Calimera 2025 laboratorio partecipato E.a.s.w. 6-7 marzo 2015
RE P O R T
Buongiorno
Calimera
Che cos’è lo scenario workshop?
il meccanismo...
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Cittadini operatori economici ESPERTI
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DECISORI
società
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economia innovazione ambiente
Sessione plenaria
Sviluppo di scenari +/-
Sessione plenaria
Saluti Metodo Scenario Ø
Reporter dal futuro Focus groups
Visione comune Suddivisione in 4 categorie
Sviluppo delle idee
Sessione plenaria
Chi, Cosa, Come Focus groups
Presentazione Idee Votazione Idee
Report unitario
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Lo scenario workshop è un meccanismo per favorire la partecipazione sociale nei processi di innovazione e sviluppo sostenibile, derivato dall’E.A.S.W. (EUROPEAN AWARENESS SCENARIO WORKSHOP), programma promosso dall’Unione Europea - Programma Innovation 1994, usato in centinaia di progetti nei paesi membri dell’UE, a diverso livello, su vari temi (es. welfare, urbanistica, Agende 21L, tecnologie informatiche, sviluppo locale, piani di sviluppo). L’obiettivo è quello di: • Favorire scambi di conoscenze, opinioni e idee tra cittadini, tecnici, politici, amministratori e rappresentanti del settore imprenditoriale; • Identificare e discutere l’identità e la diversità dei problemi e delle soluzioni, così come percepiti dai diversi gruppi di appartenenza; • Individuare visioni di cooperazione per definire un parco di azioni; • Promuovere il dibattito pubblico, all’interno della comunità locale, sui possibili scenari di pianificazione dello spazio, da diversi punti di vista.
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perchè “calimera 2025”? A cura di Città Fertile
Il laboratorio di progettazione partecipata Calimera 2025 è stato attuato attraverso l’utilizzo di una struttura metodologica ispirata a quella dell’European Awareness Scenario Workshop (EASW), adattata e contestualizzata alle esigenze specifiche, rinominata SCENARIO FERTILE. è stato condotto e ideato da CITTà FERTILE, per conto ed insieme al gruppo politico-culturale organizzato BUONGIORNO CALIMERA. L’obiettivo del laboratorio è stato quello di costruire uno scenario condiviso di valori e priorità operative per un insieme esteso di attori locali, affini per presupposti politico-culturali, uniti nella volontà di intervenire come protagonisti nella prossima stagione di governo locale, convinti di intraprendere un percorso comune. Un percorso comune che guarda con esplicito e immediato interesse anche alla costruzione di una piattaforma programmatica condivisa per la prossima scadenza elettorale del giugno 2015, e che in questo è rafforzata dalla presenza
di soggetti politici determinati (Partito democratico, Polemonta) e dall’individuazione della leadership (il candidato Sindaco Francesca De Vito); ma che si pone una prospettiva di azione locale ben oltre la scadenza elettorale, sia in termini temporali, che in termini di raggio d’azione effettivo, collocata nella volontà di stimolare e proporre nuove prospettive di cambiamento socio-culturale e tecnicoeconomico per il Comune di Calimera. Un percorso denso e inclusivo atto alla costruzione di uno scenario possibile di cambiamento e potenziamento della qualità della vita locale, come filo conduttore di specifiche azioni materiali e immateriali. Percorso di cui il laboratorio di progettazione partecipata CALIMERA 2025 si pone come atto fondante, nei contenuti e nelle forme. Nei contenuti, individuando un manifesto di obiettivi che descrivono lo scenario di cambiamento, che è anche un manifesto di valori in comune tra i soggetti locali coinvolti, e quindi si pone come presupposto 3
programmatico alle azioni di governo; ed individuando un sistema di azioniprogetto prioritarie e potenzialmente cantierabili. Nelle forme, individuando un metodo di lavoro e azione locale che sia momento simbolico ispiratore per l’azione di governo, fondato sulle pratiche di inclusione sociale e cittadinanza attiva, regolato ad ogni modo dalla netta distinzione dei ruoli che la democrazia rappresentativa presuppone e nella forte presa di coscienza della responsabilità di guida politica locale. A tal proposito è importante sottolineare che la scelta di un laboratorio del genere come atto fondativo nasce anche dalla convinzione che, proporsi per un ruolo di guida della comunità locale, significa anche assumersi il ruolo di ispirare visioni di cambiamento possibile e priorità di azione; per questo un percorso di progettazione partecipata e inclusione civica che parte dalla nostra visione, chiara e forte di Calimera.
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Il laboratorio CALIMERA 2025 ha raggiunto due risultati immateriali tra loro integrati e tre output materiali concreti cosi riassumibili:
RISULTATI
RISULTATI
IMMATERIALI
MATERIALI concreti
• Integrare le diverse anime politico-culturali che hanno fondato il movimento BUONGIORNO CALIMERA, partendo dalle loro visioni di futuro possibile e dai loro principi politico-culturali.
• VISIONE CONDIVISA DI OBIETTIVI/VALORI PER CALIMERA 2025. Un manifesto fondante l’azione politico-culturale di BUONGIORNO CALIMERA.
• Intessere le diverse anime politico-culturali con e dentro il tessuto esteso della cittadinanza attiva vicina per impostazione motivazionale e intellettuale, che si riconosce e si riconosce nel movimento BUONGIORNO CALIMERA.
• SISTEMA DI AZIONI/PROGETTI PER CALIMERA 2025. Un patrimonio di idee operative e priorità d’azione spendibile nel futuro imminente. • MICRO-GRUPPI DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA. Un sistema di relazioni umane intellettuali e professionali aggregate per piccoli gruppi di lavoro, forti di idee nate in comune e di obiettivi condivisi, e soprattutto atte a procedere attraverso forme autoregolate di progettazione partecipata, quindi predisposte ad integrare e allargare il gruppo di lavoro sui temi specifici. 4
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programma dei lavori
venerdì 6 marzo 2015
sabato 7 marzo 2015
15.15 Registrazione dei partecipanti (30’)
9.30 Apertura dei lavori - PLENARIA • Sintesi SCENARIO 2025 (20’) • Scelta di appartenenza ai gruppi: ECONOMIA, AMBIENTE, INNOVAZIONE, SOCIETà (20’)
15.45 Apertura dei lavori - PLENARIA • Saluti e introduzione: Francesca De Vito (15’) • Scenario zero e intro al metodo: Città Fertile (30’)
10.00 I progetti nei gruppi – 4 SPAZI DISTINTI • Scenario di dettaglio del gruppo specifico e scelta priorità di gruppo (10’) • Sviluppo individuale delle Idee (30’) • Presentazione idee individuali (20’) • Discussione e generazione dei progetti condivisi PRIMO TURNO (60’) • Discussione e generazione dei progetti condivisi SECONDO TURNO (60’)
16.30 Lavori di gruppo: visioni per il 2025 – 4 SPAZI DISTINTI • Reporter dal futuro: le interviste a coppia, i due scenari (15’+15’) • La costruzione degli scenari: Calimera 2025 (60’) • Scrittura collettiva della Visione Condivisa (15’) 18.30 La visione di futuro condivisa - PLENARIA • Il racconto delle 4 Visioni Condivise (30’) • La fusione degli scenari: i 4 quadranti della Visione Unitaria (30’)
13.00 Pranzo di comunità 14.15 Presentazione dei progetti - PLENARIA • Presentazione dei progetti (60’) • Votazione dei progetti (15’) • Individuazione referenti di progetto (30’) • Visione finale e chiusura dei lavori (30’)
Location sede dell’Unione dei comuni della Grecìa Salentina, piazza Del Sole Calimera (Lecce)
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Calimera 2025 laboratorio partecipato E.a.s.w. 6-7 marzo 2015
Buongiorno Calimera il futuro inizia ora
Buongiorno
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NOI CI SIAMO E SIAMO PRONTI!
