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BRESCIAUP
Christmas Edition
dICeMBRe dueMILAundICI
In copertina Roberto Pinelli
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Non spegnere mai dentro di te la speranza, ma diffondila a chi ti sta accanto perchè insieme si possa continuare a credere in un futuro migliore. Manu. P
BRESCIA
27 2007
giugno
www.bresciaup.it
Il tappeto diventa progetto.
Nasce il nuovo Centro Tappeti. La tradizione e l’esperienza di qualità hanno trovato casa, nel Centro Tappeti Fibra1. Un nuovo spazio per l’esposizione di tappeti persiani e orientali, un innovativo centro specializzato nella realizzazione del vostro personale progetto di tappeto. Grazie ad una vasta gamma di fantasie, colori, tessuti e materiali da scegliere su misura, affiancati dalla professionale consulenza del personale Fibra1. A Brescia, in via Milano 3.
I sogni talvolta si avverano.
Nasce il nuovo Bimbo e Nanna. Uno spazio esclusivo dedicato alle esigenze del bambino, un centro specializzato in soluzioni tessili per l’infanzia: per chi vuole circondare il proprio bimbo di qualità, comfort e stile c’è Fibra1 Bimbo e Nanna. L’affidabilità e la tradizione Fibra1, racchiuse in un nuovo negozio capace di soddisfare le più grandi aspettative, anche per i più piccoli. A Brescia, in piazzale Garibaldi 14.
“BRESCIA UP” SALUTA UN INTENSO 2011 E DA APPUNTAMENTO A TUTTI PER UN NUOVO ANNO DA VIVERE FIANCO A FIANCO In occasione di quest’ultimo numero del 2011 ci sia consentito di porre al centro dell’attenzione il nostro mensile. Un intento che vuole premiare il lavoro e la dedizione di tutte quelle persone (dalla redazione alla segreteria, dal reparto commerciale all’amministrazione) che in questi dodici mesi hanno creduto e hanno trasmesso le loro energie a “Brescia Up”. Ne è uscito un prodotto, sicuramente non perfetto e né, tanto meno, privo di errori o aspetti da migliorare (e di questo ce ne scusiamo cogliendo proprio l’occasione per ribadire la nostra intenzione di fare sempre meglio). In ogni caso, però, tutti noi, tutta quella che noi consideriamo come una grande famiglia, ha sempre voluto realizzare un qualcosa di distintivo, di diverso da tutto quello che pure il nutrito panorama dell’informazione propone. Il nostro mensile non si è mai accontentato di essere un semplice contenitore di fotografie o di annunci pubblicitari, come troppo spesso capita di vedere in giro. Pur senza dimenticare i mezzi tutt’altro che illimitati a nostra disposizione, in effetti, la volontà della redazione e dello stesso editore Pubblizeta è sempre stata quella di approfondire i servizi proposti e analizzare le vicende e le tematiche più importanti e più interessanti per Brescia ed i bresciani. Una volontà che, è doveroso rimarcarlo, si paga, sia sotto il profilo dei costi che dell’impegno richiesto. In un periodo come quello che stiamo attraversando, nel quale troppo spesso la fretta e una certa dose di superficialità sono cattive consigliere, lo sforzo da noi compiuto può anche passare inosservato. Forse è meglio puntare sulla fotografia accattivante, che copre la mancanza di notizie e non trasmette nulla a chi legge. “Brescia Up” ha sempre preferito seguire un’altra strada. Ogni nostro numero presenta infatti servizi approfonditi e curati con grande attenzione, articoli che hanno molto da dire e che, pur senza voler lanciare proclami o avanzare particolare pretese, si prefiggono in ogni caso di avere qualcosa da trasmettere ai lettori. Questa è la strada, forse meno luccicante di altre (e magari anche meno redditizia), che tutto il nostro staff ha seguito con convinzione e coerenza in questi dodici mesi che si stanno per concludere. E la notizia, che per noi è di grandissima importanza, è proprio questa. Il percorso che “Brescia Up” seguirà nel 2012 sarà sempre impostato in questa direzione, nonostante gli sforzi e le sfide sempre più onerose (sotto tutti i punti di vista) che impone il mondo dell’editoria al giorno d’oggi. Chi ha voglia di leggere qualcosa che possa essere anche uno spunto di riflessione e di discussione sa già a quale mensile rivolgersi…
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Nel 1961 Guido Berlucchi, Franco Ziliani e Giorgio Lanciani crearono la prima bottiglia di Franciacorta. Una rivoluzione che segnò il destino del territorio, un successo coltivato nei decenni dalla passione di tanti vignaioli.
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FINISCE UN ANNO: RACCOGLIAMO ENERGIE E IDEE PER RIPARTIRE DI SLANCIO Il veloce scorrere del tempo ci ha condotto ormai alla fine di un altro anno. Una corsa rapidissima, che quasi, visto il ritmo che caratterizza le nostre giornate, non ci consente neppure di apprezzare e di “gustare” come pure ci piacerebbe fare quello che quotidianamente viviamo. Nonostante questo, l’avvicinarsi del congedo a questo 2011 impone una piccola, ma doverosa sosta, una pausa per “ricaricare” le batterie e ripartire di slancio con l’inizio del nuovo anno. In questo senso non occorre avere una particolare sensibilità per convenire che i dodici mesi che stanno per andare in archivio sono stati difficili e ricchi di momenti che possiamo tranquillamente definire negativi. Una consapevolezza certificata dal fatto che, come ci siamo facilmente resi conto, che la parola forse più usata in questo periodo è crisi, ma, al tempo stesso, una considerazione che non ci deve assolutamente spingere al disfattismo o, peggio ancora, alla rassegnazione. Anche se la situazione non è delle più rosee e l’imperativo per i prossimi giorni (mesi, anni…) è quello di rimboccarsi le maniche, non è affatto il caso di piangersi addosso e limitarsi ad uno sterile elenco di tutte le cose che non vanno. Certo, ci sono molti problemi e non è facile vedere uno squarcio di rosa nel futuro. Nello stesso tempo, proprio prendendo atto delle difficoltà del presente, ciascuno di noi può costruire un futuro migliore, un domani che possa riportare in primo piano gli aspetti positivi che in questo momento sembrano scomparsi e preparare così una solida base per guardare avanti con rinnovata fiducia. Un proposito che può e deve essere messo in pratica in concomitanza di queste feste a cavallo tra il Natale, la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo. Sappiamo benissimo che quello che ci accompagna il 31 dicembre non scompare come per miracolo la mattina del 1 gennaio, ma il balzo in avanti che dobbiamo essere capaci di fare in queste giornate così particolari che chiudono dodici mesi di vita è quello di accantonare e mettere in un unico angolo tutte le cose negative di questo difficilissimo periodo e rispolverare, mettendolo bene in primo piano, il vero e proprio tesoro di quei valori e di quegli ideali che possono aiutare un uomo a spostare le montagne. Con la testa ripiegata sui nostri problemi non siamo più in grado di uscire dal tunnel della crisi, aprendo il nostro sguardo a ciò che è positivo e a ciò che conta davvero possiamo costruire fin d’ora l’autostrada che ci conduce alla fine di questa crisi tanto lunga quanto pesante. E’ questo il modo migliore con cui possiamo augurarci reciprocamente buon anno!
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BRESCIA UP
1961 2011
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VIA S. MARTINO DELLA BATTAGLIA 5C - BRESCIA WWW.COMPELBRESCIA.IT/COM
INDICE What else? C
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Luca Marinoni Direttore Responsabile (direttore@bresciaup.it)
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Manuela Prestini Caporedattore (redazione@bresciaup.it) Amministrazione (amministrazione@bresciaup.it)
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Sergio Filippini Pubbliche relazioni (info@bresciaup.it) Mario Omboni Marketing (commerciale@pubblizeta.it) Laura Papini Impaginazione (ufficiografico@bresciaup.it) 87 Magenta Grafica web (87magenta.it) Chiara Pellegrini Segreteria (segreteria@pubblizeta.it) Stampa: Presservice Ottanta srl Photographer Rolando Giambelli Alan Pasotti Patrick Merighi Stefano Rossetti Selene Z. Hanno collaborato: Antonio Russo, Emanuele Lumini, Bonera Alberto, Roberto Cappiello, Edward Battisti, Giuseppe Petrocelli, Rolando Giambelli, Caterina Musciarelli, Andrea Cominetti, Federico Carlo Simonelli, Giovanni Missaglia e Renato Missaglia.
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Ilmo International School of Brescia Cavallerizza Bettoni Corbat VLS Valseriati Teknoproject Mariateresa Vivaldini Event Shopping Natale
Redazione: dICeMBRe dueMILAundICI
Roberto Pinelli
€. 2,50
In copertina questo mese: bre alle 17:30 a, Il 21 Dicem ba di Bresci San Barna to... presso il teatro tico evento intitola fantas si terrà un TIME
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T: 030 35 82 603 M: +39 339 68 36 770
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n°48
BRESCIAUP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA N° 37/2007 D E L 8 S E T T E M B R E 2 0 0 7 . Testi e immagini della presente pubblicazione non possono essere riprodotti senza autorizzazione firmata da pubblizeta production.
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Ilmo
un’incredibile realtà
di Luca Marinoni - Ph www.alanpasotti.net
Incuriositi dall’esperienza emotiva che abbiamo vissuto l’estate scorsa quando siamo entrati in contatto così da vicino con il Professor Pinelli ed il suo incredibile staff, abbiamo sentito forte il desiderio di tornare perché la curiosità non è mai appagata fino a quando non trova tutte le risposte alle sue domande. Il nuovo incontro, se possibile, è stato ancora più sorprendente del precendente: ha infatti rafforzato l’impressione che ci eravamo fatti, confermando in noi l’idea che ciò che avevamo visto e pensato allora non era frutto di una fortunata coincidenza o semplicemente il risultato di una giornata particolarmente intensa e movimentata. Al contrario, quasi con sorpresa, abbiamo nuovamente avvertito l’intensa sensazione di trovarci in un angolo di Brescia che è in realtà collocato in un contesto più ampio ed internazionale. Questa volta abbiamo ancor più compreso quanto buona parte del successo dell’Istituto Laser Microchirurgia Oculare, Istituto di ricerca in oftalmologia conosciuto in tutto il mondo per le innovazioni ed i risultati eccellenti nel campo della chirurgia della visione, riceva un apporto fondamentale non solo dall’atmosfera accogliente che si percepisce subito dopo averne varcato la soglia, ma anche dal sapiente lavoro di èquipe che Pinelli è stato in grado di catalizzare. Qui non vi è nulla di ciò cui siamo abituati a pensare quando parliamo di studi medici, ambulatori o ospedali, ed è assente quella distanza che generalmente caratterizza il rapporto tra medico e paziente: sin dal suo ingresso in ILMO quest’ultimo è realmente posto al centro dell’attenzione, per far sì che l’intera esperienza trascorsa in ILMO si traduca in un’emozione completa ed indimenticabile, anziché un semplice trattamento per la cura di un difetto visivo. Vista l’eccellenza raggiunta nel campo della ricerca scientifica e l’elevato grado di soddisfazione dei pazienti, Roberto Pinelli 16 BRESCIA UP
ha cercato in ogni modo di costruire intorno a sé una squadra che ogni giorno tende a migliorarsi e superare i risultati precedentemente raggiunti. Tale obiettivo è reso possibile dal fatto che lo stesso Pinelli ha individuato e stabilito con determinazione le specifiche caratteristiche ricercate in ciascuno dei suoi collaboratori: lo staff è il frutto di una meticolosa ricerca che, come in un paziente gioco di incastri, unisce in maniera sapiente tessere molto diverse tra di loro, capaci oggi di dare vita ad un progetto assolutamente splendido e capace di raggiungere risultati di tutto rilievo. I singoli componenti dello staff ILMO provengono da percorsi personali, formativi e professionali assolutamente eterogenei, e vantano prerogative diverse pur essendo uniti da una fondamentale linea comune: la capacità di accettare e vivere in prima persona la grande sfida quotidiana dell’innovazione, con la consapevolezza che ogni giorno porterà risultati migliori e più grandi di quelli ottenuti in precedenza. E’ anche per questo che ILMO rappresenta una realtà unica e speciale nel suo genere, tutta da scoprire: si tratta di un Istituto dove si privilegia il rapporto diretto ed autentico con ciascun paziente, in cui l’attenzione riservata alla specificità ed alla singolarità di ciascuna persona fa sì che questa non rappresenti semplicemente un ‘caso clinico’ da affrontare, bensì un singolo ed irripetibile rapporto che coinvolge l’intero staff di ILMO, ciascuno secondo le proprie specifiche competenze. L’attenzione estrema e l’impegno costante caratterizzano il lavoro di ogni collaboratore, costituendo il minimo comune denominatore della squadra che Roberto Pinelli ha costruito nel tempo con pazienza certosina, affinando giorno dopo giorno le sue scelte fino a creare un gruppo che condivide con lui la grande sfida che ha aperto le porte del mondo ad ILMO.
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ROBERTO PINELLI: COSI’ E’ SE VI PARE… Volendo conoscere più da vicino l’artefice di tutto questo, abbiamo deciso di incontrare il Dottor Roberto Pinelli, intavolando con lui una frizzante chiacchierata al di fuori degli schemi. Un botta e risposta a trecentosessanta gradi che speriamo possa aiutarci non solo a scoprire un po’ più in profondità la personalità di questo instancabile innovatore, ma anche le caratteristiche che rendono unico e vincente il progetto di questa realtà che sta facendo apprezzare Brescia in tutto il mondo: Chi entra in ILMO si rende conto immediatamente di trovarsi in un Istituto del tutto particolare. Cosa rende così originale la vostra clinica? “Il fatto che non si tratti della ‘classica’ clinica – sorride il Dottor Pinelli, e prosegue – E’ un Istituto ai vertici della ricerca, a livello internazionale, basato su principi completamente diversi dalla norma. Esso rappresenta una realtà davvero speciale, dove il concetto di eccellenza è ai massimi gradi. Mai avuti tanti pazienti provenienti da tutto il mondo come adesso: è davvero un’esperienza intensa sia per me che per il mio team”. Con quali criteri ha composto l’èquipe di lavoro dell’ILMO? In base a quali considerazioni sono state scelte le persone che ne fanno parte? “Scegliamo le persone non unicamente in base al curriculum, ma anche e soprattutto alle attitudini personali. Poco mi importa del titolo di studio – a parte ovviamente per chi ha mansioni di tipo medico e paramedico. Voglio innovatori nati, persone speciali, che ogni giorno sappiano mettersi in gioco. Basta osservare l’eterogeneità dei loro percorsi formativi per capire che il gruppo è variegato. La cosa che li accomuna è la personalità: forte e determinata”. Visto che si parla tanto di squadra di lavoro, che caratteristiche deve avere un team per essere vincente, secondo lei? “Mi fa piacere che lei insista su questo argomento. I ragazzi meritano una descrizione. Lealtà, perseveranza, leadership, integrità morale, innovazione: queste le caratteristiche che devono avere. Ho cercato di costruire il migliore team possibile, e devo dire che i risultati ottenuti da ILMO mi stanno dando ragione. Credo che oggi in ILMO non ci sia spazio per persone ‘normali’ o banali, che lavorano solo perché ‘devono’ far18 BRESCIA UP
lo. Le mie riunioni quotidiane sono chiarissime: i miei collaboratori devono saper coniugare determinazione, fermezza, forza e sensibilità, proprio come dei samurai. Io guido il loro percorso, a metà tra un Ronin e un Nagual”. Che giudizio darebbe della società del giorno d’oggi? “Mediocre. Ed è un peccato, perché i giovani meritano altri esempi e il loro naturale talento chiede solo di essere amplificato da progetti e passione: stimoli che oggi non trovano. Vedo invece un piattume preoccupante… ma io cerco di non guardare gli altri: vado avanti, sia nel privato che nella professione, con valori e principi sani, e con uno sguardo e una proiezione internazionali. Mi piace pensare che ILMO sia ‘geograficamente improbabile’, come un’astronave in contatto col resto del mondo. Come del resto dico sempre ai miei ragazzi e collaboratori: restiamo noi stessi, crediamo in noi stessi, coltiviamo la cultura e la ricerca, e, se possibile, viaggiamo per arricchire noi e il nostro lavoro. E cosi facciamo. Amo l’Italia, ma i miei modelli sono all’estero. Viaggio molto, e torno ogni volta con idee nuove che arricchiscono il nostro lavoro”. Avendo frequenti contatti con persone di tutto il mondo, quali sono le popolazioni che ritiene più aperte sotto tutti i punti di vista? “Le culture del mondo destano in me un grandissimo interesse: ho la fortuna di frequentare ambienti tanto diversi quanto stimolanti. Il mio lavoro di ricerca mi porta con regolarità in India, negli Stati Uniti, a Singapore, in Spagna, in Canada: Paesi e genti non più tanto distanti come un tempo. La docenza alla European School for Advanced Studies in Ophthalmology dell’Università di Lugano mi fa incontrare tanti giovani allievi di tutte le nazionalità: sono convinto che l’apertura sia nella testa e nel cuore dei singoli individui, indipendentemente dalla loro provenienza”. Ma allora devo chiamarla Dottor Pinelli o Professor Pinelli? “No, mi chiami Roberto!” Il suo è un lavoro altamente specializzato e di grande responsabilità: non sente mai la preoccupazione per quello che sta facendo? “Sono un decisionista, quindi agisco lasciando agli altri autocommiserazione e preoccupazione. Siamo, nel bene e nel male, il risultato delle nostre scelte. Responsabilità e voglia di stare in prima linea, sempre, questo sento e faccio. Imparo dai miei errori e cerco di rinnovarmi e migliorare ogni giorno”. La vista è un elemento essenziale per una buona qualità della vita: non si potrà mai giungere a scon-
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figgere tutte le patologie visive o a prevenire il loro manifestarsi? “Certo che si riuscirà, è solo questione di tempo… pensi al campo del cheratocono e della presbiopia: abbiamo fatto passi da gigante con due innovazioni nate proprio nel Dipartimento Ricerca e Sviluppo di ILMO. Altro verrà, ma per ora è presto parlarne. A breve ci saranno novità inimmaginabili anche nel campo della cataratta e della retina”. A proposito di vista, quale è il suo panorama preferito? “Quel giardino naturale che è l’isola di Socotra”. Cosa le piace fare nei momenti liberi? “Sono sempre attivo: cerco stimoli lavorativi anche quando dormo! Mia moglie e i miei figli fanno la mia felicità nel campo personale”. Non ci può confidare un suo desiderio? “Sono una persona concreta e diretta: quando desidero una cosa, generalmente cerco di ottenerla”. Un motivo per cui la vita vale la pena di essere vissuta? “Sentirsi artefice della propria vita: abbiamo ciò che ci meritiamo, né più né meno. Dio aiuta chi si dà da fare, ed io credo di stargli simpatico… non sono di certo uno scienziato ateo: in ogni cellula vedo Dio e la sua opera magistrale”. Quali sono i valori che ritiene fondamentali per l’essere umano? “Lealtà, perseveranza, etica, generosità, solidarietà, come ho già anticipato a proposito del mio staff. Non sopporto le persone opportuniste e false”. Cosa vede guardando dietro l’angolo? “Un futuro pieno di grandi traguardi e obiettivi importanti: progetti ambiziosi uniti a realizzazione personale e professionale, nonché a serenità ed aumento di energia personale, fisica e spirituale”. Quali sono i personaggi che la ispirano? “Borges, Jobs, Paracelso, Picasso, Weiss: tutti grandi innovatori talvolta incompresi dai loro contemporanei. Borges con i suoi incubi, le tigri e gli specchi, ed il suo passato da bibliotecario a Buenos Aires. Jobs, un genio assoluto, spaziale. Paracelso, un alchimista, medico, astronomo, con grande indipendenza di giudizio. Picasso, un genio della creatività e una forza della natura. Brian Weiss, uno scienziato coraggioso: ciò di cui parla sarà compreso tra 300 anni, forse”.
