Best movie maggio 2015

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B E S T N.5 - MAGGIO 2015 MENSILE

SOLO IN EDICOLA CON BEST MOVIE IL POSTER DA COLLEZIONE DI

ZEROCALCARE

IRREALITY

SHOW MATTEO GARRONE REINVENTA IL FANTASY

Wayward Pines

IL SESTO SENSO DI SHYAMALAN PER I SERIAL

DA EXODUS A THE MARTIAN

SPECIALE RIDLEY SCOTT SUPER PREVIEW I FANTASTICI 4 BATMAN V SUPERMAN MISSION: IMPOSSIBLE 5

: MAD MAX D FURY ROA

ALL’INFERNO

E

RITORNO

DY TOM HAR E THERON CHARLIZ CITO e UN ESER DI FOLLI




*Servizio con addebito mensile, periodo di visione gratuita di 15 giorni disponibile alla prima registrazione e non cumulabile. PossibilitĂ di recesso in qualsiasi momento.


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cuore CINEFILO di GIORGIO VIARO @Gazz_South_Park www.facebook.com/ giorgio.viaro

Un giorno di ordinaria follia Non so come immaginate una giornata nella redazione di Best Movie, ma ultimamente le cose vanno così. La mattina faccio appena a tempo ad accendere il computer che sento il direttore editoriale Luca Maragno attraversare il corridoio a passo di carica: è il segnale che si registra. Scendiamo al piano di sotto, una specie di bunker anti-atomico, dove è allestito un gigantesco studio di ripresa con tanto di green screen: sembra di entrare in una di quelle basi dei cattivi di Bond costruite dentro i vulcani. Qui, un paio di volte a settimana, ci alterniamo nella registrazione dei servizi interni per BreaKing Pop (il box office, le uscite del weekend, la prova di un videogioco, il commento di una nuova serie Tv…), il nuovo TG di cultura popolare che va online tutti i giorni attorno alle 17:00 su YouTube. Tornato al piano di sopra, due volte su tre trovo il caporedattore di YouTech, Paolo Paglianti, che gira con sguardo folle parlando di qualche nuovo gadget e mulinando una piccola balestra con cui spara delle Bic senza cappuccio. A questo punto, mentre i grafici arrivano dal secondo piano insieme a un plico da nove chili di bozze da correggere e io cerco di trovare un titolo sensato per un approfondimento su un film che ancora non ho visto, Michele Rech – al secolo Zerocalcare – mi manda un messaggio su WhatsApp, dicendomi che mi ha spedito la nuova tavola. Allora sospendo tutto e mi attacco a WeTransfer osservando ossessivamente la piccola barra blu del caricamento, perché so che questo mese avremo sulla rivista un poster da collezione degli Avengers...

La sera, a casa, il divano è un castello da cui si domina il regno delle serie Tv: è ripartito il Trono di spade, imperversa Daredevil, stanno arrivando Wayward Pines e la seconda stagione di True Detective, e ho detto solo le prime che mi sono venute in mente. Prima di dormire, mi aspetta ancora un giretto “Dentro le nuvole”, per pensare alla rubrica che questo mese ospita il ritorno a fumetti di Star Wars, e magari un romanzo dell’orrore (leggete Annientamento!) o il primo degli ebook della nostra nuova collana (per saperne di più, andate a pag. 36). Poi – davvero – basta: chiudo gli occhi, e inizio a sognare il cinema che verrà.

PS: Come vi sarete accorti, questo mese il prezzo della rivista è salito a 4,50 euro, rimanendo comunque - ci tengo a dirlo - sotto la media europea dei mensili di settore. Le ragioni sono due. La prima è anche la più ovvia, il mondo (anche il nostro, che è fatto di carta, spedizioni, uffici e della redazione più giovane d’Italia) costa sempre di più, non torna mai indietro, e ogni tanto tocca adeguarsi. La seconda è che, l’avrete visto, negli ultimi mesi la rivista è diventata molto più ricca, con il lancio di molte nuove rubriche e un aumento deciso delle set visit, che ci permettono di fare i reportage che amiamo di più. E anche questa ricchezza ha un costo. Se vi piace quello che facciamo, stateci vicino.

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© Reveille Productions/NBC Universal Television/3 Arts Entertainment/Deedle-Dee Productions/ Universal Media Studios (UMS)/Universal Television (1)

Più tardi, dopo un pranzo giapponese all you can eat che mi getta in uno stato di feroce sonnolenza, se sono fortunato posso spezzare il ritmo (e magari concedermi una pennichella di dieci minuti) durante l’anteprima stampa di un film americano con edifici che crollano. Quando torno alla scrivania i chili di bozze sono diventati 18, tutte le scadenze sono in scadenza, e Paglianti è ancora lì che spara penne. In tutto questo mi meraviglia sempre la calma olimpica dei redattori di sito e rivista, che hanno quello sguardo “Beh, che ti agiti, le solite cose no?”. La tensione si scioglie quando Andrea Facchin inizia a fare commenti a voce alta su un nuovo trailer con la voce di Piccinini («Sciabolata! Non và! Incredibile!»).

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SOMMARIO B E S T

maggio 2015

38 COVER STORY

Mad Max: «La mia opera rock»

George Miller racconta la saga di Max Rockatansky, il folle e letale eroe nato negli anni ’70 che ha influenzato tutto l’immaginario nuclearizzato nei decenni a venire, dai manga ai videogame. E che ora torna al cinema con il volto di Tom Hardy nel reboot Fury Road.

126 SPECIALE SAN ANDREAS La grande paura

Siamo stati sul set del film catastrofico in cui Dwayne Johnson combatte contro il Big One: il terremoto che spazzerà via la California.

38

FOTO DI COPERTINA: © VILLAGE ROADSHOW PICTURES/WARNER BROS

50 CANNES 2015 Irreality show

Il regista Matteo Garrone ci parla del suo fantasy Il racconto dei racconti in corsa per la Palma d’oro. E poi, il programma completo del festival.

14 PREVIEW

Mission: Impossible – Rogue Nation; Snowden; Fantastici 4; Angry Birds; Batman V Superman; Ricki and the Flash

26 NEWS 118 NAPOLI COMICON

STANCHI DELLE SOLITE NOTIZIE? è tempo di

FILM•SERIAL VIDEOGAMES COMICS•TECH www.youtube.com

8 BEST MOVIE MAGGIO 2015

126 HI-TECH

SCARICA TUTTE LE APP DEL NETWORK

GLI EXTRA SU iOS, ANDROID E WINDOWS 8 LA LETTURA È UN VIAGGIO INTERATTIVO GRAZIE ALLE APP GRATUITE DI BEST MOVIE, RICCHE DI PHOTOGALLERY, TRAILER, CLIP E INTERVISTE

UN’INTERVISTA in cui Jennifer LE FOTO di The Gunman, Aniston racconta il suo ruolo drammatico in Cake

action con Sean Penn e Jasmine Trinca

UNA FEATURETTE spaventosa

UNO SPOT di San

UN VIDEO

EXPLOSION Lo spot

Andreas, il disaster movie di Brad Peyton con Dwayne Johnson e Carla Gugino

di Tomorrowland in cui George Clooney vi porta nel mondo fantastico immaginato da Walt Disney

di The Lazarus Effect dal titolo Playing God

esplosivo di Mad Max: Fury Road, il reboot di George Miller con Tom Hardy

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SOMMARIO

Direttore Responsabile VITO SINOPOLI

non perdere

in edicola

Direttore Editoriale LUCA MARAGNO

Direttore

GIORGIO VIARO

Direttore Creativo ELISA LASAGNI

il poster degli

Redazione

MATTEO BONASSI VALENTINA TORLASCHI

Contributi redazionali di:

da collezione

AVENGERS

KARIN EBNET, ANDREA FACCHIN, MARITA TONIOLO, SILVIA URBAN, ELISABETTA SAINAGHI

Redazione grafica

ALDA PEDRAZZINI (caposervizio), MARCELLA SAMBRUNI (senior), FABIO MERENDA, ALESSANDRO LO FARO

di

Hanno collaborato a questo numero

Demis Biscaro, Eva Carducci, Nicola Cupperi, Catia Donini, Silvia Nicoletti, Lorenza Negri, Gabriele Niola, Paolo Paglianti, Stefano Radice, Maria Laura Ramello, Antonello Sarno, Gianni Schena, Gianmaria Tammaro, Marianna Trimarchi, Giorgia Vecchini, Zerocalcare

ZEROCALCARE

da Londra: Lorenzo Ormando da Los Angeles: Francesca Scorcucchi, Elisa Leonelli, Marta Veller

Coordinamento tecnico ALESSANDRA BERNOCCHI MARIELLA PAGLIARI

Traffico

PROTAGONISTI

30 7 parole per... Elizabeth Banks 32 Ritratti: Evan Peters 88 Intervista a Ridley Scott: «Un sequel di Exodus?

Si potrebbe fare»

100 A tu per tu con M. Night

Shyamalan: il regista del Sesto senso ci parla di Wayward Pines

127 Dwayne Johnson si racconta:

«Io tra vodka, azione e... crema per la pelle»

RUBRICHE

79 Secondo voi 113 Superclassifica Giò

ANTONELLA BARISONE - Tel. 02.27796408 abarisone@e-duesse.it PAOLA LORUSSO - Tel. 02.27796401 plorusso@e-duesse.it

119 La Must List del mese 121 Best Movie per Rai Movie 57 AL CINEMA 76 REVIEW 83 SCREEN

Pubblicazione mensile - 12 numeri l’anno.

Prezzo di una copia 4,50 euro. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv In L. 27/02/2004 n°46) art.1,comma 1, DCB Milano. Reg.Trib.di Milano n.12 del 14/01/2002. Iscrizione nel Registro Nazionale della Stampa n. 9380 del 11/04/2001 ROC n.6794

Exodus - Dei e Re arriva in home video, lo speciale su Wayward Pines, le recensioni di Daredevil e The Walking Dead 5, un approfondimento sul videogame The Witcher 3: Wild Hunt

114 DENTRO

LE NUVOLE La nuova serie di Star Wars

a fumetti e l’intervista con Bastien Vivès, autore prodigio dei comic francesi

Fotolito: Target Color, Via Cassano d’Adda 13, 20139 Milano Stampa: N.I.I.A.G. S.p.A. - Bergamo Per l’Italia: Distribuzione SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A. via Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) tel. 02660301 telefax 0266030320 Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso il Servizio Abbonamenti, Via Donatello 5/b - 20131 Milano,Tel. 02.277961, fax 02.27796300 ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03 Informativa ex D. Lgs. n 196/03 Editoriale Duesse S.p.A. Titolare del trattamento tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/03 e per l’elenco di tutti i Responsabili del trattamento rivolgersi al Responsabile del trattamento, che è il Responsabile Abbonamenti presso Editoriale Duesse S.p.A. Via Donatello 5/b - 20131 Milano. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati e a società esterne per le spedizioni della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Copyright Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con l’uso di sistemi elettronici, o riprodotta, o diffusa, senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. La redazione si è curata di ottenere il copyright delle immagini pubblicate, nel caso in cui ciò non sia stato possibile, l’editore è a disposizione degli aventi diritto per regolare eventuali spettanze.

EDITORIALE DUESSE S.p.A. Via Donatello 5/B - 20131 Milano Tel. 02.277961 Fax 02.27796300 www.e-duesse.it Numero chiuso in redazione il 15/04/2015

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

ASSOCIATA AL SISTEMA CONFINDUSTRIA

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preVIEW UNO SGUARDO IN ANTEPRIMA AI FILM IN USCITA NEI PROSSIMI MESI

TOM CRUISE TORNA NEI PANNI DELL’AGENTE HUNT PER MISSION:

IMPOSSIBLE ROGUE NATION

UNA VITA SPERICOLATA

Dopo aver scalato, senza imbragatura e a mani nude, una parete rocciosa dello Utah per Mission: Impossible II ed essersi arrampicato sul grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa di Dubai (828 metri), per Ghost Protocol, in Rogue Nation è andato ancora oltre e si è appeso al portellone di un Airbus A400M per le intere fasi di decollo, volo e atterraggio. Nessuna controfigura. Lui, del resto, è Tom Cruise. E per Tom le missioni impossibili sono realtà, non solo finzione cinematografica. Anche in questo risiede il fascino senza data di scadenza della saga action che lo vede protagonista nei panni dell’agente segreto Ethan Hunt. Siamo ormai al quinto capitolo e ora lo spericolato eroe dovrà fronteggiare il Sindacato, un’organizzazione criminale altamente addestrata che punta a disintegrare la IMF. Diretto da Christopher McQuarrie (Jack Reacher), il film ritrova i fedeli Jeremy Renner e Simon Pegg; tra le new entry, Rebecca Ferguson e Alec Baldwin. DATA DI USCITA PREVISTA: 19 AGOSTO IL TRAILER ITALIANO SU bestmovie.it

14 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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© Bo Bridges/ Christian Black/2015 PARAMOUNT PICTURES. ALL RIGHTS RESERVED.

Oltre alle spettacolari quanto pericolose scene in volo (qui a lato), in Mission: Impossible - Rogue Nation non mancheranno gli adrenalinici inseguimenti sulle due ruote (già “cifra stilistica” del secondo episodio diretto da John Woo): «Anche le scene in moto sono rischiose perché non posso indossare protezioni e casco. Si va sempre molto forte e può succedere di tutto. Tuttavia, a differenza dell’aereo, lì ho il controllo... posso sempre frenare» ha raccontato Tom Cruise.

MAGGIO 2015 BEST MOVIE 15


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16 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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GORDON-LEVITT È LA “TALPA” DIETRO LA SCANDALO DATAGATE IN

LA PRIVACY NON ESISTE

Nel giugno 2013 il 30enne Edward Snowden scatena un terremoto geopolitico. Genio informatico al servizio della NSA e della CIA, il giovane svela al mondo intero i dettagli di un programma di sorveglianza di massa top secret messo a punto da Stati Uniti e Gran Bretagna: un sistema di controllo senza precedenti in grado di intercettare chat, sms, mail di qualsiasi cittadino. «Un attacco alla privacy e alla libertà» che per Snowden non poteva certo passare sotto silenzio e da cui scoppia uno scandalo su scala globale, il Datagate. Dopo il documentario premio Oscar Citizenfour, Oliver Stone affronta il caso con un biopic che vede come protagonista l’impeccabile Joseph Gordon-Levitt, qui nell’immagine con indosso l’uniforme dell’esercito americano: a 21 anni, infatti, Snowden si era arruolato per combattere in Iraq mosso da un sincero patriottismo. Sentimento destinato a tramutarsi ben presto in una totole disillusione. DATA DI USCITA PREVISTA: 25 DICEMBRE (NEGLI USA)

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© Endgame Entertainment/KrautPack Entertainment/Onda Entertainment/ Sacha Inc./Vendian Entertainment

SNOWDEN


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18 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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LA PRIMA IMMAGINE DI JAMIE BELL NEL REBOOT DEI

FANTASTICI 4

DIRETTO DA JOSH TRANK

L’UNICA COSA CHE CONTA

Lo riconoscete? Molto probabilmente no. Anche perché Ben - sigaro sempre acceso - Grimm è l’unico sfortunato dei Fantastici 4 che, dopo aver subito le radiazioni spaziali con cui è stato trasformato da scienziato in supereroe, ha dovuto rinunciare per sempre alle sue sembianze umane diventando una creatura completamente ricoperta di roccia dai tratti decisamente mostruosi. Nel reboot della serie, che arriverà nelle sale il prossimo settembre diretto da Josh Trank, sotto la scorza di pietra della Cosa si nasconde il volto di Jamie Bell (ve lo ricorderete bambino, innamorato della danza classica in Billy Elliot, oppure più recentemente in Snowpiercer e Nymphomaniac), che affiancherà gli altri tre “fantastici” Miles Teller, da batterista jazz in Whiplash a elasticizzato Mr. Fantastic, Michael B. Jordan nei panni della Torcia Umana e Kate Mara in quelli della Donna Invisibile. Il rocciosissimo Ben è stato realizzato con la performance capture, sfruttando i consigli di un vero e proprio esperto in materia: Andy Serkis (aka il Gollum del Signore degli anelli). «Ovviamente non sarò fatto di pietra e non sarò così alto» ha spiegato Bell, «tutto sta nell’aver saputo catturare l’essenza di un essere umano intrappolato in un corpo, il resto l’ha fatto il computer. Andy Serkis ha messo a punto la tecnica e capitanato l’operazione: è un guru di questa tecnologia. Sono stato fortunato a lavorare con lui, lo considero il mio mentore». DATA DI USCITA PREVISTA: 10 SETTEMBRE 2015

© 20th Century Fox/Marvel Entertainment/TSG Entertainment

IL TRAILER SU bestmovie.it

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 19


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I TERRIBILI PENNUTI DI ROVIO SI FIONDANO AL CINEMA CON

ANGRY BIRDS

UCCELLACCI E UCCELLINI

Tempi duri per i maiali: i pennuti più furibondi della storia dei videogiochi sono pronti a radere al suolo anche le sale cinematografiche per dare la caccia ai suini verdi, colpevoli di aver rubato e divorato le loro uova. Per i pochi che ancora non li conoscono, gli Angry Birds sono un vero e proprio fenomeno mondiale, protagonisti di un’app videoludica per smartphone, tablet, smart tv e console che ha totalizzato più di 2 miliardi di download, è diventata una serie Tv, una linea di giocattoli, di gadget, nonché il soggetto di tre parchi di divertimento. E ora anche un film: nel “ritratto di famiglia” qui accanto, da sinistra, vi presentiamo Chunck, con la sua forma appuntita perfetta per distruggere ostacoli in legno; Red, il capo della banda, bravissimo a “stanare” i maiali dai loro nascondigli; e il paffuto Bomb, le cui cariche esplosive sono il peggior incubo del nemico. Il film sarà diretto da Fergal Reilly e Clay Kaytis, nomi noti dell’animazione: il primo ha lavorato a Hotel Transylvania e Piovono polpette, mentre nel curriculum del secondo ci sono, tra gli altri, Ralph spaccatutto, Rapunzel e Frozen. DATA DI USCITA PREVISTA: 29 SETTEMBRE 2016 IL TRAILER DELLA SERIE ANIMATA SU movieforkids.it

20 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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© Sony Pictures/Columbia Pictures

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©DC Entertainment/Dune Entertainment/Syncopy/Warner Bros.

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JESSE EISENBERG È LA NEMESI DELL’UOMO D’ACCIAIO IN

BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE

IO SONO LEX LUTHOR Batman non è l’unico nemico che Superman dovrà fronteggiare nel sequel di L’uomo d’acciaio. Sempre diretto da Zack Snyder, il cinecomic di casa DC vedrà in azione anche Lex Luthor e sarà proprio lui – in base ai rumor – ad archittetare il piano che porterà all’epico scontro tra i due supereroi. Potente uomo d’affari a capo della LexCorp, Luthor si finge sostenitore di Superman (Henry Cavill) davanti a un’opinione pubblica diffidente e arrabiata salvo poi istigarlo contro l’Uomo pipistrello (Ben Affleck). «Sarà un Lex come non l’avete mai visto. È un capitano d’industria e una persona con due facce: una per il mondo esterno e una completamente diversa in privato» ha dichiarato il regista; a interpretarlo, Jesse Eisenberg che, in accordo con l’iconografia classica del personaggio, si è rasato i capelli a zero. Nel film anche Wonder Woman (Gal Gadot), e non dovrebbero mancare i camei di altri due membri della Justice League: Aquaman (Jason Momoa) e Cyborg (Ray Fisher). DATA DI USCITA PREVISTA: 24 MARZO 2016 I DETTAGLI DELLO SCONTRO TRA BATMAN E SUPERMAN SU bestmovie.it

22 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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MERYL STREEP FA VITA DA ROCKSTAR IN

RICKI AND THE FLASH

LET’S ROCK Dopo aver apprezzato le sue doti canore nel nostalgico Radio America di Robert Altman, sotto il sole della Grecia di Mamma Mia! e nelle fiabe del recente Into the Woods (ruolo per il quale ha ricevuto l’ennesima candidatura agli Oscar), Meryl Streep è protagonista di un nuovo film musicale. Diretta da Jonathan Demme (il regista del Silenzio degli innocenti e Philadelphia), l’attrice veste i panni tutti borchie e paillette di Ricki, una glam rocker che in gioventù ha fatto della musica la priorità assoluta arrivando ad abbandonare la propria famiglia. Ma gli anni passano e, tra gli alti e bassi di una vita da rockstar, per la donna è arrivato inevitabile il tempo dei bilanci. Decide così di recuperare il rapporto coi suoi cari e l’occasione si presenta quando l’ex marito Pete (Kevin Kline) richiede il suo aiuto per confortare la figlia Julie, in crisi per aver appena divorziato. Per la Streep si tratta letteralmente di una questione di famiglia: nel ruolo di Julie troviamo infatti Mamie Gummer (questo mese in sala in Cake in un piccolo ruolo), sua primogenita anche nella realtà. DATA DI USCITA PREVISTA: 10 SETTEMBRE 2015

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 25 © Clinica Estetico/TriStar Pictures/Warner Bros.


news/WHAT’S UP?

« Ho

visto cose...»

di Antonello Sarno, giornalista e scrittore

FERRARI A HOLLYWOOD

L

a vita è un romanzo, si dice. Sì, ma se quel romanzo è anche la storia dell’auto più famosa del mondo, la leggendaria Ferrari, l’annuncio di un film col premio Oscar Bob De Niro nel ruolo del mito Enzo Ferrari, scomparso nel 1988, diventa una notizia di livello mondiale. Se poi aggiungiamo che il regista dovrebbe essere Michael Mann allora c’è da chiedersi cosa della Rossa attrae così tanto il cinema. Facile: se un’auto è una star, il suo posto è ovviamente sul grande schermo. Mi vengono in mente un’infinità di titoli con almeno una Ferrari protagonista di una o più scene: Vanilla Sky, Fast & Furious, Fuori in 60 secondi, Charlie’s Angels, Cars, 007 – Goldeneye... Tra i tanti, però, Rush di Ron Howard è senza dubbio quello che s’imprime maggiormente , nella memoria perDopo l annuncio ché dedicato non di un nuovo solo all’auto ma a biopic su Enzo uno di quei tanti piloti che hanno contriFerrari, buito con la propria ripercorriamo la storia personale alla carriera della leggenda Ferrari: Niki Rossa al cinema Lauda. A parte le Alfa Romeo del poliziottesco all’italiana anni ’60 e ’70, mai nessun’altra automobile nostrana è stata usata dalle forze dell’ordine di tutto il mondo, per acchiappare i criminali, come i bolidi di Maranello: da Poliziotto sprint ad Attenti a quei due, all’immancabile Miami Vice, la Rossa, che a volte cambia colore ma resta sempre una Ferrari, è il veicolo dei “buoni”. Ma si può ridere di un mito? La risposta è si, ma solo se il mito è veramente invulnerabile. Altrimenti lo si incrina. Ecco quindi che in Una pazza giornata di vacanza (capolavoro esilarante di John Hughes) il trio di studenti che bigiano la scuola, capitanato da Matthew Broderick, trova il modo di andarsene in giro per Chicago sulla Ferrari del papà, ignaro, di uno di essi. Dal primo momento in cui vediamo l’auto, sappiamo già che finirà male, esattamente come la Rossa sottratta al “papi” di uno dei protagonisti di Notte prima degli esami. Un “furto” finito con un incidente. Ricordate? Una scena che fa piangere anche se non ci sono vittime, e ogni volta si spera che all’ultimo quel camion si fermi in tempo, prima di stritolare lo sportello aperto all’improvviso dai ragazzi. E invece, niente. Macché. A volte, il cinema è crudele.

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Movie Awards

I MIGLIORI SECONDO MTV I vincitori e i vinti , dei premi cinematografici assegnati dal pubblico dell emittente televisiva

È

Colpa delle stelle a fare incetta di premi agli Mtv Movie Awards. Il film di Josh Boone e la sua protagonista sono i trionfatori della serata: Shailene Woodley si conferma talento in ascesa del cinema teen e si aggiudica anche il premio per il miglior bacio con Ansel Elgort (nonostante l’attrice abbia dichiarato che «È stato come baciare mio fratello»). Anche le donne di Hunger Games – Il canto della rivolta non sono da meno: vincono Jennifer Lawrence grazie al brano Hanging Tree, diventata una hit, e la trasformista Elizabeth Banks (vedi 7 parole per a pag. 30). Zac Efron stende tutte le fan con il suo torso nudo in Cattivi vicini, mentre Robert Downey Jr., insignito del Generation Award, ha improvvisato un simpatico siparietto facendo inchinare al suo cospetto gli altri Vendicatori presenti sul palco. Regine indiscusse del red carpet sono Jennifer Lopez che, oltre ad essersi aggiudicata i popcorn dorati per la sua interpretazione in Il ragazzo della porta accanto, si presenta con una scollatura vertiginosa; ma soprattutto l’irresistibile Rebel Wilson e la provocante Bai Ling. Le due giovani sono rimaste a mani vuote ma verranno sicuramente ricordate per i loro eccentrici costumi: la prima ha sfilato con un gran bel paio d’ali, la seconda ammiccava agli obiettivi fotografici avvolta in un dragone dorato.

CASTING

AAA fantasmi cercasi

Mentre aspettiamo con trepidazione Crimson Peak (in uscita a ottobre) e la produzione di un inedito Pinocchio in stop motion, l’inarrestabile Guillermo del Toro continua ad allietare i suoi fan con la notizia che il protagonista del suo prossimo progetto, Haunted Mansion, sarà molto probabilmente Ryan Gosling: i due hanno infatti trascorso insieme un lungo fine settimana per discutere sul film e raccogliere le idee. Annunciato per la prima volta nel 2010 e poi abbandonato (per poi essere ripreso l’estate scorsa senza troppa convinzione), il reboot della Disney sembra ora essere pronto a prendere vita e «il risultato sarà un’unione tra dark e divertimento», promette lo stesso Del Toro.

BREVI MA FORTI

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Eddie Redmayne star del fantasy?

Vin Diesel e Kristen Stewart per Ang Lee

L’attore inglese è il frontrunner per lo spinoff di Harry Potter dal titolo Gli animali fantastici: dove trovarli.

I due saranno in Billy Lynn’s Long Halftime Walk, film dedicato a una squadra di soldati premiati per l’impegno in Iraq.

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Eventi Best, Movie è media partner di un evento per la promozione dell home entertainment in Italia, organizzato da Univideo, in collaborazione con Samsung

U

n ricco calendario quello di UniVision (a Milano dal 6 all’8 maggio presso lo IULM, dal 9 al 14 allo spazio Vogue di Porta Nuova). Si va dalla proiezione delle versioni restaurate di Salvatore Giuliano e Le mani sulla città di Rosi, a una masterclass sulla musica (nei film e nelle serie Tv), con alcuni dei maggiori compositori italiani di colonne sonore, presentata da Marco Spagnoli e Gianni Canova (7 maggio). A giugno ci si sposta a Roma (Palazzo Ruspoli, dal 11 al 18) e l’evento ricorda la Grande Guerra con le proiezioni di: Torneranno i prati (Olmi), Fango e Gloria (Tiberi) e Uomini contro (Rosi). Info: www.univisiondays.it

REGISTI DA CINECOMIC New entry confermate, o rumoreggiate, dietro la macchina da presa dei film supereroistici più attesi Tutto ciò che Phil Lord e Chris Miller toccano diventa oro (vedi The Lego Movie); ben venga allora la notizia che le loro menti folli sono ora al servizio di The Flash, il cinecomic DC/Warner con protagonista Ezra Miller che uscirà nel 2018. Ma non è finita: si rumoreggia che James Wan, forte dei record di Fast & Furious 7, potrebbe dirigere Aquaman, con Jason Momoa (in sala nel 2018). Certo è invece l’abbandono di Michelle MacLaren, che lascia Wonder Woman per “divergenze creative”; a sostituirla Patty Jenkins. L’autrice di Monster, che avrebbe dovuto dirigere Thor: The Dark World, è la prima donna dietro la macchina da presa di un film supereroistico.

Daniel Radcliffe creatore di GTA

Benvenuto Timberbaby!

La star impersonerà Sam Hauser, l’uomo che ideò il mitico videogioco, in un lungometraggio targato BBC Films.

Jessica Biel e Justin Timberlake neogenitori di un maschietto che, secondo le indiscrezioni, si chiama Silas Randall.

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di Catia Donini, critico cinematografico e p.r.

PER SPETTATORI INSODDISFATTI

I

l “soddisfatti o rimborsati” arriva al cinema: una catena di sale francesi ha lanciato una tessera che oltre a prevedere un prezzo ridotto per l’ingresso (5 euro invece di 10) concede allo spettatore il rimborso del biglietto se lascia la sala nei primi 30’, nel caso la pellicola non sia di suo gradimento. Dato che i minuti di cui sopra includono pubblicità e trailer, del film si riusciranno a vedere sì e no una manciata di fotogrammi; in ogni caso, l’idea è piaciuta agli spettatori. Però, qui si apre il dibattito, con schieramenti avversi che nemmeno la sempiterna lotta fra le fazioni panettone/pandoro o Directioners/Beliebers. C’è chi dice che basta un attimo per capire cosa fa per noi, e chi non ha mai lasciato un libro a metà. Secondo me è questione di DNA. Io, per la In Francia se il cronaca, sono del film non vi piace team “lento”: non riee uscite prima, sco a uscire dalla sala senza aver visto tutverrete to il film, rimborso o rimborsati! meno. E anche se a leggere un libro faccio una fatica pari a quella di portare fuori il cane per 4 chilometri sotto la pioggia radioattiva, non riesco a mollarlo a metà (il libro, ma anche il cane). Alcuni mi fanno notare che la vita è corta e se uno scrittore, regista, compositore non riesce a catturare i sensi e l’attenzione in tempi brevi, fatti suoi, ha fallito lui. Altri dicono che non mi devo sentire in colpa, de gustibus, non è bello quel che è bello, ma è bello ciò che piace (fermatemi coi luoghi comuni, vi prego, se mi volete bene): non ha senso continuare a leggere/vedere ciò che non appassiona (grande metafora onnicomprensiva, da appiccicare a mille altre situazioni quotidiane). Il ragionamento fila, ma alla natura non si comanda. Io al film devo dare una chance, fino in fondo: chi non ha avuto un appuntamento importante in cui sulle prime ha fatto clamorosamente pena, per poi ripigliarsi con inaspettata brillantezza strada facendo? Non posso alzarmi e andarmene mentre mi si racconta una storia, fosse pure la più moscia del mondo. E se quell’attore desse il meglio dalla metà in poi? E se il finale valesse il biglietto? Comunque, se vado in Francia ed esco subito dal cinema, con quei 5 euro vi offro il caffè.

MAGGIO 2015 BEST MOVIE 27

© Getty Images (13), © Exclusive Media Group/Cross Creek Pictures/ Imagine Entertainment/Revolution Films/Working Title Films/01 Distribution (1), © Titanus (1)

MEMORIE DEL CINEMA, VISIONI DEL FUTURO

È la stampa, bellezza!


news/BOX OFFICE a cura di Stefano Radice

TUTTI I NUMERI DEL CINEMA IN QUESTA RUBRICA CURATA DALLA REDAZIONE DI BOX OFFICE, RIVISTA CHE FOTOGRAFA IN TEMPO REALE IL MERCATO CINEMATOGRAFICO

IL SUCCESSO AL BOX OFFICE DI UN FILM DEVE FARE I CONTI COI COSTI DI PRODUZIONE, I CACHET, LE SPESE DI MARKETING. QUALI SONO ALLORA I TITOLI REALMENTE REDDITIZI?

N

el momento in cui un film esce al cinema siamo abituati a decretarne o meno il trionfo commerciale a seconda dell’incasso ottenuto. Intendiamoci, il box office è un criterio di paragone e di valutazione sicuramente importante ma, per un’analisi attenta, si deve tener conto di molti altri fattori. Tra questi, i proventi che derivano dagli acquisti televisivi, il fatturato registrato dall’home video o ancora i guadagni provenienti dalle moderne piattaforme di video on demand. Se l’incasso al botteghino rimane dunque la principale fonte di ricavo e valorizzazione di un’opera cinematografica, a queste entrate bisogna però contrapporre i costi: quelli di produzione (la voce più determinante, soprattutto se si tratta di blockbuster americani), il cachet degli attori (difficilissimo a sapersi

per le star italiane mentre più trasparenti sono i divi di Hollywood), le percentuali sull’incasso da pagare agli esercenti che programmano il film (di solito si attestano intorno al 48-50% dell’incasso), senza dimenticare le ingenti spese di marketing per lanciare il prodotto. Come si può vedere, alla fine i margini di guadagno risultano decisamente ridimensionati, se non risicati. Ma allora, esistono film che hanno chiuso il 2014 in modo redditizio? Certamente sì. Uno studio portato avanti dal sito specializzato deadline.com ha identificato i titoli che hanno riportato ricavi importanti al netto delle spese citate. In testa alla classifica troviamo Transformers 4 - L’era dell’estinzione: a

In queste immagini i film che sono risultati più redditizi nel 2014: Transformers 4 - L’era dell’estinzione, American Sniper e The Lego Movie.

28 BEST MOVIE MAGGIO 2015

fronte di un incasso mondiale di oltre un miliardo di euro e sostenendo costi di produzione per 250 milioni e di lancio per 77 milioni (per annoverare solo le voci più importanti), il film ha generato una redditività di 250 milioni di dollari. Il secondo posto è occupato da una delle sorprese della parte finale del 2014, American Sniper: il film di Clint Eastwood ha totalizzato oltre 570 milioni di dollari di fatturato e un reddito netto di 242 milioni; qui le voci di costo che hanno inciso di più sono state quelle sulla produzione (58 milioni di dollari) e sulla promozione (52 milioni di dollari in Usa, e 59 milioni per il lancio internazionale). Sul terzo gradino del podio, The Lego Movie: il cartoon ha totalizzato complessivamente 517 milioni di dollari con spese di 60 milioni di dollari per produzione e pubblicità, sia negli Stati Uniti che all’estero, e ha chiuso l’anno con un margine positivo di 229 milioni di dollari. A completare la classifica, Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 (211 milioni di profitto), Guardiani della Galassia (204 milioni), Maleficent (190 milioni), Big Hero 6 (187 milioni), Apes Revolution (182 milioni), Captain America: The Winter Soldier (166 milioni) e 22 Jump Street (114 milioni).

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© Paramount Pictures/Hasbro/Di Bonaventura Pictures/Tom DeSanto/Don Murphy Production/Yan Bryce Productions/Universal Pictures (1), Warner Bros/Village Roadshow Pictures/Mad Chance Productions/22 & Indiana Pictures/Malpaso Productions/RatPac-Dune Entertainment (1), Warner Bros/Village Roadshow Pictures/ RatPac-Dune Entertainment/The LEGO Group/Vertigo Entertainment/Lin Pictures/Warner Bros Animation (1)

QUANDO L’INCASSO NON È TUTTO


©2015 Home Box Office, Inc. All rights reserved. HBO® and all related programs are the property of Home Box Office, Inc.

Media Partner

Q U I N TA S TA G I O N E È arrivata la nuova stagione di una delle serie più amate. Ogni lunedì alle 3 di notte, in contemporanea con gli Stati Uniti in lingua originale, e alle 21.10. In esclusiva su Sky Atlantic HD, canale 110. E con Sky On Demand puoi guardare Il Trono di Spade quando vuoi, anche tutte le puntate della stagione precedente.

Grandi serie, grandi storie.


7 parole PER...

Elizabeth BANKS LA LAUREATA

Elizabeth Mitchell (questo il suo vero cognome, poi mutato in Banks per non essere confusa con l’omonima attrice di Lost) si è diplomata all’Università della Pennsylvania magna cum laude specializzandosi in arti teatrali. La star di origini britanniche ha poi continuato gli studi all’American Conservatory Theater. Figlia di padre operaio e madre impiegata, è stata la prima laureata in famiglia.

CUPCAKE

Amante dello sport, la sua infanzia è trascorsa felice tra partite di baseball e cavalcate selvagge (darà poi prova delle sue doti equestri in Seabiscuit) mentre in inverno si chiudeva in casa «con in mano i cupcake (l’attrice ne è ghiotta, ndr) che preparava mio papà passando i pomeriggi a guardare vecchi film in bianco e nero». E così è nata la passione per il cinema.

SHALOM

Da una famiglia di fede cristiana, si avvicina all’ebraismo quando sposa Max Handelman: «Sto portando a termine il lungo processo di conversione, ma è come se mi fossi sempre sentita ebrea. I miei due figli (entrambi nati da madre surrogata a causa della sterilità dell’attrice, ndr) frequentano una scuola ebrea e io amo i rituali di questa religione».

PIUME DI STRUZZO

Ce n’erano a centinaia sui fastosi abiti di Effie Trinket. Per il personaggio della saga di Hunger Games, l’attrice e la costumista Judianna Makowsky hanno preso ispirazione dai lavori dello stilista Alexander McQueen per creare insieme una vera collezione di abiti estrosi ed esagerati che hanno reso la portavoce di Capitol City una figura iconica.