Pronti ad incidere su quel territorio indefinito della pratica quotidiana, della vita sociale e istituzionale in cui “le carte” riacquistano un senso vero e le persone possono ritrovare lo spirito giusto per coltivare passioni e sentimenti mai sopiti, in una prospettiva di nuovo e di futuro bello e felice. In fondo la Politica, quella vera, è quella che stimola e fa nascere i grandi cambiamenti di tanti e tutti insieme. Una Politica invincibile perché consapevole di avere accanto tantissimi che sentono il bisogno di non dissipare un patrimonio preziosissimo, di riafferrare tante piccole e grandi ragioni per battersi per uno scopo giusto. Perché non servono “io” solitari, la vera sfida è quella di mettere in gioco un “noi”, un “noi” forte e paziente, attento e propositivo che faccia di Calimera un “bel posto”, un luogo accogliente ed emozionante, un paese che sa dove vuole andare. È vero, è una strada impegnativa ma NOI abbiamo iniziato a percorrerla! Francesca De Vito
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Buongiorno
Calimera
venerdì 6 marzo prima plenaria I lavori, dopo la registrazione dei partecipanti, iniziano nel primo pomeriggio di venerdì 6 marzo. I saluti iniziali sono di Francesca De Vito: “Buongiorno Calimera” è l’augurio a chi ha voglia di partecipare, a chi vuole mettersi in gioco, a chi non si arrende al declino della nostra comunità, a chi non si ferma a cercare le soluzioni alle emergenze ma guarda lontano, guarda un grande futuro e lo vuole costruire dal basso. Partecipazione è la parola chiave, perché niente cambia veramente se il cambiamento non parte dalla comunità. Rino Carluccio e Fedele Congedo di Città Fertile raccontano il laboratorio che sta per iniziare, l’origine e le opportunità dell’EASW, le sue possibili applicazioni in un ambito come quello di Calimera. A proposito di Calimera, eccola oggi, nel 2015, con le sue potenzialità e le sue derive, le glorie e le cicatrici del suo passato, le sue strade che non portano a nulla e quelle che lasciano sperare in un futuro diverso. È lo Scenario Zero. Da qui si parte. Per immaginare di poter raccontare tra dieci anni uno scenario completamente diverso. E per tracciare la strada che porta ad esso. I partecipanti si dividono in quattro gruppi in base alla categoria di appartenenza: cittadini, operatori economici, esperti, decisori. 8
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venerdì 6 marzo tavolo decisori
TAVOLO DECISORI
14 partecipanti rappresentativi del mondo politico amministrativo e più in generale legati ai processi rappresentativi/decisionali del territorio. Non partecipano solo cittadini calimeresi ma anche persone dei paesi limitrofi e di alcune realtà sovra comunali di cui Calimera fa parte (Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, GAL, Ambito socio sanitario). Divisi in 7 coppie, i partecipanti effettuano ognuno due viaggi nel futuro, il primo nella peggiore e il secondo nella migliore delle Calimera possibili tra dieci anni. In ogni
suto sociale che continua a sfilacciarsi perché chi lo amministra non cerca e non costruisce un senso dell’essere comunità, di un territorio sempre più svenduto, avvelenato e povero di capitale umano. Un paese dove il malcostume diventa prassi e questo viene silenziosamente subìto da una cittadinanza dormiente, sempre più esposto a rischi ambientali e con un’economia sempre più basata su un terziario senza futuro. La Calimera migliore è invece quella che si accorge del suo disagio e lo rifiuta, co-
coppia, chi ascolta il racconto del compagno, lo scrive. I racconti vengono poi condivisi e le parole chiave del peggior futuro possibile vengono appuntate su postit, ai margini di un grande tabellone diviso in quattro quadranti (cultura, economia, ambiente, innovazione). Saranno i nostri campanelli d’allarme, le gravi minacce che dobbiamo tenere sempre presente. I post-it raccontano di un paese che non si arresta sulla sua strada in declino, che continua a perdere e disperdere la propria identità culturale, di un tes-
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nosce le sue potenzialità e vuole sfruttarle al meglio. è una Calimera che parte dalle sue punte di diamante: la Festa dei Lampioni, la cultura e la tradizione grika, il Museo di storia naturale, i suoi boschi. Una Calimera che vuole conservare e rinnovare la sua identità ma che allo stesso tempo è pronta ad accogliere e integrare le differenze, che punta su un turismo di qualità, sulla cultura che fa economia a partire dal rilancio della Mostra del Libro. Una Calimera che non è un’isola nel vuoto ma un attore protagonista delle realtà po-
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venerdì 6 marzo tavolo decisori
sitive che la circondano e di cui fa parte; che sa sfruttare appieno le opportunità di sviluppo che vengono offerte dalla presenza della struttura universitaria. Un tema fondamentale del tavolo è quello urbanistico. Calimera è ferma al Piano di Fabbricazione da decenni; è necessaria e urgente una nuova pianificazione territoriale, adeguata alla realtà e all’idea di futuro che si vuole costruire; un piano urbanistico e paesaggistico che sia propulsivo come propulsiva deve essere tutta l’at-
scoperta e valorizzazione di antichi mestieri, magari messi in relazione da una rete di interessi reciproci. Ambiente torna l’esigenza di costruire “reti” di interessi per la difesa e valorizzazione del paesaggio, la chiusura pulita del ciclo dei rifiuti, la cultura del clima. Cultura istruzione e “infanzia motore” con uno sguardo particolare rivolto alle diverse abilità. Costruzione di una comunità accogliente. Valorizzazione delle esperienze sportive.
tività della PA e che punti ad alti obiettivi come la mobilità dolce, il piano del colore e l’agricoltura di prossimità. Nei 4 quadranti la Calimera del bel futuro viene così riassunta: Economia una Pubblica Amministrazione di alta qualità progettante, dotata di un regolamento dei beni comuni e capace di sfruttare le opportunità normative nazionali e comunitarie (l’articolo 24 della L 164 è solo un esempio); una microeconomia di comunità che si basa sulla ri10
Innovazione digitalizzazione del patrimonio cartaceo e orale in open data, alfabetizzazione informatica della cittadinanza, utilizzo degli strumenti informatici per una più proficua e profonda -integrazione tra cittadini e PA. Ma anche la riscoperta di antiche tradizioni – in primis quella edilizia – in una chiave innovativa. Lo slogan di questo tavolo: Calimera 2025, tutta un’altra storia.
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venerdì 6 marzo tavolo ESPERTI
TAVOLO ESPERTI
I quattordici partecipanti (ingegneri, commercialisti, esperti di comunicazione, imprenditori, gestori del museo, esperti informatici) sono suddivisi in sottogruppi da due. Ciascun gruppo dovrà individuare delle parole chiave da scrivere su post-it da apporre sul cartellone che descriveranno nel modo migliore e puntuale lo scenario catastrofico di Calimera dal quale partire per creare, subito dopo, lo scenario positivo. Questo lavoro riguarda quattro macrosettori: ambiente; cultura; economia e innovazione.
