocket to unprecedented heights – and costs to soar as well, of course. But the advance of digital cinema is now unstoppable. The 3D boom, in particular, caused a growing global demand for digital projection systems in 2010. According to the chipmaker Texas Instruments, there are now over 50,000 cinema screens worldwide that are equipped with DCI-compliant projectors. There are 3D-capable projection systems installed in 81 per cent of all converted cinemas. According to recent surveys by the European cinema organisation, MEDIA Salles, about half of all cinemas in Europe now have digital projection systems. Germany registered the highest growth rate in digital cinema between 1 January and October 2011: 61.4 per cent. The number of digital screens in the country has increased from 1,239 to 2,000. Italy brings up the statistical rear: the country’s digitalisation of cinema, at 18.4 per cent, is dragging its heels. At the beginning of 2011 there were 912 Italian cinemas with digital projection systems; in mid-2011, the number of digital screens increased to 1,080. By contrast, there are more than 2,000 Italian cinemas that as yet have only analogue projection technology. The previous year saw rapid growth of 110 per cent as a result of the 3D boom, and the number of digital screens converted climbed from 434 to 912. “The success of 3D films in recent years was the driving force for the digitalisation of cinemas,” said Paolo Protti, president of the Italian association of cinemas, Associazione Nazionale Esercenti di Cinema (ANEC), “but that is no longer the case. The 2011 figures show a decline in attendance for 3D films, due to higher ticket prices and the economic crisis. The 2D films that were subsequently converted into 3D have not brought in audiences either.” A barrier to digitalisation is that the Italian government abandoned state aid to cinemas in 2009. Up until that time, 30% of the cost of converting a cinema was subsidised. This support has been replaced by the new tax credit system, which has been a boon primarily for multiplexes. The smaller and medium-sized cinemas cannot afford investments large enough to benefit from this tax refund, though. “The digital roll-out is virtually at a standstill in Italy,” says Nicola Borrelli, Director General for Cinema at the Ministry of Cultural Affairs. If this situation is not tackled soon, it is feared that many traditional cinemas will be forced to close. This drastic change in the market would mainly affect domestic film production, since it is mostly Italian films that are shown in traditional cinemas. “We cannot afford to lose the classic cinema,” warns Borelli, “because it guarantees that Italian and European quality films are shown.” It is thus in the interest of the entire film industry that we financially support the digital conversion of smaller and medium-sized cinemas. Luigi Grispello, the deputy chairman of ANEC, calls not only for a modification of the tax credit terms, but also for a revision of the agreement between cinema owners and distributors over the payment of a Virtual Print Fee (VPF). This booking fee is charged
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for the use of a digital copy of the film, so that the distributor also shares in the cinema’s digital conversion costs. But the smaller and medium-sized cinemas often come away empty-handed because the Hollywood majors only pay a VPF to large cinema chains, which have more market power as a result of their higher number of screens. In many European countries, the major cinema chains have signed contracts with third parties such as Arts Alliance Media, XDC, Ymagis and Sony, which install digital projection systems in cinemas and absorb the full cost of interim financing. Repayment of these fronted costs is made with the help of VPFs, which the distributor must pay the exhibitor to show their films. While the major Hollywood studios work out framework agreements on easy terms that favour mass starts with a large number of copies, the third parties hit the pockets of independent film distributors hard. VPF statistics made this discrepancy glaringly apparent at the annual conference of Europa Cinemas, the network of European arthouse cinema operators. For the digital processing of a blockbuster like Harry Potter, the majors accumulated up to six-digit savings in pounds sterling; the independent distributors, on the other hand, had to pay additional costs extending into five figures for the release of an arthouse film because of the VPF. An analogy to agriculture comes to mind when considering this business model, in which the big companies with patents on the seeds cement their market power. Farmers have to pay high licence fees, which in turn are driving farmers, especially small ones in developing countries, into bankruptcy. A similar fate also threatens the independent, small distributors, who are responsible for a wide variety of choices being offered by cinemas. “The third-party models provide a certain number of prints,” says Christian Bräuer, director of the German repertory cinema association AG Kino. “As a result, the cinemas must use the films of the distributors, who have signed a contract with the third parties, over a certain period of time and in specified showings.” The variety of programming that should, in principle, be opened up through digitalisation is going to be thwarted by these DCI-dominated business practices. “Extra money must be paid for the use of alternative content such as opera and football – as well as for independent films.” Since this represents an interference with programming, arthouse cinema owners support technology neutrality. “The independent exhibitors don’t want DCI, because it will mean that the operator is no longer master of his own house,” asserts Jürgen Lütz, operator of an arthouse cinema in Cologne. In order to get the right key to open the DCP (Digital Cinema Package), the cinema operators must specify in advance exactly when and how often a film will be screened – and in which auditorium. This would mean the end of flexibility: “The film would have to be played on the main screen even if there is not a single person in the audience.” Cinema operators in Austria also refuse to join the monopolistic integrator model. While the digitalisation of cinemas in the multiplex sector has been completed nationwide, the repertory and small regional cinemas are still showing 35-mm films. In order to bring the remaining 140 screens into the digital world, IG Programmkino, a cooperative of cinema operators, has devised its own model. “The first pillar consists of base support from the Ministry of Culture, an investment premium from the Ministry of Economy, and
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regional funding at various levels,” explained Michael Stejskal, an independent repertory cinema operator and arthouse distributor in Vienna. “The Ministry of Culture also offers specific funding for repertory cinemas. The two other pillars are VPFs from distributors, as is the commonly accepted international practice, and the personal contributions of the cinema itself.” The Ministry of Culture gave subsidies totalling € 500,000 to repertory cinemas in 2011 and will give a further € 500,000 to small and regional cinemas in 2012. A VPF model in which all distributors are obliged to participate is thus within reach in Austria. “The VPF is linked to spectator numbers: one euro per viewer is charged. The maximum per film use should be € 550.” Of this sum, € 500 will go to the respective cinema and € 50 will be retained for administrative expenses. “The term that will apply in this financing model is, at most, seven years. This will allow even those cinemas that could only obtain modest initial support the chance to fund such investments.” It is estimated that a repertory cinema could just about amortise its costs in four years. “Cinemas with high subsidies and many premieres fund themselves comparatively quickly,” said Stejskal, “so distributors have optimal transparency and accountability about what happens to their money. In this way, there is no pooled solution like there is with integrators. Each cinema is charged separately.” Like the Austrian cinema multiplexes, large chains in Germany like CinemaxX or CineStar are using third parties to help them with digitalisation. After years of tug of war in the industry, a partial solution has been found for repertory cinemas. In order to enable the smaller cinemas to convert from film reels to digital media, Germany is supporting some 1,500 businesses defined as “criteria cinemas” with a funding package from the Federal Minister for Culture and Media (BKM), individual states, and the Federal Film Board (FFA). Cinemas with up to six screens that recorded at least 8,000 spectators per screen are eligible for such support. The maximum grant for digital projection technology amounted to € 10,000 per screen from the FFA, € 21,000 from the BKM, and € 13,000 from the film distributors, who are contributing a total of € 20 million to cinema digitalisation in the form of VPFs. The distributor will pay € 500 for each regular screen booking of a title that takes place in a criteria cinema within the first three weeks. For all other showings, use is free. FFA Project Manager for Digital Cinema Eva Matlok says, “The independents and some medium-sized distributors have already agreed. With the really big ones, there are first signs.” For the approximately 1,500 remaining screens in Germany’s cinema market, the new company VPF Hub has offered a cofinancing model for digital cinema since early 2012. “We do not accept any pre-financing: instead, we work out the co-financing piece by piece, with every launch print,” explains Sven Andresen, managing director of VPF Hub. The distributor is paid a VPF of up to € 500 for film use in the first three weeks. Accordingly, if a distributor rejects the VPF payments, it is up to the cinema operator whether or not to show the films anyway. “VPF Hub does not prohibit the distributors a run on the screens if they have not signed an agreement, as do the third parties”, says Andresen. “Our approach provides for the creation of a simple pragmatic model that is not covered by limitations, conditions and restrictions, but evokes the principle of solidarity in which everyone makes a contribution.”
