Valentina Bailo, Roberto Cremaschi, Perlita Serra
33 itinerari (e innumerevoli varianti) 106 strade, scalette, sentieri, funicolari per salire (rigorosamente a piedi o in bicicletta)
alle porte di CittĂ Alta
Associazione per CittĂ Alta e i Colli di Bergamo
Indice
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Mappa degli itinerari Prefazione Presentazione di Pino Capellini Presentazione Associazione per Città Alta e i Colli di Bergamo Indice Le origini del colle e della città sul colle, di Roberto Cremaschi Antiche vie di comunicazione, di Lina Benedetti Le Mura veneziane e le porte d’accesso, di Rosella Ferrari I percorsi dell’acqua, di Perlita Serra Città immersa nel verde, di Gabriele Rinaldi Istruzioni per l’uso Centro città 1 via San Tomaso – via Noca – porta Sant’Agostino 2 via Pignolo – porta Sant’Agostino 3 via Pradello – via Albini – via Monte Ortigara – via Cornasello viale Vittorio Emanuele - porta Sant’Agostino 4 via Locatelli – funicolare - variante salita della scaletta 5 viale Vittorio Emanuele – porta Sant’Agostino 6 via Sant’Alessandro - porta San Giacomo 7 rotonda dei Mille – via Cucchi – via San Benedetto – via Botta – vicolo San Carlo – via Sant’Alessandro – porta San Giacomo Conca d’oro 8 via Nullo – scalone Sant’Alessandro – via Sant’Alessandro – porta San Giacomo 9 via Santa Lucia - via Santa Lucia Vecchia – via Tre Armi – porta San Giacomo 10 via Chiesa – via e vicolo del Paradiso – via Tre Armi - porta Sant’Alessandro 11 via dello Statuto - via Fontanabrolo - via degli Orti – vicolo dei Gradini – via Borgo Canale - porta Sant’Alessandro
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12 via dello Statuto - scaletta delle More – via Borgo Canale – porta Sant’Alessandro 13 piazza Risorgimento – via Bonomini - via Borgo Canale – porta Sant’Alessandro 14 largo Barozzi – via Costituzione - via Borgo Canale – scaletta San Martino – salita dello Scorlazzino – salita dello Scorlazzone – via San Vigilio - porta Sant’Alessandro Conca d’Astino 15 Strada Vecchia – via San Martino della Pigrizia – via Borgo Canale – porta Sant’Alessandro 16 via Lochis – via al portone di San Matteo - scaletta Bellavista – via San Matteo alla Benaglia - via San Martino della Pigrizia – salita dello Scorlazzino – via Sudorno – porta Sant’Alessandro 17 via Longuelo - via del Celtro – via Ripa Pasqualina (variante via Moratelli) – via Sudorno – salita dello Scorlazzone - via San Vigilio – porta Sant’Alessandro 18 via Longuelo - via Astino - via Lavanderio – via Marieni - Pascolo dei Tedeschi – via San Sebastiano – via del Rione – via alle Case Moroni – via San Sebastiano - via San Vigilio - porta Sant’Alessandro 19 via Longuelo - via del Coppo – via Castel Presati – Madonna del Bosco - via dell’Allegrezza – via Astino – via Sudorno – porta Sant’Alessandro 20 via Longuelo - via del Coppo – via Rabaiona – sella di Madonna del Bosco - via dell’Allegrezza – via Astino – via Sudorno – porta Sant’Alessandro Fontana - Sombreno 21 via per Sombreno – via Rizzolo del Pascolo – via Marieni – via Torni – via Sudorno – porta Sant’Alessandro 22 Madonna della Castagna - via Fontana – via San Sebastiano – via San Vigilio – porta Sant’Alessandro 23 Sombreno – Roccolone - Colle dei Roccoli - via Orsarola – via del Ciaregotto - via Monte Bastia – via San Vigilio – porta Sant’Alessandro Anello di San Vigilio 24 Porta Sant’Alessandro – via San Vigilio – castello di San Vigilio – via Monte Bastia - via Cavagnis – via sotto le Mura di Sant’Alessandro – via
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Lato Nord 25 via del Mulino - via Ramera - via Scalvini - via Cavagnis - via sotto le Mura di Sant’Alessandro - via Beltrami porta Sant’Alessandro 26 via Ramera - via dei Vasi - via Castagneta - via Beltrami - porta Sant’Alessandro 27 via Castagneta - via Beltrami - porta Sant’Alessandro 28 via Castagneta - ex monastero di Valmarina - sentiero 910 Colle dei Roccoli - via San Vigilio - porta Sant’Alessandro 29 via Filotti - Via Maironi da Ponte - porta San Lorenzo 30 via Maironi da Ponte - via Roccolino - via Beltrami - porta Sant’Alessandro 31 via Maironi da Ponte - via Valverde - via Castagneta - via Beltrami - porta Sant’Alessandro 32 via Ruggeri da Stabello - via Vacha - passerella sul Morla via Valverde - sentiero dei sacc - via Beltrami - porta Sant’Alessandro 33 Greenway - via Castagneta - via Beltrami - porta Sant’Alessandro 34 L’ascensore, il 34° itinerario?