YOUTUBER

© GettyImages (4), Courtesy of Elizabeth Banks Facebook (1), Courtesy of Elizabeth Banks YouTube Channel (1), Color Force/Lionsgate/Universal Pictures International (1), Brownstone Prodcuctions/Gold Circle Films/Universal Pictures (1)

Elizabeth è una fonte inesauribile di idee anche sul “Tubo”. Il canale ufficiale dell’attrice di 40 anni vergine raccoglie dei divertenti video-diari in cui risponde alle domande più assurde (Really important question with) e fa pubblicità dei suoi film (#BigBigBigCountdown). Una popolarità che ha raggiunto il record di 700mila visualizzazioni con l’intervista a Jennifer Lawrence per la sua web serie Ask a badass.

RYAN LEGGINGS

«Ryan Gosling tutta la notte nel mio letto? Si, grazie!». Matrimonio in crisi? No, si tratta solo dell’ennesima trovata della Dr.ssa Briggs (suo ruolo in Scrubs) sui social network. Su Facebook ha infatti pubblicato una foto delle sue gambe avvolte in un paio di leggings (marca @clashist) molto particolari: il volto dell’attore di Come un tuono e Solo Dio perdona era stampato ovunque...

PITCH PERFECT 2

Produttrice e interprete del primo capitolo (uscito in Italia col titolo di Voices), Elizabeth Banks ha talmente amato il film musicale con Anna Kendrick e Rebel Wilson da decidere di dirigerne il sequel: Pitch Perfect 2, in sala questo mese. Per la star si tratta del debutto alla regia di un lungometraggio: «l’idea non mi spaventava e alla fine si è rivelata un’esperienza fantastica». (Elisabetta Sainaghi)

TAP AND GO! Scheda film

30 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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T

Pantone 1795 C

M 96 - Y 90 - K 6

DIREZIONE GENERALE CINEMA

PER IL


ritratti

Evan

IL TRAILER DI THE LAZARUS EFFECT SU bestmovie.it

PETERS 32 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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NONOSTANTE I 28 ANNI COMPIUTI E IL METRO

E 80 DI ALTEZZA, SUL VISO HA ANCORA

STAMPATA ADDOSSO UN’ESPRESSIONE DA RAGAZZINO DELLE MEDIE, UN MIX UNICO DI

INGENUITÀ E SFACCIATAGGINE. SARANNO

LE FOSSETTE CHE SPUNTANO A STEMPERARGLI IL GHIGNO BEFFARDO,

SARÀ LO SGUARDO CALDO E IMPERSCRUTABILE,

SARANNO I BOCCOLI ANGELICI E SCAPIGLIATI,

MA EVAN PETERS È L’IMMAGINE DEL

CLASSICO BRAVO RAGAZZO, DIETRO CUI SI Un connubio di dolcezza e follia che l’ha reso

storia di paura, The Lazarus Effect: «immagino

del gruppo». Ribelle, e pure un po’ strafottente,

uno dei volti più inquietanti del piccolo schermo.

che l’orrido sia qualcosa di naturale per me.

è del resto anche il mutante Quicksilver che

Protagonista di American Horror Story, la serie

Odio dirlo, ma è così». Prodotto dalla Blumhouse,

tornerà a impersonare per la seconda volta in

di Ryan Murphy ha esaltato il lato “creepy” e

le menti dietro Paranormal Activity e Insidious, il

X-Men: Apocalypse: «sin da ragazzino ho voluto

“freaky” del giovane trasformandolo, lungo

film vede Evan nei panni di un biologo geniale

interpretare un supereroe, specialmente un X-

le quattro stagioni, in un liceale sociopatico

ma poco incline alle regole che, insieme ad

Men: il mio preferito è sempre stato Wolverine».

e pluriomicida, un paziente di un ospedale

altri colleghi, ha sintetizzato un siero miracoloso

Ma dopo horror e cinecomic (è stato anche

psichiatrico, un fidanzato tagliato a pezzi e fatto

in grado di riportare in vita le persone: «mi

in Kick-Ass), Evan ha ora nel cassetto un paio

risorgere, un’attrazione da circo degli orrori

ha subito colpito questa sceneggiatura alla

di film più maturi che forse gli strapperanno

meglio nota come “Uomo Aragosta”. E pensare

Frankenstein, un libro che adoro. È un horror,

di dosso l’immagine teen. Il primo è Safelight,

che lui ha iniziato a recitare solo perché voleva

sì, ma sono presenti forti componenti sci-fi e

dramma romantico in cui è un ragazzo affetto

conoscere le sorelle Olsen e perché era fan di

soprattutto affronta un tema inquietante come

da paralisi cerebrale che intraprende un

Jim Carrey: «per tanti anni ha guardato solo

il ritorno dalla morte: la ragazza interpretata da

viaggio con una prostituta (Juno Temple) e poi

commedie: il film più drammatico è stato Forrest

Olivia Wilde è stata all’inferno e riporta in Terra

Elvis & Nixon che racconta dell’incontro dei due

Gump. La maggior parte della gente ignora

l’orrore da lei visto. Porta l’incubo nella realtà».

personaggi del titolo interpretati rispettivamente

quanto io ami fare il cretino. Non prendo nulla

Aggiunge Peters: «è una storia claustrofobica

da due giganti quali Michael Shannon e Kevin

troppo sul serio: mi succhierebbe via troppa

con cinque personaggi chiusi in un laboratorio,

Spacey. Intimorito dal confronto? «Certo che

energia» racconta Peters con sorrisi sornioni

e poi si rende omaggio a Linea mortale e Pet

sì! Difficile dire chi dei due mi mettesse più

e modi pacati. Alle Olsen sister ha preferito la

Sematary: due film che amo. Il mio personaggio,

soggezione. In realtà sul set si sono rivelati molto

nipotina d’arte Emma Roberts (fidanzatina

Clay, è un po’ il Will Hunting del gruppo, il più

cordiali, alla mano: è stato figo vederli al lavoro».

“diversamente affettuosa” che anni fa lo riempì

geniale. Ma è anche il più egoista e il più

Tutto pronto, a questo punto, per realizzare il

di morsi e gli fece sanguinare il naso durante

ossessionato dal valore economico della

suo sogno (impossibile?): recitare insieme

una scenata di gelosia...), mentre l’horror

scoperta scientifica. Così com’è ossessionato

a Joaquin Phoenix diretto da Paul Thomas

continua a essere il suo genere prediletto tanto

dai videogame e dalla marijuana… è un tipo

Anderson. Chissà, magari proprio in un horror…

che questo mese torna nei cinema con un’altra

decisamente pazzo e intelligentissimo, è il ribelle

(Valentina Torlaschi)

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 33

© GettyImages (1)

NASCONDE PERÒ IL SERIAL KILLER...


È NATO

TUTTE LE PUNTATE DI BREAKING POP SU bestmovie.it

S

tanchi delle solite notizie? È tempo di BreaKing Pop! È nato il notiziario per nerd, geek, appassionati di film, serie Tv, fumetti e gadget, insomma per tutti quelli che amano la nuova cultura popolare in ogni sua orma. Dieci minuti al giorno, dal lunedì al venerdì, sul canale YouTube dedicato, con news, interviste, reportage, recensioni. Ogni giorno BreaKing Pop sarà la vostra finestra sul mondo seguendo conferenze stampa, con interviste ad attori, registi e star internazionali del cinema nonché agli sviluppatori del mondo dei videogame, esclusive set visit, presentazioni dei prodotti hi-tech o dell’ultimo gadget a cui non si può proprio rinunciare. Non mancheranno i reportage da alcuni degli eventi più importan34 BEST MOVIE MAGGIO 2015

ti del mondo seguiti in diretta con inviati speciali come il prossimo Festival di Cannes, passando poi per il mondo nerd del Lucca Comics & Games e del Comic-Con di San Diego, fino al CES di Las Vegas. Il programma è condotto in modo frizzante da Eva Carducci, giornalista e critico cinematografico, e vanta una serie di ospiti fissi a partire da Giorgia Cosplay, la cosplayer più famosa d’Italia che ogni giorno propone servizi sugli ultimi gadget e tante curiosità dal mondo dei manga e anime. Un format snello, che riprende il linguaggio degli youtuber ma declinato con una qualità editoriale professionale. Una qualità basata sul lavoro di redazioni specializzate, quelle di Best Movie, MovieForkids e YouTech, tutte testate leader nei loro settori di riferimento, che

si coordinano con il team di BreaKingPop per riassumere la giornata in 10 minuti. Tra i servizi già realizzati potete trovare ad esempio un divertente recap sulla serie Tv di Game of Thrones, un backstage dal set di Spectre a Roma, oppure Stefano Accorsi che vi racconta il serial 1992. E ancora interviste a Claudio Bisio, Frank Matano, Micaela Ramazzotti; un servizio sul nuovo videogame fantasy The Witcher 3, tutto sulla saga action di Fast & Furious, l’inaugurazione di una mostra dedicata agli Avengers presso lo Spazio Fumetto Wow di Milano, l’intervista all’orsetto Paddington, un Benedict Cumberbatch di cioccolato, la bicicletta pieghevole senza raggi e uno speciale dal Romics. Serve altro? Andate su YouTube e iscrivetevi al canale di BreaKing Pop!

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© ThinkStock/iStock/Pongphan Ruengchai (1)

IL PRI MO SHOW DEDICATO ALLA NUOVA CULTURA POPOLARE. FILM, SERIAL, VIDEOGIOCHI, ANI MAZIONE, FUMETTI, COSPLAY, GADGET E TECNOLOGIA: SU YO UTUBE, 10 MINUTI AL GIORNO DI NOTIZIE CON OSPITI, INTERVISTE, REPORTAGE, RECENSIONI E TANTO ALTRO!


DICO NO DI NOI. . . I COM M E N TI DA YO U T U BE

I COMMENTI DA FACEBOOK

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 35


CINQUE ANNI DI CINEMA IN TASCA È DISPONIBILE CINEMA 2.0, 4D: MISSIONE ESPLOSIVA, IL PRIMO TITOLO DI UNA COLLANA DI EBOOK LANCIATA DA EDITORIALE DUESSE

IL CINEMA POP CHE DIVENTA SERIALE E LE SERIE TV CHE FANNO CINEMA; I GRANDI FESTIVAL CHE PERDONO PUBBLICO E LE FESTE NERD CHE MACINANO RECORD: I GRANDI CAMBIAMENTI DEGLI ULTIMI ANNI RACCONTATI IN UN LIBRO DAL DIRETTORE EDITORIALE DI BEST MOVIE, LUCA MARAGNO.

D

al 2010 al 2015 il mondo dell’audiovisivo e dell’entertainment è stato travolto da cambiamenti radicali che vanno dalla definitiva affermazione del digitale al boom dei cinecomic passando per la fruizione su smartphone e tablet, solo per citarne alcuni. Cambiamenti, se non vere e proprie rivoluzioni, che l’autore Luca Maragno – direttore editoriale di Best Movie, Movie for Kids, YouTech e BreaKing Pop – ha puntualmente raccontato e analizzato nel suo blog sfruttando il punto di vista di chi quel mondo lo vive, da appassionato e da professionista, ogni giorno. Ora i suoi post vengono “smontati e rimontati” per aree tematiche e ne nasce l’ebook Cinema 2.0, 4D: Missione Esplosiva. Una fotografia su un lustro di cinema tremendamente interessante; un’analisi che non manca ogni volta di lanciare riflessioni sull’oggi e ipotizzare sce-

36 BEST MOVIE MAGGIO 2015

nari futuri. Si parte dall’attualità, affrontando temi come il dominio Disney sui grandi brand, il fenomeno young-adult, l’importanza del doppiaggio e la rivoluzione dei serial, anche italiani con l’arrivo di Gomorra. Si passa poi ai festival con reportage da Cannes, Venezia, dal Comic-Con di San Diego e dal Lucca Comics & Games per arrivare alle recensioni, proponendo quelle che hanno esaminato film rappresentativi di cambiamenti e nuovi trend. Nel capitolo Tech Revo-

lution viene fatto un resoconto sulla rivoluzione del cinema digitale, oltre che sui videogame e sulle più recenti tecnologie per digitalizzare gli attori e addirittura riportarli sullo schermo anche dopo la morte. Non mancano poi, nel capitolo Cinema italiano, approfondimenti sui gap che caratterizzano l’industria nel nostro Paese, mentre in Viva i bambini! Si trova una raccolta di articoli che hanno portato alla nascita del portale Movieforkids.it. Infine, nella parte Orgoglio Nerd, il libro mette in evidenza come le passioni legate a film, serial e videogame non siano più da considerarsi un fenomeno di nicchia ma abbiano ormai conquistato la maggior parte delle persone del pianeta. Questo e molto altro ancora in Cinema 2.0, 4D: Missione Esplosiva che è disponibile sui principali store digitali (Amazon, Google Play e iTunes) a 4,99 euro.

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cover STORY IL DESERTO SI INCENDIA NEI NUOVI SPOT SU bestmovie.it

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UN’ORA E VENTI DI CHIACCHIERATA NOTTURNA CON IL PROFETA DELL’APOCALISSE, L’UOMO CHE HA CREATO LA SAGA DI MAX ROCKATANSKY NEGLI ANNI ’70, INFLUENZANDO TUTTO L’IMMAGINARIO NUCLEARIZZATO DEI DECENNI A VENIRE, DA KEN IL GUERRIERO A BORDERLANDS. E CHE ORA TORNA NEI SUOI DESERTI CON TOM HARDY E CHARLIZE THERON. SIGNORE E SIGNORI: MR. GEORGE MILLER di Gabriele Niola

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IL TRAILER ITALIANO SU bestmovie.it

uoco e fiamme. Sabbia e sudore. Fucili deformi, arti meccanici, sangue prelevato da corpi vivi, usati come serbatoi. L’era dei folli. Benvenuti in Mad Max: Fury Road, un inseguimento lungo un intero film, a bordo di mezzi che sembrano usciti da un incubo postindustriale, tra le dune di un deserto nucleare. La storia di un uomo tenuto in gabbia come un animale per troppo tempo (Max), costretto a unirsi a un gruppo di guerriere (capitanate da una Charlize Theron biomeccanica, dotata di un braccio artificiale) anch’esse in fuga da una gang di pazzi. Le ragazze non vogliono essere più prigioniere e hanno sottratto qualcosa di indispensabile al capo dei briganti, un certo Immortan Joe, che ora le insegue con intenti poco rassicuranti. Max, invece, vor40 BEST MOVIE MAGGIO 2015

rebbe solo vivere in pace e possibilmente starsene per i fatti suoi, in questo mondo al collasso, ma quello di Fury Road non è il giorno buono per realizzare il suo proposito. MAD GEORGE Vecchio e nuovo: rabbia seventies, gran dispiego di stuntmen e pochissima computer grafica, ma anche uno stile visivo ipercinetico perfettamente contemporaneo. Ebbene, il papà di questa creatura cinematografica selvaggia e irresistibile (tanto da aver conquistato anche i selezionatori del Festival di Cannes, vedi box “Special screening” nella pagina a lato) non è uno dei nuovi enfant prodige di Hollywood, uno, per capirsi, alla Justin Lin o alla James Wan, ma un veterano del cinema action: Mr. George Miller. Un tipo che gli appassionati ancora chiamano Maestro, a di-

stanza ormai di 30 anni dall’ultimo capitolo della trilogia con Mel Gibson che lo trasformò nel vate del postapocalittico, creatore di un immaginario che ha influenzato come pochi altri la cultura pop dei decenni a venire, fino a oggi. Ed è proprio con lui, il miglior interlocutore possibile, che abbiamo parlato di Mad Max: Fury Road, durante una chiacchierata telefonica notturna di quasi un’ora e venti, in cui non era affatto chiaro chi fosse più gasato per il film e per la conversazione, con quella pochissima voglia di riagganciare la cornetta che hanno solo gli innamorati e i cinefili. «Non ci sono supereroi volanti o navi spaziali: ci sono macchine, camion e Tom Hardy, tutti elementi dannatamente concreti. Lo si poteva fare alla vecchia maniera, e alla vecchia maniera l’abbiamo fatto. Alla fine è qualcosa di mai visto prima ma per molti versi anche familiare».

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SPECIAL SCREENING In concomitanza con l’uscita mondiale nei cinema, il 14 maggio Mad Max: Fury Road verrà presentato durante il Festival di Cannes, nella sezione Fuori concorso. Prima del passaggio sulla Croisette, l’appuntamento è al Napoli COMICON (dal 30 aprile al 3 maggio) dove verranno proiettati 8 minuti in anteprima del film di George Miller in un evento a cui parteciperanno anche Best Movie e Zerocalcare (per maggiori informazioni vedi anche pag.118).

REBOOT E SEQUEL Diciamoci la verità: il creatore della serie Mad Max lo credevamo ormai fuori dai radar delle nostre passioni dopo tutti questi anni di cinema confortevole, rassicurante: Le streghe di Eastwick, L’olio di Lorenzo e poi gli animali parlanti di Babe va in città e i due Happy Feet. Poi, improvviso ed esaltante, è arrivato l’annuncio che il reboot della sua creatura più amata era entrato in produzione, e questa volta con Tom Hardy, una scelta che ha fatto subito capire che la strada era quella giusta, che non si sarebbe tirato indetro… «Quando vedi

In queste immagini i protagonisti del film: Tom Hardy che sostituisce Mel Gibson nei panni di Max Rockatansky e una Charlize Theron rasata a zero e con un braccio artificiale. I due dovranno vedersela con una flotta di mostruosi mezzi a due e quattro ruote che solcano le desertiche Wastelands. Al loro comando l’enorme Nathan Jones, attore australiano conosciuto per la sua carriera come wrestler sotto il nome di Megaman.

Tom che sta appeso a testa in giù tra le ruote dei camion, è davvero lui, e quelle sono vere ruote di un vero camion, realmente in moto. L’unica falsità è che avevamo diversi cavi che lo tenevano sospeso in sicurezza, poi cancellati in postproduzione». I precedenti tre film, Interceptor, Interceptor − Il guerriero della strada e Mad Max − Oltre la sfera del tuono non erano collegati tra di loro, sembravano più che altro diverse storie dall’era postapocalittica con il medesimo protagonista, mentre ora sappiamo che Tom Hardy ha firmato per gira-

NON CI SONO SUPEREROI VOLANTI O NAVI SPAZIALI: CI SONO INVECE MACCHINE, CAMION E TOM HARDY, TUTTI ELEMENTI DANNATAMENTE CONCRETI

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 41


La saga di Mad Max è iniziata nel 1979 con Interceptor, primo capitolo di una trilogia diretta da George Miller poi continuata con Interceptor - Il guerriero della strada (1981) e conclusasi con Mad Max - Oltre la sfera del tuono (1985). Dopo 30 anni passati lontano dall’action, Miller (nella foto sotto insieme a Tom Hardy) è tornato al suo maggior successo con il reboot Mad Max: Fury Road.

re altri tre film come Max dopo Fury Road, anche se non è chiaro se Miller sia della partita. A noi dice: «Non ho mai voluto fare questo film in serie. Avevo questa storia che mi infestava la testa, dovevo girarla e basta». LA BELLEZZA DELL’APOCALISSE L’azione si svolge 45 anni dopo l’evento che ha riportato l’umanità a uno stadio

42 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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MAD MAX A CONFRONTO SE INTERCEPTOR - IL GUERRIERO DELLA STRADA È IL CAPITOLO PIÙ FRENETICO DELLA TRILOGIA ORIGINALE, MAD MAX: FURY ROAD SARÀ ANCORA PIÙ ADRENALINICO E CON UN MONTAGGIO PIÙ SERRATO. LO HA ASSICURATO LO STESSO MILLER DANDOCI QUESTI NUMERI:

INTERCEPTOR IL GUERRIERO DELLA STRADA

94 DURATA

medievale in cui le persone sono trattate come oggetti e la vita non vale niente. Uno scenario che nessuno sa rappresentare come Miller: il cinema, i videogiochi e i fumetti postapocalittici visti negli ultimi 30 anni infatti vengono tutti da Mad Max. Ken il Guerriero ne è l’esempio più famoso, «ma ci sono anche video musicali e videogame. Pensa che i ragazzi che incontro mi dicono che Mad Max: Fury Road sembra Borderlands!». Lo dice ridendo, Miller, in fondo è contento di aver dato vita a un immaginario in grado di permeare tanti ambiti diversi, anche se poi non è che gli piaccia tutto quel che si vede in giro. Ha guardato ogni singolo film di questo sottogenere e ne odia i cliché, i colori sbiaditi o le esagerazioni dark e depresse alla The Road. Così il suo nuovo film è sì spregiudicato nell’immaginario che mette in scena come la trilogia originale, ma è anche fotografato nello splendore digitale moderno proprio per negare quegli stereotipi; è pieno di sole, colori e immagini di una bellezza devastante: «Ho detto due cose alla troupe prima di iniziare: solo perché è passata

l’Apocalisse non significa che la gente abbia smesso di fare cose belle, e solo perché siamo nella terra di nessuno non significa che gli esseri umani abbiano perso il senso dell’umorismo». VIETATO AI MINORI George Miller parla di sole, di bellezza e di umorismo ma intanto il film si è beccato un “Rated R” dall’MPAA, cioè in America i minori di 17 anni non potranno andare a vederlo se non accompagnati da un adulto, e tutto ciò in anni in cui i film d’azione cercano di levare sangue, parolacce e nudità per ottenere un rating migliore, e quindi più pubblico potenziale: «Lo sai qual era la motivazione per il Rated R? Hanno detto che il film era “troppo intenso”… Ma era quello che volevo! È una rock opera, dev’essere intenso, e lo è! E poi hanno detto che ci sono troppe immagini disturbanti… Bah. Ammettiamolo: non si può fare un Mad Max senza immagini disturbanti. Per fortuna lo studio l’ha capito e non ha voluto cambiare una virgola, quindi ci teniamo stretto il nostro Rated R».

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MAD MAX: FURY ROAD

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NON SI PUÒ FARE UN MAD MAX SENZA IMMAGINI DISTURBANTI. PER

FORTUNA LO STUDIO HA CAPITO E NON HA VOLUTO CAMBIARE UNA VIRGOLA

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 43


MEL E TOM E Mel Gibson? Chi si aspetta un’apparizione del Max Rockatansky originale rimarrà deluso. «Sarebbe come vedere Sean Connery nei film di 007 con Daniel Craig, che personaggio gli puoi far fare? Non avrebbe senso dai!». In realtà Gibson doveva essere il protagonista del film ai tempi del primo tentativo di girarlo, nel 2001, solo che l’11 settembre fece crollare il valore del dollaro americano rispetto a quello australiano, e tutto d’un tratto la produzione così com’era stata progettata non era più conveniente economicamente. Miller ci riprovò qualche anno dopo, ma a quel punto Mel Gibson si era infilato in un ginepraio di brutte dichiarazioni pubbliche e ubriachezza molesta che ne avevano compromesso l’immagine “eroica”: «Davvero non mi sembrava il caso di tornare da lui a proporgli questo». Due film sui pinguini ballerini e dieci anni dopo Mel è troppo vecchio per fare Max e nella stanza di George Miller entra Tom Hardy: «Non scherzo quando ti dico che ha lo stesso magnetismo animale che aveva Mel a 21 anni. Solo un’altra volta ho avuto questa sensazione di fronte a un attore, ed era Heath Ledger». Hardy era nato da sei settimane quando è uscito il primo film della saga, ma ha interiorizzato quell’immaginario, e lo ha portato con sé: «Questo Max è lo stesso personaggio ma non esattamente come lo conoscete, c’è molta più “tomhardytà”».

COME SI GIRA UN FILM ACTION Quando nel film incontriamo Max capiamo subito che è stato tenuto prigioniero come una bestia per tantissimo tempo. Ha un gruppo sanguigno buono per tutti, è un donatore universale, quindi chi lo tiene in catene ha deciso di usarlo come una sacca di sangue e, invece che prelevarglielo e tenerlo congelato, preferisce mantenerlo in vita e portarselo dietro, prendendo di volta in volta la dose che serve. Gestito come non fosse nemmeno umano, ha quasi perso la parola e si esprime a grugniti: «Ma questo è solo l’inizio, lentamente emergerà la sua umanità. Se dovessi dire la differenza tra questo Max e l’originale è che Tom Hardy è decisamente molto

Tom Hardy, visto nei mesi scorsi al cinema in Chi è senza colpa e Child 44: Il bambino numero 44, è il nuovo Max Rockatansky. L’attore ha già firmato per girare altri tre film della saga dopo Mad Max: Fury Road.

44 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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L’ANTIEROE DELLE WASTELANDS SARÀ PER LA PRIMA VOLTA PROTAGONISTA

DI UN VIDEOGAME A LUI DEDICATO, MA IL FUTURO POSTAPOCALITTICO IMMAGINATO

DA MILLER NELLA PRIMA TRILOGIA HA GIÀ ISPIRATO ALCUNI DEI VIDEOGIOCHI PIÙ ICONICI DEGLI ULTIMI VENT’ANNI. DA FULL THROTTLE A BORDERLANDS, ASPETTANDO FALLOUT 4

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al prossimo 18 settembre sarà disponibile il videogame Mad Max, pubblicato da Warner Bros Interactive e sviluppato da Avalanche Studios (lo stesso team dell’esplosivo Just Cause per chi ne ha memoria) nei formati PC, PlayStation 4, Xbox One, PS3 e Xbox 360. Una ghiotta occasione per tutti i fan di vestire, almeno virtualmente, i panni impolverati del solitario Max Rockatansky. Con l’obiettivo di coinvolgervi e immergervi in un’atmosfera del tutto simile al film, si propone come un open world: un’area vastissima che potrete completamente esplorare alla ricerca di risorse con un unico, semplicissimo obiettivo: sopravvivere. Le lande sono pattugliate da orde di predoni che bramano la vostra auto e soprattutto la vostra benzina, una delle risorse più preziose. Il bello è che potrete customizzare praticamente ogni cosa: dal vostro equipaggiamento, scegliendo le armi che più si addicono al vostro stile di gioco (ad esempio costruire un fucile a lunga gittata per appostarvi sulle dune e decimare i nemici a distanza, oppure specializzarvi nei combattimenti corpo a corpo), alla vostra vettura, la Magnum Opus: recuperando i pezzi “giusti”, l’auto può essere trasformata in una vera arma letale per sbaragliare i nemici in perfetto stile Destruction Derby. Ma attenti a non esagerare: è l’unico mezzo che potrà traghettarvi verso la salvezza. Nonostante il film Interceptor risalga al ‘79, il videogioco di Avalanche è il primo in assoluto realizzato sfruttandone la licenza ufficiale. Questo però non significa che il mondo postapocalittico immaginato da Miller non abbia influenzato, pure pesantemente, altre produzioni videoludiche, anzi. Nel 1995 Lucas Arts ha pubblicato l’avventura grafica Full Throttle, che proponeva un crossover tra le lande desolate di Mad Max e le regole del gioco da tavolo Car Wars, in cui una banda di motociclisti lottava contro le macchinazioni di una multinazionale per impedire che gli hovercraft sostituissero per sempre i mezzi a due ruote. Altro titolo in cui si respira l’atmosfera delle Wastelands, anzi la somiglianza è tale da renderlo un perfetto clone dei film con Mel Gibson, è Rage. Sviluppato da id Software (gli stessi di Doom e Quake), si tratta di uno sparatutto free roaming ambientato in un mondo devastato da una pioggia di meteoriti, in cui dovrete farvi largo tra banditi mutanti per recuperare risorse preziose e anche qui i veicoli sono fondamentali per gli spostamenti tra i villaggi di superstiti (i fan di Breaking Bad

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ricorderanno Jesse giocarci nel corso della quarta stagione e nel videogioco è nascosto un easter egg legato alla serie Tv). Restando in tema di apocalisse Borderlands è senza dubbio la serie videoludica più apprezzata e soprattutto più venduta al mondo (oltre 13 milioni di copie tra i vari capitoli disponibili su tutti i formati e dallo scorso marzo anche su PS4 e Xbox One con il remake dei primi due episodi). Si tratta sempre di uno sparatutto con elementi tipici del gioco di ruolo – realizzato con la particolare tecnica del cel-shading che lo rende molto simile a un cartone animato – ambientato in una colonia spaziale abbandonata e rimasta alla mercé di bande criminali, che somigliano decisamente ai villain portati sul grande schermo da Miller. Infine impossibile non citare la serie Fallout: videogioco di ruolo basato sulle regole del board game Cyberpunk 2020, che nel terzo capitolo (pubblicato da Bethesda), ambientato nell’anno 2277, vede il protagonista evadere dal suo rifugio antiatomico e avventurarsi tra le rovine di una Washington DC completamente devastata dalla guerra nucleare alla ricerca del padre scomparso, l’unico scienziato in grado di ricostruire la civiltà sul pianeta. Nel corso del prossimo E3 di Los Angeles, la fiera videoludica più importante al mondo che si terrà in giugno, dovrebbe fare la sua prima apparizione il quarto, già attesissimo, episodio. (M.B.)

Sopra uno dei primi screenshot tratti dal videogame di Mad Max. Sotto nell’ordine: Fallout 3, Full Throttle, Borderlands e Rage, sviluppato da id Software (i creatori delle serie Doom e Quake).

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più mad!». A furia di sentirlo parlare del tempo che è passato dall’ultimo Mad Max (era il 1985 e c’era una Tina Turner 46enne con l’energia di una ragazzina) viene da chiedersi come sia possibile stare così lontani dal cinema d’azione ed essere lo stesso al passo coi tempi. Miller odia i film d’azione confusi, con un montaggio convulso da non capire cosa stia accadendo: lo chiama “rumore visivo” e per lui è «la piaga dei film d’azione moderni». Al

contrario gli piacciono tantissimo i film di Paul Greengrass: «Lui sì che sa montare e rimanere chiaro!». Così si è preso come montatrice una donna, Margaret Sixel («Per giunta una che odia i film d’azione…») per avere un altro parere, l’occhio di qualcuno che badi alla storia più che all’exploitation. Tanto a esagerare ci pensa lui. Basti sapere che negli anni ’80 le macchine da presa usate per Mad Max erano costosissime, 250mi-

la dollari, «ora invece le compri per 200 dollari», e la mania di George Miller per i punti di vista inusuali ne ha giovato: «Abbiamo messo videocamere ovunque senza preoccuparci, se si rompevano andavamo all’aeroporto più vicino e ne acquistavamo un’altra». E quando dice “ovunque” non scherza: per divertirsi davvero lui e John Seale, il direttore della fotografia, hanno preso EDGE, uno strumento per fare riprese in moto

LA SAGA DI MAD MAX HA UN CUORE ANTICO E NASCE A SEGUITO DELLA GRANDE CRISI PETROLIFERA DEGLI ANNI ‘70

Dietro l’inquietante maschera dentata si cela Immortan Joe, il villain della storia. A impersonarlo, Hugh KeaysByrne già presente nel primo film della saga dove ricopriva il ruolo di Toecutter.

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Nella foto, un irriconoscibile e terribilmente furioso Nicholas Hoult (noto per il ruolo della Bestia in X-Men - L’inizio e X-Men - Giorni di un futuro passato) qui nei panni di Nux.

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uando, in piena Guerra Fredda, tutti pensavano a come sarebbe stata l’Apocalisse, Mad Max guardava al “dopo”. Era il 1979, e con Interceptor nasceva il concetto di postatomico come l’abbiamo conosciuto per decenni: la fine della civiltà, dover convivere in uno scenario senza regole e nel quale regna la violenza. Una saga senza pietà, che ritraeva un mondo sfatto attraverso le auto e gli spazi aperti dell’outback australiano, lanciando un protagonista nuovo: Mel Gibson. È lui Max il matto, poliziotto senza famiglia che vaga per le terre deserte, in un tempo in cui le gang di motociclisti cercano il dominio e la benzina vale più dell’acqua. Tre film in sei anni per scolpire un mito da cui poi in centinaia hanno preso ispirazione. Già nel ’83 viene saccheggiato a piene mani da Buronson e Tetsuo Hara che lo fondono con le arti marziali e l’etica del samurai per dare vita a un altro successo clamoroso, stavolta animato: Ken il Guerriero.

1979

1981

1985

© Kennedy Miller Productions/Village Roadshow Pictures/Warner Bros. (13), Kennedy Miller Productions/Crossroads/Mad Max Films (4)

che sembra esso stesso un veicolo uscito dalla saga di Mad Max. È un macchinone a 4 posti (e 4 ruote motrici) dotato di un braccio meccanico molto grosso. Con EDGE potevano andare alla stessa velocità delle macchine e dei camion durante gli inseguimenti, muoversi in mezzo a loro e spostare la videocamera dal massimo dell’altezza fino a sfiorare il terreno, o andare vicinissimo ai volti degli attori. Quando ne parla Miller sembra uno scolaretto eccitato. L’INIZIO DI TUTTO Eppure la saga di Mad Max ha un cuore antico, nasce a seguito della grande crisi petrolifera degli anni ’70: «In quel periodo di scarsità della benzina, bastarono 10 giorni di crisi in una cittadina molto per bene e molto borghese dell’Australia perché fosse sparato il primo colpo di fucile. Nessuno rimase ferito, era un colpo sparato in aria per passare avanti nella fila al benzinaio, ma mi chiesi cosa sarebbe successo se la crisi fosse durata 10 anni». Così nasceva questo delirante mondo postapocalittico in cui la benzina è più preziosa dell’acqua. Ma oggi non c’è più quella crisi, il mondo è cambiato: «Non credere. Le crisi si sono solo spostate. Lo sai che tra l’India e il Pakistan poco tempo fa si è combattuta una guerra per l’acqua? Ci sono luoghi di questo mondo in cui si vive come millenni fa, e in fondo di questo parla Mad Max, ancora oggi».

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I NTERCEPTOR Realizzato in grande economia, è uno degli esordi indipendenti più importanti dell’era moderna. Max è un poliziotto della strada in un futuro senza speranza, ha una moglie con cui cerca di vivere felice ma è chiaro che in quel mondo è impossibile. La storia è ridotta all’osso e molto basilare, ma le idee di Miller sono allucinanti. Le sue riprese a fil d’asfalto e il dinamismo che con poco riesce a dare alle inquadrature rendono questo piccolo film di vendetta il capostipite di una nuova era e svelano al mondo un nuovo maestro.

INTERCEPTOR IL GUERRIERO DELLA STRADA Stesso mondo, stesse idee, altro budget. Dopo il primo successo underground, Miller e Gibson ritornano con una produzione importante, sostituiscono quel poco di civiltà che era presente nel primo film con un deserto postatomico simile al Far West e azzeccano in pieno i villain: un esercito di freak impazziti e violenti. Pura avventura come in quegli anni faceva solo Steven Spielberg, sequenze d’azione che sono entrate nella storia e una maniera di fare cinema “grafico” che si ispira alle idee visive dei fumetti.

MAD MAX - OLTRE LA SFERA DEL TUONO Max è ormai a tutti gli effetti un nomade della vendetta con una gamba difettosa, e noi seguiamo le sue avventure postatomiche senza un ordine preciso o una connessione tra i vari film. Questa volta si scontra con una città-stato dove gli abitanti lottano per il potere (tra loro, Tina Turner, che canta anche We Don’t Need Another Hero sui titoli di coda) e viene salvato da un esercito di bambini precipitati con un aereo durante l’apocalisse, ancora convinti che il vecchio mondo un giorno tornerà.

