01-05-2019 INFRASTRUTTURE I lavori per la costruzione dell’Igb inizieranno entro maggio La costruzione dell’Interconnettore Grecia-Bulgaria (Igb) inizierà intorno al 25 maggio. Lo ha annunciato il premier Boyko Borissov durante un business forum a Sofia. Borissov ha affermato che la Bulgaria e gli Stati Uniti avvieranno i negoziati per la fornitura di gas naturale (Gnl). Il ministro dell'Energia della Bulgaria Temenuzhka Petkova ha annunciato che una piattaforma per il commercio di gas naturale sarà lanciata in Bulgaria entro la fine del 2019, che fa parte della strategia globale per la diversificazione delle forniture energetiche. Grecia e Bulgaria hanno concordato di lavorare sulla programmazione aggiornata riguardo il progetto dell'interconnettore del gas tra i due paesi (Igb), impegno emerso durante l'incontro del 10 aprile tra il ministro dell'Energia bulgaro Temenuzhka Petkova e l'omologo greco Giorgos Stathakis. I due ministri hanno evidenziato l'esigenza di lavorare sulla fase aggiornata dei lavori relativi al progetto, in modo da far avviare l'attività dell'interconnettore nel 2020 contestualmente all'inizio delle forniture anche attraverso il gasdotto Transadriatico (Tap). Durante la sua visita a Sofia, il ministro ellenico Stathakis aveva ribadito che il gasdotto Igb “è una priorità per la Grecia” e per questo si lavora per il completamento delle gare d'appalto per la realizzazione del progetto. “Tutte le gare dovrebbero essere completate entro fine aprile”, ha dichiarato Stathakis secondo cui si sta lavorando anche a un accordo intergovernativo per stabilizzare il regime della tassazione per un periodo di 25 anni. SCANDALO Boyko Borissov, punire i responsabili coinvolti nell’abuso di fondi Ue Il premier Boyko Borissov, è tornato sulle indagini per l’utilizzo illecito di fondi europei che coinvolgono esponenti della maggioranza di governo del paese. Borissov ha detto, durante il Consiglio dei ministri, che “chiunque sia trovato responsabile di illeciti nel programma di finanziamento dell'Ue per le case vacanza dovrebbe essere perseguito immediatamente”. Borissov si è così espresso sulla recente indagine nazionale sulla costruzione di diverse guest houses, abitazioni private convertite per accogliere ospiti con sovvenzioni europee. Il premier ha affermato che “chiunque sia ritenuto colpevole dall'inchiesta dovrebbe essere licenziato e processato”, ricordando che il programma europeo aveva lo scopo di sostenere il turismo ma molte delle case sono state utilizzate non come previsto. “Sfortunatamente, c'è sempre qualcuno che può abusare del programma, e così fino ad oggi non abbiamo aperto un nuovo programma”, ha aggiunto il premier. Il procuratore generale della Bulgaria ha ordinato lo scorso 24 aprile di effettuare controlli su tutte le cosiddette guest houses. Un'indagine è già stata avviata a Blagoevgrad, quella che riguarda l'ex vice ministro dell'Economia Alexander Manolev. Quest'ultimo si è dimesso dopo le
rivelazioni di un’inchiesta giudiziaria su una società che avrebbe utilizzato fondi europei per costruire una struttura di ricezione turistica di lusso, che sarebbe poi stata utilizzata esclusivamente da Manolev e dalla sua famiglia. La polizia sta inoltre indagando sulle accuse verso Elena Yonceva, portavoce del Partito socialista bulgaro (Bsp) e candidata alle elezioni europee, su un’altra struttura finanziata con fondi europei. L'indagine della polizia è incentrata su documenti su tutti i progetti del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Gli investigatori controlleranno se le strutture, oltre a settecento in tutto il paese, sono utilizzate secondo norma e rivedranno le informazioni sulle schede di registrazione dei turisti che hanno trascorso un periodo di pernottamento. VISITA Il Papa in Bulgaria per lanciare un messaggio di pace tra i popoli “Pacem in terris”: è il motto del viaggio apostolico di Papa Francesco in Bulgaria, tra il 5 e il 6 maggio prossimo. Il richiamo alla Lettera Enciclica di Giovanni XXIII affonda le proprie radici nell’esperienza dell’allora mons. Angelo Roncalli, che nel Paese delle rose fu, prima visitatore apostolico e poi delegato.“L’auspicio è che questa visita apostolica di Papa Francesco possa essere per tutti, sia per le realtà ecclesiali sia per quelle civili, motivo di sempre più intensi rapporti fraterni e solidali e un forte incoraggiamento per il popolo bulgaro a perseverare nel proposito di edificare una società fondata sulla giustizia e sulla pace”. Kiril Kartaloff, docente presso l’Università Cattolica di Milano, descrive con queste parole l’attesa in Bulgaria per l’arrivo di Papa Francesco, che tra il 5 e il 7 maggio prossimo sarà prima nel Paese delle rose e poi nella Macedonia del nord. La Bulgaria, la cui popolazione per oltre 75% appartiene alla Chiesa ortodossa bulgara, abbraccerà così, in meno di venti anni, un nuovo Pontefice, dopo la visita di Giovanni Paolo II nel 2002.