Didonna rosa

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Centro Culturale Ariele presenta

Rosa Didonna


Centro Culturale Ariele www.galleria20.jimdo.com www.galleria-ariele.com galleria20@outlook.com testo critico: Carmen De Stasio Progetto grafico e impaginazione

in copertina

particolare dell’opera “Della serie touch me”.


Centro Culturale Ariele presenta

Rosa Didonna


BIOGRAFIA Didonna, famiglia discendente dalla nobile stirpe di conti dal 1797 degli scrittori di versi stampati nelle raccolte del tempo. Residenti a Torino per poi estendersi nell’amata Puglia. Rosa Didonna si potrebbe definire scrittrice, un’artista in costante ricerca. Nelle sue opere vi è una vera e propria contaminazione storica. La sua arte propone tematiche impegnate nell’ambito di ricerche psicologiche e sociologiche d’attualità, evidenziando le enigmatiche ambivalenze dell’esistenza contemporanea con fine intuito introspettivo. Artista creativa, dipinge con tecniche innovative su supporti retinati, con colori spesso vivaci, geometriche textures, simili a particolari ingranditi di immagini mediatiche formate da minuscoli pixel, dando nel contempo piena espressività ai contenuti. La sua Arte si avvale di un linguaggio universale a360°ed integra le varie culture del mondo. La sua vita diviene teatro e palcoscenico in cui la soggettività diventa oggettività identificandosi completamente nell’assoluto dello svecchiamento nell’Arte. “Arte- la mia seconda pelle- materia e segno al femminile” Galleria20 ,Torino 2014


Alcune esposizioni: 2006: “International Gallery of Art di Washington”, 1 year exhibition 2007: “Gallerie Couteron”, Paris cultural donation at Tokyo 2007: “Le Patio” Gallery Montpellier, Paris 2008: Personal exhibition “Foyer Teatro Piccinni, Bluorg, Gagliano Arte, Kursaal Santa Lucia” Bari 2009: Exhibitions at Capraia Municipality, Firenze 2010: Apulia Film Commission, Fiera del Levante 74ath exhibition 2011: “Castello Marchesale”, Cassano Murge Personal exhibition and performance 2011: Performance “Personalità - Essere o Apparire” c/o Teatro Rossini di Gioia Del Colle 2011: 54° Biennale di Venezia “Arte- La mia seconda pelle”- Eros e Agape 2012: “Museo di Arte Contemporanea Termoli” Exhibition and performance “Arte-La mia seconda pelle”, Galleria M. Roma, personal exhibition 2013: “La Sibilla e il mantello di Atlantide” “National archaeological museum”, Vico Equense, Napoli 2013: Museo Taidemuseo di Oulu”Performance Cloisonne’ le petit4(Arte-la mia seconda pelle) 2013: Hönttämäen koulu ad Oulu in Finalndia Performance “LA SIRENA” 2013: Mix media Workshop - englannin ja italiankielinen pajaa Taidemuseo ad Oulu in inlandia 2013: Museo Mineralogico Campano Filippo.ss.trinità Vico Equense “Viaggio di una Geisha e la ritrovata Sibilla” 2013 11/Luglio Torre Pelosa Torre a Mare Festival dell’Arte 2013: 30 Agosto Reggia di Caserta (Caserta- Italia) – “La Sibilla della Reggia – Arte la mia seconda pelle” 2013: 3 agosto Ca’ Zanardi (Venezia- Italia) 55° Biennale di Venezia – Performance “La Sibilla Magica – Arte la mia seconda pelle”


