Attività 7 - Architetture di legno

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PROGETTO BOIS LAB • PROJET BOIS LAB

ARCHITETTURE DI LEGNO

SELEZIONE DELLE PIÙ IMPORTANTI ARCHITETTURE DI LEGNO DELLA PROVINCIA DI TORINO 17•18 SETTEMBRE 2010

ARCHITECTURES DE BOIS

SÉLECTION DES PLUS IMPORTANTES ARCHITECTURES DE BOIS DE LA PROVINCE DE TURIN 17•18 SEPTEMBRE 2010

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SIAT

Nata nel 1866 come Società degli Ingegneri e degli Industriali e divenuta Società degli Ingegneri e degli Architetti nel 1886, in ogni periodo della sua storia la Siat ha partecipato al progresso del sapere tecnico e scientifico. Luogo di discussione e di confronto, diventa punto di riferimento nelle più importanti occasioni di trasformazione urbana. La Siat ha come scopo sociale la promozione di iniziative culturali nel campo dell’ingegneria e dell’architettura per contribuire allo sviluppo del dialogo tra ingegneri ed architetti tramite una continua opera di sensibilizzazione verso il progresso scientifico e culturale. www.siat.torino.it

CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE arch. Carla Barovetti VICE PRESIDENTI arch. Emanuela Recchi ing. Marco Filippi CONSIGLIERI arch. Chiara Bordogna ing. Piero Cornaglia arch. Roberto Fraternali ing. Piera Levi-Montalcini arch. Elena Neirotti ing. Antonio Recupero ing. Valerio Rosa ing. Michele Sassi ing. Claudio Vaglio Bernè arch. Stefano Vellano SEGRETERIA Corso M. D’Azeglio 42, 10125 Torino Tel +39 011 6508511 siat@siat.torino.it

BOIS-LAB

è un progetto di cooperazione cofinanziato dal programma ALCOTRA 2007-2013 Italia - Francia. Tramite BOIS-LAB la Provincia di Torino e il Conseil Géneral de Savoie coopereranno per attivare strategie di scala provinciale/ dipartimentale, tese a sostenere domanda e offerta di legno qualità e legno energia di provenienza locale, con la prospettiva di creare maggiori opportunità di sviluppo per i territori montani. Con BOIS-LAB saranno attuate azioni di sensibilizzazione, formazione e comunicazione, così da fornire sbocchi opportuni alle produzioni legnose, spesso di eccellenza, che il territorio montano transfrontaliero è in grado di esprimere. www.bois-lab.org

CAPOFILA Provincia di Torino Assessorato all’agricoltura, montagna, fauna, flora, parchi e aree protette Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche COORDINAMENTO PROGETTO Alberto Pierbattisti DIRIGENTE DEL SERVIZIO Elena Di Bella SEGRETERIA TECNICA Corso Inghilterra 7 10138 Torino (I) tel. +39 011 8616301 fax +39 011 8616481 bois-lab@provincia.torino.it PARTNER Conseil général de Savoie Unité Forêt Filière Bois REFERENTE Marc Jean Robert Hôtel du Département 73000 Chambery (F) Tel. +33 04 79 96 74 59 fax +33 04 79 96 74 93 marc-jean.robert@cg73.fr

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SOMMARIO - SOMMAIRE

COMITATO ORGANIZZATORE SIAT Carla Barovetti Stefano Vellano Valentina Malcangi Laura Pelissero Claudio Perino PROVINCIA Elena Di Bella Alberto Pierbattisti Walter Sconfienza Diego Romanini SEGRETERIA Sara Tota Silvia Surano UFFICIO STAMPA Michele Fassinotti

1 COMPLESSO RESIDENZIALE, ALBERGHIERO, COMMERCIALE Sestrière

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2 EDIFICIO RESIDENZIALE via Sauze 6, Sestrière

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3 EDIFICIO RESIDENZIALE viale Callet 16, Bardonecchia

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4 EDIFICIO RESIDENZIALE (Ampliamento) Borgata Argiassera 19, Bussoleno

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5 MANIFATTURE MUSICALI (Studio di registrazione) via Braida 2, San Didero

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6 BASILICA DON BOSCO Castelnuovo Don Bosco

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7 RESIDENZE NEL CENTRO STORICO Via Principe Amedeo 2, Beinasco

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8 ASILO NIDO via Italia 57, Collegno

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9 CASA OZ corso Moncalieri 262, Torino

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10 PAV - PARCO D’ARTE VIVENTE via Giordano Bruno 31, Torino

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11 HOTEL SANTO STEFANO via Porta Palatina 19, Torino

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12 CORTILE DEL MAGLIO (Ex Arsenale Militare) via Andreis 18, Torino

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13 CENTRO SERVIZI DELL’ENVIRONMENT PARK corso Livorno 58, Torino

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14 CHIESA DEL SANTO VOLTO via Val della Torre 11, Torino

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15 VILLASOLE (Comunità alloggio) strada Antica di Revigliasco 45/36, Torino

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16 MANEGGIO PER IPPOTERAPIA strada delle Cacce 36, Torino

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Visite guidate

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INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

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TORINO

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COMPLESSO RESIDENZIALE, ALBERGHIERO, COMMERCIALE Centro di Sestrière

Gabetti e Isola hanno rivisto e rielaborato le loro prime idee progettuali in un nuovo complesso montano contenente hotel, negozi ed appartamenti. Questa volta, tuttavia, il loro edificio doveva collocarsi nella zona di Sestrière più densamente costruita, dove il piano regolatore prescrive l’utilizzo di materiali naturali e tipici della zona. Inoltre, altre prescrizioni imponevano severi limiti dimensionali di altezza e planimetrici con la disposizione ad L dei due corpi di fabbrica e la collocazione dei negozi sotto i portici del piano terreno e dell’hotel nella manica adiacente. Due semplici corpi di fabbrica rispettivamente di tre e quattro piani fuori terra sfruttano il dislivello naturale del terreno per accentuare lo stacco tra le due parti, e disegnano un profilo gradonato scandito da terrazzi sovrapposti protetti da spioventi di cristallo. Di fronte alle abitazioni è stato progettato un diaframma semitrasparente, così le camere e gli appartamenti si trovano dietro un reticolo di legno, vetro e acciaio, il quale modula il trapasso tra l’interno e l’esterno dell’edificio. I terrazzi divengono così dispositivo elioterapico, trasferendo una soluzione tipicamente mediterranea a 2000 metri di altitudine. Tutte le pareti esterne del fabbricato sono rivestite in doghe di legno posate verticalmente; sono a doghe di legno anche tutti i pavimenti esterni e i divisori dei terrazzi. L’edificio si presenta come una ‘scatola’ di legno ingabbiata in un reticolo di carpenteria metallica leggera in ferro zincato. Gabetti e Isola hanno così portato i loro elementi progettuali classici in un moderno complesso turistico montano.

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PROGETTO: Gabetti & Isola (arch.ti R. Gabetti, A. Isola), G. Drocco, L. Re IMPRESA: Giovanni Maciotta S.p.a. REALIZZAZIONE: 1992-1996 COMMITTENZA: Ca.Ge.A.M.

Gabetti e Isola ont revu et réinterprété leur premières idées de projet dans un nouveau complexe de montagne regroupant un hôtel, des magasins et des appartements. Cette fois cependant, leur bâtiment devait s’implanter dans la zone de Sestrières, où la construction est plus dense et où le plan d’urbanisme prévoit l’utilisation de matériaux naturels et typiques de la zone. En outre, d’autres dispositions imposaient des limites strictes de hauteur et de planimétrie eu égard à la disposition en L des deux corps de bâtiment et à l’installation des magasins sous les arcades du rez-dechaussée et de l’hôtel dans l’aile adjacente. Deux simples corps de bâtiment respectivement de trois et quatre étages hors sol exploitent le dénivellé naturel du terrain pour accentuer le décrochage entre les deux parties, et dessinent un profil gradué rythmé par des terrasses superposées et protégées par des toitures en verre. Face aux habitations, un diaphragme semi-transparent a été installé, ainsi les chambres et les appartements se trouvent derrière un réticule de bois, de verre et d’acier qui module le passage entre l’intérieur et l’extérieur du bâtiment. Les terrasses se transforment alors en dispositifs d’héliothérapie, en transférant une solution typiquement méditerranéenne à 2000 mètres d’altitude. Tous les murs extérieurs du bâtiment sont revêtus de lattes de bois posées verticalement. De même, tous les sols extérieurs et les cloisonnements des terrasses sont en lattis de bois. Le bâtiment se présente comme une «boîte» en bois encastrée dans un réticule de charpente métallique légère en fer galvanisé. Gabetti e Isola ont ainsi appliqué leurs éléments conceptuels classiques à un complexe touristique de montagne moderne.

