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Salendo si impara

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Lettera aperta alle Socie e ai Soci del Cai

In 86 scrivono a proposito dell’interpretazione da parte del Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo dell’art. 71 comma 2 del Regolamento Generale

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Alle Socie e ai Soci del Club alpino, italiano e, per conoscenza, al Presidente generale, al Coordinatore del Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo, ai Presidenti dei Gruppi Regionali e Provinciali

Care amiche e cari amici, siamo un gruppo di Soci che vogliono esprimere la propria indignazione, il proprio disagio e disappunto in merito a una decisione assunta dal Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CCIC) nella seduta tenutasi in data 24 novembre 2021; in tale circostanza è stato deliberato in merito alla interpretazione autentica dell’art. 71 comma 2 del Regolamento Generale del Cai; tale articolo indica i requisiti che il candidato alla carica di Presidente generale deve possedere all’atto dell’elezione ovvero il candidato deve avere maturato esperienza negli organi centrali o alla presidenza di un Grippo Regionale per un intero mandato e deve avere maturato esperienza pluriennale alla presidenza di una struttura territoriale del Cai; il Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CCIC) ha interpretato che per struttura territoriale del Cai sono da intendersi solo le Sezioni e i raggruppamenti regionali. L’applicazione immediata di tale interpretazione ha impedito a Lorella Franceschini, candidata alla Presidenza generale per il triennio 2022/2025, di proseguire nel suo percorso elettorale, a campagna già avviata per la designazione dei candidati e con alcuni Gruppi Regionali che già si erano espressi a tal proposito; Lorella Franceschini è stata sì Presidente di un struttura territoriale quale la Commissione interregionale delle scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera della regione Toscana ed Emilia Romagna, ma tale carica per effetto dell’interpretazione assunta non ha valore ai fini del possesso dei requisiti per la elezione a Presidente generale.. Lorella Franceschini, nella sua attività per il Cai, è stata componente del Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo per un intero mandato, è Vicepresidente generale da oltre 4 anni, è istruttore nazionale di alpinismo, è componente della scuola centrale di alpinismo, ha sempre dimostrato competenza, professionalità, capacità gestionali e dirigenziali, ma per un cavillo interpretativo non può mettere a disposizione, nonostante ne avesse la volontà, tutta questa grande esperienza maturata nel corso degli anni per la carica di Presidente generale; questo tra l’altro avviene in una fase storica del Sodalizio in cui si ha necessità di donne e uomini preparati, di alto valore etico, morale e culturale, per potere rispondere alle esigenze e alle necessità della società civile e per essere punto di riferimento delle nuove generazioni. Riteniamo che la norma sopraccitata, e oggetto di interpretazione, debba essere considerata tenendo conto dell’intero apparato normativo e valutata nell’ambito dei principi generali che regolano l’attività del Cai; apparato normativo che non è un insieme di codici e codicilli, da applicare con scrupoloso piglio burocratico, ma che esprime valori di democrazia, di libero accesso alle cariche sociali, di partecipazione all’attività sociale, di senso di appartenenza e di solidarietà; l’interpretazione dell’art. 71 avrebbe dovuto inserirsi in questo quadro normativo e quindi tendere al principio di facilitare l’accesso alle cariche sociali e interpretare che la presidenza di un organo tecnico territoriale è equiparabile a quella di una Sezione o di un raggruppamento regionale, considerando che anche tale carica, pur settoriale, è una carica elettiva, che comporta assunzione di responsabilità, capacità di coordinamento e di gestione delle risorse umane, capacità di promuovere e attuare idee e progetti. Si è persa un’occasione per dimostrare che la scelta delle più alte cariche sociali non è un premio alla carriera, ma ricerca di persone adeguate che siano in grado di promuovere e attuare programmi volti alla crescita del Cai; da anni si sente parlare nelle assemblee dei delegati di questi principi, ma circa la loro applicabilità non ne vediamo ancora sviluppo. Il Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo è organo di indirizzo, oltre che di controllo, e ha il dovere di guardare al futuro del Cai per renderlo più attivo, aperto, al passo con i tempi e anche la sua competenza in materia di regolamenti deve essere indirizzata verso questo compito; diversamente constatiamo una visione miope e tesa al rispetto della mera formalità di cui la base sociale non sente bisogno e necessità. Invitiamo tutte le Socie e i Soci che hanno a cuore il futuro del Cai a essere di stimolo nei confronti delle proprie Sezioni e raggruppamenti regionali, affinché si avvii un vero programma di riforme regolamentari che facilitino, riformando l’art. 71, l’accesso alle cariche sociali, e affinché si avvii un serio programma volto all’ascolto e al coinvolgimento delle giovani generazioni, che diversamente si allontaneranno sempre di più da un ruolo di volontariato attivo all’interno del Cai.

