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Lettere
Alcune domande che meritano risposte
Gentile direttore, ho notato con stupore che nelle riviste di luglio e agosto di Montagne360 non sono comparsi articoli relativi alla tragedia verificatisi alla Marmolada con il crollo di un ghiacciaio. Credo che tutti dobbiamo meditare su tali eventi, e in particolare credo altresì che il Cai, considerata la grave situazione del crollo dei ghiacciai, dovrebbe intervenire proponendo la chiusura dei rifugi dal Monte Bianco (sino alle Dolomiti) e il divieto di utilizzare le funivia e l'elicottero per giungere alla vetta. Stiamo parlando di due decisioni che dovrebbero essere adottate al più presto, soprattutto in considerazione del fatto che ci sono ancora persone che salgono fino alla vetta. Desidererei che in futuro il Club alpino potesse intervenire per preparare al meglio sia coloro che curano i rifugi sia le guide, questo affinché conoscano più approfonditamente la situazione relativa ai ghiacciai. Penso soprattutto alle guide, sulle cui spalle grava una pesante responsabilità e che, forti della loro consapevolezza, possono impedire di proseguire la salita nel caso in cui si presentino gravi pericoli o mutino le situazioni atmosferiche (anche personalmente ho vissuto due esperienze di questo tipo). Prendendo certe decisioni credo sia necessario tener conto dell'impegno che certe escursioni e talune ascensioni richiedono (ovviamente sappiamo bene che si deve sempre tener conto delle varie situazioni, sia di fronte alla partecipazione dei soci Cai sia di coloro che invece non sono iscritti, senza distinzione di sorta). Sono ben consapevole del fatto che ci sarà sempre qualcuno che si opporrà, ma le guide non devono tener conto delle eventuali proteste. Chi ama veramente la montagna la rispetta.
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Cesira Ansaldo Cai Sanremo - Tam Genova
Cara Cesira, grazie per la sua lettera. Come ben sa, le ho già risposto privatamente. L'ho fatto istintivamente, consapevole che una spiegazione le fosse dovuta senza ulteriori attese. Poi, scorrendo la bozza del numero di Montagne360 che anche lei si trova tra le mani, ho pensato che le sue riflessioni meritassero di essere condivise. Non solo perché si notano in modo evidente la preoccupazione e le passione che affiorano tra le righe delle sue raccomandazioni, ma anche perché credo che molti soci e lettori troveranno modo di riflettere sull'importanza della conoscenza e della consapevolezza dell'ambiente montano che ci si appresta a vivere o esplorare. Infine la sua lettera mi offre lo spunto per rispondere a tutti coloro che si sono posti la stessa domanda: perché non avete parlato del dramma della Marmolada? La risposta è semplice e di natura tecnica: tutto dipende dai tempi redazionali di una rivista cartacea. Scrittura, impaginazione, correzione, stampa, etichettatura, spedizione. Pensi che il numero di luglio è andato in stampa i primi giorni di giugno, e così, con lo stesso rapporto, per i mesi precedenti e quelli a seguire. Fatti di cronaca e attualità sono però affrontati in tempo reale su loscarpone.cai.it, su cui abbiamo scritto molto sia della situazione dei ghiacciai sia della Marmolada. Tema che ritorna anche in questo numero, in particolar modo nel focus dedicato alla montagna e il clima.
Luca Calzolari Direttore Montagne360