68 Digital Teamwork Fast-paced technological developments have changed the world of filmmaking to its core. Putting the opportunities and possibilities offered by digital technology into use consistently and expediently requires know-how and experience: production teams will find both at ARRI. Digital recording methods are sweeping the production scene. In the past, camera tests were mainly used for checking technical functionality; today, the creative options offered by specific equipment allow decisions to be taken early in the development phase. These new technological possibilities offer room for creativity. The medium is, however, much more complex than that of negative film, which has served as the recording medium for film and television productions for many decades. Old procedures are no longer valid; new developments must constantly be evaluated and tested in order to retain an overview of state-of-the-art technology. Few production companies have the staff to continually deal with these issues, or draw the right conclusions for a given production. However, many people want to benefit from the advantages, both in terms of quality and time savings, as well as from the flexibility and creative possibilities offered by new technologies. In the already risky business of making movies, this vast array of options can also spell trouble. "More and more interface problems are surfacing which were not previously known about on this scale, and which many productions are not aware of,” says Production Supervisor TV Post Michael Hackl of ARRI Film & TV in Munich. The rentals and post-production department at ARRI have responded to this situation with a new concept: continuous guidance throughout filming. The company’s concept is called Digital Services, and consolidates its digital expertise from camera technology right through to post, which is of real benefit to film productions. ARRI is a reliable partner for pre-production, on set, and in post-production: its Digital Services ensure that everything runs smoothly and that risks are minimised. "We want our customers to realise the benefits offered by digital recording technology by having truly reliable production processes available to them," points out Hackl. This also includes, of course, professional data recording and backup in addition to the appropriate specialised staff that ARRI offers and trains. The ARRI Group is a service provider that turns a foray into digital technology into a team experience with a happy ending.
70 European Film Funding on Trial The European Commission delineated the legal framework for film funding in Europe ten years ago, through its Cinema Communication. The criteria established in this memorandum determine both the rules for the EU’s MEDIA programme and those for national and regional film funding programmes. Because this memorandum expires on 31 December 2012, after three extension periods, all of the film industry associations and institutions in Europe have been called upon to take a stand on an amendment to the position.
In light of new developments that have decisively influenced the audiovisual industry in Europe in the past decade, the European Commission deemed a more detailed elaboration of the criteria necessary. It will thus be considered, within the framework of public consultation, what criteria must be established in order to regulate the funding of film production and distribution within the Member States in compliance with EU regulations on state aid. Every year, EU Member States earmark around € 2.3 billion for the film industry, which comprises € 1.3 billion in grants and subsidised loans and € 1 billion in tax breaks. Eighty per cent of these monies go into film production. The majority comes from France, Great Britain, Germany, Italy and Spain. According to the EU’s latest Cinema Communication, aid may fall under the cultural exception provided that certain criteria are met. One such criterion is that the level of aid must not exceed 50 per cent of the production budget. Difficult films and low-budget productions are exempted. The producer must be allowed to spend at least 20 per cent of the film budget in other Member States – without any reduction in the amount of aid granted. In addition, the aid must benefit a cultural product and may be granted only for productions that have cultural content according to verifiable national criteria. According to what is known as the subsidiarity principle, public subsidies are authorised only in cases in which market participants can implement important publicinterest projects with the help of these government grants – and cannot realise the projects without them. Since it is suspected that these stipulations are not always respected, the Commission is, within the scope of the consultation procedure, scrutinising various points. High on the agenda is the subsidy race between Member States for larger foreign investments, mainly those of American film production companies. The criticism is aimed at funding agencies such as the German Federal Film Fund (DFFF), which has lured large Hollywood productions to film in Germany with the help of subsidies: the funding of these films, which include Inglourious Basterds, Valkyrie and Anonymous is surely not dependent on state aid. The Commission is examining the Italian tax credit system for the same reason. The regional location effects that are generated, which include guidelines for film funding under certain conditions, will also be scrutinised. Regional economic effects must generally be consistent with the principles of the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU). As far back as 2008, the Commission had ordered a study about territorialisation obligations embedded in film support provisions in order to obtain information about the resulting economic and cultural impact. This Territorialisation Study put film funding agencies in the EU’s 25 Member States under the microscope with regard to their economic and location policy conditions. Some 20 per cent of Europe’s funding budgets are subject to certain territorialisation requirements. The producers and representatives of national and regional film funding agencies were asked to what extent the economic effects required by funding guidelines obstruct co-productions in Europe. It was believed that co-productions and territorialisation clauses worked together in a complementary way. Co-productions have been set up in order to allow access to funding resources that are available in other Member States; those resources wouldn’t be available without a specific degree of territorialisation. Countries like France, Germany, Italy, Spain and Great Britain, which prescribe regional location effects,
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were involved in 77 per cent of all European co-productions during the reference period. Indeed, it is mainly small countries such as Denmark that tend to forego territorialisation requirements in order to promote co-productions. Geographical proximity often plays an important role in co-productions. The funding of activities outside film and television production, such as film distribution and digital projection, is also being examined within the scope of this consultation procedure. Another central question is whether the specific aid schemes in the audiovisual sector can be customised to new technologies, new creative concepts, and changing consumer behaviour. The film industry associations and organisations called upon were required to hand in their opinions on the further development of the existing aid schemes by 30 September 2011. “Before we apply ourselves towards working out future aid schemes for this important industry, my colleagues and I wish to form an opinion about what the common European goal of such funding should be,” said Joaquín Almunia, the Commission’s vice president responsible for competition policy. “Does a subsidy race to attract big American productions thwart the effectiveness of aid in support of smaller European films? Should the scope of our rules go beyond the area of mere film production? Should filmmakers be encouraged to explore the possibilities of the digital revolution? Only when we have gained a clearer picture of these aspects of the issue, can we begin to hash out appropriate subsidy schemes”, Almunia continued. As part of the consultation procedures, 30 public institutions, nearly 60 European organisations and national interest groups, and a handful of individuals from all over Europe have submitted position papers to the Commission. Based on this input from regional, national and European producer and film associations, groups of film distributors, film funding agencies, festivals and telecommunications companies, a draft of the new Cinema Communication has been created and is currently being discussed publicly. Various reactions to it will be disclosed in April, and will be incorporated into the new Cinema Communication that will be released in mid 2012. Info Box: Six position papers on the new Cinema Communication Cine Regio · The new Cinema Communication should be based on cultural exceptions and explicitly refer to cultural and regional diversity. · All audiovisual projects should benefit from the funding programme. · It must be clearly laid out how support of new business models for 3D production, digital post-production and digital cinema can be integrated into the new regulations · The economic effects should be maintained. Neither the EUterritorialisation study nor the Commission itself indicate that location effects lead to a distortion of competition. · The current subsidy of 50% of the production budget and a higher percentage of funding for difficult films and low-budget productions should be retained. ANICA · Public support should primarily support the weakest participants in the market. Cultural tests should ensure this. · Competition for funding between EU Member States should be
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resolved as provided in the Cinema Communication through standardised culture tests and the appropriate requirements. · The conversion to digital projection should be integrated into the national objectives for funding of the film industry. · The 50% aid intensity should not be stipulated for all the links of the production chain because the five different stages of film production are considered to be very different from one another. · ANICA advocates support of the digital revolution. However, support should focus on European productions. Austrian Government · The scope of the Cinema Communication should be expanded to include the areas of film funding and online distribution channels (VOD platforms etc.), which are becoming more and more important. · Detailed cultural criteria must be defined in order to avoid the U.S. having access to European film funding through the attraction of U.S. film productions · The scope of the Cinema Communication should not be extended to games and cross media. · The current total maximum aid intensity of 50% of the production budget, with increased rates for difficult or low budget productions, has been proven in the past, and should not be corrected – definitely not reduced in any way. ARD / ZDF · The German public broadcasters ARD and ZDF are of the view that the focus of film funding should be on supporting the production of films. · An EU-wide harmonisation of the objectives that the Member States are pursuing in support of European cinema does not appear to be appropriate from the perspective of ARD and ZDF. Film production in the Member States is not simply an economic issue, but rather a cultural one. Broadcasting corporations have not ruled out the inclusion of other production activities within the scope of the Cinema Communication. Pre-production activities such as story development and screenwriting or activities related to the distribution of finished films, such as making prints, distribution costs, advertising, etc. are not part of film production per se, but part of a larger process. Europa Distribution · This network of 110 independent film distributors from 26 countries notes that (...) co-productions and the purchase of European films will also be supported, as will the cost of making prints and marketing. · The Cinema Communication should support the theatrical release and the overall evaluation of formats such as DVD or VOD. · The support of European cinema in the digital age is of particular importance. During the transition phase, the distributor incurs higher costs as it assesses films: on the one hand, it has to contribute to the cost of digital conversion in the form of VPFs (Virtual Print Fee) and on the other, it must still continue to supply 35mm prints to theatres that have not yet done their digital conversion.
