GiornaLISTA 5 STELLE

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Operazione trasparenza Consiglio comunale in streaming

La prima cosa fatta dallla Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire è stata attivarsi all’interno del Consiglio, come promesso ai nostri 2000 elettori, per rendere le sedute consiliari più trasparenti e partecipate e rendere il cittadino più consapevole di quello che succede all’interno del palazzo. La nostra battaglia a riguardo comincia tanti anni fa con la partecipazione del nostro Meetup alla campagna “Fiato sul collo”, una delle tante sacrosante campagne lanciate dal “demagogo, populista,

OMSA

Fin dall’inizio di questa amara e triste vicenda, che ha coinvolto oltre un centinaio di cittadine/i faentini, la Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire è stata sempre al fianco delle coraggiose e tenaci donne dell’OMSA. Magari non andando sui giornali o stando sotto i riflettori, ma cercando di far sentire alle dirette interessate il nostro supporto, la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, con sobrietà e rispetto. Durante questo lunghissimo tempo, in cui niente di concreto sembrava muoversi nonostante le tante promesse, abbiamo presentato documenti che chiedevano all’amministrazione di impegnarsi ad una pressione continua sul gruppo Grassi e proponevano una riqualificazione dei dipendenti e dello stabilimento, alla ricerca attiva di soluzioni alternative. Fatti Sentire ha avuto, unica forza politica, il coraggio di schierarsi apertamente anche per il boicottaggio dei prodotti OMSA ed ha sempre condannato il vergognoso comportamento dell’imprenditore Nerino Grassi che, con la scusa della crisi, ha selvaggiamente

fasciocomunista” Beppe Grillo. All’inizio ci siamo presentati armati di telecamere per riprendere di persona le sedute che poi venivano subito messe on-line. Poi abbiamo presentato una mozione che chiedeva all’amministrazione di avviare un efficiente servizio di diretta streaming delle sedute consiliari e delle commissioni (con la possibilità di rivedere le vecchie sedute grazie alla creazione di un archivio) e di rendere libere le riprese audio e video da parte di tutti i cittadini delle sedute consiliari e delle commissioni. Tutte le forze politiche si sono dimostrate favorevoli all’iniziativa ed hanno votato positivamente la mozione che è passata all’unanimità. E’ poi partito un braccio di ferro con la maggioranza per la stesura del vero e proprio regolamento. Purtroppo siamo riusciti a rendere attivo solo lo streaming delle sedute consiliari e non delle commissioni permanenti. Abbiamo però fatto togliere l’inserimento di una obbligatoria autorizzazione alle riprese, che andava firmata da qualsiasi cittadino avesse manifestato intenzione di filmare. Quella parte del documento, grazie al nostro intervento, si è tramutata in una semplice compilazione di una delocalizzato la produzione in Serbia. Lasciando in una situazione drammatica centinaia di persone, privandole del diritto fondamentale al lavoro e di conseguenza del proprio futuro. Abbiamo poi accolto con gioia, come tutti, la notizia dell’acquisto degli stabilimenti OMSA da parte dell’imprenditore forlivese Tartagni, con la conseguente ricollocazione di 120 operaie ex OMSA. Siamo stati gli unici però a chiedere, facendo il nostro lavoro, delucidazioni riguardo alla figura di questo imprenditore. Figura legata alla ben poco chiara vicenda “divanopoli” scoppiata nel 2009 a Forlì, al centro di indagini e oggetto di una puntata della trasmissione televisiva “Report” e, soprattutto, sul futuro delle altre operaie che rimarranno escluse da questa ricollocazione. La risposta del Sindaco non ci è sembrata molto soddisfacente, ci ha fatto capire che le nostre domande erano fuori luogo... Nel luglio 2012 è poi arrivata la notizia della condanna di Tartagni. “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Chissà cosa ne pensa ora il sindaco Malpezzi. Speriamo comunque vivamente che la vicenda non vada ad intaccare il prosieguo regolare della riconversione produttiva a discapito delle lavoratrici dell’OMSA. Fatti Sentire continuerà a seguire la vicenda con attenzione e sarà al fianco delle valorose donne dell’OMSA. In tutta questa vicenda va comunque dato atto a Malpezzi (l’abbiamo fatto anche in Consiglio comunale) di essersi molto impegnato per cercare di risolvere al meglio la situazione e per ricercare un accordo.

E tu che aspetti a farti sentire?

Vi invitiamo ad iscrivervi gratuitamente alla newsletter sul sito della Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire, alle nostre pagine facebook e twitter, al nostro storico Meetup dei Grilli faentini e alla nostra pagina nel portale del M5S. Riceverete tutte le news che riguardano il nostro lavoro e le nostre attività. Se non avete la possibilità di seguirci sulla rete internet potete partecipare alle nostre riunioni settimanali che si tengono, aperte a tutti, ogni Martedi sera alle ore 20.30 presso il Rione Rosso, in Via Campidori 28. Altrimenti ci trovate, molto spesso, il Sabato mattina in piazza, oppure potete dare un’occhiata alla nostra bacheca che si trova all’inizio di Via Severoli, a due passi da Piazza del Popolo. Continuate a seguirci, STAY TUNED!

Sostieni il progetto

Questo giornalino è stampato in proprio dalla Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire su carta riciclata e le non poche spese di grafica e stampa sono completamente autofinanziate. Chiunque voglia sostenere il progetto con una donazione può farlo tramite bonifico bancario intestato a: Lista Civica Fatti Sentire - c/c 00/174912 presso BCC CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE & IMOLESE Piazza Martiri della Libertà, 14 - 48018 Faenza - Codice IBAN IT18A0854223700000000174912 Oppure on line tramite Paypal seguendo le istruzioni sull’apposita pagina nel nostro sito: www.faenzafattisentire.it/sostienici/

dichiarazione della volontà di riprendere, senza bisogno di nessun tipo di autorizzazione. Sono poi cominciate le operazioni per rendere attivo il servizio, che è ufficialmente partito solo ad inizio novembre 2010. Il servizio, attivo tutt’ora, è gradito e apprezzato dalla cittadinanza. Le sedute vengono trasmesse anche nel sito di Fatti Sentire. Nel corso del tempo, anche grazie a nostre interpellanze (come la denuncia della sparizione dell’archivio o la clamorosa mancanza di rispetto del regolamento delle riprese, nei confronti di un libero cittadino, da parte del Presidente De Tollis), il servizio è stato decisamente migliorato ed ora è più che soddisfacente. Un passo avanti, una bella vittoria, che sentiamo molto nostra. Oltre ad invitare tutti i cittadini ad usufruire del servizio streaming (www.livestream.com/comunedifaenza) ricordiamo che le sedute consiliari e le commissioni permanenti sono pubbliche e chiunque può liberamente partecipare. Forza, allora, attivatevi, venite a vedere con i vostri occhi! Lì dentro, spesso, si prendono decisioni che riguardano voi e i vostri figli. Vi aspettiamo in Consiglio! (“TRASPORTO PUBBLICO E PARCHEGGI SCAMBIATORI” continua dalla pagina precedente)

indirizzare gli utenti verso i parcheggi e le fermate delle navette. Un buon esempio di cittadinanza attiva volta alla speranza di cambiare la cultura della mobilità e finalizzata a diffondere la consapevolezza di un utilizzo più razionale dell’auto in città. Le sperimentazioni sono andate abbastanza bene, anche se abbiamo constatato che l’amministrazione ha in realtà creduto poco nel progetto peccando soprattutto a livello organizzativo e logistico. Il centro storico, per far funzionare i parcheggi scambiatori nella maniera adeguata, andrebbe chiuso all’ingresso delle auto. Ci è sembrato che non ci sia stato e non ci sia grande interesse verso l’argomento, anche se diamo atto all’amministrazione che nell’ultima edizione di Argillà di pochi giorni fa, il servizio è stato nuovamente attivato. Anche questa volta però, nonostante alcuni progressi e l’utilizzo di una navetta in più, l’organizzazione del servizio ci è sembrata decisamente migliorabile. Noi rimaniamo comunque convinti che i parcheggi scambiatori (vedi articolo sul piano sosta nel numero 1) siano una realtà fondamentale e imprescindibile in una città che voglia mettere in campo una mobilità realmente sostenibile, diversa, intelligente ed al passo con i tempi. Su quest’argomento, oltre alla battaglia politica, anche la battaglia culturale si preannuncia impegnativa.

Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire – MoVimento 5 Stelle Faenza

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Meetup Grilli faentini

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Associazione culturale “Fuori dal Coro” www.faenzafuoridalcoro.it e-mail: info@faenzafuoridalcoro.it

GiornaLISTA 5 STELLE

N°0 - Settembre 2012

Periodico della Lista Civica Fatti Sentire – MoVimento 5 Stelle Faenza

Due anni e mezzo di Consiglio Comunale Maurizio Montanari

Vincenzo Barnabè

In questi tempi, in cui il M5S è al centro dell’attenzione, la prima accusa che viene rivolta a tutti coloro che ne fanno parte è quella di essere antipolitici. Ma per favore! Si può non essere d’accordo con la nostra linea politica, ma è da ignoranti o da bugiardi dire che noi non si fa politica. Da due anni e mezzo facciamo del nostro meglio per ascoltare cittadini ed attivisti e per PROPORRE, attraverso mozioni, ordini del giorno, interpellanze e dibattiti le nostre idee su trasparenza, onestà, laicità, salvaguardia dei deboli e del bene comune, rifiuti zero, inquinamento, tolleranza, partecipazione. Minoranza tra le minoranze, che non vota mai per logica di schieramento, ma analizza e discute prima di approvare o bocciare. Questo intendiamo continuare a fare anche per i prossimi due anni e mezzo ed invitiamo i cittadini “di buona volontà” ad unirsi a noi nel lavoro per la nostra comunità. Permetteteci di essere una volta immodesti, ma crediamo che pochi dei 2000 concittadini che ci diedero il voto nel 2010, oggi non ce lo ridarebbero. Continuate a farvi sentire. Vincenzo Barnabè e Maurizio Montanari (Consiglieri comunali)

La terza repubblica a 5 Stelle

Nel maggio 2012 è successo qualcosa di straordinario, di epocale. Il successo delle liste del MoVimento 5 Stelle è stato clamoroso. Sono stati eletti decine e decine di consiglieri 5 Stelle in tutto il

L’Acqua NON si vende

Per noi l’Acqua deve essere pubblica, non deve avere rilevanza economica e deve rimanere fuori dal profitto di lobby e società per azioni. E’ con questa convinzione che Fatti Sentire ha collaborato in maniera chiara e decisa e dato supporto con i propri volontari a molte attività del Comitato Acqua Pubblica Faenza (una risorsa per il nostro territorio) fin dalla raccolta delle firme per la presentazione dei quesiti referendari. Stessa cosa ha fatto il MoVimento 5 Stelle in tutto il territorio nazionale, a differenza di tanti altri che sono saltati sul carrozzone dei vincitori sull’onda dell’atteso successo referendario di giugno 2011. Campagna referendaria che ci ha visto, fino all’incredibile successo, in prima fila contro il nucleare (altro tema su cui abbiamo le idee molto chiare) e a favore dell’Acqua pubblica con banchetti informativi, incontri pubblici e azioni di attivismo anche abbastanza decise ed

paese, da nord a sud, fino a toccare il culmine con l’elezione dei primi 4 Sindaci a 5 Stelle della Terza Repubblica: a Sarego, Mira, Comacchio e, soprattutto, Parma, dove l’exploit al ballottaggio di Federico Pizzarotti è andato oltre ogni più rosea aspettativa. La dimostrazione che una POLITICA (altro che antipolitica, quella la lasciamo ad ABC e ai partiti tradizionali che sono stati spazzati via dalla tornata elettorale) senza soldi, senza clientele, senza interessi e senza l’occupazione del potere, fatta di lucidità, trasparenza, semplicità, contenuti, onestà e rapporti umani, come un servizio civile a tempo determinato, è ancora possibile. Il paese sta cambiando, la gente sta alzando la testa, le coscenze si stanno risvegliando. I cittadini ritornano a fare POLITICA, perchè loro sono la POLITICA. Questi indegni partiti di destra e sinistra che hanno governato per decine di anni e questi tecnocrati lobbisti neoliberisti, che hanno creato la crisi economica e che ora stanno cercando in maniera pessima di eclatanti. L’impegno è stato portato avanti anche all’interno del Consiglio comunale dove l’approvazione di una nostra mozione ha decretato il cambio dello Statuto comunale inserendo la dicitura: “il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”. Siamo felicissimi di aver raggiunto questo fondamentale obiettivo e ringraziamo anche qui, chi, oltre a noi ha contribuito a raggiungerlo. Purtroppo in questo ultimo anno, come temevamo, questa definizione si è fermata al solo cambio su carta dello Statuto e il volere degli italiani è stato come non dovrebbe mai accadere non preso in considerazione. Non ci sono stati, neanche nella nostra città, gesti concreti per ripensare il servizio idrico e renderlo pubblico, valido e partecipato. Le tante liste 5 Stelle sparse per il paese hanno depositato e depositeranno documenti per chiedere ai vari sindaci di prendere atto del voto del referendum e scorporare il servizio idrico integrato dalle varie multiutility quotate in borsa, come Hera SPA. Anche Fatti Sentire ha chiesto al Sindaco Malpezzi di dare corso alla volontà popolare e trarre la conclusione più giusta e ovvia: fuori l’Acqua da Hera SPA! Naturalmente, per ora non ci sono state azioni volte al raggiungimento di questo obiettivo... Ma noi continueremo la nostra battaglia a favore della ripubblicizzazione dell’Acqua. Segnalateci le vostre proposte sul nostro sito www.faenzafattisentire.it.

farcene uscire, hanno portato il nostro paese alla deriva. E’ giunta l’ora di riprendercelo! Adesso! La politica tutta, anche chi non si ritrova nelle nostre idee o le detesta, deve molto al M5S. Senza di esso, è un dato di fatto, alle ultime elezioni la percentuale dei non votanti sarebbe stata incalcolabile. E, probabilmente, senza il non violento, civile e antirazzista M5S, come già successo altre volte nel recente passato (anche nel nostro paese) e anche poco tempo fa in Grecia, nelle elezioni politiche subito successive alle grandi crisi economiche come quella del ‘29 e quella che stiamo vivendo, sarebbe emersa anche in Italia qualche forza xenofoba di estrema destra, magari neonazista, che avrebbe peggiorato ancor di più la nostra situazione, creando conseguenze inimmaginabili. Faenza c’è, c’è sempre stata, fin da quel lontano 2005. E ci sarà sempre. Ne è stata fatta di strada... e siamo solo all’inizio. Avanti così. Ci vediamo in Parlamento.

I rimborsi elettorali? Facile, basta non prenderli…

I vergognosi fatti venuti alla luce quest’anno, (che non ci hanno affatto sorpreso), come la gestione dei soldi della defunta Margherita da parte di Lusi e più recentemente gli scandali scoppiati all’interno della Lega Nord, hanno portato di nuovo alla ribalta la questione del finanziamento pubblico ai partiti. Abolito per via referendaria nel 1993 dai cittadini fu reintrodotto contro la volontà del popolo nel 1999 con la truffa dei “rimborsi elettorali”, una leggina ad hoc che cambiando semplicemente nome a quella montagna di soldi ne aumentò addirittura la quantità. Quando si percepiscono e gestiscono decine di milioni di euro non sudati, non tuoi, ma di fatto estorti ai cittadini tramite leggi e leggine pro-casta, questi sono i risultati. La malapolitica impera con i leader e loro tesorieri che fanno quello che vogliono. Ora tutti gridano e blaterano contro (continua nella prossima pagina)


Il nostro impegno per l’ambiente e la salute dei cittadini

Il tema cardine dell’impegno civile e politico del nostro gruppo, fin dalla fondazione del Meetup nel 2005, è sempre stato quello della difesa e della salvaguardia dell’ambiente e dello stretto legame dello stesso con la tutela della salute dei cittadini. Su questi temi siamo stati protagonisti in città di decine di attività, raccolte firme, comunicati stampa, innumerevoli incontri pubblici con medici, scienziati, giornalisti, scrittori, campagne informative e di sensibilizzazione, volantinaggi e banchetti. Ci siamo creati una credibilità, con anni di lavoro serio e coerente. Da due anni stiamo cercando di portare anche all’interno del Consiglio comunale questi temi per noi fondamentali e imprescindibili per una società più sana. Proprio gli stessi temi con cui quest’amministrazione si è fatta bella (a parole) in campagna elettorale, blaterando di rifiuti zero e di comuni virtuosi. Parole che nella realtà si sono tramutate quasi in un nulla di fatto. La situazione ambientale faentina è decisamente preoccupante. Oltre all’enorme polo ceramico, la zona nord della città, ormai veramente compromessa, ospita uno dei poli distillatori più grandi d’Europa. La cosa più grave è che al loro interno si trovano molti impianti a biomasse e, addirittura, nel caso della Caviro, una percentuale di energia viene anche ricavata dal famigerato CDR (combustibile da rifiuto). Veri e propri inceneritori che, (finalmente non siamo solo noi a dirlo),

