Fabio adani

Page 1

PAESAGGI DELL’INFINITO opere dal 2004 al 2013

FA B I O A D A N I Centro Culturale ARIELE



PAESAGGI DELL’INFINITO opere dal 2004 al 2013

FA B I O A D A N I

3


FABIO ADANI e-mail: faadani@libero.it info@fabioadani.com www.fabioadani.com

Testi in catalogo: J.A. EDWARDS

Progetto grafico e impaginazione www.galleria-ariele.com www.rivista20.com 4


CRITICA Pittura dell'Infinito. Questo è il carattere, dilatato e fortissimo, del sorprendente Maestro italiano che apre il terzo millennio dopo le innumerevoli e deflagrate esperienze del Novecento. Pittura di grandioso respiro di luce che profetizza l'incoercibile rapporto prossimo-futuro tra l'umanità e il pianeta, tra l'umanità e il cosmo. I dati visivi di Fabio Adani convintamente non evadono dalla realtà costitutiva degli enti fisici, legandosi così all'eterna forza strutturale della tradizione, ma la sublimano in una levitazione ipermetafisica affidata soprattutto agli immensi velari luminosi che invadono le solitudini terrene dove la “forma d'uomo” tende all'orientamento ideale, al ritrovare il seggio del demiurgo al centro della creazione. E' l'arte che non cambia – che non può cambiare, come affermava Apollinaire – la quale sostiene le proposizioni prospettiche e pervadenti di questo pittore, ove le composizioni nascono dalla forza segreta della geometria, quale eterno incanto della mente al momento genetico della disposizione figurativa. Nello stesso modo il colore irrora ogni spazio del dipinto, soprattutto nel vitale distendersi dell'azzurro, interrotto soltanto dall'eccesso di luce o dalle sagome inquiete degli elementi interrogativi (gli uomini, le sedie, o altre situazioni che rimandano ad una presenza umana), vere chiavi d'accesso alla compenetrazione misteriosa tra finito e infinito. Un' effusione d'azzurro che risulta indispensabile come priorità esistenziale, respiratoria, e come anelito alla liberazione del pensiero. A tale avvolgimento talora s'affianca l'oro, e ci trasporta in un assoluto sublime, pregno di imminente certezza. E' un dualismo cromatico di timbro che supera certamente il “problema colore”, e che non risponde solamente alla ricerca heideggeriana delle “tonalità affettive”, ma che ferma in modo perentorio la collocazione del trapasso – appunto – tra finito ed infinito. Da sottolineare a questo proposito l'estrema raffinatezza dell'esecuzione ad acquerello, che tale rimane nelle opere di grande formato, dove l'espandersi della dilatazione cosmica raggiunge effetti emozionali comparabili soltanto con quelli dei pochissimi “re dei cieli” dei secoli passati: i paesisti olandesi del seicento, Turner, Boudin. L'autografia manuale dei dipinti dell'Adani è totale, e suscita meraviglia per il controllo magistrale di una tecnica storica – l'acquerello, appunto – che ogni altro pittore ha usato in modo svariante. Qui nessun 5


mezzo artificale entra nel lavoro, e rende ogni soggetto un “unicum” prezioso. E' giusto dire che Fabio Adani è in prima fila con la modernità, ma il senso che si ricava dai suoi lavori ci offre altresì la percezione che egli precorra la nostra contemporaneità, costantemente sfuggente. In questo si misura la sua autenticità artistica, la sua capacità di essere il corifeo del nostro tempo, e in siffatto ruolo diventa necessaria la sua tecnica leggera; nessun pigmento corposo infatti, nessuna pesantezza del colore ad olio, ad esempio, potrebbe essere adeguata al messaggio. L'estrema leggerezza dell'essere corrisponde alla levità della meditatio vitae pittorica, ed è di segno fortemente ottimistico. Ogni opera dell'Adani sta all'opposto del Farmacista di Figueras alla ricerca del nulla assoluto, di Salvador Dalì, e neppure ne accetta la provocazione (ineliminabile nei paradossi del maestro catalano), ma con poetica elevazione ne segna il mirato traguardo: canta il futuro prossimo dell'armonia umana.