· Der Kinoverleih ist naturgemäß eine nationale Angelegenheit, denn die pan-europäische Auswertung spiegelt nicht die Realität des heutigen Kinomarktes wider. · Theatrical distribution is by nature a national issue because a pan-European utilisation does not reflect the reality of today's cinema market. FERA · Foreign productions have benefitted the European film industry both financially and artistically. Foreign productions provide for the continuity of local infrastructure by making use of production goods and equipment, especially in countries with low production capacity. · Tax incentives are helping to secure Europe's position from a creative standpoint in a globally competitive media market. These should be preserved. · State aid can be an important factor in preserving the level of programming of the local movie theatres. The new Cinema Communication should provide the flexibility necessary to shorten the transition phase in Member States and implement a complete digital upgrade in their movie theatres.
74 MEDIA: Successful PROGRAMME Even if the European Union is in a crunch and has a euro and banking crisis hot on its heels, in Brussels, we can be proud of the MEDIA programme. The initiative has been a success story since its launch in 1991, and is far more than just a quality label today. MEDIA programme funding has not only generated films that have garnered awards all over the world, but has also given rise to an audiovisual sector that is generally strong. The European audiovisual industry, which has grown to include 32 countries, exhibits much common ground despite all of its national characteristics and differences: the desire to preserve, strengthen and keep European culture alive. This is a sign of the cultural diversity and modernity of this “old” continent. The MEDIA programme does not have rigid parameters, but rather attempts to detect needs at an early stage. The directors of the thousands of MEDIA-funded films include not only old masters such as Lars von Trier, Nanni Moretti, Jean-Pierre and Luc Dardenne, Pedro Almodovár and Michael Haneke, but also directors at the beginning of their careers. The programme’s investment of 1.78 billion euros over the past twenty years has definitely paid off. “Do we need MEDIA?” The answer to this question is clearly “yes”. However, even proponents of the programme have criticisms. Films punted beyond national boundaries in this way often engender little response. Despite increasing the total volume of films, distribution remains moderate. The programme’s long and complicated application process is a sticking point, as is the proposed guarantee model. Other calls for changes include: better endowment of developmental funding in the documentary sector and strengthening of distribution support; a focus on existing programmes, distribution, and networking; and a streamlining of the application procedure that would include condensing the timeline.
The goal of having films seen beyond their national borders (today, more than 50% of the budget goes to distribution and sales) is a top priority, followed by the concern of distributing movies on all platforms. The wish list for the time period between 2014 and 2020 includes financing-oriented issues such as greater involvement of banks and the associated hope for their greater involvement in the film industry, for more loans, more guarantees – and more private capital invested. Areas where increased support is being made include events such as festivals, which reach a wider audience, funding for film education, greater connectivity between production and marketing, and the integration of the areas of games, television and television series (because of their export potential). The programme recently dubbed Creative Europe, which has a budget of 1.59 billion euros and has been designed to cover all of Europe’s future support for audiovisual cultural, is based on three pillars: a cultural programme, the MEDIA Programme, and a transversal innovative programme. Closer cooperation between festivals and distributors, distributors and producers, and early marketing fall under the last pillar. A new entity called the Creative Europe Desk will originate from the current Media Desk, which answers questions about MEDIA and gives advice about the application procedure – a process that is not always straightforward. In Germany, the MEDIA Desk in Hamburg and the regional MEDIA Antennae of Berlin-Brandenburg, Düsseldorf and Munich are responsible for handling these problems; in Italy there is a MEDIA Desk in Rome, and a MEDIA Antenna in Turin; in Austria, the MEDIA Desk is in Vienna. Although one can assume that the required total € 900 million for the seven-year term will not be allocated (though the European Parliament and EU Council of Ministers still need to discuss this), MEDIA will certainly still receive more than its current € 755 million.
The MEDIA Programme and its Funding Instruments at a Glance Support for Producers Funding for producers begins at the development stage. The fields that qualify for funding include animation, creative documentaries, feature films, and television broadcasts of television productions with at least three European stations. In addition, there is funding for on and offline interactive works and the i2i Audiovisual initiative, which was set up to facilitate external funding opportunities. MEDIA-funded projects include Matteo Garrone’s outstanding drama Gomorrah, which won seven Donatellos, Jessica Hausner’s Austrian/German/French co-production Lourdes, and Michael Haneke’s German/Austrian/French/Italian co-production The White Ribbon. Support for Distribution and Sales Very few films travel: distribution is a problem for European film. There is special support aimed at distributors (selective and automatic support), sales agents, producers and cinema owners in order to remove barriers: this initiative is designed to increase the competitiveness of Europe’s film industry. The scope includes
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European sales and distribution, cinemas and cinema networks, dubbing and subtitling, screening of digital films, and cooperation with TV stations. This programme funded European Cinema, which was founded in 1992 and comprises a network of 1,105 cinemas with 2,778 screens; 59 per cent of its cinemas characterised their programming as European. These cinemas can also count on support with digitalisation. The Video on Demand (VOD) and Digital Cinema Evaluation (DCD) lines of funding are designed as an investment in the future. Training The MEDIA division that supports initial training and continuous training provides aid for the co-financing of workshops and seminars, well-received forums for international initial and continuous training, training courses for decision makers, and networking locations. The next generation is a major focal point, with support going to institutions such as European Audiovisual Entrepreneurs (EAVE), the MEDIA Business School, Documentary Campus, the Erich Pommer Institute and Eurodoc, a platform for first steps towards co-production. MEDIA promotes the partnerships of more than 35 prestigious film schools and universities, which makes sense for the next generation. Media Mundus The most recent programme, which officially came into effect in 2011, opens up collaboration between filmmakers from EU and non-EU countries and thus contributes to progressive globalisation. For this reason, the programme does not provide direct support of international co-productions, but paves the way for them. The emphasis is on training and creating international market access beyond Europe. Monies go to projects in which there are at least three partners involved, one of which must be from Europe. One of the goals is to increase the competitiveness of professionals, and render them more saleable on the global market. Other Support Measures Without functioning promotion, even the best of films is wasted. One concept that the MEDIA programme implemented early on was to safeguard access to European and international markets (including the development and integration of online tools and databases). Cinando.com is the leading online resource for film professionals and a source of information about international film events. Other mainstays include the support of promotional events such as the funding of film festivals. MEDIA thus provides partial funding to over 90 festivals a year: some of these include the Trieste Film Festival and Bergamo Film Meeting in Italy, the Crossing Europe Film Festival in Austria, and Germany’s Stuttgart Film Winter − Festival for Expanded Media. European Film Promotion (EFP) is a front runner in promotional campaigns, and is responsible for Shooting Stars (their 2012 line-up includes Anna Marie Mühe for Germany and Isabella Ragonese for Italy) and Producers on the Move. At the twelfth meeting of young European producers in Cannes, which took place in 2011, participants from 25 countries met to do some serious networking and conduct discussions about funding, planning of projects, and co-production possibilities. Marta Donzelli from Vivo Film and Gian-Piero Ringel from New Road Movies were among the participants.