Basta fotovoltaico nei campi agricoli

Il suolo è una risorsa dal valore inestimabile che deve essere protetto e senza il quale la vita degli ecosistemi terrestri non potrebbe essere sostenuta. Nonostante l’importanza che lo fa essere al pari dell’acqua e dell’aria una risorsa fondamentale, limitata e irriproducibile, il suolo è anche una delle risorse più vulnerabili sulle quali l’uomo sta avendo grandissimo impatto. Si assiste alla moltiplicazione di richieste per la creazione di grandi impianti fotovoltaici a terra che, oltre a deprimere fortemente la biodiversità, comportano una riduzione di spazio, peraltro già compromesso dalla forte antropizzazione del nostro Paese. Tali pratiche presentano una contraddizione di fondo: quella di ricorrere ad una fonte energetica rinnovabile consumando un’altra risorsa non riproducibile: il suolo. La creazione di grandi impianti su terreni agricoli determina un grave squilibrio nel mercato degli affitti agrari e deprime il senso profondo dell’agricoltura. Questi impianti fotovoltaici dovrebbero e potrebbero essere installati su superfici già compromesse in termini di suolo

sono pericolosissimi per la salute dei cittadini e fanno di questa zona (tutta la pianura padana) una delle più inquinate d’Europa (le malattie tumorali legate ai problemi ambientali sono in forte aumento nel nostro territorio). La puzza poi che accoglie i visitatori della nostra città all’arrivo al casello autostradale è ormai leggendaria e ci ha fatto conoscere in tutta Italia, altro che ceramica! Per non parlare degli enormi disagi dei tanti cittadini del quartiere centro-nord che devono convivere giornalmente con questa gravissima situazione. Questo è dovuto ad un mancato controllo dei processi di raffinazione delle distillerie, promesso a vuoto da molti anni ma mai attuato, nella complice indifferenza delle amministrazioni che si sono succedute ed a sfregio anche dell’immagine di tutta la nostra città. In questi anni non abbiamo fatto mancare le nostre critiche a questi imprenditori che giocano con la nostra salute. Oltre ai tanti comunicati stampa, spesso ignorati, e agli articoli apparsi sul nostro sito, abbiamo presentato diverse interpellanze su argomenti legati al tema salute –ambiente. Sempre dalla parte dei cittadini. Come quando, venuti a conoscenza di una strana compravendita di terreni nell’area attorno alla ditta Tampieri, (venduti ad un prezzo anche cinque volte superiore al prezzo di mercato), chiedemmo spiegazioni all’amministrazione (che ci rassicurò sulla non costruzione di nuovi impianti... staremo a vedere) o come quando chiedemmo lumi su presunte sperimentazioni di incenerimento di pollina sempre nella centrale Tampieri. Sperimentazioni che ci vennero poi confermate, ma che furono poi ridimensionati con la solita cantilena: “E’ tutto a norma di legge, ci sono i controlli e i rilievi di Arpa”. Dimenticandosi che queste leggi sono inadeguate tanto quanto i timidi e spesso citofonati controlli di Arpa, (l’incenerimento, non ci stancheremo mai di dirlo, qualsiasi sia il materiale bruciato, produce, attraverso la combustione un impatto devastante sull’ambiente e perso, quali tetti di case e capannoni, aree dismesse o adibite a parcheggio, ecc.. realizzando quella che gli economisti Jeremy Rifkin e Lester Brown chiamano “democrazia energetica”. Cioè tanti piccoli impianti che fanno energia in primis per le famiglie in modo indipendente, invece che grandi reti e grandi produttori che centralizzano la gestione. Con la mozione “Agricoltura fotovoltaica” presentata nel novembre 2010 Fatti Sentire chiedeva di modificare l’attuale regolamento edilizio in modo da escludere nel territorio comunale la realizzazione di impianti di pannelli fotovoltaici su terreni agricoli/liberi, di incentivare e supportare le imprese agricole e le aziende industriali, artigianali e commerciali ad un razionale utilizzo del fotovoltaico, in particolare implementando l’installazione sui tetti dei propri capannoni e, infine, di modificare eventuali vincoli urbanistici che vietino o osteggino l’installazione di pannelli fotovoltaici/solari sui tetti delle abitazioni comunali (vedi centro storico), disciplinandone l’utilizzo corretto. La Mozione è stata bocciata, con il voto contrario di tutta la maggioranza. Il PD ha poi successivamente presentato sullo stesso argomento una delle sue incongruenti mozioni che proponeva di avviare un iter di modifica del regolamento edilizio comunale. La mozione è stata approvata a maggioranza. Il gruppo Fatti Sentire ha votato a favore, distinguendosi da questi politicanti, perchè comunque ritiene necessaria la modifica del regolamento. Naturalmente, gli impegni presi dall’amministrazione sono rimaste, almeno sino ad ora, parole al vento...

la nostra salute). O come quando pochi mesi fa ci schierammo al fianco del comitato di cittadini appositamente nato contro l’autorizzazione dell’ennesimo impianto a biomasse nella zona di Granarolo. Impianto che, tra mille polemiche e mille palesi incongruenze e problematiche (netta contrarietà degli abitanti, biomasse appositamente coltivate, trasporto delle materie prime attraverso una via stretta e assolutamente non idonea a quell’aumento di traffico, ecc..) è stato comunque autorizzato... O come, quando poco tempo fa, insieme ad altre forze politiche, chiedemmo precise e dettagliate spiegazioni sulla rilevazione di sostanze tossiche irritanti e cancerogene nelle falde acquifere della zona ovest della città. Situazione vecchia di anni ad elevato rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini. L’amministrazione in questa vicenda ci ha dato l’impressione di essere impreparata, di non aver ben chiara la situazione e di non sapere bene come muoversi per risolvere il problema. O come quando, infine, nello scorso Luglio, abbiamo presentato una interpellanza che riprendeva i temi della lettera del Comitato “Salute e Ambiente”, di cui anche la nostra Associazione “Fuori dal Coro” fa parte e li portava all’interno delle istituzioni (questo è il nostro compito, questo è il motivo per cui siamo entrati in Consiglio comunale). Lettera che il Comitato, nato nella nostra città nel Giugno 2012, aveva inviato in precedenza a tutte le autorità competenti comunali e provinciali. Nella stessa erano stati raccolti dubbi, perplessità e preoccupazioni sulla presenza di diversi impianti di combustione all’interno del territorio faentino e venivano rivolte una serie di precise richieste. Il limite fissato dalle stesse amministrazioni per fornire una risposta alla Lista Civica e al Comitato era fine aqgosto... In quei giorni è infatti arrivata la risposta al Comitato (stiamo ancora aspettando quella alla nostra interpellanza, che sicuramente sarà identica). Potete leggerla sul nostro sito. Un aggettivo? DEPRIMENTE. (“I RIMBORSI ELETTORALI?” - continua dalla pagina precedente)

questi rimborsi, si scandalizzano e convergono sulla necessità di ridurli, di inserire regole più trasparenti, anche tramite un nuovo referendum. Vedere Casini-Bersani-Alfano, che chiaccherano di modificare la legge sui rimborsi elettorali fa veramente pena. Nessuno fa informazione vera e dice che esiste in Italia un MoVimento che ai quei rimborsi elettorali ha rinunciato, senza obblighi. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana dei cittadini vivono l’impegno politico come servizio civile disinteressato dai soldi e rinunciano a quasi 1 milione di euro di rimborsi elettorali. Senza i milioni di euro che ogni anno i partiti ricevono dalle tasse degli italiani in virtù di questa legge truffa, sarebbero spazzati via come foglie al vento e la Politica tornerebbe al suo significato nobile. Il Movimento 5 Stelle vive di autofinanziamento e del sostegno economico che i Cittadini ai banchetti, su internet o nelle piazze decidono liberamente di dare. Questo nessuno lo dice, ma la gente inizia ad informarsi, a cercare e conoscere la verità. Anche la Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire non ha tessere, segretari e tesorieri e la sua unica fonte di finanziamento è l’autotassazione degli attivisti o la raccolta di fondi e offerte donate dalla cittadinanza ai banchetti e durante gli incontri pubblici. La campagna elettorale del 2010, per esempio, che fu portata avanti con idee semplici ed innovative all’insegna del risparmio, della sobrietà, dell’etica e dell’impatto ambientale zero e il cui costo totale si aggirò sui 3.500 euro (come doviziosamente documentato sul nostro sito) fu completamente finanziata dagli attivisti e con le libere offerte dei cittadini.

