ANDERSEN - Aprile 2025

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Mensile di letteratura e illustrazione per il mondo dell’infanzia

numero 421 - aprile 2025 - € 10.00

periodico mensile, anno XLIV, n. 421 - aprile 2025 - Reg. Trib. di Genova n° 40 del 2.12.82 - ISSN 1828/5015 - Direttore Responsabile

Barbara Schiaffino - Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Feguagiskia’studios, via Crosa di Vergagni 3r, 16124 Genova, tel. 0102757544, fax 0102510838 - www.andersen.itStampa ME.CA, Recco (Ge)

Direttrice Barbara Schiaffino

Vicedirezione - Coordinamento editoriale Walter Fochesato, Anselmo Roveda

Coordinamento redazionale

Martina Russo

Hanno collaborato a questo numero

Alessandra Carli

Daniela Carucci

Rossella Caso

Federica Galvani

Cora Mezzanotte

Samanta K. Milton Knowles

Luca Novelli

Mara Pace

Marco Paci

Anna Pedemonte

Francesco Pellettieri

Caterina Ramonda

Donatella Trotta

Pia Valentinis

Eva Valvo

Copertina di Anthony Browne

Abbonamento annuo (10 numeri) Euro 79,00 /Estero (Paesi europei) Euro 110,00 / Estero (Paesi extra Europa) Air Mail Euro 135,00 c.c.post. 13609169 Genova www.andersen.it/comeabbonarsi

© 2025 Andersen

Il copyright, ove non specificato, deve intendersi degli autori. Foto, testi e disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

IN QUESTO NUMERO

Editoriale di Barbara Schiaffino pag. 05

Finalisti Premio Andersen 2025 - XLIV Edizione pag. 06

Illustratore di copertina: Anthony Browne di Walter Fochesato pag. 08

Dare voce all'Italia di Eva Valvo pag. 15

Una pinza da zucchero con cui afferrare il mondo di Samanta K. Milton Knowles pag. 18

Smontare osservare capire di Mara Pace pag. 23

Papà, Rino sei tu... di Rossella Caso pag. 26

Lanterna magica di Caterina Ramonda ............................................................... pag. 31

Lezione partigiana di Anselmo Roveda pag. 35

Niccolò Copernico, genio spaziale di Luca Novelli pag. 38

Interviste illustrate/ Una passeggiata - Giusi Quarenghi di Pia Valentinis pag. 40

Bologna, in fiera e in città a cura di Mara Pace, Francesco Pellettieri, Martina Russo pag. 40

Notiziario pag. 48

Scaffale pag. 50

Vetrina/ le recensioni pag. 52

Editoriale

n. 421 | aprile 2025

VI ASPETTIAMO

A MAGGIO

con il numero 422 nel frattempo, continuate a seguirci su: www.andersen.it

Aprile. Dentro alla primavera, nel pieno della stagione che si apre con l’appuntamento della Bologna Children’s Book Fair, a cui dedichiamo questo numerone (al solito di assai corposa foliazione), e si conclude a Genova a fine maggio con la cerimonia di assegnazione del Premio Andersen (i titoli finalisti li trovate sfogliando queste pagine). Per festeggiare l’avvio della nuova stagione di libri e di letture abbiamo affidato la copertina a un grande maestro dell’illustrazione internazionale: Anthony Browne, a cui Walter Fochesato dedicata un pezzo d’approfondimento e un’intervista. È solo l’antipasto di un numero fitto più del solito di contenuti e di recensioni; non scorro qui i nomi e i temi affrontati che potrete trovare in sommario. Per questo numero voglio invece soffermarmi un istante sulla seconda parte della rivista: quella in cui scovate le segnalazioni editoriali e le recensioni. Scorrendo quelle pagine potrete, infatti, rendervi conto del lavoro puntuale e continuo della nostra redazione nell’offrirvi analisi e spunti intorno alle novità editoriali, sempre cercando di dare conto della varietà e della ricchezza delle proposte. Varietà data dai linguaggi e dalle forme in cui si declina l’editoria ragazzi e l’editoria illustrata: dai senza parole o dai libri 0/3 fino alla narrativa young adult o alla divulgazione e al fumetto senza età. Una varietà data altresì dagli autori: italiani e stranieri, scrittori e illustratori nonché divulgatori. E dagli editori: storici colossi nazionali e nuovissime sigle indipendenti nonché, nerbo vero del settore, media e piccola editoria di qualità. Dare voce alle proposte editoriali è la nostra missione, fin dal 1982. È ciò che rende Andersen uno strumento per tutte e tutti coloro che si occupa di storie. È ciò che ci rende orgogliosi, ciò che ci spinge a lavorare sodo per arrivare puntuali, ogni mese, a voi. Buone letture e buona primavera di libri!

