Domenico lasala

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Centro Culturale Ariele presenta

Domenico Lasala


Centro Culturale Ariele www.galleria-ariele.com www.rivista20.com testo critico

Paolo Levi - Giovanna Arancio

in copertina

Riposo del musicante - 2009 - olio e acrilico su tela - cm 100 x 100


Centro Culturale Ariele presenta

Domenico Lasala


BIOGRAFIA DOMENICO LASALA nasce a Barletta nel 1945. Nel 1969 si trasferisce a Milano.Qui scopre e mette in pratica la sua passione per la pittura. Si inserisce nel G.A.R. (Gruppo Artistico Rosetum) dove, sotto la guida del prof. V.Pilon e la pittrice Tina Jacobs, segue corsi di disegno,anatomia,pittura e lezioni di storia dell’arte. Frequenta il corso libero di nudo in Brera. Nel 1978 tiene la sua prima personale presso la Biblioteca Comunale di Settimo Milanese (Mi) dove allora risiedeva. Conosce Domenico Cantatore alla cui tematica meridionalistica si avvicina nei primi anni ’80. Partecipa a diverse collettive e concorsi. Nel 1980 viene invitato dall’Ente Mostra di Pittura del comune di Marsala e partecipa con due opere alla prima Mostra Mercato del Quadro d’Autore curata da Giovanni Cavaretta. Tiene una collettiva a quattro insieme agli amici di gruppo Barbieri, Fornari e Suigo presso la Galleria Velasquez di Milano. Nel 1981 si aggiudica il secondo premio per la figura nel concorso indetto dalla Galleria ArteSpiga di Milano. Nell’83 rientra in Puglia, a Barletta. Interrompe la sua attività espositiva e, volutamente appartato continua a dipingere e viaggiare, meditando sull’arte contemporanea e sull’arte del passato. Nel 1996 decide di riprendere ad esporre e propone una sua personale a Barletta, presso la “Esperti Art Gallery”. Diventa socio della Associazione Artistica Barlettana dedicata a G. De Nittis. Nel ’97 partecipa con uno stand personale a “Spazio Aperto all’arte”, manifestazione artistica curata da Ester Milano presso la Fiera di Bari. Nel ’98 partecipa ad Expo Arte Bari. Vince il I° premio “Barletta Provincia” II edizione, concorso di pittura curato da Franco Lamonaca. Nel ’99 è presente con tre opere alla II edizione della Biennale Internazionale di Arte


contemporanea di Firenze. Partecipa ad Expo Art Bari edizione ‘99. Nel 2000 tiene una mostra personale nelle sale espositive ex convento San Domenico a Barletta. Nel 2001, 2002 e 2004, durante l’Estate tranese tiene mostre personali presso Palazzo Palmieri, con il patrocinio del comune di Trani. Nel 2004 tiene una personale nel castello di Barletta. Nel 2005 è presente ad “Expo Levante” Bari. Nel 2006 espone a Trani a Palazzo Palmieri. Nel 2007 è presente con uno stand personale ad Expo Arte Bari. Nel 2008 tiene una mostra personale a Palazzo Palmieri a Trani. Finalista premio d’arte Città di Novara edizione 2008/2009/2010 con esposizione al Museo Broletto di Novara. Finalista I edizione premio d’arte “Il Segno” 2009, organizzato dalla Galleria Zamenhof di Milano. Partecipa alla rassegna “La Sicilia Itinerante d’arte” organizzata dalla galleria Firme d’autore con esposizione a Taormina, Sant’Alfio e Giarre.Finalista Premio Arte Mondadori. Sempre nel 2009 partecipa con 10 opere alla mostra “Realismi paralleli” organizzata dalla Galleria Zamenhof di Milano. Nel gennaio 2010 è presente con 10 opere all’evento d’arte “Linguaggi a Confronto” a cura di Giovanna Arancio organizzato dalla Galleria Ariele di Torino. Finalista, partecipa con 4 opere all’evento espositivo “Premio Internazionale Biennale d’Arte di Asolo 2010” I edizione. Nell’Ottobre 2010 partecipa con 5 opere all’evento espositivo “Nuova Figurazione” presso la Pinacoteca Civica di Imperia organizzato dalla Galleria Ariele di Torino. A luglio 2011 tiene una personale presso Palazzo Palmieri di Trani patrocinata dal Comune. Superfinalista nella Ш edizione del premio “Il Segno “ 2011 indetto dalla galleria Zamenhof di Milano con esposizione a Milano”Galleria Zamenhof”; a Torino “Galleria Ariele”;a Ferrara “Galleria Il Rivellino”.Finalista premio Arte Mondadori 2011.Nell’Ottobre 2011 partecipa con 5 opere all’evento espositivo “Discorsi sulla Realtà” promosso dalla Galleria Zamenhof di Milano.Nel Settembre 2012 tiene una mostra personale, patrocinata dal comune, presso Palazzo Palmieri a Trani. Domenico Lasala non imita la realtà ma la reinventa e nella sua invezione scenica le forme tendono a perdere il loro peso materiale per assumere una levità incantata, sospesa, nell’incanto generale dell’atmosfera, dello spazio, del tempo…


