Marino benigna

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Centro Culturale Ariele presenta

Marino Benigna


Centro Culturale Ariele www.galleria20.jimdo.com www.galleria-ariele.com www.rivista20.com testo critico: M.MalĂŹ, Federica Murgia, Elisabetta Calcaterra, Fernando Noris

in copertina partic. di: Studio figlio della tenebra


Centro Culturale Ariele presenta

Marino Benigna


BIOGRAFIA

Marino Benigna, nato a Chiuduno in provincia di Bergamo nel 1955, ha frequentato lo studio dello scultore-pittore Flavio Pozzi per diversi anni, eseguendo studi dal vero, sia a disegno sia con pittura ad olio. Ha approfondito anche la tecnica d’incisione. Mostre personali 2013 - galleria20 -Torino 2013 - Galleria Ariele - Torino 2013 - “Audaci silenzi” Galleria Studio C - Piacenza 2012 – Galerie Thuillier - Parigi 2012 – Galleria D’arte La Telaccia (TO)

2011 – Arte Padova – Studio Elle 2011 - Galleria Cortina Arte - Milano 2011 – “Dentro” – Galleria Arianna Sartori – Mantova 2010 – “Sguardo” – Ottica Skandia (BG)


Rassegne, mostre collettive e riconoscimenti

Mostra artisti finalisti

2012 - Magazzini Criminali presentano “Il Santo e le frecce” Paggeria arte- Sassuolo (MO) 2012 - Presentazione del: Catalogo SARTORI D’ARTE Moderna e Contemporanea, a cura di Arianna Sartori. Primo repertorio di 464 Artisti attivi nel Nord Italia dal 900 ai giorni nostri - Mantova 2012 - Magazzini Criminali presentano “Silver Screen” Mostra sul Cinema - Paggeria arte – Sassuolo (MO) in collaborazione con l’OZU FILM FESTIVAL 2012 - Museo del Ciclismo 2° Biennale D’arte sportiva del Ghisallo e della Valsassina Magreglio (CO) 2012 - Selezionato al 53° Premio internazionale Bice BugattiSegantini – Nova Milanese 2012 - Atelier Chagall – Milano (organizz. Galleria Zamenhof) 2012 - Chiostro del Convento di San Lorenzo – Vicenza, Mostra collettiva 2012 - “Mi faccio la Collezione” Artisti Contemporanei – Art Events - Catalogo – Mostra collettiva - Art Gallery Mazzoleni – (BG) 2012 - Venezia –“ ITALY 150° ART FAIR” – ART IN THE CITY,

2012 - BAF – Bergamo Arte Fiera – Galleria Zamenhof Milano e Galleria La Telaccia-Torino 2011 - Mostra collettiva – Galleria Vista – Roma e Bomarzo (VT) (Soqquadro Factory) 2011 - Galleria Zamenhof – Milano – Discorsi sulla realtà 2° 2011 - Mostra collettiva Galleria Previtali - Milano 2011 - Antiquari a Cà dei Carraresi – Treviso – Art i The City – Galleria Polin 2011 - Mostra collettiva Galleria Mentana - Firenze 2011 - “Mi faccio la Collezione Artisti Contemporanei – Art Events – Catalogo – Art Gallery Mazzoleni – Bergamo 2010 - Mostra collettiva – Galleria 18 (BO) Premi 2012, 1° classificato al premio San Lorenzo, Chiostro di San Lorenzo - Vicenza 2011, Finalista Premio Arte Mondadori - Milano 2002, Finalista Premio Arte Mondadori - Milano 2001, Segnalato al Premio Agazzi di pittura di Mapello (BG)