Barbara Schiaffino

ILLUSTRATORE DI COPERTINA

Anthony Browne

Uno dei grandi maestri dell'illustrazione internazionale, autore di opere spiazzanti e sorprendenti di Walter Fochesato

Anthony Browne fa parte di quella che potremmo chiamare la nuova età dell’oro dell’illustrazione inglese. Un’irripetibile stagione che, soprattutto negli anni ’70 e ’80, vede la pressoché contemporanea presenza di assoluti talenti. Penso a David McKee, Quentin Blake, Tony Ross, Helen Oxenbury, Michael Foreman, Richard Briggs e altri, meno noti nel nostro paese, come Peter Cross, Posy Simmonds, Ralph Steadman, John Burningham, Catherine Brighton. Di certo la lista è parziale e soggettiva ma può essere utile per mostrare come tutti questi artisti, molto diversi fra di loro, abbiano saputo rinnovare profondamente i modi dell’albo illustrato. Al tempo stesso vi è, in ognuno di loro, una colta e precisa volontà di rifarsi alla tradizione (talora anche per contestarla). D’altro canto non bisogna dimenticare che è nel Regno Unito che nasce sul finire dell’800 il picture book con autori quali Randolph

Anthony Browne (1946) è uno dei più celebri e apprezzati autori di libri illustrati per l’infanzia, le cui opere, tradotte in ventisei lingue, sono pubblicate in Italia da Camelozampa, Orecchio Acerbo, Donzelli e Kalandraka. Dal 2009 al 2011 è stato UK Children’s Laureate e nella sua lunga carriera, che conta oltre cinquanta titoli pubblicati, ha vinto molti premi prestigiosi, ricevendo due volte la Kate Greenaway Medal e tre volte il Kurt Maschler 'Emil' Award. Nel 2000, è diventato il primo illustratore britannico a vincere il Premio Hans Christian Andersen. La sua ricca biografia è ripercorsa nel libro Playing the shape game. A life in picture books with the Children’s Laureate (Doubleday, 2011), inedito in Italia, realizzato insieme al figlio Joe Browne.

In apertura e in questa pagina, in alto, quattro illustrazioni tratte da E Se...? (Camelozampa); nella pagina precedente in basso, un'immagine tratta da Grande gorilla, piccolo gorilla (Camelozampa); qui sotto quattro tavole da Willy sogna (Camelozampa).

Biografia

Caldecott, Walter Crane, Kate Greenaway. Per proseguire poi con Rackham, i due Robinson, Shepard, Beatrix Potter. Direi che in Browne e negli altri vi sia sempre, come elemento di continuità, la pacata consapevolezza che a bambini e ragazzi vada sempre offerto il meglio, coniugando qualità ed eleganza, finezza espressiva e stupore. Età sfuggente e complessa quella dell’infanzia e non a caso Anthony Browne fin dal titolo del suo primissimo albo nel 1976 ( rough the magic mirror) sceglie la strada di entrare, come Alice, dentro lo specchio approdando in un mondo parallelo dove ogni cosa non è come appare e dove tutto viene rovesciato e messo in discussione. Alternando il piacere della scoperta al timore e la meraviglia all’ansia (come quando il grande manifesto con gli animali dello zoo prende vita e questi ultimi cominciano a inseguirlo). Nello stesso anno Lo specchio magico venne portato in Italia dalla Emme Edizioni di Rosellina Archin-

to. Tommaso, il piccolo protagonista non sa che fare (la potenza creativa della noia) e così nota che nel grande specchio di casa vi è qualcosa di strano. Una volta passato attraverso la cornice ha una serie di incontri che, di fatto, sono un ripetuto e insistito omaggio a Magritte e al surrealismo. Per il resto basterà leggere la bella intervista qui accanto per comprendere le ragioni di questa scelta che ha poi caratterizzato tutto il suo intenso lavoro. Il mondo dei sogni e la possibilità di esaltare costantemente e nei modi più diversi il rapporto fra testo e figure, in un vorticoso gioco di rimandi con, al centro, la libertà di interpretazione di chi guarda le figure. D’altro canto Browne, porta fino in fondo la sua pacata provocazione e il gioco fra prima e quarta di copertina mi appare ancor oggi disorientante eppur rigorosissimo. Per fortuna negli ultimi anni non pochi dei libri più belli di Browne sono apparsi nel nostro paese. Grazie al prezioso intervento di

editori quali Orecchio Acerbo, Kalandraka, Donzelli, Vanvere, Pulce e, in primis, Camelozampa. In più occasioni a me o ad altri collaboratori è accaduto di recensire i suoi libri per Andersen. Ogni volta si resta affascinati e spiazzati da una rappresentazione del mondo che muove dal quotidiano (e dalla sua banalità) per giungere a dei passaggi dove poi ogni cosa diventa altro. Al tempo stesso questi viaggi non sono mai indolori, mettono alla prova, sono talvolta dei veri e propri percorsi di iniziazione e formazione dall’esito fino all’ultimo incerto. D’altro canto quello di Browne è un realismo apparente e quando tutto sembra procedere nella normalità dobbiamo essere pronti ad accettare lo scarto im-

In questa pagina, in alto, copertina e una tavola dall'albo Lo specchio magico (Emme Edizioni); in basso, un'immagine da Ti cerco, ti trovo (Camelozampa).

Intervista a Anthony Browne di Walter Fochesato

Il tuo ultimo libro pubblicato in Italia ha come protagonisti i tuoi iconici gorilla. Da dove nasce la passione per questi animali? Potresti spiegare cosa li rende i protagonisti perfetti per le tue storie? I gorilla sono i miei animali preferiti (a parte gli esseri umani!). Sono incredibilmente forti e potenti, ma anche estremamente gentili e premurosi. In questo mi ricordano mio padre. Era un uomo imponente che incoraggiava me e mio fratello a praticare la boxe e a giocare a rugby, ma allo stesso tempo scriveva poesie e disegnava con noi. Inoltre, i gorilla sono molto divertenti da disegnare.