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EDIFICIO RESIDENZIALE Via Sauze 6, Sestrière

Il progetto fa leva sulla posizione di cerniera dell’edificio rispetto al resto del complesso insediativo con un’impostazione asimmetrica che ne accentua la funzione di perno visivo: l’angolo sud-est è caratterizzato da un bow-window vetrato che costituisce una sorta di “testa” della costruzione su cui si attestano i balconi che suggeriscono una fuga prospettica verso la nuova edificazione e verso la vallata. L’introduzione di un elemento curvo come il bow-window rompe l’uniformità del “cubetto” abitativo previsto dal piano urbanistico originario, e costituisce un pretesto per creare una relazione con gli edifici esistenti poco più a nord. L’edificio è caratterizzato dunque da una condizione di doppio fronte, declinando le norme del Piano Regolatore che prescrivono una quantità di superficie di facciata in pietra o in legno pari ad almeno metà del totale. Verso nord appare più chiuso, segnato dalle bucature delle finestre sulle pareti di intonaco bianco; il volume viene “sfondato” solo in corrispondenza dell’atrio di ingresso, dove una parete in legno continua si apre gradatamente - dal rivestimento in doghe giustapposte alle lamelle orizzontali del brise-soleil fino ai serramenti tradizionali - per illuminare la scala e lo spazio di distribuzione ai cinque appartamenti previsti per ogni piano. Verso sud la vista si rivolge libera verso le montagne: la facciata assume una nuova “pelle” di legno costituita da un rivestimento in doghe di larice con andamento orizzontale, il cui ritmo è ripreso dalle ante in legno dei serramenti, generando una superficie continua che ingloba le aperture. La leggera inclinazione dei parapetti dei balconi e il non parallelismo tra il filo della facciata ed il filo dei balconi conferiscono una “vibrazione” tra le diverse superfici di legno che ne accentua l’immagine dinamica. Solo il piano terra è trattato ad intonaco bianco che prosegue dai fronti laterali radicando l’edificio al suolo. È sulle facciate laterali che le superfici di legno e di intonaco si fondono gradatamente, dove i segni netti delle ringhiere in legno dei balconi intrecciano visivamente il disegno orizzontale delle finestre ritagliate nell’intonaco bianco. Il tetto è costituito da falde lievemente inclinate verso l’interno, rivestite da lastre di rame che convogliano l’acqua verso un compluvio centrale. Tale scelta è stata adottata per consentire alla neve di sciogliersi per il calore proveniente dall’interno e defluire.

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PROGETTO: Negozio Blu Architetti Associati, (arch.ti G. Ambrosini, C. Catino, P. Gatti, C. Grometto, M. Penna) IMPRESA: Rasetto geom. Aldo IMPORTO DEI LAVORI: € 3.000.000 SUPERFICIE: 1.500 mq REALIZZAZIONE: 1997-1998 COMMITTENZA: Immobiliare Les Violettes S.r.l.

Le projet exploite la position de charnière du bâtiment par rapport au reste du complexe et son implantation asymétrique qui en accentue la fonction de pivot visuel: l’angle sud-est est caractérisé par un bow-window vitré qui constitue une sorte de “tête de pont” architecturale sur laquelle reposent les balcons en suggérant une ligne de fuite vers la nouvelle construction et vers la vallée. L’introduction d’un élément courbe comme le bow-window rompt l’uniformité de l’habitation “cubique” prévue par le plan d’urbanisme original et offre un prétexte pour créer une relation avec les bâtiments existants situés plus au nord. Le bâtiment se caractérise donc par une condition de double exposition, s’écartant des règles du plan d’urbanisme qui prévoient une quantité minimum de surface de façade en pierre ou en bois égale à la moitié du total. Vers le nord, il est plus fermé et marqué par les ouvertures des fenêtres dans les murs crépis de blanc. Le volume ne “s’enfonce” qu’à hauteur du hall d’entrée, où un mur en bois continu s’ouvre graduellement - du revêtement en lattes juxtaposées aux lamelles horizontales du brise-soleil jusqu’aux huisseries traditionnelles - pour éclairer l’escalier et l’espace de distribution vers les cinq logements prévus à chaque étage. Vers le sud, la vue donne librement vers les montagnes: la façade revêt une seconde “peau” de bois constituée d’un revêtement en lattes de mélèze posées horizontalement et dont le rythme est repris par les vantaux en bois des huisseries, créant une surface interrompue qui englobe les ouvertures. La légère inclinaison des parapets des balcons et le non alignement entre le plan de la façade et celui des balcons créent une vibration entre les différentes surfaces en bois qui en accentue l’image dynamique. Seul le rez-de-chaussée est crépi d’un enduit blanc qui provient des pignons latéraux et enracine le bâtiment dans le sol. C’est sur les façades latérales que les surfaces en bois et crépies se marient graduellement, où les lignes franches des balustrades en bois des balcons croisent visuellement le motif horizontal des fenêtres découpées dans le crépi blanc. Le toit est constitué de pans légèrement inclinés vers l’intérieur, revêtus de plaques de cuivre qui convoient l’eau vers un impluvium central. Ce choix a été opéré pour permettre à la neige de fondre sous l’effet de la chaleur provenant de l’intérieur et de s’écouler.

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EDIFICIO RESIDENZIALE Viale Callet 16, Bardonecchia

L’intervento è localizzato lungo una via in forte pendenza che collega via Medail al nucleo storico di Bardonecchia. Il tessuto edilizio circostante è costituito da ville e palazzine con caratteristiche compositive vicine ad un eclettismo di cittadina montana di primo Novecento alle quali si alternano condomini di grandi dimensioni degli anni settanta e ottanta; l’area è caratterizzata dalla presenza di una fitta vegetazione di conifere ad alto fusto. L’utilizzo del legno come unico materiale continuo di rivestimento enfatizza l’idea del volume compatto e stereometrico che rafforza la relazione visiva e tattile con il bosco circostante: l’edificio è interamente rivestito in doghe di larice disposte in verticale con andamento sfalsato, così da accentuare l’effetto di superficie continua che caratterizza le diverse facce del volume edilizio. Le superfici dei diversi fronti si uniscono sugli spigoli dell’edificio senza soluzione di continuità grazie ad elementi angolari in legno massiccio sagomati ad L che proseguono visivamente il disegno delle doghe. I serramenti sono in legno douglas trattati con la medesima tonalità cromatica del rivestimento di facciata. Tale volume in legno è contrappuntato sulle facciate maggiormente esposte al sole da una struttura di travi ed esili montanti verticali in acciaio zincato che supporta i terrazzi continui in tavole di larice: i lunghi terrazzi del fronte sud risvoltano parzialmente sui lati est ed ovest, mentre il fronte nord presenta una composizione regolare di aperture quadrate. Solo il terrazzo dell’ultimo piano costituisce un coronamento continuo sui quattro lati dell’edificio legato al sistema della copertura: il tetto è costituito da quattro falde simmetriche rivestite in rame che convergono verso un impluvio centrale verso l’interno, e presentano verso l’esterno uno sporto profondo, coprendo come un’ala leggera il filo dell’edificio. Il volume della scale e il sistema di distribuzione sono aperti e a vista, ma protetti da un maggior sporto del tetto e filtrati verso l’esterno da una quinta a brise soleil orizzontali che caratterizza l’ingresso dell’edificio.

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PROGETTO: Negozio Blu Architetti Associati (arch.ti G. Ambrosini, C. Catino, P. Gatti, C. Grometto, M. Penna), Studio P167 Associati (arch.ti E.Pagliano, G. V. Porasso) IMPRESA: Bice Costruzioni S.p.a. IMPORTO DEI LAVORI: € 2.900.000 SUPERFICIE: 1.100 mq REALIZZAZIONE: 2008-2010 COMMITTENZA: Immobiliare Viale Callet s.r.l.

Le lieu d’intervention se situe le long d’une rue en forte pente qui relie la via Medail au centre historique de Bardonecchia. Le tissu urbain environnant est constitué de villas et de petites résidences aux caractéristiques compositives proches de l’éclectisme des petites villes de montagne du début du vingtième siècle, auxquelles s’ajoutent des immeubles de grande dimension des années soixante-dix et quatre-vingt. La zone est caractérisée par la présence d’une végétation dense de conifères de haute futaie. L’utilisation du bois comme unique matériau continu de revêtement souligne l’impression de compacité et de stéréométrie du volume qui renforce la relation visuelle et tactile avec le bois environnant : le bâtiment est entièrement revêtu de lattes de mélèze disposées verticalement en pose décalée, de sorte à accentuer l’effet de surface continue qui caractérise les différentes faces du volume architectural. Les surface des différentes façades se rejoignent aux angles du bâtiment sans solution de continuité grâce à des éléments angulaires en bois massif façonnés en L qui prolongent visuellement le motif des lattis. Les huisseries sont en bois Douglas traité dans la même teinte que le revêtement des façades. Sur les façades les plus exposées au soleil, ce volume en bois est mis en contrepoint par un ensemble de poutrelles et de fins montants verticaux en acier galvanisé qui soutient les terrasses continues en planches de mélèze : les longues terrasses de la façade sud donnent en partie vers l’est et l’ouest, tandis que la face nord présente une composition régulière d’ouverture carrée. Seule la terrasse du dernier étage forme une couronne continue sur les quatre côtés du bâtiment relié à la structure de couverture : le toit est constitué de quatre versants symétriques revêtus de cuivre qui convergent vers un impluvium central donnant à l’intérieur, et présente vers l’extérieur un contrevent profond qui couvre, comme une aile légère, le pourtour du bâtiment. La cage d’escalier et le système de distribution sont ouverts et apparents mais protégés par un plus grand contrevent du toit et filtrés vers l’extérieur par une coulisse à brise-soleil horizontal qui caractérise l’entrée du bâtiment.

