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Gianluca Rossi, Emanuela Costella Sulle Alpi, a due passi dal mare
TOSCANA
Sulle Alpi, a due passi dal mare
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Due itinerari in mtb per chi ha gambe allenate e buone tecniche di guida. Siamo sulle Alpi Apuane, caratterizzate da viste spettacolari, che spaziano dal mare alle severe vette che le contraddistinguono
Sopra, Antonio Capra e, sullo sfondo, il Monte Altissimo. Sopra a destra, pedalando verso la Foce di Pianza. A destra, Angelo Croci sulla cima del Monte Borla indica il Pizzo d’Uccello L e Alpi Apuane possono regalare ai biker più esigenti e preparati itinerari caratterizzati da viste spettacolari, che spaziano dal mare alle severe vette che le contraddistinguono. Si rimane colpiti dalla loro bellezza ma si percepisce anche la selvaggia escavazione del famoso marmo, che sta deturpando questo fragile ecosistema. Durante le varie uscite cicloalpinistiche è facile constatare le difficoltà che questo territorio pone agli amanti delle ruote grasse, che si troveranno a pedalare su facili tratti asfaltati alternati a difficili sentieri, che ai più arditi regaleranno emozionanti giornate al cospetto di queste meravigliose Alpi, a due passi dal mare. Nelle pagine seguenti proponiamo due interessanti itinerari, che possono essere fruibili dalla maggior parte dei bikers dotati di buone capacità tecniche. Un altro importante consiglio riguarda la scelta della bicicletta che, a nostro avviso, deve essere bi-ammortizzata, dotata di buone escursioni e di reggisella telescopico.
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Itinerari
1. Rifugio Cai Carrara 2. L'autore dell'articolo in bici sulla cima del Monte Borla (foto Angelo Croci) 3. Angelo Croci nelle cave del Monte Sagro MONTE BORLA (1469 M) Difficoltà salita: media Difficoltà in discesa: difficile Lunghezza percorso: 34 km Dislivello: 1600 m Durata: 5 ore Partenza e arrivo: Comune di Luni (Casano) Questo itinerario inizia da Casano e permette di arrivare sulla cima del monte Borla (1469 m) per poi percorrere un fantastico e divertente sentiero, che ci riporterà al punto di partenza. Il sentiero affrontato richiede buone abilità tecniche per la maggior parte del suo sviluppo, eccetto che per un tratto centrale dove la tecnica richiesta è ottima. Si parte subito ripidamente percorrendo la via Brigate Partigiane in direzione della zona collinare di Monticello. Giunti a un tornante lasciamo la strada asfaltata e prendiamo
un’ombreggiata strada sterrata che ci porta, dopo alcuni irti tratti finali, all’inizio del sentiero che passa sotto il monte Bastione e conduce alla rotabile SP 73. Solo chi è veramente allenato riuscirà a pedalare integralmente questo sentiero: per tutti gli altri sarà necessario scendere e spingere la bici per qualche breve tratto. Ora percorriamo un tratto asfaltato, la SP59 in direzione Campocecina, attraversando i bei boschi di Acquasparta che, in prossimità del Piazzale dell’Uccelliera, lasciano spazio ad ampie vedute sul mare e sulla Versilia. Prendiamo ora la strada delle cave in direzione Foce di Pianza, sotto i Monti Borla e il Sagro. In questo tratto le belle viste sui monti circostanti e sul mare vengono adombrate dallo scempio causato dall’escavazione del marmo che, in questa zona, è impressionante. Ora per giungere in cima al Monte Borla dobbiamo affrontare un sentiero impegnativo, inizialmente a spinta (15 min.), poi più pedalato sino alla sua sommità. Verremo cosi ripagati da un panorama strepitoso con viste sul Monte Sagro, sul Pizzo d’Uccello, il Grondilice e sul mare. Inizia ora la fase più emozionante del giro: dopo una primissima parte molto esposta (fare attenzione), la discesa diventa successivamente molto facile e panoramica verso i prati di Campocecina e poi sino al Rifugio Cai Carrara. Dal rifugio scendiamo verso il Piazzale dell’Acquasparta dove si trova il Parco della Shoah, che ospita 12 sculture di diversi artisti a essa dedicati. Prendiamo ora il divertentissimo sentiero Cai 185 che, con fondo roccioso e poco pendente, ci conduce al Passo della Gabellaccia. Oltrepassiamo l’asfalto e continuiamo in direzione Castelpoggio, percorrendo un sentiero a tratti molto difficile che metterà alla prova i bikers più smaliziati. Giungiamo nel piccolo borgo di Castelpoggio e con la sterrata denominata “sentiero del soldato” risaliamo, per circa 150 metri di dislivello, per poi deviare sul bellissimo sentiero del Volpiglione (preparato per mtb) che ci porta, con una serie lunghissima di tornanti, in località Annunziata per poi tornare al punto di partenza.
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Itinerari
1. Rifugio del Freo 2. Verso il colle del Cipollaio 3. Isola Santa e il suo laghetto 4. La Chiesetta di Sant’Anna sul sentiero Cai 9
RETROCORCHIA - RIFUGIO FREO Difficoltà salita: media Difficoltà discesa: media e difficile Lunghezza: 30 km Dislivello: 1700 m Durata: 7 ore Partenza e arrivo: Terrinca
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Questo itinerario parte dal piccolo borgo di Terrinca e permette di entrare nel cuore delle Alpi Apuane. Pedalando su facili pendenze in asfalto raggiungiamo, dopo 8 chilometri, il Passo Croce (1147 m) che ci regala superbe viste sul Monte Sumbra, il Macina e il Corchia. Qui notiamo il grande contrasto paesaggistico dato dalla presenza di grandi e severe formazioni rocciose, tipiche dei luoghi di alta montagna che lasciano spazio, in pochi chilometri, alle spiagge e al mare. Continuiamo, prima in asfalto e poi tramite sterrato, verso la località Fociomboli. Da qui un tratto particolarmente roccioso e sconnesso ci mette alla prova sino a quota 1415 m (km 11,3). Inizia ora il sentiero denominato “Retrocorchia”, che ci fa aggirare l’omonimo monte e ci conduce al Rifugio Freo. In questo tratto, pur rimanendo in quota, è necessario scendere e salire più volte dalla bici per oltrepassare alcuni ostacoli, per poi scendere con decisione e grande difficoltà sino al Rifugio Freo, con vista spettacolare sulla bellissima Pania della Croce. Ora le difficoltà diminuiscono notevolmente lasciando maggior spazio al divertimento grazie allo stupendo sentiero Cai 9, che percorriamo verso il Col di Favilla e successivamente sino a Isola Santa (17,8 km). Pedaliamo ora in asfalto sulla SP 13 sino alla località Tre Fiumi e poi sulla SP 10 verso il Colle del Cipollaio. Abbandoniamo la strada e prendiamo il sentiero Cai 10 verso la Foce del Fordazzani (1080 m, km 26,7). Per pedalare questo tratto integralmente sono necessarie buone abilità tecniche e soprattutto un’ottima gamba, perché ci sono frazioni della salita veramente ripide. Giungiamo cosi allo scollinamento che mette fine alle fatiche della salita e percorriamo l’entusiasmante e veloce sentiero Cai 10, contraddistinto da alcuni tratti esposti molto rocciosi, che ci riporta a Terrinca. Anche per percorrere questo sentiero è richiesta una buona tecnica di guida.