Il primo gorilla che ho disegnato è stato per un biglietto di auguri, molto tempo prima di iniziare a creare libri illustrati. Ho sempre trovato queste creature affascinanti da osservare. Ho passato ore a guardare i gorilla negli zoo (non li ho ancora visti in natura, ma mi piacerebbe tantissimo) e potrei felicemente passare un’intera giornata a studiare i loro volti. I volti delle persone anziane sono molto più interessanti da disegnare rispetto a quelli dei giovani, a causa delle linee e dei contorni della pelle invecchiata; i volti dei gorilla sono ancora più affascinanti. Le rughe, i bozzi, i rigonfiamenti, i peli e i muscoli sono irresistibili per la matita. Non mi stanco mai di disegnarli.

Non c’è un’unica ragione costante per cui utilizzo gorilla e scimpanzé come personaggi: dipende sempre dal singolo libro. Quello che mi piace davvero degli scimmioni come soggetto è la loro universalità. Penso che dovremmo ricordarci che, in fin dei conti, anche gli esseri umani sono primati: il nostro patrimonio genetico è quasi identico, i nostri desideri e istinti sono gli stessi e, in fondo, non siamo nemmeno così diversi nell’aspetto. I confini tra esseri umani e animali non sono così netti come ci piace credere, e l’umanizzazione delle scimmie nei miei libri è in parte un tentativo di sfumare questa divisione, ma serve anche a sfumare altre differenze. L’universalità dei personaggi scimmieschi permette a tutti i bambini di identificarsi con loro, indipendentemente dall’età, dall’epoca o dall’etnia.

Nelle tue opere emerge una forte inclinazione verso il surrealismo. Quali influenze artistiche (pensiamo a Magritte, per citarne uno) hanno avuto il maggiore impatto sullo sviluppo e la definizione del tuo stile?

Da quando, a scuola, vidi una riproduzione de Il modello rosso di Magritte, sono stato catturato dal surrealismo. Ero anche affascinato dal fatto che, in quel caso, il titolo non avesse alcuna attinenza con l’immagine. Ho utilizzato questa idea per tutta la mia carriera, lasciando uno spazio tra il testo e le immagini per permettere al lettore di usare la propria immaginazione. Il mondo dei surrealisti mi sembrava un mondo familiare: il mondo dei sogni. Credo che tutti i bambini siano dei surrealisti!

Come si combina questa inclinazione al surrealismo con il tuo stile di disegno, meticoloso e preciso, che potremmo quasi definire “scientifico” per l’attenzione ai corpi, alle forme e ai piccoli dettagli?

Magritte non è apprezzato da molti pittori: il suo stile è piatto, quasi simile alle illustrazioni scientifiche. Voleva dare l’impressione di qualcosa di molto concreto, come se fosse tratto da un manuale, ma a un’osservazione più attenta si nota che la sua tecnica apparentemente ordinaria amplifica l’impatto straordinario delle sue immagini.

Dopo il college, ho lavorato come illustratore medico e dovevo assistere alle operazioni in sala operatoria. Spesso qualcosa di importante era coperto dal sangue, da un organo, dalla mano del chirurgo o da uno strumento, e dovevo immaginare cosa stesse accadendo dietro l’ostacolo. Il risultato finale era una sorta di interpretazione “ripulita” della scena, un tentativo di comprendere e

ricostruire visivamente ciò che accadeva. Raccontare quella realtà attraverso schizzi veloci era una sfida complessa. Ho sempre detto di aver imparato di più sul disegno e sulla pittura nei due anni e mezzo trascorsi in ospedale che nei quattro anni di accademia d’arte. La parte più interessante di quel lavoro era il processo di trasformazione degli schizzi in dipinti finiti. Ho anche imparato molto su come raccontare una storia complessa attraverso le immagini.

Nel corso della tua carriera hai spesso lavorato con racconti tradizionali, i cosiddetti “classici”. Qual è il tuo rapporto con questo tipo di storie folcloristiche e tradizionali e con la loro interpretazione?

Da bambino, in casa non avevamo libri illustrati e i miei genitori ci leggevano racconti classici e fiabe tradizionali. Sono state le prime storie che mi sono state lette e sono rimaste con me per tutta la vita.

Da piccolo non trovavo la lettura particolarmente facile, ma i libri che mi piacevano di più erano quelli con illustrazioni interessanti. Le immagini erano spesso una porta d’ingresso per me nel mondo dei libri.

Che tipo di rapporti di lavoro, amicizia o ammirazione reciproca hai avuto con i tuoi contemporanei nell’epoca d’oro dell’illustrazione inglese? Pensiamo a David McKee, Quentin Blake, Tony Ross o Helen Oxenbury, per citarne alcuni.

Ammiro tutti gli artisti citati, ma purtroppo la maggior parte di noi passa il tempo rintanato nel proprio studio in giro per il paese. Persino gli editori ormai non organizzano più le feste di Natale!

Un'illustrazione tratta da Tutto cambia (Orecchio Acerbo), Premio Andersen 2020 al Miglior albo illustrato.

provviso, l’accostamento incongruo, la metamorfosi. Il suo è un segno nitido e paziente con un tratteggio fittissimo e finissimo dove ogni pur minimo particolare mostra una precisa scelta narrativa, una valenza che forza i confini della pagina.