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EDIFICIO RESIDENZIALE (ampliamento) Borgata Argiassera N°19 –Bussoleno

Nella ristrutturazione edilizia dell’edificio, collocato in una borgata montana, si è previsto il rifacimento del tetto con struttura lignea a vista e manto di copertura in simil-losa color ardesia. In dettaglio, la sezione del tetto è stata studiata in modo da garantire un elevato potere coibente, la permeabilità dell’involucro e la ventilazione naturale sotto il manto di copertura. La struttura interna del tetto, realizzata con puntoni e trave di colmo e tavolato in legno di larice, è stata lasciata interamente a vista, anche nelle porzioni di aggetto. L’assetto della distribuzione interna è stato rivisitato, ottimizzando l’utilizzo degli spazi e collocando vani ripostiglio e pannelli impiantistici in gabbiotti lignei esterni ai vani abitabili. Questo è stato possibile grazie al recupero di tutti i volumi preesistenti, e grazie al rovesciamento del fronte. La zona giorno è stata organizzata al secondo piano, dato il respiro più ampio dei locali, con altezza interna maggiore e tetto ligneo a vista. Nell’ottica di prevedere una sistemazione impiantistica eco-compatibile, si è previsto un nuovo disegno della veranda esistente che funge da “filtro termico”. Al fine di recuperare alcuni stilemi tipici dell’architettura montana di borgata la struttura della nuova porzione addossata al fronte sud è stata progettata e realizzata in legno in tutti i suoi elementi strutturali e di finitura. Per l’ombreggiamento nelle ore più calde del periodo estivo, sono stati aggiunti dei leggeri frangisole a bacchette lignee che non interferiscono con il più basso irraggiamento invernale, utile all’accumulo termico. Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono assicurati da un impianto combinato, alimentato da pannelli solari e stufa idraulica a pellet.

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PROGETTO: Rga laboratorio di architettura (arch.ti M. E. De Silvestro, R. Gallo) Consulenti per gli impianti: Ambiente Italia s.r.l. (ingg. M. Schulz, T. Pauschinger) IMPRESE: F.A.R.A. s.r.l. (lavori edili) – V.R.s.n.c. (impianti) – R. Paris (legno) IMPORTO DEI LAVORI: € 110.000 REALIZZAZIONE: 2002 COMMITTENZA: Privata

Avec la restructuration du bâtiment, situé dans une bourgade de montagne, la réfection du toit prévoyait la réalisation d’une structure en bois apparente et la pose d’une couverture de bardeaux imitation ardoise. Dans le détail, la section du toit a été déterminée de manière à garantir un haut niveau d’isolation, la perméabilité de l’enveloppe et l’aération naturelle de la sous-toiture. La charpente du toit, qui comprend des arbalétriers et des poutres faîtières, et des planches de mélèze, a été laissée entièrement apparente, y compris les parties saillantes. La distribution interne des espaces a été revue pour optimiser l’utilisation de la place espaces et installer des rangements et des panneaux techniques dans des logements en bois situés à l’extérieur des pièces habitables : ceci a été possible grâce à la récupération de tous les volumes existants. La zone jour a été aménagée au deuxième étage en raison de la plus grande ouverture des pièces, avec une hauteur interne supérieure et la charpente en bois apparente. Dans la perspective d’un agencement éco-compatible, la véranda a été redessinée pour faire office de “filtre thermique”. Afin de récupérer différents éléments typiques de l’architecture de montagne de la bourgade, tous les composants structurels et de finition de la structure de la nouvelle portion orientée sud ont été conçus et réalisés en bois. Pour créer plus d’ombre pendant les heures les plus chaudes de l’été, des brise-soleil légers à lames de bois laissant passer le soleil pendant le rayonnement plus bas de l’hiver et permettant l’accumulation thermique ont été ajoutés. Le chauffage et la production d’eau chaude sanitaire sont assurés par une installation mixte alimentée par des panneaux solaires et un poêle hydraulique à pellets.

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MANIFATTURE MUSICALI (studio di registrazione) Via Braida 2, San Didero Il progetto di “Manifatture Musicali” prosegue gli interventi di riqualificazione già in atto nell’area del vecchio nucleo storico del Comune di San Didero con il recupero della torre del castello, ricollocando attività compatibili con la residenza e ampliando l’offerta dei servizi. La nuova destinazione come studio di registrazione si articola in tre locali tecnici, la Regia e le due cabine di ripresa; ampie vetrate consentono l’interazione dei musicisti tra loro e la cabina di regia, mentre il controllo della luce naturale consente di dilatare lo spazio e garantisce un ottimo comfort all’interno dei locali di lavoro. Gli ambienti sono acusticamente controllati e funzionano di fatto come tre nuclei galleggianti e indipendenti. Al fine di impedire la propagazione del suono all’interno e all’esterno della struttura, tutte le superfici sono rivestite con vari tipi di isolanti e di specie legnose: pavimenti in legno industriale in listelli di rovere chiaro, pareti delle cabine con intelaiatura in abete (sez. cm 7 x 5), soffitto in lamelle composite in compensato e lana di roccia. Inoltre l’ampio grado di isolamento acustico favorisce ottimi risultati di controllo termico. Al fine di offrire un’ulteriore barriera al suono verso l’esterno,i locali tecnici dispongono di un filtro acustico realizzato in vetro e legno, che accoglie i visitatori e gli artisti, offrendo una gradevole area relax e una vista panoramica verso l’ampio portico e la copertura in legno di nuova realizzazione. Tale “bussola” è formata da portali con struttura portante e secondaria in legno lamellare di abete con perlinatura del soffitto in compensato di larice rosso. L’orditura del tetto ha struttura portante e secondaria in legno lamellare di abete.

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PROGETTO: Rga laboratorio di architettura (arch.ti M. E. De Silvestro, R. Gallo IMPRESE: Oscar Flambin IMPORTO DEI LAVORI: € 150.000 SUPERFICIE: 340 mq REALIZZAZIONE: 20102 COMMITTENZA: Privata

Les interventions de requalification en cours dans la zone du vieux centre historique de la ville de San Didero du projet “Manifatture Musicali” continuent avec la récupération de la tour du château, en implantant des activités compatibles avec la résidence et en agrandissant l’offre de services. La nouvelle destination des lieux comme studio d’enregistrement prévoit une articulation autour de trois locaux techniques, d’une régie et de deux cabines d’enregistrement; de grandes baies vitrées garantissent l’interaction entre les musiciens et la régie, tandis que la distribution de la lumière naturelle permet d’agrandir les espaces et offre le plus grand confort à l’intérieur des locaux de travail. Les pièces sont contrôlées acoustiquement et fonctionnent de fait comme trois noyaux flottants et indépendants. Pour empêcher la propagation du son à l’intérieur et à l’extérieur de la structure, toutes les surfaces sont revêtues de différents types d’isolants et d’essences de bois: des sols en bois industriel en listels de chêne clair, les murs des cabines constitués d’un châssis en sapin (sect. 7 x 5 cm), un plafond en lamelles composites en compensé et laine de roche. De plus, le haut niveau d’isolation acoustique favorise d’excellents résultats du point de vue thermique. Afin d’opposer une dernière barrière à la sortie du son vers l’extérieur, les locaux techniques sont dotés d’un filtre acoustique réalisé en verre et en bois qui accueillent les visiteurs et les artistes, constituant en même temps une agréable zone de détente et offrant une vue panoramique sur la grande arcade et la toute nouvelle couverture en bois. Cette “boussole” est constituée de portails à structure porteuse et secondaire en bois lamellaire de sapin, le plafond étant recouvert de frisette

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BASILICA DI COLLE DON BOSCO Castelnuovo don Bosco

L’intervento è consistito nella riqualificazione funzionale e architettonica dello spazio interno della Basilica, risalenti agli anni ’50. L’idea progettuale, trattandosi di risanamento conservativo, è stata quella di creare all’ interno dell’edificio una sorta di guscio, di pelle, in modo da contenere, da un lato tutti gli impianti tecnologici necessari occultandoli alla vista nell’intercapedine tra il nuovo rivestimento e la muratura esistente e dall’altro di riformulare radicalmente la percezione dello spazio interno anche e in funzione delle nuove e moderne esigenze acustiche. Lungo la navata centrale e nel transetto sono state posizionate ventisei travi lamellari di forma arcuata, fissate a pavimento con cerniere metalliche. Questi pilastri, alti sedici metri, servono a sostenere il nuovo rivestimento e al contempo ridanno una scansione, un ritmo alla navata, enfatizzandone la lunghezza e l’altezza come un tempo le costolature della tradizione gotica. Il rivestimento verticale in pannelli di faggio segue l’andamento curvilineo delle travi lamellari e disegna un profilo avvolgente, aperto verso l’alto che vorrebbe ricordare il gesto più elementare di ogni meditazione e colloquio con Dio: il congiungere le mani per pregare. In corrispondenza delle quattro testate che chiudono l’impianto cruciforme dalla basilica questo rivestimento si apre verso l’alto con un grande intaglio che permette l’allocazione del grande organo a canne (su progetto acustico del maestro Sacchetti). La forma scalare di questi pannelli e il trattamento superficiale rigato, svolgono funzione di fonoassorbenza. In alto l’impianto cruciforme della pianta raccorda attraverso dei pennacchi lignei, la forma quadrata del centro al cerchio della cupola, il cui volume originario però è stato ridotto mediante l’inserimento di una controcupola più piccola fissata al tamburo esistente e costituita da una ossatura di travi lamellari e pannelli concentrici in faggio.