Visione catastrofica (individuata tramite delle parole chiave): AMBIENTE Cattiva gestione delle risorse; inquinamento ambientale; discariche abusive urbane ed extra-urbane; depauperazione delle risorse. CULTURA Basso livello di istruzione; scomparsa del griko e perdita della memoria sotto vari punti di vista (soprattutto culturale; privatizzazione totale della cultura; Chiusura dei musei; depauperamento culturale. INNOVAZIONE Impermeabilità al cambiamento; aree
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non coperte da internet; digital devide pubblico e privato. ECONOMIA Assenza giovani; invecchiamento; emigrazione; abbandono centro storico. Visione positiva CULTURA Partecipazione dei cittadini e rete di condivisione (non solo di identità, ma come tecnologia che supporti la condivisione). Idea: coerenza nell’agire e sviluppo ordinato di un paese. Il contatto con i cittadini deve essere continuo, anche dopo le elezioni, al fine di verificare ciò che viene realizzato. Da
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venerdì 6 marzo tavolo ESPERTI
questo discende la necessità di interagire con l’amministrazione. Non si deve immaginare una Calimera ex novo, ma utilizzare ciò che già esiste per renderla coerente con ciò che si intende fare (per es. linee del tronco dell’albero, che sono circolari ma non si incontrano mai; ogni parte della città deve seguire una sua linea curva che deve essere coerente; la storia di una città deve rappresentare tale coerenza nei vari settori). Rivitalizzazione del centro storico. Identità e riconoscibilità, anche dall’esterno, culturale partecipata. Incentivazione della Fiera del libro, per poi arrivare ad un Festival del cinema internazionale. Festa della cultura grika (si immagina una popolazione
poliglotta) e percorsi turistici. Ripartire dalle scuole, per la realizzazione di una scuola aperta, intesa anche come centro culturale. Viene proposto anche un ampliamento dell’offerta didattica, attraverso maggiori servizi e la possibilità di fare i compiti a scuola, per lasciare spazio al gioco ed alla famiglia. Interazione tra scuola e territorio anche per far conoscere ai bambini il territorio dove vivono. Creazione di una rete di operatori per lo sviluppo culturale e turistico, nell’ottica della creazione di una rete e di un calendario. Presentare la cultura anche come un prodotto.
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AMBIENTE Creazione di un centro di elaborazione dati ecologici presso il museo, la cui accessibilità deve essere aperta ai cittadini ed ai privati, e monitoraggio della qualità dell’aria (appare necessario quantificare e riciclare i rifiuti, perché diventino un vantaggio per i cittadini, anche incentivando la raccolta differenziata, per poi giungere ad una autosufficienza energetica). Condividere e fare sistema per una maggiore consapevolezza, anche pubblica. Sistemazione di tutte le strade e realizzazione di piste ciclabili (anche attraverso l’eliminazione dei marciapiede). Viene avvertita dal gruppo l’esigenza di abbattere le difficoltà di spostamen-
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venerdì 6 marzo tavolo ESPERTI
to nel Salento, mediante la creazione di servizi forniti dal Comune. Conservazione della tradizione ambientale, senza l’introduzione di elementi che collidano con l’ambiente o lo rendano differente. Salvaguardia delle costruzioni a volta, mediante censimento delle stesse, per evitare la demolizione e la ricostruzione, che spesso è in contrasto con l’ambiente (meno cemento, attraverso la ristrutturazione delle costruzioni che già ci sono). A tal fine, è necessario il costante controllo da parte degli organi preposti. Cura del verde pubblico, che deve essere non solo ampliato, ma anche valorizzato. Costituzione di un SIC (Sito di Interesse Comunitario).
ECONOMIA Incentivazione dei network per le aziende. Creazione di una rete di professionisti, che agiscono in un contesto sinergico. Riorganizzazione della filiera con attenzione alla produzione reale. Il terziario, riletto come un ritorno alla microimpresa, deve supportare il primario, che dovrebbe trovarsi al centro di tale sistema. Realizzazione di progetti life comunitari in cooperazione con il SIC. Sfruttamento dei fondi europei con l’individuazione di una persona addetta a rintracciare tali fondi, anche attraverso la creazione di un sistema comune con il quale i cittadini possono interfacciarsi per essere aggiornati sui progetti, per 13
poter anche partecipare agli stessi, e sulle opportunità nei vari settori in un visione programmatica. INNOVAZIONE Servizi pubblici integrati. Innovazione intesa come dialogo tra uffici pubblici. Sfruttamento delle nuove tecnologie (Calimera in fibra ottica), come ad esempio l’illuminazione a LED, in modo da far lavorare le imprese in un contesto innovativo (soprattutto nella zona PIP). Creazione di un ufficio dedicato ai musei (non far pagare l’IMU ai musei)
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venerdì 6 marzo tavolo ESPERTI
Dopo che ciascun componente ha raccontato la propria visione di Calimera e dopo averla riportata sui post-it, i quali sono stati attaccati su un cartellone, si sono raggruppate in aree tematiche le parole-chiave individuate nei quattro settori dai sottogruppi. Queste sono: valorizzazione risorse; riorganizzazione della filiera; rafforzamento della identità culturale; costituzione del SIC; mobilità efficiente e sostenibile; accessibilità dati; eco-sostenibilità socializzata; qualità urbana; offerta formativa, educativa e sportiva; programmazione culturale
condivisa; progetti life comunitari; incentivazione network di aziende; rete di condivisione materiale ed immateriale. Successivamente si è individuata la visione generale del gruppo degli esperti, che ha scelto quale proprio slogan “Fare rete valorizzando le risorse” e si è realizzato un cartellone di tale visione, dove si sono trascritti i concetti innanzi individuati e si è sintetizzata in poche frasi la visione catastrofica del gruppo. Queste 14
sono: inquinamento ambientale; cattiva gestione delle risorse; abbandono del centro storico; perdita della memoria; impermeabilità al cambiamento.
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venerdì 6 marzo tavolo OPER. ECONOMICI
TAVOLO
OPERATORI ECONOMINCI Nove i partecipanti del “gruppo economia”, rappresentanti differenti settori occupazionali, tra cui: sindacato, scuola, commercio, settore terziario, area ICT, cooperativa culturale. Nella fase denominata “Reporter dal Futuro” i cittadini si sono divisi in coppie e ognuno ha raccontato al compagno la propria visione dello scenario futuro relativo a Calimera 2025, connotato prima negativamente e poi positivamente. Lo scenario negativo prefigura un paese nel suo complesso molto trascurato, in cui prevale un decadimento delle infrastrutture, uno spiccato degrado del patrimonio culturale con relativo abban-
dono delle sedi destinate alla cultura (musei, cinema, associazioni) e un forte inquinamento ambientale, che ha come conseguenza l’aumento dell’incidenza tumorale; la perdita dei rapporti sociali diretti (sostituiti da una comunicazione mediata dalle nuove tecnologie); lo spreco delle risorse e la perdita delle fonti rinnovabili; la mancanza di politiche di incentivo, in particolar modo per i giovani; la scomparsa delle tradizioni e conseguente perdita del senso di appartenenza sociale, un alto livello di corruzione, l’assenza dei servizi primari, la predominanza del lavoro irregolare, la scomparsa del settore artigiano, povertà diffusa, fuga di talenti.