Accade anche questa volta con Grande gorilla, piccolo gorilla (Camelozampa) fresco di stampa, come si suol dire, nella traduzione di Sara Saorin. Qui la presenza degli amatissimi e imprescindibili quadrumani diventa occasione per presentare ai lettori più piccoli il gioco dei contrari (triste/felice, pesante/ leggero, solo/insieme…). Sono pagine grandi dove i protagonisti si stagliano morbidamente colorati sul fondo bianco della pagina. Fino alla sorpresa finale dove un primate, grattandosi la testa perplesso, si chiede: “Qual è il contrario del contrario?”, un divertente ma saggio sberleffo. A differenza di altri autori inglesi che si rifanno alla lontana lezione di William Hogarth e che dunque amano l’irriverenza e l’aggressività, Browne distribuisce argute dosi di humour, quasi in preziose e pacificanti dosi omeopatiche. Ho cominciato questo percorso ricordando Lo specchio magico e a queste atmosfere ritorno. Nel 1988 Browne illustra infatti Alice’s Adventures in Wonderland, il capolavoro di Lewis Carroll. Una magnifica versione che sarebbe bello vedere in Italia. Un classico a perfetta misura di Browne, verrebbe da dire. Certo non si dimentica delle imprescindibili versioni di Tenniel e Rackham ma, calandosi appieno nel clima dell’opera, fa ricorso più e più volte all’amato Magritte con invenzioni “nervose” e inquiete, nonostante l’apparente oggettività del segno. Esemplare mi appare la figura di Alice verde vestita che rovinosamente ma lentamente cade verso il basso, riuscendo a scorgere scaffali di libri, mappe e quadri. Qui l’illustratore si diverte non poco a dar conto di una galleria di strabilianti, giocose trovate tutte da gustare. Peraltro par quasi che Browne si ricordi non solo del surrealismo ma citi la Pop Art (così amata da David McKee) nella versione eterodossa di un pittore come Wayne iebaud. 

In questa pagina, in alto, da sinistra, immagini da Hänsel e Gretel (Camelozampa) e Il mio papà/La mia mamma (Donzelli Editore); sotto, due tavole tratte da Il tunnel (Camelozampa).

BOLOGNA in FIERA

BRAW

vincitori e menzioni

Il BolognaRagazzi Awards (BRAW) festeggia quest’anno il suo sessantesimo anniversario. Vasta come sempre la partecipazione, con 3858 libri candidati da 68 Paesi e regioni del mondo. Tra i vincitori, nella sezione dedicata alla Non-Fiction troviamo un titolo italiano, Per mille camicette al giorno di Serena Ballista, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini e pubblicato da Orecchio Acerbo nel 2024. Un albo illustrato che narra il grave incidente del 1911 in una fabbrica di camicette di New York, un libro che le autrici dedicano alle vittime sul lavoro, “uccise dal perseguimento cieco e vano del profitto a ogni costo”. Vince un progetto italiano anche nella categoria New Horizon: Dalla finestra di Laura Cattabianchi e Patrizio Anastasi (Start Edizioni) è un libro tattile illustrato, con immagini materiche e un kit per costruire un proprio racconto.

Vengono inoltre assegnate a titoli pubblicati per la prima volta in Italia anche due menzioni speciali: nella categoria Opera Prima a Calcio di rigore di Greta Amadeo e Lenina Barducci (Pulce edizioni), albo centrato sulle emozioni e le insicurezze dei bambini, e nella sezione Comics - Young Adult a Nato in Iran di Majid Bita (Canicola), dove si narra la trasformazione dell’Iran dal punto di vista “autobiografico, socio-politico e visionario”.

Il BolognaRagazzi Award è anche e soprattutto l’occasione per scoprire i titoli più innovativi e interessanti che provengono dal resto del mondo. Partiamo dunque in questa esplorazione della categoria Fiction, dove risulta vincitore assoluto un albo che arriva dagli Emirati Arabi Uniti: House of Wisdom di Bodour Al Qasimi, illustrato da Majid Zakeri Younesi e pubblicato da Kalimat. Nella stessa categoria, troviamo tre menzioni speciali: Heatwave di Lauren Redniss (Random House), che narra l’intensità del caldo attraverso l’uso del colore; e due titoli che arrivano dalla Svezia, Boucle d’or en chemin di Caroline Gamon (Hélium) e Inge utom jag (Natur & Kultur) di Sara Lundberg, autrice già nota in Italia grazie a Orecchio Acerbo e della quale ricordiamo almeno Un giorno sbadato e Passeggiata confusa Una menzione speciale della Non-Fiction, accanto al già citato vincitore Per mille camicette al giorno, viene assegnata a un libro edito da Walker Books, London: a History di Laura Carlin, autrice da tempo nota anche in Italia, che ha illustrato numerosi albi, alcuni firmati da grandi scrittori come Nicola Davies (Il re del cielo, Lapis) o David Almond (La donna che trasformava i bambini in uccelli, Camelozampa).

Il vincitore della sezione Opera Prima 2025 arriva invece dalla Corea del Sud ed è un libro fotografico: If You Want to Eat a Red Apple di Jin Joo e Lee Ga-hee (Finger Publishing). Come menzione speciale, accanto al già citato Calcio di rigore, troviamo un libro che arriva dall’Argentina: La collección Billy Besta di Jill Senft (Limonero), libro che mostra e racconta gli oggetti di un collezionista immaginario.

Nella categoria Toddler, dedicata ai lettori più piccoli, vince un titolo francese, Le coq polyglotte di Marie Darme-Rizzo (Hélium), un libro tutto cartone che gioca con i versi del gallo nelle diverse lingue. La menzione speciale è assegnata a Numbers di Cibrán Rico López, Suso Vázquez Gómez, Álvaro Valiño (Fabulatorio).

