03-11-2016 CORRUZIONE Quaranta doganieri arrestati, esigevano il pizzo dai camionisti In un’operazione su vasta scala dell'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (DANS) e del Servizio per la Lotta Contro la Criminalità Organizzata (GDBOP), sono stati arrestati oltre 40 agenti doganali al valico di frontiera con la Turchia, a Lessovo. I doganieri sono sospettati di corruzione per aver messo su un'organizzazione per chieder il pizzo ai trasportatori. L’operazione, in cui sono stati impiegati 300 uomini dei servizi speciali, è scattata ieri mattina. Ne è nato il blocco del valico, dove si è formata una fila di camion lunga oltre 5 chilometri in territorio bulgaro. Sono state effettuate inoltre perquisizioni di oltre 100 abitazioni nelle città di Yambol e Burgas. Secondo fonti anonime citate dai media locali, alcuni dei doganieri arrestati sarebbero stati coinvolti anche nel trasporto clandestino di migranti provenienti dalla Turchia. La loro presunta attività criminale era sotto la sorveglianza dei servizi speciali da alcuni mesi. OCCUPAZIONE Sono disponibili 23 mila posizioni presso i registri degli uffici di collocamento In Bulgaria sono disponibili più di 23 mila posizioni lavorative presso i registri degli uffici di collocamento. Lo ha dichiarato il Ministro del Lavoro, Zornitsa Russinova, secondo la quale tale dato si accompagna a quello relativo al numero di persone registrate come “senza lavoro” per la prima volta, in calo dopo 11 anni. Il tasso di disoccupazione è sceso sotto la soglia del 10 per cento all’inizio del 2016, sebbene alcuni esperti abbiano manifestato cautela nell’interpretazione di tali dati. Secondo le stime di Russinova, i dati dell’Agenzia per l’Impiego attestano il tasso di disoccupazione al 7,8 per cento. Tale misurazione sarebbe confermata dall’Agenzia Statistica dell’Unione Europea, Eurostat, secondo cui il numero di disoccupati in Bulgaria sarebbe scesa nel mese scorso al 7,7 per cento, rispetto al 7,9 registrato a luglio. ENERGIA Il Governo approva l’esplorazione di gas e petrolio nel Nord-Ovest del Paese Il Governo ha approvato il piano per la pubblicazione di un appalto per l'esplorazione di gas e petrolio in una delle regioni più povere del Paese, quella di Vratsa. La concessione del blocco ‘1-25 Vratsa-zapad’ è prevista per un periodo iniziale di cinque anni, rinnovabile due volte per due anni. Secondo quanto riportato dai media, la decisione del Governo è arrivata in seguito all’espressione dell’interesse da parte di alcuni investitori.