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PROGETTO: Studio Trucco (arch.ti S. Trucco, R. Vincenzi, F. Chierici, G. Mauro, F. Vallero) progetto acustico: ing. R. Pisani progetto illuminotecnico: p.i. A. Rovano progetto impianti tecnologici: p.i. R. Alfonsi IMPRESA: Impresa Rosso S.p.a. IMPORTO DEI LAVORI: € 5.000.000 REALIZZAZIONE: 2000-2001 COMMITTENZA: Istituto Salesiano “Bernardi di Semeria”

Il s’agit d’une intervention de requalification fonctionnelle et architecturale de l’espace intérieur de la Basilique, qui remonte aux année ’50. S’agissant d’une intervention conservatoire, l’idée du projet était de créer à l’intérieur du bâtiment une sorte de coquille, de seconde peau, destinée à abriter d’une part les installations technologiques nécessaires en les dissimulant à la vue dans l’espace créé entre le nouveau revêtement et le mur existant et, de l’autre, de réinterpréter radicalement la perception de l’espace intérieur notamment en fonction des nouvelles modernes exigences acoustiques modernes. Le long de la nef centrale et dans le transept ont été posés vingt-six poutres lamellaires de forme arquée, fixées au sol par des charnières métalliques. Ces pilastres, d’une hauteur de seize mètres, soutiennent le nouveau revêtement et donnent en même temps un rythme à la nef, en soulignant la longueur et la hauteur comme autrefois les nervures de l’architecture gothique. Le revêtement vertical, constitué de panneaux de hêtre, suit l’évolution curviligne des poutres lamellaires et dessine un profil enveloppé, ouvert vers le haut, comme pour rappeler le geste le plus élémentaire de toute méditation et dialogue avec Dieu : la réunion des deux mains pour prier. A hauteur des quatre pointes qui ferment la distribution cruciforme de la basilique, le revêtement s’ouvre vers le haut formant une ouverture où s’insère le grand orgue à tuyaux (sur un projet acoustique du maître Sacchetti). La forme graduelle des panneaux et le traitement superficiel rainuré ont une fonction phono-absorbante. En haut, à travers des pendentifs en bois, la distribution cruciforme du plan raccorde la forme carrée du centre au cercle de la coupole, dont le volume originaire a été réduit par l’intégration d’une contre-coupole plus petite fixée au tambour existant et constituée d’une charpente de poutres lamellaires et de panneaux concentriques en hêtre.

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RESIDENZE NEL CENTRO STORICO Via principe Amedeo 2, Beinasco

L’ultimo isolato del centro di Beinasco, dove sono ancora presenti dietro un’unica cortina muraria un’insieme di edifici poco manomessi dalle recenti trasformazioni edilizie, è oggetto di un articolato ma univoco piano di recupero. L’unica proprietà per l’intero complesso garantisce il corretto restauro delle parti edificate in più tempi, tra il XVI e il XIX secolo, e con una coraggiosa apertura al nuovo permette la realizzazione di un progetto che grazie all’abbondante uso del legno integra e distingue ad un tempo la storia passata dal presente. Al rigoroso restauro della grande villa settecentesca e della stalla, probabilmente costruita nel corso del XVI secolo, si affiancano e si addossano alcuni corpi adibiti a residenza dove proprio grazie all’uso di elementi lignei leggeri (in larice lamellare o massello) vengono risolti i punti di conflitto. All’interno delle stesse unità abitative, di cui cinque sono adibite a foresteria, vengono montate ambientazioni pre-arredate con pareti divisorie, soppalchi, piccole armadiature ed elementi di finitura nello stesso larice con cui vengono realizzati all’esterno balconi sospesi, parapetti, frangisole. Altri edifici nella corte, sono stati riqualificati e rifunzionalizzati ad uso terziario, ad uffici e studi professionali, con strutture di copertura e di rivestimento in larice a doghe.

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PROGETTO: arch. D. Giachello Collaboratori: arch.ti I. A. Gramaglia, L. Galeazzo, M. Gini Consulente strutturista: ing. D. Tibone IMPRESA: Fondamenta s.r.l. IMPORTO DEI LAVORI: € 1.900.000 SUPERFICIE: 1.100 mq REALIZZAZIONE: 2006-2010 COMMITTENZA: Privata

Le dernier quartier du centre de Beinasco, où un unique rideau de maçonnerie cache encore une série de bâtiments peu remaniés par les récentes transformations urbaines, fait l’objet d’un plan de récupération complexe mais univoque. La propriété unique de l’ensemble du complexe garantit une restauration correcte des parties bâties à différentes époques, entre le XVIe et le XIXe siècle, et avec une courageuse ouverture vers la nouveauté permet la réalisation d’un projet qui, grâce à l’utilisation abondante du bois, marie et distingue en même temps l’histoire et le présent. A la restauration rigoureuse de la grande villa du dix-huitième siècle et de l’étable, probablement construite au cours du XVIe siècle, s’ajoutent en y prenant appui plusieurs bâtiments résidentiels où l’utilisation d’éléments en bois légers (mélèze lamellaire ou massif) permet de résoudre les points de conflit. A l’intérieur des habitations, dont cinq ont une destination hôtelière, des agencements pré-décorés sont installés, avec des cloisons, des mezzanines, des placards et des éléments de finition réalisés avec le même bois de mélèze que celui employé à l’extérieur pour les balcons suspendus, les parapets et les brise-soleil. D’autres bâtiments situés dans la cour ont été requalifiés et réhabilités pour un usage tertiaire, des bureaux et des cabinets professionnels, avec des structures de couverture et de revêtement en lattes de mélèze.

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ASILO NIDO

Via Italia 57, Collegno La piazza centrale dei servizi è il cuore del nuovo insediamento industriale di Collegno: disegnata quasi come l’aia di una grande cascina, è pavimentata secondo una trama a maglie quadrate che in qualche senso ne “misura” lo spazio. Un portico con struttura in acciaio e copertura in lastre di vetro, posate come fossero lose di pietra, segna il percorso principale ed il contorno della piazza, e lambisce gli edifici: il Centro analisi mediche e fisicomeccaniche, il Centro di Formazione Professionale ed il Giardino d’Infanzia. I primi due sono fabbricati a due piani fuori terra, con il fronte molto chiuso e impermeabile verso il viale. Il Giardino d’Infanzia è un volume più articolato, sia in pianta che in alzato, caratterizzato da un grande lucernario vetrato che illumina lo spazio centrale a tutt’altezza, destinato alle attività ricreative dei bambini. Il rivestimento esterno è in legno, un assito di larice di spessore 3 cm, posato a doghe orizzontali su sottostruttura in legno, tassellata alla muratura di laterizio. Tra l’assito e il muro è posato un materassino coibente di poliuretano estruso a cellula chiusa. Il legno conferisce all’edificio un carattere meno industriale, più familiare; dal punto di vista tattile si tratta di una superficie amica, che abbiamo pensato potesse essere meglio accettata da un’utenza infantile. Inoltre il legno è un materiale che invecchia bene, sopporta la patina del tempo e, con la giusta manutenzione, garantisce nel corso degli anni un’ottima resa anche dal punto di vista estetico.

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PROGETTO: Bruna&Mellano A.A. (arch.ti F. Bruna, P. Mellano), G. Ricci D’Andonno Collaboratori: E. Nardin, G. Ponzo, C. Rinaudo Consulenti opere strutturali: ing. I. Porrone e arch. A. Jacomussi (Studio PdiO) Impianti: G. Vacchina e A. Di Carlo (Studio MCM Impianti) Progetto strade: G. Girivetto IMPRESA: A.T.I. Torino Scavi Manzone S.p.A., Bianchino Costruzioni S.p.A., ing. V. Rotunno S.p.A. IMPORTO DEI LAVORI: € 2.618.977,75 REALIZZAZIONE: 2000-2002 COMMITTENZA: Città di Collegno

La place centrale des services est le cœur du nouveau site industriel de Collegno. Conçue presque comme la cour d’une grande ferme, elle est pavée selon une trame à maille carrée qui en “rythme” en quelque sorte l’espace. Un portique à structure en acier, recouvert de plaques de verre posées comme des bardeaux de pierre, suit le parcours principal et fait le tour de la place en longeant les bâtiments : le Centro analisi mediche e fisico-meccaniche (Centre d’analyse médicale et physio-mécaniques), le Centro di Formazione Professionale (Centre de formation professionnelle) et le Giardino d’Infanzia (Jardin d’enfants). Les deux premiers sont des bâtiments à deux étages hors sol, avec une façade très fermée et imperméable sur le boulevard. Le Giardino d’Infanzia (Jardin d’enfants) est un volume plus articulé, tant au sol qu’en hauteur, caractérisé par une grande lucarne vitrée qui éclaire l’espace central sur toute la hauteur, destiné aux activités récréatives des enfants. Le revêtement extérieur est en bois, un lattis de mélèze de 3 cm d’épaisseur posée en lattes horizontales sur une structure en bois fixée au mur de briques. Entre le lattis et le mur une couche de mousse polyuréthane extrudé en cellule fermée assure l’isolation. Le bois donne un aspect moins industriel, plus familier au bâtiment. Du point de vue tactile, il s’agit d’une surface conviviale que nous avons considérée comme pouvant être mieux acceptée par les enfants. De plus, le bois est un matériau qui vieillit bien, qui supporte la patine du temps et, avec un entretien convenable, et qui garantit au cours des années un excellent rendu du point de vue esthétique.