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IL TRAILER SU bestmovie.it

IL RACCONTO DEI RACCONTI

SEGNA IL RITORNO DEL REGISTA DI GOMORRA E REALITY. ISPIRATO LIBERAMENTE AL SEICENTESCO CUNTO DE LI CUNTI DI GIAMBATTISTA BASILE, È AMBIENTATO IN UN LUOGO SENZA NOME ED È UN TENTATIVO DI FISSARE UN NUOVO STANDARD, TUTTO ITALIANO, PER IL GENERE FANTASY. MAGARI PER DIVENTARE UN GIORNO UNA SERIE TV… di Gianmaria Tammaro

Intervista a Matteo Garrone

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rincipesse dai lunghi capelli e dagli abiti di seta. Cavalieri senza paura, streghe infide, draghi sputafuoco: un mondo che non esiste ma che riconosciamo non appena ne sentiamo parlare. Le favole sono così: lontane nello spazio e nel tempo, costruite su pilastri di fantasia e immaginazione, ma profondamente radicate nel nostro immaginario. Il filo che ci collega a queste storie è fatto di tradizioni secolari, così come secolari sono i racconti di Giambattista Basile, a cui ha attinto Matteo Garrone per il suo nuovo film in concorso al Festival di Cannes. Lo cunto de li cunti, che è servito da spunto e ispirazione

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per il suo “fantasy realista”, risale infatti al 1600: è l’inizio della nostra storia, il “C’era una volta” della nostra favola. Dopo il successo di Reality e di Gomorra, Garrone ha così realizzato un film che si snoda geograficamente per gran parte del Centro-sud Italia, e che – come ci ha raccontato il regista – parte da uno spunto fiabesco per riversarsi, come un fiume in piena, nella concretezza della vita. Un processo inverso, rispetto ad esempio a Reality, dove era la realtà che finiva per essere vestita di panni nuovi dalla fantasia, in quel caso i sogni ad occhi aperti di fama e gloria del suo protagonista. C’è fantasy e fantasy. C’è il fantasy americano, che da anni

sta riempiendo le sale di tutto il mondo, e c’è un fantasy diverso, più realistico, più concreto. Come valuti, sotto questo punto di vista, Il racconto dei racconti? «La mia scelta nasce innanzitutto dal desiderio di divertirmi a esplorare un genere per me nuovo. Il racconto magico potrebbe sembrare lontano dal mio percorso ma in realtà non lo è così tanto: l’elemento fantastico è rintracciabile in tutti i film che ho fatto. In questo in particolare, però, contrariamente al passato in cui ho preso spunto da una dimensione realistica per poi andare verso il fantastico, sono partito dal fantastico per ritornare verso il reale. Il film nasce con l’obiettivo di essere puro

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In queste pagine, alcune suggestive immagini tratte da Il racconto dei racconti di Matteo Garrone. Il film, un fantasy sanguinario e crudele che vede nel cast anche Vincent Cassel (foto nell’altra pagina), sarà presentato in anteprima al Festival di Cannes per poi uscire nei cinema italiani il 14 maggio.

intrattenimento, con delle immagini di grande spettacolarità, come, del resto, sono i racconti di Basile: nati per intrattenere. Parallelamente ho provato – e mi auguro di esserci riuscito – a fare un’opera che mantenesse una personalità, che non cercasse di scopiazzare un genere che siamo abituati a vedere fare dagli inglesi o dagli americani; ho cercato di fare un film di genere ma con degli elementi decisamente personali». Com’è stato adattare un testo come Lo cunto de li cunti di Basile, vecchio di oltre 400 anni, per il cinema? «Quelli di Basile sono racconti dove c’è grande ritmo e molta azione. Quindi ideali per una trasposizione cinematografica. Il passaggio librocinema è stato abbastanza naturale. Lo sforzo maggiore è stato quello di rendere credibile ogni situazione e dargli una concretezza come la vedessimo accadere sotto i nostri occhi. Quello della credibilità è stato uno scoglio con cui ci siamo dovuti confrontare in tutti i reparti: dagli effetti speciali ai costumi, alle scenografie. La sfida è stata quella di dare all’immagine che creavamo una verità. Con gli effetti speciali abbiamo provato a fare un lavoro artigianale così che la base fosse concreta e l’intervento digitale solo un supporto. Un lavoro che quindi tenesse fede al presupposto, al legame tra reale e fantastico, e all’equilibrio tra un mondo che ti sembra concreto e fisico e una dimensione onirica e visionaria. Profondamente magica». Una scelta che mi ha incuriosito è quella del cast internazionale, da Vincent Cassel fino a Salma Hayek, passando per un volto “eccentrico” come John C. 52 BEST MOVIE MAGGIO 2015

Reilly, che molto spesso abbiamo visto al cinema in ruoli comici, ma anche nei Guardiani della Galassia… «John C. Reilly è un attore straordinario. L’ho conosciuto guardando i capolavori di Paul Thomas Anderson, dove aveva dei ruoli anche abbastanza drammatici. Il cast è un cast – diciamo – di lusso. E la scelta di girare in inglese è stata una scelta su cui abbiamo meditato abbastanza a lungo: abbiamo pensato che scegliendo già in fase di scrittura di dare meno importanza all’aspetto dialettale della lingua e più spazio a quello drammaturgico e narrativo, l’inglese si sarebbe sposato benissimo con questo film dandogli un respiro più ampio, e dando anche la possibilità a Basile di farsi conoscere per il grande scrittore che è». In effetti non è un nome molto noto nemmeno da noi. «È vero. Pochi sanno che ha ispirato tante delle fiabe popolari più diffuse, come

Cenerentola, Il gatto con gli stivali, La bella addormentata nel bosco, diventate poi famose in seguito grazie ai fratelli Grimm, a Perrault o ad Andersen. E questa è un po’ un’ingiustizia. Spero quindi che il film possa aiutare anche a riscoprire la grandezza di Basile. Calvino definiva i racconti di Basile come “il sogno di uno Shakespeare deforme e partenopeo”. E c’è quindi anche una componente shakespeariana nel film, che ha funzionato soprattutto nella scelta della lingua». In pratica, come Eduardo De Filippo ha tradotto Shakespeare in napoletano, voi avete tradotto Basile in inglese… «Nelle note di regia l’abbiamo scritto. Questo però non toglie che si possano fare film di qualità anche in Italia, con attori italiani. L’abbiamo dimostrato tante volte, io e i miei colleghi. Se il film poi funziona, funziona indipendentemente da questo. Non è che girare un film

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senso, questo film ha una struttura che ricorda quella di Gomorra: ci sono tre racconti principali che si intrecciano tramite alcuni punti comuni. Anche in questo caso credo che uno sviluppo per una serie televisiva, magari per una seconda parte, sarebbe del tutto naturale…». In conclusione, ora che il film è pronto, ce lo puoi dire: è stato faticoso girare un fantasy? «Volendo essere sincero, è un progetto che ho affrontato con molta incoscienza e anche un po’ di presunzione, e dopo quasi tre anni di lavoro ammetto che non è stato poi così semplice come mi sarei aspettato all’inizio, anzi: è stato molto molto difficile. Si è trattato comunque di una bella avventura, anche perché nessuno di noi era abituato all’idea di fare un film così complesso, tecnicamente e produttivamente, con un cast internazionale e tante insidie, quasi continue». MAGGIO 2015 BEST MOVIE 53

© Greta De Lazzaris (8)

in inglese, con attori inglesi, sia una di mettermi al lavoro sul film, proposi di garanzia del fatto che poi questo venga farne una serie. Perché ero convinto che ben accolto». così avremmo potuto raccontare meglio, Dell’ambientazione del film, invece, che con un po’ di possibilità in più, quel cosa ci puoi dire? mondo. Alla fine, però, si decise per il «Abbiamo girato in varie film. Ricordo che con gli parti d’Italia. Siamo stati sceneggiatori faticammo Ho cercato in Sicilia, Puglia, Toscana molto nello scegliere di fare un film quale storia raccontare. e nel Lazio. Scoprendo castelli, paesaggi Il libro ha molti spunti e di genere, meravigliosi, luoghi inevitabilmente diverse ma con degli sconosciuti e avvolti dal cose, nella lavorazione del elementi mistero». film, sono rimaste fuori». Spostiamoci per un Un po’ come è successo decisamente momento dal grande al con Il racconto dei personali piccolo schermo. Che racconti. cosa hai pensato della «Sì, per certi versi mi sono serie di Gomorra, uscita dopo la tua ritrovato in una situazione analoga con trasposizione cinematografica del libro Basile. Perché i racconti sono tanti e tutti di Roberto Saviano? straordinari e quindi la scelta di uno «Quando ho letto per la prima volta piuttosto che di un altro è stata molto Gomorra, ho pensato che il suo sviluppo combattuta: di alcuni racconti, che non naturale fosse quello di diventare una abbiamo girato, abbiamo comunque serie televisiva. E infatti, prima ancora scritto la sceneggiatura. In un certo


Cannes 2015 Tutto il Festival minuto per minuto dal 13 maggio su Bestmovie.it

Garrone, Sorrentino e Moretti

CONTRO TUTTI

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el nuovo millennio non era mai successo, il che significa che c’è un’intera generazione di critici che si troverà per la prima volta sulla Croisette alla presenza di ben tre film italiani in concorso: non solo Garrone e il suo Il racconto dei racconti, di cui parliamo nelle pagine precedenti, ma anche Paolo Sorrentino con La giovinezza (si poteva prevedere) e Nanni Moretti con Mia madre, quest’ultimo un po’ meno scontato essendo in circolazione in Italia già da metà aprile. La pattuglia italiana si scontrerà prima di tutto con quella francese, composta dalle nuove opere di Jacques Audiard, Maïwenn, Valérie Donzelli e Stéphane Brizé (ovvero tre nomi forti e una scommessa), e poi con quella dei grandi – e spesso premiati – autori orientali, da Jia Zhang-Ke e Hou Hsiao-Hsien, fino a Hirokazu Kore-eda. Le nostre curiosità si concentrano però principalmente sul nuovo film di Gus Van Sant con Matthew McConaughey e Naomi Watts, The Sea of Trees, ambientato in Giappone (foto a lato), e su quello di Denis Villeneuve (regista di Prisoners, Enemy), Sicario, con Benicio Del Toro, Josh Brolin ed Emily Blunt, che racconta di una maxi-operazione della CIA per abbattere un cartello della droga messicano. Se invece dovessimo scommettere su due titoli di cui si parlerà a lungo, sarebbero il thriller Louder than Bombs del norvegese Joachim Trier, con Isabelle 54 BEST MOVIE MAGGIO 2015

Huppert, David Byrne e Jesse Eisenberg, e soprattutto il folle The Lobster (L’aragosta) dell’altrettanto folle autore greco Yorgos Lanthimos (quello dei destabilizzanti Kinodontas e Alps), stavolta alle prese con un cast di star americane: Colin Farrell, Rachel Weisz e John C. Reilly. È la storia di un futuro distopico in cui i single che non riescono a trovare un partner entro 45 giorni vengono tramutati in animali. Chiudiamo con il nome di un quarto italiano in selezione ufficiale, il narratore e documentarista Roberto Minervini, che presenterà Louisiana – The Other Side in Un Certain Regard, e soprattutto con i grandi titoli popolari che animeranno il fuori concorso: Mad Max: Fury Road (vedi servizio a pag. 38); il nuovo film di Woody Allen Irrational Man, con Joaquin Phoenix ed Emma Stone; il ritorno della Pixar con Inside Out (foto sotto); il kolossal cartoon francese Il piccolo principe; e infine il documentario di Asif Kapadia dedicato alla meravigliosa e sempre rimpianta Amy Winehouse.

I film in concorso

IL PROGRAMMA COMPLETO SU bestmovie.it

✓ MON ROI di Maïwenn ✓ SAUL FIA di Laszlo Nemes ✓ LOUDER THAN BOMBS di Joachim Trier ✓ MIA MADRE di Nanni Moretti ✓ MACBETH di Justin Kurzel ✓ THE LOBSTER di Yorgos Lanthimos ✓ LA GIOVINEZZA di Paolo Sorrentino ✓ MOUNTAINS MAY DEPART di Jia Zhang-Ke ✓ CAROL di Todd Haynes ✓ THE SEA OF TREES di Gus Van Sant ✓ SICARIO di Denis Villeneuve ✓ DHEEPAN di Jacques Audiard ✓ IL RACCONTO DEI RACCONTI di Matteo Garrone ✓ MARGUERITE ET JULIEN di Valérie Donzelli ✓ LA LOI DU MARCHÉ di Stéphane Brizé ✓ OUR LITTLE SISTER di Hirokazu Kore-eda ✓ ONE FLOOR BELOW di Radu Muntean ✓ THE ASSASSIN di Hou Hsiao-Hsien

Altri da non perdere ✓ MAD MAX: FURY ROAD di George Miller ✓ IRRATIONAL MAN di Woody Allen ✓ INSIDE OUT di Pete Docter, Ronaldo Del Carmen ✓ IL PICCOLO PRINCIPE di Mark Osborne ✓ A TALE OF LOVE AND DARKNESS di Natalie Portman ✓ AMY di Asif Kapadia

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© Greta De Lazzaris (8), Courtesy of V. Guidi/M. Locurcio (1), FDC/Lagency/Taste (Paris)/Ingrid Bergman/David Seymour/ Estate of David Seymour - Magnum Photos (1), Pixar Animation Studios/Walt Disney Pictures (1), See-Saw Films/DMC Film/ Videa (1), Bloom/Netter Productions/Waypoint Entertainment/Lucky Red (1)

GLI ALTRI TITOLI: ECCO I NOMI DA SEGNARSI

Un’immagine di Macbeth, film in concorso con Michael Fassbender e Marion Cotillard



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al CINEMA

TUTTI I FILM E LE TRAME DI MAGGIO

LE ULTIME USCITE E NOVITÀ SU bestmovie.it

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TOMORROWLAND

UN LUOGO PARADISIACO ED ENIGMATICO. UNA RAGAZZINA CURIOSA. UN GENIALE INVENTORE. ARRIVA AL CINEMA IL MISTERIOSO FILM DIRETTO DAL PREMIO OSCAR BRAD BIRD, CON GEORGE CLOONEY

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© Walt Disney Company

IL MONDO DI DOMANI



al CINEMA

MEMO Film

NELLA GUIDA AI FILM DEL MESE I TITOLI SONO PROPOSTI SECONDO LA DATA DI USCITA. EVENTUALI ERRORI DIPENDONO DA VARIAZIONI COMUNICATE SUCCESSIVAMENTE ALLA NOSTRA DATA DI CHIUSURA. PER ESSERE COSTANTEMENTE AGGIORNATI CONSULTATE IL NOSTRO SITO WWW.BESTMOVIE.IT

7 MAGGIO PAG. 62

24 MAGGIO PAG. 69

➔ LO STRAORDINARIO VIAGGIO DI T.S. SPIVET

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AFFARE FATTO CAKE DORAEMON - Le avventure di Nobita e dei 5 esploratori FORZA MAGGIORE THE GUNMAN LEVIATHAN MI CHIAMO MAYA

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14 MAGGIO PAG. 66

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IL LIBRO DELLA VITA A LITTLE CHAOS LOUISIANA (THE OTHER SIDE) THE MESSENGER – Nemico di Stato PITCH PERFECT 2 PITZA E DATTERI SAN ANDREAS

SAVE THE DATE - IN SALA ANCHE...

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CALVARIO MAD MAX: FURY ROAD NOMI E COGNOMI IL RACCONTO DEI RACCONTI - Tale of tales

➔ 5 MAGGIO

LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE (OPERA TEATRALE)

➔ 6 E 7 MAGGIO

BLADE RUNNER – THE FINAL CUT

21 MAGGIO PAG. 70

➔ 12 MAGGIO

RIGOLETTO A MANTOVA (OPERA LIRICA)

➔ 12 E 13 MAGGIO

L’ATTACCO DEI GIGANTI – IL FILM: PARTE I

➔ 19 E 20 MAGGIO

BERSERK – L’EPOCA D’ORO. CAPITOLO III L’AVVENTO

➔ 20 MAGGIO

QUEEN ROCK MONTREAL

➔ 25 E 26 MAGGIO ➔ ➔ ➔ ➔ ➔ ➔

ACCIDENTAL LOVE FUORI DAL CORO THE LAZARUS EFFECT SURVIVOR TOMORROWLAND - Il mondo di domani YOUTH - LA GIOVINEZZA

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STUDIO GHIBLI – IL REGNO DEI SOGNI E DELLA FOLLIA

➔ 26 MAGGIO

GLI IMPRESSIONISTI E L’UOMO CHE LI HA CREATI

➔ 27 E 28 MAGGIO

FABER IN SARDEGNA

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al CINEMA 7 MAGGIO LA PRIMA CLIP SU bestmovie.it IL TRAILER SU bestmovie.it

The Gunman

IL FILM CHE SEGNA LA SVOLTA DA ACTION HERO DI SEAN PENN. NEL CAST ANCHE JASMINE TRINCA

(Id. Usa/Francia/Spagna, 2015) Regia: Pierre Morel Interpreti: Sean Penn, Jasmine Trinca, Idris Elba, Javier Bardem, Ray Winstone, Mark Rylance Genere: azione Durata: 115’

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on è mai troppo tardi per diventare nostri, la storia prende il via in un villaguna star del cinema d’azione, Liam gio africano del Congo, sede di una ONG Neeson docet. Così, dopo 30 anni che si occupa di fornire acqua potabile agli di “militanza” in film d’autore, drammatiabitanti, dove Terrier – questo il nome del ci e di denuncia sociale, ora anche il rigoprotagonista – vive insieme alla donna che roso Sean Penn ha deciso – a 54 anni comama: Annie, ragazza idealista e combattipiuti – d’imprimere una sterzata action va, totalmente ignara dell’identità crimialla sua carriera e di ridisegnare la pronale del suo compagno, che ha lo sguarpria immagine agli occhi degli Studios e do dolce della nostra Jasmine Trinca. Con del pubblico. L’occasione è The Gunman: lei, l’uomo vorrebbe costruirsi una nuova adattamento cinematografico del romanzo vita ma, per quanto si sforzi di cancellaPosizione di tiro (La Position du tireur coure il passato, questo torna a bussargli alla ché) scritto da Jean-Patrick Manchette nel porta, mettendo in pericolo la donna che 1981 dove l’attore premio Oscar per Myama. Per salvare se stesso e Annie, Terstic River e Milk si cala nei panni di un exrier si muoverà in lungo e in largo per killer professionista e si fa dirigere proprio l’Europa in un brutale gioco al gatto e al dal regista di Taken, il francese Pierre Motopo trovando sulla sua strada persone rel (a lato la nostra intervista). Come vuodisposte a credere in lui (DuPont, ossia le il più classico dei copioIdris Elba visto in Pacifc Rim UN SICARIO ni, Penn è un sicario intene nella serie Luther), vecchie VUOLE zionato a redimersi, peccaconoscenze senza scrupoli CAMBIARE VITA to che la conversione ab(Felix, un Javier Bardem orMA IL PASSATO mai sempre più a suo agio in bia dei costi molto alti e TORNA A ruoli da villain) ed ex comsia tutt’altro che ben accetpagni dalla morale torbida ta dagli ex datori di lavoBUSSARGLI (Cox, ovvero Mark Rylance, ro... Ambientata ai giorni ALLA PORTA... 60 BEST MOVIE MAGGIO 2015

acclamato attore teatrale inglese visto sui grandi schermi in Intimacy e Anonymous nonché prossimo Grande Gigante Gentile per Steven Spielberg). Progetto fortemente voluto da Penn, che è anche co-sceneggiatore e produttore, il film è stato girato tra Barcellona, Londra e Cape Town con un bel budget da 40 milioni di dollari. (Valentina Torlaschi)

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Intervista PIERRE MOREL: IO, SEAN E JASMINE I PRIMI PASSI NEL MONDO DEL CINEMA LI MUOVE COME DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA DI LUC BESSON ED È PROPRIO L’AUTORE FRANCESE A SCRIVERE E PRODURRE I SUOI FILM D’ESORDIO: BANLIEUE 13 MA SOPRATTUTTO QUEL TAKEN - IO VI TROVERÒ CHE INNESTA LA SECONDA VITA ACTION DI LIAM NEESON. OGGI PIERRE MOREL È TRA I “NOMI SICURI” DELL’INDUSTRIA HOLLYWOODIANA TANTO CHE, DOPO AVER DIRETTO JOHN TRAVOLTA IN FROM PARIS WITH LOVE (2010), FA DEBUTTARE SEAN PENN NEL SUO PRIMO RUOLO DA ACTION HERO CON THE GUNMAN. IN UNA “CASUAL TALK” TELEFONICA, IL REGISTA CI HA RACCONTATO DI QUESTO PROGETTO ADRENALINICO MA SOPRATTUTTO SOFISTICATO, DEL SUO INCONTRO CON JASMINE TRINCA («UN’ATTRICE DI UNA NATURALEZZA UNICA») E DEL SUO AMORE, DA SPETTATORE, PER UN CINEMA DI TUTT’ALTRO GENERE CHE PASSA DA BOYHOOD E ALIEN

Il progetto è stato possibile anche grazie a Sean Penn, qui non solo protagonista ma produttore e co-sceneggiatore. «Esatto. Sean ha svolto un ruolo essenziale, è stato davvero un ottimo collaboratore oltre che un grande amico: tra noi c’è stato un fruttuoso dialogo e una forte sintonia sulla direzione da dare al film e sull’impostazione dei personaggi». In questo cast all-star e internazionale che vede anche Bardem e Idris Elba c’è un’attrice italiana: Jasmine Trinca. Cosa ti è piaciuto di lei? Avevi già visto dei suoi film? «Ho scoperto Jasmine diversi anni fa nei film di Nanni Moretti e già allora mi aveva colpito per la sua bellezza e spontaneità: ha una naturalezza unica. Già la conoscevo, quindi, ma ad essere sinceri è stato Sean Penn a propormela: lui è molto amico di Valeria Golino, aveva già visto Miele e mi ha consigliato di dare un’occhiata al film e alla sua protagonista. Lì Jasmine è assolutamente fantastica, il suo personaggio racchiude una grande forza e una grande emozione. Caratteristiche che si ritrovano anche nel suo personaggio in The Gunman dove riveste i panni di un’altra donna forte che si ritrova in circostanze drammatiche. E comuqnue Miele mi è piaciuto molto: l’ho detto anche a Valeria di persona quando l’ho incontrata a Roma qualche mese fa». In Taken hai fatto di Liam Neeson un action hero: sarà lo stesso per Sean Penn? «Non saprei. A dire il vero non ho realizzato Taken con quell’intento, è successo. Il personaggio di Liam non è solo un action hero, è un uomo con un forte senso del dovere e di grande sensibilità (pensate all’amore per la figlia), insomma un personag-

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gio sfaccettato e complesso. Per Sean è stato lo stesso: volevo un attore che portasse sulle spalle delle emozioni, anche contraddittorie, non solo azione. Come Taken, anche The Gunman non è “action for action sake”: c’è di più, c’è un plot e una psicologia sofisticata». Quali sono state le principali differenze tra Liam Nesson e Sean Penn sul set? «È difficile fare un paragone: sono due film molto diversi, così come diverso è il loro approccio alla recitazione: Sean è della scuola americana, Liam di quella inglese». E poi Sean Penn è anche regista. Ti ha dato dei consigli sul set? «No, sul set abbiamo avuto solo lo “Sean Penn attore”, lo “Sean Penn regista” è rimasto a casa. La domanda è giusta, comunque, perché lui ha esperienza di direzione degli attori e sa perfettamente come funziona il lavoro dietro la macchina da presa. Questo gli ha permesso di capire Il regista Pierre Morel sul set insieme a Jasmine Trinca (per l’attrice si tratta della prima partecipazione a un film americano). Nell’altra pagina, Sean Penn e Mark Rylance.

al volo ogni mia indicazione: con lui si parlava esattamente la stessa lingua». Hai tratto ispirazione da qualche film o regista in particolare per The Gunman? «No, almeno non in maniera consapevole. Io sono un accanito cinefilo, è da quando sono giovane che divoro film dal mattino alla sera quindi, inevitabilmente, certe estetiche le assorbo, ma quando giro i miei film cerco di farlo in modo originale e senza prendere a riferimento dei modelli precisi». In generale chi sono i tuoi registi preferiti? «Da ragazzo ero un grande fan della fantascienza e di Ridley Scott: sono stato sempre affascinato dal suo istinto visivo e ho adorato sia Blade Runner che Alien. Tra i grandi del passato, amo John Huston, John Ford, Melville ma anche Ejzenštejn e gli altri maestri del cinema sovietico. Recentemente, poi, sono rimasto colpito dai lavori di Paul Greengrass e Ben Affleck». Un action movie che hai visto recentemente e che ti è piaciuto? «In realtà è molto che non vedo un action al cinema! Ben lontani da questo genere, ho apprezzato Boyhood e anche American Sniper, del resto Clint Eastwood è sempre un genio». Avete girato a Barcellona, Cape Town, Londra. Dove è stato più difficile? «Le riprese si sono svolte con gran facilità, senza intoppi. Abbiamo trovato grande professionalità ovunque: è stato più o meno uguale dappertutto, ormai siamo in un villaggio globale anche dal punto di vista cinematografico». Tre ragioni per cui il pubblico dovrebbe vedere il tuo film. «Innanzitutto perché ho cercato di costruire un plot intelligente, poi c’è una grande storia d’amore, poi ci sono personaggi sfaccettati e carichi di emozioni. Ed è un film d’intrattenimento ricchissimo d’azione. Ok, i motivi sono quattro, ma spero vada bene lo stesso e di essere stato convincente (ride, ndr)». Progetti futuri? Ho letto di un thriller intitolato The Killer. «Sì, questo è uno dei progetti in cui sono coinvolto: è uno spy-thriller basato sui libri dell’inglese Tom Wood. Ma c’è molto altro: il pilot per una serie Tv (il fantasystorico The Clan of the Cave Bear, ndr), poi altri action, e questa volta voglio delle protagoniste femminili!». (V.T.)

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©Anton Capital Entertainment (ACE)/Canal+/Nostromo Pictures/Prone Gunman Productions/Silver Pictures/ StudioCanal/TF1 Films Production/01 Distribution (3), GettyImages (1)

The Gunman è tratto da Posizione di tiro. Quali sono gli aspetti interessanti del libro che ti hanno spinto a tradurlo in un film? «Ricordo di aver letto il libro nel 1981, proprio quando uscì, e di averlo amato molto. Apprezzo il suo autore, Jean-Patrick Manchette, il cui nome è legato alla rinascita del genere noir nella letteratura francese: ne ha completamente reinventato lo stile. Il romanzo ha un intreccio narrativo intricato e intrigante e all’epoca mi avevano affascinato in particolare quei personaggi così oscuri e ambigui. Il lavoro di adattamento è stato complesso anche perché ho voluto spostare la storia ai giorni nostri e renderla più moderna non solo nell’ambientazione ma anche nel tono; lo scheletro narrativo, così come la love story che percorre le vicende, sono comunque rimasti invariati».


al CINEMA 7 MAGGIO

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Cake

IRRICONOSCIBILE DIETRO UN VISO GONFIO E SEGNATO DA CICATRICI PROFONDE, JENNIFER ANISTON REGALA L’INTERPRETAZIONE PIÙ INTENSA E DRAMMATICA DELLA SUA CARRIERA (Id., Usa 2014) Regia: Daniel Barnz Interpreti: Jennifer Aniston, Adriana Barraza, Anna Kendrick, Sam Worthington, Mamie Gummer, Chris Messina Genere: drammatico Durata: 102’

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oveva essere il film che le avrebtrascina nelle sue giornate tutte uguali, be regalato la prima nomination sempre con indosso i soliti abiti dimesagli Oscar, ma così non è andasi, imbottendosi di psicofarmaci. Pur di ta. Ciò non toglie che, al netto dei pronorimanere sola nel proprio dolore, la donstici e della mancata candidatura, quelna ha costruito un muro di egoismo fala di Jennifer Aniston per Cake rimane cendosi terra bruciata intorno: l’uniun’interpretazione di rara forza emotiva ca a rimanerle a fianco, nonostante tute di pochissima retorica: una performanto, è la colf messicana (Adriana Barrace che restituisce il dolore di una donna za) che si occupa di lei non tanto per domarchiata, sul volto e nell’anima, dalveri contrattuali quanto per una sorta di le cicatrici di un incidenvocazione salvifica. Un giorte d’auto e di un insosteno, però, qualcosa cambia: JENNIFER nibile lutto familiare. Un in sogno inizia a comparirle, ANISTON: contesto intrinsecamen- «FINALMENTE omaggiandola di torte, Nina, te drammatico, certo, ma una ragazza che frequentava UN RUOLO che, grazie alla sfaccettail suo stesso gruppo di sostePER NIENTE ta prova attoriale della exgno psicologico e che si era GLAMOUR, star di Friends, viene sfupoi tolta la vita buttandosi da mato in una sottile iro- E PER QUESTO un cavalcavia. Spinta da quenia che si nutre di battu- TANTO ste visioni, Claire indaga sulte scorrette su psicoterapi- LIBERATORIO» la vita della giovane “amica” sti inadeguati e particolari (qui interpretata da una Anna grotteschi su suicidi in autostrada. Kendrick eterea e beffarda al tempo stesNel dettaglio, la storia è questa: sopravso) entrando così in contatto col marito vissuta a un terribile scontro, Claire – di lei (il Sam Worthington di Avatar) e così si chiama il personaggio della Aniil loro piccolo figlio: da lì, riesce a uscire ston – ha ormai rinunciato a vivere e si dall’apatia e comincia ad accumulare la 62 BEST MOVIE MAGGIO 2015

ESCONO

ANCHE Mi chiamo Maya

(Italia 2015) Regia: Tommaso Agnese Interpreti: Matilda Lutz, Valeria Solarino, Carlotta Natoli Genere: drammatico Durata: 90’ Niki, 16 anni, scappa dalla casa famiglia a cui era stata affidata insieme ad Alice, la sorellina di 8 anni. Le due intraprendono un “vagabondaggio di formazione” per le strade di Roma alla ricerca di libertà e indipendenza.

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(Unfinished Business, Usa 2015) Regia: Ken Scott Interpreti: Vince Vaughn, Dave Franco, Sienna Miller, Tom Wilkinson, James Marsden, Nick Frost, June Raphael Genere: commedia Durata: 91’

In queste pagine la protagonista Jennifer Aniston che, per la sua interpretazione in Cake, ha sfiorato la nomination agli Oscar. Nel cast anche Anna Kendrick (qui nella foto), Sam Worthington (in alto) e Adriana Barraza (a lato).

Affare fatto IMPRENDITORI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI: VINCE VAUGHN E SOCI ALLE PRESE CON UN FOLLE BUSINESS

forza necessaria per rialzarsi e tornare alla guida della propria vita. «Finalmente un ruolo per niente glamour e per questo tanto liberatorio» ha dichiarato la stessa Aniston riguardo al film diretto da Daniel Barnz (regista di Beastly), che la vede coinvolta come produttrice e che l’ha resa più

Blade Runner The Final Cut

(Evento speciale, in sala solo 6 e 7 maggio) (Id., Usa/Hong Kong/Gb 1982) Regia: Ridley Scott Interpreti: Harrison Ford, Rutger Hauer Genere: sci-fi Durata: 117’ Torna in esclusiva nei The Space Cinema il capolavoro di Ridley Scott nella sua versione definitiva uscita nel 2007. Un’occasione imperdibile per rivedere in azione l’agente Deckard.

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che mai orgogliosa. E soddisfatta di essersi finalmente affrancata da personaggi esclusivamente frivoli e sensuali, per quanto esilaranti, come quelli della spogliarellista sotto copertura in Come ti spaccio la famiglia e della boss ninfomane nei due episodi di Come ammazzare il capo. (V.T.)

.it Doraemon - Le avventure di Nobita e dei 5 esploratori (Doraemon Shin Nobita no Daimakyo - Peko to 5-nin no Takentai, Giappone 2015) Regia: Ryûichi Yagi, Takashi Yamazachi Genere: animazione Durata: 109’ Il 32esimo lungometraggio tratto dalla serie con protagonista il gatto più amato dei cartoon vede i nostri eroi alle prese con una nuova avventura, questa volta nella giungla.

uò un delicatissimo viaggio d’affari trasformarsi in una devastante escalation di eventi in stile Una notte da leoni? Secondo il regista Ken Scott (Starbuck - 533 figli e... non saperlo, Delivery Man) tutto è possibile, compreso che una “sgangherata” società formata da un trio di imprenditori improvvisati possa soffiare il contratto della vita a una consolidata multinazionale. Daniel Trunkman (Vince Vaughn), licenziato ingiustamente da una capa senza scrupoli con la sensualità di Sienna Miller, decide di mettersi in proprio e di fondare la sua piccola azienda coinvolgendo come compagni d’impresa l’anziano e svogliato Timothy McWinters (Tom Wilkinson) e il giovane, quanto inesperto, Mike Pancake (Dave Franco, il fratellino del più famoso James). Gli affari, però, non decollano; anzi, Daniel e compagni si ritrovano presto sull’orlo della bancarotta. L’opportunità di ribaltare le sorti della loro vita professionale finalmente si presenta quando al trio viene proposto di partecipare a una gara d’appalto per siglare un accordo con un’importante società tedesca. I tre partono alla volta di Berlino e, per battere il colosso Dynamic Systems (lo stesso da cui Daniel era stato licenziato), mettono in pratica la regola numero uno del loro “infallibile” business plan: «far divertire il cliente». Con tutte le conseguenze del caso… (Matteo Bonassi) MAGGIO 2015 BEST MOVIE 63

TM & © Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved (4), Regency Enterprises/New Regency Pictures/Escape Artists/Studio Babelsberg/20th Century Fox (1), Lucky Red (1), The Ladd Company/Shaw Brothers/Warner Bros. (1), Red Post Production (1)

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al CINEMA 7 MAGGIO (Leviafan, Russia 2014) Regia: Andrey Zvyagintsev Interpreti: Aleksey Serebryakov, Elena Lyadova, Vladimir Vdovichenkov, Roman Madyanov, Anna Ukolova Genere: drammatico Durata: 140’

Leviathan CANDIDATO AGLI ULTIMI OSCAR, IL FILM È UNA RIFLESSIONE SULL’ABUSO DI POTERE NELLA RUSSIA CONTEMPORANEA olya vive in un villaggio sul mare di Barents, nel nord della Russia, insieme alla giovane moglie Lilya e a Roma, figlio avuto da una relazione precedente. Lì ripara macchine nell’officina di sua proprietà: un’esistenza che procede tranquilla fino a quando Vadim Shelevyat, sindaco corrotto della cittadina, prova ad appropriarsi illegalmente della sua abitazione. Per fermare il politico e risolvere la questione una volta per tutte, l’uomo si rivolge a un amico avvocato, iniziando così un’assurda e terribile odissea tra ingiustizie e burocrazie. Pre-

miata al Festival di Cannes per la Migliore sceneggiatura e nominata all’Oscar nella categoria Miglior film straniero, l’opera di Andrey Zvyagintsev (il cui esordio, Il ritorno, vinse il Leone d’oro a Venezia nel 2003) parte da una storia vera per approdare a una riflessione a tutto tondo sulla Russia contemporanea e sull’abuso di potere delle sue istituzioni (politiche e religiose): «È un film che parla del diritto di libertà degli uomini attraverso un racconto vivido e sincero» spiega il regista. «Ho fatto riferimento al testo filosofico di Thomas Hobbes (Il Le-

(Turist, Svezia/Francia/Norvegia/Danimarca 2014) Regia: Ruben Östlund Interpreti: Johannes Kuhnke, Lisa Loven Kongsli, Vincent Wettergren, Clara Wettergren Genere: drammatico Durata: 120’

Forza maggiore LO SVEDESE RUBEN ÖSTLUND DEBUTTA NELLE SALE ITALIANE CON UN FILM “CATASTROFICO” SULLE DEBOLEZZE E LE IPOCRISIE DELLA FAMIGLIA DI OGGI

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na vacanza è quello che ci vuole per Tomas, uomo d’affari tanto assorbito dal lavoro da non riuscire a dedicare il giusto tempo alla moglie Ebba e ai figli. 64 BEST MOVIE MAGGIO 2015

Per il bene della famiglia i genitori decidono così di prendersi una pausa: destinazione un resort di lusso nelle Alpi francesi. Il viaggio tanto desiderato ha però vita

viatano, da cui il titolo, ndr), un trattato sui meccanismi di funzionamento dello Stato: nel film ogni cosa diventa la materializzazione di questo mostro, di questo potere, che intimidisce e assorbe qualsiasi cosa tocchi e mi sono chiesto: cosa si può fare davanti a questa macchina potentissima?». Con immagini di grande potenza visiva e dalle forti influenze tarkovskiane, Leviathan racconta del drammatico disorientamento di un individuo che non può aggrapparsi ad alcuna speranza di giustizia, né istituzionale né divina. (Marianna Trimarchi)

breve e, durante il secondo giorno, un’improvvisa valanga minaccia di devastare la terrazza dove, insieme ad altri turisti, la famiglia sta pranzando. Dopo un primo momento di incertezza, il gruppo si dà alla fuga ma se Ebba pensa alla protezione dei bambini, l’istinto di Tomas lo spinge a salvare unicamente la propria vita. La slavina non arriverà mai a colpire l’edificio, ma l’individualismo dell’uomo compromette irrimediabilmente l’armonia della coppia. Per il suo quarto lungometraggio, presentato in anteprima italiana al Trento Film Festival, Östlund torna alla montagna innevata, un’ambientazione cara al regista, che ha formato il proprio sguardo cinematografico realizzando video dedicati allo sci. Nella sua dramedy mette in scena una famiglia modello per andarne a svelare le ipocrisie e invertire i ruoli di genere socialmente accettati (il “machismo” della madre rispetto alla fragilità isterica del padre), il tutto con grande spirito e ironia nera. Forte dei riconoscimenti in patria, Forza maggiore è stato anche premiato dalla giuria al Festival di Cannes 2014 (sezione Un Certain Regard). (Elisabetta Sainaghi)

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© Non-Stop Production/Pyramide International/Academy Two (1), ©Teodora Film (1)

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IL TRAILER SU bestmovie.it

TAG C’ERA UNA VOLTA UN DESERTO Il reboot di George Miller non è stato un parto semplice se pensate che i primi script risalgono addirittura al 2001 e che 14 anni fa, nella mente del regista, il protagonista avrebbe dovuto essere ancora Mel Gibson. Tra la catastrofe dell’11 settembre, la crisi economica che ha investito gli Stati Uniti e i vari impegni che nel frattempo hanno coinvolto Miller, sono cambiate un sacco di cose, tra cui il budget a disposizione, le tecnologie per gli effetti speciali e la sceneggiatura. Ma non solo. Quando tutto sembrava pronto per il ciak la produzione si è ritrovata a dover sostituire in extremis la location scelta inizialmente, ovvero Broken Hill in Australia: quel deserto sperduto si era infatti ormai trasformato in una rigogliosa area verde a seguito di piogge e inondazioni! A quel punto, Miller si è visto costretto a spostarsi in Namibia dove però è stato accolto da diversi altri problemi logistici e di sicurezza.

