Antonella avataneo

Page 1

Galleria Ariele presenta

Antonella Avataneo


Galleria Ariele www.galleria-ariele.com

testo critico

Graziella Bonansea

in copertina particolare dell’opera Idp 157.


Galleria Ariele presenta

Antonella Avataneo


BIOGRAFIA Impara a disegnare con Peynet per alcune estati;alle scuole medie è allieva della pittrice Lo Moro Bonanno e questo incontro la porterà ad iscriversi al liceo artistico Vittorio Veneto di Torino dove tra Altri ,sarà allieva del Maestro Raffaele Ponte Corvo.Negli stessi anni conosce il Maestro Antonio Carena;questi due artisti saranno fondamentali per la sua formazione artistica. In seguito frequenta i primi tre anni alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino ,ma terminerà due anni dopo i suoi studi alla facoltà di Lettere con indirizzo artistico di Palazzo Nuovo. Negli anni che seguono, pur svolgendo attività di Antiquariato continua a dipingere per la sua clientela copie di quadri d’epoca, su commissione realizza ritratti di animali da compagnia... anche contestualizzati in quadri d’ epoca,pitture murali , laccature di mobili e crea oggetti d’arredamento come testiere per letti a forma d’animale tipo pesci e poliponi… Per queste attività è segnalata durante le Rassegne dell’artigianato del pinerolese da giornali e televisioni locali, Eco del chisone; La Stampa e RAI 3. Insegna a bottega ad allievi disegno,pittura e modellato. Da alcuni anni sperimenta una pittura sempre più astratta e tecniche e materiali innovativi tratti anche dallo studio di materiali antichi o edili mescolandoli e rielaborandoli,ritornando anche a partecipare a mostre collettive.Nel 2002 crea il logo per la FIDAPA di Pinerolo. Dal 2004 è ritornata a bottega dal Maestro Antonio Carena per sperimentare e confrontarsi con nuove tecniche,nuove strade e fruire di veicolazioni di idee con alti artisti. Nel 2005 decide di esordire con una personale alla galleria STORELLO sia con le ultime creazioni che con quelle che le avevano precedute. Attualmente vive e lavora a Pinerolo in Corso Porporato 15. Port.3391327802-fax 0121 76235


2005 Personale galleria STORELLO Pinerolo Bra: da cortile a cortile Palazzo Piozzo di Rosignano :ART EXPO’ Rivoli 2° premio Concorso Premio Pittura Cavour 6+1 circolo Casorati Torino SEGNI Torino Cine Citè Collettiva di Natale galleria Storello Pinerolo Olimpiadi e Paralimpiadi: NEVI Hotel Banchetta Sestrieres Collettive allievi A. Carena Municipio di Rivoli 2006 Artisti per la STRATORINO Collettiva sociale Promotrice delle Belle Arti Torino Concorso Premio Agazzi menzione di merito Concorso città di Laives Concorso Premio Pittura Cavour Mostra d’arte contemporanea SALUZZO ARTE 2006 Dal 15 dicembre personale alla società Promotrice delle Belle Arti Torino Collettive allievi A. Carena Municipio di Rivoli 2007 Personale alla società Promotrice delle Belle Arti Torino Mostra d’arte contemporanea SALUZZO ARTE 2007 Varie personali con Associazione Contemporanea sedi Banca Sella Personale Pinerolo “Relais Barrage” Concorso Premio Agazzi segnalazione di merito

Concorso città di Santhià Concorso Premio pittura Cavour 2°premio Concorso Premio Cesare Pavese CROCEVIA S. Anatolia di Narco 2008 Personale Banca Sella per STUDIO7: Biella,Napoli,Avellino,Salerno Oulx e Somma Vesuviana. Collettive in tutta Italia per STUDIO7,tra cui Area0 a Palazzo Marcotulli di Città di Santià premio naz. Norberto Bobbio per”Morti Bianche” Collettiva Salotto dell’ Arte Torino “Le magnifiche di A. Carena” Esposizione”come poetizzare un ambiente” Palazzo D’Angennes Villarbasse Collettiva S. Stefano Belbo galleria EMMEDIARTE CROCEVIA S.Anatolia di Narco Dipingere la solidarietà Pinerolo Palazzo Vittone Premio AGAZZI:segnalazione di merito. Collettiva Salotto del’Arte Concorso Premio Cesare Pavese: Premio casa natale Cesare Pavese personale Villarbasse dal 5 ottobre al19 ottobre Palazzo Mistrot Premio Giovanni Olindo Personale Banca Sella Grandi Clienti Torino dal 20-10-08 al 03 -11-08 Personale galleria Virando Torino dal 03-12-2008 Collettiva Mediolanum Pinerolo con Nunziante, Sardi e Avataneo