CRITIQUE

Painting of Infinite. This is the expanded, strongest character, of the amazing Italian Master who opens the Third Millennium after the countless and deflagrated experiences of the Twentieth century. Painting of magnificent breath of light which prophesies the irrepressible relationship of the coming future between humankind and the planet, between humankind and cosmos. Fabio Adani’s visual data do not evade from the constituent reality of physical entities, thus tying themselves to the eternal structural force of tradition, but they sublimate it to an hyper-metaphysical levitation entrusted mostly to the vast light velaria that invade the earthly solitudes where the “form of man” longs towards the ideal orientation, towards finding again the demiurge’s seat at the centre of creation. It is Art which doesn’t change – which cannot change, as Apollinaire declared – which supports the perspective and wandering propositions of this painter, where compositions are born from the secret force of geometry as the eternal charm of mind in the begetting moment of figurative arrangement. In the same 6


way colour sprays every space of the painting, especially in the vital spreading of light blue, broken only by the excess of light or by the restless shapes of questioning elements (men, chairs), true access keys to the mysterious permeation between finite and infinite. It is an effusion of light blue which is essential as existential, breathing priority, and as a yearning for the liberation of thought. Sometimes gold comes alongside this envelopment and carries us to a sublime absolute, pregnant with imminent certainty. It is a chromatic dualism of timbre which certainly overcomes the “colour problem”, and which does not answer only to the heideggerian quest for “affective notes”, but which peremptorily pins down the position of passage - like we said – between finite and infinite. It is to be underlined on this subject the extreme refinement of watercolour performance, which remains the same in the large sized works, where the expansion of cosmic dilation reaches emotional effects compared only with those of the very few “kings of skies” of the past centuries: the Dutch landscape painters of the seventeenth century, Turner, Boudin. Adani’s hand autography in his paintings is total, and it generates amazement for the excellent control of a historical technique – watercolour, precisely – which every other painter has used in a varied way. Here no artificial means enter the work, and renders every subject a precious “unicum”. It is correct to say that Fabio Adani is in the forefront of modernity, but the sense we evince from his works offers us on the other hand the perception that he foreruns our contemporaneity, constantly elusive. In this we can measure his artistic authenticity, his ability to be a coryphaeus of our time, and in such a role his soft technique becomes necessary; no full-bodied pigment, in fact, no heaviness of oil colour, for instance, could be apt to the message. The extreme lightness of being corresponds to the levity of pictorial meditatio vitae, and it carries a strong optimistic meaning. Every one of Adani’s work is in contraposition to Salvador Dalì’s Chemist of Figueras in search of absolute void, nor do they accept its provocation (unremovable from the paradoxes of the Catalan master), but with poetical elevation it marks the aimed goal. It sings of the coming future of human harmony. 7


OPERE

8


Profondi, silenzi - 2004 acquerello su carta - water colour - cm 52 x 120

9


Antiregno - 2005 acquerello su carta - water colour - cm 52 x 71

10


Il trono del folle 3 - 2005 acquerello su carta - water colour - cm 41x71

11


Essere apparire 1 - 2005 acquerello su carta - cm 44 x 129

12


Essere apparire - trittico - 2007 acquerello su carta - cm 74 x 56

13


Essere apparire - trittico - 2008 tecnica mista su carta e legno - cm 170 x 70

14


Essere apparire - polittico - 2008 tecnica mista su carta e legno - cm 50,5 x 86

15


Tempo spazio volontĂ 2 - 2008 acquerello su carta - cm 86 x 54

16


Tempo spazio volontĂ 6 - 2008 acquerello su carta - cm 86 x 54

17


Non luoghi 4 - 2008 acquerello su carta - cm 100 x 70

18


Catarsi - 2009 acquerello su carta - cm 62 x 134

19


Tempo apparente - 2009 acquerello su carta - cm 104 x 74

20


Respiro lento - 2010 acquerello su carta - cm 90 x65

21


Respiro sospeso - 2010 acquerello su carta - cm 104 x 74

22


Ombra bianca - 2010 acquerello su carta - cm 98 x 80

23


Spazio leggero - 2010 acquerello su carta - cm 104 x 74

24


Non luoghi 7 - 2010 acquerello su carta - cm 158 x 82

25


Suggestione - 2011 acquerello su carta - cm 70 x 125

26


Stendhal - 2011 acquerello su carta - cm 70 x 125

27


Panta Rei 1 - 2011 acquerello su carta - cm 104 x 74

28


Panta Rei 4 - 2011 acquerello su carta - cm 74 x 54

29


Sconosciuta conoscenza 1 - 2012 acquerello su carta - cm 74 x 54

30


Sconosciuta conoscenza 5 - 2012 acquerello su carta - cm 54 x 74

31


Sconosciuta conoscenza 6 - 2012 acquerello su carta - cm 54 x 754

32


Serie Dolomiti - Sassolungo - 2012 tecnica mista su carta - cm 50 x 33

33


Serie Dolomiti - gruppo Sella - 2012 tecnica mista su carta - cm 50 x 33

34


Serie Dolomiti - Cimon della Pala - 2012 tecnica mista su carta - cm 50 x 33

35


Scelte - 2012 grafite su carta - cm 50 x 35

36


Orizzonti erranti1 - 2012 grafite su carta - cm 50 x 35

37


Orizzonti erranti 2 - 2012 grafite su carta - cm 50 x 35

38


Essere apparire - 2012 grafite su carta - cm 50 x 35

39


Libro d’artista 1 - SilentiumFinCheParli - 2013 cm 22 x 15

40


Fabio Adani

circostante, ma soprattutto della realtà interiore di ciascuno, facendo leva sui valori della luce e del silenzio, inteso non come assenza di rumori, ma soprattutto come ascolto di tale realtà, in una maniera unica, totalmente nuova ed evocativa, verso una dimensione “neometafisica” e “neoromantica” dell’esistenza.