14 MAGGIO

Mad Max: Fury Road TOM HARDY È IL LEGGENDARIO EROE DELLE WASTELANDS: MAX ROCKATANSKY

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ad Max, l’eroe solitario interpretato da Mel Gibson e portato sul grande schermo da George Miller nel 1979 con Interceptor, primo capitolo di una trilogia, torna con un reboot, curato dallo stesso regista, che vede ora protagonista Tom Hardy nei panni di Max Rockatansky. Questa rivisitazione non si discosta molto dalla saga originale e ripropone il mix di violenza, polvere e follia che già aveva caratterizzato i primi epi-

sodi. Trent’anni dopo Mad Max - Oltre la sfera del tuono ritroviamo Max in un futuro distopico post apocalittico in cui la razza umana lotta per sopravvivere. Tra le dune di uno sconfinato deserto, il suo cammino incrocia quello di Furiosa (una Charlize Theron feroce e affascinante, con capelli rasati e un braccio artificiale): i due si metteranno in viaggio tra le Wastelands per fare ritorno alla terra d’origine e lo faranno a bordo degli imponenti e inquie-

ESCONO

ANCHE Nomi e cognomi

(Italia 2015) Regia: Sebastiano Rizzo Interpreti: Enrico Lo Verso, Mariagrazia Cucinotta, Marco Rossetti, Ninni Bruschetta, Dino Abbrescia Genere: drammatico Durata: n.d. Uno stimato gironalista torna, da Milano, a lavorare nel suo paese d’origine nel Sud Italia dove prende la direzione della testata locale e si impegna per smascherare una serie di illeciti legati alla costruzione di una discarica abusiva.

L’attacco dei giganti - Il film

(Evento speciale, in sala solo 12 e 13 maggio) (Giappone 2015) Regia: Shinji Higuchi Genere: animazione Durata: n.d. Ispirato al manga horror di Hajime Isayama, l’anime che ha sconvolto il Giappone arriva in sala in due parti. La prima racconta di Eren e degli abitanti di Shinganshina, città presa d’assalto da giganteschi titani.

tanti veicoli diventati un elemento simbolo della trilogia originale: elaborati e corazzati per solcare il deserto e resistere agli attacchi dei predoni, saranno ancora una volta “attori” insostituibili di scontri furibondi. Nel cast, oltre ai due protagonisti, ci saranno Nicholas Hoult (l’Hank di X-Men - Giorni di un futuro passato), Rosie Huntington-Whiteley (protagonista femminile di Transformers - La vendetta del caduto) e il gigantesco attore australiano Nathan Jones, visto di recente nel Conan the Barbarian di Marcus Nispel. Direttamente dall’Interceptor originale ritroveremo invece Hugh Keays-Byrne, che nel film del ’79 ha impersonato Toecutter (uno dei folli biker sulle tracce di Max) e che in questa versione sarà Immortan Joe, il villain più inquietante di Fury Road: la sua maschera, formata da denti di cavallo incastonati in una sorta di teschio metallico con due enormi tubi per respirare, non promette niente di buono... (M.B.)

TAP AND GO! Scheda film

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 65

© Village Roadshow Pictures/Warner Bros (2), © Draka (1), Nexo Digital (1)

(Id., Usa 2015) Regia: George Miller Interpreti: Tom Hardy, Charlize Theron, Rosie Huntington-Whiteley, Zoë Kravitz, Nicholas Hoult Genere: azione Durata: 140’


al CINEMA 14 MAGGIO

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LE DICHIARAZIONI DEL REGISTA E DEL CAST SU bestmovie.it (Calvary, Gb 2014) Regia: John Michael McDonagh Interpreti: Brendan Gleeson, Kelly Reilly, Domhnall Gleeson, Chris O’Dowd, Aidan Gillen Genere: commedia Durata: 110’

Calvario (Tale of Tales, Italia/Fra/Gb/Usa 2015) Regia: Matteo Garrone Interpreti: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, John C. Reilly, Alba Rohrwacher Genere: fantasy Durata: 125’

Il racconto dei racconti

IL PRIMO FILM IN LINGUA INGLESE DI MATTEO GARRONE, CON SALMA HAYEK E VINCENT CASSEL. UN FANTASY BAROCCO ISPIRATO A LO CUNTO DE LI CUNTI

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artire dal fantastico per arrivata a Lo cunto de li cunti, raccolta di fiabe re al contemporaneo: questa è la barocche in dialetto napoletano del poedifferenza rispetto agli altri miei preceta Giambattista Basile, antesignana deldenti lavori, in cui partivo dal contemla letteratura fantastica dei secoli sucporaneo per arrivare al fantastico». Una cessivi, l’opera di Garrone è «un fantasy dichiarazione programmatica quella di ambientato nel Seicento, con l’aggiunta Matteo Garrone, che dopo Gomorra e di elementi magici, che si colloca lontaReality presenta in queno da argomenti scivosti termini Il racconto dei losi come Gomorra» e UNA STORIA racconti (in concorso al che racconta, attraverFANTASTICA Festival di Cannes): un so le storie di tre regni E SANGUINARIA fantasy girato tra la Pue dei loro sovrani, «gli glia, il Lazio e la Tosca- PER RACCONTARE opposti della vita: l’orna, ma dal respiro in- GLI OPPOSTI DELLA dinario e lo straorditernazionale. Non so- VITA: IL MAGICO nario, il magico e il lo nel cast − Salma Ha- E IL QUOTIDIANO, quotidiano, il regale e yek, Vincent Cassel, To- IL TERRIBILE E IL SOAVE lo scurrile, il terribile by Jones − con cui il ree il soave». Immortagista, che qui gira per la prima volta in lando luoghi misteriosi, castelli abitainglese, ha voluto «smentire l’idea che ti da segreti inconfessabili, cuori pulsapessi lavorare solo con attori napoletasanti di draghi marini, ninfe dai cani», e dove i pochi italiani, a eccezione pelli rossi e dalla pelle candida, Il racdi Alba Rohrwacher e Massimo Ceccheconto dei racconti incanta con le sue rini, sono destinati a ruoli minori, ma immagini suggestive e gravide di suganche per la scelta del compositore Alegestioni pittoriche. (M.T.) xandre Desplat e del direttore della fotografia Peter Suschitzky (collaboratoTAP AND GO! Per saperne di più re storico di David Cronenberg). Ispira66 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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opo Un poliziotto da happy hour, il regista John Michael McDonagh e Brendan Gleeson tornano a lavorare insieme per un nuovo film, questa volta dai toni più drammatici, che vede l’attore irlandese in abiti talari. Presentata lo scorso anno al Sundance Film Festival e alla Berlinale, l’opera prende spunto da fatti di cronaca per raccontare di un prete minacciato di morte da uno dei suoi parrocchiani. Nel mezzo di una confessione, un uomo dichiara infatti al sacerdote di volerlo uccidere per punire gli abusi subìti durante l’infanzia da un altro prelato ormai morto da tempo, e gli concede una settimana per sistemare eventuali faccende personali e dire addio alla propria vita. Padre James (Gleeson), invece, impiegherà quei sette giorni per cercare di capire chi potrebbe celarsi dietro la minaccia. «Probabilmente esistono altri film in lavorazione che parlano di preti coinvolti in casi di abuso. Ma il mio obiettivo è quello di andare controcorrente, mettendo in scena un film con protagonista un reverendo buono, un film sì serio e drammatico ma che ha anche un po’ gli stessi toni da dark comedy utilizzati per Un poliziotto da happy hour», ha dichiarato il regista. Nel cast ritroveremo Aidan Gillen, il Petyr Baelish di Il trono di spade, oltre a Chris O’Dowd (St. Vincent, Thor: The Dark World), Kelly Reilly (la fidanzata di Watson in Sherlock Holmes) e il figlio di Brendan, Domhnall Gleeson. (M.B.)

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© Greta De Lazzaris (1), © Reprisal Film/Octagon Film (1)

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BRENDAN GLEESON È UN PRETE MINACCIATO DI MORTE CON UNA SETTIMANA DI TEMPO PER TROVARE IL SUO “POTENZIALE” ASSASSINO


21 MAGGIO

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Youth - La Giovinezza DOPO LA GRANDE BELLEZZA, PAOLO SORRENTINO TORNA NEI CINEMA CON UN FILM DAL CAST INTERNAZIONALE. PROTAGONISTA: MICHAEL CAINE

(Id., Usa/Gb 2015) Regia: James McTeigue Interpreti: Milla Jovovich, Pierce Brosnan, Emma Thompson, James D’Arcy, Dylan McDermott Genere: azione/thriller Durata: 96’

Survivor

(Italia/Svizzera/Francia/GB 2015) Regia: Paolo Sorrentino Interpreti: Michael Caine, Willem Dafoe, Rachel Weisz, Paul Dano, Jane Fonda, Harvey Keitel, Madalina Ghenea Genere: drammatico Durata: 118’

MILLA JOVOVICH TERRORISTA PER ERRORE, INSEGUITA PER LONDRA DALL’EX BOND PIERCE BROSNAN

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esattamente due anni dall’uscifoe, Rachel Weisz e Harvey Keitel, il ta di La grande bellezza, titolo film ha per protagonisti Fred (Caine) e grazie a cui l’Italia è tornata a vinceMick (Keitel): due amici ottantenni – re l’Oscar come Miglior film stranieil primo è un ex compositore e direttoro dopo 14 anni, Sorrentino porta ora re d’orchestra mentre il secondo è un in sala Youth - La giovinezza, anch’esregista ancora in attività – che trascorsa, come quasi tutte le sue opere prerono una vacanza in un centro termacedenti, selezionata in concorso al Fele nel cuore delle Alpi. Immersi nelstival di Cannes. Il regista si affida anla quiete del paesaggio alpino e delcora ai suoi storici produttori della lo Schatzalp Hotel di Davos (Svizzera) Indigo film e torna a (far) – lo stesso della Montaparlare in inglese, come ai gna incantata di Thomas tempi dell’americano This Mann –, consapevoli delL’AMICIZIA Must Be the Place ma quel’esaurirsi inevitabile delTRA DUE sta volta con ambientazioni la propria esistenza, i due ARTISTI ORMAI osservano con curiosità e europee. Forte di un cast inALLA SOGLIA ternazionale e di altissimo tenera invidia i propri fiDEGLI livello che vanta tra le fila gli e gli altri ospiti dell’alMichael Caine, Willem Dabergo. (M.T.) 80 ANNI

ESCONO

ANCHE Berserk - L’epoca d’oro

Accidental Love

Il terzo capitolo della serie ispirata al manga di Kentaro Miura prosegue nel raccontare le origini di Guts, che torna nella Squadra dei Falchi per salvare Griffith, mentre si scopriranno le origini del Guerriero Nero.

Mentre Scott chiede ad Alice di sposarla in un lussuoso ristorante, un operaio le spara un chiodo in testa, che rimane conficcato influendo sul suo umore con risvolti esilaranti.

(Evento speciale, in sala solo 19 e 20 maggio) (Berserk Ogon jidai-hen, Giappone 2013) Regia: Toshiyuki Kubooka, Genere: animazione Durata: 110’

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(Id., Usa/Gb 2015) Regia: S. Greene Interpreti: Jessica Biel, Jake Gyllenhaal Genere: commedia Durata: 100’

l regista australiano James McTeigue aveva già esplorato il thriller al suo esordio dietro la macchina da presa con il politico V per Vendetta, tratto dalla raccolta di fumetti di Alan Moore, e il mystery The Raven, che vedeva John Cusack interpretare Edgar Allan Poe; con la spy story di Survivor aggiunge un’altra sfumatura al genere. E per farlo si avvale di attori votati all’action come Milla Jovovich (la combattente Alice nella saga di Resident Evil), e Pierce Brosnan, elegante 007 per quattro volte prima di passare il testimone a Daniel Craig. La vicenda vede protagonista l’americana Kate Abbott, interpretata dalla Jovovich: un’agente antiterrorismo per l’ambasciata statunitense di Londra che riesce miracolosamente a scampare a un attentato ma, quando si rende conto di essere stata individuata come responsabile, è costretta a fuggire e a trovare il vero colpevole per dimostrare la propria innocenza. La insegue senza sosta un cecchino infallibile dall’emblematico nome in codice “Watchman” (Brosnan). Nel cast anche Emma Thompson, James D’Arcy, Dylan McDermott e Angela Bassett. ( E.S)


al CINEMA 21 MAGGIO

Tomorrowland – Il Mondo di Domani BRAD BIRD, REDUCE DA GRANDI SUCCESSI COME RATATOUILLE E MISSION: IMPOSSIBLE - PROTOCOLLO FANTASMA, RACCONTA I SEGRETI DI UN LUOGO MAGICO E MISTERIOSO NOTO COME TOMORROWLAND. NEL CAST, GEORGE CLOONEY E HUGH ”DR. HOUSE” LAURIE IL TRAILER SU bestmovie.it

TAG TOMORROWLAND TRA SOGNO E REALTÀ

(Tomorrowland, Usa 2015) Regia: Brad Bird Interpreti: George Clooney, Britt Robertson, Judy Greer, Kathryn Hahn, Hugh Laurie Genere: avventura/fantasy Durata: n.d.

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siste una città visionaria dove tutgnifico di quanto si sia mai visto. Si tratto è possibile, abitata da una civilta di una visione fugace, ma che scatà unica, utopistica, che può contatena in lei un irrefrenabile desiderio di re su una tecnologia non ancora invenscoperta. Decisa a trovare questo luogo tata? Sì. Questo luogo, creato dalle menfantastico – Tomorrowland, appunto – ti più brillanti che la Storia non ha anCasey si rivolge a Frank (George Cloocora conosciuto, si chiama Tomorrowney), un ex inventore caduto in rovina, land, letteralmente la “terra di che sembra essere l’unico a coIL FILM domani”. Nessuno sul nostro noscere i segreti di quello spaCHIEDE pianeta sa della sua esistenza zio magico. Insieme i due ragfinché una ragazzina di no- AL PUBBLICO giungono Tomorrowland, che me Casey Newton (Britt Ro- DI TORNARE A ben presto si dimostra piena di bertson), figlia di un ingegne- IMMAGINARE pericoli e terribili nemici tra cui re della NASA e da sempre ap- UN FUTURO Hugh “Dr. House” Laurie... passionata di viaggi nello spa- MIGLIORE Diretto da Brad Bird, autore zio, trova per caso una misteanche della sceneggiatura inriosa spilla con una “T” scolsieme a Damon Lindelof (uno pita sopra. Non appena la sfiora, la rache ben si intende di ambientazioni migazza viene catapultata in una realtà alsteriose e “stregate”, vedi Lost), Tomorternativa, dove tutto è più grande e marowland è il secondo progetto in live68 BEST MOVIE MAGGIO 2015

Per mettere in scena l’universo visionario di Tomorrowland la produzione ha preso spunto da più fonti qua e là per il mondo, combinando una serie (cospicua) di location reali. Dalla futuristica Città delle arti e delle scienze di Valencia, ideata dall’archistar Santiago Calatrava, ai campi di grano dell’Okanagan Valley in Canada, dalla sede della NASA a Cape Canaveral (Florida), alle spiagge delle Bahamas e alla città di Parigi, il film conta più di 90 diverse composizioni di set e location. La principale fonte d’ispirazione rimane comunque la fantastica e avvenieristica costruzione It’s a Small World: ideata per il padiglione UNICEF in occasione dell’esposizione universale di New York del 1964, ottenne un successo incredibile. E oggi è una delle principali attrazioni presenti in cinque parchi di divertimento della Disney presenti a Parigi, Anaheim, Orlando, Tokyo e Hong Kong.

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Casey (Britt Robertson) per scoprire i segreti di Tomorrowland si rivolge a un inventore geniale ormai in declino, Frank (Clooney), l’unico che pare sapere qualcosa sull’esistenza di quel mondo fantastico.

action per il regista. Appassionato di animazione fin dall’infanzia, Bird entra in Disney all’età di 14 anni sotto la guida di Milt Kahl, uno degli storici Nine Old Man della casa di Topolino. Amico di John Lasseter per la Pixar realizza Gli Incredibili e Ratatouille. L’idea di Tomorrowland nasce invece nel 1955 come area futuristica di Disneyland: «Un passo nel futuro per immaginare qualcosa che deve ancora essere inventato», raccontava Walt Disney. Da qui il titolo per un film che, secondo Bird e Lindelof, serve a «riportare in vita l’ottimismo verso il futuro che pervadeva l’America tra gli anni ’50 e ’60». Con una protagonista curiosa, una sognatrice: «Casey è una babbana che capita per sbaglio sul binario 9 e 3/4 e

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vede qualcosa che probabilmente non avrebbe dovuto vedere» la descrive il regista. Ad affiancare Casey questo adulto disincantato interpretato da Clooney che ritrova la speranza per un futuro meraviglioso: «Frank è un vecchio burbero che ha perso ogni entusiasmo» racconta il suo interprete. «Da bambino scopre Tomorrowland, un luogo grandioso che può migliorare la vita di tutti, ma quando si rende conto che la sua è solo un’illusione, si trasforma in una persona cinica e solitaria. Casey lo obbliga a fare i conti con il passato». Nel ruolo del villain Hugh Laurie, che così par-

la del suo personaggio: «A Nix non interessa migliorare la vita delle persone, dare loro gioia e speranza. Secondo lui l’esistenza non è altro che un’infinita ricerca scientifica e le persone servono solo ad accumulare conoscenza». Il produttore esecutivo John Walker dichiara: «Cinismo e sarcasmo vanno per la maggiore di questi tempi; onestà, ottimismo e amore sono decisamente fuori moda. Per questo ci sembrava importante sovvertire l’ordine e mostrare eroi pieni di positività». E conclude Bird: «Speriamo che gli spettatori non solo si divertano, ma che trovino nel film qualcosa di cui parlare, su cui riflettere... qualcosa che faccia immaginare un futuro diverso e meraviglioso». (S.N.) MAGGIO 2015 BEST MOVIE 69


al CINEMA 21 MAGGIO

IL TRAILER SU bestmovie.it

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(L’extravangant voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet, Francia/Canada 2013) Regia: JeanPierre Jeunet Interpreti: Kyle Catlett, Helena Bonham Carter Genere: avventura Durata: 105’

The Lazarus Effect OLIVIA WILDE È IL VOLTO INQUIETANTE DI UN HORROR CHE RIVISITA IL MITO DI FRANKENSTEIN E LA PARABOLA DI LAZZARO

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orti che tornano in vita. Quante con il “Lazarus” – così è chiamato il farvolte abbiamo visto al cinema permaco miracoloso in evidente richiamo sonaggi che non si vogliono arrendere alla parabola del Vangelo – vengono di fronte alla scomparsa della persona compiuti inizialmente sugli animali, ma che amano e chiedono aiuquando Zoe (Olivia Wilde) LAZARUS to alla scienza (o a forze somuore in un fatale incidenvrannaturali) per invertire È UN FARMACO te, la disperazione dei comil corso del destino? In inpagni li porta a provare anIN GRADO numerevoli occasioni il ciche con le persone. Il corpo DI RESUSCITARE nema ha mostrato queste freddo della giovane torna I MORTI immagini ricordandoci così ad animarsi ma, ça va quasi sempre, però, che le resurrezioni sans dire, lei è molto diversa da prima... non sono mai indolori; anzi, il resuscitaDiretto da David Gelb (al suo primo lunto diviene quasi sempre il veicolo di ulgometraggio di fiction dopo diversi corti teriori tragedie (pensiamo a Linea more documentari tra cui Jiro e l’arte del sutale e Pet Sematary, giusto per citare un shi), il film punta su un cast interessanpaio di titoli). Stesso copione riserva The te che annovera, oltre alla già citata OliLazarus Effect: horror dalle venature via Wilde, Mark Duplass (nome noto sci-fi che racconta di un gruppo di ricerdel cinema indie per Humpday e Lo stracatori artefici di un siero in grado di riavagante mondo di Greenberg), la star di nimare corpi senza vita. Gli esperimenti American Horror Story Evan Peters e l’irlandese Sarah Bolger (conosciuta in tv come Maria la Sanguinaria nei Tudors e come la principessa Aurora in C’era una volta). The Lazarus Effect è una produzione targata Blumhouse Productions che, dopo le leggendarie saghe horror di Paranormal Activity, Insidious e Sinister, propone un altro prodotto dal basso budget ma dalle alte aspettative. (V.T.)

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70 BEST MOVIE MAGGIO 2015

Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet IL REGISTA DEL FAVOLOSO MONDO DI AMÉLIE SI SPOSTA IN UN’AMERICA FUORI DAL TEMPO PER RACCONTARE UN’ALTRA FIABA SOGNANTE E AVVENTUROSA

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a Parigi al Montana, la poesia non cambia. Dopo aver raccontato il mondo della dolce Amélie tra Montmartre e il Canal Saint-Martin, il visionario Jean-Pierre Jeunet dipinge ora col suo riconoscibilissimo stile una nuova favola che parte questa volta da un ranch sperduto degli Stati Uniti. Lì vive un bambino prodigio, T.S. Spivet, insieme alla sua bizzarra famiglia composta da una madre ossessionata dagli insetti, un padre cowboy immerso in un suo western immaginario e una sorella col sogno di diventare Miss America. A 10 anni, T.S. ha già creato l’invenzione del secolo: una macchina a moto perpetuo che gli è valsa la vittoria del prestigioso premio Baird, riconoscimento che il ragazzino è deciso ad andare a ritirare di persona. E così, all’insaputa di tutti, alle quattro del mattino, parte alla volta di Washington a bordo di un treno merci dando il via a un’avventura on the road che sarà anche l’occasione per accettare la scomparsa del fratello gemello. Tratto dal libro Le mappe dei miei sogni di Reif Larsen, il film è stato presentato al Festival Internazionale del Cinema di Roma e vede nella squadra attoriale una Helena Bonham Carter in uno dei suoi ruoli migliori. (V.T.)

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©Gianni Fiorito/Indigo Film (2), © Nu Image Film/M2 Pictures (2), © Walt Disney Company (4), © Epitèthe Film/Tapioca Films/Microcinema (1), © Blumhouse Productions/Lionsgate (2), © Bartel (1)

(Id., Usa 2015) Regia: David Gelb Interpreti: Olivia Wilde, Evan Peters, Mark Duplass, Sarah Bolger, Donald Glover, Ray Wise Genere: horror/thriller Durata: 83’


LEGGI L’INTERVISTA A CARLA GUGINO SU bestmovie.it

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Intervista 28 MAGGIO

San Andreas

THE ROCK VERSUS THE BIG ONE: DWAYNE JOHNSON È ALLE PRESE CON IL TERREMOTO PIÙ DEVASTANTE DELLA STORIA (Id., Usa 2015) Regia: Brad Peyton Interpreti: Dwayne Johnson, Alexandra Daddario, Carla Gugino, Colton Haynes, Archie Panjabi, Ioan Gruffudd, Paul Giamatti Genere: azione Durata: n.d.

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ove sarai, con chi sarai, quangista – non è solo un film catastrofico ma do tutto crollerà?». Non si tratanche un dramma sulla famiglia: Ray asta più di definire se prima o sieme all’ex moglie Emma (Carla Gugino) poi il Big One – il più grande evento sinon si fermerà finché Blake non sarà tratta smico della storia dell’umanità, che porin salvo. La produzione, che vanta un buterà la California a staccarsi dal resto del dget di 100 milioni di dollari, ha girato in continente americano – si verificherà, ma America e in Australia, ricreando le spiagquando. Palazzi che crollano, l’Hollywood ge di San Francisco devastate dall’evento Sign che cade in pezzi, strade che si aprosismico. «È il film con più azione che abno, grattacieli che si allagano e onde alte bia mai visto» afferma Johnson, e il fatto centinaia di metri. È questo che ha immache lo dica dopo aver preso parte all’ultiginato Brad Peyton, il regista che mette in mo Fast & Furious ci fa presagire qualcosa scena il terremoto che terrorizza da semdi veramente grandioso. Nel film l’attore pre i californiani. «Dovete andare via, non interpreta un pilota di elicotteri di soccorso avete altra scelta» ripete il sismologo Paul e ha girato scene ad alto tasso di adrenaGiamatti, «perché anche se sta avvenendo lina e pericolosità: «Ho potuto contare su qui in California, le scosse si sentiranno fiuna grandissima squadra di stuntmen di no a New York!» Ma Ray cui mi fidavo totalmente, e il gior(interpretato da Dwayno del mio compleanno ho potu«È IL FILM ne “The Rock” Johnson) to provare l’ebrezza di lanciarmi CON PIÙ non può andarsene, dedavvero dall’elicottero. È stato un AZIONE CHE ve salvare la figlia Blake bellissimo regalo di compleanno». ABBIA MAI (Alexandra Daddario, D’altronde, da The Rock cosa poVISTO» PAROLA tevamo aspettarci? (M.L.R) l’attrice lanciata dalDI DWAYNE la serie True Detective). “THE ROCK” E infatti San Andreas – TAP AND GO! Per saperne di più ci tiene a chiarire il reJOHNSON WWW.BESTMOVIE.IT

BRAD PEYTON IL REGISTA CI RACCONTA DI SAN ANDREAS, DEL TERREMOTO PIÙ DEVASTANTE CHE SI POSSA VERIFICARE E DI UNA COPPIA CHE HA UN SOLO SCOPO: SALVARE LA PROPRIA FIGLIA Quello che Brad Peyton porta in scena è il disaster movie per eccellenza, due ore di pura adrenalina: palazzi in fiamme, strade a pezzi, macchine distrutte, paura, ma soprattutto molto coraggio. Cosa significa girare un disaster movie oggi? «Non dormire per sei mesi e affrontare una nuova sfida ogni giorno. Ci sono un sacco di problemi tecnici da superare: come far schiantare un elicottero, disintegrate un’auto, o come distruggere un palazzo. Oltre a essere un film catastrofico, però, una parte fondamentale della narrazione è la famiglia. Questa è un’opera su un nucleo familiare che cerca a tutti i costi di rimanere unito». Il film porta sullo schermo il più terrificante dei terremoti: il Big One. Gli americani sono preoccupati che possa verificarsi? «Gli americani in generale non lo sono, ma il fatto che gli studiosi parlino di eventi sismici di tale rilevanza che potrebbero verificarsi relativamente “presto” terrorizza la popolazione che vive in queste zone in California». Che ci dici di Dwayne “The Rock” Johnson? «Dwayne è una persona fantastica. È molto competente e professionale, vuole dare sempre il massimo e quando si prepara per una scena sa subito dove mettersi e quello che deve fare. È anche un tipo molto divertente!». Parlando del tuo prossimo progetto, cosa ci puoi dire di Journey 3, il terzo capitolo dopo Viaggio al centro della Terra e Viaggio nell’isola misteriosa? «Andremo su un altro pianeta, sulla luna. È un film per famiglie e sarà molto fantascientifico».

L’INTERVISTA COMPLETA SU bestmovie.it

MAGGIO 2015 BEST MOVIE 71


al CINEMA 28 MAGGIO

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(The Book of Life, Usa 2014) Regia: Jorge R. Gutiérrez Genere: animazione Durata: 95’

IL TRAILER SU bestmovie.it (Kill the Messenger, Usa 2014) Regia: Michael Cuesta Interpreti: Jeremy Renner, Ray Liotta, Rosemarie DeWitt, Andy Garcia Genere: biografico Durata: 112’

The Messenger - Nemico di Stato RENNER TORNA A LAVORARE CON MICHAEL CUESTA A 10 ANNI DA 12 AND HOLDING PER RACCONTARE LA STORIA VERA DEL GIORNALISTA GARY WEBB CHE HA PORTATO A GALLA IL MARCIO DELLA CIA

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ichael Cuesta, acclamato regista indie, è un nome che ricordiamo per aver diretto diversi episodi di serie Tv di successo, da Dexter a True Blood passando per Homeland. Con The Messenger – Nemico di Stato, ispirato alla storia vera di Gary Webb, l’autore newyorkese sbarca nel mondo del cinema mainstream. Interpretato da Jeremy Renner, Webb è il reporter che negli anni ’90 ha portato sotto i riflettori lo scandalo della CIA, coinvolta nei traffici di cocaina dal Nicaragua alla California. Colpito da una dura campagna diffamatoria, il giornalista dovette affrontare un periodo di grave difficoltà che lo portò quasi al suicidio. Tratto dall’omonimo libro di Nick Schou, ispira-

to a sua volta da una raccolta di articoli dello stesso Webb (Dark Alliance), il progetto è stato fortemente voluto da Renner, qui produttore oltre che protagonista: «Tutto ciò è successo a 100 chilometri da dove sono cresciuto (Modesto, California, ndr) e nemmeno lo sapevo. Ho fatto qualche ricerca e ho capito che questa storia andava raccontata». Assolutamente d’accordo il regista, che aggiunge: «Mi interessava anche parlare di un tema contemporaneo come la lotta interna ai media». Nel cast un manipolo di star del cinema e del piccolo schermo: Andy Garcia, Paz Vega, Ray Liotta, ma anche Rosemarie DeWitt e Michael Kennet Williams, già Chalky White in Boardwalk Empire. (E.S.)

Il libro della vita UN COLORATISSIMO CARTOON AMBIENTATO NEL MONDO DEI MORTI PRODOTTO DA DEL TORO

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ella storia ha messo tutto quello che ama di più, dai videogame, all’opera, alla sua famiglia, perché temeva di non avere l’opportunità di fare un secondo film». Così il produttore Guillermo del Toro si è espresso sull’esordiente Gutiérrez, regista di Il libro della vita, un film ambientato in Messico durante la notte di Halloween, quando le anime dei morti tornano in superficie per divertirsi con il destino degli umani. A farne le spese è il giovane Manolo, discendente di una famiglia di toreri e innamorato della bella Maria. A causa di una scommessa intraprenderà un pericoloso ma coloratissimo viaggio nel mondo dei ricordati e dei dimenticati, prima di poter ritornare in quello dei vivi per riabbracciare la sua amata. (Gianni Schena)

ESCONO

ANCHE Pitza e datteri

(Italia 2015) Regia: Fariborz Kamkari Interpreti: Mehdi Meskar, Giuseppe Battiston, Moran Atias, Hassan Shapi Genere: commedia Durata: 92’ Saladino è un afgano che giunge nel Veneto per aiutare la comunità musulmana a superare un periodo di crisi. Per lui non sarà facile, ma troverà in Bepi, veneziano convertitosi all’islam, un amico leale.

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Il regno dei sogni e della follia

Louisiana - The Other Side

Un anno dietro le quinte del celebre Studio Ghibli alla scoperta dei grandi protagonisti dell’animazione giapponese: il maestro Hayao Miyazaki, Isao Takahata e Toshio Suzuki.

Scritto da Minervini insieme a Denise Ping Lee, il documentario è un viaggio negli abissi dell’America contemporanea per raccontare una comunità che vive confinata ai margini della società moderna: reduci di guerra, tossicodipendenti, ex combattenti e giovani madri dimenticate dalle istituzioni.

(Evento speciale, in sala solo 25 e 26 maggio) (Yume to kyôki no ôkoku, Giappone 2013) Regia: Mami Sunada Genere: documentario Durata: 118’

(Italia 2015) Regia: Roberto Minervini Genere: documentario Durata: 92’

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A Little Chaos A 17 ANNI DAL SUO DEBUTTO ALLA REGIA CON L’OSPITE D’INVERNO, ALAN “PITON” RICKMAN TORNA DIETRO LA MACCHINA DA PRESA CON UN PERIOD DRAMA. PROTAGONISTA: KATE WINSLET IL TRAILER SU bestmovie.it

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na donna alla corte di Luigi XIV. Con il giardino di Versailles in costruzione, il Re Sole è alla ricerca di talenti in grado di realizzare vere opere d’arte che arricchiscano l’esterno della sfarzosa reggia. Quando l’architetto André Le Notre vede per la prima volta i disegni di Madame Sabine De Barra, ne rimane affascinato e alla fine decide di assumerla. Lei si ritrova così invischiata in un mondo di convenzioni e rivalità, incaricata di un compito socialmente rico-

Gli impressionisti e l’uomo che li ha creati

(Evento speciale, in sala solo il 26 maggio) (The Impressionists, Usa/Gb 2015) Regia: Phil Grabsky Genere: documentario Durata: 110’ Un tour per conoscere i pionieri del movimento pittorico che rivoluzionò il mondo dell’arte con un accesso esclusivo al Museo Du Luxemburg e d’Orsay di Parigi, alla National Gallery di Londra e al Philadelphia Museum of Art.

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nosciuto come “da uomo”, sostenuta solo dalla sua onestà e da un crescente amore verso Le Notre. Nel 1995 vedevamo Kate Winslet e Alan Rickman coronare il loro sogno d’amore in Ragione e sentimento di Ang Lee. Li ritroviamo oggi in A Little Chaos, sempre in costume ma ben lontani dall’essere coinvolti sentimentalmente l’uno con l’altra. L’indimenticabile professor Piton della saga di Harry Potter, in questa occasione anche regista, dà credibilissimo volto a Luigi XIV e si dichiara particolarmente affine al personaggio: «In un certo senso, Luigi XIV è un regista, e come tale riesce a vedere tutto quel-

lo che gli succede attorno e a prendere continuamente decisioni: “Sposta questo, cambia quest’altro, dillo in quel modo, non muoverti in quell’altro”». A tenergli testa una Winslet determinata e, come lei stessa descrive il personaggio di Sabine, «dallo spirito bohémien», motrice di un “piccolo” caos, non disastroso da far affondare il Titanic, ma che romperà le barriere di un ambiente dominato da maschi aristocratici. Al suo fianco Matthias Schoenaerts (Un sapore di ruggine e ossa, Suite francese) che presta il volto al bel Le Notre, e poi anche Stanley Tucci nel ruolo, a lui congeniale, dell’istrionico fratello del sovrano. (E.S.)

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© Village Roadshow Pictures/Warner Bros.(1), © Universal Pictures (2), © Reel FX Creative Studios/Twentieth Century Fox/Chatrone (1), BBC Films/Bureau, The/K. JAM Media/Lionsgate/Lipsync Productions/Potboiler Productions/ Eagle Pictures (2), © Lucky Red (1) © Nexo Digital (1),

(Id., Gran Bretagna 2014) Regia: Alan Rickman Interpreti: Kate Winslet, Alan Rickman, Stanley Tucci, Matthias Schoenaerts, Jennifer Ehle Genere: commedia drammatica Durata: 117’


al CINEMA 28 MAGGIO

UNO SPOT SU bestmovie.it

Pitch Perfect 2 DOPO IL SUCCESSO DEL PRIMO CAPITOLO LE BARDEN BELLAS TORNANO COMBATTIVE PER UNA NUOVA SFIDA CANORA (Id., Usa 2015) Regia: Elizabeth Banks Interpreti: Elizabeth Banks, Anna Kendrick, Brittany Snow, Anna Camp, Rebel Wilson, Adam DeVine, Alexis Knapp, Hailee Steinfeld, Katey Sagal, Skylar Astin Genere: commedia musicale Durata: 115’

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vevamo lasciato Becca (Anna Kendrick) e le altre Barden Bellas – le componenti del coro femminile a cappella della Barden University – felici della loro vittoria alla competizione nazionale disputata al Lincoln Center di New York City, e impegnate a reclutare nuove voci da inserire nel gruppo. Sono passati tre anni dal primo film (Voices) e ora le Bellas sono tornate e promettono di farci cantare e ballare più che mai anche nel sequel Pitch Perfect 2. «Alcune volte sembra che tutto sia accaduto solo ieri, altre volte invece sembra passa-

Elizabeth Banks (che in Pitch Perfect 2 esordisce come regista), torna nei panni della commentatrice Gail qui al fianco di John Michael Higgins.

to un secolo» dichiara la star principale Anna Kendrick, che sta vivendo un’annata davvero fortunata e “canterina” (era la Cenerentola di Into the Woods). E aggiunge «Sapevamo che sarebbe stato un bel film, ma non immaginavamo un successo così grande»; il primo film ha incassato 102 milioni di dollari in tutto il mondo, e le sue canzoni sono diventate delle hit. In questo secondo capitolo, diretto da Elizabeth Banks (che nel film torna a recitare nel ruolo di Gail, la commentatrice ufficiale delle gare) troveremo

TAG SUPER SPOT Il film ha potuto contare su un budget di 20 milioni di dollari, quattro e mezzo dei quali sono stati impiegati per trasmettere uno spot durante il Super Bowl, evento chiave per la promozione dei blockbuster hollywoodiani.

le protagoniste impegnate in una guerra all’ultima nota per aggiudicarsi una competizione internazionale che nessun gruppo americano ha mai vinto prima. Se il primo film indugiava sulle dinamiche adolescenziali, questa volta i toni si fanno più adulti, come ha dichiarato la stessa regista: «Le ragazze sono ora laureande. La loro esperienza come Bellas sta per terminare, e dovranno decidere cosa faranno per il resto della loro vita». Rivedremo tutte le interpreti principali di Voices, tra cui Anna Camp, Brittany Snow e la simpaticissima Rebel Wilson, ma anche una new entry: Hailee Steinfeld, conosciuta per la sua partecipazione in Il Grinta e vista recentemente le ultime volte in Ender’s Game e 3 Days To Kill con Kevin Costner. (M.L.R.)