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Dopo aver elencato i tratti dello scenario negativo, si è passati ad immaginare lo scenario positivo. Sotto il punto di vista AMBIENTALE, è emerso un paese in cui prevale la presenza e il corretto utilizzo delle energie rinnovabili, in cui gli edifici pubblici dispongono di dispositivi fotovoltaici, sono diffusi gli incentivi all’ecologia e le fonti di inquinamento esistenti vengono fortemente ridotte se non del tutto eliminate. Questo prevede la scomparsa della centrale a biomasse e il blocco di eventuali nuovi progetti che possano in qualche modo prevedere un aumento dell’inquinamento ambientale. E ancora, vengono prefigurati progetti
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venerdì 6 marzo tavolo OPER. ECONOMICI
di valorizzazione dell’agricoltura sostenibile, massimi livelli di raccolta differenziata, la tutela dei boschi e la creazione di percorsi naturalistici al loro interno, una maggiore cura del verde pubblico (in particolare della “Villa comunale”), una maggiore presenza di zone verdi diffuse all’interno del paese e, come presupposto a tutto questo, una maggiore consapevolezza del modo corretto di fruire gli spazi. Infine, una scuola più sicura grazie a servizi di manutenzione periodica, il riutilizzo degli edifici inutilizzati (piuttosto che la costruzione di nuove strutture e l’occupazione selvaggia di suolo), il recupero del centro storico.
Dal punto di vista ECONOMICO, si immagina una distribuzione equa dei capitali; una buona gestione delle risorse comuni, un buon utilizzo dei fondi pubblici, l’affermazione del turismo sostenibile; il ritorno all’agricoltura e la creazione di un mercato rionale con prodotti biologici e a km0, tra cui la patata dolce, coltivazione tipica della zona, ma di cui si è persa la tradizione; il ripristino dei vecchi mestieri, in particolare delle attività artigianali, e la previsione di percorsi di formazione giovanile in tale direzione; incentivi all’occupazione; forme di cooperazione tra i vari attori economici e sociali del territorio; attività economiche fiorenti; 16
regolamento dei lavori pubblici. Sotto l’aspetto CULTURALE, lo scenario positivo prevede, l’affermazione di una cultura basata sulla comunicazione e la condivisione delle scelte prese dall’amministrazione, all’interno di un più generale trend di trasparenza, che vede come centrale il sito web del Comune immaginato come piattaforma aperta di dialogo tra cittadini e amministrazione; la presenza diffusa di spazi di aggregazione sociale e culturale; la valorizzazione dei beni culturali materiali (chiese, musei, elementi paesaggistici) e immateriali (tradizioni, in particolare recupero del griko).
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venerdì 6 marzo tavolo OPER. ECONOMICI
Per quanto riguarda l’aspetto dell’INNOVAZIONE, è prevista la presenza di una rete veloce in fibra ottica e il wi-fi in un’area vasta del paese; dispositivi che consentano una migliore agibilità e fruizione degli spazi da parte di persone con disabilità; dispositivi utili al miglioramento della qualità ambientale; maggiore sicurezza e sistema innovativo per la scuola. Il motto o lo slogan che rappresenta gli output emersi dal gruppo economia è: Pensare al futuro imparando dal passato.
Le chiavi di lettura del futuro sono le seguenti: costituzione di una rete e organizzazione delle associazioni; luoghi di aggregazione socio/culturale; sicurezza e sistema innovativo della scuola; trasparenza e comunicazione; valorizzazione delle tradizioni; recupero del griko; rete unificata partecipativa; adeguamento strutturale edifici pubblici; uso corretto dei mezzi di comunicazione nel turismo; rete wi-fi + rete veloce fibra; illuminazione pubblica LED; regolazione e buona gestione fondi pubblici; recupero antichi mestieri; eco-sostenibilità; valorizzazione dei 17
boschi e nuovi percorsi storico-culturali; cura degli spazi verdi e creazione verde pubblico attrezzato; corretto uso energie rinnovabili; recupero degli edifici del centro storico. Le minacce previste sono: la corruzione, lo spreco delle risorse, l’assenza di rete tra gli attori; la mancanza di amministratori lungimiranti.
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venerdì 6 marzo tavolo cittadini
TAVOLO cittadini
Dalle visioni individuali alle visioni altrui: Progetto: slegarsi dall’immediato e cercare di fare un viaggio immaginario nel 2025. La visione ci propone una Calimera catastrofica ed una funzionale e bella. I cittadini si presentano, ciascuno nel ruolo che ricopre all’interno della società. Sono invitati a raccontarsi, raccontare se stessi nel 2025 attraverso uno scenario utopistico. Trovare ciò che rende Calimera un paese migliore. Si confronteranno a coppie e l’uno verrà raccontato al tavolo della società attraverso lo sguardo dell’altro, passando attraverso le sue esigenze le
sue prospettive e le sue priorità. Saranno chiamati ad amalgamarsi, a trovare un punto di incontro che li unifichi e li rappresenti come coppia di lavoro. Nello scenario catastrofico emerge una grave inefficienza dei servizi, a partire dai trasporti e dai collegamenti con i Paesi vicini. Chi è senza automobile è tagliato fuori. Si ha poco tempo per le proprie passioni; si lavora tanto per aver poco; la disoccupazione raggiunge livelli altissimi, anche per lo scarso aiuto dell’amministrazione e l’assenza di strutture a supporto del lavoro. Non si prendono in considerazione 18
opportunità come gli incentivi europei che potrebbero far prendere aria al paese. Si è attaccati al passato, tanto da non innovarsi più. Il centro storico è abbandonato, è scomparsa la cultura grika, come sentimento, il cinema è chiuso, la cementificazione si è impadronita di Calimera, così come è accaduto anche per le centrali, fonti di costante inquinamento. Manca il senso civico, si fanno gli interessi dei pochi; i deboli non sono presi in considerazione. Non ci sono iniziative. Lo spreco è evidente, così come la decadenza e l’indifferenza. I giovani emigrano, in cerca di nuova fortuna.