La categoria speciale di quest’anno è dedicata alla Sostenibilità e ai 17 goals dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Vince in questa sezione Art is a voice di Kripa (Ektara - Arts Integrated, India), mentre la menzione speciale va a Gardinella y el Gran Viale di Daniela Godel (Editorial Libre Albedrio, Spagna).

La giuria delle sezioni Sostenibilità e Non Fiction ha inoltre assegnato per la categoria Sostenibilità una Honourable Mention a Raíces del bosque di Paulina Jara e Marcos Guardiola

(Editorial Amanuta), albo cileno dedicato alla vita delle radici nel bosco e alla loro anima collaborativa, che omaggia il senso ecologico attraverso un linguaggio poetico, trasversale alle categorie. Sono infine previste tre categorie per il fumetto. Il vincitore della sezione Comics-Early Reader - Gutenachtgeschichten für Celeste - Ein sehr gruseliges Bilderbuch (Carl Hanser Verlag), tradotto da Beisler con il titolo Niente draghi per Celeste! - è firmato da Nikolaus Heidelbach e Ole Könnecke. Un libro che si caratterizza per “ritmo serrato, mossa forza visiva, giusto dosaggio dei linguaggi, perfetta confidenza con il mondo dell’età evolutiva e degli affetti famigliari”, come scrive Anselmo Roveda nella sua recensione pubblicata su Andersen n.418. Niente draghi per Celeste! è inoltre finalista al Premio Andersen 2025. Le menzioni speciali sono assegnate a La finestra indiscreta di Marina Sàez (MTM Editores), Babi di Martina Trchová (Host, Repubblica Ceca) e O Sr. Gato Magico di Henrique Coser Moreira (Planeta Argentina, Portogallo).

Vince la sezione Comics-Middle Grade il fumetto Dita Dor di António Jorge Gonçalves (Edições Assembleia da República, Portogallo), dove un dittatore immaginario, ispirato a Salazar, chiede cieca obbedienza a ordini folli e inumani. Le menzioni speciali sono assegnate ad Alyte di Jérémie Moreau (Editions 2042, Francia), autore de La saga di Grimr e de I Pizzly (entrambi editi da Tunué); e a Kurt er vist ikke helt død di Sabine Lemire e Rasmus Bregnhøi (Gads Børnebøger, Danimarca), gli autori della serie a fumetti Mira pubblicata in Italia da Sinnos.

Per la sezione Comics-Young Adult vince il fumetto La Trahison d’Olympe Livre 1 dell’esordiente Jean Dalin (Sarbacane). Accanto al già citato Nato in Iran, ricevono menzione speciale L’été du vertige di Adlynn Fischer (La Ville Brûle, Francia) e Fürchten lernen di Nando von Arb (Edition Moderne, Svizzera).

A scegliere i vincitori del Bologna RagazziAward 2025 sono state diverse giurie. Per le categorie Fiction, Toddler e Opera Prima i giurati coinvolti erano: Stefano Cipolla (art director, graphic designer e giornalista professionista, Italia), Diletta Colombo (libraia, cofondatrice della librerialaboratorio Spazio B**K di Milano, Italia) e Pam Dix (Presidente IBBY UK, Regno Unito).

Per la Non-Fiction e per la categoria speciale Sostenibilità: Tobias Hickey (titolare del corso di Illustrazione presso l’Università di Worcester, cofondatore dell’International Centre for the Picture Book in Society, Regno Unito), Ayse Koca (autrice, insegnante e tutor per studenti, attualmente presso il Norwegian Institute for Children’s Books, Norway), Lisa Lyons Johnston (consulente editoriale, membro del consiglio consultivo globale di PublisHer, Canada). Per la categoria Comics: Karen Green (curatrice di fumetti e cartoni animati alla Columbia University, USA), Luca Raffaelli (autore, scrittore e direttore artistico di numerosi festival, Italia) e Tanja Skale (editor della rivista di fumetti Stripburger, Slovenia).

Silent Book Contest - Gianni De Conno Award

Si svolgerà il 31 marzo 2025 alle 14.30, presso il Content Café della Bologna Children’s Book Fair, l’evento di presentazione dei 16 finalisti del Silent Book Contest - Gianni De Conno Award, concorso dedicato agli albi senza parole promosso da Carthusia, con Bologna Children’s Book Fair, il Salone Internazionale del Libro di Torino, il Comune di Mulazzo, l’Associazione Montereggio Paese dei Librai, IOB International Organization of Book Towns, il Centro per il libro e la lettura, IBBY Italia, e BPER Banca. L’edizione 2025 ha visto la partecipazione di 275 opere inedite arrivate da 57 Paesi e territori diversi; sono risultati finalisti: Look at the deer di Ba Biling (Cina), Pancia della balena di Bealuz Villavicencio (Filippine/corea del Sud), Felice di Silvia Biondi (Italia), Verso la rotta di immaginaria di Silvia Franchini (Italia), Out of the Void di Ekaterina Suvorova (Kazakhstan/Russia), Save the forest di Agnese Leone (Italia), The inner world di Daria Gemma (Italia), Clair de lune di Giulia Gardelli (Italia), Ali di carta di Giorgia Zanin (Italia), Bird di Mania Eghrarian (Iran), Near neighbors, far away friends di Melina Lebel (Germania), Routes di Iris Samartzi (Grecia), Rocky Boy’s Sunday di Dandin Espina (Filippine/USA), Shadow di Zixiao Chang (Cina/Regno Unito), Mia mamma è un dinosauro di Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata (Italia), The flower thief di Eliaveta Iakovleva (Russia/Germania).