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74 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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reVIEW

I FILM IN USCITA SONO RECENSITI SU www.bestmovie.it/recensioni

Fast & Furious 7 MOTORI RUGGENTI, ADRENALINA E TANTO DIVERTIMENTO. MA NON SOLO. IL SETTIMO CAPITOLO DELLA SAGA È UN INNO ALLA FAMIGLIA DI DOM TORETTO E L’ULTIMO SALUTO ALL’AMATO BRYAN O’CONNER/PAUL WALKER di Andrea Facchin

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ra il 2001 quando le strade di Brian O’Conner e Dominic Toretto si incrociarono per la prima volta, dando inizio alla lunga corsa di Fast & Furious. Un successo così prolungato nel tempo di una saga che non sia horror e non si chiami Star Wars o 007 non è per nulla scontato a Hollywood. E infatti dietro alla fortuna di F&F di scontato c’è ben poco: parliamo di un franchise action che ha saputo migliorare invecchiando – salvo alcuni (mezzi) passi falsi come Tokyo Drift, il terzo capitolo, più uno spin-off che altro – allontanandosi man mano dal contesto delle corse clandestine per concentrarsi sullo sviluppo della storyline dei personaggi. Che ha portato a questo settimo episodio, perfetta sintesi del pop corn movie: ipermuscolare, adrenalini-

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sel e The Rock crea uno scontro tra titani irresistibile. La grandezza del film – e dell’intera saga – sta nella furbizia di giocare con i tanti luoghi comuni che caratterizzano i personaggi: ognuno ha la sua battuta a effetto che sfodera al momento giusto, il resto lo fanno i folli inseguimenti tra macchine e droni per le strade di Los AnL’EPISODIO PIÙ EMOTIVO E INTIMO geles e i salti da un palazzo alDELLA SAGA RAGGIUNGE l’altro di Abu Dhabi con una IL PUNTO PIÙ ALTO NEL COMMOVENTE delle vetture più costose mai OMAGGIO FINALE A PAUL WALKER utilizzate nel franchise (una Lykan Hypersport da 3,5 milioni di dollari). Il vero difetto, soprattuttrata in scena di Jason Statham che fa to in termini di equilibri narrativi, è la fuori da solo un’intera squadra di guarsottotrama che coinvolge un dispositivo die armate. Il villain dell’attore inglese informatico chiamato Occhio di Dio, in è quasi una caricatura dei ruoli da duro grado di rintracciare tutto e tutti in qualin cui ha incasellato la sua carriera, ma siasi parte del globo, trovata che appail duello con due colossi come Vin Dieco, divertente e dal ritmo forsennato. Vendetta e famiglia sono le colonne portanti della storia, che si regge sullo scontro tra la squadra di Toretto e Deckard Shaw, fratello di Owen, il cattivo del sesto film. È un intrattenimento “ignorante” ed esagerato sin dall’incipit, con l’en-

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MI PIACE Per azione e divertimento, con Fast & Furious 7 la saga raggiunge il massimo livello. E l’omaggio a Paul Walker è da spezzare il cuore. NON MI PIACE La sottotrama sul terrorismo tecnologico non aggiunge nulla alla storia. Una costruzione da puro revenge movie sarebbe stata più indicata.

L’azione raggiunge il massimo livello in questo settimo capitolo. Nelle foto, Dwayne Johnson,Vin Diesel, il villain Jason Statham e il compianto Paul Walker.

© Universal Pictures

CONSIGLIATO A CHI Ai fan della saga ma anche a chi non ha mai provato a fare una corsa con Vin Diesel e la sua famiglia.

re un gratuito pretesto per denunciare l’incubo tecnologico di oggi, che cancella ogni forma di privacy (per un approfondimento sul tema, basta e avanza Citizenfour, premio Oscar come miglior documentario). James Wan, tra le grandi incognite della vigilia, dirige con sorprendente naturalezza, quasi fosse un veterano del genere: eccezion fatta per uno dei suoi film d’esordio, il crudo revenge movie Death Sentence, il regista si è formato nell’horror, ma in Furious 7 dimostra ottime capacità di adattamento ed eclettismo: per la cifra stilistica e il livello di spettacolo del film, overdose di esplosioni e belle donne, Wan sembra essere andato a scuola da Michael Bay (le analogie visive e sonore con Transformers non sono poche). Il tocco personale, comunque, non manca, sottolineato da alcuni virtuosismi tecnici quali i repentini cambiamenti di prospettiva du-

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rante i combattimenti corpo a corpo (che a tratti ricordano quelli della saga di The Raid di Gareth Evans), assoluta novità rispetto ai film precedenti. La sensazione è che F&F 7 sia nato come il film più estremo del franchise, con l’obiettivo di lasciare nelle orecchie lo stridìo delle derapate sull’asfalto. La tragica morte di Paul Walker ha inevitabilmente rimescolato il mazzo di carte, da cui ha preso forma l’episodio più emotivo e intimo della saga, ricco di meta-citazioni, che raggiunge il punto più alto nel commovente omaggio finale all’attore scomparso, elegante e per

nulla forzato dal punto di vista narrativo. Se Vin Diesel, che è anche produttore, decidesse di chiuderla qui, nessuno griderebbe allo scandalo, perché Fast & Furious 7 è la conclusione perfetta di una corsa lunga quattordici anni, vissuta “a un quarto di miglio alla volta”. Salute alla Famiglia.

dal 2 aprile (Furious 7, Usa/Giappone 2015) Regia: James Wan Interpreti: Vin Diesel, Paul Walker, Jason Statham, Dwayne Johnson, Kurt Russell, Michelle Rodriguez Genere: azione Durata: 140’

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la recensione DEI LETTORI

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Into the Woods

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FAST & FURIOUS 7

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FORZA MAGGIORE FRENCH CONNECTION

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HUMANDROID

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HO UCCISO NAPOLEONE

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GIORGIO VIARO

VALENTINA TORLASCHI

MARITA TONIOLO

IL PAGELLINO DI BEST MOVIE

LUCA MARAGNO

Tutta colpa delle stelle

toironica Christine Baranski e un istrioniverso l’oggetto del desiderio che, una volta co Johnny Depp. Degno di nota è anche il conquistato, si rivela però diverso da come reparto dei giovani interpreti, tra cui spicera stato immaginato. Un altro punto di ca la performance canora di forza è quello di riportare le fiabe come realmente i fra- L’OPERA DI MARSHALL, Anna Kendrick e Daniel Huttlestone, già visto in Les telli Grimm le avevano scritA METÀ TRA IL te e, ispirandosi a uno spet- MUSICAL E IL FANTASY, Misérables. Come ogni musical che si rispetti la colonna tacolo di Broadway, ci si alÈ CAPACE DI FAR sonora è ovviamente bellissilontana dalla versione DiRIFLETTERE SENZA ma, con diversi brani da ricorsney, ormai entrata nell’imANNOIARE MAI dare. La canzone migliore è maginario collettivo, preLast Midnight, affidata a Meryl Streep. sentando una trama originale e coinvolInoltre la regia è ottima, come anche l’uso gente. Come in tutti i film del regista, il degli effetti visivi, le scenografie sono sugcast è di prim’ordine, a partire da una gestive e i costumi meravigliosi. Capace di grandiosa Meryl Streep che porta sullo far riflettere senza annoiare mai, Into the schermo una strega sui generis, della quaWoods è un’opera imperdibile per gli le mostra fragilità e debolezze, poi un ottiamanti del musical e per chi ama rivivere mo Chris Pine, perfetto nell’interpretare un principe azzurro che successivamente le favole al cinema. Promossa a pieni voti. si rivelerà tutt’altro. Lasciano il segno l’au (Tim_DarkShadows)

ANDREA FACCHIN

EVA CARDUCCI

n 15 anni di carriera Rob Marshall è riuscito a distinguersi come uno dei maggiori maestri del musical su grande schermo, e i bellissimi Chicago e Nine ne sono la prova. Sicuramente il suo passato da coreografo lo ha aiutato a trovarsi a proprio agio nel genere, e anche il suo ultimo lavoro, Into the Woods, è un ottimo film musicale, ben calibrato e curato nei minimi dettagli. Un fornaio e sua moglie sperano in tutti i modi di avere un figlio, ma questo, purtroppo, non arriverà mai a causa di una maledizione che tempo addietro una strega aveva lanciato sulla loro famiglia. Esiste però un antidoto: per spezzare il maleficio i due dovranno trovare quattro elementi sparsi per il bosco, ossia una mucca bianca come il latte, un mantello rosso come il sangue, dei capelli biondi come il grano e una scarpetta pura come l’oro, e portarli alla strega entro tre giorni. La coppia si addentra nella foresta dove incontra i proprietari dei quattro oggetti, rispettivamente Jack, Cappuccetto Rosso, Raperonzolo e Cenerentola, tutti in cerca come loro di realizzare il proprio desiderio più grande. Salvo però rendersi conto che tutto quello che bramano non è ciò che vogliono veramente... Questo musical a tinte fantasy è capace di parlare di argomenti forti e interessanti in modo approfondito; dal tema della maternità al rapporto tra i genitori e i figli passando per l’ossessione

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MIA MADRE

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SAMBA

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LA SCELTA

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SE DIO VUOLE

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WILD

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78 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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SECONDO VOI DOMANDE, OPINIONI, POLEMICHE FORUM

I lettori di Best Movie amano il dibattito. Correte anche voi su Facebook e Twitter per dire la vostra!

58.446

ARNOLD SCHWARZENEGGER:

Best Movie

«TERMINATOR SALVATION FACEVA PENA!» LA STAR PARLA DEL FILM IN CUI ERA ASSENTE: SALVATION, L’UNICO CAPITOLO DEL FRANCHISE CHE SCHWARZY HA SALTATO, ESSENDO PRESO A GOVERNARE LA CALIFORNIA. SUL QUARTO EPISODIO L’ATTORE È STATO BRUTALMENTE ONESTO: «GRAZIE A DIO NON C’ERO» Prima dice che è stato un peccato non esserci in Salvation, perché era ››impegnato come Governatore, ora dice che faceva pena! Con tutto il rispetto per Schwarzy, ma cambia idea molto spesso. Probabilmente dirà così perché vuole invogliare alla visione di questo nuovo Terminator dove lui ritorna. (Silence88)

›› Terminator 4 invece era bellissimo, Arnold! (joaozinho79) Salvation è un bel film, non perfetto ma ben fatto. Con un Bale eccezionale ››nella parte di J.Connor e una storia finalmente “diversa”. ll nuovo in uscita è

l’ennesima trovata commerciale per rilanciare una serie agonizzante. Il terzo poi è stato inguardabile! (Simone Sly Cozzi )

SENTIVATE LA MANCANZA DI TRUE DETECTIVE? NOI MOLTISSIMA... E SIAMO STATI RIPAGATI. È APPARSO ONLINE IL PRIMO TEASER TRAILER DELLA SECONDA STAGIONE, CON TANTO DI DATA DI DEBUTTO. COMMENTI Spettacolo! Speriamo riescano a tenere i livelli altissimi della prima stagione Daniele Mazzanobile Promette bene, però sarà difficile eguagliare la prima serie Marco Di Schiavi Non voglio rimanere deluso, per ora l’unica cosa interessante mi sembra l’invecchiamento di Vaughn e Farrell. Speriamo bene! Giacomo Faramelli

Le top ten di Mymovies.it PUBBLICHIAMO IL MYMONETRO DEL PORTALE CINEMATOGRAFICO MYMOVIES E LE RELATIVE TOP TEN DEI FILM PIÙ AMATI IN SALA E IN EDIZIONE HOME VIDEO DELL’ULTIMO MESE DISPONIBILE. IL MYMONETRO È IL SIMBOLO CHE IDENTIFICA SU WWW.MYMOVIES.IT, PER OGNI FILM, L’INDICE DI GRADIMENTO MEDIO TRA PUBBLICO, CRITICA E DIZIONARI SPECIALIZZATI E CHE TIENE INOLTRE IN CONSIDERAZIONE IL RAPPORTO INCASSI/SALA (USA). I VOTI SONO ESPRESSI TRAMITE UNA SCALA DI VALORE DA 1 A 5. SOTTO, I RISULTATI DELL’ULTIMA TORNATA (PERIODO DI RIFERIMENTO: 10 MARZO - 09 APRILE 2015)

L’ALTRA HEIMAT CRONACA DI UN SOGNO

MYmonetro 4,34

Dizionario

Critica

4,00

-1,00

Pubblico 4,67

Uscita sale

Titolo

MYmonetro Dizionario

31/03/2015

LA STORIA DELLA PRINCIPESSA SPLENDENTE

4,13

Critica

Pubblico

3,25

-1,00

5,00

METROPOLIS

4,33

4,00

-1,00

4,66

16/03/2015

INTERSTELLAR

3,88

4,00

3,57

3,93

FOXCATCHER

3,58

3,00

4,17

3,58

12/03/2015

PADDINGTON

3,88

4,00

3,00

4,63

VERGINE GIURATA

3,41

3,50

2,88

3,86

19/03/2015

IL SALE DELLA TERRA

3,88

3,50

4,33

4,20

LATIN LOVER

3,37

3,50

3,33

3,27

19/03/2015

I PINGUINI DI MADAGASCAR

3,71

4,00

-1,00

3,41

CHI È SENZA COLPA

3,35

3,50

3,20

3,34

19/03/2015

BIG HERO 6

3,70

4,00

3,13

3,66

BLACKHAT

3,31

4,00

2,90

3,04

12/03/2015

GRAVITY

3,65

4,00

3,09

3,53

UNA NUOVA AMICA

3,29

3,50

3,38

3,00

19/03/2015

LA SPIA - A MOST WANTED MAN

3,62

3,50

3,75

3,60

CENERENTOLA

3,29

3,00

3,13

3,73

12/03/2015

IL GIOVANE FAVOLOSO

3,62

3,50

4,00

3,48

FAST & FURIOUS 7

3,23

3,50

2,50

3,69

02/04/2015

L’AMORE BUGIARDO - GONE GIRL

3,62

4,00

3,50

3,35

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 79

© 2015 Paramount Pictures (1), © HBO (1)

TOP TEN HOMEVIDEO

TOP TEN CINEMA Titolo


Ci sono post PER TE La gazzetta di South Park Il blog di Giorgio Viaro

A 1992 MANCA UN DIVO DOPO I SUCCESSI DI ROMANZO CRIMINALE E GOMORRA - LA SERIE, SKY PRESENTA UN NUOVO SERIAL ORIGINALE: 1992, TRATTO DEGLI ACCADIMENTI DELL’ANNO DEL TITOLO, PERIODO CRUCIALE PER LA STORIA DEL NOSTRO PAESE. MA NON TUTTO FUNZIONA...

O

La serialità, anche quella buona, anche quella internazionale, ha raggiunto una specie di maturità stagnante, è ormai quasi sempre ovvia, e infatti la diversità che si trova qua e là (gli americani parlano di “game-changing” quando arriva un prodotto che ribalta le aspettative e modifica le abitudini di scrittura e/o fruizione) diventa subito di culto; Better Call Saul – in onda in questo momento – trova il proprio centro di interesse addirittura nella povertà della materia drammatica, nello sviluppo di una storia che è perennemente l’eco di altro (il suo celebre genitore), che si rifiuta programmaticamente di decollare e finirà per forza in territori noti. 80 BEST MOVIE MAGGIO 2015

1992 È TROPPO IN ANTICIPO SUI TEMPI PER DIVENIRE MITOLOGIA E TROPPO TARDI PER ESSERE INCHIESTA Il problema di 1992 è che la sua diversità è sterile, è troppo in anticipo sui tempi per divenire mitologia e troppo tardi per essere inchiesta, diventa così il Bignami di una cronaca sociale/politica “quasi-vecchia”, il rabbocco a una memoria che ancora conserviamo. L’unica carta vera da giocare è quella gialla, lo scheletro nell’armadio del personaggio di Accorsi, il resto è messa in scena,

piacere del vintage (che poi è la leva promozionale del prodotto). Manca in pratica una chiave formale, un’interpretazione che diventi un’estetica e un’idea di mondo, una trasfigurazione (come quella compiuta da Sorrentino nel Divo). In sostanza, direi, manca un vero showrunner, qualcuno che faccia il Sollima, che imponga uno sguardo.

LEGGI QUESTO E GLI ALTRI POST DI GIORGIO VIARO SU http://blogs.bestmovie.it/giorgioviaro

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© Stefano Cristiano Montesi/Sky/Wildside (2)

rmai ogni volta che Sky produce e trasmette qualcosa di nuovo, scatta il doppio confronto: con le produzioni precedenti della rete, e con quelle di HBO. 1992 fa un passo in là rispetto a Romanzo Criminale e Gomorra; il primo puntava sulla (ri)creazione di una mitologia popolare favorendo l’empatia con i protagonisti; il secondo rifiutava del tutto l’identificazione, investendo sul ritmo e la caratterizzazione dei personaggi. 1992 è soprattutto un affresco, si riconosce la genesi di una società, di una politica e di un pensiero in un anno e in una città, i personaggi invece non sono niente, hanno parabole subito chiarissime, sono funzioni del progetto perché devono seguire il corso di una storia che conosciamo già.


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DIGITAL HD, SERIAL, BLU-RAY, GAMES, APP: TUTTO QUELLO

CHE PASSA SUI VOSTRI SCHERMI IL VIDEOGIOCO DEL MESE The Witcher 3: Geralt di Rivia vi porta in uno sterminato universo fantasy tra Game of Thrones e Il signore degli anelli

SERIE TV La nuova Twin Peaks di M. Night Shyamalan: il regista del Sesto senso ci parla di Wayward Pines

84 © 20th Century Fox (1), 20th Century Fox/UTV Motion Pictures/Spyglass Ent/Blinding/Dune Ent. (1)

LA BIBBIA SECONDO RIDLEY SCOTT ARRIVA IN BLU-RAY, DVD E DIGITAL HD EXODUS - DEI E RE, L’ULTIMA, MASTODONTICA OPERA DEL REGISTA DI ALIEN E IL GLADIATORE

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 83


screen/HOME

speciale

E XO D U S

D E I,e R E RIDLEY DOPO I FASTI DEL GLADIATORE, SCOTT TORNA A RACCONTARE LA STORIA ANTICA CON UN “BLOCKBUSTER D’AUTORE”. TOTALMENTE DISINTERESSATO ALLA VERIDICITÀ STORICA, IL REGISTA HA COSTRUITO UN’OPERA MASTODONTICA FACENDO DELLA BIBBIA UN GRANDE SPETTACOLO. E DI CHRISTIAN BALE UN PROFETA OSCURO E TORMENTATO. IL FILM È DISPONIBILE DAL 30 APRILE IN DIGITAL HD E DAL 7 MAGGIO IN BLU-RAY E DVD: PER L’OCCASIONE ABBIAMO RIPERCORSO LA FILMOGRAFIA DEL REGISTA DI ALIEN E VI PROPONIAMO UNA SUA INTERVISTA ESCLUSIVA di Elisabetta Sainaghi

UN VIDEO DI 17 MINUTI DIETRO LE QUINTE SU bestmovie.it

«Mi piace tutto ciò che è smisurato» Ridley Scott

I

l cinema di Ridley Scott è costellato di mondi, universi visionari, architetture e scenografie che noi umani non avremmo potuto nemmeno immaginare (si veda l’astronave Nostromo di Alien o la città futuristica di Blade Runner) e che caratterizzano la cifra stilistica di un regista formatosi proprio come artigiano della settima arte. Set designer e autore di spot pubblicitari (tra cui 1984, l’epocale réclame del Macintosh Apple), Scott ha fatto della spettacolarità e della messa in scena grandiosa la sua traccia inconfondibile. Exodus – Dei e Re è la sua prima volta con la Bibbia (ha poi prodotto Killing Jesus, miniserie sulla vita di Gesù, per National Geographic Channel), ma non con le grandi civiltà: così, dopo la Roma del Gladiatore e i campi di battaglia di Le crociate, ecco ora i panorami dell’impero egizio, immagini di una civiltà sontuosa e potente. «Nel Gladiatore ero riuscito a dare un vero respiro al film, a far provare agli spettatori la sensazione di vivere in quell’epoca. In Exodus ho voluto dar vita in modo analogo

84 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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MAGGIO 2015 BEST MOVIE 85


alla cultura egizia e alla storia dell’Esodo, come mai era stato possibile finora». Come un faraone con il suo impero o come un Dio che usa la potenza della natura, Ridley Scott si serve di tutta la magniloquenza che la sua conoscenza tecnica e la tecnologia più avanzata gli consentono per costruire un mondo imponente e mostrarci campi lunghissimi di una bellezza magnetica. «Ovviamente niente è mai grande abbastanza per Ridley» racconta lo scenografo Arthur Max, con cui Scott ha lavorato anche alla costruzione dei set del Gladiatore e Prometheus specificando come «l’eccezionalità di Exodus – Dei e Re è che affonda le radici nella realtà di cartapesta»; è la costruzione materiale di una vera ambientazione a dare linfa all’effetto speciale. Con un sistema di carrucole, ideato durante la realizzazione del Gladiatore, Scott è riuscito a montare in tempi brevissimi enormi statue, palazzi e piramidi – riaffiorano alla memoria quelle inquietanti della Tyrell Corporation di Blade Runner – come se si trovasse sul «set di una costruzione LEGO gigante». Anche per girare la battaglia di Kadesh tra Egizi e Ittiti, ricordata come la più grande azione militare mai combattuta, Scott ha utilizzato centinaia di comparse, controfigure, carri e animali veri, poi moltiplicati dalla CGI. Di grande impatto visivo le sequenze delle piaghe con lo spettacolo di una natura estrema e nemica: masse di coccodrilli che aggrediscono tutto quello che incontrano trasformando il Nilo in un tappeto rosso sangue dove galleggiano pesci morti, rane (sul set se ne contavano 400) che invadono i palazzi reali, sciami spaventosi di mosconi che fuoriescono da corpi putrescenti di animali, cortine di zanzare, carne umana piena di pustole, cavallette dovunque, chicchi di ghiaccio grossi come sassi

Digital Download Dal 30 aprile Exodus - Dei e Re è disponibile anche in Digital HD. Potete acquistarlo dalle principali piattaforme di download (iTunes, Google Play, Chili Tv, Playstation Network, Xbox Video, TIMvision) al prezzo consigliato di 9,99 euro e vedere il film comodamente sui vostri Tv, tablet e smatphone. Su iTunes, inoltre, troverete dei contenuti extra in esclusiva come scene tagliate ed estese, commento del regista e dello sceneggiatore ed altri approfondimenti.

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Ramses (Joel Edgerton) e il popolo egizio subiscono l’ira di Dio che si manifesta in dieci piaghe spaventose: prima i coccodrilli con la loro fame distruttiva, e poi epidemie, invasioni di rane, mosconi, zanzare, locuste, devastanti piogge di ghiaccio.

che piovono dal cielo, indal faraone e uomo ateo «NIENTE È MAI fine le tenebre e la morte eletto profeta da Dio, suABBASTANZA GRANDE bisce pressioni anche che ricade sui primogeniti non ebrei. E indelebile PER RIDLEY» RACCONTA “scenografiche” dall’amLO SCENOGRAFO rimane la scena finale dobiente che lo circonda; minata dalle gigantesche schiacciato tra l’incudiARTHUR MAX onde del Mar Rosso che ne di un impero monufanno da sfondo all’ultimo drammatico inmentale votato allo sfarzo e il martello di contro tra Mosè e Ramses. una natura divina dalla forza incontrastabile, l’umano non ha possibilità di scelQuale spazio ha l’essere umano in tutto ta ed è costretto a perseguire la volontà di questo? Mosè, nella sua immagine schiuna forza maggiore. zofrenica di figlio di schiavi ebrei amato

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Extra

Nell’altra pagina, in basso John Turturro e Christian Bale; qui sotto Maria Valverde (nota in Italia per Melissa P.).

un generale prima che servo di Dio: conosce l’arte della guerra ed è sempre pronto a combattere e a uccidere, se necessario. Un rapporto di amore e odio lo lega a Ramses, il faraone che si crede un dio: cresciuti come fratelli, i due sono diventati leader di fronti opposti. E pure con Dio (impersonato da un messaggero bambino petulante e vendicativo) il conflitto è aperto: Mosè non è d’accordo con l’infliggere le piaghe agli egizi e in fondo desidera tornare alla sua famiglia, come lo desideravano altre figure storiche del cinema di Scott, da Massimo Decimo Meridio (Il gladiatore) al duellante Armand d’Hubert fino a Robin Hood. IL PROFETA RILUTTANTE «Se non mi dai ascolto, perché mi hai allontanato dalla mia famiglia?» Exodus – Dei e Re

EROI TORMENTATI «Senti Louise... non torniamo indietro» Thelma & Louise

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S

imenticate il profeta dei Dieci comandamenti di DeMille, non aspettatevi un pastore di anime e figura paterna per un popolo schiavo e anelante di libertà. Il Mosè di Christian Bale, dichiara Scott, «è un personaggio iconico che al tempo stesso deve essere interpretato come una persona reale». Come l’operaio Russell di Il fuoco della vendetta e il Batman della saga del Cavaliere Oscuro, Bale dà vita a un individuo pieno di contraddizioni: «È un uomo complesso. Ha fede ma è polemico, è esitante ma anche risoluto, è un guerriero e un liberatore, ed è al tempo stesso impetuoso e stoico» racconta l’attore. Mosè è

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cott ha sempre fatto del suo cinema una fabbrica di ambienti in cui i personaggi vengono sopraffatti: la Ripley di Alien, tradita dalla sua stessa nave, la Nostromo che, da luogo di rifugio quasi utero materno (l’intelligenza artificiale che la governa non a caso si chiama “Mater”), si rivela matrigna traditrice e incubatrice del mostro; gli androidi di Blade Runner, eroi romantici, alieni a loro stessi e che dichiarano una propria umanità nell’opporsi alla morte; ma anche le protagoniste di Thelma & Louise (l’indimenticabile road movie con Susan Sarandon e Geena Davis), destinate a soccombere a una società emargi-

Exodus - Dei e Re è un film di dimensioni bibliche anche negli extra: la Collector’s Edition (3 dischi: film in HD Blu-ray 3D, Blu-ray 2D ed extra, disponibile anche nella versione steelbook) contiene infatti più di 5 ore di contenuti speciali. Si può iniziare con la visione del film arricchita da commenti e curiosità sulla lavorazione e sull’ambientazione storica: ad esempio, durante la battaglia iniziale viene spiegato perché nel 1300 a.C. si combatteva su carri oppure come gli Egizi addestravano i cavalli per le loro missioni militari. Oltre alle classiche scene tagliate e al commento di Scott in cui racconta come ha realizzato le sequenze più maestose (extra che si trovano anche nelle versioni dvd e Blu-ray, in quest’ultima è presente inoltre La guida storica di Exodus), di grande interesse è il doc Custodi dell’Alleanza che mostra allo spettatore tutti i trucchi utilizzati per “costruire” il film con ore di riprese inedite: si scoprirà così che l’entrata nella capitale egizia è stata filmata con un terzo delle comparse e con statue monche, mentre tutto il resto è stato aggiunto digitalmente, un “miracolo” di scenografia e CGI. A comporre il ricchissimo bouquet di extra, anche degli speciali che documentano, per esempio, come è stata realizzata la “bottega delle armi” dei rivoltosi, oppure come è stato “allestito” il pozzo dei serpenti albini, da brividi... (Paolo Paglianti)

I CONTENUTI SPECIALI DELLA COLLECTOR’S EDITION BLU-RAY 3D: ‘Custodi dell’Alleanza’ Dar vita a Exodus: Dei e Re > L’eredità di Mosè attraverso i secoli > Contenuti di approfondimento > Scene tagliate ed estese > Commento audio di Ridley Scott e Jeffrey Caine > La guida storica di Exodus > Esclusivo dietro le quinte: un viaggio senza precedenti tra la produzione cinematografica di Ridley Scott, con un esclusivo documentario in 7 parti per esplorare i dietro le quinte, costumi, luoghi, effetti speciali e molto altro

nante, inghiottite dal Grand Canyon; e Jordan di Soldato Jane, costretta a rinnegare la propria femminilità per far parte di un mondo a uso esclusivo di uomini duri e volgari. Infine l’avvocato Michael Fassbender (The Counselor - Il procuratore, da un soggetto di Cormac McCarthy) che crede ingenuamente di poter fare affari con dei trafficanti di droga senza correre rischi, salvo ritrovarsi senza via d’uscita. Continua a pag.90

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Ridley Scott

« UN SEQUEL? SI POTREBBE FARE: C’È ANCORA MOLTO D A R A C C O N TA R E su

M O S È»

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VERO DEUS EX MACHINA DEL FILM, IL REGISTA HA RACCONTATO DEL COLOSSALE PROCESSO DI REALIZZAZIONE DI EXODUS - DEI E RE, DI QUANTO SIA STATA IMPORTANTE PER LUI E PER IL CAST LA RICOSTRUZIONE DI ENORMI SET E SCENOGRAFIE, DI COME MOSÈ SIA OGGI UN’ICONA DI LIBERTÀ E DELLO STERMINATO MATERIALE NARRATIVO ANCORA A DISPOSIZIONE SUL PERSONAGGIO. TANTO DA PENSARE A UN SEGUITO...

Q

uanto eri intimorito dall’idea di realizzare un kolossal di tali dimensioni? «Nessun timore, altrimenti non avrei mai accettato di farlo. E poi, una volta che puoi contare su una buona sceneggiatura e riesci a coinvolgere un attore del calibro di Christian Bale, sei al sicuro: ottenuta questa combinazione, la produzione del film è semplicemente un piacere. Non c’è alcuna ansia: le preoccupazioni sono già archiviate, devi solo affrontare le normali e inevitabili problematiche connesse alle riprese». Ai Pinewood Studios di Londra avete costruito dei set giganteschi: quant’è stato importante? «Molto. Parte del mio lavoro è stato proprio immergere gli attori in scenari di proporzioni immense e fornirgli dei costumi altrettanto fantastici: tutto ciò influenza le performance. Il fatto di camminare circondato da un set imponente e da comparse che indossano gli abiti dell’epoca fa la differenza. La cura del particolare è la chiave di tutto. Sono un maniaco del dettaglio, è un elemento fondamentale della mia estetica». Nella sequenza della battaglia di Kadesh ti sei ispirato a Lawrence d’Arabia di David Lean e in particolare alla scena in cui lui attacca il campo turco, vero? «Sì, la scena è stata girata negli stessi luoghi, praticamente sotto la stessa roccia, nel Wadi Rum in Giordania. Si tratta di un’area molto estesa e affascinante, paragonabile alla Monument Valley per darvi un’idea. È un luogo straordinario dove sono stato diverse volte, la prima proprio quando David Lean – che conoscevo – stava girando Lawrence».

con Matt Damon in uscita a fine anno, ndr)». Dando un’occhiata ai contenuti speciali dell’edizione home video di Exodus si deduce che hai molto girato che non è stato poi incluso nel film finale. «Sì, nel Blu-ray troverete 20 minuti non inseriti nel montaggio definitivo perché, per un motivo o per l’altro, non avrebbero arricchito il risultato complessivo. Si tratta comunque di materiale estremamente interessante, e poi so che gli appassionati amano vedere le sequenze tagliate nelle edizioni home video». Come avete lavorato in fase di scrittura? «Quando si è iniziato a parlare del progetto e sono stato coinvolto, la sceneggiatura era già scritta: l’ho trovata subito intrigante e più mi immergevo nella produzione, più rimanevo affascinato dal personaggio di Mosè. Non sapevo molto su di lui: mi ricordavo del bambino nella cesta, delle tavole della legge, ma tutto lì. Così mi sono documentato sulla sua storia e mi sono reso conto della grandezza e complessità della sua figura, di quanto importante fosse stato da un punto di vista storico e religioso. Ho dunque rimesso mano allo script per riadattarlo e riscrivere un po’ il protagonista mettendoci qualcosa di più personale. Il primo sceneggiatore Jeffrey Caine era una sorta di enciclopedia vivente e dunque mi ha istruito sul Vecchio Testamento risparmiandomi il faticoso studio integrale del testo... Lui lo aveva letto tre volte e anche quando lo script era ultimato continuava a dirmi “Ma perché non inseriamo anche questo episodio?”».

SONO UN MANIACO DEL DETTAGLIO, LA CURA DEI PARTICOLARI È UNA PARTE FONDAMENTALE DELLA MIA ESTETICA

E poi quando ci sei tornato? «Ci sono tornato per Prometheus: ho sorvolato quelle terre in elicottero per riprenderne i paesaggi e utilizzarli nella costruzione del pianeta del film. Alla fine avevo così tanto materiale che ho deciso di riutilizzare molte delle inquadrature panoramiche anche per Exodus. Non ho buttato via niente: sono un regista molto attento al budget! Non è finita, comunque: sono stato nel Wadi Rum una terza volta anche per le riprese di The Martian (lo sci-fi

E come avete selezionato il materiale? «Ho dovuto fare una scelta attenta e mi sono mosso con estrema cautela e attenzione anche perché non puoi dire tutto di Mosè: se avessi dovuto raccontare per intero le sue imprese ne sarebbe venuto fuori un film da 15 ore! In teoria potremmo fare un sequel: c’è ancora molto da dire su Mosè, dalle tavole dei comandamenti fino a Canaan. Non sto scherzando: si potrebbe fare». In che modo hai scelto di mostrare le piaghe d’Egitto? «Guardo molto National Geographic

Channel e rimango sempre affascinato dai loro speciali in cui riprendono gli animali nel loro vero ambiente: tutto ciò mi ha influenzato. In particolare, mi aveva colpito un documentario sul Madagascar dove veniva mostrata un’enorme invasione di mosche che aveva attaccato un villaggio sul mare uccidendo perfino un pescatore per soffocamento. L’episodio è andato subito nella lista di ciò che avrei dovuto inserire in Exodus - Dei e Re». A un certo punto del film ti concedi anche un po’ di ironia… «Sì, in effetti ci siamo divertiti con i personaggi di Ewen Bremner, che veste i panni di uno scienziato dell’epoca, e con la meravigliosa Indira Varma, che in una piccola parte interpreta una sacerdotessa legata alla propaganda. Entrambi non fanno certo una bella fine…». Chi ha costruito le piramidi? Gli egiziani o gli ebrei? Nel film fai intuire che siano stati gli schiavi ebrei: una scelta che ha suscitato diverse polemiche (tanto che in Egitto il film è stato addirittura censurato, ndr). «Si tratta di un argomento controverso, è vero. Io ho fatto le mie ricerche e sono arrivato alle mie conclusioni. Il successo dell’economia di quegli anni dipendeva dal Nilo che rendeva le terri fertili e produttive: lì per centinaia di anni si è ricorso alla schiavitù costruendo campi di lavoro che contavano 20.000 persone diventate poi negli anni 200.000 ma anche 400.000, praticamente delle città. Da ciò posso presumere che gli schiavi, gli ebrei, fossero la gran parte della forza lavoro usata per costruire i monumenti, e dunque le piramidi. Loro erano i muratori; sono sicuro che in quei luoghi ci fossero anche gli egiziani, ma in ruoli più dirigenziali, come architetti od organizzatori». Mosè può essere considerato un’icona di libertà ancora oggi? «Naturalmente. C’è sempre una connessione tra il presente in cui viviamo e il passato, anche se quest’ultimo è lontano 5.000 anni: il problema è che l’uomo non sembra aver imparato dai propri errori. Anzi, continua a ripeterli. Ma voglio essere ottimista sul futuro della Terra perché, anche se sembra che dal punto di vista religioso e politico non ci sia stata alcuna evoluzione, in molti altri aspetti siamo migliorati rispetto a 50 anni fa. E allora ripeto: dobbiamo essere ottimisti».


Ridley Scott e la truccatissima Sigourney Weaver nei panni dorati della diabolica madre di Ramses. I due si ritrovano sul set di Exodus Dei e Re a 36 anni da Alien, il film che ha consacrato l’attrice a icona del cinema sci-fi, e a 23 da 1492 - La Conquista del Paradiso.

Rivediamoli MUST SEE

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90 BEST MOVIE MAGGIO 2015

Alien L’equipaggio della Nostromo è in viaggio per rientrare sulla Terra quando il computer di bordo rileva la presenza di una forma aliena sconosciuta. Thelma & Louise Thelma, casalinga e moglie devota, e Louise, cameriera frustrata, si lanciano in un viaggio on the road in fuga dalle loro vite. Con Susan Sarandon e Geena Davis. Prometheus Un gruppo di ricercatori e antropologi parte in missione verso un’area remota dell’universo dove potrebbe celarsi l’origine della razza umana. The Counselor - Il procuratore Un avvocato ambizioso entra in affari con un trafficante di droga. Pensando di guadagnare soldi facili, non si rende conto dei rischi che corre.

Peña, Kristen Wiig, Jeff Daniels, Sean Bean e Kate Mara. E con l’immagine di un Robinson Crusoe scienziato alle prese con i fenomeni estremi di un pianeta dove la vita è impossibile, The Martian si prospetta l’ennesimo spettacolare tassello della filmografia scottiana.

