02.06.2016 COOPERAZIONE Concluso a Sofia il vertice del Processo di cooperazione dell'Europa sudorientale I Paesi dell'Europa sudorientale intensificheranno la cooperazione per contrastare il traffico di esseri umani, compreso quello dei migranti. Lo hanno deciso a Sofia i Capi di Stato e i Ministri degli Esteri dei Paesi della regione nell'ambito di un vertice svoltosi per celebrare la conclusione dell'anno di presidenza della Bulgaria del Processo di Cooperazione dell'Europa Sudorientale (SEECP). “I servizi di sicurezza dei nostri Paesi si scambieranno le informazioni in materia in modo più intensivo”, ha dichiarato il Presidente della Bulgaria, Rossen Plevneliev. A suo dire, la posizione della delegazione turca circa la crisi migratoria “è stata assai positiva”. “Ankara condivide appieno la nostra visione comune per la sicurezza e la lotta contro il terrorismo”, ha aggiunto. Miro Kovac, Ministro degli Esteri della Croazia, Paese che assume la Presidenza del SEECP, ha dichiarato che Zagabria “considera la soluzione della crisi migratoria come una priorità assoluta”. BURQA A Burgas vietato il burqa in luoghi pubblici Il Consiglio Municipale di Burgas ha deciso il divieto di indossare il burqa in luoghi pubblici. Si tratta della quarta città bulgara, nonostante non sia considerata a rischio di infiltrazioni dell’Islam radicale, ad applicare il divieto su proposta del Partito Nazionalista VMRO. La multa può arrivare a 5.000 lev (circa 2.500 euro). Prima di Burgas, l’uso del burqa in luoghi pubblici è stato vietato nelle città di Sliven, Pazargik e Stara Zagora, tutte nella Bulgaria meridionale. Il Parlamento bulgaro si prepara a discutere una proposta di legge presentata dal Fronte Patriottico per abolire l’utilizzo nell’intero Paese di indumenti che coprano i volti delle persone. POLITICA Il Parlamento rigetta la proposta di dialogo interparlamentare UERussia Il Parlamento bulgaro ha respinto una proposta per incoraggiare il dialogo interparlamentare e la possibilità di una cooperazione tra l’UE e la Russia. La proposta è stata presentata dal Partito Socialista Bulgaro (BSP), e ha ottenuto l’appoggio di 49 parlamentari del BSP, del Partito Nazionalista Ataka e dell’Alternativa per la Rinascita Bulgara (ABV), che aveva ritirato il suo sostegno al Governo conservatore nel mese scorso. Trentanove deputati hanno votato contro, mentre altri 39 si sono astenuti. La proposta prevedeva di affidare al Premier, Boyko Borissov, e al Ministro degli Esteri, Daniel Mitov, il compito di presentare al Consiglio Europeo e al Consiglio degli Affari Esteri UE una proposta per rimuovere tutti i parlamentari russi dalle blacklist europee e di negoziare misure reciproche con Mosca.
Il deputato socialista Valeri Zhablyanov ha sostenuto che la società bulgara si è opposta alle sanzioni contro la Russia fin da quando sono state imposte e che è sempre stata avversa al peggioramento delle relazioni con la Russia. L’ex leader socialista Mihail Mikov ha identificato l’imposizione di sanzioni contro i parlamentari russi come una “stupida decisione presa dall’Europa”, che ha creato dei problemi nelle relazioni parlamentari tra i Paesi. BULGARIA-ROMANIA Boyko Borissov: L’esclusione di Sofia e Bucarest dall’area Schengen è un'ingiustizia “Spero che l'ingiustizia di cui sono vittime Bulgaria e Romania possa presto avere fine”, ha detto il Premier Boyko Borissov, riferendosi all'esclusione dei due Paesi dall'area Schengen. Le sue parole sono arrivate al termine dell'incontro a Sofia con l'omologo romeno Dacian Ciolos. “In termini pratici, Bulgaria e Romania hanno dimostrato di potersela cavare in molte circostanze non peggio, ma anche meglio di molti Paesi dell'area Schengen”, ha spiegato Borissov.