Rifiuti ZERO Nell’anno 2011 Fatti Sentire ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione per fare di Faenza una città a “Rifiuti Zero”. Una strategia ampia che coinvolge ed armonizza tutta la società attuale ponendosi come obiettivo quello di ridurre la produzione di rifiuti ai minimi termini, fino ad arrivare in futuro a zero. Un orizzonte da raggiungere. Ci siamo attivati, come sempre, sia fuori che all’interno del Consiglio comunale. E’ stato ed è tutt’ora distribuito un depliant informativo nei nostri banchetti che ha come obiettivo la sensibilizzazione della cittadinanza sulla questione “Rifiuti Zero”, associato ad una massicia campagna su tutti i nostri canali web e all’organizzazione di incontri pubblici con scienziati, scrittori, giornalisti, medici, ecc… per parlare di argomenti strettamente correlati al tema centrale dei “Rifiuti Zero”: la decrescita, la riduzione dei consumi, i danni alla nostra salute causati da inceneritori a CDR e biomasse, ecc.. (tra gli altri Maurizio Pallante - Presidente del “Movimento per la Decrescita Felice”- Patrizia Gentilini – oncoematologa dell’Ass. Medici per l’Ambiente – e il Prof. Gianni Tamino - biologo e ricercatore). In parallelo a questo, abbiamo lavorato e lavoreremo anche all’interno del palazzo comunale. Abbiamo fatto quello per cui siamo entrati in Consiglio, per vedere se la propaganda elettorale si tramuta in fatti reali e concreti. Purtroppo ad oggi nessun segnale positivo in tal senso è avvenuto. Ci auguriamo che anche di questa responsabilità politica, dell’amministrazione attuale, i concittadini terranno conto al momento del voto. Abbiamo presentato e presenteremo una serie di mozioni in successione volte all’attuazione di politiche virtuose che sono parte integrante della Strategia Rifiuti Zero. Abbiamo chiesto

Arena Borghesi: non è bello riciclare i regali!

L’Arena Borghesi, unica struttura permanente di cinema all’aperto rimasta nell’entroterra romagnolo, venne donata alla cittadinanza dal suo storico ed omonimo proprietario, Vincenzo Borghesi, che la consegno nel suo testamento all’Ospedale Civile (ora AUSL), con usufrutto al nipote Giuseppe e vincolo di inalienabilità, nella destinazione e nelle dimensioni, fino alla morte del medesimo. Et voila! Morto il nipote e concordato il passaggio della proprietà dall’AUSL all’Am-

e chiederemo di intervenire concretamente sui due livelli possibili e attuabili per un ente locale, estendendo da una parte il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta su tutto il territorio comunale (vedi altro articolo sul Porta a Porta nel numero 1), dall’altra attivando progetti concreti per la riduzione a monte della produzione degli stessi. Tra questi l’incentivazione all’acquisto dei pannolini lavabili e delle coppette mestruali, dei prodotti alla spina, del compostaggio domestico, l’attuazione del progetto Eco-sagre, ecc.. Occorre sin da ora avviare queste pratiche virtuose, occorre un cambiamento culturale e la volontà politica per avviarlo. “Ecosagre” è un progetto, già realtà in molti comuni italiani, volto a ridurre l’impatto ambientale delle manifestazioni, sagre e feste paesane sul territorio (raccolta differenziata, utilizzo di stoviglie biodegradabili o riutilizzabili, ecc..). Noi crediamo che a livello locale si possa e si debba agire creando comportamenti virtuosi e portando avanti progetti coraggiosi e ambiziosi. Tutto quello che non si differenzia, tutto quello che compriamo e gettiamo, ogni giorno della nostra vita, nella busta dell’indifferenziato finisce in discarica o, ancor peggio, negli inceneritori con gravi danni per la nostra salute. Il PD ha pensato bene di bocciare la nostra mozione e dargli una interpretazione sbagliata (con la buona compagnia della stampa). Tutto è stato presentato come un attacco alle sagre comunali (spesso di partito) e ai loro volontari con scopi denigratori. Niente di più sbagliato. In realtà il PD (che ha poi issato la propria bandierina sulla “sentitissima” questione) non ha nessuna intenzione di agire concretamente neanche alla realizzazione di questo semplice, efficace ed economico progetto. La situazione ci ha lasciato delusione e amarezza, ma abbiamo continuato per la nostra strada e abbiamo presentato la mozione sui pannolini lavabili accolta con ironia dall’ottusa stampa locale. La mozione chiedeva di impegnarsi per incentivare l’uso dei pannolini lavabili (una alternativa ecologica,

ministrazione Comunale, questa si mette d’accordo per cedere una parte dell’area (quasi 350 mc piantumati a tigli e tassi che si trovano sulla destra dello schermo) per l’espansione dell’adiacente supermercato, in cambio di una ristrutturazione parziale riguardante il muro di confine sul viale e la cabina di proiezione; da questa contropartita rimarrebbe peraltro fuori l’unica parte veramente bisognosa di restauro, oltre che quella di maggiore interesse storico, vale a dire il proscenio, oggi cadente. Fatti Sentire ha presentato un’interpellanza nel momento in cui si è iniziato a ventilare il progetto, chiedendo la salvaguardia di questo che deve essere considerato a tutti gli effetti un patrimonio della collettività ed ha appoggiato la raccolta firme (ne sono state raccolte oltre mille in poche settimane) promossa dal Cineclub Raggio Verde; poi, dopo aver visionato il progetto, abbiamo criticato con forza l’inaccettabile affermazione che l’operazione fosse un affare per la cittadinanza e chiesto che il progetto venisse abbandonato, o quantomeno sostanzialmente rivisto in termini di maggiore salvaguardia dell’area verde e di intervento completo di restauro del cinema, partendo dalle parti che più ne hanno necessità. Stiamo vigilando... pronti a farci risentire!

economica, salutare, moderna e possibile agli usa e getta) e sensibilizzare la cittadinanza sul tema. La mozione, in questo caso (anche se molto ridimensionata), ha ottenuto il consenso e la condivisione dell’Assessore Campodoni ed è stata votata positivamente in Consiglio comunale. L’Assessore ha poi, durante il mese per i diritti dei bambini e dell’infanzia, concordato con il GAAF (Gruppo Allattando a Faenza, bellissimo gruppo di mamme attive con cui Fatti Sentire ha spesso collaborato) l’allestimento di banchetti informativi. Speriamo che l’impegno dell’Amministrazione in tal senso continui, anche valutando modalità di incentivo per l’uso di questo “rivoluzionario” pannolino. Noi da parte nostra proseguiremo con la presentazione di altri documenti per conseguire un obiettivo ormai obbligatorio e necessario: Rifiuti ZERO!

Trasporto pubblico e parcheggi scambiatori

Fatti Sentire si è sempre schierata a favore del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e ha sempre ribadito l’importanza, anche sociale, dello stesso. Nell’anno passato ci sono state molte polemiche, soprattutto da parte della fascia debole della popolazione per cui il TPL risulta spesso l’unica risorsa per l’assoluzione delle funzioni quotidiane e per la propria autonomia, verso i tagli che l’amministrazione ha effettuato sul servizio. Ci siamo schierati dalla parte dei cittadini giustamente arrabbiati e abbiamo presentato un documento in cui invitavamo Sindaco e giunta a garantire la salvaguardia, l’efficienza e la continuità del TPL. Si è poi trovato un accordo con il PD su un testo leggermente modificato che ribadiva l’importanza del servizio. Servizio che poi è stato comunque garantito, ma ridimensionato in modo sensibile nel numero delle corse e, soprattutto, si trova sempre sotto la mannaia dei possibili tagli. Ma su questo continueremo a vigilare. Siamo sempre più convinti che il ruolo di un Consiglio comunale sia anche quello di proporre all’amministrazione idee che migliorino la qualità della vita dei cittadini. E’ quello che abbiamo fatto proponendo, tramite un interpellanza dell’estate 2010, una sperimentazione di parcheggi scambiatori durante la manifestazione Argillà del settembre successivo, poi replicata durante la festa dell’Immacolata Concezione dell’8 dicembre. La proposta è stata accolta, il comune si è più o meno attivato e, nel caso della festa dell’Immacolata, in collaborazione con noi, alcune aziende di trasporto e alcune associazioni ambientaliste, ha messo in piedi un servizio di due navette (di cui una elettrica) con due percorsi diversi. Fatti Sentire ha stampato a proprie spese un volantino informativo ed ha fornito un elevato numero di volontari che hanno svolto supporto logistico per (continua nella prossima pagina)


