03.02.2016 MIGRANTI SEECP: Rafforzare i confini esterni dell’UE La crisi migratoria in Europa e i passi da intraprendere per poterla superare sono stati al centro di una riunione informale dei Ministri degli Esteri dei Paesi del Processo di Cooperazione dell'Europa sudorientale (SEECP), svoltasi a Sofia. La Bulgaria detiene la Presidenza del SEECP fino al prossimo giugno. I partecipanti hanno approvato una dichiarazione congiunta nella quale si pone l’accento sulla necessità di rafforzare al massimo il controllo dei confini esterni dell’Unione Europea, di ottenere risultati concreti in base agli accordi con Paesi terzi per arginare il flusso migratorio e di moltiplicare gli sforzi per mandare avanti il dialogo con i Paesi che lo generano. La dichiarazione sarà presentata al prossimo vertice dei Ministri degli Esteri UE in programma ad Amsterdam. “La distinzione tra profughi e migranti economici deve essere oltremodo chiara per poter procedere al rimpatrio di persone che, in cerca di lavoro, hanno superato clandestinamente i confini dell’UE”, ha dichiarato ai giornalisti il Ministro degli Esteri Daniel Mitov. Macedonia: Ok all’assistenza della Bulgaria per il controllo dei confini Il Ministro degli Esteri macedone, Nikola Poposki, ha detto che il suo Paese “è disposto ad accettare l’assistenza della Bulgaria per il controllo del flusso migratorio al suo confine meridionale”. Parlando a margine della riunione a Sofia dei Ministri degli Esteri dei Paesi aderenti al Processo di cooperazione dell'Europa sudorientale, Poposki - citato dall'agenzia Bgnes - si è riferito alla proposta dell’Ungheria di considerare i confini meridionali della Macedonia e della Bulgaria come confini esterni dell’UE. “La Macedonia - ha osservato - spera che la Grecia riesca a mobilizzarsi per poter controllare efficacemente i suoi confini che sono anche esterni dell’UE”, ovvero crede ancora nel cosiddetto piano A. Il piano B invece prevede la proposta dell’Ungheria che, insieme ad altri Paesi UE, dubita sulla capacità di Atene di controllare il flusso migratorio. TRASPORTI Problemi per il blocco del confine da parte degli agricoltori greci in agitazione Il Ministero dei Trasporti bulgaro ha espresso forte preoccupazione per il blocco del confine bulgaro-greco da parte degli agricoltori ellenici che protestano contro il progetto di riforma pensionistica. In un incontro con l’Ambasciatore greco a Sofia, Dimostenis Stoidis, il Ministero ha chiesto un corridoio per il passaggio dei camion bulgari attraverso le barricate di trattori greci. Nell'incontro è stata espressa la forte preoccupazione di Sofia per le difficoltà che incontrano i trasportatori bulgari a causa dei blocchi dei punti di frontiera tra i due Paesi, soprattutto quello di Promahon – Kulata. In merito alle richieste bulgare, il diplomatico greco si è detto dubbioso sulla possibilità che si possa trovare una soluzione del problema prima di giovedì, quando è in programma uno sciopero nazionale in Grecia.
BULGARIA-UE Firmato un accordo tra il Fondo europeo per gli investimenti e Raiffeisenbank Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e Raiffeisenbank (Bulgaria) EAD, società controllata dell'istituto di credito “Raiffeisen Bank International Ag”, hanno firmato un accordo di garanzia per aumentare i prestiti alle piccole e medie imprese (PMI) innovative in Bulgaria. L'accordo, sostenuto dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), consentirà alla Raiffeisenbank di stanziare 35 milioni di euro di prestiti alle PMI innovative in Bulgaria nel corso dei prossimi due anni. “Questo accordo è ciò che conta di più: ossia il sostegno alle PMI che creano la maggior parte dei posti di lavoro”, ha spiegato il Vicepresidente della Commissione, Kristalina Gheorghieva, augurando “il successo alle aziende che si avvarranno di questa opportunità”.