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Ma lei come si definirebbe? “Non è stato attento… L’ho già anticipato prima: un ibrido tra un Nagual e un Ronin”. E sarebbe? Sia più chiaro... “Non voglio spiegare, lascio al lettore la conclusione”. Perchè? “Perché il concetto di Nagual è inspiegabile, così come quello del 48° Ronin, di cui non è rimasta alcuna traccia. E poi – termina con un eloquente sorriso Roberto Pinelli – lasciamo un po’ di mistero sulla parte più interessante di questa intervista, cioè il finale”.
E detto questo si alza dalla sedia e si mette immediatamente in contatto con il resto del mondo. Dall’altro capo del filo si susseguono voci dagli Stati Uniti, dagli Emirati Arabi e da diversi Paesi Europei. Con loro non c’è bisogno di traduzioni né di spiegazioni da ricercare su internet: parlano un linguaggio universale ed innovativo, quel modo di parlare fatto di grandi scoperte e di progetti ambiziosi che, il dubbio sorge spontaneo, forse suona strano solo a Brescia…
E LO STAFF?
Viste le affermazioni di Roberto Pinelli riguardo alla particolare composizione della sua squadra di lavoro, abbiamo deciso di approfondire il discorso e di porre un paio di semplici domande ad alcuni membri dello staff di ILMO, nella speranza che le risposte possano aiutarci a comprendere meglio i criteri di selezione del personale adottati dalla Direzione dell’Istituto. “Il team non è tutto qui – ci tiene a specificare Pinelli – ma credo che si capisca benissimo quanto siano eterogenee le personalità prese in considerazione, e quanto il mio gruppo sia decisamente ‘improbabile’”.
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. . . staff
La prima domanda posta a ciascun collaboratore è la seguente: tutte le mattine ti svegli e vai a lavorare in ILMO, che cosa ti fa sentire realizzato? In secondo luogo abbiamo voluto sapere in che modo viene valorizzata in ILMO la personalità di ciascuno. Ed ecco le risposte che abbiamo raccolto:
NOME: Daniele TITOLO: Dottore in Giurisprudenza RUOLO: Addetto Relazioni Esterne 1. Dopo circa 2 anni di studio e lavoro passati in UK temevo di confinarmi a Brescia in un’attività dal respiro provinciale. Era un rischio molto concreto… Al contrario, oggi la mia curiosità trova in ILMO la risposta ideale: il mio lavoro quotidiano è intrinsecamente collegato ad innovazione e ricerca scientifica condotta ai massimi livelli. 2. La risposta è semplice: anche se, come ho detto, la ricerca è ai massimi livelli ed ho a che fare con interlocutori internazionali di grande prestigio, non sono costretto ad indossare tutti i giorni giacca e cravatta! Mi spiego meglio: ciò che conta davvero in ILMO sono determinazione, costanza e motivazione individuale… qui la sostanza prevale sulla forma, che spesso altrove è solo un involucro vuoto e privo di significato.
NOME: Valentina TITOLO: Dottoressa in Scienze Linguistiche e Letterature Straniere RUOLO: Servizio di Consulenza al Paziente 1. E’ entusiasmante poter lavorare in una realtà che si rinnova quotidianamente; l’interesse continua per la ricerca è sinonimo di innovazione ed eccellenza: caratteristiche irrinunciabili per ILMO ed il suo team. La consapevolezza di essere un piccolo ingranaggio di questo meccanismo geniale è davvero elettrizzante! 2. Tantissime persone si rivolgono ad ILMO con dubbi, incertezze e paure: mi piace pensare che il mio lavoro quotidiano consenta loro di superare i propri timori e li conduca gradualmente verso un’esperienza emotiva complessa e coinvolgente, che difficilmente dimenticheranno.
NOME: Roberta TITOLO: Dottoressa in Scienze dei Beni Culturali RUOLO: Servizio Prenotazione Visite 1. Non si tratta di pensare ad ILMO come un lavoro, ma come una famiglia: ogni giorno mi sveglio e non mi pesa affatto andare a lavorare e condividere gioie e stanchezze con i miei colleghi. Proprio come in una grande famiglia ognuno ha la propria personalità ed il proprio carattere, che rende speciale il tempo passato insieme ed unica ogni giornata. Mi ritengo fortunata perché sono a disposizione di coloro che telefonano per avere informazioni e chiarimenti: mi piace sentirmi parte di qualcosa che può migliorare la qualità della vita altrui, e sentire che l’interlocutore a fine telefonata mi congeda soddisfatto delle informazioni ottenute mi rende piena di gioia. 2. Fin da piccola ho sempre avuto un grandissimo amore per tutto ciò che è inerente al campo dell’arte tanto da dedicare tutti i miei studi a quel meraviglioso mondo. A ciò va aggiunto il fatto che da sempre una parte fondamentale della mia vita è rappresentata dalla musica, che amo a tal punto da dedicarle parte di ogni singola giornata. Penso che tutto questo abbia sviluppato in me qualcosa di particolare… probabilmente una sensibilità tale che mi porta a vedere in modo sempre nuovo tutto quello che mi circonda e trovando il bello in ogni piccola cosa.
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NOME: Elena TITOLO: Iscritta al corso di Laurea in Medicina e Chirurgia RUOLO: Data Manager – Unità di Psicologia della Visione 1. Rispondo citando Steve Jobs nel suo discorso di Stanford del 2005: “Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l’unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate”. 2. In ILMO posso essere me stessa, valorizzare i miei pregi senza cercare di nascondere i miei difetti. Sono una persona solare che ama comunicare, e mi piace credere che il mio modo spontaneo e sincero arrivi diretto al cuore delle persone che si confrontano quotidianamente con me.
NOME: Lucio TITOLO: Dottore in Scienze Infermieristiche RUOLO: Coordinatore Area Medicale e Servizio Infermieristico 1. Il mio stimolo quotidiano consiste nella consapevolezza di lavorare in un contesto atipico, che rende unico e vincente chi lavora con mission. La mia filosofia è racchiusa in questa frase: “Essere nati senza invidia è indizio di essere nati con grandi qualità”. 2. In ILMO svolgo un compito particolare: assisto il Dottor Pinelli durante gli interventi chirurgici e seguo, sempre al suo fianco, le visite ai pazienti. La mia personalità trova piena valorizzazione sia sotto l’aspetto umano che quello tecnico, venendo messa a dura prova quotidianamente.
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NOME: Paola TITOLO: Grafica pubblicitaria RUOLO: Servizio Prenotazione Visite 1. La consapevolezza che ogni giornata favorirà la mia crescita interiore contribuisce alla mia realizzazione personale. Ogni persona incontrata rappresenta per me un’esperienza unica nel suo genere, lascia parte di sé stessa (paure, ansie) ed allo stesso tempo acquisisce parte del mio essere (sicurezza, calma e fermezza). Credo che per comunicare al meglio con gli altri sia importante conoscere se stessi. 2. La mia personalità viene valorizzata in ILMO attraverso lo sviluppo delle mie competenze, capacità ed attitudini professionali. Ho la possibilità di esprimere al meglio la mia personalità in un posto d’eccellenza che rappresenta il futuro della ricerca e dell’innovazione nel campo della chirurgia refrattiva. Il lavoro che svolgo è particolare: attento alle esigenze degli altri e soprattutto di qualità, in perfetta linea con la filosofia di ILMO.
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... ff a e lo st
Anche se una visita di persona rappresenta senza dubbio il modo migliore e più veritiero per entrare nel mondo (letteralmente senza confini) di ILMO, è altrettanto innegabile che alcuni numeri possano fornire un quadro più che eloquente di ciò che l’istituto diretto dal Dottor Roberto Pinelli rappresenta oggi. I pazienti che oggi si affidano ad ILMO giungono oltre che da tutta Italia, anche da numerose nazioni estere (USA, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Israele, Egitto, Emirati Arabi ed altri, in un autentico giro del mondo in… 365 giorni), caratterizzando un impegno che davvero non ha confini. L’anno che si sta ormai per concludere è stato caratterizzato dalla cifra record di 1960 interventi chirurgici, oltre a circa 6000 tra consulenze preoperatorie, visite generali, esami specialistici e di controllo. Una full immersion in campo oculistico che ha posto in grande evidenza non solo la competenza scientifica dello staff dell’ILMO, ma anche le tecniche e gli studi all’avanguardia che l’ormai celeberrimo istituto bresciano propone ai suoi pazienti ed alla comunità scientifica internazionale. Un raggio d’azione che ha già le carte in regola per un’ulteriore crescita prevista per il 2012, anno di ulteriore espansione in cui sono preventivati ben 2500 interventi e circa 7500 tra consulenze preoperatorie, visite generali, esami specialistici e di controllo. Numeri che non hanno davvero bisogno di commento e spiegazione, ma che ben illustrano cosa ILMO rappresenta oggi, e quale strada intenda percorrere per il futuro.
... ff a t e lo s
, e g e n erali 2011 to r ie, visit ra e p 60 0 0 o : o re ll p e o ntro c i d e Co nsu le nz it is e v cialist ici e sam i sp e i: 1960 ic rg c h ir u ti n e v r te n I erali, isio n e) visite g e n , 2012 (prev ie r to ra e llo: 750 0 e preo p d i co ntro e Co nsu le nz it is v e cialist ici e sam i sp e 250 0 c h ir u rg ici: Inter ve nti
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International School,
un’educazione aperta al mondo di Luca Marinoni
L’International School Brescia, che ha la sua sede in via don Orione a Botticino, lo scorso 6 settembre ha dato il via al proprio terzo anno scolastico. La conferma di un cammino ormai consolidato per una realtà che sin dal suo arrivo nel panorama educativo della nostra provincia ha destato davvero grande interesse. Un’attenzione che trova un’adeguata spiegazione nelle parole di Stefano Anzuinelli, amministrato delegato e principal (preside) dello stesso istituto: “La nostra è una scuola innovativa, con una specifica vocazione internazionale e aperta al mondo e alle sue evoluzioni. Una metodologia che non dimentica le principali tradizioni del nostro Paese (a cominciare naturalmente dal metodo agazziano che a Brescia non possiamo trascurare), ma nello stesso tempo si ispira alle linee guida dell’educazione più evoluta a livello internazionale al giorno d’oggi, una formazione che riserva un
occhio di riguardo alla cultura anglosassone e alla lingua inglese, che non a caso è la lingua nella quale, a parte l’ora di italiano quotidiana, si svolgono tutte le lezioni. In questo senso sono diversi gli aspetti nei quali la nostra scuola si distingue, a cominciare dal fatto che i nostri otto insegnanti sono tutti madre lingua inglesi. Accanto alla docente italiana, che svolge le lezioni di grammatica, sintassi e ortografia proprio per trasmettere ai ragazzi una padronanza adeguata della nostra lingua, abbiamo con noi due insegnanti americani, due irlandesi, un’inglese, uno dell’Irlanda del Nord e una neozelandese. Uno staff molto qualificato, che inserisce i nostri ragazzi in un’atmosfera di grande internazionalizzazione che senza dubbio sarà molto utile per il loro futuro”. In questo momento sono cinquanta i bambini che frequentano l’International School di Brescia, che è una delle dieci del gruppo, sorte 25
a partire dagli Anni Cinquanta in tutta Italia, con sedi a Milano (la prima), Roma, Bologna, Monza, Como, Modena, Siena, Palermo, Bergamo e, appunto, Brescia. La scuola, regolarmente riconosciuta dal Ministero Italiano Istruzione, Università e Ricerca, viene certificata e si ispira all’International Baccalaurate, un organismo scolastico riconosciuto in tutto il mondo, dal Canada all’Europa, dalla Cina sino, appunto, all’Italia. Le classi dell’istituto di Botticino (che prevedono un tetto massimo di quindici bambini ciascuna) partono con il primo anno, denominato “kindergarten” ed equivalente alla scuola dell’infanzia. A questa classe che prevede anche la possibilità di un “pre-kinderten” per bimbi anche solo di ventiquattro mesi, succede la seconda, “Transition”, che, a sua volta, apre poi la strada a “Grade One”, “Grade Two”, che corrisponde alla vecchia prima elementare, e “Grade Tree” (seconda). “Il nostro metodo didattico – prosegue il principal Anzuinelli, che è anche uno dei tre soci dell’istituto con la dottoressa Simonetta Forbice, pedagogista, e Omar Bonomelli – vuole preparare le nuove generazioni ad inserirsi in un mondo che non solo sta cambiando rapidamente, ma che ha anche abbattuto le barriere e le stesse frontiere che esistevano sino a pochi anni fa. Le famiglie che quindi decidono di trasmettere ai loro figli un tipo di educazione “globale” possono rivolgersi a noi e lo fanno nella convinzione di ricevere un servizio non solo di alta qualità e professionalità, ma anche strettamente legato a tutte le innovazioni del settore. Il nostro è un percorso formativo diverso da quello tradizionale e proprio per questo chi si rivolge a noi lo fa nella certezza di poter contare su tutti gli strumenti più moderni ed innovativi, su tutte le conoscenze e gli insegnamenti che ormai fanno parte 26 BRESCIA UP
di una società sempre più in evoluzione”. In questo senso, anche se si potrebbe parlare a lungo della prerogative dell’International School, Stefano Anzuinelli sintetizza alcuni punti che meritano decisamente l’attenzione generale: “Tra le caratteristiche che il nostro istituto propone, accanto ad un servizio di autobus che riveste ovviamente grande importanza per la sicurezza dei nostri scolari che vengono da fuori e per la serenità dei loro
genitori, mi piace cogliere l’occasione per ricordare alcune iniziative che rappresentano per noi un valido motivo d’orgoglio. Comincerei con lo studio del cinese mandarino che quest’anno proponiamo nelle classi da “Grade One” in su. Un’iniziativa, seguita da un’insegnante cinese, che prosegue la linea dei gemellaggi che abbiamo realizzato anche negli anni passati (in particolare con la Hwa Chong International School di Singapore) e che vuole aprire le porte di un sistema educativo come quello orientale che al giorno d’oggi rappresenta uno dei migliori a livello internazionale (senza dimenticare, naturalmente, che una delle zone che in questo momento stanno vivendo lo sviluppo più significativo è proprio quella del Pacifico). Mi piace poi sottolineare – prosegue Stefano Anzuinelli – che i nostri alunni nella loro attività quotidiana non utilizzano solo libri, quaderni o la classica lavagna. Ogni nostro scolaro utilizza un iPad. L’insegnamento si avvale infatti di un sistema multimediale, frutto di un progetto con Apple e dove vengono riproposte on line le lezioni. E’ un sistema nel quale crediamo molto e in preparazione del quale i nostri docenti hanno partecipato ad appositi corsi formativi con gli Apple Mentor. Senza dubbio si tratta di un passo verso il futuro, che non coinvolge solo i bambini, visto che gli stessi genitori partecipano a questa attività. E’ infatti sempre un adulto che scarica l’applicazione e sono sempre i genitori ad accompagnare i figli in questi primi rudimenti dell’utilizzo di uno strumento così evoluto. Tra le nostre proposte, infine, citerei le attività collaterali. Sono i corsi ludico-formativi del pomeriggio, che propongono ai nostri scolari le attività più disparate con il preciso intento di offrire loro uno spazio divertente, ma ancora istruttivo”.
