News ccib 04 05 2016

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04.05.2016 VISITA Daniel Mitov: l'allargamento dell‘UE è molto importante Croazia e Bulgaria appoggiano l'ulteriore allargamento dell'Unione Europea a tutti gli altri Paesi dei Balcani occidentali ma è necessario che i Paesi candidati rispettino i criteri e gli standard richiesti per l'adesione. Lo hanno detto i due Ministri degli Esteri, il croato Miro Kovac e il bulgaro Daniel Mitov, al termine di un colloquio ieri a Zagabria. “Siamo favorevoli all'allargamento e vogliamo che non vi siano ‘buchi neri’ sulla carta d'Europa e che i nostri vicini nei Balcani occidentali possano un giorno integrarsi anch'essi nella UE ma naturalmente è necessario rispettare i criteri e soddisfare gli standard” ha detto Kovac. Alla domanda dei giornalisti se la Bulgaria sostenga la Croazia nel suo blocco per l'apertura del capitolo negoziale 23 con la Serbia, Mitov ha detto che “l’allargamento dell’UE è molto importante” e che “Sofia continua ad appoggiare l'espansione”. Tuttavia, ha aggiunto, l'osservanza dei criteri previsti è anch'esso molto importante. “I nostri amici croati hanno ragione a chiedere l'osservanza dei criteri”, ha affermato Mitov. “E anche la Bulgaria - ha aggiunto - chiede che si risolvano talune questioni relative ai diritti della minoranza bulgara in Serbia”. La Croazia pone due condizioni per l'apertura in sede UE dei capitoli di adesione 23 e 24 con la Serbia (giustizia, libertà, sicurezza, diritti fondamentali) - la rinuncia di Belgrado alla giurisdizione per i crimini di guerra sull'intero territorio della ex Jugoslavia e maggiore rispetto dei diritti della minoranza croata. PREVISIONI Bruxelles prevede una crescita moderata dell’economia bulgara Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Bulgaria crescerà in modo moderato tra il 2016 e il 2017, dopo un aumento del 3 per cento nel 2015 dovuto soprattutto alle esportazioni e al calo del prezzo del petrolio. È quanto si legge nelle previsioni finanziarie di primavera della Commissione UE, secondo cui la crescita rallenterà nel 2016 e scenderà al 2 per cento soprattutto a causa dell'indebolimento della capacità di assorbimento dei fondi UE. La Commissione prevede invece un recupero nel 2017 (più 2,4 per cento), anno in cui il rafforzamento della domanda interna compenserà l'indebolimento delle esportazioni nette. Bruxelles prevede inoltre un tasso negativo per l'inflazione e una diminuzione del deficit pubblico. In lieve miglioramento il dato sulla disoccupazione, il cui tasso passa dal 9,2 per cento del 2015 all'8,6 per cento del 2016, fino a scendere all'8 per cento nel 2017. Il debito pubblico passerà dal 26,7 per cento del 2015 al 28,7 per cento del 2017. Bene il dato sui consumi privati, che saliranno dallo 0,8 per cento del 2015 al 2 per cento del 2016.


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