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Da vedere Itinerari ordinati per lunghezza Numeri utili Scheda per osservazioni, correzioni, suggerimenti
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Salire in citta alta a piedi. Un piacere da riscoprire Qual è il modo migliore per conoscere o “ri-conoscere” un territorio, per cogliere particolari, sfumature, angoli di vita quotidiana? Sicuramente quello di girare a piedi: i nostri sensi possono esplorare senza fretta i dintorni cogliendo immagini, profumi, colori, voci, silenzio; la direzione di marcia può cambiare, le soste moltiplicarsi, consentendo di prolungare a piacimento il contatto con quanto ci circonda. Difficile da fare se si viaggia in auto o in moto. Questo può valere per qualsiasi parte di città o paese, ma in maggior misura vale per i luoghi antichi, collegati fra loro da sentieri e tracciati che sono essi stessi ricchi di storia e meritevoli di essere scoperti, conosciuti e gustati. L’obiettivo del presente volume, redatto in forma di guida, è esattamente questo: consentire la ri-scoperta delle vie maestre che portano in Città Alta, ma anche della fitta rete di stradine, scalette, sentieri, un tempo abitualmente percorsi da molta gente, che mantenevano in stretto collegamento le due parti di Bergamo. Le modalità con cui il volume è stato costruito rappresentano in modo esemplare la filosofia dell’Associazione per Città Alta e i Colli, che ha nella tutela e nel rispetto di questo ambiente uni-
co e prezioso uno dei suoi obiettivi prioritari, a partire dalla battaglia per la limitazione del traffico automobilistico lungo vie non adatte a sopportare l’assalto di centinaia di macchine: cosa peraltro già avvenuta da tempo in moltissimi centri storici italiani ed europei. La guida vi fornirà tutte le indicazioni per arrivare a piedi “sul colle”, anzi sulla corona dei colli, partendo dalle quattro latitudini di Bergamo bassa. Scoprirete sentieri poco noti e poco frequentati, percorsi che si intrecciano e consentono variazioni a non finire, un’occasione per riscoprire accessi, scorci e punti di osservazione spesso dimenticati, se non addirittura sconosciuti, anche a chi vive da tanti anni in questa città e nei paesi vicini e che, siamo certi, sapranno suscitare in voi emozioni. Potrete leggere la storia e le particolarità dei luoghi che incontrerete nelle vostre passeggiate e ciò vi farà amare ancora di più questo patrimonio di arte, cultura, natura che abbiamo avuto la fortuna di ereditare e che merita da tutti noi attenzione, cura, rispetto, perché altri possano goderne in futuro. Noi siamo certi che un’accresciuta consapevolezza del valore e della bellezza di Città Alta stimolerà un
L’ultimo tratto della salita dello Scorlazzone, storico collegamento tra via Sudorno e San Vigilio. Unita alla gemella salita dello Scorlazzino, permette di “scalare” rapidamente i Colli.
