Intervista Alena Georgieva Ita

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PROFILO DI ALENA GEORGIEVA PUBBLICATO SULLA RIVISTA MANAGER, N.9 (179) SETTEMBRE 2013

Traduzione integrale dalla lingua bulgara

MANAGEMENT PROFILE Ana Klisarska, Foto: Yuliyan Donov, Stilista: Gergana Stankova, Trucco: Evgeniya Traykova ALENA GEORGIEVA: NON C’È MODO CHE NON VI SIA MODO Essere leader è uno stato d'animo, dice l’area manager della Indesit Company per l’Europa meridionale Vedo che porta un anello del Ginnasio classico. Ho notato che tutti quelli che vi si sono diplomati sono orgogliosi del loro titolo di studio e sembra che appartengano a un circolo riservato. - Infatti sembra come se fosse una particolare società di persone che si sono diplomate presso la scuola e di tutti quanti hanno affinità di pensiero. Il fatto stesso di averla frequentata è una specie di attestato, è come un biglietto da visita da presentare al mondo. Che cosa vi contraddistingue? - Il volo dello spirito e della mente. La passione per gli orizzonti aperti. Specie ai tempi del socialismo, il ginnasio era un’oasi per i dissidenti. A noi ci insegnavano a ricercare, ragionare, guardare al mondo in una maniera diversa, di superare i stereotipi. Era una scuola molto all'avanguardia. Di continuo scopro delle persone in cui trovo idee affini e che poi risulta che hanno studiato lì. Anche mio figlio si è diplomato presso il Ginnasio classico, c'é una continuità generazionale. Questo titolo di studio tuttavia presuppone un indirizzo umanistico, mentre Lei ha imboccato un’altra strada. - Quello che desideravo fare allora era occuparmi di storia e archeologia. Però le cose si sono sviluppate in maniera molto dinamica e le circostanze hanno subìto una tale piega che adesso mi occupo di cose diverse. Comunque vi è un legame diretto: fondamentale nei classici è lo spirito ricercatore ed è proprio questo ad aiutarmi tanto nel lavoro. Non importa se uno scava il terreno alla ricerca di artefatti o fruga in internet per cercare la soluzione, la sete di sapere viene premiata. Inoltre il bagaglio culturale che uno si porta è molto importante. E poi la maggior parte delle cose principali nel mondo contemporaneo sono state scoperte e sviluppate già nell’Antichità: gli affari, il commercio, la filosofia, l'evoluzione degli Stati... Purtroppo sono poche le scuole oggigiorno in Bulgaria che vantano una tale vitalità. - È così. Ma non possiamo valutare il sistema d'istruzione prescindendo dalla situazione complessiva in cui versa la spiritualità in Bulgaria. Si tratta di una funzione. Non si può avere un’istruzione valida, insegnanti motivati e studenti votati alla ricerca, se la stessa società è sprofondata in una totale crisi spirituale. Se la società non indica la direzione cui aspirare, perché mai ci si aspetta che la scuola lo possa fare? Esiste una spaccatura nei valori troppo grande in seno alla società. Ma se l’individuo possiede valori e motivazioni, troverà senz’altro il modo per ottenere la conoscenza. Adesso, poi, il mondo è aperto, esistono mille modi per girare, vedere, arricchirsi. Cosa altro serve, a parte una valida formazione, per diventare un buon manager? - La formazione è indispensabile. Escludo le persone geniali. Di certo bisogna conoscere come funzionano i processi per poterli gestire. Ma la migliore università è la pratica: sono le imprese in cui si lavora e l’esperienza che viene maturata. Siccome la base è teorica ed è quindi importantissima la

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