L’APPUNTAMENTO DEL 21 DICEMBRE AL S. BARNABA In tutta questa attività tanto intensa quanto innovativa, c’è un vero e proprio evento che merita di essere sottolineato. Mercoledì 21 dicembre, infatti, alle ore 17:30, l’International School of Brescia presenterà al S. Barnaba di corso Magenta a Brescia la rappresentazione natalizia “Old Time Christmas”. Uno spettacolo aperto a tutti (l’ingresso è ovviamente gratuito) che coinvolgerà tutti i cinquanta bambini dell’istituto di Botticino, con i piccoli protagonisti sul palco dai 24 mesi sino agli 8/9 anni. Uno spettacolo che vuole raccontare un Natale di stile vittoriano e che prosegue il filone aperto lo scorso 26 gennaio 2010 dalla rappresentazione della “Bisbetica domata” recitata dai ragazzi tra i 15 ed i 18 anni dell’International School di Milano. Una serata, ovviamente tutta in inglese, che aveva ricevuto ampi consensi e che ora si spera di poter rivivere con la recitazione dei piccoli scolari bresciani, che vogliono cogliere l’occasione per mostrare a genitori, parenti e amici tutto quello che hanno appreso. L’iniziativa, che si avvale della collaborazione del Comune di Brescia che ha messo a disposizione una location così prestigiosa, sarà anche l’occasione per realizzare una raccolta di fondi per l’Onlus “L’Albero della Vita” per le adozioni a distanza. Al termine i presenti potranno riunirsi per un simpatico scambio di auguri che affiancherà l’italianissimo panettone ad un ginger bread in puro stile anglosassone. Un’altra opportunità per imparare qualcosa di nuovo e crescere sempre più aperti alle usanze e alle idee del mondo.
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Cavallerizza Bettoni, dove l’equitazione è una filosofia di vita
di Luca Marinoni
C’è un luogo che per Brescia rappresenta al tempo stesso un motivo d’orgoglio e un prezioso punto di riferimento a… cavallo (visto l’argomento quale termine potrebbe essere migliore?) tra sport, storia e cultura. Si tratta della Cavallerizza Alessandro Bettoni, una delle società sportive equestri più antiche d’Italia. Un fiore all’occhiello per l’intera comunità bresciana, che proprio da un anno a questa parte ha iniziato un cammino completamente rinnovato che punta con tanta passione e grande voglia di fare a costruire un legame diretto e sempre più intenso con tutta Brescia. UN CIRCOLO CHE PROFUMA DI STORIA Il sodalizio attualmente presieduto da Michele Enzo Alberti è stato fondato ufficialmente nel 1945, ma l’intera, coinvolgente vicenda affonda le sue radici molto più indietro nel tempo. In effetti il tutto nasce sul finire del
Settecento e per la precisione nel 1797, quando sorge a Brescia il primo circolo ippico cittadino. Erano gli anni della presenza francese e lo stesso spirito napoleonico favorisce la nascita di questa nuova realtà che è di proprietà della città e tale rimane, seguendo le alterne vicende proposte dalla storia, fino al ’45, quando i tedeschi, nella loro ritirata, rubano tutti i cavalli. Una situazione che porta alle lamentele del gestore dell’epoca, Piero Barboglio, che ribadisce “l’assoluta inattività del circolo perché sono stati requisiti tutti i quadrupedi”. Nonostante un “intoppo” di questo genere, che costringerebbe alla resa anche la persona più tenace, Barboglio non intende perdersi d’animo e unisce le sue forze con Osvaldo Fenaroli, Alessandro Bettoni e Ippolito Guaineri, facendo così nascere l’associazione sportiva che poi saprà costruirsi nel corso degli anni un cammino ricco di successi e di trionfi. E’ infatti da questa realtà che porta avanti la sua attività sino ai giorni nostri che escono 29
olimpionici e grandi campioni, una realtà che diventa ben presto una scuola federale di equitazione e che si dedica, oltre che alla promozione ed alla diffusione di questo sport, alla creazione di un rapporto privilegiato con i giovani (con intenti anche educativi e formativi) e con le persone diversamente abili (con le quali avvia un programma che rappresenta anche ai giorni nostri una continua scoperta). Dopo la lunga storia vissuta e il ruolo da protagonista esercitato per tanti anni, la Cavallerizza Alessandro Bettoni va incontro ad un prolungato stato di abbandono e di declino. Una fase molto difficile, che viene interrotta (finalmente) con entusiasmo e grande determinazione nel novembre del 2010. E’ in quella data che la società rifiorisce. I soci danno vita ad un nuovo programma, attingendo ai valori e filosofia storica dell’associazione, che non solo punta a porre la cavallerizza al centro dell’attenzione generale, ma si prefigge di realizzare un legame diretto e privilegiato con l’intera comunità bresciana. Un progetto ambizioso e che esige un impegno assai oneroso, che il nuovo presidente Alberti, coadiuvato dal vice-presidente Gabriele Bianchi, dall’attuale Consiglio, soci ed istruttori, portano avanti sempre nella illustre sede della cascina Chiappa, uno splendido edificio di fine Seicento di proprietà del Comune che si trova alla periferia della città e su un’attività che si spinge in diverse direzioni. CORSI PER TUTTI I GUSTI E UNA NUOVA CULTURA La conferma degli importantissimi risultati raggiunti in 30 BRESCIA UP
questo anno che ha segnato l’inizio di una vera e propria nuova era per la Cavallerizza Alessandro Bettoni la possiamo trovare nei numeri e nell’attività quotidiana che viene portata avanti. In questo momento i soci sono 330 e i cavalli oltre 80. Gli istruttori che operano all’interno di questa scuola che promuove l’equitazione in tutte le sue forme sono cinque, per un totale di 1.500 ore di lezione al mese. Le discipline attualmente insegnate partono con il dressage, che è la base dell’equitazione, e proseguono con specialità come il salto ad ostacoli e il volteggio, mentre sta per partire un ulteriore corso di attacchi (conduzione delle carrozze) che ribadisce una volta di più la completezza dei programmi e degli insegnamenti della cavallerizza che, proprio come una normale scuola, propone corsi a vari livelli e classi diverse. In questo senso l’attività parte con i corsi di formazione (rivolti ai bambini dai 3 ai 6 anni) e prosegue con quelli rivolti ai ragazzi dai 7 ai 14 anni, proseguendo poi con l’attività rivolta agli juniores e, infine, ai seniores. Un capitolo a parte in tutto questo intenso impegno spetta all’attività che viene dedicata ai diversamente abili e alle persone alle prese con particolari patologie. In questo caso l’ippoterapia riesce a raggiungere risultati di assoluto rilievo, che spesso possono essere paragonati a veri e propri miracoli, proprio come è sempre un miracolo il sorriso stampato sulla bocca di chi, nonostante le problematiche con le quali si trova a convivere, può estraniarsi da ogni difficoltà in sella ad un cavallo oppure ad un pony. Proprio questi ultimi costituiscono una colonna portante dell’attività della Cavallerizza Alessandro Bettoni. Godono di un legame privilegiato con i più giovani e
sono i protagonisti di diversi progetti che sta portando avanti il sodalizio del presidente Alberti, come nel caso di Ponyland, una vera e propria area protetta destinata a bambini e disabili realizzata nel giugno del 2011, grazie alla partecipazione e sostegno di molti amici e sponsors. Tra le note salienti che ribadiscono il rinnovato spirito che da un anno a questa parte guida il sodalizio sportivo cittadino merita di essere sottolineata la presenza in pianta stabile di uno staff di istruttori che assicura qualità, competenza e passione ai corsi che vengono proposti all’interno della cavallerizza. Il direttore della scuola è Thierry Merel, che guida una squadra più che qualificata composta dal maestro Italo Smussi (direttore tecnico che si occupa in particolare del salto ostacoli), dalla dotto-
ressa Veronica Zivnova (scuola base, dressage e monta classica di Alta Scuola), dalla dottoressa Alice Neri (responsabile del progetto pony e dell’attività con i disabili), dall’aiuto istruttore, il cavalier Stefano Smussi nonche’ il cavaliere Ezio Zanola entrambe in fase di definizione del proprio percorso formativo come istruttori; dalla dottoressa Sandra Valseriati (psicologa con indirizzo pedagogico-infantile). È questo gruppo così qualificato, che verrà ulteriormente alimentato dall’inserimento di altri Istruttori qualificati con i quali si stanno definendo gli accordi, e che lavora ogni giorno in perfetta sintonia a portare avanti i programmi e la filosofia di una scuola di equitazione che proprio attraverso questo sport ed i cavalli si prefigge di costruire qualcosa che sia in grado
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di andare al di là del semplice agonismo e possa giungere ad educare le nuove generazioni e ad aiutare chi ne ha bisogno. LA SERIETA’ DI UN PROGRAMMA Tutto questo e molto altro ancora rappresentano il vero e proprio motivo d’orgoglio di una società sportiva equestre che in un solo anno ha saputo compiere passi da gigante. In questo senso, proprio grazie alla presenza di personale particolarmente qualificato, la Cavallerizza Bettoni ha saputo conquistare immediatamente la stima e la considerazione ai massimi livelli. Nello stesso tempo, proprio per portare avanti un cammino di crescita efficace e concreto, è stata scelta con decisione la linea delle collaborazioni con le più rinomate scuole d’equitazione internazionali, come avviene per la Real Escuela Andaluza de arte equestre in Spagna o per l’Ecole Nationale d’Equitation de Saumur in Francia, sede della prestigiosa “Cadre Noir” elite di Ecuyer, (dove, tra l’altro, ha maturato la sua formazione il direttore della scuola bresciana Thierry Merel). È proprio in questi giorni, 25 novembre 2011, che sono state messe le basi di una importante collaborazione tra la Cavallerizza Bettoni e la scuola di Saumur grazie all’incontro tra il direttore generale Monsieur D’Artois, il direttore tecnico Equyer Enchef colonnello Faure e tutto lo staff dirigenziale della scuola francese e la delegazione bresciana della Cavallerizza A.Bettoni rappresentata dal Presidente Michele Enzo Alberti, dal Vice Presidente Gabriele Bianchi e dal direttore tecnico Thierry Merel.
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Una serie di gemellaggi che, grazie anche alla collaborazione con Amerigo Viaggi, darà vita ad una serie di iniziative internazionali, con l’organizzazione di gruppi di allievi della Cavallerizza che si recheranno all’estero (Francia e Spagna come già anticipato, ma anche Germania, Austria e Irlanda) per approfondire la loro preparazione (oltre che per conoscere luoghi e modi di vivere diversi nonché migliorare le conoscenze linguistiche). Un’altra collaborazione molto importante è invece quella che ha preso forma con il Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo Marco Polo, attraverso la quale e’ stato concordato l’avvio di un Corso di Equitazione riservato agli studenti del Marco Polo e che sta gia’ conquistando gli studenti bresciani. Tutto questo ed altro ancora per un autentico progetto di rinascita che in breve tempo ha trovato l’assenso e condivisione del Comune di Brescia che ha compreso subito e fino in fondo la portata di quello che i soci della Cavallerizza Bettoni erano intenzionati a realizzare. Grazie, quindi, anche al sostegno espresso della Giunta (con il sindaco Paroli, il Vice sindaco Rolfi e tutti gli assessori in prima fila a dare il loro apporto) e della S. Filippo spa del presidente Simone Massenza, è stata investita la ragguardevole cifra di oltre 600.000 euro per il rifacimento dei tetti della cascina Chiappa. Il primo lotto è stato già completato e a febbraio partiranno i lavori per il secondo ed ultimo lotto. In tal senso un particolare ringraziamento va rivolto all’assessore Dott. Labolani ed al suo staff per l’importante intervento realizzato in poco tempo ed a regola d’arte.Un’azione efficace e concreta che ha dimostrato agli amministratori cittadini non solo la serietà
dei programmi del Consiglio guidato dal presidente Alberti, ma anche la bontà dell’idea e dell’ambizioso progetto di mettere a disposizione di tutta la comunità una realtà alla portata di tutti ed in grado di costruire qualcosa di positivo per l’intera città e per le nuove generazioni. Si spiegano con questa voglia di creare un vincolo diretto e privilegiato con Brescia anche le numerose partecipazioni che la Cavallerizza Bettoni sta portando avanti a manifestazioni come la giostra di Brescia o le sfilate a S. Faustino, a Borgo Trento (con la bellezza di trecento battesimi della sella), in piazza della Loggia e al Museo della Mille Miglia. Un occhio di riguardo in questo senso
Tutte queste iniziative, soprattutto in un momento di notevole difficoltà economica come quello che stiamo attraversando, hanno però bisogno di essere sostenute anche a livello economico. È per questo che, accanto al già ricordato sostegno del Comune e della S. Filippo spa, la Cavallerizza Bettoni ha chiamato al suo fianco per condividere questo cammino una serie di partner che non solo meritano un ringraziamento particolare, ma che rivestono un ruolo fondamentale per il buon andamento di questi progetti. In questo senso merita di essere ricordata IT’S_ Comunicazione di Maurizio Balzarini, l’agenzia di comunicazione che ha sposato con convinzione la filosofia e
spetta a proposte speciali come “Ponyland”, il progetto che proprio attraverso i pony si rivolge ai bambini e ai disabili, e a tutte le iniziative che vengono portate avanti con Fobap: Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili, che hanno lo scopo specifico di aiutare bambini, ragazzi ed adulti con varie problematiche attraverso questi animali bellissimi e docili. Se a tutto questo aggiungiamo un’iniziativa carica di significato come l’open day, che periodicamente durante l’anno, apre la sede della Cavallerizza a tutti i bresciani, possiamo agevolmente comprendere perché ormai questa prestigiosa società equestre può essere definita a buon diritto un patrimonio di tutti i bresciani, con caratteristiche “nostrane” ma con una nuova veste mitteleuropea.
l’entusiasmo della società presieduta da Michele Enzo Alberti, curando gli eventi principali di quest’ultimo anno e realizzando corporate, brochure e dépliant illustrativi. IT’S_Comunicazione si occupa infatti di comunicazione ad ampio raggio: dalla realizzazione di website allo studio della corporate, dalla progettazione di campagne di advertising a quelle di web marketing, che comprendono servizi di newsletter, azioni di social marketing, ottimizzazione per i motori di ricerca e molto altro. Vogliamo ricordare anche tutti gli altri professionisti con cui abbiamo formato una vera e propria squadra, che raccoglie diverse specializzazioni in un unico disegno, tanto complesso quanto articolato. È questo il caso della Horse & Green di Mauro Losio ed Elena Vallardi: oltre al negozio di Desenzano, la selleria ha aperto un punto vendita all’interno della Cavallerizza, dimostrando di credere profondamente nel progetto e di voler investire per la
UN CAMMINO IMPORTANTE CHE RICHIEDE UN SOSTEGNO DI RILIEVO
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sua riuscita con tutto l’entusiasmo e la grande competenza che la contraddistingue, e che permette di consigliare sempre la sella giusta per ciascun cavallo e per ciascun cavaliere: perché l’equitazione deve essere per tutti, ma senza mai rinunciare alla qualità e alla sicurezza. Nel campo dell’istruzione vogliamo citare l’Istituto Paritario Marco Polo, la scuola di Brescia che propone due licei (liceo scientifico e liceo delle scienze umane) con potenziamento sportivo. L’istituto ha inserito l’equitazione nelle attività pianificate perché crede nella valenza formativa di questa disciplina, che aiuta gli adolescenti a focalizzare i concetti di regola, di responsabilità e di rispetto; ha scelto la Cavallerizza Bettoni perché ha visto in noi un interlocutore qualificato che condivide l’approccio allo sport equestre come una grande occasione di crescita per i ragazzi. Ringraziamo anche il C.F.R., il Centro di Fisioterapia Riabilitativa per equini di Claudia Turchi, che è presente all’interno della Cavallerizza Bettoni con una struttura aperta anche a tutti i Medici Veterinari e finalizzata alla cura e alla riabilitazione dei cavalli che hanno subito traumi o interventi chirurgici. Qui il dottor Guido Bignetti e il dottor Omar Boccardi, grazie alla loro lunga esperienza
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e alle tecnologie a l l ’ ava n g u a r d i a , uniche in Italia, offrono ai cavalli ricoverati e scuderizzati la possibilità di recuperare al meglio e nel minor tempo possibile le migliori condizioni fisiche. Rientra sempre in questa situazione il già citato caso della Amerigo Viaggi, che è anche un valido partner per i viaggi di istruzione e di incontro all’estero che la scuola d’equitazione organizza con indubbia frequenza. Ma il vasto ed affascinante mondo della Cavallerizza Alessandro Bettoni comprende ancora molte altre scoperte e tante cose da conoscere. Un viaggio che sicuramente vale la pena di proseguire per poter stringere il legame desiderato con la società sportiva equestre che rappresenta il fiore all’occhiello della nostra città.