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CASA OZ

Cordo Moncalieri 262, Torino CasaOz è un’associazione ONLUS che si occupa di sostenere, offrendo loro spazi e servizi, le famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà a causa della malattia di un bambino. La nuova sede che ospiterà l’associazione a partire dal 2010, costituita da nursery, stanza della quiete, stanza dei giochi, quattro piccoli alloggi, uffici, laboratorio, biblioteca, videoteca, sala studio, cucina e lavanderia è in un’area prossima agli ospedali Molinette e Regina Margherita. Traendo ispirazione dall’immaginario infantile, i progettisti hanno concepito una casa caratterizzata da pochi tratti semplici e rassicuranti: volume contenuto, tetto con due falde spioventi contrapposte, porte e finestre distinte e ben leggibili, materiali tradizionali, legno e muratura. Il sistema di involucro di CasaOz e gli impianti sono stati progettati per contenere al massimo il dispendio energetico ed ottenere la classificazione a emissioni zero. La struttura portante è realizzata con una fondazione a platea in c.a., colonne interne in acciaio zincato, colonne esterne di legno lamellare, primo orizzontamento con travi lamellari di abete e tavolato, solaio di copertura con travi, tiranti metallici e traliccio reticolare spaziale di colmo in legno lamellare. Il pacchetto di tamponamento è costituito da una muratura continua intonacata e rivestimento esterno con finitura in legno di larice per il corpo principale e pannellature a secco in fibrocemento per le parti a un piano fuori terra. Le capriate del tetto sono formate da travetti trasversali in legno lamellare con passo di un metro, come i listelli verticali che modulano le facciate; la trave di colmo è integrata da una struttura tralicciata con aste di legno che riporta i carichi alle colonne perimetrali con passo di quattro metri; le estremità dei travetti trasversali sono rastremate e sagomate per accogliere il canale di gronda. Il rivestimento di copertura è previsto in lamiera di zinco-titanio, posato su assito in legno con sottostante camera di ventilazione e strato coibente.

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PROGETTO: A.T. Studio Associato (arch.ti S. Seita, G. Marè) Progetto strutturale: ing. P. Violetto impiantistico: Prodim IMPRESA: Moretti Interholtz IMPORTO DEI LAVORI: € 1.650.000 SUPERFICIE: 800 mq REALIZZAZIONE: 2010 COMMITTENZA: Onlus CasaOz

CasaOz est une association ONLUS qui s’occupe de soutenir les familles en situation difficile suite à la maladie d’un enfant en leur offrant un hébergement et des services. Les nouveaux locaux qui accueilleront l’association à partir de 2010 comprennent une crèche, une salle de repos, un salle de jeux, quatre petits logements, des bureaux, un laboratoire, une bibliothèque, une vidéothèque, une salle d’étude, une cuisine et une buanderie, dans un endroit proche de l’hôpital des Molinette et de l’hôpital Regina Margherita. S’inspirant de l’imaginaire infantile, les architectes ont conçu une maison caractérisée par un minimum de traits simples et rassurants: un volume limité, un toit à deux versants opposés, des portes et des fenêtres distinctes et facilement compréhensibles, des matériaux traditionnels, du bois et de la maçonnerie. Le système d’isolation de CasaOz et les équipements ont été conçus pour limiter au maximum les dépenses en énergie et obtenir le classement à émission zéro. La structure porteuse est constituée d’une platée de fondation en béton armé, de colonnes internes en acier galvanisé, de colonnes externes en bois lamellaire, première charpente en poutres lamellaires en sapin et voligeage, structure de couverture constituée de poutres, de tirants métalliques et d’un treillis réticulaire faîtier en bois lamellaire. Les murs d’enceinte sont constitués d’une maçonnerie continue enduite et d’un revêtement extérieur à finitions en mélèze pour le corps principal et un bardage à sec en fibrociment pour les parties à un étage hors sol. La charpente du toit est constituée de poutrelles transversales en bois lamellaire espacées d’un mètre, comme les listels verticaux qui modulent les façades; la poutre faîtière est intégrée dans un treillis de tasseaux de bois qui transmet les charges aux colonnes périmétrales selon un empattement de quatre mètres; les extrémités des poutrelles transversales sont contractées et modelées pour recevoir la goulotte de gouttière. Le revêtement de toiture prévu est en tôle de zinc-titane posé sur une charpente en bois qui abrite la soustoiture d’aération et la couche d’isolant.

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PAV – CENTRO SPERIMENTALE DI ARTE CONTEMPORANEA Ex area industriale di via Giordano Bruno 31, Torino

Il Parco d’Arte Vivente è uno spazio pubblico, un luogo espositivo all’aperto, un museo interattivo, laboratorio, centro di ricerca tra arte, scienza e natura, fra arte contemporanea, biotecnologie ed ecologia, fra pubblico e artisti. E’ concepito come una architettura verde integrata con il paesaggio. L’edificio semi-ipogeo è realizzato con riporti di terreno che si connettono in copertura al “tetto verde”. L’edificio a un piano fuori terra, è realizzato in muratura portante. Il solaio di copertura è realizzato in legno e calcestruzzo, la copertura è un “tetto verde” piano praticabile. Sul perimetro esterno della muratura sono posizionate gabbionate metalliche con ciottoli. L’isolamento delle pareti esterne verso la corte è stato realizzato con pannelli a base idrati di silicati, completate con un rivestimento in tavole di legno di larice non impregnato posate orizzontalmente a giunto aperto e fissate su radici in legno poste verticalmente. Il solaio di copertura è formato da un solaio unidirezionale formato da tavole di legno massiccio di abete rosso essiccate e piallate. Il solaio ha uno spessore di 26 cm con getto integrativo collaborante di 11 cm di calcestruzzo armato. L’isolamento (cappotto esterno) e del solaio di copertura è stato realizzato con pannelli in vetro cellulare. La copertura è realizzata con un tetto verde. La struttura della serra di ingresso al Centro è formata da elementi portanti in legno lamellare rivestiti e protetti all’esterno in lamiera di acciaio preverniciata. Il perimetro della piazza pedonale è delimitato da muri cellulari di sostegno e contenimento del terreno in legno di larice. I muri sono formati da elementi longitudinali posizionati per mutuo incastro.

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PROGETTO: arch. G. Cosmacini (architetto paesaggista) Collaboratori: P. Gilardi artista, acPav – arch. A. Fassi, architettura bioclimatica C. Cravero curatore art program, acPav – O. Brombin responsabile didattica e formazione, acPav – arch. M. Venegoni, allestimenti museali – arch. S. Raule, assistente al progetto del paesaggio IMPRESA: ICEM Costruzioni s.r.l. – Ciriè IMPORTO DEI LAVORI: Edificio Bioma: 1.500.000,00 € (Parco: 500.000,00 € - Trèfle, arte ambientale : 200.000,00 € - Jardin Mandala : 70.000,00 €) SUPERFICIE: Edificio Bioma 800 mq ( Parco 24.000 mq) REALIZZAZIONE: 2007-2008 COMMITTENZA: Città di Torino

Le Parco d’Arte Vivente un espace public, un lieu d’exposition en plein air, un musée interactif, un laboratoire, un centre de recherche sur l’art, la science et la nature, à mi-chemin entre art contemporain, biotechnologies et écologie, entre le public et les artistes. Il est conçu comme une construction verte intégrée dans le paysage. Le bâtiment en demi sous-sol a été réalisé avec de la terre de remblai qui se marie à la «toiture verte» au niveau de la couverture. Le bâtiment à un étage hors-sol est constitué de murs porteurs. La structure de couverture est réalisée en bois et en béton armé, la couverture est une «toiture verte» praticable. Sur le périmètre extérieur de la maçonnerie se trouvent des gabionnades métalliques de cailloux. L’isolation des murs extérieurs vers la cour a été réalisée à l’aide de panneaux à base de silicate hydraté, complétée par un bardage de planches de bois de mélèze non traité posées horizontalement à joint ouvert et fixées sur des tasseaux de bois posés verticalement. La structure de couverture est constituée d’une structure unidirectionnelle de planches en sapin rouge massif séchées et rabotées. La structure a une épaisseur de 26 cm et comprend une dalle complémentaire de 11 cm en béton armé. L’isolation (manteau extérieur) et de la structure de couverture est assurée par des panneaux en verre cellulaire. La couverture est assurée par une toiture verte. La structure de la serre d’entrée du Centre est constituée d’éléments porteurs en bois lamellaire revêtus et protégés à l’extérieur par de la tôle d’acier prépeinte. Le périmètre de la place piétonne est délimité par des murs cellulaires de soutien et de prolongement du terrain en bois de mélèze. Les murs sont constitués d’éléments longitudinaux positionnés par encastrement.

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HOTEL SANTO STEFANO Via Porta Palatina19 – Torino

Dell’isolato S. Stefano nel centro aulico di Torino, era rimasta in piedi poco più che una facciata. Il resto era stato utilizzato come parcheggio tra le macerie. Di fronte al S. Stefano oltre al palazzo dei Lavori Pubblici c’è la piazza del Duomo con il Campanile Juvarriano e le maniche del Palazzo Reale. Alle spalle si sviluppa il Quadrilatero Romano. Da alcuni anni, però, è in corso è oggi si sta consolidando, un silenzioso, lento ma continuo ripensamento e rinnovamento di questo cuore urbano. In questo panorama della trasformazione si è inserito con naturalezza ma anche con autorevolezza, il nuovo albergo S. Stefano attestato sul parco archeologico con una sorta di torrione, cavo per tutta l’altezza, che convoglia nel suo vuoto echi e riverberi dei nuovi ed antichi paesaggi: una possibile continuità con quanto era rimasto in piedi dell’isolato. L’inserimento dell’albergo, con le nuove funzioni dell’accoglienza, ha rivitalizzato il luogo: l’albergo con le sale congressi, il collegio universitario, e quel grande e profondo parcheggio che ha permesso di pedonalizzare e far sparire le auto dall’intera zona aulica. Il legno viene utilizzato in maniera forte nella torre. Nella torre angolare – con i fori, punti luminescenti della sera, spazio svuotato come quello dei campanili – si avvitano i vari percorsi reali o ideali. Una lunga rampa anulare lignea misura il vuoto disegnandone gli spazi e porta al belvedere: torre, segno ospitale per chi entra nell’hotel ma anche per quanti abitano il paesaggio della ritrovata forma urbis.

