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La filosofia del camminare | Alla ricerca della bellezza
Fotografo e youtuber, Bruno Pisani ha iniziato a camminare sui sentieri vicino a casa, nel Tarvisiano, grazie al padre, guida naturalistica
di Marcello Crosara
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Classe 1997, Bruno Pisani è un content creator. La sua passione nasce fin da bambino, quando ha iniziato a catturare immagini delle montagne di casa, il Tarvisiano. Scoperta la fotografia, con la quale a 15 anni vince il secondo premio a un concorso di National Geographic, sviluppa anche la tecnica del timelapse, producendo diversi video che verranno pubblicati, condivisi e premiati su testate internazionali. Dal 2020 pubblica le sue avventure in montagna sul suo canale YouTube, e nel 2022 ha vinto il Premio “Quarta Parete” al Trento Film Festival.
«Frequento la montagna fin da bambino, fin da quando mio padre, guida naturalistica, mi portava con sé tutte le estati alla scoperta dei sentieri vicino a casa, nel Tarvisiano. È stato lui a insegnarmi i nomi dei fiori, degli animali e l’amore per la natura». Così è iniziata l’avventura di camminatore di Bruno Pisani, che da adolescente alla passione per il trekking ha affiancato quella per la fotografia.
LA META È NEL PARTIRE
Cosa vuol dire per te mettersi in cammino?
«È la cosa più naturale che ci sia, quando lo faccio mi sento completamente a mio agio. Camminare in montagna è anche una fonte di ispirazione e ricerca della bellezza. Cerco di cogliere aspetti, sfumature e angoli attraverso l’occhio del fotografo».
Quale valore dai al camminare in sé?
«Col passare degli anni sto scoprendo il piacere del camminare fine a se stesso, senza necessariamente avere un punto d’arrivo, perché la meta è nel partire. Andar per monti significa anche uscire dalla mia zona di comfort e visitare ambienti naturali spettacolari cercando di apprezzarne ogni dettaglio».
Quali sono i tuoi trekking preferiti?
«Il primo è un itinerario vicino a casa, nel Tarvisiano, a Cima di Terrarossa, una vetta raggiungibile dall’altopiano del Montasio, con un percorso tecnicamente facile, circondati da bellissimi esemplari di stambecchi: uno dei luoghi più belli delle Alpi Giulie. La seconda escursione si sviluppa lungo lo splendido anello della Croda da Lago, che ha come punto di partenza e arrivo Ponte di Rucurto, con panorami incredibili su questo rinomato gruppo montuoso delle Dolomiti Ampezzane. Spostandoci in Bassa Valtellina, la Val Masino offre un percorso da Bagni di Masino al Rifugio Giannetti da cui è possibile ammirare uno degli scenari più spettacolari sul gruppo del Pizzo Badile e Pizzo Cengalo. Lunga ma splendida è la camminata per arrivare, da Passo Maloja, al rifugio Capanna del Forno, nelle Alpi Svizzere, con vista su una remota lingua glaciale, purtroppo in rapido ritiro. Infine, vi porto in Valle d’Aosta, per un trekking nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, da Valnontey al Rifugio Vittorio Sella».
UNA NOTTE SOTTO LE STELLE
Qual è il viaggio che ti è rimasto più impresso?
«Senza dubbio trascorrere la notte sulla cima del Monte Pelmo, un’icona delle Terre alte che avevo in mente di raggiungere da molto tempo, una montagna di una bellezza sconvolgente ed emozionante».
Come utilizzi i social per raccontare i tuoi viaggi?
«Su Instagram pubblico foto e racconti delle mie esperienze, mentre utilizzo YouTube per condividere i miei video reportage. Trovo però che sia quest’ultimo il canale migliore e più completo per trasmettere la mia idea di camminare».
Una frase da regalare ai lettori di M360?
«Julius Kugy, scrittore e alpinista austriaco che dedicò la sua vita a scalare le vette delle Alpi Giulie, diceva: “Impari veramente a conoscere le montagne quando ci dormi una notte sopra”».
Che cosa hai in preparazione?
«Ho appena terminato la camperizzazione di un furgone che utilizzerò per esplorare l’arco alpino e la sua sconfinata varietà di paesaggi».