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©20th Century Fox (8)

e dato origine a svariati sequel e imitazioni (nel 2016 uscirà il quinto capitolo di Alien per la regia di Neill Blomkamp, DOPO ALIENI E ANDROIDI: mentre Blade Runner 2 sarà diretto da THE MARTIAN Denis Villeneuve e prodotto da Scott). «Parla Ripley, unica superstite Nel 2012, con l’ambizioso Prometheus del Nostromo. Passo e chiudo» (per cui è già in programma un sequel Alien in uscita nel 2016), l’autore ha guardato alla fondazione della saga di Ripley, ma ella sua carriera, Ridley Scott ha trosoprattutto a quella della specie umana, vato nel racconto della storia antica raccontata attraverso la missione esploun luogo di massima libertà di espresrativa degli astronauti antropologi Misione e creatività in cui potersi dedicachael Fassbender e Noomi Rapace. Il vere all’immaginazione e alla costruzione ro grande ritorno del regista al “suo gedi mondi lontani. Non preoccupandosi nere” è però previsto per quest’anno e troppo dell’aderenza storica ma trattansi chiama The Martian do la materia come una IL VERO, GRANDE (tratto dall’omonimo esorta di “fantascienza RITORNO DI RIDLEY book di Andy Weir, sadel passato”, nelle sue rà nelle sale italiane dal mani l’Antico TestamenSCOTT ALLA 26 novembre): la vicento diviene un giganteFANTASCIENZA SI sco show. Il potere delCHIAMA THE MARTIAN da racconta dell’astronauta Mark Watney la visione e l’originaliche, creduto morto dal suo equipaggio tà del regista sono evidenti nella sciendopo una tempesta, viene abbandonace fiction, il genere in cui Scott ha dato to su Marte. Farà comunque di tutto per il meglio di sé. Con la spettacolarizzasopravvivere, adattandosi alle condiziozione dell’orrore di Alien, sua incredini ostili del pianeta rosso, e per inviabile opera seconda, e quella architettore una richiesta di soccorso alla Terra. nica di Blade Runner, Scott ha fatto del Matt Damon darà il volto a Watney, nel futuro immaginario il suo habitat natucast anche Jessica Chastain (entramrale. Due capolavori mai invecchiati che bi volti sci-fi in Interstellar), Michael hanno influenzato innumerevoli registi continua da pag.87

QUATTRO BLU-RAY DI QUATTRO FILM IMPERDIBILI DELLA FILMOGRAFIA DI RIDLEY SCOTT



screen/HOME a cura di Matteo Bonassi

Cinquanta sfumature di grigio Regia: Sam Taylor-Johnson Interpreti: Jamie Dornan, Dakota Johnson, Luke Grimes, Victor Rasuk, Jennifer Ehle Distribuzione: Universal P.I. Formato: Dvd/Blu-ray

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opo il successo della saga letteraria (oltre 100 milioni di copie vendute), anche la trasposizione cinematografica del primo romanzo scritto da E.L. James è riuscita a portare nelle sale cordate di fan, impazienti di rivivere sul grande schermo la storia d’amore, passione e frustini tra il misterioso milionario Christian Grey (Jamie Dornan) e l’ingenua studentessa Anastasia Steele (Dakota Johnson). Per ingannare l’attesa del sequel, l’edizione home video offre, oltre ai 22 minuti di scene tagliate (di cui 10 perché troppo hot), una sezione stracolma di contenuti speciali tra cui un finale alternativo e la featurette Il mondo di Cinquanta sfumature di grigio (un documentario su come sono stati ricreati i personaggi), e un approfondimento di ben 11 capitoli sul profilo dei due protagonisti. C’è persino un extra con un’esperta di BDSM che spiega come diventare dei perfetti dominatori. E potrete pure dare una sbirciata alla Stanza Rossa.

CONTENUTI SPECIALI: Versione cinematografica > Versione estesa con finale alternativo > Il mondo di Cinquanta sfumature di grigio > Amici e famiglia > E.L. James e Cinquanta sfumature > Cinquanta sfumature: il piacere del dolore > Tour sul set a 360° > Video musicale di Skylar Grey > Dietro le quinte

St.Vincent Regia: Theodore Melfi Interpreti: Bill Murray, Melissa McCarthy, Naomi Watts, Chris O’Dowd, Terrence Howard, Jaeden Lieberher Distribuzione: Eagle H.E. Formato: Dvd/Blu-ray

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cona di una comicità sottile e malinconica, Bill Murray propone con St. Vincent una nuova variazione dei suoi personaggi scanzonati e scorretti. Qui l’attore veste i panni di Vincent, un veterano col vizio delle scommesse che trascorre la sua esistenza tra bar, ippodromo e le grazie di una prostituta russa di nome Daka (Naomi Watts). Le sue giornate si trascinano tutte uguali fino a quando l’arrivo di una nuova vicina di casa (Melissa McCarthy) e di suo figlio Oliver (l’esordiente Jaeden Lieberher) dà una sterzata a quella vita in stallo. La madre di Oliver, molto impegnata dal lavoro e separata dal marito, chiede a Vincent di badare al bambino. All’inizio per Vincent si tratta solo di una buona opportunità per tirare su qualche spicciolo ma, un giorno dopo l’altro, tra i due nasce una sincera amicizia: Oliver è infatti tra i pochi a cogliere il lato

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migliore del suo nuovo “nonno” sui generis. L’edizione Blu-ray include ben 12 scene tagliate, per una durata complessiva di circa 10 minuti, oltre a un focus sulla carriera di Murray, che si racconta in un’intervista rilasciata durante l’ultimo Toronto Film Festival.

CONTENUTI SPECIALI: Scene tagliate > Bill Murray è St. Vincent: il santo patrono della comicità

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American Sniper Regia: Clint Eastwood Interpreti: Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes, Navid Negahban Distribuzione: Warner H.E. Formato: Dvd/Blu-ray

C

lint Eastwood torna dietro la macchina da presa per raccontare una storia vera: quella del Navy Seal Chris Kyle, il cecchino più letale nella storia dell’esercito americano. In azione durante la guerra in Iraq, il suo curriculum conta 250 uccisioni, di cui 160 confermate ufficialmente dal Pentagono. Bradley Cooper, scelto da Eastwood per interpretare Chris, si è dovuto costruire un’“armatura” di muscoli prossima ai 100 chili, oltre ad affrontare un rigido addestramento militare per risultare credibile durante le riprese con un fucile M4 sottobraccio. Il film, vincitore di un premio Oscar come Miglior montaggio sonoro, nella versione home video propone una traccia multi canale DTS-HD 5.1, mentre la sezione extra include il making of, oltre a un approfondimento, previsto solo ed esclusivamente

per il formato in alta definizione, su uno dei temi principali affrontati da Eastwood nella sua opera, ovvero la difficoltà che i militari incontrano nel reintegrarsi nella società una volta congedati dal fronte e nel lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra.

Come ammazzare il capo 2

CONTENUTI SPECIALI: Bring the war home: making American Sniper > The making of American Sniper

Scemo & più scemo 2

Regia: Sean Anders Interpreti: Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Jamie Foxx Distribuzione: Warner H.E. Formato: Dvd/Blu-ray

Regia: Bobby Farrelly, Peter Farrelly Interpreti: Jim Carrey, Jeff Daniels, Rob Riggle, Laurie Holden Distribuzione: 01 Distribution Formato: Dvd/Blu-ray

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I

li amici Nick, Kurt e Dale decidono di aprire una loro società e inventano un nuovo accessorio per la doccia. Il miliardario Bert Hanson (Christoph Waltz) si offre di acquistarne 100 mila pezzi salvo poi truffarli rubando loro l’idea. I tre, messi alle corde, pensano bene di rifarsi sequestrando suo figlio e chiedendo 500 mila dollari di riscatto. La versione home video include un’extended cut di 116 minuti, oltre a un documentario di 17 minuti sull’arte dell’improvvisazione comica che coinvolge tutto il cast.

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CONTENUTI SPECIALI: Versione estesa, risate garantite! > Chi ha inventato lo Shower Buddy?> Lo spot di Shower Buddy

due “scemi” per eccellenza Lloyd e Harry (Jim Carrey e Jeff Daniels) si ritrovano dopo vent’anni. Il primo, rinchiuso in un’ospedale psichiatrico, si risveglia improvvisamente dallo stato catatonico e riparte insieme all’amico, malato, alla ricerca di un rene per il trapianto che può salvargli la vita. Il Blu-ray include parecchi extra, tra cui un inizio alternativo, quasi otto minuti di gag sul set, numerose scene tagliate e un documentario in cinque capitoli sul ritorno di Scemo & più scemo.

CONTENUTI SPECIALI: Inizio alternativo > Scene tagliate > Gag reel > La storia di Scemo & più scemo 2

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screen/HOME

A

ndrew Neiman (Miles Teller) ha un sogno, quello di diventare uno dei migliori batteristi jazz sulla piazza e di raggiungere il livello del suo idolo, un mostro sacro come Buddy Rich. Per realizzarlo, oltre a consumarsi studiando e provando per ore sui tamburi (con tanto di mani che grondano sangue lacerate dall’hickory delle bacchette), deve entrare nell’orchestra del prestigioso conservatorio Shaffer, diretta dal temutissimo professor Terence Fletcher (ruolo che è valso il premio Oscar come Miglior attore non protagonista a J.K. Simmons). Il formato Bluray include tra gli extra il commento audio di Simmons e del regista Damien Chazelle sulle location utilizzate e sulla lavorazione delle scene musicali: grazie al lavoro di Tom Cross in fase di montaggio (premiato anche lui con l’Oscar) Teller e il suo french grip risultano assolutamente credibili. Nella featurette Timekeepers alcuni batteristi professionisti parlano della loro educazione musicale.

Whiplash

Regia: Damien Chazelle Interpreti: Miles Teller, J. K. Simmons, Melissa Benoist, Paul Reiser, Austin Stowell Distribuzione: Universal P.I. Formato: Dvd/Blu-ray

CONTENUTI SPECIALI: Commento audio > Timekeepers > Whiplash: il corto originale > A casa di Fletcher > Una serata al Toronto International Film Festival con Miles Teller > J.K. Simmons e Damien Chazelle > Trailer cinematografico

Sils Maria

Il nome del figlio

Regia: Olivier Assayas Interpreti: Juliette Binoche, Kristen Stewart, Chloë Grace Moretz, Lars Eidinger Distribuzione: CG Formato: Dvd/Blu-ray

K

risten Stewart si cimenta col suo primo ruolo in un film d’autore europeo, interpretando l’assistente di un’attrice di grande fama ma ormai in declino, Maria Enders (Juliette Binoche). La quale, dopo 20 anni, torna a recitare nello spettacolo teatrale che l’ha resa celebre; questa volta, però, non più nei panni della giovane protagonista, bensì della donna più anziana che, per gelosia della collega, finisce col suicidarsi. Sarà l’occasione per fare i conti con le nevrosi frutto della parabola discentente della sua carriera.

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Regia: Francesca Archibugi Interpreti: Alessandro Gassman, Micaela Ramazzotti, Valeria Golino Distribuzione: Warner H.E. Formato: Dvd/Blu-ray

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CONTENUTI SPECIALI: Il fenomeno nuovoloso del Maloja (1924) > Intervista al regista > Galleria fotografica

rancesca Archibugi riadatta lo spettacolo teatrale Le Prénom, già portato sul grande schermo dai registi francesi Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte con il film Cena tra amici. Paolo (Alessandro Gassman) e Simona (Micaela Ramazzotti) aspettano un bambino e quale miglior occasione di una cena organizzata dai futuri zii, Betta (Valeria Golino) e Sandro (Luigi Lo CONTENUTI SPECIALI: Cascio) per annunciare il nome scelto? Backstage > Papere Peccato che proprio questo argomensul set > Conferenza to si trasformi in pretesto per tirar fuori stampa > Trailer vecchi rancori.

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The Imitation Game Regia: Morten Tyldum Interpreti: Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear Distribuzione: Eagle H.E. Formato: Dvd/Blu-ray

A

dattamento cinematografio della biografia Alan Turing. Storia di un enigma, The Imitation Game racconta come si è risolta, lontano dai proiettili della trincea, la Seconda Guerra Mondiale. Merito del matematico Alan Turing appunto (interpretato da Benedict Cumberbatch) perché è grazie al suo genio se l’intelligence britannica è riuscita a decifrare i codici segreti con cui comunicava la Germania nazista e ad anticiparne le mosse in battaglia. L’edizione home video include il commento audio a cura del regista e di Graham Moore – cui The Imitation Game è valso il premio Oscar come Migliore sceneggiatura non originale – dove viene raccontata la storia vera a cui si sono ispirati, le

soluzioni utilizzate per gli effetti speciali e altri aspetti della produzione, come casting e fotografia. Il making of invece racconta la vita vera di Alan Turing e delle persone che hanno contribuito alla decodificazione di Enigma. Sono state anche incluse due scene tagliate della durata complessiva di quasi 4 minuti.

Cold in July Freddo a luglio

CONTENUTI SPECIALI: Commento audio > Il making of di The Imitation Game > Scene tagliate > Interviste

Fringe 1ª e 2ª Stagione

Regia: Jim Mickle Interpreti: Michael C. Hall, Sam Shepard, Vinessa Shaw, Don Johnson, Wyatt Russell Distribuzione: Eagle H.E. Formato: Dvd/Blu-ray

Regia: AA.VV. Interpreti: Anna Torv, John Noble, Joshua Jackson, Lance Reddick, Jasika Nicole Distribuzione: Warner H.E. Formato: Dvd

M

I

ichael C. Hall, meglio conosciuto come il serial killer della serie Tv Dexter, interpreta un onesto lavoratore che, per difendersi, uccide un ladro intrufolatosi nella sua abitazione. Nonostante sia ritenuto innocente, dovrà guardarsi da Ben Russel (Sam Shepard), padre della vittima deciso a vendicare il figlio. Il Blu-ray valorizza i toni del film originale, manipolato in post produzione per ottenere una pasta simile ai VHS anni ’80 (in cui è ambientato). Negli extra è inclusa la soundtrack in Dolby 5.1.

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CONTENUTI SPECIALI: Commento del regista > La colonna sonora di Jeff Grace > Scene tagliate > Interviste

l serial sci-fi ideato da J.J. Abrams arriva per la prima volta in Dvd con le prime due stagioni. Fringe racconta le operazioni di una divisione speciale dell’FBI che si occupa dei casi legati alla scienza di confine, ovvero che hanno a che fare con elementi soprannaturali e apparentemente inspiegabili. Protagonisti sono l’agente Olivia Dunham (Anna Torv) coadiuvata dallo scienziato Walter Bishop (John Noble) e da suo figlio Peter (Joshua Jackson). Il cofanetto della seconda stagione, spalmata su 6 dischi, include come extra l’episodio Resurrezione. MAGGIO 2015 BEST MOVIE 95


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parole e note

Big Eyes Regia: Tim Burton Interpreti: Amy Adams, Christoph Waltz, Danny Huston, Krysten Ritter, Jason Schwartzman Distribuzione: Warner H.E. Formato: Dvd/Blu-ray

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im Burton si cimenta con il suo secondo biopic dopo Ed Wood, mettendo in scena una storia realmente accaduta negli anni ’50 che ha per protagonisti la pittrice Margaret Keane (Amy Adams), famosa per i suoi ritratti di bambini dagli occhi CONTENUTI SPECIALI: Making of > Interviste enormi, e suo marito, Walter Keane (Christoph Waltz), colpeal cast vole di essersi attribuito la paternità delle opere, giustificando la frode con una maggiore abilità nella promozione dei quadri. Una prepotenza che, almeno inizialmente, la moglie accetta, vista l’entità dei guadagni, ma che a lungo andare logorerà la coppia. Pochi gli extra: un making of, oltre ad alcuni highlight tratti dalle interviste rilasciate dai protagonisti.

IL MONDO DE IL TRONO DI SPADE Autore: Chiara Poli Editore: Sperling & Kupfer (280 pagine) Prezzo: 14,90 € Un compendio che racconta il mondo dei sette regni, raccontando i duelli e gli intrighi che muovono i personaggi del serial Tv di HBO. Una guida completa all’intera saga che spiega ad esempio la simbologia degli animali dietro alle casate che si contendono Westeros, oltre a svelare le fonti storiche da cui George R. R. Martin ha attinto per i suoi romanzi. EROI DELL’OLIMPO IL SANGUE DELL’OLIMPO Autore: Rick Riordan Editore: Mondadori (500 pagine) Prezzo: 14,45 € Nuovo capitolo della saga fantasy da cui è stato tratto il film di Chris Columbus. Percy Jackson combatte per fermare la divina Gea, ma i semidei hanno solo una possibilità per riportare la pace e scongiurare una guerra impossibile da vincere. HOME Autori: vari Prezzo: 6,90 € Il film di animazione DreamWorks può contare su una colonna sonora d’eccezione, grazie alla presenza di Rihanna, con tre brani inediti, oltre a Kiesza, Jacob Plant e Jennifer Lopez.

Unbroken Regia: Angelina Jolie Interpreti: Jack O’Connell, Domhnall Gleeson, Garrett Hedlund, Finn Wittrock, Jai Courtney Distribuzione: Universal P.I. Formato: Dvd/Blu-ray

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ngelina Jolie torna alla regia per raccontare le incredibili vicissitudini di Louis Zamperini, atleta olimpico che abbandona le scarpette da corsa per arruolarsi nel corso della Seconda Guerra Mondiale e uscirne miracolosamente vivo. In seguito a un incidente aereo, Louis (Jack O’Connell) riesce a sopravvivere per 47 giorni su una scialuppa in compagnia di due altri naufraghi, per poi finire in un campo di lavoro dove è costretto a sopportare soprusi e torture. Sostanziosa la parte extra del Blu-ray, con oltre 15 minuti di scene tagliate, un documentario in cui viene mostrata la genesi del progetto e un approfondimento sugli effetti speciali.

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CONTENUTI SPECIALI: Scene tagliate > Dentro Unbroken > Il vero Louis Zamperini > Il concerto di Miyavi > Teatro nel campo di prigionia: Cenerentola

MAD MAX: FURY ROAD Autori: Junkie XL Prezzo: 9,99 € Per accompagnare le coreografie action del suo prossimo Mad Max: Fury Road, George Miller ha scelto il musicista olandese Junkie XL, sette album all’attivo, la soundtrack del videogame SSX e parecchie collaborazioni prestigiose, tra cui quella con David Gahan dei Depeche Mode.

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© © 2014 Universal Pictures (1), Keith Bernstein ©2014 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC., WV FILMS IV LLC AND RATPAC-DUNE ENTERTAINMENT LLC-U.S., CANADA, BAHAMAS & BERMUDA. ©2014 VILLAGE ROADSHOW FILMS (BVI (1), © Bold Films/Sony Pictures Releasing (1), © Videa Cde (1), © Lucky Red (1), © David James/Universal Pictures (1), © Lucky Red (1), © Bad Robot/ Fox Network (1)

SE MI VUOI BENE Autore: Fausto Brizzi Editore: Einaudi (260 pagine) Prezzo: 18,00 € Diego Anastasi è un quarantenne con un matrimonio fallito alle spalle nel pieno di una crisi depressiva. Quando si accorge di aver davvero bisogno delle persone che lo circondano, capisce che nessuno ha tempo per lui, ma del resto lui stesso non si era mai veramente dedicato a qualcuno. Decide quindi di cambiare e occuparsi dei suoi cari.


Partecipa nci & & vico n

Rece Tweet

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RECENSISCI IN 140 CARATTERI

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DI SEGUITO LE TRE #RECETWEET DEI PINGUINI DI MADAGASCAR CHE SI SONO AGGIUDICATE L’EDIZIONE HOME VIDEO DI L’AMORE BUGIARDO - GONE GIRL Gisella Piccolis @gleegis 09 apr

Beh bambini che ridevano di continuo e... Adulti che ridevano in continuo. Missione compiuta Skipper!

ECCO ALCUNE DELLE RECENSIONI MIGLIORI DEI PINGUINI DI MADAGASCAR PUBBLICATE SUL NOSTRO PROFILO TWITTER UFFICIALE @BESTMOVIEITALIA Valeria M. @folle_xyz 06 apr

Perseveranti, ingegnosi, nobili, geniali, unici, intelligenti, notevoli, intraprendenti

Maxima Fobia @MaximaFobia 28 mar

Elisa @Elisa231023 04 apr

Lo spin-off di Madagascar è come i suoi pinguini: avvincente, arguto, fuori di testa e ovviamente carino&coccoloso!

Variopinto, simpatico, carico di gag e comicità. I pinguini sono un must in famiglia per una serata spassosa!

Gianlu Xyloto @MyloXyloto46 24 mar

Il film non delude i più piccoli. I pinguini “carini e coccolosi” si prendono la scena e da soli sono travolgenti

Luca Staffoni @LucaStaffoni 30 mar

I pinguini di Madagascar: di glaciale resta solo la loro provenienza, il resto è caloroso divertimento per tutti

© 2014 Dreamworks Animation LLC all Rights Reserved (1)

I VINCITORI

N

Il premio

uovo appuntamento con il contest social lanciato da 20th UNA NOTTE AL Century Fox in collaborazioMUSEO 3 - IL SEGRETO ne con Best Movie. PartecipaDEL FARAONE re è semplice e veloce: basta twittare (avete tempo fino al Regia: Shawn Levy Interpreti: Ben Stiller, prossimo 11 maggio) sul proRobin Williams, Owen Wilson, Steve Coogan, Ricky Gervais filo ufficiale di Best Movie (inDistribuzione: 20th Century Fox H.E. cludendo nel messaggio @BeFormato: Dvd, Blu-ray, Digital HD stMovieItalia) una mini recensione di massimo 140 caratteri seguita dall’hashtag #recetweet. I tre Tweet miglioCONTENUTI SPECIALI: ri, scelti a insindacabile giuScene tagliate ed estese > La comicità di Una Notte al museo 3 dizio della redazione, ver- Il segreto del faraone > La teoria ranno premiati con Dvd opdella relatività > Dietro le quinte pure Blu-ray messi in palio del British Museum > Creazione degli effetti visivi > Commento audio da 20th Century Fox. Inoldi Shawn Levy > E molto altro! tre le recensioni vincenti, insieme alle migliori, verranno PER SAPERNE pubblicate sul numero di giuDI PIÙ SU UNA gno. Protagonista del seconNOTTE AL do appuntamento con #ReMUSEO 3 cetweet lo scorso aprile è stato IL SEGRETO DEL il film DreamWorks I pinguini FARAONE di Madagascar: le tre miglioVAI A PAG. 97 ri recensioni si sono aggiudicate in premio l’edizione home video di L’amore bugiardo - Gone Girl. I cinguettii pubblicati hanno sottolineato Le migliori recensioni del film la simpatia contagiosa dei pinguini :“Sono I pinguini di Madagascar si sono aggiudicate una copia in Dvd un must in famiglia per una serata spaso Blu-ray di L’amore bugiardo - Gone Girl. Potete leggere a sosa”, e soprattutto hanno confermato che destra i nomi dei vincitori. il quartetto, anche lontano dagli altri personaggi della serie Madagascar, è in grado di “tener botta”: “I pinguini si riprendono la scena e da soli sono travolgenti!”. A maggio il concorso #Recetweet vedrà invece protagonista il thriller di David Fincher con Ben Affleck e Rosamund Pike, L’amore bugiardo - Gone Girl. Le tre migliori recensioni del film si aggiudicheranno Dvd e Blu-ray di Una notte al museo 3 - Il segreto del faraone.

SCELTI DALLA REDAZIONE

L’AMORE BUGIARDO - GONE GIRL E VINCI UNA NOTTE AL MUSEO 3 - IL SEGRETO DEL FARAONE

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.it

a cura di Karin Ebnet

IL CINEMA A MISURA DI BAMBINO

UNA NOTTE AL MUSEO 3 IL SEGRETO DEL FARAONE

7+

Regia: Shawn Levy Distribuzione: 20th Century Fox Formato: Dvd, Blu-ray, Digital HD Contenuti speciali: Scene tagliate ed estese; La comicità del film; La Teoria della relatività; Dietro le quinte del British Museum; Creazione di effetti visivi; Commento audio di Shawn Levy

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erzo e ultimo capitolo del franchise a misura di famiglia diretto dal regista Shawn Levy che unisce il divertimento a un’infarinatura di Storia. Dopo aver visitato il Museo americano di storia naturale di New York nel primo film e lo Smithsonian di Washington nel secondo, questa volta la visita guidata si svolge nelle sale del meraviglioso British Museum di Londra. È qui infatti che la Tavola che dà vita agli “abitanti” della galleria si sta corrodendo, e urge porre rimedio prima che sia troppo tardi. Il film, uno degli ultimi a cui ha lavorato Robin Williams prima della sua scomparsa, porta sul grande schermo nuove conoscenze, come Lancillotto

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(interpretato da Dan Stevens) o il Faraone Merenkahre (Ben Kingsley), ma anche vecchi amici come Jedediah (Owen Wilson) e Steve Coogan (Ottaviano). Le edizioni in Dvd, Blu-ray e Digital HD permettono di scoprire come sono state realizzate alcune delle scene più divertenti

oltre a dare un’occhiata dietro le quinte del British Museum. Se non ci siete mai stati è un’occasione irripetibile per guardare più da vicino uno dei luoghi d’arte più importanti al mondo, dopodiché il consiglio è di visitarlo di persona. Ma non aspettatevi una gita ugualmente movimentata...

Eventi L’INVASIONE HA INIZIO NEI MUSEI DI TUTTA ITALIA! Segnatevi sul calendario questa data: il 16 maggio. Perché in occasione dell’uscita in Dvd, Blu-ray e Digital HD di Una notte al museo 3 - Il segreto del faraone potrete “prendere d’assalto” i musei di tutta Italia per rivivere le divertenti atmosfere del film e scoprire le bellezze e i tesori nascosti del nostro territorio. Un evento per tutta la famiglia che permetterà a grandi e piccini di immedesimarsi nel ruolo del custode Larry Daley e sentirsi proprio come il protagonista del film animando questi luoghi attraverso gli obiettivi di smartphone e tablet, per poi condividere le proprio foto e la propria avventura sui social network utilizzando l’hashtag #UnaNottealMuseo: una vera e propria invasione culturale e ludica. Dettaglio importante: i dieci invasori più attivi verranno premiati con un Blu-ray del film di Shawn Levy. In più, in alcuni musei delle città di Torino, Bologna, Bari e Milano, saranno organizzate quattro incursioni notturne “ufficiali” con sorprese e ospiti inaspettati. Per scoprire come partecipare e quali musei aderiscono all’ iniziativa consultate il sito www.invasionidigitali.it.

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SIETE GENITORI CHE HANNO VOGLIA DI PROPORRE FILM IN MODO ATTENTO AI VOSTRI BAMBINI? DA OGGI CON MOVIE FOR KIDS TROVERETE UNO STRUMENTO UTILE PER ORIENTARVI NEL MARE DI PRODUZIONI, SERIE TV E PROGRAMMI PER BAMBINI

MINUSCULE - IL FILM Regia: Hélène Giraud, Thomas Szabo Distribuzione: Eagle Pictures Formato: Dvd, Blu-ray Contenuti speciali: Trailer; Backstage

P

rimo lungometraggio dedicato agli animaletti della fortunata serie Tv Minuscule, il film è, nella sua semplicità, un invito al rispetto di tutti gli esseri viventi e un manifesto di poetica: uomini e insetti sono figli della stessa natura e condividono gli stessi cicli vitali. Perciò che c’è di strano nell’immaginare che si comportino in modo si-

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mile? Come per la serie, La valle delle formiche perdute è un’opera originale, ben riconoscibile dal mix inconfondibile di fondali live-action e personaggi in CGI. Un’opera che accompagna i piccoli in un’esperienza di visione diversa, più pacata e riflessiva, ricca di sfumature dominate dalla completa assenza di dialoghi. (Demis Biscaro)

Il mondo dei prodotti audiovisivi per ragazzi è un oceano sconfinato: tra serie tv, film per il cinema, uscite in dvd e Blu-ray, c’è davvero da perdersi. Attraverso le storie raccontate, i bambini assorbono il linguaggio dei protagonisti di cui imitano le gesta e ripropongono le azioni, in un processo di immedesimazione molto più forte di qualunque altro media, perché investe più sensi e non ammette interpretazioni creative. Anche attraverso i prodotti audiovisivi, i bambini vengono educati e formano un gusto per le cose del mondo. Non solo è prudente, quindi, ma è assai intelligente selezionare i film e i cartoni animati per i nostri figli. Da questi presupposti è nato MovieForKids, un sito che si propone come utile guida ai genitori per aiutarli a orientarsi. Come? Grazie a strumenti esclusivi. Innanzitutto una redazione composta da giornalisti, a loro volta genitori, che scrivono recensioni di titoli visti insieme ai loro figli (come quelle che trovate in queste pagine). Poi MovieEco, una tabella che indica il grado di violenza, sesso, paura e volgarità presente nella pellicola, ma anche l’età consigliata e il fattore Artax, l’indice del livello di drammaticità che emerge dalla visione, in modo che il genitore possa con un colpo d’occhio capire che film ha davanti. Infine MovieForKids è un utile strumento per essere aggiornati su tutte le notizie che riguardano il mondo dei film e delle serie per bambini, con preview, trailer, immagini e spesso anche contest per vincere simpatici gadget. Non perdete quindi la WEEKLY GUIDE, una guida settimanale che vi farà scoprire attraverso contenuti originali ed esclusivi (non li troverete sul sito!) i film in uscita al cinema, le serie tv in partenza sui canali dedicati ai più piccoli e i dvd e i Blu-ray da aggiungere alla vostra collezione. Per riceverla tutti i lunedì nella vostra casella di posta basta iscriversi al sito www.movieforkids.it. Non una semplice newsletter, quindi, ma un vero e proprio “settimanale” con contenuti esclusivi ed esaustivi da leggere direttamente nella propria posta. Cosa aspettate?

TRILLI E LA CREATURA LEGGENDARIA Regia: Steve Loter Distribuzione: Walt Disney H.E. Formato: Dvd, Blu-ray Contenuti speciali: 5 ingredienti per prendere Gruff; Guida di Jeff Corwin alle Creature Leggendarie del mondo reale; Scene eliminate con introduzione del regista; La ballata degli animali; L’amore di Gruff; Corto Disney Topolino – A Yodelberg

I

l sesto film ambientato nella Radura Incantata segue le avventure di Trilli e delle sue amiche fatine alla scoperta di una creatura leggendaria. Daina, infatti, la fatina degli animali, ha scoperto l’esistenza di Gruff, un essere enorme ma buono, che combina suo malgrado un sacco di

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pasticci. Mentre le fate guardiane sono determinate a catturarlo prima che distrugga tutte le loro case, Daina deve convincere Trilli e le altre ad aiutarla a salvare Gruff. Disponibile anche un cofanetto con tutti i sei film della serie di Trilli.

Iscriviti alla

WEEKLY GUIDE!

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© 20th Century Fox (2), MMXIII Futurikon Films – Entre chien et loup Nozon Paris – Nozon Sprts 2d3D All Rights Reserved./Academy Two (1), Disney Toon Studio (1)

www.movieforkids.it SAI COSA VEDE IL TUO BAMBINO


screen/SERIE TV

d r a w y a W SPECIALE

Pines IL TRAILER SU

100 BEST MOVIE MAGGIO 2015

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Mr.

Colpo Scena di

INTERVISTA A M.NIGHT SHYAMALAN

L’AUTORE CHE DAL 1999 IN POI, CON IL SESTO SENSO, UNBREAKABLE E SIGNS, HA RILANCIATO IL FANTASY THRILLER, DEBUTTA COME SHOWRUNNER DI UNA SERIE TV CON UN MYSTERY CHE RICHIAMA PER TONO E ATMOSFERE IL CULT PER ECCELLENZA DEL PICCOLO SCHERMO: TWIN PEAKS di Elisa Leonelli

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C’

è chi trascorre anni su un’isola arcana ignorando di essere già morto, chi vive sotto un’enorme cupola di vetro senza conoscerne le origini, chi non sa di far parte di un piano mistico per salvare il mondo, chi ha perso un parente in un’inspiegabile sparizione di massa che ha decimato la popolazione della Terra. La serialità – soprattutto quella americana – ama imbrigliare il pubblico con storie in cui le esistenze dei protagonisti sono sconvolte da un cervellotico mistero. Lost, Under the Dome, Touch, The Leftovers: a volte l’unico motivo per cui lo spettatore segue lo show è la risoluzione dell’enigma, anche se quando arriva – se arriva (ne sanno qualcosa i fan di Alcatraz e FlashForward) – non sempre è all’altezza delle aspettative. Wayward Pines si inerpica sullo stesso sentiero: la serie mystery, nonché esordio televisivo del re dei film con rivelazione finale (Il sesto senso, Unbreakable - Il predestinato, The Village) M. Night Shyamalan, è tratta dalla trilogia letteraria di Blake Crouch, il quale a sua volta dichiara di ispirarsi a Twin Peaks. In questa, un agente dei Servizi segreti rimane intrappolato in una cittadina popolata da abitanti bizzarri: nei panni del protagonista – Ethan Burke – l’icona del cinema anni Ottanta Matt Dillon; assieme a lui, una manciata di veterani di film indipendenti. Alla guida, Shyamalan, che promette senza indugio: «la verità non vi deluderà». Finora la carriera cinematografica ti ha tenuto lontano dalla televisione: cosa ti ha fatto cambiare idea? «Credo che il piccolo schermo sia sempre stato un luogo tabù per me; ogni volta che venivo avvicinato per realizzare una serie percepivo la sensazione che non fosse il medium adatto per il mio ideale di estetica. Ma questo accadeva dieci anni fa, le cose sono completamente cambiate e oggi credo che la televisione abbia generato dei veri capolavori: a partire da I Soprano, la serialità si è evoluta producendo grande narrativa. La Tv contemporanea è ormai

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Matt Dillon, attore per i grandi del cinema da Coppola a Van Sant, è alla sua prima partecipazone importante in una serie tv come protagonista di Wayward Pines: l’agente segreto Ethan Burke che, impegnato nella ricerca di due federali misteriosamente scomparsi, si imbatte in una cittadina apparentemente idilliaca e abitata da enigmatici personaggi.

WAYWARD PINES È PERCORSO DA HUMOR NERO E PERSONAGGI AMBIGUI, COME IN UN FILM DI DAVID LYNCH il mezzo prediletto dal pubblico, basti l’esempio di Mad Men: tutti lo guardano, tutti ne parlano, influenza come ci vestiamo e come pensiamo. È una bella lista di obiettivi cui ambire, così, quando Fox mi ha chiesto di realizzare questa serie per loro, mi è sembrato il momento; poi, dopo aver letto la sceneggiatura, è stato facile dire sì». Tre anni fa Netflix ha rilasciato l’intera stagione di House of Cards in blocco, promuovendo il fenomeno

del binge-watching (maratona di visione, ndr). Anche se Wayward Pines andrà in onda un solo episodio a settimana, è concepito come un film di dieci ore. Come si è riflettuto tutto questo sulle riprese? «Sono modi diversi di girare, è vero, ma essendo Wayward Pines una serie dovevo comunque inserire la pausa narrativa necessaria per l’inserimento della pubblicità, e naturalmente serviva un blocco narrativo in crescendo per ciascun finale di puntata. Non so se si possono considerare limitazioni, ma queste sono le regole; e tuttavia le stiamo già violando, perché Wayward Pines vuole essere un’antologia che si può fruire come un serial, quindi senza una struttura canonicamente episodica. Grazie


Dove, come, quando L’atteso show mystery prodotto da M. Night Shyamalan esordisce nella mezza stagione televisiva americana come miniserie da dieci episodi. Distribuita da Fox International Channels, è soggetta a un lancio in contemporanea mondiale senza precedenti che coinvolge ben 125 Paesi, tra cui l’Italia. La prima stagione di Wayward Pines andrà in onda negli Stati Uniti su Fox dal 14 maggio; stesso canale – Fox, canale 112 della piattaforma Sky – e stessa data anche per l’Italia.

ai canali via cavo e a Netflix possiamo concepire lo show nel suo complesso, e questo è davvero liberatorio: la forma della serialità è già soggetta a cambiamenti. Wayward Pines è una sorta di ibrido, gode di una certa libertà dagli schemi seriali eppure ne rispetta la natura. Penso sia fantastico». Come hai fatto a gestire il rapporto con gli attori in questo nuovo contesto? «Matt Dillon e la maggior parte degli attori principali di Wayword Pines hanno lavorato solo al cinema o fatto pochissima Tv, per cui anche il mio approccio è stato “cinematografico”. Ho proceduto come faccio normalmente con i film: ho invitato tutti gli attori a casa mia per cena (può sembrare una cosa stupida ma per noi è un rito sacro!). Terrence Howard ha suonato la chitarra e abbiamo iniziato a cantare, mia figlia si è esibita davanti a tutti e così abbiamo stabilito una “connessione”. Ci siamo detti, in sostanza: “Proviamo ad approcciarci a questo progetto non come fosse un lavoro ma, per quanto possibile, come a una nostra espressione artistica. So che abbiamo un percorso prestabilito da seguire, ma se riusciamo a infondere nella serie una qualità artistica e teatrale, allora possiamo farne qualcosa di cui essere orgogliosi”. Credo che si percepirà, guardando lo show, come ciascuno abbia messo qualcosina di più di se stesso. Quando abbiamo cominciato a lavorarci mi sono prodigato in discorsi appassionati sull’arte, allo scopo di pomparli, e questo, mi auguro, ha conferito il giusto tono e aiutato

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tutti ad andare avanti in questo progetto difficile. Perché fare Tv è molto impegnativo». Perché hai scelto Matt Dillon come protagonista? «Mi è sembrata una scelta ovvia, ha il physique du rôle del leader, ed è il protagonista romantico ideale. Sa essere anche divertente, come abbiamo potuto vedere in Tutti pazzi per Mary; il suo umorismo asciutto è esilarante. Ricordo la sua reazione stupita di fronte a quelli che recitavano come se fossero in un film di David Lynch: è stata ilare, così ho continuato a pungolarlo per irritarlo ancora di più, per vederlo esprimere in modo buffo la sua frustrazione. È un tipo divertente, e mi piace far emergere questo suo aspetto. Penso che le superstar come lui hanno tante qualità da tirar fuori, e tanto carisma». Cosa ci dici del resto del cast? «L’ho selezionato come se stessi mettendo insieme il cast di un film indipendente. Se dovessi realizzare una pellicola indie chiamerei gli stessi attori che ho voluto per questa serie: Melissa Leo e Terrence Howard, Juliette Lewis e Carla Gugino. Sì, sono precisamente questi i nomi che sceglierei se dovessi cimentarmi con un indie newyorkese. In questo modo so che avrebbe le vibrazioni giuste, perché tutti questi interpreti hanno la qualità necessaria, ovvero quella di essere lievemente fuori fase rispetto alla normalità. Quando ci siamo seduti tutti insieme per la prima volta è stato curioso: vedevo un gruppo di persone che erano riuscite e ricavarsi un posto di nicchia nell’industria cinematografica nel corso di anni di militanza e nessuno di loro era una figura scontata». Cosa ti ha attratto verso questa storia così misteriosa, dark e paurosa? «Quando ho letto il copione del pilota non sapevo ancora nulla, ma era così ricco di suspense e divertente – il tipo di oscura commedia in cui mi interessava cimentarmi – che ho preso il telefono, ho chiamato i responsabili della produzione e gli ho detto: “Se la risposta al mistero non è che in realtà sono tutti già morti, accetto di realizzare questa serie, altrimen-

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ti non contate su di me”. Mi hanno raccontato il resto della storia e, pensando che fosse grandiosa, ho accettato. Mi sono sentito davvero stuzzicato: come poteva avere senso tutto quello che accadeva nel pilot, e come poteva ogni cosa incasellarsi precisamente? Ho provato una sensazione fantastica nel vedere che funzionava. Così, piccolo spoiler, abbiamo deciso di svelare che in quella città non sono tutti morti proprio nel mezzo della stagione, in modo da lasciare spazio al “dopo”. Superato questo giro di boa ero ancora più eccitato, trovo la storia intellettualmente stimolante e provocatoria». Nella città di Wayward Pines, dove un agente dei Servizi segreti si risveglia dopo un incidente d’auto, ognuno si comporta stranamente. Chi ha letto i libri che ispirano la serie sa il perché, ma quando sarà rivelato ai telespettatori? «In primis, quello che si vede nell’episodio pilota, l’unico diretto da me, è un sacco di humor nero, tanto che la serie evoca Twin Peaks di David Lynch. Quello era il tono dello show perché quello è il modo in cui David vede il mondo, per cui i personaggi che lo abitano lo fanno secondo la sua visione. Nel caso di Wayward Pines, tutti agiscono stranamente, come fossero in un film, per l’appunto, di David Lynch, ma lo fanno per una ragione che alla fine sarà rivelata a chi continuerà a seguire la serie. Inizia così, ma poi evolverà in qualcosa di diverso; quando, a metà stagione, sveleremo tutto, la serie diventerà qualcosa di completamente diverso. Vedrete che, alla fine dei dieci episodi, non ci saranno più analogie con Twin Peaks. Tuttavia, è stato divertente esordire con situazioni stra-

Alcuni dei volti imperscrutabili di Wayward Pines. A lato Toby Jones (lo psichiatra); sotto da sinistra Reed Diamond (il produttore di giocattoli), Carla Gugino (uno degli agenti scomparsi), Charlie Tahan e Shannyn Sossamon (il figlio e la moglie di Ethan).

