News ccib 11 02 2015

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11.02.2015 CRISI UCRAINA La Bulgaria è contro l’autonomia delle repubbliche separatiste “La Bulgaria è contraria alla concessione dell'autonomia alle repubbliche separatiste dell'Ucraina orientale, e la questione non è oggetto di discussione”. Lo ha dichiarato a Sofia il ministro degli esteri, Daniel Mitov. A suo dire, si sta esaminando la possibilità di “facilitare al massimo” il rilascio di visti, ed esonerarli dalle tasse, per le persone di etnia bulgara (minoranza che conta oltre 200 mila persone) residenti in Ucraina, che volessero recarsi in Bulgaria. DIFESA Rossen Plevneliev: “Inammissibile” ridurre spese del settore mentre aumentano rischi alla sicurezza La Bulgaria ha ridotto in maniera “inammissibile” le spese nel settore della difesa, mentre i rischi per il paese stanno aumentando. È quanto affermato dal presidente, Rossen Plevneliev. Il Capo dello Stato ha indicato quali sono le sfide per la sicurezza a livello globale: “L’Onu ha registrato nel 2014 un numero record di crisi sorte sul pianeta. Due nuove crisi regionali sono sorte e si sono trasformate in crisi globali: quella ucraina e dello Stato Islamico. Entrambe si trovano in prossimità della Bulgaria”. Secondo Plevneliev, investire nel settore della difesa “significa anche più posti di lavoro. Gli investimenti nella difesa garantiscono un’elevata possibilità di recuperare le risorse”. “Chiedo al Governo di trovare delle riserve e soddisfare l’impegno assunto che prevede di non ridurre i fondi stanziati alla difesa”, ha detto. Plevneliev, inoltre, ha aggiunto che “il bilancio per la difesa dovrebbe essere aggiornato durante l’attuazione dell’esercizio finanziario 2015”. Secondo il Capo dello Stato, non ridurre i fondi stanziati al settore della difesa è importante per l’esercito e per lasciarne intatte le capacità. Inoltre, secondo Plevneliev, gli investimenti nel settore non dovrebbero essere ridotti anche “per il prestigio internazionale della Bulgaria, il suo buon nome e la sua fama di un partner affidabile all'interno della Nato”. Il Presidente bulgaro ha concluso ricordando il vertice dell’Alleanza di NewPort, in Galles, ricordando che le decisioni assunte durante il summit sono “definitive”: “Non ridurre la spesa e aumentarla gradualmente in dieci anni per raggiungere il 2 per cento del Pil. Questa decisione è politicamente vincolante e la leadership del paese ha la responsabilità di garantirne l’attuazione”. ENERGIA Boyko Borissov: realizzare un hub del gas in Bulgaria costerà circa 2,2 miliardi di euro

Founded in 2003 and acknowledged by Italian Government in law no.518/70 Member of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad Bul. Knyaghinya Maria Luisa, 2, Business Center TZUM, fl.5 – Sofia 1000 – Bulgaria Tel: +359 2 8463280/1–Fax: +359 2 9440869 info@camcomit.bg –www.camcomit.bg


Costruire un hub di distribuzione di gas in Bulgaria per garantire le forniture all'Europa sudorientale e all'Unione Europea costerebbe circa 2,2 miliardi di euro. Lo ha dichiarato il Premier, Boyko Borissov, il quale ha ricordato che la Bulgaria offre una serie di vantaggi che la rendono adatta a diventare un hub del gas. “La Bulgaria ha una griglia ben progettata di trasporto del gas nazionale, un deposito di gas, e giacimenti di petrolio e gas che sono in fase di sviluppo. Questi sono solo alcuni dei vantaggi e delle opportunità offerte dal nostro Paese”, ha detto Borissov. Secondo la Commissione Europea, “una rapida costruzione delle infrastrutture è particolarmente importante in considerazione della situazione di vulnerabilità in cui versa la regione dell'Europa centro e sud orientale”, ha proseguito il Primo Ministro bulgaro. Ewea: nel 2014 nell’area balcanica sono stati costruiti impianti eolici per 1,4 gigawatt di energia elettrica Nel corso del 2014 nei paesi dell’area balcanica sono stati costruiti nuovi impianti eolici della capacità complessiva di quasi 1,4 gigawatt. Si tratta di un aumento inferiore a quello del 2012 e del 2013, quando si era arrivati rispettivamente a 1,6 e 1,8 gigawatt. È quanto emerge da una relazione pubblicata dall’Associazione europea per l’energia eolica (Ewea). La maggior parte della nuova capacità eolica della regione è stata costruita in Turchia (804 megawatt), seguita da Romania (354 megawatt), Grecia (113,9 megawatt), Croazia (85,7 megawatt). Nella Macedonia ci si ferma a 37 megawatt e in Slovenia a 0,9 megawatt. Tra i paesi membri dell’Ue, dove l’anno scorso in totale sono stati installati 11,8 gigawatt, in cima alla classifica ci sono la Germania (5,2 gigawatt), il Regno Unito (1,7 gigawatt) e la Svezia (1,1 gigawatt). Alla fine del 2014 il paese balcanico membro dell’Ue con la più grande capacità di energia eolica è la Romania con complessivamente 2,95 gigawatt, seguita dalla Grecia con 1,98 gigawatt e dalla Bulgaria con 691 megawatt. In Croazia ci si ferma a 347 megawatt e in Slovenia a 3,2 megawatt. Tra i paesi candidati all’adesione si registrano 3,8 gigawatt in Turchia e 37 megawatt nella Macedonia (tutti installati l’anno scorso), mentre in Serbia non esistono ancora impianti eolici funzionanti. In totale nell’Unione Europea la capacità eolica è di circa 128,7 gigawatt. La Germania è al primo posto con circa 39,1 gigawatt, seguita dalla Spagna (23 gigawatt), dal Regno Unito (12,4 gigawatt), dall’Italia (8,7 gigawatt) e dalla Francia (9,3 gigawatt). TRASPORTO AEREO Dal 30 marzo aumenteranno i voli Istanbul - Varna La compagnia aerea Turkish Airlines ha deciso di aumentare la frequenza dei voli fra Istanbul e Varna sul Mar Nero. Attualmente la compagnia turca opera quattro voli settimanali andata e ritorno dall'aeroporto Ataturk. Dopo il 30 marzo la tratta di andata diventerà giornaliera, e resteranno in vigore i Founded in 2003 and acknowledged by Italian Government in law no.518/70 Member of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad Bul. Knyaghinya Maria Luisa, 2, Business Center TZUM, fl.5 – Sofia 1000 – Bulgaria Tel: +359 2 8463280/1–Fax: +359 2 9440869 info@camcomit.bg –www.camcomit.bg


quattro voli già previsti. La gestione dello scalo aereo di Varna spera di registrare un incremento dei passeggeri che transiteranno dall’aeroporto, grazie anche all’aumento dei voli provenienti dalla Turchia. Nel 2014 è stata già segnata una crescita del 5,2 per cento dei passeggeri transitati dallo scalo.

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