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venerdì 6 marzo tavolo cittadini
Calimera 2025 nella visione migliore, quella dello scenario positivo, viene raccontata come un paese che: Dal punto di vista dell’ambiente rivaluta l’importanza degli animali, che ha risolto il problema del randagismo; un paese immerso nel verde, senza centrali, che fa, della manutenzione delle isole verdi urbane, un punto di forza da collegare alla zona extraurbana. Una grande pista ciclabile che attraversa il paese e che porta da questo verso il mare e verso i paesi limitrofi. L’assenza di barriere o di dissesti del manto stradale. Una grande rete di trasporti elettrici, una Calimera
che sposa ambiente ed innovazione, nella quale l’efficienza energetica, ad esempio l’illuminazione al LED, si unisce allo sviluppo e alla creazioni di oggetti con materiali di recupero. Un paese ecosostenibile che predispone soprattutto strutture innovative vicino alle diverse esigenza, ai bisogni dei diversamente- fortunati. Il wi-fi è gratuito ed è alla portati di tutti. Nel campo della Cultura Calimera valorizza le vecchie strutture, dai frantoi ipogei, alle ex fabbriche di tabacchi, alla casa di V. D. Palumbo, le fa divenire strutture funzionali alle nuove esigenze. 19
Il vecchio che incontra il nuovo per agevolare un posto che fa del suo territorio l’economia portante. Si ha più tempo da dedicare alle proprie passioni ed alla terra, alla coltivazione. I prodotti della terra sono merce di scambio. La cultura del passato che si interseca col presente, dove la scuola è anche attività extracurriculare, dove l’università della terza età viene frequentata dai più, dove i tamburelli e le pizziche sono un patrimonio inestimabile, ma lo sono altrettanto nuove forme di cultura. La festa dei lampioni è UNICA. Svincolata dal termine “sagra”. La festa dei “Cranari”
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venerdì 6 marzo tavolo cittadini
è un monumento costruito ad orgoglio del paese. Si prende atto del passato, ma non si rimane incatenati. Calimera cresce anche e soprattutto grazie al turismo culturale. Calimera vive anche d’estate. L’associazione Tommasi svolge un’attività trasparente e promuove l’attività agro-economica. Calimera si autosostiene e si autopromuove. Vive di scambio intergenerazio-
nale. Calimera è bella da vedere e da vivere! Il tavolo della società si confronta. Le chiavi per il futuro sono: più verde diffuso, zona dei parchi attiva, città più efficiente, mobilità sostenibile, più fruibilità e pari opportunità, wi-fi accessibile, strade sicure, community, scambio intergenerazionale, recupero originalità feste, iniziative estive, scambi
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con Grecia, turismo culturale, creazione di contenitori culturali, educazione ambientale e civica. Le fragilità e le minacce riguardano, invece, l’emigrazione giovanile; Calimera è vista come una città della monnezza. Vige l’individualismo. Calimera innovat(t)iva ecco il motto di visione della nuova Calimera!
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Calimera
venerdĂŹ 6 marzo seconda plenaria
Ciascun tavolo ha elaborato le visioni per il 2025 in 4 spazi distinti. Si procede allora alla riunione Plenaria: In questa assemblea, alla presenza di tutti i partecipanti si costruisce la visione di futuro condivisa
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Cittadini operatori economici ESPERTI
cultura
plenaria
DECISORI
economia innovazione ambiente
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Calimera
educazione alla lettura
promozione ambientale
scuola aperta al territorio la scuola di tutti e per ciascuno
recupero del buon senso condivisione materiale e immateriale
manutenzione verso le diversificate abilità fattori complessi
trasparenza e comunicazione fra PA e comunità
sito HUB comunale innovativo di comunità
identità culturale partecipata
riconoscibilità dall’esterno e dall’interno
programmazioni culturali a più voci riuso
strutture abbandonate per politiche giovanili
il Griko nella scuola dell’obbligo
rafforzamento rapporti Italia-Grecia
Cinema Elio potenziato H24
gestione coordinata dei rifiuti
la cultura del clima
etica energetica
patti di cambiamento climatico
rifiuti zero e chiusura ciclo rifiuti
senso di apertura accogliente
feste brand
cultura grika festival del libro festa dei lampioni
corretta gestione delle energie rinnovabili
zona parchi attiva strategia della PA
agro-economia di prossimità valorizzazione dell’agricoltura sostenibile
calendarizzazione coerente
CULTURA
valorizzazione dei boschi e del verde
reti per il paesaggio
eco-sostenibilità
festival d’identità
originalità delle feste
+ verde pubblico diffuso e curato
riconversione biologica
farmacia comunale
AMBIENTE
viverlo correttamente
bosco di Calimera: triangolazione della viabilità territoriale
mobilità dolce
agricoltura biologica collettiva
uso sostenibile terre e orti urbani
E A S W
senso di sesponsabilità amministrazione dei beni condivisa
6-7 marzo 2015
wifi pubblico e accessibilità
convolgimento social
rete unificata partecipativa capitale collaborativo degli abitanti
PA e cittadinanza digitale
comunità narrante
feste QRcode per beni di comunità
digitalizzazione del patrimonio in open data su piattaforma pubblica
web e agevolazioni di accesso spin off
innovazione della tradizione tecnica
mobilità sostenibile
valore delle feste festa dei lampioni
cicloturismo
turismo sostenibile
archivi narrativi
turismo culturale fruizione dei frantoi ipogei
TPL elettrico collegamenti stagionali con i paesi vicini
PA di qualità progettante
innovazione nella comunicazione del turismo locale
saper progettare
cultura del bello
intercettare risorse
regolamentazione uso risorse comunali e fondi pubblici
nuova formazione su efficientamento edilizio
http://goo.gl/SDzdux
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valorizzazione del settore primario
riorganizzazione della filiera
marketing territoriale d’esportazione identitaria di comunità
lenta/dolce
community
capitale sociale
ECONOMIA
fare pratiche
per diverse abilità
regolamento dei beni comuni
aumento del calitale con modalità premianti solidali
INNOVAZIONE
pari opportunità e fruibilità
accessibilità di luoghi e strutture
valorizzazione risorse ambiente-cultura
recupero dei saperi e dei mestieri
terziario di supporto al primario formazione
transition town
visibilità per aggregazioni e partenariati
ritorno alle patate dolci
GAS e mercato micro rionale artigianato
Fondazione Tommasi terre incolte ai giovani
stakeholder e associazioni
reti per l’economia locale
censimento delle risorse progettanti di territorio
analisi dinamica degli interessi e degli stakeholder comunità di pratica
anagrafe di comunità
rete percorso naturalistico
pulizia
nuovi spazi
comunità
visione condivisa
CITTA FERTILE
NO cemento
monitoraggio della qualità dell’aria
consumo zero del suolo urbano
rafforzamento dell’ identità
summer school
Scenario Fertile
riuso degli edifici
reti
Calimera vissuta d’estate
il futuro è ora.