A selezionarli la Giuria Internazionale, presieduta da Walter Fochesato (studioso di letteratura per l’infanzia e storia dell’illustrazione – Italia) e composta da Emanuela Bussolati (illustratrice – Italia), Chiara Bidoli (giornalista e vicecaporedattrice della Redazione Salute del “Corriere della Sera”) Eros Miari (membro del comitato editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino – Italia), Elena Pasoli (direttrice della Bologna Children’s Book Fair – Italia), Sonja Riva (scrittrice e giornalista della RSI – Svizzera), Sara Wang (Ceo di Sidee Cultural Communication – Cina), Javier Zabala (illustratore – Spagna), Patrizia Zerbi (editrice di Carthusia Edizioni – Italia) con il supporto di Costanza De Conno e Francesco Zamboni della Segreteria Organizzativa del SBC. L’evento sarà seguito alle 15.30 dall’inaugurazione della Mostra SBC 2025 con tutti i finalisti, nel padiglione 30. In chiusura della presentazione ci sarà anche la premiazione del vincitore della scorsa edizione 2024 del Silent Book Contest Junior, Lara Kaminski, scelta dalla giuria di bambini con il suo silent book Fatto per te, titolo appena pubblicato nella collana “Silent Book” di Carthusia. Sempre del 31 marzo 2025, sarà attiva la Mostra Virtuale dei 16 finalisti SBC 2025 organizzata da Carthusia e visitabile tramite link sul sito www.silentbookcontest.com. Successivamente, a metà maggio, presso il Salone Internazionale del Libro di Torino avverrà la Cerimonia di Premiazione del libro vincitore del SBC 2025 alla presenza della Giuria e dell’Autore/Illustratore con la consegna ufficiale del volume stampato e, anche lì, l’inaugurazione della mostra fisica dei finalisti. Info: www.silentbookcontest.com

Mostra illustratori

Sono 77 gli illustratori che esporranno le loro opere nell’ambito della cinquantanovesima edizione della Mostra Illustratori, esposizione che accoglie i visitatori all’ingresso della Bologna Children’s Book Fair (31 marzo-3 aprile 2025) e che potrà essere visitata anche online. Le illustrazioni degli artisti sono inoltre pubblicate, come d’abitudine, nell’Illustrators Annual distribuito da Corraini. La copertina di quest’anno è firmata da Sydney Smith, vincitore dell’Hans Christian Andersen Award 2024. Il Paese più rappresentato quest’anno, seguito da Iran e Giappone, è l’Italia con quattordici artisti. Tra questi, Alessio Alcini, illustratore abruzzese, ha esordito con Estintopedia (Camelozampa), titolo di divulgazione scritto da Serenella Quarello, e nel 2024 ha scritto e illustrato per la stessa casa editrice l’albo illustrato d’ambientazione fantastica Conigli microspaziali Naida Mazzenga, illustratrice italiana, oggi residente a Barcellona; tra i suoi lavori, ricordiamo E vissero per sempre felici e contenti (Clichy) con Davide Calì. Giulia Pastorino, artista genovese, nel 2016 ha vinto il concorso Tapirulan ed è autrice di numerosi albi illustrati, a partire dall’esordio Il Capitano D’Albertis, fino ai più recenti Se fossi Ugo (Corraini) con Sergio Olivotti, Quando sarò grande (Clichy) con Davide Calì, Dentro me cosa c’è? (Terre di Mezzo) con Daniela Carucci. Tra gli artisti selezionati quest’anno c’è anche Cristina Pieropan, nota illustratrice italiana. Tra i suoi titoli ricordiamo Voglio il sole (Kite) con Alberto Benevelli, Ai tempi di Degas (Fatatrac) con Samantha Friedman e Storia di un uomo di neve (Rizzoli) con Maria Loretta Giraldo. Lorenzo Sangiovanni, in arte Lorenzo Sangiò, è un noto illustratore italiano; tra i suoi libri ricordiamo La più grande cena mai vista (Terre di Mezzo) con Dario Pomodoro, Il gigante misterioso (Lapis) con Lorenzo Coltellacci, I tre porcellini (Carthusia), Sherlock Holmes e il caso del rinoceronte scomparso (Orecchio Acerbo). Edoardo Sciarra, illustratore di Macerata, ha invece illustrato Lo spirito del bosco (Pelledoca), scritto da Beatrice Masini. Partecipano inoltre Marco Quadri, giovane illustratore e fumettista, autore di Collo di bottiglia (edizioni BD); Giulio Noccesi, giovane artista fiorentino, autore di Vola! per Zoolibri; Riccardo Cusimano, illustratore e graphic designer, autore di Piratina e i piratoni (Fabbri) con Augusto Macchetto; Beatrice Tonelli, illustratrice; Lisa Loffredo, illustratrice italiana oggi residente ad Amsterdam; Patrizia Colombo, illustratrice torinese; Daniele Melarancio, illustratore di Catania; e Leonardo Papa, giovane artista marchigiano. Il compito di selezionare gli illustratori in mostra tra gli oltre 4300 candidati, per un totale di 21.870 tavole inviate da 89 Paesi, è stato quest’anno affidato a Walter Fochesato (studioso di letteratura per l’infanzia, vicedirettore di Andersen), Chris Haughton (illustratore), Neal Porter (editore), Felicita Sala (illustratrice) e Gema Sirvent (editore). I partecipanti under 35 della Mostra Illustratori sono ogni anno candidati al Premio Internazionale di Illustrazione Bologna Children’s Book Fair - Fundación SM: un riconoscimento che offre al vincitore un assegno importante, con l’intento di garantirgli la tranquillità per creare, in un anno, un albo illustrato che verrà pubblicato e lanciato sul mercato mondiale dalla casa editrice spagnola SM. Il vincitore per il 2024 è stato l’illustratore brasiliano Henrique Moreira. Sempre tra i partecipanti alla Mostra Illustratori, in questo caso Under 30 e ancora inediti, dal 2012 viene assegnata una borsa di studio che consente di frequentare a titolo gratuito ARS IN FABULA - Master in Illustrazione per l’Editoria, fondato dall’illustratore Mauro Evangelista (1963-2024). Nel 2023 il premio è stato assegnato all’artista Margaux Romano, alla quale viene inoltre assegnato un progetto libro da uno degli editori partner del Master.