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78 The Limits of Funding Italy’s reduced film-funding budget often makes it difficult for producers to realise their film projects. Regional funding can, from time to time, serve as a last resort solution. Meanwhile, producers in Germany benefit from a dense support network comprising both regional and national film-funding programmes. Even in Austria, which has a smaller-scale film industry, film projects of all sizes manage to get off the ground. There is always the condition, however, that the given project is a convincing one. Due to Berlusconi’s restrictive media policies, the successful Italian producer Domenico Procacci, whose credits include the film adaptation of bestseller Gomorrah and Nanni Moretti's latest comedy Habemus Papam (We Have a Pope), could find no backers in his homeland for Daniele Vicari’s controversial documentary feature film Diaz – Don’t Clean Up This Blood about police actions at the 2001 G8 Summit in Genoa. As a result, Procacci’s production and distribution company Fandango had to come up with its own resources to foot the majority of the bill. Only after BLS Südtirol − Alto Adige supported this ambitious project with a cash injection did the MIBAC (Ministry of Cultural Heritage and Activities), the film division of the Italian Ministry of Culture, give the green light for further funding. “The monies for these two subsidies constitute only 6 % of our budget, but were very important because of the message they sent”, says Domenico Procacci. “This means that one can decide to produce a movie that goes against the authorities, the police and the system without having to be afraid. The funding from MIBAC is a credit that benefits the production. It wasn’t a substantial sum of money, but sent the right message.” The closing scenes of Diaz – Don’t Clean Up This Blood, the Italian contribution to the Berlinale, were shot in the Vipiteno (Sterzing) area of South Tyrol. Most of the filming took place in Bucharest and Italy. The film, which had a budget of € 6.5 million, was an international co-production: Bobby Paunescu from Mandragora Movies in Romania and Jean Labadie, who runs international distribution at France’s Le Pacte, were both involved. A large part of the Chilean-German-Italian-Spanish co-production El Futuro, for which the Chilean filmmaker Alicia Scherson (Turistas, Play) assembled a cast of luminaries that included Rutger Hauer and Italian stars Manuela Martelli and Nicolas Vaporidis in leading roles, had to be shifted from Italy to another location. The film adaptation of the bestselling book Una novelita lumpen by the late Chilean author Roberto Bolaño was originally to be shot entirely in Rome. But the only support Italian producer Mario Mazzarotto received was € 60,000 in development funding from MEDIA. Only the exterior shots of the movie were actually shot in Rome. “I funded our two weeks of filming in Rome solely out of the resources of my company Movimento Film,” says Mazzarotto. “I was happy to make an exception for this film because I believe in it.” Under the Tax Credit system, the Italian producers will be reimbursed 15 per cent of costs incurred in Italy at a later time. He was not able to drum up any further financial assistance, however. The region of Lazio will be endowed with an annual film-funding budget of € 15 million, which was not yet available to the producer of El Futuro. “If there had been such support, it would certainly have been possible to shoot more scenes in Italy.”
The interior shots, in which an Italian brother and sister have to look after themselves after their parents are killed in a car accident, were instead filmed in a suburb of Cologne. Thanks to funding from the NRW Film Foundation and the DFFF, the German producer Christoph Friedel and Claudia Steffen of Pandora Film brought the production to Cologne for two weeks in the summer of 2011. “We absolutely wanted to produce this first film adaptation of Bolaño,” said Friedel. “Fortunately, the script has many scenes set inside the family home, and the production team in Cologne worked together with the foreign team extremely well.” The third phase of the shoot, which is set in a villa and centres around an old, blind actor (Rutger Hauer), took place in Chile in early January. Bruno Bettati, who is based in Chile, and his Chilean company Jirafa constitute El Futuro’s main producers. The film adaptation of the best-selling novel Die Vermessung der Welt (Measuring the World), for which German director Detlev Buck found appropriate locations in Germany, Austria and Ecuador, was shot almost entirely on location. German producer Claus Boje secured the Austrian company Lotus Film, with which he has previously worked on two projects, as a partner for this 3D film, which was budgeted at around € 11 million. “This film is a natural co-production,” said Boje, “because Austria not only offers ideal locations for us, but also has excellent actors like Karl Markovics and Michael Mertens. In this respect, this co-production also made sense from an artistic point of view.” As lead producer, Boje was required to fund 80 per cent of the budget in Germany. He received financial support from the Berlin-Brandenburg Medienboard, the German Federal Film Board (FFA), the BKM, Mitteldeutschen Medienförderung (MDM), FilmFernsehFonds Bayern (FFF), the German Film Fund (DFFF), and a broadcast station investment. The fact that this project had commercial potential was a benefit. “The funding opportunities in Germany are limited. In France, we would have twice the budget to shoot a film like this,” says the producer. “In Germany, we have reached the maximum amount of funding possible.” Co-production partner Lotus Film brought in an additional € 2.2 million, thanks to the support of the Austrian Film Institute, the Vienna Film Fund, and ORF. The decision to shoot Measuring the World in 3D format, which was taken in the course of the project’s development process, meant that the production budget had to be adjusted accordingly. “If we are making a film about scientists and explorers and a new cinematic language has just been invented, we naturally want to use it” said Boje. “Just as Alexander von Humboldt and Carl Friedrich Gauß entered new territory, we are also entering unchartered territory by shooting this film in 3D.” It took about six years – from acquiring the rights to when filming commenced in October 2011 – to get this ambitious film project up and running, for which the producer hired seasoned 3D experts like Polish cinematographer Slawomir Idziak and stereographer Andrzej Waluk,. The funding process was significantly faster for the awardwinning Austrian feature film Atmen (Breathing), which marks the directorial debut of actor Karl Markovics. “The budget was set before I had finished writing the screenplay,” says Markovics. The process went almost too fast for the first-time director because he felt himself under time pressure. “It was surprising how
smoothly funding commitments for this project came through,” says producer Dieter Pochlatko, who runs the film and television production company epo-film in Vienna and Graz. “We had only a small reduction in the amount of funding we applied for from the Vienna Film Fund, because this film is a directorial debut. Other than that, we received the full extent of funding.” This included project development and production funding from the Austrian Film Institute and an investment by ORF. In addition, the film received regional funding from Lower Austria and from Cineart in Styria. Thanks to the FISA (Film Location Austria) funding programme launched in 2010, which is modelled on the German DFFF, the € 1.9 million film will be financed entirely by Austria. FISA supports 25 per cent of the budget for films produced in Austria, and requires a lower number of prints than the German model. “It is not possible to set up more than € 2.2 million in funding from Austria. It is often wiser to make a small but good film in Austria with two million than to take on massive ‘funding tourism’. The fact that the autonomy of the director is far greater than in a co-production sometimes makes up for a small budget,” says the producer. Pochlatko has many years of international co-production experience through his company epo Film. His next projects include an event film about Luis Trenker on the occasion of the 120th birthday of the mountain-film pioneer. The film will be a coproduction with Munich’s Roxy Film, which produced Wer früher stirbt ist länger tot (Grave Decisions) and Almanya, and will star Tobias Moretti. Filming is expected to take place mainly in South Tyrol in the late summer and autumn of 2012, under the direction of Julian Pölsler. “It is very welcome that German-speaking Italy has got on board now,” the producer says, “because it enables us to better serve all of Europe’s German-speaking regions.”
82 The Success of Italian Films The Italian film industry has been experiencing a phase of growth over the last decade which has seen only a few, brief interruptions. Italian cinema exited from a long slump – in creativity as well as in terms of results – that lasted throughout the ’80s and into the ’90s; the breakup of the film empire belonging to Cecchi Gori, the country’s biggest producer, exacerbated the industry’s problems. At the onset of this recent period of renewal, though, Italian film had begun reaping the rewards of two important structural changes: One was RAI state television’s simultaneous creation of the Rai Cinema film studio and its subsidiary 01 Distribution. The other was the growth of Medusa Film, which is controlled by Mediaset, a private TV network: the company inherited many of the big names from the Cecchi Gori stable and launched new talent such as Gabriele Muccino and Ferzan Ozpetek who in 2001 saw their coming of age with their successful movies L’ultimo bacio (The Last Kiss) and Le fate ignoranti (His Secret Life).