ANELLO DI SAN VIGLIO
Gli itinerari 24
Porta Sant’Alessandro - via San Vigilio - Castello di San Vigilio - terrazza panoramica - via Monte Bastia - via Cavagnis - via sotto le Mura di Sant’Alessandro - via Beltrami - porta Sant’Alessandro (3,4 km)
ANELLO DI SAN VIGLIO
A
rigore, non siamo in Città Alta, siamo più su… fuori dalle Mura. Ma sono tanti e tali i percorsi che si intrecciano intorno a San Vigilio, propaggine dei colli un tempo d’importanza militare, poi zona di villeggiatura, oggi residenza di fortunati e meta di passeggiate. Per cui non si può non proporre un tour di San Vigilio partendo da e tornando a Porta Sant’Alessandro. Naturalmente il giro è effettuabile anche in senso inverso e largamente intrecciabile con altri itinerari sia risalenti dalla valle di Astino, con la classicissima Scorlazzino-Scorlazzone, sia da Fontana tramite San Sebastiano, sia dalla zona nord per via Ramera e via Castagneta. Senza trascurare la deliziosa funicolare. Ce n’è davvero per tutti! Certo, chi si aspetta di vedere un castello turrito rimarrà deluso. Un castello c’è stato, beninteso. Fin dal VI secolo, infatti, il colle a 496 m sul livello del mare, in posizione strategicamente importante, venne fortificato e il luogo assunse il nome di Cappella; riedificato intorno al 1100, venne ulteriormente rafforzato da Luchino Visconti nel 1345. Entrò a far parte delle fortificazioni veneziane, grazie anche al collegamento sotterraneo con il Forte di San Marco e riadattato dall’architetto Venturino Moroni nel 1482.
A San Vigilio si sale assolutamente a piedi, per una delle tante vie che suggeriamo. Oppure in funicolare: la stazione inferiore è posta all’esterno di porta Sant’Alessandro e quella superiore, panoramicissima, sulla via per il Castello. Oppure con l’autobus: la linea 21 collega Colle Aperto a Castagneta e San Vigilio (funziona solo nei giorni feriali), percorrendo la
panoramica via Cavagnis; a Colle Aperto si arriva con la linea 1 dal centro città e la linea 3 da Monterosso. L’auto, comunque, lasciatela giù. Anche perché gli spazi per parcheggiare sono proprio pochi e costano caro: qualche posto nell’apposita piazzola ricavata in via Cavagnis sotto il Castello, qualcun altro alla terrazza panoramica, e infine qualcuno nella piazzetta sotto la chiesa.
Baretto di San Vigilio (ristorante) via Castello 1 tel. 035.253191 – 035 252845 – sempre aperto Birreria del Belvedere terrazza panoramica di San Vigilio, tel. 035.251482 – chiuso il venerdi e in gennaio. Aperto pomeriggio-sera Gourmet (hotel ristorante) via San Vigilio 1 tel. 035.4373004 – chiuso martedì San Vigilio (ristorante pizzeria) via San Vigilio 34 tel. 035.253188 – sempre aperto La Colombina (trattoria) via Borgo Canale 12, tel. 035.261402 – 339.6684370 - chiuso lunedì e martedì
ANELLO DI SAN VIGLIO
Purtroppo, il monumentale ingresso, unica opera certa del grande architetto bergamasco Mauro Codussi, attivo a Venezia, venne smantellato nel 1829. Ora, dopo aver salito la lunga scaletta si arriva su una bella terrazza panoramica da cui si scende, invece che salire, sui mozziconi di torri restanti e nelle cannoniere. Ma la posizione strategica e il conseguente sguardo sull’orizzonte ripagano lo sforzo della salita.
24 Porta Sant’Alessandro - via San Vigilio - Castello di San Vigilio - via Monte Bastia - via Cavagnis - via sotto le Mura di Sant’Alessandro - via Beltrami - porta Sant’Alessandro ( 3,4 km) Rispetto a quella che collega Città Bassa a Città Alta (vedi itinerario 4), vera linea di trasporto urbano, la funicolare di San Vigilio rappresenta piuttosto una via di fuga dal mondo. Si tratta in effetti di un itinerario suggestivo, che sfiora gli inaccessibili baluardi del Forte di San Marco e poco a poco ci eleva senza fatica a gustare il più bel panorama di Bergamo. Il viaggio costa un normale biglietto ATB acquistabile in loco: se siete arrivati con la linea 1 o 3 a Colle Aperto, potete utilizzarlo La funicolare di San Vigilio Progettata da quel pioniere del trasporto pubblico bergamasco che fu l’ingegner Alessandro Ferretti, la funicolare per il Colle di San Vigilio fu inaugurata il 27 agosto 1912. La parte meccanica venne costruita dalla Société des Usines L. de Roll di Berna, mentre le due carrozze, della portata di 32 persone ciascuna, furono realizzate dalla bergamasca Fervet. Uno dei primi e più illustri passeggeri fu, nel 1913, Hermann Hesse, futuro premio Nobel per la letteratura. L’impianto, economicamente passivo fin dall’inizio, funzionò per oltre mezzo secolo ma non venne mai rinnovato, tanto che nel 1976 si rese neces-
sario sospendere il servizio per la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza. La linea, che pareva dovesse essere per sempre soppressa, fu poi totalmente rinnovata e dal 1991 una modernissima vettura ha ripreso a collegare Colle Aperto con San Vigilio.