CRITICA Marino Benigna è attratto dalla figura umana e da tutto quello che la circonda, ne rivela infiniti aspetti: inquietudini, sofferenze di vita, distacchi, fobie, angosce e ossessioni trovano un’intima immagine di vero valore lirico che va oltre il soggetto, indice di pregnanza compositiva in cui egli sa fondere una visione spontanea di grandi emozioni. E’ una pittura impegnata, ricca di eclatante e autentica comunicazione, dove la chiave di lettura è costantemente l’uomo. [M. Malì, Gennaio 2012] Nelle opere malinconiche dell’artista Marino Benigna, che appare intimista, prendono forma arcane crepe di disfacimento interiore che attraversano ritratti d’angoscia: denuncia della caducità dell’attimo di vita concesso all’uomo. Sentimenti raccontati da occhi sbarrati, che non sanno vedere un futuro, si ritrovano nella speranza che vacilla nell’allegoria di una tempesta, che lascia emergere la disperazione di chi si sente abbandonato, grevi grumi di colori di solitudine sono la narrazione fatta da una faccia a metà, incartapecorita dal tempo e dal dolore, che si trincera nell’abbandono della spiritualità dei sogni, è la rappresentazione della sofferenza che dà la materialità. I colori spessi e spenti hanno imprigionato i sentimenti più puri per dar corpo alla rappresentazione di un oggi fatto solo di apparenze che feriscono l’essere. [Federica Murgia, Maggio 2011] “Opere che ascoltano”. E’ raro che un artista scriva – in questo caso – della sua pittura ed è ancora più raro che le sue opere – come scrive – “ascoltino”, invece di esprimere, comunicare, denunciare, provocare… L’artista Marino Benigna, pur consapevole dell’impossibilità di definire l’arte, tenta comunque di aprire la porta sul suo sentire profondo a chi osserva la sua opera e cerca di leggerla o meglio e soltanto di coglierla. Un senso d’infinito che Benigna avverte nello spaziotempo di versi leopardiani e che quindi egli non concepisce solo al di fuori di se stesso, ma


indaga scandagliando gli anfratti dell’uomo. Così il sentire di quest’artista si fa ricerca, non rinuncia alla pittura, ritraendo forse l’uomo che ha perso se stesso e cerca di ritrovare la propria essenza, di riallacciare fili d’arte con la propria natura, di conciliare il suo simbiotico dualismo tra materia e spirito. [Elisabetta Calcaterra, Aprile 2011]

L’autobiografia pittorica di Marino Benigna si è generata e sviluppata negli anni dentro un flusso di un coerente tessuto narrativo, dominato da una radicale passione nei confronti della fisiognomica. Che cosa c’è – è sembrato chiedersi, e rispondersi, il pittore – di più espressivo del volto umano per indagare gli insondabili labirinti della mente e dell’anima o i generazionali salti delle peregrinazioni psicologiche? Compagni di strada, in questa sua ricognizione drammaturgica, sono alcuni eletti Maestri del passato, talmente connaturati al nostro pensiero da risultare tuttora più contemporanei al nostro tempo di quanto noi stessi non lo possiamo essere: Goya, Giacometti, Schiele, Munch. Le pennellate di Benigna si depositano virulenti, richiamandosi le une con le altre, illuminandosi di bagliori quali dovettero osservare gli schiavi liberati dalla Caverna di Platone. “L’orientamento concettuale e progettuale di Benigna non è interessato a fornire con le sue opere facili e scontate risposte, ma a porre insistentemente e umilmente le uniche domande che concorrono a costruire un vero umanesimo di ricerca”. (Nasce l’uomo a fatica, ed è rischio di morte il nascimento) G.Leopardi [Fernando Noris, Luglio 2010]


OPERE


Studio figlio della tenebra olio su tela - 2009 - cm 50 x 70


Turbamento olio su tela - 2012 - cm 50 x 70


Viso olio su tela - 2012 - cm 80 x 100


Infinito olio su tela - 2012 - cm 70 x 100


Nasce l’uomo a fatica olio su tela - 2010 - cm 100 x 100


Donna olio su tela - 2010- cm 70 x 120


Visione olio su tela - 2013 - cm 70 x 100


Tre figure olio su tela - 2010 - cm 100 x 120


Limite olio su tela - 2009 - cm 50 x 50


Volto olio su tela - 2012 - cm 100 x 100


Marino Benigna Studio/Abitazione Chiuduno (Bergamo)

Cell. 340.80 41 229 E-mail: marino.benigna@live.it www.marinobenigna.it

www.galleria20.jimdo.com www.rivista20.com galleria20 - Corso Casale, 85 - Torino tel. 011.37 24 087 mail: info@galleria-ariele.com


Centro Culturale ARIELE - Edizione 2013


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