recupero centro storico
villa comunale fiorita verde in Piazza Sole
eliminazione fonti inquinanti
proteggere la salute
reti fra associazioni
tradizioni popolari perpetue
2025
blocco alle centrali
spazi = luoghi aggregativi
il motore dell’infanzia inclusiva
sicurezza della scuola
led
teatro sperimentale implementazione museale
scambio intergenerazionale
sistema innovativo d’insegnamento
città efficiente
ostello
i valori stranieri
formazione
operatori economici attivi cooperanti
partenariati per progetti comunitari network aziendali
cura
Buongiorno
Calimera
sabato 7 marzo All’inizio del secondo giorno di lavori si costituiscono dei nuovi Gruppi misti con identità diverse che sono chiamati a scegliere e curare progetti da far diventare realtà. Cultura infanzia inclusiva, con diverse abilità e diverse strutture. Rafforzamento rapporti e recupero strutture. Scambio intergenerazionale. Forti reti tra associazioni. Economia Marketing territoriale di esportazione per una città in evoluzione, le risorse sono censite, si progetta il territorio. Portatori di interesse e competenze. Innovazione social e pratiche per il coinvolgimento. Cura particolare delle pari e sociali opportunità. Digitalizzazione del patrimonio. Senso di responsabilità e appartenenza. Capitale collaborativo tra gli abitanti. Ambiente forte cultura del clima, rifiuti zero. Monitorata la qualità dell’aria. Corretta gestione delle energie rinnovabili, reti per il paesaggio. Si recupera il centro storico. Nello “spazio ambiente” le priorità che emergono dal confronto tra i partecipanti ed i loro rispettivi progetti sembrano abbracciare unitamente argomenti quali verde di qualità, pianificazione urbanistica, risparmio e corretto utilizzo delle risorse, rivalutazione dei boschi. I progettisti si uniscono in gruppo per aree di interesse e realizzano 5 progetti concreti, focalizzando idee, attività, attuatori, partner, tempi e costi per ciascuno di essi. Giunti in plenaria finale ogni capogruppo presenterà il progetto al quale ha lavorato. 23
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Sabato 7 marzo Cultura
ambito cultura
All’interno del gruppo CULTURA si sono formati due sottogruppi, che si sono dedicati alla realizzazione di due diversi progetti. Primo progetto: “Il cinema-luogo” Il progetto portato avanti dal primo gruppo ha avuto come oggetto la valorizzazione di un contenitore culturale già presente nel paese, il “Cinema Elio”. L’idea guida è la trasformazione del cinema in un “cinema luogo” di movimentazione culturale. L’obiettivo perseguito dal progetto è quello dimettere a disposizione dei cittadini un luogo non confinato, ma aperto, per lo svolgimento di attività socio-culturali.Si prevede,
inoltre, che il cinema riesca a superare la forma di finanziamento pubblico attuale, arrivando al raggiungimento di una totale autonomia economica. Per raggiungere questo obiettivo si prevede di sfruttare la struttura non solo nelle ore serali ma anche in quelle diurne. La funzione principale del cinema rimane invariata, cioè l’intrattenimento (e non solo), grazie alla trasmissione di film d’autore, ma al contempo vengono aggiunte alcune attività, finalizzate al finanziamento e alla sostenibilità a lungo termine della struttura. Riguardo alle azioni da portare avanti è previstala creazione di una banca dati multimediale delle immagini e
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della memoria del paese, un punto vendita specializzato (libreria dedicata al cinema), una sala prove, produzioni cinematografiche, un caffè letterario – con annesso spazio dedicato a mostre, l’istituzione di una sede di consulta permanente per le associazioni locali, convenzioni rivolte a studenti e particolari categorie (cine-card), la creazione di un’officina di spettacoli, la predisposizione di una regolamentazione per l’apertura a soggetti terzi (come feste di convegno, ecc.). Le parole chiave del progetto sono: cultura partecipata, inclusione, reti territoriali. Tra gli attuatori: il comune di Calimera, la
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Sabato 7 marzo Cultura cooperativa di gestione attuale insieme ad altri soggetti. I beneficiari del progetto sono: anziani, bambini, artisti, giovani. I link e i riferimenti utili per la realizzazione:il progetto della cooperativa Kama, Azzurro Scipioni (cinema della capitale, riferimento per capire come funziona un “cinema-luogo”). Tra i partner del progetto: Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Università del Salento, Apulia FilmCommission, Cinema del Reale, Istituti Comprensivi, eventuale apertura ad altre partnership. Tempi e Costi previsti per la realizzazione: si partirà dal rinnovo della convenzione in atto; un anno è il tempo previsto per la creazione della prima rassegna. Secondo progetto: “La scuola ovunque” Il secondo gruppo di lavoro ha proposto un progetto dedicato alla scuola, basato sull’idea di una scuola di tutti come spazio aperto alla comunità. Accoglienza, inclusione, promozione, le tre paro-
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le chiave della proposta, che ha come obiettivo il recupero del patrimonio identitario locale attraverso la cooperazione in rete tra scuola e portatori di competenze (comunità di pratica) per l’apprendimento dappertutto. Pubblica amministrazione e scuola sono i partner previsti, mentre tra i beneficiari, stranieri, anziani, bambini e ragazzi. Le azioni previste sono, la creazione di laboratori, una “summerschool” di socializzazione e potenziamento annuale, il potenziamento delle pratiche del leggere, scrivere, contare. E ancora, l’integrazione culturale e il superamento dei disagi, la terza età in apprendimento continuo, lo scambio tra generazioni, il recupero di mestieri e tradizioni. Tra i partner, Grecìa Salentina, cooperative di comunità, associazioni culturali e aps.
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Sabato 7 marzo economia
ambito
economia Dodici partecipanti al laboratorio scelgono l’ambito dell’economia per sviluppare progetti concreti, focalizzando quindi l’attenzione sulle parole chiave che il giorno precedente erano state collocate in questo ambito, quindi: marketing territoriale, conoscenza delle risorse disponibile, capacità di progettazione territoriale, coinvolgimento dei portatori di interessi e di competenze. Ognuno dei 12 partecipanti sviluppa un proprio progetto scegliendo uno dei concetti chiave di cui sopra. Già nel racconto dei singoli progetti emergono delle questioni fondamentali e comuni, prima fra tutte l’esigenza basilare e improrogabile di conoscere,
censire e monitorare tutte le risorse produttive del paese, per poi magari riuscire anche a metterle in rete. E ancora: puntare su cultura e turismo senza però dimenticare il settore secondario, quindi valorizzare le potenzialità di Via Costantini e delle strade dei boschi ma senza dimenticare la zona PIP (attualmente in un degrado a tutto tondo). In tutti i progetti, dove più dove meno, la PA ricopre un ruolo fondamentale. I progetti singoli vengono poi avvicinati per assonanza di idee guida e di parole chiave e i 12 singoli progettisti diventano così 5 squadre che realizzano e portano in plenaria i seguenti 5 progetti.
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Idea Guida: Lavoro minimo di cittadinanza. L’obiettivo è creare politiche attive per il lavoro e coniugarle con politiche di inclusione sociale. L’azione di progetto immediata è l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dei comuni pugliesi grazie all’accordo dello scorso anno tra Regione Puglia e sigle sindacali. Queste risorse (che l’attuale amministrazione comunale non ha preso in considerazione) danno ai comuni la possibilità di coinvolgere specifiche categorie di persone (beneficiari sono quindi in primis disoccupati e cassintegrati) in lavori di pubblica utilità. I partner di questo progetto sono quindi la Regione Puglia e
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Sabato 7 marzo economia i sindacati che hanno siglato l’accordo. I punti forza di questo progetto sono i tempi di attuazione (si può attivare già domani) e i costi praticamente pari a zero per la PA. Idea Guida: Rilancio del settore secondario e riqualificazione della zona PIP. L’obiettivo, perfettamente descritto dall’idea guida, si può raggiungere attraverso queste azioni di progetto: il recupero delle somme non corrisposte al comune da alcuni acquirenti di terreni nella zona PIP; l’investimento di tali somme per la riqualificazione dell’area; l’incentivazione all’apertura di nuove attività attraverso dei benefit. Gli attuatori del progetto saranno quindi l’amministrazione comunale in primis, ma anche gli altri enti locali e gli imprenditori; i beneficiari saranno soprattutto gli operatori economici del settore manifatturiero ma, per ovvia conseguenza, tutti i cittadini. I tempi di realizzazione previsti sono circa due anni e il costo del progetto è pari (o vicino) a zero, in quanto verranno totalmente impiegate le somme recuperate da parte della PA. 27
I partner del progetto sono le associazion i di categoria. Idea guida: Marketing territoriale. L’obiettivo è la creazione di un brand condiviso, alla cui realizzazione sarà chiamata a partecipare tutta la cittadinanza, capace di promuovere il “marchio Calimera” e di creare un ritorno economico oltre che d’immagine. Le azioni di progetto partono quindi dalla creazione di un laboratorio artistico partecipato perché tutta Calimera deve essere coinvolta nella realizzazione del suo brand. E ancora: creazione di itinerari turistici e culturali nei quali spendere prioritariamente il brand. Importante in questo come in tutti e cinque i progetti di questo tavolo, è il censimento delle risorse esistenti. Gli attuatori di questo progetto, oltre alla PA, saranno gli operatori economici, le associazioni e gli esperti di comunicazione presenti sul territorio. Tempi e costi stimati del progetto: circa un anno e circa 50 mila euro.