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Abbattiamo questa crisi facciamolo senza alzare troppa polvere
I lavori di demolizione richiedono una cura particolare sia in fase di pianificazione sia in fase di esecuzione. E’ necessario ribadire che il contrattista deve per primo osservare le regole di sicurezza sia sul posto di lavoro sia nelle immediate vicinanze. Le operazioni di demolizioni non possono iniziare prima di essersi accertati che tutte le regole inerenti la sicurezza siano state osservate. Un tecnico abilitato deve accertare che ci sia stabilità nella struttura da demolire. Ci si deve assicurare che le parti interessate possano sostenere il peso delle macchine che ci andranno a lavorare. Tutti gli attacchi delle utenze (luce, gas etc.) debbono essere interrotti prima dell’inizio delle operazioni di demolizione. Il tecnico predisposto deve comunicare fin dall’inizio se c’è possibilità di incontrare, durante le ope-
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razioni di demolizione collegamenti particolari delle travi nelle murature adiacenti. Questo spesso è difficile perché la documentazione delle varie strutture è incompleta e pertanto bisogna eseguire degli assaggi con demolitori manuali. Qualche volta è più opportuno utilizzare attrezzature più grandi per essere sicuri che la distanza di sicurezza venga mantenuta e che sia a disposizione una certa riserva di potenza utilizzabile. Esistono oggi una vasta serie di regole e normative indirizzate alla protezione dell’ambiente e delle persone che in esso vivono, ed è importante che queste regole vengano osservate e seguite ogni volta che si pianifica l’attuazione di un progetto di demolizione. Per questo motivo Corbat spa mette a disposizione una squadra di tecnici altamente specializzati pronti a valutare tutte le conseguenze da tenere in considerazione per una
corretta demolizione che brevemente riassumiamo: Le Vibrazioni I demolitori idraulici possono causare vibrazioni nel terreno che disturbano i residenti anche se le stesse non sono dannose. Questo problema deve essere preso in considerazione nella preparazione di un progetto di demolizione. Pertanto siamo in grado di misurare le vibrazioni indotte, caratterizzazione dinamiche e studio di danni indotti. Le pinze selezionatrici, le pinze di demolizione, gli utensili Frantumatori rispettano i limiti della normativa. Rumorosità Un lavoro di demolizione può causare rumore eccessivo. Nel rispetto delle regole e norme in questo campo, è importante fare una distinzione tra chi utilizza attrezzi di demolizione da una parte e residenti dall’altra. I demolitori della Corbat montati su macchine semoventi sono tra i più potenti ed, allo stesso tempo, i più silenziosi esistenti sul mercato. In sostanza questo significa che la durata nel tempo di questo disturbo per i residenti dell’area di operazione, può essere ridotto al minimo grazie all’uso di queste attrezzature altamente efficienti.
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Polvere Molti lavori di demolizione sono sorgente di polvere, per esempio quando si frantumano in detriti di piccole dimensioni i pezzi di strutture di costruzioni abbattute. Il miglior rimedio per abbattere la polvere durante le operazioni di demolizione è spruzzare acqua sul materiale da frantumare con appositi nebulizzatori.
causare nessun problema. Altro settore molto attivo risulta essere quello le bonifiche sia di terreni contaminati che industrie dismesse. A questo scopo ci stiamo proponendo ai nostri clienti, e non, per le scelte più vantaggiose sia sotto l’aspetto economico che di fattibilità. Stiamo per tanto supportando i nostri committente a districarsi nel sempre più complesso mondo della normativa ambientale.
OBBIETTIVI FUTURI Oggi Corbat si è specializzata sia nelle assistenze di demolizione alle imprese edili sia nella demolizione dei solai che dei pavimenti interni ai fabbricati. Questo servizio è stato introdotto e ha avuto un ottimo successo nella demolizione del tribunale dell’Aquila, pertanto assendo il futuro delle demolizioni anche nelle opere di restauro e risanamenti si è specializzata una squadra operativa per questa nicchia di demolizioni speciali. Corbat inoltre si è specializzata nella programmazione dei lavori da svolgere mediante la redazione di gant specifici per le tempistiche necessaria alla valutazioni finanziarie degli investimenti. A questo scopo si è accettata una sfida presso l’area di servizio Mychef di Bologna che in soli 18 giorni prevedeva sia la demolizione che gli sbancamenti compresa formazione di piano finito pronto per il getto della platea. I lavori sono terminati con puntualità e senza
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Pertanto tutto ciò che sembra difficile o impossibile oggi Corbat, avendo investito molto nella formazione di dipendenti e tecnici collaboratori, riesce a soddisfare al meglio le richieste degli operatori del settore.
Donne e Armi:
un’anno con i fucili delle sorelle Fausti e le cacciatrici trentine
da sinistra: Elena, Barbara e Giovanna Le sorelle FAUSTI, imprenditrici di successo e titolari dell’omonimo marchio, da sempre attente al connubio donne & armi, hanno conosciuto durante un’esposizione del settore un gruppo di cacciatrici del trentino con le quali è nata da subito una bella amicizia che si è poi tramutata in un’attiva collaborazione. FAUSTI, infatti, primeggia da sempre per le sue armi prodotte “su misura” ed in particolar modo per i piccoli calibri, fucili che si adattano anche all’utilizzo da parte del “gentil” sesso. Visto l’apprezzamento dimostrato dal “gruppo cacciatrici trentine” per queste creazioni si è pensato di unire le due compagini: da un lato quella della FAUSTI con i suoi 40 BRESCIA UP
prodotti e dall’altro le cacciatrici con la loro passione. Da questa unione è nato “un’anno da sfogliare” nel quale è possibile ammirare le creazioni FAUSTI brandeggiate dalle cacciatrici immerse nella natura. Quindi le sorelle FAUSTI da sempre attente a promuovere una caccia etica, hanno pensato doveroso, dopo essersi imposte in un mondo prettamente maschile, supportare un gruppo di donne cacciatrici che da due anni stà portando avanti con successo molte attività atte a divulgare la vera passione per la caccia. Dal canto loro le cacciatrici devolveranno il ricavato della vendita del calendario in giornate di beneficenza con anziani e portatori di handicap sul loro territorio. Hanno
così pensato di aiutare qualcuno vicino a loro. Per prenotazioni rivolgersi a Antonella Berteotti cell.338/9746874 mail anto.berta@gmail.com o a Eddi Titta cell. 349/4292372 mail t.eddi@hotmail.it costo calendario € 5,00 + spese di spedizione INFORMAZIONI GENERALI SUL GRUPPO CACCIATRICI TRENTINE La presenza femminile nel mondo venatorio trentino come ovunque è numericamente minoritaria (le cacciatrici trentine sono un centinaio su 7000 praticanti). Non solo donne con doppiette nelle vallate di montagna, ma anche in zone diciamo così urbane e pre urbane. Proveniamo da tutte le vallate della provincia, svolgiamo professioni più diverse: dall’impiegata, alla commerciante, alla parrucchiera, all’insegnate ma anche alle studentesse e come fiore all’occhiello anche da pensionate. Siamo donne sposate, nubili, mamme. Nel 2009 abbiamo dato vita ufficialmente ad un sodalizio, il “gruppo cacciatrici trentine”; eletto democraticamente un direttivo e da subito dato vita e prova di grande spirito di iniziativa. Lungo l’elenco delle manifestazioni organizzate in questi due spendidi anni trascorsi, mostre di fauna e flora, serate informative nell’ambito caccia, progetti impegnativi nell’ambito della Riva Expo Caccia e Pesca e quant’altro. Ci siamo soprattutto impegnate per dare una giusta comunicazione di cosa è la caccia, contatto e difesa della natura, dell’ambiente che ci circonda, suoni e rumori ascoltati in silenzio, il peso dello zaino, la fatica, la preda individuata, osservata, capita e poi.... il momento dello sparo, del prelievo nella convinzione che con quell’atto stai partecipando e contribuendo a quell’equilibrio naturale che da quando il mondo esiste regola la nostra vita.
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Vls presenta i camini del futuro di Luca Marinoni - Ph. Selene Z.
In centro a Brescia, in corso Cavour, c’è un negozio che dev’essere assolutamente conosciuto (soprattutto in un periodo come questo nel quale il freddo si fa sentire…). La sigla, WLS, Wood Style Stone dei fratelli Luca e Simone Valseriati, a prima vista spiega un po’ poco, ma rappresenta in ogni caso una realtà tutta da scoprire, che presenta (spesso anche in via esclusiva) prodotti veramente particolari per la casa (compreso l’originale e utilissimo zoccolo illuminato che da un tocco sempre speciale alle stanze nelle quali viene inserito). Una proposta molto ampia, che va dai pavimenti e rivestimenti alla loro posa in opera, sino a comprendere mobiletti originali e caloriferi davvero sfiziosi. Il tutto con un doveroso occhio di riguardo riservato a quello che, giustamente, sta diventando sempre di più il
fiore all’occhiello per i Valseriati i speciali caminetti che rappresentano una vera e propria rivoluzione. In effetti i caminetti che si possono ammirare nel fornito show room di corso Cavour funzionano con un innovativo sistema al bioetanolo, un sistema che consente una lunga serie di vantaggi. Questi autentici camini del futuro non hanno bisogno di canne fumarie, non fanno fumo e non richiedono tutte quelle faticose (e costose) operazioni che esigono i loro “concorrenti tradizionali” che, proprio grazie a questo rivoluzionario sistema, possono essere considerati improvvisamente superati. Infatti c’è un nuovo prodotto che per creare calore utilizza un elemento in tutto e per tutto naturale come l’estratto di barbabietola, un elemento perfettamente ecoso43
stenibile, che non fa odore e non inquina e che svolge in tutto e per tutto la preziosa funzione che viene realizzata da quelli che ormai possiamo definire i “fuochi tradizionali”. In un periodo come questo che legna non solo costa soldi e fatica, ma porta con sé crescenti difficoltà (compreso il divieto di utilizzo in città in determinati periodi), l’utilizzo di questi rivoluzionari caminetti è la grande trovata che può risolvere ogni cosa. Una innovazione sicura e già attentamente sperimentata, che Luca e Simone Valseriati propongono con motivato orgoglio e che rappresenta il frutto di un impegno ed una passione verso il settore della costruzione e della casa, trasmesso loro dal padre, che ha tracciato questa via e che continua a seguire i progetti dei figli con immutato coinvolgimento. In effetti i Valseriati, all’interno della qualificata gamma di servizi che propongono alla loro clientela, si distinguono anche per la posa in opera di pavimenti riuscendo a realizzare pure i desideri e le esigenze più particolari. Le piastrelle ed i pavimenti utilizzati sono di primissima qualità e la stessa operazione pratica destinata a realizzare il nuovo pavimento segue le modalità più consolidate e tradizionali di quest’attività. Un lavoro fatto con passione e competenza, che presenta due prerogative molto importanti nei pavimenti in legno (davvero di gran moda in questo periodo) e in un’operazione che Luca e Simone Valseriati riescono a realizzare “chiavi in mano” come il rifacimento. In questo senso, in effetti, basta che il cliente mostri il pavimento desiderato 44 BRESCIA UP
e rapidamente la sua stanza prenderà nuova vita, senza creare problemi con le porte (e la loro diversa sistemazione) e, nello stesso tempo, senza sporcare o esigere ulteriori interventi. Requisiti di efficacia, professionalità e grande competenza che stanno trovando la loro massima espressione, come abbiamo intravisto, nella collezione dei nuovi caminetti che lo show room di corso Cavour presenta nelle forme e nei modelli più disparati, pronti per essere inseriti in qualsiasi tipo di stanza. La persona che vuole usufruire del calore e della passione e di un vero fuoco, amico dell’ambiente e privo di problemi e fatiche, non deve fare altro che recarsi nel negozio in centro a Brescia e scegliere il modello preferito o quello che meglio si adatta al proprio arredamento. Subito dopo i Valseriati effettueranno un’installazione tanto rapida quanto efficace. Da quel momento la casa potrà presentare i vantaggi e le suggestive armonie del fuoco, senza però aggiungere tutte le incombenze che i camini tradizionali (per i quali si sta preparando la pensione…) comportano, dal sempre faticoso trasporto della legna, al fumo che invade la casa, dalla cenere da raccogliere a tutte quelle sostanze poco gradite all’ambiente che in questo modo vengono prodotte. La WLS, Wood Style Stone ha aperto una nuova era che merita di essere conosciuta di persona il prima possibile!
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L’eccellenza manifatturiera bresciana Style & Trends a/i 2011-12
La 3° edizione di 11 BMODE Moda & Design svolta- in qualità di ente capofila della manifestazione, con la si nel mese di settembre scorso, ha riscoperto il valore Camera di Commercio di Brescia, la Regione Lombardia e la collaborazione di Ascom Confcommercio, Confeserdell’eccellenza manifatturiera bresciana. Quattro artigiani bresciani hanno creato l’immagine centi, Compagnia delle Opere di Brescia, Associazione STYLE & TRENDS A/I 2011-12, mostrando l’eccellen- Artigiani, Bresciatourism e Consorzio Brescia Centro. za del MADE IN BRESCIA, un modo per rivitalizzare Segreteria organizzativa Tam Tam Comunicazione & l’artigianalità territoriale, per preservarne la legittimità, Copy – Direzione artistica prof. Dario Polatti - Casting l’autenticità e l’originalità e trasmetterne nel tempo, la Agenzia Onoma. sua durevole bellezza e la sua straordinaria qualità. STYLE & TRENDS vuole anche sensibilizzare e mostrare alle nuove generazioni la bellezza dei mestieri d’arte, che è nostra eredità e nostro vanto. Il progetto nasce da un lavoro di filiera, da una collaborazione dinamica e creativa tra la Cooperativa S-Arte (sarte@cooperativaesse.it) che ha realizzato l’abito, Clara Immagine (www. claralombardi.com) hair and make up artist che ha 15 - 18 Settembre 2011 curato l’acconciatura ed il trucco, Valentina Saleri (valentina.saleri@email.it) shoe designer che ha disegnato e realizzato le scarpe, e Buccio l’arte dell’oro (www.bucciolartedelloro.it) che ha disegnato e realizzato i gioielli. Da questa unione di forze, è nata una tendenza, un modo di vestire unico, caratterizzato dal “su misura” e dal rigorosamente fatto a mano. Il look della stagione A/I 2011-12 è per una donna elegante, seducente, bella e capricciosa. 11 BMODE è un progetto inserito all’interno del programma DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO, meglio conosciuto come DUC, promosso dal Comune di Brescia con l’Assessorato al Marketing Urbano, Commercio e Tutela del consumatore, 58 BRESCIA UP
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CUS Brescia & Tiro a Volo: adrenalina, emozione, glamour.