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PROGETTO: Gabetti & Isola (arch.ti R. Gabetti, A. Isola), arch. F. Fusari IMPRESA: De.Ga. S.p.a. IMPORTO DEI LAVORI: € 14.389.200 REALIZZAZIONE: 2000-2005 COMMITTENZA: Soc. Galileo

Du quartier S. Stefano, dans le centre prestigieux de Torino, il ne restait plus qu’une façade. Le reste était utilisé comme lieu de stationnement entre les gravats. En face de S. Stefano, outre le bâtiment des travaux publics, se trouvent la piazza del Duomo avec son clocher signé “Juvarra” et les ailes du Palazzo Reale. Juste derrière, s’étend le Quadrilatero Romano. Depuis quelques années cependant, un processus de réinterprétation et de renouvellement silencieux, lent mais constant, de ce cœur urbain est en marche et se renforce. Dans ce panorama de transformation on a intégré de manière à la fois naturelle et franche, le nouvel hôtel S. Stefano, implanté dans le parc archéologique au moyen d’une sorte de donjon, creux sur toute la hauteur et dont le vide renvoie les échos et les réverbérations de nouveaux et anciens paysages: une continuité avec ce qui était resté debout du quartier. L’intégration de l’hôtel, avec les nouvelles fonctions d’accueil, a redynamisé les lieux : l’hôtel et les salles de conférence, la résidence universitaire, et un grand parking souterrain qui a permis la piétonisation et la disparition des automobiles de toute la zone nobiliaire. Le bois est fortement présent dans la tour. Dans la tour angulaire - avec ses ouvertures qui forment des points luminescents le soir, un espace désempli comme celui des clochers - se déroulent différents parcours réels ou imaginaires. Une longue rampe annulaire en bois donne la mesure du vide en soulignant les espaces et conduit au belvédère: une tour qui est un symbole hospitalier pour ceux qui entrent dans l’hôtel mais aussi pour ceux qui habitent le paysage de la forma urbis retrouvée.

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CORTILE DEL MAGLIO (ex arsenale militare) Via Andreis 18, Torino

Il Cortile del Maglio, è solo la parte più appariscente dell’intero progetto di rifunzionalizzazione dell’area dell’ex Arsenale Militare di Borgo Dora a Torino, portata a termine prima come progetto di riqualificazione urbana e poi come intervento edilizio. La struttura più importante è costituta dalla trasformazione di uno dei quattro grandi cortili dell’ Arsenale in una piazza coperta circondata dalle vetrine delle botteghe. La copertura della piazza quadrata, di circa 40 m di lato, è costituta da una piramide tronca in legno lamellare sostenuta nei displuvi da quattro pennoni inclinati in acciaio che sorgono dal centro della piazza ai lati del grande maglio conservato, e raggiungono i nodi di convergenza delle travi reticolari, alte 3 m, che compongono la quattro falde. Le falde di copertura hanno una struttura a cassettonato in legno lamellare, con elementi a sezione quadrata di 40 x 40 cm; i contraffissi di 3 m delle travi reticolari sono anch’essi di legno e a sezione quadrata. Tutte le altre aste delle travi reticolari, prevalentemente sottoposte a trazione sono composte da tubi metallici di sezioni variabili, a seconda degli sforzi che devono sopportare. La progettazione esecutiva delle connessioni in piastre saldate ed imbullonate sulle aste è stata fatta attraverso un lavoro di continuo affinamento tra architetti ed ingegneri. Le falde sono coperte da un tavolato a vista nella parte interna e da un pacchetto composto da listelli, isolante acustico e lamiera grecata verso l’esterno. Il modulo centrale è aperto per consentire l’evacuazione dei fumi e illuminare con luce zenitale il grande maglio caratterizzante lo spazio.

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PROGETTO: arch.ti G. Torretta, P. L. Brusasco, A. Comoglio, C. Perino Progetto strutture: arch. Lacidogna Progetto impianti elettrici: ing. Zorzi Progetto impianti meccanici: ing. Lazzerini Responsabile della sicurezza: arch. De Francesco IMPRESA: Garboli, Conicos IMPORTO DEI LAVORI: € 6.587.284 SUPERFICIE: 4.522 mq REALIZZAZIONE: 2000-2002 COMMITTENZA: Città di Torino

Il Cortile del Maglio n’est que la partie la plus apparente de l’ensemble du projet de réhabilitation fonctionnelle de la zone de l’ancien Arsenale Militare (arsenal militaire) de Borgo Dora à Torino, portée à terme d’abord comme projet de requalification urbaine puis comme intervention architecturale. La structure la plus importante est le fruit de la transformation d’une des quatre grandes cours de l’arsenal en une place couverte entourée des vitrines des boutiques. La place carrée, d’environ 40 mètres de côté, est couverte par une pyramide tronquée en bois lamellaire soutenue au niveau des lignes de partage des eaux par quatre piliers inclinés en acier qui se dressent depuis le centre de la place à côté du grand marteaupilon conservé et rejoignent les nœuds de convergence des poutres réticulaires d’une hauteur de 3 m qui composent les quatre versants. Les versants de la toiture ont une structure caissonnée en bois lamellaire, avec des éléments de section carrée 40 x 40 cm; les contre-fiches de 3 m des poutres réticulaires sont elles aussi en bois d’une section carrée. Toutes les autres poutrelles réticulaires, préalablement soumises à traction, sont des tubes métalliques de section variable en fonction des contraintes auxquelles elles sont soumises. La conception de la mise en œuvre des raccordements par plaques soudées et boulonnées aux poutrelles est le fruit d’un travail permanent de mise au point entre architectes et ingénieurs. Les versants sont recouverts d’un lattis apparent à l’intérieur et d’une structure composée de listels, d’un isolant acoustique et de tôle ondulée à l’extérieur. Le module central est ouvert pour permettre l’évacuation des fumées et éclairer de lumière zénithale le grand marteau-pilon qui caractérise cet espace.

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CENTRO SERVIZI DELL’ENVIRONMENT PARK Via livorno 58, Torino

Visivamente l’edificio si caratterizza dall’essere completamente rivestito di tavole di legno di larice Il progetto di completamento del centro servizi dell’Environment Park è stato realizzato secondo i principi dell’architettura sostenibile ed è quindi caratterizzato dal minimo impatto ambientale in tutto il suo ciclo di vita. L’obiettivo è stato raggiunto applicando le strategie progettuali tipiche dell’architettura bioclimatica e della bioedilizia infatti tutti i materiali utilizzati sono di origine naturale. Le essenze dei legni utilizzati sono locali (abete, larice, rovere e castagno) e provenienti da coltivazioni controllate. Il sistema costruttivo è un sistema strutturale a secco costituito da mattoni di legno di abete, il legno non è trattato ed ogni singolo mattone ha al suo interno colle viniliche prive di formaldeide. Tale sistema è molto leggero, dal contenuto energetico interno molto basso e dalla facilità costruttiva dovuta alla modularità ed alla facile assemblabilità in cantiere, ogni singolo mattone si sovrappone su quello precedente semplicemente attraverso un incastro maschio femmina. La sequenza costruttiva avviene attraverso la realizzazione in una prima fase di un cordolo di base in calcestruzzo, su cui verrà fissato il sistema di legno, successivamente viene posata la struttura di pilastri in legno lamellare sempre di abete e fissata al cordolo attraverso piastre e viti. I mattoni di legno sono stati posati in una terza fase ed hanno un’intercapedine di 8/10 cm per insufflare il materiale isolante, la fibra di cellulosa in fiocchi. La parete è stata poi completata verso l’esterno con un telo traspirante di protezione al vento ed all’acqua. I pavimenti interni sono in parte in rovere ed in parte in linoleum naturale; le porte e gli infissi interni sono realizzati in legno massello di abete. I solai degli avancorpi e della sala riunioni del consiglio di amministrazione sono stati realizzati con un sistema strutturale costituito da tavole in legno di abete assemblate a secco e il sistema giunge in cantiere pre-assemblato in moduli. I giunti sono tutti a secco in modo da facilitare la disassemblabilità ed il successivo riciclo in un’eventuale fase di demolizione.

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PROGETTO: arch.ti S. Dotta, A. Fassi Collaboratore: arch. G. Avignone Rossa Progetto strutturale: arch.ti S. Dotta, A. Fassi - Consulenza: ASTER solution impianti elettrici: arch.ti S. Dotta, A. Moro - Consulenza: ME STUDIO impianti meccanici: arch.ti S. Dotta. A.Moro - Consulenza: ing. R. Cosattini impianti idrosanitari: arch. S. Dotta - Consulenza: ME STUDIO IMPRESA: A.T.I. Installazionimpianti-Gambarana Impianti IMPORTO DEI LAVORI: € 3.069.278,01 SUPERFICIE: 3.600 mq REALIZZAZIONE: 2004-2006 COMMITTENZA: ENVIRONMENT PARK S.p.a.