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Sabato 7 marzo economia Idea guida: Censimento e rete delle risorse.
Idea guida: creazione di una cooperativa di comunità.
Se l’obiettivo è la creazione di una piattaforma “vivente” che censisca e metta in rete le risorse materiali e immateriali della comunità, le azioni di progetto partono senza dubbio dalla individuazione delle realtà interessate. A seguire: l’informazione e l’incentivazione alla partecipazione attiva; l’inserimento di tutti i dati ben catalogati in una piattaforma pubblicamente fruibile; la pubblicazione sulla stessa di bandi e concorsi pubblici e di finanziamenti; il monitoraggio costante dei punti precedenti. Gli attuatori del progetto: innanzi tutto l’ufficio tecnico del comune – supportato da consulenze esterne – indirizzato dall’azione politica dell’amministrazione comunale. I partner: i singoli cittadini, le associazioni di cittadini e di categorie, l’Università, il Museo. I tempi di attuazione vanno da 3 mesi (per iniziare il lavoro) a infinito perché il progetto continuerà a svilupparsi e ad evolversi su se stesso. I costi sono stimati intorno ai 30 mila euro e le risorse possono essere reperite attraverso bandi comunitari sulla cittadinanza attiva.
Gli obiettivi che la creazione di una cooperativa di comunità può raggiungere sono molteplici: creare occupazione prima di tutto e magari crearla di un certo livello. Per esempio coinvolgendo i soggetti deboli e le classi meno agiate, recuperando spazi e strutture pubbliche sottoutilizzati, riscoprendo e valorizzando antiche tradizioni.
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Le azioni di progetto non possono non partire dalla costituzione della cooperativa, la quale dovrà essere poi capace di creare opportunità di lavoro e di mettersi in rete con realtà simili che operano nel territorio. Gli attuatori saranno quindi soggetti privati (cittadini, associazioni, imprese) ma la PA può e deve avere un ruolo fondamentale, innanzi tutto fungendo da stimolatore e poi da garante. Le scuole sono un partner ideale per questo progetto.
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Sabato 7 marzo innovazione
ambito
innovazione Ciascun partecipante (6) sceglie l’ambito all’interno del quale lavorare per la creazione di progetti tematici. Ciascun componente questo gruppo inizia a lavorare per la redazione di un progetto relativo al tema scelto tra quelli indicati sul cartellone (sottoambiti ricavati il giorno precedente in base alla visione generale). Dopo mezz’ora di lavoro individuale, ciascun partecipante espone il proprio progetto, ed in particolare:
Primo progetto: Sistema di infrastrutture e strade – smart-city. Migliorare la qualità delle strade, non solo dal punto di vista del manto stradale, ma anche del confort visivo (ad oggi nullo) e della pubblica illuminazione, anche attraverso la programmazione degli interventi sugli impianti fognari e i sottoservizi. L’urgenza di tali interventi riguarda la zona dove si trova la chiesa della Madonna della Fiducia, dove vi è una scarsa qualità urbana. I costi ed i tempi per la realizzazione di tale progetto sono elevati; si potrebbero intercettare dei fondi per la riqualificazione della rete urbana.
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Inoltre, appare necessario sostituire tutti i corpi illuminanti del paese con dei corpi a LED, con conseguente abbattimento dei costi di illuminazione (ad oggi molto alti) e realizzare una gestione dell’intero sistema di illuminazione tramite APP e con degli orologi astronomici. Per ottenere ciò, l’amministrazione dovrebbe incaricare una società non solo per la manutenzione del servizio, ma anche per la gestione dello stesso attraverso delle informazioni che arrivano direttamente ad un sistema operativo computerizzato oppure la p.a. potrebbe mettere degli standard degli interventi, con delle finestre temporali da far rispettare scrupolosamente dall’impresa incaricata.
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Sabato 7 marzo innovazione
Tale progetto è realizzabile in poco tempo e con costi modesti per la p.a. In sintesi: Parole chiave: sistemazione infrastrutture e strade – smart-city. Obiettivo: qualità urbana e benessere visivo; coinvolgimento dei cittadini alla premialità; sicurezza; Azioni: efficientamento luminoso e telegestione; manutenzione manto stradale e verde urbano; ripensare la viabilità; app per la segnalazione di inefficienza del manto stradale; Attuatori: p.a. e parteners privati. Beneficiari: cittadini. Costi bassi e tempi rapidi per alcuni progetti (illuminazione) e lunghi max 5 anni.
Secondo progetto: Creazione di una struttura riabilitativa (Opportunità e fruibilità per le diverse abilità). Costruire una struttura riabilitativa, magari accanto al già esistente centro per i disabili, utilizzando i fondi europei 2014-2020, utilizzando i soggetti che prestano in nero la loro attività in questo settore, in modo da avere una struttura gestita da giovani e finanziata dal Comune. I beneficiari sono tutti i cittadini. Questo è uno dei progetti presentati e condivisi in plenaria.
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Terzo progetto: Smart Calimera. • Capitale sociale e smart city. Creazione di una struttura tipo coworking, cioè di uno spazio condiviso per la fruizione di servizi e la realizzazione di uffici predisposti per favorire la circolazione di idee, attraverso una Srl partecipata al 51% dal Comune e per il resto da cittadini, società private e professionisti. Si potrebbero utilizzare, a tal fine, gli attuali spazi in disuso. In questo modo verrebbero coinvolti soprattutto i giovani, che avrebbero a disposizione una biblioteca multimediale. Si ritiene necessario predisporre un provvedimento vincolante per
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Sabato 7 marzo innovazione
tutte le amministrazioni che si susseguono, anche per garantire la relativa gestione. Partners: università ed enti preposti. Reperimento di fondi europei. • Digitale per tutti ed opendata e Wiki Calimera. Creazione di un canale informatico facile per far sì che i cittadini possano segnalare qualsiasi problema direttamente e rapidamente. Questo permetterebbe di gestire in modo migliore le risorse, che potrebbero così essere indirizzate e destinate in modo intelligente. Tale progetto si potrebbe realizzare anche attraverso la creazione di un registro elettronico per ciascun cittadino, dove sono reperibili le informazioni circa i livelli di fruizione dei servizi, al fine anche di individuare i cittadini attivi dal punto di vista solidale per procedere ad un detassazione sulla base della loro partecipazione alla realizzazione del bene comune.
• Capitale sociale, intesa come grande risorsa per tutti e per la p.a. Amministrazione condivisa dei beni comuni. L’idea è di superare l’attuale anestesia dell’attivismo partecipativo, attuando in tempi ridotti (min. tre mesi max un anno) un regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, anche in un’ottica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, al fine di riorganizzare i tempi, i luoghi, i servizi e gli spazi in funzione dell’esigenza reale dei cittadini. Tale progetto si potrebbe realizzare riprogettando gli spazi di vita e di lavoro della comunità, che sono dei cittadini e devono essere utilizzati per i cittadini, con un costo pari allo zero, ma con la presenza di una forte volontà politica. Obiettivo: mirare ad accrescere il senso di comunità.