biografia - biography

Born in Correggio (Italy) in 1974 in a family that always has practised and breathed art, initially he works as a graphic designer for some years and then he start his study at the Academy of Fine Arts in Bologna where he began an artistic career that, after various experiments and solutions, leads him to a “purification” of the images and of the eyes, light and deep at the same time. Although different technical variations, ranging from pencil to acrylic, mixed media and gold leaf, the prevalent medium becomes naturally watercolour which allows more evanescence and introspection and a special survey of the world surroundings us, but especially the inner reality of each of us, founding on the values of light and silence - not understood as the absence of noise – but mostly as listening to this inner reality in an sole way, totally new and evocative, turning to a “neometaphysics” and “neoromantic” dimension of the existence.

nato a Correggio (RE) nel 1974, in una famiglia dove da sempre si respira e si pratica arte, lavora inizialmente come grafico per alcuni anni, per poi ricominciare gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove intraprende un percorso artistico che, dopo aver sperimentato diverse soluzioni, lo porta verso una “depurazione” dell’immagine e dello sguardo, leggero e profondo allo stesso tempo. Pur con diverse varianti tecniche che spaziano dalla matita all’acrilico a tecniche miste e alla foglia oro, il medium pittorico prevalente diventa in modo naturale l’acquerello che consente un’evanescenza ed una introspezione maggiore del vissuto e un’indagine particolare del mondo

41


PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI RECENTI – MAIN RECENT SOLO EXHIBITIONS 2012 - “Bilder der Unendlichkeit - Gecko Galerie, Solingen (D) - a cura di K. Gehrmann e H. Müller; “Gradi di transizione” - Galleria OpenArt, Milano - a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei; “Quintessenze...” - Mirogallery - Bologna - cura di spazioMiro e CaseAperte; 2008 “Verso, Sospeso” - D Gallery, Torino - a cura di Delia Gianti, testo critico di Massimo Sgroi; 2005 - “Intimi Sguardi” - Galleria RadiumArtis, Reggio Emilia, a cura di Francesca Baboni; PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE RECENTI – MAIN GROUP EXHIBITIONS 2013 “30x30 flussi contemporanei” - A3 artecontemporanea - Salerno - a cura di M.G. Grasso; “Biennale internazionale arte contemporanea di Brescia” - sedi varie - a cura di Silvia Landi; “VelArte - G(u)arda che arte” - sede Univela, Campione del Garda (BS) - a cura di F. Baboni e S.Taddei; 2012 “Nel silenzio con rumore” - Barletta - Associazione Culturale 01 e Fondazione De Nittis - a cura di Anna Soricaro;

“Collettiva di galleria” - Ufofabrik gallery Moena (TN) - a cura di Mauro Defrancesco; “ArtQuake” - Chiostri di San Domenico Reggio Emilia - a cura di Alberto Agazzani; “Labili Confini” - Galleria OpenArt, Milano - a cura di Antonella Trapanese; - “Premio Internazionale Arte Laguna 11.12” - Nappe dell’Arsenale, Venezia, a cura di Premio Internazionale Arte Laguna; - “The Body-Il Corpo” - Galleria WebArt, Villa Quaglia - Treviso - a cura di Mara Campaner; 2011 - "Wannabee Prize", International Art Contest - Wannabee Gallery - Milano - a cura di Silvia Pettinicchio; - "Drawing Connections" - Siena Art Institute - Siena - a cura di Siena Art Institute; - "Premio Marina di Ravenna" - Galleria Civica Faro Arte - Marina di Ravenna - a cura di CAPIT; - "Canned Oxygen" - Icosahedron Gallery - New York - a cura di Robert M. Berry; 2010 - "Pittura 2010, il piccolo formato" - Galleria Libra - Catania - a cura di Salvo Torrisi e Alberto Agazzani; - "Mare Nostrum" - Palazzo Stella - Genova - a cura di Associazione Culturale Satura; - “Art in Mind" - The Brick Lane Gallery London - "The (un)real life" - spazio Cargo20 - Verona - a cura di Associazione Culturale A2; - "Combat Prize" - Bottini dell'Olio - Livorno - curatori vari; 2009 - “Altre Contemplazioni” - Galleria Libra - Catania - a cura di Salvo Torrisi e Alberto Agazzani;

42



Centro Culturale ARIELE - 2013


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.