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La filosofia del camminare | Vivere il presente

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Lettere

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È uno dei benifici (e degli scopi) del camminare secondo Sara Massarotto, 27 anni di Biella. Il progetto? Raccontare gli itinerari italiani sul suo canale YouTube

di Marcello Crosara

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Sara ha 27 anni e, dopo diversi viaggi in Europa, al momento vive a Biella, dove è cresciuta. Da due anni a questa parte, grazie alla sua grande passione per l’escursionismo, ha intrapreso una carriera nel settore del turismo a piedi e in bicicletta, collaborando con enti, operatori turistici, aziende e associazioni nel settore del turismo lento e gestendo il Cammino di Oropa in Piemonte. Condivide i suoi viaggi su Instagram e il suo progetto futuro sarà quello di raccontare i cammini italiani al pubblico internazionale attraverso video sul suo canale YouTube.

Sara ha iniziato a mettersi in cammino per riprendere contatto con se stessa, dopo un periodo molto stressante e triste della sua vita. Per lei camminare significa alleggerirsi dei carichi emotivi che ogni giorno portiamo con noi, per vivere solo il momento che davvero importa: il momento presente.

IL TURISMO SECONDO SARA

Cosa cerchi nell’esperienza del cammino?

«Quando cammino cerco di essere più presente e cosciente rispetto alle cose che mi accadono, senza pensare al passato o al futuro. Ho poche cose con me, tutto il necessario lo tengo sulle spalle. Inoltre, adoro i momenti di convivialità che si creano, le connessioni con gli altri camminatori sono la ciliegina sulla torta di un’esperienza che mi ricorda sempre di più che rallentare è necessario».

Il camminare per te è un mezzo o un fine?

«Camminare per me è un mezzo per azzerare i pensieri nocivi che ogni giorno accumuliamo, i pensieri sul futuro, le paure. Tutto questo sembra molto meno rilevante, viaggiare a piedi mi ha insegnato che la vita dovrebbe essere molto più semplice».

Perché camminare è un modo di muoversi così affine al nostro tempo?

«Perché viviamo in una società troppo ‘’veloce’’, che ci dice costantemente che fare è meglio che essere. Camminare e rallentare sono un atto di ribellione».

La tua classifica di trekking da non perdere

«La Rota Vicentina, un famoso cammino che si snoda nella parte meridionale del Portogallo; Italia Coast to Coast, un percorso dall’Adriatico al Tirreno; l’Alpe Adria Trail, che collega la Carinzia, la Slovenia e il Friuli-Venezia Giulia; il Cammino di Oropa in Piemonte e il Cammino del Salento in Puglia».

Qual è il viaggio che ti è rimasto più impresso?

«Un viaggio che ho percorso in solitaria, a piedi, dal punto più a sud del Portogallo sino a Finisterre, nel nord della Spagna. Ero sola e viaggiavo in tenda, è stata un’esperienza meravigliosa e formativa».

LA COMUNICAZIONE SOCIAL Come utilizzi i social per raccontare i tuoi viaggi?

«Utilizzo Instagram per raccontare le mie esperienze in cammino. Da due anni a questa parte lavoro per un’azienda che si occupa di valorizzazione territoriale in ambito del turismo a piedi e in bicicletta, perciò racconto sia il lato più tecnico del percorso, sia quello più emotivo attraverso post e stories».

Una frase che ti rappresenta?

«Non sarai mai pronto al 100 per cento. Tu provaci comunque, e lascia che siano anche i tuoi timori a guidarti. Non c’è niente di più potente che abbracciare l’incertezza e veder svanire man mano tutte le paure».

I prossimi viaggi che hai in programma?

«Vorrei percorrere La Magna Via Francigena, da Palermo ad Agrigento e il Cammino degli 88 templi, sull’isola di Shikoku in Giappone».

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