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Insetti preziosi Luigi Melloni
Insetti preziosi
I Geotrupi, Coleotteri dalle livree splendenti con metallici riflessi, svolgono la funzione di “spazzini” degli ecosistemi e affrontano con difficoltà i cambiamenti ambientali antropici in corso
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di Luigi Melloni*
Il misterioso e affascinante mondo degli insetti, che ci sorprende con le biologie e i costumi enigmatici di molte specie, ci lascia ancora una volta meravigliati di fronte ai Geotrupi. Sono Coleotteri Scarabeidi di pochi centimetri che i complessi processi evolutivi hanno trasformato nei pulitori dell’ambiente, nei disinquinatori ante litteram, essendosi specializzati circa 200 milioni di anni fa a interrare lo sterco dei mammiferi comparsi sulla terra e adattandosi anche ad altre sostanze in decomposizione, di cui si nutrono e che utilizzano per allevare le proprie larve. Nelle profonde gallerie pedotrofiche che scavano nel terreno con
A sinistra, Trypocopris pyrenaeus cyanicolor (foto Luigi Melloni). Sopra, una bottiglia di birra abbandonata nell’Appennino romagnolo si trasforma in una trappola mortale attraendo centinaia di esemplari di Geotrupi (foto Luigi Melloni)
Sopra, in senso orario, esemplari di Anoplotrupes stercorosus intenti a banchettare su un frutto in decomposizione (foto Luigi Melloni); particolare di Anoplotrupes stercorosus in visione dorsale e ventrale (foto C.O. Manci); asini di razza Romagnola al pascolo nel Parco Regionale Vena del Gesso Romagnola (foto Luigi Melloni); un Trypocopris pyrenaeus splendens (foto F. Bianchedi) gli arti trasformati in pale, provvisti di spine e denti, infossano le sostanze organiche che trovano sui pascoli, sui sentieri, sulle strade, svolgendo una preziosa azione ambientale e contribuendo alla concimazione, all’ossigenazione e alla fertilità chimica e strutturale dei suoli ma, soprattutto, eliminando i materiali in decomposizione fermentativa sui quali possono svilupparsi anche pericolosi microrganismi patogeni.
SALVIAMO IL GEOTRUPO
La riduzione dell’attività di pascolamento (anticamente diffusa in tutto il territorio nazionale), l’uso di farmaci veterinari preventivi e curativi anti parassitari che si ritrovano nelle deiezioni, interagiscono negativamente con il ciclo dei coprofagi; anche l’aumento di certe specie ornitiche insettivore stanno causando un declino numerico di alcune specie di questi preziosi insetti, nostri ausiliari silenziosi e discreti alleati. Altre specie di Geotrupi subiscono gravi decimazioni come conseguenza del turismo di massa outdoor. Sono attratti dai liquidi alimentari contenuti nelle bottiglie e nei contenitori abbandonati e gettati incivilmente, che si trasformano in vere e proprie trappole mortali senza via d’uscita. Anche questi insetti, all’apparenza insignificanti, svolgono quindi un’importante funzione ambientale, costituendo un anello della complessa rete trofica ecologica integrata che caratterizza gli ecosistemi montani. È nostro dovere impegnarci alla loro conservazione, anche con semplici azioni per non creare modificazioni a volte per noi banali, ma che inevitabilmente possono ricadere sui delicati equilibri dello stato di climax che si sono evoluti nel meraviglioso ambiente naturale dal quale dipendiamo.