Visuellement le bâtiment est caractérisé par un revêtement intégral en lattes de mélèze. Le projet d’achèvement du centre de services de l’Environment Park a été réalisé selon les principes de l’architecture durable et se caractérise donc par un impact environnemental minimum pendant tout son cycle de vie. L’objectif a été atteint en adoptant les stratégies conceptuelles typiques de l’architecture bioclimatique et de la bio-construction : tous les matériaux utilisés sont d’origine naturelle. Les essences de bois utilisées sont des variétés locales (sapin, mélèze, chêne et châtaignier) provenant de cultures contrôlées. Le système de construction est un système structurel à sec constitué de briques en bois de sapin, le bois n’est pas traité et chaque brique contient des colles vinyliques sans formaldéide. Ce système très léger a un contenu énergétique interne très bas et est facile à mettre en œuvre grâce à la modularité et à la simplicité de l’assemblage sur le chantier, chaque brique se superpose à la précédente au moyen d’une liaison à encastrement. La séquence de construction comprend, en premier lieu, la pose d’une base en béton à laquelle est fixée la structure en bois. En second lieu, la structure de piliers en bois lamellaire de sapin est posée et fixée à la base à l’aide de plaques et de vis. Les briques en bois sont posées au cours d’une troisième étape et sont espacées de 8/10 cm pour permettre d’insuffler le matériau isolant, la fibre de cellulose en flocons. Le mur extérieur est ensuite complètement revêtu avec une toile transpirante de protection contre le vent et l’eau. Les sols intérieurs sont en partie en chêne et en partie en linoléum naturel ; les portes et les huisseries intérieures sont en bois de sapin massif. Les planchers des avant-corps et de la salle de réunion du conseil d’administration ont été réalisés selon un système structurel constitué de lattes de bois de sapin assemblées à sec. Le système est livré sur le chantier en modules pré-assemblés. Les joints sont tous à sec pour faciliter le démontage et le recyclage du matériau en cas de démolition.

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CHIESA DEL SANTO VOLTO Via Val della Torre 11, Torino

All’interno della chiesa siamo accolti da un ambiente unico, luminoso. Un ampio corridoio lievemente in pendenza conduce verso l’abside. L’attenzione è subito catturata dall’immagine del Santo Volto che si anima di fronte al visitatore, alle spalle dell’altare sopraelevato su una pedana di marmo nero. Ancora un gioco ottico che riproduce un immenso ologramma del volto della Sindone. Sul muro le pietre rosse di Verona sono ora verticali ora inclinate, la luce zenitale batte e ricrea quell’immagine attraverso un gioco di luci e ombre. Avvicinandosi all’abside, però, il volto scompare. E’ questa l’unica immagine presente nella chiesa. L’interno risulta molto sobrio, privo di decorazioni, con molti elementi in legno: i banchi, in acero dalle linee essenziali, disposti a raggiera; i confessionali, volumi cubici lignei che quasi scompaiono in una delle cappelle laterali anch’esse in acero; le alte vele che, dalla quota delle cappelle laterali, si innalzano fino alla sommità circolare da cui si irraggia la luce. Un gioco di volumi essenziali impreziositi da materiali di pregio come l’altare e le acquasantiere in marmo bianco. L’illuminazione ha un ruolo fondamentale. Durante il giorno la luce, esclusivamente naturale, affluisce in modo zenitale dai lucernai altissimi in cima alle sette torri, arrivando molto attenuata; una luce più forte e radente proviene invece dai lucernai dalle basse cappelle laterali. Durante la notte il gioco si inverte: la chiesa illuminata dall’interno irradia luce. Sulla torre corrispondente all’abside appare illuminata una croce, costituita da una vetrata di 22 metri per 8. La prima pietra del cantiere fu posata simbolicamente il 24 giugno 2004 (San Giovanni è il patrono di Torino).

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PROGETTO: arch. M. Botta Direzione lavori: Studio Siniscalco (ing. S. Dalmasso) Progetto strutturale: Studio Siniscalco, (prof. G. N. Siniscalco, ing. L. Chiabrando) Progetto impianti elettrici: E. L. Engineering Service srl, (ing. S. Berno, ing. R. Zorzi) Progetto impianti meccanici: Impro s.r.l., (ing. R. Vaudano, ing. Zavonello) Progetto prevenzione incendi e sicurezza: Studio Progress s.r.l., (ing. G. Amaro) Consulenza acustica: Modulo Uno s.r.l. (ing. Geppetti) Coordinamento attività specialistiche: ing. C. La Montagna Coordinamento sicurezza progettazione-esecuzione: Studio Siniscalco (ing. U. Siniscalco) IMPRESA: Itinera spa, REALIZZAZIONE: 2004-2006 COMMITTENZA: Arcidiocesi di Torino SUPERFICIE : 26.300 mq

L’intérieur de l’église accueille le visiteur dans une atmosphère unique et lumineuse. Un large couloir en pente douce mène à l’abside. L’attention est aussitôt captivée par l’image du visage du Christ qui s’anime en face du visiteur, derrière l’autel juché sur une estrade en marbre noir. Une autre illusion optique qui reproduit un immense hologramme du visage du Saint Suaire. Sur le mur, les pierres rouges de Vérone sont tantôt verticales tantôt inclinées, la lumière zénithale frappe et recrée l’image à travers un jeu d’ombres et de lumière. Mais en se rapprochant de l’abside, le visage disparaît. C’est la seule image présente dans l’église. L’intérieur est très sobre, sans décorations, avec de nombreux éléments en bois: les bancs, en érable aux lignes essentielles, disposés en rangées ; les confessionnels, des volumes cubiques lisses qui disparaissent pratiquement dans une des chapelles latérales, eux aussi en érable; les hautes surfaces qui, du niveau des chapelles latérales, s’élèvent jusq’au sommet circulaire, d’où rayonne la lumiére. Un jeu de volumes essentiels enrichis par des matériaux de valeur comme l’autel et les bénitiers en marbre blanc. L’éclairage joue un rôle fondamental. Pendant le jour, la lumière exclusivement naturelle pénètre selon un axe zénithal par les très hautes lucarnes situées au sommet des sept tours, et s’en trouve très atténuée. Une lumière plus intense et rayonnante pénètre en revanche par les lucarnes des basses chapelles latérales. La nuit, tout s’inverse: l’église éclairée de l’intérieur irradie de lumière. Sur la tour correspondant à l’abside une croix illuminée apparaît, constituée d’un vitrail de 22 mètres sur 8. La première pierre du chantier fut posée symboliquement le 24 juin 2004 (Saint Jean est le patron de Torino).

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VILLASOLE (comunita’ alloggio) Strada antica di Revigliasco 45/36, Torino

L’edificio, progettato nei primi anni ‘60 dall’Arch. Albertini , è oggi destinato a comunità alloggio per minori. L’intervento di ristrutturazione ha comportato la demolizione di tutte le parti aggiunte e quelle ammalorate dell’edificio originario. Sono stati mantenuti per essere valorizzati i grandi maschi murari e le murature perimetrali in pietra. I solai a struttura di legno lamellare sono formati da un cassettonato impostato su una maglia di m 3,7 x 3,7 con travi primarie di sezione cm 20x50 e travetti secondari di sezione cm 12x20. Essi sono a vista e sono sostenuti nella parte porticata perimetrale, da colonne del diametro di cm 30 in cemento rosa martellinato. Il progetto energetico di Villa Sole segue una filosofia che potrebbe essere riassunta nel motto: “consumare meno, consumare meglio”. In questo senso, tutti i nuovi elementi di involucro opaco sono stati realizzati con uno spessore della coibentazione molto superiore ai limite di legge. La rilevante superficie trasparente è realizzata con un vetro camera basso-emissivo performante, caratterizzato da una trasmittanza termica ridotta del 50% rispetto ai limiti di legge, oltre a possedere il migliore fattore di protezione all’irraggiamento possibile. L’impianto di riscaldamento è basato su un sistema radiante a pavimento. Inoltre, ogni ambiente è dotato di sistema autonomo di regolazione della temperatura, cosa che permette di evitare ulteriori sprechi. Le ridotte necessità energetiche ottenute sono gestite con un generatore alimentato a biomassa (pellets), che garantisce un impatto ambientale nullo in termini di emissioni di CO2, essendo una fonte rinnovabile. A questo si aggiunge un impianto di produzione di acqua calda sanitaria da energia solare. Oltre che dalla prestazione delle vetrate, durante l’estate l’edificio è protetto dal surriscaldamento dalla presenza del loggiato che ombreggia il piano terra e dalla rilevante coibentazione del tetto. Di importanza fondamentale è poi la raccolta delle acque meteoriche, che vengono raccolte in vasche con capacità di 400 m3 e utilizzate per l’irrigazione delle aree verdi circostanti.