Il nostro impegno per l’ambiente e la salute dei cittadini

Il tema cardine dell’impegno civile e politico del nostro gruppo, fin dalla fondazione del Meetup nel 2005, è sempre stato quello della difesa e della salvaguardia dell’ambiente e dello stretto legame dello stesso con la tutela della salute dei cittadini. Su questi temi siamo stati protagonisti in città di decine di attività, raccolte firme, comunicati stampa, innumerevoli incontri pubblici con medici, scienziati, giornalisti, scrittori, campagne informative e di sensibilizzazione, volantinaggi e banchetti. Ci siamo creati una credibilità, con anni di lavoro serio e coerente. Da due anni stiamo cercando di portare anche all’interno del Consiglio comunale questi temi per noi fondamentali e imprescindibili per una società più sana. Proprio gli stessi temi con cui quest’amministrazione si è fatta bella (a parole) in campagna elettorale, blaterando di rifiuti zero e di comuni virtuosi. Parole che nella realtà si sono tramutate quasi in un nulla di fatto. La situazione ambientale faentina è decisamente preoccupante. Oltre all’enorme polo ceramico, la zona nord della città, ormai veramente compromessa, ospita uno dei poli distillatori più grandi d’Europa. La cosa più grave è che al loro interno si trovano molti impianti a biomasse e, addirittura, nel caso della Caviro, una percentuale di energia viene anche ricavata dal famigerato CDR (combustibile da rifiuto). Veri e propri inceneritori che, (finalmente non siamo solo noi a dirlo),

Basta fotovoltaico nei campi agricoli

Il suolo è una risorsa dal valore inestimabile che deve essere protetto e senza il quale la vita degli ecosistemi terrestri non potrebbe essere sostenuta. Nonostante l’importanza che lo fa essere al pari dell’acqua e dell’aria una risorsa fondamentale, limitata e irriproducibile, il suolo è anche una delle risorse più vulnerabili sulle quali l’uomo sta avendo grandissimo impatto. Si assiste alla moltiplicazione di richieste per la creazione di grandi impianti fotovoltaici a terra che, oltre a deprimere fortemente la biodiversità, comportano una riduzione di spazio, peraltro già compromesso dalla forte antropizzazione del nostro Paese. Tali pratiche presentano una contraddizione di fondo: quella di ricorrere ad una fonte energetica rinnovabile consumando un’altra risorsa non riproducibile: il suolo. La creazione di grandi impianti su terreni agricoli determina un grave squilibrio nel mercato degli affitti agrari e deprime il senso profondo dell’agricoltura. Questi impianti fotovoltaici dovrebbero e potrebbero essere installati su superfici già compromesse in termini di suolo

sono pericolosissimi per la salute dei cittadini e fanno di questa zona (tutta la pianura padana) una delle più inquinate d’Europa (le malattie tumorali legate ai problemi ambientali sono in forte aumento nel nostro territorio). La puzza poi che accoglie i visitatori della nostra città all’arrivo al casello autostradale è ormai leggendaria e ci ha fatto conoscere in tutta Italia, altro che ceramica! Per non parlare degli enormi disagi dei tanti cittadini del quartiere centro-nord che devono convivere giornalmente con questa gravissima situazione. Questo è dovuto ad un mancato controllo dei processi di raffinazione delle distillerie, promesso a vuoto da molti anni ma mai attuato, nella complice indifferenza delle amministrazioni che si sono succedute ed a sfregio anche dell’immagine di tutta la nostra città. In questi anni non abbiamo fatto mancare le nostre critiche a questi imprenditori che giocano con la nostra salute. Oltre ai tanti comunicati stampa, spesso ignorati, e agli articoli apparsi sul nostro sito, abbiamo presentato diverse interpellanze su argomenti legati al tema salute –ambiente. Sempre dalla parte dei cittadini. Come quando, venuti a conoscenza di una strana compravendita di terreni nell’area attorno alla ditta Tampieri, (venduti ad un prezzo anche cinque volte superiore al prezzo di mercato), chiedemmo spiegazioni all’amministrazione (che ci rassicurò sulla non costruzione di nuovi impianti... staremo a vedere) o come quando chiedemmo lumi su presunte sperimentazioni di incenerimento di pollina sempre nella centrale Tampieri. Sperimentazioni che ci vennero poi confermate, ma che furono poi ridimensionati con la solita cantilena: “E’ tutto a norma di legge, ci sono i controlli e i rilievi di Arpa”. Dimenticandosi che queste leggi sono inadeguate tanto quanto i timidi e spesso citofonati controlli di Arpa, (l’incenerimento, non ci stancheremo mai di dirlo, qualsiasi sia il materiale bruciato, produce, attraverso la combustione un impatto devastante sull’ambiente e perso, quali tetti di case e capannoni, aree dismesse o adibite a parcheggio, ecc.. realizzando quella che gli economisti Jeremy Rifkin e Lester Brown chiamano “democrazia energetica”. Cioè tanti piccoli impianti che fanno energia in primis per le famiglie in modo indipendente, invece che grandi reti e grandi produttori che centralizzano la gestione. Con la mozione “Agricoltura fotovoltaica” presentata nel novembre 2010 Fatti Sentire chiedeva di modificare l’attuale regolamento edilizio in modo da escludere nel territorio comunale la realizzazione di impianti di pannelli fotovoltaici su terreni agricoli/liberi, di incentivare e supportare le imprese agricole e le aziende industriali, artigianali e commerciali ad un razionale utilizzo del fotovoltaico, in particolare implementando l’installazione sui tetti dei propri capannoni e, infine, di modificare eventuali vincoli urbanistici che vietino o osteggino l’installazione di pannelli fotovoltaici/solari sui tetti delle abitazioni comunali (vedi centro storico), disciplinandone l’utilizzo corretto. La Mozione è stata bocciata, con il voto contrario di tutta la maggioranza. Il PD ha poi successivamente presentato sullo stesso argomento una delle sue incongruenti mozioni che proponeva di avviare un iter di modifica del regolamento edilizio comunale. La mozione è stata approvata a maggioranza. Il gruppo Fatti Sentire ha votato a favore, distinguendosi da questi politicanti, perchè comunque ritiene necessaria la modifica del regolamento. Naturalmente, gli impegni presi dall’amministrazione sono rimaste, almeno sino ad ora, parole al vento...

la nostra salute). O come quando pochi mesi fa ci schierammo al fianco del comitato di cittadini appositamente nato contro l’autorizzazione dell’ennesimo impianto a biomasse nella zona di Granarolo. Impianto che, tra mille polemiche e mille palesi incongruenze e problematiche (netta contrarietà degli abitanti, biomasse appositamente coltivate, trasporto delle materie prime attraverso una via stretta e assolutamente non idonea a quell’aumento di traffico, ecc..) è stato comunque autorizzato... O come, quando poco tempo fa, insieme ad altre forze politiche, chiedemmo precise e dettagliate spiegazioni sulla rilevazione di sostanze tossiche irritanti e cancerogene nelle falde acquifere della zona ovest della città. Situazione vecchia di anni ad elevato rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini. L’amministrazione in questa vicenda ci ha dato l’impressione di essere impreparata, di non aver ben chiara la situazione e di non sapere bene come muoversi per risolvere il problema. O come quando, infine, nello scorso Luglio, abbiamo presentato una interpellanza che riprendeva i temi della lettera del Comitato “Salute e Ambiente”, di cui anche la nostra Associazione “Fuori dal Coro” fa parte e li portava all’interno delle istituzioni (questo è il nostro compito, questo è il motivo per cui siamo entrati in Consiglio comunale). Lettera che il Comitato, nato nella nostra città nel Giugno 2012, aveva inviato in precedenza a tutte le autorità competenti comunali e provinciali. Nella stessa erano stati raccolti dubbi, perplessità e preoccupazioni sulla presenza di diversi impianti di combustione all’interno del territorio faentino e venivano rivolte una serie di precise richieste. Il limite fissato dalle stesse amministrazioni per fornire una risposta alla Lista Civica e al Comitato era fine aqgosto... In quei giorni è infatti arrivata la risposta al Comitato (stiamo ancora aspettando quella alla nostra interpellanza, che sicuramente sarà identica). Potete leggerla sul nostro sito. Un aggettivo? DEPRIMENTE. (“I RIMBORSI ELETTORALI?” - continua dalla pagina precedente)

questi rimborsi, si scandalizzano e convergono sulla necessità di ridurli, di inserire regole più trasparenti, anche tramite un nuovo referendum. Vedere Casini-Bersani-Alfano, che chiaccherano di modificare la legge sui rimborsi elettorali fa veramente pena. Nessuno fa informazione vera e dice che esiste in Italia un MoVimento che ai quei rimborsi elettorali ha rinunciato, senza obblighi. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana dei cittadini vivono l’impegno politico come servizio civile disinteressato dai soldi e rinunciano a quasi 1 milione di euro di rimborsi elettorali. Senza i milioni di euro che ogni anno i partiti ricevono dalle tasse degli italiani in virtù di questa legge truffa, sarebbero spazzati via come foglie al vento e la Politica tornerebbe al suo significato nobile. Il Movimento 5 Stelle vive di autofinanziamento e del sostegno economico che i Cittadini ai banchetti, su internet o nelle piazze decidono liberamente di dare. Questo nessuno lo dice, ma la gente inizia ad informarsi, a cercare e conoscere la verità. Anche la Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire non ha tessere, segretari e tesorieri e la sua unica fonte di finanziamento è l’autotassazione degli attivisti o la raccolta di fondi e offerte donate dalla cittadinanza ai banchetti e durante gli incontri pubblici. La campagna elettorale del 2010, per esempio, che fu portata avanti con idee semplici ed innovative all’insegna del risparmio, della sobrietà, dell’etica e dell’impatto ambientale zero e il cui costo totale si aggirò sui 3.500 euro (come doviziosamente documentato sul nostro sito) fu completamente finanziata dagli attivisti e con le libere offerte dei cittadini.