In questa pagina, a destra, alcune opere degli autori italiani selezionati per la Mostra Illustratori 2025: (dall'alto) Alessio Alcini e Lisa Loffredo, Naida Mazzenga, Giulia Pastorino. La copertina dell’Illustrators Annual (in alto a sinistra) è realizzata da Sydney Smith.

Estonia, paese ospite

L’Estonia sarà il paese ospite di Bologna Children’s Book Fair 2025: abbiamo avuto modo di raccontarlo e di raccontare la vivacità della letteratura per ragazzi di questo paese attraverso le pagine del dossier dedicato sul numero 420 di Andersen (marzo 2025) e - per chi leggerà questo numero tra i corridoi della fiera - l’occasione di scoprirne il meglio in fatto di narrazioni e illustrazioni si farà anche concreta. In Fiera (ma anche in città) sono infatti previsti i numerosi appuntamenti del programma culturale organizzato dal paese baltico, a partire dalla mostra al Centro Servizi Hello/ Tere!, che espone una quarantina di artisti contemporanei mettendone in luce la diversificazione degli stili, l’originalità e le modalità di espressione sperimentali, delineandone anche un’evoluzione nel corso degli anni. Tra gli artisti esposti: Katrin Ehrlich, Heiki Ernits, Kadri Ilves, Alvar Jaakson, Katrin Kaev, Anu Kalm, Kristi Kangilaski, Kirke Kangro, Tiiu Kitsik, Tuulike Kivestu, Karel Korp, Liisa Kruusmägi, Kadi Kurema, Anne Linnamägi, Regina Lukk-Toompere, Lumimari, Jüri Mildeberg, Anni Mäger, Gerda Märtens, Viive Noor, Sirly Oder, Anne Pikkov, Marja-Liisa Plats, Olga Pärn, Priit Pärn, Piret Raud, Priit Rea, Jaan Rõõmus, Ulla Saar, Stella Salumaa, Margit Saluste, Pamela Samel, Elina Sildre, Joonas Sildre, Kertu Sillaste, Catherine Zarip, Marju Tammik, Reda Tomingas, Kristina Tort, Urmas Viik. In città, a Palazzo d’Accursio sarà esposta inoltre la mostra Cittadini Creativi, dedicata alla più recente produzione estone e a cura di Bianca Soe. In mostra opere di Katrin Ehrlich, Heiki Ernits, Kristi Kangilaski, Tiiu Kitsik, Karel Korp, Liisa Kruusmägi, Regina Lukk-Toompere, Lumimari, Viive Noor, Sirly Oder, Eiko Ojala, Anne Pikkov, Marja-Liisa Plats, Priit Pärn, Piret Raud, Jaan Rõõmus, Ulla Saar, Pamela Samel, Elina Sildre, Joonas Sildre, Kertu Sillaste, Marju Tammik, Reda Tomingas, Kristina Tort, Catherine Zarip. Oltre alle mostra sono previsti una serie di incontri con gli autori, durante i quali si parlerà di traduzione, delle questioni di genere nei libri per l’infanzia, di riviste per bambini, di folklore popolare. Tra gli autori presenti: Anti Saar, Triinu Laan, Kadri-Maria Külaots, Anne Pikkov, Regina Lukk-Toompere, Anu Kalm, Kristi Kangilaski, Pille Kannisto, Reeli Reinaus, Kertu Sillaste, Joonas Sildre, Maarja Kangro. Il programma completo è consultabile online (estonia2025bologna.com/programme) Oltre all’appuntamento fieristico saranno diversi gli incontri che porteranno gli autori estoni in giro per l’Italia in queste settimane, tutti promossi da Sinnos: Anti Saar (Quanti problemi Arvo!) sarà alla Stoppani il 1 Aprile per il programma di BOOM! Crescere nei libri e a Modena il 3 aprile alla libreria Piccole Abitudini, a scuola e in biblioteca comunale, mentre Triinu Lann (Martin lo scheletro) - dopo gli appuntamenti di marzo a Roma nell’ambito del progetto OLL (Our Little Library) - sarà a Bologna il 3 aprile per un incontro alla Biblioteca Salaborsa a cura di Hamelin.