Di seguito le firme delle Socie e dei Soci Cai: Donatella Acciaro (Sez. Bologna), Giuseppe Acquino (Sez. Lumezzane), Agnese Agrizzi (Sez. Bologna), Marco Bagnoli (Sez. Firenze), Neri Baldi (Sez. Firenze), Luigi Bardelli (Sez. Firenze), Anna Besana (Sez. Mariano Comense), Fabio Bonfanti (Sez. Lumezzane), Mauro Cappelli (Sez. Forlì), Maria Casagrande (Sez. Codroipo), Cristiana Casini (Sez. Firenze), Andrea Castaldi (Sez. Firenze), Daniele Cecconi (Sez. Firenze), Luca Chiarcos (Sez. Codroipo), Giuseppe Ciabatti (Sez. Firenze), Gianluca Ciappi (Sez. Firenze), Claudia Colussi (Sez. San Vito al Tagliamento),, Emanuele Crocetti (Sez. Firenze), Carolina Crugnola (Sez. Firenze), Antonio Cuzzato (Sez. Bologna), Maurizio Dalla Libera (Sez. Vicenza), Sandro Dal Pozzo (Sez. Bologna), Ivan Da Rios (Sez. Conegliano), Roberta De Lorenzo (Sez. Venezia), Stefano Elli (Sez. Mariano Comense), Giuliano Fabbrica (Sez. Bovisio Masciago), Franco Falai (Sez. Firenze), Paolo Fedeli (Sez. Venezia), Edoardo Fioretti (Sez. Vittorio Veneto), Marica Freschi (Sez. Conegliano), Luca Frezzini (Sez. Milano), Lorenzo Furia (Sez. Firenze), Raffaele Gallo (Sez. Firenze), Eriberto Gallorini (Sez. Firenze), Elena Ghirardi (Sez. Bologna), Cristina Guardagli (Sez. Bologna), Giuseppe Guzzelloni (Sez. S.E.M. Milano), Lorenzo Lorenzini (Sez. Firenze), Elena Mainardis (Sez. Codroipo), Lorenzo Maritan (Sez. Milano), Piercarlo Martoia (Sez. Bussoleno), Pietro Matarazzo (Sez. Pordenone), Alessandro Miot (Sez. Pordenone), Federico Monti (Sez. Bologna), Michele Morolli (Sez. Firenze), Carlo Natali (Sez. Firenze), Emiliano Olivero (Sez. Chivasso), Marco Orsenigo (Sez. Firenze), Ubaldo Panont (Sez. Pordenone), Marco Passaleva (Sez. Firenze), David Pellegrini (Sez. Firenze), Claudio Pellin (Sez. Treviso), Pietro Piccaroletti (Sez. Lumezzane), Livio Picchetto (Sez. Bologna), Paolo Piccini (Sez. XXX Ottobre Trieste), Stefano Pimazzoni (Sez. Firenze), Elisa Pompillo (Sez. Bologna), Gabriele Remondi (Sez. Pordenone), Mario Romiti (Sez. Bologna), Riccardo Rosa (Sez. Bologna), Riccardo Rossini (Sez. Bologna), Adriano Rosso (Sez. Codroipo), Antonio Rosso (Sez. Pordenone), Stefano Rovida (Sez. Firenze), Luisa Ruberl (Sez. Milano), Vinicio Ruggeri (Sez. Bologna), Camilla Sala (Sez. Seregno), Giuliano Sala (Sez. Seregno), Mattia Santini (Sez. Bologna), Davide Schiavo (Sez. Vicenza), Stefano Sgarzi (Sez. Bologna), Angelo Taddei (Sez. Bologna), Fabio Tamburini (Sez. Bologna), Aldo Terreni (Sez. Firenze), Moreno Todaro (Sez. Pordenone), Valeria Tonini (Sez. Firenze), Lorenzo Trevisan (Sez. Vicenza), Marco Venturi (Sez. Pesaro), Luca Zuppani (Sez. Firenze), Lamberto Ferraioli (Sez. Bologna), Valentina Giacomini (Sez. Bologna), Patrizia Mori (Sez. Firenze), Andrea Tozzi (Sez. Firenze), Virginia Cappi (Sez. Sassuolo), Claudio Melchiorri (Sez. Sassuolo)

LA RISPOSTA DEL COMITATO CENTRALE DI INDIRIZZO E CONTROLLO

Care Socie, cari Soci, in risposta alla vostra lettera aperta il Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CC) evidenzia quanto segue. La richiesta di esprimersi riguardo all’interpretazione autentica è stata posta all’attenzione del Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CC) da parte del Consiglio Direttivo Centrale (CDC) (art. 82, comma 1 Regolamento Generale). Subito il Comitato Centrale si è attivato per dare risposta celere, visto che già era in corso la procedura di designazione alla Presidenza Generale da parte delle Assemblea Regionale dei Delegati (ARD). Un convinto e sofferto dibattito interno al nostro organo ha portato alla decisione che si conosce, ovvero che per Strutture territoriali si debbano intendere le Sezioni e i Gruppi Regionali. Le valutazioni che hanno portato a questa decisione si sono attenute strettamente al disposto dello Statuto e del Regolamento Generale, nessun’altra considerazione è stata fatta, né tanto meno si sono prese in esame le caratteristiche dei candidati e delle candidate a quel momento designati. Anche in questa occasione, il Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CC) ha operato nell’interesse del Club alpino italiano, riteniamo che le forti espressioni di contrarietà a quanto abbiamo deciso ledano la serietà e l’onestà intellettuale con la quale ci siamo impegnati per trovare, a questa situazione, una soluzione oggettiva rispondente al disposto normativo. Per quel che riguarda il Regolamento Generale, ben consci delle criticità che l’attuale formulazione presenta, abbiamo già in programma per il prossimo futuro di dedicarci alla sua analisi, allo scopo di migliorarlo per renderlo più idoneo alle attuali necessità dei soci e delle socie e delle varie componenti del Sodalizio. Per leggere la delibera per intero: www.cai.it/wp-content/uploads/2021/12/del_CC_100_21.pdf Per il Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo (CC), il coordinatore Alessandro Ferrero Varsino

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