di Roberto Zarrillo; Foto di Maurizio Bellet
Una bellissima storia d’amore quella tra il Tiro a Volo ed il CUS Brescia. Iniziata oltre due anni fa il movimento tiroavolistico universitario conta su un ampio bacino di appassionati: oltre 150 atleti coinvolti nel 2011 attraverso un passaparola frizzante ed una febbre di tiro a volo in continua espansione. Unisci l’adrenalina e l’emozione di rompere un piattello, mixalo con il glamour di imbracciare un arma di produzione bresciana: una ricetta vincente che ha permesso un rapido sviluppo dell’attività del CUS Brescia, nel primo sport, per età anagrafica, praticato dall’uomo. Lo sviluppo del tiro a volo è favorito dalla legame in-
trinseco che questo sport ha con il tessuto bresciano: la provincia di Brescia e le sue aziende armiere, con Beretta capofila, rappresentano nel mondo l’eccellenza della produzione dei fucili per il tiro a volo. Gli atleti Italiani e bresciani, vantano un’ infinità di successi in campo internazionale. Il Tiro a Volo, i fucili di produzione Bresciana, l’Università degli Studi di Brescia, elementi che ogni giorno celebrano la provincia di Brescia nel mondo, per la prima volta tutti insieme, in ottica di sinergica promozione dello sport e della vita all’aria aperta. Certo perché parlando di tiro a volo, parliamo di valori, intrinseci nello sport, e specifici di questa disciplina: 61
l’amore per la vita all’aria aperta, la capacità di controllo delle proprie emozioni e di concentrazione e la maturità di utilizzare l’arma con l’adeguato rispetto. Uno sport che permette di crescere, a qualsiasi età, per donne ed uomini. Buoni sportivi per formare buoni cittadini. Il CUS Brescia è un accademia che offre una formazione completa teorica e pratica per trasformare l’apprendimento in un’esperienza unica, indimenticabile. Corsi di tiro esclusivo, che consentono di muovere i primi passi in pedana sotto la guida di istruttori di grande esperienza, tra i quali un Campione del Mondo. Attraverso una formazione teorica ed un percorso di cinque lezioni pratiche, gli Istruttori sanno guidare i tiratori nella conoscenza di una delle più affascinanti discipline sportive da pedana, in assoluta sicurezza. Da un lato la partnership con Beretta, storica fabbrica d’armi di Gardone Val Trompia, che griffa il CUS Brescia, con la migliore attrezzatura per il tiro a volo: fucili affidabili e di ultima generazione ed abbigliamento ed accessori per vivere il tiro a volo in sicurezza e con il massimo del confort. Dall’altro la scelta di allenatori di caratura internazionale, abili a trasmettere le regole, i segreti e soprattutto la passione per il tiro a volo ai neo-tiratori. Oltre alla punta di diamante della proposta del CUS, il brescianissimo, Dario Anguissola, giovane pluricampione del mondo di Tiro a Volo e medaglia 62 BRESCIA UP
d’oro del CONI al valore sportivo, è doveroso ricordare l’istruttore internazionale Giulio Timpini, già maestro incisore in Fabbrica d’Armi Beretta, Luca Compagnoni e l’istruttore federale Francesco Giavazzi, a cui è affidato il gruppo di tiratori esperti della pre-agonistica. Numerosi i successi del CUS Brescia nel 2011 a partire da quelli agli ultimi campioni nazionali universitari. Proprio lo scorso 15 Novembre, nella sala consiliare della facoltà di ingegneria dell’Università agli Studi di Brescia, la cerimonia di premiazione per gli studenti che si sono particolarmente distinti in ambito nazionale nelle varie
discipline sportive, con il tiro a volo in primo piano. Alla presenza del Magnifico Rettore Sergio Pecorelli e del Presidente del Cus Brescia Artemio Carra, sono stati premiati 15 studenti e tra questi, ben 3 sono stati quelli del settore Tiro a Volo del Cus Brescia protagonisti di risultati d’eccellenza, che hanno ritirato i riconoscimenti tra gli applausi dei convenuti, tra i quali spiccavano gli assessori allo Sport della Provincia e del Comune di Brescia Fabio Mandelli e Massimo Bianchini oltre all’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Brescia Mario Labolani. E’ questo il primo step di un percorso intrapreso con
fratelli Bragaglio, e Brescia Up il migliore mensile bresciano dell’amico e tiratore Mario Omboni. Per quanto concerne una sempre maggior visibilità, il Cus Brescia sarà presente a marzo 2012 allo Sport Show, la Fiera dello Sport per eccellenza, dove la Sezione Tiro a Volo del CUS conta di poter usufruire di un piccolo campo di tiro dimostrativo. Sull’onda del successo del 2011, in programma a partire da Maggio, una nuova esclusiva serie di gare di Tiro a Volo sulle acque del Lago di Garda, per vivere un’adrenalinica esperienza di tiro nel meraviglioso contesto del Lago di casa nostra.
passione dai dirigenti del CUS che da adesso in avanti vedrà impegnato il CUS Brescia non solo nel contesto del reclutamento, dei corsi di avviamento alla disciplina e delle gare interne, che verranno intensificate, ma anche in campo agonistico con la partecipazione di alcuni tesserati ad alcune prove del Campionato Lombardo. Ancora una volta la ricetta del Cus Brescia si rivela dunque vincente, e riesce a conquistare anche chi fino al giorno prima mai avrebbe potuto immaginare di ritrovarsi a contatto con questo sport, ma ancor più di ritrovarsi in esso protagonista. Ricetta supportata da numerosi amici, già appassionati al tiro. Oltre agli storici e fedelissimi partner, Dac di Daniele Scuola, Optowood di Ettore Colico, Artebianca di Paolo Foglio, Sarca Catering di Stefano Consoli, CBS Group di Mauro Lodrini e Centro Minerva di Franco Scalambrino, ecco i nuovi nomi che hanno sposato i valori e la territorialità veicolati dal tiro a volo e dallo sport universitario: Meccanica del Sarca di Nicola Perniola, Sterilgarda di Silvia Sarzi, Safe di Giulio Pedretti e Clays Emotion, società in forte espansione specializzata nella creazione di eventi sportivi e guidata dallo stesso Dario Anguissola. A questi si aggiungono i partner tecnici, oltre alla già citata Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, l’ANPAM, la FITAV, Eurotarget e Bagagliotremendo, la dinamica azienda dei
Appuntamento al 2012, ancora con il CUS Brescia, con lo sguardo rivolto ai Giochi Olimpici di Londra e con il fucile imbracciato, pronti ad emulare i nostri campioni e gioire con loro, quando la bandiera Italiana sventolerà sul gradino più alto del podio olimpico rendendoci sempre più orgogliosi di essere Italiani. Come dire vere prove di Unità d’Italia: grazie Tiro a Volo.
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Baratti antichità: una passione senza tempo
di Luca Marinoni
Baratti A Corticelle Pieve, frazione di Dello, ha la sua sede “Baratti Antichità”, un nome ed un’attività che meritano assolutamente di essere conosciuti a dovere. Un vero e proprio viaggio affascinante nel tempo che ha radici lontane e nasce dall’arte di restaurare i mobili antichi che ha sempre unito ed appassionato la famiglia Baratti. Un’esperienza che cresce con gli anni e si tramanda da oltre cinquant’anni, fino a diventare un autentico modo di vivere. Una consolidata tradizione che è, al tempo stesso, operosità artigianale, visto che i Baratti non si limitano a restaurare mobili antichi, ma li commerciano pure. Pezzi veramente splendidi, che vengono pazientemente reperiti ed importati da diverse nazioni estere, passando in questa sorta di giro del mondo alla scoperta di tesori senza tempo dalla Scozia sino a quello che in passato è stato l’ampio territorio del Regno Austro-ungarico. Oggetti che vengono trovati e selezionati con cura che possiamo definire a buon diritto certosina e che poi vengono riportati al loro originario splendore nel laboratorio di Dello. Il tutto con una passione ed un amore che, appunto, vanno ben al di là del “semplice lavoro”, ma rappresentano, piuttosto, un modo di dare vita ad oggetti che ci parlano del passato e raccontano le sue vicende più affascinanti. 64 BRESCIA UP
Un discorso, questo, che vale in pieno per il magazzino della “Baratti Antichità”, dove sono custoditi oggetti che lasciano davvero senza parole. Bellissime porcellane dai mille colori, tavelle in cotto, pezzi tanto unici quanto pregiati in una vastissima gamma, che va da splendidi divani a un torchio che sembra uscito or ora dalle pagine della storia. Una vera e propria scoperta, che vale la pena di compiere di persona, anche per incontrare quel mondo che la famiglia Baratti presenta anche all’esterno del suo spazio espositivo. Sono diversi, in questo senso gli allestimenti che ogni anno vengono realizzati nelle location più prestigiose o per caratterizzare iniziative di particolare significato. Un elenco molto lungo, che ogni anno si arricchisce di nuove manifestazioni e che in questo 2011, tanto per fare alcuni esempi, pone in evidenza gli allestimenti realizzati nel Museo Diocesano di Brescia, in occasione di “Ecce Histrio”, presso il Castello di Padernello, area aperta al pubblico e il Palazzo Martinoni di Cigole nella bassa bresciana. Il tutto per un’attività ricca di amore per questi oggetti che riescono ad uscire dal tempo e a scrivere una storia affascinante e coinvolgente per chi ha la fortuna di poterli ammirare.
In un’incantevole pomeriggio di Ottobre a Corticelle Pieve,angolo speciale della nostra pianura padana, si è svolto il nostro evento Chesterfield Day Arte e Colore, dove l’antico e il moderno si sono accostati in un’esplosione di colori e di tecnologia in un contesto di eccellenza e genuinità, raccogliendo un’ inaspettata adesione tra gli invitati. Ringraziamo calorosamente Antichità Baratti, Tuttotel Avs, Lamborghini Bergamo, Falm Illuminazione per la scenografia luci, Agriturismo Fenil Grande per il buffet e i numerosi partecipanti, per la disponibilità grazie alla quale si è potuto svolgere questo evento Giorgio Odoracci Eventi Culturali Ph. Paolo Cozzi
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Quattro domande a
Mariateresa Vivaldini Assessore Lavori Pubblici Provincia di Brescia
1) I giovani spesso sottovalutano i pericoli legati alla circolazione stradale. Cosa si sentirebbe di dire loro per diminuire questo pericolo? Non possiamo dimenticare che la prima causa di morte dei giovani fino ai 25 anni di età è imputabile agli incidenti stradali. Se da un lato la percezione del rischio si acquisisce con l’esperienza e la maturazione della persona, dall’altro la situazione di gruppo, condizioni di emulazione o intossicazione possono alterare la capacità di giudizio o reprimere l’istinto di difesa. È evidente che questo tema non può essere affrontato senza tenere conto delle altre problematiche tipiche del mondo giovanile. Ne consegue che ciò che può essere detto ai giovani per ridurre il rischio di incidente, al di là
del solito e doveroso monito del tipo “stai attento, non correre!”, è un discorso educativo molto ampio, che attiene a tutta la persona e, aggiungo, anche ad uno stile di vita orientato all’impegno e alla solidarietà. 2) Cosa può fare la Provincia di Brescia per aiutare i giovani a prendere coscienza di questo pericolo? Le campagne di sensibilizzazione che la Provincia di Brescia ha realizzato (e continua a realizzare) sono rivolte soprattutto al mondo giovanile. Attraverso la scuola abbiamo trovato uno dei canali privilegiati di trasmissione di questi messaggi, tanto che la Provincia contribuisce da anni a finanziare le attività di educazione stradale, che prevedono anche incontri con i famigliari delle vittime della strada o con persone rese disabili a seguito di un in-
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È solo una delle tante difficoltà, perché a prescindere che si stia guidando una Ferrari o una Cinquecento o percorrendo una strada a due o quattro corsie con alle spalle test di guida sicura brillantemente superati, la strada non è una pista. Per i giovani è quindi di fondamentale importanza il confronto generazionale basato sul dialogo, sull’esempio, affinché con la propria condotta l’adulto dimostri che rispettare il codice della strada significa evitare non tanto la sanzione, ma la possibilità di un incidente. 4) Spesso sulle strade non si mette in pericolo solo la propria vita, ma anche quella di chi ci sta intorno: come si può trasmettere un’idea di maggiore rispetto?
cidente. Le campagne di sensibilizzazione possono contribuire a scardinare l’indifferenza dei giovani sul danno dei comportamenti trasgressivi, ma devono essere seguite da interventi di formazione. Questi ultimi non dovrebbero essere intesi come semplice conoscenza del codice stradale e andrebbero ripresi in contesti interattivi, come la famiglia e la scuola. 3) Come è possibile invitare i giovani alla prudenza se poi vengono messe a loro disposizione automobili sempre più potenti e veloci?
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La sicurezza stradale chiama in causa l’intera dimensione della convivenza civile e pertanto rientra specificatamente nel più vasto compito educativo della famiglia e della scuola. L’educazione stradale infatti non va intesa solo come conoscenza tecnica o come addestramento, ma come formazione sotto il profilo etico e sociale; si tratta di un’attività che si inquadra nell’orizzonte dell’educazione alla cittadinanza, ove l’educazione al rispetto delle regole assume qui il significato di rispetto per la vita. È perciò fondamentale che l’educazione stradale sia svolta fin dalla scuola dell’infanzia e che accompagni costantemente la crescita e la maturazione della persona. In Provincia di Brescia già da anni si lavora in questo senso, avendo anche investito importanti risorse nell’educazione stradale e nell’organizzazione dei corsi per l’acquisizione del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore. Tuttora sul nostro territorio non mancano le iniziative di educazione stradale, anzi la molteplicità delle proposte rende necessaria un’attività di coordinamento capace di ottimizzare l’offerta e diffondere capillarmente gli interventi, tanto che con questo obiettivo è attivo anche uno specifico tavolo tecnico, animato dalla Provincia di Brescia e dall’Ufficio scolastico territoriale.
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Festeggiano il primo compleanno Maria Grazia e Mirella di “Casa Bottega”, un’attività artigianaleartistica iniziata nel 2010 e svolta nella loro villa dal sapore liberty situata in via S. Pellico 16 in Brescia. Nell’entrare vi accorgerete di quanto colmo di oggetti sia, questo fantastico mondo. Troverete ispirazione per i vostri regali e toccherete con mano la trasformazione, caratterizzata da gusto e ricerca, degli “oggetti vissuti” in nuovi: valigie, cappelliere, bauli, animali in stoffa, piccoli complementi d’arredo, tinozze, bigiotteria italiana di 71
qualità, sete vintage. Una ricca varietà di presepi posti in contenitori assolutamente unici e decorazioni natalizie della tradizione Russa vi accompagneranno lungo un percorso eclettico insieme a Maria Grazie e Mirella. …. E infine due artistiche poltroncine dove, bevendo un tè, progettare cose insieme, fantastiche idee per un regalo o semplicemente per se stessi dando calore - colore alla propria casa...! L’ingresso è libero.
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Il Rugby Rovato ospita il “6 Nazioni Femminile” di Luca Marinoni
Il Rugby Rovato ha saputo costruire con passione e grande determinazione un legame davvero privilegiato con la palla ovale. Un rapporto che in questi anni ha riservato tante belle soddisfazioni alla società guidata attualmente dal presidente Pagani, soddisfazioni che non si limitano ai risultati ottenuti sul campo, ma affiancano la stima e la considerazione acquisite anche ad alto livello da un sodalizio che riesce ad onorare al meglio questo sport ed il suo spirito. Una considerazione che ha ottenuto proprio nelle scorse settimane la conferma più autorevole, visto che proprio l’A.S. Rugby Rovato ha ricevuto l’incarico da parte della Federazione di ospitare una partita importante come
quella che il prossimo 18 marzo (con inizio alle 14.30) metterà di fronte Italia e Scozia per l’ultima giornata del “Torneo delle 6 Nazioni Femminile”. Un onore, ma anche una sfida molto impegnativa per il sodalizio rovatese, che subito dopo aver ricevuto la notizia del compito che gli è stato assegnato, ha messo immediatamente in moto la macchina organizzativa, illustrando i dettagli del vero e proprio evento che si svolgerà allo Stadio “Giulio e Silvio Pagani” di Rovato nel corso di una riuscitissima serata alla quale ha partecipato, tra gli altri, una madrina d’eccezione come l’ex Miss Italia, Tania Zamparo, divenuta in seguito giornalista e conduttrice di programmi dedicati al 77
rugby. E’ stata questa, tra musiche di cornamuse, ottimo cibo in abbondanza e un’atmosfera simpatica, l’occasione per anticipare i dettagli di questa iniziativa che per molti versi va ben al di là dello sport. In effetti non solo Rovato può offrire un contributo molto importante alla graduale crescita che sta mettendo in mostra in questi anni il rugby femminile, ma, grazie al qualificato lavoro avviato dall’A.S. Rugby Rovato e dall’Associazione Old Rugby Rovato, la competizione internazionale del prossimo marzo può essere veramente lo strumento ideale per ribadire e valorizzare il ruolo (oltre che la storia) di una realtà ricca di passione, entusiasmo e voglia di fare come la società del presidente Pagani.
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Auguri da...
Assessore ldini
Mariateresa Viva
Ai lettori, amici ed all a Redazione “Tutta” di Bs Up, sinceri e sportivi augu ri di un buon Natale ed un ser eno e prospero anno nuovo .