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Le atmosfere di Wayward Pines ricordano quelle di Twin Peaks, come emerge nel confronto tra alcuni aspetti delle due serie nel box a lato.

Confronto WAYWARD PINES COME TWIN PEAKS: TUTTI GLI INDIZI WAYWARD PINES

TWIN PEAKS

IL NOME Wayward Pines (“pini ribelli”): impossibile non notare che fin dal titolo – nonché nome della cittadina dove è ambientata la storia, come nel caso dello show di Lynch – è evocata Twin Peaks (“cime gemelle”).

IL PROTAGONISTA Come l’agente dell’FBI Dale Cooper, anche l’agente dei Servizi segreti Ethan Burke è un detective che giunge in una misteriosa città per un breve periodo salvo poi rimanerci a lungo. Il primo, però, è molto più entusiasta di restarci.

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L’AMBIENTAZIONE Una cittadina isolata, apparentemente deliziosa, circondata da foreste e alberi altissimi (i “pini ribelli”) che nascondono figure oscure e pericolose: la descrizione si applica sia a Twin Peaks che a Wayward Pines.

GLI ABITANTI Bizzarri e pieni di segreti. L’aria intima e provinciale che si respira nella piccola comunità cela un’atmosfera paranoica: i cittadini si comportano quasi come in una setta e sono più minacciosi di quelli di Twin Peaks.

GLI AUTORI È stato lo stesso Blake Crouch, autore dei romanzi, a dire: «Pines rappresenta il culmine di vent’anni di sforzi per creare qualcosa che mi facesse sentire come faceva Twin Peaks. Sento il dovere di dichiarare quanto Pines tragga ispirazione da Lynch per quanto riguarda la cittadina spersa nel nulla, bella fuori ma oscura dentro. Pines non sarebbe mai esistita e io non sarei mai diventato uno scrittore se i miei genitori non mi avessero concesso di restare alzato fino a tardi in quella primavera del 1990 a guardare Twin Peaks».

@ Fox Entertainment (11), Lynch/Frost Production/Propaganda Films/Spelling Entertainment/Twin Peaks Production/Cbs (4), Paul Pennington/Courtesy of Blakecrouch.com, Getty Images (1), 20th Century Fox/UTV Motion Pictures/Spyglass Ent. (1)

ne, assurde, spaventose e inquietanti che conducono lo spettatore sempre più verso una dimensione paurosa». Hai diretto solo il pilot, inoltre non scrivi gli episodi, ti limiti a supervisionare il lavoro degli sceneggiatori. Com’è stato per te non occuparti di Wayward Pines come sceneggiatore e regista? «È raro che un regista diriga tutte le puntate di una serie; Cary Fukunaga ha girato ogni episodio di True Detective, un’esperienza – a mio parere – molto formativa per lui. Ora si può considerare un mega esperto, e penso che Cary raggiungerà vette professionali altissime grazie a quell’esperienza. Se avessi le palle per farlo, mi cimenterei anche io nel trascorrere 120 giorni filati dirigendo tutte e dieci le puntate. È come una full immersion dove impari a fidarti dell’istinto e a gestire decine di fattori concomitanti e ostacoli che ti si parano davanti in continuazione. Dirigere un solo episodio a quei ritmi, quelli della televisione, per me è già stato quasi mortale, richiede uno sforzo enorme far funzionare tutto. Di farlo per l’intera stagione non se ne parla proprio!».


screen/SERIE TV

GIUDIZIO SINTETICO TWD intrappola i suoi personaggi in un girone infernale che li costringe a vivere varianti infinite di un viaggio costellato di incontri/scontri con il prossimo scanditi da traumi e dolore. Così è la vita, per questo non si può smettere di guardarla.

The Walking Dead - Stagione 5 LA SERIE CREATA DA FRANK DARABONT CONTINUA IL SUO STUDIO ANTROPOLOGICO SUI COMPORTAMENTI DI UNA SPECIE UMANA SENZA SPERANZA E RIDOTTA A SEGUIRE I PROPRI ISTINTI ANIMALI PER SOPRAVVIVERE di Lorenza Negri

Sonnolenza

Vago interesse

Fuori ci sono zombi immemori pronti a mangiarseli, e mostri umani maligni e pericolosi: per sopravvivere bisogna incattivirsi, questo vuole insegnare Rick ai suoi ospiti. La stagione regala allo spettatore alcuni degli incontri più divertenti (in senso macabro) con gli zombi – un paio di morti sono marcatamente gore, come gli squartamenti che Daryl infligge ai vaganti – e impartisce a personaggi e pubblico lutti devastanti, di grande impatto emotivo. Deliziosamente inquietante anche la linea narrativa di Carol, che camuffa risolutezza e acquisita spietatezza sotto sorrisi, manicaretti e golfini a fiorellini. Gimple sa come manipolare lo spettatore ed è genialmente metodico nel pianificare le stagioni: distribuisce scaltramente le morti – sconvolgenti in finale di mezza stagione, inaspettate nella puntata successiva, scioccanti verso fine annata, evitate prodigiosamente all’ultimo minuto – e monta verso un climax

Godimento

potenzialmente catastrofico per poi risolverlo con un anticlimax che blandisce lo spettatore stremato con improbabili contrappassi karmici, tempismi magici e sopravvissuti miracolati. Il rumore di questo efficiente ingranaggio, per chi lo sente, stride pesantemente, ma per chi non ci fa caso, The Walking Dead rimane una fotografia violenta e coinvolgente della nostra società incarnata da un pugno di personaggi destinati a soffrire per intrattenere il pubblico.

TATA PUN

T CUL

5X09 NON È FINITA

Ottima regia per un episodio scomodo, quello successivo alla morte di Beth. Che si rivela, invece, uno dei migliori scegliendo, al posto di crogiolare nel lutto, di infierire con una tragedia ancor più violenta e inaspettata.

Dipendenza

YO, BITCH!

Il volto iconico di Walter White al posto delle più classiche stelline è il nostro omaggio a Breaking Bad

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© 2010 AMC (2)

I

produttori di The Walking Dead hanno carta bianca. Almeno in teoria, visto il frenetico avvicendarsi di showrunner in poco più di tre anni: Darabont, Gazzara, Gimple. Con il secondo, la serie ha toccato le vette più alte, basti pensare all’arco narrativo del Governatore, e Gimple si è sforzato di assimilarne i metodi. La quinta stagione continua a seguire le peregrinazioni di Rick e del suo gruppetto, scandite dagli incontri con altre comunità, ostili oppure no. The Walking Dead è uno studio antropologico sull’umanità in condizioni estreme: sostiene, inevitabilmente, che la necessità di sopravvivere sfuma la distinzione tra buoni e cattivi. Rick e compagni si portano ad Alexandria anime imbrattate della crudeltà altrui e di dolore, contaminando una comunità di “eloi” (ingenua e fragile tribù di La macchina del tempo di Wells usata come cibo dai bestiali morlock) finora pura e virtualmente indifesa.


GIUDIZIO SINTETICO Il peccato e la redenzione, la fede in Dio e nell’umanità, la luce e il buio: Daredevil si gioca la sua prima stagione sui contrasti. I suoi personaggi sono angeli, demoni, o angeli mascherati da demoni, e la città è un inferno, ma la serie è un paradiso dove cast e crew sono perfetti.

Daredevil - Stagione 1

U

n vigilante cieco che “vede” il mondo come se fosse avvolto da fiamme, soprannominato the Devil of Hell’s Kitchen, è il protagonista della più recente serie di Netflix. Il supereroe Marvel non si presenta come un demonio in costume ma sin dal pilota (anzi dalla sigla, tutta in rosso cremisi) si ha la sensazione che la New York dove vive sia un inferno di corruzione, criminalità e violenza. Netflix sforna la serie di supereroi più bella del panorama recente, affidando al Drew Goddard di Lost e allo Steven DeKnight di Spartacus la redini dello show. Il risultato è un romanzo (di formazione) in capitoli, non una serie bensì un film di 13 ore. Daredevil parte con una sigla liquida, simbolica, e molto simile a quella di Hannibal, immerge lo spettatore in atmo-

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sfere buie squarciate da colori caldi che diventano acidi – il giallo diventa verde, il rosso viola – irritanti, abbacinanti: la fotografia, ultrarealista, è spettacolare, come lo sono montaggio, regia e coreografia. Memorabile il piano sequenza alla fine del secondo episodio, con la macchina da presa che si muove nel corridoio strettissimo dove si perpetra una massacrante fight scene: eccezionali le coreografie dei combattimenti – duro, doloroso ed efficace lo stile di Daredevil molto simile a quello che usa Captain America. L’alta qualità tecnica supporta una narrazione che svela e descrive i suoi personaggi con forza e delicatezza: sopra tutti, Wilson Fisk, mastodontico criminale governato dalle emozioni e da scatti d’ira incontenibili interpretato da un rinato Vincent D’Onofrio (la sua relazione con la

bellissima e algida Vanessa è tra le più belle e romantiche della Tv). Daredevil lascia il pubblico con un amore sfrenato per quei personaggi pieni di chiaroscuri e quella New York così bella e crudele: è l’inevitabile effetto sullo spettatore di una serie dove rigorosa narrazione e messa in scena sono in felice sintonia. Con una qualità così alta Daredevil è la serie di supereroi migliore del panorama attuale. Anzi, una delle migliori e basta.

TATA PUN

T CUL

1X02 CUT MAN

La parabola di un combattente solitario, e solo, narrata dal divano del soggiorno di una samaritana, che si chiude su un piano sequenza claustrofobico dove il vigilante si cimenta in una delle fight scene più belle, crude, esasperate e coinvolgenti degli ultimi anni. Ottima regia, ottimi attori (e stuntmen).

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© ABC Studios/ Walt Disney Company/Marvel Entertainment (2)

IL SUPEREROE CIECO DI CASA MARVEL È IL PROTAGONISTA DI UNO DEI MIGLIORI SERIAL DEL GENERE, GRAZIE A ECCEZIONALI SCENE ACTION E A PERSONAGGI MAI SCONTATI di Lorenza Negri


Le news seriali di maggio NOTIZIE, ANTEPRIME E INDISCREZIONI DAL MONDO DEL PICCOLO SCHERMO: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL FUTURO DEI VOSTRI SERIAL PREFERITI

AGENTI SPECIALI

HORROR

DJANGO E SUSPIRIA DIVENTANO SERIAL

IL RITORNO DI MULDER E SCULLY

LA CASA A PUNTATE

Grazie a un accordo tra Cattleya e Atlantique Productions (uno dei più importanti publisher francesi di serie Tv) arriveranno sul piccolo schermo Django e Suspiria de Profundis. Il primo è l’adattamento dello spaghetti western di Sergio Corbucci con Franco Nero uscito nel 1966, lo stesso che ha ispirato Tarantino per Django Unchained. Il secondo attinge invece dall’omonima opera letteraria di Thomas De Quincey che ha già ispirato un film di Dario Argento datato 1977. Tra l’altro sarà proprio il maestro del brivido a curare la direzione artistica della serie, ambientata tra Londra e Roma alla fine dell’Ottocento. Il protagonista è lo stesso De Quincey, impegnato a risolvere misteriosi enigmi che hanno a che fare con l’occulto. Per entrambe le produzioni sono confermati 12 episodi a stagione della durata di 50 minuti ciascuno.

Nostalgia degli anni ‘90? Se la risposta è sì abbiamo una buona notizia per voi: sta per tornare la serie cult X-Files, rimasta impressa nell’immaginario collettivo grazie ai due mitici agenti dell’FBI Dana Scully e Fox Mulder. Il serial sci-fi torna con una miniserie evento di sei episodi le cui riprese inizieranno entro la fine di quest’anno. I motivi dietro la rinascita risiedono nella volontà del canale Fox di vendere a caro prezzo i diritti di streaming della serie su Netflix. Con somma gioia di Gillian Anderson, la quale aveva twittato estatica la news al partner David Duchovny. L’attore, che vedremo su Top Crime con il period crime drama di NBC Aquarius, ha rivelato che si girerà a Vancouver, che rivedremo l’Uomo che fuma e di considerare Mulder un pessimo detective perché non ha mai risolto un caso in nove anni!

A volte ritornano. Ormai le serie in produzione tratte dai film non si contano più. Quella annunciata dalla StarZ è appetitosa e promette dieci episodi ispirati alla saga horror di La casa di Sam Raimi, il quale ha già collaborato con il canale per Spartacus. Bruce Campbell (che interpreterà anche Ronald Reagan nella seconda stagione di un’altra serie tratta da un film cult, Fargo) torna a vestire i panni del leggendario commesso mono-mano in Ash vs. Evil Dead. Invitante l’incipit: dopo trent’anni il cacciatore di demoni playboy e irresponsabile è costretto a rimettersi in gioco per difendere il mondo da una minaccia che rischia di spazzar via l’umanità. Raimi dirigerà l’episodio pilota e, con l’inseparabile Rob Tapert, farà anche da produttore esecutivo; confermata la presenza di Lucy Lawless nei panni di una donna misteriosa ossessionata dalla caccia ai demoni.

in breve Il Nathan Fillion di Castle e l’Alan Tudyk di Dollhouse tornano a lavorare a un progetto comune dopo Firefly. Nella web serie Con Man saranno due ex star della fantascienza: il primo interpretava il capitano e ha fatto una carriera folgorante, il secondo – che faceva il pilota – non ha mai sfondato. La serie, seguirà le esperienze di entrambi nel mondo folle delle convention.

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La saga letteraria di Shadowhunters ha finora ottenuto un’unica trasposizione cinematografica con Lily Collins a cui non sono seguiti gli auspicati sequel. Grazie ad ABC Family diventerà invece una serie Tv che seguirà la 18enne Clary nella scoperta delle sue facoltà di ibrido angelico. Il cast è ancora segreto mentre si sa che produrrà Ed Decter (Unforgettable).

Bob Odenkirk di Better Call Saul torna a far coppia con David Cross per la nuova serie comica With Bob and David, grazie a Netflix, la quale ha ordinato 4 episodi da mezz’ora e uno speciale making of di 60 minuti. I protagonisti sono due ex Navy Seal congedati con disonore che si danno alla comicità. I due avevano già uno show analogo su HBO negli anni ’90.

Twin Peaks tornerà con o senza Lynch? Il regista aveva rinunciato al progetto per mancanza di fondi, ma la casa di produzione Showtime si è detta disponibile a rivedere i termini contrattuali. Del resto anche il cast sta dalla parte del filmaker: «Twin Peaks senza Lynch è come un cane che non abbaia», hanno commentato in un video corale su Facebook.

Dopo l’annuncio da parte di Maggie Smith – la dea del sarcasmo Violet Crawley – del suo congedo da Downton Abbey alla fine della sesta stagione ecco la conferma che la serie chiuderà i battenti con la prossima annata. Tuttavia, NBC e Carnival sono pronte per dare vita a The Gilded Age, prequel ambientato a New York alcuni decenni prima, nel XIX secolo.

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© 1966 B.R.C Produzione Srl, © 1993 20th Century Fox Television, © 1981 Renaissance Pictures (1)

CULT


screen/APP

a cura di Paolo Paglianti

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ul sito ufficiale della App abbiamo troiete arrivati alla prima di Mad Max, ma e siete appassionati di CSI, NCIS e comS“Volevamo vato una promessa davvero ambiziosa: S S pagnia bella, ecco il gioco perfetto per trovare un parcheggio è più difficile che creare la cosa più simile al telescovare benzina nel deserto atomico? Quevoi: in The Trace impersonerete un invetrasporto”. Il risultato è Periscope: basta installare la App e inserire user e password dell’account Twitter per iniziare a vedere i filmati in streaming da tutto il mondo, e mostrare a tutti gli utenti i vostri. Strumento giornalistico senza precedenti o tripudio di gattini e food blogger? Presto per dirlo: nel frattempo, potete installarlo e commentare i film che vedete al cinema.

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stigatore che deve svelare i misteri dietro a una serie di crimini. Niente sparatorie, ma molta materia grigia per scoprire gli indizi, trovare codici, aprire porte e via dicendo. Assomiglia un po’ a The Room, se lo avete provato, solo che invece di uscire dalla stanza dovrete spremere le meningi per trovare movente, arma del delito e colpevole.

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screen/GAMES a cura di Matteo Bonassi

TREMATE, LO STRIGO È TORNATO GERALT DI RIVIA, IL CACCIATORE DI DEMONI PROTAGONISTA DELLA SAGA THE WITCHER, È PRONTO PER ACCOMPAGNARVI IN UNA NUOVA, IMMENSA, AVVENTURA CHE ATTINGE DAI MONDI FANTASY DI GAME OF THRONES E IL SIGNORE DEGLI ANELLI

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artiamo col darvi un numero, 140. Sono all’incirca le ore di cui avrete bisogno (se siete veloci) per completare integralmente The Witcher 3: Wild Hunt, giusto per darvi un’idea di quanto sia sterminato l’universo fantasy in cui lo sviluppatore Cd Projekt Red è pronto a catapultarvi con questo nuovo capitolo della saga, per la prima volta disponibile su PS4 e Xbox One. Ma andiamo con ordine. Per chi fosse completamente a digiuno, la serie videoludica The Witcher si ispira al mondo fantasy ideato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski (i suoi libri sono stati pubblicati in Italia come raccolta di racconti dal titolo Il guardiano degli innocenti) e soprattutto questo ultimo capitolo, per intenderci, ha molto in comune con la serie tv Il trono di spade: «Sono un grande fan di Game of Thrones», ci ha confermato il senior gameplay designer di CD Projekt Red Damien Monnier, «Il serial di HBO ha certamente influenzato la produzione, ma non in termini di personaggi o trama. Più che altro ha cambiato la percezione di questo genere nei confronti del pubblico, preparandolo per qualcosa di più maturo. Ad esempio abbiamo inserito personaggi più seri e 110 BEST MOVIE MAGGIO 2015

profondi, che magari da eroi si trasformano in cattivi, oppure sono obbligati a fare delle scelte poco coerenti o molto discutibili per raggiungere i loro scopi. Non ci sono più solamente il buono e il cattivo che combattono, ogni personaggio può avere varie sfumature che rendono tutto il contesto molto più intrigante». Il protagonista, Geralt di Rivia, è uno Strigo, ovvero quello che potremmo definire un cacciatore di demoni: un umano geneticamente modificato con forza e agilità superiori, visibilità notturna, maggiore longevità e capace di utilizzare i Segni, una serie di pratiche magiche rudimentali. Di contro, proprio come le streghe, Geralt viene tenuto alla larga dai comuni mortali, anche se la sua presenza viene tollerata perché gli Strighi sono gli unici in grado di proteggere i villaggi da mostri di ogni sorta. «Se un domani dovessi produrre un film su The Witcher, nella parte di Geralt vedrei benis-

Sopra Damien Monnier, senior game designer di The Witcher 3: Wild Hunt

Produttore: Bandai Namco Genere: Action - Rpg Disponibile dal 19 maggio per PS4, Xbox One e PC

simo l’attore danese Mads Mikkelsen», racconta Monnier, «è famoso per la parte del villain interpretata in Casino Royale. Di recente online ho visto un fan poster del film di The Witcher con il suo volto e sono rimasto impressionato dalla somiglianza». Il terzo capitolo riprende esattamente da dove si era concluso il precedente, a questo proposito il consiglio è di recuperare i primi due episodi, anche se, come spiega Damien, anche coloro che incontrano lo Strigo per la prima volta potranno godersi l’avventura senza particolari problemi: «Questo sarà l’ultimo capitolo di The Witcher. Anche per questo motivo abbiamo fatto in modo che tutti, anche coloro che non hanno avuto la possibilità di giocare i primi due episodi, possano comprendere la trama senza perdere dei tasselli importanti. Per ogni evento e ogni personaggio del gioco ci sono spiegazioni approfondite sulla sua provenienza e sulla sua

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Curiosipad

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È ANCHE UNA SERIE TV… E UN FILM The Witcher è un vero e proprio fenomeno multimediale. Oltre alla serie di videogame è anche già arrivato in Tv e al cinema (in Polonia) con il titolo di The Hexer. Il lungometraggio in realtà è una raccolta di episodi inediti, mentre il serial è composto da 13 capitoli distribuiti via Internet con sottotitoli in inglese aggiunti dai fan.

È PERSINO UN GIOCO IN SCATOLA Da buon GDR, anche la serie di The Witcher non poteva esimersi dal diventare anche un board game. The Witcher Adventure Game è disponibile anche in Italia completamente tradotto e si tratta di un gioco di strategia che consente di impersonare quattro eroi (un nano guerriero, un ladro, una maga oppure il cacciatore di demoni).

NON POTEVA MANCARE IL GIOCO DI CARTE… Al personaggio di Geralt di Rivia è stato anche dedicato un gioco di carte collezionabili (The Adventure Card Game), che i fan troveranno in edizione limitata all’interno della Collector’s Edition per PS4 e Xbox One (oltre alla bellissima statua da 33 centimetri che raffigura Geralt combattere contro un enorme grifone).

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© 2001 Heritage Films (1), © Panini Comics (2)

storia. Ovviamente sono contenuti di cui i fan della serie potranno fare a meno, altrimenti risulterebbe noioso». In The Witcher 3 ritroveremo un Geralt visibilmente invecchiato, stanco e soprattutto più cinico: non ha più voglia di immischiarsi in giochi di potere, politica e con i guai dell’impero di Nilfgaardian. Recuperata completamente la memoria desidera solo continuare a fare il suo lavoro e ritrovare la sua amata Yennefer, ma l’inizio di una nuova guerra rovinerà i suoi piani. Il game design per la prima volta abbandona le sezioni a capitoli per immergervi in uno sterminato (è proprio il caso di dirlo) open world. Ogni area è disseminata da missioni da compiere e sarete voi a scegliere come e in che ordine svolgerle. Ma attenzione: ogni decisione presa (un personaggio ucciso, una vita risparmiata oppure una determinata quest portata a termine) avrà dirette ripercussioni sullo svolgimento della trama, oltre che sull’evoluzione del vostro personaggio, e non sarà più possibile tornare sui propri passi per modificarne il corso. Geralt può inoltre contare sull’Istinto dello Strigo: una sorta di sesto senso (da attivare

premendo un apposito pulsante) che rivelerà ad esempio tracce della sua preda, oppure la presenza di demoni nelle vicinanze e ancora di animali da cacciare per procurarsi cibo e materie prime. Tutta l’avventura è resa ancora più coinvolgente da cicli giorno-notte realistici e condizioni meteo variabili, che influenzeranno il vostro approccio al gioco. Alcuni demoni ad esempio, si mostrano solo in determinate zone a certe ore della notte, dovrete quindi pazientare e attendere il momento più propizio per dargli la caccia. A tutto questo fanno da contorno, come ormai i fan di Westeros sono abituati a vedere in Tv, abbondanti spargimenti di sangue (ogni duello di Geralt si conclude con una spettacolare mutilazione) e una certa dose di scene piccanti realizzate con tanto di motion capture: «Abbiamo scherzato molto su questo aspetto, in realtà una volta stabilito il cast di attori per il mo-cap del gioco li abbiamo utilizzati un po’ per tutto» spiega Monnier «dalle scene di combattimento con attori esperti in armi, alle comparse per i personaggi non giocanti che Geralt incontra nel corso dell’avventura. Infine avevamo nel cast una coppia di attori polacchi, un uomo e una donna, che sono stati coinvolti per tutte le scene in cui Geralt ha a che fare con il gentil sesso, incluse quelle in cui ci sono momenti particolarmente piccanti, ma posso confermare che sono state una piccola parte della produzione, non date retta ai rumors online (ride, ndr). Ovviamente nel gioco capita di fare sesso, in base alle scelte che si fanno, e proprio come accade al cinema hanno recitato anche le parti più sexy per renderle graficamente credibili». Insomma quello del cacciatore di demoni è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!

È PURE UN FUMETTO Tra il 1993 e il 1995 i racconti di Sapkowski sono stati riadattati per diventare una serie di sei volumi a fumetti sceneggiati da Maciej Parowski e disegnati da Buguslaw Polch (editi in Italia da Panini Comics).



superclassifica GIÒ A cura di

JEM IS BACK!

GIORGIA COSPLAY

All’anagrafe Giorgia Vecchini, è la più famosa cosplayer italiana di fama internazionale. Ha una passione per tutto ciò che è anime, manga, pop e nerd.

LA PRINCIPESSA DEL ROCK È PRONTA A TORNARE AL CINEMA, E NON SOLO.

«J

em is my name, no one else is the same...». Così recitava l’opening originale del cartoon cult anni ’80 Jem e le Holograms, un brand targato Hasbro che non ha perso minimamente il suo smalto (fluo, ovviamente) nel corso delle decadi successive, tanto che recentemente è iniziata negli USA la pubblicazione di una nuova serie a fumetti (foto a destra) dedicata alla principessa del rock. Un restyling completo – molto discutibile, a dire il vero... – che ha fatto storcere diversi nasi, mio compreso! E se dal pericoloso fascino dei reboot non si salva proprio nessuno (tra gli altri: My Little Pony, Iridella, Masters of the Universe e via dicendo), la nostra cantante rosa-chiomata preferita si è saputa guadagnare anche una trasposizione live-action che avremo modo di vedere il prossimo 12 novembre. Dopo gli infiniti rumor, il progetto si sta concretizzando: alla regia ci sarà Jon M. Chu mentre per i ruoli iconici delle quattro ragazze della band sono state scelte delle attrici semisconosciute (vi avevo già detto che era un progetto low budget?). Co-

Jem e le Holograms sono protagoniste anche di un nuovo fumetto made in Usa

sì Aubrey Peeples vestirà i panni di Jem, Stefanie Scott quelli di Kimber, Hayley Kiyoko sarà Aja e Aurora Perrineau interpreterà Shana; tutto tace, invece, sul versante delle cattivissime Misfits e sulla trama. Ovviamente anche la vostra cosplayer di fiducia non poteva restare immune al fascino fluopunk-rock-lacca-lustrini-paillette della bella idol canterina e si è cimentata con il suo travestimento, spero con esiti soddisfacenti e cercando di sventare il micidiale “effetto travone” sempre in agguato con questo genere di personaggi: giudicate voi se ci sono riuscita guardando la foto qui a lato! Il prossimo passo sarà il duetto con Cristina D’Avena sulle note di «provo sempre un’emozione, quando canto una canzoneeeeeee. JEM!». E poi ci attende X-Factor! SEGUITE GIORGIA COSPLAY SU bestmovie.it e tutti i giorni su BreaKing Pop

L’

appuntamento più importante per il mese in corso è sicuramente il Napoli COMICON (30 Aprile - 3 Maggio, vedi anche pag.118 e www. comicon.it) presso la Mostra d’Oltremare, con tanti ospiti sia nazionali che internazionali e due gare cosplay da non predere (Cosplay Challenge e Cosplay Challenge PRO) dove poter vincere un viaggio in Giappone durante le giornate del WCS o a Londra per rappresentare l’Italia all’ECG! Sempre nel primo weekend di maggio, però a Palmanova (UD), c’è Nova Ludica atto I (locandina nella foto accanto, info su eventi.novaludica.it) dove domenica 3 maggio vi aspetta un imperdibile contest cosplay condotto dalla sottoscritta, oltre al concerto-spettacolo del blasonato gruppo di Final Fantasy Italian Project. E per finire sabato 30 maggio l’appuntamento è al parco Movieland (Lazise, VR) con iniziative e sconti per tutti i cosplayer e con la possibilità di realizzare scatti incredibili presso una location così esclusiva. Per maggiori informazioni: www.cosplayitalia.it.

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© IDW Publishing (1), © Courtesy of Nova Ludica (1)

COSPLAY EVENTS


dentro le NUVOLE a cura di Gianmaria Tammaro

LO SPAZIO DEDICATO AL MONDO DEI FUMETTI. OGNI MESE INTERVISTE CON GLI AUTORI ITALIANI E INTERNAZIONALI PIÙ AMATI. E LE RECENSIONI DELLE NOVITÀ PIÙ CALDE IN LIBRERIA

Arriva laNuova serie di Star Wars LA FORZA SI RISVEGLIA ANCHE IN FUMETTERIA

GLI AUTORI

IL NUMERO UNO FARÀ IL SUO ESORDIO IN ITALIA IL PROSSIMO 4 MAGGIO, DOPO AVER BATTUTO NEGLI USA TUTTI I RECORD DI VENDITE. AI DISEGNI JOHN CASSADAY, MENTRE ALLA SCENEGGIATURA IL VETERANO JASON AARON

S

FONDO NERO, TANTI PUNTINI BIANCHI. È LO SPAZIO INFINITO, MASTODONTICO, IN CUI TUTTO STA PER RICOMINCIARE. Due pagine avanti, la scritta – enorme e gialla – che sancisce un nuovo inizio: “Star Wars”. È l’incipit grafico del primo albo della nuova serie a fumetti dedicata alla saga di Guerre stellari che, dopo più di 20 anni di pubblicazioni targate Dark Horse (dal 1991, per l’esattezza), torna alla Marvel. Negli Stati Uniti la Casa delle Idee ha già fatto uscire quattro serie di questo “nuovo corso”: una principale (Star Wars #1), e altre tre dedicate rispettivamente a Darth Vader, Leila e Kanan Jarrus (uno dei protagonisti di Star Wars: Rebels). Con vendite da record. Record epocali. Oltre un milione di copie acquistate, cinque ristampe, il successo più importante dell’anno insieme con The Amazing Spider-Man #1. Forte di quest’eredità non da poco, in Italia l’esordio è fissato per il 4 maggio (con una presentazione in anteprima al Napoli COMICON, vedi pag. 118): sarà la Panini Comics a pubblicare Star Wars #1, e proprio nei giorni in cui scriviamo la casa editrice ha finito di lavorare alla traduzione e alla riedizione italiana (a lato, le cover “nostrane”: quella regular e le quattro variant) annunciando per giugno anche il lancio di Darth Vader # 1. Con l’avvicinarsi della

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data di uscita del nuovo film diretto da J.J. Abrams (fissata per il 16 dicembre), la Disney – che è proprietaria della Lucasfilm e della Marvel – ha pensato bene di ripartire anche nel mondo dei comic: fare un passo indietro, prendere un respiro profondo e raccontare le cose da un punto di vista diverso. Il nuovo filo narrativo ci riporta, a livello di continuità, tra L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi. I protagonisti sono Luke Skywalker, Han Solo e la principessa Leila. I ribelli attaccano l’Impero cercando di indebolirlo in vista dello scontro finale. Darth Vader è ancora vivo, così come Palpatine. La Morte Nera è stata appena distrutta, e la speranza – come recita giallo su nero l’introduzione, in pieno stile filmico – torna ad accendere gli animi. La narrazione e la costruzione delle tavole e dei personaggi sono esplicitamente cinematografiche. Riconosciamo ad esempio i volti di Harrison Ford e degli altri attori nei tratti del disegno, ma la sceneggiatura stessa ha un’estrema linearità, perfetta per scandire i tempi chiari del racconto filmico “da sala”,

Jason Aaron Nasce il 28 Gennaio 1973 a Jasper, Alabama. Nel 2000 si trasferisce a Kansas City, dove trova lavoro in un giornale locale, per il quale scrive recensioni di film. Nel 2001, inizia la sua carriera di fumettista vincendo il concorso per nuovi talenti indetto dalla Marvel Comics con una storia su Wolverine, poi pubblicata sul numero #175 della serie. Nel 2006, firma con Vertigo, per la quale realizza The Other Side, nominato agli Eisner Award come miglior miniserie. Per la Marvel scrive storie di Wolverine, Pantera Nera e Ghost Rider. Nel 2013 si occupa di Thor: God of Thunder insieme a Esad Ribic, e di Original Sin. John Cassaday Nasce a Fort Worth, nel 1971. È un disegnatore autodidatta. Studia regia e dirige notiziari prima di lasciare il Texas e intraprendere la carriera di fumettista. Esordisce nel 1995 con una storia per la collana Caliber Comics Negative Burn. Nel 1996 comincia a lavorare sulla serie Ghost della Dark Horse Comics. Quasi un anno dopo viene assunto dalla IDW Publishing per lavorare come disegnatore principale su Desperadoes. Nel 1997 comincia a lavorare per la DC Comics e per la Marvel: firma Teen Titans, gli annual di The Flash e degli X-Men. Le sue serie di maggior successo restano Planetary, scritta da Warren Ellis, e Astonishing X-Men, sceneggiata da Joss Whedon (proprio lui!).

colpi di scena compresi. Se aggiungiamo che i personaggi sono quelli della prima trilogia, sembra davvero di tornare nel mondo originalmente ideato da George Lucas, pronti per combattere ancora una volta contro il Lato Oscuro della Forza. La storia si svolge su Cymoon 1, uno degli avamposti più protetti dell’Impero. Han, Luke e Leila sono a bordo di una nave di Tatooine che hanno rubato poco prima.

LA NARRAZIONE E LA COSTRUZIONE DELLE TAVOLE E DEI PERSONAGGI DI STAR WARS #1 SONO ESPLICITAMENTE CINEMATOGRAFICHE. RICONOSCIAMO AD ESEMPIO IL VOLTO DI HARRISON FORD/HAN SOLO

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A lato le cover di Star Wars #1 che in Italia sarà pubblicato da Panini Comics al prezzo di 2,90 euro (edizione regular; quella più in grande su sfondo bianco) e 5,00 euro (edizioni variant).

NUVOLE IN BREVE Battaglia is back!

