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La filosofia del camminare | Equilibrio di coppia

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Lettere

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Cristian ed Elena sono marito e moglie. In sette anni (durante le ferie) hanno camminato per circa 8000 chilometri. Hanno imparato a conoscersi, a capirsi e soprattutto il significato del tempo

Elena Tamolli e Cristian Mazzucchelli hanno iniziato a camminare quando avevano da poco superato i 25 anni. Sono marito e moglie, entrambi iscritti alla sezione Cai di Gallarate. Insieme raccontano i loro viaggi sul blog “Walk in progress” (wipstorieincammino.wordpress.com). Ad accompagnarli, finora, c’è stato anche Wip, un piccolo pellegrino giocattolo che nell’ultimo viaggio in Sicilia ha trovato la sua compagna di Lego (e d’avventura). Loro – tutti loro – sono anche su instagram (@wipstorieincammino), su facebook (StorieInCammino) e su YouTube. Hanno percorso il Cammino Francese, Santiago, la Via Francigena, la Rota Vicentina, la Via degli Dei, Cammino di Oropa, l’Italia Coast to Coast, la Via di Francesco e molti altri cammini.

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le due mascotte

Tutto ha avuto inizio con una gita in moto a Radicofani, in Val d’Orcia. Sì, esatto: non a piedi, ma in moto. Elena e Cristian erano già una coppia. Ma a colpirli, al di là di quella bellezza tipica toscana che solo in certi luoghi sembra trovare la sua massima espressione, furono dei giovani con lo zaino che percorrevano la Via Francigena. «Perché non lo facciamo anche noi?». A quella domanda sono seguiti sette anni di cammini lunghi o lunghissimi, uno l’anno, sempre nel periodo delle ferie. Elena e Cristian, che ora sono marito e moglie, hanno camminato anche in occasione del loro viaggio di nozze. A spanne calcolano di aver percorso circa 8mila chilometri in questi primi sette anni. «Ma solo contando i cammini lunghi» tengono a precisare. Perché di attività ne fanno parecchie, ma lo spazio riservato al cammino, quello “vero”, è solo una volta l’anno. E di solito a scegliere il percorso è sempre Elena. «Sì, glielo dico all’ultimo. O quasi...». Sono Soci Cai, ma col Club alpino sono soliti fare speleologia. Camminare è tutt’altra faccenda. Lo fanno in due, come coppia, a modo loro. «Che poi camminare in coppia significa imparare a sopportarsi, a conoscersi. Ognuno è timone e motore dell’altro» ci spiega Cristian. «Camminare ci aiuta anche nella vita di tutti i giorni. C’insegna a rispettare i reciproci momento di stanchezza o di arrabbiatura» tiene a precisare Elena. Insomma, per loro camminare è (anche) una terapia di coppia. E certamente è anche qualcosa di più. Per Elena camminare offre l’occasione per «pensare a come migliorare la propria vita» e «restituisce valore al tempo», che lungo questi percorsi sembra dilatarsi. Anzi, secondo Cristian camminare significa proprio «moltiplicare il tempo». Ci hanno spiegato anche il perché, ma per spiegarlo sarebbe necessario più spazio di quello che abbiamo a disposizione. Ma se li contatterete saranno ben felici di rispondervi. Sul viaggio che ricordano con il maggior trasporto emotivo ci sono un po’ di costrasti. Pardon, di visioni differenti. Perché ogni cammino è bello a modo suo. Elena ricorda subito le bellezze delle montagne della Sicilia «che non hanno nulla da invidiare alle Dolomiti o alle Alpi». Cristian tira in ballo la Francigena, mentre entrambi sono d’accordo sul cammino di Santiago. E la prossima estate? «Ancora non lo so», risponde (ovviamente) Elena. «Ma quasi sicuramente sarà un tratto del Sentiero Italia CAI».

Elena e Cristian lungo la Via Francigena (foto Walk in progress)

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