CRITICA “Le opere di Domenico Lasala si evidenziano per un uso sapiente del colore, ordinato per contrasti simultanei; per una rigida idealizzazione geometrica delle forme che s’accompagna alla suggestione del racconto, con un effetto di incantata attesa, e per i temi spesso legati all’arte dei suoni. Se da una parte si può scorgere una tendenza arcaicizzante dall’altra la stilizzazione delle sagome, in un’atmosfera di fluidità musicale, rendono personale la sua maniera, che viene sottoposta a un continuo processo di trasfigurazione, ove figure pulite e ferme stanno nella fissità di statue viventi. Questo pittore cerca la bellezza, con passione instancabile e tenta di fissarla sulle tele con immagini che, se non hanno lo scorrere caldo del sangue, il respiro stesso della vita, possiedono un senso plastico dei volumi e profondi sentimenti trascendenti.” dal catalogo “NUOVA ARTE” rassegna di artisti e partecipanti al Premio Arte 2006 Editoriale Giorgio Mondadori Paolo Levi

“Pittura, scrivere la vita” (greco antico) Per Domenico Lasala la rilettura degli antichi classici e lo studio degli ulteriori passaggi artistici avvengono alla luce degli sviluppi internazionali contemporanei. Ne deriva un’interpretazione personale in cui le ambientazioni all’aperto e gli interni colpiscono per la loro essenzialità: i paesaggi rammentano vagamente il rigore dell’ultimo Carrà e le architetture urbane fanno pensare alle solide costruzioni sironiane, ma il tutto si presenta come un fondale cristallizzato in una struttura arcaica da cui, da un momento all’altro, si possono dischiudere delle quinte teatrali. I personaggi, enigmatici alla stregua di quelli di Piero della Francesca e torniti secondo l’insegnamento masaccesco, si inseriscono in una ritmica di incastri senza tradire emozioni, offrendosi come figure topiche, spesso sotto le sembianze di musici e cantori. Non è da dimenticare che la musica nella trattatistica classica possedeva uno spessore sapienziale in seguito smarrito e l’artista evoca, quasi fosse un magico antidoto, questo antico e vitale collante sociale per farne dono ad un mondo


pervaso da un’anonima e drammatica frenesia. Quando si accenna alla musicalità antica come parte integrante del corredo sapienziale vanno sia ricordate le sue origini razionali che legano la bellezza con l’armonia, la misura , l’equilibrio, la perfezione e l’ordine sia non possono essere passate sotto silenzio le profonde radici del pathos che apporta all’insieme tono e vigore grazie alla forza espressiva e drammatica che lo costituisce. Intuire questo nesso che alimenta la cultura antica, animandola con una sua saggezza di verità vuol dire avvicinarsi alla comprensione della natura complessa che sostiene la potenza di quell’arcaica e vitalissima filosofia del bello. Le arti ne fanno parte esternandosi in una esperienza collettiva, al contempo ricca di contrasti ammessi e ricomposti, tragici e coreutici, intensi e catartici nello stesso tempo. La dismisura, anche il caos ha un suo senso, nella magia e nel mistero di un mondo di vibrante marca razionale, lontana da razionalismi e da languenti aridità semantiche e di sentimento. Di certo è facile cadere in ingenue nostalgie e mitizzazioni del passato. Così pure mi pare distruttivo abbarbicarsi ad un sogno lontano alla ricerca di una storica ripetizione tra l’apollinea luce della ragione e la dionisiaca ebbrezza, con una disperante ricerca nietzscheana. Al di là di formule perfette, restiamo in questo difficile presente senza però privarci della suggestione che “il bello”, in senso pieno, ci lascia trapassare silenziosamente per mezzo dei secoli. Già così fece, a suo modo, il quattrocento che Domenico Lasala guarda con occhi particolari. Su questo fascino influisce, credo, anche quella luminosità cromatica che vivifica la prospettiva e che intride spazio e tempo di colori intensamente puri, saturi e magnetici, così come sono stati scoperti nei restauri. La tavolozza lasaliana evoca la limpidezza di quella atmosfera colorata e i suoi luoghi e le sue stanze animate, ci trasportano in scenari, oppure in ambienti, dove suoni, danze, rapporti, perfino il sonno, non vengono sbarrati da mura di solitudine. e figure umane del pittore emergono tramite un leggero chiaroscuro; non ci sono ombre portate e lo spazio diventa “assoluto”, percorso da una sonorità silenziosa. Giovanna Arancio


OPERE


Suonatore di tromba olio su tavola - 2007 - cm 30 x 30


Colomba blu olio su cartone telato - 2011 - cm 30 x 40


Musicante nella sera olio su tela - 2009 - cm 70 x 70


Suonatore di tamburro olio su tela - 2006 - cm 70 x 70


Paesaggio olio su tela - 2008 - cm 50 x 40


Vola colomba olio e acrilico su tela - 2009 - cm 90 x 70


L’amante italica olio su tela - 2010 - cm 60 x 80


L’ombrellino rosso olio su tela - 2010 - cm 30 x 40


Musiciste olio su tela - 2008 - cm 70 x 70


Musici olio su tela - 2006 - cm 90 x 70


Domenico Lasala Studio/Abitazione Piazza F.co di Svevia 2 70051 Barletta BT Tel.088 3533874 Cell. 320.93 21 564 E-mail:lasaladomenico@vigilio.it

www.galleria-ariele.com www.rivista20.com galleria20 - Corso Casale, 85 - Torino tel. 011.37 24 087 mail: info@galleria-ariele.com


Centro Culturale ARIELE - Edizione 2013


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