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The last decade has seen a series of very positive phases: filmmakers have emerged who have the ability to engage in dialogue with the public; the stories are broader and less selfreferential; and there have been real box office successes. We are referring here to directors like Marco Tullio Giordana, Paolo Virzì, Daniele Luchetti, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, Silvio Soldini and even filmmakers who once seemed to be on the fringes such as Marco Bellocchio and Ermanno Olmi, in addition to Nanni Moretti, who has always had a strong fan base. We can also add recent names like Paolo Sorrentino, Matteo Garrone and Emanuele Crialese to this list: after years of zilch, these filmmakers have brought home awards from the great international festivals of Cannes and Venice for work like Il divo (The Deity), Gomorra, Nuovomondo (The Golden Door), and Terraferma (Dry Land). The list continued with Luchetti’s La nostra vita, for which Elio Germano won Best Actor at Cannes, and L’uomo che verrà (The Man Who Will Come) by Giorgio Diritti, winner of prestigious Italian honours such as the David di Donatello Award and the Nastro d’argento (Silver Ribbon) Award. The real boom came a little later: starting in 2007 and only lasting for a few seasons, films emerged for young people and teenagers such as Ho voglia di te and Notte Prima degli esami (The Night Before the Exams), both of which were box office hits. In the last two years, Italy has seen an explosion of a new type of comedy that, taking its inspiration from traditional comic films, has widened the genre to stories that are recognisable and acceptable to a broader public. Director Fausto Brizzi is the link to the previous tradition: after Notte Prima degli esami and its sequel, he has made comedies like Ex and the diptych comprising Maschi contro femmine and Femmine contro maschi, which appeal to a greater cross section of the public. New directors and new films followed: first and foremost was Gennaro Nunziante’s Che bella giornata (What a Beautiful Day), which featured the breakout debut of comedian Checco Zalone; the film earned 43 million euros, breaking box office records – second only to Avatar. Other successes include: Benvenuti al Sud (Welcome to the South) by Luca Miniero, which brought in over 30 million euros; the political satire film starring Antonio Albanese called Qualunquemente (Whatsoeverly) by Giulio Manfredonia; the ensemble comedy Immaturi (The Immature) by Paolo Genovese; and Nessuno mi può giudicare (Escort in Love), the film directing debut of Massimiliano Bruno. The strengthening of comedy duo Ficarra & Picone, whose focus is on fun and civilised comedy rather than the cheap variety, is also noteworthy. This seems to be the key to this series of successes. Let’s not forget to mention Carlo Verdone as part of the comic genre that has gone on to become a comedy of manners: he directed the 2009 hit Io, loro e Lara (Me, Them and Lara) and was soon back on screens with Posti in piedi in paradiso, a brilliant reinterpretation of the dramas faced by divorced men. This tradition is more solid than “films for young people” because it is aimed at a broader public; it also has the merits of starting out from an observation of reality and focusing on interesting themes – such as the integration of foreigners and the risk of terrorism, the differences between North and South in terms of racism and unconfessed sympathies, political corruption, the immaturity of 40-year-olds today – all without too much sociological pretension.
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Now, the risk the Italian film industry faces is that of repeating itself: this risk exists both in the production of hasty sequels like Benvenuti al Nord (Welcome to the North) and Immaturi – Il viaggio and in the making of carbon copy plots, with storylines and subjects that have already been proven at the box office. Paolo Sorrentino has controverted those who feared that this wave of new comedy is a threat to auteur cinema: This Must be the Place had an interesting script that earned itself the participation of major star, Sean Penn. It also did well at the box office, bringing in 6 million euros, a record for an auteur who cannot be described as accessible. It is also thanks to Italy’s strong film industry that its total number of spectators surpassed 120 million in 2010, figures the like of which have not been seen since the mid-1980s. There was a small drop in 2011, but it was the “fault”, for once, of a weakerthan-usual American film industry. The Italians fulfilled their duties – to the extent that they achieved a market share of a whopping 40 per cent; ten years ago, it was a little more than just half of that. Credit for the success of the Italian film industry must also go to the refurbishment of its cinemas: the multiplex, which arrived 5 years ago, now has some 50% of the market. There is no shortage of problems that Italian film production must face. First on the list: cuts the government made to the Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), a fund that had been helping producers make films for over twenty years – often with blurred and welfarist rules but now recently reformed. Substantial investments from Rai Cinema and Medusa, together with fiscal incentives such as tax credits for producers and non-industry investors, have partially mitigated these cuts over the last few years. These incentives have helped to produce films with larger budgets, greater potential – and higher box office numbers. Another phenomenon relevant to production is the growth of regional funding programmes managed by film commissions or other dedicated structures and instituted by local governments. These fundamental resources, too, have helped take some of the sting out of government cuts.
86 Political Cinema Political cinema is alive and well in Italy. The material is still Italian in origin, but increasingly involves international themes. Is explosive subject matter a model for European success? Within the sphere of dramatic and auteur films, there has been a return in Italy to making films with a political slant: these are important films, even in commercial terms. This genre, which featured largely in Italian cinema in the post-war period and up until the 1970s, was not considered by producers to be very remunerative. It survived as a niche area but rarely came up with interesting results, either artistically speaking or at the box office. However, a more modern form of the political genre has been appearing in Italian cinema lately: this form looks to the lessons of America and is mottled by other genres, such as detective and action.
Perhaps the progenitor of this form was Romanzo criminale, the story of a crime ring in Magliana that left a bloody trail through Rome and the wave of political ramifications that followed. Produced by Cattleya and Warner Bros in 2004 and directed by Michele Placido, the film is a nod to Hollywood: it has excellent rhythm, tragic overtones, and a stellar cast (Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca and others). The Italian box office receipts were good; coming in at some five million euros, they did fall short of expectations though. The film was a notable success internationally: it did well at the Berlin Film Festival and was particularly popular with the French, even marking the reopening of a long-broken dialogue between the Italian film industry and the French market. Romanzo criminale even spawned a successful TV spin-off. It is only since 2008, however, that the conviction of producers has grown stronger, bolstered by the national and international success of two films: Matteo Garrone’s Gomorra, based on the book by Roberto Saviano, about the scourge of the Camorra in Campania, and Il Divo (The Deity) by Paolo Sorrentino, an unauthorised portrait of politician and statesman Giulio Andreotti. These themes and characters are local – and not always fully comprehensible to an international public – but the themes of organised crime and the dubious fascination of Power with a capital “P” are universal. If properly integrated into a film that has a high degree of artistry – Garrone and Sorrentino are both extremely skilled directors with distinctive styles – they can become an excellent hand for Italy to play on the foreign market. In fact, both films won important prizes at Cannes. Other “difficult” films about politics, terrorism, or crime interwoven into Italy’s political history have been made in their wake; most have been co-produced internationally. The Front Line by Renato De Maria, about terrorist Sergio Segio and his inner circle, was the subject of debate even before filming began due to fear that it would present a romantic portrait of the terrorist group. The film was not a box office success, but it had an interesting production setup: Andrea Occhipinti’s Lucky Red company joined forces with the Dardenne brothers, a filmmaking duo from Belgium. Even one of the American majors, Fox, joined the production team for Michele Placido’s Vallanzasca, a portrait of the 1970s Milanese criminal known for his charisma, a way with women, and his utter lack of mercy. The Jewel by Andrea Molaioli tells the story of the Parmalat financial scandal and its ramifications in national politics. Two soonto-be-released films include: A.C.A.B. by Sergio Sollima, about the excesses of a police department, and Romanzo di una strage by Marco Tullio Giordana, which chronicles the 1969 bombing of Piazza Fontana in Milan, which killed 17 people, and the ensuing period of Fascist terrorism. Last, but certainly not least, is Daniele Vicari’s much-anticipated film Diaz – Non pulire questo sangue (Diaz – Don’t Clean Up This Blood) about police operations against protesters at the 2001 G8 summit in Genoa. Although Domenico Procacci at Fandango wanted to do so very badly, he was unable to involve his usual partners, Medusa and RAI, who were perhaps scared off by the subject matter; a French company, Le Pacte, and the Romanian production company Mandragora have now joined the
project. Not so long ago, an edgy and expensive film such as this one could never have been produced without one of the two production companies linked to the two major television companies being on board. In this case – as was true for Nanni Moretti’s Il Caimano (The Caiman), which was produced together with the French company Bac but without RAI, and Il Divo (The Deity), for which the TV rights were not presold, as they normally were, and remained unsold for years – producing could be attempted with only private or foreign partners attracted, perhaps, by the inevitable debates and resultant level of popularity that would ensure the film’s success. Due to a modern, visually effective style and in comparison with the similar but minimalist films of the last few decades, these films can aim for a broader audience, have more international appeal (including at major festivals), have the real potential to win awards, and can do well at the box office in a variety of different countries.