Luciano Dal Ben Presidente Scuderia Club Brescia.
che ogni giorno A tutte le persone po alla dedicano il loro tem nostra lla de le crescita socia società , ti, consiglieri, volontari , dirigen genitori e amici allenatori, atleti,
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“E’ con uno spirito di ottimismo che dobbiamo accogliere il S. Natale ormai alle porte, in un anno difficile, che ha messo a dura prova l’economia del nostro territorio. Penso alla crisi occupazionale, al precariato; penso al futuro dei giovani, a quello delle loro famiglie; insomma, mi riferisco alle tante difficoltà sociali dalle quali siamo stati travolti nell’anno che volge al termine. Proprio per questo dobbiamo guardare con positività al Santo Natale, con quel tradizionale binomio di gioia e speranza che saprà sicuramente dare ai bresciani la giusta spinta verso la determinazione necessaria per superare la crisi. E con sincera stima voglio ricordare il grande nerbo e le grandi capacità che i bresciani hanno sempre saputo dimostrare nelle avversità, certo che, anche questa volta, sapranno far emergere la caparbietà che li contraddistingue. Anche la Provincia di Brescia, nonostante le limitate risorse a disposizione, nel corso del 2011, ha saputo stare con pochi proclami e molta concretezza accanto ai giovani e alle loro famiglie, attraverso una serie di interventi mirati ed efficaci. Ne sono un esempio l’offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale rivolti agli studenti, con particolare attenzione per i soggetti diversamente abili; ricordo i tirocini siglati con le diverse realtà economiche locali per la formazione di nuove figure professionali; sottolineo l’attenzione dell’Ente rispetto al preoccupante fenomeno dei disturbi alimentari, attraverso la promozione della crescita sana ed armoniosa dei ragazzi. L’impegno della Provincia, nel 2011, si è tradotto anche in aiuti concreti in ambito lavorativo, con iniziative mirate a favorire il rientro in azienda ai disoccupati ultracinquantenni e alle donne in difficoltà. Voglio porre l’accento sullo sforzo portato avanti dall’Amministrazione provinciale per contenere la cassa integrazione, sul Protocollo d’Intesa stipulato con Enti di Formazione con l’intento di creare proficui rapporti di collaborazione con i Centri per l’Impiego, affinché le esigenze individuali corrispondano sempre più alle esigenze formative delle imprese. Infine, tengo a citare il recente protocollo sottoscritto da Regione e Provincia per definire le modalità di realizzazione del “Progetto Famiglia”, una serie di azioni socio-educative, che, attraverso il dialogo tra le diverse realtà istituzionali, saprà dare nuovi impulsi e maggiore fiducia ai nostri giovani, ma soprattutto all’Istituzione Famiglia, valore tradizionalmente molto sentito dai bresciani. E proprio alle famiglie va il mio più sentito e sincero augurio di un buon Natale, con la speranza che il nuovo anno porti a tutti una sempre maggiore serenità in ambito famigliare e lavorativo.” Il Presidente della Provincia di Brescia On. Daniele Molgora
L’ eternità si cala nel tempo e viene ad abitare in mezzo a noi .Mancare all’ appuntamento è come perdere l’ occasione dell’ aggancio a quell’ OLTRE che ineludibilmente ci riguarda tutti sia nel fasto che nella crisi, nell’ opulenza che nella indigenza, nella gloria che nell’ infamia.Ogni augurio di Buon NATALE, forse a nostra insaputa ,è gravido di questo significato. Altro che buona vacanza sugli sci o buon pranzo con parenti a cotechino e champagne! Un tempo neanche troppo lontano gli auspici natalizi erano diretti all’armonia festosa del desco familiare e alla custodia del focolare domestico, sicuro ricovero e conforto all’ affanno laborioso del vivere quotidiano.Oggi, che la famiglia appare troppo fragile e tar-tassata per ospitare alti investimenti valoriali, non resta che alzare lo sguardo a quello sfondo celeste da cui solo può sorgere una stella capace di illuminare una via nel deserto. Vieni, Stella , sorgi dalla tenebra azzurra e guidaci là dove si odono canti di culla , e il vagito di un bimbo diventi per noi un dorato urlo di tromba che ci risvegli ( Questo è l’ augurio) da troppo lungo letargo. BUON NATALE! Prof. Alberto Bonera
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auguriamo a tutti i nostri clienti ed a tutti Voi che ne avete soltanto sentito parlare.... amici e conoscenti... ed a tutte le persone che non abbiamo ancora avuto il piacere di incontrare... Un Buon natale ed un Felice 2012 ____ Lo staff della Polveriera-Beach vi invita il 19.12.2012 dalle ore 19,00 all’evento “Vintage in winter”, saranno ospiti i migliori espositori del nord italia di abbigliamento nuovo ed usato, borse occhiali ed accessori, vinili ed arredo casa... Un’occasione per scambiarsi gli auguri e passare una serata diversa, divertente ed in compagnia di amici...
EvEnt
Ph. Selene Z.
UN CICLO TUTTO NUOVO PER LA PALLANUOTO BRESCIA Sta muovendo i suoi primi passi la stagione 2011/2012 della A2. Un Campionato al quale la Pallanuoto Brescia guarda con particolare attesa. In effetti, come è stato messo in bella evidenza sin dalla presentazione ufficiale che si è tenuta a Palazzo Loggia lo scorso mese di novembre, la squadra del presidente Claudio Fontana è fermamente decisa a realizzare un progetto tanto preciso quanto ambizioso. L’intento è quello di dimenticare le ansie dell’anno scorso, quando una sofferta salvezza è stata agguantata solo al termine dei play out, e aprire un ciclo completamente nuovo, che possa preparare un futuro che si vuole riempire di tante soddisfazioni. Proprio per non incorrere in possibili errori, una “costruzione” così ricca di significato è stata affidata ad uno dei tecnici più qualificati dell’intero panorama nazionale, quel Marco “Gu” Baldineti, che ha così cominciato un’esperienza tutta da scoprire in terra bresciana dopo i grandi successi (scudetti, coppe e chi più ne più ne metta) colti in Liguria. Come ha confermato sin dalle prime giornate, il girone Nord della A2 è di livello molto elevato e tutte le partite sono caratterizzate da grande equilibrio. Brescia, in ogni caso, è fermamente decisa a ritagliarsi il suo spazio e punta a regalarsi uno spazio che possa essere il più importante possibile. Le colonne di questa ambiziosa ricerca del Settebello biancazzurro, oltre alla già citata guida tecnica di 94 BRESCIA UP
Baldineti, sono soprattutto un gruppo di giovani interessanti e bresciani, frutto, cioè, di un vivaio che punta ad arrivare in alto come quello della società cittadina. Un aiuto prezioso nel cammino stagionale della Pallanuoto Brescia giungerà poi dall’appartenenza alla neonata Associazione “Brescia con lo sport”, una innovativa realtà nata proprio quest’autunno che si prefigge valorizzare l’attività di otto società che compongono il panorama sportivo bresciano, raccogliendo al tempo stesso risorse economiche con le quali portare avanti i progetti di queste “sorelle” che vincono… per sport.
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Ph. Stefano Rossetti
RE-OPENING SKJ STORE DESENZANO Un esclusivo re-opening per il negozio Skj Store di Desenzano nella serata di giovedì 10 novembre; la riapertura del punto vendita dopo i lavori di re-styling ha riscosso un successo, ed un affluenza di ospiti, clienti ed amici ,inaspettato grazie anche all’accoglienza, all’allestimento ed all’ambiente creati ad hoc dallo staff e dai responsabili di Skj Store. SKJ STORE DESENZANO in Viale Marconi, 130
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auguri da Patrizia per il
primo compleanno del suo negozio MARGO’ e a tutti i clienti per le prossime feste. Un felice Natale
e augurandoVi un sereno
Anno Nuovo vi aspetto...
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Ph. Andrea Baronio - DZ Management
DECIMO ANNIVERSARIO MORI JUNGLE SUSHI:
Music, Drink, Food and Fun! Mercoledi’ 30 novembre 2011
MORI JUNGLE SUSHI festeggia il suo 10° anno in sinergia con i dolci del GIARDINO DEL TE’ e gli allestimenti di PELIZZARI HOUSE & GARDEN. La serata è stata l’occasione per intrattenere gli amici del ristorante che è diventato un must della ristorazione giapponese, non solo in provincia di Brescia e Bergamo ma anche per tutta la Lombardia. La calorosa accoglienza di Tami e tutto lo staff, insieme alle squisite creazioni dello Chef hanno reso il 10° compleanno del Mori Jungle Sushi un evento unico. Ospite d’eccezione EZIO GREGGIO, habitué del Mori Jungle Sushi nonché caro amico del titolare Alfredo Pelizzari. Le atmosfere musicali a cura di Elisa Rovida e la sua band, hanno intrattenuto gli ospiti fino a tarda serata. Il locale è stato allestito con le opere intitolate “Segni e Significato” di Dimitri Milesi, che illustrano la sua ricerca sugli ideogrammi 100 BRESCIA UP
giapponesi. Uno speciale ringraziamento alla DZ MANAGEMENT che ha curato la direzione musicale e tutti i nostri partners: Antica Fratta, Le Cantorie, Mineral Brescia, QI Clubbing, Gioielleria Lamperti, Casa di Bambole, Riga style, Brescia Up, Claudio Diffusion Parrucchieri, Valelisa foto. Il MORI JUNGLE SUSHI Vi aspetta tutti i giorni dal martedì al venerdì dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 22.30, sabato e domenica dalle 19 alle 22.30. Vi ricordiamo che tutti i mercoledì sera grandi ospiti musicali intratterranno la cena degli ospiti.
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Ph. Selene Z.
Domenica 27 novembre riconfermato il successo del Seconda Classe con la serata ELBA NIGHT proposta dalla GIANNINO BAND. Continuano cosĂŹ con grande successo e indiscusso riscontro di pubblico, anche per il 2012 le serate al Seconda Classe che rimane il locale cardine delle notti della Brescia che si diverte proponendo la serata completa dalla cena al dopocena con fantastici drink, musica dal vivo e DJ Set ogni sera. www.secondaclasse.it
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Ph. Selene Z.
NOI C’ERAVAMO SERATA DISCO ANNI 80 Il 21 novembre all’Areadocks Marina Carli Visual Communication ed il suo staff hanno organizzato una serata revival anni 80 coinvolgendo circa 250 persone che hanno condiviso i ricordi del tempo passato. L’atmosfera e la musica di quegli anni, proposta dal Dj Giglio, hanno trascinato tutti i presenti. Il via è stato dato da un ricco buffet al quale ha avuto seguito la Disco Music a gogo. Un bravissimo prestigiatore ha intrattenuto e stupito piacevolmente gli ospiti. A far da cornice un video realizzato con la collaborazione di alcuni invitati che hanno messo a disposizione fotografie da raccolte personali. Si ringraziano: Color Design, Ottica Belleri, Zanolli Argenterie, Farmacia Antonelli, Rossocorsa, Azienda Vinicola Bottarelli, Laura Carli Special Motion, Davide Venezia Camiceria Artigianale e Brescia Up Media Partner. Un particolare ringraziamento a: Milena, Maira, Cristina, Roberta, Davide Elio per la loro fantastica collaborazione, un grazie allo staff dell’Areadocks…e un grazie di cuore a Giancarlo Ruggeri che ci ha supportato e …..sopportato. La fotografia della Vespa è stata gentilmente offerta da Elio Edda Urso Studio Fotografico.
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Event rossocorsa presenta ferrari 458 spider Grande serata di presentazione per la nuova Ferrari 458 Spider. Lo showroom della sede bresciana di Rossocorsa ha accolto i 500 invitati con una splendida esposizione della Gamma Maserati, insieme alle meravigliose 8 cilindri Ferrari: 458 Italia e California. Inoltre ha fatto la sua comparsa la 458 Challenge del Team Rossocorsa Racing reduce dalla vittoria del Campionato Ferrari Challenge Italia con il pilota Stefano Gai. All’interno dello Showroom le due splendide 458 Spider (una nera e l’altra rossa) sono state svelate agli ospiti, che hanno potuto ammirarle e apprezzarne il sistema di tetto rigido ripiegabile, che rende la vettura estremamente versatile ed affascinante. Grande attenzione ed interesse verso tutti questi gioielli di Rossocorsa, in particolar modo per la FF, vettura di punta del Cavallino, connotata da un sistema di trazione integrale innovativo brevettato da Maranello. La bellezza di queste opere d’arte dinamiche, l’eleganza della sede di Rossocorsa, la disponibilità di tutto lo staff della Concessionaria e la partecipazione dei clienti appassionati ed amanti della Ferrari hanno creato una calda atmosfera, in cui la famiglia Rossocorsa ha avuto occasione di riunirsi per condividere le passioni e le emozioni che solo queste vetture riescono a trasmettere. Rossocorsa Via Caselle, 35 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160426 E-mail: rossocorsabrescia@rossocorsa.it www.rossocorsa.it 110 BRESCIA UP
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Event NUOVA JAGUAR XF 4 EDIZIONE TEST & TASTE BY JAGUAR BRESCIA La concessionaria Jaguar Brescia nella giornata di domenica 20 novembre ha presentato la nuova Jaguar XF 2.2 D da 190 CV e l’intera gamma 2012.
Un’occasione che ha saputo far incontrare clienti ed annoverati, amici, esperti e appassionati del settore per un appuntamento unico arricchito da una pregiata degustazione di tartufo bianco d’Alba, piccoli capolavori artigianali di cacao venchi e selezionati vini nobili.
Un evento che ha saputo rispondere alle aspettative dei più esigenti dando la possibilità di provare su strada tutta la gamma Jaguar.
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Event “WOMAN BEEN” DI LUDMILLA RADCHENKO & MASSARDI PITTORI Lo scorso 24 novembre a Milano, nella significativa cornice del Superstudiopiù in via Tortona 27, si è tenuta la mostra-evento “Woman Been”, un connubio tra le opere di un’artista emergente come Ludmilla Radchenko e le innovative tecniche di decorazione della Massardi Pittori, create unicamente per questo evento e dedicate al mondo femminile e all’intimità della propria abitazione. Colori, tecniche, texture nuove e assolutamente glamour si sono così intrecciate per dare vita a pannelli decorativi d’interni, riservati ad una clientela moderna ed esigente. “Woman Been” è una sequenza di opere pop, tra le quali quadri, video d’arte e installazioni artistiche, il tutto incentrato
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sul mondo della donna, un viaggio introspettivo nel vero e proprio universo che ogni donna porta dentro di sé. Uno spazio, tutto da scoprire e da osservare, che si è articolato su due livelli. Il primo ha ospitato la serie “Woman Been”, mentre il secondo un breve riassunto del percorso artistico della stessa Radchenko. Momento centrale ed emozionante della serata è stata la presentazione dell’ artvideo prodotto da Thomas Cicognani sul percorso personale di Ludmilla Radchenko. Un viaggio introspettivo dell’artista che si evolve gradatamente, partendo dalla sua infanzia all’adolescenza, dal debutto nel mondo del lavoro (compresa la rutilante esperienza nel mondo dello spettacolo) al desiderio di maternità… L’evento è stato presentato da Matteo Viviani delle Iene, mentre la rassegna stampa è stata curata dal professore, nonché curatore artistico dell’evento, Fortunato d’Amico. All’importante iniziativa ha partecipato pure il fotografo romano Andrea Mete, le cui fotografie hanno ispirato la serie “Woman Been” di Ludmilla. Il tutto per una serata
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che non ha mancato di annoverare tra i presenti vari ospiti VIP, come Jo Squillo, Giorgio Restrelli, direttore risorse artistiche Mediaset, Andy dei BluVertigo, Amalia Roseti e tanti altri personaggi conosciuti ancora che non hanno voluto far mancare il loro saluto a quest’importante lavoro dell’amica Ludmilla. Per le riprese tv sono intervenute, tra le altre, Sipario per Mediaset e Sky con TV Moda. La Massardi Pittori, azienda bresciana leader nelle tinteggiature e nelle decorazioni continua la sua partnership con l’artista Ludmilla Radchenko, risultato di uno stimolante rapporto professionale che si è creato negli ultimi anni prendendo spunto dalla conoscenza personalmente dell’artista e dall’avere curato per lei la realizzazione cromatica di alcuni progetti d’interni. Da quest’anno anche un’altra importante azienda bresciana è diventata partner dell’artista, l’azienda vinicola Torreggiani, che in occasione di quest’evento ha lanciato le sue nuove, splendide bottiglie, firmate dall’artista Ludmilla, le “Sleever Torreggiani”. Nel momento di passare in archivio questa importantissima serata è doveroso un grazie per tutti coloro che hanno accompagnato in questa avventura le due aziende bresciane, due realtà intraprendenti e ricche di voglia di fare che riproporranno senza dubbio in futuro eventi sempre più stimolanti e ambiziosi. Ph. Marco Curatolo
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Ph. Selene Z.
si riparte con Sucrè Nella serata di mercoledì 30 novembre accompagnati dalla musica del DJ Fabry si è inaugurato Sucrè, locale nuovo nella veste e nella gestione da parte di Massimo che attorniato da parte di amici, parenti non che clienti li ha intrattenuti iniziando così una nuova avventura. Sucrè Via Campo - Iseo Bs
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Ph. Patrick Merighi www.bresciainvetrina.it
SERATA SOLD OUT ALLA SOSTA PER FAMIGLIA OLIVINI Martedì 30 novembre nella splendida cornice del Ristorante la Sosta di Brescia, Aldo Mazzolari e Famiglia Olivini hanno dato vita ad una serata sold out. L’eccellenza del lago di Garda e la storia della ristorazione bresciana hanno abbinato la tipicità delle caramelle al bagoss con le ormai famose bollicine di lugana brut metodo classico e il cappello del prete all’unicità di Notte a San Martino, merlot in purezza ottenuto dall’appasimento delle uve.
