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Rock the mountain! A cura di Daniela Berta e Paolo Ferrari

Rock the mountain!

Al Museomontagna di Torino, fino al 17 gennaio, una mostra racconta la presenza dell’immagine della montagna nella musica internazionale dagli anni Settanta a oggi

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a cura di Daniela Berta e Paolo Ferrari

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Riusciamo a pensare ai nostri dischi preferiti senza visualizzarne la copertina o senza associarli a momenti specifici? Le cover dei vinili sono un’espressione dello spirito del tempo, segno indelebile nella memoria individuale e collettiva. Il Novecento è il secolo della distribuzione di massa della musica e il periodo in cui gli incontri tra suono e immagine sono più fertili. Negli anni Cinquanta le cover iniziano ad affrancarsi dal ruolo di mero packaging: esplode il mercato e nasce la “album art”. A stretto giro si ricorre anche all’immagine della montagna per fare breccia nei fruitori, tramite la declinazione eterogenea di scenari naturali e umani d’alta quota. Il Museomontagna possiede una ricca collezione di vinili con copertine a soggetto montano. Una selezione di questo patrimonio unico – oggetto di un progetto di acquisizione, studio, catalogazione e digitalizzazione – percorre l’evoluzione del gusto per la rappresentazione della montagna negli ultimi cinquant’anni attraverso le strategie di comunicazione dell’industria musicale, offrendo uno sguardo nuovo sulle alte quote. L’esposizione propone anche manifesti di album e tournée, che concorrono alla costruzione di un entusiasmante viaggio attraverso i generi musicali e i rispettivi immaginari di riferimento: dal rock al soul, dal folk al metal, dall’elettronica alla disco music, fino alla ricerca d’avanguardia. In alcuni casi le vette sono presenza strumentale ai fini commerciali, senza legami di contenuto con il prodotto cui sono abbinate. In altri veicolano il messaggio dell’album, oppure ne evocano l’esperienza sonora. Il percorso incrocia da subito la storia del grande rock: Led Zeppelin, Deep Purple, Rolling Stones. Per incontrare poi Elton John, Village People, Yes, Depeche Mode, Chemical Brothers, Jamiroquai, Kanye West, Neil Young, Noel Gallegher, Bob Marley e tanti altri: più di cento vinili nelle sei sezioni espositive Visioni, Scenari, Esplorazioni, Sport, Colonne sonore, Cervino. In mostra, i visitatori possono selezionare la colonna sonora della propria esperienza di visita.

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1. The Chemical Brothers, Loops of Fury, 1996, Virgin Records 2. Depeche Mode, Construction Time Again, 1983,

Mute Records Limited 3. Radiohead, Kid A, 2000, XL Recordings 4. Led Zeppelin, IV, 1971, Atlantic Records 5. Deep Purple, In Rock, 1970, HÖR ZU 6. Caravan, In the Land of Grey and Pink, 1971, Deram 7. Bob Marley & The Wailers, Uprising, 1980, Island 8. Throbbing Gristle, TG Now / Part Two: The Endless Not, 2004,

Mute Song Limited 9. Neil Young, American Stars ʻn Bars, 1977, Reprise Records 10. The Beatles, The Beatles in Help!, 1987, Criterion/Janus Film e Voyager Press 11. Supertramp, Even In The Quietest Moments…, 1977,

A&M Records

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue italiano/inglese e da una playlist partecipativa sul canale Spotify del Museo.

Tutte le cover sono consultabili online sul Sistema Documentario dei beni culturali del Club alpino italiano, CAISiDoc.cai.it.

Realizzata con Cai - Club alpino italiano, Città di Torino, Regione Piemonte e Fondazione CRT, l’esposizione sarà visitabile nel 2021 a Trento, in occasione del 69° Trento Film Festival, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della città.

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