INTERVIEW with DANIELE VICARI, director of DIAZ – Don’t clean up this blood Where does your passion for cinema come from? I stumbled across it by chance while studying literature in Rome. While I was there I went to a lecture by the famous film critic Professor Guide Aristarco. He stirred my passion for film. Are there any specific personal experiences which particularly helped shape your work as a director? I’ve always been interested in political and ecological issues. It’s natural that everyone is influenced by their own experiences and perspectives, above all when it comes to creative output. Up until now I haven’t yet made a political film in the strict sense of the word. So Diaz is not a political film? It’s more of a horror film than a political film. In the screenplay for Diaz – Don’t clean up this blood there are some truly chilling scenes. I felt it was important to show what took place that day. I think we all have to face up to the facts. We love to imagine that we’re all good people, but that doesn’t really help much. If a whole nation can accept something so brutal without being made to think, then we’ll never get any further. Do you believe that film can be a medium for collective reflection? Yes, I do. It can be a good means of making people think about what happens in the world, especially as other media are very fast-moving and don’t always allow you time to stop and think about things. When you’re making a film you build up each scene in detail – it takes a whole day to make one minute of film material. Thus you have time to reflect and go beyond the drama and the pure spectacle of being transported into the
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scene. Film can be a means of analysing the meanings of our lives, and the societal relationships between elements which we would never otherwise have considered. Would you define your project as a film that makes “accusations”? It will be a film that makes “accusations”, there’s no doubt about that. But above all it’s a film that’s bound strictly to the events that took place. Events which affected me a lot, because honestly I would never have wanted to be there. I’ve always asked myself: “What if I’d been there, or what if my daughter had been there?” What was it like filming in South Tyrol? We’d set ourselves a few difficult scenes to do, but thanks to the good on-scene organisation we were able to carry it out really well. What do you think about the regional funding bodies? Do you think they’re important for film at the moment? DV: Certainly. Culture can’t just be left to the free market, because its properties and expectations are different. Unfortunately it’s hard for politicians and society to understand that an investment in a particular area of culture strengthens the economy in general, and specifically in the region concerned. Any more projects in the pipe-line? DV: Right now I’m not able to think about other projects. I’ve been completely wrapped up in this film. I’m just hoping I’ll be able to finish it successfully. Infobox: Daniele Vicari Writer-director Daniele Vicari, born on 26 February 1967, has already made several documentaries and feature films. The Venice Film Festival invited him to enter his film Velocità massima into competition in 2002. He won the David di Donatello Award for his directorial debut the following year, and a second in 2007 for his documentary Il mio paese. Daniele reveals what lies behind his passion for film in an interview with Sara Valduga.
92 to the top A visit with Patrick Kofler, Martin Podoni, and Mauro Rattini: The three have operated a “value-oriented company” for over ten years, together with their partner Günther Innerebner, who is not here just now. Their highest value, besides a passion for film, is sustainability. Now they want to do some good with their new venture, by bringing their passion into the film industry in a sustainable way. We often only recognise how important sustainability is when we face its opposite. So it is perhaps with Patrick Kofler and Martin Rattini: they saw together in Ecuador how the oil industry had destroyed the landscape of the rainforest, which had been pristine up until that time, and deprived the indigenous people of their
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livelihood. In any case, this experience and the documentary resulting from it is the origin of their mission: to bring the issue of sustainability into the heart of society. Their communications agency and film production company has been successful for a good ten years. Their clients include the city of Munich, for which they have developed and implemented the Cycling Capital marketing plan. How do they manage to give the issue of sustainability mass appeal, though? “Our method is to promote ideas, products and projects that reflect our mission, through professional communication, emotional marketing, and compelling films,” Patrick Kofler replies. “It is especially with documentaries that we have had repeated success drawing attention to problem areas of our world in recent years”, he continues. Their experience and know-how in the field of documentary filmmaking are now making Kofler, Rattini and Podini valued partners in South Tyrol film production. Their spin-off is called Alpinisten (Mountaineers), and they have just recently begun offering production services under this name. The first project was to realise the German documentary Die Fugger produced by Florian Film in Cologne: the film’s elaborate re-enactments and post-production work were done in South Tyrol. “Our customers and partners will really benefit from working with us: not only because of our years of proven project management, but also because of our expertise in the marketing sector”, emphasises Martin Rattini. The Alpinisten thus offer film marketing which, according to the three entrepreneurs, is an increasingly important area often undervalued by film producers. Kofler, Rattini and Podini do not – despite the name Alpinisten – provide support services only to mountain films. Rather, the name is a reference to certain values and a certain way of working, which, as the avid mountaineers explained, are equally applicable and important to filmmaking as they are to mountain climbing: “You have a goal. You wonder: how do I best get there? Whom do I take with me? What equipment do I need? You gasp for breath, you sweat, you wheeze, you curse, and you wonder, ‘why am I doing this to myself, why this stress?’ Then you reach your goal. You’re at the summit: the movie is finished. You take a few minutes, then look at your achievements from a certain distance and think proudly: ‘Wow, I'm happy that we made it here’ ”. Patrick enthusiastically illustrates the parable of the climbing film crew that does not work without teamwork and mutual trust. In addition to clarifying administrative and tax matters, obtaining filming permits, and providing legal advice, the Alpinisten offer clients pre-production services such as research, location scouting and casting. They also offer comprehensive production services during the actual shoot: from travel planning and organising accommodation for the team to support and organisation on set to equipment and props, the Alpinisten act as a bridgehead for the production company that secures everything in South Tyrol in advance or a local partner that makes sure the production goes smoothly. “Because of our own experiences as filmmakers, we can assist production companies, for example, even with script development and dramaturgy”, underlines Podini. Kofler adds that on Die Fugger, the Alpinisten finished up a lot of the post-production in South Tyrol: "Through our large network, we were able to put together a great team that took care of everything from the cut to the soundtrack to the art design”, says Kofler.
The standards of the Alpinisten are high: “Because of our potential and our network of professional service providers and filmmakers, we think that we can become South Tyrol’s leading provider for film implementation and communication”, the three entrepreneurs agree. Their focus will initially be the documentary film genre, in which they have the most experience and a great deal of confidence. They are, however, already planning their next summit ascent: feature film production. The Alpinisten are, as mountain climbers must be, extremely well prepared.