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EvEnt IL ROTARY SIETE VOI! Una serata per ringraziare Quante emozioni!. Abbiamo raccolto attorno a noi tutti gli amici che, nel tempo, hanno consentito al nostro Rotary Club, il Brescia Sud Ovest Maclodio, di aiutare numerose realtà bisognose: la Comunità Shalom di Suor Rosalina, l’Associazione Essere Bambino, l’AIL, il progetto Unafrica in Tanzania, il progetto Bimbingamba di Alex Zanardi, la Croce Bianca, la Protezione Civile, Il laboratorio Clinico Pedagogico, il Progetto Volca, e molti ancora. Abbiamo, in questa serata, voluto esprimere semplicemente il nostro grazie, sentito e autentico, per quanto questi amici sostenitori hanno fatto: per noi e con noi. Insieme, siamo un tassello del puzzle che, unito agli altri, disegna un quadro di speranza e opportunità per molte persone, ovunque. Oltre 33.000 Rotary Club in più di 200 Paesi e oltre 1,2 milioni soci complessivi che dal 1965 ad oggi, per tutti i programmi umanitari sostenuti, hanno raccolto circa 355 milioni di dollari e hanno contribuito, con 700 milioni di dollari, alla quasi totale eradicazione della Poliomelite nel mondo. Il Rotary siete voi! Grazie, quindi, anche a Brescia Up, che ci accompagna in questo cammino.
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Una storia nata nel 1970 dalla volontà di Giuseppe, patriarca della Famiglia Olivini. Tutto quello che oggi ci rende unici, precursori ed innovatori è frutto delle intuizioni del fondatore Giuseppe unite al legame con il territorio della nostra famiglia e all’interpretazione moderna di Antonio Crescini, enologo in azienda dal 1999.
Event Ph. Stefano Rossetti L’ 11.11.11 I Gussago gioiellieri a Flero hanno inaugurato il nuovo shop in shop Montblanc. Le strabilianti vetrine de “i Gussago” hanno mostrato in anteprima le collezioni di orologi e strumenti di scrittura, come il 1° orologio cronografo Nicolas Rieussec e la 1° penna dedicata a uno scrittore italiano: Carlo Collodi. Gli appassionati di orologi hanno potuto apprezzare, con un Maitre Horologer Montblanc, i segreti della meccanica dell’orologio, “giocando e divertendosi” a smontare e rimontare un orologio carica manuale. E’ opinione diffusa che il buon cibo infonda buonumore, i partecipanti alla serata nè hanno dato la prova. Ai fornelli, per rendere più preziosa la cena, lo Chef stellato Phippe Lévellé del Miramonti l’altro, ha dato il meglio di sè. Personaggio d’eccezione un amico di Paolo Gussago, il Dottor Guido Franchi, scrittore del romanzo di fantascienza, “Chronophobia”, omaggiato per la serata di inaugurazione de iGussago , ai numerosi ospiti. Non ci resta che concludere con una frase dello stesso autore: “Prosa = penna, Tempo = orologio. Il trascorrere del tempo può diventare una ossessione. Chronophobia = romanzo, questo romanzo, scritto qualche anno fa con una vecchia Montblanc. Una coincidenza? Una premonizione?
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IL DIAVOLO VOLA A HOLLYWOOD AUTORE: Weisberger Lauren Brooke non ha mai creduto nell’amore a prima vista. E invece, in una sera come tante, a un concerto nel Village ha incontrato Julian, o meglio, ha sentito la sua voce calda e suadente mentre si esibiva sul palco del locale, e non è più riuscita a toglierselo dalla mente. Qualche anno dopo, Brooke e Julian sono sposati e innamorati come il primo giorno. Certo la vita di Brooke non è una passeggiata, dato che deve lavorare venti ore al giorno per permettere al marito di realizzare il suo sogno di incidere un disco, anche se per ora è riuscito a ottenere solo uno stage alla Sony. Ma il mondo dello spettacolo, si sa, è imprevedibile e, nel giro di poche settimane, Julian si trova a cantare in un famoso programma televisivo e l’America pare non poter più fare a meno di lui. Dal canto suo Brooke, che per il successo di Julian ha sacrificato tutto e che ora potrebbe godersi favolose notti in alberghi cinque stelle nel cuore di Hollywood, non sembra poi così soddisfatta della nuova situazione. Anche perché quell’uomo sexy che campeggia sulle copertine delle più importanti riviste non le sembra neanche lontanamente simile al marito con cui ha condiviso gli ultimi anni. Ora sta a lei capire se vale la pena farsi tentare dal diavolo e vivere al massimo il successo hollywoodiano oppure tornare alla sua vecchia vita, scaldata non dai riflettori ma da un amore vero. I PESCI NON CHIUDONO GLI OCCHI AUTORE: De Luca Erri La crescita e il passaggio dall’adolescenza all’età matura raccontato da Erri De Luca, scrittore napoletano classe ‘50 che decide di ambientare I pesci non chiudono gli occhi proprio nel mare dove si affaccia Napoli, tra le barche rovesciate dell’isola di Ischia. La storia di un giovane ragazzo, che durante una lunga estate impara l’arte della pesca e l’arte di vivere, prendendo le misure con il mondo circostante e scoprendo nuove dimensioni dell’esistere. La pesca, con le sue tecniche per fare in modo che i pesci abbocchino ed entrino nella rete, porta con sé una saggezza in grado di aiutare a comprendere la vita. Gli affetti familiari sono radicati nel giovane, ma poco più in là c’è tutto il resto del mondo. E l’esplorazione dei nuovi orizzonti riempie il petto, lo colma di desiderio per una donna, lo arricchisce di una vitalità che fa battere il cuore, di passione per la scoperta di ciò che sta oltre. E per completare il passaggio significativo arriverà lo strappo, la ferita, lo scontro che permetterà una più profonda comprensione della realtà e del modo in cui è necessario agire per rapportarsi ad essa da persona matura. I pesci non chiudono gli occhi, di Erri De Luca, rappresenta il raggiungimento dell’ età adulta, l’acquisizione di una prospettiva differente, la scoperta di nuove passioni, è la fotografia del momento in cui si decide di compiere il tuffo nella vita.
Idee per il e tuo Natal
TITOLO: the TREE of LINE PAESE, ANNO: Stati Uniti India, 2011 REGIA: terrence Malick Midwest, anni Cinquanta. Jack, nel suo viaggio personale dall’innocenza dell’infanzia alle disillusioni dell’età, adulta cerca di tirare le somme di un rapporto conflittuale con il padre. Jack si sente come un’anima perduta nel mondo moderno che vaga nel tentativo di trovare delle risposte alle origini e al significato della vita, tanto da mettere in discussione anche la sua fede. TITOLO: L’ultimo dei templari PAESE, ANNO: STATI UNITI,2011 Europa, XIV secolo. Un eroico crociato e il suo amico piú stretto tornano a casa dopo decenni trascorsi a combattere e il loro mondo distrutto dalla peste. I vegliardi della chiesa, convinti che la giovane accusata di essere una strega sia responsabile della devastazione, affidano ai due cavalieri il compito di scortare la misteriosa ragazza in un monastero dove i monaci dovranno compiere un antico rituale per liberare la regione. Intraprendono un viaggio ricco d’azione, che mette alla prova la loro forza e il loro coraggio quando scoprono l’oscuro segreto della ragazza e si ritrovano a dover combattere una forza terribilmente potente, in grado di determinare le sorti del mondo.
Leggere ed Ascoltare
Print Minini srl, concessionario Xerox per Brescia e provincia,è presente nel settore dell’office automation dal 1992. Nel corso di questi anni Print Minini si è conquistato la fiducia delle aziende che si sono affidate alla concessionaria grazie alla serietà e alla corretezza con le quali da sempre lavora. Le molteplici soluzioni proposte da Print Minini, sia per le apparecchature in vendita che a noleggio , grazie anche all’innovativo contratto di assistenza che prevede un costo-copia tutto incluso, sono in grado di soddisfare qualsiasi esigenza aziendale di riproduzione documenti, sia a colori che in bianco e nero . La gamma proposta spazia dalle piccole fotocopiatrici adatte per i bassi volumi di copie sino alle copiatrici / stampanti multifunxione in grado di produrre sino a 300.000 copie/mese, oltre che poter essere agevolmente utilizzate come scanner, fax o stampanti di rete. Interpellateci o passate a trovarci, siamo certi di avere una soluzione su misura per la vostra azienda, qualunque siano le vostre esigenze di copiatura o di budget. Il nostro contatto di assistenza con costo copia “tutto incluso” vi consentirà di pianificare le spese senza sorprese.
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… Gói de cöntàla? 2011… è anche benefico! L’undicesimo cd della collana dialettale è da dicembre nelle edicole a favore di Palcogiovani e Fondazione ANT onlus Anche quest’anno Palcogiovani con il sostegno del comune di Brescia, della Provincia di Brescia , circoscrizione centro , fondazione Asm e fondazione della comunità Bresciana è riuscito nell’intento di raccogliere delle belle storie in musica, sperando possano essere un buon sottofondo all’imminente Natale ! Ascoltando le canzoni del CD , le musiche, gli arrangiamenti, i testi e le atmosfere e, rivolgendosi anche solo un poco indietro fa un confronto con l’oggi, si rende immediatamente conto di quanto cammino abbiano percorso gli artisti che alcuni anni fa, per la prima volta, si sono accostati, forse un po’ esitanti, alla coraggiosa e lungimirante iniziativa di questa associazione. I pulcini pigolanti di allora hanno fatto le loro esperienze seguendo le orme, ed anche qualche insegnamento, della chioccia Charlie Cinelli senza per questo rinunciare alle loro doti e peculiarità, ed ora si presentano adulti, sicuri del proprio operato e tranquillamente in grado di badare a se stessi. Certamente fra di essi non si può collocare l’orobico Bepi che è arrivato già cresciuto e ad ali spiegate e che ora, alla sua attività musicale, ha aggiunto la conduzione di una sua trasmissione televisiva, il Bepi Quis, a Bergamo TV. Nel CD, insieme al suo gruppo The Prismas fornisce, con Castègna gengia, un ulteriore saggio della sua bravura descrivendo una sorta di balordo che ricorre a stratagemmi non propriamente leciti pur di vincere una cronoscalata rimanendo, alla fine, vittima della sua sciocca bramìzia. In tutt’altro clima, caratterizzato, in questo caso, da una gioiosa fratellanza nel desiderio di elevarsi e trovarsi tutti insieme sulla cima a scaldarsi davanti ad un bel fuoco acceso, si pone, invece, la Salìda proposta da La Cantina di Ermete. Anche i “cittadini” Renato Bertelli ed Emanuela Biancardi salgono di quota. Con l’intenzione di cercare La càsa in montàgna si recano in un pittoresco paesino dove il tempo sembra essersi fermato e dove, forse, gli abitanti hanno trovato l’elisir di lunga vita. I Valtrumplini, che sui monti invece ci sono nati davvero, riportano una vecchia storia triste e disperata che narra della bambina de La càsa del gòb, rapita de nòt e sbranata da un orso affamato. Altra scary song è La contrada del Diàol dove il “veterano” Daniele Gozzetti presenta l’ineffabile personaggio ultraterreno con attributi animaleschi, com’è nella più schietta tradizione popolare, ma col fare subdolo e laccato del gentil tentatore. In tema di buoni sentimenti e di spassionato altruismo sembra porsi anche il duo Italian Farmer che con il rap Fan song dichiara ad un suo ammiratore: Prìma de mé ta ga sét tè. Riflette sull’esistenza, paragonando l’arco della vita umana, dalla giovinezza alla vecchiaia, al ciclo vitale del Girasùl Caio de Ro e, sempre in tema quasi filosofico-meditativo si pongono, con Accensione a strappo, I Selvaggi Band con condivisibili considerazioni su vantaggi e problematiche legati all’uso dei social network. Un eroe del nostro tempo, rude e impavido, viene celebrato da Isaia e l’Orchestra di Radio Clochard per sottolineare l’operato e la vita dei pompieri, una categoria di lavoratori generosa e disinteressata, bonariamente definiti Maja föm. Un eroe al contrario è invece il mascalzone contro il quale i Pa & Ansia esprimono una severa e struggente reprimenda per il suo malvagio comportamento nei confronti della sua promessa: La Tecla. Al contrario, Sergio Minelli afferma che quando è con la sua donna si trova in uno stato di perfetta beatitudine, dimentico dei pensieri e degli affanni quotidiani, riuscendo a sentirsi, nonostante l’età non più verde, Compàgn de ‘n gnàro. Di un’altra donna, vittima inconsapevole (ma sarà vero?) de Il mendico audace narrano le vicende i Malghesetti. Riproponendo tematiche e musicalità della tradizione com’è loro costume ormai consolidato, confermano, anche in questa occasione, la loro capacità di far rivivere il gusto, l’arguzia e le nostalgiche atmosfere del passato. Rimane in argomento il “patriarca”, lo splendido ottantenne Francesco Braghini che facendo ‘l öv föra del caagnöl affronta addirittura lo scabroso soggetto dello scambio di coppia. Ma non c’è traccia di corna né di peccato nella boccaccesca vicenda perché i protagonisti non ne sono neppure consapevoli; però trattandosi di ‘Na bàla ‘n gran bèla chi saprà mai la verità? Chiude in bellezza questo pezzo, e … Gói de cöntàla? 2011, il ballo dei grassoni: Il bogi boogie. Già lo scorso anno Enio Corbucci ci aveva deliziato con qualcosa di simile: Un bughi bughi …bù. Ora ci ritentano con la consueta perizia Lorenzo Recca & My Tranquill proponendo, con l’accompagnamento di un’accattivante musichetta, un ballo di impalpabile leggerezza, plasmato su misura per le stazze over XXXXL. Un gran bel modo per augurare a tutti allegria, spensieratezza e felicità a bràche per questo e per tutto l’anno venturo. Dalla prima settimana di dicembre si troverà nelle edicole al costo di 12,00 € abbinato alla rivista.” Müsica “ realizzata grazie al contributo della Provincia di Brescia Vicepresidenza , Assessorato Assetto Territoriale , Parchi e V:I:A :Il ricavato della vendita del cd servirà per sostenere le attività dell’Associazione Palcogiovani e della Fondazione Ant . Per info 335 7797944 o scrivete a info@palcogiovani.it
Leggere ed Ascoltare
LAVAZZOLER CIOCCOLATERIA
GELATERIA
INAUGURAZIONE TERMINAL 2 AEROPORTO CATULLO VERONA Lavazzoler: il luogo in cui trovare una selezione completa dei migliori cioccolati artigianali italiani insieme a tutti quei prodotti che ben si abbinano con il cioccolato Il cioccolato italiano, elaborato da maestri artigiani cioccolatieri, è da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza, sia in Italia che all’estero. Il punto vendita Lavazzoler ambisce a diventare un riferimento per tutti gli appassionati di cioccolato e cultori in generale di cose buone. Un tempio del gusto dove lasciarsi conquistare appunto dal cioccolato elaborato esclusivamente in modo artigianale e proposto in tutte le versioni possibili ed immaginabili. Un negozio in cui trovare oltre al cioccolato tutto ciò che ben si sposa con questo straordinario prodotto. Il caffè, in particolare, dovrà giocare un importante ruolo di protagonista essendo da sempre un prodotto ideale per l’abbinamento. La pasticceria secca e le torte monoporzione, che rappresentano senz’altro delle ottime opportunità di gusto per i più golosi. A completamento dell’offerta, immaginiamo una piccola rappresentanza di distillati, vini da meditazione, infusi, tè, spezie e sigari e, nei mesi caldi, una zona “gelato” artigianale.
Il mercato:
Le Tavolette: dal gusto intenso e, al contempo, delicato. Vantano una gamma di varie tipologie suddivise tra cioccolato bianco, al latte e cioccolato fondente.
Le creme spalmabili al cioccolato, confezionate in vasetti, sono la scelta ideale per una merenda veloce e gustosa. Da gustare anche cucchiaio dopo cucchiaio.
Una vasta gamma di praline al cioccolato che uniscono al gusto eccezionale del cioccolato artigianale la cura e la maestria della loro realizzazione.
Gli Snack salati: il buon cacao abbinato alla sfiziosità di uno snack da consumare a tutte le ore, come aperitivo o fuoripasto, magari accompagnati da un buon vino.
Cuoricini, Animaletti, Ovetti e Cioccolecca per stimolare le fantasie dei clienti grandi e piccini.
Graphics: Penelope srl Manerbio
Considerato che soltanto in Italia, ogni italiano consuma mediamente in un anno 4,5 kg di cioccolato è evidente che è questo, uno dei prodotti più amati in assoluto. Il cioccolato è acquistato sia per autoconsumo che come oggetto da regalo. E’ un prodotto quindi che, già da solo, incontra il gusto di quasi tutti; se si propone affiancato al caffè la percentuale dei potenziali consumatori/clienti cresce vertiginosamente. Il target di clientela che un negozio come questo si propone di raggiungere è assolutamente trasversale, ampissimo, e contempla grandi e bambini.