CRITICA Una passione e oltre Ci sono artisti in cui, dall’inizio della carriera, si intravede lo sviluppo dell’intero percorso. All’origine c’è già tutto. E’ questo uno dei tratti caratterizzanti la biografia di Antonella Avataneo, pittrice che da anni incrocia nelle sue opere tradizioni diverse e linguaggi figurativi innovativi. L’obiettivo è quello di restituire sulla tela la complessità di chi osserva, immagina, indaga. Ne risulta una prospettiva pittorica rarefatta, dilatata, leggera. Antonella Avataneo vede come i veggenti e guarda come i visionari, i poeti. I poeti che scrutano, adocchiano, visitano il mondo e mettono a fuoco oggetti, scene e figure in modo laterale. Mai frontale. Allo sguardo diretto che perimetra e definisce, Antonella Avataneo sostituisce una visione luminosa tutta giocata sull’immaginazione. E ancora oltre, sulla rêverie, quel flusso del sogno a occhi aperti che, secondo Gaston Bachelard, sarebbe la materia prima dell’opera artistica, in quanto serbatoio di immagini reali e magiche. Di grande interesse, nella sua produzione artistica, i dipinti che ritraggono città, paesaggi, terre note e ignote. Attraverso un uso materico e intenso del colore, case, chiese, campagne, montagne appaiono come in un miraggio. Ciò che illusoriamente si vede in lontananza può scomparire all’istante. Siamo fatti della stessa materia dei sogni, ci ricorda Shakespeare nella celebre chiusa della “Tempesta”. Dunque i luoghi che ci accompagnano sono sottoposti ogni giorno alla minaccia della cancellazione. Tutto può ritornare come all’origine. Ecco allora che nel tragitto figurativo dell’autrice, l’origine si impone oltre e al di là di ogni evidenza nella capacità di far affiorare, attraverso l’immaginario e l’onirico, il suo opposto: la materia. Di più, il corpo della materia. Nei suoi ultimi lavori l’uso di paste gessose e pigmenti ci ricorda la natura primordiale, arcaica, sempre alle spalle degli umani e della storia. Da lì veniamo. E tuttavia - e in questo sta la ricchezza di tutta l’opera di Avataneo - la tensione che sale a fior d’acqua negli arabeschi, nei composti fulgenti è quella di una mai trovata, ma sempre cercata, armonia. L’armonia che è nelle cose, dentro le cose. Dagli azzurri sconfinati dove l’occhio si perde (quelli dedicati al ciclo delle isole) fino agli ultimi lavori centrati sull’uso monocromo di amalgame di sabbia luminescente, l’ossessione è quella di raggiungere l’equilibrio nel disequilibrio, l’accordo nel disaccordo. Questione, questa, ampiamente esplorata non solo nella pittura, ma in tutta la musica del Novecento, da Mahler in poi. La sfida di Antonella Avataneo sta allora non solo nel tentativo di dialogare con linguaggi tra loro eterogenei, ma anche di riunire aspetti che evocano universi differenti: il movimento a spirale, ad esempio - proprio degli elementi primigeni delle forme di vita - e l’uso delle proporzioni, dell’assonanza, della grazia che proviene da tanta pittura post-moderna, dove la


forma raggiunge confini al contempo forti e delicati. C’è questa danza segreta fra l’astratto e il concreto che sottende i lavori di Antonella Avataneo e che certamente viene da una formazione rigorosa, consolidata agli inizi dell’ultimo decennio nella frequentazione del maestro Antonio Carena a cui la pittrice resta idealmente legata. Ma in questo tragitto, in cui non si disdegna neppure il rapporto con il mondo artigiano, inteso come luogo del faber, dell’esercizio costante e tenace, irrompe l’inedito prodotto dagli eventi della storia. Pensiamo a Inis Vitrin (Morti Bianche), opera dedicata alla tragedia della ThyssenKrupp di Torino, e in cui la luce vibrante che caratterizzava i dipinti precedenti si fa rara, opaca, bruna. Collage di giornali fanno da sfondo a macchie nere cariche di funesti presagi, mentre chiazze biancastre, che evocano la plumbea Torino industriale, sono attraversate da una lingua rossa, simbolo di sangue, crudeltà, dolore e sopruso. Ed è questo l’ultimo azzardo di Antonella Avataneo, quello di far entrare nella pittura gli eventi traumatici della storia contemporanea: la violenza sulle donne, le grandi contraddizioni del mondo contemporaneo, l’Africa araba in rivolta. Alla dimensione dell’onirico, dell’immaginario si sostituiscono ora forme e figure tese a evocare corpi e vicende di chi oggi, in condizioni impossibili, osa, rischia, tenta. Geografie, paesaggi, memorie danno vita a ignote fisionomie prodotte dall’intersezione fra culture e modelli sociali. L’arte si fa carico del passato e del presente, delle identità difese e indifese e in questo senso l’opera di Antonella Avataneo, assimilando inedite temporalità, va ancora una volta verso la ricerca nuove estetiche, linguaggi e stili.

Graziella Bonansea


OPERE


Idp 157 tecnica mista su tela, 2011, cm 100 x 100


Rosso tecnica mista su tela, 2011, cm 60 x 70


Oltre il confine tecnica mista su tavola, 2009, cm 55 x 65


Segni tecnica mista su tela, 2011, cm 50 x 40


C&P blu con led tecnica mista su tavola, 2010, cm 70 x 70


Inis vitrin il velo di iside tecnica mista su tavola, 2010, cm 45 x 80


La cronaca cittadina tecnica mista su tavola, 2010, cm 45 x 80


Inis vitrin - morti bianche tecnica mista su tavola, 2010, cm 45 x 80


Le torri gemelle tecnica mista su tavola, 2010, cm 45 x 80


La cittĂ che sale tecnica mista su tavola, 2010, cm 45 x 80


Antonella Avataneo Studio/Abitazione Corso Porporato, 15 Pinerolo - Torino Tel. fax 0121.76 235 E-mail: avataneoarte@gmail.com

www.galleria-ariele.com www.rivista20.com galleria20 - Corso Casale, 85 - Torino tel. 011.37 24 087 mail: info@galleria-ariele.com


Centro Culturale ARIELE - Edizione 2013


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.