96 Racconti #1 Developing stories is like cultivating a young bud: in order to bring a robust plant into being, you need healthy seeds, the right soil, attention, and a little TLC. BLS has sown the first seed in support of budding screenwriters through its Racconti #1 project. BLS invited international authors to compete for a place at Racconti #1 by submitting ideas for films with a direct substantive reference to South Tyrol. The twelve most promising ideas are developed, under the guidance of professionals, at a script lab. The ultimate goal is to use BLS’s network to place the material on the market. The jury set high standards as it closely scrutinised and deliberated on the 156 ideas submitted. Factors taken into consideration included the potential of the screenwriter, the market potential of the material, and the suitability of the project for production funding by BLS – in addition, of course, to the presence of a direct reference to South Tyrol. Many of the submitted concepts met these requirements. The quality of the best submitted film ideas was so high that it was decided to divide the main prize of the contest, a sixweek research trip to South Tyrol and a grant in the amount of € 2,000, between two screenwriters. Michael Kofler, from South Tyrol, received the grant for his material, while Berliner Claas Junge will have the opportunity to do his six-week research trip South Tyrol over the course of the coming year. First prize for the Racconti #1 competition was made possible through the support of Forst Brewery. Twelve other young writers from South Tyrol, Italy, Germany, Norway and Ireland will join Michael Kofler and Claas Junge in late January at a three-day script lab in South Tyrol. Film topics range from Ötzi the Iceman to volunteer labour stints at clubs in South Tyrol. Under the guidance of international screenwriting mentors, they will solidify and refine their ideas dramaturgically at the script lab. Afterwards, the writers will continue to develop their material with the support of their mentors, both online and in the context of a further lab, until they have finalised a treatment. Script Lab Participants BLS will then publish a catalogue that compiles the film ideas chosen and distribute it to targeted producers. In addition, some writers will be selected to pitch their material to producers from Germany, Austria and Italy at INCONTRI #2, a meeting BLS has organised to encourage co-productions. Once a given project has a producer attached, the production company may request preproduction funding for developmental purposes from BLS. Please
visit www.bls.info/en/racconti, Facebook, or the next edition of TAKE for further information about the results of Racconti #1, the screenwriters, and the development of their stories. Infobox: Script Lab Mentors Tom Schlesinger Known for his work on the screenplays of Nirgendwo in Afrika (Nowhere in Africa) and Jenseits der Stille (Beyond Silence). Schlesinger has worked as a screenwriter, dramaturg, and consultant in Germany and the USA. His clients include Marc Sotkin, Robert Watts, Francis Ford Coppola’s Zoetrope Studios, Miramax, Universal Studios, Columbia Pictures, Constantin Film, and TV 60. Daniel Speck Daniel Speck’s recent projects include Fischer fischt Frau (Fischer Seeks Wife), Zimtstern und Halbmond (Cinnamon Star and Half Moon) and Maria, ihm schmeckt’s nicht! (Maria, He Doesn’t Like It!). He works as a playwright and screenplay instructor at Munich University for Television and Film, the International Film School in Cologne, the German Film and Television Academy in Berlin, and the Ludwigsburg Master Class in Paris. He currently works for Yellow Bird Pictures, Bavaria Film, and ZDF. Giacomo Durzi Durzi has worked with many of Italy’s main production companies and TV channels as a screenwriter and as a consultant for scripts and story development. His latest project was an Italian adaptation of the first episodes of the series In Treatment (Wildside). As a director, he has done a series of documentaries for RAI, the History Channel, NBC, Channnel 4 and MTV. Script Lab Participants · ZWEITLAND by Michael Kofler ST · CROSSING THE GREEN LINE by Claas Junge DE · 1240 METER ÜBER DEM MEER by Ane H. Lykka & Alexandra Kaufmann ST · ESCAPE TO THE MOUNTAINS by Christoph Busche DE · PEAK REFLECTION by Cristina Gadotti & Erica Gianesini IT · SMALL FISH by Enrica Gatto IT · THE DIARY by Pascal Yorks DE & Matthias Lintner ST · ÖTZI & ICH by Anke Klaaßen DE · FRÄULEIN by Caterina Carone IT · ICE MAN by Brendan Foley IR/UK · ROMEO & JULIAN by Gabi Arnold DE/SW RACCONTI #1 First Prize Zweitland by Michael Kofler tells a timeless, universal and political tale of two brothers against the backdrop of the Night of Fire in the South Tyrol of the 1960s. In addition to participating in the script lab, Kofler will receive a stipend of € 2,000. Crossing the Green Line is a South Tyrolean Western set in 1928 in Gsiesertal Valley, on the border with Austria. Claas Junge succeeds here in creating a story with striking visual power. As Writer-in-Residence, he will have the opportunity not only to participate in the script lab but also to conduct research in South Tyrol for six weeks.
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98 Talents
101 Site Visits – Four Faces of Film in South Tyrol
Lucia Mascino, actress The versatile and original Lucia Mascino is a familiar face to fans of arthouse cinema and theatre, where she has become the muse of Filippo Timi, theatre director, and a respected actor who has played the lead for directors such as Bellocchio, Salvatores and Costanzo. Lucia Mascino has played many different roles, both in film and on stage, revealing a notable ability when it comes to experimenting. You can add a good dose of humility to that, too. Carefully choosing her roles, without demanding the lead, she has worked with a host of directors including Moretti on Habemus Papam, De Maria on La prima linea (The Front Line), and Tummolini on Un altro pianeta (One Day in a Life), which was selected for the Venice and Sundance film festivals. She has also worked in comedy, including Diverso da chi? (Different from Whom?) by Umberto Carteni. In 2010, Lucia won the Vittorio Mezzogiorno Award. In 2012, we will be seeing her in three films: Il rosso e il blu by Piccioni, La scoperta dell’alba by Nicchiarelli, and Good as You by Lamberti.
Anna Maria Mühe With a unique power of expression and the ability to instinctively hit the right note, Anna Maria Mühe has wowed audiences in the East-West drama November Child, by Christian Schwochow. She received numerous awards for her dual role in this tragic road movie, including a nomination for the Best Actress category of the German Film Prize. Swedish director Maria von Heland discovered Anna Maria Mühe – who is the daughter of the late couple Jenny and Ulrich Gröllmann, both of whom are actors – at the tender age of 15 through street casting, and gave her the lead in Große Mädchen weinen nicht (Big Girls Don’t Cry). Since then, the youngster has appeared before the camera in numerous features, including Was nützt die Liebe in Gedanken (Love in Thoughts), Schwesterherz and the drama Die Unsichtbare (Cracks in the Shell). The European Film Promotion (EFP) named the promising, 26-year-old actress one of Europe’s 2012 Shooting Stars. B.H.
Luca Marinelli, actor With an obvious talent for identifying with his roles, Luca Marinelli is a safe bet for the Italian film industry. He made his film debut two years ago, aged just 25 and newly graduated from the prestigious Silvio D’Amico Academy of Dramatic Arts. Saverio Costanzo was looking to cast the lead in La solitudine dei numeri primi (The Solitude of Prime Numbers). Marinelli’s performance won everyone over: it was a difficult role that even required that he change himself physically, putting on and losing weight over the course of the shoot. The film was selected to compete at the Venice Film Festival. Two years later, Marinelli made his second film, L’ultimo terrestre by Gian Alfonso Pacinotti, known as Gipi. Once again, Marinelli changed his physical appearance to suit the character, transforming into a transsexual playing alongside the lead. This too was nominated for a Leone d’oro. Now he is on the set of Roundtrip by Elisa Fuksas and will soon be playing the lead in a new film by Paolo Virzì.
Florian Cossen This young German writer and director has cleaned up on the international film festival circuit: his moving feature film debut, Das Lied in mir (The Day I Was Not Born), garnered a variety of audience and critics awards at Montreal, Zurich, Hof and Biberach. In this family drama shot in Buenos Aires, which he developed as his graduate thesis project at the Baden-Württemberg Film Academy in Ludwigsburg, Cossen addresses a real political issue: even today, the Madres de la Plaza de Mayo (Mothers of May Square) gather outside the presidential palace every Thursday to lament the disappearance of their children during the military dictatorship. Cossen, who lived in Buenos Aires in 2006 as a visiting student, exhibits astonishing maturity as a director here, and leads the audience directly into the protagonist’s emotional and inner life. Prior to his film studies, the German diplomat’s son worked as an assistant director in film, television, and commercials and shot several short films. B.H.
Fabio Mollo, director Prestige and tenacity. With lots of awards and short films. It all began in 2007 when Fabio Mollo, after receiving his BA with honours in visual arts from the University of East London, graduated from the Centro Sperimentale di Cinematografia (Italian national film school) in Rome. His short, Giganti, a refreshing portrait of a generation of adolescents with problems growing up in a southern Italian town, has won awards the world over. Awards such as the best short at the 25th Turin Film Festival, a Special Mention for Directing at the Nastro D’argento Awards in 2008, and the honour of being officially selected for the 58th Berlinale Shorts. And now his long-awaited debut. In 2012, 31-year-old Fabio Mollo will direct Il Sud è niente, a project selected at the Atelier de la Cinéfondation of the 2011 Cannes Film Festival. Valentina Lodovini and Guido Caprino are slated to play the leads in this French and Italian coproduction.
Jochen Laube This young German producer has already achieved two notable film successes in his award-winning feature films Novemberkind (November Child) and Das Lied in mir (The Day I Was Not Born). He managed to make his leap to the big screen with his graduation film Urlaub vom Leben, for which he received the Studio Hamburg Newcomer Award in the category of Best Feature Film in 2006. While studying at the Baden-Württemberg Film Academy, Jochen Laube gained experience as a production assistant on Peter Greenaway’s The Tulse Luper Suitcase. Laube’s own production company, Sommerhaus, produced the feature film Blindflug, which opened the Berlinale series German Cinema Perspectives in 2007. His credits also include the award-winning documentary Das Leben ist kein Heimspiel and Novemberkind (November Child). Jochen has worked as a producer for teamWorx TV & Film since 2008, heading up the Ludwigsburg office. His recent productions include the drama Die Unsichtbare (Cracks in the Shell), which premiered at the 2012 Berlinale. B.H.