Rifiuti ZERO Nell’anno 2011 Fatti Sentire ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione per fare di Faenza una città a “Rifiuti Zero”. Una strategia ampia che coinvolge ed armonizza tutta la società attuale ponendosi come obiettivo quello di ridurre la produzione di rifiuti ai minimi termini, fino ad arrivare in futuro a zero. Un orizzonte da raggiungere. Ci siamo attivati, come sempre, sia fuori che all’interno del Consiglio comunale. E’ stato ed è tutt’ora distribuito un depliant informativo nei nostri banchetti che ha come obiettivo la sensibilizzazione della cittadinanza sulla questione “Rifiuti Zero”, associato ad una massicia campagna su tutti i nostri canali web e all’organizzazione di incontri pubblici con scienziati, scrittori, giornalisti, medici, ecc… per parlare di argomenti strettamente correlati al tema centrale dei “Rifiuti Zero”: la decrescita, la riduzione dei consumi, i danni alla nostra salute causati da inceneritori a CDR e biomasse, ecc.. (tra gli altri Maurizio Pallante - Presidente del “Movimento per la Decrescita Felice”- Patrizia Gentilini – oncoematologa dell’Ass. Medici per l’Ambiente – e il Prof. Gianni Tamino - biologo e ricercatore). In parallelo a questo, abbiamo lavorato e lavoreremo anche all’interno del palazzo comunale. Abbiamo fatto quello per cui siamo entrati in Consiglio, per vedere se la propaganda elettorale si tramuta in fatti reali e concreti. Purtroppo ad oggi nessun segnale positivo in tal senso è avvenuto. Ci auguriamo che anche di questa responsabilità politica, dell’amministrazione attuale, i concittadini terranno conto al momento del voto. Abbiamo presentato e presenteremo una serie di mozioni in successione volte all’attuazione di politiche virtuose che sono parte integrante della Strategia Rifiuti Zero. Abbiamo chiesto

Arena Borghesi: non è bello riciclare i regali!

L’Arena Borghesi, unica struttura permanente di cinema all’aperto rimasta nell’entroterra romagnolo, venne donata alla cittadinanza dal suo storico ed omonimo proprietario, Vincenzo Borghesi, che la consegno nel suo testamento all’Ospedale Civile (ora AUSL), con usufrutto al nipote Giuseppe e vincolo di inalienabilità, nella destinazione e nelle dimensioni, fino alla morte del medesimo. Et voila! Morto il nipote e concordato il passaggio della proprietà dall’AUSL all’Am-

e chiederemo di intervenire concretamente sui due livelli possibili e attuabili per un ente locale, estendendo da una parte il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta su tutto il territorio comunale (vedi altro articolo sul Porta a Porta nel numero 1), dall’altra attivando progetti concreti per la riduzione a monte della produzione degli stessi. Tra questi l’incentivazione all’acquisto dei pannolini lavabili e delle coppette mestruali, dei prodotti alla spina, del compostaggio domestico, l’attuazione del progetto Eco-sagre, ecc.. Occorre sin da ora avviare queste pratiche virtuose, occorre un cambiamento culturale e la volontà politica per avviarlo. “Ecosagre” è un progetto, già realtà in molti comuni italiani, volto a ridurre l’impatto ambientale delle manifestazioni, sagre e feste paesane sul territorio (raccolta differenziata, utilizzo di stoviglie biodegradabili o riutilizzabili, ecc..). Noi crediamo che a livello locale si possa e si debba agire creando comportamenti virtuosi e portando avanti progetti coraggiosi e ambiziosi. Tutto quello che non si differenzia, tutto quello che compriamo e gettiamo, ogni giorno della nostra vita, nella busta dell’indifferenziato finisce in discarica o, ancor peggio, negli inceneritori con gravi danni per la nostra salute. Il PD ha pensato bene di bocciare la nostra mozione e dargli una interpretazione sbagliata (con la buona compagnia della stampa). Tutto è stato presentato come un attacco alle sagre comunali (spesso di partito) e ai loro volontari con scopi denigratori. Niente di più sbagliato. In realtà il PD (che ha poi issato la propria bandierina sulla “sentitissima” questione) non ha nessuna intenzione di agire concretamente neanche alla realizzazione di questo semplice, efficace ed economico progetto. La situazione ci ha lasciato delusione e amarezza, ma abbiamo continuato per la nostra strada e abbiamo presentato la mozione sui pannolini lavabili accolta con ironia dall’ottusa stampa locale. La mozione chiedeva di impegnarsi per incentivare l’uso dei pannolini lavabili (una alternativa ecologica,

ministrazione Comunale, questa si mette d’accordo per cedere una parte dell’area (quasi 350 mc piantumati a tigli e tassi che si trovano sulla destra dello schermo) per l’espansione dell’adiacente supermercato, in cambio di una ristrutturazione parziale riguardante il muro di confine sul viale e la cabina di proiezione; da questa contropartita rimarrebbe peraltro fuori l’unica parte veramente bisognosa di restauro, oltre che quella di maggiore interesse storico, vale a dire il proscenio, oggi cadente. Fatti Sentire ha presentato un’interpellanza nel momento in cui si è iniziato a ventilare il progetto, chiedendo la salvaguardia di questo che deve essere considerato a tutti gli effetti un patrimonio della collettività ed ha appoggiato la raccolta firme (ne sono state raccolte oltre mille in poche settimane) promossa dal Cineclub Raggio Verde; poi, dopo aver visionato il progetto, abbiamo criticato con forza l’inaccettabile affermazione che l’operazione fosse un affare per la cittadinanza e chiesto che il progetto venisse abbandonato, o quantomeno sostanzialmente rivisto in termini di maggiore salvaguardia dell’area verde e di intervento completo di restauro del cinema, partendo dalle parti che più ne hanno necessità. Stiamo vigilando... pronti a farci risentire!

economica, salutare, moderna e possibile agli usa e getta) e sensibilizzare la cittadinanza sul tema. La mozione, in questo caso (anche se molto ridimensionata), ha ottenuto il consenso e la condivisione dell’Assessore Campodoni ed è stata votata positivamente in Consiglio comunale. L’Assessore ha poi, durante il mese per i diritti dei bambini e dell’infanzia, concordato con il GAAF (Gruppo Allattando a Faenza, bellissimo gruppo di mamme attive con cui Fatti Sentire ha spesso collaborato) l’allestimento di banchetti informativi. Speriamo che l’impegno dell’Amministrazione in tal senso continui, anche valutando modalità di incentivo per l’uso di questo “rivoluzionario” pannolino. Noi da parte nostra proseguiremo con la presentazione di altri documenti per conseguire un obiettivo ormai obbligatorio e necessario: Rifiuti ZERO!