ANELLO DI SAN VIGLIO ancora. Parte dalla stazione appena fuori porta Sant’Alessandro e arriva in pochi (troppo pochi!) minuti alla graziosa stazione alta in San Vigilio. funicolare di San Vigilio Partenza Arrivo Lunghezza Dislivello Caratteristiche Da Vedere
porta Sant’Alessandro (369 m) via al Castello (459 m) 630 m 90 m pendenza minima 10%, massima 22%; una carrozza con 55 posti. panorama
In alternativa alla funicolare, si sale da via San Vigilio, che s’imbocca pochi metri oltre, salendo verso via Sudorno. via San Vigilio Partenza Arrivo Lunghezza Dislivello Fondo Da Vedere
via Sudorno (381 m) via Monte Bastia (451 m) 1.019 m +80 m – 9 m acciottolato panorama, funicolare
È la tradizionale salita (“ripa”) alla terrazza e al Castello di San Vigilio, ripida, da fare lentamente con il gelato in mano e guardando il panorama tra gli ippocastani. Si sale tranquilli insieme a qualche valoroso ciclista, ma la strada è frequentata anche da moto e auto. Il fondo è acciottolato, ma per i pedoni c’è un buon marciapiedi ombreggiato. Alcune graziose ville Liberty non impediscono la vista sulla pianura. A metà si stacca il vicolo Sottoripa: se vogliamo accorciare il giro, senza arrivare a San Vigilio, lo imbocchiamo, nell’ampia curva a destra a metà di via San Vigilio. Asfaltato e chiuso tra muri, vicolo Sottoripa collega infatti alla “panoramica”, la via Cavagnis che dall’altro versante del colle sale da Colle Aperto verso la cima. Appena prima di avere sopra la testa i binari della funicolare, possiamo infilarci in una stradina a sinistra che, man mano restringendosi, segue per un centinaio
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via Sottoripa Partenza Arrivo Lunghezza Dislivello Fondo Da Vedere
metà di via San Vigilio (414 m) via Cavagnis, “panoramica” (423 m) 140 m 9m asfaltata binari funicolare, le Mura
di metri i binari fermandosi al cancello di un’abitazione. Stiamo ripercorrendo le tracce dell’antica via coperta che collegava il forte di San Marco, sopra porta Sant’Alessandro (imponente alla nostra sinistra il baluardo Pallavicino, il punto più a nord e più elevato delle Mura), con l’avamposto di San Vigilio.
Poiché la nostra meta è San Vigilio, proseguiamo sulla strada. Poco oltre vicolo Sottoripa, si passa sotto il portichetto della cappella privata dedicata alla Madonna della Pietà, nella parte più stretta della via. Il punto di snodo è lo slargo dove sorge la chiesa di San Vigilio (eretta nel 727 e poi ampiamente trasformata in epoche moderne) oltre ad alcuni locali. Ci si può dissetare grazie a una provvidenziale fontanella per poi dirigersi verso il Castello. via e scalinata al Castello Partenza Arrivo Lunghezza Dislivello Fondo Da Vedere
via San Vigilio (461 m) Castello di San Vigilio (496 m) 169 m + scalinata = 302 m 35 m acciottolato, gradini panorama, Castello
La stretta via al Castello passa tra i tavolini del Baretto, costeggia la stazione superiore della funicolare – amplissimo panorama su Città Alta – e raggiunge il piazzale. Da qui ci si può inerpicare al Castello tramite la scaletta oppure entrare nel parco che lo circonda. Proseguendo dal piazzale si scende con alcuni scalini al parcheggio realizzato su via Cavagnis (la “panoramica”).
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