02-07-2018 PARLAMENTO Respinta la mozione di sfiducia al governo Borissov Il governo del premier conservatore Boyko Borissov ha superato indenne in Parlamento la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione socialista, che accusa l'esecutivo di non adempiere a dovere al suo obbligo costituzionale di garantire l'ordine pubblico e la sicurezza nazionale della Bulgaria. I voti contrari alla sfiducia sono stati 131, rispetto ai 104 favorevoli. Il Parlamento unicamerale di Sofia è composto da 240 seggi e per far passare la mozione erano necessari 121 voti favorevoli. Si tratta del secondo voto di sfiducia al governo di Borissov, insediatosi nel maggio dell'anno scorso. La prima mozione, formulata sulla dilagante corruzione, era stata messa ai voti lo scorso 25 gennaio ma era stata respinta. Entrambe le richieste di sfiducia al governo sono state presentate durante la presidenza bulgara del Consiglio dell'Ue, che si è conclusa il 30 giugno scorso. PRESIDENZA UE A Schladming il passaggio di consegne del semestre di presidenza Ue Il premier Boyko Borissov, l’omologo austriaco Sebastian Kurz e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk hanno partecipato sabato scorso nella città austriaca di Schladming alla cerimonia per il passaggio di consegne del semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione europea dalla Bulgaria all’Austria. “Grazie al primo ministro Boyko Borissov per l'eccezionale ed efficace semestre di presidenza Ue. Tu e il tuo team avete fatto un lavoro davvero notevole, compreso il vertice di Sofia che è stato un momento storico in termini di relazioni con i Balcani occidentali”, ha scritto Tusk sul suo profilo ufficiale Twitter. “Auguro a Sebastian Kurz tutto il meglio in vista della presidenza austriaca dell'Ue”, nell’auspicio che funga da “costruttore di ponti essenziale tra est e ovest, nord e sud”, ha aggiunto Tusk. Il mandato di Vienna alla presidenza del Consiglio dell’Ue è iniziato ufficialmente ieri. Presidenza austriaca, focus sui migranti, ma anche su eurozona e bilancio Con la priorità della sicurezza e del contrasto all'immigrazione illegale ha preso il via ieri il semestre austriaco alla presidenza di turno del Consiglio dell'Ue: “Un'Europa che protegge” è il motto scelto da Vienna per il suo semestre, che segue quello appena concluso della Bulgaria. L'Austria dovrebbe trovare un'applicazione alle linee guida sulle migrazioni emerse dal vertice europeo dei giorni scorsi, a gestire i difficili negoziati sulla riforma del regolamento di Dublino sull'asilo, ma anche il rafforzamento dei confini europei e dell'agenzia Frontex, per garantire una protezione efficace delle frontiere esterne dell'Unione, e il potenziamento