02-04-2018 IL CASO SKRIPAL La Bulgaria non espellerà diplomatici russi “Il governo bulgaro non intende procedere all'espulsione di diplomatici russi e resta in attesa di ulteriori prove sul caso Skripal da parte della Gran Bretagna”. Lo ha dichiarato il premier Boyko Borissov al termine della riunione del Consiglio di sicurezza presso il governo, nella quale ha partecipato anche Boyko Kotsev, l'ambasciatore bulgaro a Mosca. Kotsev è stato richiamato alcuni giorni fa a Sofia per consultazioni. Il premier Borissov ha precisato che Kotsev ritornerà a svolgere le sue mansioni a Mosca tra una settimana. Il premier bulgaro ha ribadito “la piena solidarietà della Bulgaria con il Regno Unito” ma allo stesso tempo ha rilevato che “Sofia deve mantenere un canale di comunicazione con Mosca”, in quanto si rileva “una tensione molto più forte rispetto all'epoca della Guerra fredda”. FINANZE La Société Générale si ritira dall’Europa orientale, in vendita gli asset in Bulgaria Il gruppo francese Société Générale si sta ritirando da tutti i paesi dell'Europa centrale e orientale e ha messo in vendita le sue attività in Bulgaria, ovvero Société Générale Expressbank. Lo riferisce il quotidiano ‘Capital’ che cita alcune fonti secondo cui sono diversi i paesi dell’area che il gruppo francese ha deciso di lasciare. La banca ungherese Otp, che controlla la bulgara Dsk Bank, ha fatto un sondaggio per valutare l’acquisizione degli asset francesi. Il piano iniziale prevedeva una negoziazione diretta tra i due, ma in base alle fonti di ‘Capital’, è emerso un altro interesse: alla fine di febbraio un'offerta indicativa per il pacchetto è stata presentata da una società affiliata all'American Apollo Global Management, noto fondo di investimento di New York. Al momento tuttavia pare che il prezzo proposto sia stato ritenuto troppo basso dalla controparte francese. La Société Générale Expressbank viene venduta in un pacchetto con cinque altre divisioni del gruppo francese situate in Albania, Macedonia, Montenegro, Serbia e Moldova. Tutte queste divisioni risultano ben gestite e redditizie, ma soffrono anche di carenze analoghe: piccoli mercati in cui la redditività, prima eccessivamente attraente, si sta sciogliendo e un ambiente saturo e allo stesso tempo instabile da un punto di vista politico e regolamentare. Per questo motivo Société Générale ha deciso di ritirarsi dall'Est Europa e dai mercati non strategici in cui non è tra i primi tre posti in termini di quota di mercato.