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Salendo si impara
Vette di cultura
a cura di Bruno Tecci e Franco Tosolini - illustrazioni di Luca Pettarelli
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Salendo s’impara che la montagna è cultura. “Prima immaginavo che gli studi e le opere della mente bastassero a riempire la vita dell’uomo. Un giorno mi resi conto che tutto ciò era quasi inutile e che nulla valeva quanto una gita in montagna”. Tratto da “Ski de printemps” di Jacques Dieterlen. Salendo per i monti con sguardo curioso, infatti, si percepisce la vastità dei paesaggi e quella della cultura che ci circonda. Quante nozioni scientifiche si celano nella fronte di un ghiacciaio che si fonde nei detriti morenici? Quante storie raccontano i trinceramenti militari delle Alpi Orientali? E un vecchio alpeggio custode di vita vissuta fatta di tanta fatica e di poco o nient’altro? Così i rifugi, i sentieri e le pareti. Anche una muta statua racconta storie uniche, come il busto di Antonio Stoppani al Rifugio Rosalba in Grigna. Uomo di scienza di fine Ottocento, scrisse Il Belpaese, libro da leggere quando, costretti lontano dai monti, s’anela il ritorno alla cultura... Pardon, alla montagna.