A destra, in senso orario illustrazioni di Jüri Mildeberg, Anni Mäger, Kristi Kongilaski, Urmas Viik.

Buon compleanno Pimpa!

A Bologna sono molte le occasioni per celebrare i 50 anni di Pimpa, l’iconica cagnolina a pois rossi comparsa per la prima volta nel 1975 sul Corriere dei Piccoli. I festeggiamenti, promossi dalla casa editrice Franco Cosimo Panini, sono iniziati il 30 marzo, giorno in cui Francesco Tullio-Altan, il creatore di Pimpa, ha incontrato il pubblico al cinema Modernissimo, per un evento in collaborazione con Cineteca di Bologna. Più tardi, in Biblioteca Salaborsa, si è svolto un dialogo con con il fumettista Francesco “Ratigher” D’Erminio, che ha preceduto l’inaugurazione della mostra Buon compleanno, Pimpa! che rimarrà allestita fino al 24 maggio. L’esposizione, realizzata dall’editore insieme al Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna, in collaborazione con Altan, Anna Ferri e Quipos, porterà i bambini e gli adulti, guidati dalla caratteristica curiosità di Pimpa, a immergersi in modo ludico e interattivo nel mondo e nelle storie create da Altan, attraverso cartoni animati, libri, fumetti e fantastiche installazioni, che renderanno possibile perfino visitare la casa che fa da sfondo a tante delle avventure dei loro amati personaggi. Per i più grandi sarà anche l’occasione di ripercorrere i propri ricordi e le proprie emozioni legate all’animazione e alla letteratura della loro infanzia, grazie a un percorso dedicato all’intrattenimento per ragazzi dagli anni ‘70 a oggi. Anche a Bologna Children’s Book Fair Altan incontra i suoi lettori. Nella giornata di lunedì 31 marzo alle ore 11:15 l’autore sarà all’Illustrators Survival Corner per un’intervista a cura di Hamelin dedicata al suo personaggio più celebre e al linguaggio del fumetto. Alle ore 16, al Book Lovers’ Café (Galleria 25/26), dialogherà con Barbara Schiaffino, direttrice della rivista Andersen, per ripercorrere cinquant’anni di storie con Pimpa alla scoperta di un mondo fatto di quotidianità e straordinarietà. Alle 17 l’autore sarà disponibile all’International Bookshop per un firmacopie.

In fiera inoltre ci sarà la possibilità di riscoprire alcune fantastiche storie di Pimpa, grazie alla riedizione celebrativa di Arriva la Pimpa!, il libro che racconta il primo incontro tra la cagnolina e Armando, e alla pubblicazione della raccolta Pimpa – 50 Storie a Fumetti, entrambi a cura di Franco Cosimo Panini Editore.

I festeggiamenti continueranno fino a maggio con l’arrivo di Pimpa Dappertutto, un programma dedicato nell’ambito di BOOM! Crescere nei libri, ricco di eventi per i più piccoli che si svolgeranno in Salaborsa e in oltre 40 biblioteche della Città Metropolitana di Bologna. Anche i Musei Civici di Bologna si uniscono alle celebrazioni: in ogni Museo una sagoma di Pimpa accoglierà i visitatori che potranno scattarsi una foto prima di iniziare la visita.

I 35 anni di Leggere le figure

"Leggere le figure", storica collana dedicata ai picture book all’interno del catalogo Mondadori, compie quest’anno 35 anni. Composta da oltre duecento titoli, ospita nomi italiani e internazionali che hanno fatto la storia della letteratura illustrata per l’infanzia, da Eric Carle a Beatrix Potter, da David McKee a Michael Rosen e Helen Oxenbury, da Richard Scarry a Nicoletta Costa. Per festeggiare questo anniversario, Mondadori presenta una mostra celebrativa e un catalogo che racconta al pubblico la collana attraverso un percorso tematico. La mostra, curata dalla casa editrice Mondadori e da Hamelin in collaborazione con la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, inaugurerà, in occasione della Bologna Children’s Book Fair, il 31 marzo alle 18.30 presso la Biblioteca dell’Archiginnasio (piazza Luigi Calvani 1) e rimarrà visitabile al pubblico fino al 24 maggio. In mostra sarà possibile vedere le edizioni originali dei classici che hanno fatto la storia della collana, ma anche le voci contemporanee di “Leggere le figure” - tra cui Isabelle Arsenault, Chris Riddell, Giulia Orecchia e Fabian Negrin - chiamate a rendere un omaggio disegnato a storie e personaggi imprescindibili della collana.

Mostra e catalogo sono uniti da un fil rouge: nove parole, nove tematiche a raccontare il mondo dell’infanzia, ognuna di queste rappresentata da un libro o un autore che hanno fatto la storia della collana: ascolto; sguardo; legami; crescita; emozioni; cambiamento; immaginazione; scoperte e festa.

Nei giorni di Bologna Children’s Bookfair, Mondadori festeggia inoltre la collana “Leggere le figure” con un doppio appuntamento in fiera: uno l'1 aprile alle 15.30 in Sala Bolero (blocco B), con Antonella Capetti, Chiara Carminati, Angela Dal Gobbo e Marta Mazza, responsabile editoriale dei libri per ragazzi della casa editrice Mondadori. Il 2 aprile invece l’appuntamento è alle 13.30 al Caffè Illustratori per un incontro a cura di Mondadori e Hamelin, con un dialogo tra Leonard Marcus e Ilaria Tontardini.

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