Oggettistica e Linee Speciali per Pasqua, Natale, San Valentino (uova e dolci vari)
Produciamo gelato di qualità, scegliendo solo prodotti buoni, sani e genuini; senza grassi vegetali idrogenati e coloranti aggiunti. Le creme sono prodotte rispettando la tradizione dei vecchi gelatieri e utilizzando solo materie prime di elevata qualità, latte e panna freschi. I gelati alla frutta vengono prodotti utilizzando solo frutta da noi selezionata. Il risultato è un trionfo di naturalità e gusto che vi lascerà senza parole. Tra le specialità: vaniglia di Thaiti, pistacchio di Bronte e cioccolati pregiati.
B.V. sede via Toscana 16 Manerbio (BS) tel. +39.335.6547945
COMPARAGE COMPARATO: PAROLE E MUSICA PER SCOPRIRE I FRANCIACORTA VILLA CRESPIA Dal racconto emozionale de La Dame du vin alle note dell’arpista Maria Chiossi. Teatro dell’evento la Tenuta Villa Crespia di Adro, impreziosita per l’occasione dalle argenterie Zanolli Si chiama “Comparage Comparato” l’appuntamento con cui Villa Crespia ha festeggiato le sue bollicine. La perla incontrastata dell’Arcipelago Muratori ha ospitato nelle bellissime sale della Villa esponenti delle associazioni di categoria e professionali, imprenditori ed appassionati, che hanno accolto di buon grado l’esclusivo invito. In apertura dell’evento la suggestiva visita al piano “meno sei” della cantina – conosciuta con il nome di “Più Dodici Meno Dodici” perché dal livello zero si alza di dodici metri e scende di altrettanti per ospitare gli spazi dedicati alla vinificazione. La serata è entrata nel vivo con l’ingresso in scena dei Franciacorta Villa Crespia, i veri protagonisti dell’evento. Numerozero, Cisiolo, Novalia, Brolese, Cesonato e Miolo, espressione dei sei differenti paesaggi in cui si trovano i vigneti della Tenuta, sono stati svelati nelle loro diverse personalità dal racconto coinvolgente ed emozionante de “La Dame du vin”, la sommelier Ais Livia Riva, e dalle note della talentuosa arpista Maria Chiossi. Uno straordinario binomio interpretativo che ha saputo tradurre in parole e musica l’essenza dei Franciacorta Villa Crespia, creazioni personalissime dell’enologo Francesco Iacono. L’atmosfera ricercata ed inebriante è stata ulteriormente impreziosita dalle raffinate installazioni di argenterie a marchio Zanolli – dalle bomboniere al vasellame, dai centrotavola alle cornici – elegantemente esposte in più punti della cantina e della Villa. Le preziose produzioni artigianali Zanolli, frutto di una tradizione familiare che dura dal 1856, hanno impresso alla serata una firma di indiscussa qualità e raffinatezza. A chiusura dell’evento, gli ospiti della Famiglia Muratori hanno potuto assaporare le emozioni dei Franciacorta Villa Crespia, in accompagnamento ad uno sfizioso aperitivo. Un appuntamento all’insegna della valorizzazione della pregiata produzione del territorio e dell’arte, particolarmente apprezzato dai numerosi intervenuti.
Graphics: Penelope srl Manerbio
EREDI GNUTTI METALLI: INSTALLATO IL PIù GRANDE IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU EDIFICIO IN LOMBARDIA
Tra i più potenti in Italia e destinato all’autoconsumo, l’impianto ha una potenza di circa 5 MWp e consente di risparmiare 2.250.000 kg l’anno di CO2 Brescia, 22 novembre 2011 Eredi Gnutti Metalli ha aperto al fotovoltaico installando il più grande impianto “su edificio”della regione Lombardia e tra i più grandi impianti su tetto realizzati nel Nord Italia ededicati interamente all’autoconsumo. La potenza dell’impianto fotovoltaico, progettato e realizzato dalla Universal Sun di Grassobbio (Bg), garantirà a Eredi Gnutti Metalli, che data la natura stessa dell’attività svolta è altamente energivora, fino al 30% della potenza energetica necessaria. Importanti le ricadute positive sull’ambiente perché grazie all’energia elettrica complessivamente prodotta dall’impianto si otterrà un risparmio di combustibile equivalente pari a circa 847 TEP/anno. Non solo: si eviterà l’immissione in atmosfera di circa 2.250.000 kg di CO2 ogni anno, pari alle immissioni di 260 autovetture di media cilindrata che compiano il giro del mondo. «La scelta di dotare l’impianto industriale di un’installazione fotovoltaica così estesa e performante – spiega Claudio Pinassi, direttore generale di Eredi Gnutti Metalli – è stata la risposta alle esigenze energetiche dell’azienda in perfetta simbiosi con un’ottica sostenibile. Dotarsi di un mix energetico è doveroso per le imprese energivore a partire dallo sfruttamento delle rinnovabili. Le nostre aziende sono integrate con il contesto sociale ed ambientale in cui operano. Non possiamo prescindere da questo legame. Ecco perché dobbiamo valorizzare ciò che il territorio ci offre. L’energia solare, in questo senso, è un bene prezioso» Marco Taesi - Ufficio stampa S.A. Eredi Gnutti Metalli S.p.A.
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La frase del Mec
Frase del Mec La solitudine spesso si vive con se stessi che con gli altri.
La Vignetta del mese...
154 BRESCIA UP
Oroscopo del mese di Dicembre
Nati tra il 22 dicembre e il 20 gennaio
Segno del Capricorno
Per i nati sotto il segno zodiacale del capricorno questo dicembre 2011 sarà il periodo giusto per far valere le proprie ragioni e per dare una scrollata ad una situazione da molto tempo statica. Non abbiate timore nell’esprimere le vostre posizioni anche qualora possano risultare scomode a prima vista: le persone che vi stanno vicino e vi frequentano, se dapprima potrebbero manifestare un po’ di stupore per i vostri scatti repentini, a poco a poco impareranno ad apprezzare la vostra sincerità e il vostro modo di porvi. Cercate di prestare più attenzione alle frequentazioni che avete e cercate di migliorare il vostro metro di giudizio nei confronti degli altri: spesso avete sbagliato le vostre valutazioni, sia in bene che in male, ed è giunto per voi il momento di non commettere più tali banali e superficiali errori. La situazione, sentimentalmente parlando, è quella giusta per impostare qualcosa di nuovo, perché no, anche a lungo termine: avete finalmente acquisito quelle doti che vi si richiedevano per questo, e probabilmente arrivato il momento di mettersi in gioco ed essere a disposizione di chi potrebbe manifestare interesse nei vostri confronti.
Oroscopo Ariete: nati tra il 21 marzo e il 20 aprile Questo mese sarà un periodo di attesa senza particolari novità, e caratterizzato da un generale benessere ed una situazione di sana stabilità. Nel passato avete ottenuto gran parte di quelli che erano i vostri obiettivi e per ora potreste quasi adagiarvi sugli allori, certo, senza esagerare, poichè per mantenere quello per cui avete lottato dovrete mantenere una lucidità mentale. Il periodo è di quelli giusti per pianificare per il futuro non proprio prossimo: progetti a lunga scadenza ed affari che non si concluderanno prima del secondo bimestre del prossimo anno. Sentimentalmente non cercate di stravolgere la vostra stabilità puntando a obiettivi ideali: siate realisti e non tracotanti, cercate insomma di mantenere i piedi per terra più che potete. Prestate attenzione ai piccoli acciacchi fisici e riguardatevi: non abusate del vostro corpo e prestate per esso le stesse attenzioni che vi consentirebbero di essere al massimo della forma. Toro: nati tra il 21 aprile ed il 20 maggio Questo fine dell’anno sarà davvero un periodo scoppiettante e ricco di avvenimenti, compresi piacevoli imprevisti. State mettendo davvero molto impegno per perseguire a dovere i vostri obiettivi, concentratevi per quanto potete su di essi, evitando piccole distrazioni che potrebbero allontanarvi. Dal punto di vista lavorativo state rendendo davvero molto, concentrati nei vostri affari e nei vostri impegni: cercate di fare in modo che questi ultimi non soffochino la vostra vita sentimentale e privata, che ultimamente avrebbe bisogno del respiro dovuto. Con amici e conoscenti riuscite davvero ad essere brillanti e di conforto. La salute in questo periodo non vi abbandona, piccoli momenti di stress potrebbero palesarsi saltuariamente, ma nulla che non si possa tenere a bada con un po’ di attività fisica distrattiva. Gemelli: nati tra il 21 maggio e il 21 giugno Il mese di dicembre si rivelerà ricco di grandi impegni lavorativi e non. Sarà davvero difficile per voi trovare dei momenti liberi in un periodo in cui tutti richiederanno la vostra presenza: starà a voi saper gestire al meglio il vostro tempo senza deludere nessuna delle persone che vi richiede. Non vi potete certo lamentare di come vanno gli affari dal punto di vista lavorativo, nonostante siate soliti non mettere lo stesso impegno che siete soliti mettere. Gli affetti non vi mancano, ma siete soliti ostentare troppa fiducia in voi stessi e la cosa potrebbe non piacere a tante delle persone che vi stanno attorno. Dal punto di vista fisico non avete nulla di cui lamentarvi: la salute non vi abbandona, ma non dovrete per questo trascurare qualche piccolo segno di affaticamento, dovrete saper dosare, fra i vostri impegni anche delle pause per rigenerarvi fisicamente. Cancro: nati tra il 22 giugno e il 22 luglio Questo dicembre è un periodo di transizione: un periodo nel quale non pianificare nulla di a lungo termine, ma piuttosto vivere giorno per giorno. Cercate di vivere senza programmare le cose a troppo lungo termine, ma piuttosto puntando a obiettivi conseguibili un po’ alla volta. La vostra forma vi renderà tuttavia più brillanti e smaglianti di quanto non possiate immaginare: sarà questa la giusta occasione per fare nuove conoscenze e sfruttare senza problemi la vostra buona disposizione mentale. Evitate gli scontri diretti con le persone che magari vi irritano e vi possono dare fastidio: la diplomazia sarà un’arma vincente! I rapporti con la famiglia in questo periodo forse non sono dei migliori. Verso fine anno saranno davvero giorni scoppiettanti per voi, e le sorprese piacevoli non mancheranno. Leone: nati tra il 23 luglio e il 22 agosto I nati sotto il segno del leone beneficiano in questo periodo di una quantità inimmaginabile di influssi positivi: starà alla loro arguzia, in ogni caso, saperne trarre il meglio il qualsiasi situazione si trovino. Lavorativamente parlando siete davvero al top e non avete da invidiare proprio nulla a nessuno: purtroppo invece chi vi sta attorno potrebbe manifestare un po’ di invidia per voi. State forse un po’ troppo trascurando i vostri sentimenti: vi state dedicando davvero molto ai vostri impegni e le persone a cui siete legati sentimentalmente potrebbero percepire da parte vostra una forma insolita di distacco. Tante le occasioni che a livello di fortuna potrebbero avere esiti positivi nei vostri confronti: qualcosa di inaspettatamente positivo potrebbe essere alle porte per la vostra felicità, cercate tuttavia di mantenere i piedi per terra e di non eccedere con gli entusiasmi prima di essere certi delle cose. Vergine: nati tra il 23 agosto e il 22 settembre Per i nati sotto al segno zodiacale della vergine sarà questo il periodo giusto per fare nuove conoscenze e trarre qualcosa di positivo dalle conoscenze già in atto. Siete davvero molto brillanti in questo periodo e tutte le situazioni appaiono utili per trarre qualcosa di utile da chi vi sta attorno. Ultimamente molto presenti in famiglia, cercate di trovar anche un po’ di spazio per voi stessi: cercate di dedicarvi agli interessi con cui, se poteste, occupereste gran parte della giornata, non trascurando tuttavia gli impegni che vi riguardano direttamente e da cui dipendono i vostri risultati lavorativi e non solo. La salute in questo periodo non sarà proprio il vostro forte, e qualche piccolo acciacco potrebbe crearvi qualche piccolo problema di passaggio.
BILANCIA:nati tra il 23 settembre e il 23 ottobre Siete ormai consapevoli di quello per cui avete lottato, e, sapendo di avere raggiunto i vostri obiettivi a breve termine, non crogiolatevi negli stessi, ma cercate di porvene degli altri, superiori e possibilmente raggiungibili. Un vostro frequente errore è volere sempre tutto e subito, senza affrontare quei piccoli passi e quelle piccole ascese di stile che caratterizzano la vita di ciascuno: misuratevi a poco a poco con i problemi e cercate di guadagnarvi i risultati sforzandovi un poco alla volta. Molto frizzanti dal punto di vista affettivo e sentimentale. Poco presenti con la famiglia, sarebbe forse il caso che metteste in pratica qualche piccola abitudine per far sì che i rapporti rimangano buoni come lo sono ora: il distacco non è mai apprezzato da chi vi sta attorno, ma ne siete ben consapevoli. SCORPIONE: nati tra il 24 Ottobre e il 21 novembre Questo dicembre 2011 potrebbe essere un mese non molto movimentato, seppur non privo di qualche sorpresa. Non c’è quasi nulla di cui possiate lamentarvi. Invece potrebbe essere proprio in questo periodo il momento giusto per dare una piccola svolta alla vostra quotidianità: qualcosa che possa trasmettere un po’ di brio alla vostra esistenza quotidiana. Sentimentalmente siete al massimo della forma e chi vi sta attorno vi è davvero molto affezionato: cercate di non eccedere in sicurezza in voi stessi quando non è il caso, ma soprattutto date le giuste attenzioni quando vi vengono richieste, senza paura di apparire deboli o cedevoli. La salute in questo periodo è davvero il vostro forte e vi state permettendo dei lussi che fino a poco tempo fa per il vostro fisico sarebbero stati proprio eccessivi. Sagittario: nati tra il 22 novembre e il 21 dicembre Per voi, questo dicembre 2011 sarà senza ombra di dubbio un periodo di cambiamenti. Avete voglia di rompere con la routine che ha caratterizzato questo ultimo vostro periodo di esistenza, e sarà questo probabilmente il periodo più felice per intraprendere delle scelte di cambiamento. Sul lavoro avete senza dubbio il desiderio di avere qualcosa di più di quello che avete e che vi sta stretto: non abbiate il timore di fare le vostre rimostranze, e fatevi coraggio anche se la situazione potrebbe non essere fra le più favorevoli. Affettivamente parlando non state dando il massimo alle persone con cui intrattenete un rapporto: cercate di non limitare la vostra presenza alle occasioni di comodo, chi vi sta vicino conosce bene i vostri atteggiamenti, e non si limiterà a poche e saltuarie critiche nei vostri confronti. Sarebbe opportuno un lieve mutamento di atteggiamento in questo senso: meno orgoglio e più disponibilità. ACQUARIO: nati tra il 21 gennaio e il 19 febbraio Dicembre 2011 sarà sicuramente un mese di attesa e dalle grandi aspettative. La pazienza sarà una dote di cui dovrete far tesoro: non abbiate tensione e fretta nel chiudere al più presto possibile le situazioni che vi riguardano, ma ponderate al meglio e aspettate il momento più favorevole per concretizzare qualche colpo. Tante le occasioni che non si faranno aspettare dal punto di vista affettivo, ma dovrete essere voi in grado di sapervi autodeterminare al momento giusto. Prestate attenzione ai piccoli acciacchi fisici e tenete in debita considerazione la vostra salute. Cercate nello stesso tempo di non demoralizzarvi per qualche piccolo acciacco passeggero, la stagione porta anche questo; il contatto col prossimo e la giusta dose di vita sociale saranno la cura migliore per qualche piccolo vostro stress. PESCI : nati tra il 20 febbraio e il 20 marzo Un mese pieno di aspettative: non mancano le sorprese, ma quello che vi darà più soddisfazione, saranno i risultati ottenuti con le vostre forze e le vostre fatiche. Lavorativamente parlando non mancheranno i possibili cambiamenti in meglio, una svolta positiva che potrebbe farvi radicalmente cambiare le vostre prospettive. Dal punto di vista affettivo saranno probabilmente meno le notizie che potrebbero far cambiare la vostra situazione attuale: una stabilità ormai costante, che dovrebbe se non altro rendervi felici e soddisfatti. In famiglia fate spesso mancare la vostra presenza e le vostre attenzioni, e qualche volta questa circostanza potrebbe esservi rinfacciata: non siate bruschi e netti nelle vostre risposte, e cercate di comprendere le ragioni di chi vi fa certe osservazioni.
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Con l’avvicinarsi delle feste ricordi ed emozioni ci tornano in mente in un intreccio di pensieri, tra lacrime e gioia, momenti facili e altri difficili, pensieri rivolti ancor di più alle persone che amiamo, consapevoli che niente come il Natale è magico nel sentirsi più vicini anche a chi non c’è più, sereni nel sapere che ci sono sempre accanto a scaldarci il cuore. Dalla Redazione di Brescia Up infiniti Auguri a tutti Voi .
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