136 Take # 2
“Monopolist of strange things and smooth technical operations”
“I want to leave something behind, and share my cultural homeland with others.”
Daniel Mahlknecht Daniel Mahlknecht was born in South Tyrol, and has always lived here, with the exception of a short stay in Rome. A graduate of Zelig Film School, he still lives in a flat share founded in 1996 that is on the same street as the school and has long been inhabited by film students. Daniel has run a small production company called De Palmer Film for ten years, and describes himself as a “monopolist of strange things”. In addition to his own projects in the area of documentary film and professional gigs as a cinematographer, technician or editor, the fan of analogue film works primarily as a specialist for everything technical in the film industry, and thus plays a special role in the region. Daniel is the “go to” man for anybody who needs anything special in South Tyrol. This goes for film footage, maintenance and repair of equipment, handicrafts, generalised tinkering, and one-off production. His background means that he comes with a number of advantages: for example, almost everyone here can ski with equipment on their backs. For Daniel, this too is merely a question of technique.“
Philip Morawetz Philip Morawetz’s career in film began with ski and snowboard films. However, a few things have happened since then, to say the least: After an internship at Bavaria Film in Munich, there were four years at film school in Rome, a master’s degree in film production at UCLA, and a collaboration with his idol, Dino de Laurentiis, from whom he learned many things, especially with regard to story development. After his return to South Tyrol in the last year, Philip founded his own production services company, Giafatto, which has quickly brought its first projects to fruition. Giafatto means, “It’s already done” in Italian, and encapsulates how Philip thinks and works. The Knottnkino (Rock Cinema) was Philip’s suggestion. This popular meeting point represents exactly what South Tyrol means to him: a place where mountain scenery is fused with the magic of cinema. Today, Philip divides his time between Munich and Bolzano. For him, South Tyrol represents memories, friends, family and future. “I want to leave something behind, and share my cultural homeland with others”, he says. Philip hopes one day to film one of South Tyrol’s enchanting legends.
Living in South Tyrol is almost like working on a set.”
“Underwear can make a difference, even in a historical film.”
Valeria Errighi Valeria Errighi made a quick about-face into the world of creative and performing arts from a secondary education that was decidedly science-focused. After studying music, art and film in Padua, where she started out getting her bachelor’s degree and then ended up doing her master’s, she found her first jobs quickly: location manager for a production of the Inter Linea and then as production assistant on a Fandango production that was thrilled to take her along to Rome after four days of filming in South Tyrol. In addition to her freelance involvement in logistics and organisation on productions inside and outside of South Tyrol, Valeria directs a film workshop for youth, making clear her special talent for dealing with people. “Living in South Tyrol is almost like working on set, because so many cultures come together,” she says. Valeria loves film. Her passion for film began at the cinema, and deepened when she worked as a ticket taker; today, the silver screen is a place of longing where she goes about her daily work, and film is an almost mystical experience.
Nastassja Kinspergher Nastassja Kinspergher was born in Bolzano. Having studied fashion design in Milan, graduating in 2007, she had just arrived in Berlin to try her luck there when her phone rang: her first job, as a costume designer for the series Un Passo del Cielo, brought her right back to her homeland. This production was, for her, an exciting and watershed experience. After six months on this production, she was sure that she wanted to keep working in film. For Nastassja, her work on the set is a matter of reflection. “Wearing the right underwear, even if nobody sees it, contributes to the perfection of the image up on the silver screen”, she says. “Ultimately, it’s about perfection. The right clothes make it easier for the actors to get into character so, in my opinion, underwear can make a difference, even in a historical film.” She sews many of her costumes herself, but also makes use of traditional outfitting work and avails herself of the stock at the costume shops of local theatres. “South Tyrol is my dream come true. Here, so many opposites come together: it’s really very exciting.”
Take # 2 137
English 101 … to be continued …
Editor In Chief Stephan Burkoff
Last year a lot of things were still in their infancy. We met up with the team from TAKE I again to find out what their film-related experiences had been in 2011.
Art Direction Elger Emig, Leif Brodmann
Location Manager and All-round Talent Lidia Cerbaro Over the past few months there’s hardly been a single big production in South Tyrol in which Lidia Cerbaro hasn’t been involved in one way or another. She was responsible for the production management of “Welcome to Bavaria” by Matthias Kossmehl and for “Die Fugger” by Florianfilm, and also worked as a location scout for the films “Schwestern” (Sisters) by Dreamtool Entertainment and “Die schwarzen Brüder” (The Black Brothers) by Enigma Film. Lidia is from South Tyrol herself, and is in constant demand from production companies. She loves the variety of the job, and gets lots of it. Actor and Screenwriter Martin Thaler Martin Thaler has certainly had an industrious year. In 2010 he’d already received screenplay-funding for one of his own projects from the South Tyrolean state. Currently he’s getting started on a new project, which is very closely related to South Tyrol and also has a certain autobiographical character. He has been involved in acting, and has shot some episodes for TV series. He’s now spending more time back in his homeland again, and is looking forward to a busy schedule. Location Manager and Associate Director Deborah Scaperotta Deborah has recently uncovered her own hidden talents, and over the past 12 months she has worked as a production assistant and location manager for R&C Produzioni’s project “Il volto di un’altra”, as well as for the festive classic “Vacanze di Natale” for Filmauro, with Aurelio and Luigi de Laurentiis. Since November Deborah has been involved in the production of Giuseppe Tornatore’s next film “The best offer”. Deborah is thrilled with these developments.
Text Antonio Autieri, Emanuela Genovese , Birgit Heidsiek, Roland Keller, Margret Köhler, Jana Pajonk, Sara Valduga, Andrea Watzlek Text Editor ITA Giogia Hülsse Layout Mari Delague Illustration Leif Brodmann Photos Agenturen, BLS, Dreamtool Entertainment GmbH, Fandango Srl, PROKINO Presseservice, Manuel Ferrigato, Florianfilm GmbH, Harald Kienzl, Parkhotel Laurin, Florian Mohn, Juergen Schabes Cover Photo Dreamtool Entertainment GmbH (Felix Knopp, Anna Blomeier, Schwestern) Picture Editor Georg Nickolaus Compositing Christian Graef Translation Sergio Colombi, Cassandra Han Viti, Giorgia Hülsse, frontrunner.de, Studio TRADUC Proofreading Dr. Roland Krömer, frontrunner.de
Imprint Publisher Ulrich Stofner Marketing Birgit Mayr Executive Editor Christiana Wertz Managing Editor Sara Valduga Project Management Carmen Cian, Sara Valduga BLS Südtirol · Alto Adige Dompassage 15 / Passaggio Duomo 15 I – 39100 Bozen / Bolzano T +39 0471 066 600 F +39 0471 062 852 service@bls.info www.bls.info
138 Take # 2
Concept & Realisation burkoff:emig ecc Kremmener Straße 9-11 D-10435 Berlin www.burkoff-emig.de
Print Druckerei Wagner Verlag und Werbung Gmbh Weststraße 60 D-09603 Großschirma OT Siebenlehn
Thanks to Nikki Allan, Edgar Alma, Viktor Apfelbacher, Berlinale, Alexia Demez, Marek Grasshoff, Angela Hawkins, Anistair Houston, Jogi Hug, Park Hotel Laurin, Aya Kawai, Birthe Kies, Susanne Klingenspiel, Bettina König, Steffen Leckscheid, Claudia Messner, Marcus Oltmanns, Claudia Patrizia, Simone Redelrecht, Schauinsland.net, Marén Schilling, Bjarne Troger
THE PERFECT PARTNERSHIP A new alliance has been formed, combining four of ARRI’s core competences to create the perfect partner for the film, television, commercial and multimedia industry: ARRI Media Services. As a result, unique synergies, savings and services are now available to you when it comes to project planning, project support, production equipment and postproduction; everything, in fact, to ensure the technical and creative realization of your project. No matter how stormy the waters – with us as your partner you can’t go wrong.