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PROGETTO: Torpego Architetti (arch.ti G. Torretta, C. Perino, A. Gotta) Progetto impianti meccanici: ing. L. De Giorgis, M. Simonetti Progetto impianti elettrici: p.i. D. Gentili Consulenza strutture: ing. G. Vercelli IMPRESA: De.Ga. S.p.a. IMPORTO DEI LAVORI: € 1.550.000 SUPERFICIE: 600 mq REALIZZAZIONE: 2006-2008 COMMITTENZA: Privata

Construit au début des années 60 par l’architecte Albertini, le bâtiment abrite aujourd’hui une communauté de logement pour mineurs. L’intervention de restructuration comportait la démolition de toutes les parties ajoutées ou détériorées du bâtiment originel. Les grands murs porteurs et la maçonnerie périmétrale en pierre ont été conservés pour être mis en valeur. Les planchers à structure en bois lamellaire sont constitués d’un caisson agencé sur une structure de 3,7 m x 3,7 faite de poutres primaires d’une section de 20x50 cm et de poutrelles secondaires d’une section de 12 x 20 cm. Ces dernières sont apparentes et soutenues au niveau de la partie à arcades périmétrale par des colonnes d’un diamètre de 30 cm en ciment rose brettelé. La configuration énergétique de la Villa Sole respecte une philosophie qui tient dans la devise suivante: «consommer moins, consommer mieux». Dans ce sens, tous les nouveaux éléments d’enveloppe opaque ont été réalisés avec une épaisseur d’isolation largement supérieure aux limites imposées par la réglementation. L’importante surface transparente est réalisée avec du verre à basse émission performant, caractérisé par une capacité de transmission thermique réduite de 50% par rapport aux limites réglementaires, ainsi que par le meilleur degré de protection contre le rayonnement possible. L’installation de chauffage est basée sur un système radiant au sol. En outre, chaque pièce est équipée d’un système autonome de régulation de la température, ce qui permet d’éviter d’ultérieurs gaspillages. Les besoins énergétiques réduits obtenus sont gérés au moyen d’un générateur alimenté par biomasse (pellets), qui garantit un impact environnemental nul en terme d’émission de CO2, étant par ailleurs une source d’énergie renouvelable. A cela s’ajoute une installation de production d’eau chaude sanitaire par énergie solaire. Durant l’été, le bâtiment est protégé contre la surchauffe non seulement par la prestation des baies vitrées, mais aussi par la présence d’une loggia qui crée de l’ombre sur le rez-de-chaussée et par l’importante isolation du toit. La collecte des eaux pluviales dans des citernes d’une capacité de 400 m3 utilisées pour l’irrigation des espaces verts environnants, revêt une importance primordiale.

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MANEGGIO PER L’IPPOTERAPIA Strada delle Cacce 36 - Torino

Il Centro per l’Ippoterapia ed Equitazione sportiva appartiene ad un complesso più vasto contenente anche un centro di Accoglienza per famiglie ed una Comunità Alloggio Socio Assistenziale per adolescenti con problemi di tossicodipendenza. Il Centro è stato realizzato per offrire le migliori opportunità per lo svolgimento delle attività di riabilitazione psicofisica con l’uso del cavallo. E’ costituito da un maneggio coperto e riscaldato di 800 mq., una Club House con spogliatoi, sala per fisioterapia e preriscaldamento ed uffici amministrativi, un grande salone al piano primo con balconata con affaccio sul maneggio. Fanno parte del complesso due serie di box per cavalli, dotati di abbeveratoio automatico e sistema di drenaggio liquami, ed i magazzini. Sono state fatte scelte di tipo architettonico e costruttivo coerenti con il suo inserimento nel parco Colonnetti. Il complesso è stato costruito in legno in quanto la tecnologia adottata ha permesso costi sufficientemente bassi da poter essere messi in concorrenza con il cemento armato prefabbricato. La struttura è costituita da portali modulari con ritti in acciaio e falde il legno lamellare, con interasse di 6 metri; l’orditura secondaria di copertura è costituita da arcarecci modulari in legno massiccio di maggior lunghezza dell’interasse, disposti sfalsati e connessi tra loro per diminuirne la sezione con effetto trave continua. I solai sono formati da travi in legno massiccio e tavolati stratificati. Il solaio della Club House è in travi di legno massiccio, calcolato per folla compatta, i muri interni del piano terra della Club House sono in blocchi di calcestruzzo a giunti verdi, come il resto del villaggio, tutti i tamponamenti perimetrali sono in legno o rivestiti in tavole di legno massiccio. In particolare la facciata di testata della Club House è trattata con tavolati verticali.

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PROGETTO: Torpego Architetti (arch.ti G. Torretta, C. Perino) IMPRESA: Gaudino&Comoglio IMPORTO DEI LAVORI: € 2.799.000 SUPERFICIE: 4.237 mq REALIZZAZIONE: 2005 COMMITTENZA: Città di Torino -Associazione “Enzo B”, Consorzio I.C.S.

Le Centre d’équithérapie et d’équitation sportive fait partie d’un complexe plus vaste qui abrite également un centre d’accueil pour les familles et une communauté de logement social pour les adolescents ayant des problèmes de toxicodépendance. Le centre a été réalisé pour permettre au mieux le déroulement des activités de réhabilitation psychophysique par l’équitation. Il est constitué d’un manège couvert et chauffé de 800 m², un Club House avec vestiaires, une salle de physiothérapie et d’échauffement et des bureaux administratifs, une grande salle au premier étage avec balcon donnant sur le manège. Le complexe comprend deux séries de box pour chevaux dotés d’un abreuvoir automatique et d’un système de drainage des effluents, et les magasins. Les choix de nature architecturale et constructive opérés sont cohérents avec son insertion dans le parc Colonnetti. Le complexe a été réalisé en bois car la technologie adoptée a permis des coûts suffisamment bas pour être mis en concurrence avec le béton armé préfabriqué. La structure est constituée de portails modulaires à poteaux en acier et pans en bois lamellaire, selon un entraxe de 6 mètres. L’ourdissage secondaire de couverture est constitué de pannes modulaires en bois massif d’une longueur supérieure à l’entraxe, disposés en décalage et liés entre eux pour en diminuer la section avec un effet de poutre continue. Les planchers sont constitués de poutres en bois massif et lattis stratifiés. Le plancher du Club House est en poutres de bois massif, dimensionné pour une folle compacte, les murs intérieurs du rez-de-chaussée du Club House sont en blocs de béton à joints verts, comme le reste du village, tous les revêtements des murs d’enceinte sont en bois ou planches de bois massif. En particulier, la façade avant du Club House est revêtue de planches verticales.

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IL PIÙ GRANDE EVENTO ITALIANO DEL SETTORE FORESTALE BEAULARD_OULX (TO)_ALTA VALLE SUSA 17-19 SETTEMBRE 2010

Bosco e Territorio è la più grande manifestazione forestale italiana outdoor dedicata al mondo forestale e alla gestione del territorio alpino. L’uso sostenibile delle risorse forestali e la valorizzazione del legno locale per le costruzioni e per l’approvvigionamento energetico sono i temi chiave dell’edizione 2010 di Bosco e Territorio. L’evento, giunto alla sua V edizione biennale, è parte integrante della strategia di valorizzazione della filiera forestalegno della Provincia di Torino.

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Il sito di Beaulard-Oulx che ospita Bosco e Territorio si trova al centro di un compendio forestale di elevatissimo valore ambientale e produttivo, gestito dal Consorzio Forestale Alta Val Susa secondo i principi della Gestione Forestale Sostenibile Certificata, conforme allo standard PEFC.

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Bosco e Territorio compenserà le proprie emissioni di CO2 realizzando interventi di gestione attiva nelle foreste dell’Alta Val di Susa.

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Venerdì 17 settembre 2010

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h. 10.30 - 12.30 - Sala riunioni del Comprensorio Alpino Torino 2 • 2° Seminario di cooperazione transfrontaliera Progetto BOIS-LAB www.fieraboster.it a cura della Provincia di Torino e del Conseil Genéral Savoie

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Oulx

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Direzione Piacenza

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IL PIÙ BEAULA

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h. 14.30 – 16.30 Tenda Convegni Area Fiera • TIMBERSPORTS “Strumentazione- innovativa per rilievi forestali e territoriali”. STIHL a cura dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Provincia di Torino. Info: www.agroforto.it

tondo accatastato da cantieri di utilizzazione realizzati per IN TRENO la fiera. lineaTutti ferroviaria Torino-Bussoleno-Bardonecchia, stazioneindi i lotti saranno inseriti in un catalogo distribuito Beaulard a piedi dalla fiera). fiera o(10’ scaricabile dal sito internet del Consorzio Forestale Alta Val di Susa www.cfavs.it.

Domenica 19 settembre 2010 h. 10.30 - 12.00 Tenda Convegni Area Fiera • “Esbosco con cavalli: potenzialità e campi d’impiego” a cura di: Provincia di Torino, CNR Ivalsa, Consorzio Forestale Alta Valle Susa

GIORNI di APERTURA

17-18-19 settembre 2010

ORARIO CONTINUATO ANIMAZIONE PER BAMBINI9.00 - 18.00 (ingresso ammesso fino h. 17) Sabato 18 e domenica 19 settembre, h 9.30 - 12.30 e 13.30 INGRESSO Euro 5,00 - 18.00 animazione per bambini sul tema del bosco. GRATUITO PER in fiera Informazioni Bambini (fino ai 10 anni) Anziani (oltre 70 anni) Disabili e accompagnatore VISITE GUIDATE ARCHITETTURA INGRESSO RIDOTTO Euro 4,00 per gruppi organizzati Alla scoperta delle più interessanti architetture in legno nel (almeno 10 persone) e per chi territorio della Provincia dipresenta Torino. biglietto ferroviario di Per info e iscrizioni: bois-lab@provincia.torino.it arrivo

TUTTI I GIORNI h. 9.00 - 12.00 e 14.00 - 18.00 Punto informativo per le segherie con esercitazioni di classificazione a vista e a macchina del legname a cura di Assolegno e Provincia di Torino, presso Villaggio espositivo Organizzata da Paulownia Italia srl, impegnata da 10 anni nell’organizzazione di eventi fieristici sulla filiera legno energia. Paulownia Italia srl Il programma sopra esposto potrebbe subire delle modifiche. Via Monte Sabotino, 1 - 30171 Venezia Mestre Consultare gli aggiornamenti sul sito: www.boscoterritorio.it tel. 041 928672 - fax 041 920592

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