Trasporto pubblico e parcheggi scambiatori

Fatti Sentire si è sempre schierata a favore del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e ha sempre ribadito l’importanza, anche sociale, dello stesso. Nell’anno passato ci sono state molte polemiche, soprattutto da parte della fascia debole della popolazione per cui il TPL risulta spesso l’unica risorsa per l’assoluzione delle funzioni quotidiane e per la propria autonomia, verso i tagli che l’amministrazione ha effettuato sul servizio. Ci siamo schierati dalla parte dei cittadini giustamente arrabbiati e abbiamo presentato un documento in cui invitavamo Sindaco e giunta a garantire la salvaguardia, l’efficienza e la continuità del TPL. Si è poi trovato un accordo con il PD su un testo leggermente modificato che ribadiva l’importanza del servizio. Servizio che poi è stato comunque garantito, ma ridimensionato in modo sensibile nel numero delle corse e, soprattutto, si trova sempre sotto la mannaia dei possibili tagli. Ma su questo continueremo a vigilare. Siamo sempre più convinti che il ruolo di un Consiglio comunale sia anche quello di proporre all’amministrazione idee che migliorino la qualità della vita dei cittadini. E’ quello che abbiamo fatto proponendo, tramite un interpellanza dell’estate 2010, una sperimentazione di parcheggi scambiatori durante la manifestazione Argillà del settembre successivo, poi replicata durante la festa dell’Immacolata Concezione dell’8 dicembre. La proposta è stata accolta, il comune si è più o meno attivato e, nel caso della festa dell’Immacolata, in collaborazione con noi, alcune aziende di trasporto e alcune associazioni ambientaliste, ha messo in piedi un servizio di due navette (di cui una elettrica) con due percorsi diversi. Fatti Sentire ha stampato a proprie spese un volantino informativo ed ha fornito un elevato numero di volontari che hanno svolto supporto logistico per (continua nella prossima pagina)


Operazione trasparenza Consiglio comunale in streaming

La prima cosa fatta dallla Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire è stata attivarsi all’interno del Consiglio, come promesso ai nostri 2000 elettori, per rendere le sedute consiliari più trasparenti e partecipate e rendere il cittadino più consapevole di quello che succede all’interno del palazzo. La nostra battaglia a riguardo comincia tanti anni fa con la partecipazione del nostro Meetup alla campagna “Fiato sul collo”, una delle tante sacrosante campagne lanciate dal “demagogo, populista,

OMSA

Fin dall’inizio di questa amara e triste vicenda, che ha coinvolto oltre un centinaio di cittadine/i faentini, la Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire è stata sempre al fianco delle coraggiose e tenaci donne dell’OMSA. Magari non andando sui giornali o stando sotto i riflettori, ma cercando di far sentire alle dirette interessate il nostro supporto, la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, con sobrietà e rispetto. Durante questo lunghissimo tempo, in cui niente di concreto sembrava muoversi nonostante le tante promesse, abbiamo presentato documenti che chiedevano all’amministrazione di impegnarsi ad una pressione continua sul gruppo Grassi e proponevano una riqualificazione dei dipendenti e dello stabilimento, alla ricerca attiva di soluzioni alternative. Fatti Sentire ha avuto, unica forza politica, il coraggio di schierarsi apertamente anche per il boicottaggio dei prodotti OMSA ed ha sempre condannato il vergognoso comportamento dell’imprenditore Nerino Grassi che, con la scusa della crisi, ha selvaggiamente

fasciocomunista” Beppe Grillo. All’inizio ci siamo presentati armati di telecamere per riprendere di persona le sedute che poi venivano subito messe on-line. Poi abbiamo presentato una mozione che chiedeva all’amministrazione di avviare un efficiente servizio di diretta streaming delle sedute consiliari e delle commissioni (con la possibilità di rivedere le vecchie sedute grazie alla creazione di un archivio) e di rendere libere le riprese audio e video da parte di tutti i cittadini delle sedute consiliari e delle commissioni. Tutte le forze politiche si sono dimostrate favorevoli all’iniziativa ed hanno votato positivamente la mozione che è passata all’unanimità. E’ poi partito un braccio di ferro con la maggioranza per la stesura del vero e proprio regolamento. Purtroppo siamo riusciti a rendere attivo solo lo streaming delle sedute consiliari e non delle commissioni permanenti. Abbiamo però fatto togliere l’inserimento di una obbligatoria autorizzazione alle riprese, che andava firmata da qualsiasi cittadino avesse manifestato intenzione di filmare. Quella parte del documento, grazie al nostro intervento, si è tramutata in una semplice compilazione di una delocalizzato la produzione in Serbia. Lasciando in una situazione drammatica centinaia di persone, privandole del diritto fondamentale al lavoro e di conseguenza del proprio futuro. Abbiamo poi accolto con gioia, come tutti, la notizia dell’acquisto degli stabilimenti OMSA da parte dell’imprenditore forlivese Tartagni, con la conseguente ricollocazione di 120 operaie ex OMSA. Siamo stati gli unici però a chiedere, facendo il nostro lavoro, delucidazioni riguardo alla figura di questo imprenditore. Figura legata alla ben poco chiara vicenda “divanopoli” scoppiata nel 2009 a Forlì, al centro di indagini e oggetto di una puntata della trasmissione televisiva “Report” e, soprattutto, sul futuro delle altre operaie che rimarranno escluse da questa ricollocazione. La risposta del Sindaco non ci è sembrata molto soddisfacente, ci ha fatto capire che le nostre domande erano fuori luogo... Nel luglio 2012 è poi arrivata la notizia della condanna di Tartagni. “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Chissà cosa ne pensa ora il sindaco Malpezzi. Speriamo comunque vivamente che la vicenda non vada ad intaccare il prosieguo regolare della riconversione produttiva a discapito delle lavoratrici dell’OMSA. Fatti Sentire continuerà a seguire la vicenda con attenzione e sarà al fianco delle valorose donne dell’OMSA. In tutta questa vicenda va comunque dato atto a Malpezzi (l’abbiamo fatto anche in Consiglio comunale) di essersi molto impegnato per cercare di risolvere al meglio la situazione e per ricercare un accordo.

E tu che aspetti a farti sentire?

Vi invitiamo ad iscrivervi gratuitamente alla newsletter sul sito della Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire, alle nostre pagine facebook e twitter, al nostro storico Meetup dei Grilli faentini e alla nostra pagina nel portale del M5S. Riceverete tutte le news che riguardano il nostro lavoro e le nostre attività. Se non avete la possibilità di seguirci sulla rete internet potete partecipare alle nostre riunioni settimanali che si tengono, aperte a tutti, ogni Martedi sera alle ore 20.30 presso il Rione Rosso, in Via Campidori 28. Altrimenti ci trovate, molto spesso, il Sabato mattina in piazza, oppure potete dare un’occhiata alla nostra bacheca che si trova all’inizio di Via Severoli, a due passi da Piazza del Popolo. Continuate a seguirci, STAY TUNED!

Sostieni il progetto

Questo giornalino è stampato in proprio dalla Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire su carta riciclata e le non poche spese di grafica e stampa sono completamente autofinanziate. Chiunque voglia sostenere il progetto con una donazione può farlo tramite bonifico bancario intestato a: Lista Civica Fatti Sentire - c/c 00/174912 presso BCC CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE & IMOLESE Piazza Martiri della Libertà, 14 - 48018 Faenza - Codice IBAN IT18A0854223700000000174912 Oppure on line tramite Paypal seguendo le istruzioni sull’apposita pagina nel nostro sito: www.faenzafattisentire.it/sostienici/

dichiarazione della volontà di riprendere, senza bisogno di nessun tipo di autorizzazione. Sono poi cominciate le operazioni per rendere attivo il servizio, che è ufficialmente partito solo ad inizio novembre 2010. Il servizio, attivo tutt’ora, è gradito e apprezzato dalla cittadinanza. Le sedute vengono trasmesse anche nel sito di Fatti Sentire. Nel corso del tempo, anche grazie a nostre interpellanze (come la denuncia della sparizione dell’archivio o la clamorosa mancanza di rispetto del regolamento delle riprese, nei confronti di un libero cittadino, da parte del Presidente De Tollis), il servizio è stato decisamente migliorato ed ora è più che soddisfacente. Un passo avanti, una bella vittoria, che sentiamo molto nostra. Oltre ad invitare tutti i cittadini ad usufruire del servizio streaming (www.livestream.com/comunedifaenza) ricordiamo che le sedute consiliari e le commissioni permanenti sono pubbliche e chiunque può liberamente partecipare. Forza, allora, attivatevi, venite a vedere con i vostri occhi! Lì dentro, spesso, si prendono decisioni che riguardano voi e i vostri figli. Vi aspettiamo in Consiglio! (“TRASPORTO PUBBLICO E PARCHEGGI SCAMBIATORI” continua dalla pagina precedente)

indirizzare gli utenti verso i parcheggi e le fermate delle navette. Un buon esempio di cittadinanza attiva volta alla speranza di cambiare la cultura della mobilità e finalizzata a diffondere la consapevolezza di un utilizzo più razionale dell’auto in città. Le sperimentazioni sono andate abbastanza bene, anche se abbiamo constatato che l’amministrazione ha in realtà creduto poco nel progetto peccando soprattutto a livello organizzativo e logistico. Il centro storico, per far funzionare i parcheggi scambiatori nella maniera adeguata, andrebbe chiuso all’ingresso delle auto. Ci è sembrato che non ci sia stato e non ci sia grande interesse verso l’argomento, anche se diamo atto all’amministrazione che nell’ultima edizione di Argillà di pochi giorni fa, il servizio è stato nuovamente attivato. Anche questa volta però, nonostante alcuni progressi e l’utilizzo di una navetta in più, l’organizzazione del servizio ci è sembrata decisamente migliorabile. Noi rimaniamo comunque convinti che i parcheggi scambiatori (vedi articolo sul piano sosta nel numero 1) siano una realtà fondamentale e imprescindibile in una città che voglia mettere in campo una mobilità realmente sostenibile, diversa, intelligente ed al passo con i tempi. Su quest’argomento, oltre alla battaglia politica, anche la battaglia culturale si preannuncia impegnativa.