Vitalizzazione Estetica nel Décor di Rosa Didonna

C R I T I CA

Rosa fiore. Rosa colore. Rosa tensiva fantasia. Conosco Rosa Didonna da qualche anno, eppure lo stupore non viene mai meno, come in fondo non dovrebbe venir mai meno l’emozione suscitata dal tracciato d’artista. Giacché l’artista naufraga in ogni istante nel mare che definisco mai calmo in special modo nelle sue profondità, là dove si colgono le essenze del trasmigrare continuo da una rotta all’altra, del continuo deviare per confrontarsi con un quid inesplorato e affiorante quale suggerimento e impatto d’arte. Nel trattare di Rosa Didonna mi sovviene un emblematico confronto con una divinità del palcoscenico futurista: Giannina Censi. Ossessive movenze cadenzano la storia, interagendo con l’unicità di uno spazio nell’atto di traslare in reale e immediato elemento. Nucleo magico di espressione e anfora di confidenziale bisbiglio di segretezze, di fluide nuances di pensiero, che esplode in superficie nella sonorità del movimento parlante. Rosa é nel vento. Memoria eidetica che trascina e rimpolpa l’intensità che la figura rigenera ogni qualvolta con la sua arte lasci emergere storia. La sua storia- rarefatta nella ricerca di traguardi dai quali configurare eventualità mirabolanti e sussultorie fragorosità, nell’ambizione di incidere come nembi sostenuti dal desiderio di specchiare se stessa- rischiara in una presenza che plastifica il tempo, lo trangugia e lo proietta su spazi identitari. In una disinvolta commistione tra movenze articolate di un futuribile parnassianismo- mai sazio di ricercare attraverso l’arte protuberanze innovative del linguaggio che più rappresenti nel momento la svolta recalcitrante alla categorizzazione, e le cromie alternative ad una visione complice del grigio- la materia calda di un Klimt si anima e diviene corpo, persona. Donna. Provocazione. In oscillazione tra il dandy e la maniera klimtiana,


Rosa fagocita lo spazio nel suo specchio fatato; desta la mitizzazione dello incontro tra l’artista e il suo soggetto. [...] Questo modo sostiene l’allontanamento da un’iconografia sfiancante; risale all’intreccio di mondi differenti per localizzazione, assumendo di volta in volta l’impianto olistico di una realtà dal tenore (auto)ironico, celebrativo, ritual-mistico nella mescolanza di leggerezza e matericità, nel cui luogo gli opposti e le complementarietà si concentrano nel tentativo di riempire di forme e di cromatizzanti luce la perentorietà del vuoto inesistente. Personaggio sulla scena risolutivo di uno sdoppiamento finalmente in equilibrio di forze, a scongiurare la vittoria dei contrari, in un costante bilanciamento tra reale e sognante, materia e vaporosità. Bene e male. Alla maniera dostoevskijana, Rosa lascia libertà al personaggio creato per sé, anche quando da sé si stacca per un momento per incidere la materia e oggettivarla. Di lei resta traccia in un ordine presente nell’indagine che da anni la conduce a moltiplicarsi e a dimensionarsi nelle maschere, con le quali conversa in complice e pragmatica follia [...]. Le performance di Rosa Didonna straripano di sfrontata evocazione; sono vorticose esternazioni di un mondo continuamente sottoposto a esplorazione nelle sue fasi che, in sintesi, vanno a rappresentare la codificazione delle fasi temporali dell’artista, nelle quali si concentra la sua filosofia di vita, declinata in devozione all’arte come fonte salvifica e auto-identificativa senza, tuttavia, la prosaica nota deviante della vanità, che Nietzsche definiva timore di apparire originale. La maniera le concede di conquistare una posizione di centralità seriamente finalizzata alla partecipazione dei sensi al suo gioco di sacerdotessa, di sibilla che assorbe la luce da stemperate essenze di un vivere che la inebria e la intriga in un ritratto orfico, nobilitato dalla tensività delle intenzioni. Dalla freschezza composita delle fluidità che irrompono nella materia con ritmicità simboliche, fregiate di sinestetiche concentrazioni di un culto che é sogno e celebra la vita. Carmen De Stasio


OPERE


Geisha tecnica mista - 2008 - cm 80 x 100


Della serie touch me tecnica mista - 2008 - cm 100 x 80


Della serie touch me tecnica mista - 2008 - cm 80 x 100


� Il magico pesce della sibilla� tecnica mista - 2012 - cm 180 x 80


Della serie touch me tecnica mista - 2008 - cm 740 x 300


Clousannè tecnica mista - 2011- cm 300 x 180


La sibilla tecnica mista - 2010 - cm 45 x 130


STAR scultura vivente - 2012 - cm 80 x 280


Al di lĂ della vita tecnica mista: scultura tappeto - 2013 - cm 180 x 200


Arte-la mia seconda pelle Scultura Vivente: tecnica mista - 2011 - cm 180 x 200


Rosa Didonna Galleria Globalart di Noicattaro in Via Ugo Foscolo, 29 Bari Cell. 347.18 43 201 E-mail: info@globalartweb.org

www.galleria-ariele.com www.rivista20.com galleria20 - Corso Casale, 85 - Torino tel. 011.37 24 087 mail: galleria20@outlook.com


Centro Culturale ARIELE - Edizione 2014


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