Torna questo mese Battaglia, la serie cult creata da Roberto Recchioni e Leomacs (Tex). Il vampiro siciliano Pietro Battaglia sarà protagonista di quattro storie inedite firmate da un team di giovani autori coordinati da Recchioni, che scriverà i soggetti e revisionerà i testi. Arriva ARF!, il festival autogestito

Nei giorni 22, 23 e 24 maggio, all’Auditorium del Massimo dell’Eur (Roma), arriva ARF!, la nuova fiera interamente dedicata al fumetto. L’idea è quella di un nuovo modello di festival “autogestito”. Ovvero ideato e organizzato da disegnatori, sceneggiatori e designer che amano il fumetto. Info: www.arfestiv.al Gigantomachia, il ritorno dell’autore di Berserk

Il primo finge di essere l’ambasciatore di Jabba mentre i figli di Anakin Skywalker si travestono da soldati. Ci sono anche R2-D2 e C-3PO, con un siparietto breve ma, come al solito, divertente. Insomma, nell’attesa di Il risveglio della Forza, il tentativo a fumetti è di solleticare l’appetito dei fan e far immergere i lettori in un universo ormai autonomo e consolidato, ramificando ulteriormente storie date per concluse e incastonate in una storyline ideata oltre 40 anni fa, quando non una, ma addirittura due generazioni di potenziali nuovi spettatori non erano ancora nate. Un po’ come sta accadendo nelle sale cinematografiche dove, come avrete notato, prima della proiezione di un film, assieme ad altri trailer, passano spesso delle clip dei sei “vecchi” capitoli per ricostruire

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nell’immaginario del pubblico più giovane il mondo di Guerre stellari. Certo, nel film di J.J. Abrams saremo molto più avanti: almeno diversi anni dopo Il ritorno dello Jedi. Più che un prequel o un sequel, questa serie può quindi essere catalogata come uno spin-off, un punto di vista sulla rivolta contro l’Impero: Luke Skywalker è pronto a diventare il nuovo cavaliere Jedi, armato di spada laser e abbastanza consapevole delle proprie capacità, mentre Darth Vader è all’apice della sua potenza. Il tutto con la firma di Jason Aaron sullo script, un veterano della Marvel Comics che ha già lavorato a saghe come Thor, Ghost Rider e Wolverine. Ai disegni invece John Cassaday, già visto alle prese con gli X-Men e i Vendicatori. Sono loro a puntellare la narrazione con momenti cult quasi alla Guy Ritchie, come

Il 7 maggio farà il suo esordio nelle fumetterie italiane Gigantomachia di Kentaro Miura, nuovo lavoro dell’autore del cult Berserk. Un volume unico che arriverà in una duplice versione: regular per le edicole e artist edition, invece, per fumetterie e vendita online. La storia, ambientata centinaia di anni nel futuro, è incentrata sul personaggio di Dalos, ex-gladiatore, e su quello di Prome, una bambina dai misteriosi poteri. I due dovranno riportare la speranza in un mondo sconvolto da un cataclisma che ha creato un nuovo ecosistema.

(piccolo spoiler) nel caso della prima apparizione di Chewbecca, che non viene (re)introdotto assieme agli altri, ma che troviamo improvvisamente in posizione, armato di fucile da cecchino, pronto a coprire i propri compagni… Sembra quasi di sentir partire un vecchio rock, mentre l’inquadratura si congela e compare la scritta “Chewbecca”. E che la forza sia con voi!

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dentro le NUVOLE

Bastien

VIVÈS

The

Last

Man

ALLA SCOPERTA DELL’ENFANT PRODIGE DEL FUMETTO FRANCESE. A GIUGNO USCIRÀ IL QUARTO VOLUME DELLA SERIE DA LUI CREATA CON BALAK E SANLAVILLE, APPENA PREMIATA AD ANGOULÊME, ED ENTRO LA FINE DELL’ANNO TORNERANNO LE LADRE DI LA GRANDE ODALISCA CON UNA NUOVA AVVENTURA. SEMPRE PER IL 2015, L’ATTESO PER L’IMPERO. VI RACCONTIAMO CHI È, E PERCHÉ VALE LA PENA CONOSCERLO BIOGRAFIA

B

ASTIEN VIVÈS, CLASSE ’84, È FIGLIO D’ARTE IN UN SENSO ORIGINALE E SUGGESTIVO: suo padre, Jean-Marie Vivès, lavorava come pittore di fondali cinematografici, quando quello era ancora un mestiere. Il suo nome gira tra gli appassionati dal 2006, quando comincia a farsi conoscere dal web con il suo blog. L’anno dopo esordisce col primo libro a fumetti, e nel 2009, con Il gusto del cloro, arrivano i riconoscimenti importanti, quelli che lo impongono all’attenzione di tutto il settore. Vivès scrive di ragazzi e ragazze tormentati dai problemi tipici dell’adolescenza – il primo amore, il sesso impacciato, i piccoli e grandi tradimenti della gioventù. I suoi disegni, ridotti all’osso, dinamici e sottili, non sono verosimili ma paradossalmente realistici. A parte Il gusto del cloro, un graphic novel già cult, per iniziare a conoscerlo vi consigliamo anche Veri amici e Tra due cuori. Mentre ora sono in corso di pubblicazione La Grande Odalisca (di cui Vivès è co-autore insieme a Ruppert e Mulot), e Last Man, una serie tra il fantasy e l’action, carica di ironia e colpi di scena, appena premiata ad Angoulême. Nel 2015,

infine, arriverà sugli scaffali il suo nuovo lavoro: Per l’impero. Hai iniziato sul web, con un tuo blog. Pensi che la rete sarà il prossimo passo anche per l’editoria del fumetto? Niente librerie, tutto online? «Credo che tutto dipenda dagli autori e dalle loro aspirazioni. Se domani qualcuno pubblicherà un progetto incredibile su internet, tutti andranno su internet per leggerlo; se un altro farà una storia bellissima su carta, la gente la acquisterà. Ci è voluto Harry Potter per rilanciare i romanzi per ragazzi, se un giorno su internet ci sarà mai l’Harry Potter del fumetto, questo aprirà la strada a molti altri progetti». Ci sono tante ferite d’amore nei tuoi libri. Quanto c’è di autobiografico? «Non molto. Tutti siamo stati innamorati, tutti abbiamo avuto una migliore amica... e poi do vita ai personaggi e loro fanno il resto del lavoro al posto mio!». I tuoi disegni sono semplici e intuitivi. Come nasce quello stile? «Vengo da una scuola di animazione, che per me è il miglior genere di formazione possibile per questo tipo di fumetto: ritrascrivere il movimento, studiare belle pose, trasmettere il massimo di informazioni in pochissime vignette.

VENGO DA UNA SCUOLA DI ANIMAZIONE: PER ME È IL MIGLIOR GENERE DI FORMAZIONE POSSIBILE PER IL TIPO DI FUMETTO CHE REALIZZO E PER TRASMETTERE IL MASSIMO DI INFORMAZIONI IN POCHISSIME VIGNETTE

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BASTIEN VIVÈS

Nasce a Parigi l’11 Febbraio 1984. Suo padre, Jean-Marie Vivès, è un pittore di fondali cinematografici. Bastien si avvicina al disegno fin da piccolissimo: a dieci anni comincia a prendere le prime lezioni. Si iscrive all’Institut de Littérature Française di Ginevra, poi all’École Supérieure d’Arts Graphiques Penninghen di Parigi e infine all’Ecole de l’Image Gobelins, sempre nella capitale francese, dove studia cinema d’animazione. Nel 2007 pubblica il suo primo libro, Elle(s). Nel 2009, arriva il successo internazionale con Il gusto del cloro: Prix Révélation al Festival del Fumetto di Angoulême e Premio Micheluzzi al Napoli COMICON 2010. Nel corso della sua carriera ha collaborato con molti altri artisti: da Alexis de Raphelis per Juju Mimi Fefé Chacha a Ruppert e Mulot per La Grande Odalisca. Con Balak e Sanlaville lavora invece a Last Man, serie a fumetti ancora in corso e in Italia arrivata al suo terzo volume.

A volte basta un solo disegno per dare forma a un personaggio, un po’ come quando vediamo qualcuno fumare: l’atteggiamento basta a descrivere il carattere di quella persona». Qualcuno ha definito Last Man “un manga occidentale”, oltre che un misto di fantasy e sci-fi, di vecchio e di nuovo. Come è venuta l’idea, a te, a Balak e a Sanlaville (gli altri due autori)? «Volevamo creare un universo, un grande terreno di gioco, dove i nostri personaggi

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Le copertine delle opere di Vivès, nome rivelazione del comic francese. Da sinistra: Per l’impero (grande peplum a fumetti in arrivo nei prossimi mesi) e poi le raccolte del suo blog (bastienvives.blogspot.com). Sotto, alcune tavole di Last Man, la saga che racconta le surreali, divertentissime e ipercinetiche avventure a base di arti marziali e viaggi interdimensionali di Richard Aldana e del piccolo Adrian Velba.

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per bilanciare un nuovo paesaggio e personaggi inediti». La tua passione per Street Fighter ha finito per contagiare anche Last Man: ci sono tante sequenze che ricordano il gioco della Capcom. «Di certo si tratta di una deformazione professionale. Ci siamo nutriti a pane e Capcom fin dalla più tenera età, quindi quando parliamo di combattimenti per noi Street Fighter è un termine di paragone imprescindibile». Ci sono autori italiani che conosci, di cui hai letto qualcosa, e che ti piacciono? «Ma certo, ci sono numerosi autori italiani che leggo, come Fior, Gipi, Tota, Cattani e anche Liberatore. Mi hanno parecchio ispirato quando ho iniziato a fare fumetti. Poi ultimamente la maggior parte delle volte in cui mi capita per le mani un fumetto disegnato benissimo c’è sopra il nome di un italiano... Avete stoffa!».

VIVÈS IN 3 MOSSE La Grande Odalisca (Bao Publishing, 18,00 €)

Graphic novel disegnato da Florent Ruppert e Jérôme Mulot che ricorda, a tratti, le atmosfere del celebre manga Occhi di gatto di Hojo Tsukasa. Le protagoniste sono infatti due ladre infallibili, Alex e Carole che, per rubare il celebre quadro di Ingres dal Museo del Louvre, dovranno coinvolgere un terzo complice, Sam. Il gusto del cloro (The Box Edizioni, 16,50 €)

Il romanzo a fumetti di Vivès racconta il corteggiamento tra un ragazzo e una ragazza che incrociano gli sguardi ogni mercoledì tra le corsie di una piscina. Lui è costretto a frequentare il centro per correggere la scogliosi, mentre lei ha la tecnica e la velocità di una nuotatrice esperta. Last Man (Bao Publishing, 16 €)

Collana composta da sei volumi realizzata da Vivès insieme a Michael Balak e Michaël Sanlaville. L’opera, fortemente influenzata dalla cultura manga e da picchiaduro come Street Fighter, racconta la storia di un bambino e di un adulto impegnati a partecipare a un prestigioso torneo di arti marziali. I due diventano compagni di squadra e iniziano a vincere i combattimenti contro ogni pronostico. Il fumetto ha anche ispirato un videogame dal titolo Last Fight.

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© & TM 2015 LUCASFILM LTD. (5), Courtesy of BAO Publishing (8)

potessero divertirsi. Ciascuno ci trova il proprio messaggio, ma io volevo parlare del rapporto tra madre e figlio e delle donne in generale... poi abbiamo introdotto il personaggio di Richard Aldana e lui ha spaccato tutto». C’è una sequenza, quando Marianne e suo figlio arrivano nell’altro mondo, quello di Richard, che mi ha ricordato Mad Max. In realtà, un po’ tutta la costruzione del mondo di Richard me lo ricorda. È solo una mia impressione? «(ride, ndr) Quello è Michaël (Sanlaville, ndr), che aveva voglia di creare un mondo postapocalittico, alla Mad Max appunto, con le auto tipo dune buggy. Ci pareva carino usare quelle ambientazioni. Abbiamo sempre pensato a Last Man con un occhio di riguardo per l’avventura, e quel terzo volume è stata un’ottima occasione


eventi

Primavera fumetto La

del

DAL 30 APRILE AL 3 MAGGIO VA IN SCENA IL NAPOLI COMICON - SALONE INTERNAZIONALE DEL FUMETTO. E BEST MOVIE SARÀ PROTAGONISTA: PRESENTERÀ ALCUNI DEGLI INCONTRI PIÙ IMPORTANTI E SARÀ AL CENTRO DI UN EVENTO CON ZEROCALCARE E… MAD MAX

A © Kikapress (1), Reel FX Creative Studios/Twentieth Century Fox/Chatrone (1), Zerocalcare (1)

NAPOLI È TEMPO DI COMICON. Presso la Mostra d’Oltremare, nell’ambito della grande manifestazione dedicata al mondo del fumetto, andranno in scena una serie di incontri con personalità del cinema e della produzione seriale italiana. È inoltre prevista la proiezione in anteprima di otto minuti di Mad Max: Fury Road, il nuovo film di George Miller con Tom Hardy e Charlize Theron che vi raccontiamo a pagina 38 con una lunga intervista al regista. Best Movie sarà presente per tutta la durata della manifestazione per raccontarvi gli eventi più importanti, ma sarà anche al centro del palcoscenico.

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A COLLABORAZIONE TRA NAPOLI COMICON E LA NOSTRA TESTATA si articolerà infatti nella presentazione di alcuni dei faccia a faccia più importanti, e culminerà nel grande evento di sabato 2 maggio, durante il quale il nostro direttore Giorgio Viaro modererà un incontro con Michele Rech, alias Zerocalcare, a cui parteciperà anche Gianmaria Tammaro, curatore della rubrica mensile Dentro le nuvole e responsabile dell’area web, cinema e serie Tv della kermesse.

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URANTE L’EVENTO, che si svolgerà alle 13.00 presso il Teatro Mediterraneo, si parlerà di cultura pop e del poster degli Avengers realizzato da Michele che trovate in questo numero della rivista a pag. 34 (ma, attenzione, solo nella versione da edicola!). Al termine della chiacchierata i vincitori del contest lanciato lo scorso 15 aprile su Bestmovie.it, che assisteranno all’incontro dalla prima fila (oltre a disporre dell’abbonamento gratuito alla manifestazione), riceveranno anche la dedica di Zerocalcare sulla propria copia del poster. Seguirà la proiezione su grande schermo dei citati 8’ di Mad Max: Fury Road e quella di Mad Max - Oltre la sfera del tuono. Sabato 2 maggio è in programma un incontro con Zerocalcare (a lato). Domenica 3 maggio è invece prevista l’anteprima di Il libro della vita (nell’altra immagine a sinistra).

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Ecco gli appuntamenti più attesi della sezione web, cinema e serie Tv. GIOVEDÌ 30 APRILE Ore 15.30 - Teatro Mediterraneo: incontro con Nirkiop VENERDÌ 1 MAGGIO Ore 11.00 - Teatro Mediterraneo: incontro con Claudio Di Biagio e Luca Vecchi Ore 13.30 - Teatro Mediterraneo: incontro con Gabriele Salvatores Ore 15.00 - Sala Italia: workshop Claudio Di Biagio SABATO 2 MAGGIO Ore 11.30 - Teatro Mediterraneo: incontro con i The Pills Ore 13.00 - Teatro Mediterraneo: incontro con Zerocalcare. Seguirà proiezione in anteprima di 8 minuti

di Mad Max: Fury Road e di Mad Max - Oltre la sfera del tuono Ore 16.00 - Sala Italia: incontro con il Terzo Segreto di Satira DOMENICA 3 MAGGIO Ore 12.00 - Teatro Mediterraneo: incontro con Maccio Capatonda Ore 18.30 - Teatro Mediterraneo: anteprima nazionale di Il libro della vita Gli abbonamenti del Napoli COMICON sono terminati. Restano disponibili solo i biglietti giornalieri, del costo di 10 euro. Per ulteriori informazioni su modalità di accesso e prenotazioni, consultare il sito ufficiale: www.comicon.it

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save the DATE

a cura di Matteo Bonassi

La must list del mese 04

Bologna, 5-10 maggio

lun

FUTURE FILM FESTIVAL 17esima edizione

Torino dal 29 aprile al 4 maggio

TORINO GAY&LESBIAN FILM FESTIVAL 30esima edizione

Roma 7-15 maggio

ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL 14esima edizione Più di cento opere indipendenti in anteprima italiana, tra film e documentari, saranno protagoniste al RIFF, che si svolgerà in due location: il Nuovo Cinema Aquila e il The Space Cinema Moderno. La principale novità è una sezione fuori concorso dedicata ai vincitori dei Teddy Awards, premio assegnato ai film che trattano tematiche queer per promuovere tolleranza, solidarietà e accettazione. Numerosi i lungometraggi italiani presenti, tra cui La mezza stagione di Danilo Caputo, Mi chiamo Maya dell’esordiente Tommaso Agnese, Crushed Lives - Il sesso dopo i figli di Alessandro Colizzi e Figli di Maam di Paolo Consorti. Per la sezione Fuoriconfine verrà proiettato anche Fair Play della regista ceca Andrea Sedláçková. Info: www.riff.it

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05

mar

07

Milano 4-10 maggio

FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO D’ASIA E AMERICA LATINA 25esima edizione

Presieduto dal regista Abderrahmane Sissako (candidato all’Oscar per Timbuktu), il festival sarà aperto dalla premiere italiana di Taxi dell’iraniano Jafar Panahi, vincitore dell’Orso d’oro all’ultima Berlinale. Anteprima anche per Letters from Al Yarmouk, diretto dalla coppia Rashid Masharawi e Niraz Saeed, Made in China prodotto e scritto da Kim Ki-duk, El ardor di Pablo Fendrik e per En la Estancia di Carlos Armella, con Alejandro González Iñárritu in qualità di produttore esecutivo. La manifestazione includerà anche il terzo appuntamento di Films That Feed, in cui verrà proposta una selezione di opere dedicate alle tematiche di Expo 2015 tra cui Soul of a Banquet del regista honkonghese Wayne Wang. Info: www.festivalcinemaafricano.org

mer Roma, 7-12 maggio; Milano 14-17 maggio

FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO ottava edizione Doppio appuntamento a Roma e Milano per la manifestazione ideata e diretta da Iris Martìn Peralta e Federico Sartori. Tra i film in programma 10.000 Km di Carlos Marques-Marcet, vincitore del Premio Goya come Miglior regista esordiente. A Roma sarà presente nella serata di apertura (7 maggio) il grande regista Carlos Saura, candidato all’Oscar nel 1980 con Mamà compie 100 anni. Mentre a Milano, in occasione di Expo 2015, verrà presentato il film di Franc Aleu El somni del Celler de Can Roca sui ristoranti degli chef più rinomati e sperimentali al mondo. Info: www.cinemaspagna.org

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© 2015 Courtesy of RIFF (1)

Quest’anno il claim scelto per il Future Film Festival è Eat The Future, con cui la manifestazione si lega ai temi dell’Expo di Milano (Nutrire il pianeta, Energia per la vita) proponendo una selezione di film che trovano appunto nel cibo il proprio filo conduttore. «Dimenticate il topo Remy di Ratatouille, perché spesso, nella storia del cinema, la tavola è diventata un campo di battaglia tra l’uomo e l’alimento, con inevitabili inversioni di ruolo tra chi mangia e chi è mangiato», spiegano i direttori artistici Oscar Cosulich e Giulietta Fara. Cinque i film scelti per raccontare questo legame: Il cibo degli dei (1976, regia di Bert I. Gordon), 2022: I sopravvissuti (1973, di Richard Fleischer), Stuff - Il gelato che uccide (1985, di Larry Cohen), Horror in Bowery Street (1987, di Jim Muro) e Fuori di testa - Bad Taste (1987, di Peter Jackson). Il programma prevede due sezioni competitive, una dedicata ai lungometraggi e una ai corti. Tra i film in concorso Beyond Beyond, del regista danese Esben Toft Jacobsen; la commedia in stop-motion Pos eso (Possessed) del regista Samuel Orti Martì e come film d’apertura l’irlandese Song of the Sea di Tomm Moore. L’evento ospiterà inoltre un focus sulla stop-motion con protagonista lo studio Laika (Boxtrolls - Le scatole magiche), mentre tra gli ospiti è atteso Ari Folman (Valzer con Bashir), che presenterà in anteprima le immagini del suo ultimo lavoro su Anna Frank. Info: www.futurefilmfestival.org

Per festeggiare i suoi 30 anni, il TGLFF propone una selezione di 30 lungometraggi, 30 corti e 30 eventi. Quattro i riconoscimenti in palio: Premio Ottavio Mai, Premio Queer, Premio Miglior Cortometraggio e The Best Torino, decretato dal pubblico. Alcuni film saranno dedicati agli altri eventi che coinvolgono il capoluogo piemontese: per Expo TO 2015 verrà presentato Eat With Me, primo film di David Au. A Torino Capitale Europea dello Sport sono invece dedicate due opere: Fuori (primo di otto capitoli di una serie italiana autoprodotta dalle registe Chiara Tarfano e Ilaria Luperini) e Fulboy, docufiction dell’argentino Martín Farina. Info:www.tglff.it



BEST MOVIE per IN PRIM SERATAA

Piccolo Grande Schermo

I GRANDI CLASSICI DEL PASSATO E I FILM PIÙ INNOVATIVI DEL PRESENTE. DA HOLLYWOOD AL CINEMA D’AUTORE, FINO ALLE MIGLIORI SERIE TV, IL MEGLIO DELLA SETTIMA ARTE PASSA SU RAI MOVIE A MAGGIO

LUNEDÌ

di William Wyler con Charlton Heston, Gregory Peck, Jean Simmons

4 maggio

Western con Charlton Heston e Gregory Peck in cui un armatore navale, il comandante James McKay, viaggia per raggiungere la sua promessa sposa, la figlia di un mandriano conosciuta tempo prima a Baltimora. Quest’ultimo però è coinvolto in una guerra privata con un altro ranchero per gli appezzamenti di terreno: i due si contendono un’area in cui scorre l’unico corso d’acqua della zona, di proprietà della maestrina del villaggio, che si rifiuta di venderlo nonostante le generose offerte. James non intende immischiarsi, decisione che porterà alla rottura del fidanzamento. Un classico per la regia di Wyler.

PLATOON (USA, 1986)

di Oliver Stone con Willem Dafoe, Charlie Sheen, Johnny Depp

SABATO

16 maggio

L’orrore della guerra in Vietnam visto da Oliver Stone che in Platoon, premiato con quattro Oscar, racconta la storia di Chris (Charlie Sheen), giovane partito volontario per il fronte appena terminato il college. Imbracciato il fucile scopre che la situazione è ancora più drammatica di quanto previsto, ai limiti del disumano: oltre alla ferocia degli scontri, sotto il comando del sergente Barnes (Tom Berenger), il suo plotone si ritrova a massacrare civili innocenti. Soprusi che il sergente Elias Grodin (Willem Dafoe) non intende lasciare impuniti, creando tensioni all’interno della squadra che porteranno a tragici risvolti.

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SABATO

IL DITTATORE (USA, 2012)

di Larry Charles con Sacha Baron Cohen, Anna Faris, Megan Fox

9 maggio

Larry Charles (Borat, Brüno) torna a dirigere l’irriverente e scorretto Sacha Baron Cohen che questa volta si cala nei panni del despota nord africano Haffaz Aladeen, capo della nazione (immaginaria) del Wadiya. Haffaz viene minacciato dalle Nazioni Unite perché non acconsente a un’ispezione sui suoi presunti armamenti nucleari. Lo convocano così per un’assemblea a New York, dove, prima di potervi prendere parte, viene rapito e sostituito con un sosia demente, a cui cercheranno di far firmare un trattato per trasformare il Wadiya in una democrazia.

IL SALARIO DELLA PAURA (USA, 1977)

di William Friedkin con Francisco Rabal, Roy Scheider, Bruno Cremer

SABATO

30 maggio

A neanche 40 anni, dopo due cult come L’esorcista e Il braccio violento della legge, Friedkin firma il remake del francese Vite Vendute di Clouzot (1953), ispirato al romanzo di Georges Arnaud Le salaire de la peur. Un sicario messicano, un terrorista palestinese, un truffatore e un delinquente di New York si ritrovano in un villaggio dell’America Centrale dove lavorano come operai perseguitati però da una polizia corrotta. Ai quattro viene proposta una missione redditizia ma molto pericolosa: il trasporto di un carico di nitroglicerina, con cui spegnere un incendio divampato in un giacimento petrolifero della compagnia.

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© 1977 Paramount Pictures (1), © 1958 United Artists (1), © 1986 Hamdale Film (1), © 2012 Paramount Pictures (1)

IL GRANDE PAESE (USA, 1958)


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ESCLUSIVA SUL SET

CAST E TROUPE A MOLLO PER LA SCENA DELL’INONDAZIONE

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L’AMERICA SI SPACCA IN DUE NELL’IMPRESSIONANTE TRAILER SU bestmovie.it

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Siamo stati sul set di San Andreas, in compagnia , n o s n h o J e n y a w D i d Carla Gugino , o i r a d d a D a r d n e Alexa per raccontarvi il film che mette in scena il Big One, ovvero il terrificante terremoto, per molti imminente, che potrebbe spazzare via San Francisco e Los Angeles di Francesca Scorcucchi ha collaborato Marta Valler

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Sul set, Dwayne Johnson, Carla Gugino e Alexandra Daddario, quest’ultima avvolta in una coperta termica per riscaldarsi tra un ciak e l’altro durante le riprese in acqua.

«L

e scosse non sono ancora finite, ce ne sarà una mostruosa e la terra si dividerà in due. Sarà percepita perfino nella East Coast». È Paul Giamatti, nel ruolo di un sismologo in San Andreas, a prospettare questo scenario infernale: si parla del grande terremoto che tutta l’America teme, quello noto anche come Big One, quello che trasformerebbe la California in un’isola, in seguito al distacco della faglia di Sant’Andrea. Uno scenario catastrofico ma plausibile: impossibile sapere quando succederà e cosa accadrà esattamente ma gli esperti parlano chiaro, è solo questione di tempo. STATI UNITI O AUSTRALIA? Magia e incongruenze del cinema: per raccontare questo scenario prettamen-

te californiano siamo volati sulla Gold Coast australiana, a poche miglia da Brisbane, dove il film è stato girato in larga parte. «Questione di tasse» dicono i produttori, che solo per pochi giorni, a fine riprese, sposteranno la troupe negli Usa per girare alcune esterne. Sul set è una fresca giornata di giugno: da queste parti, nella terra dei canguri, siamo in pieno autunno. Si gira una scena che in realtà ha luogo nella baia di San Francisco. Intorno a noi ci sono i detriti creati da una devastante scossa di magnitudo 9.6, ma a farla da padrone non è la polvere, bensì l’acqua. Tanta, tantissima acqua. Il protagonista Ray, un pilota di elicotteri dei vigili del fuoco di Los Angeles interpretato da Dwayne Johnson, è arrivato a San Francisco con la ex moglie Emma (Car-

nel film si parla del terremoto che tutta l'america teme la Gugino) per cercare di salvare la figlia Blake (Alexandra Daddario) dalla furia degli elementi. La scena a cui assistiamo è girata in un’enorme vasca capace di contenere sei milioni di litri d’acqua. Angelina Jolie pochi mesi prima, in quello stesso “catino”, aveva girato le scene del naufragio di Unbroken. SALVATAGGIO SUBACQUEO Dwayne Johnson arriva sulla scena a bordo di un motoscafo guidato da Carla

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Per simulare la catastrofe in maniera credibile, oltre a un ampio uso della CGI, è stata utilizzata una vasca riscaldata da 6 milioni di litri (la stessa adoperata da Angelina Jolie in Unbroken).

Gugino. Si sente un boato, il motoscafo si ferma: The Rock si butta in acqua e dopo qualche secondo emerge con Alexandra Daddario fra le braccia. Dal trailer del film possiamo oggi dedurre il resto: Blake è intrappolata dietro un vetro e le è rimasta una piccola bolla d’aria per respirare. Nella concitazione del momento riesce a dire «Ti voglio bene papà», poi tutto nero. Non temiamo di fare danni a spoilerare l’ovvio: Ray, almeno in quest’occasione, riesce a salvare la ragazza e quando emergono insieme dal bagno australiano lei è svenuta ma ancora viva.

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Il regista Brad Peyton è nell’acqua come gli altri: attori e troupe. Chi è dietro la cinepresa indossa una muta, meno fortunati sono gli attori, fradici e infreddoliti nei loro vestiti di scena. I muscoli di Dwayne risaltano sotto la maglietta bagnata. L’attore si tuffa almeno una ventina di volte, e altrettante ne emerge con Alexandra fra le braccia. L’acqua è riscaldata, circa 33 gradi centigradi, ma dopo un po’ – ci dice Carla Gugino – il freddo si sente lo stesso. Una ragazza le viene in aiuto: ha una borsa dell’acqua calda che Carla prende e si stringe al petto

non appena il regista grida «cut!». Non vale la pena asciugarsi, fra poco si torna a girare, ma quella borsa sullo stomaco è un toccasana. Alexandra invece si avvolge in una coperta termica. «Lavorare nell’acqua mi piace – ci racconta la ragazza, classe 1986 – il brutto è quando esci, la senti quest’arietta?». Ma non è il freddo a impensierire la bella attrice lanciata da True Detective. Molto più assillante è ora il pensiero del terremoto, l’essere messi di fronte a una realtà tanto terribile quanto probabile. PAURA FINTA E PAURA VERA «Da quando abbiamo iniziato a girare San Andreas sogno spesso il terremoto». Come darle torto? Grattacieli che si sbriciolano, l’Hollywood Sign – la scritta che campeggia sulle colline di fronte alla città – che cade a pezzi, la famosa diga di Hoover che cede, la terra che si apre inghiottendo persone e cose. Per chi vive


dwayne j o hn s o n THE ROCK INTERPRETA BAMBI AL SATURDAY NIGHT LIVE SU bestmovie.it

TUTTA LA FOLLIA, IL DIVERTIMENTO E L’ENERGIA DI DWAYNE JOHNSON, NELLA NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA, CONDOTTA SUL SET DELLA SERIE TV BALLERS, CHE LO VEDRÀ PRESTO PROTAGONISTA

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lex Kavana, Rocky Maivia, The Rock, Dwayne Johnson. Cambia il nome, ma è sempre lui: 42 anni, origini samoane, giocatore professionista di football divenuto star mondiale del wrestling e poi impegnatissimo attore hollywoodiano. Una volta finito con i terremoti The Rock, da poco in sala anche con Fast & Furious 7, è volato a Miami dove vive ma dove sta anche girando la serie tv Ballers (il cui pilota è scritto da Steve Levinson, e diretto da Peter Berg…). È lì che Best Movie lo ha incontrato di nuovo, a otto mesi dalla visita sul set australiano, per parlare di San Andreas. Mr. Johnson, come è stato vedere il film da spettatore per la prima volta? «Scioccante, il terremoto provoca una serie di eventi terrificanti. Penso che il pubblico si chiederà come abbiamo fatto a girarlo». E come avete fatto? «Con gli effetti digitali e la tecnologia sviluppata da James Cameron in Avatar. E

poi è in 3D. Peyton (Brad, il regista, vedi intervista a pag. 71, ndr) s’ispira a Steven Spielberg. Ricordate Jurassic Park? San Andreas vuole immergere il pubblico nella storia con altrettanta forza». Che persona è Ray, il tuo personaggio? «Uno che, mentre tutti fuggono dalla zona del disastro, ci si butta dentro. Ho parlato con molti pompieri e soccorritori per capire la loro psicologia, le loro motivazioni. È gente umile ed eroica. Per quanto riguarda Ray, ha un passato difficile. Una delle figlie è morta bambina sotto i suoi occhi, senza che potesse fare niente. Questo trauma determina molte delle sue scelte. Inoltre sta per divorziare dalla moglie, e su quest’aspetto posso capirlo perché anch’io sono divorziato e ho sempre avuto relazioni di coppia problematiche». Ci pensi di più, ora, ai terremoti? «Sono più cosciente di quello che potrebbe succedere, certo. Abbiamo parlato con diversi sismologi e non si tratta solo di un film di fantasia. Succederà, e potrebbe pro-

prio accadere come nel film, gli scienziati hanno lavorato con noi alla sceneggiatura ed è tutto verosimile. Anche se la tecnologia oggi permette di essere avvisati trenta secondi prima che un terremoto sprigioni la sua furia, ed è un progresso enorme, non c’è molto tempo per mettersi in salvo. Quindi è meglio essere pronti». Come reagiresti se accadesse davvero? «Ci ho pensato molte volte… Cosa farei? Aiuterei gli altri? Andrei nel panico? La verità è che non lo so». Hai usato una controfigura nel film? «Non sono io quello che pende dall’elicottero, non sono così pazzo. Ma sono proprio io in molte scene d’azione». Nel tuo privato c’è ancora molta... azione? «Quando ero giovane finivo spesso nei guai, sono stato arrestato più volte per le pazzie che facevo. Ora invece faccio una vita più tranquilla». Hai scelto di vivere a Miami: perché non Hollywood?

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QUANDO ERO GIOVANE SONO FINITO SPESSO NEI GUAI: ORA FACCIO UNA VITA PIÙ TRANQUILLA WWW.BESTMOVIE.IT

«Ho fatto l’università a Miami, mi piace la cultura di questa città, un po’ cubana e un po’ portoricana. Vivo a un’ora dal centro, a nord, in una zona dove si allevano cavalli e si vive in modo rilassato, nei ranch. Hai bisogno del contatto con la natura? «Ci sono periodi dell’anno in cui c’è troppa gente a Miami e allora non esco dal ranch, per stare libero da ansie tra gli animali». Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Bruce Willis… Ti senti uno di loro, di appartenere a quella categoria? «Loro erano all’apice della carriera quando io, nel 2000, mi affacciavo sul mondo del cinema. Mi hanno sostenuto e incoraggiato sempre. Sapevo che sarebbe stato difficile, non avevo studiato recitazione, quello che conoscevo l’avevo imparato sul ring, esibendomi ogni sera davanti a duemila persone. Sapevo anche che avrei fatto molti errori. Non avevo modelli, non guardavo a Schwarzenegger, Stallone o Willis per imitarli. Volevo solo farcela, in qualche maniera: ero disposto a lavorare in qualsiasi tipo di film, d’azione, drammatico o commedia. Sono sempre stato pronto a mettermi in discussione. Essere arrivato dove sono oggi è esattamente quello che mi interessava». Non ti stufi mai di allenarti? «No, ma per Hercules è stata davvero dura, e anche per il mio prossimo film, Central Intelligence, lo sarà. Ma non smetterei, è uno stile di vita. Senza esercizio fisico perdo il mio equilibrio mentale. C’è chi medita, chi fuma, chi cammina, l’importante è trovare qualcosa che calmi la mente, oltre alla vodka (ride, ndr). Sollevare pesi e correre è il mio metodo». Usi prodotti di bellezza? «Gli uomini che leggeranno qui probabilmente non sanno di cosa parlo, ma “esfoliare” la pelle è molto importante. E ricordiamo che anche la vodka rende più belli. Non sul corpo, però: nel corpo, mi raccomando (ride ancora, ndr)». Anche tu, come il protagonista di San Andreas, hai una figlia. Come ti comporti coi suoi fidanzati? «Non si tratta di trovare il modo di proteggerla dai corteggiatori. Si tratta di eliminarli dalla circolazione». Descrivici una tua tipica serata romantica. «Un ristorante, del vino, io che suono la mia chitarra, e infine... fare l’amore per sessanta secondi. No, non per tre ore».


Sopra il Golden Gate prossimo alla distruzione. Qui accanto Dwayne Johnson, che ha preso parte a quasi tutti gli stunt.

in caso di scossa evitate le porte, meglio stare sotto un tavolo robusto I sismologi sorridono di fronte a questi timori e spiegano che tale aumento in realtà è dovuto al miglioramento della tecnologia di rilevazione delle scosse. In ogni caso il sito ready.gov prepara i cittadini all’evenienza, dando consigli e suggerimenti. Un esempio: in caso di scossa meglio lasciar perdere gli antri delle porte e trovare un tavolo solido sotto il quale rifugiarsi, aggrappandosi alle gambe. «Importantissima è anche l’abitudine di tenere in auto un kit di sopravvivenza», ci dice Carla Gugino, diventata durante le riprese un’esperta, «una torcia e una radio

a pile, il necessario per il primo soccorso, un po’ di cibo e tanta acqua». SHAKE OUT E 3D Dal 2008 in California (ma anche in altre zone d’America e del mondo, compreso il Sud Italia) ogni anno si svolge lo “Shake Out”, una grande esercitazione che consente ai cittadini di essere preparati a questo genere di eventi. Il prossimo Shake Out si svolgerà il 15 ottobre e chi si sarà registrato compilando l’apposito form sul sito shakeout.org dovrà, ovunque si trovi, comportarsi come se un terremoto fosse in atto: abbassarsi, coprirsi, possibilmente rifugiandosi sotto un tavolo solido, e reggersi forte. Lo scorso anno parteciparono al Shake Out più di 10 milioni di persone nel mondo. Dopo aver visto in 3D lo sfacelo del terremoto probabilmente il numero salirà ancora.

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© GettyImages (1), Village Roadshow Pictures/New Line Cinema/Warner Bros. (7)

in California – e il 90% degli attori vive lì –, lo spettro del Big One è una minaccia costante. Non ci si pensa più di tanto, non si può vivere nel terrore, ma quando un film rappresenta in maniera così vivida quello spauracchio, be’, un certo effetto lo fa. Il sito earthquaketrack.com monitora il costante, inesorabile movimento della terra che circonda la faglia di Sant’Andrea. Nella giornata in cui scrivo si sono verificati 15 terremoti, 112 nell’ultima settimana, 490 nel mese e 6,825 nell’ultimo anno. Certo, per la maggior parte si tratta di scosse minime, ma sismi più importanti sono tutt’altro che inusuali. Di tanto in tanto qualche articolo allarmistico pretende di prevedere l’avvicinarsi del Big One come conseguenza dell’aumento delle scosse che si è registrato negli ultimi tempi. Ma si tratta davvero di un segnale dell’avvicinarsi dell’ora X?


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