Lista Civica 5 Stelle Fatti Sentire – MoVimento 5 Stelle Faenza

www.faenzafattisentire.it e-mail: info@faenzafattisentire.it tel. 3382076318 twitter: twitter.com/fattisentire facebook: www.facebook.com/groups/287918056762/ MoVimento 5 Stelle: www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/faenza/

Meetup Grilli faentini

www.meetup.com/grillifaentini/ e-mail: meetup.faenza@gmail.com

Associazione culturale “Fuori dal Coro” www.faenzafuoridalcoro.it e-mail: info@faenzafuoridalcoro.it

GiornaLISTA 5 STELLE

N°0 - Settembre 2012

Periodico della Lista Civica Fatti Sentire – MoVimento 5 Stelle Faenza

Due anni e mezzo di Consiglio Comunale Maurizio Montanari

Vincenzo Barnabè

In questi tempi, in cui il M5S è al centro dell’attenzione, la prima accusa che viene rivolta a tutti coloro che ne fanno parte è quella di essere antipolitici. Ma per favore! Si può non essere d’accordo con la nostra linea politica, ma è da ignoranti o da bugiardi dire che noi non si fa politica. Da due anni e mezzo facciamo del nostro meglio per ascoltare cittadini ed attivisti e per PROPORRE, attraverso mozioni, ordini del giorno, interpellanze e dibattiti le nostre idee su trasparenza, onestà, laicità, salvaguardia dei deboli e del bene comune, rifiuti zero, inquinamento, tolleranza, partecipazione. Minoranza tra le minoranze, che non vota mai per logica di schieramento, ma analizza e discute prima di approvare o bocciare. Questo intendiamo continuare a fare anche per i prossimi due anni e mezzo ed invitiamo i cittadini “di buona volontà” ad unirsi a noi nel lavoro per la nostra comunità. Permetteteci di essere una volta immodesti, ma crediamo che pochi dei 2000 concittadini che ci diedero il voto nel 2010, oggi non ce lo ridarebbero. Continuate a farvi sentire. Vincenzo Barnabè e Maurizio Montanari (Consiglieri comunali)

La terza repubblica a 5 Stelle

Nel maggio 2012 è successo qualcosa di straordinario, di epocale. Il successo delle liste del MoVimento 5 Stelle è stato clamoroso. Sono stati eletti decine e decine di consiglieri 5 Stelle in tutto il

L’Acqua NON si vende

Per noi l’Acqua deve essere pubblica, non deve avere rilevanza economica e deve rimanere fuori dal profitto di lobby e società per azioni. E’ con questa convinzione che Fatti Sentire ha collaborato in maniera chiara e decisa e dato supporto con i propri volontari a molte attività del Comitato Acqua Pubblica Faenza (una risorsa per il nostro territorio) fin dalla raccolta delle firme per la presentazione dei quesiti referendari. Stessa cosa ha fatto il MoVimento 5 Stelle in tutto il territorio nazionale, a differenza di tanti altri che sono saltati sul carrozzone dei vincitori sull’onda dell’atteso successo referendario di giugno 2011. Campagna referendaria che ci ha visto, fino all’incredibile successo, in prima fila contro il nucleare (altro tema su cui abbiamo le idee molto chiare) e a favore dell’Acqua pubblica con banchetti informativi, incontri pubblici e azioni di attivismo anche abbastanza decise ed

paese, da nord a sud, fino a toccare il culmine con l’elezione dei primi 4 Sindaci a 5 Stelle della Terza Repubblica: a Sarego, Mira, Comacchio e, soprattutto, Parma, dove l’exploit al ballottaggio di Federico Pizzarotti è andato oltre ogni più rosea aspettativa. La dimostrazione che una POLITICA (altro che antipolitica, quella la lasciamo ad ABC e ai partiti tradizionali che sono stati spazzati via dalla tornata elettorale) senza soldi, senza clientele, senza interessi e senza l’occupazione del potere, fatta di lucidità, trasparenza, semplicità, contenuti, onestà e rapporti umani, come un servizio civile a tempo determinato, è ancora possibile. Il paese sta cambiando, la gente sta alzando la testa, le coscenze si stanno risvegliando. I cittadini ritornano a fare POLITICA, perchè loro sono la POLITICA. Questi indegni partiti di destra e sinistra che hanno governato per decine di anni e questi tecnocrati lobbisti neoliberisti, che hanno creato la crisi economica e che ora stanno cercando in maniera pessima di eclatanti. L’impegno è stato portato avanti anche all’interno del Consiglio comunale dove l’approvazione di una nostra mozione ha decretato il cambio dello Statuto comunale inserendo la dicitura: “il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”. Siamo felicissimi di aver raggiunto questo fondamentale obiettivo e ringraziamo anche qui, chi, oltre a noi ha contribuito a raggiungerlo. Purtroppo in questo ultimo anno, come temevamo, questa definizione si è fermata al solo cambio su carta dello Statuto e il volere degli italiani è stato come non dovrebbe mai accadere non preso in considerazione. Non ci sono stati, neanche nella nostra città, gesti concreti per ripensare il servizio idrico e renderlo pubblico, valido e partecipato. Le tante liste 5 Stelle sparse per il paese hanno depositato e depositeranno documenti per chiedere ai vari sindaci di prendere atto del voto del referendum e scorporare il servizio idrico integrato dalle varie multiutility quotate in borsa, come Hera SPA. Anche Fatti Sentire ha chiesto al Sindaco Malpezzi di dare corso alla volontà popolare e trarre la conclusione più giusta e ovvia: fuori l’Acqua da Hera SPA! Naturalmente, per ora non ci sono state azioni volte al raggiungimento di questo obiettivo... Ma noi continueremo la nostra battaglia a favore della ripubblicizzazione dell’Acqua. Segnalateci le vostre proposte sul nostro sito www.faenzafattisentire.it.

farcene uscire, hanno portato il nostro paese alla deriva. E’ giunta l’ora di riprendercelo! Adesso! La politica tutta, anche chi non si ritrova nelle nostre idee o le detesta, deve molto al M5S. Senza di esso, è un dato di fatto, alle ultime elezioni la percentuale dei non votanti sarebbe stata incalcolabile. E, probabilmente, senza il non violento, civile e antirazzista M5S, come già successo altre volte nel recente passato (anche nel nostro paese) e anche poco tempo fa in Grecia, nelle elezioni politiche subito successive alle grandi crisi economiche come quella del ‘29 e quella che stiamo vivendo, sarebbe emersa anche in Italia qualche forza xenofoba di estrema destra, magari neonazista, che avrebbe peggiorato ancor di più la nostra situazione, creando conseguenze inimmaginabili. Faenza c’è, c’è sempre stata, fin da quel lontano 2005. E ci sarà sempre. Ne è stata fatta di strada... e siamo solo all’inizio. Avanti così. Ci vediamo in Parlamento.

I rimborsi elettorali? Facile, basta non prenderli…

I vergognosi fatti venuti alla luce quest’anno, (che non ci hanno affatto sorpreso), come la gestione dei soldi della defunta Margherita da parte di Lusi e più recentemente gli scandali scoppiati all’interno della Lega Nord, hanno portato di nuovo alla ribalta la questione del finanziamento pubblico ai partiti. Abolito per via referendaria nel 1993 dai cittadini fu reintrodotto contro la volontà del popolo nel 1999 con la truffa dei “rimborsi elettorali”, una leggina ad hoc che cambiando semplicemente nome a quella montagna di soldi ne aumentò addirittura la quantità. Quando si percepiscono e gestiscono decine di milioni di euro non sudati, non tuoi, ma di fatto estorti ai cittadini tramite leggi e leggine pro-casta, questi sono i risultati. La malapolitica impera con i leader e loro tesorieri che fanno quello che vogliono. Ora tutti gridano e blaterano contro (continua nella prossima pagina)


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