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In sintesi: Parola chiave: smart Calimera. Capitale sociale, inteso come regolamento dei beni comuni (spazio, tempo e città), anche in base all’art. 24 L. 164/14 (premialità). Luogo: spazi co-working, inteso come condivisione di servizi e contaminazione degli stessi, magari anche aggregandosi. Luogo fisico: valutazione di alcuni immobili sfitti presenti nel paese. Educazione digitale; alafabetizzazione a livello di coding; i ragazzi da fruitori diverrebbero produttori di tecnologie; Innestare nel sistema smart tutti i servizi, ad esempio illuminazione smart; trasferimento d’innovazione e spin off. È un’operazione di trasparenza e si fornisce uno strumento di supporto decisionale. Costo molto basso, ma dotazione dei materiali necessari; opportunità di investimento per i privati.
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Sabato 7 marzo Ambiente
ambito ambiente
Il primo progetto ad essere presentato segue l’idea guida “Ripuliamoci- comitato verde”. I suoi obiettivi riguardano il monitoraggio dell’aria, la socializzazione delle attività di controllo unita ad una massiva sensibilizzazione degli individui, l’individuazione degli agenti inquinanti e delle micro- discariche abusive. Il piano di azione richiede l’acquisto privato di campionatori passivi, l’installazione di centraline, la costituzione di un comitato di controllo e sensibilizzazione, un report ogni 15 gg,
con diffusione a mezzo stampa e social. La condivisione viene attuata utilizzando l’idea degli orti urbani condivisi, flash mob, eventi e cene per reperire i fondi necessari allo sviluppo del progetto. L’attuatore principale è un comitato spontaneo che si serve di partner quali P.A. ed agenzie di controllo come ARPA e ASL. Tutta la cittadinanza beneficia della riuscita di questo progetto. Il secondo progetto imposta la rivalorizzazione dei boschi come idea guida. L’obiettivo che si assicura di
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perseguire è la rivalutazione dell’area dei boschi, attraverso un suo uso sostenibile, partendo prima da una perimetrazione tecnica di una futura area SIC. Ciò fatto, vi è il riconoscimento istituzionale di tale aree e la sua programmazione ad attività ricettive, ricreative, formative e didattiche. I cittadini vengono sensibilizzati con un evento aperto alla cittadinanza, nel quale, quest’ultima, verrà a conoscenza della creazione di una pista eco turistica per l’osservatorio e di un corridoio ecologico che funge da cerniera tra urbano ed extraurbano.
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Sabato 7 marzo Ambiente
Grazie al partenariato con il Museo di scienze naturali del Salento e con l’Università del Salento, vengono svolte attività e laboratori di ricerca (zoologia, botanica ed ecologia). Si crea un brand che rappresenti e pubblicizzi i prodotti genuini coltivati in tale zona. Si istituzionalizza una cooperativa di esperti che monitori la qualità dell’aria. Si calendarizza mensilmente ogni evento didattico e formativo, con possibilità di partecipazione sia degli enti del territorio calimerese (ad esempio istituti comprensivi) sia per quelli “ fuori le mura”. A beneficiarne è la cittadinanza, grazie anche all’utilizzo di fondi europei. I tempi di attuazione sono stimati in 24 mesi, con attività da far partire nell’immediato. L’idea guida del terzo progetto riguarda il risparmio energetico e lo sfruttamento delle risorse naturali (rifiuti zero ed autosufficienza energetica). Le prime attività si attuano direttamente sulla struttura comunale o sull’edificio
dell’istituto comprensivo, come modelli narranti degli obiettivi perseguiti. Primo tra questi, sicuramente l’illuminazione pubblica che diviene efficiente. Nasce uno sportello di promozione per gli interessi dei privati, nel quale un team di esperti assiste fiscalmente i cittadini. La tarsu è proporzionale ai rifiuti effettivamente prodotti da ogni famiglia. I commercianti vengono indotti a vendere prodotti “sfusi”. Si promuove la pratica del compostaggio. Ad attuare sono la P.A. ed associazioni di scopo, partenariati da esperti del settore. Tempi di attuazione 24 mesi. Rendere il paese più bello e sensibilizzare i giovani a politiche “verdi” sono gli obiettivi perseguiti dal quarto progetto. Uno o più cittadini adottano e curano spazi verdi. Le vie del centro vengono chiuse al traffico anche per permettere l’organizzazione di eventi. Si individuano gli orari migliori per l’isola pedonale, tenendo conto anche dell’attività commerciale svolta in quell’area.
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Le case che prima erano abbandonate e fatiscenti, vengono recuperate con azioni di ristrutturazione, agevolate anche dal programma di sgravi fiscali, per permetterne un loro utilizzo. A tale ultimo concetto si lega il quinto progetto relativo alla programmazione urbana, esperta, responsabile ed attuabile. Come prima azione, viene esposto il manifesto di interessi, prettamente politico sulla base del quale viene stilato un documento programmatico preliminare (studio risorse sociali, economiche, ambientali e relative tendenze). Vengono studiati incentivi per la sostenibilità del costruito e ri-abitabilità del centro, liberato da elementi di congestione, come ad esempio accade per gli istituti comprensivi, negli orari di ingresso e di uscita degli alunni. Ad attuare è la P.A. e la Grecìa, quest’ultima anche in qualità di partner, insieme ad esperti di pianificazione. Tempo stimato, 24 mesi.
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Sabato 7 marzo plenaria finale
I progetti fin qui raccontati sono esposti nella riunione Plenaria finale, in cui avviene la votazione dei progetti e si individuano i referenti di progetto. Da qui in poi il laboratorio esce in strada e proseguirĂ nelle parole e nelle azioni dei partecipanti, per tutti i cittadini di Calimera.
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Cittadini operatori economici ESPERTI DECISORI
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cultura economia innovazione ambiente
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plenaria
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Sabato 7 marzo plenaria finale
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Calimera 2025 laboratorio partecipato E.a.s.w. 6-7 marzo 2015
Buongiorno Calimera il futuro inizia ora
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E dopo?
sul web Al termine dei lavori un gruppo di partecipanti ha deciso di costruire uno strumento informatico al servizio dei progetti elaborati nel corso del laboratorio. Al momento del rilascio di questo REPORT il sito web è in fase di sviluppo, e sarà presto on-line all’indirizzo: www.buongiornocalimera.it
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Buongiorno
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crediti
Il laboratorio “Buongiorno Calimera” è stato promosso dalle organizzazioni PD-Calimera e Polemonta-Casa della Sinistra e realizzato grazie alla fondamentale collaborazione di Città Fertile e di un team indipendente di giovani professionisti. La partecipazione al laboratorio è stata aperta, libera e gratuita per tutti i partecipanti che ne hanno voluto condividere lo spirito e la visione mantenendo la propria piena indipendenza. Promosso da
in collaborazione con
PD - Calimera Circolo del Partito Democriatico.
CITTà FERTILE è un gruppo tecnico interdisciplinare che promuove i processi partecipativi per la progettazione urbana e architettonica, la pianificazione urbana, la programmazione strategica, la gestione dei conflitti ambientali, le forme di ricerca
Polemonta - Casa della Sinistra è un’associazione che persegue finalità di promozione e utilità sociale nell’ambito territoriale locale. Mira alla realizzazione di spazi di confronto e partecipazione attiva e alla promozione dei valori ed ideali di una sinistra plurale e unita.
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! a u n i t n o C