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La filosofia del camminare | In viaggio il tempo sembra fermarsi

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Lettere

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Parliamo con Francesco Boggi, camminatore viterbese che ama estraniarsi dal ritmo della quotidianità

di Marcello Crosara

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Quando gli chiedono il motivo per cui ama camminare risponde che quando lo fa è come se vivesse un’assenza temporale. Digital marketer per professione e camminatore per passione, da quando si è messo sui sentieri non ha più potuto farne a meno, imparando dalla montagna, eterna maestra di vita, e dagli incredibili racconti delle persone che si incontrano lungo i sentieri. Instagram: @cammini_ditalia; Facebook: @Camminiditalia

in vetta al Corno Grande, sul Gran Sasso

«Quando mi chiedono il motivo per cui amo camminare rispondo che quando lo faccio, per me è come se il tempo si fermasse. Tutto scorre più lento, spariscono i cattivi ricordi legati al passato, così come i pensieri che mi attendono in futuro. Svanisce anche la fatica, perché in quel momento esiste solo la natura e la vita che scorre in essa». Francesco Boggi è nato a Acquapendente, nel viterbese, e ha iniziato a camminare quando per motivi di studio si è trasferito a Urbino, dove ha incontrato la community Cammini d’Italia.

Cosa vuol dire mettersi in cammino?

«Mettersi in cammino per me significa estraniarsi dal ritmo frenetico della quotidianità. Stare a contatto con la natura mi rilassa facendomi ritrovare la tranquillità e il benessere interiore. E poi grazie ai tanti viaggi a piedi ho anche superato la paura delle altezze che ho avuto fin da piccolo».

Raccontaci la tua top five di trekking da non perdere

«Da Vigo di Fassa alle Torri del Vajolet sulle Dolomiti, con panorami davvero mozzafiato; l'escursione dal Campo Imperatore al Corno Grande, un grande classico dell’Appennino; la visita alla Balza Forata, da Piobbico alla vetta di Monte Nerone. Poi i Monti Sibillini, da Foce di Montemonaco al Monte Vettore. Infine, il Cammino dei Briganti, attraversando paesi medievali e natura selvaggia, tra Abruzzo e Lazio»

Come utilizzi i social per raccontare i tuoi viaggi?

«Sono fra i gestori di Cammini d’Italia, che racconta sui social network itinerari ed escursioni grazie ai contributi della comunità online. Uno degli aspetti di cui vado più fiero è quello di far conoscere trekking che attraversano luoghi meno conosciuti e borghi abbandonati».

Una frase da regalare ai lettori di M360?

«È una citazione di Tiziano Terzani: “Ognuno deve cercare a modo suo, ognuno deve fare il proprio cammino, perché uno stesso posto può significare cose diverse a seconda di chi lo visita”».

Prossimi viaggi in programma?

«L’Alta Via n. 2 delle Dolomiti e la Cortina Dolomiti Ultra Trekking, una lunga escursione a tappe che si apre e si chiude nel cuore della Regina delle Dolomiti».

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